Vademecum
Adriana
Volpato
11 Aprile 2015
Legge Nazionale
n.170
dell’8 ottobre 2010
sui D.S.A.
3
4
Legge 170 - Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011
Art.4 – Misure educative e didattiche
Legge 170 - Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
dispensa da prestazioni non essenziali all’apprendimento
dispensare
da
alcune
prestazioni - come la lettura
ad alta voce in classe - perchè
non hanno rilevanza sul piano
dell’apprendimento
per
la valutazione
della
comprensione delle prove sia
orali che scritte si valorizza la
capacità di cogliere il senso
generale del messaggio
Decreto n.5669
del 12 Luglio 2011
sui D.S.A.
19/12/2015
Adriana Volpato
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Legge 170 - Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011
Art.6 – Forme di verifica e di valutazione
comma 5 – Dispensa dallo scritto in lingua straniera
si possono DISPENSARE alunni e studenti dalle
prestazioni scritte di lingua straniera in corso d’anno
scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui
ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate:
1. certificazione di DSA recante esplicita richiesta
2. richiesta di dispensa presentata dalla famiglia o
dall’allievo se maggiorenne;
3. approvazione da parte del consiglio di classe
temporanea o permanente
Legge 170 - Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011
Art.6 – Forme di verifica e di valutazione
comma 6 – Esonero delle lingue straniere
in casi di particolare gravità del D.S.A., anche in comorbilità con
altri disturbi o patologie risultanti:
1.
dal certificato diagnostico
2.
su richiesta delle famiglie
3.
con approvazione del C.di C.
“…alunni possono essere ESONERATI dall’insegnamento delle
lingue straniere seguire un percorso didattico differenziato…”
In sede di esame di Stato i candidati con D.S.A. possono
sostenere prove differenziate, finalizzate solo al rilascio
dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998
Linee Guida
del 12 Luglio 2011
sui D.S.A.
Legge 170 - Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
-Linee Guida-
Legge 170 - Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
Art.3 – Linee Guida
SCUOLA DELL’ INFANZIA
Un’accurata attenzione ai processi di apprendimento dei
bambini permette di individuare precocemente eventuali
situazioni di difficoltà e monitorare le abilità relative alle
capacità percettive, motorie, linguistiche, attentive e
mnemoniche.
Durante la scuola dell’infanzia è possibile individuare la
presenza di situazioni problematiche che possono estrinsecarsi
come difficoltà di organizzazione e integrazione spaziotemporale, difficoltà di memorizzazione, lacune percettive,
difficoltà di linguaggio verbale.
Legge 170 - Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
Art.3 – Linee Guida
SCUOLA PRIMARIA
Disturbo della lettura e della scrittura:
consapevolezza fonologica:
- livello della parola
- livello della struttura delle sillabe
- suoni iniziali e finali della parola
- riconoscimento di tutti i singoli fonemi della parola
- presentazione dei 4 caratteri
- ordine di presentazione dell’alfabeto
- associazione grafema/fonema
Legge 170 - Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
Art.3 – Linee Guida
SCUOLA PRIMARIA
Area del calcolo:
Intelligenza numerica:
- processi di conteggio
- processi lessicali
- processi semantici
- processi sintattici
- calcolo a mente
- calcolo scritto
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Art.3 – Linee Guida
SCUOLA SECONDARIA di 1° e 2° GRADO
Disturbo della lettura:
- lettura ad alta voce / lettura silente
- identificazione delle parole chiave
- sintesi vocale / testi in PDF
Disturbo della scrittura:
- utilizzo di mappe/schemi/ tabelle per costruzioni del testo
- Pc con correttore ortografico
- uso del registratore
Didattica per le L2:
- tempi aggiuntivi
- riduzione del carico di lavoro
- dispensa ≠ esonero
Normativa
BES
Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012
Art.1 – Bisogni Educativi Speciali (BES)
3 grandi sotto – categorie:
1. alunni con disabilità
2. alunni con disturbi evolutivi specifici
3. alunni con svantaggio socio – economico – culturale
Scuola



necessità di elaborare un percorso individualizzato
personalizzato per alunni BES
anche attraverso la redazione di un PDP
la scuola si può avvalere delle misure dispensative e strumenti
compensative previste dalla L.170/2010
Circolare Ministeriale 6 Marzo 2013
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Alunni con D.S.A.e disturbi evolutivi specifici:
negli anni terminali di ciascun ciclo scolastico,connessi agli Esami
di Stato, le certificazioni dovranno essere presenti entro il 31
Marzo, come previsto all’art.1 dell’Accordo (R.A. n.140 del 25
luglio 2012)
Area svantaggio socioeconomico, linguistico e
culturale
Ai sensi dell’art.5 del DPR n.89/2009, le 2 ore di insegnamento
della 2° lingua comunitaria nella scuola secondaria di 1° grado
possono essere utilizzate anche per potenziare l’insegnamento
della lingua italiana, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche.
Prot. n.2563 del 22 novembre 2013
Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
Piano Didattico Personalizzato:

-
distinzione tra:
ordinarie difficoltà (non induce all’attivazione del PDP)
gravi difficoltà
disturbi di apprendimento

al di là delle distinzioni soltanto qualora il C.di Classe si
concordi di valutare l’efficacia di strumenti specifici questo
potrà comportare l’adozione del PDP

anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da
diagnosi che non hanno diritto alla certificazione L.104 e L.170
il C.di Classe è autonomo nel decidere se formulare un PDP
avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione.
avvio alla Procedura
per la valutazione
alunni D.S.A. o BES
come arrivare alla diagnosi
alunno in
difficoltà scolastiche:
 lettura (correttezza / velocità)
 scrittura (errori ortografici / grammaticali)
 calcolo (calcolo / codice numerico)
 aspetto calligrafico (tratto grafico / velocità)
 tempi di elaborazione
 tempi di produzione
 comprensione delle consegne
 gestione del diario
 attenzione selettiva / sostenuta
come arrivare alla diagnosi
• per condividere le difficoltà dell’alunno
• si accorda per un invio alla valutazione
come arrivare alla diagnosi
ritorno
Diagnosi
scritta alla
 colloquio informativo
 profilo Individuale del soggetto con D.S.A.
 progetto abilitativo, riabilitativo, compensativo
 logopedista
 psicologo
 neurospichiatra
uso degli strumenti compensativi/dispensativi
Famiglia
richiesta della
FAMIGLIA
SCUOLA
applicare la NORMATIVA
 riferimenti alla Normativa/Legge
 provvedimenti da adottare
 legge sulla Privacy
Legge 170 - Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
Art.2 – Individuazione di alunni e studenti con D.S.A.
P.D.P.
Piano Didattico
Personalizzato
e BES
PDP
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Piano Didattico Personalizzato
 il Consiglio di Classe coinvolto
 il clinico
 i genitori
 studente
 il referente Dislessia d’Istituto
Piano Didattico Personalizzato
solo
con
DIAGNOSI
consegnata
si redige
il P.E.P.
in qualsiasi momento dell’anno scolastico
Piano Didattico Personalizzato
solo
quando
C. di Classe
concordi di valutare
efficacia
strumenti com/disp.
autonomo se formulare
anche in presenza di
richiesta dei genitori
in qualsiasi momento dell’anno scolastico
Piano Didattico Personalizzato
 lettera di consegna documentazione
 fotocopia della DIAGNOSI
 Normativa D.S.A. (Legge Nazionale,Decreto n.5669,Linee Guida)
Piano Didattico Personalizzato
 al Dirigente Scolastico
 previo appuntamento
 si richiede la PROTOCOLLAZIONE della documentazione
consegnata
 si esce dalla direzione con la fotocopia della pagina in cui
vi è il timbro di protocollo
 chiedere di conoscere il Referente Dislessia e BES d’Istituto
Piano Didattico Personalizzato
 chiedere di poterlo conoscere
 condivide le caratteristiche del disturbo del proprio figlio
 informa sulle modalità di studio domestico
 comunica gli strumenti compensativi utilizzati nella attività
pomeridiana
 richiede la sua presenza al C.di C. per la stesura del PDP
 si accorda per la comunicazione alla classe (studente)
 autorizza a prendere contatti con il clinico
 riceve l’informativa scolastica per genitori con figli D.S.A. e BES
Piano Didattico Personalizzato
 Dirigente Scolastico apre il fascicolo personale dell’alunno D.S.A.
o BES
 inserisce la diagnosi protocollata
 avvisa la coordinatrice di classe dell’arrivo della diagnosi
 informa il referente Dislessia e BES d’Istituto
 predispone al primo C.diC. utile il tempo necessario per la
lettura condivisa della diagnosi (circa 15 minuti)
 in caso indice un C.di C. straordinario (qualora non fossero
prossimi)
Piano Didattico Personalizzato
 al 1° C.di C. utile il D.S. o coordinatore legge la diagnosi di D.S.A.
o BES
 qualora le informazioni non fossero sufficienti e/o chiare si concorda
la necessità di contattare il clinico e chi lo dovrà fare
 il C.di C. può chiedere il supporto del referente Dislessia o BES per
informazioni sul linguaggio tecnico utilizzato, ed eventualmente per
prendere contatti con il clinico
 vengono forniti il modello PDP e gli allegati ad ogni docenti in
previsione dell’incontro successivo
Piano Didattico Personalizzato
 i docenti fino al C.di C. successivo, si mettono in stato di
osservazione dell’alunno per cogliere:
 tempi di elaborazione
 tempi di produzione
 comprensione delle consegne
 quantità dei compiti assegnati
 uso e scelta di mediatori didattici
 gestione del diario
attraverso:
 attività di consolidamento in classe
 compiti per casa
 verifiche scritte e orali
Piano Didattico Personalizzato
 vi partecipa solo se il C.di C ne fa esplicita richiesta
 fornisce indicazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi
utili alle discipline
 esplicita i criteri di verifica e valutazione
 informa della prassi in caso di Esami di Stato
 risponde su richieste specifiche di strumenti informatici
 NON STENDE IL PDP
 la famiglia può chiedere la sua partecipazione alla stesura del PDP
Piano Didattico Personalizzato
 al C.di C. successivo il D.S. predispone per l’incontro del tempo
aggiuntivo (1 ora) per la compilazione COLLEGIALE del PDP
 chiede (se ritiene) al referente Dislessia e BES di partecipare
 chiede (se ritiene) ai genitori e/o all’alunno di partecipare durante
la stesura del PDP
 ogni docente propone per ognuno dei parametri gli indicatori
individuati durante l’osservazione
 coordinatore/docente completa per iscritto il modello in sede
 si predispone la comunicazione alla classe
Piano Didattico Personalizzato
 il coordinatore/docente trascrive al PC tutti gli indicatori sul PDP
 1 copia viene consegnata alla famiglia su appuntamento dal
coordinatore e/o piccolo gruppo di docenti, referente Dislessia e BES
 in quella sede, chi consegna il PDP esplicita il contenuto alla
famiglia soffermandosi nelle parti più critiche
 concorda il patto con la famiglia e l’alunno per l’attività pomeridiana
 prendono appuntamento per la restituzione del PDP a scuola
 il coordinatore/docente ne fa 3 copie e le consegna al D.S.
 il D.S. ne inserisce 1 nel fascicolo personale e predispone perché
una 1 copia venga messa nel libro dei verbali della classe
Piano Didattico Personalizzato
 porta a casa la copia destinata alla famiglia SENZA FIRMARE
(a meno che non abbia partecipato alla stesura)
 la condivide con l’alunno
 apporta le eventuali modifiche/aggiunte
 media all’incontro di restituzione le modifiche
 sottoscrive se ritiene che il contenuto sia adeguato alle necessità
del proprio figlio
Piano Didattico Personalizzato
 non deve trattenere il PDP perché non condivide il contenuto,
sarà sufficiente NON sottoscriverlo
 non deve trattenere il PDP perché i docenti NON applicano la
didattica come indicata nel modello, ma piuttosto ogni qualvolta
non vengono rispettate le indicazioni sottoscritte dall’insegnante,
ci si rivolgerà direttamente al D.S. per recriminare quello non fatto
Piano Didattico Personalizzato
 viene verbalizzato nel verbale di classe ad ogni C.di C. come
procede l’alunno, indicando con una riga o poco più le eventuali
modifiche o aggiunte compensative / dispensative
 le eventuali modifiche non verranno più inserite nel PDP dello
anno scolastico
 il PDP viene aggiornato ogni a.s.
Piano Didattico Personalizzato
 ogni qualvolta viene aggiornata la diagnosi del proprio figlio dal
clinico, dovrà avviare la solita procedura di protocollazione
 le diagnosi NON scadono mai, è tuttavia importante che l’alunno
sia inviato ad un aggiornamento ad ogni nuovo ciclo scolastico
 collabora con la scuola, condividendo aspetti personali e didattici
del proprio figlio
 mette in contatto i Tutor pomeridiani con la scuola
 si incontra con il Referente Dislessia e BES per avere in-formazioni
sul testo in PDF, strumenti informatici, indicazioni sulla normativa
adempimenti del
Consiglio di Classe
 al primo Consiglio di Classe prende visione della diagnosi
protocollata tramite il Dirigente Scolastico su richiesta della famiglia
 analizza le difficoltà, l’entità del disturbo, le abilità
 concorda la gestione della comunicazione in classe
 concorda la modalità di spiegazione, interrogazione
 attiva il processo di insegnamento-apprendimento per i D.S.A. o BES
 adotta le strategie compensative
 adotta gli strumenti dispensativi
 attiva le modalità e criteri di valutazione per l’alunno D.S.A. o BES
 predispone il P.D.P. Piano Didattico Personalizzato
 monitora il percorso didattico nei verbali dei C.d.C.
 informa il responsabile del corso per il conseguimento del patentino
 adempie alle indicazioni ministeriali per gli Esami di Stato
Referente Dislessia e
BES d’Istituto
Referente Dislessia d’Istituto
all’interno della scuola è un riferimento per i docenti
e le famiglie
 conoscenze approfondite sui D.S.A. e BES
 conoscenze didattiche specifiche
 conoscenze specifiche di strumenti informatici
 conoscenze legislative
 fornisce informazioni bibliografiche /siti web
 fornisce indicazioni sui comodati d’uso
 fornisce indicazioni sui libri digitali - PDF
Referente Dislessia d’Istituto
è in contatto con associazioni ed enti:
 con UST - USR - MIUR
 comunica con i Servizi Sanitari – Centri convenzionati
– Centri privati
 con A.I.D. Associazione Italiana Dislessia
 con associazioni Locali altre
Referente Dislessia d’Istituto
interviene nella programmazione didattica e soluzione
di problemi è mediatore di conflitti
 su richiesta del Consiglio di Classe
 su richiesta del Dirigente Scolastico
 su richiesta della famiglia
 su richiesta del clinico
 favorisce la comunicazione tra scuola – famiglia
- servizi sanitari
 avvia/accompagna/monitora il processo di integrazione
degli alunni con D.S.A.
 promuove attività di formazione - aggiornamento
 promuove attività di screening
Referente Dislessia d’Istituto
fornisce supporto ai docenti per il PDP
 fornisce il modello e gli allegati
 illustra gli strumenti dispensativi e compensativi
utili per le discipline
 definisce i criteri di verifica e di valutazione
personalizzati
 informa della prassi in caso di Esami di Stato
Esami di Stato
per alunni D.S.A.
Piano Didattico Personalizzato
 in sede di scrutinio finale verifica e valuta secondo le indicazioni del
Decreto n.5669 del 12 Luglio 2011
 per la valutazione si tiene in considerazione l’ART. 10 del DPR 122 del
22 Giugno 2010
 viene allegato nella Relazione Finale il PDP dell’alunno
 tiene conto delle indicazioni ministeriale dell’C.M. di fine a.s. sugli
Esami di Stato
 per la prove Ministeriali la famiglia può chiedere che venga messo a
disposizione del proprio figlio un “buon lettore” per poter decodificare
il testo delle prove
Decreto n.5669 del 12 luglio 2011
Art.6 – Esami di Stato
19/12/2015
Adriana Volpato
Page 67
INDICE
1. Appendice documetaria
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
orientamento
iscrizione alla nostra scuola
accoglienza alla nostra scuola
presentazione della diagnosi
predisposizione del PDP
scheda di segnalazione alunno
D.S.A.
1.7 richiesta attivazione PDP
1.8 elenco normativa vigente
2. Cosa ha fatto fino ad ora
il nostro istituto
3. Cosa sono i D.S.A.
Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
4. Cosa proponiamo
1.1 prima proposta
1.2 seconda proposta
1.3 terza proposta
5. Dichiarazione di intenti
Patentino
Patente
Esami
ECDL
Grazie per la gentile collaborazione
ed attenzione prestatami !
adriana Volpato
[email protected]
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