SINTESI DELL’INTERVENTO DEL RELATORE ALBERTO PONTI SGARGI AL CONVEGNO «LA CIVICA MUNICIPALITÀ DI MOLINELLA: 200 ANNI DI STORIA»
3 GIUGNO1797: NASCE IL CITTADINO SOVRANO
Vari sono i punti di riferimento della nascita
del Municipio di Molinella quale soggetto di
potere e quindi della necessaria autonomia
capace di operare scelte di governo nel
territorio e rapportarsi con il potere centrale. È
evidente che il Municipio di Molinella non
nasce dal nulla. Proviene dall'Ancien régime
su cui ha potuto agire un efficace cambiamento di nuovi principi politici e sociali. I centri
abitati di Molinella, Budrio, Medicina,
Crevalcore, e tanti altri costituivano le
comunità, al cui coordinamento stava
l'Assunteria del Contado retta dal Senato di
Bologna. Esse comunità erano disciplinate da
statuti che ne precisavano i poteri quali
l'inghiarazione delle strade, l'ordine pubblico,
le opere di assistenza agli indigenti e spedalità, la riscossione delle gravezze (tasse) da
devolvere alla città di Bologna che provvedeva a versarne una parte, quale tributo, a
Roma.
La Francia, fin dalle prime fasi della rivoluzione, ha dovuto difendersi dalle potenze
straniere. In particolare dall'Austria e dalla
Prussia. La Costituzione, nata dalla rivoluzione e dalla cultura dell'illuminismo, recava lo
splendido preambolo dei diritti e doveri
dell'uomo, nonché misure della pari opportunità nelle carriere pubbliche fra borghesia e
nobiltà. La sovranità apparteneva alla
universalità dei cittadini per cui Luigi XVI
restava re soprattutto per volontà della
nazione. Cambiamento che per molti regnanti
era l'inaccettabile fine dell'assolutismo regio.
Ma i Francesi cos'erano venuti a fare in Italia?
La Francia, finita nell'indigenza sul finire della
rivoluzione, si trovava ridotta a dover esigere
dalle nazioni suddite i crediti concessi,
avendo una popolazione molto numerosa che
contava 30 milioni di abitanti, ma poverissima: tant'è che a Parigi, tra accattonaggi vari,
esercitavano la loro triste professione
trentamila prostitute.
Ben presto si fece strada nel Direttorio la
certezza che per superare quella situazione di
penuria, aggravata anche dagli scarsi raccolti
dell'ultimo anno, ci voleva una guerra. Al
giovane generale Bonaparte venne affidata la
Campagna d'Italia, nella prospettiva di
ottenere un congruo tributo e la realizzazione
in loco di istituzioni politiche conformi
all'ordinamento repubblicano francese
costituitosi nel corso della rivoluzione.
Il 13 aprile 1796 un esercito mai visto per le
variopinte e sdrucite uniformi, giunge in Italia
al comando del ventiseienne generale
Bonaparte. Al primo scontro sconfigge
Austriaci e Piemontesi (22 aprile). Vittorio
Amedeo III di Savoia si affretta a firmare
l'armistizio di Cherasco (28 aprile) e a
cedere alla Francia Nizza e la Savoia.
Il 10 maggio a Lodi le truppe francesi
sconfiggono nuovamente gli austriaci.
Napoleone entra in Milano. Prende avvio la
duplice azione: Vittorie militari e Nuovo
ordine. La Lombardia viene quindi organizzata in Repubblica Transpadana. Poi i
francesi occupano Verona, Peschiera,
Lonato e Castiglione e assediano Mantova.
Consacrano così la supremazia del
Bonaparte nell'Italia settentrionale. Tali
vittorie rassicurano e rinfrancano quanti
intendono rinnovare la vecchia società
italiana partecipando al nuovo corso quale si
A sinistra, caserma della Guardia Civica (attuale sede della Cassa di Risparmio di Bologna)
viene svolgendo sotto la spinta della forza e
della ideologia cui ha dato unità d'indirizzo la
rivoluzione stessa.
La parte più avanzata della società italiana
cerca quindi di assumere una funzione di
guida per adattare le vecchie strutture alle
nuove esigenze. Così fra luglio e ottobre del
1796 si formano vari governi provvisori a
Reggio, Ferrara, Modena, tutti con
l'aspirazione di pervenire ad un durevole
assetto costituzionale. Il 26 agosto Reggio si
rivolta contro il Duca Ercole III e il locale
Senato avoca a sé tutti i poteri. Ciò che
avvenne a Bologna precorse tali eventi.
Infatti il precedente 18 giugno un distaccamento francese al comando del generale
Verdier giunge a Bologna e si porta nella
piazza antistante il palazzo del Senato. I
senatori avvertiti non interrompono i lavori.
Mancano alcuni di essi. Chi si è precipitato a
Roma, altri sono andati ad incontrare il
Bonaparte per illustrargli la perduta libertà
del libero comune che fu Bologna. Intanto il
Verdier chiede di parlare all'autorità. Ottiene
subito un colloquio privato con il gonfaloniere
a cui anticipò notizie rassicuranti sul carattere amichevole della venuta delle truppe
francesi.
Il 20 giugno giunge a Bologna il generale
Bonaparte che si installa a palazzo Pepoli.
Vuole ricevere il Senato e quando ha di
fronte i senatori, che in animo suo ritiene
possibili collaboratori futuri, pone le condizioni che il nuovo ordine politico si aspetta
dalla città. Conosce Bologna, dice, e le sue
antiche tradizioni di libertà. La proprietà, la
vita, l'esercizio del culto e qualunque altra
funzione governativa del Senato rimangono
intatte. La primigenia libertà di Bologna è
restituita alla città. Ciò richiede che il Senato
giuri fedeltà alla Repubblica francese. I
senatori chiedono di ritirarsi per potersi
consultare. Una scelta che influisce sul
futuro e che pesa sulla loro capacità di saper
valutare giustamente. I rapporti con il papato
sono antichi e connaturati allo stesso modo di
essere di Bologna. Viceversa, in caso di rifiuto,
il Bonaparte può esercitare il diritto di conquista con gravi conseguenze per la popolazione.
Dopo una riflessione sofferta i senatori
giungono a una conclusione: giurando fedeltà
alla Repubblica francese disconoscono il
Papa quale regnante, non già quale pontefice
di una religione e di un culto che, per esplicito
impegno dello stesso Bonaparte, sono da
ritenersi salvi in tutte le loro parti. Giurarono
fedeltà e una nuova pagina della storia
cittadina è inaugurata.
Nel nuovo ordine il Senato continua a esercitare le sua funzioni e dal suo interno prende
avvio l’utopia bolognese della città stato con
una propria Costituzione sul tipo di quella
francese. Progetto che, insieme ad una
malriuscita iniziativa militare e all'abolizione
dei titoli nobiliari, venne assunto con zelo. La
Costituzione fu approvata solennemente in
San Petronio nel successivo 4 dicembre 1796
insieme alla elezione di quaranta nuovi
senatori espressi dal ceto borghese. È qui che
nacque la prima Costituzione italiana.
Ma la politica del Bonaparte è di ben più ampio
respiro ed esige aggregazioni territoriali di
maggiore consistenza. Tale politica inizia a
prendere corpo il 27 dicembre 1796 al congresso padano, nella seconda riunione,
presenti i rappresentanti di Bologna insieme a
quelli di Ferrara, Modena e Reggio. Infatti il 30
dicembre nasce la Repubblica Cispadana,
Una e Indivisibile, con propri organi deliberativi, esecutivi e un primo piano di riorganizzazione del governo del territorio. La bandiera, il
tricolore, è istituita il 7 gennaio 1797. La
costituzione di Bologna è dichiarata inattivabile.
La nuova vicenda storica di Molinella prende
avvio da quel piano che la sceglie capoluogo di
un distretto formato dalle popolazioni e territori
di Durazzo, Dugliolo, Fiorentina, Sant'Antonio
della Quaderna,
Santa Croce di
Marmorta, Mezzolara,
San Martino inferiore, San Pietro
Capofiume. Un territorio esteso che conta
una popolazione di 10.500 abitanti. Il
territorio attribuito a Molinella in quel
momento, e quello di altre Municipalità, nel
corso di 15 anni subiranno varie modificazioni per corrispondere meglio all'evolversi
della situazione politica, demografica e
sociale.
Il 3 giugno 1797 la municipalità di Molinella
è costituita. Risulta composta dai cittadini
Giò Antonio Bertocchi, Gaetano Bonaveri,
Paolo Landini, Giuseppe Medini, Fabio
Pedrelli, Giuseppe Sinibaldi, Domenico
Verardi, che sono tutti primi eletti. Diviene
presidente Giuseppe Sinibaldi e Giuseppe
Luatti è nominato segretario. Come prescrive la neonata Repubblica Cispadana che, in
faccia a Dio, ha proclamato diritti e doveri
del cittadino, è attivato pure l'ufficio del
giudice di pace al cui incarico viene eletto
Angelo Villani, affiancato dagli assessori
Paolo Monari e Sebastiano Zavaglia. Sono
questi i nomi dei primi cittadini che ufficialmente costituiscono il Comune di Molinella.
Ne dà notizia all'amministrazione centrale di
Bologna il commissario Petronio Rovatti.
Nell'immediato futuro di tali cittadini,
portatori di sovranità, ad essi e a quelli di
altre comunità, già si preannunciano i
prodromi dell'unificazione Cispadana e
Transpadana, poi Cisalpina, ...Regno
Italico. La piccola folla di Molinella verrà
messa in relazione ad eventi centrali: la
realtà delle guerre napoleoniche, la riforma
delle istituzioni civili, militari e della pubblica
istruzione, la sconfitta del Vaiolo. La piccola
storia entrerà a far parte della grande storia.
ALBERTO PONTI SGARGI
SOTTOMARINO
GIALL
:
Numero 2 - Giugno 2011
SOMMARIO
GLI ATTI DEL BICENTENARIO
PITTORI, POETI E CALCIATORI
7 GIUGNO 1797: NASCE IL CITTADINO
SOVRANO
IN SALA D’ATTESA
DUE UOMINI
FOTOVOLTAICO AL CIMITERO / I CONTI
LETTERA AL SOTTOMARINO /
RISPONDE MOLINELLA CIVICA
LE AVVENTURE DI ELETTORE NOSTALGICO
FINALMENTE
GLI ATTI DEL BICENTENARIO
Il 20 Aprile 1810 un decreto
del viceré Eugenio de
Beaurnhais, figliastro di
Napoleone, riunì in un’unica
Municipalità i Comuni di
Terza Classe di Molinella,
San Martino e Marmorta,
che fino ad allora avevano
esercitato “autonoma
autorità podestarile”
nell’ambito del Dipartimento
del Reno.
In occasione del bicentenario di questo avvenimento,
l’Associazione Molinella
Civica ha organizzato una
giornata di approfondimento con interventi di storici
locali e di esperti del
territorio.
Pubblichiamo, a partire da
questo numero del
Sottomarino Giallo e per i
prossimi due, una sintesi
degli interventi pronunciati
dai relatori al Convegno
«La civica municipalità di
Molinella: 200 anni di
storia», tenutosi in
Auditorium nell’Aprile dello
scorso anno. Iniziamo con
l’intervento di Alberto Ponti
Sgargi: «3 Giugno 1797:
nasce il cittadino sovrano».
Seguiranno gli interventi di
Tullio Calori e di Giovanni
Palmese.
I tre interventi sono riuniti in
un unico documento che
raccoglie gli «Atti»
dell’intero Convegno: in
esso potrete trovare le copie
FOTOVOLTAICO...?
fotografiche di gran parte
dei documenti facenti parte
dell'Archivio Zavaglia,
esposti nell'occasione, e le
monografie di alcuni
molinellesi illustri realizzate
dai ragazzi dell'Istituto
Comprensivo del nostro
Comune.
Realizzato al momento
solamente in formato PDF,
il documento può essere
consultato, stampato e/o
scaricato visitando il nostro
sito www.molcivica.it. È
disponibile inoltre, su DVD,
la videoregistrazione
integrale degli interventi
degli oratori. Chi fosse
interessato è pregato di
farne richiesta all'indirizzo
[email protected].
PITTORI, POETI E CALCIATORI
SOTTOMARINO
GIALLO
Periodico di informazione
politica, sociale e culturale
edito da MOLINELLA CIVICA
movimento indipendente
Registrazione 8045 del
18/2/2010 Tribunale di
Bologna
Direttore Responsabile:
Mariavittoria Andrini
Redazione: Sandro Bertocchi,
Elena Cremonini, Claudio
Decataldo, Federico De
Cataldo, Renzo Marisaldi,
Andrea Martelli, Letizia
Mimmi, Stefano Mingozzi,
Roberto Raisi, Luigi Rezzaghi,
Paolo Sgarbi, Otella Zappa
Stampa: Bime tipo-litografia
via Zavaglia 20/24 Molinella
Scrivete al Sottomarino Giallo:
via Provinciale Superiore 153
San Martino In Argine
Molinella
www.molcivica.it
[email protected]
Per le fotografie di questo
numero ringraziamo: Claudio
Decataldo
Esposizione dei documenti dell’Archivio Zavaglia
Cari lettori, ò giusto il tempo per scrivere le
Cronache e poi mi rituffo nel bell'opuscolo
“Molinella, il nostro Comune”, la guida del
cittadino che ci dà tutte le informazioni utili,
Marmorta compresa. Nella prima pagina
c'è perfino il saluto del Presidente della
Repubblica, si capise da lì che bisogna
stare molto atenti alla lettura e leggere da
stare in piedi per il rispetto della Massima
Carica. Ci sono su le notizie importanti e le
fotografie di sìd carateréstich, il Campanile
la Chiesa di San Matteo la Piazza
Massarenti il Castello di Selva, la farmacia
di Marmorta non l'ò ancora vista, sarà verso
la fine. A pagina quattordici c'è la casa del
famoso pittore Severino Ferrari, uno che
andava già forte allora, più avanti ci avran
di sicuro messo anche quella dell'illustre
poeta Gino Marzocchi che abitava proprio
a uscio col mio dottore, una degna persona
abituato ai versi da quando che frequenta il
Consiglio Comunale.
Fa niente, la mattina del quattro giugno
sono venuto nell'Auditorium che c'era la
conferenza dei cento anni del Molinella
Calcio. I bravi relazionatori anno catturato
l'attenzione dei ventisette presenti. Dopo
l'introduzione del conduttore e il saluto del
Sindaco il dottor Martelli ha raccontato la
storia della nostra squadra rossoblu, dopo il
Presidente Frascari, molto elegante, à
detto che quella mattina lì contava, ma
poco, perché la vera festa con gli Ospiti
veri, quelli famosi, ci sarà il ventisette
(come i presenti, nota della redazione), ò
già il sburziglìno a pensarci.
L'Asessore dello sport à detto che il
Comune è sempre stato vicino al Molinella,
fuori che quando, all'improviso, arrivò da
via Gianbruno Sisti (lì i ventisette presenti
anno fatto un po' di fatica a starci dietro al
discorso, ma il dottor Martelli, attentissimo,
à subito corretto il nome Gianbruno col
nome Leonardo, il cognome andava bene
quello, e poi in fondo facevano della legna
tutti e due). Quel Sisti lì, à proseguito
l'Asessore, era nato a Molinella mo dopo
chi l'aveva più visto, era tornato con le
sue manie di grandezza e le sue promesse
da marinaio (il rischio andava forse previsto
parchè al gnéva da
Rémin), chi l'aveva
portato qui? Passato
un anno per fortuna
aveva sgomberato.
A cal pùnt lé il vostro
Cronista à capito che
a fare il giornalista
ci vuole una gran
memoria, la mì la
tàca a fèr i caprézzi.
Difatti io, quella volta
che venne giù Sisti,
mi pareva che il
Sindaco di allora ci
avesse fatto una
signora accoglienza per la fedeltà
politica sua e della sua
famiglia e anche
perché finalmente
aveva trovato uno che
ci dava il cambio a
pagare . Mi ricordavo
anche, gli scherzi che fa la testa, che nel
corridoio dei spogliatoi Sisti ci aveva
abracciato tutti Asessore di allora
compreso, e che Giartén era comòsso (il
dottor Martelli, a propòsit, dopo l'intervento
dell'Asessore più che comòsso al pareva
mòsso, dal narvòus, forse perché ci era
stata data una responsabilità politica che
non era mica la sua) . Mi pareva perfino che
quel disgraziato ci avesse lasciato qui
quattro o cinque giocatori bravi... la
vciàia, che bròtt lavurìr. Alla fine c'è stato un
gradito spuntino, uno dei presenti mi à
detto in un orecchio che il Comune poteva
risparmiare nei salatini e spendere alcuni
euri per mandare i biglietti di invito, così
inoltre sarebbero venuti in di più. L'è propri
vèira, ò ragionato stra mè e mè, par quànt
as fàga, an's fa mai bèn par tòtt.
Arvèddras!
E.N.
DUE UOMINI
IN SALA D’ATTESA
detto che l'anno prossimo
potrò andare al Cinema
Teatro…
-Che fortuna che ha, signora
Molinella, pensi che invece a
casa mia la Cultura l'hanno
praticamente abolita…
-Sì, d'accordo signora Italia,
però io francamente preferivo
altre cose invece del
Cinema…
-Cara amica mia, ognuno di
noi ha i suoi problemi, per
questo veniamo in ambulatorio. Ma il dottore cosa le ha
detto?
-Ma cosa vuole che dica il
dottore, dice sempre le stesse
cose: che devo avere
pazienza, che forse fra tre
anni qualcosa cambierà, che
la piantina deve crescere e fra
tre anni darà i suoi frutti. Non
ho ben capito di che medicina
si tratti, speriamo che
funzioni, però altri tre anni
sono lunghi…
-I dottori sono tutti uguali,
creda a me, signora
Molinella, pensano di avere
la cura giusta per tutti i mali,
guardi come sono curata
male io…
-È vero, ma io ho fiducia in
questa nuova medicina. Ho
provato anche a chiedere in
farmacia e il farmacista mi ha
ripetuto, chissà perché, le
stesse parole del dottore:
portare pazienza, ancora tre
anni, etc. Però adesso La
saluto, cara Italia, me ne
vado, sono stanca d'aspettare, c'è troppa gente oggi.
Volevo un'impegnativa per
una visita oculistica, perché
non ci vedo chiaro sul contratto con un certo sig. Beghelli,
non ci vedo chiaro su pannelli
fotovoltaici esposti a nord,
non ci vedo chiaro su una
mega rotonda da un milione e
settecento mila euro quando
ce n'era già una a 500 metri,
non ci vedo chiaro su una
tangenziale che non si saprà
come
pagarla,
non ci
vedo chiaro su un paese che
diventerà sempre più
dormitorio e sempre meno
città… d'accordo che ho150
anni e le cataratte doppie, ma
mi piacerebbe un po' di
trasparenza… chissà se quella
famosa medicina farà bene
anche agli occhi… Ma adesso
vado davvero, spero che non
mi abbiano rubato la
bicicletta…
-La saluto carissima
Molinella, ma stia attenta:
appena fuori dall'ambulatorio
ho visto che le strade e i
marciapiedi sono piene di
buche e noi anziani corriamo
seri pericoli! Però la invidio
tanto perché il prossimo anno
Lei avrà il suo bel Cinema…
ma i brustulli ve li danno gratis?
STEFANO MINGOZZI
IL SILURO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . !
Il Resto del Carlino Bologna del 19
maggio scorso ha pubblicato una
corrispondenza su un fatto accaduto il
giorno precedente a Cadriano. Nel
pezzo compare un'intervista a tre
dipendenti comunali di Molinella, cui
viene attribuita, a commento dei fatti,
una sfilza di banalità. Peccato che
dell'intervista i tre non sapessero nulla.
Firmando la corrispondenza da
Granarolo, l'Autore (ben noto ai nostri
concittadini : è anche Direttore del
Notiziario Comunale, perbacco!) si è
ben guardato dal precisare che i tre
“intervistati” (diciamo così) erano di
Molinella. Avrà pensato che ogni
mondo è paese, Molinella o Cadriano
non fa differenza. Non sappiamo, però,
che cosa hanno pensato i tre chiamati
in causa a loro insaputa. Pare
conti del 2009 parlavano di un
avanzo netto stimabile in tra i
300 e i 400 mila euro.
I pannelli fotovoltaici dovevano
essere installati su pali della
illuminazione stradale, una
soluzione che avevamo
subito contestato, ritenendola
irrealizzabile (un palo progettato per portare una plafoniera di
circa 50 cm di superficie non
può sicuramente reggere la
spinta del vento su pannelli di
2,2 metri quadrati) e antiestetica (pensate all'impatto visivo di
1.200 pannelli di quelle dimensioni montati a fianco dei
lampioni per il paese). Tuttavia il
contratto venne affidato alla
ditta Beghelli con semplice
incarico, ovvero senza gara
d'appalto, dichiarandola unica
azienda sul mercato in grado di
proporre questo tipo di impianto.
A gennaio 2011 l'amministratore di Molinella Futura s.r.l.
comunicava al Sindaco che
l'impianto non poteva essere
realizzato, per “inopportunità di
installare i moduli fotovoltaici
sui lampioni stradali presenti
nel territorio comunale in
ragione dell'indeterminatezza
circa le loro fondazioni”. Si
proponeva in alternativa la
realizzazione di una centrale
fotovoltaica sul tetto del
cimitero di Molinella, installando 383 kWp e rifacendo la
copertura, cogliendo
l'occasione per rimuovere
l'amianto ancora sovrastante
l'edificio.
Meno male!, abbiamo pensato.
Ora finalmente si farà una gara
regolare, trattandosi di un
normale impianto fotovoltaico si
potranno fare confronti tra
diversi fornitori e alla fine si
potrà realizzare un impianto
che renderà alle casse del
Comune bel po' di soldi, come
visto fatto a Budrio, che con
circa 2,5 milioni di euro ha
realizzato una centrale da
1.000 kWp.
Neppure per idea, nessuna
nuova gara, l'appalto è stato
confermato alla Beghelli, e per
lo stesso importo, nonostante
le condizioni di mercato dopo
due anni siano radicalmente
pubblicata anche sul sito
internet e visibile a tutti, aveva
formalizzato una convenzione
con la Fondazione Cocchi e
stabilito per iscritto l'entità dei
premi in € 100 per ogni classe
vincitrice… potevano acquistare il materiale didattico e che
avrebbe pagato direttamente il
Comune, questo perchè per
noi il premio era finalizzato a
tale scopo. Nessuno ci aveva
mai detto che si pensava di
utilizzare i premi per una gita di
classe…” (smentito dalla
Presidente della Fondazione
Cocchi, che parlando di uno dei
primi incontri con il corpo
docente riferisce che
“un'insegnante in quell'occasione disse che in quel caso
il premio sarebbe stato
utilizzato per una gita” ).
Sempre Zini continua: “non
vorrei che ci sia il tentativo da
parte di qualcuno di strumentalizzare i bambini per finalità di
altro tipo…riterrei opportuno,
quando Le viene riferito o
quando Le viene in mente
qualcosa, verificare l'attendi-
televisivi sono pieni di politici
fiduciosamente eletti che poi
usano parolacce degne del
peggior scaricatore di porto di
Marsiglia, nel mondo del lavoro
c'è la prevaricazione dell'ostentatore manager di alto livello
che prima fa i danni poi sparisce
senza responsabilità.
Attenzione amici, non prendiamo sempre cattivi esempi, se
avete avuto la fortuna di
conoscere Alberto e Carlo
imitiamoli oggi, gli faremo
ancora onore.
PAOLO DOLCINI
bilità dell'informazione prima di
divulgare notizie oggettivamente false ai quattro venti;
questo anche per evitarLe, alla
fine, di ritrovarsi nella condizione di doversi scusare, se la sua
coscienza e coerenza lo
vorranno”.
Per quanto riguarda “il tentativo
da parte di qualcuno di strumentalizzare i bambini per
finalità di altro tipo”, osservo
che la classe di mio figlio si è
prestata partecipando svariate
volte a manifestazioni comunali senza nessun problema, solo
ora mi viene da pensare che
qualcuno voleva strumentalizzarli, nonostante la mia età
pecco ancora di ingenuità.
Per quanto riguarda invece i
concorsi a premi, la normativa
che li disciplina prevede
l'obbligo di pubblica comunicazione all'autorità competente,
da depositarsi prima della
divulgazione. Tale comunicazione deve contenere il
regolamento del concorso, che
dovrà essere consegnato a tutti
gli interessati. In questo caso
È attivo il FORUM di MC
www.molcivica.it/forum
si può discutere di
Consiglio Comunale,
scuola, sport,
volontariato, sociale e
sanità, giovani, attività
produttive, trasporti,
cultura, fiera, agricoltura,
ambiente, territorio,
tecnologia e altro ancora
Associazione Molinella
Civica
Sono aperte le iscrizioni
2011. Ti puoi iscrivere su
www.molcivica.it/
moduli.htm
oppure presso il negozio
ERBA MAGICA
via Andrea Costa 18
Se vuoi semplicemente
ricevere informazioni
sulle attività di MC
manda una mail a
[email protected]
Se vuoi dare un
contributo al movimento
BANCA POPOLARE DI
LODI
via Mazzini 127 Molinella
IT 72 H 05164 36920
000000170652
FOTOVOLTAICO AL CIMITERO: I CONTI
cambi
ate: la
tecnolo
gia del
fotovoltaico oggi costa quasi la
metà rispetto a due anni fa, e
soprattutto il contributo statale è
passato da 42 a 27 centesimi di
euro (e calerà ancora ogni
mese: ipotizzando di mettere in
funzione l'impianto entro giugno
2012 si otterranno 24,6 centesimi per kWh prodotto). Il progetto prevede inoltre il montaggio
dei pannelli su tutte le falde del
tetto del cimitero, anche su
quelle esposte a nord-est e
nord-ovest, con rendimenti
molto bassi.
Il risultato dell'operazione,
secondo quanto abbiamo
elaborato utilizzando lo schema
di calcolo che potete consultare
qui a fianco, sarà una perdita di
almeno 3-400 mila euro.
Nell'ultimo Consiglio Comunale
il nostro consigliere Mingozzi ha
chiesto spiegazioni in merito
ottenendo come risposta un bel
“mi meraviglio di Molinella
Civica che sta a guardare a
quattro pannelli, con tutti i
problemi che ci sono a
Molinella!” Credo che ad una
domanda di chiarimento
l'amministrazione dovrebbe
dare risposte serie e documentate, in modo da togliere
ogni dubbio sulla correttezza di
ogni scelta.
PAOLO LAMBERTI
Stima di produzione di energia realizzata utilizzando il sistema JRC (Joint Research Centre) della Commissione Europea metodo
Classic
http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=7282:la-bozza-del-quarto-conto-energia-salva-i-piccoli-impianti&catid=3:newsflash&Itemid=56
orientamento pannelli espresso in gradi
kWp pannelli installati
resa annua kWh stimati metodo classic
-129
106
91.400
kWh immessi in rete
346.900
0,065
383
346.900
contributo che paga Enel per l' immissione in rete
tot kWp potenza impianto
kWh resi dall'impianto/anno
51
82
78.100
-39
105
101.000
contributo GSE
contributo GSE
tariffa dicembre 2011
tariffa giugno 2012
0,246
aggiuntivo x amianto
0,050
0,0500
tot. Incentivo
€
0,296
€
stima costi rimozione amianto
rimozione amianto
nuova copertura in lamiera grecata
montaggio nuova copertura
totale
metri quadri
4600
4600
4600
€7
€8
€7
€ 101.200
141
90
76.400
0,224
aggiuntivo x amianto
0,050
0,0500
tot. Incentivo
€
0,274
€
totale annuo incentivo GSE
immissione in rete annua tot.
€ 102.682
€ 22.549
€ 95.051
€ 22.549
20
anni incentivo
20 immissione in rete
€ 2.053.648
€ 450.970
€ 1.901.012
€ 450.970
totale resa impianto teorico senza perdite
totale perdite stimate per invecchiamento moduli 5%
totale costo impianto
€ 2.504.618
€ 2.379.387
€ 2.706.000
€ 2.351.982
€ 2.234.383
€ 2.706.000
Eventuali perdite dovute a problematiche dell' impianto
andranno a peggiorare il rendimento, in quanto non garantito
dalla ditta Beghelli.
fonti utilizzate per i dati
http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php
http://ec.europa.eu/dgs/jrc/index.cfm
utile/perdita
rimozione amianto
-€ 326.613 -€ 471.617
€ 100.000
€ 100.000
MINESTRA GIALLA
Per 4 persone: 400 g di zucca già sbucciata, tagliata a dadini. Una busta di
minestrone surgelato light (quello senza legumi). Un litro e mezzo di brodo
vegetale. Una noce di burro e un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva. Due
cucchiai di panna liquida. Due cucchiai di parmigiano grattugiato. Sale, pepe,
noce moscata, prezzemolo tritato.
Far rosolare le verdure per minestrone ed i cubetti di zucca con l'olio e il burro.
Aggiungere il brodo e lasciar cuocere finché la zucca non sarà morbida (circa 30
minuti), frullare il tutto con un minipimer o passare con il passa legumi. Riportare
a bollore. Aggiungere la panna, il sale e il pepe ed una grattugiata di noce
moscata. A fuoco spento aggiungere il parmigiano e una cucchiaiata di
prezzemolo tritato. Servire con cubetti di pane leggermente tostato.
ELENA
RISPONDE MOLINELLA CIVICA
LETTERA AL SOTTOMARINO
Riceviamo e pubblichiamo
Sono cittadina di Molinella e
mio figlio frequenta la quinta
elementare. Un giorno è
tornato da scuola "arrabbiatissimo": mi ha raccontato che il
premio promesso per la classe
vincitrice del concorso di
poesia Giorgio Cocchi, 350
euro (se la sua classe avesse
vinto, con quei soldi avrebbero
fatto un gita "tutti insieme in
ricordo dell'ultimo anno di
elementari") si era ridotto a 100
euro. "Perchè gli adulti dicono
e promettono cose che poi non
mantengono??". Consapevole
che quanto riportato da mio
figlio (e dall'insegnante, alla
quale mi ero rivolta per chiarimenti) poteva essere solo “una
parziale verità”, ho chiesto
spiegazioni all'Amministrazione Comunale, alla
Fondazione Giorgio Cocchi e al
Dirigente dell'Istituto comprensivo di Molinella.
Ecco uno stralcio della risposta
ricevuta dall'assessore Zini: “il
Comune tramite apposita
pubblica delibera di giunta,
le loro possibilità di lavoro sono
diventate opportunità di
lavorare anche per tanti padri di
famiglia.
Sappiamo che Alberto e Carlo
hanno trovato le più importanti
collaborazioni nei loro diversi
“circoli” economico politici,
sappiamo che la tipicità di
Molinella nei suoi centri
decisionali degli ultimi decenni
ha tracciato confini ben definiti
nella comunità. Ma una vera
ammirazione va a loro perché
si sono distinti per essere “al di
sopra”, lo stile di cui erano ricchi
offriva un sorriso e un aiuto
indistintamente a tutti.
Particolarmente nell'associazionismo hanno teso la
mano ai giovani, hanno voluto
collaborare insieme a loro per
provare nuove idee, creato così
benessere anche per il nostro
tempo libero, lo sport e le
aggregazioni cittadine di amici.
Lasciano un'eredità preziosissima, strutture e club aperti a tutti
i nuovi e vecchi Molinellesi. La
serietà e l'onestà oggi non è
l'esempio che possiamo trovare
facilmente, gli spettacoli
abbiano protestato la loro estraneità.
Però sottovoce e si capisce il perché. Al
loro posto, avremmo detto con garbo al
Direttore: la prossima volta, alza
almeno il c. dalla sedia e vai sul posto a
vedere di persona, secondo le buone,
vecchie regole del giornalismo.
CAPITAN NEMO
FOTOVOLTAICO AL CIMITERO
Nel maggio 2009 Molinella
Futura, società patrimoniale del
Comune di Molinella, ha
stipulato un contratto con la
ditta Beghelli per la realizzazione di un impianto fotovoltaico
destinato alla produzione di
energia elettrica, per un totale di
316 kWp L'impegno economico era di 2.706.000 euro più
IVA, da pagare a rate nei
successivi 20 anni. Il costo
dell'impianto, pur essendo già
alto nel 2009, risultava tuttavia
accettabile grazie al ritorno
degli incentivi riconosciuti dallo
Stato per l'energia prodotta
(circa 42 centesimi di euro per
kWh). Complessivamente i
Di recente a Molinella, tra le
tristi sorti della vita, abbiamo
partecipato all'ultimo saluto di
persone che sono state
importanti nella nostra
comunità. Mentre ciò accadeva mi ha dato serenità pensare
a quello che sono stati, e cosa
hanno fatto per
tanti
Molinellesi. Parlo di Alberto e
di Carlo, che bei nomi eleganti,
nomi che ci riportano immediatamente agli uomini con la U
maiuscola della generazione
che precede la mia.
Sono per la precisione Alberto
Bernardi e Carlo Forlani, hanno
vissuto il dopoguerra,
quei
tempi in cui per tante famiglie si
doveva tirare la cinghia veramente, mangiare pane e cipolla
non dava fastidio, era
un'esigenza, alzarsi la mattina
per andare al lavoro era
orgoglio personale ed un
perfetto insegnamento ed
esempio per noi bambini. C'era
lavoro, l'ingegno di cui erano
capaci li ha saputi portare a
traguardi eccellenti. E il loro
impegno ha prodotto benessere anche per gli altri Molinellesi,
:
-Buongiorno sig.ra Molinella,
anche Lei qui in ambulatorio?
-Buongiorno sig.ra Italia, cosa
vuole…alla nostra età…sa che
io ho compiuto 200 anni?
-A chi lo dice, cara signora, io
sono un po' più giovane di Lei,
ne ho compiuti quest'anno 150.
E alla nostra età bisogna stare
attente: basta una caduta,
un'indigestione, uno
sbandamento… Pensi che fra
cadute di stile, indigestione di
porcherie e sbandamenti a
destra io me la sto passando
maluccio…
-Fortunatamente, cara signora
Italia, pur essendo più vecchia
di Lei io vado un po' meglio,
però sono preoccupata per il
futuro: la pensione non è
aumentata, ma in compenso è
aumentata la bolletta del rusco,
quella del riscaldamento,
quella dell'acqua. Volevo
decidermi ad andare alla Casa
di Riposo, ma è aumentata
pure quella. Però mi hanno
non mi risulta sia stata fatta la
comunicazione preventiva e il
dovuto regolamento non è
stato consegnato agli interessati. La delibera citata
dall'Assessore (che non può
essere confusa con la comunicazione preventiva) parla di
“due premi dell'importo di € 100
ciascuno, da assegnare alle
due classi classificatisi prime”,
e non trova corrispondenza
con i due “buoni dal valore di
100 euro per l'acquisto di
materiale didattico” di cui parla
Zini. Volete controllare sulla
delibera? Non potete! Già
quando mi rispose l'Assessore
(era il 15 Aprile) la delibera non
era più visibile sul sito del
Comune, per visionarla
occorre richiederla e attendere.
Sapete quanto impiega la
Regione Emilia Romagna per
rilasciare copia di un documento? 5 giorni. E il Comune di
Molinella? 30 giorni! È un diritto
di tutti i cittadini interessati,
chiedere atti e regolamenti
pubblici: lo stabilisce la Legge
n. 241/90 poi modificata e
integrata dalla Legge 15/2005,
non applicarla nella sua
interezza ha chiaramente lo
scopo di ostacolare i cittadini
“ficcanaso”.
Che facciamo noi cittadini?
Tacciamo di fronte a tutto
questo? Siamo tutti responsabili, direttamente o indirettamente per ciò che succede
nella nostra comunità.
Ciascuno di noi dovrebbe
sentire il dovere di intervenire
per migliorare, far crescere la
democrazia nella nostra
società, chiedere il rispetto dei
nostri diritti.
VALERIA SACCHETTI
Pur lavorando nella scuola, sono venuta a
conoscenza di questa diatriba solo quando
la signora Sacchetti ha inviato alla redazione di tutti i giornali politici locali la cronistoria
della vicenda. Se ne deduce facilmente che
né la scuola né Molinella Civica si sono
fatte cassa di risonanza di tutto ciò per pura
strumentalizzazione.
Credo che nessuno voglia entrare nel merito
di questo benedetto premio Cocchi, in
quanto i personaggi chiave dovranno
discuterne addirittura davanti al giudice di
pace proprio in questo mese. Mi limito solo a
sottolineare un tema che ci è molto caro e
per il quale ci siamo più volte battuti in
questa legislatura: la richiesta
all'Amministrazione di comunicare con
chiarezza, solerzia e disponibilità con gli
elettori molinellesi, siano essi consiglieri di
minoranza o semplici cittadini.
Perché non dare
spazio al dialogo?
Perché non mettere
tutto e subito nero
su bianco? Perché
non rendere pubblico, nel minor tempo
possibile, la documentazione a cui, per
legge, si ha diritto? Perché arrivare al
massimo dei giorni consentiti per la
consegna di questa documentazione? Un
po' più di attenzione e di buona volontà
mostrerebbero una vera apertura e
disponibilità al dialogo, al confronto. Così
non si dovrebbe ricorrere alla
Commissione Ministeriale per l'accesso
agli atti (Molinella Civica), al prefetto
(gruppo consigliare del Pd), al giudice di
pace (sig.ra Sacchetti). E si sgombrerebbe
il campo da ogni dubbio.
OTELLA ZAPPA
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