SINTESI DELL’INTERVENTO DEL RELATORE ALBERTO PONTI SGARGI AL CONVEGNO «LA CIVICA MUNICIPALITÀ DI MOLINELLA: 200 ANNI DI STORIA» 3 GIUGNO1797: NASCE IL CITTADINO SOVRANO Vari sono i punti di riferimento della nascita del Municipio di Molinella quale soggetto di potere e quindi della necessaria autonomia capace di operare scelte di governo nel territorio e rapportarsi con il potere centrale. È evidente che il Municipio di Molinella non nasce dal nulla. Proviene dall'Ancien régime su cui ha potuto agire un efficace cambiamento di nuovi principi politici e sociali. I centri abitati di Molinella, Budrio, Medicina, Crevalcore, e tanti altri costituivano le comunità, al cui coordinamento stava l'Assunteria del Contado retta dal Senato di Bologna. Esse comunità erano disciplinate da statuti che ne precisavano i poteri quali l'inghiarazione delle strade, l'ordine pubblico, le opere di assistenza agli indigenti e spedalità, la riscossione delle gravezze (tasse) da devolvere alla città di Bologna che provvedeva a versarne una parte, quale tributo, a Roma. La Francia, fin dalle prime fasi della rivoluzione, ha dovuto difendersi dalle potenze straniere. In particolare dall'Austria e dalla Prussia. La Costituzione, nata dalla rivoluzione e dalla cultura dell'illuminismo, recava lo splendido preambolo dei diritti e doveri dell'uomo, nonché misure della pari opportunità nelle carriere pubbliche fra borghesia e nobiltà. La sovranità apparteneva alla universalità dei cittadini per cui Luigi XVI restava re soprattutto per volontà della nazione. Cambiamento che per molti regnanti era l'inaccettabile fine dell'assolutismo regio. Ma i Francesi cos'erano venuti a fare in Italia? La Francia, finita nell'indigenza sul finire della rivoluzione, si trovava ridotta a dover esigere dalle nazioni suddite i crediti concessi, avendo una popolazione molto numerosa che contava 30 milioni di abitanti, ma poverissima: tant'è che a Parigi, tra accattonaggi vari, esercitavano la loro triste professione trentamila prostitute. Ben presto si fece strada nel Direttorio la certezza che per superare quella situazione di penuria, aggravata anche dagli scarsi raccolti dell'ultimo anno, ci voleva una guerra. Al giovane generale Bonaparte venne affidata la Campagna d'Italia, nella prospettiva di ottenere un congruo tributo e la realizzazione in loco di istituzioni politiche conformi all'ordinamento repubblicano francese costituitosi nel corso della rivoluzione. Il 13 aprile 1796 un esercito mai visto per le variopinte e sdrucite uniformi, giunge in Italia al comando del ventiseienne generale Bonaparte. Al primo scontro sconfigge Austriaci e Piemontesi (22 aprile). Vittorio Amedeo III di Savoia si affretta a firmare l'armistizio di Cherasco (28 aprile) e a cedere alla Francia Nizza e la Savoia. Il 10 maggio a Lodi le truppe francesi sconfiggono nuovamente gli austriaci. Napoleone entra in Milano. Prende avvio la duplice azione: Vittorie militari e Nuovo ordine. La Lombardia viene quindi organizzata in Repubblica Transpadana. Poi i francesi occupano Verona, Peschiera, Lonato e Castiglione e assediano Mantova. Consacrano così la supremazia del Bonaparte nell'Italia settentrionale. Tali vittorie rassicurano e rinfrancano quanti intendono rinnovare la vecchia società italiana partecipando al nuovo corso quale si A sinistra, caserma della Guardia Civica (attuale sede della Cassa di Risparmio di Bologna) viene svolgendo sotto la spinta della forza e della ideologia cui ha dato unità d'indirizzo la rivoluzione stessa. La parte più avanzata della società italiana cerca quindi di assumere una funzione di guida per adattare le vecchie strutture alle nuove esigenze. Così fra luglio e ottobre del 1796 si formano vari governi provvisori a Reggio, Ferrara, Modena, tutti con l'aspirazione di pervenire ad un durevole assetto costituzionale. Il 26 agosto Reggio si rivolta contro il Duca Ercole III e il locale Senato avoca a sé tutti i poteri. Ciò che avvenne a Bologna precorse tali eventi. Infatti il precedente 18 giugno un distaccamento francese al comando del generale Verdier giunge a Bologna e si porta nella piazza antistante il palazzo del Senato. I senatori avvertiti non interrompono i lavori. Mancano alcuni di essi. Chi si è precipitato a Roma, altri sono andati ad incontrare il Bonaparte per illustrargli la perduta libertà del libero comune che fu Bologna. Intanto il Verdier chiede di parlare all'autorità. Ottiene subito un colloquio privato con il gonfaloniere a cui anticipò notizie rassicuranti sul carattere amichevole della venuta delle truppe francesi. Il 20 giugno giunge a Bologna il generale Bonaparte che si installa a palazzo Pepoli. Vuole ricevere il Senato e quando ha di fronte i senatori, che in animo suo ritiene possibili collaboratori futuri, pone le condizioni che il nuovo ordine politico si aspetta dalla città. Conosce Bologna, dice, e le sue antiche tradizioni di libertà. La proprietà, la vita, l'esercizio del culto e qualunque altra funzione governativa del Senato rimangono intatte. La primigenia libertà di Bologna è restituita alla città. Ciò richiede che il Senato giuri fedeltà alla Repubblica francese. I senatori chiedono di ritirarsi per potersi consultare. Una scelta che influisce sul futuro e che pesa sulla loro capacità di saper valutare giustamente. I rapporti con il papato sono antichi e connaturati allo stesso modo di essere di Bologna. Viceversa, in caso di rifiuto, il Bonaparte può esercitare il diritto di conquista con gravi conseguenze per la popolazione. Dopo una riflessione sofferta i senatori giungono a una conclusione: giurando fedeltà alla Repubblica francese disconoscono il Papa quale regnante, non già quale pontefice di una religione e di un culto che, per esplicito impegno dello stesso Bonaparte, sono da ritenersi salvi in tutte le loro parti. Giurarono fedeltà e una nuova pagina della storia cittadina è inaugurata. Nel nuovo ordine il Senato continua a esercitare le sua funzioni e dal suo interno prende avvio l’utopia bolognese della città stato con una propria Costituzione sul tipo di quella francese. Progetto che, insieme ad una malriuscita iniziativa militare e all'abolizione dei titoli nobiliari, venne assunto con zelo. La Costituzione fu approvata solennemente in San Petronio nel successivo 4 dicembre 1796 insieme alla elezione di quaranta nuovi senatori espressi dal ceto borghese. È qui che nacque la prima Costituzione italiana. Ma la politica del Bonaparte è di ben più ampio respiro ed esige aggregazioni territoriali di maggiore consistenza. Tale politica inizia a prendere corpo il 27 dicembre 1796 al congresso padano, nella seconda riunione, presenti i rappresentanti di Bologna insieme a quelli di Ferrara, Modena e Reggio. Infatti il 30 dicembre nasce la Repubblica Cispadana, Una e Indivisibile, con propri organi deliberativi, esecutivi e un primo piano di riorganizzazione del governo del territorio. La bandiera, il tricolore, è istituita il 7 gennaio 1797. La costituzione di Bologna è dichiarata inattivabile. La nuova vicenda storica di Molinella prende avvio da quel piano che la sceglie capoluogo di un distretto formato dalle popolazioni e territori di Durazzo, Dugliolo, Fiorentina, Sant'Antonio della Quaderna, Santa Croce di Marmorta, Mezzolara, San Martino inferiore, San Pietro Capofiume. Un territorio esteso che conta una popolazione di 10.500 abitanti. Il territorio attribuito a Molinella in quel momento, e quello di altre Municipalità, nel corso di 15 anni subiranno varie modificazioni per corrispondere meglio all'evolversi della situazione politica, demografica e sociale. Il 3 giugno 1797 la municipalità di Molinella è costituita. Risulta composta dai cittadini Giò Antonio Bertocchi, Gaetano Bonaveri, Paolo Landini, Giuseppe Medini, Fabio Pedrelli, Giuseppe Sinibaldi, Domenico Verardi, che sono tutti primi eletti. Diviene presidente Giuseppe Sinibaldi e Giuseppe Luatti è nominato segretario. Come prescrive la neonata Repubblica Cispadana che, in faccia a Dio, ha proclamato diritti e doveri del cittadino, è attivato pure l'ufficio del giudice di pace al cui incarico viene eletto Angelo Villani, affiancato dagli assessori Paolo Monari e Sebastiano Zavaglia. Sono questi i nomi dei primi cittadini che ufficialmente costituiscono il Comune di Molinella. Ne dà notizia all'amministrazione centrale di Bologna il commissario Petronio Rovatti. Nell'immediato futuro di tali cittadini, portatori di sovranità, ad essi e a quelli di altre comunità, già si preannunciano i prodromi dell'unificazione Cispadana e Transpadana, poi Cisalpina, ...Regno Italico. La piccola folla di Molinella verrà messa in relazione ad eventi centrali: la realtà delle guerre napoleoniche, la riforma delle istituzioni civili, militari e della pubblica istruzione, la sconfitta del Vaiolo. La piccola storia entrerà a far parte della grande storia. ALBERTO PONTI SGARGI SOTTOMARINO GIALL : Numero 2 - Giugno 2011 SOMMARIO GLI ATTI DEL BICENTENARIO PITTORI, POETI E CALCIATORI 7 GIUGNO 1797: NASCE IL CITTADINO SOVRANO IN SALA D’ATTESA DUE UOMINI FOTOVOLTAICO AL CIMITERO / I CONTI LETTERA AL SOTTOMARINO / RISPONDE MOLINELLA CIVICA LE AVVENTURE DI ELETTORE NOSTALGICO FINALMENTE GLI ATTI DEL BICENTENARIO Il 20 Aprile 1810 un decreto del viceré Eugenio de Beaurnhais, figliastro di Napoleone, riunì in un’unica Municipalità i Comuni di Terza Classe di Molinella, San Martino e Marmorta, che fino ad allora avevano esercitato “autonoma autorità podestarile” nell’ambito del Dipartimento del Reno. In occasione del bicentenario di questo avvenimento, l’Associazione Molinella Civica ha organizzato una giornata di approfondimento con interventi di storici locali e di esperti del territorio. Pubblichiamo, a partire da questo numero del Sottomarino Giallo e per i prossimi due, una sintesi degli interventi pronunciati dai relatori al Convegno «La civica municipalità di Molinella: 200 anni di storia», tenutosi in Auditorium nell’Aprile dello scorso anno. Iniziamo con l’intervento di Alberto Ponti Sgargi: «3 Giugno 1797: nasce il cittadino sovrano». Seguiranno gli interventi di Tullio Calori e di Giovanni Palmese. I tre interventi sono riuniti in un unico documento che raccoglie gli «Atti» dell’intero Convegno: in esso potrete trovare le copie FOTOVOLTAICO...? fotografiche di gran parte dei documenti facenti parte dell'Archivio Zavaglia, esposti nell'occasione, e le monografie di alcuni molinellesi illustri realizzate dai ragazzi dell'Istituto Comprensivo del nostro Comune. Realizzato al momento solamente in formato PDF, il documento può essere consultato, stampato e/o scaricato visitando il nostro sito www.molcivica.it. È disponibile inoltre, su DVD, la videoregistrazione integrale degli interventi degli oratori. Chi fosse interessato è pregato di farne richiesta all'indirizzo [email protected]. PITTORI, POETI E CALCIATORI SOTTOMARINO GIALLO Periodico di informazione politica, sociale e culturale edito da MOLINELLA CIVICA movimento indipendente Registrazione 8045 del 18/2/2010 Tribunale di Bologna Direttore Responsabile: Mariavittoria Andrini Redazione: Sandro Bertocchi, Elena Cremonini, Claudio Decataldo, Federico De Cataldo, Renzo Marisaldi, Andrea Martelli, Letizia Mimmi, Stefano Mingozzi, Roberto Raisi, Luigi Rezzaghi, Paolo Sgarbi, Otella Zappa Stampa: Bime tipo-litografia via Zavaglia 20/24 Molinella Scrivete al Sottomarino Giallo: via Provinciale Superiore 153 San Martino In Argine Molinella www.molcivica.it [email protected] Per le fotografie di questo numero ringraziamo: Claudio Decataldo Esposizione dei documenti dell’Archivio Zavaglia Cari lettori, ò giusto il tempo per scrivere le Cronache e poi mi rituffo nel bell'opuscolo “Molinella, il nostro Comune”, la guida del cittadino che ci dà tutte le informazioni utili, Marmorta compresa. Nella prima pagina c'è perfino il saluto del Presidente della Repubblica, si capise da lì che bisogna stare molto atenti alla lettura e leggere da stare in piedi per il rispetto della Massima Carica. Ci sono su le notizie importanti e le fotografie di sìd carateréstich, il Campanile la Chiesa di San Matteo la Piazza Massarenti il Castello di Selva, la farmacia di Marmorta non l'ò ancora vista, sarà verso la fine. A pagina quattordici c'è la casa del famoso pittore Severino Ferrari, uno che andava già forte allora, più avanti ci avran di sicuro messo anche quella dell'illustre poeta Gino Marzocchi che abitava proprio a uscio col mio dottore, una degna persona abituato ai versi da quando che frequenta il Consiglio Comunale. Fa niente, la mattina del quattro giugno sono venuto nell'Auditorium che c'era la conferenza dei cento anni del Molinella Calcio. I bravi relazionatori anno catturato l'attenzione dei ventisette presenti. Dopo l'introduzione del conduttore e il saluto del Sindaco il dottor Martelli ha raccontato la storia della nostra squadra rossoblu, dopo il Presidente Frascari, molto elegante, à detto che quella mattina lì contava, ma poco, perché la vera festa con gli Ospiti veri, quelli famosi, ci sarà il ventisette (come i presenti, nota della redazione), ò già il sburziglìno a pensarci. L'Asessore dello sport à detto che il Comune è sempre stato vicino al Molinella, fuori che quando, all'improviso, arrivò da via Gianbruno Sisti (lì i ventisette presenti anno fatto un po' di fatica a starci dietro al discorso, ma il dottor Martelli, attentissimo, à subito corretto il nome Gianbruno col nome Leonardo, il cognome andava bene quello, e poi in fondo facevano della legna tutti e due). Quel Sisti lì, à proseguito l'Asessore, era nato a Molinella mo dopo chi l'aveva più visto, era tornato con le sue manie di grandezza e le sue promesse da marinaio (il rischio andava forse previsto parchè al gnéva da Rémin), chi l'aveva portato qui? Passato un anno per fortuna aveva sgomberato. A cal pùnt lé il vostro Cronista à capito che a fare il giornalista ci vuole una gran memoria, la mì la tàca a fèr i caprézzi. Difatti io, quella volta che venne giù Sisti, mi pareva che il Sindaco di allora ci avesse fatto una signora accoglienza per la fedeltà politica sua e della sua famiglia e anche perché finalmente aveva trovato uno che ci dava il cambio a pagare . Mi ricordavo anche, gli scherzi che fa la testa, che nel corridoio dei spogliatoi Sisti ci aveva abracciato tutti Asessore di allora compreso, e che Giartén era comòsso (il dottor Martelli, a propòsit, dopo l'intervento dell'Asessore più che comòsso al pareva mòsso, dal narvòus, forse perché ci era stata data una responsabilità politica che non era mica la sua) . Mi pareva perfino che quel disgraziato ci avesse lasciato qui quattro o cinque giocatori bravi... la vciàia, che bròtt lavurìr. Alla fine c'è stato un gradito spuntino, uno dei presenti mi à detto in un orecchio che il Comune poteva risparmiare nei salatini e spendere alcuni euri per mandare i biglietti di invito, così inoltre sarebbero venuti in di più. L'è propri vèira, ò ragionato stra mè e mè, par quànt as fàga, an's fa mai bèn par tòtt. Arvèddras! E.N. DUE UOMINI IN SALA D’ATTESA detto che l'anno prossimo potrò andare al Cinema Teatro… -Che fortuna che ha, signora Molinella, pensi che invece a casa mia la Cultura l'hanno praticamente abolita… -Sì, d'accordo signora Italia, però io francamente preferivo altre cose invece del Cinema… -Cara amica mia, ognuno di noi ha i suoi problemi, per questo veniamo in ambulatorio. Ma il dottore cosa le ha detto? -Ma cosa vuole che dica il dottore, dice sempre le stesse cose: che devo avere pazienza, che forse fra tre anni qualcosa cambierà, che la piantina deve crescere e fra tre anni darà i suoi frutti. Non ho ben capito di che medicina si tratti, speriamo che funzioni, però altri tre anni sono lunghi… -I dottori sono tutti uguali, creda a me, signora Molinella, pensano di avere la cura giusta per tutti i mali, guardi come sono curata male io… -È vero, ma io ho fiducia in questa nuova medicina. Ho provato anche a chiedere in farmacia e il farmacista mi ha ripetuto, chissà perché, le stesse parole del dottore: portare pazienza, ancora tre anni, etc. Però adesso La saluto, cara Italia, me ne vado, sono stanca d'aspettare, c'è troppa gente oggi. Volevo un'impegnativa per una visita oculistica, perché non ci vedo chiaro sul contratto con un certo sig. Beghelli, non ci vedo chiaro su pannelli fotovoltaici esposti a nord, non ci vedo chiaro su una mega rotonda da un milione e settecento mila euro quando ce n'era già una a 500 metri, non ci vedo chiaro su una tangenziale che non si saprà come pagarla, non ci vedo chiaro su un paese che diventerà sempre più dormitorio e sempre meno città… d'accordo che ho150 anni e le cataratte doppie, ma mi piacerebbe un po' di trasparenza… chissà se quella famosa medicina farà bene anche agli occhi… Ma adesso vado davvero, spero che non mi abbiano rubato la bicicletta… -La saluto carissima Molinella, ma stia attenta: appena fuori dall'ambulatorio ho visto che le strade e i marciapiedi sono piene di buche e noi anziani corriamo seri pericoli! Però la invidio tanto perché il prossimo anno Lei avrà il suo bel Cinema… ma i brustulli ve li danno gratis? STEFANO MINGOZZI IL SILURO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ! Il Resto del Carlino Bologna del 19 maggio scorso ha pubblicato una corrispondenza su un fatto accaduto il giorno precedente a Cadriano. Nel pezzo compare un'intervista a tre dipendenti comunali di Molinella, cui viene attribuita, a commento dei fatti, una sfilza di banalità. Peccato che dell'intervista i tre non sapessero nulla. Firmando la corrispondenza da Granarolo, l'Autore (ben noto ai nostri concittadini : è anche Direttore del Notiziario Comunale, perbacco!) si è ben guardato dal precisare che i tre “intervistati” (diciamo così) erano di Molinella. Avrà pensato che ogni mondo è paese, Molinella o Cadriano non fa differenza. Non sappiamo, però, che cosa hanno pensato i tre chiamati in causa a loro insaputa. Pare conti del 2009 parlavano di un avanzo netto stimabile in tra i 300 e i 400 mila euro. I pannelli fotovoltaici dovevano essere installati su pali della illuminazione stradale, una soluzione che avevamo subito contestato, ritenendola irrealizzabile (un palo progettato per portare una plafoniera di circa 50 cm di superficie non può sicuramente reggere la spinta del vento su pannelli di 2,2 metri quadrati) e antiestetica (pensate all'impatto visivo di 1.200 pannelli di quelle dimensioni montati a fianco dei lampioni per il paese). Tuttavia il contratto venne affidato alla ditta Beghelli con semplice incarico, ovvero senza gara d'appalto, dichiarandola unica azienda sul mercato in grado di proporre questo tipo di impianto. A gennaio 2011 l'amministratore di Molinella Futura s.r.l. comunicava al Sindaco che l'impianto non poteva essere realizzato, per “inopportunità di installare i moduli fotovoltaici sui lampioni stradali presenti nel territorio comunale in ragione dell'indeterminatezza circa le loro fondazioni”. Si proponeva in alternativa la realizzazione di una centrale fotovoltaica sul tetto del cimitero di Molinella, installando 383 kWp e rifacendo la copertura, cogliendo l'occasione per rimuovere l'amianto ancora sovrastante l'edificio. Meno male!, abbiamo pensato. Ora finalmente si farà una gara regolare, trattandosi di un normale impianto fotovoltaico si potranno fare confronti tra diversi fornitori e alla fine si potrà realizzare un impianto che renderà alle casse del Comune bel po' di soldi, come visto fatto a Budrio, che con circa 2,5 milioni di euro ha realizzato una centrale da 1.000 kWp. Neppure per idea, nessuna nuova gara, l'appalto è stato confermato alla Beghelli, e per lo stesso importo, nonostante le condizioni di mercato dopo due anni siano radicalmente pubblicata anche sul sito internet e visibile a tutti, aveva formalizzato una convenzione con la Fondazione Cocchi e stabilito per iscritto l'entità dei premi in € 100 per ogni classe vincitrice… potevano acquistare il materiale didattico e che avrebbe pagato direttamente il Comune, questo perchè per noi il premio era finalizzato a tale scopo. Nessuno ci aveva mai detto che si pensava di utilizzare i premi per una gita di classe…” (smentito dalla Presidente della Fondazione Cocchi, che parlando di uno dei primi incontri con il corpo docente riferisce che “un'insegnante in quell'occasione disse che in quel caso il premio sarebbe stato utilizzato per una gita” ). Sempre Zini continua: “non vorrei che ci sia il tentativo da parte di qualcuno di strumentalizzare i bambini per finalità di altro tipo…riterrei opportuno, quando Le viene riferito o quando Le viene in mente qualcosa, verificare l'attendi- televisivi sono pieni di politici fiduciosamente eletti che poi usano parolacce degne del peggior scaricatore di porto di Marsiglia, nel mondo del lavoro c'è la prevaricazione dell'ostentatore manager di alto livello che prima fa i danni poi sparisce senza responsabilità. Attenzione amici, non prendiamo sempre cattivi esempi, se avete avuto la fortuna di conoscere Alberto e Carlo imitiamoli oggi, gli faremo ancora onore. PAOLO DOLCINI bilità dell'informazione prima di divulgare notizie oggettivamente false ai quattro venti; questo anche per evitarLe, alla fine, di ritrovarsi nella condizione di doversi scusare, se la sua coscienza e coerenza lo vorranno”. Per quanto riguarda “il tentativo da parte di qualcuno di strumentalizzare i bambini per finalità di altro tipo”, osservo che la classe di mio figlio si è prestata partecipando svariate volte a manifestazioni comunali senza nessun problema, solo ora mi viene da pensare che qualcuno voleva strumentalizzarli, nonostante la mia età pecco ancora di ingenuità. Per quanto riguarda invece i concorsi a premi, la normativa che li disciplina prevede l'obbligo di pubblica comunicazione all'autorità competente, da depositarsi prima della divulgazione. Tale comunicazione deve contenere il regolamento del concorso, che dovrà essere consegnato a tutti gli interessati. In questo caso È attivo il FORUM di MC www.molcivica.it/forum si può discutere di Consiglio Comunale, scuola, sport, volontariato, sociale e sanità, giovani, attività produttive, trasporti, cultura, fiera, agricoltura, ambiente, territorio, tecnologia e altro ancora Associazione Molinella Civica Sono aperte le iscrizioni 2011. Ti puoi iscrivere su www.molcivica.it/ moduli.htm oppure presso il negozio ERBA MAGICA via Andrea Costa 18 Se vuoi semplicemente ricevere informazioni sulle attività di MC manda una mail a [email protected] Se vuoi dare un contributo al movimento BANCA POPOLARE DI LODI via Mazzini 127 Molinella IT 72 H 05164 36920 000000170652 FOTOVOLTAICO AL CIMITERO: I CONTI cambi ate: la tecnolo gia del fotovoltaico oggi costa quasi la metà rispetto a due anni fa, e soprattutto il contributo statale è passato da 42 a 27 centesimi di euro (e calerà ancora ogni mese: ipotizzando di mettere in funzione l'impianto entro giugno 2012 si otterranno 24,6 centesimi per kWh prodotto). Il progetto prevede inoltre il montaggio dei pannelli su tutte le falde del tetto del cimitero, anche su quelle esposte a nord-est e nord-ovest, con rendimenti molto bassi. Il risultato dell'operazione, secondo quanto abbiamo elaborato utilizzando lo schema di calcolo che potete consultare qui a fianco, sarà una perdita di almeno 3-400 mila euro. Nell'ultimo Consiglio Comunale il nostro consigliere Mingozzi ha chiesto spiegazioni in merito ottenendo come risposta un bel “mi meraviglio di Molinella Civica che sta a guardare a quattro pannelli, con tutti i problemi che ci sono a Molinella!” Credo che ad una domanda di chiarimento l'amministrazione dovrebbe dare risposte serie e documentate, in modo da togliere ogni dubbio sulla correttezza di ogni scelta. PAOLO LAMBERTI Stima di produzione di energia realizzata utilizzando il sistema JRC (Joint Research Centre) della Commissione Europea metodo Classic http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=7282:la-bozza-del-quarto-conto-energia-salva-i-piccoli-impianti&catid=3:newsflash&Itemid=56 orientamento pannelli espresso in gradi kWp pannelli installati resa annua kWh stimati metodo classic -129 106 91.400 kWh immessi in rete 346.900 0,065 383 346.900 contributo che paga Enel per l' immissione in rete tot kWp potenza impianto kWh resi dall'impianto/anno 51 82 78.100 -39 105 101.000 contributo GSE contributo GSE tariffa dicembre 2011 tariffa giugno 2012 0,246 aggiuntivo x amianto 0,050 0,0500 tot. Incentivo € 0,296 € stima costi rimozione amianto rimozione amianto nuova copertura in lamiera grecata montaggio nuova copertura totale metri quadri 4600 4600 4600 €7 €8 €7 € 101.200 141 90 76.400 0,224 aggiuntivo x amianto 0,050 0,0500 tot. Incentivo € 0,274 € totale annuo incentivo GSE immissione in rete annua tot. € 102.682 € 22.549 € 95.051 € 22.549 20 anni incentivo 20 immissione in rete € 2.053.648 € 450.970 € 1.901.012 € 450.970 totale resa impianto teorico senza perdite totale perdite stimate per invecchiamento moduli 5% totale costo impianto € 2.504.618 € 2.379.387 € 2.706.000 € 2.351.982 € 2.234.383 € 2.706.000 Eventuali perdite dovute a problematiche dell' impianto andranno a peggiorare il rendimento, in quanto non garantito dalla ditta Beghelli. fonti utilizzate per i dati http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php http://ec.europa.eu/dgs/jrc/index.cfm utile/perdita rimozione amianto -€ 326.613 -€ 471.617 € 100.000 € 100.000 MINESTRA GIALLA Per 4 persone: 400 g di zucca già sbucciata, tagliata a dadini. Una busta di minestrone surgelato light (quello senza legumi). Un litro e mezzo di brodo vegetale. Una noce di burro e un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva. Due cucchiai di panna liquida. Due cucchiai di parmigiano grattugiato. Sale, pepe, noce moscata, prezzemolo tritato. Far rosolare le verdure per minestrone ed i cubetti di zucca con l'olio e il burro. Aggiungere il brodo e lasciar cuocere finché la zucca non sarà morbida (circa 30 minuti), frullare il tutto con un minipimer o passare con il passa legumi. Riportare a bollore. Aggiungere la panna, il sale e il pepe ed una grattugiata di noce moscata. A fuoco spento aggiungere il parmigiano e una cucchiaiata di prezzemolo tritato. Servire con cubetti di pane leggermente tostato. ELENA RISPONDE MOLINELLA CIVICA LETTERA AL SOTTOMARINO Riceviamo e pubblichiamo Sono cittadina di Molinella e mio figlio frequenta la quinta elementare. Un giorno è tornato da scuola "arrabbiatissimo": mi ha raccontato che il premio promesso per la classe vincitrice del concorso di poesia Giorgio Cocchi, 350 euro (se la sua classe avesse vinto, con quei soldi avrebbero fatto un gita "tutti insieme in ricordo dell'ultimo anno di elementari") si era ridotto a 100 euro. "Perchè gli adulti dicono e promettono cose che poi non mantengono??". Consapevole che quanto riportato da mio figlio (e dall'insegnante, alla quale mi ero rivolta per chiarimenti) poteva essere solo “una parziale verità”, ho chiesto spiegazioni all'Amministrazione Comunale, alla Fondazione Giorgio Cocchi e al Dirigente dell'Istituto comprensivo di Molinella. Ecco uno stralcio della risposta ricevuta dall'assessore Zini: “il Comune tramite apposita pubblica delibera di giunta, le loro possibilità di lavoro sono diventate opportunità di lavorare anche per tanti padri di famiglia. Sappiamo che Alberto e Carlo hanno trovato le più importanti collaborazioni nei loro diversi “circoli” economico politici, sappiamo che la tipicità di Molinella nei suoi centri decisionali degli ultimi decenni ha tracciato confini ben definiti nella comunità. Ma una vera ammirazione va a loro perché si sono distinti per essere “al di sopra”, lo stile di cui erano ricchi offriva un sorriso e un aiuto indistintamente a tutti. Particolarmente nell'associazionismo hanno teso la mano ai giovani, hanno voluto collaborare insieme a loro per provare nuove idee, creato così benessere anche per il nostro tempo libero, lo sport e le aggregazioni cittadine di amici. Lasciano un'eredità preziosissima, strutture e club aperti a tutti i nuovi e vecchi Molinellesi. La serietà e l'onestà oggi non è l'esempio che possiamo trovare facilmente, gli spettacoli abbiano protestato la loro estraneità. Però sottovoce e si capisce il perché. Al loro posto, avremmo detto con garbo al Direttore: la prossima volta, alza almeno il c. dalla sedia e vai sul posto a vedere di persona, secondo le buone, vecchie regole del giornalismo. CAPITAN NEMO FOTOVOLTAICO AL CIMITERO Nel maggio 2009 Molinella Futura, società patrimoniale del Comune di Molinella, ha stipulato un contratto con la ditta Beghelli per la realizzazione di un impianto fotovoltaico destinato alla produzione di energia elettrica, per un totale di 316 kWp L'impegno economico era di 2.706.000 euro più IVA, da pagare a rate nei successivi 20 anni. Il costo dell'impianto, pur essendo già alto nel 2009, risultava tuttavia accettabile grazie al ritorno degli incentivi riconosciuti dallo Stato per l'energia prodotta (circa 42 centesimi di euro per kWh). Complessivamente i Di recente a Molinella, tra le tristi sorti della vita, abbiamo partecipato all'ultimo saluto di persone che sono state importanti nella nostra comunità. Mentre ciò accadeva mi ha dato serenità pensare a quello che sono stati, e cosa hanno fatto per tanti Molinellesi. Parlo di Alberto e di Carlo, che bei nomi eleganti, nomi che ci riportano immediatamente agli uomini con la U maiuscola della generazione che precede la mia. Sono per la precisione Alberto Bernardi e Carlo Forlani, hanno vissuto il dopoguerra, quei tempi in cui per tante famiglie si doveva tirare la cinghia veramente, mangiare pane e cipolla non dava fastidio, era un'esigenza, alzarsi la mattina per andare al lavoro era orgoglio personale ed un perfetto insegnamento ed esempio per noi bambini. C'era lavoro, l'ingegno di cui erano capaci li ha saputi portare a traguardi eccellenti. E il loro impegno ha prodotto benessere anche per gli altri Molinellesi, : -Buongiorno sig.ra Molinella, anche Lei qui in ambulatorio? -Buongiorno sig.ra Italia, cosa vuole…alla nostra età…sa che io ho compiuto 200 anni? -A chi lo dice, cara signora, io sono un po' più giovane di Lei, ne ho compiuti quest'anno 150. E alla nostra età bisogna stare attente: basta una caduta, un'indigestione, uno sbandamento… Pensi che fra cadute di stile, indigestione di porcherie e sbandamenti a destra io me la sto passando maluccio… -Fortunatamente, cara signora Italia, pur essendo più vecchia di Lei io vado un po' meglio, però sono preoccupata per il futuro: la pensione non è aumentata, ma in compenso è aumentata la bolletta del rusco, quella del riscaldamento, quella dell'acqua. Volevo decidermi ad andare alla Casa di Riposo, ma è aumentata pure quella. Però mi hanno non mi risulta sia stata fatta la comunicazione preventiva e il dovuto regolamento non è stato consegnato agli interessati. La delibera citata dall'Assessore (che non può essere confusa con la comunicazione preventiva) parla di “due premi dell'importo di € 100 ciascuno, da assegnare alle due classi classificatisi prime”, e non trova corrispondenza con i due “buoni dal valore di 100 euro per l'acquisto di materiale didattico” di cui parla Zini. Volete controllare sulla delibera? Non potete! Già quando mi rispose l'Assessore (era il 15 Aprile) la delibera non era più visibile sul sito del Comune, per visionarla occorre richiederla e attendere. Sapete quanto impiega la Regione Emilia Romagna per rilasciare copia di un documento? 5 giorni. E il Comune di Molinella? 30 giorni! È un diritto di tutti i cittadini interessati, chiedere atti e regolamenti pubblici: lo stabilisce la Legge n. 241/90 poi modificata e integrata dalla Legge 15/2005, non applicarla nella sua interezza ha chiaramente lo scopo di ostacolare i cittadini “ficcanaso”. Che facciamo noi cittadini? Tacciamo di fronte a tutto questo? Siamo tutti responsabili, direttamente o indirettamente per ciò che succede nella nostra comunità. Ciascuno di noi dovrebbe sentire il dovere di intervenire per migliorare, far crescere la democrazia nella nostra società, chiedere il rispetto dei nostri diritti. VALERIA SACCHETTI Pur lavorando nella scuola, sono venuta a conoscenza di questa diatriba solo quando la signora Sacchetti ha inviato alla redazione di tutti i giornali politici locali la cronistoria della vicenda. Se ne deduce facilmente che né la scuola né Molinella Civica si sono fatte cassa di risonanza di tutto ciò per pura strumentalizzazione. Credo che nessuno voglia entrare nel merito di questo benedetto premio Cocchi, in quanto i personaggi chiave dovranno discuterne addirittura davanti al giudice di pace proprio in questo mese. Mi limito solo a sottolineare un tema che ci è molto caro e per il quale ci siamo più volte battuti in questa legislatura: la richiesta all'Amministrazione di comunicare con chiarezza, solerzia e disponibilità con gli elettori molinellesi, siano essi consiglieri di minoranza o semplici cittadini. Perché non dare spazio al dialogo? Perché non mettere tutto e subito nero su bianco? Perché non rendere pubblico, nel minor tempo possibile, la documentazione a cui, per legge, si ha diritto? Perché arrivare al massimo dei giorni consentiti per la consegna di questa documentazione? Un po' più di attenzione e di buona volontà mostrerebbero una vera apertura e disponibilità al dialogo, al confronto. Così non si dovrebbe ricorrere alla Commissione Ministeriale per l'accesso agli atti (Molinella Civica), al prefetto (gruppo consigliare del Pd), al giudice di pace (sig.ra Sacchetti). E si sgombrerebbe il campo da ogni dubbio. OTELLA ZAPPA