PROPOSTA DI VALUTAZIONE
SEMPLIFICATA DEL RISCHIO
CHIMICO
Premessa
Al fine di ridurre i rischi per i lavoratori, la legislazione prescrive ai datori di lavoro di effettuare una
valutazione dei rischi professionali e mettere in opera una politica di prevenzione basata su misure tecniche,
organizzative e/o procedurali per i contenimento dei rischi stessi.
Lo strumento della valutazione dei rischi è quindi fondamentale per definire le priorità e le modalità di
intervento.
Per il rischio chimico in particolare la sua valutazione è spesso difficile in quanto posso essere molteplici le
sostanze in uso e anche le modalità di impiego possono essere estremamente varie.
L'Institut National de Recherche et de Sécurité, INRS (Francia), ha sviluppato una metodologia di
valutazione semplificata del rischio chimico alla quale è possibile riferirsi per una valutazione preliminare
che, in alcuni casi potrà essere sufficiente per il pieno controllo del rischio chimico in azienda, e che
viceversa in altri casi sarà necessario approfondire ulteriormente con misure specifiche o con interventi di
miglioramento.
Presentazione generale del metodo
La strategia di valutazione del rischio chimico per la salute, per la sicurezza si rifà a parametri semplici,
oggettivi e facilmente accessibili.
Questa strategia consente di raccogliere numerose informazione immediatamente utili e che possono inoltre
costituire una base dati per tutti gli eventuali approfondimenti che si rendessero necessari.
Le informazioni necessarie per lo sviluppo della strategia di valutazione sono:
1. nome per esteso della sostanza utilizzata;
2. n. CAS della sostanza preminente o più tossica ( questa informazione non è sempre disponibile o
necessaria), diventa indispensabile quando è necessario fare ricerche approfondite sulla sostanza;
3. verifica della presenza e disponibilità in loco della scheda di sicurezza;
4. Frasi R o meglio Frasi H presenti nella scheda al punto 15;
5. Reparto, attività o gruppo omogeneo: specificare dove avviene l’utilizzo della sostanza e chi la
manipola.
6. frequenza di utilizzo: 1Occasionalmente( qualche volta anno) 2 Discontinua (qualche giorno mese)
3 Regolare (qualche giorno settimana) 4Continua (tutti i giorni dell'anno);
7. Quantità utilizzata: 1<1 g, 2<10g, 3<100g, 4 >100g
8. Quantità in reagentario: 1<10g, 2<100g, 3<1Kg, 4<10Kg, 5>10Kg
9. Stato fisico: 3(gas, sostanze molto volatili), 2 polveri e liquidi volatili), 1 (liquidi non volatili)
10. Uso di DPI: presenti, assenti e quali guanti (mascherina, occhiali, visiera, altro)
11. Protezioni collettive: cappa chimica emissione interno/esterno, cappa bio emissione
interno/esterno, aspirazioni localizzate, tecniche di contenimento per pesate
12. Armadi ventilati presenti/assenti
13. Armadi antincendio presenti/assenti
14. Procedure specifiche presenti/assenti
Il principio di valutazione del rischio si basa su tecniche semplificate di analisi dell'esposizione professionale
e su metodi di calcolo degli score ponderati.
Quanto proposto in termini di quantità e altro non debbono necessariamente corrispondere a quanto indicato
nel presente prospetto, ogni azienda può variare i parametri immessi nella valutazione de rischio come
meglio crede, questo per essere il più possibile aderente alla propria situazione specifica dando adeguata
giustificazione delle proprie scelte.
Per ottenere l'indice di rischio potenziale per la salute si procede con l'assegnazione di una classe di
pericolo per la sostanza/composto considerato. Dalla tabella 1,è possibile ricavare il relativo indice che sarà
compreso tra 1 e 5
Tab. 1 Classe di Pericolo per la Salute
Indice della classe
Caratteristiche di
Frasi R
Frasi H
--
--
tossicità
Prodotti senza frasi di
1
rischio
TLV >100mg/m3
2
3
Irritanti
R36, R37, R38, R66
TLV >10 <100 mg/m3
R20, R21, R22, R34,
Nocivi
TLV >1 <10 mg/m
3
R62, R67, R68
Vedi ALLEGATO I e II
Vedi ALLEGATO I e II
R23, R24, R25, R29,
Tossici Sensibilizzanti
4
e corrosivi
TLV >0,1 <1 mg/m
3
R31, R35, R40, R41,
R42, R43, R63, R64,
Vedi ALLEGATO I e II
R65
5
Molto tossici
R26, R27, R28, R30,
Cancerogeni
R32, R33, R39, R44,
Teratogeni e Mutageni
R45, R46, R47, R48,
TLV >0,1 <1 mg/m3
R49 R60, R61.
Vedi ALLEGATO I e II
Viene attribuito poi un valore alla frequenza di utilizzo dichiarato dagli operatori del reparto. Le classi di
frequenza sono riportate nella tabella 2 e 2a.
Tabella 2 – Classe di frequenza di utilizzo - Determinazione delle classi di frequenza di utilizzo
utilizzo
Non in uso
Presente ma non
descrizione
utilizzato
nell’ultimo anno
Classe di
0
utilizzo
occasionale
discontinua
frequente
continua
qualche volta
qualche giorno
qualche giorno
tutti i giorni
anno
mese
settimana
dell'anno
1
2
3
4
Tabella 3 – Classe di quantità utilizzata
Classe di quantità
Quantità utilizzata nello svolgimento dell’attività
1
meno di 1 g
2
da 1-10 g
3
da 10- 100g
4
da 100- 1000g
5
Più di 1000g
Stato fisico della sostanza
descrizione del materiale
Classe di volatilità
Gas, sostanza molto volatile, sostanza in mezzo propellente, sostanze
3
volatili utilizzate a caldo.
Polveri fini e liquidi volatili
2
Liquidi poco volatili e solidi non facilmente disperdibili nell’ambiente
1
Per determinare la classe di volatilità per le sostanze che si presentano alla stato liquido, è necessario
considerare la temperatura di utilizzazione e il suo punto di ebollizione. Per facilitare questa valutazione si
potrà utilizzare il seguente diagramma
300
Temperatura di ebollizione °C
Temperatura di ebollizione °C
280
260
240
220
200
180
160
Classe
1 (bassa)
classe
3 (bassa)
Classe 2(media)
(media)
classe2
140
120
Classe 3 (elevata)
100
80
60
40
20
temperatura di utilizzo °C
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100 110 120 130 140 150
Una volta acquisite tutte queste informazioni si può procedere al calcolo della CLASSE DI ESPOSIZIONE
POTENZIALE, data dal prodotto dei valori delle classi di quantità, frequenza di utilizzo e volatilità.
CLASSE DI ESPOSIZIONE POTENZIALE INALATORIA
= classe di quantità X classe di frequenza utilizzo X classe di volatilità
Calcolata la classe di esposizione potenziale è possibile definire il RISCHIO POTENZIALE PER LA
SALUTE, che risulta essere il prodotto tra CLASSE DI ESPOSIZIONE POTENZIALE E CLASSE DI
PERICOLO e viene applicato a tutte le sostanze considerate.
RISCHIO POTENZIALE PER LA SALUTE
= classe di esposizione potenziale X classe di pericolo.
Il valore del rischio potenziale per la salute è un indice che ha soprattutto un valore relativo. Esso
permette di stabilire le priorità di intervento è possibile anche tentare, con le dovute cautele, la ricerca di un
valore assoluto, il quale potrebbe essere:
Rischio Potenziale per la salute
Azioni di
miglioramento
Rischio contenuto
<25
Se possibili
Rischio Medio
25-50
Necessarie
Rischio Significativo
50
Indispensabili
Azioni di miglioramento o di mitigazione
Procedura utile ma non
risolutiva
Azioni Organizzative
Procedura mirata di parziale
efficacia
Procedura di massima
efficacia
Aspirazione localizzata
parziale
Dispositivi di Protezione
Aspirazione localizzata
completa
Collettiva
0,90
0,80
0,70
0,80
0,70
Captazione completa
paragonabile ad un
0,60
processo a ciclo chiuso
Protezione della cute e delle
mucose (occhiali, visiera e
guanti)
Dispositivi di Protezione
Individuale
0,90
Dispositivi di Protezione
Individuale
Tutti quelli ritenuti utili
Informazione e Formazione
Illustrazione degli aspetti
organizzativi dei DPC e DPI
0,90
RISCHIO EFFETTIVO PER LA SALUTE
= Rischio Potenziale per la Salute X Azioni Organizzative X DPC X DPI X Formazione
Foglio 1 : Raccolta dati
Sostanza o
preparato
Nome per esteso
della sostanza in
etichetta
CAS
Scheda di
Sicurezza
si
n. cas della
sostanza
(presente)
no (da
preminente o
più tossica
reperire)
Mastiff
da
individuare
si
presente
Kolgas UNI
da
individuare
si
presente
Frasi R
Frequenza di utilizzo
riportare
le frasi R
o H del
punto 15
Scheda di
Sicurezza
1Occasionalmente(
quache volta anno)
2Regolare (qualche
giorno mese)
3Discontinua
(qualche giorno
settimana)
4Continua (tutti i
giorni dell'anno)
R51/53
np
Occasionalmente
Occasionalmente
Quantità
utilizzata
1<1 g
2<10g
3<100g
4 >100g
>100g
>100g
Stato fisico
Quantità in
volatilità e
reagentario
disperdibilità
1<10g
2<100g
3<1Kg
4<10Kg
5>10Kg
>10Kg
<1Kg
Uso di DPI
Protezioni
collettive
Armadi
ventilati
Armadi
antincendio
Procedure
specifiche
cappa chimica
emissione
interno/esterno
cappa bio
emissione
interno/esterno
tecniche di
contenimento
per pesate
si/no
si/no
citare la
procedura se
presente
2
guanti
mascherina
occhiali
nessuna
si
si
no
2
guanti
mascherina
occhiali
nessuna
si
si
no
3(gas,
sostanze
molto volatili)
2 polveri e
liquidi volatili)
1 (liquidi non
volatili)
guanti
mascherina
occhiali
visiera
altro
Azioni di
miglioramento
Nome per esteso
della sostanza in
etichetta
Classe di
pericolo
Frequenza
di utilizzo
Classe di
Quantità
Stato fisico
volatilità e
disperdibilità
Classe di
esposizione
potenziale
RISCHIO
POTENZIALE per la
salute
Organizzazione
DPC
DPI
Formazione
RISCHIO
EFFETTIVO
per la salute
Valutazione
del Rischio
<25 Basso,
25-50 Medio
>50 Alto
Considerazioni e risposte
(fatte)
(da fare)
Mastiff
1
1
4
2
1*4*2=8
8*1=8
8
Basso
nessuna
Kolgas UNI
0
1
4
2
8
0
0
Basso
nessuna
Acido muriatico
candil
2
3
4
2
24
48
31
Medio
Organizzazione 0,8
DPI 0,9
Formazione 0,9
Medio
Organizzazione 0,7
DPC 0,6
DPI 0,9
Formazione 0,9
Melt
4
3
4
2
24
96
48*0,8*0,9*0,9
96*0,7*0,6*0,9*0,9
Rischio Chimico effettivo per la mansione , attività o gruppo Omogeneo
32
71
Sommatoria del rischio chimico per addetto, per attività o per “gruppo omogeneo”
Naturalmente i rischio chimico derivante dall’utilizzo di una singola sostanza può essere sommato per il numero complessivo delle sostanze che vengono
utilizzate da un addetto, da una specifica attività o da un gruppo omogeneo di operatori .
In tutti i casi in cui il rischio non è basso, ed è tecnicamente possibile effettuare un monitoraggio per la determinazione della concentrazione
ambientale della sostanza di interesse, si consiglia di effettuare tale misura. Le determinazioni in ambiente di lavoro dovranno essere condotte con i
requisiti previsti dall’ All. XLI DLgs81, in particolare nel rispetto della norma UNI EN 689:1997.
ALLEGATO I: CLASSE DI PERICOLO PER LA SALUTE (rosso) SICUREZZA (viola)
5 R 1: Esplosivo allo stato secco.
5 R 2: Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione.
5 R 3: Grande rischio d'esplosione per urto, attrito, in presenza di fuoco o altre fonti d'infiammazione.
5 R 4: Forma dei composti metallici esplosivi molto sensibili.
5 R 5: Rischio d'esplosione in presenza di calore.
5 R 6: Rischio d'esplosione a contatto o meno con l'aria.
2 R 7: Può provocare incendio.
2 R 8: Favorisce l'infiammazione di sostanze combustibili.
5 R 9: Può esplodere componendosi con sostanze combustibili.
2 R 10: Infiammabile
3 R 11: Facilmente infiammabile.
4 R 12: Estremamente infiammabile.
4 R 13: Gas liquefatto estremamente infiammabile.
4 R 14: Reagisce violentemente a contatto con l'acqua.
4 R 15: A contatto con l'acqua sviluppa gas molto infiammabili.
5 R 16: Può esplodere componendosi con sostanze comburenti.
5 R 18: Con l'uso, formazione possibile di miscela vapore / aria infiammabile / esplosivi.
5 R 19: Può formare perossidi esplosivi.
3 R 20: Nocivo per inalazione.
3 R 21: Nocivo a contatto con la pelle.
3 R 22: Nocivo in caso di ingestione.
4 R 23: Tossico per inalazione.
4 R 24: Tossico a contatto con la pelle.
4 R 25: Tossico in caso d'ingestione.
5 R 26: Molto tossico per inalazione.
5 R 27: Molto tossico a contatto con la pelle.
5 R 28: Molto tossico in caso d'ingestione.
4 R 29: A contatto con l'acqua sviluppa gas tossici.
3 5 R 30: Può diventare molto infiammabile in esercizio.
4 R 31: A contatto con un acido sviluppa gas tossico.
5 R 32: A contatto con un acido sviluppa gas molto tossico.
5 R 33: Pericolo di effetti cumulati.
3 R 34: Provoca ustioni.
4 R 35: Provoca gravi ustioni.
2 R 36: Irritante per gli occhi.
2 R 37: Irritante per le vie respiratorie.
2 R 38: Irritante per la pelle.
5 R 39: Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
4 R 40: Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti.
4 R 41: Rischio di lesioni oculari gravi.
4 R 42: Può causare sensibilizzazione per inalazione.
4 R 43: Può causare sensibilizzazione a contatto con la pelle.
5 5 R 44: Rischio d'esplosione se riscaldato in ambiente chiuso.
5 R 45: Può provocare il cancro.
5 R 46: Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
5 R 47: Può procurare malformazioni congenite.
5 R 48: Rischio di effetti gravi per la salute in caso di esposizione prolungata.
5 R 49: Può provocare il cancro per inalazione.
R 50: Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R 51: Tossico per gli organismi acquatici.
R 52: Nocivo per gli organismi acquatici.
R 53: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
R 54: Tossico per la flora.
R 55: Tossico per la fauna.
R 56: Tossico per gli organismi del terreno.
R 57: Tossico per le api.
R 58: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.
R 59: Pericoloso per lo strato di ozono.
5 R 60: Può ridurre la fertilità.
5 R 61: Può danneggiare i bambini non ancora nati.
3 R 62: Possibile rischio di ridotta fertilità.
4 R 63: Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.
4 R 64: Possibile rischio per i bambini allattati al seno.
4 R 65: Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
2 R 66: L'esposizione ai vapori può provocare secchezza e screpolature alla pelle.
3R 67: L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
3 R 68: Possibilità di effetti irreversibili.
ALLEGATO II
Valutazione semplificata del RISCHIO INCENDIO
Premesso che le attività soggette al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi ai sensi del DM 16 febb.
1982 devono provvedere in tal senso con apposita domanda e certificazione è possibile, in tutti gli altri casi,
procedere ad
una valutazione semplificata del rischio per la sicurezza e della sicurezza antincendio.
Mediante il calcolo dell'indice di rischio incendio.
Questa Strategia di valutazione si applica ai laboratori, piccole aziende, attività artigianali. Per realtà più
complesse occorre un approccio più articolato e professionale con consulenza tecnica specifica.
Per ogni sostanza vengono verificate le frasi di rischio ed attribuita una classe di pericolo per la sicurezza:
da 0 (acquoso) a 5 (esplosivi). In tabella 2 sono riportate le classi di pericolo per la sicurezza, da cui è
possibile ricavare un punteggio utile alla valutazione.
Tab. 2 Classe di Pericolo per la Sicurezza
Indice della classe
0
Caratteristiche
non combustibile
Acqua o inorganici
Frasi R
Frasi H
--
--
--
--
R7, R8, R10.
Vedi ALLEGATO I e II
R11, R30.
Vedi ALLEGATO I e II
Combustibile ma senza
1
frasi di rischio per la
sicurezza
2
3
4
5
INFIAMMABILI
FACILMENTE
INFIAMMABILI
ESTREMAMENTE
R12, R13, R14, R15,
INFIAMMABILI
R17.
ESPLOSIVI
Vedi ALLEGATO I e II
R1, R2, R3. R4, R5, R6.
R9, R16, R18. R19, R44.
Vedi ALLEGATO I e II
La classe di quantità per la sicurezza si ricava dalla quantità stoccata per ogni singola sostanza trovata in
Classe di quantità
Quantità mediamente presente
1
Meno di 10g
2
Meno di 100g
3
Meno di 1 Kg
4
Meno di 10 Kg
5
Maggiore di 10 Kg
reparto. In tabella 6 viene riportato un esempio per le classi di quantità per la sicurezza.
Le quantità indicate saranno stabilite in funzione del tipo di attività.
L'indice di rischio potenziale di incendio è dato dal prodotto tra la classe di pericolo per la sicurezza e la
classe di quantità per la sicurezza.
RISCHIO POTENZIALE INCENDIO
= classe di pericolo per la sicurezza X classe di quantità per la sicurezza.
L'indice del rischio potenziale incendio tiene conto di tutte le sostanze presenti in reparto e consente di
verificare la presenza non giustificata di eccessive quantità stoccate in reparto.
La somma totale degli indici delle sostanze presenti, permette di assegnare un valore al RISCHIO DI
INCENDIO specifico per il reparto considerato. Questo valore è da considerarsi preliminare e NON esaustivo
ai fini del calcolo dei carichi di incendio e per la definizione di eventuali misure di prevenzione.
Valutazione e Azioni per il contenimento del rischio chimico
Da sottolineare che la scelta dei vari indici di pericolo nell’applicazione della metodica descritta rispetta un
approccio cautelativo e vengono registrati i valori più alti, corrispondenti alle situazioni potenzialmente più
pericolose.
In ognuna delle schede raccolte vengono indicate eventuali azioni preventive e correttive da attuare.
Per fornire al datore di lavoro indicazioni utili e immediate, viene predisposta una scheda riassuntiva dei
rischi chimici presenti nei vari reparti.
Frasi R
Nome per esteso
della sostanza in
etichetta
Quantità in
reagentario
Classe di
Pericolo
per la
sicurezza
Classe di
quantità per
la sicurezza
RISCHIO
POTENZIA
LE
Incendio
Altre Azioni in
generale
Valutazione del
rischio incendio
Alto
Medio
Basso
Modalità di
stoccaggio
Considerazioni e
risposte
riportare le frasi R
punto 15 Scheda di
Sicurezza
1<10g
2<100g
3<1Kg
4<10Kg
5>10Kg
Mastiff
R51/53
>10Kg
0
5
0
--
Magazzino
--
--
Dural Marine
R10R52/53R66R67
<10Kg
2
4
8
infiammabile
Magazzino
eliminare
nessuna
Sitol Schiumapur
Professionale
R12R20/22R36/37/3
8R40R42/43R48/20
<10Kg
4
4
16
infiammabile
Magazzino
Armadio
Antincendio
nessuna
Primer fondo
universale
anticorrosivo per
superfici "difficili"
R10R37R51/53
<10Kg
2
4
8
infiammabile
Magazzino
Armadio
Antincendio
nessuna
Lignex renova
R10R52/53R66R67
<10Kg
2
4
8
infiammabile
Magazzino
Armadio
Antincendio
nessuna
(fatte)
(da fare)
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