2 SAAB | PRESENTAZIONE Questi sono tempi straordinari per Saab, che sta arrivando alla soglia del primo anniversario come società indipendente. Le reazioni da parte dei clienti di tutto il mondo, che hanno dato un sostegno così straordinario e positivo, sono state veramente notevoli. Molti applausi per la continuazione della nostra rinascita devono andare sia al nostro CEO Jan Åke Jonsson che al nostro presidente Victor Muller, entrambi vincitori di meritati premi per il loro atteggiamento ‘combattivo’. Questo numero di Saab Magazine è ricco di notizie e recensioni che mostrano le moltissime cose che stanno accadendo nel mondo Saab. La nostra nuova Saab 9-5 continua a riscuotere consensi dalla stampa e dai clienti. Anche la gamma Saab 9-3 è piena di nuove offerte. Per esempio, la Saab 9-3 TTiD ha raggiunto livelli di emissioni che ora rientrano nel limite europeo di 120 g/km di CO2: il motore da 180 CV arriva a 119 g/km – un dato da primi della classe. Riveliamo anche la Saab 9-4X, la prima Saab a entrare nel mercato dinamico e in rapida crescita dei crossover. Il design elegante della nuova 9-4X, ispirato alle origini aeronautiche di Saab e alla concept car Aero X la rendono davvero differente dai suoi concorrenti. Saab continua per la sua strada, pervasa da un nuovo spirito di cooperazione. Abbiamo firmato un accordo strategico con BMW per la fornitura di propulsori di nuova generazione e ci siamo associati a una serie di partner per il nuovo prototipo di veicolo elettrico Saab ePower, alleandoci con American Axle Manufacturing (AAM) per la progettazione, lo sviluppo e il marketing di innovativi sistemi elettrici a quattro ruote motrici, oltre che di sistemi di trasmissione elettrici e ibridi. Grazie ancora a tutti i fedelissimi dipendenti, clienti e appassionati Saab di tutto il mondo che non hanno mai smesso di credere nel futuro di Saab. Ritrovare la nostra indipendenza non sarebbe stato possibile senza tutto il vostro supporto! Knut Simonsson Executive Director Brand & Marketing www.saab.it Seguite l’evoluzione dei concept e dei lanci delle nuove Saab con Saab-i, la nostra newsletter. Per iscriversi, basta cliccare sul link Saab-i nel sito www.saab.it www.saab.it 06 17 Indice 04 | Il mondo Saab Ultime notizie, opinioni e commenti da Saab, compresi i dettagli di un importante accordo con BMW, un premio per Victor Muller, news digitali e quello che sta accadendo nella comunità mondiale Saab 06 | Un’avventura svizzera Il fotografo Alex P ha scattato alcune immagini mozzafiato della nuova Saab 9-5 in Svizzera. Ha anche scoperto di essersi innamorato rapidamente della macchina e ne racconta il perché a Saab Magazine 14 | Il punto di vista del cliente Tre clienti svizzeri ci raccontano perché sono così innamorati della loro nuova Saab 9-5 SAAB MAGAZINE | EDIZIONE 2/2010 3 24 21 17 | Sulla strada verso le emissioni zero La strategia globale dei propulsori Saab è tutta orientata a coniugare prestazioni costanti con un maggior rispetto per la natura. Saab Magazine esamina alcuni degli interessanti sviluppi in questo settore 21 | Una passione per Saab Il nuovo direttore del design Saab, Jason Castriota, parla a Jonathan Arnold della sua passione per il marchio e delle sue ambizioni per il futuro. Egli afferma che la chiave del successo va ricercata nella conservazione della tradizione Saab, ma associandola a idee coraggiose 24 | L’entusiasmante nuova Saab 9-4X Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo crossover Saab 9-4X presentato al Salone dell’Auto di Los Angeles nel mese di novembre 30 | Accessori ed Expressions Saab Un riepilogo degli ultimi modi per personalizzare la vostra Saab 32 | La gamma Saab Date un’occhiata alla gamma Saab completa, tra cui la nuovissima Saab 9-4X www.saab.it Potete trovare ulteriori informazioni sugli articoli e le più recenti notizie su Saab visitando il sito http://newsroom.saab.com Il mondo Saab Accordo sui motori tra Saab e BMW In un accordo senza precedenti, che sottolinea ulteriormente la ritrovata indipendenza di Saab, Saab Automobile e BMW hanno annunciato un accordo per la fornitura di propulsori destinati alla prossima generazione di veicoli Saab. Secondo i termini dell'accordo di acquisto, fornitura e sviluppo, a partire dal 2012 BMW fornirà a Saab motori a quattro cilindri a benzina turbocompressi da 1,6 litri. I motori saranno poi adattati per soddisfare le esigenze specifiche di Saab. Jan Åke Jonsson, Amministratore Delegato di Saab Automobile, ha dichiarato: “I propulsori BMW e le loro caratteristiche innovative per quel che riguarda il risparmio di carburante sono generalmente considerati un punto di riferimento nel settore delle automobili di alta qualità. Contiamo sulla futura integrazione di queste tecnologie nei nostri veicoli di prossima generazione, naturalmente secondo metodologie tipiche di Saab”. Victor Muller, presidente di Saab Automobile, ha aggiunto: “Questo è un passo avanti molto importante per Saab sulla strada per diventare un produttore indipendente di automobili di eccellenza e altamente redditizio. In linea con la nostra strategia, continueremo a sfruttare la nostra esperienza di progettazione, collaborando allo stesso tempo con i partner migliori. Entrambe le parti sono pronte a esplorare ulteriori opportunità nel quadro dei nostri rapporti”. ➝ Per saperne di più visita: http://newsroom.saab.com La nuova Saab 9-5: una delle migliori per il 2011 La rivista Time ha designato la nuova Saab 9-5 come una delle migliori vetture per il 2011. La rivista ha dichiarato: “Come un paziente dallo stile di vita attivo che ha dovuto trascorrere un lungo periodo di degenza in ospedale, la casa automobilistica svedese è desiderosa di mostrare che con la Saab 9-5, la prima versione completamente nuova del modello in 13 anni, è nuovamente pronta ad affrontare la concorrenza”. Time ha aggiunto che la nuova 9-5 “si presenta fornita di: sospensioni di prim’ordine; uno sterzo preciso; un motore turbocompresso in grado di portare la macchina in pochi istanti da una velocità di 90 km/h a 145 km/h; interni confortevoli, compreso un abitacolo simile a quello degli aerei e un pulsante di accensione posto sulla console centrale”. ➝ Per saperne di più visita: www.time.com PRESSASSOCIATION.COM Premio per l’imprenditore Muller Il presidente Saab, Victor Muller, è stato nominato imprenditore dell’anno da Automotive News Europe, in riconoscimento dei suoi eccezionali sforzi per garantire il futuro di Saab e attuare il suo piano industriale. Il “senso dinamico per gli affari” e la “tenacia straordinaria” di Muller hanno contribuito a salvare la società, ha scritto la rivista. Ma Muller, pur dichiarandosi onorato nel ricevere il riconoscimento, si è premurato di aggiungere che “il merito va esteso a tutti i dipendenti e ai dirigenti Saab che hanno dato prova di enorme impegno in un periodo difficile, ma entusiasmante, nella storia dell’azienda”. ➝ Per saperne di più visita: http://newsroom.saab.com La comunità Saab Saab fonda una nuova società tecnologica Saab Automobile e American Axle Manufacturing (AAM) si sono alleate per creare una società di comune proprietà per la progettazione, lo sviluppo e la commercializzazione di sistemi elettrici a quattro ruote motrici, e di sistemi di trasmissione elettrici e ibridi. La prima vittoria di Carlsson 50 anni dopo Nell’ottobre del 2010, il leggendario pilota di rally Erik Carlsson si è incontrato con il suo co-pilota Stuart Turner per celebrare il 50° anniversario della loro prima vittoria al rally britannico RAC. Carlsson e Turner vinsero contro ogni pronostico la prima di tre edizioni del RAC grazie a una piccola Saab 96 tre cilindri da 750 cc. Erik ha poi vinto due volte anche il rally di Monte Carlo, così come il rally di Sanremo e dell’Acropoli. Ora, a 81 anni, in qualità di ambasciatore Saab, Carlsson, insieme a Turner, è stato ospite d’onore di un pranzo a Londra dove è stata esposta anche la storica Saab 96. Per l’occasione, Saab Great Britain ha annunciato un modello Saab 9-3 Aero Carlsson da 280 CV, un’edizione limitata di cui saranno prodotte solo 96 unità. ➝ I fan delle applicazioni saranno ansiosi di mettere le mani (o gli iPhone e gli iPad) sulle Saab App, le applicazioni mobili di Saab appena lanciate e assolutamente gratuite. Consultate iTunes App Store e godetevi le nuove applicazioni Saab, che forniscono informazioni sia sulla nuova Saab 9-5 che sulla nuova 9-4X. ➝ Saab ha lanciato una nuova sezione dedicata alla musica nella sua pagina ufficiale di Facebook. Gli appassionati di Saab potranno trovare brani e playlist inseriti da altri appassionati di musica e amanti di Saab. Attraverso il servizio di musica in streaming di Spotify, i fan di Saab possono accedere a una vasta libreria musicale e aggiungere i loro brani preferiti, ideali per la guida. Le canzoni più popolari entreranno a far parte della playlist ufficiale Saab, pubblicata ogni mese.Vi basta aprire Facebook e accedere alla pagina dei fan di Saab per aggiungere un po’ del vostro gusto personale all’elenco. Spotify è attualmente disponibile in Svezia, Norvegia, Finlandia, Regno Unito, Francia, Spagna e Olanda. Visitate www.spotify.com per gli ultimi aggiornamenti sui paesi che attualmente offrono Spotify. ➝ www.facebook.com/saab in club locali che vogliono dimostrare la loro profonda passione per Saab condividendo informazioni su nuovi e vecchi modelli. I club organizzano anche incontri, sia a livello nazionale che internazionale. Utilizzando la pagina di Facebook Saab come ‘salotto’ globale, i club e gli appassionati avranno a disposizione una piattaforma digitale su cui condividere le informazioni. I prossimi eventi sono presentati su una mappa e, utilizzando la directory degli eventi, potrete trovare le iniziative Saab locali e internazionali. Utilizzate la mappa per vedere se ci sono eventi nella vostra zona. Utilizzando la directory del club e scegliendo l’opzione di ricerca avanzata potete trovare i club e gli appassionati Saab che condividono i vostri interessi. ➝ Vai su: www.facebook.com/saab e clicca ‘Saab Clubs’ ➝ L’estate scorsa, la città di Trollhättan ha ospitato migliaia di appassionati Saab da tutto il mondo. Ora è possibile vedere alcuni dei fan in azione visitando ➝ www.youtube.com/saabcarsofficial ➝ Gli appassionati Saab in America si sono incontrati l’estate scorsa in occasione di una Convention riservata ai proprietari di Saab. Il Saab Club del Nord America ha celebrato il suo 30° anniversario organizzando un incontro I club degli appassionati Saab annuale ad Aurora, nell’Ohio, tra il 22 ➝ hanno ora il proprio ‘salotto’ sulla pagina e il 25 luglio 2010. I festeggiamenti sono Facebook di Saab. Troverete una iniziati con un Track Day presso il directory, e le informazioni su club, circuito di Nelson Ledges Road Course, fan ed eventi provenienti da tutto il dove i partecipanti hanno avuto mondo possono essere continuamente l’opportunità di guidare proprio lungo aggiornate. Tutti gli eventi indicati sulla il percorso su cui la Saab 900 turbo pagina Saab di Facebook non sono a mostrò al Paese quello che era capace di cura di Saab, ma delle legioni di autentici fare. L’evento è stato ricco di interessanti fan di Saab Automobile. iniziative, seminari e discorsi a tema Nel corso degli anni Saab ha organizzati da Jan Åke Jonsson e Victor sviluppato un forte rapporto con i propri Muller, Capi esecutivi rispettivamente di clienti. Gli appassionati sono organizzati Saab Automobile e di Spyker Cars NV. newsroom.saab.com facebook.com/saab youtube.com/saabcarsofficial twitter.com/saabnewsroom 9-5 SULLA STRADA FOTO: ALEX P 6 SAAB | LA www.saab.it SAAB | LA 9-5 SULLA STRADA 7 Un’avventura in Svizzera Il fotografo di auto Alex P ha fotografato centinaia di auto in diverse località di tutto il mondo. Quando gli è stato chiesto di fotografare la Nuova Saab 9-5 in Svizzera, è rimasto ben presto affascinato dal nuovo modello e da tutto ciò che offre www.saab.it IL FOTOGRAFO D’AUTO Alex Puczyniec, comunemente noto come Alex P, ama le automobili. Piuttosto che prendere l’aereo, quando è possibile, cerca sempre di raggiungere in macchina la scena dei suoi servizi fotografici in Europa, e nel corso degli anni passati a fotografare auto, ha visto di tutto: Auto di ogni tipo, strade di ogni genere, le condizioni climatiche più disparate, località dalla bellezza mozzafiato. Quindi non succede spesso che Alex P si entusiasmi davvero per una macchina nuova quando deve svolgere una missione di lavoro. Ma questa volta è diverso. Come lo stesso Alex ammette, questo particolare servizio fotografico – che prevede la guida della nuova Saab 9-5 Aero 2.8 V6 Turbo XWD da Zurigo a Ginevra per fotografarla in una varietà di luoghi urbani e rurali – ha provocato in lui un’appassionata reazione, il che gli accade di rado nella vita quotidiana. “Adoro le automobili”, dice, “il loro aspetto, il modo in cui tengono la strada, la loro meccanica. Guido per centinaia di migliaia di chilometri, per cui sono abbastanza scettico delle descrizioni contenute negli opuscoli illustrativi. Ma non in questo caso. Non per questa macchina. “La mia prima impressione vedendo la nuova 9-5 ‘in carne e ossa’ è stata di stupore per la sua bellezza. Ha davvero una straordinaria presenza su strada. La prima sensazione che si prova quando si entra nell’auto e ci si siede al posto di guida, è che la posizione di guida è SAAB | LA 9-5 SULLA STRADA 9 A sinistra Il fotografo Alex P alle prese con la nuova Saab 9-5 Lungo le strade intorno al lago di Ginevra, la nuova Saab 9-5 ha potuto veramente dimostrare la sua straordinaria potenza assolutamente perfetta. Si crea una sorta di affinità immediata. Tutto dà la sensazione di essere accessibile e a portata di mano. Questa è ergonomia vera propria”. Per un fotografo come me, che viaggia portandosi dietro un gran numero di apparecchiature, la nuova Saab 9-5 doveva poter ospitare comodamente e in sicurezza tutto il mio armamentario: accessori della mia macchina fotografica, personal computer, il mio bagaglio da viaggio e quello del mio assistente, e il corredo di pulizia. “Il bello è”, dice Alex, “che c’era ancora spazio dopo che abbiamo sistemato tutto! Per fortuna ci sono dei fermi regolabili che formano una barriera efficace, impedendo così alla mia preziosa attrezzatura di muoversi”. Era giunto il momento di guidare. “Ho avviato il motore e ho inserito ‘da Zurigo a Ginevra’ nel sistema di navigazione satellitare. I comandi sono precisi, le porte si chiudono con il giusto suono, tutto batte al ritmo corretto, ovunque si nota una certa raffinatezza. Pochi secondi dopo aver preso posizione al posto di guida ho capito che questa macchina avrebbe fatto al caso mio!” Appena la macchina si è messa in marcia sotto la pioggia ho notato degli effetti immediati. “L’Head-up Display mi entusiasma davvero. Quando appare sembra di trovarsi in un aeroplano, il che mi dà la sensazione anche visiva di essere in buone mani. Non vedo l’ora di www.saab.it 10 SAAB | LA www.saab.it 9-5 SULLA STRADA SAAB | LA 9-5 SULLA STRADA 11 mettere la macchina alla prova in diverse condizioni – in città, in campagna, e infine su un bel tratto di autostrada. Cerco il posto giusto che esalti il look di questa Saab Bianco Artic. È molto importante capire la differenza tra il fotografare una macchina quando è in movimento e quando è nello studio. Il mio lavoro è quello di capire l’effetto che una macchina ha sulle persone, per poi tradurlo in immagini”. Alex dice di aver colto “l’interesse e l’apprezzamento” di automobilisti e passanti curiosi al passaggio della nuova Saab 9-5. “Questo è un buon segno”, aggiunge, mentre pensa già al modo migliore per posizionare la nuova 9-5 nei posti migliori, e in particolare ai fondali giusti che ne esaltino la bellezza. “Anche se eravamo costantemente alla ricerca di posti adatti dove fermarci, l’auto non smetteva mai di sorprendermi ed io semplicemente non volevo smettere di guidarla”. Inerpicandosi con tutta la potenza su per i tornanti alpini, la nuova Saab 9-5 manteneva la promessa di prestazioni affidabili e Alex non aveva intenzione di rinunciare a guidare per concentrarsi Una volta che si preme il pulsante di avvio, il sistema XWD Saab cross-wheel-drive è già attivo e in costante monitoraggio della guida www.saab.it 12 SAAB | LA 9-5 SULLA STRADA sulle foto. “Dovevo ricordare a me stesso che ero qui per fare un servizio fotografico”, dice, “dopo tutto sono un fotografo! Un tornante bagnato affrontato a velocità sportiva ed ecco … appare il panorama perfetto. Non importa. Ce ne sarà presto un’altro!” E con la pioggia intermittente, a spruzzi, nuvole, sprazzi di sole, “il tergicristallo automatico non ha avuto bisogno di un mio intervento manuale per regolarne i tempi. Geniale. Sono i dettagli che contano. E si ha la sensazione che tutto sia perfetto”. Ma nonostante il desiderio di Alex di continuare a guidare invece di fotografare, il lavoro è stato compiuto, come potete constatare dalla dinamicità delle foto pubblicate su queste pagine. “Ci sono così tanti dettagli che vale la pena fotografare”, dice Alex. “Se i dettagli non sono stimolanti, ho dei problemi, ma non in questo caso. Mi chiedo se abbiamo abbastanza tempo”. Naturalmente c’è stato abbastanza tempo e sulla via del ritorno, dopo aver fatto alcuni scatti della nuova Saab 9-5 in corsa, Alex è di nuovo in grado di decantare la sua esperienza di guida. “Il motore romba lungo il fianco della montagna, si inerpica su per il tornante successivo, con lo sterzo che risponde con precisione al messaggio che il telaio gli sussurra. Grazie alle quattro ruote motrici, la sensazione di grande sicurezza al volante è assoluta. Lo stesso volante sa di avere tutto ciò che serve per farsi guidare senza lasciarsi andare. Una delizia al tatto”. Cordialmente, Alex P. www.saab.it Il dinamico ambiente urbano di Zurigo ha offerto alla nuova Saab 9-5 la possibilità di mostrare veramente le sue qualità SAAB | 9-5 ON THE ROAD 13 www.saab.it I fedeli seguaci di Saab Cosa ha di speciale la nuova Saab 9-5 per suscitare un tale impatto in tutto il mondo? Tre clienti in Svizzera spiegano perché hanno acquistato l'auto e cosa significa per essi far parte della famiglia Saab Willy Graf Pianificatore finanziario Guido le Saab da più di 20 anni e sono sempre stato soddisfatto di tutti modelli che ho guidato. Ho voluto dare un segnale che dimostrasse la mia fiducia nei riguardi della nuova proprietà Saab ordinando la nuova Saab 9-5 – il modello Aero XWD 2.8T da 300 cv, prima ancora di vederla. Ho semplicemente firmato. Ho la macchina da circa tre settimane e ho già percorso 2-3.000 km. La vettura è semplicemente eccellente e ha tutto ciò che serve. L’head-up display, ovvero il visore a sovrimpressione, è fantastico. È così comodo e il sistema di navigazione è imbattibile. Sono veramente soddisfatto del fatto che la nuova Saab 9-5 si avvicini così tanto al design del prototipo originale – la nuova vettura è bellissima e fa una grande impressione. A mio avviso, la nuova Saab 9-5 non ha niente a che vedere con l’essere il proprietario di un’auto da mettere in mostra o convenzionale. La nuova 9-5 è semplicemente fantastica, con una buona visibilità, un vano bagagli abbastanza ampio per contenere le cose che ho bisogno di portare con me e, in più, è potente! Laurent Friedli Corporate financier È una macchina veramente bella. Mi sono innamorato immediatamente del suo design e non ho nemmeno chiesto una prova su strada prima di acquistarla. Ho scelto la Aero 2.0T e ne ho ordinata una appena è uscita, a metà di aprile. Ho completa fiducia in Saab e il mio rivenditore – Milliet SA a Crissier, un sobborgo di Losanna – è stato fantastico. In effetti, ho comprato la mia prima Saab nel 1992 – era una 9000CD. Un amico mi aveva convinto a comprarne una e da allora non ho mai guidato nessun’altra marca. La nuova 9-5 è la mia settima Saab. Adoro la guida della nuova 9-5 e, da appassionato di musica classica, posso dire che il sistema audio Harman Kardon Surround Sound è davvero eccellente. Ma in generale ciò che apprezzo particolarmente delle automobili Saab è l’affidabilità, il comfort, e la spaziosità del vano bagagli. Inoltre è diversa dalle vetture tedesche – è più discreta, meno appariscente – un marchio di qualità per chi non ama mettersi in mostra! Max Schlag-Plattner Ingegnere edile Anche la mia prima Saab era una 9000CD bianca che avevo comprato nel 1992. Sono sempre stato attratto dall’attenzione di Saab per la perfezione, la sicurezza, l’affidabilità, il comfort e l’ottimo rapporto qualità/prezzo, associati all’assistenza affidabile offerta dai Centri Assistenza Saab che garantiscono una guida senza problemi. Ciò che mi ha attratto della nuova Saab 9-5 è stato l’aspetto elegante e il nuovo design convincente della carrozzeria. Alla presentazione della nuova vettura a Zurigo, nel dicembre 2009, il design elegante e le forme perfette mi hanno veramente affascinato. La spaziosità, soprattutto per i passeggeri dei sedili posteriori, e la rifinitura degli interni sono davvero convincenti e soddisfano ogni esigenza. La nuova Saab 9-5 riscuote interesse ed entusiasmo, non solo tra amici e conoscenti, ma anche quando si guida su strada! CIÒ CHE MI HA ATTIRATO DELLA NUOVA SAAB ❝ 9-5 È STATO L’ASPETTO ELEGANTE E IL NUOVO CONVINCENTE DESIGN DELLA CARROZZERIA❞ www.saab.it www.melka.com EcoPower SAAB | TECNOLOGIA ECOPOWER 17 Sulla strada verso le emissioni zero La strategia globale dei propulsori Saab è tutta orientata a coniugare prestazioni straordinarie con un maggior rispetto per la natura. Jonathan Arnold esamina i più interessanti e recenti sviluppi e parla con i tecnici al centro della ricerca ANCHE IN TEMPI difficili, quando il futuro di Saab sembrava incerto, un team di ingegneri ha continuato a dedicarsi al lavoro per aumentare l’efficienza del consumo di carburante delle Saab, con emissioni ancora più basse che in passato, pur senza comprometterne le prestazioni. Non solo questo, ma i recenti miglioramenti costituiscono un altro passo in avanti fondamentale verso l’obiettivo di Saab di una vettura a zero emissioni. Questo impegno è evidente in tutta la gamma di modelli Saab e può essere condensato nella frase ‘Saab EcoPower Technology’, Tecnologia Saab a potenza eco-compatibile. Per dirla in un modo semplice, la strategia globale dei propulsori Saab è orientata ad ottenere prestazioni straordinarie nel pieno rispetto dell’ambiente. Per raggiungere questo delicato equilibrio in una Saab, tutto viene preso in considerazione: aerodinamica, turbocompressione, riduzione di attrito e peso – tutti questi elementi fanno parte essenziale della formula. Per esempio, nella Saab 9-3 TTiD l’impiego di tecnologia turbo a due fasi per aumentare potenza ed efficienza ha portato a realizzare l’obiettivo significativo di ottenere minori emissioni che rientrano nel limite europeo di 120 g/km di CO2. Il motore a 180 CV ha come indice di emissione 119 g/km, un dato all’avanguardia nella sua categoria. www.saab.it BioPower ePower Ma ci sono altri eccezionali sviluppi degni di nota da raccontare. La tecnologia BioPower di Saab – grazie alla quale l’automobile viene alimentata con bioetanolo, benzina o una miscela di entrambi – continua ad offrire agli automobilisti la possibilità di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 di origine fossile. Il nuovo motore BioPower turbo da 2.0 litri della Saab 9-5, come il suo compagno di scuderia a benzina, utilizza l’iniezione diretta e valvole a fasatura variabile, sia in fase di aspirazione che di scarico, per migliorare ulteriormente il consumo di carburante, le emissioni e le prestazioni. E ora, con l’aggiunta di un indicatore di carburante E85 per i motori flex-fuel (doppia alimentazione) BioPower di Saab, una lettura dal menu del computer di bordo indica la percentuale di E85 rimanente nel serbatoio. Ma non è tutto. Al Salone dell’Auto di Parigi, nel mese di ottobre del 2010, Saab ha presentato la sua ultima creazione. La Saab 9-3 ePower è un prototipo di vettura completamente elettrica, creata in collaborazione con Boston Power (batterie), Electroengine in Sweden AB (treni elettrici svedesi), Innovatum (gestione del progetto), la Swedish Energy Agency (ente svedese per la produzione di energia elettrica che ha cofinanziato il progetto) e Power Circle (organizzazione commerciale dell’industria dell’energia elettrica svedese). Saab 9-3 ePower è progettata basandosi sulle esigenze del conducente per offrirgli un’esperienza di guida nuova ed entusiasmante. La Saab 9-3 ePower è il prototipo di una flotta di 70 veicoli di prova che parteciperanno a lunghe prove su strada in Svezia nel corso del 2011. Le prestazioni delle vetture saranno valutate in una varietà di condizioni di guida reali, come parte del processo di sviluppo di una vettura elettrica Saab costruita appositamente. Il design della batteria per la Saab 9-3 ePower può essere personalizzato per adattarlo agli spazi sotto il pianale di fondo dell’auto che in precedenza erano occupati dal sistema di scarico e dal serbatoio del carburante. Questo spazio consentirà all’auto di avere un baricentro basso e una dinamica eccellente. 18 SAAB | TECNOLOGIA ECOPOWER La tecnologia ❝ BioPower di Saab migliora ulteriormente il consumo di carburante❞ www.saab.it SAAB | TECNOLOGIA ECOPOWER 19 JORGEN ULVSGÄRD Saab 9-3 Mentre si continua a lavorare su proposte radicali per le future Saab, la gamma odierna offre una chiara prova dell’impegno Saab verso l’abbattimento delle emissioni, pur mantenendo alto il livello delle prestazioni. Le ultime modifiche della gamma 9-3 per il 2011 non avrebbero potuto essere ottenute senza il serio impegno di una squadra di tecnici. Due dei protagonisti del programma 9-3 sono Stefan Barbunopulos, ingegnere della Energy Integration, e Ingrid Sjunnesson, Direttore Tecnico – Energia. Spiega Barbunopulos: “Si è fatto moltissimo lavoro, a cui si è dedicato un nucleo centrale di tecnici. Abbiamo continuato a lavorare senza sosta anche in tempi difficili, dimostrando il grado di impegno del nostro team per offrire tecnologie eco-compatibili su tutta la gamma dei nostri modelli”. Questo lavoro ha dato come risultato una riduzione media del dieci per cento delle emissioni di CO2 sull’intera gamma dei modelli a benzina e diesel della 9-3. In termini di CO2 per unità di potenza, il motore da 180 CV offre le prestazioni più efficienti nel segmento delle compatte, un risultato di cui il team Saab è giustamente orgoglioso. Barbunopulos aggiunge: “Abbiamo fatto un lungo elenco di miglioramenti potenziali al fine di ottenere un basso consumo di carburante”. Per esempio, Barbunopulos, Sjunnesson e altri membri del team hanno introdotto pneumatici a basso attrito, miglioramenti aerodinamici, un esclusivo sistema di taratura del motore, insieme ad un “longer final drive”, ossia un rapporto di trasmissione più lungo, che riduce la velocità del motore per un minore consumo di carburante. “L’adozione del “longer final drive”, ammette Barbunopulos, “comporta una piccola riduzione delle prestazioni, specialmente in fase di sorpasso, ma per compensarla abbiamo aumentato la coppia motrice sulle versioni 130/160 CV rispettivamente a 320 e 360 Nm. In precedenza avevamo 120 CV/280 Nm e 150 CV/320Nm. Con il Turbo doppio stadio si ottiene davvero una buona risposta di coppia a bassi regimi, senza compromettere la sua straordinaria potenza agli alti regimi”. Le ingegnose soluzioni tecniche sono tipiche di questo lavoro sulla gamma 9-3 EcoPower. “Abbiamo anche introdotto un sistema intelligente di controllo della tensione”, aggiunge Sjunnesson, “che ottimizza la carica della batteria. Anche i cerchi in lega sono stati ottimizzati per Stefan Barbunopulos (a sinistra) e Ingrid Sjunnesson – lavorano sodo per ridurre le emissioni www.saab.it Saab 9-3 20 SAAB | TECNOLG ottenere una resistenza minima all’aria attorno al passaruota”. L’attrito della vettura è stato ridotto grazie all’introduzione di pneumatici specifici, che riducono l’attrito, senza compromettere la guidabilità e la sicurezza dell’auto. Nel frattempo la resistenza aerodinamica è stato ridotta con l’introduzione di profili aerodinamici, che riducono la resistenza sotto scocca. Questo approccio globale alla riduzione delle emissioni e del consumo di carburante significa che nessun aspetto è stato trascurato dai tecnici. Sjunnesson spiega: “Per esempio, i rapporti del cambio sono stati ottimizzati per consentire al motore di funzionare ad alti livelli di efficienza. Il motore è stato tarato per rispettare i limiti più rigorosi imposti dalla normativa Euro5 in tema di emissioni. Infatti, ora tutti i motori sono conformi alla normativa Euro5. Le basse emissioni di CO2 sono state ottenute migliorando la taratura del motore attraverso un sistema a iniezione multipla ottimizzato e un miglior controllo del ricircolo dei gas di scarico, della pressione del carburante in fase di iniezione e delle turbolenze dell’aria di aspirazione”. Sjunnesson e Barbunopulos affermano che “la sfida era quella di sviluppare un veicolo a basse emissioni di CO2, senza comprometterne le altre caratteristiche. Grazie all’ottimo lavoro di squadra tra esperti di discipline diverse, gli ostacoli sono stati superati e le caratteristiche del veicolo sono state ottimizzate. A titolo di esempio, i rapporti del cambio più lunghi portano a bassi regimi di giri che avrebbero potuto causare vibrazioni. Pertanto, la trasmissione è stata ottimizzata con cura da un team di esperti di rumore, vibrazioni e gruppo motore. Inoltre, la riduzione della velocità del motore ha www.saab.it migliorato i livelli di rumore in generale”. Naturalmente è solo quando ci si siede al volante di uno dei modelli della gamma 9-3 che si ha la percezione dei traguardi raggiunti nelle diverse aree e si comprende lo sforzo dei tecnici Saab in termini di innovazione e sviluppo, in condizioni spesso difficili e impegnative. Ma c’è ancora molto da fare. Barbunopulos afferma: “Le basse emissioni di CO2 che abbiamo ottenuto per i modelli 2011 sono solo un passo avanti verso l’obiettivo di Saab di una vettura a zero emissioni. Tecnici e ricercatori Saab sono costantemente impegnati a migliorare e ottimizzare le tecnologie già esistenti e a svilupparne di nuove.” Sjunnesson ribadisce questa convinzione: “In materia di aerodinamica, gli ingegneri Saab lavorano in stretta collaborazione con ricercatori universitari, per ridurre ulteriormente la resistenza aerodinamica e migliorare la stabilità ad alta velocità. Per ridurre la massa del veicolo, la soluzione è di ottimizzare il design e introdurre materiali leggeri. Sono in corso diversi programmi di ricerca, che continueranno a ottimizzare i motori per rispondere alla crescente domanda di basse emissioni e prestazioni migliori. In futuro, progetti di motori d’avanguardia abbinati a motori elettrici creeranno nuove opportunità interessanti. “Saab porta avanti contemporaneamente la progettazione di diversi concetti di veicoli ad alimentazione ibrida ed elettrici per trovare le migliori soluzioni che soddisfino le richieste dei clienti. In linea con questo lavoro, sulle strade pubbliche ci sarà presto in prova una flotta Saab a trazione completamente elettrica”. Grazie all’impegno di una Saab rinvigorita, il futuro si prospetta ricco di eventi molto promettenti. La sfida ❝ era quella di sviluppare un veicolo a basse emissioni di CO2, senza compromettere altre caratteristiche❞ SAAB | JASON CASTRIOTA 21 Una passione per Saab Saab Magazine incontra Jason Castriota, Direttore del Design di Saab Jason Castriota, recentemente nominato Direttore del Design Saab, abbia poco o nulla a che fare con il marchio e la sua tradizione dovrebbe ricredersi. La storia d’amore di Castriota con Saab risale alla sua infanzia, crescendo in una “famiglia Saab” in cui sia i suoi genitori che i loro amici guidavano Saab. In effetti, gli appassionati di tutto il mondo, se preoccupati delle nuove tendenze del design Saab sotto la direzione di Castriota, potranno tirare un sospiro di sollievo quando sapranno che tutto ciò che Saab rappresenta fa parte del suo DNA, e che non ha alcuna intenzione di abbandonare l’eredità vitale di Saab. “A parte l’affetto che inevitabilmente si prova per la CHI PENSA CHE propria prima auto”, spiega Castriota, “ero davvero innamorato dell’inconfondibile silhouette della 900, del suo cofano a conchiglia, della sua robustezza, della sua affidabilità nell’affrontare le curve ad alta velocità, e soprattutto della sua fenomenale sterzata. Mi divertivo a “sgommare” da un lato e dall’altro della strada! Naturalmente, anche l’utilità del portellone e dei sedili posteriori ribaltabili era notevole…” La prima automobile di Castriota fu una Saab 900 del 1989 con tre porte e portellone posteriore, che lo affascinò più di ogni altra cosa. “Devo ammettere,” dice, “che l’interno in velluto bordeaux e quarzo metallizzato rosa era piuttosto orribile e ho spesso pensato di riverniciarla www.saab.it 22 SAAB | JASON CASTRIOTA ERO DAVVERO INNAMORATO ❝ DELL’INCONFONDIBILE SILHOUETTE DELLA 900 E DEL SUO COFANO A CONCHIGLIA❞ di grigio scuro e di aggiungere il kit SPG per la carrozzeria. “Mi appassionava molto la SPG 900 Turbo e a scuola dedicavo parecchio tempo a disegnare una nuova versione più moderna, invece di prendere appunti, con grande dispiacere dei miei professori. Saab ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore e, 20 anni più tardi, dal disegnare a scuola durante le lezioni di matematica (e dal piegare con la mia 900 le leggi della fisica adattandole ai percorsi tortuosi) sono arrivato ad avere l’onore di far parte del team che ricostruirà questa società! Inutile dire che mi sento onorato ed entusiasta di avere questa opportunità e responsabilità”. Castriota ha certamente tutto quello che ci vuole per offrire al design Saab qualcosa di speciale per la prossima fase di sviluppo, dopo il salvataggio dell’azienda da parte di Spyker. Trentasei anni, Castriota proviene da New York e si è laureato all’Emerson College di Boston prima di frequentare il prestigioso Art Center College of Design di Pasadena, in California. Nel 2001 lasciò il College per entrare a far parte dello studio di design Pininfarina di Torino, in Italia. Assunse poi l’incarico di Direttore del Design presso Stile Bertone nel 2008, e creò una società di consulenza di design con sedi a New York e a Torino. Quando lavorava nello studio di Pininfarina come capo progettista per la Maserati GranTurismo, dovette affrontare “quasi tutti gli stessi problemi e le pressioni a cui ci troviamo di fronte oggi con la progettazione e lo sviluppo della nuova 9-3”. Castriota spiega: “La GranTurismo era stata progettata e concepita in tempi molto stretti e in condizioni di bilancio molto problematiche, in una fase molto critica della ricostruzione del marchio Maserati. Come Saab, Maserati aveva bisogno di un design che catturasse l’essenza e la magia del DNA del marchio. Avevamo bisogno di progettare una macchina che fosse inequivocabilmente una Maserati, ma che allo stesso tempo facesse avanzare il marchio. “Io e i miei ex colleghi ci siamo battuti per creare la migliore vettura possibile in circostanze estremamente difficili, e sono orgoglioso di poter dire che ci siamo riusciti. La GranTurismo è stata un grande successo e ha consentito alla Maserati di riconquistare la fiducia di clienti e di critici”. Quali sono dunque esattamente i piani di Castriota per il design Saab? “Il mio rapporto con Saab è assolutamente www.saab.it speciale”, afferma. “Ho l’incarico della progettazione della nuova generazione di veicoli in qualità di Direttore del Design, ma mi trovo anche coinvolto in tutte le discussioni per lo sviluppo del marchio e la programmazione della gamma di prodotti. “Non è un segreto che dobbiamo sempre attenerci alle tradizioni di Saab. Intendiamoci, non inseguiremo un design retrò, né possiamo semplicemente evolverci. Se vogliamo che Saab abbia veramente successo nel mercato sempre più competitivo di oggi, abbiamo bisogno di creare automobili in grado di soddisfare i fedelissimi di Saab. Tuttavia, allo stesso tempo dobbiamo anche conquistare i cuori e le menti di nuovi clienti che non abbiano mai preso in considerazione l’acquisto di una Saab in precedenza. Questo significa che dobbiamo trovare un punto di equilibrio molto delicato tra il rispetto del DNA esclusivo di Saab e il coraggio di progredire”. A Castriota è stata affidata la responsabilità di creare una “Saab vera e audace”, una Saab nuova che sia immediatamente riconoscibile a prima vista, prima ancora che si noti il marchio distintivo. Castriota aggiunge: “Stiamo spingendo a fondo per raggiungere questo obiettivo. Tutti stanno dando il massimo”. Si potrà verificare questo impegno consultando i reportage sui nostri futuri modelli nel Saab Magazine. La nomina di Castriota segna un importante passo strategico nel quadro della rinascita Saab come nuova casa automobilistica indipendente. Castriota spiega: “Sia che si lavori su una city car prodotta in centinaia di migliaia di unità, o su una supercar prodotta solo in pochi esemplari, saranno sempre necessari dei compromessi. In ultima analisi, il successo di un design non ha nulla a che fare con il costo di un’auto o quanto sia o non sia veloce. A mio parere, il successo del design di un’automobile deriva dalla passione con cui viene creato. Più precisamente, è necessario che tale design sia coerente e rifletta correttamente i suoi obiettivi finali e i valori fondamentali del marchio”. Castriota ha molto a cuore i valori fondamentali che sono al centro dei suoi piani per il design Saab. “Sono un entusiasta” dice, “ed è proprio per questo motivo che sono stato attratto da Saab. Contribuire al progresso e all’evoluzione di una vettura iconica è per me una delle maggiori sfide che un progettista possa affrontare”. Gli appassionati Saab di tutto il mondo attendono i risultati di questa sfida con grande entusiasmo. STIG HEDSTRÖM SAAB | JASON CASTRIOTA 23 DOBBIAMO TROVARE UN ❝ PUNTO DI EQUILIBRIO MOLTO DELICATO TRA IL RISPETTO DEL DNA ESCLUSIVO DI SAAB E IL CORAGGIO DI PROGREDIRE❞ www.saab.it 24 SAAB | 9-4X www.saab.it SAAB | 9-4X 25 Sveliamo la nuova Saab 9-4X La prima incursione di Saab nel dinamico segmento dei crossover è un veicolo sbalorditivo immediatamente riconoscibile come una Saab e dal look moderno in grado di attirare l’attenzione del pubblico BRIOSA, ELEGANTE, SPORTIVA: tre aggettivi che a malapena rendono merito alla nuova esaltante Saab 9-4X, al suo esordio nel segmento dei crossover, prova ulteriore della rinascita di Saab come casa automobilistica indipendente e di alta qualità. Naturalmente, anche questa Saab ha un’inconfondibile ispirazione scandinava, che piace alle persone moderne e attive alla ricerca di qualcosa di decisamente diverso. Il design elegante della Saab 9-4X, che si ispira alla tradizione aeronautica, pone questa nuova vettura su un piano diverso rispetto alla concorrenza. Con le sue caratteristiche di guida sportiva, la nuova Saab 9-4X afferma chiaramente le sue intenzioni. Quindi, cosa ha di speciale la 9-4X? Cos’è che le dona quel look e quella sensazione di guida esclusiva? La Saab 9-4X associa un aspetto moderno a una maneggevolezza che compete con le prestazioni delle migliori auto della sua classe. In effetti, ciò che conferisce alla Saab 9-4X le sue qualità di guida eccellenti è, in parte, la struttura esclusiva della scocca, appositamente progettata per applicazioni crossover, priva di quei compromessi che inevitabilmente si verificano quando si adatta una berlina o una familiare. In effetti, gli approfonditi test di sviluppo, eseguiti per confrontarla coi veicoli della concorrenza, hanno dimostrato che la Saab 9-4X ha un livello di prestazioni, sia in termini di maneggevolezza che di comfort di guida, che sfida le migliori della classe. Nella Saab 9-4X, linee pulite e prive di inutili fronzoli si combinano con lo stile dinamico Saab, caratterizzato da elementi www.saab.it 26 SAAB | 9-4X La Saab 9-4X ha un livello di prestazioni dinamiche, sia in termini di maneggevolezza sia di confort in viaggio, che sfida le migliori della sua classe quali il parabrezza avvolgente, i cerchi in lega a turbina, i fari ad alta tecnologia con effetto blocco di ghiaccio e la strumentazione del cruscotto ispirata a quella degli aerei. Nella parte posteriore, le luci ripropongono il tema presente sulla nuova Saab 9-5. Sarà facile notare come la nuova Saab 9-4X tragga la sua ispirazione dalla premiata concept car Aero X. Tutto è decisamente e inconfondibilmente Saab. Ma anche con tutti questi attributi speciali, la Saab 9-4X è comunque un ulteriore rafforzamento del nuovo pensiero indipendente di Saab – così evidente sia nella nuova 9-5 che nella 9-3. Gli efficienti propulsori V6 completamente in alluminio, www.saab.it SAAB | 9-4X 27 www.saab.it 28 SAAB | 9-4X nelle due varianti 3.0i da 265 cv e 2.8T da 300 cv (quest’ultimo disponibile nella versione Aero), entrambi con cambio a sei rapporti, sono leggeri e compatti, con fasatura variabile delle valvole, e offrono valori di potenza tipici dei motori di più grande cilindrata. Il propulsore 2.8T V6 Turbo da 300 cv fornisce un’accelerazione da zero a 100 km/h in 7,7 secondi. Inoltre, l’avanzato sistema di trazione integrale Saab XWD varia costantemente la coppia motrice tra l’asse anteriore e posteriore, ottimizzando l’aderenza in ogni condizione stradale, sull’asciutto o sul bagnato, su strada liscia o su percorsi impervi. Un’altra caratteristica del XWD è il differenziale posteriore a slittamento limitato controllato elettronicamente – chiamato eLSD – che può trasferire fino www.saab.it al 50 per cento della coppia alla ruota posteriore che ha maggiore aderenza. Un’altra opzione disponibile nella versione Aero della Saab 9-4X è il DriveSense di Saab – una funzione adattativa del telaio che utilizza il controllo in tempo reale dello smorzamento degli ammortizzatori per aiutare la 9-4X ad adattarsi alle condizioni di marcia e stradali. Oltre alle impostazioni predefinite ‘Comfort’, il guidatore può selezionare la modalità ‘Sport’, che offre un settaggio degli ammortizzatori più rigido, oltre a una migliore risposta del pedale dell’acceleratore e differenti rapporti del cambio. E per non dimenticare la missione Saab in tema di prestazioni responsabili, l’opzione ‘Eco’ consente di modulare in modo ottimale il pedale dell’acceleratore e i rapporti del cambio per ottimizzare il risparmio di carburante. All’interno della nuova Saab 9-4X l’abitacolo è spazioso e può ospitare fino a cinque adulti, con una postazione di guida focalizzata sul guidatore, ampi spazi dove riporre gli oggetti e un sistema di gestione del carico con una barra a forma di U e un divisorio di carico flessibile. L’abitacolo è definito da una disposizione del posto di guida che è caratteristico delle Saab: la console, la plancia centrale e la strumentazione principale si presentano in un unico modulo che avvolge il conducente. I riferimenti alle tradizioni aeronautiche di Saab sono evidenti, sia pure in modo discreto. Ad esempio, l’indicatore della velocità che ricorda l’altimetro degli aerei, l’illuminazione verde degli aghi nei tre indicatori principali, un pannello a illuminazione notturna e i tradizionali regolatori dei bocchettoni dell’aria, sono tutti elementi che si combinano per dare al guidatore la sensazione di pilotare un aereo. I passeggeri dei sedili posteriori hanno a disposizione i comandi del climatizzatore, oltre a un impianto di intrattenimento e alla possibilità di reclinare il sedile. Tutte queste caratteristiche offrono alle persone attive, che amano la vita all’aperto, lo spazio e la personalità di cui hanno bisogno. Allo stesso tempo, la Saab 9-4X è perfettamente adatta alle esigenze di una famiglia. Sportiva e versatile, associata all’inconfondibile stile Saab, la 9-4X impone la sua presenza distintiva sulla strada. www.saab.it 30 SAAB | EXPRESSIONS Esprimete la vostra personalità! Ci sono alcune interessanti novità nell’ampia offerta di capi di abbigliamento, modellini, articoli per bambini e molto altro nella gamma Expressions di Saab. Eccone solo alcune Penna Saab Aero – Nero e Quercia Questa elegante penna è stata progettata unicamente per Saab Expressions dai designer del Design Centre di Saab. La forma ergonomica e le caratteristiche tattili si ispirano alle origini aeronautiche di Saab; la penna è disponibile in una finitura grigia verniciata o in finitura satinata nera opaca. Consegna in un borsino di materiale non tessuto ecocompatibile. Saab Mono Watch Un altro esclusivo design Saab è l’orologio da polso tutto in acciaio inox, resistente all’acqua fino a 5 atmosfere. Saab Mono Watch viene fornito con un cinturino in pelle grande e uno più piccolo facilmente sostituibile. Consegna in una scatola regalo Saab e disponibile con un quadrante nero o bianco. Occhiali da sole Saab Active Questi occhiali da sole alla moda, in grigio grafite moderno, contribuiscono veramente a ridurre i riflessi solari. Un must per chiunque guidi una Saab. Abbigliamento Pure BioPower Eco Non dimenticate di dare un’occhiata al nostro vasto assortimento di abbigliamenti ecologici. Ogni fase del processo di produzione è stata certificata per garantire un danno minimo all’ambiente e il massimo dell’eleganza stilistica! Visitate www.saabexpressions.com per consultare i prodotti più recenti e poter acquistare on-line (disponibile solo in alcuni paesi). www.saab.it Accessori ideati per voi Non c’è un modo migliore di personalizzare la vostra auto se non con gli accessori originali Saab. Ogni accessorio è stato progettato e testato per la vostra auto per garantire la massima funzionalità, sicurezza e qualità. Ecco una selezione di alcuni degli accessori più recenti. È possibile vedere la selezione completa visitando il sito www.saab.it Tendine da sole Queste tendine da sole a maglia nera per i finestrini laterali posteriori sono il modo perfetto per proteggere sia i passeggeri che il conducente dalla luce solare. Progettate per consentire l’apertura dei finestrini anche quando le tendine sono abbassate, contribuiscono a ridurre l’irradiazione solare e il surriscaldamento dell’abitacolo. SAAB | ACCESSORI 31 Cerchi in lega con finitura in vernice Sono inoltre disponibili tre interessanti modelli di cerchi da 19” x 18½” per dare alla vostra Saab un aspetto davvero speciale. Un cerchio da 10 razze a turbina con finiture black panther; un cerchio da 5 razze a bordo lucido; uno a 5 razze con bordo argento. Cerchi in lega Questi cerchi in lega a cinque razze Turbo Star 20” x 8” includono dei coprimozzi con il marchio Saab. Freni Brembo Questi freni ad alte prestazioni con dischi anteriori forati da 355 mm sono un’aggiunta eccellente. Paraspruzzi Questi accessori essenziali per ogni Saab aiutano a proteggere la carrozzeria della macchina, dalla ghiaia e dagli spruzzi d’acqua. Telo di protezione Questo intelligente accessorio si srotola fuori dal bagagliaio per proteggere il paraurti quando si caricano o si scaricano oggetti. Può essere facilmente rimosso e usato come telo impermeabile su cui sedersi. www.saab.it 32 SAAB | LA GAMMA Gamma Saab 2011 PER TUTTI I DETTAGLI E PER CREARE LA TUA SAAB,VISITA WWW.SAAB.IT Saab 9-3 SportHatch Sportiva, elegante e decisa. Il design dice tutto.Tenetevi pronti al divertimento con un gran numero di innovazioni versatili e un’entusiasmante gamma di motori turbo, diesel e benzina. Saab 9-3 Sport Sedan Seguite le linee, abbiate fiducia nelle vostre sensazioni. Vi aspettano prestazioni brillanti e un’esperienza di guida entusiasmante – grazie alla gamma di motori turbo Saab. Saab 9-3 Cabriolet Una quattro posti per quattro stagioni ispirata dalla Scandinavia, progettata con uno spirito audace. Premete il telecomando e la capote si aprirà in soli 20 secondi. www.saab.it SAAB | LA GAMMA 33 Saab 9-3X Un’auto polivalente ed elegante per gli amanti della vita all’aria aperta. Look distintivo, carrozzeria versatile, posizione rialzata e trazione integrale Saab XWD – l’alternativa ideale ai crossover grandi o ai SUV. Nuova Saab 9-5 Berlina Elegante, con un look dinamico, tecnologia sofisticata ed avanzata, e un’ampia scelta di motori. Guidare non è mai stato così divertente. Nuova Saab 9-4X Forte e sportiva, piacevole da guidare, la 9-4X è la scelta originale. L’alternativa per gli amanti dei crossover con mentalità indipendente. www.saab.it saabmagazine LA RIVISTA INTERNAZIONALE DELLE IDEE E DELL’ISPIRAZIONE 2/2010 LATERRA DALL’ALTO LE IMMAGINI SPETTACOLARI DI YANN ARTHUS-BERTRAND 100 km SAAB MAGAZINE PUBBLICATO DA SAAB AUTOMOBILE AB SAABVÄGEN 461 80 TROLLHÄTTAN SVEZIA www.saab.com EDITORIAL DIRECTOR ZOË FRANCIS-COX EDITOR JONATHAN ARNOLD ART DIRECTOR NICK PAUL ART ASSISTANT KERRY ARMSTRONG ADVERTISING SALES MANAGER SAMANTHA OVERTON PRODUCTION CONTROLLER KAY BROWN ACCOUNT MANAGER STUART MEADOWS GENERAL MANAGER CHRIS RAINER MANAGING DIRECTOR MICK HURRELL PROJECT MANAGER PRESSO SAAB AUTOMOBILE AB KATARINA ERHARDSSON EMAIL: [email protected] STAMPA: GÖTEBORGSTRYKERIET ESPERTO DI STAMPA: ÅBRINK PRINTPARTNER RIPRODUZIONE: C2, SVEZIA (FOTO PRODOTTO) E ARCHANT DIALOGUE LTD. SAAB MAGAZINE È CURATO E DISEGNATO DA ARCHANT DIALOGUE, PROSPECT HOUSE, ROUEN ROAD, NORWICH NR1 1RE GRAN BRETAGNA TEL. +44 (0)1603 664242 FAX +44 (0)1603 627823 [email protected] www.archantdialogue.co.uk Per richieste relative alla pubblicità, contattare Samantha Overton al n. +44 (0) 1603 772520 o inviare un’e-mail a: samantha.overton@ archantdialogue.co.uk ARCHANT DIALOGUE FA PARTE DELLA ASSOCIATION OF PUBLISHING AGENCIES © SAAB AUTOMOBILE AB, 2010 Tutti i diritti riservati. Il materiale contenuto in questa pubblicazione è protetto da copyright e non può essere riprodotto, né tutto né in parte, senza previa autorizzazione di Saab Automobile AB. Le opinioni espresse in questa rivista non riflettono necessariamente quelle di Saab Automobile AB o di Archant Dialogue Limited, che declinano ogni responsabilità al riguardo. Saab Magazine non accetta manoscritti, foto o illustrazioni non richiesti e non può accettare alcuna responsabilità per gli stessi, né per errori in articoli o pubblicità della rivista. STAMPATO SU CARTA “MULTIART MATT”, PROVENIENTE DA FORESTE GESTITE IN MODO SOSTENIBILE FOTO DI COPERTINA: 'L'ALBERO DELLA VITA', TSAVO EST NATIONAL PARK, KENYA. YANN ARTHUS-BERTRAND | EDIZIONE 2/2010 3 ‘Tutto fuorché l’ordinario’ è stato lo slogan costante di Saab da quando si è sviluppata da una società originariamente nata per costruire aeromobili più di 60 anni fa. Questo numero di Saab Magazine segue quella filosofia, trattando un’ampia gamma di persone e idee che sfidano i nostri preconcetti sul mondo che ci circonda. Per esempio, Entasis, lo studio architettonico danese, ha delle idee piuttosto radicali sui modi per trasformare l’ex fabbrica di birra Carlsberg di Copenaghen, mentre il fotografo francese Yann Arthus-Bertrand e la designer/tipografa canadese Bantjes Marian hanno creato un loro stile particolare che richiama l’attenzione. Andiamo anche nelle più remote distese del nostro pianeta per scoprire esattamente ciò che sta ai quattro angoli della terra - queste mete sono senz’altro fuori dall’ordinario. Guarderemo anche al futuro del social networking – strumento onnipresente che tutti usano – e scopriremo la magia del passatempo tipicamente svedese della pesca delle aragoste. Il tema ‘tutto fuorché l’ordinario’ continua all’altra estremità della rivista, dove proviamo a guidare la splendida Nuova Saab 9-5, parliamo dei suoi piani per il futuro con il nuovo Direttore del Design Saab, vi raccontiamo tutti i particolari dei miglioramenti radicali delle emissioni di CO2 e del consumo di carburante, e sveliamo l’entusiasmante nuovo crossover Saab 9-4X. Jonathan Arnold Editor Indice 18 06 04 13 04 | Una nuova visione Idee, eventi e ispirazione per mettere in movimento la vostra mente, che vanno dalle carceri verdi alle fattorie verticali e allo stile di vita finlandese 28 20 18 | È una Twittermobile! Anatoliy Gruzd fa delle considerazioni su dove sta andando il social networking e ciò che avrà un effetto diretto sul suo inesorabile sviluppo 06 | Il rinnovamento 20 | Agli estremi della terra Gary Mead ci porta ai di Copenaghen Lo studio di design danese quattro angoli della terra Entasis ha dei progetti e scopre com’è la vita in radicali per la trasformazione questi luoghi remoti e del sito della birreria talvolta inospitali Carlsberg di Copenaghen. Di Rose Etherington 13 | La terra dall’alto Il celebre fotografo francese Yann Arthus-Bertrand ci induce a ripensare al mondo che ci circonda con le sue straordinarie immagini aeree 33 28 | L’oro nero della Svezia Ogni autunno gli svedesi si riversano sulla costa ovest, a solo un’ora di auto dalla fabbrica Saab, alla ricerca di aragoste – affettuosamente conosciute come l’oro nero – e altri deliziosi crostacei. Jörgen Ulvsgärd prende il largo per saperne di più 33 | L’arte dell’ornamento La designer e tipografa canadese Marian Bantjes ha appena prodotto un nuovo libro dal titolo I Wonder, che è una delizia per gli occhi e per la mente. Reportage di Jonathan Arnold www.saab.it Ricevete le ultime notizie e informazioni da Saab, direttamente nella vostra casella postale, con Saab-i. Per registrarvi, visitate www.saab.it 4 ISPIRAZIONE | UNA NUOVA VISIONE DESIGN Fiera del Mobile di Stoccolma ideale per scoprire cosa accade veramente nel mondo del design scandinavo. Ogni anno la Stockholm Furniture Fair e la Northern Light Fair sono il punto di riferimento della Stockholm Design Week, la settimana dedicata al mondo del design di Stoccolma, nel corso della quale ben 773 espositori hanno mostrato i loro prodotti quest’anno. Un commentatore ha affermato che questo è l’unico evento dove è possibile vedere le vere tendenze del design contemporaneo. La Fiera del 2011, che si svolgerà a Stoccolma tra l’8 e il 12 febbraio, merita sicuramente una visita. www.stockholmfurniturefair.com EDIFICI ECO-COMPATIBILI Carceri “verdi” INTEGRUS ARCHITECTURE ‘CARCERI VERDI’? E negli Stati Uniti? Ebbene, sì. Lo ‘US Green Building Council’ ha appena assegnato al Washington State Department of Corrections (Dipartimento Penale dello Stato di Washington) il suo premio più prestigioso per il Coyote Ridge Corrections Centre, il penitenziario di Connell, nella contea di Franklin. Da quando nell’ottobre 2008 sono iniziati i lavori di ristrutturazione, il centro di correzione ha consumato circa 21.000 metri cubi d’acqua in meno rispetto ad altri centri convenzionali equivalenti, facendo risparmiare ai suoi gestori 370 mila dollari. I pannelli solari occupano quasi 1.580 metri quadrati, inondando i corridoi di luce naturale. Modernissime finestre lunghe e sottili mantengono fresche le celle in estate e conservano il calore in inverno. Efficienti impianti di riscaldamento e di ventilazione aiutano a dimezzare il consumo di energia, mentre i materiali da costruzione non contengono composti organici, rendendo l’interno più abitabile. www.usgbc.org www.saab.it UNA NUOVA VISIONE Idee, eventi e ispirazioni per stimolare la mente SCANDINAVIA HOUSE Da 100 anni una vetrina della cultura dei paesi nordici FIN DALLA SUA costituzione nello Stato di New York nel 1911, la AmericanScandinavian Foundation (ASF), è stato il principale elemento di collegamento culturale ed educativo tra Stati Uniti e Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Molti dei suoi eventi culturali si svolgono nella splendida Scandinavia House: il Nordic Center in America, che celebra il suo 10° anniversario nel 2011. Creata per essere una vetrina americana della cultura e della vita scandinave attraverso la quale gli americani potessero conoscere meglio i paesi nordici, la Scandinavia House è stata finanziata grazie alla generosità di oltre 300 benefattori degli Stati Uniti ed esteri. In occasione del suo centenario, l’ASF amplierà i suoi programmi normali con una serie di iniziative celebrative nel campo della cultura e delle arti. L’ASF allestirà tre mostre speciali negli Stati Uniti e in Scandinavia in collaborazione con importanti istituzioni: una incentrata sul design e sull’architettura nordica, una sull’arte contemporanea, e la terza si ispirerà alla pionieristica Mostra d’Arte Scandinava del 1912 dell’ASF. www.amscan.org BRÜHL È IL LUOGO ISPIRAZIONE | UNA NUOVA VISIONE 5 AGRICOLTURA idea oppure un’assoluta follia. In entrambi i casi, il docente di Salute Pubblica della Columbia University che risponde al nome di Dickson Despommier ritiene che, per contribuire ad alleviare il problema della fame nel mondo, dobbiamo sostenere la causa delle fattorie verticali, nelle quali le piante sono coltivate in grattacieli. Despommier sostiene che, poiché lo spazio orizzontale per le coltivazioni è limitato, mentre lo spazio verticale è abbondante, dovremmo convertire alcuni di questi grattacieli alla produzione alimentare. Afferma: “Il concetto di coltivazione al chiuso non è nuovo. La novità è l’urgente necessità di incrementare l’uso di questa tecnologia per sfamare altri tre miliardi di persone. Deve essere creato un approccio completamente innovativo alla coltivazione al chiuso utilizzando tecnologie all’avanguardia. Le fattorie verticali, in edifici a molti piani, saranno situate nel cuore dei centri urbani del mondo. Se attuate con successo, le nuova tecnologie offriranno la promessa di un rinnovamento urbano, di una produzione sostenibile di alimenti sicuri e variati (coltivazione di prodotti durante tutto l’arco dell’anno), e alla fine anche il recupero di ecosistemi che fin ad oggi sono stati sacrificati in nome dell’agricoltura orizzontale”. www.verticalfarm.com BIRDSEYEPIX.COM Fattorie verticali È UNA BRILLANTE ARCHITETTURA Il Teatro dell’Opera di Oslo specie di iceberg piatto a causa delle sue linee bianche inclinate, il Teatro dell’Opera di Oslo, inaugurato nel 2008 dal re Harald V di Norvegia, continua ad affascinare i visitatori vicini e lontani. Il progetto dell’edificio, che entro la fine del suo primo anno di esistenza aveva già attratto 1,3 milioni di visitatori, è opera della società norvegese Snøhetta. L’edificio ha ricevuto la sua giusta dose di premi. Ha vinto il Premio alla Cultura al World Architecture Festival di Barcellona nel 2008 ed è stato vincitore del Premio Mies van der Rohe 2009 – un importante premio europeo per l’architettura. Ma forse è il design affine all’uso di skateboard che dà alla costruzione un qualcosa di speciale e che lo rende affascinante agli occhi dei visitatori, più interessati alle rampe che a Wagner. www.oslooperahouse.com REX FEATURES ALAMY DESCRITTO COME UNA STILI DI VITA SCANDINAVA La Finlandia votata il miglior paese sondaggio condotto dalla rivista Newsweek, la Finlandia è stata dichiarata il miglior paese al mondo in cui vivere. Per gli amanti della Saab non sarà forse una sorpresa che i paesi scandinavi siano risultati tra i migliori in termini di, sanità pubblica, economia, istruzione e politica, e qualità della vita: queste sono state le materie oggetto del rilevamento. La Svezia è arrivata terza nelle statistiche, con la Svizzera che si è inserita in seconda posizione tra i due paesi scandinavi. Da un punto di vista culturale, Helsinki è stata dichiarata World Design Capital (Capitale Mondiale del Design) per il 2012, a sottolineare il suo ricco patrimonio nel campo del design e dell’architettura. Il gusto per il design si evidenzia in molti modi nella vita quotidiana dei cittadini di Helsinki, dai mobili per la casa e dagli oggetti che rappresentano le vecchie tradizioni finlandesi alle soluzioni urbanistiche moderne della città e al design di interni all’avanguardia. www.visitfinland.com www.wdc2012helsinki.fi IN UN RECENTE www.saab.it Uno dei progetti più avvincenti di Entasis per il modo in cui l’ex fabbrica di birra Carlsberg sarà trasformata per le nuove generazioni www.saab.it ARCHITETTURA | LA COPENAGHEN URBANA 7 CITTÀ DI CONTRASTI Rose Etherington indaga sulle ragioni che stanno alla base del premiato progetto Entasis per la trasformazione dell’ex fabbrica di birra Carlsberg a Copenaghen 8 ARCHITETTURA | LA COPENAGHEN URBANA del trasferimento delle industrie al di fuori dei centri urbani dovuto all’alto valore dei terreni crea le condizioni per l’edificazione di nuovi quartieri in zone industriali dismesse, rendendo la pianificazione urbana un tema bollente. Tra un’abbondanza di progetti caratterizzati da grandiose dichiarazioni e da un accatastamento di icone imponenti, si evidenzia l’approccio più pacato e attento alla dimensione umana dello studio di architettura danese Entasis. Guidata da Christian e Signe Cold, una “squadra” costituita da marito e moglie, lo studio è salito alla ribalta internazionale lo scorso anno, quando il loro progetto “Our Space”, che includeva un piano per lo sviluppo e la trasformazione dell’ex fabbrica di birra Carlsberg a Copenaghen in un nuovo quartiere per la città, fu premiato come ‘miglior piano generale’ in occasione dell’importante World Architecture Festival di Barcellona. Ciò che è interessante nell’approccio Entasis allo sviluppo urbanistico è la sua insistenza nell’abbinare le tradizionali strade strette agli edifici ultramoderni ad uso misto. “Carlsberg è una vera e propria città, dove coesistono persone che non hanno necessariamente la stessa classe di reddito o lo stesso bagaglio culturale tipico”, afferma Christian. I due partner guardano alle stradine del centro storico di Copenaghen, dove ha sede il loro ufficio, come a un modello per rendere questo progetto una realtà. “Se vuoi entrare in contatto con le persone lo fai guardandole negli occhi” continua. “Questo viene a mancare se si è più lontani di 50 metri, per cui, in una città vera, il profilo di una strada non dovrebbe superare i 50 metri. Naturalmente ci possono essere viali e strade simili, ma se scorgi un caro amico sul lato opposto degli Champs-Élysées può diventare un problema salutarlo”. Il progetto “Our space” comporta la creazione di nuovi giardini, piazze, strade e infrastrutture, erigendo nove complessi edilizi a torre che comprendono 3.000 nuove abitazioni, negozi e uffici. Un complesso di queste dimensioni prevede normalmente che negozi e ristoranti siano IL FENOMENO MONDIALE www.saab.it contenuti in un’area commerciale, ma Entasis insiste sul fatto che gli esercizi commerciali al dettaglio si affaccino direttamente sulla strada. “Sappiamo che un centro commerciale attrae al suo interno un gran numero di persone e che, di conseguenza, diventa più improbabile che si possa incontrare per strada il proprio vicino di casa o l’amico. Se si desidera creare una città vitale dove la gente cammina per la strada, bisogna che abbiano un compito specifico da svolgere e non presumere che stiano andando tutti al museo”, spiega Christian, “per cui il fare lo shopping rappresenta certamente una parte della vita cittadina”. Nel loro quartiere ideale, ogni nuovo edificio avrebbe negozi, ristoranti o spazi educativi al piano terra, uffici al piano superiore e appartamenti nei piani superiori più alti e illuminati degli immobili, il che significa “che non vi sarà una parte della città che alle cinque del pomeriggio si addormenta perché la gente torna a casa dal lavoro. Ci saranno persone in giro in tutte le zone della città in tutte le ore del giorno, perché gli spazi vitali si coniugano con gli spazi di lavoro negli uffici e così via”. Tutto ciò è in evidente contrasto con il controverso piano di riqualificazione del porto di Bjørvika a Oslo, opera di importanti studi di architetti, dove un quartiere con edifici di grande valore storico-culturale sul lungomare deve lottare per attirare l’attenzione, in quanto è incorniciato da una fila di 12 altissimi palazzi battezzati i Barcode Buildings. Il piano, presentato in associazione da Dark Architects, a-lab e MVRDV, è stato ampiamente criticato proprio perché presenta edifici di grandi dimensioni staccati dai quartieri adiacenti, che creano persino una barriera fra loro e il fiordo. L’idea di Christian e Signe invece, è quella di creare alti palazzi che occupino poco spazio a terra, disseminandoli sull’area edificabile “affinché l’ombra delle alte torri non sia eccessiva e si sposti rapidamente sulle piazze”. I due si sono conosciuti alla Royal Academy di Copenaghen e hanno fondato Entasis nel 1996, quando vinsero un Il progetto di Entasis per Our Space a Copenaghen ribadisce l’abbinamento di strade strette tradizionali con edifici ultramoderni ARCHITETTURA | LA COPENAGHEN URBANA 9 IL PROGETTO ❝ COMPORTA LA CREAZIONE DI NUOVI GIARDINI, PIAZZE, STRADE, INFRASTRUTTURE E TORRI❞ concorso per la progettazione del nuovo ingresso dello zoo di Copenaghen. “La cosa divertente è che, in realtà, non siamo urbanisti”, afferma Signe. “Ci consideriamo architetti”. È chiaro che sono molto orgogliosi di tutto il loro lavoro svolto fin qui con pacata determinazione, e la medesima attenzione alla dimensione umana è un fattore dominante sia nel loro progetto Krakahusene, dove tutti gli appartamenti danno su cortili interni, sia in quello relativo all’ampliamento della piscina Kildeskovshallen, originariamente costruito dai modernisti Karen ed Ebbe Clemmensen negli anni 70. Benché Entasis ammiri il lavoro dei suoi contemporanei in Danimarca, ammette di avere più affinità con una precedente generazione di architetti scandinavi. Rimane tuttavia diffidente nei confronti dei primi modernisti per la loro tendenza a evitare di specificare la funzione degli spazi in favore della libertà. “Spazi senza www.saab.it 10 ARCHITETTURA | LA COPENAGHEN URBANA Entasis ammette di sentirsi in maggiore sintonia con una precedente generazione di architetti scandinavi ARCHITETTURA | LA COPENAGHEN URBANA 11 alcuna funzione e programma specifici non si rapportano a noi come esseri umani, per cui se da un lato vogliamo ampliare per quanto possibile la gamma di offerte disponibili al pubblico, d’altra parte vogliamo che ciascuna di queste offerte abbia un’identità e una fisionomia precise. Quindi, siamo orientati verso questa sorta di modernità programmata, piuttosto che verso una modernità senza regole, molto flessibile, che gli urbanisti della generazione precedente dichiaravano di offrire al pubblico”. A livello internazionale, Entasis prende le distanze da ciò che definisce la scuola olandese di design “punk” e si identifica maggiormente con la pacata intensità dell’urbanistica svizzera. “Gli edifici su grande scala o ad alti costi non ci dicono nulla”, afferma. Analogamente, sono i riconoscimenti ottenuti su scala nazionale quelli di cui Entasis è più orgogliosa. “Il World Architecture Festival è un evento importante, ma in un certo senso anche molto astratto”, afferma Signe. “Si deve fare una presentazione molto breve di fronte a giudici provenienti da tutto il mondo, che esprimono il proprio giudizio in tempi molto brevi. Penso che il riconoscimento nazionale che abbiamo ricevuto significhi di più per noi, perché conosciamo le persone che ci hanno dato il premio e sappiamo che rispettano il nostro lavoro”. Il Nykredit Architecture Prize, assegnato a Entasis nel 2009, è il più cospicuo premio in denaro in Danimarca. “Ci è anche stato assegnato il cosiddetto Premio Eckersbert. È una cosa molto all’antica: non ti danno dei soldi, ma rappresenta un riconoscimento di grande prestigio da parte dei colleghi architetti”. La sostenibilità ha un ruolo chiave in tutti i progetti urbani e qui, di nuovo, la miscela di funzioni propugnata da Entasis ha un suo significato: “Se c’è una zona della città in cui è possibile vivere e lavorare, fare sport e andare a teatro e così via, non c’è veramente bisogno dell’automobile”. Per esempio, la creazione di una nuova stazione e di una rete di piste ciclabili come previsto dal nostro progetto “Our Space” rafforzerebbe la cultura ciclistica già molto presente a Copenaghen, mentre il calore in eccesso generato dai negozi al livello stradale potrebbe essere utilizzato per riscaldare gli appartamenti ai piani alti degli edifici. Inoltre, molti degli attuali edifici del birrificio rimarrebbero in uso come ritrovi per il pubblico e centri culturali, e ciascuno di essi sarebbe abbinato a una delle nove nuove torri. “Consideriamo Carlsberg come un sito in cui dobbiamo creare un centinaio di progetti riempitivi con i migliori architetti nazionali e internazionali” riassume Christian, e Signe è pronta a chiarire: “Noi non vogliamo costruire edifici vecchi, vogliamo costruire edifici nuovi in un contesto urbanistico all’antica”. Mentre i due soci concordano che sarebbe molto difficile sviluppare un tale approccio alla pianificazione urbana se vivessero in una città di grattacieli come New York, non sono preoccupati del fatto che la loro filosofia appartenga a Copenaghen. E poi aggiunge una riflessione: “È una cosa con cui tutti noi possiamo avere un rapporto”. “I turisti vogliono andare a Venezia o a Roma per vedere quelle bellissime piazze e provare l’esperienza di essere in stretto contatto con la gente. Ha senso per noi come esseri umani sociali”. Con questa consapevolezza, Christian e Signe Cold sperano di poter estendere il loro modello di architettura intimistica a livello internazionale. “A noi sembra c he in tutte le città europee sia possibile trovare dei posti simili… dove si è giunti alla conclusione che un vecchio sito industriale all’interno della città non ha più ragione di esistere. Avrebbe senso in Cina? Penso di sì, perché i cinesi hanno gli stessi bisogni e le stesse esigenze che abbiamo noi di potersi ritrovare in spazi dove la gente possa incontrarsi. Ma quando si guarda allo sviluppo della Cina, per esempio, è evidente che esso tende a essere più spettacolare, come il ruggito di un leone. Il nostro invece è un modo più tranquillo di lavorare”. Rose Etherington è la redattrice della rivista online di architettura www.dezeen.com www.saab.it bon bon Design Ingegerd Råman www.orrefors.com FOTOGRAFÍA | YANN ARTHUS-BERTRAND 13 La Terra vista dall’alto © YANN ARTHUS-BERTRAND / ALTITUDE. Yann Arthus-Bertrand è uno dei fotografi contemporanei più controversi. Le sue immagini impressionanti che ritraggono la vita sul pianeta Terra – principalmente fotografate dal cielo – sono state viste da milioni di persone in tutto il mondo e continuano a suscitare indignazione e nella stessa misura compassione. Nelle pagine seguenti la rivista Saab Magazine offre una breve introduzione al lavoro di Arthus-Bertrand che illustra graficamente gli effetti dell’impatto umano sulla Terra www.saab.com Fango secco crepato in Camargue, Bocche del Rodano, Francia © YANN ARTHUS-BERTRAND / ALTITUDE. El Atteuf, Valle dello Mzab, Algeria © YANN ARTHUS-BERTRAND / ALTITUDE. Sfasciacarrozze, Saint-Brieuc, Coste d’Armore, Francia CHI È DUNQUE questo francese 64enne la cui missione è cambiare il nostro modo di vedere il mondo che ci circonda? I primi passi della sua carriera includono esperienze nell’industria cinematografica e la gestione di un parco naturale in Francia, finché Arthus-Bertrand scoprì il suo vero mestiere: la fotografia. Arthus-Bertrand fondò l’agenzia Altitude nel 1991, la prima agenzia di stampa e banca immagini del mondo specializzata in fotografia aerea. Per l’agenzia Altitude furono scattate oltre 500.000 foto in più di 100 paesi da più di 100 fotografi, stabilendo così un livello qualitativo di riferimento per questo tipo di lavoro. Arthus-Bertrand afferma: “Ho scoperto la fotografia aerea per la prima volta in Kenya con mia moglie negli anni 70. www.saab.it Stavo studiando i leoni e cercavo anche di guadagnare qualcosa portando i turisti in giro con una mongolfiera. Il Summit della Terra tenutosi a Rio nel 1992 cambiò completamente la mia vita, trasformandomi in un attivista. Dal cielo, si possono vedere cose che dal basso non si vedono – si riesce veramente a capire l’impatto dell’uomo, persino in un posto che conosciamo bene. Il mio lavoro ha lo scopo di convincere le persone che non è più possibile vivere in questo modo.” Nel 1994 Arthus-Bertrand intraprese un importante studio sullo stato della Terra sponsorizzato dall’UNESCO. Alla fine era riuscito a radunare un inventario mozzafiato dei paesaggi più belli (e di quelli non altrettanto belli) del mondo, fotografati da elicotteri, mongolfiere e da qualsiasi altra macchina trasportata dall’aria sulla quale potesse metter mano. Ne è scaturito un libro Earth from Above (la Terra vista dall’alto), che ha venduto più di tre milioni di copie ed è stato tradotto in 24 lingue. Nel 2000 fu allestita la mostra gratuita di Arthus-Bertrand “Earth from Above” in vari stand collocati alle porte dei Giardini del Lussemburgo a Parigi. In questo modo ha voluto rendere accessibili queste immagini a più gente possibile. In seguito, l’esposizione girò il mondo suscitando dibattiti in più di 110 città. Nel 2008, Earth from Above uscì in DVD portando così le immagini alla portata di un pubblico ancora più vasto. Nell’aprile 2009, Arthus-Bertrand fu designato Goodwill Ambassador per il Programma ambientale delle Nazioni © YANN ARTHUS-BERTRAND / ALTITUDE. Unite (UNEP) e fu proclamato Earth Champion come riconoscimento del suo impegno per l’ambiente e del suo lavoro indirizzato a informare meglio il pubblico sul rispetto dell’ambiente. Un commentatore lo ha così definito: “Arthus-Bertrand non crea solamente una bella foto, cerca di scoprire la storia dietro a un paesaggio. A dire il vero i suoi soggetti non sono sempre fotogenici – le sue stampe denotano povertà e conflitto, ma anche una tranquillità verde; e dietro ogni suo lavoro si scorge la mano invadente dell’umanità e della sua intraprendenza. Arthus-Bertrand nota sempre con cura le coordinate dei luoghi in cui lavora, in modo che altri fotografi possano seguirne i progressi nel tempo.” Anche altri registi sono stati attratti da Arthus-Bertrand. Con un’altra figura iconica di pari prestigio come Luc Besson, Arthus-Bertrand ha prodotto un lungometraggio dal titolo Home, che presenta viste aeree di 50 paesi. Arthus-Bertrand aggiunge: “Scatto sempre centinaia e centinaia di istantanee. Lavoravo un tempo per il National Geographic e ci davano sempre molti film. Prendo sempre troppe fotografie, ma in questo tipo di lavoro non si ha una seconda possibilità. Si riprendono momenti successivi, con tante lenti e velocità dell’otturatore diverse.” Arthus-Bertrand si rende ben conto dell’impatto delle sue attività sulla produzione di gas serra. Ecco perché ora finanzia progetti che promuovono energie rinnovabili, che hanno maggior rendimento energetico e che incoraggiano © ERWAN SOURGET Campi vicino a Kiffa, Mauritania il rimboschimento, riducendo in tal modo l’impatto delle sue attività. Action Carbone è uno di questi progetti. Richard Lacayo ha recentemente detto nella rivista Time: “Yann Arthus-Bertrand è un esteta con l’anima di un moralista. Utilizza la bellezza del mondo per incantarti ad ammirare una fotografia che cela una lezione più grande. La sua lezione riguarda il pianeta in pericolo.” Per saperne di più sul lavoro di Yann Arthus-Bertrand e sulle sue imprese a scopo di beneficenza, visitate: www.yannarthusbertrand.org Il film Home può essere visto all’indirizzo www.youtube.com/homeproject Il sito di Action Carbone è www.actioncarbone.org www.saab.it 18 TECNOLOGIE | SOCIAL NETWORKING E’ una “Twitter-mobile”! Il Dott. Anatoliy Gruzd e Philip Mai spiegano come la convergenza con altre tecnologie quali Internet, GPS, 3G/4G e WiFi segnerà una svolta nello sviluppo del social networking – persino quando sarete alla guida della vostra auto IMMAGINATE CHE UN giorno, in un futuro non troppo lontano, la vostra auto sappia che siete fermi nel traffico e mandi automaticamente un messaggio ai vostri colleghi informandoli che tarderete di 30 minuti per una riunione (della quale la vostra auto è a conoscenza grazie al vostro calendario online) dicendo loro di iniziare senza di voi (una risposta automatica che avete preselezionato per situazioni simili). Questo giorno sarà realtà prima di quanto crediate. Secondo quanto riportato recentemente dal New York Times, un costruttore sta testando sul campo un’auto soprannominata la “Twitter-mobile”. Quest’auto è in grado di associare informazioni in tempo reale provenienti dal suo hardware, quali velocità, consumo di carburante e localizzazione, a informazioni raccolte dalla rete Internet quali meteo e situazione del traffico locale, che permettono poi all’auto di inviare messaggi come “Bloccato nel traffico; le prospettive per i prossimi 50 chilometri non sono incoraggianti” ai vostri follower su Twitter, il noto social network per lo scambio di brevi messaggi. Questa situazione è resa possibile grazie all’aumento dei siti di social networking online e alla convergenza con altre tecnologie quali Internet e GPS. Insieme, queste tecnologie sono in grado di sfruttare, in modo facile e veloce, informazioni contestualizzate e di abbinarle a informazioni su di voi e sui www.saab.it membri del vostro social network, per fornire informazioni in tempo reale adatte alla situazione, allo scopo di aiutarvi a prendere decisioni più fondate e potenzialmente migliori. Questo è solamente uno dei numerosi benefici promessi dal social networking. In pratica, i social network online non sono troppo diversi dai social network faccia a faccia tradizionali; entrambi hanno due funzioni sociali essenziali: innanzitutto permettono alle persone di mettersi in contatto e di condividere informazioni con gli “amici” esistenti, e consentono poi di trovare nuovi “amici” sulla base delle attività e degli interessi comuni. Quello che però contraddistingue i social network online è il fatto che permettono di mantenere un numero di rapporti sociali più elevato che mai. La generazione odierna di social network online è nata con l’introduzione di Friendster nel 2002, seguita da MySpace, LinkedIn e Bebo nel 2003. Oggi, esistono centinaia di social network attivi e ogni giorno ne vengono lanciati altri. Il 1° settembre 2010, Apple ha annunciato l’arrivo di Ping, una nuova piattaforma di scoperta e di social networking per gli appassionati di musica e, secondo PC World, sembra che Google stia lavorando a “Google Me”, l’ultimo tentativo da parte del gigante di ricerca di conquistarsi un posto d’importanza nei social network. Oggi, i due social network più popolari e importanti del mondo sono Facebook e Twitter, rispettivamente con 500 e 145 milioni di utenti. Sebbene il successo di questi e di altri grandi siti di social networking renda difficile immaginare che ci sia spazio per nuovi partecipanti, la struttura e i contorni del panorama dei social network online sono ancora incerti. Sono in gioco molte questioni spinose, che devono essere affrontate. Per esempio, come mantenere e garantire un minimo livello di fiducia fra gli utenti e i creatori di vari servizi di social networking e conciliare le preoccupazioni degli utenti per quanto riguarda la privacy e la proprietà dei dati personali nei social network (generati dall’utente e dal suo comportamento) e le legittime necessità commerciali di inserzionisti e investitori che pagano per tutta questa innovazione. Alla fine, la sfida per le parti sarà decidere a cosa rinunciare per dei guadagni ipotetici nel futuro. Tuttavia, se l’atteggiamento e le aspettative della “Generazione Y” nei confronti della privacy rappresentano un’indicazione di come la gente riguarderà argomenti di questo tipo nel futuro, non vi è però alcun dubbio che da qui a dieci anni il concetto di proprietà e privacy sui dati contenuti nei social network cambierà a favore di una maggior apertura e trasparenza. A prescindere MATTHEW RICHARDSON TECNOLOGIE | SOCIAL NETWORKING 19 da dove e come saranno tracciate queste linee di confine, una cosa è chiara: il futuro del social network è mobile. Secondo Facebook, oltre 150 milioni di suoi utenti utilizzano attualmente il social network dal proprio cellulare, e sono due volte più attivi di coloro che lo utilizzano su dispositivi non mobili. E tra i 145 milioni di utenti Twitter, quasi la metà accede al sito tramite un cellulare. Questa tendenza è destinata a continuare man mano che i provider di comunicazioni wireless introdurranno reti più veloci e tariffe dati più vantaggiose e i produttori continueranno a introdurre nuovi dispositivi dotati di GPS interno, Wi-Fi e connettività 3G/4G. Questo aumento di connettività dimostra la consapevolezza per il futuro dei servizi di social networking per i consumatori. Nel prossimo decennio i creatori di social network, i produttori di telefonia mobile e i gestori di reti wireless dovranno collaborare sempre di più in modo da sfruttare e trarre il massimo beneficio dalle informazioni provenienti dagli utenti attraverso i social network. Solo lavorando in modo congiunto potranno offrire ai clienti le informazioni e i suggerimenti più importanti, sul posto e in tempo reale. Il Dott. Anatoliy Gruzd e Philip Mai, Dottore in Giurisprudenza, insegnano alla School of Information Management, facoltà di Management, presso la Dalhousie University in Canada www.saab.it 20 VIAGGI | PUNTI ESTREMI AGLI ANTIPODI DEL NOSTRO PIANETA Quali sono i luoghi più estremi nel mondo? Gary Mead, lo scrittore esperto di viaggi, ci offre una panoramica dei punti della terra che si trovano più a nord, più a sud, più a est e più a ovest del nostro pianeta N O E S www.saab.it VIAGGI | PUNTI ESTREMI 21 FRANK LANDSBERGER N ISOLA DI KAFFEKLUBBEN, A NORD DELLA GROENLANDIA QUAL È IL punto più a nord del nostro pianeta? Non è di certo il Polo Nord, poiché esso rappresenta un semplice punto di riferimento nel mezzo dell’Oceano Artico ed è quasi sempre coperto da blocchi di acqua marina ghiacciata in costante movimento. Il Polo Nord deve anche essere distinto dal Polo Nord Magnetico, che cambia posizione lentamente nel tempo e che non è, dopo tutto, nient’altro che il punto sulla superficie dell’emisfero nord dove il campo magnetico terrestre punta verticalmente verso il basso. Il punto di terra più a nord è, infatti, costituito da un’altra isola, l’isola di Kaffeklubben, che si trova a circa 7 km dalla costa settentrionale della Groenlandia e a 700 km dal Polo Nord. Kaffeklubben – 83º39’ nord, 30º36’ ovest appartiene alla Groenlandia, il paese autonomo entro il Regno di Danimarca. Kaffeklubben è piccola, misura a malapena un chilometro in lunghezza ed è addirittura ancora più stretta; non stupisce il fatto che sia stata sconosciuta fino al 1900, anno in cui l’esploratore Robert Peary, che intraprese diverse spedizioni verso l’Artico tra il 1886 e il 1909, la individuò senza mai metterci piede. Il primo ad approdare sull’isola fu l’esploratore danese Lauge Koch, nel 1921. Diede all’isola il nome del caffè del museo di mineralogia di Copenhagen. Incrostata di ghiaccio e licheni, Kaffeklubben è in verità l’ultima Thule, la terra aldilà dei confini del mondo conosciuto. Persino lo status di punto terrestre più a nord del mondo conferito a Kaffeklubben è stato messo in discussione; alcuni sostengono che l’isola di Oodaaq – una roccia di irca 30 metri di diametro e di un metro d’altezza – sia in realtà ancora più a nord, anche se Oodaaq è spesso completamente sommersa. G RO E N L A N D I A In alto Conosciuta anche come l’Isola del Caffè, Kaffeklubben è una piccola isola che si trova a nord della Groenlandia ed è il punto terrestre più a nord della Terra www.saab.it 22 VIAGGI | PUNTI ESTREMI Caroline di essere il punto terrestre più a est del mondo non è del tutto priva di controversie. La questione deriva da una decisione arbitraria del governo della Repubblica del Kiribati (che si pronuncia Kiribas) di ridisegnare la Linea internazionale del cambio di data a partire dal 1º gennaio 1995, spostandola di oltre 1000 km più a est, “ricollocando” in tal modo l’intero Kiribati nel versante occidentale della linea. Così il punto più a est del mondo, Tafahi Niuatoputapu, che si trova nell’arcipelago delle isole Tonga, fu rimosso con un tratto di penna dai registri dei record. Il Presidente del Kiribati, Teburoro Tito, ha asserito che lo spostamento è stato concepito per eliminare la confusione nata dal fatto che Kiribati si trova a cavallo della Linea del cambio di data, per cui l’insieme delle isole assai disperse della repubblica si trovava in due giorni diversi. Alcuni ritengono che la nuova posizione della Linea del cambio di data sia stata un’astuta manovra, in seguito alla quale Kiribati poté dichiararsi il primo stato a vedere l’alba del nuovo millennio, il 1º gennaio 2000. L’isola Caroline fu quel primo punto, e il governo del Kiribati lo rese ufficiale S TAT I UNITI www.saab.it In alto a destra A partire dagli anni 30, Caroline è una vera e propria “isola deserta”, la cui quiete idilliaca è disturbata solo dal passaggio occasionale di navi da crociera In basso a destra L’isola Caroline è a 1500 km dal primo insediamento permanente MAGNUM LA RIVENDICAZIONE DELL’ISOLA ribattezzandola Millennium Island (l’isola del millennio). La modifica della Linea del cambio di data servì allo scopo – si pensa che un miliardo di telespettatori da tutto il mondo assistette alle celebrazioni tenute sull’isola (normalmente disabitata) per dare il benvenuto al nuovo millennio – sebbene in realtà il sole quel giorno sorse prima su un punto di terra tra Dibble Glacier e Victory Bay, sulla costa orientale dell’Antartide. Alla fine del XIX secolo, l’isola Caroline non era altro che un centro di raccolta del guano, una buona fonte di fosfato fertilizzante, ma a partire dalla fine degli anni 30 era diventata una vera e propria isola deserta – finché l’eccentrico Ron Falconer, uno scozzese, sua moglie Anna e i loro due figli, vi approdarono in barca nel 1987 e vi costruirono il loro insediamento autosufficiente. Il governo del Kiribati ha sempre considerato i Falconer degli intrusi illegali, ragion per cui furono sfrattati nel 1991. Il libro scritto da Falconer, “Together alone” (Da soli insieme) descrive la loro vita nell’isola e da alcuni è considerato un classico minore della letteratura di viaggio. Gli unici visitatori della Caroline, oggi, sono i raccoglitori polinesiani di copra e i turisti occasionali provenienti da crociere: anche questi sono piuttosto rari, poiché Caroline si trova a 1500 km dal più vicino insediamento permanente nel Kiritimati (l’isola di Natale, dove la Gran Bretagna condusse test nucleari alla fine degli anni 50) e a 4200 chilometri da Tarawa, la capitale del Kiribati. All’arrivo del prossimo millennio i media di tutto il mondo dovranno probabilmente scovare un luogo diverso per riprendere in anteprima l’alba di una nuova era. NASA JSC EARTH OBSERVATIONS LAB E ISOLA CAROLINE, KIRIBATI VIAGGI | PUNTI ESTREMI 23 24 VIAGGI | PUNTI ESTREMI S IL POLO SUD, ANTARTIDE FRA TUTTI I punti della bussola, il Polo Sud è l’unico fuori discussione. Si trova all’estremità opposta rispetto al Polo Nord ed è probabilmente in cima alla classifica dei luoghi inospitali della terra, sicuramente molto meno attraente per il visitatore di quanto siano Attu (vedere la prossima pagina), Caroline o persino Kaffeklubben. Ma a differenza di questi, è un territorio vasto e oggi relativamente accessibile: l’industria turistica specializzata ha puntato negli ultimi due decenni a visitare l’Antartide. Il Polo Sud si trova su un altopiano ventoso e gelido a un’altitudine di circa 3000 metri e a 1300 km dal mare più vicino, il canale McMurdo. Inesplorato per milioni di anni, nel secondo decennio del XX secolo il Polo Sud vide una corsa disperata per raggiungerlo. Una tragica spedizione britannica nel 1910-1913 guidata dal CORBIS Capitano Robert Falcon Scott, il 17 gennaio 1912 raggiunse infine il Polo, la cui posizione geografica è precisamente 90°S, – soltanto per scoprire che l’esploratore norvegese Roald Amundsen li aveva anticipati di cinque settimane. Nel suo diario, Scott, che morì poco dopo a causa delle terribili condizioni atmosferiche, scrisse quel giorno: “Mio Dio! E’ un luogo orribile e la cosa peggiore è che abbiamo faticato tanto senza la ricompensa di essere i primi. Beh, è già qualcosa esserci arrivati.” Oggi gli Stati Uniti hanno la loro base di ricerca al Polo Sud, la Stazione Amundsen-Scott, che ospita circa 250 persone impegnate in una serie di ricerche scientifiche durante i mesi estivi. Oggi arrivare al Polo Sud, sebbene richieda una certa preparazione (ed un saldo in banca adeguato), è molto più semplice, al punto che stanno aumentando le preoccupazioni per l’arrivo di troppi turisti. Da quando il turismo al Polo Sud è iniziato con l’arrivo del nuovo millennio, circa 200 visitatori non scientifici ogni anno compiono un viaggio al Polo, incluse visite ripetute da parte di piloti, durante i pochi mesi in cui c’è abbastanza luce del giorno, dagli inizi di dicembre alla fine di gennaio. Durante l’inverno dell’emisfero sud, da marzo a settembre, il Polo Sud è costantemente al buio. Le temperature sono decisamente inferiori a quelle del Polo Nord, fondamentalmente perché il Polo Sud è nel mezzo di una massa continentale, mentre il Polo Nord è al livello del mare e nel mezzo di un oceano, che agisce da riserva di calore. Nell’Antartide non piove quasi mai, e questo clima desertico fa sì che non esistano né piante né animali; l’umidità dell’aria è vicina allo zero. Ma sebbene la regione non abbia attrazioni immediate per il visitatore, il mondo è cambiato negli ultimi anni – esiste, infatti, un gruppo crescente di viaggiatori che ha denaro e tempo per visitare gli antipodi del mondo, e di conseguenza si è sviluppata un’industria turistica capace di soddisfare VIAGGI | PUNTI ESTREMI 25 questo forte interesse per qualcosa di diverso. Esiste addirittura un’Associazione Internazionale di Tour Operator per l’Antartide (www.iaato.org), i cui membri organizzano spedizioni molto più comode rispetto a quelle di Scott, o persino di Amundsen, con navi in partenza dai porti meridionali del Cile e dell’Argentina. La maggior parte di questi viaggi sono crociere, senza uno sbarco vero e proprio sull’Antartide e senza avvicinarsi mai al Polo Sud stesso.Tuttavia, un’agenzia, la Adventure Network International (ANI) / Antartic Logistics and Expeditions (ALE) – organizza spedizioni su terra all’interno partendo dai campi base a Patriot Hills nelle montagne Ellsworth e a Blue One nella Dronning Maud Land, la porzione dell’Antartide che si affaccia sull’Oceano Indiano. Le attività organizzate includono alpinismo, camping presso una colonia di pinguini imperatori, lo sci e altre escursioni al Polo Sud geografico. Alla fine del 2009 circa 40.000 visitatori individuali all’anno ALAMY avevano viaggiato in crociere dirette all’Antartide o costeggiandolo, suscitando la richiesta di controlli sul numero dei visitatori. Ma l’Antartide, diversamente dagli altri tre punti estremi, non è uno stato sovrano, per cui qualsiasi legislazione per controllare i visitatori è difficile. Uno dei membri della spedizione di Scott del 1910 fu Apsley Cherry-Garrard, che aveva solo 24 anni quando partì. Secondo lui, “l’esplorazione dei poli è allo stesso tempo il modo più pulito e solitario di passarsela male che sia stato mai concepito.” Oggigiorno la vita è più facile, ed è possibile costeggiare il Polo a bordo di una nave lussuosa, sorseggiando vini deliziosi e godendo della più dolce piuma d’oca e, tempo permettendo, è persino possibile mettere piede sul continente. Il costo per la più bella suite a bordo della crociera più lussuosa può costare quasi 45.000 € per un paio di settimane, che corrisponde al costo totale della tragica spedizione di Scott 100 anni fa. A N TA RT I D E In basso a sinistra Una delle stazioni di ricerca situate al Polo Sud impegnate in lavori scientifici di grande importanza In basso a destra Il paesaggio desolato ma bello dell’Antartide ha dato inizio a una serie di crociere di lusso 26 VIAGGI | PUNTI ESTREMI VIAGGI | PUNTI ESTREMI 27 TIM PETERS O L’ISOLA DI ATTU IN ALASKA QUANDO, NELL’AGOSTO 2010, la Guardia Costiera statunitense ha demolito la torre per la radionavigazione LORAN sull’isola di Attu, gli ultimi abitanti rimasti in quest’isola remota e inaccessibile hanno cominciato a fare le valigie. Ce n’erano solo 20, tutti membri della Guardia Costiera a tempo pieno. La torre LORAN si stava arrugginendo da anni e necessitava di un restauro. Ma la combinazione della recessione economica e del successo della tecnologia del sistema di posizionamento satellitare GPS hanno fatto sì che l’avamposto di navigazione (un tempo vitale) fosse una facile preda del taglio dei costi. La sua funzione originaria, che era di aiutare le navi a evitare difficoltà, era stata sostituita. Quindi, ora che non c’è più la torre che aveva dominato la Baia del Massacro per 40 anni, e ora che i membri della Guardia Costiera se ne sono andati, visitare il punto più a ovest del mondo (missione già di per se non semplice) è diventato ancora più difficile da quando l’isola è disabitata. Nel 1741 una spedizione russa sbarcò ad Attu e prese gradualmente il controllo degli aleuti, intraprendendo un commercio lucrativo di pellicce con l’introduzione della volpe artica, un fatto che devastò la natura locale. Alla fine i russi se ne andarono e nel 1867 gli Stati Uniti assunsero la proprietà di Attu, e un programma per eliminare la volpe artica condusse alla scomparsa definitiva di questo animale alla fine degli anni 90, permettendo che l’isola diventasse un rifugio sicuro per numerose specie diverse di uccelli. Da allora è diventata un sito prezioso per bird watcher avventurosi, che cercano di rintracciare le razze più rare del mondo. Tra le isole Aleutine, Attu (latitudine 52°51’, longitudine 173°11’) è il punto più a ovest rispetto agli Stati Uniti e, in pratica, è il punto più a ovest della bussola. Una località vulcanica relativamente piccola, che misura all’incirca 32 km per 56 km, Attu è dominata da una vetta che si innalza fino quasi 900 metri, con una circonferenza costellata di fiordi profondi e di scogliere dominanti, di altezza fino a 100 m. Nell’isola erano rimasti solo 45 aleuti indigeni quando, il 7 giugno 1942, il 301esimo Battaglione dell’esercito settentrionale del Giappone sbarcò incontrastato sull’isola. Circa 880 altri aleuti che vivevano sulle isole Aleutine più vicine agli Stati Uniti continentali (Attu si trova a circa 1800 km dalla costa dell’Alaska) erano già stati evacuati. Quarantadue abitanti di Attu sopravvissero all’invasione, ma furono poi incarcerati in un campo di prigionia giapponese vicino a Otaru, Hokkaido, dove 16 morirono. L’11 maggio 1943, l’esercito americano iniziò un’aspra battaglia per riconquistare Attu. Diciotto giorni dopo le forze giapponesi rimaste (e a quel punto disperate) lanciarono uno dei maggiori attacchi banzai della campagna del Pacifico sotto la guida del colonnello Yasuko Yamasaki, che insieme a oltre 2000 dei suoi soldati cadde quel giorno nella Valle del Massacro, con solo 28 prigionieri catturati dagli americani vittoriosi. Tra le nebbie e le piogge che caratterizzano il clima tipico di Attu, gli spiriti di migliaia di soldati giapponesi e americani si aggirano sulle colline solitarie, disturbati solamente dalla sinfonia naturale delle pittime di Hudson, degli svassi collorosso, delle morette grigie, delle sterne codalunga, delle gavine, dei gabbiani glauchi del Pacifico, delle strolaghe mezzane del Pacifico, dei merli americani, dei passeri a corona dorata, delle pernici bianche nordiche e di molte altre specie di uccelli che hanno fatto di Attu un paradiso per i bird watcher. Andare sull’isola oggi richiede molta diligenza e molti soldi. Il recente crollo della Reeve Aleutian Airways ha lasciato gli aleuti senza un trasporto aereo regolare, e la partenza delle Guardie Costiere elimina l’ultima base permanente su Attu. Alcuni operatori di crociere con base in Alaska organizzano di tanto in tanto crociere vicino ad Attu, che è ora parte RU S S I A AL ASKA In alto a sinistra Il paesaggio desolato che accoglie i visitatori in arrivo all’Aeroporto Internazionale di Attu In basso a sinistra Attu è dominata da una vetta che si innalza fino quasi 900 metri dell’Alaska Maritime National Wildlife Refuge, ma la lista di attesa per queste navi a noleggio è di anni e il prezzo è proibitivo. Quindi per ora ci sono solo gli uccelli, che nidificano sulle scogliere e tra i rottami di un mezzo da sbarco affondato, di un paio di aerei caduti e di altri detriti di una battaglia feroce e ormai dimenticata, combattuta tanto tempo fa per il controllo di uno dei posti più desolati del mondo. www.saab.it 28 ALIMENTARI | SAFARI ALL’ARAGOSTA www.saab.it ALIMENTARI | SAFARI ALL’ARAGOSTA 29 L’oro nero della Svezia TUTTE LE FOTO: JORGEN ULVSGÄRD Ogni autunno, molti svedesi si dirigono verso la ventosa costa occidentale del paese, in cerca di aragoste. Jörgen Ulvsgärd è andato con loro per la prima settimana di pesca… Grundsund, ai bordi di Lysekil, nella Contea di Bohus, Svezia, tutti sono in preda all’ansia della prima notte in questa nebbiosa mattina d’autunno soffusa di un colore grigio pallido. All’esterno di Pelles Rökeri (Affumicatoio di Pelle) i pescatori, sia dilettanti che professionisti, si affollano attorno al molo. Sono le 06:30 del mattino e manca solo mezz’ora prima del momento di depositare le prime nasse. Tra le rocce e gli scogli attorno alle piccole zone di pesca, circa un centinaio di barche sono pronte per la partenza. SUL CANALE DI Per la famiglia di pescatori Roysson, con il padre Tony e la madre Kerstin, ognuno nella propria barca, questo sarà il 30° anno di fila che partecipano alla ‘serata d’apertura’ della pesca dell’aragosta. Per il figlio Bobo si tratta di qualche anno in meno, ma la pesca è il loro pane quotidiano e lo è da generazioni. Tutti coloro che vivono lungo la costa occidentale della Svezia sanno che la prima settimana di pesca delle aragoste, alla fine di settembre, è sacra; sacra come la caccia all’alce lo è per i cacciatori. Tutti salpano per la pesca www.saab.it 30 ALIMENTARI | SAFARI ALL’ARAGOSTA della prelibatezza marina numero uno – l’aragosta. “Ogni volta è emozionante come la prima, nonostante lo facciamo da così tanto tempo”, racconta il capitan Tony mentre usa la mano destra per dirigersi verso uno dei suoi luoghi preferiti. La mano sinistra tiene saldamente la prima tazza di caffè della giornata. “Questo è il giorno più importante dell’anno, quindi non ho ancora avuto tempo per la colazione”, prosegue, e i suoi lineamenti un po’ rigidi e concentrati si ammorbidiscono in un largo sorriso. La nebbia si solleva mentre passiamo tra piccole isole e ci allontaniamo verso l’arcipelago. Improvvisamente il sole irrompe nel cielo grigio plumbeo, la brezza si irrobustisce e il capitano sorride soddisfatto. “Questo tempo è perfetto per la pesca dell’aragosta. Un po’ di vento va bene, perché le aragoste sono in movimento e le possibilità di una buona pesca aumentano”, dice Tony. Il suo occhio sinistro guarda continuamente il sonar, cercando la posizione migliore per calare la sua prima nassa. “Lasciala andare!” urla al figlio dal ponte e la nassa viene gettata in mare. Le nasse sono accatastate sul ponte e come esche vengono usare delle aringhe salate. I pescatori dilettanti possono avere al massimo 14 nasse. I professionisti possono averne fino a 50. Di tanto in tanto si scatena un acceso dibattito sulla limitazione del numero di nasse, perlomeno per i pescatori dilettanti, ma ogni volta che i politici avanzano delle proposte, sulla costa occidentale si scatena la protesta popolare. Il Marine Fishing Laboratory di Lysekil raccomanda che non venga fatto nulla per limitare la pesca dell’aragosta. Le scorte di crostacei sono buone, quindi è probabile che passerà del tempo prima che qualcuno osi immischiarsi in questa tradizione profondamente radicata. Le aragoste si aggirano sul fondale roccioso a profondità tra 10 e 30 metri. Se ci sono troppi granchi nella zona, le aragoste si trovano a disagio e si allontanano. “Possiamo rendercene conto immediatamente, perché la nassa non conterrà nessuna aragosta e invece sarà piena di granchi”, spiega Bobo. Un’aragosta ogni due nasse è un risultato accettabile, ma si tratta in larga misura di una questione di prestigio; dietro le quinte, nella pesca delle aragoste conta molto la capacità di vincere usando l'astuzia senza violare le regole. In altre parole, si fanno molti trucchi per ingannare gli avversari e indirizzare la concorrenza lontano dalle migliori zone di pesca. Nessuno dirà dove ha calato le sue nasse o rivelerà le dimensioni o il numero delle aragoste che ha tirato a bordo. “Ci sono due cose che un pescatore della costa occidentale non ammetterà mai: che ha avuto il mal di mare, e che ha fatto una grande retata di aragoste. Questo è tenuto segreto, per quanto possibile. Se ha pescato poco, dirà che le sue nasse sono state saccheggiate, ma questo succede raramente. In queste acque, tutti possono vedere cosa fanno gli altri. Le probabilità di rubare dalle nasse di qualcun altro e farla franca sono minime”, dice Bobo. Pochi giorni dopo aver calato la prima serie di nasse, è il momento di svuotarle. Poiché questa è la mia prima volta, quando individuiamo le prime boe di segnalazione al largo di Gåsö sono molto emozionato. Queste grandi boe sono marcate con colori e simboli che mostrano chi è il proprietario delle nasse. Siamo appena passati davanti alla casa del leggendario campione mondiale di boxe Ingemar ‘Ingo’ Johansson, incastonata tra due scogliere su una delle isole. Durante gli anni 60, Ingo era un grande appassionato di pesca e possedeva tre grandi battelli da pesca nel Grundsund. La stagione delle aragoste va dal primo lunedì dopo il 20 settembre fino alla fine di aprile. In pratica, però, finisce a metà novembre. Entro questo periodo l’acqua si è raffreddata e le aragoste si sono trasferite in acque troppo profonde, almeno per i pescatori dilettanti. La prima nassa che tiriamo a bordo è vuota, ma la seconda contiene un’aragosta nera abbastanza grande. E così si va avanti, con una preda ogni due nasse. L’ultima nassa ne contiene una veramente gigantesca. “Questa dobbiamo pesarla”, dice Bobo e tira fuori la bilancia. L’ago si ferma a 1,3 chili. “Non male! Non capita spesso di prendere aragoste così grandi”. La famiglia Roysson è contenta di quelle catturate la prima settimana e ci dirigiamo nuovamente verso Grundsund. Sul molo fuori dal ristorante Pelles Rökeri, il capocuoco Johan Hanson sta aspettando. Il bottino per la festa della ‘première’ del fine settimana è stato portato al sicuro. Da quando a Pelles Rökeri è stata girata la popolare serie televisiva Saltön, visitatori provenienti da vicino e da lontano hanno trovato la strada per Grundsund. “Per i primi week-end dopo l’inizio della stagione di pesca delle aragoste, il ristorante è al completo. Ma noi andiamo avanti fino a Natale, poi c’è una pausa fino ad aprile”, afferma Johan, raccogliendo la prima aragosta per la coda e rilasciandola velocemente nell’acqua bollente e salata speziata con aneto. “È una morte rapida, umana” dice, notando la mia reazione inorridita. Fuori sul molo, Lolo ha apparecchiato il tavolo per i primi ospiti della serata. Non c’è aragosta più fresca di questa; e nemmeno più deliziosa. SI FANNO MOLTI TRUCCHI PER INGANNARE GLI AVVERSARI ❝ E INDIRIZZARE LA CONCORRENZA LONTANO DALLE MIGLIORI ZONE DI PESCA❞ www.saab.it Jukkasjärvi | MARIAN BANTJES 33 TUTTO IL MATERIALE ILLUSTRATIVO È DI MARIAN BANTJES CULTURA VISIVA In questa e nelle pagine che seguono ci sono alcuni esempi delle straordinarie opere di Marian Bantjes tratte dal suo libro I Wonder L’arte dell’ornamento Jonathan Arnold parla a Marian Bantjes, una designer e tipografa canadese di fama internazionale, a proposito del suo nuovo interessante libro I Wonder e della sua capacità di sfuggire a ogni classificazione “OGNI GIORNO”, DICE la nota graphic designer, illustratrice e tipografa canadese Marian Bantjes, “ricevo una e-mail da qualcuno che è stato influenzato o ispirato da una delle mie opere. È più preziosa che se fosse in lamina d’oro tagliata al laser e stampata su carta di velluto.” Lo è davvero. Forse questi messaggi dai suoi ammiratori in tutto il mondo sono dovuti alla peculiarità delle creazioni di Marian Bantjes, che la mettono in una categoria a sé stante rispetto alle correnti dominanti. L’artista si è creata un seguito internazionale grazie al suo stile, che sfugge a ogni categorizzazione. Non c’è mai nulla di nemmeno vagamente ordinario in quello che fa. Chiunque abbia scarsa familiarità con il suo stile altamente decorativo e ornamentale dovrebbe procurarsi una copia del suo libro appena pubblicato, dal titolo I Wonder. Si tratta di una meravigliosa miscela di eccentricità e di imprevedibilità. Sono vari i modi con cui Marion Bantjes sfugge a qualsiasi categorizzazione – ogni pagina del suo libro è una festa per gli occhi – e più si osserva più si vede. Bantjes affronta temi molto diversi, Babbo Natale come icona grafica, i cartelloni pubblicitari ai margini delle strade, la fotografia e la memoria, l’araldica, le costellazioni e, naturalmente www.saab.it 34 CULTURA VISIVA | MARIAN BANTJES per un’ex tipografa, le lettere dell’alfabeto. Ma I Wonder è molto di più di una piacevolezza per gli occhi. Dice molto sulla cultura visiva e sui tentativi di incapsulare alcuni dei principi filosofici di estetica ornamentale che Marion Bantjes da molti anni esprime attraverso le sue collaborazioni con riviste e blog. “È sicuramente un libro da leggere”, aggiunge Bantjes “ed è per questo che il libro ha quelle dimensioni specifiche (non è più grande di un libro in edizione economica). Non è un’edizione di lusso in grande formato da esposizione!”. Le illustrazioni, per forti e accattivanti che siano, intendono attirare l’attenzione del lettore verso il testo. Bantjes afferma: “L’editore è venuto da www.saab.it me e mi ha proposto di scrivere una monografia, ma non pensavo di essere pronta. Avevo però l’idea di creare un libro simile a un manoscritto in miniatura. Avevo riflettuto a lungo sui principi estetici dell’ornamentazione e sull’aria di mistero implicita nel mio lavoro. Perché la gente reagisce in modo così emotivo di fronte alle opere di carattere ornamentale? “Meraviglia” e “Onore” sono i due aspetti chiave, entrambi connessi all’uso religioso dell’ornamento: gli ornamenti elaborati delle cancellate dei palazzi, i certificati, tutte le cose che contraddistinguono persone o luoghi speciali e le complessità relative. Bantjes ammette che il suo lavoro è “molto eclettico” e che non sa neanche lei bene perché ha questa visione del mondo. “Le mie opere vogliono essere dei rompicapo che fanno dire alla gente che le osserva: non avrei mai immaginato qualcosa del genere”, afferma Bantjes. L’artista è fermamente convinta che l’ornamento è stato “riscoperto” e che dobbiamo comprenderlo alla luce della modernità. Eppure, il percorso che ha portato alla luce I Wonder e ha prodotto questo rinnovato interesse per l’arte dell’ornamento, non è stato semplice. La carriera di Bantjes ha attraversato molte fasi diverse prima di arrivare alla sua nicchia ideale. Ha iniziato come tipografa e ha poi cofondato un’impresa CULTURA VISIVA | MARIAN BANTJES 35 di graphic design nella quale è rimasta dal 1994 al 2003. Quando ha lasciato la società, ammette di avere attraversato una crisi di mezza età. “Sentivo che il lavoro di designer che stavo facendo era inutile. Volevo fare un lavoro più artistico. Lavorare come designer assorbe moltissima energia creativa. Ma quando ho smesso, la mia sensibilità nel campo dell’ornamento si è rivitalizzata”. Non che Bantjes sia contraria a unire metodi moderni con le tecniche tradizionali. “Creo tutti i modelli a mano,” dice, “e poi li finisco al computer con Adobe Illustrator. Ma non considero affatto il mio lavoro una forma d’arte creata al computer. Lo vedo come una cosa fatta a mano!” Lavorando nella sua casa su una piccola isola al largo della costa occidentale del Canada, vicino Vancouver, Bantjes ora fa il lavoro che ha sempre desiderato fare, senza dover sottostare a pressioni finanziarie o altre che non hanno nulla a che fare con l’arte. “Non mi pento di aver abbandonato la mia attività di designer e di aver iniziato qualcosa di nuovo.Vorrei averlo fatto prima, ma forse non sarei stata in grado di farlo. Avevo 40 anni, e forse avevo bisogno di avere 40 anni. Forse mi serviva accumulare esperienze, sia positive che negative, che mi dessero la spinta per progredire. Forse è un po’ come suonare il blues: i ventenni e i trentenni sanno fare un sacco di cose, ma non sanno veramente suonare il blues. Forse è stato così anche per me”. Bantjes è una persona che non fa mai nulla di prevedibile. Il suo prossimo progetto ruota attorno a “estratti di spezzoni di montaggio delle pellicole cinematografiche”. Dice che comporterà una “enorme curva di apprendimento”. Qualunque sia il risultato, certamente sarà tutt’altro che ordinario. I Wonder, di Marian Bantjes, è pubblicato da Thames & Hudson, disponibile in edizione rilegata dall’11 ottobre. Potete trovare maggiori informazioni sulle attività di Marian Bantjes sul sito www.bantjes.com www.saab.it