Martedì... Mi mangio il Bruco!
Curato dai Nidi d’Infanzia “Brucoverde” e “Cerchio Magico”
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Progetto grafico:
SMARTICOMUNICAZIONE
www.smarticomunicazione.com
Chiuso per la stampa nel Giugno 2012
Tutti i diritti riservati ad A.S.P. Casa Valloni
MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
INDICE
Progettare e Documentare le Esperienze al Nido di Infanzia
p.4
Presentazione di Enzo Catarsi
p.7
Formarsi per trasformarsi
p.9
Il Bruco Verde
p.13
Ricette golose del Bruco
p.31
Il Cerchio Magico
p.41
La canzone del Gatto Gedeone
p.44
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
PROGETTARE E DOCUMENTARE LE ESPERIENZE AL NIDO DI INFANZIA
LORETTA DISCEPOLI . Coordinatrice pedagogica dei nidi d’infanzia Asp Casa Valloni
L’idea di questo opuscolo nasce dal desiderio di
il divenire del tempo ed individuare, nelle tracce del
dare valore al lavoro educativo dei nidi di Infanzia il
passato, le linee per il futuro. In campo educativo la
“Brucoverde” e il “Cerchio Magico”, gestiti dall’ASP
documentazione è traccia di ciò che è accaduto, di
Casa Valloni e documentare il progetto di esperienze
ciò che è stato fatto e, molte volte, delle ragioni – non
dell’anno educativo 2011-2012, sviluppato nell’ambito del
sempre evidenti – che hanno portato alla determinazione
percorso di ricerca-azione attivato dalla collaborazione
di eventi e situazioni. Nel percorso le educatrici sono
con Enzo Catarsi e Nima Sharmahd.
state capaci di rivedere come gruppo educativo i valori
Ogni oggetto è un piccolo mondo sonoro
da ascoltare con attenzione
esplorare con curiosità
e trasformare con immaginazione.
Tale percorso ha consentito di condividere nel
fondanti il lavoro educativo, alle volte dati per scontati,
gruppo educativo le buone pratiche e riconoscere la
condividendo che il nido di infanzia è luogo di cura,
validità e l’efficacia delle scelte educative. Nell’ambito
educazione e crescita, sviluppo e apprendimento per i
di tale percorso sono state progettate le esperienze
bambini, sviluppo del sistema di relazioni tra pari e adulti.
documentate in questa pubblicazione, riconoscendo
Apprezzato l’osservazione e la documentazione come
che la documentazione ha lo scopo di aiutare a non
riflessività dell’agire educativo, strumenti imprescindibili
perdere la memoria, a ricordare a distanza, a riconoscere
per la conoscenza delle potenzialità e delle competenze
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dei bambini e orientare le scelte educative, nella
dei nidi “Brucoverde” e “Cerchio Magico”, considerando
consapevolezza che all’educatrice è chiesta non solo
il nido come contesto di educazione familiare, luogo in
la capacità di cogliere i significati delle azioni e dei
cui dare un contributo alla qualificazione del rapporto
comportamenti dei bambini, ma anche trovare parole
con i figli, luogo in cui i genitori hanno potuto mettere in
adeguate per esprimerli, descriverli, interpretarli senza
rete conoscenze e competenze.
tradirne il valore.
Uno dei punti centrali dell’esperienza educativa è
il testo come sfondo narratore, hanno costituito il
stata la valorizzazione della relazione famiglia-nido, nella
cuore della programmazione educativa, il racconto ha
consapevolezza che nulla si fa da soli, ma è necessaria
rappresentato una occasione di gioco, conoscenza,
una forte connessione tra i due contesti di sviluppo
socializzazione, contribuendo a favorire lo sviluppo delle
primari del bambino.
diverse competenze, in particolare il linguaggio.
Questa relazione ampiamente studiata giunge a
Il libro scelto è diventato così il “filo rosso” che ha legato
sottolineare l’importanza del rapporto tra scuola
le esperienze.
e famiglia ai fini del futuro rendimento scolastico
dei bambini, in particolare per l’acquisizione delle
hanno pensato, in maniera flessibile e processuale, la
competenze linguistiche. Tali relazioni sono ritenute più
loro intenzionalità pedagogica, che si è tradotta nelle
importanti delle stesse condizioni socio-economiche ai
proposte da fare ai bambini.
fini dello sviluppo dei bambini.
Il coinvolgimento dei genitori nella vita del nido ha
momento individuale e collettivo, attraverso diverse
rappresentato una peculiarità dell’esperienza educativa
modalità di proposta, partendo dalla lettura ad alta voce
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In entrambi i servizi la lettura e di conseguenza
Le educatrici hanno scelto un testo sul quale
La lettura è stata vissuta dal bambino come
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
e il commento delle illustrazioni. La lettura del racconto
I Genitori dei bambini, per il desiderio di mettersi in
e la sua ri-lettura hanno aggiunto un “pezzettino” di
gioco e avere accettato occasioni di incontro e confronto
colore, di ironia, di emozione del bambino nel ritrovare
continue, senza paura di orari.
ciò che già conosce e che lo ha incantato.
Enzo Catarsi e Nima Sharmahd per la loro semplice
ricchezza e “leggerezza nel pensare”.
Mi sento in dovere di ringraziare tutte le educatrici,
Elena, Grazia, Ilenia, Alice, Lisa, Deborah, Elisa, Veronica,
Claudia, Paola, Monica, Valentina, Antonietta, Roberta,
Consiglio di Amministrazione, nel suo Presidente
Silvia, Francesca, Silvana, per il loro costante impegno e
Massimiliano Angelini e il Consulente di direzione,
per il loro sorriso nell’agire quotidiano.
Massimo Parma, che hanno accettato la sfida, dando per
scontato che andasse tutto bene.
Marina, Teresa, Lucia, Nicoletta, Paola e Rosa, le
Vorrei infine ringraziare in modo particolare il
ausiliarie, senza la cui collaborazione e professionalità
nulla avremmo potuto.
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PRESENTAZIONE DI ENZO CATARSI
ENZO CATARSI . Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Firenze
I
materiali
presentati
in
questa
brochure
Sono così stati elaborati due progetti a partire
documentano l’esperienza di “innovazione didattica”
da altrettanti albi illustrati di Eric Carle, partendo
realizzata nei nidi dell’ASP Casa Valloni nel corso del
dalla convinzione che una storia si proponga più
presente anno educativo. In questo caso sono stati,
facilmente come una sorta di “sfondo integratore” di
infatti, utilizzati i moduli del progetto di esperienze
una molteplicità di esperienze correlate tra loro eppur
e del contesto di esperienza, pensati da chi scrive
caratterizzate da una loro specificità.
per stimolare la progettualità e l’esplicitazione della
intenzionalità educativa dei due gruppi di lavoro.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
In questo modo si è inteso valorizzare in particolare
La lettura ad alta voce, che ha caratterizzata
la presenza degli albi illustrati nella vita dei bambini
l’esperienza dei due nidi, ma anche quella di parecchi
piccoli, il cui incontro precoce con le “figure” e la lingua
genitori, è stata, in effetti, un utile “filo rosso” dell’intero
scritta è essenziale non solo per lo sviluppo linguistico
percorso, che in questo modo si è reso sollecitatore di
ed emotivo, ma anche per la crescita della complessiva
una rinnovata attenzione per il mondo incantato dei libri
personalità infantile.
per la prima infanzia.
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e non è che l’inizio di una bella storia……..
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FORMARSI PER TRASFORMARSI
Nima Sharmahd . Assegnista di Ricerca dell’Università di Firenze
Negli ultimi decenni, le radicali trasformazioni sociali
specifici, nonché attraverso la predisposizione di un
che hanno investito la nostra società hanno portato
contesto capace di orientare le azioni quotidiane di
i servizi all’infanzia a mutare necessariamente volto
chi lavora nei servizi, inserendole all’interno delle linee
e ad emanciparsi dalla logica assistenziale che aveva
di un più ampio progetto pedagogico condiviso. Per
caratterizzato gli albori del nido, per vedersi riconosciuta
questo, fondamentale diventa il ruolo del coordinatore
un’identità propria, strettamente legata alla dimensione
pedagogico, inteso come garante di riflessività nei
relazionale. Luoghi di relazione, dunque, all’interno dei
gruppi di lavoro, e dunque come promotore di quella
quali bambini e adulti intrecciano saperi, competenze,
formazione-autoformazione
storie, vissuti, dando vita a spazi potenzialmente
trasformazione (Bove, 2009).
arricchenti e generatori di benessere.
E se questa è oggi l’identità del nido, è chiaro che
pensato e portato avanti il progetto formativo della ASP
chi vi lavora avrà necessità di acquisire competenze
Valloni, attraverso il quale abbiamo cercato di creare dei
plurali e complesse, intrecciate in maniera circolare,
veri e propri “spazi di riflessione” con le educatrici, aperti
e nello specifico inerenti l’area culturale e psico-
alla decostruzione dei concetti che quotidianamente
pedagogica, quella metodologico-didattica, quella
utilizziamo nel lavoro con i bambini e le famiglie, per
tecnico-professionale,
quella
rinegoziare significati comuni capaci di rendere saldo il
relazionale (Catarsi, 2003). Competenze che non
nesso tra le intenzioni pedagogiche e le prassi educative
possono peraltro essere demandate esclusivamente
adottate. Il legame tra teoria e prassi è infatti essenziale
alle capacità individuali delle educatrici, ma che
nel lavoro educativo, e diventa colonna portante di quella
dovranno anzi essere acquisite tramite percorsi formativi
programmazione evolutiva (Catarsi, Fortunati, 2005) che
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quella
riflessiva
e
capace
di
generare
È all’interno di questa cornice di senso che è stato
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rende possibile lavorare integrando l’intenzionalità con
il nido (Galardini, 2003); 2) la lettura ad alta voce intesa
l’imprevedibilità che la relazione educativa quotidiana
in tutte le sue potenzialità, come strumento per favorire
sempre porta con sé. Proprio per questo, abbiamo
lo sviluppo linguistico, ma anche quello relazionale ed
voluto creare, non tanto un corso, quanto un percorso,
emotivo dei bambini.
da costruire insieme alle dirette interessate, sulla base
delle specifiche esigenze dei servizi coinvolti.
continuità nido-famiglia, nel momento in cui, grazie alla
Gli incontri mensili con i gruppi di lavoro hanno
strutturazione del prestito dei libri, si apre un nuovo
quindi cercato di partire dalla reale esperienza delle
spazio di dialogo casa-nido capace di generare coerenza
partecipanti, stimolando il confronto reciproco e la
educativa; 3) la relazione con le famiglie (diverse tra loro,
riflessione sulle tematiche affrontate, in modo da farsi
e per questo rigorosamente declinate al plurale), intesa
occasioni auto-formative, seppur inserite dentro un
in tutta la sua ricchezza, come elemento caratterizzante
macro-progetto pensato e orientato a valorizzare
l’identità stessa del nido, secondo un principio di co-
alcuni specifici aspetti, con particolare riferimento a:
educazione dal quale non possiamo prescindere.
1) l’organizzazione degli spazi e la documentazione,
intesi come dimensioni fondamentali per garantire il
costruire un legame attraverso un cammino comune
benessere di bambini e adulti.
che abbia come meta, e non come presupposto,
Gli spazi e la documentazione che li abita si fanno
l’instaurarsi della fiducia reciproca, tramite la creazione
infatti veicolo di relazione, o meglio, sono essi stessi
di un percorso di conoscenza reso possibile grazie alla
relazione, nel momento in cui accolgono, comunicano,
predisposizione di occasioni, spazi, tempi, favorevoli al
consentono l’incontro tra le diverse identità che abitano
confronto e allo scambio (Milani, 2006).
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Trasversalmente, la lettura si fa anche elemento di
Famiglie intese dunque come partner con cui
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Questa la cornice di riferimento del percorso
portato avanti con le educatrici dei nidi gestiti dalla ASP
Valloni, alle quali va riconosciuto il merito di essere state
capaci di mettersi in discussione e di aprirsi al confronto
con quella motivazione e passione che ogni servizio
all’infanzia vorrebbe poter riconoscere nel personale
che vi lavora. La trasformazione si realizza infatti solo se
esiste la volontà di trasformarsi, di migliorare, di crescere,
nella consapevolezza che in questo tipo di professione si
è in costante mutamento su un cammino sempre aperto
a nuove domande, scoperte, arricchimenti.
Riferimenti bibliografici:
Bove C. (2009), Ricerca educativa e formazione.
Contaminazioni metodologiche, Franco Angeli, Milano
Catarsi E. (2003), Le molteplici professionalità educative,
in Cambi F. et al., Le professionalità educative. Tipologia,
interpretazione e modello, Carocci, Roma
Catarsi E., Fortunati A. (2005), Educare al nido.
Metodi di lavoro nei servizi per l’infanzia, Carocci, Roma
Galardini A. L. (a cura di) (2003), Crescere al nido.
Gli spazi, i tempi, le attività le relazioni, Carocci ed., Roma
Milani P. (2006), Partner si nasce o si diventa (1° parte),
in “Bambini”, anno XXII, n.7, pp. 26-31
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IL BRUCOVERDE
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MAI SAZI DI CRESCERE...
“TANTI MODI PER CONOSCERE UNA STORIA...”
Raccontare o leggere un racconto ad un bambino
ma solitamente alimenta una successiva gamma di
costituisce un momento magico di comunicazione. E’ un’
attività che contribuiscono in modo rilevante alla crescita
attività spesso vissuta in modo entusiastico
dai bambini proprio perché garantisce
loro
un’interazione
piena
ed
esclusiva con l’adulto. Una delle
del bambino, anche, se non soprattutto,
in termini di abilità di fare, e quindi a
capire e a creare. ‘’Quanto raccolto
nella
visitazione
del
libro
ragioni più convincenti del
costituisce la ‘’miniera’’ da cui
valore della lettura, nelle
trarre idee e materiali per
prime età è sul versante della
altre esperienze: quella della
competenza
linguistica.
realizzazione, della messa
Il
verbale
in opera della storia con la
un
linguaggio
veicolo
è
importante
di comunicazione, per cui
leggere ad alta voce ai bambini,
significa introdurli alla conoscenza
della sua struttura. Leggere insieme
costituisce una modalità di comunicazione di
sua ricostruzione sul piano
concreto della manualità e
della fisicità, attraverso attività
di collage con materiali diversi,
attraverso esperienze con il colore, le
manipolazioni della carta, la composizione
grande significato relazionale e rafforza il rapporto del
di un grande pannello su cui gli elementi della storia
bambino con i suoi pari. L’esperienza della narrazione e
acquistano una loro materialità e tridimensionalità, una
della lettura nell’asilo nido non si esaurisce in se stessa,
loro caratterizzazione di forme e colori ‘’.
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Tali convinzioni ci hanno guidato nella decisione di
oltre che per l’omonimia col nido d’infanzia, per la
elaborare un progetto di lettura per l’anno educativo
semplicità delle immagini del libro, per i colori vivaci e la
2011-2012 nel nido d’infanzia Il Brucoverde, con l’utilizzo
trama accattivante. Il protagonista è un simpatico bruco
dell’’albo illustrato di Eric Carle “Il piccolo bruco
molto affamato che mangia di buona lena tutto quello
Maisazio”. Questo libro è stato scelto da noi educatrici,
che gli viene a tiro. Il lunedì mangia una mela, il martedì
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due pere e così via fino a fare indigestione.
di ampliare il vocabolario di ognuno; le numerose attività
Dopo essersi costruito una casa molto stretta
di manipolazione hanno cercato di sviluppare la capacità
chiamata bozzolo, diventa una meravigliosa farfalla. In
sensoriale ed esplorativa, hanno permesso ai bambini di
seguito alla lettura del libro ai bambini ci siamo rese
esplorare e conoscere gli elementi reali a cui il libro fa
conto di quanto questo volume impegni tutti i sensi: la
riferimento ed inoltre di promuovere le capacità motorie
vista, perché le immagini sono molto attraenti, l’udito,
grossolane e fini; tutte le esperienze hanno inoltre cercato
perché la storia è semplice e può essere narrata con
di favorire la socializzazione attraverso la comunicazione
molte sfumature di voce, il tatto perché il bambino può
verbale e non verbale.
voltare pagina dopo pagina per scoprire cosa viene
dopo e …. addirittura può contare!!!
confermato con soddisfazione la nostra tesi secondo cui i
bimbi, proprio come il bruco, sono “Mai sazi di crescere!”
Attraverso questo libro abbiamo cercato di avvicinare
L’entusiasmo dimostrato nelle singole esperienze, ha
i bambini alla “passione per la lettura” e al “piacere
di leggere”. I laboratori esperienziali hanno coinvolto
i bambini sia da un punto di vista manipolativo che
percettivo ed emotivo- relazionale. Le diverse esperienze
hanno cercato di promuovere il piacere di ascoltare la
storia e leggere le immagini; attraverso la lettura narrata
e dialogata si è cercato di favorire il riconoscimento
e la denominazione degli elementi dell’immagine, di
promuovere la capacità di attenzione ed osservazione e
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L’attività di lettura è fortemente favorita dalla
La voce affettuosa ed espressiva dell’educatrice
disponibilità di uno spazio, un angolo del nido,
contribuirà a creare un’atmosfera di calma e serenità,
specificamente dedicato a questa funzione: tranquillo,
elementi importanti per rendere gradevole e desiderabile
luminoso, dotato di cuscini e tappeti, spoglio di elementi
il tempo dedicato alla “lettura”.
distraenti, come giocattoli e manifesti, e dotato di
scaffali ad altezza di bambino e di espositori da questi
facilmente fruibili.
La lettura di gruppo è non solo inevitabile ma
opportuna perché i bambini, disposti intorno all’adulto
che legge, sperimentano un processo di socializzazione
e la possibilità di condividere, successivamente, nelle
loro attività ludiche, quanto hanno ascoltato e visto nei
tempi della lettura.
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...UNA STORIA CONDIVISA
La storia “il piccolo bruco Maisazio” è stata letta ai
sezione del mese di novembre sono stati presentati ai
bambini già durante la prima parte dell’anno scolastico.
genitori il Progetto di Lettura ”Mai sazi di crescere” e
A i bambini della sezione medi (dai 21
ai 26 mesi) abbiamo proposto il
l’albo illustrato di Eric Carle a cui si ispira.
Le educatrici hanno realizzato sulle
vetrate dell’ingresso del nido
libro in versione pop-up, molto
la storia attraverso la tecnica
stimolante per le sue pagine:
del
colorate, sagomate, tagliate
collage,
un
e bucate. Per i piccolissimi
per
(dai 9 ai 14 mesi) è stato
famiglie. Ciascuna vetrata
realizzato un raccoglitore
rappresenta
ad anelli , contenente le
del libro, tutti i personaggi
pagine del libro plastificate,
sono stati creati con carta
in modo da renderlo loro più
colorata incollata a più’ strati
le
pagina
Il materiale è stato successivamente
è stato disposto con la copertina
facilmente accessibile ai bambini e favorirne
una
con
uno sopra all’altro dai bambini.
fruibile. Il libro nelle due sezioni
a vista in modo da renderlo visibile e
condividerla
modo
sagomato e applicato alle vetrate dalle
educatrici.
un uso autonomo. La narrazione è stata proposta loro
più volte ed è presto diventata una storia conosciuta
da condividere con gli amici. Durante la riunione di
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COSA C’È NEL SACCO DI BABBO NATALE?
La partecipazione dei genitori al progetto è per noi
molto importante per condividere i reali bisogni affettivi,
relazionali e cognitivi. Per facilitare la conoscenza dei
personaggi si è pensato di organizzare un laboratorio
con i genitori destinato alla realizzazione di un vero e
proprio bruco. Tra i materiali di recupero utilizzati dai
genitori non sono mancati: gomitoli di lana, palline di
polistirolo, calze, collant, bottoni, tappi di bottiglia ecc.
L’esito del lavoro svolto dalle famiglie è stato davvero
sorprendente: i bruchi realizzati sono risultati originali,
perché tutti diversi tra loro e personalizzati; inoltre i
genitori, molto coinvolti ed entusiasti, hanno pensato di
realizzare anche una grande mela ed una grande pera in
tessuto con tanti fori da cui far uscire i bruchi.
Durante la festa di Natale a ciascun bambino sono
stati consegnati i “bruchi-regalo” da Babbo Natale
che li ha estratti dai frutti realizzati dai genitori, un vero
successo!
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
ASCOLTIAMO INSIEME LA STORIA...
Per favorire l’attenzione e la concentrazione dei
uno spazio ben definito per favorire l’aumento dei tempi
bambini, le educatrici hanno predisposto all’interno
di concentrazione ed ascolto durante la lettura della
della sezione medi un angolo morbido
creato
con
tappeti
e
cuscini.
L’educatrice seduta frontalmente
storia;si è cercato di promuovere la capacità
di stare nel gruppo di pari rispettando
il proprio turno, i bambini sono
ai bambini ha narrato la storia,
stati
modulando il tono della voce
stimolati,
inoltre,
a
riconoscere e nominare il
nel susseguirsi delle vicende
personaggio mediatore.
dell’amico bruco, il quale,
nascosto sotto ad un foulard
dei bambini ha dimostrato
colorato, è stato svelato
interesse
nel momento in cui inizia a
ascolto.
mangiare i frutti. L’attenzione
nominato e passa di mano in mano per
essere accuratamente esplorato.
maggior
e
parte
capacità
Alcuni
di
elementi
come la poltroncina a barca e
e lo stupore dei bambini sono
rivolti al bruco che viene più volte
La
la piccola libreria si sono rivelati
motivo di distrazione. Il bruco
mediatore poteva essere introdotto
precedentemente,
come
elemento
per
Al termine della storia ai bambini viene inoltre dato il
catturare sin da subito l’attenzione di tutti, una volta
libro pop-up da sfogliare insieme … al bruco! In questa
presentato ai bimbi è stato infatti riconosciuto, nominato
esperienza si è scelto di lavorare in piccolo gruppo e in
e “coccolato” da tutti.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
... E LA RICOSTRUIAMO IN SEQUENZA TEMPORALE.
Il bruco ha portato ai bambini della sezione medi una
scatola colorata, contenente delle schede plastificate
raffiguranti la storia de “Il piccolo bruco
Maisazio”. L’educatrice ha raccontato,
in piccolo gruppo, la storia con
l’ausilio di un pannello a muro
in cui ha attaccato le tessere
Le competenze che si volevano sviluppare nei
bambini erano: la capacità di ricostruire in ordine
cronologico la storia, la fruizione autonoma
del racconto ed il riconoscimento
verbale
e
non
personaggi
ed
verbale
di
elementi
principali. Il gioco di attaccare
temporale,
le tessere al pannello ha
dando poi loro la possibilità
suscitato grande interesse e
di
storia
coinvolgimento nei bambini
singolarmente. Si è cercato
che hanno dimostrato di
di
riuscita
aver interiorizzato la storia
orientando
ed i personaggi nel loro
in
sequenza
ripetere
agevolare
dell’esperienza
la
la
il bambino nella scelta delle
tessere e, qualora ce ne fosse
bisogno, ponendo semplici domande
per sostenere il racconto della storia.
susseguirsi nel tempo. I bimbi
più emotivi si sono dimostrati più
concentrati nella ricostruzione della
storia piuttosto che nella verbalizzazione
ai compagni, i più estroversi hanno saputo raccontare
“creativamente” le vicende del bruco!
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
La narrazione dialogata presenta il vantaggio, oltre
L’acquisita capacità del bambino di riproporre una
quello di coinvolgere maggiormente i piccoli ascoltatori
storia ascoltata è dimostrata quando egli è in grado
mediante la sollecitazione di domande e riposte, di
di capire e ‘’ricordare gli avvenimenti principali di un
proporre un più ricco e più preciso bagaglio linguistico,
racconto nella loro successione temporale’’.
tanto più quanto più al bambino viene consentito di
esprimere liberamente interrogativi ed emozioni.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
CI TUFFIAMO NEI COLORI COL BRUCO!
Il bruco ha fatto una simpatica sorpresa ai suoi piccoli
amici, in sezione li aspettavano dei tavoli ricoperti di carta
bianca, di grande formato, con vivaci colori
a loro disposizione pronti per essere
manipolati e spalmati, anche con
l’ausilio di spugne e rulli. La
L’esperienza è stata molto positiva in quanto
gli obiettivi che ci eravamo prefissate (manipolare il
colore ed utilizzare gli strumenti,stendere
il colore attraverso il movimento del
corpo) sono stati raggiunti con
entusiasmo da tutti i bambini!
possibilità di sperimentare il
La carta colorata è stata poi
colore e la sua consistenza
ritagliata a strappo dalle
ha incentivato nei bambini il
educatrici.
piacere del movimento del
Con la tecnica del collage
corpo lasciando traccia di sé,
sono stati riprodotti i vari
ha favorito la comunicazione
soggetti della storia su un
non verbale ed i sorrisi che
nascevano
guardandosi le
mani, le braccia ed i visi sporchi di
colore.
foglio di carta bianca. Tutto
il lavoro ha rappresentato lo
sfondo integratore della storia
ed è stato ubicato nell’angolo della
lettura della sezione piccolissimi.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
La manipolazione è un’attività molto importante per lo
L’utilizzo dello sfondo integratore, posto in un
sviluppo e la crescita del bambino perché gli permette
ambiente di vita quotidiano del nido, ha permesso ai
di acquisire un maggior controllo delle mani e della
bambini di familiarizzare con gli elementi della storia.
coordinazione mano-occhio. Utilizzando colori a dita,
tempere, pennelli di varie dimensioni, spugne e rulli
si favorisce nei bambini lo sviluppo espressivo ed
emozionale.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
“MMMHHH... ESPLORIAMO, MANIPOLIAMO
E GUSTIAMO LA FRUTTA DEL BRUCO...”
Abbiamo proposto ai bambini gli alimenti che
permettendo la stimolazione e lo sviluppo delle capacità
fanno parte della ricca dieta del bruco partendo
sensoriali ed esplorative, in particolare si è cercato di
dalla manipolazione ed assaggio di alcuni
frutti come l’arancia, la mela, la pera
e la fragola. La frutta è stata
proposta sia intera che a pezzi.
Ogni bambino ha avuto
possibilità
di
la
avvicinarsi
stimolare il gusto attraverso la discriminazione
tra aspro e dolce. L’utilizzo dello spremi
agrumi, della grattugia e dei coltelli
hanno favorito la motricità fine,
inoltre, l’esperienza, svolta in
intersezione, ha messo in
frutto
relazione i bambini delle
proposto e di sentirne la
due sezioni favorendo così
consistenza ed il sapore.
la socializzazione.
gradualmente
al
L’utilizzo dello zucchero e
l’impiego di più strumenti
(spremiagrumi, cava torsolo,
grattugie, coltellini e forchette in
plastica) hanno invogliato anche i più
“diffidenti”. Attraverso la modalità ludica
abbiamo cercato di favorire l’avvicinamento alla frutta,
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
Mettere in primo piano la caratteristica spaziale significa
allestire intenzionalmente uno spazio attrezzato, che
quando il bambino riconosce, oltre alle proprietà
consente ai bambini di utilizzare attrezzature specifiche,
sensoriali, anche quelle funzionali. Il gioco di finzione
materiali ad hoc, strumenti utili per l’attività che lì si
consente di completare l’esplorazione delle proprietà
svolge.
funzionali e sensoriali degli oggetti.
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Il gioco di finzione evolve dal gioco di manipolazione,
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TRASFORMIAMO LA PANNA
CON IL CACAO:UNA VERA MAGIA!
L’esperienza tattile e gustativa della panna montata
stimolare la motricità fine, all’interno di un contesto in cui
ha permesso ai bambini di “gustarla” prima con gli occhi e
lo scambio e la socializzazione si sono ben “amalgamati”.
successivamente con la bocca. Con l’ausilio
di una bacchetta magica il Bruco
Maisazio ha effettuato una magia:
sulle piccole “montagnette”
di panna si è posata una
Questa esperienza sensoriale ha mirato in
particolare a promuovere due dei
cinque sensi: il tatto ed il gusto. Il
tatto: è un senso che si sviluppa
molto
presto,
quando
il
e
bambino tocca un oggetto
proprio come accade nella
nuovo lo inserisce già nello
fantasia si è assistito alla
schema della sua memoria.
trasformazione del colore e
Il gusto: è un altro senso
del gusto della panna.
che deve essere educato.
spolverata
di
cacao
Questa
esperienza
favorito
conoscenza
la
ha
dei
processi di trasformazione di due
alimenti totalmente differenti tra loro per
colore e gusto, con l’utilizzo dei diversi strumenti
a disposizione (fruste da cucina, cucchiai…) si è cercato di
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Pensiamo al cibo, i bimbi
stanno imparando a mangiare,
ad assaggiare, a sperimentare nuovi
e diversi sapori, il loro senso del gusto
deve perciò essere stimolato gradualmente a
conoscere le varietà di sapore.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
L’approccio, all’esperienza tattile e gustativa della
I bimbi della sezione medi hanno vissuto intensa-
panna,dei bimbi della sezione piccolissimi è stato inizial-
mente l’esperienza, hanno condiviso attrezzi ed alimenti
mente timoroso e diffidente, le educatrici hanno così de-
dimostrando uno spiccato senso di cooperazione e di
ciso di stimolare i bimbi al contatto ed all’assaggio. Ciò si
saper “creare insieme”.
è verificato molto producente ed ha permesso ai bambini di conoscere e manipolare gli alimenti, di assaggiarli,
di odorarli e lasciare traccia dei propri gesti.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
“IL PICCOLO PASTICCERE... ALL’OPERA
CON MUFFIN ED UNA TORTA ALLE MELE.”
Una mattina le educatrici hanno invitato i bambini
cucina del nido, tutti insieme hanno assaporato il frutto
a preparare per il bruco,non ancora sazio, dopo aver
del loro lavoro. L’attività di “pasticceria” si è rivelata im-
mangiato molti frutti,qualcosa di più goloso; seguendo la storia la proposta
è stata quella di cucinare insieme
dei ghiotti muffin ed una suc-
portante per stimolare nei bambini lo spirito di osservazione, il confronto e la
comparazione ed ha incentivato
l’agire dei bambini, la formula-
culenta torta di mele. Questa
zione di ipotesi, l’uso di stru-
esperienza ha visto i bambi-
menti adatti a “saggiare” le
ni improvvisarsi pasticceri, il
consistenze degli alimenti
bruco ha portato loro tutti
prodotti e a modificare il
gli ingredienti (farina, zuc-
loro aspetto. Il loro linguag-
chero, cacao, olio, lievito,
gio si è potuto così arricchire
latte e mele) e gli strumenti
necessari alla creazione di squi-
di nuovi e gustosi vocaboli da
condividere con i compagni.
siti dolcetti. Guidati dalle educatrici i bimbi hanno prima nominato, poi
pesato e mescolato tra loro i diversi alimenti,
dopo un po’ di attesa e grazie all’aiuto del forno della
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
I
bambini
hanno
sperimentato
un
processo
abbastanza complesso, che li ha visti impegnati,
Successivamente sono stati da loro amalgamati,
abituandoli al rispetto dei tempi di ogni compagno.
inizialmente, con l’osservazione della trasformazione dei
singoli ingredienti.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
SE VOLETE PROVARE ANCHE VOI …
RICETTE GOLOSE DEL BRUCO
MUFFIN AL CACAO SENZA UOVA
TORTA DI MELE SENZA UOVA
250 gr. di farina
250 farina
120 gr. di zucchero
100 zucchero
250 ml di latte
150 olio
30 gr. di olio
200 latte
2 cucchiaini di lievito
lievito 1 bustina
2 cucchiai colmi di cacao amaro
pizzico sale
2/3 mele
Mettere tutti gli ingredienti secchi un una ciotola.
In un’altra quelli umidi. Mescolare molto velocemente
Tagliare le mele a fettine,mischiare tutti gli ingredienti e
con una frusta, formando un composto abbastanza
versare il comporto in una tortiera coperta con carta da
grumoso. Mettere a cucchiaiate nei pirottini di carta
forno e infornare a 170° per 30 minuti.
e in forno a 180°.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
ADDIO MAL DI PANCIA:
DIAMO AL BRUCO UNA FOGLIA VERDE!
I laboratori di manipolazione dei vari alimenti hanno
zione all’interno della loro mela. L’esperienza ha stimolato
seguito l’evolversi della storia, che vede il piccolo bruco
l’esplorazione e favorito la conoscenza di alimenti di solito
Maisazio vittima di un terribile mal di pancia dopo aver mangiato frutti e dolci a
più non posso; è stata così allestita
un’attività dove i bambini han-
non particolarmente amati dai bimbi, dando
inoltre loro la possibilità di affinare la
manualità e la coordinazione oculo- manuale attraverso l’uso di
no scoperto insieme al bruco
strumenti. L’attività simbolica
tutti i benefici di una “bella
ha cercato di favorire la rela-
foglia verde”. Le educatrici
zione, la comunicazione e la
hanno prima presentato i
collaborazione tra i bambini,
caspi di insalata e cavolo a
che sono stati lasciati liberi di
piccoli gruppi di bambini che,
esplorare, utilizzare ed anima-
seduti al tavolo, hanno potuto
inizialmente odorarli, toccarli e
guardarli. In un secondo momento
le verdure sono state aperte, tagliate (anche con l’ausilio di coltellini in plastica) ed infine
offerte ai bruchi creati dai genitori, portati nello spazio se-
34
re a piacere il materiale. Durante lo svolgimento dell’attività le
educatrici hanno potuto osservare
come la possibilità di sentirsi più liberi ed
autonomi nella scelta di mangiare le verdure abbia coinvolto anche i bimbi più restii ad assaggiarle.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
“ESCO DAL MIO BOZZOLO...
E MI TRASFORMO IN FARFALLA!”
I bambini, con l’aiuto delle educatrici, hanno realizza-
divisione simbolica del percorso di crescita col gruppo
to una “casa molto stretta”, il bozzolo del bruco avvalen-
dei coetanei. Si è cercato di incentivare nei bambini l’e-
dosi di colore, rulli e pennelli per poterlo successivamente utilizzare come tunnel
per passarci dentro-fuori, sopra–
sotto, strisciarci dentro, imitan-
spressione di sentimenti di gioia, stupore e
meraviglia attraverso la ricostruzione e
rappresentazione di situazioni familiari e fantastiche. Lo sviluppo
do il bruco e realizzando una
della motricità globale è stata
vera e propria esperienza
stimolata con i movimenti
corporea. Quest’esperienza
sopra-sotto,
affascinante ha consentito a
effettuati dai bambini nel
ciascun bambino di subire
gioco col bozzolo. La realiz-
una sorprendente trasfor-
zazione del bozzolo è avve-
mazione: da bruco è diventa-
nuta coinvolgendo i bambini
to una bellissima farfalla!
L’attività ha cercato di favori-
re l’elaborazione del processo di trasformazione, vissuto sul proprio corpo e
percepito anche su quello degli altri, attraverso la con-
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dentro-fuori
delle due sezioni (piccolissimi
e medi). Il bozzolo così realizzato
è stato posto all’interno del salone
dove si è poi svolta l’esperienza di “trasformazione” da bruco a farfalla.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
L’esperienza, pensata inizialmente in intersezione, perché
I piccolissimi hanno ripetuto l’attività in piccolo gruppo,
i bimbi più grandi facessero da guida ai più piccoli...
in un clima più calmo e raccolto, che ha permesso a tutti
... ha rivelato, invece, un grande coinvolgimento motorio
i bambini di sentirsi liberi di esprimersi.
nei Medi, tale da inibire i Piccolissimi.
Si è pensato poi di ripetere l’esperienza in momenti
diversi per le due sezioni.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
LA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE E...
LE FESTE AL NIDO!
CARNEVALE
A CARNEVALE … OGNI BRUCO VALE!
In occasione della festa di carnevale è stato chiesto ai
genitori di far indossare ai bimbi una maglietta verde, le
educatrici hanno inoltre chiesto di procurare un cerchietto dove, con l’ausilio di materiali di recupero (fil di ferro,
tappi... ) sono state create le antenne del bruco. La festa
si è svolta in salone in intersezione, tutti i piccoli bruchi si
sono divertiti ad arrotolarsi tra tante stelle filanti!
CORSO DI CUCINA PER GENITORI
IN CUCINA ... CON IL CUOCO FRANCESCO
Sono stati organizzati, durante il mese di maggio,
degli incontri con il cuoco della mensa interna al nido,
durante i quali sono stati presentati ai genitori alcuni dei
piatti del menù elaborato dalle dietiste dell’asl di Rimini.
Il corso è stato un momento per stare insieme in allegria
e per Condividere che una sana alimentazione è la base
di una buona crescita del bambino.
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FESTA DELLA MAMMA
VISITA ALLA CASA DELLE FARFALLE DI CERVIA
Il finale della storia de “Il piccolo bruco Maisazio”
ha ispirato questa gita per condividere un momento
speciale tra mamma e bambino. In un caldo sabato
mattina ci siamo immersi tutti insieme in una serra
tropicale in cui è stato ricreato fedelmente l’ambiente
naturale di vita delle farfalle. I bambini hanno potuto così
vedere con i loro occhi la reale metamorfosi del bruco.
LABORATORIO DI LETTURA
PESCANDO ... DAL CESTO DELLE COMPETENZE
All’inizio dell’anno è stato posto, all’interno del
nido, un cesto in cui i genitori erano invitati a scrivere
le competenze che avrebbero voluto condividere con
i bambini e le famiglie. Sara, mamma di un bambino
della sezione medi, ha così proposto un laboratorio in
cui i bambini, accompagnati da fratelli e genitori, hanno
potuto immergersi in un pomeriggio di racconti e favole
da condividere insieme!
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
percorso motorio dove correre, strisciare, passare dentro
e fuori con l’ausilio del bozzolo da loro creato durante il
progetto dell’anno educativo 2011-2012.
La partecipazione delle famiglie ha permesso a
questo progetto di svilupparsi in maniera straordinaria,
è per questo che vogliamo ringraziare tutti coloro che
hanno contribuito, con tanto impegno, alla realizzazione
FESTA DI FINE ANNO
I GENITORI ... DIVENTANO ATTORI!
La storia del bruco Maisazio ha coinvolto grandi
e piccini! In occasione della festa finale i genitori di
entrambe le sezioni hanno deciso di mettere in scena il
della drammatizzazione.
A tutti i genitori, che tra tanti impegni quotidiani,
hanno trovato un po’ di tempo per fare un grande regalo
a noi ed ai loro bimbi: un momento di vera magia!
Grazie di cuore.
racconto: hanno costruito insieme il copione, i costumi
e le musiche con un risultato davvero sorprendente.
Inoltre durante la festa di fine anno si è celebrato il “rito
di passaggio” per ogni bambino da bruco a farfalla.
In seguito i bimbi hanno festeggiato insieme alle loro
famiglie nello spazio giardino del nido, dove è stato
allestito un ricco aperitivo, un centro di interesse dove
manipolare ed assaggiare la frutta del bruco ed un
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
LEGGERE ... PER CRESCERE!
La lettura nel nido d’infanzia è tanto più proficua
quanto più le famiglie ne vengono non solo informate,
ma direttamente coinvolte, in modo che i
piccoli abbiano la possibilità di viverla
in continuità, tra la vita nell’asilo e
quella fra le mura domestiche. La modalità più semplice
Il nostro progetto di lettura, grazie all’attiva colla-
borazione delle famiglie, si è concluso con la realizzazione di una biblioteca interna al nido, dove
i bambini insieme ai genitori potranno usufruire del prestito librario
e condividere così le più belle
storie del nido!
per conseguire questo risultato, oltre a quello di partecipare attivamente, da parte dei genitori, agli incontri
con le educatrici e in quelle
occasioni confrontare le rispettive esperienze di lettura,
è quella di facilitare il prelievo, da
parte dei bambini, di libri da portare
a casa (dove naturalmente dovranno essere
letti) e da casa all’asilo, costruendo così un ponte, una
continuità fra le due fondamentali esperienze del piccolo: la famiglia e il nido.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
IL CERCHIO MAGICO
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
SFOGLIANDO… UN MAGICO MENU’!
ESPERIENZE “SENSORIALI” DI LETTURA
La lettura, nella sua apparente semplicità, contiene
della lettura e dell’ascolto rinsalda il legame affettivo
molte valenze legate a modelli di comunicazione positivi
tra adulto e bambino grazie ad una comunicazione in-
e affettivi che influiscono in modo rilevante
sullo sviluppo cognitivo, emotivo e
sociale del bambino. Dal punto di
vista cognitivo favorisce la com-
tensa e piacevole fatta di amore, amicizia,
complicità e fiducia. La lettura educa
alle emozioni, favorisce l’abitudine all’ascolto, sollecita l’imma-
prensione di sé e del mondo
ginazione e la curiosità e fa
che lo circonda, sviluppa
si che pian piano i tempi di
l’immaginazione, la fanta-
attenzione del bambino si
sia, la creatività, amplia la
allunghino. Inoltre, l’intimi-
memoria, incrementa le ca-
tà che si crea condividendo
pacità logiche e deduttive;
la lettura di un libro rappre-
linguisticamente la lettura sti-
senta il terreno ideale su cui
mola lo sviluppo del linguaggio,
arricchendo il suo vocabolario.
Sul piano emotivo leggere una
storia ad un bambino gli consente di esplo-
far nascere il suo amore per le
parole e per le storie, oltre che le
sue capacità di comprendere meglio il
mondo che sta dentro e fuori di lui. Da qui
rare le sue emozioni più intime, in compagnia dell’adulto
siamo partite per giungere all’elaborazione del Proget-
che lo può contenere, rassicurare, fornendogli le ade-
to di Esperienze 2011-2012 che vede come protagonista
guate spiegazioni. Dal punto di vista sociale l’esperienza
Eric Carle, autore di molti libri che si rivolgono ai bambi-
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
ni in età prescolare: si tratta di testi in grado di arricchire
Le esperienze proposte sono state pensate per offri-
la conoscenza e l’immaginario dei piccoli interlocutori.
re ai bambini diverse opportunità di crescita nel rispetto
Attraverso questi libri gli adulti possono avvicinare
dei tempi e dei bisogni di ognuno, ad esempio favorire
i bambini alla “passione per la lettura” e al “piacere di
la relazione tra pari e tra bambini di diversa età, l’abitudi-
leggere”: l’arte di Eric Carle è distintiva e immediata-
ne all’ascolto e l’uso appropriato del libro, potenziare lo
mente riconoscibile. La sua opera d’arte viene creata at-
sviluppo linguistico, promuovere la conoscenza del cibo
traverso la tecnica del collage, utilizzando carte dipinte a
attraverso i sensi.
mano, che egli taglia e sovrappone per formare immagi-
ni luminose e allegre, messe in rilievo su sfondo bianco.
famiglie al Progetto, abbiamo scelto di coinvolgerle,
La lettura che abbiamo scelto è “Martedì: Spaghet-
prima attraverso la lettura del libro in occasione dell’As-
ti!”, libro dalle immagini suggestive, vivaci e facilmente
semblea Generale di Novembre, in seguito mediante la
riconoscibili dai bambini. Al contempo il testo scritto,
partecipazione al Laboratorio di Natale, durante il quale
apparentemente semplice, e le immagini, raffiguranti
ciascun genitore ha riprodotto il libro, sulla scia di quello
diversi tipi di animali con una varietà di alimenti, hanno
originale, utilizzando le carte colorate con le tecniche di
offerto molteplici spunti di esperienza per la fascia di età
Eric Carle, precedentemente realizzate da noi educatrici.
Certe dell’importanza della partecipazione delle
dei bambini del nostro Nido d’infanzia (dai 15 ai 36 mesi).
Tematiche prevalenti del libro sono il cibo e lo stare
a tavola insieme, intesi come piacevoli momenti di conoscenza e socializzazione.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
GATTO GEDEONE
Mi presento a colazione
sono il gatto, sono il gatto Gedeone
Il “frutto” del loro lavoro è stato donato da Babbo
Natale a ciascun bambino, durante la festa di Natale.
ecco qua la mia canzone
e comincio e comincio a miagolar miao miao
Per favorire l’interesse ed il coinvolgimento dei bambini
abbiamo introdotto un personaggio mediatore, il Gatto
Gedeone, che ha portato in dono i materiali necessari
alle varie esperienze e la sua canzone, colonna sonora di
tutto l’Anno Educativo.
Rit: Siam tutti gatti, miao miao miao
siam tutti gatti, miao miao miao
siam tutti gatti, tutti gatti
miao miao miao, miao miao!
Siamo tutti tuoi amichetti
e ci porti e ci porti gli spaghetti
ed un sacco di pacchetti
tutti insieme, tutti insieme miagoliam, miao miao!
Rit.
Sono proprio un bel gattino
e indosso e indosso un bavaglino
poi mi siedo al tavolino
e comincio e comincio a mangiar, gnam gnam!
Rit.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
LA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE E LE FESTE AL NIDO
Il Nido si propone come luogo privilegiato, in cui è
percorsi educativi che riguardano i propri figli.
possibile attuare un dialogo costante tra i vari modelli
I laboratori, le riunioni, le assemblee e le feste al nido
familiari e quelli di socializzazione dell’Infanzia, creando
sono state importanti occasioni d’incontro e piacevoli
preziose occasioni di scambio, confronto, condivisione
momenti trascorsi insieme. Di seguito ne riportiamo
di percorsi, metodi ed obiettivi educativi. Le famiglie
alcuni tra i più significativi trascorsi con le famiglie dei
entrano al Nido non solo come destinatari di un Servizio,
nostri bimbi.
ma anche, e soprattutto, come protagoniste attive dei
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
LABORATORIO GENITORI: “Martedì: Spaghetti!
Mercoledì: ritagli di colore alla Eric Carle!”
Il Progetto ha preso forma in un pomeriggio d’inverno
quando i genitori si sono ritrovati nel salone del nido e
hanno realizzato il libro di Eric Carle, personalizzandolo
per il proprio bambino. E’ stato un lavoro impegnativo
ma l’entusiasmo e la creatività dei genitori hanno reso
possibile la creazione di 63 libri da donare ai bambini in
occasione della festa natalizia.
In tale occasione, alcuni genitori hanno lasciato un
pensiero sul pomeriggio trascorso insieme; tra i tanti,
crediamo che quello riportato di seguito, rappresenti a
pieno il senso dell’esperienza vissuta.
E’ Bello tornare sui banchi di scuola ed essere tutti uguali.
Non ci sono insegnanti, impiegati e dottori ma solo genitori”
Federica, Mamma di Annie
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
ARRIVA BABBO NATALE CARICO DI…LIBRI!
Una mattina prima delle vacanze natalizie, Babbo
Natale ha fatto visita ai nostri bambini portando loro un
dono davvero speciale: il libro “Martedì: Spaghetti!” da
poter leggere in famiglia.
E’ stato un momento condiviso da tutte le sezioni carico
di meraviglia, sorpresa ed emozioni.
SIAM TUTTI GATTI… A CARNEVALE!
Il carnevale ci ha dato l’occasione per trasformare
bambini ed educatrici in tanti piccoli gattini e diventare
come Gedeone! E’ stato molto bello indossare le
magliette dipinte e le orecchie da gatto e ancor più
divertente truccarci allo specchio. Insieme abbiamo
ballato e cantato la canzone di Gedeone.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
UN PROGETTO DA SCOPRIRE
I genitori, riuniti in Assemblea generale, hanno
potuto incontrare e conoscere il Prof. Enzo Catarsi e
la Dott.ssa Nima Sharmahd, i quali, attraverso i loro
interventi, hanno presentato il Progetto Formativo che
ha coinvolto le educatrici dei Nidi d’Infanzia ASP Casa
Valloni di Rimini in questi due Anni Educativi. Subito
dopo, le educatrici hanno esposto ai genitori le fasi di
sviluppo del Progetto di Esperienze dell’A. E. 2011/2012.
“MANGIAMO IN COMPAGNIA!”
Per concludere il percorso progettuale dell’A.E.
2011-2012 bambini, genitori, fratellini, educatrici e
personale ausiliario hanno pranzato al nido mangiando
gli spaghetti di Gedeone. E’ stata una splendida
occasione per terminare questo magico percorso fatto
insieme.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
IL PROGETTO DENTRO LE ROUTINE
Data l’importanza delle routine all’interno della
vita del nido abbiamo ritenuto fondamentale che esse
I bambini sono stati coinvolti in prima persona nei
seguenti momenti di vita quotidiana:
entrassero a far parte del Progetto di Esperienze.
COSA MANGIAMO OGGI? (sezione medi e grandi)
Ogni mattina, durante l’angolino, dopo aver
ascoltato la cuoca Giusy raccontare il menù del giorno,
i bambini, a turno, potevano cercare e discriminare le
foto delle pietanze citate, attaccandole poi sull’apposito
pannello. Questo momento è risultato importante sia
per la stimolazione del bambino all’ascolto, sia per la
conseguente gratificazione del singolo nella giusta
scelta della pietanza.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
CAMERIERI DEL GIORNO (sezione medi e grandi)
Prima del pranzo, a turno, due bimbi muniti di
cuffia e grembiule, hanno potuto aiutare l’ausiliaria ad
apparecchiare la tavola. E’ risultata un ‘esperienza molto
coinvolgente e partecipata a cui i bambini non volevano
rinunciare e alla quale si sono dedicati con molta premura
e dedizione.
A TAVOLA CON GEDEONE (sezione piccoli)
Per rendere il momento del pasto ancor più
piacevole, il Gatto Gedeone a sorpresa ha fatto visita ai
bimbi piccoli portando con sé oggetti per abbellire la
tavola (tovaglia colorata, fiori, cestino per il pane, etc…).
In tali giornate Gedeone ha “mangiato” a tavola con i
bambini, meravigliati per la presenza dell’amico.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
UN PESCIOLINO PER AMICO* (sezione medi e grandi)
Gedeone ha donato ad ogni sezione un pesciolino
presi cura dandogli da mangiare e aiutando l’educatrice
rosso al quale ogni gruppo di bambini, dopo una
nei momenti di pulizia (cambio acqua e lavaggio
“riunione di sezione”, ha assegnato un nome: LINO
vaschetta).
(sezione piccoli), PIPPO (sezione medi), ARANCIO
(sezione grandi). Quotidianamente i bambini se ne sono
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*Esperienza legata al personaggio del Pellicano e alla didascalia
“Venerdì, un bel salmone affumicato!”)
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
“ESPERIENZE DI LETTURA”
Il libro è una importante occasione di intrattenimen-
di ascoltare storie e condividerle con adulti e coetanei,
to piacevole e di condivisione di emozioni e conoscenze
senza nessuna intenzione di anticipare o forzare il tempo
tra adulti e bambini. E’ stata una opportunità anche per giocare, manipolare,
guardare, leggere le figure, sviluppando un atteggiamento
dell’imparare a leggere.
Il piacere di leggere nei bambini nasce se gli adulti hanno chiarezza di obiettivi e motivazioni
ricco di aspettative, sorpre-
e se sentono quanto possa
se e curiosità. Leggendo si
essere importante questa
compiono anche operazio-
attività con i bambini. Av-
ni cognitive significative per
vicinare il libro ai piccoli
i bambini piccoli.
offre tante opportunità di
Avvicinare un bambino
ad un libro è un’esperienza capace di arricchire il suo
mondo immaginario, ed è anche
una strategia per mostrargli il mondo
simbolico racchiuso nelle pagine stesse del li-
rapporto tra adulti e bambini, ampliando il significato
dello stare insieme. Le educatrici del Nido d’infanzia “Il Cerchio
Magico” hanno scelto come sfondo
integratore del Progetto di Esperienze il libro
bro. Il libro diviene uno “strumento multiuso”, che serve
“Martedì Spaghetti!” che è stato presentato ai bambini
per svolgere con il bambino attività finalizzate a scopi
a partire dal mese di Febbraio 2012, nello spazio-sezio-
diversi, di cui il più importante è sicuramente il piacere
ne predisposto. La lettura è stata proposta attraverso
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
tre diverse modalità. Inizialmente i bambini hanno ascol-
quelle affisse sulle pareti della sezione.
tato le parole delle educatrici e osservato le immagini in
un clima disteso, che ha favorito l’attenzione e l’interesse
to alcune frasi con la lettura fatta a casa insieme ai geni-
(stile narrativo). Molti di loro hanno riconosciuto le im-
tori, anticipando l’educatrice:
magini presenti, associandole alla riproduzione del libro,
“Ma... se ami l’allegria mangia tutti i giorni...”
realizzato durante il laboratorio di Natale dai genitori e a
P. 22 mesi: “in compagnia!”.
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Alcuni hanno, inoltre, dimostrato di aver memorizza-
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
La lettura si è successivamente trasformata in ela-
parte di loro associ il cibo all’animale raffigurato, spesso
borazione personale del testo attraverso una lettura
riproducendone il verso.
dialogata: le educatrici hanno letto il testo ad alta voce,
mimando l’azione degli animali, raffigurati nella storia e
una modalità originale: la lettura attraverso un pannello
coinvolgendo i bambini con domande. In questa manie-
murale. I bambini, a turno, hanno aiutato le educatrici
ra si è cercato di favorire lo scambio di idee tra bambini
nella lettura del libro, utilizzando immagini plastificate.
e dato sostegno ad interpretazioni diverse. Ciascun bambino ha potuto, inoltre, accostarsi alla storia
secondo tempi e interessi personali e ricostruirla libera-
Varie sono state le occasioni di confronto che il libro
Per favorire l’avvicinamento al testo si è pensato ad
ha offerto: alcune stimolate dalle educatrici ed altre nate
mente, seguendo un proprio e originale pensiero.
spontaneamente dai bambini. Si è osservato come gran
Le esperienze di lettura sono state proposte nella
Sezione Medi e Grandi coinvolgendo il grande gruppo,
mentre nella Sezione Piccoli è stata proposta al piccolo
gruppo (5-6 bambini), per favorire un contesto più intimo e rassicurante
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
“VERDURE VERDI SUCCULENTI…
…DA METTER SOTTO I DENTI”
Una mattina di fine Febbraio abbiamo proposto ai
ha permesso un approccio, una conoscenza ed una
bambini la manipolazione di verdure verdi, cotte e crude
relazione tra il bambino ed il materiale manipolato. Dopo
(insalata, fagiolini, piselli, bietole e zucchine).
Il
personaggio
mediatore
“Gatto
Gedeone” ha portato i materiali per
l’esperienza entrando con un
carrello in sezione. I bambini
hanno osservato incuriositi
alcuni minuti è stato proposto dalle educatrici
l’utilizzo del coltello e del cucchiaio per
stimolare il bambino e potenziare
la manualità fine. I bambini, fin
da subito, hanno impugnato
le
posate
osservandole
i “doni” del loro amico
incuriositi e poi le hanno
felino
utilizzate
per
tagliare,
riconosciuto le verdure ed
scavare,
infilare,
portare
il loro colore. Le educatrici
alla
ed
alcuni
hanno
hanno predisposto sui tavoli
della sezione piatti contenenti
ognuno
una
verdura
verde
diversa. Accompagnati al tavolo,
i bambini sono stati lasciati liberi di
esplorare il materiale, si sono avvicinati ed hanno
iniziato a toccare ed assaggiare. La manipolazione
58
bocca,
travasare.
Nella sezione dei piccoli
l’obiettivo della conoscenza
delle
caratteristiche
senso-
percettive delle verdure si era
ipotizzato attraverso la gestualità e la
mimica facciale. Questo non si è verificato ma la
manipolazione e il lavaggio delle verdure nelle vaschette
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
riposte nei lavandini hanno permesso di acquisire le
diverse consistenze ed è emerso il loro interesse ed il loro
divertimento nell’osservare l’effetto creato dall’acqua a
contatto con le verdure.
La manipolazione delle verdure proposte, sia crude
che cotte, ha permesso l’esplorazione sensoriale ed il
riconoscimento delle differenze percettive. Questo è
accaduto in particolare nella sezione dei medi dove alcuni
bambini hanno riconosciuto le diverse consistenze delle
verdure verbalizzandole, alcuni in maniera autonoma,
altri stimolati dall’educatrice.
Le educatrici, oltre ad organizzare la situazione
ed ad offrire i materiali, hanno osservato le azioni dei
bambini stimolandoli ed incoraggiandoli.
Alcuni di essi, più diffidenti, prima di iniziare a
sperimentare i materiali proposti, hanno osservato con
curiosità le azioni dei compagni e, solo successivamente,
hanno cominciato a manipolare le verdure.
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(L’esperienza è legata al personaggio dell’Istrice
e alla didascalia: “lunedì, fagiolini succulenti!”)
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
SPAGHETTI, MANI, PIEDI E MOVIMENTI
Nel mese di marzo 2012, Gedeone ha spesso fatto
sono state a volte così inaspettate da lasciare sorprese
visita ai bambini portando loro in dono due ciotole con-
noi educatrici. G., bimbo grande, solitamente intrapren-
tenenti spaghetti crudi e cotti.
I bambini, a piccolo gruppo di intersezione (es: 2 piccoli, 3 medi, 3
grandi), hanno sperimentare in
dente, ha cominciato a piangere chiedendo
di voler tornare in sezione. Ma, dopo
le parole rassicuranti dell’educatrice, è rimasto seduto accanto
modo insolito questo mate-
a lei, osservando gli amici. Ad
riale, potendolo manipolare
un certo punto ha raccolto
ed anche pedicolare, in un
da terra uno spaghetto cru-
ambiente (atelier) apposita-
do, lo ha portato alla bocca
mente tappezzato con car-
e rivolgendosi all’educa-
ta da pacchi sul pavimento e
trice ha esclamato: “A me
sui muri. L’ esperienza è stata
non mi piace quello crudo!”.
sorprendente. I bambini, trovandosi di fronte ad una situazione
insolita, hanno reagito in modi diversi:
hanno toccato, schiacciato, annusato, trava-
Dopo questa esternazione l’educatrice ha risposto: “Allora vai a
prenderne uno cotto!” G. si è alzato,
ha raggiunto il contenitore di spaghetti cotti
sato, assaggiato e persino lanciato in aria e sul muro gli
ed ha cominciato a mangiarli. A seguito della verifica in
spaghetti e c’è chi, con gran fantasia, li ha utilizzati per
itinere, le educatrici della sezione piccoli hanno ritenuto
farne un “quadro” sulla parete. Le reazioni dei bambini
necessario riproporre l’esperienza esclusivamente con
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i loro bambini che erano rimasti in disparte a guardare i
(Esperienza legata al personaggio del Serpente ed alla
bimbi più grandi. L’esperienza così riproposta, infatti, ha
didascalia “Martedì, spaghetti sotto i denti!”)
permesso ai bambini piccoli di partecipare attivamente, esplorando a pieno il materiale ed esternando il loro
piacere attraverso sorrisi ed interazioni, sia tra di loro che
con l’adulto.
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MARTEDÌ... MI MANGIO IL BRUCO!
PASTA COLORATA… PER UNA MINESTRA VARIEGATA!
In una mattina di Marzo, il Gatto Gedeone arriva in
degli stampi; altri ancora hanno travasato i maccheroni dal
atelier/sezione, portando con sé diversi barattoli di pittu-
foglio alla ciotola, guardandosi le mani che si sporcavano
ra, delle ciotole e pasta di diverse forme e
dimensioni. Le educatrici hanno allestito lo spazio con carta da pacchi
posizionata sui tavoli, ciotole
di colore; c’è stato chi, poi, indeciso sul da
farsi, si guardava intorno. Nella sezione
dei grandi, invece, i bambini hanno principalmente interagito fra
con colori diversi e pasta fra
loro e con l’educatrice, mo-
cui spaghetti, farfalline, fusilli
strandosi meravigliati per le
e lumachine. L’ esperienza
tracce di colore lasciate sul
è stata effettuata singolar-
foglio, ma anche sulle mani-
mente da tutte e tre le sezio-
ne e sulle braccia. Pur condi-
ni. Nelle sezioni dei piccoli e
videndo lo stesso foglio su cui
dei medi l’ esperienza è stata
colorare, i bambini sono riusciti
proposta a piccolo gruppo e si
è svolta in un clima disteso, dove la
maggior parte dei bambini era concentrata sul proprio fare: alcuni hanno utilizzato, in
a rispettare lo spazio fisico, il materiale proprio e quello dei compagni, talvolta condividendolo. L’uso del
colore come forma di linguaggio, come modo
maniera creativa e non convenzionale, i materiali proposti,
per esternare emozioni e sensazioni e lasciare traccia di sé,
ad esempio gli spaghetti sono diventati tanti “pennelli”;
e l’utilizzo congiunto di diversi formati di pasta, hanno fa-
altri hanno colorato la pasta, per poi utilizzarla per farne
vorito la creatività ed il gusto per la scoperta.
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(L’esperienza è legata al personaggio
dell’elefante ed alla didascalia:
“Mercoledì, una minestra variegata!”)
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“I PROFUMI DELLA NATURA”
Il Gatto Gedeone è arrivato in sezione, portando
con sé ciotole, colla, pennelli, un foglio rappresentante
una bistecca ed erbe aromatiche quali salvia, rosmarino ed alloro. Entrando in
sezione, c’era nell’aria un profumo
nuovo, insolito, ma per alcuni
un odore familiare, di casa.
Nella sezione dei grandi, invece, alcuni bambini
hanno da subito riconosciuto alcune erbe esclamando:
“È il rosmarino questo!” Oltre ad una manipolazione c’è stato un utilizzo non
convenzionale delle erbe, infatti
il ramoscello di rosmarino si è
trasformato per alcuni in una
I bambini, con meravi-
spada, mentre per altri è
glia, hanno potuto osser-
diventato un regalo da do-
vare le erbe posizionate sui
nare al genitore. Pertanto
tavoli e si sono avvicinati
l’esperienza ha stimolato
toccandole. Le hanno an-
non solo l’esplorazione sen-
nusate, spezzate e sventola-
soriale, ma anche il pensiero
te. I piccoli hanno assaggiato
e strappato le foglie, imitando le
azioni dei compagni; con soddisfazione si rivolgevano all’educatrice per mostrare
creativo e simbolico, la cui forza è quella di cercare nuove vie e
nuovi modi per interpretare, scoprire
ed esplorare la realtà. In seguito è stato pro-
ciò che avevano realizzato. Alcuni di loro hanno solo os-
posto ai bambini di realizzare una “bistecca profumata”,
servato, probabilmente perché vedevano per la prima
utilizzando le erbe precedentemente spezzate, colla,
volta il materiale presentato.
pennello, ciotole ed il foglio rappresentante la bistecca.
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Tutti i bambini hanno utilizzato in modo appropriato
pennello e colla, spalmandola all’interno della bistecca
ed in seguito, dopo alcune pennellate, sono state applicate le erbe.
(Questa esperienza è legata all’immagine del Gatto
e alla didascalia “giovedì, una bistecca profumata”.)
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“COLORIAMO CON ESTRO”
Gedeone è arrivato al Nido, portando con sé
diverse ed originali, sono state le modalità sperimentate
materiali diversi per ogni sezione, per colorare cartoncini
per lasciare tracce di sé sulla carta da pacchi, che rivestiva
che sono serviti a realizzare una “grande
il tavolo: alcuni, sorridendo, si lanciavano
volpe”, utilizzando la tecnica di Eric
tra loro la rapa, facendola rotolare
Carle. L’esperienza proposta ha
permesso
di
e rimbalzare come una palla;
sperimentare
altri, invece, la spezzavano in
modi differenti di lasciare
tracce
di
sé
più parti, strofinandola sul
attraverso
foglio e utilizzandola per
l’utilizzo originale e creativo
tamponare;
di materiali inusuali, sui
dopo un primo momento
quali
di
i
bambini
hanno
altri
perplessità,
ancora,
hanno
potuto agire, trasformandoli
iniziato ad imitare l’azione
e manipolandoli in relazione
dei compagni, sollecitati dalle
al proprio corpo. Ha consentito,
educatrici.
inoltre, di “aprire la mente” ovvero
A seguito della verifica in itinere,
di attivare la capacità di conoscere
le educatrici hanno deciso di mettere
cose nelle loro diverse sfumature.
a disposizione dei bambini
Ai piccoli sono state date rape rosse, inizialmente
esplorate
a
livello
senso-percettivo
attraverso
l’osservazione, la manipolazione e l’ assaggio. In seguito,
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non solo la
rapa, ma anche il suo succo, per offrire loro maggiori
possibilità grafico-espressive.
La sezione medi ha svolto l’esperienza in atelier, le
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cui pareti sono state precedentemente tappezzate con
carta da pacchi. Ai bambini sono stati dati spruzzini,
contenenti una miscela di cacao ed acqua. Il contesto
insolito ha suscitato in alcuni di loro stupore e curiosità,
rendendoli incerti sul “da farsi”. Alcuni hanno annusato,
riconoscendo l’odore del cacao. Molti hanno iniziato a
spruzzare con soddisfazione sulle pareti, realizzando
delle ”piccole opere d’arte”. Altri hanno osservato rapiti
l’effetto che acqua e cacao spruzzati producevano sul
foglio.
I grandi, invece, si sono divisi in due gruppi e, a turno,
sono stati accompagnati da Gedeone in giardino, dove
hanno trovato caraffe contenenti bustine di tè e carta
da pacchi sulle ringhiere. Al primo gruppo di bambini
le educatrici hanno proposto di lanciare le bustine di
tè verso la parete di carta ed, in seguito, a riutilizzare
la stessa bustina per i “lanci” successivi; per la maggior
parte di loro l’attenzione è durata pochi minuti.
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Differente è stata l’esperienza proposta al secondo
gruppo, in quanto, le educatrici, volontariamente, hanno
pensato di assumere una posizione meno partecipativa
e più osservativa, lasciando maggior libertà ai bambini
nell’intingere le bustine nelle caraffe. E’ stata notata
maggior attenzione e partecipazione: la maggior parte
di loro, infatti, ha dipinto i fogli lanciando le bustine
di tè imbevute di acqua, sorprendendosi nel vedere
come alcune di queste rimanevano attaccate al foglio
colorandolo.
La carta ottenuta è stata utilizzata per realizzare,
attraverso la tecnica del collage di Eric Carle, una grande
Volpe come quella rappresentata nel libro
“Martedi: Spaghetti!”
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GHIACCIO FRUTTATO
Durante alcune mattinate del mese di Maggio il
Gatto Gedeone ha fatto visita ai bambini, portando con
sè alcuni tipi di frutta fresca, ghiaccio tritato,
ciotole, cucchiai e coltelli in plastica.
L’esperienza è stata proposta
per offrire al bambino la possi-
manipolato,
altri ancora, versandolo sul tavolo, sono
rimasti stupiti di fronte al fatto che dopo un po’, “magicamente”, scompariva. Si è pensato, inoltre,
di offrire ai bambini alcuni tipi di frutta
ed uno strumento “insolito”, un
coltellino in plastica, per favo-
bilità di conoscere, in modo
rire lo sviluppo della motricità
diretto e concreto, un ele-
fine. I grandi lo hanno utiliz-
mento naturale, il ghiaccio,
zato per scavare, schiaccia-
che può trasformarsi in ac-
re e tagliare la frutta, i pic-
qua. L’elemento ha permes-
coli, invece, hanno provato
so di stimolare la curiosità e
ad utilizzare lo strumento,
differenti percezioni e di soffermarsi non
soltanto sull’a-
spetto esteriore, ma di cogliere la
sua più profonda versatilità e ricchezza
sensoriale. Il ghiaccio tritato è stato conse-
impugnandolo
in
maniera
appropriata. I bambini si sono
dimostrati fin da subito partecipi,
entusiasti ed hanno assaggiato con
gusto la frutta che è stata schiacciata da alcu-
gnato a ciascun bambino in una ciotola, in modo che
ni, toccata da tutti e tagliata da molti. Questa esperienza
potesse esplorarlo in tutte le sue sfaccettature. Diverse
ha stimolato il dialogo fra i bambini ed atteggiamenti
sono state le reazioni: alcuni lo hanno assaggiato, altri
imitativi, quali travasare la frutta ed il ghiaccio nella cio-
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tola o infilzare il coltello nei vari frutti.
La frutta tagliata a pezzi ed il ghiaccio tritato hanno permesso di realizzare la granita.
(Questa esperienza è legata all’immagine della Scimmia
e alla didascalia “e domenica, un buonissimo gelato!”)
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UNA RIFLESSIONE… PER CHIUDERE “IL CERCHIO”!
Il modo migliore per costruire un percorso di fami-
bini nei processi di esplorazione, sperimentazione e sco-
liarità e di amicizia con i libri sta proprio nel leggere, ini-
perta. Toccare, lavorare, trasformare qualcosa con le
ziando da piccoli. Adulto e bambino entrano in sintonia reciproca attraverso i
mani ha aiutato il bambino a sviluppare la
manualità, la conoscenza della realtà
concreta e le sue possibili trasfor-
mondi che prendono vita tra le
mazioni, attraverso l’esplora-
pagine del libro, in una comunicazione intensa e piacevole
zione sensoriale ed il ricono-
fatta di emozione, complici-
scimento delle differenze
tà, fiducia, che rinsalda il
percettive. Documentare, o
loro legame affettivo.
meglio documentare insie-
me all’interno di un gruppo
Il libro “Martedì: Spa-
ghetti!” è stato un’opportu-
di lavoro, è un’operazione di
nità per osservare, giocare,
costruzione sociale dei significati educativi che è strettamen-
manipolare, sviluppando un atteggiamento carico di curiosità,
aspettativa e meraviglia. L’attenzione e
la riflessione al “fare” e al “dire” dei bambini
te legata al rafforzamento di una
memoria comune e di una identità pedagogica. L’adulto traduce in un linguaggio
hanno permesso di dare un senso all’esperienza proget-
più articolato quanto il bambino fa e dice, conferendo
tuale svolta. I materiali scelti e le proposte condivise dal
alle azioni e alle verbalizzazioni infantili un significato che
gruppo di lavoro sono stati pensati per sostenere i bam-
può essere condiviso.
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Per documentare l’esperienza abbiamo utilizzato la
fotocamera digitale, realizzato brevi filmati ed annotato
impressioni, conversazioni, gesti e comportamenti dei
bambini.
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Il nostro intento è stato quello di creare una finestra sui Nidi di ASP Casa Valloni di Rimini
“Il Brucoverde” e “Il Cerchio Magico”, permettendo così alle Famiglie di “vivere” e condividere
alcuni momenti di vita del nido e alla Cittadinanza di conoscere due nuove realtà educative.
Coordinatrice Pedagogica
Discepoli Loretta
Le Educatrici del Nido “Il BrucoVerde”
Le Educatrici del Nido “Il Cerchio Magico”
Silvana Boriello
Ilenia Casadei
Roberta Gessaroli
Elena Guerra
Silvia Moretti
Francesca Rocchi
Grazia Siliberto
Ballerini Monica
Bindi Alice
Casali Claudia
Cenni Deborah
Cepollaro Veronica
Di Somma Antonietta
Di Spirito Valentina
Leardini Lisa
Pagliarani Elisa
Sebastianelli Paola
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Martedì mi mangio il bruco