N. 124 Autunno 2014 del servizio dentario scolastico I bambini con background migratorio hanno abitudini diverse in fatto di pulizia dei denti? Uno studio della città di Zurigo. [ 7 ] L’A zione S alu t e or al e [ 3 ] A dol escen t i t r ascur at i [ 13 ] Me z zi didat t ici digi tal i [ 15 ] [ 2 ] Attualità EDITORI A LE Dr.med. Melinda Spiesshofer MPH, collaboratrice della Fondazione n. 124 / Au t u n no 2014 Shop online della SSO: www.sso-shop.ch per le OPD Da alcuni mesi lavoro presso la Fondazione per le OPD. Il mio campo di specializzazione è la salute pubblica. Il tema della salute è onnipresente nella nostra vita e pertanto va promosso in tutti gli ambiti possibili. Ciò è proprio quello che anche voi, care OPD, fate nelle vostre lezioni, promuovendo la salute dei denti e anche quella generale. Aiutate le giovani generazioni a crescere sane e di questo dovete andare fiere! Affinché il ruolo delle OPD venga ulteriormente riconosciuto e, di conseguenza, apprezzato, dobbiamo innanzi tutto credere in quello che facciamo e condividere meglio questa convinzione con gli altri. Non dobbiamo temere di mostrarci orgogliose del nostro lavoro se vogliamo che la società dia a questa attività appassionante e importantissima il riconoscimento che le spetta. Dopo tutto, sono molte le OPD che, negli ultimi decenni, hanno contribuito a ridurre la carie tra i bambini e a ottenere un vero e proprio successo. Chissà se le OPD riusciranno a svolgere questa funzione da pioniere anche nel campo della salute orale degli anziani e delle persone disabili. Oggi, nel nostro paese, l’aspettativa di vita alla nascita è una tra le più alte al mondo (84,7 anni per le donne e 80,5 anni per gli uomini), il che significa che dovremo occuparci sempre più della salute orale delle persone anziane. Al momento è difficile prevedere come tutto ciò avverrà, ma una cosa è comunque chiara: la vostra presenza, care OPD, sarà sempre più necessaria su molti fronti. Ed è proprio questo il messaggio che dobbiamo far passare alla società. IMPR ES S U M Editrice: Fondazione per le Operatrici di Prevenzione Dentaria (OPD), www.serviziodentarioscolastico.ch. Redazione/abbonamenti: Moussonstrasse 19, 8044 Zurigo, [email protected], CHF 40.– all’anno. Periodicità: 4 numeri all’anno. Redazione: Dr. F. Magri, Fondazione per le OPD, Sandra Küttel, Gabriela Troxler e Rahel Brönnimann, Servizio stampa e d’informazione SSO. I contributi senza sigla o senza nome dell’autore e nome della ditta rispecchiano il parere degli autori, che non deve necessariamente corrispondere all’opinione della redazione. Layout: Claudia Bernet, Berna. Stampa: Jordi Medienhaus, 3123 Belp. Tiratura: 550 esemplari. Fotografie: iStock, Fotolia © La redazione si riserva tutti i diritti. Vietata la riproduzione e la diffusione di interi numeri. È permessa la riproduzione previa indicazione della fonte. La Società svizzera odontoiatri SSO ha pubblicato numerosi opuscoli informativi sul cavo orale. Nello shop della SSO trovate gli opuscoli per i pazienti dedicati alle affezioni dentali, come le parodontiti, la carie o le erosioni, ai metodi di trattamento, agli infortuni ai denti e alla profilassi. Grazie allo shop online (www.sso-shop.ch), potete farvi inviare i prodotti direttamente a casa. Per ordinarli, dovete dapprima crearvi un conto sotto «Login» alla pagina Home. Una volta trovato l’opuscolo o l’articolo desiderato, mettetelo nel cestino elettronico. Al termine, potete controllare l’ordinazione e inviarla, e qualche giorno più tardi troverete i prodotti richiesti nella vostra bucalettere. Per domande sulle ordinazioni potete rivolgervi al Servizio stampa e d’informazione della SSO telefonando allo 031 310 20 80 o inviando una mail a [email protected]. n. 124 / Au t u n no 2014 Bocca sa n a [ 3 ] Bocca sana in corpore sano Tutti sanno che se non ci si lava i denti può formarsi una carie. Quasi nessuno, però, collega una cattiva igiene orale a una polmonite, a un parto prematuro o a un infarto, ma una correlazione c’è: la salute orale e lo stato di salute generale si influenzano a vicenda, come evidenzia la campagna di quest’anno dell’Azione Salute orale in Svizzera. Gabriela Troxler e Rahel Brönnimann Le infiammazioni in bocca coinvolgono tutto l’organismo: i batteri presenti nel cavo orale possono diffondersi in tutto l’organismo e causare problemi di salute. La parodontite (l’infiammazione dei tessuti di sostegno dei denti) è provocata dai batteri presenti nella patina che si forma sui denti, sulla lingua, negli spazi interdentali e sul margine gengivale, nonché da malattie sistemiche come il diabete. La campagna di quest’anno dell’Azione Salute orale in Svizzera si prefigge di illustrare queste correlazioni. Il diabete La parodontite influisce sulle malattie metaboliche croniche facendo salire al di sopra della norma i valori della glicemia (diabete). I diabetici non producono abbastanza insulina per regolare il tasso di zucchero nel sangue. Se un diabete viene riconosciuto troppo tardi o non viene curato, si rischiano danni gravi alla salute e persino la morte. I diabetici, infatti, possono perdere la vista o essere colpiti da infarto cardiaco. Per evitare simili problemi, queste persone dovrebbero tenere sotto controllo la loro glicemia, per esempio con preparati a base di insulina, seguendo una dieta sana e facendo movimento. La parodontite rende più difficile regolare il tasso di zucchero nel sangue: i focolai d’infiammazione in bocca fanno sì che le cellule non reagiscano sufficientemente all’insulina, che in questo modo ha un effetto minore sulla glicemia. D’altro canto, il diabete ha ripercussioni sulla salute dei denti e della gengiva. Rispetto alle persone sane, i diabetici hanno una maggiore predisposizione alle infezioni batteriche, perché nel loro sangue vi sono più mediatori d’infiammazione. Le persone che soffrono di diabete hanno spesso un sistema immunitario indebolito, il che permette ai batteri presenti in bocca di moltiplicarsi. Di conseguenza, i diabetici hanno maggiori probabilità di soffrire di parodontite o di carie. Tuttavia, con una buona igiene orale, i diabetici possono prevenire le affezioni alle gengive e al parodonto e, pertanto, tenere meglio sotto controllo la loro glicemia. Il diabete influisce sia sulla diagnosi da parte del medico dentista che sui trattamenti e sulle terapie. Per questo motivo, le persone che soffrono di diabete devono assolutamente informare il team attivo nello studio medico dentistico della loro malattia. Spesso, inoltre, i diabetici soffrono di rimarginazione lenta delle ferite, un aspetto di cui tenere conto per esempio in caso di estrazione di un dente o di un ascesso. Pericolo di parti prematuri Se una donna incinta soffre di parodontite, corre un rischio accresciuto che il bambino nasca prima della 37esima settimana di gestazione e/o che pesi meno di 2500 grammi. Numerosi studi hanno chiaramente dimostrato che vi è una correlazione tra parodontite e parto pretermine con neonato sottopeso (PLBW: Pre-Term Low Birth Weight). Continua a pagina 4 [ 4 ] n. 124 / Au t u n no 2014 Bocca sa n a Tuttavia non è ancora chiaro come mai una malattia parodontale possa rappresentare un rischio di parto prematuro. Al momento sono state formulate due ipotesi: i batteri presenti nel cavo orale provocano la rottura prematura delle membrane e quindi le doglie, oppure inibiscono la crescita del feto. Durante la gravidanza, il rischio di gengivite e di parodontite aumenta. A causa dei cambiamenti ormonali, la gengiva risulta più sensibile e reagisce in misura maggiore agli stimoli esterni: i batteri presenti nella placca che si crea sui denti irritano maggiormente e più velocemente la gengiva. Per questo motivo, è fondamentale che le future mamme adottino misure per prevenire le affezioni alle gengive e che si sottopongano a controlli dal dentista o dall’igienista dentale. Dato che durante la gravidanza occorre evitare le radiografie, a una donna che desidera avere un bambino si consiglia di sottoporsi prima della gravidanza a una visita dal dentista o dall’igienista dentale. gliorare l’igiene orale grazie alle istruzioni del medico dentista o dell’igienista dentale può aiutare a evitare che altri batteri aggressivi entrino nel circolo sanguigno attraverso la mucosa orale. Malattie delle vie respiratorie Problemi cardiocircolatori La parodontite aumenta il rischio di cambiamenti a livello vascolare e, di conseguenza, di problemi cardiocircolatori che possono essere letali. I batteri responsabili della parodontite e i relativi mediatori d’infiammazione possono essere trasportati dal sangue nel resto dell’organismo. In questo modo possono restringere i vasi, peggiorando l’irrorazione sanguigna e ostruendo le arterie. Il sangue coagula più velocemente, aumentando così il rischio di infarto cardiaco. In caso di parodontite grave, inoltre, il rischio di ictus è da due a tre volte più alto e colpisce soprattutto gli uomini ultrasessantenni. Oltre ai batteri della parodontite, altri agenti patogeni possono entrare nel circolo sanguigno attraverso la mucosa orale. Questo processo è definito batteriemia ed è la causa principale delle infiammazioni della membrana che riveste internamente le pareti del cuore (endocardite), nonché, a volte, dei disturbi del ritmo cardiaco. Per questo motivo è opportuno segnalare al medico dentista e all’igienista dentale eventuali insufficienze cardiache. Mi- Le affezioni al cavo orale e una cattiva igiene orale aumentano il rischio di malattie alle vie respiratorie. I batteri presenti in bocca vengono aspirati nella gola e nei polmoni, dove possono dare origine a malattie. In presenza di un sistema immunitario indebolito (per esempio negli anziani e nei bambini), tali batteri possono provocare una bronchite, una polmonite o persino un enfisema polmonare (ossia una dilatazione degli alveoli polmonari). In relazione alla parodontite e alle malattie delle vie respiratorie, un gruppo particolarmente a rischio è quello dei fumatori: da un canto il fumo riduce la funzione polmonare, dall’altro aumenta il rischio d’insorgenza di una parodontite. Le sostanze dannose che raggiungono i polmoni, come la polvere o i gas, danneggiano il sistema immunitario e riducono la capacità dei polmoni di autopulirsi. Le malattie reumatiche Analogamente alla parodontite, in caso di affezioni reumatiche le cartilagini e le ossa vengono intaccate. I pazienti n. 124 / Au t u n no 2014 che soffrono di parodontite hanno un rischio da una a otto volte maggiore di ammalarsi di artrite reumatoide. Al momento si stanno assiduamente studiando le cause di questa correlazione. Ad oggi è stato dimostrato che nel cavo orale delle persone che soffrono di malattie reumatiche sono presenti in misura maggiore i batteri della famiglia Prevotella. Questi batteri sono considerati importanti agenti scatenanti della parodontite ed è probabilmente per questo motivo che le persone affette da malattie reumatiche soffrono presto di una grave forma di infiammazione dei tessuti di sostegno dei denti. I batteri della parodontite sono inoltre in grado di accumularsi sulle articolazioni artificiali e di provocare altre infiammazioni. Bocca sa n a [ 5 ] Ulteriori informazioni su www.boccasana.ch La campagna nazionale «Azione Salute orale in Svizzera» è stata lanciata nel 2004 con l’obiettivo di promuovere e di mantenere la salute orale in tutte le fasce di età e in tutte le cerchie sociali della popolazione svizzera. A tale scopo, l’Azione Salute orale organizza ogni due anni delle campagne di prevenzione. La campagna di quest’anno è dedicata alla correlazione tra salute orale e stato di salute generale. Il sito web www.boccasana.ch illustra le correlazioni esistenti tra igiene orale e stato di salute generale. I visitatori del sito possono inoltre dare un voto ai vari personaggi e vincere così fantastici premi. Dal sito si possono anche scaricare opuscoli e cartelloni. Sensibilizzazione da parte delle OPD L’Azione Salute orale è promossa da una comunità d’interessi composta dalla Società svizzera La popolazione non è ancora pienamente conscia della correlazione esistente tra salute orale e stato di salute generale. A tale riguardo, le operatrici di prevenzione dentaria possono dare un contributo facendo opera di sensibilizzazione. Nello specifico possono spiegare ai bambini e ai giovani che un’igiene orale accurata non è efficace solo contro la carie, ma che fa bene a tutto l’organismo. In questo modo creano una base importante per il benessere degli adulti di domani. odontoiatri SSO, da Swiss Dental Hygienists (l’associazione professionale delle igieniste dentali) e dalla Ricerca elmex® (GABA Svizzera SA). Salute orale in Svizzera | www.boccasana.ch Il meglIo per l’IgIene orale quotIdIana - made In swItzerland gIornalmente gIornalmente Collutorio paro® dent • 250 ppm di fluoruro amminico/di sodio • senz’alcol né coloranti • al rinfrescante gusto di menta Dentifricio paro® amin • 1250 ppm di fluoruro amminico • senza SLS • con pantenolo, ad effetto antisettico e cicatrizzante, per esempio in caso di afte • RDA 23/58: poco abrasivo • al rinfrescante gusto di menta • disponible anche come dentifricio per bambini gIornalmente Spazzolini paro® classic NOVITÀ in 6 colori alla moda e con ciuffi di 39 setole disposti su 5 file • paro® exS39 extra sensitive – ultramorbido • paro® S39 – morbido • paro® M39 – medio settImanalmente settImanalmente Gel paro® fluor Gel paro® amin fluor • • • • • • • • • • 12’500 ppm di fluoruro al gradevole gusto di menta PH neutro (7) tubetto da 25 g disponibile anche nella confezione da 200 ml Profimed AG Dorfstrasse 143 8802 Kilchberg 12’500 ppm di fluoruro al gusto di fragola o altri frutti PH 4.5–5 tubetto da 25 g disponibile anche nella confezione da 200 ml 0800 336 411 [email protected] www.profimed.ch/shop www.paro.com paro® SISTEMA DI PREVENZIONE IGIENE ORALE E DENTALE Dentifrici e prodotti per l’igiene orale. 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Felix Magri Durante le lezioni di profilassi organizzate dalla città di Zurigo, si sono voluti osservare gli effetti dell’impiego di un «calendario della pulizia dei denti» sull’igiene orale quotidiana di un gruppo di bambini intorno ai 7 anni, con background migratorio, che frequentavano la scuola dell’infanzia o la scuola elementare rispetto ai bambini della stessa età senza background migratorio. Scelta dei bambini e modo di procedere Per lo studio sono stati scelti 636 bambini provenienti da 47 sezioni della scuola dell’infanzia e classi di prima elementare. I bambini sono stati divisi in due gruppi: quelli senza e quelli con background migratorio. Nel primo gruppo sono stati inclusi i bambini cresciuti in Svizzera con genitori immigrati, i bambini con un genitore svizzero e i bambini con le stesse competenze linguistiche dei bambini svizzeri. I bambini con nomi stranieri che, pur essendo cittadini svizzeri, presentavano gravi lacune in tedesco e in svizzero tedesco, sono stati invece inclusi nel secondo gruppo. Di questo gruppo facevano quindi parte solo i bambini in cui il background migratorio proprio o dei genitori risultava evidente. Per sapere con quale frequenza e in quali momenti della giornata i bambini si lavavano i denti, ognuno di loro è stato intervistato da un’OPD, che doveva porre ai bambini le seguenti domande: Quando ti lavi i denti? La mattina? A mezzogiorno? La sera? Li lavi più di tre volte al giorno? Usi un dentifricio contenente fluoruri? In seguito, le OPD hanno consegnato a ciascun ^ L’obiettivo del calendario della pulizia dei denti era di migliorare le abitudini quotidiane in fatto di igiene orale. bambino un calendario della pulizia dei denti e degli adesivi, spiegando loro come usarli (v. pag. 10). Sei mesi dopo, ogni bambino è stato di nuovo intervistato dalla stessa OPD. Per stabilire se la frequenza con cui i bambini si lavavano i denti fosse cambiata, ciascuno di loro ha dovuto ri- spondere alle stesse domande della prima intervista. Alla seconda intervista, inoltre, i bambini hanno dovuto portare il loro calendario della pulizia dei denti, sul quale avevano appeso gli adesivi. Il 58% dei bambini coinvolti nella prima intervista ha potuto essere intervistato anche sei mesi dopo, ma solo il 36% dei bambini con background migratorio, contro il 68% dei bambini senza background migratorio. Continua a pagina 8 [ 8 ] n. 124 / Au t u n no 2014 studio zurighese Ripartizione per età e sesso dei bambini che hanno partecipato alla prima intervista Ripartizione per età e sesso dei bambini che hanno partecipato alla seconda intervista Età Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 5 47 32 79 5 11 10 21 6 99 82181 6 34 18 52 7 73 82155 7 60 61121 8 79 80159 8 65 71136 9 5 1 6 9 Totale 303 277580 4 0 4 Totale 174 160334 1ª intervista 2ª intervista Bambini intervistati 580 334 58% Bambini con background migratorio 176 30% 64 19% 36% Bambini senza background migratorio 404 70% 270 81% 68% Risultati Stando alla prima intervista, i bambini senza background migratorio si pulivano i denti in media 2,44 volte al giorno, mentre i bambini con background migratorio 2,14 volte al giorno. La differenza non è enorme, ma statisticamente non può essere attribuita al caso: la differenza è legata al fattore migrazione. Rispetto ai bambini senza background migratorio, infatti, quelli con background migratorio si lavavano meno i denti soprattutto la mattina e a mezzogiorno. Dalla seconda intervista ai restanti 270 bambini senza background migratorio è risultato che si erano puliti i denti 2,55 volte al giorno, mentre per i restanti 64 bambini con background migratorio la media è salita a 2,58 volte al giorno. Questi ultimi, quindi, hanno azzerato la differenza che avevano rispetto agli altri bambini, anche per quanto riguarda i momenti della giornata dedicati alla pulizia dei denti. In entrambe le interviste non sono state osservate differenze tra maschi e femmine né tra i bambini della scuola dell’infanzia e quelli di prima elementare, e nemmeno per quanto riguarda la frequenza o i momenti della giornata in cui si lavavano i denti. LLL-Programma Come è stato usato il calendario della pulizia dei denti? Il progetto rientrava nel programma Live. In occasione della seconda intervista, 79 bambini senza background migratorio e 21 con background migratorio hanno riportato il loro calendario o hanno comunicato all’OPD quanti adesivi avevano incollato. In media, sull’arco dei sei mesi, sono stati incollati 375 adesivi (un adesivo corrispondeva a una pulizia dei denti e se ne potevano incollare al massimo 504). 47 bambini hanno inoltre riferito per quante settimane hanno usato il calendario: la media di questo piccolo gruppo è di 5,24 mesi, il che corrisponde a circa 21 settimane. Learn.Laugh., frutto della partnership tra la FDI, la Federazione che raggruppa le associazioni odontoiatriche nazionali, e l’Unilever Oral Care. Tramite le associazioni odontoiatriche nazionali, questo programma sostiene i progetti, proposti in 37 paesi del mondo, che mirano a migliorare la salute orale. L’obiettivo è che le persone lavino (almeno) due volte al giorno i denti con un dentifricio contenente fluoruri (www.fdiworldental.org/fdi-at-work/livelearnlaugh/). I genitori non hanno né criticato esplicitamente il progetto né si sono rifiutati di collaborare. Alcuni hanno solo espresso il sospetto che il progetto fosse una campagna promozionale di un’azienda. In alcuni casi, in cui si è intuito che mancava la collaborazione da parte dei genitori, le OPD hanno supposto, sulla base della loro esperienza, che tali genitori avessero rifiutato, senza esprimerlo, il progetto o non vi fossero interessati, un aspetto di cui tenere sempre conto quando si propongono simili progetti. Al progetto hanno inoltre partecipato 73 insegnanti, che lo hanno in maggioranza giudicato utile. La collaborazione tra OPD e insegnanti durante l’organizzazione delle interviste e la consegna dei calendari è stata buona. Alcuni di loro si sono mostrati molto interessati e hanno collaborato in maniera attiva, tanto che la maggior parte dei loro allievi hanno completato e consegnato il calendario. Questo dimostra che i docenti hanno avuto un grande influsso sull’uso, da parte dei loro allievi, del calendario, il che attesta quanto un progetto come questo possa essere influenzato dalla collaborazione dei docenti. Discussione e conclusioni Defezioni Sulla base delle esperienze fatte dalle OPD, ci si aspettava un numero rilevante di defezioni (che sono poi state pari al 42% dei bambini). Per questo motivo, si è pensato di coinvolgere un numero particolarmente elevato di bambini. Alla prima intervista mancavano già 56 dei bambini prescelti. Durante il progetto, poi, alcuni hanno cambiato classe, sono passati in seconda elementare, hanno traslocato, oppure il giorno dell’intervista erano in vacanza, malati o assenti per altri motivi, per cui non hanno più partecipato al progetto. A questi fattori «esterni» si sono aggiunti altri motivi, come la perdita di interesse, lo smarrimento del calendario, il disinteresse da parte dei genitori o l’influsso dei pari. n. 124 / Au t u n no 2014 Effetti del calendario e del progetto Il progetto ha avuto un effetto positivo sui bambini con background migratorio che hanno partecipato anche alla seconda intervista. Questi bambini hanno infatti riferito di aver migliorato il loro atteggiamento nei confronti della pulizia dei denti. Anche se per molti bambini di questa età la gestione del calendario non rappresenta un compito semplice, nella sua globalità il progetto ha avuto un effetto positivo: le OPD hanno osservato che il progetto ha contribuito ad aumentare l’interesse di molti bambini per il tema della pulizia dei denti. Inoltre, hanno affermato che l’intervista ha sensibilmente migliorato il rapporto tra loro e i bambini e che molti dei bambini intervistati (ossia circa il 50%) che non avevano riportato il calendario avevano la coscienza un po’ sporca o si vergognavano. Ciò fa supporre che molti bambini volessero collaborare, ma che non siano stati in grado di svolgere tutti i compiti assegnati, soprattutto a causa della loro giovane età (v. sotto). Il progetto ha avuto effetti positivi anche grazie all’interesse e alla collaborazione di alcuni insegnanti. L’ottimo rapporto con le OPD da parte del 50% circa di tutti i bambini fa pensare che anche i bambini che non sono riusciti a migliorare net- studio zurighese tamente il loro comportamento nei confronti della pulizia dei denti abbiano comunque in parte potuto approfittare del progetto. Nel valutare i risultati non bisogna dimenticare che le informazioni sono state fornite dai bambini, quindi probabilmente non rispecchiano fedelmente la realtà, perché in simili situazioni i bambini potrebbero essere portati a dire quello che ci si aspetta che dicano, anche se non tutto quanto dicono corrisponde al vero. Tuttavia, l’intervista a quattr’occhi con ciascun bambino dovrebbe aver ridotto al minimo questo rischio. Ad ogni modo, il desiderio di voler raggiungere determinati standard potrebbe stare a indicare almeno un po’ di interesse per il tema della salute orale. L’importanza dell’età Dato che molti bambini non hanno partecipato al progetto fino alla fine, occorre valutare il fattore età. Alcuni di loro sono riusciti a gestire il calendario, ma la maggior parte non ne è stata capace, il che significa che per questi bambini sui 7 anni il progetto era troppo ambizioso. Gran parte dei bambini interpellati erano troppo piccoli sia per la [ 9 ] durata del progetto sia per la manualità richiesta dal progetto. L’arco temporale del progetto, ossia sei mesi, era troppo lungo, e troppo spesso è stato interrotto dalle vacanze, dai giorni festivi e da altri eventi. Indipendentemente dal fatto che spesso i genitori non erano in condizione di sostenere sufficientemente i loro figli nel loro compito, per i bambini in questa fase dello sviluppo il progetto era prematuro. Inoltre, sono sorti altri problemi: i bambini che vivono in famiglie patchwork si spostano spesso da una casa all’altra. Questi bambini si sono quindi confrontati con problemi Continua a pagina 10 ^ Le OPD hanno spiegato a ciascun bambino come funzionava il calendario. [ 10 ] n. 124 / Au t u n no 2014 studio zurighese «tecnici» e non sono sempre riusciti a usare il calendario. Molti bambini hanno avuto questo genere di difficoltà, dimenticando il calendario soprattutto durante le vacanze. Ringraziamenti Si ringraziano le quattro OPD della clinica dentaria scolastica di Zurigo che, in collaborazione con gli insegnanti, hanno organizzato le interviste nelle classi, le hanno condotte con i bambini e hanno istruito i bambini Sulla base delle esperienze raccolte durante questo studio si possono trarre le seguenti conclusioni: 1. con i bambini di questa età, un calendario di questo genere può essere utilizzato al massimo per due mesi e solo a condizione di poter contare sulla collaborazione dei genitori; 2. per utilizzare bene questo calendario i bambini devono avere almeno 9-10 anni, quindi frequentare la terza o la quarta elementare. A questa età, i bambini hanno raggiunto uno sviluppo tale e acquisito le capacità cognitive necessarie per affrontare i compiti previsti dal progetto. A questa età, inoltre, vi sono maggiori possibilità che i bambini mantengano vivo l’interesse e cerchino di raccogliere il maggior numero di punti sull’arco di sei mesi. su come usare il calendario della pulizia dei denti. Si ringrazia inoltre il responsabile della clinica dentaria scolastica, per il sostegno che ha voluto accordare al progetto. Il calendario è stato prodotto e messo a disposizione da Unilever Svizzera. ^ I bambini con un background migratorio hanno approfittato del progetto. ^ Ogni volta che il bambino puliva i denti, incollava un adesivo sul calendario. Per ogni giorno c’erano tre caselle: quella del mattino, del mezzogiorno e della sera. Alla fine di ogni mese, il bambino doveva contare (con l’aiuto dei genitori) quanti adesivi aveva incollato e alla fine del progetto il numero di adesivi dei sei mesi. Una cura dei denti di qualità che diverte i bambini! Setole flessibili a V per una rimozione accurata della placca anche negli spazi interdentali Testina piccola per una pulizia profonda di tutti i denti Protezione efficace contro la carie Impugnatura antiscivolo con incavo per il pollice Rinforza efficacemente lo smalto dei denti Con fluoruro e calcio Contenuto di fluoruro adatto all’età (1450 ppm F) Con un delicato gusto di menta LP Lucky Punch ENTERTAINMENT ©2012 Lucky Punch, Rainbow, March Entertainment. Con una simpatica ventosa Grazie alla sua grande esperienza nell’igiene orale quotidiana dei bambini, Signal garantisce una pulizia delicata e una protezione sicura − e con gli eroi di Mia&me e Beyblade porta il divertimento in bagno. n. 124 / Au t u n no 2014 R apporto dell'OMS [ 13 ] < La depressione e la paura del futuro sono molto diffuse. sporto pubblici o leggi più severe, che limitino il consumo di alcol e la velocità sulle strade. Adolescenti trascurati Nell’immaginario collettivo gli adolescenti sono l’immagine stessa della salute. Stando a un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, però, si tratta di un’idea errata e pericolosa: anche la salute degli adolescenti, infatti, è esposta a rischi. Assistenza mirata Gabriela Troxler Si tende a pensare che gli adolescenti non abbiano problemi di salute, che fisicamente e psichicamente stiano meglio degli adulti e che non siano praticamente esposti ad alcun rischio. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), però, queste opinioni non sono solo errate, ma addirittura pericolose: i bambini e i ragazzi tra i 10 e i 19 anni non sono necessariamente più sani degli adulti, ma piuttosto confrontati con problemi diversi. Inoltre, spesso e volentieri si dimentica che prima della maturità mentale sopraggiunge quella biologica. Per questo motivo l’OMS chiede che la salute degli adolescenti venga presa molto più sul serio e che gli adulti li sostengano nella loro crescita e non li abbandonino a se stessi. Il futuro degli adolescenti è in pericolo I fattori di rischio per gli adolescenti non sono solo l’abuso di tabacco, alcol e droghe, ma pure la mancanza di esercizio fisico, un’alimentazione sbagliata, Le attività di prevenzione sono inoltre necessarie per combattere la depressione e la paura del futuro, molto diffuse tra gli adolescenti. A livello mondiale, la depressione è addirittura la prima causa di malattia in questa fascia di età. Inoltre, la percentuale dei decessi per suicidio continua a essere elevata. Da alcuni studi risulta che chi soffre di problemi psichici manifesta i primi sintomi prima dei 14 anni. il sovrappeso, le malattie trasmissibili sessualmente e la violenza tra pari. L’OMS mette in guardia la società sugli effetti distruttivi che questi fattori possono avere sul futuro degli adolescenti. Se non si adottano contromisure, si rischiano conseguenze a lungo termine, ossia anche quando i ragazzi di oggi saranno diventati adulti. Gli adolescenti necessitano di attenzioni e di cure che tengano conto dei loro bisogni. In questo ambito, l’OMS richiama tutti i paesi e la società ai propri obblighi. Tra i 10 e i 19 anni si gettano le basi della salute da adulti. Molte malattie croniche hanno le loro origini in questo periodo e a volte sono amplificate dall’abuso di alcol e di droghe, da un’alimentazione sbagliata e dal sovrappeso. La predisposizione personale influisce enormemente sulla crescita. Ciononostante, si possono adottare misure per proteggere meglio gli adolescenti, per esempio con leggi e campagne ad hoc, ma pure ascoltandoli e insegnando loro norme e valori in famiglia e a scuola. I problemi psichici sono molto diffusi Che cosa significa tutto ciò per un’OPD? Solo nel 2012, a livello mondiale sono morti circa 1,3 milioni di adolescenti, di cui centinaia di migliaia per cause evitabili. Tra le principali cause di decesso vi sono gli incidenti stradali, spesso legati al consumo di alcol e droghe, che nel 2012 hanno provocato la morte di circa 330 adolescenti al giorno. Per proteggere meglio i ragazzi occorre una prevenzione più mirata, per esempio un miglior accesso ai mezzi di tra- Avendo più volte all’anno contatto con i bambini e i giovani nell’ambito della loro attività, le OPD lavorano con i ragazzi di questa fascia di età. Il modo in cui entrano in contatto e si confrontano con loro non va quindi sottovalutato. Per gli adolescenti è importante ogni esperienza, positiva o negativa, che fanno con gli adulti. Ciò vale in particolare nel campo della promozione olistica della salute. Comodo e funzionale: lo spazzolino sonico «La maggior parte delle persone non è considerata molto diligente in fatto di pulizia dei denti». Chi desidera semplificarsi il lavoro, sceglie uno spazzolino elettrico. Ma quale modello scegliere? Un consiglio dagli esperti La scelta è ampia: ci sono spazzolini rotanti con una testina piccola e spazzolini sonici con una testina più lunga e vibrante. Quale testina è meglio nel caso specifico? A questa domanda l‘associazione dei consumatori tedesca Stiftung Warentest* fornisce un consiglio indicativo: «Le testine rotonde devono essere usate su ogni singolo dente e, su tutti i lati. Grazie alle loro dimensioni, le testine soniche, coprono una superficie maggiore alla volta. Potrebbero quindi essere la scelta migliore per le persone meno diligenti in fatto di pulizia dei denti». Voto finale “2,1” per Philips Sonicare Recentemente l‘associazione Stiftung Warentest ha confrontato nove spazzolini elettrici (rivista “test”, numero 12/2013). Gli esaminatori hanno assegnato come miglior voto complessivo un “buono” a cinque modelli, tra questi anche al Philips Sonicare EasyClean, quale modello di lancio della tecnologia sonica brevettata Sonicare di Philips. In soli due minuti, la testina dello spazzolino Sonicare della Philips si muove più di uno spazzolino manuale in un mese. * (test, numero 12/2013) Philips Sonicare EasyClean HX 6511 pulisce con la tecnologia sonica brevettata I bambini lo ameranno: Philips Sonicare For Kids Quando i bambini iniziano a imparare ad avere cura dei propri denti hanno bisogno di uno spazzolino che non sia solo efficace e sicuro: i piccoli devono avere anche voglia di usarlo tutti i giorni. Il nuovo Philips Sonicare For Kids può soddisfare queste esigenze elevate. Grazie alla tecnologia sonica brevettata, questo spazzolino rimuove in modo efficace la placca batterica dai denti decidui e dai denti permanenti appena spuntati, come conferma il prof. dr. Matthias Pelka della clinica odontoiatrica di Erlangen: «In uno studio ho mostrato insieme al mio staff che il Sonicare For Kids rimuove più placca degli spazzolini manuali». A questo si aggiunge l’aspetto accattivante dello spazzolino; infatti ogni bambino usa ciò che gli piace. Per questo motivo i bambini possono scegliere tra otto immagini: basta staccare uno dei bei motivi, incollarlo sullo spazzolino e pulirsi i denti. Due speciali funzioni aumentano inoltre il divertimento durante la pulizia dei denti: • KidPacer segnala con una melodia quando passare al quadrante successivo. • KidTimer aumenta gradualmente il tempo di pulizia nell’arco di 90 giorni fino ad arrivare ai 2 minuti consigliati dal dentista. Ulteriori informazioni su www.philips.ch/sonicare n. 124 / Au t u n no 2014 I media digitali [ 15 ] I media digitali sono dannosi per lo sviluppo mentale? Manfred Spitzer è neuroscienziato, psichiatra e filosofo, ed è conosciuto per la sua avversità nei confronti del materiale didattico digitale. È convinto che per i bambini i computer siano più dannosi che utili. Altri ricercatori, invece, criticano Spitzer per la sua parzialità e superficialità e affermano che il materiale didattico digitale ha del potenziale. Rahel Brönnimann Nel suo ultimo libro («Rotkäppchen und der Stress», che potrebbe essere tradotto liberamente con «Cappuccetto rosso e lo stress»), Manfred Spitzer, autore tra l’altro di «Demenza digitale», ha pubblicato 17 saggi sui fenomeni legati allo stress e sulla decadenza culturale nell’epoca digitale, chinandosi su svariate questioni, tra cui non poteva mancare quella riguardante l’influsso dei media digitali sullo sviluppo mentale dei bambini. Spitzer è convinto che passare troppe ore davanti a uno schermo comprometta lo sviluppo linguistico dei bambini e la comprensione di quanto succede intorno a loro, e che a lungo termine possa creare problemi di comportamento sociale, di apprendimento, di memoria e di attenzione. Far scorrere il dito: una benedizione o una maledizione? Manfred Spitzer ha dedicato un saggio del suo libro a uno dei movimenti oramai più frequenti che si fa con le dita della mano, quello dello scorrimento, ossia dello sfogliare elettronicamente con uno o più dita «pagine» sullo schermo di uno smartphone o di un ^ Cambiare schermata facendo «scorrere un dito» è un gioco da ragazzi, ma per Manfred Spitzer con questo gesto i bambini non imparano nulla. tablet. Nel giro di pochi anni, infatti, «far scorrere un dito» è diventato uno dei movimenti più frequenti degli esseri umani: stando a uno studio della Nokia, chi ha uno smartphone dà un’occhiata al suo telefonino in media 150 volte al giorno. Continua a pagina 16 [ 16 ] n. 124 / Au t u n no 2014 I media digitali Vi sono numerose possibilità per usare la mano e fare un determinato movimento, ma quello che succede in quell’istante nel nostro cervello è estremamente complesso. Secondo Spitzer, «far scorrere un dito» non è che un altro modo di maneggiare (in inglese: to handle) le cose, come tenere in mano un martello, dare una carezza o portare dei sacchi di cemento. Contrariamente ad altre capacità, però, questo «far scorrere un dito» non rappresenta una prestazione straordinaria del nostro cervello, bensì «uno dei movimenti più semplici che si possa immaginare (...). Una volta imparato, infatti, non lo si dimentica più». Il fatto che un bambino di due anni abbia fatto proprio questo movimento non è quindi nulla di eccezionale, bensì «un contributo fattivo all’istupidimento della prossima generazione.» Per apprendere e svilupparsi, un bambino ha invece costantemente bisogno di nuove sfide. I compiti da affrontare devono diventare sempre più difficili. Chi si esercita spesso con uno strumento o in una disciplina sportiva migliora ed è premiato per gli sforzi profusi. Viceversa, se il grado di difficoltà rimane sempre lo stesso, il bambino si annoia e smette di apprendere. I bambini imparano anche con le mani: chi impara solo vedendo, memorizza quanto appreso solo a livello visivo. Chi, invece, usa anche il tatto, registra ed elabora quanto appreso anche con il sistema motorio del cervello. In questo modo quanto imparato viene impresso meglio nel cervello e può essere richiamato alla memoria e usato molto più facilmente. «Ed è proprio questo il problema che pone l’iPad: si fanno scorrere le dita sulla sua superficie e nulla di più», conclude Spitzer. I bambini piccoli hanno bisogno di toccare e di comprendere tutto e di imparare con tutti i sensi, ma se un bambino di due anni soddisfa la propria curiosità semplicemente «passando un dito» sull’iPad, secondo Spitzer ne risentono lo sviluppo sensoriale, motorio, mentale, nonché la curiosità e la creatività. Scrivere a mano o con la tastiera Manfred Spitzer è convinto che studiare consultando Google non sia proficuo quanto lo sono i libri e i quaderni, e che le nozioni si possano imprimere più facilmente nella memoria a lungo termine scrivendole a mano su un foglio piuttosto che digitandole sulla tastiera. È da tempo che Spitzer afferma che le «esercitazioni digitali di scrittura» riducono le competenze di lettura degli allievi e ora le sue perplessità sono state confermate dalle esperienze di scrittura digitale fatte in Cina. Il cinese si compone di decine di migliaia di ideogrammi, che ovviamente non trovano spazio su una tastiera. Per poter comunque usare il computer, in Cina è stato adottato il sistema pinyin: con una tastiera si trascrive, usando i caratteri latini, il suono di una parola in cinese. A questo punto, il computer propone diversi ideogrammi che hanno un suono simile ma un significato diverso. In seguito, con un click del mouse si sceglie la parola desiderata. Diversi studi hanno però dimostrato che questo sistema di scrittura influisce sulle capacità di lettura degli allievi cinesi che lo usano spesso: circa il 42% degli allievi di quarta e quinta elementare presentano gravi problemi di lettura. Queste cifre sono in netto contrasto con le indagini condotte in passato, quando la percentuale di allievi con difficoltà di lettura oscillava tra il 2 e l’8%. Dagli studi risulta inoltre che i bambini che scrivono regolarmente a mano gli ideogrammi cinesi hanno migliori competenze di lettura. Critiche nei confronti delle teorie di Spitzer Manfred Spitzer viene spesso criticato di valutare in maniera troppo parziale e superficiale i media digitali e di citare unicamente gli studi che sostengono le sue tesi. Alcune delle sue perplessità, però, non vanno respinte tout court, perché i media digitali presentano di fatto determinati rischi per i bambini e i giovani. Va comunque detto che non mancano ricerche secondo le quali l’uso del computer non è solo dannoso per i bambini, ma può anche essere un ottimo strumento didattico. Stando ad alcuni studi, inoltre, i media digitali hanno effetti positivi sul nostro cervello, per esempio nel caso degli anziani, e al momento si ipotizza addirittura che i media digitali possano prevenire l’Alzheimer. È stato inoltre dimostrato che i bambini che alla scuola dell’infanzia apprendono la scrittura con il computer sviluppano lo stesso sistema funzionale nel cervello dei bambini che imparano a scrivere in maniera tradizionale. Persino i malfamati giochi «sparatutto» sembrano avere degli effetti positivi sull’attenzione, la memoria operativa e la capacità d’immaginazione spaziale. Contrariamente a quanto fa Manfred Spitzer, oggi non si può ancora affermare con certezza in che misura i media digitali influenzino lo sviluppo mentale dei bambini e dei giovani. A tale scopo sono necessarie ulteriori ricerche. Uso massiccio dei media digitali Sono molti i pedagogisti che raccomandano di evitare che i bambini piccoli usino il computer o guardino la televisione, e di limitarne l’uso ai bambini più grandicelli. Tuttavia, vietare in modo assoluto ai bambini di usare i media digitali non è certamente la strada giusta, perché altrimenti come farebbero a imparare a usarli in maniera assennata, che è proprio quello che devono fare? I computer, i telefonini e internet fanno parte del mondo mediale dei bambini e dei giovani e sono sempre più presenti nella nostra vita privata e professionale. Ciononostante, sono soprattutto le relazioni umane a essere determinanti per lo sviluppo dei bambini, non i media digitali. Infatti, sono proprio le relazioni umane a influenzare il rapporto che i bambini hanno con i media. n. 124 / Au t u n no 2014 PRODOT T I [ 17 ] GABA News n. 3/2014 La carie nel XXI secolo La fluorizzazione intensiva garantisce A che punto siamo oggi con la profilassi della carie? maggiore protezione Negli ultimi 50 anni, in Svizzera, la carie è costantemente diminuita, il che potrebbe indurre a pensare che oramai questa malattia comune sia stata debellata. Uno studio pubblicato recentemente nello Swiss Dental Journal ha tuttavia svelato alcuni dati interessanti sul tema della carie tra i bambini. Il 39% dei bambini di cinque anni presi in considerazione dallo studio aveva già una carie, il 18% persino più di due denti cariati. Il 99% dei genitori interpellati era convinto che la carie si potesse prevenire con un’igiene orale regolare e accurata. Il 17% dei genitori, però, ha affermato che la carie non si può evitare. Lo studio è giunto alla conclusione che le persone intervistate dispongono delle nozioni di base sulla prevenzione della carie, ma che permangono delle lacune sulla loro messa in pratica nella quotidianità. Ma allora servono strumenti ausiliari che rendano ancora più semplice ed efficace l’igiene orale? Il nuovo dentifricio di elmex®: combattere gli acidi prodotti dagli zuccheri prima che danneggino i denti Questo è l’obiettivo che elmex ® ha perseguito nel creare un nuovo dentifricio. Il nuovo dentifricio elmex ® Protezione Carie Professional™ combatte in maniera efficace le cause della carie grazie alla combinazione tra la tecnologia Pro-Argin ® e i fluoruri. Gli acidi prodotti dagli zuccheri e presenti nella placca che si forma sui denti vengono neutralizzati prima che possano intaccare lo smalto dei denti. I batteri presenti nel biofilm, infatti, decompongono l’arginina, dando forma a una base, che neutralizza gli acidi prodotti dagli zuccheri e che permette di ristabilire un valore pH non dannoso per lo smalto dei denti. L’efficacia di questa combinazione è stata provata da diversi studi clinici. Il nuovo dentifricio elmex ® Protezione Carie Professional™ può essere usato dai 7 anni e può essere acquistato unicamente negli studi medico dentistici o nelle farmacie. Quando spuntano i primi denti permanenti (all’incirca dai 6 anni, quando i bambini sono in grado di sputare), una volta alla settimana si consiglia di applicare sui denti un gel ad alta concentrazione di fluoruri (per esempio il gel elmex). Il momento migliore è la sera, prima di coricarsi, per esempio fissando un giorno specifico, come la domenica sera. In questo modo, i denti sono ulteriormente protetti dagli attacchi da parte degli acidi. Back to School: i set elmex® per bambini e ragazzi I set elmex ® per bambini (dai 3 ai 6 anni) e per ragazzi (dai 6 ai 12 anni) sono tuttora disponibili. Le confezioni da 24 per le classi sono in vendita a un prezzo di favore direttamente presso il nostro servizio clientela. Le confezioni contengono i seguenti prodotti: spazzolino elmex® (bambini o junior), campioncino di dentifricio elmex® (bambini o junior), bicchiere elmex® per sciacquarsi i denti, clessidra elmex ®, autocollante raffigurante Elmy o Mexy e opuscolo informativo sulla cura dei denti dei bambini e dei ragazzi. Le unità didattiche sul tema della profilassi dentaria, elaborate da GABA Svizzera in collaborazione con la ditta kik SA, sono tuttora disponibili sul sito www. kiknet-gaba.org, dove troverete molti testi, giochi e idee per lavoretti creativi ecc. destinati agli allievi della scuola elementare e media. Per ordinazioni e domande: Servizio clientela GABA Schweiz AG, 4106 Therwil, tel. 061 725 45 39 (dalle 8.00 alle 12.30), mail [email protected]. Per una pulizia professionale anche negli spazi interdentali. Le setole di pulizia più corte rimuovono la placca dalla superficie dentale PRO FESSIONAL Le setole interdentali più lunghe e finissime puliscono in profondità tra un dente e l’altro n. 124 / Au t u n no 2014 CORSI [ 19 ] Congresso svizzero delle OPD 4 novembre 2014 a Olten Programma 08:30 Iscrizione con caffè di benvenuto e possibilità di visitare l’esposizione 09:00 Saluti e informazioni da parte del presidente della Fondazione Dr. med. dent. Rolf Hess, presidente della Fondazione e vicepresidente della SSO 09:15 Alitosi e pulizia della lingua Prof. dr. Andreas Filippi, Cliniche di medicina dentaria dell’Università di Basilea 10:30 Pausa caffè / possibilità di visitare l’esposizione 11:00 Le allergie nella vita quotidiana Il bus dentario scolastico 2014 Relatore: capo clinica del reparto di allergologia della clinica dermatologica dell’ospedale universitario di Zurigo 12:15 Pausa pranzo (standing lunch) / possibilità di visitare l’esposizione 13:30 Compiti e sfide delle direzioni scolastiche 4 2533 Evilard / BE Albert Arnold, membro della direzione dell’Associazione svizzera dei 13 + 14 9000 San Gallo / SG direttori scolastici (VSLCH) 17 – 19 8733 Eschenbach / SG 24 – 28 8618 Oetwil am See / ZH e 8712 Stäfa / ZH 14:45 Pausa caffè 15:15 Il progetto ESSKI Susanne Anliker, responsabile del progetto, Istituto di lavoro sociale e salute, Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occidentale 16:30 ca. Fine dei lavori Il programma dettagliato è disponibile sul nostro sito: www.serviziodentarioscolastico.ch Calendario degli appuntamenti per il 2014 novembre 2014 dicembre 2014 1 – 5 5105 Auenstein / AG e 5108 Oberflachs / AG 8 – 12 1400 Yverdon / VD I servizi offerti dal bus dentario scolastico non sono aperti a tutti. Con riserva di modifiche. Per avere una conferma dell’orario, Regioni telefonateci allo 061 725 45 45. 21 ottobre 2014 Sursee: formazione continua per le OPD 20 novembre 2014 17 gennaio 2015 Lucerna: formazione continua per le OPD 21 gennaio 2015 Sursee: formazione continua per le OPD Aarau: formazione continua della VFSZP www.serviziodentarioscolastico.ch > Le OPD nelle regioni spon sor della Fon dazion e per le OPD IGIENE ORALE COMPROVATA IN UN NUOVO DESIGN! MBINI A B R PE TIRE A PAR NI. N DA I 6 A