SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ANCI LOMBARDIA 2) Codice di accreditamento: 3) NZ00504 Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE – REGIONE LOMBARDIA 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: AGGREGAMILANO 2014 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E01 - educazione e promozione culturale - centri di aggregazione 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: I CENTRI DI AGGREGAZIONE MULTIFUNZIONALE (C.A.M.) Il progetto, che si ripresenta per la quinta volta alla luce dei risultati positivi realizzati a partire dal 2009, si sviluppa all’interno dei Centri di aggregazione multifunzionale (C.A.M.), servizio del Comune di Milano presente in tutte le zone di Milano che dal 2003 sono luogo aperto a tutti i cittadini dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio. La proposta di quest’anno interviene in quattro dei nove CAM di zona: Cam zona 1, Cam zona 6, Cam zona 8 e Cam zona 9. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Fonte: Comune di Milano - Settore Statistica Le attività dei centri sono rivolte ai bambini da 0 a 3 anni, delle scuole primarie e dell’infanzia, giovani, adulti ed anziani. Le attività si rivolgono perciò all’intera popolazione residente in zona. L’aggregazione partecipata è la modalità per dare vita a percorsi ricreativi e formativi. Favorire dinamiche di gruppo, essere luogo dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio sono le finalità che muovono il servizio CAM in zona 1. I CAM di zona 1 offrono un ventaglio di proposte di tempo libero che non si sovrappongono e non vanno a duplicare quelle delle associazioni o enti presenti nei centri. Considerato che i CAM non hanno la pretesa né le strutture adatte a dare una soluzione a tutte le richieste avanzate dall’utenza, è emersa l’esigenza di creare una rete di riferimenti a servizi (pubblica, privata, di volontariato) che si possano attivare di volta in volta su ogni singolo problema; le proposte dei CAM devono pertanto 2 essere di integrazione ad essi valorizzando così le risorse presenti sul territorio e rispondendo alla molteplicità di richieste di informazioni da parte dei cittadini relative ai servizi offerti sul territorio zonale attraverso una mappatura delle risorse esistenti sul territorio. Sedi, utenza e partecipazione alle attività CAM anno 2012 e 2013 2012 2013 Garibaldi 6.715 6.890 Ponte delle Gabelle 2.539 2.480 Scaldasole 1.825 1.901 Romana 1.765 1.740 Totali 12.844 13.011 a. CAM "Garibaldi –Falcone e Borsellino" Il CAM è situato in un quartiere storico in cui si sposano modernità e valide memorie del passato (teatro Fossati e teatro Strehler) palazzi d’epoca sia popolari che di pregio artistico vie di vecchio percorso (via dell’Orso, Fiori Chiari e Fiori Oscuri) concorrono alla nuova veste di Corso Garibaldi. E' ubicato in una palazzina di 4 piani con ascensore a norma. Al piano terreno vi è la postazione degli esecutori dei servizi di accoglienza/informazione ed un salone di buon pregio architettonico, con entrata propria su C.so Garibaldi al civico 27, ampio circa 120 mq. Il salone è provvisto di licenza di agibilità dei locali per il pubblico spettacolo per 99 persone. Al primo piano è situato l’ufficio di segreteria del C.A.M. dei referenti di Centro della Cooperativa Sociale ALDIA e la sala riservata ai laboratori manipolativi ed espressivi ampia circa 60 mq e frequentabile da non più di 20 persone. Il secondo piano è composto da: o Sala 1 adibita a consulenze (legali, psicologiche). o Sala 2 adibita a consulenze (legali, psicologiche). o Sala 3 adibita a Servizio di Sussidiarietà anagrafica o Salone con capienza di massimo 30 persone per un totale di circa 40 mq. per laboratori e incontri culturali. o Sala A2 di ampiezza di circa 20 mq, frequentabile da un massimo di 10 persone e adibita ad attività di laboratorio. o Sala B2 di ampiezza di circa 15 mq, frequentabile da un massimo di 8 persone e 3 adibita ad attività di laboratorio. o Sala C2 di ampiezza di circa 15 mq, frequentabile da un massimo di 8 persone e adibita ad attività di laboratorio computer. Il terzo piano è una ludoteca attrezzata riservata ai bambini sino ai 6 anni composta da: o Un salone di ampiezza di circa 60 mq e frequentabile da non più di 35 persone. o Sala A3 di ampiezza di circa 20 mq frequentabile da non più di 10 persone, adibita ad attività di laboratorio; o Un atrio di ampiezza di circa 15 mq; o Sala B3 di ampiezza di circa 8 mq frequentabile da non più di 8 persone, adibita ad attività di laboratorio; o Sala C3 di ampiezza di circa 8 mq frequentabile da non più di 8 persone, adibita ad attività di laboratorio; In ogni piano vi sono 2 servizi di cui uno per portatori di handicap. Il C.A.M. è inserito in un giardino attrezzato (con panchine in cemento e area per il gioco dei bambini) con apertura anche da C.so Garibaldi con accesso agevolato per portatori di handicap; all'interno del giardino vi è un pregevole porticato di scuola bramantesca. La custodia è effettuata da tre dipendenti comunali turnisti dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 20.00 ed il sabato dalle 10.00 alle 19.00. Il servizio di pulizia è assicurato da una ditta in convenzione. Attività preferite dall’utenza Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza di adulti, giovani ed anziani sono: Ballo liscio Ambrosiano, Salott dì Milanes (cabaret, poesia in milanese), Corsi di computer base e avanzato, Corsi di cultura e lingua e Inglese, Ginnastica dolce, Gioca Bimbi Spazio ludoteca frequentato da bambini da 1/ 3 anni., corsi di meditazione, corsi di canto corale, le visite mediche specialistiche gratuite, gli incontri di cultura milanese, i concerti di musica classica e di lirica, la serie omaggio al clavicembalo, i laboratori anche per disabili “danzaterapia”, “interazione culturale”, “arte teatrale” e “espressioni plastico-pittoriche”. 4 b. CAM “Scaldasole” E’ ubicato in una struttura dell’A.L.E.R. (ex. Istituto Case Popolari) data in comodato al Comune. Il CAM è situato in un quartiere storico prospiciente alla basilica romanica di Sant’Eustorgio e nelle immediate vicinanze della Darsena e dei navigli. Un prato, ricavato dopo la demolizione di un quartiere popolare devastato dalle bombe del 1943, congiunge San Lorenzo a Sant'Eustorgio. In questo quartiere, pur essendosi molto modificato negli ultimi anni, è stato potenziato il terziario con la presenza di molti locali alla moda, negozi di abbigliamento e uffici. La via Scaldasole invece ha mantenuto una forte presenza del ceto popolare. Il CAM è costituito al piano terra: o da un ampio salone di circa 60 mq; o una saletta di circa 18 mq; o un ufficio per gli animatori e per il custode ampio circa 12 mq. Dal cortile interno con ingresso da Via Scaldasole, 5 vi è un accesso agevolato per portatori di handicap. Il salone del CAM Scaldasole è provvisto di licenza di agibilità dei locali per il pubblico spettacolo per 65 persone. Il servizio di segreteria svolto dagli animatori “Referenti di Centro“ per informazioni ed iscrizioni ai laboratori proposti dai CAM è attivo dal lunedì al venerdì e la domenica con orario 14.30 - 19.00. La custodia è effettuata da due dipendenti comunali turnisti dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 19.00. Il servizio di pulizia è assicurato da una ditta. Attività preferite dall’utenza Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza di adulti ed anziani sono: Ballo liscio Ambrosiano e di gruppo, Corsi di: italiano per stranieri, canto corale, tai chi, creatività bimbi, danza orientale, ginnastica dolce, in collaborazione con l’associazione culturale Firmala Vidya, tecniche di rilassamento. 5 c. CAM "Romana" E' costituito da due palazzine prefabbricate, ciascuna di circa 65 metri quadri, collegate con una tettoia (la struttura datata 1983 accusa le insidie del tempo). Il CAM è inserito in un ampio giardino attrezzato a parco giochi con due castelletti, due altalene, tre giochi a molla per bambini piccoli. Il giardino in cui è ubicato il centro è inoltre dotato di campo di pallavolo/basket, pista da pattinaggio, campo da calcio a cinque e due tavoli da ping-pong in muratura. Vi è anche un’area cani posizionata all’ingresso del giardino nei pressi della palazzina B. Sia il giardino che il centro sono privi di barriere architettoniche ed hanno tutti gli accessi agevolati per portatori di handicap. Il CAM è situato in un quartiere storico centrale con vie (ad esempio Orti e Curtatone) in cui vi sono ancora le case di ringhiera e vie dai palazzi moderni e lussuosi (pellegrini, porta romana), caratterizzato dalla vicinanza di numerose scuole (materna Vigentina e Crivelli, elementare Quadronno, superiori Berchet, Bertarelli De Marchi) e diversi ospedali (G. Pini, Policlinico) inoltre vi sono molte sede centrali di uffici pubblici (comunali, sanità). Il servizio di segreteria svolto dagli animatori per informazioni ed iscrizioni ai laboratori proposti dai CAM è attivo dal lunedì al venerdì con orario 15.00-18.00. La custodia è effettuata da due dipendenti comunali turnisti dal lunedì al venerdì con orario 08.00–19.00 (l’orario di apertura è stato anticipato per l’apertura dei cancelli verso C.so Porta Vigentina in orario scolastico). Il servizio di pulizia è assicurato da una ditta. Attività preferite dall’utenza Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza sono: Ginnastica dolce in collaborazione con 1°distretto ASL Milano, corso di yoga, di restauro, ballo latino americano, lingua inglese, frequentati da adulti e anziani Corso di calcio per bambini delle scuole materne ed elementari, giocare con la danza, laboratorio teatrale per bambini, “creando creando”, animazione musicale e clownerie frequentati da bambini tra i 5 e 8 anni. 6 d. CAM "Ponte delle Gabelle" E' ubicato nell’ambito dei giardini della Chiusa Leonardesca di Via San Marco. In questo quartiere, che è situato vicino a Brera, vi sono molti atelier di artisti e artigiani, musei (museo del naviglio, Pinacoteca di Brera, Museo Astronomico) la scuola superiore Parini, la sede storica del quotidiano Il Corriere della Sera oltre a molti locali di tendenza. Il CAM è costituito da: o un ampio salone di ingresso di circa 104 mq frequentabile da non più di 30 persone solo per attività di laboratorio; o una sala adibita a palestra con spogliatoi di circa 70 mq e 10 mq frequentabile da non più di 20 persone; o una “sala pianoforte” di circa 64 mq frequentabile da non più di 25 persone; o una sala adibita a ludoteca di circa 18 mq frequentabile da non più di 15 persone. Dal giardino vi è un accesso agevolato per portatori di handicap. Il servizio di segreteria svolto dagli animatori per informazioni ed iscrizioni ai laboratori proposti dai CAM è attivo il lunedì, mercoledì e venerdì con orario 15.0018.00. La custodia è effettuata da due dipendenti comunali dal lunedì al venerdì con orario 09.00–20.00. Il servizio di pulizia è assicurato da una ditta. Attività preferite dall’utenza Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza di giovani, adulti e anziani sono: il Ciclo di conferenze serali di Storia dell’arte, il corso di chitarra, il corso di ballo latino americano, la ginnastica dolce, il corso di Thai Chi Chuan, il corso tecniche di rilassamento a cura dell’associazione culturale Firmala Vidya, il corso di danze orientali e del ventre, il corso di lingua e cultura inglese e spagnolo, il corso di yoga e il laboratorio di danza creativa per bambini, frequentato da bambini da 6/9 anni Attività comuni ai quattro CAM “Segreteria teatrale, visite guidate e gite”, con utenza prevalente di adulti e anziani. Lo sportello “segreteria teatro senza limiti di età” è un servizio che raccoglie i desiderata dell’utenza dei CAM, ne verifica la fattibilità, stila delle schede descrittive ed effettua le prenotazioni per spettacoli di prosa, opera, balletti, musica folkloristica e concerti a tariffe agevolate per quasi tutti i teatri della città favorendo la fruizione delle proposte della città di Milano creando circuiti aggregativi. La crescita culturale attraverso l'aggregazione è tra gli obiettivi del servizio; a questo proposito da anni si organizzano visite in città e fuori porta, a musei, mostre e strutture architettoniche di particolare interesse. La maggior parte delle mete e degli spettacoli sono segnalate dagli stessi utenti, 7 attraverso la pubblicazione “MILANO PER LO SPETTACOLO” del Settore Cultura del Comune di Milano o attraverso recensioni o stralci di articoli di giornale. Soltanto per il Teatro alla Scala, esiste una convenzione particolare con il Comune di Milano, prevista solo per utenti in pensione e residenti in Zona 1 in quanto a disposizione vi sono solo 2 posti per CAM. I Centri si attivano per la raccolta delle segnalazioni e la distribuzione del materiale divulgativo. Molte di queste iniziative, a dimostrazione della loro validità, sono finanziate dal Consiglio di Zona e/o prevedono solo un parziale contributo da parte dell’utenza. Queste iniziative per molta gente che, in mancanza di tale servizio e di tale proposta, quasi sicuramente non avrebbe la possibilità di compiere, di fatto, agevolano la partecipazione e/o la visita di particolare iniziative (per esempio, le mostre e le gite fuori porta). Lo sportello “segreteria teatro senza limiti di età” è un servizio centralizzato che si svolge presso la sede del Settore Zona 1, è condotto dall’Ufficio di Coordinamento del servizio CAM Zonale, ogni martedì mattina non festivo dalle ore 10.00 alle ore 12.30. La scelta di privilegiare gli spettacoli in orario pomeridiano o il sabato e la domenica è dettata da due fattori: - l’esigenza dell’utenza di passare insieme alla famiglia il pomeriggio del sabato e della domenica gustando uno spettacolo a prezzi agevolati - utilizzare anche le pomeridiane a prezzi agevolati tradizionalmente destinate alle scuole per l’utenza dei CAM che normalmente predilige questi spettacoli a quelli serali. L’utente vaglia l’offerta attraverso i volantini contenenti la scheda descrittiva dello spettacolo, prenota e paga lasciando sempre i dati anagrafici e il martedì antecedente una la rappresentazione teatrale, l’utente ritira il biglietto e coglie l’occasione per aggiornarsi sulle novità offerte dalla segreteria ed eventualmente prenotarsi per un nuovo spettacolo. Le attività che comportano spesa per il Settore sono quelle proposte dall’utenza, vagliate dalle commissioni Zonali (PMZ, Cultura o dalla commissione Verde ed Identità) e deliberate dal Consiglio di Zona 1 quali ad esempio le annuali 4 gite fuori porta (il Settore provvede al pagamento del Bus, dell’assicurazione e delle guide mentre a carico dell’utenza rimane il pranzo e la quota di entrata a musei, palazzi o monumenti), le visite guidate alle mostre cittadine o la visita a monumenti cittadini che se non organizzati non sono visitabili quali le merlate e i sotterranei del Castello Sforzesco (il Settore provvede al pagamento della guide e dell’ingresso è gratuito per l’utenza). Le attività che invece non comportano spesa per il Settore sono i biglietti per gli spettacoli teatrali e alcune visite guidate condotte da volontari grazie alla collaborazione deliberata dal Consiglio di Zona1 con “ARTEINSIEME” sono gratuite sia per l’utenza che per il Settore. I teatri maggiormente coinvolti ormai da decenni, nell’organizzazione di detto servizio, sono i teatri storici del centro della città di Milano, Teatro San Babila, Teatro Nuovo, Teatro i, Teatro Carcano, Teatro Litta, l’Auditorium La Verdi attraverso il loro 8 ufficio gruppi, hanno sempre dimostrato una grande sensibilità offrendo le tariffe agevolate per gruppi al servizio CAM anche se non sempre si raggiungono il minimo di 10 posti opzionati per aver diritto alla agevolazione. Negli ultimi quattro mesi è stata registrata per la segreteria teatrale una presenza di utenza di 174 utenti tra i partecipanti alle visite guidate in collaborazione con “ARTEINSIEME” e gli aderenti agli spettacoli teatrali fin ora proposti e i cittadini che hanno chiesto informazioni sulle proposte. Chi lavora nel servizio Direttore Settore Zona 1 2 Funzionari Responsabili, uno del Servizio Servizi di Zona e l’altro della Gestione Politica 2 impiegate del Servizio Servizi di Zona Ufficio di coordinamento 2 impiegate che si occupano delle procedure riguardanti l’utilizzo da parte di “terzi“ (cittadini, enti o associazioni) dei CAM 2 impiegate che si occupano delle procedure riguardanti il Fondo a Render Conto dal Settore Zona (FARC) per il materiale e le attrezzature per le attività che si svolgono nei CAM 1 Responsabile Servizi Ausiliari 1 Impiegata Servizi Ausiliari che si occupa delle procedure riguardanti i 9 addetti all’accoglienza e alla informazione presso le strutture 9 dipendenti addetti all’accoglienza e alla informazione presso le strutture 3 dipendenti addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura del Consiglio di Zona 1 e portineria Via Marconi 2. Tutto il personale è dipendente del Comune di Milano Con chi collabora il Servizio CAM - Cooperativa Sociale ALDIA con 5 animatori “referenti di centro”. L’animatore “referente di centro” è da intendersi come soggetto di raccordo tra il coordinamento del Servizio CAM, l’utenza, gli animatori specialisti e le realtà istituzionali o associative con cui il Settore stipula collaborazioni. L’animatore “referente di centro” deve avere una visione complessiva delle attività dei Centri ed essere in grado di aggregare tutte le tipologie d’utenza possedendo un proprio bagaglio di tecniche relazionali e socio ricreative e duttilità nel gestire “situazioni estemporanee”. Per ogni centro un numero variabile di animatori “specialisti” a seconda della programmazione delle attività; l’animatore “specialista”, in Zona 1, deve supportare con le proprie competenze la programmazione del centro e coadiuvare il responsabile di centro nella realizzazione del progetto aggregativo. La qualità dell’esperto garantisce un ritorno di immagine e fidelizza l’utente. 9 - Teatro degli ANGELI (laboratorio, prove teatrali, spettacoli teatrali) - Teatro delle Donne (laboratorio di sceneggiatura, poesia, spettacolazioni poetiche teatrali) - Centro culturale cooperativa via Hermada (ciclo di conferenze sulla letteratura Inglese e Francese) - Associazione culturale Nirmala Vidya (tecniche di rilassamento) - ANFFAS, Milano e Arte Teatro e Handicap (AT&H), Orizzonti oltre l’Handicap, l’Associazione CAMINANTE Onlus di Milano dell'Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano (U.O.P) e l’Istituto Cooperazione Economica Internazionale (ICE I) per i laboratori anche per disabili “danzaterapia”, “inter-azione culturale”, di “arte teatrale” e di “espressioni plastico-pittoriche” - Associazione “ARTEINSIEME” per conferenze di storia dell’arte e visite guidate condotte da volontari - Associazione Coro cappella San Marco - Associazione Amici del Clavicembalo - Ass. ONLUS “La Conta” - Associazione Musicale Franceschi - Consulenza legale extragiudiziale Zonale, rivolto prevalentemente alle donne, offre uno sportello di ascolto, orientamento ed accoglienza servizio gratuito di consulenza legale garantito da avvocati esperti focalizzato principalmente su: diritto di famiglia in materia di separazioni, divorzi, adozioni, affidamenti, maltrattamento, diritto del lavoro e successioni ereditarie - Sportello di Mediazione Sociale e penale; il servizio è frutto di una convenzione col Centro Italiano per la Promozione della Mediazione e l’Assessorato alla Sicurezza offre a tutti coloro che hanno subito un’ingiustizia o una violenza la possibilità di risolvere il conflitto attraverso un processo di negoziazione garantisce alle vittime orientamento, supporto psicologico e consulenza legale. Un “ascolto attivo” che si concretizza attraverso interventi di mediazione diretta o indiretta per giungere a una risoluzione del conflitto. 10 2. CAM ZONA 6 (Sede 91912) Fonte: Comune di Milano - Settore Statistica a) Centro Aggregativo Multifunzionale – Sede di Viale Legioni Romane 54 La Collocazione di questo CAM all’interno della palazzina dove hanno sede il Consiglio di Zona, l’Anagrafe, il Presidio di Polizia Municipale ed il Servizio Sociale della Famiglia, favorisce la visibilità e l’accessibilità del servizio all’utenza di Zona 6. Inoltre, la palazzina si trova in una posizione strategica, in quanto è servita da diverse linee di trasporto di superficie ed è posizionata in corrispondenza della fermata MM1 PRIMATICCIO. Il quartiere ha una discreta densità abitativa con molti palazzi che gravitano attorno alla sede. La composizione della popolazione è varia, costituita da un consistente nucleo sociale medio-basso: numerosi sono gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica. Le attività più richieste e gradite dall’utenza sono i cicli di incontri di avviamento all’informatica, di lingue straniere, di ginnastica dolce, di letteratura e di storia, oltre ai vari laboratori manuali (decoupage, disegno, acquerello, bigiotteria, ecc...); attività ormai consolidate nel corso degli ultimi anni. Molto interesse e partecipazione sono riservate anche alle Conferenze su temi inerenti la salute e l’alimentazione. 11 I sondaggi di Customer Satisfaction effettuati nel corso degli anni hanno evidenziato, e poi è stato effettivamente riscontrato, che in questo quartiere sono molto richieste le visite guidate in città, ai musei, monumenti, mostre, ecc… e molto apprezzate sono anche le gite culturali fuori città, le cui mete entusiasmano sempre i partecipanti. L’interesse per queste iniziative è sempre in aumento, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Presso questo CAM viene anche effettuato un servizio gratuito di consulenza legale extragiudiziale sul diritto di famiglia e problematiche connesse e sul diritto successorio. Il servizio viene effettuato avvalendosi della consulenza degli avvocati dell’Ordine di Milano, previo appuntamento: Nell’ultimo anno è stato istituito anche lo SPORTELLO AIUTO DONNA, che sostiene le donne che subiscono maltrattamenti o abusi, sia di tipo fisico che psicologico, in contesto famigliare, sul lavoro, per strada o in altri ambiti e le accompagna all’utilizzo dei servizi presenti a Milano. La tipologia di utente, che quasi sempre si avvicina al CAM al termine del percorso lavorativo, è di età superiore ai 50 anni, si può sostanzialmente suddividere in due fasce: chi desidera partecipare alle iniziative di tipo laboratoriale tecnico-manuale, (qui forse è più facile socializzare e quindi far nascere amicizie che spesso proseguono oltre la frequentazione del CAM) e chi, invece, è interessato a partecipare a cicli di incontri di tipo culturale (in questo caso spesso si creano gruppi di autodidatti che proseguono il percorso base proposto dal CAM). Molte utenti apprezzano molto gli spettacoli musicali e teatrali (per i quali sono state attivate anche delle convenzioni con alcuni teatri cittadini, tra cui il Teatro alla Scala per proporre spettacoli a prezzi calmierati ed in orari graditi all’utenza). Il servizio reso dal CAM, è molto apprezzato dall’utenza, come risulta anche dalle indagini di customer satisfaction e purtroppo non sempre si riesce a soddisfare le richieste essendo i posti limitati, dando luogo alla formazione di liste d’attesa. E’ da evidenziare che la programmazione CAM si diffonde non solo grazie al materiale informativo del CAM (cartaceo e on-line) ma, soprattutto, per mezzo del “passaparola” tra amici, conoscenti, vicini di casa, ciò a significare l’interesse che riscuote presso i residenti della Zona 6. . b) Centro Aggregativo Multifunzionale Sede di Via S. Paolino 18 La Collocazione di questa sede CAM è servita bene da diverse linee di trasporto di superficie ed è in corrispondenza della fermata MM2 FAMAGOSTA. Il quartiere ha una propria omogeneità urbanistica essendo frutto di un unico disegno progettuale che risale agli anni 70 e contiene con equilibrio la parte residenziale e quella a servizi. I recenti lavori di ristrutturazione della palazzina consentono di avere spazi più ampi, ed anche l’annessione di altre stanze da adibire ad uffici o a laboratori con piccoli gruppi di persone, permette di svolgere, anche in contemporanea, attività quali la ginnastica, il ballo, ecc. ecc. Esso non è caratterizzato da particolari situazioni di disagio e vi è prevalente una positiva condizione sociale che anima e sostiene i punti tradizionali di aggregazione: 12 parrocchia, realtà sportive e scolastiche. Le attività più richieste e gradite dall’utenza sono i vari laboratori manuali (taglio e cucito, pittura su stoffa, decoupage, bigiotteria, ecc.), i corsi di ballo, attività ormai consolidate nel corso degli ultimi anni, che costituiscono l’attività principale di questa sede. Nel corso degli ultimi anni, si è aggiunta la pratica di attività motorie dolci quali il Thai Chi Chuan, la ginnastica dolce e, attività dedicate ai bambini e, precisamente, i corsi di inglese baby, di teatro e clownerie e di musica. Un discreto interesse è riservato anche per i laboratori di lingua straniera, per le visite turistico culturali e per le Conferenze su temi inerenti la salute, l’alimentazione. Minore, invece, si è rivelato l’interesse, da parte di questa utenza, rispetto a quella di Viale Legioni Romane, per i cicli di incontri su temi storici, di letteratura, ecc. Alcuni di questi sono realizzati in collaborazione con la Biblioteca Sant’Ambrogio. Anche presso questo CAM viene anche effettuato un servizio gratuito di consulenza legale extragiudiziale sul diritto di famiglia e problematiche connesse e sul diritto successorio. Il servizio viene effettuato avvalendosi dell’apporto specialistico degli avvocati dell’Ordine di Milano, previo appuntamento. La tipologia di utenza che frequenta questo CAM è simile a quella del CAM di Viale Legioni Romane. All’interno del CAM; riscuotono particolare successo i “Pomeriggi danzanti”, sia con musica dal vivo che con musica con C.D., che vengono realizzati mediamente quattro / cinque volte all’anno, tradizionalmente in occasione dell’8 marzo, ed in coincidenza con il periodo estivo e natalizio. c) Centro Aggregativo Multifunzionale Sede di Via LA Spezia 26/1 Questa sede CAM è situata in una palazzina, all’interno del Parco La Spezia. La sede è servita da diverse linee di trasporto di superficie ed è situata in corrispondenza delle fermate MM2 ROMOLO e FAMAGOSTA Contrariamente alle altre sedi, quella di via La Spezia non è inserita in un comparto densamente abitato, ma è circondata dall’ampio Parco La Spezia che favorisce, indubbiamente, nel periodo primaverile-estivo, la partecipazione dei frequentatori dell’area verde. La casetta del CAM La Spezia è punto di riferimento di molti frequentatori pomeridiani: tra questi, in particolare, mamme e bambini. Le attività più richieste e gradite dall’utenza che, in questa sede, vede il coinvolgimento di diverse fasce di età, a cominciare dai bambini, fino agli ultra settantenni, sono: la ginnastica dolce, attività ormai consolidata negli anni, che si svolge per 11 mesi all’anno, tutte le mattine, articolata in fasce orarie frequentate da gruppi diversi di persone, i cicli di incontri di lingue straniere, i corsi di yoga (attività introdotta nel corso degli ultimi due anni, che riscuote particolare successo tra l’utenza), i laboratori artistici/manuali, nonché gli “storici” pomeriggi danzanti di ballo liscio, del giovedì che, a partire dallo scorso anno, durante i mesi di luglio ed agosto, sono stati implementati aggiungendo anche il lunedì. Anche questa utenza apprezza molto sia le visite guidate in città, sia le gite in altre città, di taglio culturale. 13 Attività realizzate nel corso degli ultimi dodici mesi Le attività complessivamente realizzate dalle 3 sedi, durante gli ultimi dodici mesi, hanno visto la partecipazione di circa 10.700 persone, sia all’interno delle strutture C.A.M. che presso alcune sedi esterne, per esempio le visite guidate e le gite. Le attività realizzate si possono riassumere in 127 tra: laboratori artistici/manuali (decoupage, disegno, bigiotteria, maglieria, taglio e cucito, cartonaggio, pittura ad acquerello, sia di livello base che avanzato, ecc. ecc.), cicli di incontri di cultura generale, lettura, scrittura creativa, storia, filosofia, letteratura, bridge, apprendimento di lingue straniere, conversazione in lingue straniere, spagnolo, tedesco, inglese, corsi di ballo per adulti, corsi sportivi/attività motorie (ginnastica dolce, ginnastica in acqua, yoga, thai chi chuan). Sono stati realizzati anche eventi/incontri culturali quali, ad esempio: conferenze su tematiche varie, momenti di festa: pomeriggi danzanti per adulti, gite fuori città e visite guidate in città per adulti, oltre che attività varie di libera aggregazione (per esempio lo spazio aperto con attività laboratoriali in S. Paolino, gioco del burraco in Legioni Romane, ballo liscio tutti i giovedì in La Spezia. Da rilevare che, a partire dal mese di settembre 2011, presso le sedi CAM La Spezia e S. Paolino, sono state introdotte alcune attività, definite “integrative” della programmazione CAM, effettuate in fascia oraria diversa da quella tradizionalmente offerta dai CAM, e precisamente in orari serali, al sabato mattina e alla domenica pomeriggio, la cui realizzazione viene affidata a delle associazioni presenti sul territorio, con costi di frequenza calmierati, concordati con gli stessi organizzatori, e posti a carico dell’utenza. Tale novità, introdotta a titolo “sperimentale” per gli ultimi mesi dell’anno 2011, visto il gradimento riscontrato da parte dell’utenza, è stata riproposta anche durante l’anno 2012 ed il primo semestre dell’anno 2013. Tali attività sono: corsi di balli di gruppo, di boogie woogie, di shiatsu, di yoga, di danza terapeutica, di arteterapia, di tecniche posturali e di respirazione, laboratori espressivi sulla rappresentazione corporea maschili e femminili. In questo periodo il servizio ha collaborato con altri attori istituzionali: - per la conduzione di laboratori di tipo artistico/manuale e di cicli di incontri di tipo culturale, si è avvalso della collaborazione della Società Milano Sport che ha fornito alcuni degli esperti, in virtù di un contratto di servizi triennale, stipulato dalla Direzione Centrale Decentramento; - avvocati dell’Ordine di Milano, per l’erogazione del Servizio di Consulenza legale sul diritto di famiglia, - ass.ne CHILDREN IN CRISIS ITALY ONLUS per la realizzazione del PROGETTO ORCHESTRA GIOVANILE PEPITA, progetto che attraverso l’insegnamento di strumenti musicali, permette ai giovani studenti, che altrimenti non ne avrebbero l’opportunità, di entrare a far parte di un ensemble musicale, intervenendo, quando necessario, anche con la copertura dei relativi costi; Inoltre, il servizio vede la partecipazione, per la realizzazione di ulteriori laboratori di tipo artistico/manuale, di cicli di incontri di tipo culturale e di conferenze, di numerosi volontari (circa una trentina) che da anni collaborano gratuitamente con il C.A.M., 14 mettendo a disposizione della collettività le loro competenze e capacità. I tre volontari del Servizio Civile che hanno prestato servizio a partire dall’anno 2009 e sino a marzo 2013 sono stati accolti favorevolmente dall’utenza, costituita principalmente da persone anziane, e, oltre a portare una ventata di novità ed entusiasmo nel servizio, ne ha consentito il miglioramento sia qualitativamente che quantitativamente. 3. CAM ZONA 8 (Sede 91901) Fonte: Comune di Milano - Settore Statistica Il CAM di Zona 8 ha sei sedi: il centro di via Gorlini, il centro di via Jacopino da Tradate 9, il centro di via Lampugnano 145, il centro di via Lessona 20, il centro di via della Pecetta 29 e il centro di via Val Trompia 45. Le principali caratteristiche del CAM sono le nuove forme di progettualità tra i servizi che permettono di promuovere iniziative e coinvolgere fasce di persone che attualmente non usufruiscono del servizio. Sono proposti progetti innovativi sul territorio, per portare alcune attività promosse dal servizio nei quartieri che ne sono sprovvisti, attraverso l’ottimizzazione delle strutture, delle risorse e degli operatori. La partecipazione di Associazioni zonali con un maggior coinvolgimento delle stesse e un lavoro di interscambio con le biblioteche rionali è una caratteristica del CAM. 15 Il CAM offre ai bambini, adolescenti, adulti e anziani attività ludico animative per il tempo libero, creando in tal modo, occasioni di incontro e aggregazione tra le diverse fasce di utenza. a) CAM di via Jacopino da Tradate E’ una struttura su due piani composta da un piccolo salone e da alcune stanze adibite alle attività di laboratorio. Le attività realizzate negli ultimi dodici mesi sono: Laboratori manuali - Creatività bambini (n° 4 bambini iscritti); - Pittura su stoffa (n° 4 adulti/anziani iscritti); - Pittura a olio (n° 8 adulti/anziani iscritti); Corsi sportivi - Attività motoria (n° 90 adulti/anziani iscritti). Libera aggregazione - Ballo liscio (n° 70 – circa - adulti/anziani iscritti); - Burraco (n° 5 adulti/anziani iscritti); - Tornei di scopa; - Tornei di scala 40; - Tombolate. b) CAM di via Gorlini E’ costituito da uno spazio aperto, adibito in parte a giardino e in parte a orto, da un piccolo spazio chiuso e da un ampio porticato idoneo alle attività di danza e allo svolgimento di feste. Il periodo di aperture è prevalentemente aprile – ottobre. c) CAM di via Lampugnano Dispone di un ampio giardino e di vari spazi al coperto, che permettono di realizzare diverse attività contemporaneamente. Le attività realizzate presso tale centro negli ultimi dodici mesi sono: Libera aggregazione - Punto chiacchierino: (n° 25 adulti/anziani iscritti); - Danze popolari: (n° 50 – circa – adulti/anziani iscritti); - Ballo liscio: (n° 100 – circa – adulti/anziani iscritti). - Corsi sportivi: 16 - Ginnastica posturale: (n° 40 adulti/anziani iscritti); - Attività motoria (n° 210 adulti/anziani iscritti). Seminari formativi - Laboratorio musicale: (n° 8 bambini iscritti); - Laboratorio di inglese: (n° 40 adulti/anziani iscritti su tre livelli); - Laboratorio di spagnolo: (n° 15 adulti/anziani iscritti); - Laboratorio musicale II°: (n° 8 bambini iscritti); Laboratori manuali - Pittura su stoffa: (n° 25 adulti/anziani iscritti); - Pittura su stoffa II: (n° 20 adulti/anziani iscritti); - Origami: (n° 8 bambini iscritti), - Giocoloriamo: (n° 12 bambini iscritti); - Pittura a olio: (n° 40 adulti/anziani iscritti); - Acquerello: (n° 18 adulti/anziani iscritti); - Laboratorio creativo: (n° 15 adulti/anziani iscritti); - Restauro: (n° 8 adulti/anziani iscritti); - Disegno: (n° 16 adulti/anziani iscritti); - Decoupage: (n° 8 adulti/anziani iscritti). Spettacoli - Spettacoli di musica dal vivo. Feste - Feste di compleanno; - Feste varie. d) CAM di via della Pecetta E’ costituito da una costruzione di 250 mq e da un ampio spazio verde di 16.000 mq. Nella prima, si trova sportello accoglienza, una sala ritrovo, un laboratorio per le attività creative, l’ampio salone per le attività espressive e le feste; nel giardino vi sono giochi, due tettoie per attività diverse e campi sportivi. Le attività realizzate negli ultimi dodici mesi sono: Corsi sportivi - Attività motoria (n° 120 adulti/anziani iscritti); - Baby dance (n° 50 – circa – bambini iscritti); Laboratori manuali - Pittura bambini (n° 6 bambini iscritti); 17 - Creatività bambini (n° 8 bambini iscritti); - Laboratorio creativo (n° 8 adulti/anziani iscritti); - Decoupage (n° 16 adulti/anziani iscritti); - Pittura adulti (n° 8 adulti/anziani iscritti); Seminari formativi - Laboratorio informatica: (n° 20 adulti iscritti); - Laboratorio di spagnolo: (n° 8 adulti/anziani iscritti); Libera aggregazione - Ballo liscio (n° 100 – circa – adulti/anziani iscritti); - Bridge (n°16 adulti/anziani iscritti). Feste: - Feste di compleanno; - Feste varie. e) CAM di via Val Trompia Dispone di un grande giardino con la presenza di un campo bocce e di uno spazio per la libera aggregazione. Le attività realizzate negli ultimi dodici mesi sono: Libera aggregazione: - Gioco delle carte (n° 50 adulti/anziani presenti). - Tornei di carte, - Tombolate Corsi sportivi: - Gioco delle bocce (n° 50 adulti/anziani presenti). Feste: - Feste di compleanno, - Feste varie. f) CAM di via Lessona E’ una struttura su tre piani composta da due ampi saloni e alcune stanze che rendono possibile l’aggregazione e l’integrazione tra persone di diverse fasce d’età. Le attività realizzate negli ultimi dodici mesi sono: Laboratori manuali: - Decoupage (n° 12 adulti/anziani iscritti); - Bambole di stoffa (n° 6 adulti/anziani iscritti); 18 - Pittura su stoffa (n° 6 adulti/anziani iscritti); - Creatività bambini (n° 12 bambini iscritti); - Creatività adulti (n° 12 adulti iscritti); - Laboratorio di pittura su stoffa (n° 6 adulti iscritti). Corsi sportivi: - Tango (n° 12 adulti/anziani iscritti); - Capoeira adulti (n° 25 adulti/anziani iscritti); - Capoeira bambini (n° 16 bambini iscritti); - Attività motoria (n° 200 adulti/anziani iscritti); - Ginnastica posturale (n° 20 adulti/anziani iscritti); - Basket (n° 9 bambini iscritti); - Corso di ballo liscio (n° 16 adulti/anziani iscritti); - Hip-hop e Break dance (n° 18 giovani iscritti). Libera aggregazione: - Ballo liscio (n° 90 – circa – adulti/anziani iscritti). Seminari formativi: - Laboratorio di fotografia (n° 6 adulti iscritti); - Laboratorio di informatica (n° 18 adulti iscritti); Feste: - Feste di compleanno; - Feste varie. Gite: - Uscite nella città di Milano. Inoltre, presso la sede CAM di via Lessona 20 sono presenti alcuni sportelli che si occupano di accogliere, ascoltare, informare e indirizzare gli utenti presso le strutture sociali, distribuite sul territorio cittadino, a seconda delle problematiche presentate: - orientamento al percorso legale - offre un servizio di consulenza legale gratuito, preposto a problematiche riguardanti il diritto civile, con particolare riferimento al diritto di famiglia, offrendo consulenza per separazioni, divorzi, affidamento, adozioni, successioni ereditarie, maltrattamenti; diritto penale; diritto commerciale e diritto del lavoro. Il servizio è gestito dall’Ordine degli Avvocati di Milano; - amministratori di condominio in Zona - è lo sportello ANACI, associazione nazionale amministratori condominiali che si occupa di dare informazioni sulle problematiche di condominio. - Ascoltami - si rivolge a persone che provengono dal mondo delle Partite IVA, apre un luogo di intercettazione del disagio professionale, economico e abitativo. La gestione è a cura dell’Associazione Articolo 4. 19 Tutte le attività proposte hanno finalità di associazione e di potenziamento delle capacità espressive dei fruitori del servizio. I centri del CAM lavorano in un’ottica di rete sul territorio al fine di garantire l’ottimizzazione del servizio. In particolare: i Centri Gorlini e Lampugnano soddisfano l’utenza situata nei quartieri Gallaratese, Trenno, Bonola, San Leonardo e Molino Dorino; i Centri Jacopino da Tradate e Pecetta soddisfano l’utenza situata nei quartieri Fiera, Sempione, Cenisio, Sarpi; i Centri Val Trompia e Lessona soddisfano la numerosa utenza di Quarto Oggiaro, Vialba, Villapizzone. I sei centri del CAM di Zona 8, prima menzionati, sono aperti dal lunedì al sabato dalle ore 13.00 alle ore 19.00; tale orario è soggetto ad aperture straordinarie mattutine, serali e domenicali, attuate in occasione di iniziative specifiche. Non vi sono chiusure estive. Il personale che lavora per il servizio CAM è il seguente: - 1 Direttore Settore Zona dipendente - 1 Funzionario Responsabile del Servizio Supporto agli Organi di Zona - 1 Istruttore dei Servizi Socio assistenziali dipendente che si occupa del coordinamento delle attività dei 6 Centri di aggregazione multifunzionale - 1 Istruttore amministrativo dipendente che si occupa di customer - 2 Istruttore amministrativo che si che si occupa delle procedure riguardanti il Fondo Maap dal Settore Zona per il materiale e le attrezzature per le attività che si svolgono nei CAM, - 1 esecutore dei servizi amministrativi che si occupa di inserimento dati, stampa programma, diffusione volantini, - 12 ausiliari dipendenti che si occupano della sorveglianza, apertura e chiusura dei centri, dell’accoglienza e dell’informazione presso le strutture Centri di aggregazione multifunzionale. Collaborazioni con altri enti - Arciragazzi con operatori con contratto a progetto di durata annuale: 4 animatori e 1 esperto attività motoria presso i centri Jacopino da Tradate e Pecetta, 4 animatori di cui 1 anche esperto attività motoria, 1 esperto presso lo spazio ascolto presso i centri Lessona e Val Trompia, 4 animatori e 1 esperto attività motoria presso i centri Lampugnano e Gorlini; - Associazione Abadà Capoeira; - Associazione Gruppo Sirio; - Associazioni iscritte all’Albo Zonale; - l’Ordine degli Avvocati di Milano, - Anaci; 20 - Associazione Articolo 4. Nell’ultimo anno il servizio CAM è stato aperto al pubblico per circa 12.500 ore e ha fornito 10.700 ore di libera aggregazione che si sono affiancate alle numerose ore di laboratori e corsi gratuitamente offerti alla cittadinanza. Numerosi sono stati anche gli eventi offerti a tutte le fasce d’età (feste, inaugurazioni, etc.) L’obiettivo che il Settore si era prefissato, considerando l’indirizzo avuto dal Consiglio di Zona con il riscontro anche da parte del Presidente della Commissione PMZ era quello di proporre un’offerta di attività equilibrata fra i tre centri maggiori (Pecetta, Lessona, Lampugnano). L’utenza si ritiene soddisfatta e gli aspetti positivi sono preponderanti, tenuto conto delle specificità di ogni centro. 4. CAM ZONA 9 (Sede 91892) Fonte: Comune di Milano - Settore Statistica In Zona 9 le attività dei 2 Centri di aggregazione multifunzionali sono rivolte ai bambini delle Scuole Primarie e dell’Infanzia, giovani, adulti ed anziani. L’aggregazione partecipata è la modalità per dare vita a percorsi ricreativi e formativi. Inoltre, sempre in Zona 9, è presente anche un centro di aggregazione giovanile (C.A.G.) che propone attività educative e per il tempo libero per una specifica fascia d’utenza che è quella preadolescenziale e adolescenziale. I C.A.M e i C.A.G. offrono un ventaglio di proposte di tempo libero che non si 21 sovrappongono e non vanno a duplicare quelle fatte da quelle associazioni o enti presenti nei Centri. Considerato che i Centri Aggregativi Multifunzionali non hanno la pretesa né le strutture atte a dare una soluzione a tutte le richieste avanzate dall’utenza, è emersa l’esigenza di creare una rete di riferimenti a servizi (pubblica, privata, di volontariato) che si possano attivare di volta in volta su ogni singolo problema, le proposte dei CAM devono pertanto essere di integrazione ad esse valorizzando così le risorse presenti sul territorio, venendo spesso a contatto con una molteplicità di richieste di informazioni da parte dei cittadini relative ai servizi offerti sul territorio zonale. Sia pur nelle differenze e peculiarità tra i centri, la posizione dei CAM sul territorio consente a tutti i cittadini della Zona di usufruire del servizio. Gli orari dei centri di consueto dal lunedì al venerdì, coprono la l’orario pomeridiano (15,30/19,00). a) CAM CIRIE’ (Via Ciriè, 9) Il centro di Via Ciriè, aperto nel 1995 in sostituzione del Centro Territoriale Sociale Cesari, è al centro dell’omonimo quartiere in Zona Niguarda. Da questo quartiere si accede da più punti nel vasto e ridente Parco Nord di Milano, uno dei più grandi parchi della provincia. Nelle vicinanze sorge l'Azienda Ospedaliera "Niguarda Cà Granda" (Ospedale di Niguarda). In zona inoltre troviamo parecchie scuole materne, elementari, medie e due istituti d'istruzione superiore: il liceo scientifico "Bertrand Russell" e l'istituto tecnico “Galvani" (quest'ultimo ospita anche un liceo scientifico tecnologico e, dal 2006, un liceo linguistico). Il centro è situato in un edificio a più piani, luminoso, moderno dotato di palestra, sala teatro e circondato da un ampio giardino dotato di campo bocce in via di riattivazione. All’interno della stessa struttura trova spazio anche il Centro di Aggregazione Giovanile. Nel centro, aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 15,00 alle 19.00, è disponibile anche una sala prove audio perfettamente insonorizzata, con una dotazione strumentale di tipo professionale. Di essa possono avvalersi tutti i frequentatori del Centro che intendano cimentarsi con la musica così come quei gruppi musicali e complessi che muovono i primi passi nel mondo artistico musicale milanese. L’accesso a questa sala prove, così come tutte le attività offerte dal Centro, è gratuito ed è anche gratuito l’uso della ricca dotazione di strumenti acustici ed elettronici. A questa attività si affianca quella di un gruppo di cabaret che sperimenta varie tecniche di animazione per le basi di giocoleria e di sculture con i palloncini. Inoltre, è stato strutturato uno spazio dove si ballano danze latino-americane, balli di gruppo e ballo liscio, il tutto intervallato da momenti di intrattenimento. Oltre a danzare, gli utenti del Centro, possono avvicinarsi a quelle forme di attività corporea mutuate dalla cultura orientale ormai affermata anche da noi. 22 Non si tratta di veri e propri corsi di Yoga ma da questa disciplina vengono proposti momenti di studio armonico del proprio corpo. Anche questa particolare attività viene svolta in un ambiente dedicato che possiede una pavimentazione compatibile. Nell’ambito delle varie attività trova spazio il momento della libera aggregazione per cui sono presenti diverse sale per i giochi di società e per il gioco delle carte, etc. Vengono organizzati laboratori di manualità creativa sia per adulti che per bambini; di attività motoria rivolta ad un’utenza di adulti ed anziani (che si avvale di un’ampia palestra attrezzata), laboratori di computer, di lingue e animazione teatrale per tutti. Anche quest’ultima attività, grazie agli ampi spazi di cui dispone il Centro, può giovarsi di un piccolo teatrino con palco e “americane” ed un prezioso pianoforte a coda. Grazie alla disponibilità di questo strumento sono attivi corsi di pianoforte oltre che di chitarra e canto. Per i più piccini, ma non solo per loro, vi è un teatro dei burattini che consente di cimentarsi nella regia, costruzione e gestione dei personaggi, insomma a muovere i primi passi e ad appassionarsi all’arte del teatro e, da quest’anno laboratori di calcio. b) CAM CASSINA ANNA (Via Sant’Arnaldo, 17) Il CAM Cassina Anna in Via Sant’Arnaldo 17, apre, inizialmente in via transitoria, nel gennaio 2006 con l’iniziale idea di essere il sostituto temporaneo del CAM Ciriè, che è stato in fase di ristrutturazione dal gennaio 2006 al novembre 2007. Nel luglio 2007 le attività del CAM di Cassina Anna, sono state rilanciate incrementando il numero di animatori (più del doppio) e arricchendo notevolmente l’offerta del servizio sia dal punto di vista delle attività, che dal punto di vista degli spazi e attrezzature resi disponibili. Visto il significativo riscontro dell’utenza, che ha particolarmente apprezzato la nuova équipe e le molteplici iniziative, si è ritenuto di dare continuità a questo Centro che è rimasto aperto anche dopo la conclusione della ristrutturazione del CAM di Via Ciriè. Cassina Anna è un articolato e pregevole complesso urbanistico architettonico situato nel cuore del quartiere Bruzzano (zona Dergano), detto 'Dei due Borghi', ossia le cascine del Sasso e Isola. La sua originale unitarietà urbanistica deriva anche dal fatto che questo borgo fu Comune fino al 1868 e chiunque riconosce l’innegabile valore e bellezza del suo centro storico assai vario e piacevole. Cassina Anna, che storicamente fungeva da scuderia, è parte del complesso architettonico visconteo di cui porta gli stemmi originali (serpente coronato col bambino in bocca). Essa è stata villa rustica del '400 come si apprende dalla data (1467) scolpita nel serraglio della porta d’ingresso. Oggi vi hanno sede: una biblioteca comunale, un centro anziani, un ambulatorio veterinario pubblico, la sede delle guardie ecologiche volontarie di Zona 9, gli uffici del Centro Assistenza Domiciliare del Comune e il CAM. La struttura del CAM, che è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle 19,00 ha spazi molto più ridotti di via Ciriè in quanto è dotata di un piccolo ufficio, di uno spazio laboratorio e di una piccola palestra; può inoltre usufruire dell’attiguo “auditorium” e di un ampio “anfiteatro” collocato in un ampio giardino, purtroppo non usufruito solamente dagli utenti del CAM. 23 Vi si tengono laboratori di creatività, artistica e di manualità (laboratori di creta, di decoupage, costruzione di burattini, punto chiacchierino e, inglese). A queste attività si affianca quella motoria che viene effettuata nello spazio apposito nel quale settimanalmente viene organizzato anche un pomeriggio dedicato al ballo liscio e di gruppo ed un laboratorio di danze popolari. Sempre in questo spazio vengono proposti anche corsi di Yoga, sempre più apprezzati dalla numerosa utenza. Non manca anche in questo CAM la possibilità per l’utenza, di cimentarsi nelle atri teatrali, utilizzando nella stagione invernale l’attiguo auditorium e in quella estiva nell’ampio anfiteatro all’aperto prospiciente la facciata principale della Cascina. Il vasto giardino favorisce, stimola ed è cornice di molteplici attività quali giochi di gruppo. Gli animatori del CAM promuovono, inoltre, visite guidate nei siti più significativi posti sul territorio cittadino. Questa offerta pare all’utenza sempre insufficiente rispetto alle loro comprensibili aspettative. Personale coinvolto nell’erogazione del servizio - 1 Direttore Settore Zona. - 1 Funzionario Responsabile del Servizio Erogazione Servizi. - 1 Istruttore dei Servizi Socio assistenziali dipendente che si occupa del coordinamento delle attività dei 2 CAM e del CAG. - 1 Impiegato dipendente che si occupa delle procedure riguardanti l’utilizzo da parte di “terzi” (cittadini o associazioni) delle strutture CAM. - 3 Impiegate dipendenti che si occupano delle procedure riguardanti il Fondo a Render Conto dal Settore Zona (FARC) per il materiale e le attrezzature per le attività che si svolgono CAM. - 2 Impiegate Servizi Ausiliari dipendenti che si occupano dell’accoglienza e dell’informazione presso i CAM. Collaborazioni con altri enti per l’erogazione del servizio - MilanoSport (N° 2 animatori + 4 esperti per il CAM Ciriè; N° 3 educatori + 1 esperto per il CAG Ciriè, N° 2 animatori per Cassina Anna. N. 2 esperti per ginnastica dolce (1 per ogni dei due centri). - Cooperativa Diapason (1 educatori, 1 insegnante di L2 per realizzazione progetto “Caleidoscopio”). - Scuola media statale Cassinis e Istituti Tecnico Galvani. Cosa ha fatto il servizio negli ultimi dodici mesi Questo periodo è stato caratterizzato dalla continuità per quanto riguarda il servizio CAM nelle due strutture (Ciriè e Cassina Anna); e dall’ apertura verso gli adolescenti per quanto riguarda il servizio CAG (Ciriè). CAM Cassina Anna Tutti i corsi sono stati frequentati al massimo dell’agibilità degli spazi, le due animatrici hanno svolto un lavoro ottimo sia per quanto riguarda i laboratori, la relazione con gli utenti e la parte strettamente di segreteria. 24 CAM Ciriè I laboratori non hanno subito flessioni. Grande successo ha avuto il corso di teatro adulti, e in generale partecipazione attiva di tutti i frequentatori alle iniziative e ai momenti di festa. CAG Ciriè Il centro giovani ha consolidato la sua presenza sul territorio, le attività sia strutturate che di libera aggregazione hanno una buona frequenza. Sono stati limitati i danni provocati dai gruppi più “borderline”, grazie all’ allarme su tutto l’edificio, non si sono più avuti atti di vandalismo. Necessaria sarebbe un'educativa di strada Sono poi state svolte altre attività in collaborazione con organizzazioni del territorio e realtà istituzionali: - Difensore civico tutela l’imparzialità, l’efficienza e la correttezza dell’azione amministrativa del comune. Chiunque abbia fondate ragioni di aver subito danno da comportamenti o inerzie dell’Amministrazione Comunale può chiedere l’intervento del Difensore Civico. Il suo intervento può essere richiesto anche in merito all’attività di enti ed organismi controllati dal Comune, oltre che aziende di servizi alla persona interviene solo dopo che l’interessato abbia preso contatti con l’ufficio direttamente coinvolto e non abbia ottenuto risposta soddisfacente in un tempo ragionevole. - Consulenza legale extragiudiziale Zonale rivolto prevalentemente alle donne, offre uno sportello di ascolto, orientamento ed accoglienza servizio gratuito di consulenza legale garantito da avvocati esperti focalizzato principalmente su: diritto di famiglia in materia di separazioni, divorzi, adozioni, affidamenti, maltrattamento. DESTINATARI E BENEFICIARI DEL SERVIZIO per la Zona 1 destinatari sono i 13.000 cittadini che si prevede utilizzeranno il servizio; per la Zona 6 destinatari sono i 91.304 adulti residenti di età superiore ai 40 anni; per la Zona 8 destinatari sono i 3.425 utenti annuali delle attività; per la Zona 9 destinatari sono i 103.645 residenti di età superiore ai 40 anni. Beneficiaria potenziale del progetto è tutta la popolazione residente e/o domiciliata nelle zone di Milano coinvolte per l’apporto culturale fornito dalla possibilità di frequentare corsi, laboratori, conferenze, ed attività ad esso correlate. 25 7) Obiettivi del progetto: Obiettivi generali del progetto L’obiettivo, considerato l’indirizzo avuto dai Consigli di Zona, è in primis di tenere conto dei desiderata dell’utenza, proponendo un’offerta di attività equilibrata fra tutti i centri. L’utenza sondata attraverso la customer satisfaction è soddisfatta e gli aspetti positivi sono preponderanti rispetto agli elementi di criticità. Questo progetto, con l’aiuto dei giovani in servizio civile si propone perciò di: - coordinare maggiormente tra loro i C.A.M. e i C.A.G. coinvolti, al fine di proporre un’offerta di attività più equilibrata; - incrementare l’utenza dei centri del 15 %. Obiettivi specifici - fornire 3.400 ore di supporto e monitoraggio delle attività di ognuno dei CAM e CAG coinvolti (iscrizione ai laboratori e relativa frequenza, registrazione attività, segnalazione di eventuali criticità, orientamento dell’utenza verso i laboratori di proprio gradimento); - fornire 600 ore di attività finalizzate alla rilevazione di customer satisfaction con la distribuzione e successiva rielaborazione di questionari per il gradimento delle iniziative proposte (ogni trimestre); - fornire 250 ore di attività per realizzare materiali promozionali finalizzati alla divulgazione sul territorio delle attività proposte dai CAM; - fornire 250 ore di attività volte a promuovere le attività dei CAM sul territorio tramite riunioni con associazioni e realtà varie operanti sulla zona; - fornire 300 ore per la pubblicizzazione delle varie attività tramite la realizzazione e la relativa divulgazione di materiale pubblicitario (volantini, sito internet, ecc.); - aggiornare la mappatura delle risorse pubbliche e private esistenti in zona 1 al fine di redigere una guida da utilizzare presso le quattro sedi del CAM di zona 1; - riuscire ad aprire ognuna delle sedi del CAM 8 almeno una domenica al mese. 26 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi, Il progetto si articola in molteplici azioni distribuite nel corso dell’intero anno di servizio civile. Per comprenderne in modo chiaro e completo la strutturazione ed organizzazione nel paragrafo che segue verrà esposto il piano di attuazione previsto per lo svolgimento del progetto e necessario per il raggiungimento degli obiettivi. Si precisa che le azioni di seguito presentate sono uguali per tutti i progetti presentati da Anci Lombardia, non si tratta di una ripetizione ma dell’utilizzo dei sistemi accreditati di ANCI Lombardia che propongono alcune azioni comuni a tutti i progetti (formazione generale, monitoraggio, selezione), a seguire vengono poi illustrate le azioni specifiche e personalizzate per ogni sede di servizio. Il piano di attuazione è articolato nell’arco dei 12 mesi di servizio civile ed è suddiviso in quattro fasi: a) Accoglienza b) Formazione c) Attività nella sede di servizio per lo svolgimento dei progetti d) Monitoraggio La fase di Accoglienza (fase A) si realizzerà nei primi giorni di servizio, la fase di formazione generale d’aula (fase B) si realizzerà nei primi sei mesi di servizio. Queste prime due fasi si ricollegano agli obiettivi generali di promozione delle politiche giovanili e agli obiettivi specifici volti alla promozione di forme di cittadinanza attiva nonché di occasioni di crescita professionale e personale. La fase di Formazione generale e specifica (fase B) sarà gestita dall’equipe di formatori accreditati coordinata dal responsabile della formazione dell’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia con la collaborazione dei responsabili del monitoraggio.. La formazione specifica (fase B), diversamente da quella generale, sarà erogata nei primi tre mesi di servizio. La fase di Accoglienza (fase A) sarà gestita dagli Operatori locali di progetto. La fase di Attività nella struttura di sede per lo svolgimento dei progetti (fase C) inizierà nel momento in cui l’Operatore locale di progetto di ogni singola sede, attraverso i risultati della formazione e le valutazioni effettuate nel periodo di Accoglienza, riterrà che i/il volontari/o a lui affidati siano diventati sufficientemente competenti per gestire alcune delle azioni previste dal progetto. A partire da questo momento e fino al termine del servizio, i volontari saranno impegnati nelle attività previste dal paragrafo 8.3 (“Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”) e collaboreranno con l’OLP e gli altri dipendenti e/o collaboratori presenti nelle singole sedi. 27 L’obiettivo di questa fase è fornire al volontario gli strumenti e le competenze necessarie per muoversi ed intervenire attivamente nella gestione dei servizi a lui affidati, sapendo valorizzare le molteplici risorse a disposizione. Il raggiungimento di questo obiettivo consente, di conseguenza, di raggiungere gli obiettivi di miglioramento e di avvio di nuovi servizi indicati nel punto 7 (“Obiettivi del progetto”). La fase di Monitoraggio (fase D) si svilupperà dal secondo mese di servizio e si svilupperà nei modi indicati al paragrafo 20 (“Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto”), si concretizzerà nella realizzazione di contatti telefonici, telematici, in incontri periodici in aula o sul campo finalizzati alla verifica delle attività svolte, valutazione dello stato di realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto ed eventualmente, alla ricerca di risposte correttive agli ostacoli rilevati. L’attività di monitoraggio sarà svolta da esperti di monitoraggio, accreditati, di ANCI Lombardia. Nell’ambito delle attività di monitoraggio, accanto alla verifica dell’andamento del progetto è prevista la rilevazione finale delle competenze acquisite dai volontari nel corso dell’anno. Per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio verranno impiegati numerosi strumenti utili alla valutazione dei risultati del progetto e alla verifica dello stato di avanzamento dei progetti. Nella tabella che segue è rappresentato il piano annuale delle attività previste per i 12 mesi di servizio civile, riassunto dal diagramma di Gantt, che consente una visualizzazione semplice delle diverse fasi progettuali. E’ così evidenziato l’impianto complessivo del progetto, le diverse fasi, la loro singola durata, i tempi di sovrapposizione delle differenti attività. Il progetto per ogni volontario è declinato su 1400 ore annue di servizio, con 44 ore di Formazione generale di cui 12 di Formazione a distanza; 72 ore di Formazione specifica e addestramento, di cui 16 d’aula, 32 di addestramento sul campo (“training on the job”) e 24 di formazione a distanza (FAD). Il pacchetto formativo (formazione generale e formazione specifica) è di 116 ore complessive. Per i volontari e per gli Operatori Locali di Progetto gli incontri di monitoraggio richiederanno 12 ore di lavoro complessive utili all’analisi e all’approfondimento di eventuali situazioni critiche. 28 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO: GANTT DELLE ATTIVITÀ TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ FASE A: Accoglienza ACCOGLIENZA Formazione generale aula (32 ore) FASE B: FORMAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese Formazione generale FAD (12 ore) Formazione specifica (16+32 ore) Formazione specifica FAD (24 ore) FASE C: ATTIVITA’ NELLA Attività presso STRUTTURA DI il CAM SEDE PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO FASE D: Monitoraggio MONITORAGGIO In ogni sede di servizio, nei primi due mesi, verrà data ai giovani in servizio una formazione esplicativa dei compiti, della struttura e delle modalità operative CAM zonali con breve cronistoria ed una descrizione dei vari uffici, competenze e ruoli funzionali all’attività del Settore e del Consiglio di Zona, al fine di orientare l’attività dei mesi futuri. Sin da subito e per tutto l’anno di servizio il volontario collaborerà con i referenti di centro supportando le attività svolte presso i CAM. Partecipa al monitoraggio delle attività presso i CAM sia alla stesura della relazione conclusiva dell’anno e alla programmazione dell’anno successivo collaborando attivamente con l’ufficio di coordinamento. Dai primi mesi di servizio, il volontario partecipa all’aggiornamento costante e stesura della mappatura delle risorse al fine di redigere una volta l’anno, un opuscolo utile all’utenza e agli operatori dei CAM. Nei mesi di maggio-giugno e ottobre-novembre il volontario collabora nella somministrazione all’utenza dei questionari e con l’ufficio di coordinamento elabora e redige la relazione annuale la customer satisfaction. Per i primi tre mesi di servizio e a settembre-ottobre il volontario collabora con l’ufficio di coordinamento nella elaborazione grafica e distribuzione dei pieghevoli semestrali, e dei volantini e locandine per ogni singola attività. Nell’ultimo mese del servizio civile si procede alla valutazione conclusiva dell’attività svolta dal volontario. 29 Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Formazione interna Supporto e monitoraggio alle attività del CAM Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio Attività customer satisfaction Divulgazione e informazione delle attività Attività valutazione finale conclusiva 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per quanto riguarda le azioni comuni gestite da ANCI Lombardia, il personale coinvolto è quello previsto dalla circolare U.N.S.C. sull’accreditamento del 23 settembre 2013 in possesso dei requisiti professionali ivi richiesti. Tale personale è supportato da altro personale di ANCI Lombardia: Per la fase A: Accoglienza n. 2 Assistenti call center Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia n. 3 Esperti di gestione Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia n. 2 Personale di segreteria per la fase B: Formazione n. 2 Personale di segreteria n. 4 Tutor d’aula n. 1 Esperto formazione a distanza per la fase C: Attività nella struttura di sede per il raggiungimento degli obiettivi n. 2 Assistenti call center Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia n. 3 Esperti di gestione Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia 30 per la fase D: Monitoraggio n. 2 Personale di segreteria A. CAM Zona 1 Supporto e monitoraggio alle attività del CAM: 2 coordinatori del servizio, 5 animatori/referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio: 2 coordinatori del servizio, 5 animatori/ referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura Customer satisfaction: 2 coordinatori del servizio, 5 animatori / referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura Divulgazione e informazione delle attività: 2 coordinatori del servizio, 5 animatori / referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, 13 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura CAM e Consiglio di Zona Via Marconi 2, 2 addetti dell’Ufficio Copie di Palazzo Marino B. CAM Zona 6 - Supporto e monitoraggio alle attività del CAM: 1 responsabile del coordinamento delle 3 sedi CAM e referente di centro per la sede di Legioni Romane, 2 referenti di Centro delle sedi di Via S. Paolino e di Via La Spezia, 47 esperti, collaboratori / conduttori delle varie attività presso i 3 centri, 5 dipendenti, addetti all’accoglienza e alla informazione presso le 3 strutture - Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio: 1 responsabile del coordinamento delle 3 sedi CAM e referente di centro per la sede di Legioni Romane, 2 referenti di Centro delle sedi di Via S. Paolino e di Via La Spezia, 47 esperti, collaboratori / conduttori delle varie attività presso i 3 centri, 5 dipendenti, addetti all’accoglienza e alla informazione presso le 3 strutture - Customer satisfaction: 1 responsabile del coordinamento delle 3 sedi CAM e referente di centro per la sede di Legioni Romane, 2 referenti di Centro delle sedi di Via S. Paolino e di Via La Spezia, 47 esperti, collaboratori / conduttori delle varie attività presso i 3 centri, 5 dipendenti, addetti all’accoglienza e alla informazione presso le 3 strutture - Divulgazione e informazione delle attività: 1 responsabile del coordinamento delle 3 sedi CAM e referente di centro per la sede di Legioni Romane, 2 referenti di Centro delle sedi di Via S. Paolino e di Via La Spezia, 47 esperti, collaboratori/conduttori delle varie attività presso i 3 centri, 5 dipendenti, addetti all’accoglienza e alla informazione presso le 3 strutture 31 C. CAM ZONA 8 - Supporto e monitoraggio alle attività del CAM: 1 coordinatore del servizio, 15 animatori/referenti di Centro/esperti nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura. - Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio: 1 coordinatore del servizio, 15 animatori/referenti di Centro/esperti nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura. - Customer satisfaction: 1 coordinatore del servizio, 15 animatori / referenti di Centro / esperti nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura, 1’istruttore dei servizi amministrativi. - Divulgazione e informazione delle attività: 1 coordinatore del servizio, 15 animatori / referenti di Centro / esperti nelle segreterie dei CAM Zonali, 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura, 4 addetti all’accoglienza presso il Settore Zona 8 Via Quarenghi, 21. D. CAM Zona 9 - Supporto alle attività del CAM: coordinatori del servizio, animatori / referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura - Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio: coordinatori del servizio, animatori/ referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura - Customer satisfaction: coordinatori del servizio, animatori / referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura - Divulgazione e informazione delle attività: coordinatori del servizio, animatori / referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali, addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura il Settore Zona 9 Via Guerzoni, 38 32 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto A. CAM Zona 1 Affiancamento agli animatori/ referenti “di centro” e al coordinatore del servizio nelle Sedi di attuazione per la Promozione e pubblicizzazione, nell’arco della programmazione annuale, dei molteplici progetti educativi di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie) e conseguente verifica della soddisfazione dell’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione. B. CAM Zona 6 Affiancamento e supporto organizzativo alle attività della coordinatrice del servizio, dei referenti “di centro” e degli esperti conduttori delle varie iniziative, nelle 3 Sedi di attuazione, per la promozione e pubblicizzazione, nell’arco della programmazione annuale, dei molteplici progetti educativi di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie) e conseguente verifica della soddisfazione dell’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione. C. CAM Zona 8 Supporto e monitoraggio delle attività del CAM: - Attività di segreteria dei corsi e laboratori - Monitoraggio (schede presenza, registri delle attività) - Segnalazione delle criticità di vario tipo sia sulle attività che sulle strutture - Facilitazione alla partecipazione degli utenti alle attività - Orientamento dell’utenza verso le varie offerte presso tutto il servizio CAM zonale e le varie opportunità in altri settori o strutture del pubblico Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio - Ricerca dati e informazioni - Verifica fonti e validità - Inserimento dati - Aggiornamento dati esistenti Customer satisfaction - Distribuzione questionari 33 Attività informativa e promozionale - Attività di divulgazione e promozione delle attività dei singoli Centri - Realizzazione pieghevoli informativi - Realizzazione e distribuzione volantini specifici per ogni attività - Realizzazione Comunicati Stampa D. CAM Zona 9 Affiancamento agli animatori/ referenti “di centro” e al coordinatore del servizio nelle Sedi di attuazione per la Promozione e pubblicizzazione, nell’arco della programmazione annuale, dei molteplici progetti educativi di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie) e conseguente verifica della soddisfazione dell’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Monte ore annuale di 1400 ore con un minimo settimanale di 12 ore 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: In tutte le sedi si richiede: disponibilità alla flessibilità oraria; flessibilità all’impegno serale prefestivo e festivo; disponibilità agli spostamenti sul territorio 34 6 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: vedi format Helios allegato 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il Comune di Milano realizzerà un Piano di comunicazione per la promozione di tutti i progetti di servizio civile coinvolgenti le sue sedi, che prevede diverse iniziative, tra cui: - comunicati stampa; - una cerimonia inaugurale di avvio servizio civile; - la stampa di pieghevoli promozionali e la loro distribuzione presso gli Uffici Comunali, Biblioteche, Cam, Musei, Informagiovani, etc.; - la creazione di una sezione internet dedicata all’interno del sito istituzionale; - la spedizione di mail ai giovani che sono venuti in contatto con il Comune di Milano per altre iniziative a loro rivolte e a tutti i dipendenti del comune di Milano. Le azioni di comunicazione saranno rivolte principalmente alla fascia di giovani compresa tra i 18 e i 29 anni non compiuti (che nella città di Milano conta circa 120.000 cittadini). Si prevedono attività complessive per almeno 50 ore. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: ANCI Lombardia ha accreditato un sistema di selezione che utilizza per tutti i progetti, non si tratta quindi di una ripetizione ma dell’applicazione di un sistema accreditato che comunque preserva la specificità di ogni singolo intervento e garantisce uniformità e trasparenza. a) Metodologia La riuscita di un processo di selezione si costruisce nella fase progettuale del processo stesso, e si consolida con l’esperienza di valutazione dei candidati. La metodologia del processo di selezione dell’ufficio servizio civile di ANCI Lombardia contempla diversi passaggi: • analisi dei fabbisogni organizzativi delle sedi progettuali: ci preoccupiamo di effettuare, un’analisi organizzativa delle sedi progettuali, con particolare riguardo agli obiettivi che esse si prefiggono, al fine di comprendere al meglio di quale tipo di interventi abbiano bisogno; • analisi dettagliata dei fabbisogni di progetto: esaminiamo in modo particolareggiato il progetto in cui si troverà a lavorare la figura che andiamo a selezionare, al fine di cogliere “dal vivo” il clima e lo stile di conduzione della realtà progettuale in cui dovrà operare; 35 • elaborazione del Profilo del candidato ideale: ci adoperiamo per definire tutti i requisiti "critici" della posizione per cui si effettua la selezione; • reclutamento dei candidati: apriamo la ricerca con le modalità indicate dall’UNSC e modalità interne, sfruttando il sistema di comunicazione dell’Ufficio servizio civile di ANCI Lombardia; • screening delle domande e dei curricula individuali pervenuti in risposta, e conseguente convocazione nei tempi e nei modi indicati dalla normative dell’UNSC; • valutazione dei candidati: ultimato lo screening di tutti i curricula pervenuti, diamo il via alla fase più tipicamente “attiva” del processo di selezione, ossia alla realizzazione di colloqui individuali o di gruppo e/o alla somministrazione di appositi test per valutare i candidati con gli strumenti più idonei. L’Intervista dei candidati prescelti ha lo scopo di valutare indicatori motivazionali e comportamentali (eventuali profili di natura psicologica); • stesura di un “Dossier” confidenziale sui candidati: al termine della valutazione, redigiamo un report per ogni candidato, in cui compaiono i dati più salienti e le note più significative emerse nelle fasi precedenti; • presentazione di una rosa ristretta di candidati, elaborazione della graduatoria nei tempi e con le modalità indicate dall’UNSC. Riunione dello staff di progetto nella fase di decisione finale per una simulazione di verifica del livello di integrazione; • comunicazione ai candidati dell’esito. La selezione utilizza una metodologia che garantisce: • la scelta di persone idonee a ricoprire l’incarico di volontario su ciascun progetto; • l'integrazione del nuovo volontario nello specifico ambiente socio organizzativo dell'Ente; • obiettività: le scelte sono basate su dati di fatto e non su impressioni generiche e soggettive. b) Strumenti e tecniche utilizzati : L’esigenza di realizzare processi di selezione rende necessaria l’adozione di adeguati e diversificati strumenti di valutazione dei candidati e l’applicazione di tecniche specifiche. In tal senso, organizziamo apposite sessioni di colloqui a fronte della fondamentale rilevanza assunta da un preciso criterio che sempre più spesso orienta la ricerca di particolari profili individuali e cioè la diagnosi di tratti caratteriali legati alla sfera delle abilità cognitive, organizzative e sociali. I selettori accreditati individueranno il candidato più idoneo attraverso un colloquio personale che parte dalla condivisione del progetto e delle sue peculiarità e si concentra sull’indagine delle caratteristiche personali del candidato. A tal proposito si utilizzerà una check list di domande selezionate utili a conoscere 36 il candidato, a comprendere le motivazioni, le aspettative nei confronti del progetto e a rilevare le sue attitudini. Nel corso del colloquio i selettori avranno a disposizione i seguenti strumenti: scheda progetto: scheda progetto da consegnare a ciascun candidato con l’obiettivo di garantire la trasparenza iniziale sul progetto, per condividere le “regole d’ingaggio” mediante l’apposizione della firma del candidato sulla scheda come “presa in carico delle finalità, dei compiti e del piano di lavoro”; scheda profilo candidato ideale: definizione del profilo del candidato ideale, in relazione al progetto, al contesto, agli aspetti critici e ai compiti affidati; check list di domande da sottoporre al candidato per rilevare le esperienze professionali, la motivazione e le attitudini. c) Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori: Gli indicatori che si intenderanno misurare saranno prevalentemente indicatori attitudinali poiché riteniamo che sia il criterio dell’attitudine alla collaborazione volontaria la principale caratteristica richiesta ai nostri selezionati. Accanto al criterio dell’attitudine alla collaborazione volontaria verrà indagata l’attitudine al lavoro in gruppo o in solitaria, l’attitudine alle relazioni, al controllo e al rispetto delle regole. d) Criteri di selezione La riuscita di un processo di selezione si costruisce nella fase progettuale del processo stesso, e si consolida con l’esperienza di valutazione dei candidati. La selezione utilizza una metodologia che garantisce: - la scelta di persone idonee a ricoprire l’incarico di volontario su ciascun progetto; - l'integrazione del nuovo volontario nello specifico ambiente socio-organizzativo dell'Ente; - obiettività: le scelte sono basate su dati di fatto e non su impressioni generiche e soggettive. e) Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema: Le soglie minime di accesso previste dal sistema di selezione saranno quelle segnalate di volta in volta dalle indicazioni dell’UNSC. L’ente individua come requisiti attitudinali minimi nella fase di reclutamento: mostrare il proprio impegno a svolgere l’attività; collaborare (tempi e modalità) con lo staff di selezione e reclutamento. Gli indicatori di impegno e collaborazione anche nella primissima fase di selezione e reclutamento saranno: 37 rispetto dei tempi per la consegna della documentazione necessaria alla selezione; rispetto delle modalità per la consegna della documentazione; rispetto per l’organizzazione e i referenti della selezione. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: ANCI Lombardia ha accreditato un sistema di monitoraggio che utilizza per tutti i progetti, non si tratta quindi di una ripetizione ma dell’applicazione di un sistema accreditato che comunque preserva la specificità di ogni singolo intervento e garantisce uniformità e trasparenza. a) Metodologia e strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni e dei dati: La specificità di questo intervento si sviluppa durante tutto l’anno di servizio civile e si manifesta attraverso le molteplici attività di verifica e di rilevazione volte a monitorare i seguenti aspetti: Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell’andamento complessivo del progetto; - Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali; - Monitoraggio finale dell’andamento complessivo del progetto. L’attività di monitoraggio si struttura attraverso l’assistenza telefonica on line, incontri in aula ed eventuali interventi personalizzati sia con i volontari che con gli Operatori locali di progetto. Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell’andamento complessivo del progetto L’attività di monitoraggio proposta consente di rilevare aspetti connessi allo svolgimento dei progetti, indagando gli aspetti gestionali e progettuali. Per aspetti gestionali e progettuali si intendono: - Rilevazione delle attività svolte (le attività svolte sono pertinenti al progetto?). - Orario di servizio (media settimanale e mensile). - Giudizio riguardo l’attività di formazione erogata dall’ente 38 - Giudizio riguardo le riunioni con i tutor e/o i referenti - Giudizio riguardo l’attività di monitoraggio - Monte ore settimanale - Valutazione stato realizzazione obiettivi progettuali. - Motivazioni eventuali ritardi nel raggiungimento (o per il mancato avvio) degli obiettivi. - Risultati quantitativi raggiunti (numero utenti seguiti, aumento orari apertura servizio ecc.) - Prodotti realizzati dall’attività dei volontari (anche i prodotti non previsti in progetto) - Aspetti economici: assegno di servizio - Criticità di gestione/organizzazione La rilevazione di eventuali inadempienze comporta un’analisi accurata della situazione e la ricerca di una soluzione adeguata, in presenza di difetti nella gestione e nell’organizzazione del servizio civile o in caso di incoerenze varie, l’attività di monitoraggio struttura adeguati interventi volti a garantire il rispetto di quanto prescritto dalla normativa che disciplina il servizio civile e da quanto indicato e previsto nei progetti. Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali Per effettuare una corretta e completa analisi dell’andamento di un progetto e per verificarne il successo occorre rilevare anche gli aspetti di soddisfazione, di relazione e l’impatto che il servizio civile sta avendo sul singolo protagonista del progetto. A tal proposito, il monitoraggio si sofferma ad analizzare i seguenti aspetti personali, relazionali e professionali: - Verifica del livello di motivazione - Analisi aspettative - Verifica del livello soddisfazione - Percezione di utilità personale, ossia indagine riguardo la sensazione di essere ben impiegato e valorizzato dall’ente - Percezione di utilità futura, ossia valutazione dell’utilità di un altro volontario in futuro - Percezione di crescita professionale e personale - Stato dei rapporti con referenti, colleghi, volontari/e, utenti - Criticità e difficoltà rilevate - Incidenza che il servizio civile ha rispetto alle proprie attività personali 39 L’analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con gli OLP che con i volontari e consente di effettuare un controllo incrociato dei dati e di rilevare le eventuali incoerenze. Gli incontri in aula, i colloqui individuali, gli interventi sul campo e le altre azioni di monitoraggio pur distinguendosi e caratterizzandosi nelle proprie specificità, hanno in comune la medesima modalità operativa basata sul rapporto di ascolto, di comunicazione e di counseling che gli esperti di monitoraggio instaurano con gli Operatori Locali di progetto e con i volontari nel corso dell’anno di servizio civile. L’attività di monitoraggio può quindi esplicitarsi anche attraverso un’azione di counseling volta ad orientare al servizio, a sostenere e a supportare contribuendo a fornire indicazioni utili sia ai volontari che agli OLP per affrontare con maggior consapevolezza e fiducia l’esperienza del servizio civile. Monitoraggio finale dell’andamento complessivo del progetto. Nel corso del dodicesimo mese di servizio civile gli esperti di monitoraggio organizzano il monitoraggio finale dell’esperienza svolta. L’attività coinvolge i volontari di servizio civile e propone loro una riflessione complessiva del percorso svolto, l’identificazione delle criticità e positività del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il rispetto di quanto indicato nel progetto. Inoltre, il monitoraggio finale sarà utile per rilevare le competenze maturate dai volontari attraverso l’esperienza del servizio civile. I dati rilevati dal monitoraggio con i volontari saranno utilizzati nel corso del monitoraggio finale svolto con lo staff di ANCI Lombardia e a partire da questi si valuteranno le eventuali modifiche o integrazioni da apportare nei prossimi progetti di servizio civile. In base ai risultati ottenuti al termine del progetto e alle valutazioni espresse dai volontari e dagli OLP, lo staff Servizio Civile di ANCI Lombardia effettuerà una valutazione complessiva dell’andamento del progetto. L’analisi finale avrà come oggetto i seguenti aspetti: - Analisi e approfondimento delle criticità e delle positività del progetto - Verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati - Verifica della coerenza: corrispondenza tra quanto realizzato e quanto indicato nel progetto - Progettazione e pianificazione delle future linee di intervento. In relazione a quanto rilevato si valuteranno le dovute correzioni e l’eventuale riorganizzazione del progetto. Nel monitoraggio conclusivo si conclude anche il lavoro di rilevazione delle abilità e delle competenze acquisite nel corso dell’anno di servizio civile. L’attività di certificazione finale delle competenze è effettuata e certificata da ANCITEL Lombardia. L’indagine delle competenze aiuta a fare il punto sull’iter personale e professionale 40 già compiuto, consentendo ai volontari di identificare le loro attitudini, le competenze e motivazioni, in modo tale da potersi proporre in ambito professionale come figure preparate, competenti e con delle esperienze pratiche di lavoro alle spalle. Il bilancio di competenze diviene quindi un valore aggiunto all’intera esperienza di servizio civile svolta e sarà utile per il riconoscimento delle competenze acquisite e certificabili nel Curriculum Vitae del volontario. LA RILEVAZIONE SUL CAMPO: GLI INTERVENTI PERSONALIZZATI Nel corso dell’anno l’esperienza di servizio civile può essere ostacolata dalla presenza di particolari problemi o criticità in grado di disturbare e persino di ostacolare il buon andamento dei progetti. In questi casi, l’attività di monitoraggio si esprime attraverso una prima fase iniziale di lettura e presa in carico del caso e, successivamente se necessario, si struttura attraverso degli incontri sul territorio volti a comprendere con maggiore chiarezza la situazione in corso. La presa in carico della situazione critica avviene solitamente mediante una prima segnalazione telefonica; in alcuni casi è a cura dell’operatore locale di progetto in altri ad opera di un volontario di servizio civile. In risposta a questo primo contatto l’intervento di monitoraggio si esprime attraverso un intervento di assistenza a distanza, si tratta di un supporto on line utile alla presentazione e comprensione del problema. Successivamente ad una prima analisi telefonica possono verificarsi situazioni diverse: nei casi migliori la criticità emersa viene gestita telefonicamente attraverso interventi di mediazione tra le parti; in altri casi invece, laddove le difficoltà segnalate siano maggiori, occorre strutturare un intervento più organico e strutturato che preveda la creazione di uno specifico dossier cartaceo del caso. In risposta alle criticità emerse, viene quindi chiesto agli attori coinvolti di produrre un proprio scritto nel quale segnalare la situazione in corso ed esplicitare le proprie controdeduzioni. Per comprendere con maggiore chiarezza la situazione e per favorire l’individuazione di una corretta strategia di intervento l’attività di monitoraggio può concretizzarsi in incontri sul campo volti a rilevare la situazione direttamente nelle sedi di servizio. In questi casi, gli incontri coinvolgono sia i volontari che gli operatori locali di progetto, con entrambi l’intervento proporrà momenti di dialogo, confronto e, ove possibile, di mediazione. Laddove dovessero emergere situazioni di particolare gravità l’Ufficio Monitoraggio di ANCI Lombardia valuterà se segnalare il caso all’UNSC, presentando il dossier redatto sul caso in esame ed avviando di conseguenza la richiesta di un possibile procedimento disciplinare. b) Tecniche statistiche adottate per l’elaborazione dei dati rilevati anche al fine di misurare gli scostamenti delle attività rilevate da quelle previste dal progetto: L’analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con gli OLP che con i volontari, in questo modo è possibile effettuare una verifica incrociata dei dati rilevati e individuare eventuali incoerenze. Di particolare importanza è la verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi 41 prefissati nel progetto di servizio civile. Ossia, se gli obiettivi attesi, sia numerici che qualitativi, siano in fase di raggiungimento oppure no e, se i tempi di realizzazione delle attività indicate in progetto siano rispettati. Il monitoraggio di questi aspetti consente di verificare l’efficienza e l’efficacia del progetto. La rilevazione di questi aspetti avviene sia mediante una modalità dialettica, che consente ai partecipanti di raccontare la propria esperienza e di confrontarsi con quella dei propri colleghi, sia attraverso una modalità di rilevazione testuale dei dati, mediante l’utilizzo di questionari a risposta aperta e a risposta chiusa. I questionari a risposta chiusa sono elaborati al fine di ottenere statistiche relative a diversi indicatori. Per quanto riguarda le rilevazioni inerenti il raggiungimento degli obiettivi, il rispetto dei tempi e il monte ore non sono previste specifiche tecniche statistiche ma la valutazione avviene attraverso l’analisi e il raffronto tra i dati rilevati nel corso dell’anno mediante i colloqui di monitoraggio (a distanza e in aula, sia con gli operatori che con i volontari) con i dati inseriti nel progetto. c) Tempistica e numero delle rilevazioni: L’attività di monitoraggio si struttura come segue: 2 incontri di monitoraggio con i volontari (entro il terzo mese e il dodicesimo mese di servizio). Nel corso di tutta la durata del progetto lo staff di monitoraggio è a disposizione dei volontari e degli Operatori Locali di Progetto sia tramite contatti a distanza (via telefono, mail) che in presenza (incontri sul campo). 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Preferenza per quei soggetti che abbiano un diploma di scuola superiore e una discreta conoscenza del pacchetto programmi OFFICE e abbiano dimestichezza con programmi grafici e buone capacità relazionali. 42 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: A carico di questo progetto sono previste spese per 345 euro, a parziale copertura delle spese sostenute per la realizzazione della formazione specifica (affitto aule, piattaforma FAD, materiali e dispense), per la realizzazione del gestionale telematico (utilizzato per lo svolgimento delle attività selettive, per la gestione delle presenze dei volontari in servizio e per la realizzazione di parte delle attività finalizzate alla certificazione delle competenze acquisite dai giovani in servizio civile) e per la promozione di tutti i progetti e del sistema di Servizio Civile di ANCI Lombardia (pubblicità sul portale, sulla rivista "strategie amministrative", stand fieristici, portale web, gestionale on-line, volantini, gadget promozionali, manifesti, etc.), il cui importo complessivo è di oltre 55.000 euro. 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners) verificare presenza accordo ente evidenziato Nessuna 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: In ciascuna delle sedi di servizio sono presenti: per le attività di supporto e monitoraggio alle attività del CAM modulistica schede di rilevamento presenze corso per corso scheda di iscrizione corso per corso registri delle presenze cancelleria per le attività di aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio postazione completa d’ufficio Personal Computer fotocopiatrice. cancelleria per le attività di customer satisfaction Personal Computer fotocopiatrice. cancelleria questionari 43 per le attività di divulgazione e informazione delle attività postazione completa d’ufficio Personal Computer fotocopiatrice. cancelleria CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Nessuno 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: 28.1 COMPETENZE ACQUISIBILI IN SEDE I volontari che partecipano a questo progetto, potranno acquisire: Competenze relative alle attività di front office e back office. Competenze relazionali con l’utenza. Competenze relative all’ideazione e alla realizzazione di eventi culturali. Competenze informatiche. Capacità di lavorare in team. Esperienza in materia di animazione. 28.2 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE Al termine del servizio Ancitel Lombardia (ente iscritto all’Albo Regionale previsto dall’art. 25 della Legge regionale 6 agosto 2007 numero n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia”), rilascerà ad ogni volontario/a che conclude il servizio, documentazione contenente la certificazione delle competenze acquisite. Per ogni volontario verrà data la disponibilità ad uno spazio individuale nel quale analizzare le competenze acquisite durante l’esperienza e quelle possedute precedentemente. La realizzazione del progetto si pone i seguenti obiettivi specifici: - Diffusione fra i volontari di un atteggiamento di cittadinanza attiva: l’esperienza del servizio civile come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato; come occasione per conoscere la città e i suoi complessi 44 apparati da un’ottica inusuale: non quella di fruitore dei servizi, ma quella di fornitore. - Diffusione fra i volontari di conoscenze professionali e capacità d’inserimento in situazioni di lavoro: lo svolgimento del servizio civile consente al volontario il coinvolgimento in forme di training on the job nel corso del quale acquisire conoscenze tecniche. Il riconoscimento delle competenze acquisite durante l’esperienza di Servizio Civile è importante per la persona, per il volontario, in quanto in grado di accrescere le possibilità occupazionali nel mercato del lavoro e facilitare l’accesso a qualifiche e titoli di studio più elevati. La certificazione delle competenze acquisite deriva dall’esame relativo all’iter personale e professionale compiuto e consente ai partecipanti di identificare attitudini, competenze e motivazioni, per proporsi in ambito professionale come figure preparate, competenti e con un’esperienza concreta di lavoro alle spalle. L’attività di monitoraggio dell’acquisizione delle competenze è avviata all’inizio del progetto di Servizio Civile e prosegue in occasione degli incontri di verifica dei progetti. Il percorso è articolato in fasi: La fase di ingresso si sviluppa in occasione del primo incontro di adesione al progetto nel corso della quale il conduttore del colloquio verifica i bisogni e le aspettative. L’attività è svolta mediante la somministrazione di alcune domande chiave e attraverso la compilazione di una scheda di rilevazione. La consapevolezza della scelta presa, dell’impegno richiesto e degli strumenti a disposizione rappresentano i presupposti per la definizione e condivisione del “contratto” iniziale. La riflessione e l’indagine delle proprie risorse consentirà di costruire il "portafoglio di competenze" che possono essere acquisite all’interno del progetto, all’interno del quale individuare con maggiore facilità le proprie competenze espresse in termini di conoscenze, abilità e competenze tecniche professionali. Con la fase finale si punta a verificare quali competenze sono state sviluppate nel Project Work e si giunge alla definizione di quanto acquisito durante il progetto. 45 In questa fase si intendono realizzare i seguenti obiettivi: sintetizzare e mettere in relazione gli elementi rilevati nel corso di tutte le fasi; costruire in modo dinamico la valutazione delle competenze acquisite. La fase finale è la sintesi dell’intero lavoro: il partecipante riceve il proprio bilancio finale nel quale sono indicate le competenze maturate nel progetto e spendibili in futuro. La certificazione ottenuta potrà essere utile sia in una logica di consapevolezza e valorizzazione di sé e delle proprie capacità professionali, sia in una logica di autopresentazione all'esterno. Tale attestato di competenza regionale, con elencate le competenze acquisite e verificate durante il percorso di servizio civile, ha lo scopo di rendere trasparente quello che il giovane sa e sa fare. L’attestato di competenza regionale è uno strumento utile ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro, ricollocazione lavorativa o per la ripresa degli studi in un percorso di formazione professionale. Il riferimento principale sarà il Quadro Regionale degli Standard Professionali della Regione Lombardia, nello specifico le competenze che saranno certificate sono: effettuare la progettazione di attività di animazione ricreativa e educativa realizzare interventi di animazione e gioco attivare la rete territoriale per la realizzazione di attività di prevenzione sociale realizzare interventi di animazione sociale 46 SCHEDA IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Fase ZERO Portfolio delle competenze di progetto ad ogni progetto sono associate delle competenze acquisibili Adesione al Servizio Civile Fase INGRESSO METODO Verifica Portfolio delle durante il colloquio di orientamento che anticipa l’inizio del progetto si verificano le competenze in ingresso Colloquio corrispondenza competenze competenze minime individuali richieste acquisibili Fase FORMAZIONE METODO Verifica competenze al termine di ciascuno step di formazione si verificano le competenze acquisite Esercitazioni di valutazione percorso formativo acquisite formazione trasversale Verifica competenze acquisite formazione professionalizzante Fase PROJECT WORK al termine dell’attività di PW si verificano le competenze acquisite METODO Verifica Autovalutazione Valutazione del tutor nella sede ospitante Valutazione di ente accreditato acquisite nel PW competenze Certificazione delle competenze 47 Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Aule attrezzate nella sede centrale di ANCI LOMBARDIA Ufficio Servizio Civile e nelle sedi periferiche su base provinciale 30) Modalità di attuazione: In proprio con formatori di ANCI Lombardia 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I metodi e le tecniche sono riconducibili alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale) La formazione generale sarà erogata entro il 180° giorno dall’avvio del progetto mediante l’utilizzo di tre metodologie: - Lezione frontale: coprirà il 30% del monte ore complessivo; - Dinamiche non formali: copriranno il 40% del monte ore complessivo (la situazione formativa che fa riferimento alle dinamiche di un gruppo è essenzialmente legata a risultati di facilitazione in modo che i volontari riescano a percepire e ad utilizzare le risorse interne al gruppo, costituite da ciò che ciascuno, come individuo e come parte di una comunità, porta come sua esperienza, come suo patrimonio culturale, e dalle risorse che l’Ente mette a disposizione dei partecipanti in diversi modi e sotto diversi aspetti. Le tecniche all’uopo utilizzate comprendono, in maniera ampia, la sinottica e il metodo dei casi, l’esercitazione, i giochi di ruolo, e, nel complesso, sia le tecniche di apprendimento che i tipi di esperienze riconducibili alla formazione, alle relazioni in gruppo e di gruppo); - Formazione a distanza (FAD): coprirà il 30% del monte ore complessivo del piano formativo. Questa metodologia offrirà ai volontari la possibilità di approfondire a distanza le tematiche affrontate attraverso la metodologia frontale e non formale. Con la formazione a distanza (FAD) i volontari avranno a disposizione contenuti audio video e di testo per approfondire gli argomenti trattati in aula ed in particolare la Carta costituzionale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta di impegno etico, la Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. La FAD sarà associata prevalentemente al modulo 1 e al modulo 2, i volontari avranno modo di approfondire gli argomenti trattati in aula seguendo una serie di lezioni tematiche collegandosi alla piattaforma per una durata di 12 ore. 48 33) Contenuti della formazione: ANCI Lombardia ha strutturato il percorso di formazione da proporre ai volontari in quattro moduli. La formazione generale consisterà in un percorso comune a tutti i giovani avviati al servizio civile con lo stesso bando e avrà come contenuto generale l'elaborazione e la contestualizzazione sia dell'esperienza di servizio civile sia dell'identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi (linee guida della formazione) fornendo loro una “cassetta degli attrezzi”, in termini di informazioni e spunti di riflessione utili ad affrontare l'esperienza e a costruirne il significato. Modulo 1. Valori e identità del SC: preparazione allo svolgimento del servizio civile, costruzione della identità del gruppo Prima giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano i seguenti moduli formativi previsti dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - L’identità del gruppo in formazione e il patto formativo (Modulo 1.1); - Dall’obiezione di coscienza al SCN (Modulo 1.2); - La normativa vigente e la Carta d’impegno etico (Modulo n. 1.4). - Presentazione dell’ente (Modulo 3.1); - Il lavoro per progetti (Modulo 3.2); - Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (Modulo n. 3.4); - L’organizzazione del servizio civile e le sue figure (Modulo 3.3). L’obiettivo del PRIMO MODULO è la preparazione allo svolgimento del servizio civile. Saranno fornite tutte le informazioni legate agli aspetti operativi/organizzativi del servizio civile per rendere consapevoli i volontari del contesto in cui sono inseriti. Il modulo aiuterà i volontari a riflettere sul significato della scelta del servizio civile nazionale e sul valore della partecipazione attiva alla vita della società. La riflessione avrà come punto di partenza la difesa non armata della Patria e nello specifico la difesa civile non armata e non violenta, in questo quadro sarà quindi necessario riflettere sul legame tra servizio civile e obiezione di coscienza in Italia per giungere all’individuazione delle diverse forme di difesa non violenta della patria. Si potranno approfondire tematiche relative alla gestione non violenta dei conflitti, alle azioni di “prevenzione della guerra”, e potranno essere approfondite tematiche riguardanti la pace e i diritti umani facendo riferimento alla normativa vigente, alla Carta Costituzionale e alla Carta di impegno etico e alla Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite . Nel corso del modulo si analizzerà il ruolo rivestito dall’ente locale nell’ambito del servizio civile, verrà evidenziato il compito del volontario di servizio civile con riferimento alla disciplina dei rapporti tra enti e volontari di servizio civile nazionale. Il programma del modulo fornirà ai volontari una "cassetta degli attrezzi" in termini di informazioni e spunti di riflessione utili ad affrontare l'esperienza e a costruire un significato. 49 CONTENUTI DETTAGLIATI - Valori e identità del SCN - Analisi del rapporto storico culturale tra servizio civile e obiezione di coscienza in Italia - Patto formativo e identità del gruppo in formazione - L'identità del volontario di servizio civile. Chi è: definizione classica - chi non è. - Analisi delle aspettative e delle motivazioni al servizio. - Analisi e condivisione delle motivazioni sottostanti alla scelta di svolgere un anno di servizio civile. Scelta e l’identità del gruppo in formazione. - Informazioni tecniche e operative sul servizio. - La rete organizzativa in cui si sviluppano i progetti di servizio civile: Anci - Comune OLP - Servizio civile nazionale, le interconnessioni. - Come rapportarsi ai diversi ruoli senza invasioni di campo per facilitare le intercomunicazioni. - Ruoli e funzioni del volontario di servizio civile. - Lavoro per progetti - Diritti e doveri del volontario. - Disciplina dei rapporti tra enti e volontari di servizio civile. - La valorizzazione dell’esperienza: strumenti e metodi. Modulo 2. La difesa della Patria attraverso la solidarietà e la cittadinanza attiva Seconda giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano i seguenti moduli formativi previsti dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - Il dovere di difesa della Patria e La difesa civile non armata e non violente (Modulo n. 1.3); - La formazione civica (Modula 2.1); - Le forme di cittadinanza (Modulo 2.2); - La rappresentanza dei volontari nel servizio civile (Modulo 2.4). L’obiettivo del SECONDO MODULO è far apprendere i diversi e nuovi modi di concepire il rapporto tra Stato e cittadini; leggere il territorio attraverso le sue dinamiche, i suoi problemi e i suoi bisogni - Sviluppare il senso civico e la cittadinanza attiva, riflettere sui concetti di solidarietà e di sussidiarietà. Riflettere sul significato e sulle forme di cittadinanza attiva, espressioni concrete della volontà di costruire e sviluppare un nuovo modello di welfare capace di rispondere alle esigenze della società, attraverso forme di partecipazione responsabile e creativa da parte di tutti gli attori sociali, secondo una logica di sussidiarietà e solidarietà. A partire dall’analisi dei principi costituzionali di solidarietà sociale, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e delle forme di intervento sul territorio si giungerà ad analizzare il concetto di cittadinanza attiva come risposta operativa e concreta ai bisogni e alle necessità del territorio. Il modulo sarà l'occasione anche per approfondire, tenendo conto delle differenze funzionali e operative, il ruolo dello stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone. L’analisi si soffermerà sulle diverse modalità di intervento e sulle possibilità di una programmazione condivisa che abbia come fine lo sviluppo sociale della comunità. 50 Il modulo approfondirà quindi il concetto di democrazia spiegando le funzioni e i ruoli rivestiti dai diversi attori operanti sul territorio sia attori costituzionali (organizzazione delle camere e iter di formazione delle leggi), sia attori istituzionali (Regione, Provincia, Comune, Asl, ecc.), sia sociali (associazionismo, volontariato). In questo modulo saranno, inoltre, forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso. Infine per riflettere su altre forme di cittadinanza attiva verranno fornite ai volontari informazioni riguardo la Rappresentanza dei volontari di Servizio Civile Nazionale eletti in seno alla Consulta Nazionale per il Servizio Civile e indicazioni riguardo i rappresentanti e delegati regionali. Per comprendere con maggiore chiarezza l’impegno svolto dai rappresentanti e delegati regionali potranno essere proposte testimonianze (in aula o mediante interviste su supporto informatico) da parte di ex volontari, rappresentanti in carica o delegati. CONTENUTI DETTAGLIATI - Il principio di solidarietà sociale. - La responsabilità sociale: sussidiarietà e partecipazione. - Uguaglianza e differenza. Sviluppo e sottosviluppo nella realtà locale e in quella globale: il servizio civile in Italia e all’estero. - Forme di cittadinanza attiva: il servizio civile come forma di cittadinanza attiva e consapevole. Analisi delle varie forme di partecipazione. - La gestione dei servizi sul territorio: il ruolo degli attori costituzionali, istituzionali e degli attori sociali. - Affinità e differenze tra le varie figure operanti sul territorio e analisi delle modalità di intervento. - Analisi e riflessioni sul loro significato attuale e rapportato al contesto territoriale e situazionale. - La solidarietà politico/economica/sociale prevista dalla Carta Costituzionale, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Carta di impegno etico e Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite . - I riferimenti costituzionali sul decentramento amministrativo che vede il Comune come l'istituzione capace di interpretare i bisogni della comunità presente sul proprio territorio. - Riflessione sui bisogni della Comunità territoriale (assistenziali, culturali, sociali, di integrazione) a cui i progetti di servizio civile rispondono. - Il ruolo attivo dei volontari nello scegliere gli organi di rappresentanza. Riflessione sugli organi di Rappresentanza: funzioni rivestite e impegno assunto. Modulo 3. La difesa della patria attraverso le forme di cittadinanza attiva e le tecniche di prevenzione dei conflitti. Terza giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano il seguente modulo formativo previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): 51 - Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e non violenta (Modulo 1.3); - La protezione civile (Modulo 2.3); - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (Modulo 3.5). Nel corso del TERZO MODULO si intende diffondere tra le giovani generazioni la cultura della difesa della patria attraverso le varie forme di cittadinanza attiva: dalle esperienze di volontariato e solidarietà attiva, al ruolo della protezione civile e alle varie forme di prevenzione dei conflitti attraverso “peace-keeping” - “peace-enforcing” - “peacebuilding”. Gli argomenti trattati consentiranno ai volontari di comprendere e conoscere le varie forme di cittadinanza attiva e di acquisire la cultura della non violenza e di acquisire le conoscenze sulla nascita e lo sviluppo dei conflitti e sulla loro risoluzione attraverso modalità non violente. CONTENUTI DETTAGLIATI - La prevenzione della guerra attraverso “peace-keeping” - “peace-enforcing” - “peacebuilding”. - Le diverse tipologie di conflitti: intrapersonali -interpersonali - di gruppo intergruppali - globali. - I conflitti che nascono dall'emarginazione, dalla diversità culturale e sociale. - Come affrontare il conflitto per poterlo risolvere. - Modalità di gestione dei conflitti. - Elementi del processo di negoziazione. - Nozioni e significati della protezione civile; analisi e riflessioni sulle azioni di protezione civile in contesti di rischio. - cenni di psicologia e gestione dei traumi. Modulo 4. Comunicare in modo efficace, saper ascoltare, gestire le situazioni potenzialmente conflittuali Quarta giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano i seguenti moduli formativi previsti dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (Modulo 3.5). Nel quarto modulo si svilupperanno le conoscenze per analizzare e comprendere i meccanismi che regolano gli scambi comunicativi, acquisire consapevolezza delle proprie modalità comunicative al fine di migliorare le proprie capacità relazionali. CONTENUTI DETTAGLIATI - Elementi del processo di comunicazione interpersonale. - La percezione: i diversi punti di vista. - La comunicazione verbale e non verbale. - L'ascolto: i diversi livelli di ascolto. - I conflitti comunicazionali: come prevenirli. - Una modalità comunicativa efficace: la comunicazione assertiva. - Definizione di progettualità individuali specifiche. 52 - Individuazione e valorizzazione delle risorse personali. Individuazione e valorizzazione delle risorse esterne a disposizione. Progettualità e competenze acquisibili con l’esperienza di servizio civile. Progettualità e competenze acquisibili con l’esperienza di servizio civile. Formazione Generale a Distanza La FAD sarà associata prevalentemente al modulo 1 e al modulo 2, i volontari avranno modo di approfondire gli argomenti trattati in aula seguendo una serie di lezioni tematiche collegandosi alla piattaforma per una durata di 12 ore. Nello specifico si esamineranno i seguenti temi: - Ricostruzione storica del percorso di idee ed esperienze che hanno portato al servizio civile con l'obiettivo di mettere in evidenza come il servizio civile contribuisce alla costruzione della pace attraverso l'utilizzo di strumenti pacifici. - La carta costituzionale - La tutela dei diritti - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite . - La Carta di impegno etico. - Storia e senso del servizio civile: dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale. - Il dovere di difesa della Patria in relazione ai principi sanciti nella Costituzione Italiana, nella Carta Europea e negli ordinamenti delle Nazioni Unite. - La protezione civile: salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale e della protezione civile. - Esperienze di servizio civile: testimonianze di enti, testimonianze di volontari. FAD Generale. Approfondimento sui diritti e i doveri del volontario Un modulo di FAD è riservato all’approfondimento sul senso del servizio civile, inteso come anno di apprendistato alla cittadinanza, speso in un Ente affiancando un operatore locale di progetto, secondo le modalità e i principi definiti nella normativa di accreditamento degli enti e nella Carta etica. Sarà questo il momento in cui approfondiremo la “letteratura” normativa sul servizio civile nazionale, sui vari attori previsti dal sistema e sui contenuti della Carta etica, nonché sui ruoli e le funzioni attribuite ad ognuno dalla legge e dalle normative derivate, comprese quelle relative all’accreditamento, alla presentazione dei progetti, alla gestione dei volontari. FAD Generale. Approfondimento sul concetto di Patria e sulla Costituzione Il percorso formativo a distanza prevede un generoso approfondimento della Carta costituzionale, sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Carta di impegno etico e Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. In questo modo sarà possibile approfondire il concetto di Patria, così come viene definito dalla Costituzione, che non rinvia solo al concetto di “confine nazionale”, quanto piuttosto all’idea di una comunità di persone che vivono all’interno di tali confini. I volontari avranno a disposizione contenuti audio video e di testo per approfondire come l’ambiente, il territorio, il patrimonio culturale, storico e artistico, sono parti costitutive della “Patria” e come tali vanno difese. 53 Saranno, inoltre, attivati dei testi di verifica per quanto concerne l’attività di protezione civile. FAD Generale. Approfondimento sulla Storia del Servizio Civile Un modulo di approfondimento è dedicato al percorso storico che ha visto la nascita e lo sviluppo del servizio civile: fatti che hanno caratterizzato la storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile degli obiettori, lo sviluppo e l’evoluzione della legislazione e della giurisprudenza costituzionale di questi ultimi anni. 34) Durata: 44 ore, di cui 32 ore di aula e 12 di formazione a distanza 54 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Aule attrezzate nella sede centrale di ANCI LOMBARDIA Ufficio Servizio Civile e nelle sedi periferiche su base provinciale 36) Modalità di attuazione: In proprio con formatori di ANCI Lombardia 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Milena Rivolta Onelia Rivolta Letizia Carrubba Cinzia Colombo Angela Greco Rosaria Borghi Pier Paolo Mariot Paolo Rossi Debora Bosso 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Milena Rivolta: animatrice teatrale, si occupa di progetti educativi per i giovani. Attualmente lavora alla Cooperativa “La Fucina”. Onelia Rivolta: responsabile della formazione di Ancitel Lombardia. Ha maturato una forte esperienza nell’ambito teatrale, sia come attrice, sia come formatrice in ambito teatrale. Letizia Carrubba: docente di Psicologia dell’Infanzia presso la facoltà do scienze della formazione, Corso di laurea in Scienze dell’educazione, Università Cattolica del Sacro Cuore. Cinzia Colombo: assistente di ricerca presso l’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. Esperta d’integrazione sociale. Formatrice e docente in corsi sul sostegno alle famiglie rom. 55 Angela Greco: psicologa clinica. Formatrice per la Pubblica Amministrazione, esperta nel benessere organizzativo. Orientatore, progettista esperta nel bilancio delle competenze. Rosaria Borghi: laureata in giurisprudenza, consulente e formatrice professionale per enti pubblici e privati, in particolare per l’area del comportamento organizzativo. Pier Paolo Mariot: professionista in progettazione antincendio, si occupa del coordinamento e della gestione del comparto di consulenza e formazione in ambito di Sicurezza sul Lavoro dell’azienda G.P.S. Srl dove riveste il ruolo di presidente del C.d.A. Paolo Rossi: abilitato alla figura di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) presso Centro AIFOS, fornisce consulenza e formazione in materia di Sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81 del 2008) a diverse aziende e società di differenti ambiti. Debora Bosso: possiede la qualifica di RSPP/Formatore, è Coordinatore attività delle società del Gruppo CMB, specializzate nel settore igiene e sicurezza sul lavoro e che mettono a disposizione un team di professionisti altamente qualificati nei singoli settori. 56 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica ha come obiettivo quello di “mettere in situazione” il volontario in un contesto di Ente Locale. A questo scopo saranno attivati dei moduli per la conoscenza dell’Ente Locale nei suoi aspetti organizzativi e negli aspetti di funzionamento e per il lavoro in termini motivazionali; si passerà poi alla conoscenza delle tipologie dei destinatari del servizio e delle specifiche competenze degli uffici, con utilizzo di studi di caso e role playing. La formazione specifica viene erogata attraverso l’utilizzo di formatori esperti, la metodologia usata passa dalla lezione frontale alle dinamiche non formali, facendo così sperimentare ai partecipanti ciò che viene spiegato teoricamente. I progetti di servizio civile propongono un pacchetto formativo molto ampio. Alla normale attività d’aula, cui i volontari partecipano nel corso del loro servizio, si affianca la proposta formativa che accompagna i volontari lungo l’intero anno di servizio civile che è erogata direttamente dall’ente presso il quale il volontario presta servizio. Il progetto prevede 72 ore di formazione specifica di cui 16 ore di formazione d’aula, 8 delle quali dedicati ai rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile, 24 di formazione a distanza e 32 di formazione specifica e di addestramento “on the job”. Questo tipo di formazione “on the job” consentirà al volontario di ricevere gli strumenti e le informazioni utili e necessarie al suo intervento e allo svolgimento del suo servizio. La particolarità della formazione on the job è che viene proposta in contesti strutturati in ambito locale, con una programmazione che considera con attenzione le problematiche che scaturiscono dalla concreta situazione di lavoro in cui il volontario è inserito. La funzione del formatore e degli Olp è quella di condurre i volontario all’interno dell’esperienza, di fornirgli riferimenti per il confronto, di indicare gli strumenti e i principi utili a interpretare le situazioni. 57 FLUSSO DELLE ATTIVITA’ DI TRAINING ON THE JOB ATTIVITA’ PROGRAMMATE DAI FORMATORI FASI PRESENTAZIONE L’OLP e il volontario condividono le aspettative sul progetto di servizio civile L’OLP certifica le competenze iniziali del volontario L’OLP si presenta definendo il proprio ruolo e le proprie responsabilità Scheda sulle aspettative OLP/Vol. Scheda competenze iniziali del volontario L’OLP presenta al volontario l’ENTE in cui si realizza il progetto Organigramma del servizio L’OLP presenta la sede di servizio e ne descrive le funzioni rispetto alla struttura dell’ENTE L’OLP e il volontario individuano insieme ruolo e responsabilità di quest’ultimo rispetto al servizio L’OLP presenta al volontario le prestazioni erogate dal servizio Orario settimanale delle attività L’OLP presenta al volontario le priorità definite dalla struttura L’OLP presenta al volontario le problematiche e le criticità del servizio L’OLP e il volontario concordano tempi e modalità di realizzazione del servizio ORIENTAMENTO INTRODUZIONE AL SERVIZIO OUTPUT PREVISTI La fase di introduzione al servizio si ripete ogni volta che il volontario si affianca ad una nuova attività CONGEDO L’OLP e il volontario analizzano i risultati raggiunti rispetto alle aspettative L’OLP trasmette la documentazione raccolta, utile alla certificazione finale delle competenze 58 Documentazione 40) Contenuti della formazione: I contenuti della formazione specifica sono presentati ai volontari attraverso azioni di training on the job e lezioni d’aula. 40.1 AZIONI DI TRANING ON THE JOB L’intera attività formativa di “Training on the job” sarà guidata e coordinata dai formatori accreditati di Anci Lombardia che si occuperanno di definire i contenuti didattici da proporre e di supervisionare gli interventi formativi. Il formatore assieme all’Operatore Locale di progetto, proporrà al volontario un percorso articolato in contenuti diversi, contestualizzati al settore in cui il volontario opera. Le attività di Training on the job, comuni a tutte le sedi, avranno i seguenti contenuti: - Funzione ed esperienze dei C.A.M. - Modelli di servizio e specifiche finalità territoriali - Organizzazione interna del servizio - Accoglienza dell’utenza - La relazione nel colloquio di accoglienza - Il ruolo di “reference” - La comunicazione non verbale - La comunicazione mediata: contatto telefonico, fax o mail - Gli strumenti in dotazione - La customer Satisfaction – metodologie, tecniche - Presentazione, studio ed analisi delle proposte di azioni informative sul territorio - Il lavoro di rete: contatto con il territorio, coordinamenti territoriali - Allestimento dei materiali promozionali (locandine e volantini) - Campagne di comunicazione (depliant informativi del servizio, locandine, campagne informative, comunicati stampa, aggiornamenti siti internet, spazi pubblicitari) - Le informazioni: come documentarle, sistematizzarle ed archiviarle - Il counselling orientativo - I problemi di sicurezza e i rischi connessi alle attività del progetto nella sede di servizio 59 40.2 AZIONI FORMATIVE IN AULA Il progetto prevede un programma formativo distribuito in 2 giornate d’aula (8 ore cadauna) di cui una propone alcuni aspetti relativi all’area di svolgimento delle attività e l’altra il tema dei rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile. Nello specifico saranno trattati i contenuti di seguito evidenziati. Tecniche di animazione teatrale (durata 8 ore) Tra le forme di espressione, il teatro è quella che più si avvicina al gioco puro e semplice del bambino. Il linguaggio teatrale (quando non è mestiere, specializzazione e professionismo) è proprio questo: un gioco aperto al quale tutti possono partecipare, ciascuno con le proprie capacità e i propri limiti. È accessibile a chiunque, perché si basa su una materia prima che chiunque è in grado di fornire: la presenza umana. Il corso è destinato a quei volontari di servizio civile che affiancheranno gi educatori nell’attività di animazione rivolta sia ai ragazzi che agli anziani; è rivolto ai volontari che non solo vogliono imparare nuove forme di comunicazione, ma umanamente sentono la necessità di liberare le proprie forme espressive per agire al meglio nei contesti, anche difficili, a cui sono destinati. Durante queste due giornate, proveremo a fare quattro passi nel mondo dell’animazione teatrale, sperimentando direttamente gli strumenti propri del fare teatro e conoscendoci attraverso il gioco: ci muoveremo nello spazio in gruppo, a coppie, con la musica e con il silenzio, usando il corpo e la voce, provando ad osservare da spettatori e ad agire da “attori”… Negli incontri si sperimenteranno: giochi di sensibilizzazione percettiva e di comunicazione non verbale; giochi strutturati di espressione corporea e vocale; giochi di improvvisazione teatrale; e sono previsti: momenti di riflessione di gruppo guidata; spazi dedicati a riferimenti teorici sulla storia dell’animazione teatrale. Il nido d’infanzia e lo sviluppo psicologico del bambino (8 ore) Il corso è destinato ai volontari di servizio civile che operano a stretto contatto con i bambini di età compresa tra gli zero e i tre anni (asili nido) e presenta, a partire dalla riflessione sul nido d’infanzia inteso come contesto di prima socializzazione e di crescita, le principali linee di sviluppo psicologico del bambino. Le tematiche trattate mirano a potenziare le competenze professionali dell’operatore in modo da poter rispondere adeguatamente ai bisogni evoluti dei bambini. Il programma si articola in due giornate in cui si alternano momenti di riflessione teorica a esercitazioni pratiche, in cui si propongono attività adeguate all’ambito in cui si muove il volontario. Argomenti previsti: lo sviluppo psicologico del bambino con particolare riferimento alle tappe di 60 sviluppo psicomotorio e cognitivo; esercitazione “Definire le fasi dello sviluppo psicomotorio con l’utilizzo di immagini e di indici di osservazione”; parlare con i bambini, lo sviluppo comunicativo e linguistico; esercitazione “Raccontare ai bambini un libro illustrato”; i confini dell’attaccamento, lo sviluppo emotivo – affettivo; contesti di accoglienza e di ricongiungimento, stare “con” e stare “senza” esercitazione “Lettura e condivisione di esperienze”; osservare le relazioni al nido, lo sviluppo sociale; “Dai...giochiamo!” il gioco come spazio condiviso di comunicazione e crescita; esercitazione “La sensibilità dell’educatrice nei contesti educativi” e “L’osservazione del bambino nella prima infanzia”. Sostegno ai diritti delle famiglie e delle persone rom che vivono in Italia: modalità d’intervento socio – sanitarie (durata 8 ore) Il corso è rivolto a volontari che operano nei progetti d’assistenza che prevedono il sostegno a famiglie straniere, soprattutto a famiglie rom. I ragazzi coinvolti in tali progetti svolgeranno un ruolo di supporto, accompagnamento a scuola dei bambini e attività di affiancamento all’educatore. Il corso vuole offrire ai partecipanti un quadro sulle condizioni abitative e sanitarie di gruppi di rom che vivono in Italia, con particolare riferimento pratico alla città di Milano. Durante le giornate l’obiettivo sarà quello di riflettere su opinioni comuni, pregiudizi e conoscenze sui rom, in particolare si affronterà il tema della discriminazione dei rom, discutendo esempi in ambito politico, sanitario e di informazione Il formatore offrirà spunti per un inquadramento culturale, con riferimenti a libri, film e musica. Argomenti previsti: attività socio sanitaria nelle aree dismesse e nei campi non autorizzati; quadro della situazione attuale dei campi a Milano con breve cronistoria degli sgomberi e degli spostamenti; cosa ne pensano e ne sanno i partecipanti sui rom; miti da sfatare: non sono nomadi, e altro ancora – cenni alla storia; approfondimento del panorama politico recente: sgomberi e regolamenti per i campi; esperienze abitative di famiglie rom in Italia; quadro generale sulla situazione sanitaria di alcuni gruppi, in Italia e all'estero; esperienze di interventi sanitari nei campi; azioni comuni con alcuni gruppi rom; come si può tradurre nella pratica l'azione sanitaria e politica in questo contesto: alcune esperienze; presentazione di casi di cronaca sulla carta stampata, con discussione delle modalità di informazione utilizzate dai mass media; il tempo dei gitani: riferimenti a film, libri e musica che parlano di rom. 61 Imprese sociali e imprese culturali: dall’idea al Business Plan (durata 8 ore) L’obiettivo generale delle due giornate è quello di fornire ai partecipanti un “orientamento all’impresa” che da una parte valorizzi e integri l’esperienza di servizio civile, dall’altra possa risultare loro utile nel proprio successivo percorso personale e lavorativo. A partire dell’esperienza di contatto e collaborazione con imprese sociali e culturali maturata dai volontari nel corso dell’anno di servizio civile saranno affrontate tematiche relative all’impresa in genere, alle tipologie specifiche di impresa sociale e impresa culturale, al rapporto fra queste e gli Enti Locali. I volontari partecipanti saranno coinvolti in un lavoro di gruppo che prevede lo sviluppo di diverse idee di impresa (sociale e culturale) proposte dai partecipanti stessi. Argomenti previsti: che cos’è un’impresa, i tratti distintivi; le diverse tipologie di impresa e i loro elementi caratterizzanti, similitudini e differenze; le imprese sociali e culturali, servizi, clienti, committenti, organizzazione; il rapporto con gli Enti Pubblici, le diverse possibilità e le loro caratteristiche; dall’idea ai servizi; offerta e domanda (il mercato di riferimento, clienti e committenti); ricavi e costi (la sostenibilità dell’impresa); esempi reali di impresa sociale e di impresa culturale; orientamento e informazione, a chi rivolgersi. Definizione del progetto professionale e tecniche di ricerca attiva del lavoro (durata 8 ore) Il corso è rivolto ai volontari di servizio civile il cui compito consiste nell’indirizzare gli utenti che chiedono aiuto per muoversi nell’ambito professionale, in particolar modo i giovani alla ricerca di un primo impiego. La peculiarità dei temi trattati fa sì che questo modulo formativo sia interessante per il volontario stesso. Il corso prevede che i partecipanti, attraverso l’utilizzo di strumenti di autovalutazione, definiscano il progetto professionale a partire dai propri punti di forza e di debolezza in termini competenze professionali tecniche e trasversali. Il corso si pone inoltre l’obiettivo di trasferire gli strumenti necessari alla ricerca del lavoro. Argomenti previsti: interessi e valori professionali; variabili che definiscono un ruolo professionale; costruzione del progetto professionale; strategie per organizzare la ricerca attiva del lavoro; il curriculum vitae, il curriculum europeo; la lettera di accompagnamento; canali di ricerca del lavoro; prove di selezione (il colloquio, i test, il colloquio di gruppo); i contratti di lavoro. 62 Formazione in materia di salute e sicurezza (durata 8 ore) Il corso prevede una formazione generale uguale per ogni tipo di ente in materia di salute e sicurezza e un approfondimento relativo ai rischi correlati al luogo di lavoro ed al corretto impiego delle attrezzature di lavoro. Si propone inoltre di fornire gli strumenti di sicurezza specifici ai possibili rischi che il volontario può incontrare durante lo svolgimento delle attività nelle sedi di servizio. Argomenti previsti: legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro; rischi nel lavoro; sistemazione del posto di lavoro; luoghi e attrezzature di lavoro. 40.3 CONTENUTI DI FORMAZIONE A DISTANZA L’attività di formazione a distanza (24 ore) sarà svolta attraverso l’utilizzo di una piattaforma di formazione a distanza suddivisa nelle seguenti sezioni diverse: sezione normativa; sezione didattica; sezione comunicazione; sezione ricerche; sezione esercitazioni. In ciascuna sezione saranno raccolti materiali specifici utili allo studio e all’approfondimento. Il volontario potrà muoversi liberamente tra le sezioni a disposizione, orientando e personalizzando il proprio percorso formativo. Gli argomenti che saranno proposti tratteranno tematiche di ampio respiro attuale: La comunicazione efficace: si vorrà cercare di stimolare i volontari ad imparare e conoscere le diverse sfaccettature della comunicazione, nonché l’importanza dei processi comunicativi e le diverse modalità in cui essi avvengono. Time management: sarà un corso per indirizzare i volontari ad ottimizzare la risorsa “tempo” attraverso l’utilizzo di strategie, modelli e pianificazioni. La gestione delle riunioni e dei gruppi di lavoro: si vorranno impartire dei contenuti circa l’importanza della “riunione” come strumento di lavoro di gruppo. Come avviene la sua pianificazione e organizzazione, quali sono le figure e i ruoli all’interno di una riunione (coordinatore, relatore, conduttore) e infine il processo intrinseco della riunione (apertura, svolgimento, verifica, chiusura e valutazione). La gestione dei progetti: si vorranno dare le linee guida e gli elementi base di project management. Saranno presentati concetti quali sono: il ciclo di vita di un progetto con la sua impostazione e pianificazione; l’esecuzione e il controllo di un progetto; il team building, la chiusura del progetto e gli strumenti principali ai quali si fa riferimento durante il suo svolgimento. Web 2.0 e Wiki: i volontari sono immersi in un nuovo sistema di comunicazione, con questo corso si vorrà dare qualche nozione in più circa i 63 blog, i forum e le chat che sempre di più diventano i veicoli principali per comunicare con gli altri. Si cercherà di dare un contributo affinché vengano utilizzati nel modo corretto. Gestione della conoscenza: sarà un corso che mirerà a far comprendere ai volontari l’importanza della creazione, condivisione e trasmissione dei saperi all’interno delle organizzazioni. Inoltre verranno forniti definizioni di: bilancio di competenze, network e knowledge management. La comunicazione assertiva, il conflitto e la negoziazione: si daranno dei suggerimenti riguardo le modalità usate per definire obiettivi e i modi per trasmetterli efficacemente. Si parlerà di comunicazione assertiva, di strategie per “convincere” gli interlocutori, dell’uso della retorica e della performance. Verrà anche sottolineata l’importanza del saper gestire le critiche, la razionalità e l’emotività in contesti comunicativi. Risparmio energetico: il corso introdurrà una panoramica generale riguardo il risparmio energetico e sarà prevista un’analisi accurata della problematica attraverso consigli, strumenti e normative attuate in grandi contesti. Inoltre si racconterà come una politica efficace di risparmio energetico diventa leva competitiva sul mercato. Sicurezza in ufficio: il corso offrirà ai volontari la possibilità di conoscere il quadro normativo in materia di sicurezza, dalle direttive europee ai decreti legislativi emanati nei Paesi europei. Nella sezione “Didattica” saranno inseriti anche i contenuti di formazione specifica proposti nelle lezioni d’aula. I formatori provvederanno a far pubblicare, dall’esperto di formazione a distanza, tutti i materiali di studio e approfondimenti legati all’argomento trattato. I contenuti saranno proposti seguendo la suddivisione per argomenti utilizzata in aula, per approfondimenti si veda il punto 40.2 (“Azioni formative in aula”). 41) Durata: 72 ore, di cui 32 ore di formazione specifica e di addestramento al servizio (training on the job), 24 ore di formazione a distanza (FAD) e 16 ore di formazione specifica d’aula di cui 8 ore dedicate ai rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile. L’attività è coordinata e supervisionata dai formatori accreditati di ANCI Lombardia. Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: 64 Durante la formazione generale e specifica saranno effettuati momenti di verifica attraverso questionari e colloqui personali e di gruppo per verificare la motivazione e l’apprendimento dei volontari. Durante il dodicesimo mese di servizio si svolgerà un’azione formativa finalizzata alla definizione di un percorso di autovalutazione dei volontari e del bilancio delle competenze acquisite attraverso l’esperienza di servizio. Data, 18 luglio 2014 La Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente Onelia Rivolta 65