Indice
Indice presentazione
1.
2.
3.
4.
L’esperienza della Spending Review
Alcune componenti della spesa pubblica
Alcune evidenze dai dati di bilancio
Le strutture periferiche delle
Amministrazioni centrali dello Stato
1 di 39
ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
L’esperienza della spending review
L’esperienza della
spending review
2 di 39
ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
L’esperienza della spending review: il contesto
Contesto
• Forte aumento della spesa corrente primaria
• Parziale successo degli interventi adottati negli anni 2000 (solo alcuni settori, interventi
limitati nel tempo, spesso interventi in corso di esercizio)
• Necessità di superamento dell’ottica dei tagli orizzontali, e di riorganizzazione delle
attività e delle strutture al fine di ricercare una maggiore efficienza produttiva e
organizzativa.
•Negli ultimi anni, si è data maggiore enfasi all’aspetto qualitativo della spesa e in Italia,
come in molti altri Paesi, sono state avviate esperienze di analisi e valutazione della spesa,
note come “spending review” , intese come un insieme di iniziative volte a:
– modernizzare la programmazione delle finanze pubbliche,
– migliorare la gestione della spesa,
– modificare le pratiche di controllo delle spesa.
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
L’esperienza della spending review in Italia
Le esperienze di spending review degli ultimi anni
• 2007: primo programma straordinario di analisi e valutazione della spesa con la LF 2007 (L. 296 del
27 dicembre 2006, art. 1, comma 480); affidato al MEF, con la collaborazione di un’apposita
Commissione tecnica per la finanza pubblica (CTFP)
– Rapporti e documenti
produttività)
della
CTFP (5 settori di spesa / focus su aspetti organizzativi e legati alla
• 2008: il programma di analisi e valutazione della spesa diviene permanente con la LF 2008 (L. 244
del 24 dicembre 2007, art. 3, commi 67-73) e il compito di proseguire i lavori avviati dalla CTFP è
affidato al MEF- RGS- Servizio Studi Dipartimentale
– Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2009
• 2009: i compiti di spending review sono affidati alla RGS richiedendo il fattivo coinvolgimento delle
amministrazioni responsabili della spesa tramite la costituzione di Nuclei di analisi e valutazione
della spesa (articolo 39 della Legge 196/2009), istituiti con il decreto MEF 22 marzo 2010
– Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012 e altri documenti
• 2010 e 2011: si sovrappongono altre iniziative (Gruppi di lavoro per la riforma fiscale, Comitato dei
Ministri per la revisione della spesa, Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa
per acquisti di beni e servizi)
– Primi interventi correttivi inglobati nel DL n. 95/2012
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
L’esperienza della spending review in Italia
La legge 196/2009
Attribuisce un ruolo centrale all’attività di analisi della spesa (artt. 39, 41 e 49) per consentire
un più rigoroso controllo e garantire un più efficiente impiego delle risorse.
•Sono istituiti appositi nuclei di valutazione presso il MEF (art. 39), per la verifica del
raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e dell’efficacia delle misure.
• Ogni tre anni MEF-RGS presenta un Rapporto al Parlamento (art. 41) contenente:
• analisi della composizione e evoluzione della spesa e base analitica per la
programmazione su base triennale (anche con indicatori di performance);
• proposte di indicatori di risultato;
• individuazione di aree di inefficienza e inefficacia, e proposte di riallocazione della
spesa.
• Potenziamento del sistema dei controlli di ragioneria e del programma di analisi e
valutazione della spesa (art. 49).
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
L’esperienza della spending review: i NAVS
Ambito dei NAVS e principali risultati
• Il decreto istitutivo dei NAVS (DM 22 marzo 2010) Stabilisce l’ambito delle attività che i NAVS
dovranno svolgere permanentemente, tramite la condivisione di informazioni finanziarie, economiche
e concernenti altre variabili di interesse (art.1, comma 2):
–
–
–
–
–
–
analisi e monitoraggio degli effetti delle misure di razionalizzazione della spesa;
verifica dell’articolazione dei programmi di spesa e della coerenza delle relative norme autorizzatorie;
formulazione di proposte per l’accorpamento e/o la razionalizzazione delle leggi di spesa;
supporto alla definizione di proposte di rimodulazione delle risorse iscritte in bilancio;
Elaborazione di metodologie per la definizione delle previsioni di spesa e del fabbisogno associati ai programmi;
proposta di indicatori misurabili idonei a rappresentare gli obiettivi intermedi o finali dei programmi di spesa;
• Due ambiti rilevanti in cui è si è tradotta l’attività dei Nuclei:
- analisi della spesa delle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato
- raccolta in serie storica di indicatori significativi per descrivere il contesto e il risultato dei
programmi di spesa del bilancio dello Stato
Gli esiti di tali attività sono confluiti nel Rapporto della spesa 2012
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012
Dal Rapporto sulla spesa 2012 emergono due
modi di analizzare dati e informazioni ai fini di
effettuare analisi e valutazione della spesa:
• Confronti tra Ministeri per alcune componenti
di spesa (redditi, consumi intermedi)
• Analisi di efficienza per le strutture periferiche
delle amministrazioni centrali dello Stato
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012
Alcune componenti della spesa pubblica
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: alcune componenti della spesa pubblica
I dati esaminati per il periodo 2003- 2010 suggeriscono che si possa essere verificato una sorta
di “scambio” fra riduzione del personale e crescita dei valori retributivi unitari, fattore questo
che ha almeno in parte frenato il processo di riduzione della spesa
Consistenza del personale dipendente per Ministero, anni 2003 e 2010: valori assoluti
2003
2010
2003
2010
SENZA
SENZA
COMPARTO
COMPARTO
SCUOLA del
SCUOLAdel MIUR
MIUR
84.697
77.085
MINISTERO ECONOMIA E FINANZE
84.697
77.085
MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO
3.811
3.327
3.811
3.327
MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI
8.227
7.904
8.227
7.904
106.051
96.480
106.051
96.480
8.170
7.289
8.170
7.289
1.132.693
1.053.798
17.346
14.569
163.211
160.132
163.211
160.132
657
605
657
605
18.601
19.826
18.601
19.826
326.446
323.267
326.446
323.267
9.984
11.214
9.984
11.214
24.428
20.339
24.428
20.339
MINISTERO GIUSTIZIA
MINISTERO AFFARI ESTERI
MINISTERO ISTR.UNI.RICERCA
MINISTERO INTERNO
MINISTERO AMBIENTE E TERRITORIO
MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
MINISTERO DIFESA
MINISTERO POLIT. AGR. E FOR.
MINISTERO BENI e ATT.CULTURALI
MINISTERO SALUTE
Totale
Variazione % 2003-2010
2.496
2.159
2.496
2.159
1.889.472
1.783.425
774.125
744.196
-5,6%
-3,9%
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: alcune componenti della spesa pubblica
Spesa per redditi da lavoro per ministero. Anni 2003 e 2010. Valori assoluti e variazioni percentuali
2003
Ministero dell'Economia e delle Finanze
2010
variazione %
2003-2010
3.269.539.427
3.841.524.011
17,5
Ministero dello Sviluppo Economico
141.253.742
165.827.956
17,4
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
291.073.827
343.204.650
17,9
4.297.410.542
5.106.013.625
18,8
810.570.453
769.765.701
-5,0
37.194.446.289 41.093.577.807
10,5
Ministero della Giustizia
Ministero degli Affari esteri
Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca
Ministero dell'Interno
Ministero dell'Ambiente,Tutela del territorio e del mare
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero della Difesa
6.218.422.860
7.408.775.512
19,1
31.439.485
30.579.349
-2,7
667.844.910
824.672.365
23,5
11.033.204.823 14.683.363.128
33,1
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
393.873.184
504.634.606
28,1
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
780.826.566
731.386.328
-6,3
Ministero della Salute
116.673.785
126.928.814
8,8
65.246.579.893 75.630.253.852
15,9
Totale
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: alcune componenti della spesa pubblica
• L’analisi per il 2010 dei dati relativi al programma di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi
(PRA-BS) evidenzia un relativamente contenuto utilizzo da parte dei Ministeri degli strumenti del
programma.
• La quota di spesa per consumi intermedi gestita tramite iniziative del programma è stata pari:
o al 15,9% rispetto alle categorie merceologiche trattate dal programma stesso;
o al 5% rispetto al totale della spesa per consumi intermedi statali.
Consumi intermedi per amministrazione: incidenza percentuale degli acquisti attraverso iniziative PRA-BS sul
totale dei corrispondenti pagamenti di bilancio
Ministeri
Incidenza % PRA-BS
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
21
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
42
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
30
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
28
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
9
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
1
MINISTERO DELL'INTERNO
9
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
8
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
21
MINISTERO DELLA DIFESA
17
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
10
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
22
MINISTERO DELLA SALUTE
Totale Ministeri
3
15,9
11 di 39
ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: alcune componenti della spesa pubblica
• Le amministrazioni centrali dello Stato nel corso degli ultimi anni hanno cumulato, anche a
seguito dei cosiddetti tagli lineari sulle spese per consumi intermedi, un ammontare non
trascurabile di debiti fuori bilancio:
o 2009: circa 2,1 miliardi;
o 2010: circa 1,5 miliardi;
o 2011: circa 1 miliardo.
Debiti fuori bilancio delle amministrazioni centrali dello Stato (in milioni di euro)
Debiti accertati al 31.12.2009
Debiti accertati al 31.12.2010
DM n 102146/2009 e DM n 21945/2009
DM n 108861/2011
Debiti accertati al 31.12.2011
Ministeri
2007 e
precedenti
MEF
MISE
LAVORO e Salute
di cui MLPS
di cui SALUTE
GIUSTIZIA
MAE
MIUR
INTERNO
AMBIENTE
MIT
DIFESA
MIPAAF
MIBAC
Totale
2008
totale
impegni
economie
180,1
14,4
4,9
35,8
9,0
5,6
215,9
23,4
10,5
147,7
20,7
6,5
69,3
2,2
256,1
2,7
28,7
524,5
1,5
21,2
216,7
3,1
6,8
384,7
3,1
11,9
267,1
14,3
128,7
0,7
5,7
640,8
5,8
40,6
791,6
1,5
35,5
345,4
3,9
12,6
579,7
3,8
37,6
782,8
1,5
14,3
345,4
3,6
12,6
1.260,7
866,7
2.127,4
1.956,1
2009 e
precedenti
2010
totale
prima del
2011
2011
totale
61,1
2,0
3,0
8,0
0,0
-
14,7
4,2
5,6
1,1
4,5
246,5
1,5
41,5
215,8
17,5
11,9
29,7
0,2
6,0
33,5
4,2
7,2
7,2
322,1
5,2
3,8
327,6
0,6
15,2
224,9
0,4
8,3
48,2
8,3
12,8
1,1
11,6
568,6
6,7
45,2
543,4
18,1
27,1
254,5
0,6
14,3
3,7
112,5
5,0
1,1
0,01
-
90,8
5,3
21,1
0,1
21,0
7,2
11,3
6,8
476,8
8,3
7,1
234,6
1,6
4,3
94,6
5,3
21,1
0,1
21,0
119,7
11,3
6,8
476,8
8,3
12,1
235,7
1,6
4,3
145,6
595,0
952,8
1.547,9
122,4
875,1
997,5
12 di 39
ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: alcune componenti della spesa pubblica
In alcune amministrazioni lo stock di debiti incide ancora considerevolmente sulla dotazione di
risorse annue per acquisto di beni e servizi, fino a oltre un quarto dello stanziamento
disponibile nel caso del Ministero dell’interno, nonostante una forte riduzione tra 2010 e 2011
Incidenza dei debiti fuori bilancio sui consumi intermedi (%)
11
50%
40%
30%
20%
10%
al 31.12.2010
MIBAC
MIPAAF
DIFESA
MIT
Ambiente
INTERNO
MIUR
MAE
GIUSTIZIA
SALUTE
MLPS
MISE
MEF
0%
al 31.12.2011
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Alcune evidenze dai dati di bilancio dello Stato
Alcune evidenze dai dati di
bilancio dello Stato
14 di 39
ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Alcune evidenze dai dati di bilancio dello Stato
Spesa finale primaria: stanziamenti iniziali e definitivi
Totale Ministeri
Spesa finale primaria (ml euro)
Ministero Interno
Spesa finale primaria (ml euro)
2011
2010
2009
2003
24.000
Stanziamenti
definitivi
2008
Stanziamenti
definitivi
2007
26.000
Stanziamenti
iniziali
2006
Stanziamenti
iniziali
28.000
2005
30.000
500.000
480.000
460.000
440.000
420.000
400.000
380.000
360.000
2004
32.000
Rispetto al totale dei Ministeri, al Ministero dell'Interno in corso d'anno sono attribuite
sistematicamente (eccetto nel 2003) maggiori risorse in termini percentuali (mediamente circa 6% in
più)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Alcune evidenze dai dati di bilancio dello Stato
Spesa di funzionamento (personale, cons. intermedi, investimenti) e di intervento (interventi diretti e trasferimenti alla PA) Variazioni in corso d’anno (ml euro)
Ministero Interno
12.900
12.400
11.900
11.400
10.900
10.400
9.900
9.400
8.900
Totale Ministeri
120.000
115.000
Stanziamenti iniziali
- Funzionamento
Stanziamenti iniziali
- Funzionamento
110.000
105.000
Stanziamenti
definitivi Funzionamento
100.000
2011
2010
2009
Stanziamenti iniziali
- Intervento
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
Stanziamenti
definitivi Intervento
2004
Stanziamenti
definitivi Intervento
314.000
304.000
294.000
284.000
274.000
264.000
254.000
244.000
234.000
2003
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
Stanziamenti
iniziali - Intervento
2003
2008
Totale Ministeri
Ministero Interno
20.000
19.000
18.000
17.000
16.000
15.000
14.000
2007
2006
2005
2004
2003
95.000
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
Stanziamenti
definitivi Funzionamento
• L'andamento degli stanziamenti iniziali e definitivi delle spese di funzionamento del Ministero dell’Interno è molto differente: i
primi seguono una forma a U rovesciata, mentre i definitivi hanno una tendenza di fondo crescente
• Rispetto al totale dei Ministeri, al Ministero dell'Interno sia per le spese di funzionamento che per quelle di intervento, in corso
d'anno sono attribuite (con poche eccezioni) maggiori risorse in termini percentuali
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Alcune evidenze dai dati di bilancio dello Stato
Spesa di funzionamento (personale, cons. intermedi, investimenti) e di intervento (interventi diretti
e trasferimenti alla PA) - Andamento stanziamenti definitivi (ml euro)
Ministero Interno
Totale Ministeri
350.000
21.700
19.700
300.000
Stanziamenti
definitivi Funzionamento
17.700
15.700
13.700
Stanziamenti
definitivi Intervento
11.700
200.000
150.000
Stanziamenti
definitivi Funzionamento
Stanziamenti
definitivi -Intervento
100.000
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
9.700
250.000
• Per il complesso dei Ministeri, le spese di funzionamento e di intervento decrescono negli ultimi due anni, a
differenza di quanto avviene per il Ministero dell'Interno, per il quale la spesa di funzionamento cresce nel 2011
• Rispetto al totale dei Ministeri, le spese di funzionamento del Ministero dell’Interno crescono nel periodo in
misura maggiore in termini percentuali (20% vs 13%); il viceversa accade per le spese di intervento (7% vs 21%)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Alcune evidenze dai dati di bilancio dello Stato
Principali componenti della spesa di funzionamento – Stanziamenti definitivi (ml euro)
Ministero Interno
10.000
9.000
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
Totale Ministeri
120.000
100.000
Funzionamento Personale
Funzionamento Consumi intermedi
Funzionamento Investimenti
80.000
60.000
40.000
20.000
Funzionamento Personale
Funzionamento Consumi intermedi
Funzionamento Investimenti
0
• Per il Ministero dell’Interno si osserva una forbice nell'evoluzione delle singole tipologie di spese di
funzionamento: la spesa di personale aumenta costantemente nel periodo, mentre le spese per consumi intermedi
e le spese per investimento mostrano un andamento di fondo decrescente.
• Il fenomeno è meno accentuato per il totale dei Ministeri
• Nel periodo 2003-2011 i consumi intermedi del Ministero dell’Interno complessivamente aumentano (+6%),
mentre gli investimenti si riducono (-5%); il viceversa vale per il totale dei Ministeri (-2% e +3%)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Alcune evidenze dai dati di bilancio dello Stato
Manovre 2009-2015: Riduzioni di spesa richieste (euro)
TIPO
2009
413.726.867
363.120.113
50.606.754
2010
462.230.493
404.174.895
58.055.598
2011
798.913.991
700.868.480
98.045.511
2012
2013
118.743.464
101.263.304
17.480.160
120.473.031
97.742.845
22.730.186
122.791.143
98.339.906
24.451.237
2014
2015
DL 112
F
I
DL78/2010
F
I
LS 220
F
I
DL 98 e 138
F
I
390.804.162
285.663.022
105.141.140
158.482.492
114.024.414
44.458.078
220.909.839
163.474.576
57.435.263
DL 16
F
I
2.279.550
1.336.124
943.426
2.931.979
1.183.118
1.748.861
2.893.566
1.178.391
1.715.175
3.078.072
979.510
2.098.562
DL 83
F
I
5.458.784
4.014.801
1.443.983
15.265.009
10.880.265
4.384.744
DL 95
F
I
131.000.000
131.000.000
131.000.000
131.000.000
131.000.000
131.000.000
415.205.614
360.262.189
149.343.081
Totale
107.147.455
102.472.019
4.675.436
413.726.867
569.377.948
917.657.455
513.556.743
F = Funzionamento
I = Intervento
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche
Le strutture periferiche delle
Amministrazioni centrali dello Stato
(Rapporto della spesa 2012)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – quadro generale
Perché focus sulle strutture periferiche
•
Recenti norme pongono l’accento sulla necessità di razionalizzarne la spesa:
– Art. 9, c.1, D.L. 6 luglio 2011, n. 98 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”
stabilisce che “si dia inizio ad un ciclo di “spending review” mirata alla definizione dei fabbisogni
standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato” e con
particolare riferimento alla rete periferica dello Stato stabilisce, inoltre, che “per le
amministrazioni periferiche dello Stato sono proposte specifiche metodologie per quantificare i
relativi fabbisogni, anche ai fini della allocazione delle risorse nell’ambito della loro complessiva
dotazione”.
– Art. 01, D.L. 2011, n.138 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo
sviluppo” stabilisce inoltre che il MEF “presenta al Parlamento (…) un programma per la
riorganizzazione della spesa pubblica. Il programma prevede in particolare (…) le linee-guida per
l'integrazione operativa delle agenzie fiscali, la razionalizzazione di tutte le strutture periferiche
dell'amministrazione dello Stato e la loro tendenziale concentrazione in un ufficio unitario a
livello provinciale, (…)” (comma 1)
•
•
Costituiscono una quota rilevante del bilancio dello Stato
Complessa articolazione e vasta distribuzione sul territorio
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – quadro generale
Peso costi periferiche (no MIUR) - L.B. 2012
Informazioni dal sistema della contabilità economica
• Costi propri (funzionamento) totali periferia LB 2012:
81,5 miliardi euro
Altri (2,2 mld);
5,3%
DIFESA (18,6
mld); 44,8%
MIT (0,9 mld);
2,2%
– Di cui: MIUR 40,1 miliardi euro
MEF ( 4,1
mld); 9,8%
• Costi periferia sul totale dei costi di funzionamento
Stato: 93%
GIUSTIZIA (7,4
mld); 17,9%
INTERNO (8,2
mld); 19,9%
Peso costi strutture periferiche sul totale dei costi dell'amministrazione
Amministrazione
L.B. 2012
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
67,0%
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
72,4%
MINISTERO DELLA DIFESA
93,8%
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
95,4%
MINISTERO DELLA SALUTE
16,5%
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
0,0%
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
83,4%
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
67,0%
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
70,9%
MINISTERO DELL'INTERNO
89,9%
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
99,7%
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
19,4%
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
67,8%
Totale complessivo
93,1%
• Difesa
– 98% strutture operative FFAA (EM, MM, AM, CC)
• Interno
– 73% Questure, 20% VVF, 7% Prefetture
• Giustizia
– 43% Corti d’appello, 37% Provveditorati regionali
(amministrazione penitenziaria), 18% Procure
generali, 2% Centri giustizia minorile e scuole
formazione
• Economia e Finanze
– 88% Corpo Guardia di finanza, 7% Ragionerie
territoriali, 5% Commissioni Tributarie
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – le analisi di efficienza
Le analisi di efficienza sulle strutture periferiche del Rapporto
• Obiettivi - Studiare il processo produttivo delle singole unità al fine di
individuare:
– possibili miglioramenti dell’efficienza e dell’allocazione della spesa;
– eventuali risorse potenzialmente comprimibili ceteris paribus e reinvestibili nelle stesse
amministrazioni;
– prime stime utilizzabili per la determinazione dei fabbisogni di spesa delle strutture
• Necessario coinvolgimento delle Amministrazioni (NAVS)
• Le indagini del Rapporto sono state incentrate sulle strutture per le quali i dati
necessari erano immediatamente disponibili o reperibili o per le quali era già
stato avviato un progetto di raccolta sistematizzata delle informazioni (es. VVF)
Gli esiti ottenuti non sono già di per sé conclusioni operative, ma indicano
piuttosto le “direttrici” lungo cui proseguire l’analisi per il conseguimento di
risultati concreti
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – le analisi di efficienza
Quando si analizza un particolare settore di attività, in letteratura si ricorre spesso
al concetto di “processo produttivo”
Input
Output
Risorse
finanziarie
(spese, costi)
Risorse umane
Mezzi
Sedi
processo
produttivo
Attività svolte
Servizi resi
Interventi
effettuati
Outcome
Fattori contesto
Ambientali
Benessere per la
collettività
Socio-economici
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – le tecniche di analisi
Tre metodi di analisi comuni
1. Statistiche descrittive e indicatori caratteristici
Utili per:
•Costruzione di un quadro generale delle strutture (articolazione territoriale, dotazioni umane,
finanziarie, strumentali), delle attività svolte, del contesto in cui operano
• Tipizzazione delle unità in base ad alcune caratteristiche rilevanti
• Verifica esistenza di eventuali significative differenze tra le unità (nei costi, nei processi produttivi,
nelle modalità di erogazione dei servizi, …)
2. Regressioni OLS
•Stima di una funzione di spesa /costo (o di produzione)
• Determinazione dei fabbisogni con riferimento alla distanza dal costo medio (retta di regressione)
3. Tecniche di efficienza DEA (Data Envelopment Analysis)
• Individuazione di una frontiera di efficienza (costituita dalle strutture che producono ai costi minori)
• Calcolo della posizione relativa di ogni struttura rispetto alle più efficienti (tramite punteggi di
efficienza)
• Individuazione dei recuperi di efficienza e determinazione dei fabbisogni con riferimento alla distanza
rispetto alle strutture efficienti della frontiera
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i risultati
Tipi di risultati ottenuti
 Componente territoriale dell’efficienza
• In alcuni casi le analisi hanno evidenziato l’esistenza di differenze territoriali nei punteggi di
efficienza (Prefetture, Istituzioni scolastiche, Strutture del MIBAC)
• Più spesso le strutture più efficienti si trovano al Nord e al Centro Italia
 Risorse recuperabili
• Per quasi tutte le strutture analizzate, i metodi statistici applicati indicano la possibilità di
margini di risparmio. Spesso le stime di risparmio più ampio derivano dall’applicazione del
metodo DEA (cfr con le unità più efficienti) e dall’ipotesi di accorpamento delle unità
Incrementi di produttività
• Per alcune strutture si è verificata la possibilità di ottenere incrementi di produttività senza
aggravio sui costi (Ispettorati Territoriali delle comunicazioni, Capitanerie di porto, Ispettorato
centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF))
Economie di scala (accorpamenti di strutture)
• Per alcune strutture si è evidenziata la possibilità di ottenere guadagni di efficienza
aumentando la scala produttiva (Prefetture e Istituzioni scolastiche)
• Necessità di analisi e approfondimenti per calare nella realtà le evidenze statistiche
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i risultati
Amministrazione
Strutture
% costo su
totale
periferia
Risorse recuperabili
Vigili del Fuoco
20%
65,4 Mln (4%) - 162,7 Mln (10%)
Prefetture
7%
56 Mln (10%) - 93 Mln (16%)
Ragionerie Territoriali dello Stato
7%
5 Mln (7%) - 21 Mln (8%)
5%
5,5 Mln (3%).
89%
2,5 Mln (7%) - 5,5 Mln (15%)
Istituti Penitenziari
37%
15,4 Mln (13%).
MAE
Uffici consolari
85%
7,1 Mln (16%)
MIT
Capitanerie di Porto
63%
ICQRF
9%
Archivi di Stato
22%
2,8 Mln (13%)
Biblioteche pubbliche statali
12%
5,2 Mln (19%)
INTERNO
MEF
MISE
GIUSTIZIA
MIPAF
Segreterie delle Commissioni
Tributarie
Ispettorati Territoriali delle
Comunicazioni
Ipotesi 1: 20,5 Mln per attività operative, 17,7 Mln per attività
amministrative
5 Mln - 5,4 Mln per attività ispettiva, 2,1 Mln per attività
sanzionatoria, 1 Mln (11%) per laboratori
MIBAC
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i Vigili del Fuoco
Vigili del Fuoco
• Caso pilota: costituzione di un Gruppo di lavoro interministeriale
Ministero interno (DVF) - Ministero economia (RGS) che
costituisce una anticipazione del modus operandi dei NAVS (ex L.
196/2009, art.39)
• Significatività dell’esperienza:
– Coinvolgimento attivo dell’amministrazione e condivisione obiettivi di
lavoro
– Gestione complessità delle analisi: ampia articolazione territoriale,
eterogeneità dei comandi, strutture operative che forniscono servizi di
sicurezza
– Valorizzazione del patrimonio informativo
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i Vigili del Fuoco
Alcune caratteristiche di complessità dei comandi e degli interventi svolti 1/2
•
Dimensioni diverse dei comandi: prevalenza dei comandi piccoli (52) rispetto a quelli medi
(41) e grandi (7)
•
Numerose sedi: 935 a livello nazionale, di diverse tipologie: “terrestri” (50%), “volontari”
(30%), “stagionali” (5%), “aeroportuali” (4%), “portuali” (3%), “altri distaccamenti” (8%).
•
Presenza di nuclei specialistici: nuclei elicotteristi (in 12 comandi), nuclei sommozzatori (in
28 comandi), nuclei S.A.F. (in tutti i comandi), N.B.C.R. (in tutti comandi). Sono presenti
anche Nuclei regionali.
•
Forte peso personale operativo: costituito per l’89% da permanenti e per l’11% da
volontari. Per il personale permanente la proporzione tra personale operativo e
amministrativo è 10:1.
•
Varie tipologie di mezzi : 13 mila automezzi (in tutti i comandi), 784 natanti (in tutti i
comandi), 38 velivoli (in 13 comandi), 407 mezzi aeroportuali (in 37 comandi).
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i Vigili del Fuoco
Alcune caratteristiche di complessità dei comandi e degli interventi svolti 2/2
Interventi di soccorso
• Numerosità degli interventi
• Varietà degli interventi
• Garanzia di soddisfacimento totale delle richieste di intervento, rispettando
determinati parametri di efficacia
Tipologia intervento
Falso Allarme
Incendi
Aeroporti e porti
Incidenti stradali
Recuperi
Statica
Acqua
Vari
Emergenza protezione civile (micro-calamità)
Intervento non più necessario
Totale
2008
20.555
236.731
389
34.986
7.434
31.890
41.862
324.105
436
47.620
746.008
2009
20.881
210.548
404
33.607
9.583
50.740
48.098
359.282
1.562
49.754
784.459
2010
19.507
197.166
393
34.131
8.566
37.720
46.479
345.192
800
47.519
737.473
2011
18.793
230.145
355
31.018
6.113
32.101
34.306
327.082
450
47.667
728.030
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i Vigili del Fuoco
Necessità di raggruppare i comandi (tipizzazione)
I comandi che appartengono allo stesso gruppo sono caratterizzati dalla
stessa funzione di produzione, ovvero dalla stessa tecnologia.
Individuati 4 raggruppamenti
1) Comandi senza dotazioni speciali (55 comandi)
2) Comandi dotati solo di distaccamenti portuali (8 comandi);
3) Comandi dotati solo di distaccamenti aeroportuali (16 comandi) e comandi
dotati sia di distaccamenti aeroportuali che di distaccamenti portuali (9
comandi );
4) Comandi dotati di nuclei elicotteristi (12 comandi).
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – i Vigili del Fuoco
Ai 4 raggruppamenti individuati sono stati applicati 2 metodi di analisi
• OLS:
- stima di una funzione di costo:
Costi = f(popolazione, superficie, interventi, tempi medi, personale impiegato, dotazione mezzi
speciali)
• DEA:
- Individuazione di una frontiera di efficienza:
Minimizzazione dei costi, dato un certo livello dell’output (numero di interventi, personale
mediamente impiegato negli interventi, dotazione di mezzi -proxy qualità del servizio-,
popolazione, superficie, tempi medi di arrivo)
- elevata variabilità dei punteggi di efficienza
- i comandi più efficienti producono ad un minor costo pro-capite e per intervento, con un minor
impiego in termini relativi di input e con una quota maggiore di personale volontario
• I modelli di cui sopra forniscono una forchetta di possibili margini di razionalizzazione (4% - 10%)
Necessità di calare risultati in contesto con rigidità oggettive (la domanda di intervento costituisce
una variabile esogena per il comando, obbligo di prossimità al cittadino, rischio del territorio, ecc.)
Necessità di ulteriori approfondimenti
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – le Prefetture
Prefetture
Varietà di funzioni
Costi per abitante – Anno 2010
• Ordine e sicurezza pubblica
• Diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello
straniero, immigrazione e diritto di asilo
• Protezione civile, difesa civile e coordinamento del
soccorso pubblico
• Raccordo con gli Enti Locali e consultazioni elettorali
• Applicazione del sistema sanzionatorio amministrativo
Nord
10.93
Media Italia
13.28
Centro
14.04
Isole
15.67
Sud
15.81
Costo pro-capite
0
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
y = 11381x-0.528
R² = 0.7029
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Costi
• Costo medio per abitante mediamente inferiore al
Nord
• Relazione inversa tra costo pro-capite e popolazione
(evidenza di presenza di economie di scala nella
funzione di costo)
0
1000000
2000000
3000000
Popolazione
4000000
5000000
• Prevalenza dei costi del personale (79%)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Il Rapporto sulla spesa 2012: le strutture periferiche – le Prefetture
• OLS:
- Stima di una funzione di costo: Costi = f(popolazione, delitti associazione mafiosa, dummy Nord)
• DEA:
- Individuazione di una frontiera di efficienza:
Minimizzazione dei costi, dato un certo livello dell’output (In mancanza di informazioni relative ai
servizi resi, è stato necessario impiegare variabili che approssimano la domanda dei servizi, ad
esempio: popolazione, residenti stranieri, delitti per associazione mafiosa, tossicodipendenti presso
strutture socio-riabilitative ).
-Il 62% delle Prefetture risulta sotto-dimensionato (occorrerebbe aumentare scala dimensionale).
-Le Prefetture sotto-dimensionate si trovano prevalentemente nelle province meno popolose.
-Le inefficienze di scala dovute a sotto-dimensionamento sono molto rilevanti per le province con
popolazione inferiore a 500.000 abitanti circa.
-Alle Prefetture del Nord sono associati punteggi di efficienza sensibilmente superiori rispetto alle altre
(efficienza media: Nord 0,95; Isole 0,86; Centro 0,85; Sud 0,83)
•I modelli di cui sopra forniscono una forchetta di possibili margini di razionalizzazione (10% - 16%)
Necessità di calare risultati nella realtà tramite ulteriori approfondimenti (ad es. tramite acquisizione
di informazioni in merito al volume dei servizi erogati dalle singole Prefetture e alle modalità di
erogazione degli stessi)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
L’applicazione concreta delle analisi
Applicazione concreta delle analisi di efficienza del Rapporto
Occorre distinguere due tipologie di intervento
A strutture esistenti (breve termine): miglioramento del processo produttivo per produrre lo stesso livello
di output a costi inferiori (interventi sui fattori della produzione) o per produrre un output maggiore a
parità di costo (interventi sulla produttività dei fattori)
Riorganizzazioni più ampie (lungo termine): razionalizzazione sul territorio dell’articolazione periferica
dello Stato sulla base di considerazioni di efficienza/economie di scala. Tale processo può essere
influenzato da fattori esogeni al controllo delle amministrazioni, quali valutazioni di natura politica
Nella pratica, le analisi di efficienza permettono:
-di disporre di informazioni dettagliate in merito alla “performance” di ogni singola struttura rispetto alle
altre strutture simili
- di individuare quantità di input da “rimodulare” per raggiungere eventuali livelli di efficienza maggiori
e quindi di effettuare caso per caso valutazioni circa il grado di realizzabilità di tali “rimodulazioni”
sulla base di approfondimenti condotti insieme con l’amministrazione e tenendo in considerazione
eventuali vincoli di natura esogena
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Conclusioni
Conclusioni
La scarsità di risorse rende più stringente anche per le amministrazioni dello Stato la
necessità di effettuare razionalizzazioni della spesa
I processi di spending review avviati negli ultimi anni consentono di individuare interventi
mirati, superando la prassi dei tagli indistinti e lineari
Le analisi condotte dalla Ragioneria con il Rapporto sulla spesa suggeriscono che può
essere intrapreso un percorso di recupero di efficienza nelle modalità di offerta dei
servizi da parte delle strutture periferiche delle amministrazioni dello Stato (e per
estensione anche da parte di altre strutture)
I risparmi conseguiti con il recupero di efficienza potrebbero anche essere proficuamente
impiegati nelle stesse amministrazioni per incrementare la capacità produttiva (ad
esempio tramite l’acquisto di mezzi operativi più sofisticati, l’incremento della
formazione del personale, …)
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012
Grazie per l’attenzione
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ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
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Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012