MASTER IN ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE III EDIZIONE SEMINARIO ORARI DI LAVORO, COMPETITIVITA’ E CONCILIAZIONE Torino, 25 febbraio 2011 LAVORARE AL TEMPO DEL CLIENTE. GLI ORARI DI LAVORO IN CONTESTI ORGANIZZATIVI AD ELEVATA VARIABILITA’ OPERATIVA. IL CASO DI UN IPERMERCATO GIAN CARLO CERRUTI FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO Le due logiche organizzative lean presenti nell’ipermercato a) Prevenire ed assorbire gli elementi di variabilità ed incertezza, interni ed esterni all’organizzazione (nel giorno, nella settimana, nel mese, nell’anno) b) Ridurre progressivamente la quantità di risorse impiegate nel processo produttivo (riduzione dello slack organizzativo) ed aumentare le prestazioni dell’organizzazione Nell’impresa tradizionale l’incertezza e le esigenze di flessibilità sono fronteggiate con maggiori riserve di risorse Logiche di gestione del tempo di lavoro nel modello organizzativo lean dell’ipermercato 1. La prima logica consiste nell’assorbire nella sfera temporale gli elementi di variabilità e di incertezza provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno: - realizzare una curva temporale di funzionamento dell’apparato produttivo a ricalco sulle variazioni previste nel volume e nella composizione della domanda di beni e servizi - adattare la consistenza, la durata, la collocazione, la saturazione del tempo di lavoro in modo da assorbire la variabilità interna/esterna imprevista (ad es., variare la durata dell’orario di lavoro per fronteggiare improvvisi picchi di clientela) 2. La seconda logica comporta la riduzione della sovrabbondanza di tempo presente nel sistema produttivo (riduzione dello slack temporale): - aumento del tempo di funzionamento degli impianti (riduzione del tempo di inattività) - dimensionamento del numero dei lavoratori e del monte ore lavorato in relazione alla domanda puntuale di beni e servizi (riduzione delle ore di presenza non lavorate) - aumento/razionalizzazione della saturazione del tempo di lavoro (riduzione della porosità del tempo) L’ipermercato è un’organizzazione industriale per vendere. Uno dei tratti distintivi della sua organizzazione della produzione è rappresentato, dunque, dall’adozione di forme di utilizzo, coordinamento e controllo del tempo di lavoro esterno (orario di lavoro) ed interno (saturazione del tempo di lavoro) al fine di realizzare: - una maggiore variabilità del volume di servizio erogato - un maggiore utilizzo dei fattori produttivi (degli impianti e del lavoro, in particolare) - Un allungamento dell’orario di apertura (domeniche di apertura, ampliamento della fascia oraria di apertura) I tratti dell’orario di lavoro dell’ipermercato I tratti essenziali del sistema degli orari variabili di lavoro: 1) DIFFERENZIAZIONE DELLA DURATA DEGLI ORARI DI LAVORO - tempo pieno - tempo parziale (8, 12, 16, 20, 24, 28 ore) 2) VARIABILITA’ DELLA STRUTTURA DEGLI ORARI DI LAVORO - turni “spinti” - turni multiperiodali - riprogrammazione dei turni su orizzonti temporali brevi - orario straordinario/supplementare - 3. DIFFERENZIAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO: - Contratti a tempo indeterminato - Contratti a termine (tempo determinato, lavoro somministrato, ecc.) - 4. OUTSOURCING - utilizzo variabile di imprese esterne per lo svolgimento di alcune attività (ad es. caricamento dei banchi) 5. FLESSIBILITA’ FUNZIONALE DELLA FORZA LAVORO (soprattutto nella forma della polivalenza) - per fronteggiare, attraverso la riallocazione del personale sulle postazioni, le variazioni dei volumi funzionali d’attività all’interno dell’organizzazione e l’assenteismo Si tratta di una misura poco utilizzata a causa di - resistenze manageriali - resistenze dei lavoratori Essa richiede un adeguato sistema gestionale per essere implementato Il modello di orario di lavoro variabile Il nuovo modello di orario rappresenta il punto di incontro di trasformazioni : - nella struttura dell’orario - nei rapporti di lavoro - nella struttura dell’impresa - nelle politiche di gestione delle competenze professionali (polivalenza e polifunzionalità) La formula semplificata dell’orario variabile di lavoro Sistema Orari = Turni “spinti” + tempo parziale + lavoro supplementare + contratti a temine Modello di orario di lavoro variabile e modello di impresa duale a rete L’orario variabile di lavoro è correlato al modello dell’impresa duale a rete - Nucleo: è formato da forza lavoro stabile, qualificata, con orari lunghi, con turni più o meno “spinti”, combinati con il lavoro straordinario - Contorno: formato da forza lavoro precaria, poco qualificata (itercambiabile) con orari a tempo parziale, turni “spinti”, con ampio uso del lavoro supplementare Nucleo Contorno Criticità produttive del modello duale dell’ipermercato Personale precario: - scarso coinvolgimento nelle politiche produttive - ridotta socializzazione alla cultura aziendale - costi significativi di selezione e formazione dei neoassunti - ridotta qualificazione idiosincratica all’impresa Conseguenza: prestazioni sub-ottimali del personale Queste criticità possono essere minori, dal punto di vista manageriale, in presenza di lavori dequalificati, altamente fungibili e di un mercato del lavoro sfavorevole all’offerta Criticità sociali del modello duale dell’ipermercato - Creazione di una fascia strutturale di lavoratori precari, dequalificati, con bassi redditi, con orari corti e altamente variabili - Pericoli della “trappola” del lavoro precario - Segmentazione dei lavoratori su base di genere - Presenza di orari di lavoro considerati socialmente disagiati - Scarsa corrispondenza tra esigenze di variabilità temporale dell’impresa ed esigenze di variabilità temporale dei lavoratori N.B. Le esigenze di variabilità temporali delle persone sono legati sia a fattori puntuali che a fattori legati al loro ciclo di vita (ad es. donne con figli piccoli) Come allentare le criticità del sistema degli orari dell’impresa lean e duale - Realizzare un equilibrato incontro tra domanda e offerta di orari di lavoro (ad es. ridurre la quota di part time involontario) - Creare percorsi di stabilizzazione e di inclusione del personale precario - Adottare soluzioni di personalizzazione “tutelata” degli orari di lavoro (“tutelata” perchè sul mercato degli orari di lavora i portatori della domanda e dell’offerta di orari non hanno la stessa forza contrattuale) - Introdurre forme di governo autoregolato degli orari di lavoro Chi decide le forme della variabilità degli orari di lavoro Variabilità eterodiretta Area di Area negoziale conciliazione Variabilità autodiretta Variabilità programmata Variabilità non programmata Le soluzioni al problema della conciliazione Tre soluzioni al problema della conciliazione tra esigenze dell’impresa ed esigenze dei lavoratori Sistema di governo manageriale Variabilità eterodiretta o flessibilità imposta Sistema di governo negoziato collettivamente e centralmente Sistema di governo negoziato collettivamente, con giochi negoziali decentrati Conciliazione negoziata algoritmica con regole collettive standardizzate e menù di scelte limitate Conciliazione negoziata situazionale con regole collettive e scelte individuali/gruppo negoziate Le forme empiriche di governo degli orari nel caso dell’ipermercato 1° livello: Eventi variabili, ma largamente prevedibili. Governo degli orari negoziato collettivamente e centralmente Orientamento prevalentemente previsionale Criticità: ridotta inclusività del personale precario nelle soluzioni contrattuali; rigidità dell’incontro tra domanda e offerta di orari 2° Livello : Eventi molto variabili, prevedibili nel breve periodo con elementi di incertezza Governo degli orari misto tra applicazione di regole collettive standardizzate e gestione manageriale demandata alla gerarchia intermedia Orientamento misto previsionale e revisionale o reattivo Criticità: tensioni gestionali nell’applicazione delle norme tra azienda e lavoratori 3° Livello: Eventi variabili, imprevedibili, di tipo micro Governo degli orari decentrato, giochi negoziali a livello shop floor verticali (capo/lavoratori) e orizzontali (tra lavoratori) Orientamento prevalentemente revisionale o reattivo Criticità: è un livello poco formalizzato, dipendente da condizioni situazionali (stile di leadership, ruolo del rappresentante sindacale …), tuttavia genera solitamente soluzioni efficienti Quale modello di governo degli orari nell’ipermercato? Un modello di governo flessibile e multilivello, in cui elementi di rigidità normativa negoziati collettivamente si combinano, a differenti livelli, con giochi negoziali decentrati Il governo esclusivamente/prevalentemente manageriale della variabilità, sembra generare più tensioni e inefficienze del governo negoziato I giochi negoziali decentrati appaiono più efficienti se vi sono regole del gioco condivise I giochi negoziali decentrati richiedono giocatori esperti (leadership manageriale competente e partecipativa, rappresentanze sindacali capaci, lavoratori informati) La ripetizione dei giochi negoziali genera processi di apprendimento e rafforza i legami fiduciari tra i soggetti coinvolti Come risolvere le criticità presenti ai diversi livelli? GRAZIE