Area Organizzativa Omogenea ASSB-BSB MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI DOCUMENTI E DELL'ARCHIVIO - Bolzano – 05/02/2014 1 PREMESSA Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 ottobre 2000 concernente le “Regole tecniche per il protocollo informatico di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 20 ottobre 1998 n° 428”, all'art. 3, comma 1, lettera c, prevede per tutte le amministrazioni di cui all'art. 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, l'adozione del manuale di gestione. Quest'ultimo, disciplinato dal successivo art. 5, comma 1, “descrive il sistema di gestione e di conservazione dei documenti e fornisce le istruzioni per il corretto funzionamento del servizio.” Attraverso l'integrazione con le procedure di gestione dei procedimenti amministrativi, di accesso agli atti ed alle informazioni e di archiviazione dei documenti, il protocollo informatico realizza le condizioni operative per una più efficace gestione del flusso informativo e documentale interno all'amministrazione anche ai fini dello snellimento delle procedure e della trasparenza dell'azione amministrativa. Il protocollo fa fede, anche con effetto giuridico, dell'effettivo ricevimento e spedizione di un documento. In quest’ambito è previsto che ogni amministrazione pubblica individui una o più Aree Organizzative Omogenee, all'interno delle quali sia nominato un responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi, ai sensi dell'art. 50, comma 4 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa – decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 20 dicembre 2000 (già art. 12 del citato DPR n. 428 del 20 ottobre 1998). Obiettivo del Manuale di gestione è: • Descrivere il sistema di gestione documentale a partire dalla fase di protocollazione della corrispondenza in ingresso e in uscita e di quella interna • Descrivere le funzionalità disponibili agli addetti al servizio e ai soggetti esterni che a diverso titolo interagiscono con l'amministrazione. La gestione informatizzata del protocollo attraverso il software specifico, anche con le funzionalità minime, costituisce l'infrastruttura tecnologica su cui dare avvio al processo d'informatizzazione e di trasparenza dell'amministrazione. Il manuale è destinato alla più ampia diffusione interna ed esterna, in quanto fornisce le istruzioni complete per eseguire correttamente le operazioni di: • Formazione del documento e del fascicolo • Registrazione di protocollo • Classificazione, fascicolazione e archiviazione dei documenti Il presente documento è destinato non solo agli operatori di protocollo ma, in generale, a tutti i dipendenti dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano. Il Direttore Dott. Bruno Marcato 2 INDICE 1.2 AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA 9 1.3 TENUTA DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DELLA GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI 9 1.4 UNICITA' DEL PROTOCOLLO INFORMATICO 10 1.5 ELIMINAZIONE DEI PROTOCOLLI INTERNI 10 2.1 L'OGGETTO DEL DOCUMENTO 10 2.2 TIPOLOGIA DEI DOCUMENTI 11 2.3 DOCUMENTI IN INGRESSO 11 2.4 DOCUMENTI IN USCITA 11 2.5 DOCUMENTI INTERNI 11 3.1 DOCUMENTO CARTACEO IN USCITA, DIAGRAMMA DI FLUSSO 13 3.2 DOCUMENTO INFORMATICO IN USCITA 15 3.3 MODALITA' DI FORMAZIONE DEI DOCUMENTI E CONTENUTI MINIMI 17 3.4 FORMATO DEI DOCUMENTI INFORMATICI 17 3.5 SOTTOSCRIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI 18 3.6 SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO 18 3.7 SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI VIA PEC 18 4.1 RICEZIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO 19 4.2 DOCUMENTI RICEVUTI PRIMA VIA FAX E POI IN ORIGINALE SU SUPPORTO CARTACEO 20 4.3 RICEZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI 20 4.4 MODALITA' DI TRATTAMENTO DELLE FATTURE IN ENTRATA 21 4.4 FLUSSO DEI DOCUMENTI IN INGRESSO 24 4.5 RILASCIO DI RICEVUTE ATTESTANTI LA RICEZIONE O SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI E CARTACEI 4.6 RECAPITO DEI DOCUMENTI ALLE UNITA' OPERATIVE 25 25 4.7 UFFICI ABILITATI ALLA SCANSIONE DEI DOCUMENTI IN ENTRATA E VISIBILITA' 26 4.8 MODALITA' DI SVOLGIMENTO DEL PROCESSO DI SCANSIONE 26 5.1 REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO DEI DOCUMENTI RICEVUTI E SPEDITI 27 5.2 ANNULLAMENTO DELLE REGISTRAZIONI DI PROTOCOLLO 28 3 5.3 DOCUMENTI NON SOGGETTI A REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO 28 5.4 SEGNATURA 29 5,5 REGISTRO DI PROTOCOLLO GIORNALIERO 30 5.6 IL REGISTRO DI PROTOCOLLO PARTICOLARE 30 5.7 REGISTRO DI PROTOCOLLO D'EMERGENZA 31 6.1 CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI 31 6.2 REPERTORIO DEI FASCICOLI 32 6.3 SERIE ARCHIVISTICHE 32 7.1 IDENTIFICAZIONE DEI FASCICOLI ED UFFICI ABILITATI ALLA LORO FORMAZIONE 33 7.2 PROCESSO DI FORMAZIONE DEI FASCICOLI 34 7.3 PASSAGGIO DEI FASCICOLI NELL'ARCHIVIO DI DEPOSITO 35 8.1 PIANO DI CONSERVAZIONE DELL'ARCHIVIO 35 8.2 ACCESSIBILITA' DA PARTE DEGLI UTENTI APPARTENENTI ALL' AOO ASSB-BSB 36 8.3 REGOLE DI ACCESSO AI DOCUMENTI 36 9.1 DIFFERIMENTO DEI TERMINI DI REGISTRAZIONE 37 9.2 DOCUMENTI INERENTI A GARE DI APPALTO 37 9.3 GESTIONE FATTURE 37 9.4 DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE PARTICOLARE 38 9.5 MODIFICA DELLE ASSEGNAZIONE 38 10.1 PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA 39 INDICE ALLEGATI 40 4 SEZIONE 1 – DISPOSIZIONI GENERALI E DEFINIZIONI Sigla Definizione AOO Area Organizzativa Omogenea, un insieme di funzioni e di strutture, individuate dall'Amministrazione, che opera su tematiche omogenee e che presenta esigenze di gestione della documentazione in modo unitario e coordinato Archiviazione ottica L'operazione che genera, su di un supporto di memorizzazione, una registrazione contenente la versione iniziale di una istanza di un documento informatico Archivio corrente E' la parte di documentazione relativa ad affari ed a procedimenti in corso di trattazione, o comunque verso i quali sussiste un interesse corrente Archivio di deposito E' composto dai fascicoli contenenti documentazione relativa ad affari esauriti, non più occorrenti quindi alla trattazione degli affari in corso, ma non ancora destinata istituzionalmente alla conversazione permanente. Archivio storico Il complesso di documenti relativi ad affari esauriti e destinati, previe operazioni di scarto, alla conservazione permanente per garantirne in forma adeguata la consultazione al pubblico Assegnazione L'operazione d'individuazione della Unità Operativa (UO) per la trattazione del procedimento amministrativo o trattazione di attività d'ufficio, cui i documenti si riferiscono Centro di Protocollazione E' denominato centro di Protocollazione la postazione all'interno dell'AOO preposta alla protocollazione dei documenti in entrata in ASSB, gestione PEC e supervisione gestione documentale Classificazione L'operazione che consente di organizzare i documenti in relazione alle funzioni ed alle modalità operative dell'Amministrazione DIGIT-PA Centro Nazionale per l'Informatica nella 5 Pubblica Amministrazione Documento Nell'ambito del processo di gestione documentale, il documento amministrativo, in termini operativi, è classificabile in: • ricevuto ( di norma a mezzo di posta elettronica convenzionale o certificata oppure su supporto rimovibile) • inviato (inviati di norma per mezzo della posta elettronica convenzionale o certificata) All'interno di un azienda invece si può distinguere fra: • interno formale (sono formati con tecnologie informatiche e vengono scambiati per mezzo della posta convenzionale o certificata. Il documento informatico di questo tipo viene prima sottoscritto con firma digitale e poi protocollato), • interno informale (sono formati con tecnologie informatiche e vengono scambiati mediante posta elettronica istituzionale o tramite posta interna). Documento amministrativo Ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa. Documento informatico La rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. Documento probatorio di carattere redatti dal personale giuridico Documenti nell’esercizio delle proprie funzioni o ricevuti da terzi, al fine di documentare atti o provvedimenti amministrativi, dal quali sorgono diritti, doveri o legittime aspettative di terzi DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Fascicolo E' l'unità archivistica che raccoglie tutti i documenti generati da un procedimento amministrativo, e rappresenta il luogo di conservazione dei documenti. Per esigenze pratiche il fascicolo può essere distinto in sottofascicoli. Fascicolazione L'operazione di riconduzione dei singoli documenti classificati in tanti fascicoli 6 corrispondenti ad altrettante trattazioni o procedimenti amministrativi. Firma digitale Il risultato della procedura informatica (validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al sottoscrittore, tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. Gestione dei documenti L'insieme delle attività finalizzate alla registrazione di protocollo e alla classificazione, organizzazione, assegnazione e reperimento dei documenti amministrativi formati o acquisiti dall'Amministrazione, nell'ambito del sistema di classificazione adottato. Impronta di un documento Una sequenza di simboli binari in grado di identificarne univocamente il contenuto, registrata in forma non modificabile. Segnatura di protocollo L'apposizione o l'associazione, all'originale del documento, in forma permanente e non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. IPA L'Indice della Pubblica Amministrazione PEC (Posta elettronica Certificata) Un sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l'invio e la consegna di documenti informatici. Piano di conservazione degli archivi Il piano, integrato con il sistema di classificazione, contenente i criteri di organizzazione dell'archivio, di selezione periodica e conservazione permanente dei documenti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di tutela dei beni culturali. RSP S'intende il responsabile della tenuta del protocollo informatico di tutti i documenti in entrata soggetti a registrazione di protocollo, della gestione dei flussi documentali e degli archivi dell'ASSB. RPA È il Responsabile Amministrativo 7 del procedimento Testo Unico Il decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 2000, n.445 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa Titolario di classificazione Un sistema precostituito di partizioni astratte gerarchicamente ordinate, individuato sulla base dell'analisi delle competenze dell'Amministrazione, al quale deve ricondursi la molteplicità dei documenti prodotti UOR Ufficio Organizzativo Responsabile – un insieme di settori che, per tipologia di mandato istituzionale e di competenza, di funzione amministrativa perseguita, di obiettivi e di attività svolta, presentano esigenze di gestione della documentazione in modo unitario e coordinato. UO Unità Operativa è un settore di un Ufficio Organizzativo Responsabile (es: il CED per l'Ufficio Di Direzione). Rappresenta un unità operativa che svolge attività di registrazione di protocollo dei documenti in uscita soggetti a tale procedura. Utente Per utente si intende il singolo dipendente amministrativo che utilizza i servizi messi a disposizione dal sistema di protocollo informatico; ovvero il soggetto destinatario o mittente del documento. Utente operatore L'utente operatore è la figura di personale che crea il documento e avrà accesso solamente ai documenti da lui creati. Utente documentale L'utente documentale, oltre le funzioni dell'Utente operatore, ha accesso a tutti i documenti all'interno dell'UOR. 8 1.2 AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA Per la gestione dei documenti, l'amministrazione individua un'unica Area Organizzativa Omogenea (AOO) denominata "AOO ASSB-BSB" che è composta dall'insieme di tutti gli Uffici organizzativi (UOR) e dalle singole Unità Operative (UO) che lo compongono come riportato nell'allegato 1. Nell’allegato 2 invece viene riportato il regolamento di organizzazione dell’ASSB dove vengono elencate le funzioni di ogni Ufficio Organizzativo di Riferimento (UOR). All’interno della "AOO ASSB-BSB" il sistema di protocollazione è centralizzato per la corrispondenza in entrata salvo i seguenti tipi di documenti: • Fax • E-mail • Domande di accesso alle prestazioni • Posta consegnata a mano • Documenti relativi ad acquisto di beni e servizi • Richieste/domande consegnate dai dipendenti che sono protocollati presso le 11 sedi esterne Il sistema di protocollo è sempre decentralizzato per la corrispondenza in uscita. La protocollazione in uscita viene effettuata direttamente dai singoli Responsabili dei procedimenti amministrativi (RPA) abilitati in quanto collegati al sistema informatico dell' "AOO ASSB-BSB". 1.3 TENUTA DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DELLA GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI Nell'ambito dell'Amministrazione è prevista la funzione di responsabile della tenuta del protocollo informatico (RSP), della gestione dei flussi documentali e degli archivi. Il responsabile del sistema della Registrazione di protocollo in via telematica è il Direttore Generale dell'Azienda Servizi Sociali di Bolzano protempore, Dott. Bruno Marcato. Il referente incaricato per la tenuta del protocollo informatico (RSP) è il sig. Luciano Guariento,la sig.ra Squarcina Laura e la sig.ra Vasarin Claudia, presso la Direzione Generale. La lingua utilizzata nel campo “oggetto” per la registrazione a protocollo dei documenti in entrata/uscita è quella italiana. Tale scelta è motivata dalla necessità pratica di consultazione del registro di protocollo informatico e di ricerca dei documenti. Inoltre la quasi totalità dei documenti in entrata/uscita è in lingua italiana. 9 1.4 UNICITÀ DEL PROTOCOLLO INFORMATICO Ai sensi dell'art. 53, del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, la registrazione di protocollo è “un'operazione obbligatoria per i documenti ricevuti o spediti da una pubblica amministrazione e per tutti i documenti informatici. Nell'ambito dell' "AOO ASSB-BSB" il registro di protocollo è unico, sia per la registrazione di protocollo in entrata che in uscita. La numerazione delle registrazioni di protocollo è unica e progressiva per anno. La numerazione si chiude al 31 dicembre e ricomincia il 1 gennaio dell'anno successivo. Il numero di protocollo individua un unico documento e, di conseguenza, ogni documento reca un solo numero di protocollo. Quindi non è consentita la protocollazione di un documento già protocollato. Il numero di protocollo è costituito da minimo sette cifre numeriche. Non è consentita l'identificazione dei documenti mediante l'assegnazione manuale di numeri di protocollo che il sistema informatico ha già attribuito ad altri documenti, anche se questi documenti sono strettamente correlati tra loro. 1.5 ELIMINAZIONE DEI PROTOCOLLI INTERNI Con l'entrata in funzione del sistema di gestione informatica dei documenti cessano tutti i sistemi di registrazione dei documenti alternativi al protocollo informatico a partire 01 gennaio 2012. SEZIONE 2 – TIPOLOGIE DEI DOCUMENTI 2.1. L'OGGETTO DEL DOCUMENTO Ai fini della classificazione e posizione archivistica di un documento, la chiarezza e pertinenza dell’oggetto del documento stesso acquisisce estrema rilevanza. Esso è è la chiave d’interpretazione del contenuto di un documento e fornisce l’indicazione per la classificazione e archiviazione dello stesso. Quanto più l’oggetto è chiaro, sintetico e pertinente tanto più è veloce e corretta la comprensione del suo contenuto e collocazione come classificazione e archiviazione. Qualora il documento costituisca la risposta ad un documento ricevuto da terzi, l’oggetto della risposta deve contenere anche il numero di protocollo del documento cui si risponde. Qualora dovesse pervenire all'ASSB un documento recante un doppio oggetto o comunque riferito a più processi, il documento va registrato una sola ed unica volta riportando nella classificazione tutte le informazioni necessarie a comprendere i vari argomenti oggetto del documento. 10 La classificazione è da individuare nell’argomento prevalente o comunque individuato come tale. E' però possibile fascicolare il documento in più fascicoli entrambi pertinenti : in questo caso è necessario procedere alla replica del documento. Tale procedura permette la gestione archivistica di copie del documento alle quali attribuire diversa classificazione e fascicolazione, fatta salva l’unicità di registrazione del documento originale ricevuto e senza l’attribuzione di ulteriori numeri di protocollo. 2.2 TIPOLOGIA DEI DOCUMENTI In relazione allo stato di trasmissione, cioè alla circolazione dei documenti, questi si distinguono in: a) Documenti in ingresso b) Documenti in uscita c) Documenti interni 2.3 DOCUMENTI IN INGRESSO I documenti in ingresso sono tutti i documenti ricevuti dall'ASSB nell’'ambito della propria attività da enti pubblici, organizzazioni e cittadini. 2.4 DOCUMENTI IN USCITA I documenti in uscita sono tutti i documenti prodotti dall'ASSB nell'ambito della propria attività e trasmessi all’esterno, ovvero verso enti pubblici, organizzazioni e cittadini. 2.5 DOCUMENTI INTERNI I documenti interni sono prodotti, mantenuti e scambiati solo all’interno dell’ASSB, tra i diversi settori e la sede centrale. I documenti interni si distinguono in: a) documenti di preminente carattere informativo (informali): Generalmente sono documenti di lavoro di natura temporanea, ad esempio prime bozze di documenti, memorie informali, appunti scambiati tra le Unità operative (UO). Questo tipo di documenti sono importati e archiviati nel titolario, attraverso il sistema informatico di gestione documentale. b) documenti di preminente carattere giuridico-probatorio (formali): sono quelli redatti dal personale nell'esercizio delle proprie funzioni al fine di documentare fatti inerenti l'attività svolta e la regolarità dell'azione dell'ente e che costituiscono fasi obbligatorie e imprescindibili dei procedimenti amministrativi o qualsiasi altro documento 11 dal quale possono nascere diritti, doveri, o legittime aspettative di terzi. Documenti interni di preminente carattere giuridico-probatorio Gli elementi e le modalità di redazione e di gestione dei documenti interni di preminente carattere giuridico-probatorio sono gli stessi dei documenti in uscita. I documenti interni di preminente carattere giuridico-probatorio devono essere registrati sul protocollo informatico, classificati, fascicolati e inviati a cura del RPA. La loro registrazione deve essere effettuata una sola volta dal RPA mittente. Il destinatario del documento interno non deve effettuare una nuova registrazione del documento in arrivo. Le procedure per la consegna e la trasmissione dei documenti ai servizi di competenza si effettuano in modo analogo a quanto stabilito per i documenti in arrivo. Lo stesso vale per il trattamento archivistico. Al fine di specificare meglio la procedure per la trasmissione dei documenti interni di carattere preminentemente giuridico-probatorio si descrive il seguente Iter come esempio: – L'uff. Appalti invia all' Handicap la richieste di un parere obbligatorio; – L'uff. Appalti redige il documento in formato analogico o digitale; – L'uff. Appalti registra il documento sul protocollo informatico in modalità “interno”; e lo invia; – Il ser. Handicap riceve il documento e non lo protocolla, quindi tratta l'affare; – L'uff. Handicap redige la risposta in formato analogico o digitale e protocolla il documento in modalità “interno”; – L'uff. Appalti riceve il documento e non lo protocolla Documenti interni di preminente carattere informativo Ogni servizio produce documenti di preminente carattere informativo che trasmette via posta interna cartacea o tramite posta elettronica all'interno dell'Azienda. Tali documenti non sono da protocollare, sono documenti informativi-appunti-richiesteinterventi....lettere di trasmissione....comunicazioni di servizio... Il programma di gestione documentale in uso all'interno dell'ASSB permette di mappare tutte le fasi di elaborazione del documento (report storico), è possibile recuperare tutte le versioni del documento e tenere traccia del percorso via posta D.3 SEZIONE 3 – DOCUMENTI IN USCITA Il documento amministrativo, in termini tecnologici, è classificabile in: • informatico: è una rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti • analogico: utilizza una grandezza fisica che assume valori continui. Sono documenti analogici i documenti cartacei, le immagini su film, le magnetizzazioni su nastro su supporto non digitale). La presente sezione fornisce indicazioni sulla procedura d'invio di documenti informatici e cartacei all'interno e all'esterno dell'”AOO ASSB-BSB”. 12 3.1 DOCUMENTO CARTACEO IN USCITA Descrizione del flusso lavorazione documenti in uscita: Iter documenti in formato cartaceo: Nr. Attività Man./Auto. Input Output Manuale Documento vuoto Documento amministrativo con i dati relativi alla procedura Note 1 Creazione del documento in formato elettronico 2 Classificazione Manuale e fascicolazione Documento 3 Registrazione di protocollo Automatica Documento Documento protocollato soggetto a registrazione di protocollo 4 Stampa Automatica Documento elettronico Documento cartaceo 5 Firma autografa Manuale Documento cartaceo Documento cartaceo firmato dal dirigente Il documento ha valenza giuridica 6 Spedizione documento Manuale Documento cartaceo Documento cartaceo imbustato per spedizione L'operatore spedisce il documento al destinatario 7 Archiviazione originale cartaceo Manuale Documento cartaceo Documento cartaceo archiviato L'operatore archivia il documento nell'archivio cartaceo Documento archiviato nel Titolario 13 FLUSSO DEI DOCUMENTI CARTACEI IN USCITA CREAZIONE DI UN DOCUMENTO INFORMATICO FASCICOLAZIONE INFORMATICA DEL DOCUMENTO IN D.3 REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO E SEGNATURA IN D.3 STAMPA DEL DOCUMENTO FIRMA AUTOGRAFA FASCICOLO ESISTENTE ? SPEDIZIONE VIA POSTA ORDINARIA SI NO CREAZIONE NUOVO FASCICOLO ALL’INTERNO DELL’ARCHIVIO CARTACEO ARCHIVIAZIONE DEFINITIVA NELL’ARCHIVIO CARTACEO 14 3.2 DOCUMENTO INFORMATICO IN USCITA Iter documenti in formato informatico: Nr. Attività Man. / Auto. Input Creazione del documento elettronico Manuale 1 Documento vuoto Documento amministrativo con i dati relativi alla procedura Manuale Documento da classificare Documento classificato 2 Classificazione del documento associandolo ad una voce del titolario Manuale Documento classificato in Titolo e Categoria Documento fascicolato L'operatore inserisce il documento in un fascicolo preesistente oppure ne crea uno nuovo se si apre un nuovo procedimento Manuale Documento senza firma Documento firmato digitalmente La firma digitale è apposta solo dal proprietario del certificato 3 Fascicolazione 4 Firma digitale Output Note L'operatore classifica il documento nell'archivio (Titolario) scegliendo il Titolo e la Classe Re Registrazione di 5 protocollo Automatica Documento da protocollare Documento protocollato Si acquisiscono i dati della procedura Spedizione documento Automatica Documento con segnatura Documento inviato tramite busta virtuale L'operatore spedisce il documento al destinatario tramite la casella di posta elettronica certificata (PEC) 6 15 FLUSSO DEI DOCUMENTI INFORMATICI IN USCITA 16 3.3 MODALITÀ DI FORMAZIONE DEI DOCUMENTI E CONTENUTI MINIMI I documenti sono prodotti con sistemi informatici, ai sensi dell'articolo 3 del D.L.vo 12 febbraio 1993, n. 39. Le regole per la determinazione dei contenuti e della struttura dei documenti sono definite all'interno dell' “ASSB-BSB” ai sensi dell'articolo 3, comma 2 del D.L.vo 29/93. Per poter consentire l'identificazione dell'amministrazione mittente occorre inserire le seguenti informazioni: − denominazione e il logo dell'Amministrazione; − indicazione della Unità Operativa (UO) che ha prodotto il documento; − indirizzo completo dell'Amministrazione (via, numero, CAP, città e provincia); − il numero di telefono della Unità operativa (UO); − il numero di fax dell'Ufficio Organizzativo di Competenza (UOR); − indirizzo mail di posta certificata; Inoltre, il documento deve recare almeno le seguenti informazioni: • luogo di redazione del documento; • data completa (giorno, mese, anno); • il numero di protocollo; • il numero degli allegati • oggetto del documento; • se trattasi di documento informatico, firma digitale sul documento prodotto da parte del possessore della firma digitale. • se trattasi di documento cartaceo, sigla autografa del dirigente responsabile. 3.4 FORMATO DEI DOCUMENTI INFORMATICI I documenti informatici prodotti o ricevuti dall'Amministrazione, soggetti a registrazione di protocollo, devono essere convertiti in uno dei formati aperti previste dalla normativa vigente in materia di archiviazione, al fine di garantire la non alterabilità durante le fasi di accesso e conservazione e l'immutabilità nel tempo del contenuto e della struttura (ai sensi dell'art. 3 comma 3 DPCM 13 gennaio 2004). Nel caso di un documento prodotto dall’Amministrazione, prima avviene la conversione nei formati aperti poi la sottoscrizione con firma digitale. Tutti i documenti standard e documentati (OAIS) non devono contenere macro istruzioni. Il formato utilizzato dall’“AOO ASSB-BSB” per lo scambio di documenti amministrativi che risponde ai requisiti di cui sopra, sono: − PDF/A − PDF/X Per i documenti cartacei acquisiti in formato digitale i formati standard accettati dall'ASSBBSB sono : • TIF • PDF 17 3.5 SOTTOSCRIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI La sottoscrizione dei documenti informatici, quando prescritta, è ottenuta con un processo di firma digitale conforme alle disposizioni dettata dalla normativa vigente (Codice di amministrazione digitale, art. 24-37). L'Amministrazione si avvarrà pertanto dei servizi di una Certification Authority iscritta nell'elenco pubblico dei certificatori tenuto dall' IPA. 3.6 SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO All'interno delle Unità Operative (UO) gli utenti che creano il documento provvedono all' imbustamento del medesimo e alla compilazione dei necessari modelli postali per la spedizione. La posta è trasportata dagli addetti dei vari uffici al servizio postale interno della sede centrale. Gli addetti al servizio postale interno in sede centrale provvederanno all'affrancatura e alla consegna presso il servizio di Posta Italiane. 3.7 SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI via PEC Le modalità di composizione e di scambio dei messaggi, il formato della codifica e le misure di sicurezza sono conformi alla circolare AIPA 7 maggio 2001, n. 28. I documenti informatici sono trasmessi all'indirizzo elettronica certificata dichiarato dai destinatari, ovvero abilitato alla ricezione della posta per via telematica. Fatti salvi gli indirizzi di Posta elettronica certificata specifici (quali quello degli Avvocati di ASSB), è istituita una sola casella di PEC istituzionale presso la Direzione generale di ASSB. Il dirigente di ogni servizio è abilitato all'utilizzo della funzione PEC-MAIL per l'invio dei documenti prodotti dal suo ufficio. Tali documenti sono archiviati in un fascicolo presente nel sistema documentale dell' ASSB (archivio), firmati digitalmente e protocollati in uscita. Per ogni invio, nel fascicolo del documento inviato, viene archiviato il file eml. che contiene sia il corpo dell'invio sia i file allegati (doc. principale, gli allegati, file XLM). Le ricevute di accettazione e consegna sono archiviate dall'ufficio protocollo in un fascicolo specifico per ogni servizio. All'interno dell'“AOO ASSB-BSB” l'accesso e l'utilizzo della posta elettronica certificata in entrata (PEC) è svolta dalle seguenti persone: • Direttore Generale dott. Bruno Marcato • Responsabile della tenuta del protocollo informatico sig. Luciano Guariento • Addetti al protocollo sig. ra Squarcina Laura e Vasarin Claudia Nel caso di documenti informatici in partenza, al momento dell'apposizione della firma digitale sul documento viene verificata dal sistema informatico la validità della firma. Il calcolo dell'impronta previsto nell'operazione di registrazione di protocollo si effettua per tutti i file allegati al messaggio di posta elettronica ricevuto o inviato. Gli utenti preposti alle operazioni di trasmissione per via telematica di atti, dati e documenti formati con strumenti informatici non possono visionare la corrispondenza telematica, duplicare con qualsiasi 18 mezzo o cedere a terzi a qualsiasi titolo informazioni anche in forma sintetica o per estratto sull'esistenza o sul contenuto della corrispondenza, comunicazioni o messaggi trasmessi per via telematica, salvo che si tratti di informazioni che per loro natura o per espressa indicazione del mittente sono destinate ad essere rese pubbliche (Articolo 17, comma 1, L.P.R. n. 445). SEZIONE 4 – DOCUMENTI IN INGRESSO 4.1 RICEZIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO Le principali tipologie di documenti che pervengono all'"AOO ASSB-BSB" sono: • Lettere via posta ordinaria • Lettere raccomandate • Fax • Telegrammi • Domande di prestazioni Di seguito si descrive la modalità di ricezione dei documenti che pervengono dall'esterno presso il servizio postale interno della sede centrale. I documenti su supporto cartaceo possono pervenire all' “AOO ASSB-BSB” attraverso: − il ritiro della posta in entrata dalla casella di posta presso il servizio delle Poste Italiane − la consegna a mano agli uscieri presso la sede dell'Azienda Servizi Sociali − gli apparecchi fax − consegne a mano I documenti che transitano presso il servizio postale interno dell'Amministrazione "AOO ASSB-BSB" sono soggetti alle seguenti operazioni: • consegna dei documenti al Responsabile della tenuta del registro di protocollo (RSP) per la registrazione di protocollo, vedasi sezione 5 del presente manuale; • assegnazione all'Unità operativa (UO) competente per la trattazione della materia; I documenti cartacei in ingresso prima di essere inviati tramite servizio postale interno alle varie Unità Operative (UO), sono soggetti a registrazione di protocollo e assegnati ai destinatari per competenza e/o per conoscenza. Qualora arrivi in Azienda della posta e l'ufficio protocollo è chiuso, l'usciere ritira il documento ed appone sulla busta un timbro datario recante la data e l'ora della ricezione. La consegna in “deposito” del documento all'usciere equivale all'inserimento dello stesso nella cassetta postale dell'ente. Il primo giorno utile lavorativo, il documento sarà protocollato con la data in entrata in Azienda che è stata registrata sulla busta, questo secondo la logica della protocollazione in differita prevista, soprattutto, in caso di ricezione di un numero considerevole di corrispondenza. Quando la corrispondenza è indirizzata nominativamente, se contiene la dicitura “personale”, “riservata” o simili, non viene protocollata ma inoltrata direttamente all'interessato; altrimenti in base all'intestazione della busta e alla composizione 19 dell'indirizzo si cerca di comprendere se è da protocollare (e quindi si procede all'apertura) oppure, se i documenti non devono essere protocollati (Allegato Numero 4). In tal caso vengono direttamente inviati agli uffici destinatari. Saranno soggetti a registrazione di protocollo anche i documenti ricevuti per conoscenza. Le fatture pervenute all’ASSB in formato cartaceo, saranno soggette a registrazione di protocollo ed inviate in formato digitale, oltre che in formato cartaceo, ai responsabili di budget degli uffici destinatari, Il formato cartaceo sarà sottoposto a verifica e validazione tecnica e contabile ed inviato all’ufficio finanze per la liquidazione. Il formato digitale rimarrà come copia nell'archivio digitale. Vedi punto 4.4 4.2 DOCUMENTI RICEVUTI PRIMA VIA FAX E POI IN ORIGINALE SU SUPPORTO CARTACEO Il documento ricevuto a mezzo fax è un documento a tutti gli effetti. Il documento trasmesso da chiunque alla “AOO ASSB-BSB” tramite fax, qualora ne sia accertata la fonte di provenienza, soddisfa il requisito della forma scritta. Sul documento trasmesso via fax può essere apposta la dicitura: “La trasmissione via fax del presente documento non prevede l'invio del documento originale”. I documenti ricevuti con apparecchi fax, se soggetti a registrazione di protocollo, in assenza di un sistema informatico che ne consenta l'acquisizione in formato elettronico (fax management) sono trattati come documenti cartacei. Se in seguito si riceve lo stesso documento in originale, è necessario attribuirgli la stessa segnatura di protocollo del documento ricevuto via fax. Qualora si rilevi che l'originale è stato registrato con un diverso numero di protocollo, è necessario annullare tale registrazione. Se si riscontrano differenze sia pure minime tra il documento ricevuto via fax e l'originale, si devono considerare documenti diversi e quindi l'originale deve essere registrato con un nuovo numero di protocollo. La segnatura, (vedasi sezione 5 del presente manuale), si appone sul documento e non sulla copertina di trasmissione del fax; la copertina e il rapporto di trasmissione vengono anche essi inseriti nel fascicolo per documentare tempi e modi dell'avvenuta spedizione. Sul documento, oltre la segnatura di protocollo di cui l'art. 19, bisognerà apporre la dicitura “Ricevuto via Fax”. Sia il fax che l’originale vanno inseriti nel fascicolo. Nel caso si trasmetta il modello di invio fax contenete il testo del documento, questo deve contenere il numero di protocollo. Se invece il modello di invio fax è utilizzato come lettera accompagnatoria, i documenti allegati sono loro ad essere protocollati. 4.3 RICEZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI I documenti informatici scambiati con soggetti esterni rispetto all’ASSB sono ricevuti e trasmessi sulla/dalla casella di posta elettronica certificata (PEC) dell'amministrazione: [email protected]@legalmail.it 20 Pertanto le direttive sono le seguenti: • Le comunicazioni con l’esterno (enti pubblici, aziende) devono avvenire tramite PEC • Se un documento arriva via PEC ed è firmato digitalmente, si può procedere alla registrazione di protocollo dato che tutte le norme vigenti sono rispettate • Se un documento pervenuto via PEC non è firmato digitalmente, spetta al responsabile del procedimento la decisione di sottoporre il documento a registrazione di protocollo. • Se un documento arriva tramite un sistema di posta elettronica ordinaria il responsabile del procedimento valuta il contenuto al fine della registrazione di protocollo. • Qualora un documento, spedito via posta elettronica, corrisponde ai formati definiti nel manuale, ma risulti illeggibile, dopo una valutazione del contenuto del messaggio da parte del Responsabile del procedimento, si procede alla registrazione di protocollo e si comunica al mittente l’illeggibilità dell’allegato. • L'accesso alla casella PEC dell'ASSB-BSB è consentita agli operatori del centro di protocollo, Guariento Luciano, Squarcina Laura, Vasarin Claudia e dal direttore generale, Marcato Bruno tramite User-id e Password che è modificata ogni 6 mesi. La gestione della casella PEC per i documenti in uscita è affidata anche ai dirigenti dei servizi ASSB e ad eventuali sostituti nominati dagli stessi. I dirigenti hanno accesso solo alla modalità in uscita mentre quella in entrata è solo di pertinenza del centro di protocollo. Questi documenti sono archiviati nel sistema documentale D3, firmati digitalmente e protocollati in uscita. La registrazione di protocollo dei documenti informatici ricevuti per posta elettronica certificata (PEC) è effettuata in modo da far corrispondere ad ogni messaggio una registrazione, la quale si può riferire sia al corpo del messaggio e sia ad uno o più file ad esso allegati. I documenti informatici sono memorizzati nel sistema, in modo non modificabile, al termine delle operazioni di registrazione e segnatura del protocollo. 4.4 MODALITA' DI TRATTAMENTO DELLE FATTURE IN ENTRATA Le fatture pervenute in Assb sono trattate secondo le direttive descritte dalla legge 82/05 e il nuovo CAD nr. 235 del 30.12.10, inoltre dalle direttive del Dgls n. 52 del 20.02.04. Al fine di comprendere al meglio i formati su cui si creano le fatture si specifica quanto segue: – Per trasmissione elettronica si intende l'invio della fattura mediante l'utilizzo di procedure informatizzate ( quali la posta elettronica, il telefax, via modem) per le quali sia stato preventivamente acquisito il consenso del destinatario. La fattura in formato cartaceo può essere creata attraverso uno strumento informatico ma c'è l'obbligo di materializzare il documento informatico su supporto cartaceo. La materializzazione è necessaria in quanto il documento è carente dei requisiti 21 (riferimento temporale-firma elettronica qualificata) che caratterizzano elettronica, garantendone la data certa e l'inedificabilità del contenuto. la fattura Le fatture pervenute in ASSB tramite PEC, dal 1 febbraio 2014 sono sempre protocollate ed inoltrate ai servizi tramite sistema documentale interno (posta D3), ma non sono più stampate dall'ufficio protocollo. Sarà quindi compito di ogni servizio provvedere alla stampa delle fatture assegnate. La fattura elettronica è un documento predisposto in forma elettronica secondo specifiche modalità che garantiscono l'integrità dei dati contenuti e l'attribuzione univoca del documento al soggetto emittente senza necessità di provvedere alla stampa su supporto cartaceo. Più precisamente l'emittente deve assicurare: -Attestazione della data; -Autenticità dell'originale; -Integrità del documento L'attestazione della data viene fornita al documento dalla marca temporale che è un'informazione associata al documento che attesta il momento della formazione della fattura. L'autenticità della fattura è garantita dalla firma elettronica qualificata che garantisce la connessione univoca al firmatario e la sua univoca autenticazione informatica. L'integrità del documento viene pertanto garantita dalla firma elettronica qualificata e dallo strumento di trasmissione che è la PEC. La fattura elettronica, così redatta, ha “efficacia prevista dall'art. 2702 del codice civile”, ossia, “fa piena prova, fino a querela di falso.....”. La casella postale PEC sostituisce le informazioni generate dalla marcatura temporale. Secondo quanto è stato previsto le seguenti fatture e le loro modalità di ricezione saranno le seguenti: 1. Fatture pervenute in ASSB tramite PEC sull'indirizzo di PEC aziendale e firmate digitalmente: rispondono ai requisiti richiesti e saranno trattate in forma elettronica. 2. Fatture pervenute in ASSB tramite PEC sull'indirizzo di PEC aziendale senza firma digitale: saranno stampate e trattate come documento cartaceo. 3. Fatture pervenute in ASSB tramite posta elettronica ordinaria e firmate digitalmente o meno: si dovrà interpellare il mittente per accertare che la spedizione provenga dal mittente indicato e in ogni caso devono essere stampate su carta. 4. Le fatture pervenute in ASSB tramite fax rispondono ai requisiti di autenticità ed integrità se il documento reca i dati informativi del mittente (denominazione dell'inviante- fax inviante-data ed ora invio), quindi sono trattate come documento originale. Al fine di trattare le fatture pervenute in azienda in formato elettronico, si invitano i 22 collaboratori esterni pubblici/privati ad inoltrare solo fatture firmate digitalmente tramite la PEC aziendale. 23 FLUSSO DEI DOCUMENTI IN INGRESSO SMISTAMENTO DEL CARTACEO ALL’ INTERESSATO DOCUMENTO IN ARRIVO NO DOCUMENTO PROTOCOLLATO ? DOCUMENTO TRATTATO DAL RESPONSABILE DEL PROTOCOLLO SI ASSEGNAZIONE TELEMATICA AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO E CLASSIFICAZIONE SUCCESSIVO INVIO DEL CARTACEO ALL’UNITA’ OPERATIVA DI UN UFFICIO ORGANIZZATIVO RESPONSABILE FASCICOLO ESISTENTE ? SI NO ARCHIVAZIONE DEFINITIVA DEL DOCUMENTO 24 INSERIMENTO DEL DOCUMENTO NEL NUOVO FASCICOLO 4.4 RILASCIO DI RICEVUTE ATTESTANTI LA RICEZIONE O SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI E CARTACEI La ricezione dei documenti comporta l'invio al mittente di due tipologie diverse di ricevute: • una legata al sistema informatico di posta elettronica certificata, • l'altro al servizio di posta ordinaria. - Sistema informatico di posta elettronica certificata a) Nel caso di ricezione di documenti informatici per via telematica, la notifica al mittente dell'avvenuto recapito del messaggio è assicurata dal gestore della PEC utilizzato dall'"AOO ASSB-BSB" con gli standard specifici. b) Nel caso di invio di documenti informatici per via telematica a destinatari con casella PEC, la AOO ASSB-BSB riceve dal gestore di PEC una notifica di avvenuta accettazione e consegna del messaggio al destinatario. c)Nel caso di invio a caselle di posta elettronica ordinaria la AOO ASSB-BSB riceve dal gestore di PEC un notifica di accettazione da parte dal gestore di PEC dell'AOO ASSBBSB. − Posta ordinaria per documenti cartacei: a) Nel caso di ritiro di documento cartaceo presso il servizio postale delle Poste Italiane, l'addetto al servizio postale interno firma la ricevuta di consegna. b) Nel caso di spedizione presso il servizio postale delle Poste Italiane questo appone sul modello di rendiconto giornaliero un timbro postale datario che attesta la presa in carico della posta. c) Nel caso dovesse accadere che il cittadino consegni a mano il documento direttamente all'interno di un servizio dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano e fosse richiesto il rilascio di una ricevuta attestante l'avvenuta consegna, il servizio postale interno é autorizzato: • a fotocopiare la prima pagina del documento; • apporre elementi utili alla dimostrazione della ricezione del documento, ossia il timbro dell’amministrazione, data e l’ora d’arrivo e la sigla dell’operatore. 4.5 RECAPITO DEI DOCUMENTI ALLE UNITÀ OPERATIVE I documenti informatici ricevuti per via telematica sono resi disponibili alle Unità Operative (UO), tramite il sistema informatico all'”AOO ASSB-BSB”, immediatamente dopo l'operazione di protocollazione e assegnazione. Le immagini dei documenti cartacei soggetti a registrazione di protocollo e acquisite con lo scanner, sono rese disponibili alle Unità Operative (UO), attraverso la rete interna dell'Amministrazione, immediatamente dopo l'operazione di scansione. L’assegnazione dei documenti via posta telematica avviene all’Unità Operative (UO) e non al singolo utente per ovviare ai problemi di assenza di unità di personale, quindi al possibile protrarsi dei tempi di consultazione. I documenti ricevuti dall' “AOO ASSB-BSB” su supporto cartaceo, anche se acquisiti in formato digitale, sono materialmente consegnate alle Unità Operative (UO) di competenza i quali hanno il compito di inserirli nei rispettivi fascicoli e conservarli fino al versamento nell'archivio di deposito. I documenti cartacei, dopo la procedura di registrazione di protocollo, saranno imbustati e assegnati agli uffici destinatari. Il ritiro giornaliero della posta cartacea in arrivo avviene tramite il servizio postale interno. 25 4.6 UFFICI ABILITATI ALLA SCANSIONE DEI DOCUMENTI IN ENTRATA E VISIBILITA'. La modalità organizzativa adottata in ASSB per la ricezione e protocollazione dei documenti in entrata, prevede che questi siano accettati e trattati presso le postazioni di protocollo. La principale, a cui pervengono la maggior parte della posta in ingresso è in via Roma 100 presso la sede centrale dell' ASSB, le altre 12 sono presso le sedi dei servizi territoriali per la ricezione della posta consegnata dai cittadini a mano. La visibilità della posta protocollata in ingresso/uscita è totale per gli operatori del centro di protocollo presso la sede centrale, mentre è limitata alla sola posta in entrata per i servizi territoriali del singolo servizio. (Vedi allegato 15) I documenti ricevuti su supporto cartaceo, dopo le operazioni di registrazione e segnatura di protocollo, sono acquisiti dal Responsabile della tenuta del servizio di protocollo (RSP) in sede centrale o dal Responsabile del procedimento (RPA) nelle sedi decentralizzate (vedi sezione 1.2 paragrafo 2), in formato immagine con l'ausilio di scanner. Le rappresentazioni digitali dei documenti cartacei sono archiviate, secondo le regole vigenti, su supporti di memorizzazione, in modo non modificabile al termine del processo di scansione. I documenti cartacei dopo l'operazione di riproduzione in formato immagine, vengono conservati presso l'Unità Operativa (UO) dove il documento è stato assegnato fin quando c'è disponibilità di spazio. 4.7 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL PROCESSO DI SCANSIONE In questa sezione è definito il processo di scansione. Il processo di scansione si articola nelle seguenti fasi: • acquisizione delle immagini in modo tale che ad ogni documento, anche composto da più pagine, corrisponda un unico file in un formato standard abilitato alla conservazione (vedasi sezione 3.4); • verifica della leggibilità delle immagini acquisite e della loro esatta corrispondenza con gli originali cartacei; • collegamento delle immagini alle rispettive registrazioni di protocollo, in modo non modificabile; • memorizzazione delle immagini, in modo non modificabile. La riproduzione dei documenti cartacei in formato immagine viene eseguita sulla base del seguente criterio: Il documento ricevuto viene acquisito direttamente tramite lo scanner se non supera 30 pagine, altrimenti verrà effettuata la scansione del frontespizio e dell'indice, se presente. Non vengono riprodotti in formato immagine i seguenti documenti: • i certificati medici • i certificati medici contenenti la diagnosi; • certificati di invalidità; • atti giudiziari contenenti condanne penali. 26 I documenti con più destinatari, sono riprodotti in formato immagine ed inviati solo in formato elettronico a tutti i destinatari. Il documento cartaceo originale è inviato al primo destinatario e le copie ai restanti destinatari. Qualora un documento contenga elementi, indicazioni, informazioni che possono ledere la riservatezza della persona in oggetto o comunque soggetti a privacy, non vengono scansionati ma solamente registrati a protocollo. Il documento cartaceo viene inserito in una busta sigillata recante il nome del responsabile del procedimento e a lui consegnata. Per questi documenti soggetti a tutela della privacy, nella fase di registrazione nella maschera di protocollo, è necessario inserire nel campo “oggetto” informazioni che non contengono dati da cui si evince il contenuto stesso. Quindi se il documento è riferito ad un dipendente ASSB si scrive il cognome e nome e un riferimento generico tipo, dichiarazione, segnalazione certificato....etc. Quando l'Azienda servizi sociali di Bolzano deciderà di utilizzare il protocollo riservato per l'archiviazione di questo tipo di documenti, il relativo file immagine sarà inserito in tale protocollo. SEZIONE 5 – REGISTRO DI PROTOCOLLO Il registro di protocollo è un atto pubblico originario che fa fede della tempestività e dell'effettivo ricevimento e spedizione di un documento, indipendentemente dalla regolarità del documento stesso ed è idoneo a produrre effetti giuridici. Il registro di protocollo è soggetto alle forme di pubblicità e di tutela di situazioni giuridicamente rilevanti previste dalla normativa vigente. Il registro di protocollo è gestito mediante sistema informatico. La descrizione funzionale e operativa del sistema di protocollo informatico è costituita dal Manuale operativo del software D3. 5.1 REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO DEI DOCUMENTI RICEVUTI E SPEDITI Per ogni documento, ad eccezione di quelli indicati nell’allegato n. 3 e al paragrafo 5.3, ricevuto o spedito dall'"AOO ASSB-BSB", è eseguita una registrazione di protocollo con il sistema di gestione informatica dei documenti. I documenti prodotti dall’amministrazione nell’espletamento delle sue funzioni e trasmessi al proprio interno tra uffici, seppur archiviati con il sistema D3, non sono di regola soggetti a registrazione di protocollo. Fanno eccezione quei documenti che danno avvio al computo di termini nell'ambito di procedure con scadenze temporali determinate. La registrazione di protocollo è eseguita in un'unica operazione, senza possibilità per l'operatore di inserire le informazioni in più fasi successive, ai sensi dell'articolo 53, 27 comma 3 della legge 445/2000. Ciascuna registrazione di protocollo contiene, almeno i seguenti dati obbligatori: a. Il numero di protocollo, generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile; b. la data di registrazione di protocollo, assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile; c. il mittente che ha prodotto il documento, registrato in forma non modificabile; d. il destinatario del documento, registrato in forma non modificabile; e. l'oggetto del documento, registrato in forma non modificabile; f. la classificazione (la quale può essere eseguita anche in una fase successiva a quella della registrazione di protocollo ossia dopo la presa in carico del documento per assegnazione); 5.2 ANNULLAMENTO DELLE REGISTRAZIONI DI PROTOCOLLO La necessità di modificare i dati di protocollo, per correggere errori verificatisi in sede di immissione manuale di dati, comporta l'obbligo di inserire nel sistema le variazioni e il motivo di tali variazioni. Queste variazioni saranno registrate dal sistema Le informazioni relative alla registrazione di protocollo annullata rimangono memorizzate nel registro del protocollo per essere sottoposte alle elaborazioni previste. In tale ipotesi la procedura riporta la dicitura “annullato” in posizione visibile e tale da consentire la lettura di tutte le informazioni originarie. Il sistema registra l'avvenuta rettifica, la data e il soggetto che è intervenuto. Può avvenire che uno stesso documento viene protocollato due volte, questo capita quando il documento segue più vie di trasmissione in tempi differenti (fax,lettera. PEC). In questo caso si annulla la seconda protocollazione dietro richiesta motivata. Solo il responsabile del servizio di protocollo è autorizzato ad modificare/annullare, ovvero a dare disposizioni di annullamento delle registrazioni di protocollo. L'annullamento di una registrazione di protocollo generale deve essere richiesto con specifica nota, adeguatamente motivata, indirizzata al Responsabile della tenuta del protocollo (RSP). 5.3 DOCUMENTI NON SOGGETTI A REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO Sono esclusi dalla registrazione di protocollo, ai sensi dell'art. 53 comma 5 del DPR n.445/2000 le seguenti tipologie di documenti: • le gazzetta ufficiali, i bollettini ufficiali e i notiziari della Pubblica Amministrazione, le note di ricezione circolari e altre disposizioni, i materiali statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, le riviste, i libri, gli opuscoli, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni che non attivino procedimenti amministrativi, i biglietti d'occasione (condoglianze, auguri, congratulazioni, ringraziamenti, etc.), gli allegati accompagnati da lettera di trasmissione, i certificati con diagnosi ed affini, le 28 offerte/preventivi di terzi non richiesti. (Vedi allegato 3) Sono altre sì esclusi dalla registrazione di protocollo: • i documenti già soggetti a registrazione particolare dell'Amministrazione elencati nell'allegato nr. 4. Tali documenti (decreti- determinazioni – convenzioni ) sono soggetti a numerazione progressiva di repertorio. Tale numero ha doppia funzione, sia di repertorio sia di numerazione particolare • documenti il cui contenuto non rientra nell’attività di competenza dell’ASSB. Tali documenti se d’interesse per la collettività vanno inviati agli enti proposti a tale scopo (es: emergenze sanitarie, pericolo pubblico). 5.4 SEGNATURA L'operazione di segnatura è effettuata contemporaneamente all'operazione di registrazione di protocollo. La segnatura è l'apposizione o l'associazione all'originale del documento, in forma permanente non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso attraverso l'etichetta barcode. Essa consente di individuare ciascun documento in modo inequivocabile. Le informazioni minime apposte o associate al documento mediante l'operazione di segnatura sono quelle elencate nell'articolo 9 del DPCM 31 ottobre 2000, e precisamente: a) codice identificativo dell'Amministrazione (ASSB) b) codice identificativo dell'Area Organizzativa Omogenea ("AOO ASSB-BSB") c) data e numero di protocollo del documento d) Indice di classificazione (Titolo e categoria) In aggiunta è possibile riportare le seguenti informazioni: a) denominazione dell'Amministrazione; b) il codice identificativo dell'Ufficio Organizzativo Responsabile (UOR) a cui il documento è destinato/assegnato o che ha prodotto il documento; c) numero di fascicolo. Per i documenti informatici in uscita possono essere specificate anche persone e/o Unità Operative (UO) riceventi e, identificazione degli allegati e informazioni sul procedimento e sul trattamento. La segnatura di protocollo di un documento cartaceo avviene attraverso l'apposizione su di esso di un etichetta con inciso un codice a barre sul quale vengono riportate le informazioni minime elencate sopra prodotto automaticamente dal sistema informatico per la gestione della registrazione del protocollo. L'operazione di segnatura dei documenti in uscita viene effettuata dall'utente che redige il documento, insieme alla registrazione di protocollo dei documenti in uscita. Per i documenti in uscita, nel caso si trattasse di un documento creato con strumenti informatici, essi devono essere prodotti o trasformati nei formati specificati nel paragrafo 3.4 in fase di registrazione di protocollo. In questo specifico caso sarà il sistema informatico utilizzato stesso che assocerà la segnatura di protocollo in formato XML 29 sull'immagine stessa del documento. Nel caso di documento cartaceo la segnatura di protocollo, ovvero le informazioni minime citate sopra, devono essere apposte sulla prima pagina dell'originale; in caso di spazio insufficiente sarà apposto sul retro della prima pagina. 5.5 REGISTRO DI PROTOCOLLO GIORNALIERO Il responsabile della tenuta del protocollo informatico (RSP), della gestione dei flussi documentali e degli archivi provvede alla produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall'elenco delle informazioni inserite con l'operazione di registrazione di protocollo nell'arco di uno stesso giorno. Alla fine di garantire la non modificabilità delle operazioni di registrazioni di protocollo, il contenuto del registro di protocollo è riversato su supporti di memorizzazione non riscrivibili. Questi sono conservati a cura del responsabile della conservazione dei backup, appositamente nominato dell'amministrazione ASSB, diverso dal Responsabile della tenuta del protocollo informatico (RSP), con le modalità previste dalla normativa vigente. Il backup giornaliero è effettuato a cura degli addetti del CED. 5.6 IL REGISTRO DI PROTOCOLLO PARTICOLARE All'interno dell'"AOO ASSB-BSB" è costituito un iter di registro di protocollo particolare riservato, in quanto sottratto alla consultazione da parte di chi non sia espressamente abilitato. I documenti che possono essere soggetto a riservatezza d'accesso sono elencati Allegato 4. Nel caso di riservatezza temporanea delle informazioni è necessario indicare, contestualmente alla registrazione di protocollo, anche l'anno, il mese ed il giorno nel quale le informazioni temporaneamente riservate divengono soggette all'accesso ordinariamente previsto. I documenti anonimi sono soggetti ad una valutazione da parte del RSP: • se ritiene contengano dati o informazioni di interesse dell'amministrazione, provvede ad inviarli agli uffici competenti per le ulteriori eventuali determinazioni. Questi decidono se registrarli, farli registrare nel protocollo generale o riservato; • se ritiene che non contengano dati rilevanti dal punto di vista amministrativo, il documento viene registrato nel protocollo generale. Il documento se contiene la dicitura “personale”, “riservata” o altro è soggetto a registrazione di protocollo particolare, non viene protocollato ma inoltrato direttamente all'interessato. Quest'ultimo dopo la consultazione se lo ritiene necessario, rimanda il documento al Responsabile della tenuta del protocollo (RSP) che provvederà alla registrazione di protocollo. In aggiunta verranno assegnati i diritti d'accesso al documento solamente al destinatario. 30 5.7 REGISTRO DI PROTOCOLLO D'EMERGENZA Il responsabile della tenuta del protocollo, della gestione dei flussi documentali e degli archivi autorizza lo svolgimento, anche manuale, delle operazioni di registrazione di protocollo su registri di emergenza ogni qualvolta per cause tecniche non sia possibile utilizzare il sistema. In taluni casi, dovranno essere compilati in ogni loro parte e firmati, i Moduli di Registrazione di Emergenza (vedasi allegato nr. 7). Si applicano le modalità di registrazione dei documenti sul registro di emergenza e di recupero delle stesse nel sistema di protocollo informatico, in ottemperanza all'articolo 63 della legge 445 del 2000 Il registro di emergenza si rinnova ogni anno solare, e pertanto, inizia il primo gennaio e termina 31 dicembre di ogni anno. Ad ogni registrazione recuperata dal registro di emergenza viene attribuito un nuovo numero di protocollo generale, continuando la numerazione del protocollo generale raggiunta al momento dell'interruzione del servizio. A tale registrazione è associato anche il numero di protocollo e la data di registrazione riportati sul protocollo di emergenza. I documenti annotati nel registro di emergenza e trasferiti nel protocollo generale recano, pertanto, due numeri: quello del protocollo di emergenza e quello del protocollo generale. La data in cui è stata effettuata la registrazione di protocollo sul registro di emergenza è quella a cui si fa riferimento per la decorrenza dei termini del procedimento amministrativo. In tal modo è assicurata la corretta sequenza dei documenti che fanno parte di un determinato procedimento amministrativo. Qualora durante l'anno non venga utilizzato il registro di emergenza, il responsabile della tenuta del protocollo (RSP) annota sullo stesso mancato utilizzo. SEZIONE 6 – ARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE 6.1 CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI La classificazione è l'operazione finalizzata all’organizzazione dei documenti, secondo un ordinamento logico, in relazione alle funzioni e alle competenze della “AOO ASSB-BSB”. La classificazione è eseguita a partire dal titolario del piano di conservazione dell'archivio (allegato nr. 5). Si tratta di un sistema logico astratto che organizza i documenti secondo una struttura ad albero definita sulla base dell’organizzazione funzionale dell’“AOO ASSB-BSB”, permettendo di organizzare in maniera omogenea e coerente i documenti che si riferiscono ai medesimi affari o ai medesimi procedimenti amministrativi. Tutti i documenti ricevuti e prodotti dalle singole Unità Operative (UO), indipendentemente dal supporto sul quale vengono formati, sono classificabili in base al titolario riportato nell'allegato nr. 5. 31 Mediante la classificazione si assegna al documento, oltre al codice completo dell'indice di classificazione (titolo, classe), il numero del fascicolo ed eventualmente del sottofascicolo. La classificazione dei documenti nel titolario potrà essere eseguita da ogni dipendente abilitato all'utilizzo del sistema di gestione del protocollo informatico all'interno dell'ASSB, indipendentemente dal fatto che il documento abbia una registrazione di protocollo. 6.2 REPERTORIO DEI FASCICOLI I fascicoli sono annotati nel repertorio dei fascicoli. Il repertorio dei fascicoli, ripartito per ciascun titolo del titolario, è lo strumento di gestione e di reperimento dei fascicoli. La struttura del repertorio rispecchia quella del titolario di classificazione e quindi varia in concomitanza con l’aggiornamento di quest’ultimo. Mentre il titolario rappresenta in astratto le funzioni e le competenze che l’ente può esercitare in base alla propria missione istituzionale, il repertorio dei fascicoli rappresenta in concreto le attività svolte e i documenti prodotti in relazione a queste attività. 6.3 SERIE ARCHIVISTICHE La serie archivistica consiste in un raggruppamento di unità archivistiche (documenti, fascicoli, registri) riunite o per caratteristiche omogenee, quali la natura e la forma dei documenti (es. le determinazioni, i contratti, i registri di protocollo) oppure in base alla materia trattata, all’affare o al procedimento al quale afferiscono (es. i fascicoli del personale). Le serie documentarie sono formate dai registri e dai relativi fascicoli compresi in un arco d’anni variabile. I fascicoli subiscono il processo di selezione e scarto dei documenti; le serie così composte, faranno parte, successivamente, della sezione storica dell’archivio. I documenti soggetti a registrazione particolare, come le delibere o i contratti, costituiscono una serie archivistica. Tali documenti sono organizzati nel registro di repertorio. Con riguardo alla gestione dei documenti cartacei, è previsto che per ogni delibera, determinazione, decreto, contratto etc… siano, di norma, prodotti almeno due originali, di cui: • uno viene inserito nel registro di repertorio con il numero progressivo di repertorio; • l’altro, viene conservato nel relativo fascicolo, insieme ai documenti che afferiscono al medesimo affare o procedimento amministrativo (per oggetto). Per quanto concerne la gestione di questi documenti in versione informatica è, di norma, associato: • Al registro particolare (azienda net) • al registro di repertorio con il numero progressivo di repertorio • al fascicolo, insieme ai documenti che afferiscono al medesimo affare o procedimento amministrativo. Nel repertorio generale sono riportati gli elementi obbligatori del documento (data, classifica e numero di repertorio) che identificano il documento all’interno del repertorio stesso Il repertorio è costantemente aggiornato. Nell’allegato nr.13 è presente l’elenco dei repertori 32 SEZIONE 7 – GESTIONE FASCICOLI Nella presente sezione è definita la gestione dei fascicoli, al fine di archiviare, in base alla classificazione assegnata, tutti i documenti appartenenti ai procedimenti amministrativi. 7.1 IDENTIFICAZIONE DEI FASCICOLI ED UFFICI ABILITATI ALLA LORO FORMAZIONE Tutti i documenti registrati nel sistema informatico e/o classificati, indipendentemente dal supporto sul quale sono formati, sono riuniti in fascicoli. Ogni documento, dopo la sua classificazione, è inserito nel fascicolo di riferimento. I documenti sono archiviati all'interno di ciascun fascicolo o, all'occorrenza, sottofascicolo, secondo l'ordine cronologico di registrazione. Si possono costituire sostanzialmente tre tipi di fascicolo: 1. fascicolo per affare; 2. fascicolo per attività; 3. fascicolo per persona fisica Il fascicolo per affare: si apre al livello più basso del titolario (classe) e conterrà tutti i documenti, recanti la medesima classifica, prodotti da un ufficio per la trattazione di un affare, indica nella consuetudine amministrativa il caso concreto che la pubblica amministrazione deve portare a buon fine. Ad esempio un evento culturale, un bando di concorso, una gara d’appalto. Ha una durata definita dal tempo di durata dell’affare. Il fascicolo per attività: comprende tutti i documenti prodotti nello svolgimento di una attività amministrativa semplice, che si esaurisce in risposte obbligate o meri adempimenti. Il fascicolo per attività comprende documenti con destinatari diversi e oggetti diversi ma con identica classifica, ha durata annuale e, se la massa documentale è eccessiva, può articolarsi in sottofascicoli con diverse cadenze temporali (es. mensili). Ad esempio: gestione manutenzione beni immobili, gestione delle entrate, comunicati stampa. Il fascicolo per persona fisica: comprende tutti i documenti, anche con classi diverse, che si riferiscono a una persona fisica o giuridica. Il fascicolo della persona conterrà ciascun documento classificato secondo la classe in oggetto previsto dal titolo III. Il fascicolo si apre per tutti i dipendenti dell’azienda al livello della classe 2 del titolo III e conterranno i documenti che riguardano la persona, gli stessi documenti saranno presenti anche nelle classi relative per oggetto nei fascicoli per materia. Ad es. il documento “mandato sindacale” è contenuto nel fascicolo “Mandati sindacali nel Tit.III cl. 12” e sarà collegato al fascicolo della persona nella cl. 2. Per quanto riguarda i fascicoli delle associazioni, cooperative, sono da aprire nel Tit. I cl. 17 e conterranno documenti di classi diverse a seconda dell’oggetto che trattano. Per quanto riguarda i fascicoli dei rapporti istituzionali con altri enti pubblici (prov. Comune di Bolzano, Comunità Comprensoriali..etc), sono da aprire nel Tit. I cl.14 e conterranno 33 documenti di classi diverse a seconda dell'oggetto che trattano. 7.2 PROCESSO DI FORMAZIONE DEI FASCICOLI Ogni Ufficio Organizzativo Responsabile (UOR) si fa carico di gestire le pratiche di propria competenza. Qualora un documento dia luogo all'avvio di un nuovo procedimento amministrativo, in base all'organizzazione dell'ente, il soggetto preposto provvede all'apertura di un nuovo fascicolo. Un documento può essere assegnato anche a più fascicoli. La formazione di un nuovo fascicolo avviene attraverso l'operazione di “apertura” che comprende la registrazione di alcune informazioni essenziali: • titolo e categoria del titolario di classificazione nell'ambito dei quali il fascicolo si colloca. • numero del fascicolo, attribuito automaticamente dal sistema • oggetto del fascicolo; • data di apertura del fascicolo; • Area Organizzativa Omogenea (AOO) e Ufficio Organizzativo Responsabile (UOR); • collocazione fisica, di eventuali documenti cartacei; • livello di riservatezza, se diverso da quello standard applicato da sistema. Il fascicolo di norma è aperto all'ultimo livello della struttura gerarchia del titolario, dopo la classificazione di Titolo e Classe. Alla presenza di un documento nuovo da inserire in un fascicolo, si consultano i dipendenti nominati per singola Unità organizzativa (UO) che gestiscono l’apertura e la chiusura dei singoli fascicoli allo scopo di ottenere una corretta e trasparente gestione dei fascicoli. Il processo della fascicolazione comprende i seguenti punti: • il Responsabile della gestione dei fascicoli stabilisce, con l'ausilio delle funzioni di ricerca del sistema di protocollo , se esso si colloca nell'ambito di un affare o procedimento in corso, oppure se dà avvio ad una nuova pratica, ovvero l'apertura di un nuovo fascicolo; se si colloca nell'ambito di un affare o procedimento in corso: • seleziona il relativo fascicolo; • collega la registrazione di protocollo del documento al fascicolo selezionato; • se il documento fa parte di un procedimento che coinvolge più Uffici organizzativi responsabili (UOR) sarà assegnato all'Ufficio Organizzativo Responsabile (UOR) di competenza. Se si tratta di un documento su supporto cartaceo, assicura l'inserimento fisico dello stesso nel relativo carteggio; se dà avvio ad un nuovo fascicolo: • si esegue l'operazione di apertura del fascicolo; • si collega la registrazione di protocollo del documento al nuovo fascicolo; • nel caso il documento fa parte di un procedimento che coinvolge più Uffici organizzativi responsabili (UOR) il documento viene assegnato alla singola Unità Operativa (UO) al Responsabile del procedimento amministrativo (RPA). Il fascicolo è chiuso al termine del procedimento amministrativo o all'esaurimento 34 dell'affare. La data di chiusura si riferisce alla data dell'ultimo documento prodotto. Esso è archiviato rispettando l'ordine di classificazione e la data della sua chiusura. Quando avviene un errore nell’assegnazione di un fascicolo, l'Unità Operativa (UO) che l’ha creato, provvede a correggere le informazioni inserite nel sistema informatico e ad inviare il fascicolo all' Unità operativa (UO) di competenza. Il sistema di gestione informatizzata dei documenti tiene traccia di questi passaggi, memorizzando per ciascuno di essi l'identificativo dell'operatore della Unità Operativa (UO) dell'Ufficio Organizzativo Responsabile (UOR) che effettua la modifica con la data e l'ora dell'operazione. L'indice dei fascicoli (chiamato anche repertorio), ripartito per ciascun titolo del titolario, è lo strumento di gestione e di reperimento dei fascicoli. Il registro in formato digitale è presente nel software D3 che sarà stampato alla fine dell’anno. La struttura dell'indice dei fascicoli rispecchia quella del titolario di classificazione e quindi varia in concomitanza con l'aggiornamento di quest'ultimo. Mentre il titolario rappresenta in astratto le funzioni e le competenze che l'ente può esercitare in base alla propria missione istituzionale, l'indice dei fascicoli rappresenta in concreto le attività svolte e i documenti prodotti in relazione a queste attività. Nell'indice sono indicati: − l’anno di apertura − l'indice di classificazione completo (titolo, classe, fascicolo, sottofascicolo); − il numero di fascicoli; − stato del fascicolo (aperto-chiuso) − l’oggetto della pratica. L’indice dei fascicoli è costantemente aggiornato. Per quanto riguardano le informazioni da apporre sul dorso di un faldone contenente documenti cartacei che si riferiscono a un procedimento in corso, si veda l’allegato nr.12. 7.3 PASSAGGIO DEI FASCICOLI NELL'ARCHIVO DI DEPOSITO Il passaggio dei fascicoli di pratiche concluse è regolato dalle disposizioni contenute nell’allegato nr. 8 del presente manuale. Sempre nel presente allegato sono descritte le caratteristiche dei locali adibiti ad archivio di deposito e loro gestione. SEZIONE 8 – CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 8.1 PIANO DI CONSERVAZIONE DELL'ARCHVIO Il piano di conservazione dell'archivio dell'Amministrazione comprende il titolario di classificazione riportato nell'allegato nr. 5, e il piano di conservazione allegato nr. 6. Il Piano di Conservazione utilizzato dall'ASSB è quello utilizzato presso l'Amministrazione Comunale di Bolzano ed approvato dall'ente preposto alla vigilanza sugli archivi degli enti locali (in Alto Adige l'Archivio Provinciale). In tale piano, è riportato per ogni titolo e classe 35 del Titolario, l'indicazione delle tipologie documentarie prodotte e dei relativi tempi di conservazione. L'aggiornamento del piano di conservazione compete esclusivamente al Responsabile della tenuta del protocollo (RSP), della gestione dei flussi documentali e degli archivi ed è assicurato quando se ne presenta la necessità, nel pieno rispetto delle disposizioni contenute nella normativa vigente in materia di formazione conservazione degli archivi. Dopo ogni modifica del titolario, il suddetto responsabile provvede ad informare tutti i soggetti abilitati all'operazione di classificazione dei documenti e a dare loro le istruzioni per il corretto utilizzo delle nuove classifiche. Gli archivi e i singoli documenti degli enti pubblici territoriali sono beni culturali inalienabili. I singoli documenti sono quindi inalienabili, sin dal momento dell'inserimento di ciascun documento nell'archivio dell' ”AOO ASSB-BSB”, di norma mediante l'attribuzione di un numero di protocollo e di un codice di classificazione. L'archivio non può essere smembrato, a qualsiasi titolo, e deve essere conservato nella sua organicità. 8.2 ACCESSIBILITÀ DA PARTE DEGLI UTENTI APPARTENENTI ALL'AOO ASSB-BSB. La riservatezza delle registrazioni di protocollo e dei documenti informatici è garantita dal sistema attraverso l'uso di profili e password, o altre tecniche e dispositivi di autenticazione sicura. L'operatore che effettua la registrazione di protocollo inserisce il livello di riservatezza richiesto per il documento in esame. In modo analogo, l'Unità Operativa (UO) che effettua l'operazione di apertura di un nuovo fascicolo ne determina anche il livello di riservatezza. La visibilità sull'intero archivio è data al sig. Guariento come responsabile del protocollo informatico. Al responsabile del protocollo informatico, tale visibilità sull'intero archvio, è data per mansioni di carattere statistico e di assistenza agli utenti che utilizzano il programma. Inoltre ogni dirigente ha la visibilità sull'intero archivio del proprio servizio. Nell' allegato 15 è rappresentato lo schema delle visibilità dell'archivio aziendale. 8.3 REGOLE DI ACCESSO AI DOCUMENTI L'autorizzazione all'accesso al registro di protocollo è regolata come segue: • L'utente operatore (Il responsabile o referente del procedimento amministrativo) avrà accesso ai soli documenti da se stesso creati; • L'utente documentale avrà accesso a tutti i documenti dell'Unità Operativa (UO) di appartenenza e a tutti quei documenti che le vengono assegnati direttamente • Il responsabile del registro di protocollo (RSP) avrà accesso a tutti i documenti del registro stesso. Nello specifico, il Direttore Generale avrà visibilità su tutto il registro ufficiale di protocollo e gli altri dirigenti delle singole Unità Operative (UO) dell'ASSB avranno la visibilità del registro di protocollo relativamente all' Unità Operativa (UO) di competenza. 36 Comunque, la visibilità dei documenti sarà possibile coerentemente in base ai diritti di accesso al documento stesso. Infatti, se un documento viene protocollato come riservato, sarà visibile solo agli utenti autorizzati dal Responsabile di protocollo (RSP). La registrazione dei documenti nel protocollo riservato è svolta da chi ha l'abilitazione a farlo e comunque da chi viene autorizzato dal Responsabile della tenuta di protocollo (RSP) e/o dirigente stesso. SEZIONE 9 – GESTIONE ECCEZIONI Nella sezione seguente sono presentate tutte le casistiche in cui un documento è gestito in maniera non standard o comunque non rispondente alle procedure fino a qui descritte. 9.1 DIFFERIMENTO DEI TERMINI DI REGISTRAZIONE Le registrazioni di protocollo dei documenti pervenuti presso l'amministrazione sono compiute entro la giornata di arrivo. Solamente in casi eccezionali la registrazione di protocollo può avvenire entro le 16 ore lavorative dal ricevimento di detti documenti. In alcuni casi il responsabile della tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi può autorizzare la registrazione in tempi successivi, fissando comunque un limite di tempo e conferendo valore, nel caso di scadenze predeterminate, al timbro datario d'arrivo, esplicitandone l'autorizzazione attraverso apposite note interne. Il protocollo differito consiste nel differimento del termine di registrazione. Il protocollo differito si applica solo ai documenti in arrivo. 9.2 DOCUMENTI INERENTI A GARE D'APPALTO La corrispondenza che riporta l'indicazione “offerta” - “gara d'appalto” - “preventivo” o simili, o dal cui involucro è possibile evincere che si riferisce alla partecipazione ad una gara, non deve essere aperta, ma consegnata direttamente al servizio di protocollo aziendale. Questo provvederà alla immediata registrazione di protocollo con l'apposizione della segnatura, della data e dell'ora e dei minuti di registrazione direttamente sulla busta, plico o simili. Se richiesto, Per ricevuta sarà consegnata al mittente copia della busta, plico o simili su cui è stata apposta la registrazione di protocollo. Successivamente la bista, plico o simile sarà recapitata al Responsabile del Procedimento dell'Unità Operativa (UO). È compito dell'Unità Operativa (UO) provvedere alla custodia delle buste, plichi o simili protocollati, con mezzi idonei, sino all'espletamento della gara stessa. Dopo l'apertura delle buste, l’Unità Operativa (UO) che gestisce la gara d'appalto riconsegna la busta contenente i documenti al Responsabile di protocollo (RSP) che riporterà gli estremi di protocollo indicati sulla confezione esterna, sui documenti in essa contenuti, mantenendo tale confezione come allegato. 9.3 GESTIONE FATTURE Le fatture, come ogni altro documento in entrata e uscita, devono essere certamente 37 gestite dal sistema di gestione documentale. La soluzione adottata dall'azienda servizi sociali di Bolzano è quella di protocollare le fatture in entrata e classificarle per il procedimento che le riguardano, in questo modo ogni fattura si inserisce nel procedimento amministrativo che le ha generate. Il riferimento normativo di base è l'art. 53 c. 5 del DPR 445/2000. 9.4 DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE PARTICOLARE All’interno dell’AOO è istituito il protocollo riservato - sottratto alla consultazione da parte di chi non sia espressamente abilitato - nel quale sono riportati: • Documenti relativi a vicende di persone o a fatti privati o particolari; • Documenti di carattere politico e d’indirizzo che, se resi di pubblico dominio, possono ostacolare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati; • Documenti dalla cui contestuale pubblicità possa derivare pregiudizio a terzi o al buon andamento dell’attività amministrativa; • I documenti anonimi individuati ai sensi dell’art. 8, comma 4, e 141 del codice di procedura penale; • corrispondenza legata a vicende di persone o a fatti privati o particolari; • le tipologie di documenti individuati dall’art. 24 della legge 7 agosto 1990 n. 241; dall’art. 8 del DPR 27 giugno 1992 n. 352, nonché dalla legge 675/96 (e successive modifiche ed integrazioni) e norme collegate. La registrazione nel protocollo particolare, quando non sia palesemente evidente la necessità, può essere disposta dal RSP con l’apposizione, sul documento, della seguente dicitura: “Da registrare sul protocollo particolare”. I documenti (informatici o cartacei) anonimi, come tali individuati ai sensi dell’art. 8, comma 4, e 141 del codice di procedura penale, vengono inviati al RSP che ne effettua una valutazione: • se ritiene che contengano dati o informazioni d’interesse dell’amministrazione/AOO, provvede ad inviarli agli uffici competenti per le ulteriori eventuali determinazioni. Questi decidono se registrarli, farli registrare nel protocollo generale; • se ritiene che non contengano dati rilevanti dal punto di vista amministrativo, il documento viene registrato nel protocollo particolare. Qualora pervenga all'Area Organizzativa Omogenea (AOO) un documento di competenza di un altra ente, altra persona fisica o giuridica, lo stesso viene trasmesso a chi di competenza, se individuabile, altrimenti viene restituito al mittente. Nel caso in cui un documento di tale tipo venga erroneamente registrato a protocollo, verrà spedito a chi di competenza, oppure restituito al mittente, con una lettera di trasmissione opportunamente protocollata; il documento protocollato sarà soggetto alla procedura di annullamento di protocollo. 9.5 MODIFICA DELLE ASSEGNAZIONI Nel caso di assegnazione errata, l'Unità Operativa (UO) che riceve il documento, 38 restituisce il documento stesso al soggetto mittente che può essere, il Responsabile del Procedimento dell’ Unità operativa (UO) o il Responsabile di Protocollo (RSP), che provvederà a nuova assegnazione. Nel caso in cui venisse assegnato un documento ad una persona assente dal lavoro, il sistema provvederà a segnalare l’assenza del destinatario e il mittente potrà eseguire l'annullamento dell'assegnazione. Un altro livello di assegnazione, per evitare che succeda quanto specificato prima, è quello di assegnare il documento all'Unità Operativa (UO) di competenza. Il sistema di gestione informatica tiene traccia di tutti i passaggi memorizzando l'identificativo dell'utente che effettua l'operazione con la data e l'ora di esecuzione. SEZIONE 10 – FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI Le funzionalità del sistema di gestione informatica dei documenti in uso presso gli uffici sono descritte nel manuale d'uso del software D3. quando sarà disponibile. SEZIONE 11 – PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA Il piano di sicurezza informatica, previsto dal D.P.C. 13 gennaio 2004, dalla delibera CNIPA 11/2004 e dal D.Lgs. n.196/2003, in cui si definiscono le misure minime di sicurezza adottate dall'Assb, sono contenute nel Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS). Tale documento è depositato presso l'ufficio CED dell'azienda servizi sociali di Bolzano. 39 INDICE ALLEGATI 1) Elenco e diagramma delle Unità Organizzative Responsabili che costituiscono la struttura organizzativa dell’ASSB 2) Elenco del regolamento organizzativo dell’ASSB con le sue funzioni suddivise per Unità Organizzative Responsabili 3) Documenti esclusi dalla registrazione di protocollo 4) Documenti soggetti a protocollo particolare 5) Titolario di classificazione 6) Piano di conservazione 7) Modulo di Registrazione d’emergenza 8) Disposizioni per la gestione e tenuta degli archivi 9) Modello proposta di scarto documenti 10) Modello verbale di scarto 11) Modello dorso per faldoni da archivio 12) Modello dorso per faldoni procedure aperte 13) Elenco documenti soggetti a repertorio 14) Organigramma gruppi assegnazione posta nel sistema di gestio- ne documentale D3. 15) Schema visibilità archivio D3 40