Trento l'Adige domenica 13 giugno 2010 Il leader dell’Udc critico anche sulla legge bavaglio: «Nasce da un intento giusto ma finisce fuori strada». Su Dellai: «Assieme alla sua giunta sta facendo un buon lavoro». L’INTERVENTO IN BREVE Manovra, «manca un grande disegno» Casini ospite ieri alla Festa della Cisl LUCA NAVE Poche considerazioni sulla realtà locale: un generico apprezzamento per Dellai e per il lavoro che sta svolgendo assieme al suo esecutivo. Nessun commento, invece, sul progetto di Alleanza per l’Italia. Molti, invece, gli spunti di riflessione sulla situazione nazionale. Pierferdinando Casini, leader dell’Udc, è stato ospite ieri mattina della Festa nazionale della Cisl. Sul palco di Levico Terme ha risposto alle domande di Stefano Folli, editorialista del Sole 24 ore. La prima riflessione è per i giovani «La Cisl ha sempre dimostrato di saper percorrere la via del dialogo, di non andare alla ricerca di nemici. In questa ottica ci si deve muovere per favorire il futuro dei giovani che, oggi, sono tagliati fuori. Non è giusto che chi è oggi in pensione possa contare su cento e chi inizia a lavorare oggi percepirà sessanta o cinquanta. Dobbiamo introdurre un linguaggio nuovo, per modernizzare l’Italia». Sul tema del dialogo, Casini è tornato più volte, definendolo metodo e obiettivo da perseguire come alternativa all’interesse di parte e per assicurare la crescita del paese. Rispetto alla crisi economica: «I problemi del Paese sono tanti, tutti sommabili e accumulabili. Credo però che LA REPLICA la crisi possa anche rappresentare l’occasione per affrontare le riforme». Anche a livello sociale «l’Italia è divisa: nord e sud, politici e magistrati, bianchi e neri. Questo approccio fa disperdere l’idea di una visione comune». Casini affonta quindi il tema della manovra Tremonti. «Parte degli introiti che si prevede di realizzare, e questa è la parte migliore della manovra, dovrebbero arrivare dalla lotta all’evasione. Ci sono però provvedimenti come il taglio dei trasferimenti agli enti locali, molti dei quali hanno già avvisato che dovranno ridurre i servizi sociali. Questo significa che si finirà per incidere sulle fasce più deboli. Per migliorare il provvedimento, io propongo di tassare le rendite finanziare speculative, escludendo i Bot e i Cct. Si può inoltre pensare al prelievo del 2% dalle fondazioni bancarie, finalizzando Casini intervistato da Stefano Folli, editorialista del Sole 24 Ore (foto Alessio Coser) 19 l’entrata a precisi scopi sociali. Con rigore bisogna anche affrontare il tema del taglio delle province. Speriamo che la previsione di entrata si avveri, altrimenti questa manovra sarà solo il prologo di quella che arriverà a ottobre. Ciò che appare è che in questa manovara manca un grande disegno». Poca fiducia anche sul federalismo fiscale che, per come è stato delineato, per Casini risulta semplicemente inattuabile e rischia di rendere più evidenti le differenze tra i territori. Rispetto alla situazione politica generale, Casini sottolinea: «Di Pietro, sulle disgrazie altrui, sta costruendo il suo piccolo spazio. Il Pd è “oscillante”». Viene quindi il momento della norma sulle intercettazioni. «La legge nasce dal giusto intento di tutelare la privacy dei cittadini, ma purtroppo finisce completamente fuori strada. Alla maggioranza chiedo di fermarsi, di trovare un punto di incontro per poter ridiscutere alcuni punti. Non si può rinunciare all’utilizzo della tecnologia per perseguire i delinquenti. Non si può accettare la limitazione alla libertà di editori e giornalisti». La festa prosegue oggi. L’ospite di spicco, atteso per la mattina, sarà il ministro Giulio Tremonti, intervistato da Gianni Riotta. Nel corso della giornata interverranno anche Guglielmo Epifani per la Cgil ed Enrico Letta per il Partito Democratico. LA RUOTA, DIPENDENTI SOLIDALI CON LA COOP I dipendenti della cooperativa sociale La Ruota hanno reagito con una raccolta firme ad una nota dello Slai Cobas pubblicata nei giorni scorsi. Nel comunicato il sindacato criticava la cooperativa per un licenziamento e parlava di «ambiente ostile nei confronti dei lavoratori». Una quarantina di dipendenti de La Ruota evidentemente non si sono sentiti rappresentati da quella nota sindacale e ha sottoscritto un documento in cui diffida «chiunque a parlare a nostro nome» e rileva che «all’interno della cooperativa vige un rapporto comunicativo e costruttivo tra lavoratori e direzione». SARDAGNA: I FUOCHI DEL GASMAYR Tornano i fuochi del Sacro Cuore, una tradizione che si ripete da oltre duecento anni e che risale al 1796, quando i tirolesi di lingua italiana, tedesca e ladina si affidarono appunto al Sacro Cuore per scongiurare l’invasione delle truppe napoleoniche. Il Circolo Michael Gaismayr di Trento allestirà un grande cuore illuminato da migliaia di lampadine che sarà collocato sulla terrazza del Centro congressi Panorama di Sardagna e che sarà visibile da tutta la città questa sera dalle 21 alle 24 circa. FUGATTI ATTACCA LA CGIL «La manifestazione della Cgil contro la manovra è la solita sceneggiata di chi prende posizione a prescindere contro questo governo». Lo dice il capogruppo della Lega in commissione Finanze alla Camera Maurizio Fugatti. Ugo Rossi: «Sacconi si informi sull’Autonomia» Il segretario del Patt e assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi, replica alle battute del ministro del lavoro Maurizio Sacconi. L’altro ieri alla Festa della Cisl aveva ironizzato sul fatto che anche al Trentino siano stati chiesti sacrifici. «Difficile parlare di sacrifici in una terra come la vostra, con tutti i soldi che prendete dallo Stato». Frase che Rossi ha preso male, molto male. «Ma quali soldi dello Stato! - afferma Rossi -. Sono soldi dei trentini! Ricordo al ministro che qui da noi il saldo degli amortizzatori sociali è attivo. E questo perché, sappia il ministro, qui non c’è lavoro nero e la gente paga i contributi. Noi abbiamo istituito il reddito di garanzia e Sacconi dovrebbe sapere che lo Stato non ci ha messo un euro. Un solo euro. Abbiamo fatto tutto con i nostri soldi». Rossi è arrabbiato. Ogni volta che da queste parti passa un ministro arriva un attacco all’Autonomia. «A questo punto - afferma - penso che dovremmo fare degli opuscoli informativi da mandare ai ministri. Ma è mai possibile che non si documentino mai, che parlino tanto per parlare». Poi il segretario del Patt va giù duro anche con i nostri parlamentari e non solo con quelli di centro destra. «Parlo anche di quelli di centro sinistra. Subiamo continui attacchi e se ne stanno sempre zitti. Gli altri silenziosi lo devono stare per ovvi motivi, ma quelli di centro sinistra? Che ci stanno a fare a Roma se non aprono bocca per difendere la nostra autonomia». I ministri sanno come funzionano le cose qui da noi, ma il martellamento antiautonomista serve a suscitare la rabbia della gente. «Ed è proprio questo che mi preoccupa - afferma Ugo Rossi -: che a forza di spararci contro la gente si convin- Il ministro L’assessore Sacrifici in Trentino? Con tutti i soldi che prendete dallo Stato I trentini parlamentari tacciono di fronte a questi attacchi Maurizio Sacconi ce che le cose stiano come dicono loro. Ma la nostra gente deve capire che i soldi sono dei trentini, che anche quello che spendiamo per lo stato sociale è dei trentini. E ripeto ancora che il saldo per la spesa sociale da noi è attivo perché qui da noi la gente paga i contribu- Ugo Rossi ti all’Inps! Perché da noi non c’è lavoro nero! Quindi, da Roma non arriva nulla». Come dire: siccome in Trentino la maggioranza dei datori di lavoro rispetta la legge ci sentiamo dire che non facciamo sacrifici. Vadano da altre parti a dirlo. B.Z. La curiosità Conclusi i corsi per gli italiani Diplomati in arabo Con la consegna dei diplomi da parte del presidente della Comunità islamica del Trentino, Aboulkheir Breigheche, si sono conclusi i corsi di arabo. Molti gli italiani partecipanti. L0061010 «Soldi nostri non di Roma»