Anno VIII Giugno 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA” 2 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 PARLIAMO DI... EDITORIALE Tra qualche giorno, come annunciato dagli autori Michela Cammilli e Michela Del Negro, sarà in distribuzione la nuova guida turistica, edizione 2015. Un lavoro fatto con passione, competenza e dedizione. Sicuramente sia il turista che visita il Montalbano, che l’operatore turistico, sfogliandola troveranno tutte le informazioni, di cui necessitano, per passare delle belle giornate. In questo numero abbiaDirettore mo dato un ampio spazio all’articolo, scritto da Ivo Torrigiani, dove parla di turismo sul Montalbano e lo IlMassimo Mancini affronta da un punto di vista storico e di come si è evoluto negli anni. Emerge nell’articolo, come le nostre colline abbiamo avuto nei secoli passati un’importanza notevole sotto l’aspetto del commercio, del turismo e delle comunicazioni viarie. La centralità del nostro territorio rispetto a città importanti, il clima mite e le bellezze naturali sono sempre state nel passato e lo saranno nel futuro i motivi per cui i turisti arrivano sul Montalbano. È basilare per la nostra economia locale, sfruttare questa situazione favorevole. Si è conclusa la prima edizione del concorso “Trucco e Parrucco”, organizzato in collaborazione con il fotografo Paolo Nucci. È stata una bella iniziativa, che ha avuto davvero un grande successo di partecipazione e interesse. Nei prossimi mesi Orizzonti ha in programma di organizzare altre iniziative. Ci stiamo lavorando e presto le renderemo note. Infine un accenno all’articolo di Luigi Donati che torna indietro nel tempo, esattamente nel 1975, quando la Larcianese conquistò la finale di Coppa Italia. Gara che fu disputata allo stadio Olimpico di Roma. Pubblichiamo gli articoli del giornale La Nazione, scritti proprio dall’inviato Luigi Donati. Leggendoli gli sportivi di Larciano vivranno nuovamente delle belle emozioni e si ricorderanno di personaggi come Idilio Cei (nella foto a lato con la maglia della Lazio - Wikipedia) e il dottor Silvio Galli che hanno fatto la storia dello sport di Larciano. IN COPERTINA: La splendida torre del Castello di Larciano addobbata per la Festa Medievale Articolo a pagina 42-43 - Foto fornita dalla Pro Loco di Larciano© - IN QUESTO NUMERO: Parliamo di: • pag. 2 - Poggio del sole, Lamporecchio *** Brunetta Abbigliamento, Cerreto Guidi • pag. 3 - L’Editoriale del Direttore Massimo Mancini *** Sommario • pag. 4 - “Visitare e vivere il Montalbano”: pubblicata la II edizione della Guida di Orizzonti a cura di Michela Cammilli e Michela Del Negro • pag. 5 - La Meridiana Agenzia Immobiliare • pag. 6 - “Andrea Cisternino a Lamporecchio. Tutti insieme per dire basta alle stragi di cani” di Martina Trivigno • pag. 7 - «La scuola che vorrei. Riflessioni sulla riforma “La buona scuola”» - di Valentina Fiorineschi (insegnante) • pag. 8/9/10 - L’Agenda di Orizzonti • pag. 11 - Assicurazioni Marco Bartolozzi • pag. 12 - “Viaggiare che passione”. Rubrica a cura di Stefania Tielli della Da Vi Travel (Vinci) • pag. 13 - “Ciak Therapies, rubrica cinematografica a cura di Melania Ferrali” - «Ennio Morricone in concerto» • pag. 14 - Agraria Montalbano: “Arriva il caldo, pensa all’inverno” - a cura di Dario Bechini • pag. 15 - “Trucco & Parrucco. Photo Contest 2015”Classifica finale - in collaborazione con Foto Nucci • pag. 16/17 - “Conversazione sul lavoro con Andrea Brachi, CGIL Pistoia - 2ª parte” - di Maddalena Mirandi • pag. 18 - “...viaggiando in Vespa. Intervista a Stefano Masi” - di Matteo Grasso • pag. 19 - “Museo del contadino in Vespa!” - di Matteo Grasso • pag. 20 - “Siamo iti e pomidoro (onanisticamente…)” - di Tommaso Rubino • pag. 21 - Estetica Silvia - Larciano “Promozione luglio” • pag. 22/23/24/25 - “Montalbano terra di turismo. L’evoluzione di uno snodo, da sempre fondamentale per commercio, turismo e comunicazione viaria” a cura di Ivo Torrigiani *** 25) 14 Rosso. Lounge Kafé, Beer & Pizza Larciano • pag. 38 - Croce Verde Lamporecchio: un servizio per i cittadini • pag. 39 - “Porciano Estate 2015” - a cura della Pro Loco di Porciano • pag. 26/27 - «“Passi di solidarietà” con la Comunità Solidale Lamporecchio» - di Michela Del Negro • pag. 28 - «Inaugurazione per la riapertura dell’hospice “La Limonaia” di Spicchio-Lamporecchio. Sabato 11 luglio, nel Parco Rospigliosi, serata di beneficenza» - a cura di Mara Fadanelli *** “Un nuovo campino da gioco a Orbignano” - di don Andrea Mati • pag. 29 - “Mauro Monti ... un ciao a pugno chiuso!” - di Stefano Ferrali • pag. 30 - “Notizie dalla tu@ biblioteca: La biblioteca questo mese presenta ... In biblioteca con la classe ... ovvero la promozione della lettura fra biblioteca e scuola” - a cura di Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura) • pag. 31 - L’Amministrazione comunale informa • pag. 32 - “Lorenzo (il Magnifico) a Lamporecchio” - a cura di Marco Giunti • pag. 33 - La Perla del Bosco - Lamporecchio “Speciale gelato” • pag. 34 - Barco Reale vinoteca. Larciano • pag. 35 - “Studenti premiati al 2° Concorso letterario Giulietta Ferrero” - di Massimo Mancini *** “Lavagne interattive in tutte le aule” - di Monia Leone *** “Il Carnevale di Lamporecchio” - R.d.O. • pag. 36 - «“Quando a Lamporecchio venne Enrico Berlinguer” ha donato 1200 euro alla Comunità Solidale Lamporecchio» - di Massimo Mancini *** “Altri tempi” - di Corinna Verdiani nei Chiappini • pag. 37 - “Associazione il Rifugio: SOS emergenza animali” - di Luana Ferradini • pag. 40/41 - “I punti di forza del Montalbano. Famac, una storia lunga più di 58 anni” - di Bernard Dika • pag. 42/43 - “Festa Medievale di Larciano 2015. Un’affluenza straordinaria” - di Mirco Esposito • pag. 44/45 - Società soccorso pubblico Larciano: “Bilancio dell’attività 2014. Apertura sportello CUP a Larciano” • pag. 46/47 - “Antonio Pappalardo: continuare la strada da lui intrapresa, con la consapevolezza che è quella giusta!” - di Mariangela Ferrari e Lisa Amidei *** 47) “Presentato a Larciano un libro sul razzismo con 100 alunni della scuola” - di Franca Capecchi • pag. 48 - “Una delegazione di Poussan a Larciano. Molto più che un gemellaggio!” - di Elena Bigalli, consigliere delegato • pag. 49 - L’Immagine della Bellezza, Centro Estetico - Larciano • pag. 50 - «2ª edizione dei “Sapori di una volta”. 28 giugno a Larciano» - a cura della ConfCommercio ---------------------------------------------------- ----------------------------------------------------Larciano: Lamporecchio: -------------------------------------------------Sport & Salute • pag. 51 - “Fornello Team. Passione, emozioni, grandi risultati ... e tanta amarezza!” - di Stefano Ferrali • pag. 52 - “Franco e Luigi Meozzi. Anche l’Atletica leggera aveva i suoi campioncini a Lamporecchio” di Stefano Ferrali *** Monti Lepanto - Larciano • pag. 53 - “17° Torneo dei Rioni di Lamporecchio: il calendario” - R.d.O. • pag. 54/55 - “La Larcianese all’Olimpico di Roma!” - di Luigi Donati Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - Larciano Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail: [email protected] ** [email protected] acebook: Orizzonti - Associazione culturale Stampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno VIII - Giugno 2015 Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 3 PARLIAMO DI... “VISITARE E VIVERE IL MONTALBANO”: Pubblicata la II edizione della Guida di Orizzonti P a cura di Michela Cammilli e Michela Del Negro er il secondo anno consecutivo, Orizzonti presenta con entusiasmo una piccola guida bilingue (italiano e inglese) per accogliere tutti i visitatori che hanno scelto o sceglieranno di soggiornare nel nostro territorio; la pubblicazione vuole essere uno strumento pratico e informativo, per far conoscere Lamporecchio con le sue frazioni e dare un’idea di ciò che le nostre località sono in grado di proporre, dalle ricchezze storico-artistiche a quelle naturalistiche e paesaggistiche. La passata edizione ha avuto un incoraggiante riscontro, sia tra gli stranieri che tra gli operatori turistici e commerciali di Lamporecchio, costituendo un valido supporto per la ricerca di informazioni utili di varia natura. Dall’incontro che l’Associazione Culturale Orizzonti ha organizzato con i titolari delle strutture ricettive lo scorso 26 novembre, erano emersi alcuni consigli che abbiamo cercato, ove possibile, di mettere in pratica. La novità più evidente di questa edizione è il formato ridotto, così da rendere l’opuscolo più maneggevole e pratico. Inoltre, visto il richiamo che il Montalbano esercita per molti ciclisti, una sezione è stata dedicata ai percorsi in bici su strada. Nel capitolo dedicato agli itinerari a piedi, troverete il rimando al sito ufficiale del Comune di Lamporecchio, dove saranno disponibili proposte di escursioni sempre aggiornate. La guida, che quest’anno ha il patrocinio del Comune di Lamporecchio, sarà disponibile in formato cartaceo presso le strutture ricettive e gli esercizi commerciali presenti sul territorio del comune di Lamporecchio. Per offrirne un numero illimitato di copie, sarà pubblicata anche in formato Pdf sul nostro sito internet e renderla così alla portata di tutti, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, da smartphone e tablet. 4 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 PARLIAMO DI... Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 5 PARLIAMO DI... ANDREA CISTERNINO A LAMPORECCHIO Tutti insieme per dire basta alle stragi di cani R di Martina Trivigno Ma ciò che mi ha fatto capire che la yan si guarda intorno, smarrito. Ryan non è un mia missione era quella di salvare cane qualunque: è uno dei tanti cani disabili che, delle vite, è stato vedere i cani dua causa delle torture subìte dai “dog hunters” rante l’agonia, in mezzo al sangue e al fango. Perché noucraini, i cosiddetti “cacciatori di cani”, ha perso l’uso nostante il dolore e la sofferenza, mentre morivano, nei delle zampe posteriori, riuscendo comunque a muoversi loro occhi non c‘erano odio né disprezzo. Quegli occhi con incredibile velocità grazie all’aiuto di un carrellino. chiedevano soltanto aiuto”. Andrea Cisternino, fotoreporter che dal 2012 denuncia i massacri dei randagi in Ucraina, lo ha salvato e gli ha Qual è, secondo la sua esperienza, la situazione dei dato in Italia una nuova vita, affidandolo alle cure amocani randagi in Ucraina? revoli di Angela e Valter. Ryan è stato il cane simbolo “Il randagismo, come in molti altri Padella fiaccolata organizzata da “il esi d’Europa e non solo, è una piaga Rifugio onlus” di Lamporecchio, sociale e i massacri di cani sono semche si è tenuta sabato 16 maggio pre esistiti. In Ucraina, però, è stato per le vie del paese. E alla testa proprio in occasione degli Europei del corteo, a guidarlo silenziosadi calcio 2012 che il fenomeno delle mente, c’era proprio lui, Andrea stragi di cani randagi è apparso agli Cisternino. “Queste sono le nostre occhi del mondo con tutta la sua bruvittorie”, ha detto, commosso, vetalità. Ed io ho preso la mia macchina dendo Ryan. È stata una giornata fotografica, che come mi disse il mio molto lunga, quella del 16 maggio, maestro Mario Nodari, è l’arma più per Cisternino. Nel primo pomerigpotente di tutte. Ho messo così la mia gio, infatti, è stato accompagnato professione, la mia arte, al servizio di da Luana Ferradini, presidente de una causa per me fondamentale. Dal “il Rifugio”, al Canile Hermada di 2009 al 2013, infatti, le statistiche Montecatini, dove consiglio diretparlano di 250.000 cani uccisi”. tivo e volontari del canile e memAndrea, la sua presenza in Ucraina bri di Liv Toscana lo hanno accolto Il fotoreporter Andrea Cisternino non è vista da tutti di buon occhio con affetto, accompagnandolo nella a Lamporecchio (foto Nucci©) e l’incendio, in cui sono morti 69 visita della struttura e donandogli dei suoi cani, ne è una prova. Cosa le offerte raccolte. La sera è stata accadrà adesso al “Rifugio Italia”? poi la volta della fiaccolata di solidarietà. Molti i partecipanti accompagnati dai loro cani, che hanno sfilato “Io sono la spina nel fianco di Janukovich, ex Presidenper le vie di Lamporecchio portando in mano una fiacte dell’Ucraina, e dei dog hunters (N.d.R. cacciatori di cola, un palloncino con su scritto il nome degli animali cani). Molti in Ucraina mi odiano, ma a me non inteche hanno perso la vita nell’incendio del 12 aprile o un ressa. Io ricostruirò il “Rifugio Italia”, anzi lo amplierò. foglio con l’hastag #iostoconAndrea. Il gruppo si è ferInfatti, non sarà più soltanto destinato ai cani e ai gatti, mato in Piazza Berni, di fronte al maxi schermo istallato ma anche ai cavalli, per la creazione di progetti appositi per l’occasione, che ha trasmesso il filmato girato da Ciper bambini. E già sta arrivando materiale per iniziare la sternino subito dopo il rogo. Anche Alessio Torrigiani, ricostruzione. sindaco di Lamporecchio, l’ha salutato con affetto, ribaAndrea, è da mesi che non va nel centro di Kiev, se dendo il sostegno e il supporto di tutta la comunità per non accompagnato da una guardia del corpo. Pensa una causa nobile e giusta. Guardando le immagini, nel mai a come sarebbe stata la sua vita se non avesse silenzio totale, non è stato difficile capire perché Cisterdenunciato i massacri di cani in Ucraina? nino abbia deciso di combattere per aiutare i randagi di “Per natura non scelgo mai la via più facile. Se avessi viKiev. Ed è proprio lui a spiegarcelo con le sue parole. sto ciò che ho visto e me ne fossi andato, mi sarei sentito Andrea, cosa l’ha portata alla costruzione del “Rifusporco. Non avrei mai potuto tradire quegli animali. E la gio Italia” a Kiev in Ucraina”? cosa più naturale, per me e per mia moglie Vlada, è stata salvare delle vite”. “Sono sempre stato animalista, ma la mia vita, in corso d’opera, ha avuto un’evoluzione. In Ucraina ho assistito Pubblicato su “Il Tirreno” del 18.05.2015. a delle violenze assurde e gratuite ai danni degli animali. 6 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 PARLIAMO DI... LA SCUOLA CHE VORREI Q Riflessioni sulla riforma “La buona scuola” a cura di Valentina Fiorineschi uesti ultimi mesi hanno visto come protagonista la scuola, soprattutto in relazione al DDL redatto dal governo Renzi che ha lasciato, e tuttora lascia, noi docenti in un’atmosfera di malessere e incertezza. Come sappiamo la Scuola rappresenta uno dei pilastri della nostra vita civile, morale e di formazione e questo disegno di legge ha messo in discussione tanti punti che purtroppo ancora oggi non sono chiari e ben definiti. Io, docente di II fascia, abilitata è probabile che sia messa da parte perché non rientro nel piano assunzioni e rientrerei invece nella possibilità di dover sostenere un concorso di cui ancora non sappiamo modalità e requisiti. Tutto questo mi spaventa perché so che in questi anni di servizio io e molti miei colleghi, anche dopo l’esperienza dell’abilitazione, ci sentiamo un tutt’uno con la classe; grazie all’esperienza sul campo e agli studi compiuti sappiamo quanto la formazione, la cultura siano importanti per la maturazione di un alunno. Con passione esercitiamo la nostra professione cercando di dare sempre il meglio di noi e soprattutto cercando di far capire agli alunni quanto la scuola ci renda uomini migliori e più consapevoli delle nostre qualità e limiti. Un po’ rattristati, viviamo questo momento di stand by sperando Il Preside “sceriffo” che il governo sappia trovare una giusta ed opportuna soluzione per noi, ma anche per genitori e figli che si affezionano ai docenti, visti come guide importanti per il percorso formativo del proprio figlio. La scuola dovrebbe uscire dalla logica aziendalistica e riappropriarsi della sfera etica e educativa che invece le è propria: recuperare la gioia nell’apprendere perché l’intelligenza cresce e porta frutti solo nella gioia. Dove è assente, non ci sono studenti ma caricature di apprendisti che alla fine del percorso non sanno nemmeno discernere le scelte della vita, professionali ma anche affettive e morali. Credo che la scuola debba assolutamente ricoprire il ruolo di detentrice di Virtù, come l’umiltà, l’onestà, il coraggio e la responsabilità. Rimettere al centro l’educazione in cui il docente sia pronto a fare didattica ma anche avvicinare, attraverso la cultura, i ragazzi ai problemi della vita. Una scuola circolare ove il sapere si alimenta della vita, ove l’alunno respiri le materie non come insieme di informazioni ma come spunti e ripartenze per diventare migliori, per crescere. Purtroppo la verità, la mia passione e quella di molti miei colleghi, come già detto, sarà spenta se il DDL sarà approvato, perché molti dei nostri requisiti non avrebbero alcun valore, verrebbero a crollare gli anni di servizio e gli studi aggiuntivi post universitari. Speriamo solo che la politica si avvalga di buon senso e giustezza, ma non per sviare le nostre responsabilità, ma per riconoscere il nostro impegno e i sacrifici compiuti nel passato. Lasciando da parte elementi e discorsi più tecnici della riforma “La buona scuola”, possiamo affermare che dopo anni si è riparlato di scuola ma non forse alla luce di una visione d’insieme, che tenesse conto di ogni realtà professionale, ma una riforma drastica che può apparire ingiusta perché mirata a cancellare una parte di noi professori. Tutti desideriamo una buona scuola in cui ci sia spazio per ogni forma di giustizia. “Non voglio ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno” - M.Rilke Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 7 PARLIAMO DI... L’AGENDA DI ORIZZONTI Grande festa ...bis nella famiglia Landini!!! Errata Corrige - Il mese scorso, a causa di un problema di comunicazione, abbiamo indicato in maniera errata una ricorrenza. Questo mese la pubblichiamo nuovamente nella forma corretta: Lamporecchio - Grande festa nella famiglia Landini. Il 23 aprile Marisa Ferradini ha festeggiato gli 84 anni. Il giorno 7 maggio il compleanno è stato festeggiato dal marito Pierino Landini, che ha compiuto 87 anni. I due coniugi hanno anche festeggiato lo straordinario traguardo dei 62 anni di matrimonio insieme. Si sposarono il 30 aprile del 1953. Alla felice coppia tanti Auguri dai figli Rosella e Rossano, dal genero Michele, dal nipote Federico e dalla nostra Redazione. 87 - 84 - 62 questi i numeri fortunati da giocare al Lotto Grande festa il 14 giugno in casa Alberti per i 12 anni di Greta! Tanti auguri alla nostra bella principessa ... dalla nonna Mafalda, la mamma Veronica, il babbo Alberto, il nonno Carlo, la sorella Rebecca ed il fratellino Pietro! Ti vogliamo bene! Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione. Jonathan Salvador è maggiorenne! Auguri per i 90 anni di Massimo Marchiori Lamporecchio - Il 5 giugno scorso, Jonathan Salvador ha compiuto diciotto anni. Al neomaggiorenne tanti auguri dal babbo Giorgio, la mamma Moira, dai parenti, gli amici e da tutta la redazione di Orizzonti. Il 1 giugno scorso Massimo Marchiori ha festeggiato 90 anni! I parenti tutti si stringono intorno al patriarca della famiglia in un affettuoso abbraccio. A Massimo giungano gli Auguri da tutta la nostra Redazione. Due candeline per Daisy Mosti!! Larciano - 27 giugno 2013/27 giugno 2015: “Siamo già a 2 anni del mio piccolo fiore... Auguri Daisy da babbo Giusva, mamma Daniela, i nonni Egisto e Anna, Barbara e Francesco, gli zii Rossella e Alessandro e dal tuo amato cuginetto Luca”. Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. 8 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 Nozze d’argento per Lena e Paolo Bavuso Lamporecchio 2 giugno 2015 - 25 anni di matrimonio sono un traguardo importante, vi auguriamo di superarlo ed arrivare ai 50 così felici come oggi! Tanti auguri da Maura, Anna, Eleonora e Carlo Alberto e dalla nostra Redazione. PARLIAMO DI... Il primo compleanno di Lorenzo Mele! Lamporecchio (Cerbaia) - Il 3 giugno scorso Lorenzo Mele ha spento la sua prima candelina! Tantissimi auguri da mamma Claudia, babbo Massimiliano, dalle sorelle Giada e Lara, dai nonni, gli zii e i cugini. Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione. Auguri a Eva Fedi “Tanti auguri alla dolce Eva Fedi, che il 16 giugno compie 38 anni, da parte delle sue bimbe Gaia e Lisa e i genitori Ivo e Paola”. Tanti auguri ad Eva anche da tutta la nostra Redazione. 86 anni e non sentirli!! Lo splendido traguardo di Tosca Paci Cerreto Guidi 15 maggio 2015 Buon Compleanno piccola GRANDE donna!! Dalle tue nipoti Gaia e Margherita; dalle figlie Sandra ed Antonella e dai generi Daniele e Alessandro. Auguri anche dalla nostra Redazione! 22/05/2010 22/05/2015 1° lustro di Vittoria Vezzosi “Un lustro è passato e per noi tutto è cambiato un fiore di maggio è arrivato. Come un raggio di sole il nostro cuore ha scaldato rimani felice rimani sincera rimani la gioia nella nostra atmosfera”. Per i tuoi 5 anni, tanti auguri da: Mamma Pamela e dal Babbo Marco, dai nonni, gli zii e dal cugino Lorenzo e dalla nostra Redazione. Buon Compleanno a Silvia Sostegni Larciano - Il 29 Maggio scorso Silvia Sostegni ha compiuto gli anni! Questa la dedica: “Tanti auguri Silvietta, da babbo Marco, mamma Laura e tata Viola. Ti vogliamo bene”. Tanti Auguri a Silvia per il suo 7° compleanno anche dalla nostra Redazione. AUGURI A MATTEO PAPA ... TIFOSO LAZIALE D.O.C. Lamporecchio - Il 29 maggio scorso, Matteo Papa ha compiuto 9 anni (N.d.R. nella foto indicato con la freccia, mentre allo stadio di Empoli entra in campo insieme al suo beniamino, il calciatore argentino della Lazio Lucas Biglia). Al festeggiato tanti auguri da parte dei genitori Davide e Federica, da nonni, i parenti, gli amici, dalla Redazione del nostro giornale e ... perché no...dalla S.S. Lazio! Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 9 PARLIAMO DI... Leonardo Ravagli ha 18 anni! Il 16 Lamporecchio ardo Leon o, scors o giugn magtato diven è gli Rava giorenne. Al festeggiato arrivano tanti auguri da parte dei nonni Franco, Graziella e Lola, dai genitori Marco e Alessandra, dalla sorella Francesca, dai parenti, gli amici e dalla Redazione di Orizzonti. La prima candelina di Sophie Mannucci Lamporecchio - Sophie Mannucci ha festeggiato il suo primo compleanno. La candelina è stata spenta il giorno 19 giugno. A Sophie tanti auguri speciali dai nonni Adria e Marco, dai genitori Alessio e Maria Grazia, gli zii Paolo e Ylenia e i cuginetti Federico e Rachele, e dalla Redazione di Orizzonti. Giulio Baldi ha spento 9 candeline! Lamporecchio - Giulio Baldi il 5 giugno scorso ha compiuto nove anni. Al festeggiato tanti auguri dai genitori Lucia e Michele, dalla sorella Margherita, dai nonni Grazia e Guido, dagli zii dai cugini, gli amici e dalla Redazione di Orizzonti. 10 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 Desiderio e Vincenza: 48 anni insieme! Lamporecchio - Il 3 giugno Desiderio Desideri e Vincenza Micheli hanno festeggiato 48 anni di matrimonio, tantissimi auguri dalle figlie Barbara e Alessandra, dai generi Giacomo e Franco e un abbraccio grande dai nipoti Jacopo e Leonardo. Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. 10 candeline per Ginevra Mattei Lamporecchio Festa di compleanno per Ginevra Mattei che il 10 giugno ha compiuto dieci anni. Tanti auguri da parte dei genitori Monica e Daniele, il fratello Samuele, i nonni Nunzia, Giuseppe, Daniela e Gianni, dal bisnonno Santo, dai parenti, gli amici e dalla Redazione di Orizzonti. Nozze di smeraldo per Amina ed Enzo Lamporecchio Il 9 giugno scorso, Enzo Cambi e Amina Leporatti, hanno festeggiato 40 anni di matrimonio. Con tanti auguri da parte di Anna, Maura, Eleonora e Carlo Alberto. A questa coppia di ferro, tanti Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. PARLIAMO DI... Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 11 PARLIAMO DI... 12 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 PARLIAMO DI... Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 13 AGRARIA MONTALBANO DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE A «Arriva il caldo, pensa all’inverno» ll’AGRARIA MONTALBANO, visto che giugno è partito con un gran caldo ci siamo preoccupati subito per l’inverno e abbiamo avviato la campagna pre-stagionale per il pellet in previsione dell’autunnoinverno 2015-16; abbiamo cominciato presto per garantire un prodotto con il rapporto qualità/prezzo migliore possibile. Ma cos’è il pellet? Il pellet è una forma moderna di biomassa; in legno (trucioli e segatura), in genere prodotti da segherie e falegnamerie o derivanti dalla gestione forestale, in particolare dalla cippatura della ramaglia. La materia prima è anticipatamente selezionata, essiccata e pulita dalle impurità, per ottenerne una qualità costante, con un’umidità residua ben determinata (mai superiore al 15%); la preparazione prevede inoltre una selezione di specie di legno più tenere (abeti, conifere) ed una certa omogeneità qualitativa e dimensionale; la maggior accuratezza di questa preparazione si traduce in una migliore qualità del prodotto finito. Viene utilizzato per il riscaldamento domestico così come per caldaie di grossa taglia. È fondamentale che il pellet, in particolare se destinato all’uso domestico, non contenga sostanze quali vernici, colle o impregnanti che, bruciando, possono generare fumi dannosi per la salute. I principali vantaggi del pellet sono la maggior densità energetica rispetto alla legna normale e la maggior facilità di trasporto, gestione e utilizzo oltre che ai costi economici rispetto a metano, GPL e gasolio. Le caratteristiche uniformi del pellet (dimensione, contenuto energetico...) ne permettono l’utilizzo in apparecchiature munite di un sistema di controllo dell’alimentazione e della combustione in grado di fornire una resa energetica ottimale. Riscaldare con pellet significa risNuovo sacco Brucciolo parmiare il 15% rispetto al metano, il 30% rispetto al GPL e circa il 60% rispetto al gasolio. Ma bisogna stare attenti alla qualità del prodotto e qui entra in gioco la capacità di chi vende, di trovare il prodotto dal migliore rapporto qualità/prezzo. Noi l’abbiamo da anni: BRUCCIOLO è l’ideale per qualsiasi tipo di riscaldamento a pellets, sia se parliamo di stufe domestiche sia per quanto riguarda impianti di riscaldamento centralizzato. BRUCCIOLO viene prodotto in Italia e come tutti i biocombustibili della ditta trevigiana che lo produce, è prodotto esclusivamente con legno vergine proveniente da filiera certificata: è per questo che dal 2011 il pellet BRUCCIOLO ha ricevuto la certificazione PELLET GOLD, che comporta ispezioni periodiche effettuate da un ente terzo accreditato che attestano la qualità del prodotto. Oggi, vanta anche altre certificazioni di qualità tra cui quelle definite UNI – EN. Aderire alla campagna pre-stagionale significa risparmiare sul prezzo finale, dal 20% (sui prezzi praticati a ottobre) fino al 25-28% (sui prezzi praticati a gennaio) e avere la garanzia di un prodotto che non teme concorrenza. Inoltre, anche quest’anno garantiamo il magazzinaggio del prodotto. In pratica lo prenoti ora e lo ritiri quando vuoi! Dario Bechini - Perito Agrario - 14 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 Vita quotidiana in campagna Giugno: INSALATA DEL PITTORE Gli ingredienti sono 1 cespo di lattuga, radicchio rosso, soncino, 2 pomodori, ravanelli, poche olive verdi, 1 peperone giallo e 1 rosso, oliva d’oliva, aceto 1 ciuffo di prezzemolo, 1 limone, sale, pepe. Si taglia la lattuga e si puliscono le diverse verdure. Si tagliano a spicchi i pomodori, si affettano i peperoni e si aprono a fiore i ravanelli; in una larga insalatiera, si dispongono a raggiera le foglie di insalata, proseguendo verso il centro, alternando radicchio e soncino poi si dispongono i peperoni e i pomodori; olive, ravanelli e prezzemolo si dispongono a proprio gusto, anche come decorazione. Si prepara una salsina con olio extravergine di oliva, aceto, succo di limone, sale e pepe; si amalgama il tutto e si versa sull’insalata. Un’alternativa fresca per questo inizio estate davvero caldo! Le Buone Pratiche: Sul vostro balcone di casa potrete coltivare molte pianticelle commestibili. Le più semplici da curare sono le aromatiche, salvia, rosmarino, prezzemolo, basilico, menta. La prima volta potrete acquistare anche le piantine già cresciute, ma quando diventerete più esperti, sarà bello vederle crescere da un seme. PROVERBIO: “Noi siamo quel che mangiamo; quindi, meglio è e meglio stiamo” (suggerito da una cliente a cui piace rimanere anonima) Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT) PARLIAMO DI... Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 15 PARLIAMO DI... CONVERSAZIONE SUL LAVORO con Andrea Brachi, CGIL Pistoia - 2ª parte di Maddalena Mirandi “Mi sono rotto, io mi sono rotto, non ho più voglia di abitare lo stivaletto, non ha più senso rimanere, grazie di tutto, aspetto ancora a fine mese poi mi dimetto. Tanto il mio lavoro è inutile, diciamo futile, essenzialmente rimovibile, sostituibile, regolarmente ricattabile, il mio lavoro è bello come un calcio all’inguine dato da un toro. Il mio lavoro è roba piccola, fatta di plastica, che piano piano mi modifica, mi ruba l’anima, dice il lavoro rende nobili – non so, può darsi! – sicuramente rende liberi di suicidarsi (…)” (Daniele Silvestri, Precario) “Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.” (Sandro Pertini, Messaggio di fine anno agli Italiani, 1981) voratori. Andrea Brachi: «Stiamo svolgendo proprio in questo mese di giugno la Conferenza di Organizzazione per discutere la maniera di esistere della Cgil nella società attuale. Noi ci basiamo ancora su una società risalente a venti anni fa. Specifico, ovviamente, che questa è la mia posizione personale. Dobbiamo prendere atto che è aumentata la necessità di tutele individuali e non collettive, assolutamente differenti da quelle specifiche di contratto collettivo. Circa la metà degli iscritti chiedono una tutela individuale, quindi è la società che è cambiata. Attualmente al lavoratore non interessa il contratto aziendale – o per lo meno interessa per una minima parte – ma la risoluzione delle proprie problematiche individuali. D’altra parte gli ultimi venti anni sono definibili come l’era dell’individualismo a discapito della collettività. Dovremmo dunque ridistribuire le risorse per adeguarci ai tempi. “Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi” (Enrico Berlinguer) Il precariato non è solo una condizione lavorativa. È principalmente una condizione mentale. Se sei precario non puoi chiedere un mutuo e dunque non puoi comprarti una casa, anche se di fatto lavori. Se sei precario sei un signor Nessuno, insomma, chi vuoi che ti prenda in considerazione? I precari sono i fantasmi del lavoro: si definiscono atipici perché, a differenza dei “tipici”, sono spesso sfruttati, tartassati e malpagati. Ci sono analisi che affermano – a ragion veduta? – che la recente riforma del lavoro incentivi il precariato attraverso l’abolizione dell’articolo 18 e la riduzione delle tutele per i lavoratori. Altre analisi sostengono invece la “flessibilità” operata dalla riforma, che garantirebbe lo snellimento del mercato del lavoro. Un tardo Battisti avrebbe canticchiato “lo scopriremo solo vivendo…” e, d’altra parte, altro non si può fare. Quello che mi interessava capire con Andrea Brachi riguarda principalmente le criticità che un sindacato come la Cgil riconosce al suo interno, quali falle ci sono state nel corso degli anni e quali sono invece le proposte che si possono fare per tutelare il lavoro e i la- 16 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 In Cgil esistono 12 categorie: alcune di queste, come la funzione pubblica, potrebbero essere accorpate. L’accorpamento ci permetterebbe, appunto, lo snellimento della macchina e la ridistribuzione delle risorse. Dunque si parla di limiti organizzativi e di sottovalutazione del cambiamento avvenuto nel mondo del lavoro. Uno degli obiettivi principali è certamente quello di trovare nuove strade per risolvere i problemi legati alle nuove identità lavorative (N.d.R. i cosiddetti lavoratori atipici). Proposte da fare ce ne sarebbero molte: fra queste è senza dubbio necessaria una riforma del mondo del lavoro e anche PARLIAMO DI... la riforma dello statuto dei lavoratori». Un altro aspetto che colpisce relativamente al sindacato in generale e alla Cgil in particolare è la molteplicità dei servizi che, se da una parte garantisce una presa in carico quasi totale del lavoratore, dall’altra restituisce al lavoratore stesso la difficoltà di orientamento all’interno del sindacato stesso. Così ho deciso di fare una breve summa all’interno dell’articolo sui servizi offerti dalla Cgil. Tutte le altre informazioni e specifiche si possono trovare sul sito www.cgilpistoia.it Patronato Inca: si occupa di pensioni, invalidità e infortuni. L’INPS chiede tutte le pratiche per via telematica e questo va a carico dei patronati. Caf: si occupa di assistenza fiscale. Sportello mobbing: si occupa di contrastare il mobbing in tutte le sue forme. Ufficio Vertenze. Sportello donna gestito dallo Spi. Fondazione valore e lavoro: si occupa della tutela del patrimonio storico dei lavoratori della provincia di Pistoia. Organizza principalmente eventi culturali come la stampa di libri e la festa a Serravalle. Nidil: si occupa di tutti i lavoratori, delle cooperative sociali e delle nuove identità lavorative. Errata corrige relativa alla prima parte: il 40% si riferisce alla disoccupazione giovanile. Il dato totale della disoccupazione in Italia è circa del 13%. Concludo questa intervista con uno spunto di riflessione di Simone Weil fornitomi dallo stesso Andrea, che ringrazio molto per il tempo che mi ha dedicato. Ricordo a tutti i lettori che dal 1 al 12 luglio ci sarà la festa della Cgil a Serravalle Pistoiese, della quale inserisco il programma di seguito. Il tema della festa sarà “Il lavoro in Europa”. “Non inorgoglirti dei tuoi nuovi diritti, la tua forza non è in te. Se la grande organizzazione sindacale che ti protegge dovesse declinare, ricominceresti a subire le stesse umiliazioni di una volta, saresti costretto alla medesima sottomissione, al medesimo silenzio; dovresti ancora una volta piegarti sempre, sempre sopportare, non osare mai alzare la voce. Non è stata soppressa la miseria, né l’ingiustizia, ma non sei solo. Se cominci ad essere trattato come un uomo, lo devi al sindacato. In avvenire, non meriterai di essere trattato come un uomo, se non saprai essere un buon membro del sindacato” (Simone Weil) Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 17 PARLIAMO DI... ...VIAGGIANDO IN VESPA Intervista a Stefano Masi L di Matteo Grasso a storia della Vespa è un percorso affascinante sotto molti profili: quello tecnico, quello di costume, quello d’innovazione nel settore, comprese le novità sul fronte della comunicazione che nella prima promozione pubblicitaria vede protagoniste le donne. La prima Vespa, prodotta nel 1946, aveva una cilindrata di 98 cm³, motore a due tempi, tre marce, accensione a volano magnete, potenza massima di 3,2 cavalli a 4500 giri al minuto, una velocità massima di 60 km/h e il superamento di pendenze del 20%. Il fenomeno Vespa assunse i contorni di fenomeno so ciale: immediatamente diffuso nel mercato italiano, nel 1950 sorgono le prime licenziatarie in Inghilterra, Germania, Spagna e Francia. Vespa diviene sinonimo di libertà, di fruibilità per lavoro e per tempo libero. Oggi le vespe prodotte dal 1946 superano i sedici milioni di unità in circa 130 modelli differenti. 18 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 Questo mese abbiamo intervistato Stefano Masi, proprietario di tre di Vespe, esperto conoscitore e vespista al 100%. Ciao Stefano, parliamo subito della tua passione. Come nasce e come si è sviluppato il tuo interesse per le vespe? La mia passione comincia intorno ai vent’anni quando acquistai la mia prima vespa, una 50 special bianca del 1978, e con lei ho iniziato a girare e godermi questo affascinante mezzo a due ruote. In un primo momento ho partecipato ad alcuni moto raduni misti, poi, dopo essermi informato, ho aderito al Vespa Club di Empoli, dove piano piano ho iniziato ad avvicinarmi sempre più al mondo della vespa. In seguito, da un’idea nata con un gruppo di amici, ab biamo fondato, il 24 luglio 2014, il Vespa Club Prato, di cui attualmente sono socio fondatore. Nonostante la lontananza, l’amore per le vespe unito alle amicizie mi porta ad affrontare tanti chilometri per condividere la mia passione. Siamo un gruppo numeroso e affiata to, partecipiamo a raduni, facciamo girate per diver timento, insomma…qualsiasi occasione è buona per montare in sella e percorrere le strade in compagnia. Bene, raccontaci dei tuoi viaggi e di cosa significa salire in sella a una Vespa… Con il passare del tempo oltre alla Special ho acquistato altre due Vespe: una Px bianca e una T5 rossa. Durante i miei viaggi, in largo e in lungo per la Toscana, ho potuto veramente ammirare luoghi e panorami bellissimi di tutte le province, dalle colline senesi alla Garfagnana, dai colli fiorentini al livornese. Ovviamente in compagnia, perché la cosa bella di que sta passione è proprio lo spirito di amicizia e di gruppo che si crea durante le trasferte. Con la vita frenetica, che affrontiamo ogni giorno, spes so non ci godiamo a pieno le bellezze del nostro ter ritorio. Le due ruote, invece, ti permettono di unire lo svago alla cultura. Ti mostrano paesaggi, borghi e pa norami che in auto non ammireresti, ti danno la libertà e la spensieratezza di evadere dallo stress quotidiano della vita e del lavoro. PARLIAMO DI... I MUSEO DEL CONTADINO IN VESPA! n occasione dell’apertura del nuovo Vespa Club Prato, Stefano Masi e i suoi amici vespisti hanno organizzato un raduno interno chiamato “Museo del Contadino in Vespa”. Vespisti provenienti da tutta la Toscana si sono ritrovati al circolo di Paperino (PO), nella sede del Club, per poi partire alla volta di un giro turistico e panoramico lungo le strade collinari fino a Carmignano, Vinci e San Baronto. Qui, una volta scesi verso Lamporecchio, è stata effettuata una sosta aperitivo presso il Bar La Perla del Bosco (foto 1). Destinazione finale il “Museo della Civiltà Contadina Casa Dei” (foto 2), posto all’interno di una casa colonica in località Bagnolo, dove sono stati gentilmente ospitati dalla proprietaria Angela che ha accompagnato il gruppo alla scoperta degli antichi attrezzi del mestiere. Il museo, oltre a conservare oggetti dei quali ormai si è perso l’uso, vuole far conoscere al visitatore l’interazione e il rapporto che esisteva tra luogo, paesaggio rurale e attività nella vita contadina di una volta, perchè, insieme alla memoria, si conservi l’esperienza e quindi la consapevolezza necessaria per poter scegliere il futuro. Una volta terminata la visita guidata, i vespisti 2 hanno cenato con prelibatezze e squisitezze del nostro territorio, mangiando proprio nell’aia davanti al museo come ai tempi passati (foto 3). 1 3 Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 19 PARLIAMO DI... SIAMO ITI E POMIDORO (onanisticamente…) di Tommaso Rubino re perché da queste parti un dialetto vero e na mattina alle 6.30 avevo scritto un articolo molto proprio non lo avete, ma solo cadenze e toni arrabbiato contro politici e dirigenti ASL per via dei diversi che variano differentemente a seconcertificati e delle esenzioni e di altri cazzi vari che non da della provincia oppure del luogo...). tornano… ma ero troppo incazzato e insultavo tutti, mancava solo Nostro Signore (ma in parte lo insulto anche ora… È un po’ la stessa tentazione che provavo da ragazzo a sentire quando dico che se non smette di mandarmi gli accidenti… parlare in italiano dopo diversi mesi a lavorare in Inghilterra: passo alla concorrenza… cioè divento musulmano… come riuscire a capire tutto dalla televisione o ancora meglio dalse fosse colpa Sua…) - tanto che la Barriera, la Trassi e lo la radio, ti fa sentire più integrato nel mondo ed in parte più stesso Mancini mi hanno esortato a non pubblicarlo perché contento… lo stesso mi dà una sensazione di contentezza il “quelli là sono vendicativi… e poi ti vengono a fare le bucce camminare per le vie della mia città e ritrovare quei colori magari per qualche bischerata…” ed anche la Daniela Calued odori che chi sta sempre nello stesso posto non è abituagi che lavora in Comune, la figliola della Callaioli Giuseppto ad apprezzare. pina - quella sempre piena di tutti gli acciacchi, cui ho fatto Quando vado a Brindisi, faccio pertanto una full immersion leggere l’articolo in anteprima mi ha dissuaso. nel mio dialetto di origine… ed io parlo un brindisino antico, Ho pertanto dovuto cedere alla ragion di stato, anche di quelli che non se ne sentono più, con parole ormai in disuso, se mi sarebbe garbato - ogni tanto - fare un articolo diromvisto che anche lì la gente parla ormai in italiano intercalando pente invece delle solite simpatiche bischerate che vi scrivo di tanto in tanto qualche termine dialettale ed a sentirmi proogni mese, che poi vengono a nunciare certi termini che non noia. sentiva da anni, chi mi ascolta spesso rimane basito credendo Ma un articolo diverso cioè di essere davanti ad uno zotisemi-serio devo farlo, per cone glebano che ha appena essere sempre attraente verabbandonato la campagna per so chi legge e non risultare cui per parlare di vino, invece sempre uguale… ed allora di dire vinu come in brindisivoglio scrivere quasi sentino moderno, dico mieru che è mentale … voglio scrivere di un termine antico che deriva ricordi… ora che comincio a dal latino ed in parte dal greco diventare vecchio e il pisello (merum è parola latina di origipresenta le prime sbavature… ne greca che vuol dire appunto e - per questo - prendo spunto vino) e per dire albero non dico da un’intervista ascoltata via in brindisino moderno alvuru radio fatta agli amici di Felma in lingua arcaiaca piticone lini che parlava del rapporto che etimologicamente deriva del regista con la sua Rimini dai dialetti abruzzesi ed è quindescrivendo nei particolari di italiano autoctono di quello quanto gli piacesse parlare che si parlava prima della conquista greca e poi romana. nel dialetto della sua terra e mangiare della sua cucina (lo stesso titolo del suo capolavoro AMARCORD significa … Direi che quasi quasi a volte mi diverto a pronunciare certe tradotto in italiano … IO MI RICORDO). Il bello è che ho parole, proprio per vedere la reazione della gente che mi guarcasualmente ascoltato questa intervista alla vigilia della parda stranita… ed una mattina, mentre si prende il tè dalla mactenza - come ogni anno - verso la mia città d’infanzia cioè chinetta, subito prima di aprire la porta dell’USL per la carica verso Brindisi in Puglia e poco prima di sentirla alla radio dei Nibelunghi… faccio presente questa mia sensazione alla stavo appunto pregustando le stesse emozioni e sensazioni Gisella, la segretaria, delle due, meno seria… (che l’altra - la che avrei provato al re-incontro dei miei luoghi d’infanzia Paola - quando ci si mette sembra un ufficiale nazista per la e al rivedere la mia vecchia casa che quando ci vivevamo sua precisione teutonica…) e lei ascoltandomi mi fa questa in otto negli anni sessanta mi sembrava tanto grande e che giusta osservazione: “È un po’ la stessa stranezza che susciinvece adesso mi appare minuscola… tano le persone anziane in Toscana quando pronunciano ad esempio parole come “siamo iti” oppure “pomidoro” oppuMi emoziona anche l’idea di parlare di nuovo la mia linguare - aggiungo io - la mia nonna pisana per indicare la pentola dialetto riuscendo ancora a chiudere gli occhi e sentire quei diceva laveggio..”. suoni familiari e quelle parole cadenzate con quel ritmo che non riesco mai a sentire qui in Toscana perché tutto sommaSentire pronunciare le antiche parole dialettali alle volte può to, anche se parlo bene il tosco - credo senza accento per via risultare in pratica una forma di goduria pari quasi ad una sorta della mia mamma pisana - è un modo di parlare che non mi di onanismo mentale… ma forse molti non sanno nemmeno appartiene… (ma sono sensazioni che voi non potete provacosa significa… onanismo… U 20 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 PARLIAMO DI... Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 21 PARLIAMO DI... MONTALBANO TERRA DI TURISMO L’evoluzione di uno snodo, da sempre fondamentale per commercio, turismo e comunicazione viaria a cura di Ivo Torrigiani a moderna idea di vacanza ha una storia recente. il territorio a noi vicino basterà ricorNasce, nel corso del XIX secolo, come risposta dare palazzo Rospigliosi a Spicchio, all’industrializzazione ed alla conseguente forte villa Manni a Carraia oppure la villa Poggi Banchieri urbanizzazione. a Castelmartini. Nei secoli successivi (XVIII e XIX) la borghesia più ricca, imitando i ceti aristocratici, investì Fino alla fine dell’Ottocento più che di storia, possiamo sul Montalbano considerevoli risorse. Anche in questo parlare di preistoria del turismo. Il Medioevo ad esemcaso gli esempi possibili sono molteplici: in alcuni casi pio, nonostante le strade fossero carenti e poco sicure, si trattò di trasformare ville o strutture preesistenti, in fu un’epoca di grandi spostamenti. La maggior parte altri di realizzarne di nuove. Sempre a titolo di esempio, dei viaggi avveniva per motivi religiosi o commerciali, possiamo ricordare la villa Merrick a Papiano o la villa ci si spostava prevalentemente a piedi, solo i nobili o di Varazzano a San Baronto. gli ecclesiastici usavano il cavallo. In questa epoca il Montalbano, come ha scritto R. Stopani, si coprì di un A spingere prima le famiglie aristocratiche e poi quelle reticolo di strade che collegavano la valle dell’Ombrone dell’alta borghesia ad investire in modo così cospicuo con quella del Valdarno Inferiore e con la via Francisu queste colline non furono solo ragioni economiche; gena in funzione non sebbene all’origine solo locale, ma anche ci fosse sicuramensovra regionale (su te anche il desiderio questo si veda anche il di ostentazione della contributo di M. Camricchezza e del premilli in “Orizzonti” stigio, ciò non basta n. 69, 2015). Il Mona spiegare la scelta talbano divenne non dei luoghi. Vi sono in solo uno snodo viario particolar modo due imprescindibile per il testimonianze che ci movimento di vianindicano anche altre danti e pellegrini che ragioni. Ferdinando gravitavano da Lucca I dei Medici, quana Firenze, ma intercetdo realizzò la villa di tò anche il movimento Artimino, affermò di di quanti sceglievano aver scelto un «luoi passi appenninici algo alto, e di bella ternativi al Monte Barveduta, e d’aria sadone (la Cisa), come lubre, e d’ogni sorta San Baronto, Pensione Ferradini - cartolina “viaggiata” - 1937 la Sambuca nell’area di cacciagioni copiopistoiese o il valico di sa». In altre parole, Montepiano in quella pratese. É presumibile che fossero Ferdinando I fu attratto dalla piacevolezza dei luoghi, numerosi i viaggiatori, soprattutto pellegrini, che utilizdal clima, dai panorami, dai possibili passatempi. Le zavano questi valichi, come attestano il culto iacobeo parole del Granduca sono in certo modo confermate e a Pistoia e quello della Madonna della Cintola a Prato, rafforzate da una nota anonima del Settecento relativa ma soprattutto la presenza sul Montalbano di molteplici alla fattoria di Artimino dove si legge che questa non era enti ecclesiastici che svolgevano funzioni assistenziali. nata per essere fonte di guadagno, ma per offrire «deliBasterà ricordare sul nostro territorio l’Abbazia benezia nell’occasione della villeggiatura che vi facevano i dettina di San Baronto, che aveva annessi vari “ospitali” Gran Duchi di Toscana» (in Il Barco Reale Mediceo, a (quello di San Paolo a Papiano, ma probabilmente anche cura di A. Lassi- G. Pisacreta, Quarrata, s.d.). Queste tequello di Alberghi, Santa Margherita e di Sant’Alluccio) stimonianze indicano come le profonde trasformazioni destinati a dar cibo e alloggio ai pellegrini. Dal nostro a cui il Montalbano è sottoposto dalle famiglie signopunto di vista, insomma, il Montalbano nel Medioevo rili dal XVI al XVIII secolo fossero non solo motivaappare come una terra di transito e di sosta. te da ragioni economiche o sociali, ma avessero anche un intento per così dire “estetico-edonistico”. A ciò va aggiunto che, soprattutto nel XIX secolo, quando – e Sul finire del Medioevo il cambiamento del quadro stoquesto vale per gran parte dell’Italia – la borghesia più rico generale ridimensiona il ruolo della viabilità del danarosa comincia a mutuare dai ceti aristocratici l’idea Montalbano, riducendolo a fenomeno prevalentemendi trascorrere “in villa” una parte del periodo estivo, la te locale. Ciò nondimeno si apre per il nostro territorio scelta cade sui territori vicini alla città per poter contiun periodo decisamente importante. Furono i Medici, nuare a curare i propri affari anche durante le lunghe a partire da Lorenzo il Magnifico nel XV secolo, che villeggiature e in questo senso il Montalbano presenta, videro in queste colline un’opportunità d’investimento e rispetto ad altre realtà territoriali vicine, caratteri partiavviarono un’opera di trasformazione che portò alla recolarmente favorevoli: è terra già plasmata per la “vilalizzazione di un buon numero di splendide ville, fattoleggiatura” dalle famiglie aristocratiche ed è vicina ad rie, cascine e poderi. I Medici furono ben presto imitati importanti città. da altre importanti famiglie patrizie del circondario: per 22 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 L LAMPORECCHIO PARLIAMO DI... Al termine di questa sorta di preistoria del turismo sul Montalbano, se volessimo individuare alcuni tratti ricorrenti, ci pare di poter rilevare che queste colline, caratterizzate fin dal Medioevo come nodo strategico per la viabilità toscana, si sono poi trasformate in terra di villeggiatura per la piacevolezza del clima, per la bellezza dei luoghi, per la vicinanza alle città. agevole e larga alla cima del valico»; i dirupi ci sono ancora «ma si attraversano con le ruote per via di ponti e di chiaviche», anche dell’antica solitudine cercata da Baronto e da suoi eremiti non c’è più traccia, per quella strada «è ora un vai e vieni di carri, di carrette, di carrozze e di diligenze. Stormi di biciclette passano dinanzi all’eremo veloci come rondini, scampanellando; e persino le ultime automobili hanno fatto sentire anch’esse la loro vociaccia alle gole più riposte di quei poggi, Con il XX secolo si può parlare di storia del turismo. passando goffe e rumorose in una nuvola di polverone». In Italia all’inizio del Novecento si avvia un processo Dopo aver sostato alla festa, la cui decadenza è descritdi industrializzazione ed urbanizzazione che, nell’arco ta in modo assai pungente, lo scrittore e i suoi amici, di alcuni decenni, trasformò profondamente il nostro considerato che «la paese. stupenda via che Il primo aspetto da mena da Pistoia a sottolineare nell’otSan Baronto» l’avetica della nascita di vano vista, decidono un turismo di massa di «vedere anche l’alsono i radicali camtra che per il versante biamenti nel campo meridionale scende a dei trasporti. Vinci e a Empoli». Negli ultimi trent’anCosì fecero «e nessuni dell’Ottocento no ebbe a pentirsene sono stati inventati la perché quella strada è bicicletta e l’automodavvero meravigliobile, mezzi che, da sa, per il gran panosubito, mutarono il rama e per la camtrasporto delle persopagna la cui bellezza ne, dando inizio alla “non dà tregua agli mobilità individuale occhi”». Le parole di di massa. Fucini riecheggiano San Baronto, Indicatore - cartolina “viaggiata” - 1941 Se nel corso dell’Otin un articolo pubblitocento l’attenzione cato nel 1933 da E. pubblica fu rivolta essenzialmente allo sviluppo della Biagini (San Baronto di Monte Albano e la sua festa di rete ferroviaria, ora si concentra sulla rete stradale. Ancalendimaggio, in “Le vie d’Italia. Rivista mensile del che il nostro territorio fu interessato da queste trasforTouring Club Italiano”, n. 5, maggio 1933, pp. 378-386. mazioni, con un intervento che per la nostra prospettiva Su questo si veda anche “Orizzonti”, aprile 2012 e apriè fondamentale. A partire dal 1869 la Provincia di File 2015). Il testo è strutturato in tre parti: la prima narra renze progetta e poi realizza la nuova strada provinciale le vicende del monaco Baronto e quelle dell’omonima che collega Empoli a Pistoia. Renato Fucini in un racabbazia, la terza descrive la festa del Primo maggio, la conto pubblicato nel 1902 (San Baronto, “Il Marzocco”, seconda ci presenta, appena trent’anni dopo il racconto anno VII, n. 19, 11 maggio 1902) usa per la nuova stradi Fucini, un paese che sta assumendo un volto nuovo. da parole piene di entusiasmo. In occasione della festa Biagini, dopo aver decantato la “magnifica strada prodel Primo maggio a San Baronto, lo scrittore, insieme vinciale carrozzabile”, che, sostituendo l’antica “disaad alcuni amici, sale in bicicletta da Pistoia, anticipando gevole mulattiera”, unisce, anche grazie al servizio di gli odierni cicloturisti e, ricordando le antiche strade che due corse il giorno di una comoda autocorriera, Pistoia da tempo immemorabile salivano per questi colli, scrive con San Baronto, Vinci ed Empoli, si sofferma a esalche i tempi sono ormai cambiati. I viottoli “dirupati” tare la bellezza dei paesaggi e dei panorami. La strada sono sostituiti ora «da una bella strada provinciale che sul versante settentrionale sale tra “vigneti modello” e sviluppandosi in dolci curve per forre del monte arriva Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 23 PARLIAMO DI ... “oliveti ubertosi” fino ad attraversare boschi di “casta(Foto 3) con la tipica scritta da luogo di villeggiatura gni selvatici” e di “acacie fronzute”, attraverso le quali “saluti da…” (le cartoline appartengono alla collezione “l’occhio del turista” può ammirare “limitata come da di Giovanni Venturini, che ringraziamo). Inoltre alcune un anfiteatro dai monti dell’Appennino pistoiese e del relazioni tecniche che accompagnavano i progetti per la Casentino” la valle dell’Ombrone e dell’Arno dal camrealizzazione di un acquedotto pubblico a San Baronto panile di Pistoia fino a quello di Giotto a Firenze. Giunti rimarcano la vocazione turistica del paese. Già nel 1930, a San Baronto si «disvela, sul versante meridionale, un infatti, nella relazione commissionata dal podestà per panorama ancor più bello del precedente», incorniciato realizzare un acquedotto per San Baronto, l’ingegnere dalla Montagnola di Siena, con dietro l’Amiata, dai gioincaricato del progetto premette che la necessità dell’acghi di Volterra, dai monti di Pisa, dalle Alpi Apuane e da quedotto nasce, oltre che dai bisogni dei residenti, anche una sottile striscia di mare. Ma San Baronto merita condal fatto che San Baronto è una località “ricercata come siderazione, continua il luogo di villeggiatugiornalista, non solo per ra” da molte famiglie gli incantevoli paesaggi, “in cerca di riposo” ma perché “questo saluper la sua ubicazione berrimo paesetto” ha di “a cavaliere del Monrecente assunto l’aspetto te Albano”, per i suoi “di stazione climatica”. panorami, per i venti E che tale sia “ce lo svefreschi, per i servizi lano le molte bianche automobilistici che casette costruite pietra la rendono comoda su pietra” dagli abitanti; “per quelle famiglie casette “civettuole, con dei villeggianti che ogni agio” che si alterper ragioni di affari” nano “con varie botteghe debbono ritornare di commestibili […] con alle loro case. negozi di merceria ed alL’acquedotto (quattro”. Ma questa vocaziotro fontane pubbline turistica si manifesta che) fu poi realizzato San Baronto, vedute - Cartolina “viaggiata” - 1954 in particolare in estate, nel 1936. Nel 1946 il quando “il movimento è responsabile dell’ufgrande: tutte le pensioni e le case si riempiono di villegficio tecnico del Comune, geometra Ubaldo Tani, redige gianti, appartenenti in genere a quella media borghesia una nuova relazione relativa alla necessità di provvedella città che si accontenta del rezzo dei cinquecento dere alla riparazione dell’acquedotto di San Baronto, metri, perché la borsa non permette di salirsene più in che aveva perso gran parte della sua portata, a seguito alto, o di andarsene più lontano: al mare per esempio”. della prossimità delle esplosioni delle mine con le quali Parimenti anche qui si sta bene «ci si mangia bene, ci si l’esercito tedesco aveva abbattuto nel 1944 il campanile beve ancor meglio; si respira un’aria purissima e bale la chiesa. L’intervento, argomenta il tecnico, è urgente samica, assai fresca anche nei meriggi più assolati»; sia per ragioni igieniche sia perché la carenza d’acqua per chi poi “abbia gamba buona”, c’è l’opportunità di reca “un notevole danno economico”, poiché il paese è “belle passeggiate”, ad esempio verso il castello di Lar“un centro di villeggiatura” (ringraziamo l’arch. Simone ciano o la villa Rospigliosi a Spicchio, e “per i turisti Martini per averci consentito la presa visione di questi volenterosi” ci sono poi come “meta di inesauribili e materiali). Nel 1956 il prof. Riccardo Chiappella, che attraenti itinerari” i borghi e i castelli “d’ambo le valli”. in quel periodo risiedeva con la moglie a San Baronto, Le parole di Biagini sul nuovo volto turistico acquisito elabora un dattiloscritto sul microclima a San Baronda San Baronto a partire dagli anni Trenta trovano conto. Si tratta di un’indagine che, dopo aver richiamato ferma in altri documenti coevi o immediatamente sucgli aspetti paesaggistici del territorio, si sofferma sulla cessivi. In primo luogo nelle cartoline del tempo che ci flora, sulle caratteristiche litologiche, meteorologiche mostrano le pensioni dell’epoca (Foto 1 e 2) o le vedute e climatiche; quest’ultimi aspetti sono suffragati, in 24 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 PARLIAMO DI... di massa, ossia la media assenza di una stazione borghesia delle città vicimeteorologica, da riliene, come osservava Biagivi quotidiani dell’autoni. Certo i caratteri del fere nell’arco di tre anni nomeno variano nel corso e riguardano i venti, la dei decenni dell’ultimo setemperatura, le piogge, colo. Negli anni Cinquanl’umidità. La conclusiota e Sessanta i villeggianti ne è che San Baronto ha continueranno ad essere le caratteristiche oltre ospitati nelle pensioni e che per essere “stazione nelle case; sul finire degli di soggiorno estivo e di anni Sessanta, e poi negli villeggiatura” anche per anni Settanta, prese corpo diventare “sede di coil fenomeno delle seconde lonie climatiche”, purcase, nelle quali i villegché sia dotato “di acqua gianti trascorrevano gran potabile abbondante e San Baronto, la Chiesa - Cartolina proprietà Matteo Portorelli parte dell’estate, semmai salubre”: problema, concon un’interruzione per clude il testo, che l’Amuna vacanza al mare. Negli anni Ottanta sarà la volta ministrazione comunale sta per risolvere (R. Chiappeldei turisti tedeschi che acquistano molti casali sulle nola, San Baronto e il suo microclima, dattiloscritto, S. stre colline per trasformali nelle loro case vacanze. Poi, Baronto, 1956). con gli anni Novanta, sono i turisti provenienti dai vari In conclusione, lo sviluppo turistico in senso proprio nel paesi europei a scegliere i residence, gli agriturismi, i nostro territorio ebbe inizio nel Primo Dopoguerra per campeggi del nostro territorio per trascorrervi le loro poi proseguire anche nei decenni successivi. Le ragioni, vacanze. Come dicevamo, nel secolo scorso, il fenomeben ritracciabili nei documenti esaminati, sono: l’ubicano turistico si declina via via con modalità diverse, ma zione “a cavaliere” del Montalbano, la panoramicità le ragioni che lo muovono, dal Cinquecento ad oggi, dei luoghi, la piacevolezza del clima, la viabilità, la sono sempre le stesse, ossia l’ubicazione, i panorami, la vicinanza alle grandi città. A ben vedere si tratta delle piacevolezza del clima e dei luoghi, la viabilità, la vistesse ragioni che, a partire dai Medici, portano le famicinanza alle città (oggi diremmo “d’arte”), quasi che in glie patrizie dei secoli passati a scegliere il Montalbano questi caratteri fosse racchiusa l’identità più profonda, come terra di villeggiatura. La novità è data dai nuovi il genius loci, di queste terre. soggetti sociali che sono protagonisti del nuovo turismo Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 25 LAMPORECCHIO “PASSI DI SOLIDARIETÀ” con la Comunità Solidale Lamporecchio L di Michela Del Negro voli all’ombra messi a disposizione, o scorso 2 giugno ha preso il la toilette e i giochi per i bambini. via la 3° edizione dell’iniziativa Rifocillati, ripartiamo alla volta del“Passi di Solidarietà”, organizla Chiesa di S. Giorgio con il suo zata dall’associazione CSL e che, con museo parrocchiale e la raccolta di sorpresa, ogni anno riesce a coinvolgere un numero semutensili del mondo contadino, mentre nella sala della pre maggiore di persone. Ben 89 i partecipanti: molte le Compagnia, un’affascinante esposizione di dipinti del famiglie che hanno deciso di trascorrere in compagnia una pittore scomparso Bernd Kaute, cattura la nostra atgiornata all’aria aperta, alla scoperta delle bellezze del notenzione. stro territorio, senza dimenticare un gesto di generosità. Il sentiero del Saletto ci accompagna fino alle prime Grazie alle quote versate è stata infatti raccolta la somma di 400 Euro, devoluta totalmente all’associazione, in favore di vari progetti, volti a dare una mano a chi attraversa momenti di difficoltà. La Chiesa di Orbignano (144 m slm) è stata scelta come luogo di partenza dell’itinerario. Immancabile una breve visita al suo interno, che ospita la trecentesca statua lignea della “Madonna del Pruno”, un bassorilievo in marmo, raffigurante la “Madonna con il bambino” del XV secolo e da alcuni attribuito alla scuola di Donatello, oltre a numerosi affreschi del XIV secolo di diversi autori pistoiesi. Da qui, attraverso una fitta rete di strade secondarie e sentieri, abbiamo raggiunto la località di Sommavilla (190 m slm), dominata da un’antica proprietà della Tenuta di Spicchio, con vista privilegiata su Villa Rospigliosi e la restante vallata. La tappa successiIl gruppo alla partenza di fronte la Chiesa di Orbignano va è stata quella del Fornello (244 m slm). Il percorso, impegnativo in diversi tratti, visti i dislivelli affrontati, ci ha ripagati di tanta fatica regalandoci ampi e suggestivi panorami. Come nel caso dell’arrivo sul colle di Leporaia (415 m slm), un tempo ricoperto di vigneti: da un lato la Chiesa di Sant’Amato, dall’altro la generosa visuale che nelle giornate limpide permette di vedere persino l’isola Gorgona di fronte a Livorno. Tiriamo il fiato all’ombra di due grossi cipressi, salutiamo una vecchia casa colonica ormai diroccata e soffocata dalla vegetazione, per dirigerci verso Campo Baldo, non lontano dal sentiero di crinale 300. Per fortuna la macchia mediterranea ci ripara in diversi momenti dal sole, che fa sentire la sua forza. Adesso il sentiero da seguire è tutto in discesa: usciti dal bosco di pini e castagni incontriamo le abitazioni di Poggio alla Baghera (411 m slm) e poi ancora giù fino a Porciano (252 m slm), dove meritatamente ci aspetta il Discesa verso Poggio alla Baghera pranzo al sacco all’area verde! Pausa perfetta grazie ai ta- 26 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LAMPORECCHIO case di Lampaggio, poi il vecchio “tracciato dei renai” ci permette di arrivare a Belvedere Alto (209 m slm). Seguitando in discesa arriviamo presto all’antico molino di Sermo e quindi alla Berga (90 m slm) dove prontamente le navette della Croce Verde si affrettano per riportarci tutti alla partenza. Ma un piccolo gruppo è disposto a camminare ancora: e allora via su per la strada dei mulini di Lagaccio diretti a Montedonico! La giornata è stupenda, merito dell’entusiasmo di tutti quanti, persino degli abitanti delle singole frazioni attraversate, che ci salutano con allegria. Per concludere un ringraziamento profondo e sentito va a tutti coloro che hanno partecipato alla passeggiata, a chi ha deciso di dare un contributo ma non è potuto essere presente, alla Croce Verde di Lamporecchio per le navette messe a disposizione, a Sandro Bartolomei per l’apertura della Chiesa di Orbignano, alla Proloco di Porciano, in particolare a Monica, a Edoardo Bonfanti per la puntuale pulizia dei sentieri, a Claudio Ciattini per la disponibilità e la passione con cui parla della storia locale, a Deita Ritz à Porta Kaute per averci illustrato le opere di suo marito, a Rossano Landini per le foto scattate e a Laura Grassi per i sopralluoghi e l’aiuto nella conduzione del gruppo. L’ultimo gruppo di camminatori sul sentiero dei mulini di Lagaccio Momenti di amicizia La mostra del pittore Kaute nella sala della Compagnia a Porciano Momento di sosta a Poggio alla Baghera Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 27 LAMPORECCHIO INAUGURAZIONE PER LA RIAPERTURA DELL’HOSPICE “LA LIMONAIA” DI SPICCHIO-LAMPORECCHIO Sabato 11 luglio, nel Parco Rospigliosi, serata di beneficenza a cura di Mara Fadanelli enerdì 19 giugno alle ore 11, alla presenza di tante autorità sanitarie, di rappresentanti delle istituzioni pubbliche, del mondo del volontariato, degli operatori sanitari dell’hospice, di cittadini, c’è stata l’inaugurazione dell’hospice di Spicchio, dopo la chiusura (avvenuta nel 2012) per la ristrutturazione che ha portato i posti letto da sette a undici, oltre a due posti letto di day hospital per eventuali ricoveri giornalieri per effettuare visite e terapie. Un traguardo importante che permette di accompagnare, con dignità, le persone con malattie inguaribili, alla fine della loro vita. In questo ambito riveste un ruolo importante anche il volontariato. La Comunità Solidale Lamporecchio, al suo interno, ha costituito un gruppo di volontari, che dopo un corso di formazione, collaboreranno con il personale dell’hospice, per rendere più serena possibile la vita degli ammalati e dei loro famigliari. Al fine di sensibilizzare le persone su questa tematica e per raccogliere un po’ di soldi per le famiglie in difficoltà economica che hanno un loro caro ricoverato all’hospice, la Comunità Solidale in collaborazione con il Comune di Lamporecchio, il patrocinio del Comune di Larciano e dell’ASL, sabato 11 luglio alle ore 21, nel Parco Rospigliosi di Lamporecchio, ha organizzato una serata di beneficenza. La serata ha in programma anche una sfilata di abiti che racconta “Il signore degli anelli”, musica, canzoni e tante Da sinistra l’on. Edoardo Fanucci, il sindaco di piccole sorprese. Vi aspettiamo numerosi. Lamporecchio Alessio Torrigiani, Il direttore generale Ausl 3 Roberto Abati e l’on. Caterina Bini L’ingresso è a offerta. V UN NUOVO CAMPINO DA GIOCO A ORBIGNANO Q uest’estate la parrocchia di S. Maria Assunta organizza la nona edizione dell’Oratorio in Campo; una rilevante opportunità di crescita e formazione per i bambini e i ragazzi. Grazie anche al ricavato dell’oratorio e per avere a disposizione uno spazio più adeguato per tutte le attività, si è provveduto alla sistemazione dello spazio verde tra la chiesa e il cimitero. Potrà essere così utilizzato come campo da gioco in tranquillità e sicurezza e, all’occorrenza, verrà aperto come area parcheggio. Si ringraziano in particolare la ditta Vescovi per l’adeguamento del terreno e la famiglia Talini per la fornitura della rete di recinzione. - Don Andrea Mati - 28 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LAMPORECCHIO MAURO MONTI ... un ciao a pugno chiuso! M trebbe confermare la moglie Carla delauro Monti ci ha lasciato nei la quale era da sempre innamoratissimo. primi giorni di questo caldo Tante volte ripeteva agli amici “L’hai vimese di giugno 2015. Era un sta che bella la mia bionda”! grande amico di Orizzonti, uno che non si è perso nemmeno una copia della nostra Chi ha conosciuto Mauro Monti, sicuramenrivista, fin dal lontano 2008. te non può non ricordare il suo tipico saluto con il pugno sinistro chiuso. Un saluto che A questo nostro affezionato lettore abbiafaceva riferimento alla sua idea politica ma mo voluto dedicare questo piccolo spache fatto da lui rimaneva simpatico anche a zio, un modo per ricordare una persona chi nel paese aveva idee politiche opposte. speciale ... perché Mauro Monti era una Certamente un gesto del genere, fatto nei persona speciale! confronti di chi non lo conosceva, poteva Aveva fatto tanti mestieri nella vita e in creare un po’ di problemi ... e qui mi è veogni sua attività aveva sempre lasciato il insieme all’amatissima nuto in aiuto l’amico Carlo Cinelli che mi segno. “La classe non è acqua!” mi disse Mauro Monti moglie Carla Borghi ha raccontato un episodio simpatico. una volta ... e di “classe” Mauro ne aveva “Eravamo a Pistoia in fila sul ponte di da vendere. Imparò a fare il fabbro fin da Porta Carratica. Mauro era in auto con la moglie ed io giovanissimo insieme al padre Tullio, un fabbro “di clasdietro di lui con la mia auto. Si affianca un giovane alla sua se”... tanto che poi divenne un artista in grado di costruire sinistra con l’intento di sorpassare, Mauro gli suona con cose bellissime. Per tanti anni ha lavorato per le corse al forza e gli mostra il pugno sinistro chiuso! Questo giovane trotto di Montecatini, costruendo sulky (i calessi da corsa) mi racconta Carlo - sbiancò in volto, rimase interdetto ... la velocissimi, i più richiesti dell’epoca. In seguito fece il rapsua faccia era un misto tra lo sconcerto e il timore. Quando presentante di elettrodomestici... fino a dedicarsi al tipico glielo feci presente, Mauro si sbellicò dalle risate!” mestiere dei lamporecchiani: il brigidinaio! La sua simpatia era trascinante, al suo banco la gente, oltre a ottimi brigidiRingraziamo Massimo Cenci, Carlo Cinelli e la sorella di ni e delizioso croccante, trovava allegria e lezioni di vita! Mauro ... Silvana Monti, per le notizie fornite. Anche come persona Mauro era speciale, come più di tutti poCiao Mauro ...... S.F. Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 29 LAMPORECCHIO NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA La biblioteca questo mese presenta ... In biblioteca con la classe ... ovvero la promozione della lettura fra biblioteca e scuola A maggio si è concluso un periodo di lavoro intenso sulla promozione della lettura destinata ai più giovani, che ha visto impegnati la Biblioteca Don Siro Butelli e l’Istituto Comprensivo Francesco Berni, con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune, per un totale di circa 25 incontri fatti con gli alunni in orario scolastico. Durante tutto l’anno si sono svolte le visite alla biblioteca di varie classi della scuola secondaria di primo grado che sono arrivate nella Sezione Bambini e Ragazzi, nell’ambito dell’iniziativa “In biblioteca con la classe”: tutti gli alunni si sono iscritti al servizio di prestito della rete Redop e si sono portati a casa le loro storie preferite, con l’attenta mediazione delle brave insegnanti e i loro genitori sono stati invitati a tornare in biblioteca per restituire i libri presi e proseguire quest’esperienza in piena autonomia. Da febbraio a maggio abbiamo realizzato i laboratori dedicati ai bambini della scuola primaria. I piccoli delle classi prime hanno familiarizzato con i servizi tagliati su misura per loro all’interno del modulo “Alla scoperta della biblioteca” in cui un percorso di spiegazione delle “regole d’uso della biblioteca” calibrato sulla loro età si è intervallato alla lettura di splendidi libri illustrati. Gli alunni delle classi seconde hanno invece incontrato le “Storie favolose” attraverso l’ascolto di testi più complessi, a misura di lettore già “esperto”, mentre i bambini di terza si sono divertiti ad inventare racconti inverosimili nel gioco di gruppo proposto con le “Carte in favola”. 30 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 I ragazzi più grandi delle classi quarta e quinta hanno “assaggiato” tanti generi narrativi diversi con “Gnam gnam: alla scoperta dei generi narrativi”, un percorso volto a sviluppare nei bambini il proprio gusto personale rispetto alla grande varietà di romanzi loro dedicati. Nella maggior parte dei casi le insegnanti, coordinate da Cristina Poccioni, hanno scelto di continuare l’esperienza dei laboratori anche in classe approfittando dei materiali tematici messi a disposizione dalla biblioteca e abbinati ai diversi moduli proposti. Tutti i giovani utenti sono adesso invitati a tornare nella Sezione Bambini e Ragazzi per scegliere una lettura estiva “leggera” e divertente fra le La Biblioteca tante proposte che abbiamo pensato attraverso per loro: la biblioteca resterà infati disegni dei bambini ti aperta per tutto il periodo estivo, ad eccezione dei giorni che vanno dall’11 al 22 di agosto, durante i quali osserverà, invece, un periodo di riposo. L’orario di apertura estivo è, come di consueto, “aggiornato” alla stagione torrida e libera da impegni scolastici: martedì, giovedì, venerdì e sabato apertura mattutina dalle ore 09:00 alle ore 13:00, mercoledì apertura pomeridiana, dalle ore 15:00 alle ore 19:00. Auguriamo ai bambini, alle famiglie e a tutti i cittadini una bella estate, magari anche un po’ “letteraria” e indirizziamo al nostro spazio web <http://biblio.comune.pistoia.it/ library/Lamporecchio/> tutti coloro che volessero avere maggiori informazioni su orari, libri e servizi della biblioteca di Lamporecchio. Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura) Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio LAMPORECCHIO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: SCUOLA E ISTRUZIONE Molte soddisfazioni per le classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Lamporecchio. Numerosi i concorsi a cui i ragazzi, con l’aiuto degli insegnanti, hanno aderito riportando ottimi risultati: le classi prime hanno vinto il concorso “Non chiudere un occhio”, un importante progetto di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne; le classi seconde e terze si sono classificate al primo posto nei concorsi “La carta. Una storia di sviluppo” e “Rischi e pericoli”. Molti altri sono i concorsi a cui gli alunni hanno partecipato classificandosi con ottimi risultati: il “Rally matematico transalpino”, “L’imprenditore che c’è in te”, il concorso artistico e letterario organizzato dall’Avis Lamporecchio in memoria di Giulietta Ferrero, “Cronisti in classe 2015”, “Scrittori in classe” e “Una storia fantastica per WiKID number 1”, concorso regionale. L’Amministrazione si congratula sinceramente con tutti gli alunni dell’istituto e ringrazia gli insegnanti che hanno partecipato a tutte queste iniziative permettendo ai ragazzi di confrontarsi con altre realtà stimolando in loro ingegno, creatività e invettiva. SPORT E CRESCITA Nel mese di giugno si sono svolte presso il campo sportivo di Lamporecchio due bellissime iniziative che hanno visto come protagonisti lo sport e i bambini dell’Istituto Comprensivo. Venerdì 5 giugno, presso Villa Renatico Martini in collaborazione con il comune di Monsummano Terme e Larciano, è stato consegnato ai ragazzi dell’A.S.D. Nuoto Valdinievole un attestato di merito in segno di riconoscimento per gli ottimi risultati ottenuti all’ottavo meeting di nuoto internazionale tenutosi a Parigi. Un ringraziamento all’associazione che ha permesso ai ragazzi di vivere questa esperienza, non solo come gara competitiva ma anche come momento di crescita personale e culturale. La Festa dello Sport, organizzata sabato 6 giugno per i bambini della scuola primaria, ha unito un importante evento sportivo a un vero momento di solidarietà: i piccoli, infatti, hanno cantato sulle note dell’inno del Meyer e tutto il ricavato dell’intera giornata è stato devoluto all’ospedale pediatrico di Firenze.Un ringraziamento va a tutte le insegnanti e, in particolar modo, a Cristina Poccioni e Sandra Alderotti che hanno seguito l’intero progetto. Sabato 13 giugno si è svolta la 18ª edizione delle Miniolimpiadi (foto sopra), un appuntamento consueto che vede tutti gli anni protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia di Mastromarco che hanno svolto tutti esercizi di atletica leggera.Un importante momento di crescita e socializzazione sia per i più piccoli che per tutti i genitori presenti sulle tribune. Quest’anno abbiamo avuto due tedofore particolari: le maestre Adelina e Daniela che, dopo anni di insegnamento e devozione rivolta ai nostri bambini, terminano la loro carriera di insegnanti. Un grazie di cuore a nome di tutte le generazioni che hanno avuto l’onore di avervi come maestre. STAGIONE TURISTICA 2015 Continuano le attività di coordinamento e promozione da parte dell’ufficio turistico di San Baronto. Fra gli eventi in partenza nel mese di luglio, segnaliamo le visite guidate gratuite, in italiano e inglese, che condurranno i turisti e gli appassionati alla scoperta dei sentieri, delle eccellenze artistiche e delle tradizioni locali, legate all’agricoltura e ai prodotti tipici. Da alcuni mesi è stato avviato un percorso di approfondimento sulla sentieristica presente sul nostro territorio, finalizzato all’individuazione e alla promozione di alcuni sentieri e itinerari naturalistici. Un lavoro complesso che certamente necessita di ulteriori sviluppi, e che condurrà alla valorizzazione di antichi passaggi in cui gli olivi, i tradizionali muri a secco e i boschi lasciano talvolta spazio a inaspettati scorci panoramici. Il lavoro sta proseguendo ed, eseguiti i sopralluoghi e le manutenzioni, alcuni itinerari sono disponibili online e, in formato cartaceo, presso l’ufficio turistico. Per tutte le informazioni, si prega di contattare l’ufficio turistico di San Baronto: tel. 0573 856008 - [email protected] Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 31 LAMPORECCHIO LORENZO (IL MAGNIFICO) A LAMPORECCHIO a cura di Marco Giunti N on v’è ragion, cavalier, n’è puttan che tenga di fronte a me, pure se sto, solo in pudenda. La mia imponente figura, e il mio nobile casato fanno di me, l’uomo più bello, magnifico, e invidiato. Firenze è il mio regno, ma tutto il mondo intero, riconosce, in noi Medici, il potere e l’onore vero. con la sua corte, dopo aver con gioia, tutti salutato si pose il problema da chi, tutto il bevuto, e mangiato dovesse esser pagato, dato che nessuno, a spese avea badato. Ma se, per la festa e il baccanale, tutti eran arzilli, pronti e disposti a fare, ora nissun volea, alcun obolo sganciare. Banche, banchieri, e ricchi in soldi, e di poderi si volgono a noi, per veder, sempre soddisfatti i loro disegni, bisogni celati, e segreti desideri. Ma, ben più del vil denaro, valgon per me, assai molto l’amore, l’affetto, e il rispetto, che il popolo tutto dimostra, riversa, e mi vuole, nel bene e nel male. Degnato così mi sono, di venire in visita a voi con la mia corte, e il mio seguito, assai numeroso per rendere omaggio, e dare lustro, al vostro borgo vetusto e alla sua comunità, con la mia presenza, e il mio personaggio accettando l’invito, di buon grado, nonostante il mio lignaggio. Si dia inizio, perciò, alla festa e al baccanale poiché, anch’io, oggi mi voglio assai trastullare dando sfogo ai miei appetiti, e alle mie voglie di carni, vini, brigidini, dame, pulzelle e damigelle che voi avete preparato, si golosi, giovani e belle. Maiali, agnelli, galline, conigli, e anche vitelli sian macellati, cucinati, e mangiati in mio onore perché, anche il popolo tutto, con me deve godere. Fu così deciso, dal comune, che ogni cittadino, villano, carrettiere, soldato, donna, e pur anche infante, dovesse allora contribuire giacché tutti Lorenzo, avevan molto festeggiato bevuto assai, e tutto mangiato, senza aver nulla pagato. Quando, però, trattossi il conto di saldare nessun si presentò, con moneta, anche poca ma sonante all’esattore, per il lungo conto, finalmente regolare e le, ormai, vuote casse pubbliche, almeno rimpinguare. Allora, il consiglio comunale, dopo lunga, e penosa pezza ebbe a deliberare, giustamente, l’editto seguente che in ogni strada del paese, scolpito nella pietra fu posto in ricordo, per rendere edotto, il popolo tutto succiò, che la festa al Magnifico Lorenzo, aveva insegnato: “Tutti son boni, per bere, e mangiare a ufo senza, però, versare alcun tributo. Così, da oggi, qui sarà bandito ogni festeggiato fosse pur anco, oltre al Magnifico, il Papa l’invitato”. Poca acqua, molto vino, e pur anco assai vinsanto mescete in quantità, a chi le botti, prenderà d’assalto e che, a nessuno, manchi niente, per poter con me godere purché sia rispettato d’altrui diritto, e il mio volere. Andò avanti così, tutta giornata, e lunga notte finché ogni piatto, bicchiere, caraffa, e botte fun ripulite, e bevute dal popolo, arrivato a flotta. Il mattino appresso quando il Magnifico, se ne fu andato Lorenzo il Magnifico si appresta a consumare un lauto pranzo lamporecchiano, dalla finestra s’intravede piazza Berni 32 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LAMPORECCHIO Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 33 LAMPORECCHIO 34 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LAMPORECCHIO Studenti premiati al 2° Concorso letterario Giulietta Ferrero di Massimo Mancini S abato 30 Maggio, ore 10.00, si è tenuta al teatro Comunale di Lamporecchio, la premiazione del “2° Concorso Letterario Ferrero Giulietta”, organizzato dall’Avis Lamporecchio, in ricordo della giovane ex Presidente della locale Comunale. Tema del concorso: “I giovani, la donazione del sangue, il volontariato nella società moderna”. Coinvolti gli studenti della III Media dell’Istituto comprensivo “F. Berni” di Lamporecchio, tutti i ragazzi hanno dimostrato interesse al tema della donazione e del volontariato, sono stati premiati tutti con diploma di partecipazione. Sono risultati vincitori: al primo posto Davide Badalamente, secondo posto per Laura Sabato, terza classificata Alyson Daddi. I tre ragazzi sono stati premiati con targa ricordo. Risultano segnalati i temi di Sara Tafa, Bianca Carli, Elena Giraldi, Emilio Tafa, Agnese Marcuzzi, Francesco Lassi e Giuseppe Amato. Il presidente della comunale Avis, Giancarlo Palamidessi, ringrazia della collaborazione ricevuta, nell’organizzazione del Premio, la Scuola, il Comune di Lamporecchio, il Cesvot delegazione di Pistoia. Da sinistra la vice preside prof.ssa Monia Leone, Laura Montesano (trapiantata di midollo osseo, oggi testimonial dell’AIDO), il dirigente scolastico prof.ssa Rossella Quirini, Laura Sabato, Alyson Daddi, il sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani, il vincitore del concorso Davide Badalamente e il presidente della comunale AVIS Giancarlo Palamidessi LAVAGNE INTERATTIVE IN TUTTE LE AULE G razie al Bando della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia sono in arrivo all’Istituto Comprensivo Statale “Francesco Berni” di Lamporecchio 6 nuove LIM dotate di computer portatili e casse acustiche e una stampante multifunzione. Il contributo consente all’Istituto di procedere nel completamento dell’allestimento multimediale di tutte le aule della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, cosicché ciascun team della scuola primaria e tutte le aule della secondaria potranno, d’ora in poi, disporre di una lavagna interattiva multimediale, completa di tutto l’occorrente per adeguare le strategie didattiche alle esigenze e alle modalità di apprendimento delle nuove generazioni. Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 35 LAMPORECCHIO “QUANDO A LAMPORECCHIO VENNE ENRICO BERLINGUER” ha donato 1200 euro alla Comunità Solidale Lamporecchio L a giornata di festa, che si è tenuta il giorno 25 aprile scorso, organizzata in ricordo della visita che nel 1981 Berlinguer fece a Lamporecchio, ha dato anche risultati economici. Infatti, durante le cena, che si è tenuta nel Circolo Arci di Papone, alla quale sono intervenuti tutti i protagonisti della serata teatrale, iI coordinatori Massimo Cioli, Cinzia Chinni e Maurizio Sostegni, hanno donato alla Comunità Solidale di Lamporecchio la bella cifra di 1200 euro. L’assegno è stato consegnato direttamente alla presidente dell’Associazione volontaria Mara Fadanelli, la quale ha ringraziato per l’importante gesto di solidarietà, affermando che questi fondi verranno impiegati per il progetto, che da qualche mese viene portato avanti, denominato “ Lavoro solidale”. M.M. Nella foto a lato la donazione effettuata lo scorso 23 maggio. Da sinistra Maurizio Sostegni, Mara Fadanelli presidente della CSL di Lamporecchio, Cinzia Chinni e Massimo Cioli. ALTRI TEMPI!! I l quotidiano La Nazione, nei primi anni cinquanta, mi pubblicò questa lettera. Mi sembrerebbe cosa utile in questi tempi di mal servizi, ricordare l’innocente inefficienza dell’impiegato di un tempo. Corinna Verdiani nei Chiappini 36 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LAMPORECCHIO ASSOCIAZIONE IL RIFUGIO: P SOS emergenza animali er la nostra Associazione questi mesi sono stati veramente di grande impegno sia per le iniziative fatte che per le varie “emergenze animali” che abbiamo dovuto gestire, ma anche di grande soddisfazione come la fiaccolata con Andrea Cisternino a favore della ricostruzione del “Canile Italia” a Kiev (N.d.R. alla cui intervista rimandiamo: pag. 6, a cura di Martina Trivigno). Il 17 aprile abbiamo fatto la Cena di solidarietà a Il Mestolo con una buona partecipazione di soci e amici dell’Associazione, ma soprattutto amici degli animali, che ringraziamo insieme a Paolo, Elena e il loro Staff, per la loro disponibilità. Subito dopo eccoci domenica 19 aprile a Il Soldatino di Larciano per la prima edizione del Gattaoke, serata dedicata agli appassionati di Karaoke, organizzata dai nostri soci e legali dell’Associazione, Azzurra Eschini e Andrea Sbragia che ringraziamo per l’impegno e la voglia di fare. Insieme al loro amico Davide Franceschi di Pescia, cantante e pluristrumentista diplomato in conservatorio, hanno animato la serata cantando e facendo cantare gli ospiti del locale. Ogni esibizione corrispondeva a un’offerta a Il Rifugio e a un piccolo premio offerto dall’Associazione oppure da Alessandro Santoro, gestore del locale. L’iniziativa sarà probabilmente ripetuta quest’autunno, sempre presso “Il Soldatino a Larciano”. Poi il 16 maggio con Cisternino ed eccoci a corsa a domenica 24 per la IV edizione della Passeggiata a 6 zampe. Una buona presenza di persone e cani, nonostante il tempo incerto che non ha favorito la partecipazione, che si sono riuniti presso il lago dei “Cento Campi”, grazie alla disponibilità dei nostri amici gestori. Fatta la foto ricordo con i nostri amici a quattro zampe (N.d.R. foto sopra), siamo partiti per il nostro tragitto che dal percorso della salute ci ha portato, sempre nel verde, all’agriturismo “Le Baccane” della nostra amica Angela Salvucci che come sempre ci ospita e ci prepara tante cose buone da gustare. Ospitalità perfetta e grande soddisfazione dei partecipanti che si sono già prenotati per l’anno prossimo: il posto poi è affascinante perché oltre che essere immerso nel verde essendo anche “Fattoria didattica”, è pieno di animali, cani, gatti, animali da cortile, maialini vietnamiti, pony che an- che le scuole vengono a visitare. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla disponibilità di tante aziende che ci sostengono sempre e che vogliamo ringraziare: Pasticceria Carli, Bar Il Cioccolato, Bianchini SRL, Azienda Agricola Biologica Balduccio, Pizzeria La Pergola, Montalbano Agricola Alimentare, La Paneria, Rinati SRL, Ristorante Antico Masetto, Ristorante In Vino Veritas, Pizzeria Il Canniccio, Bibite Venturini di Lamporecchio, Ristorante Ai Cento Campi, Pizzeria Alex’s, Lago dei Cento Campi, Cantina sociale Montalbano, Estetica Dania di Larciano, Bochicchio Apparita di Vinci. Grazie a questi contributi e alla raccolta fondi abbiamo potuto far fronte all’assoluta “emergenza animali” che abbiamo dovuto fronteggiare, soprattutto sul versante felino, e non si è trattato più solo di sterilizzazione di randagi ma dell’arrivo di intere nidiate di neonati, addirittura una di quattro abbandonati a morire presso Le Morette di Castelmartini e ritrovati dai Carabinieri. Il giudizio morale su questi comportamenti lo lasciamo al vostro sentimento, come Associazione ce ne siamo fatti carico insieme ai nostri veterinai che vogliamo ringraziare, Giovanni Giannetti, Nella Repola e Laura Cimatti con Valentina Cangiamila. Tuttavia, non siamo riusciti a salvarli tutti e adesso siamo impegnati a trovargli famiglie che li adottino. Un ringraziamento alla nostra socia Claudia Proietti che è riuscita a concretizzare molte adozioni. Continuate a sostenerci perché ne abbiamo bisogno per aiutare i nostri amici animali. Associazione Il Rifugio - Il Presidente - Luana Ferradini Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 37 LAMPORECCHIO 38 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LAMPORECCHIO Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 39 LARCIANO I PUNTI DI FORZA DEL MONTALBANO Famac, una storia lunga più di 58 anni 58 anni fa due giovani sposi lar- di Bernard Dika Un dato che mi ha colpito, è cianesi, più precisamente di Castelche con il primo martini, decidevano di investire sulmacchinario che la propria vita iniziando a produrre Fagni comprò scope. In un piccolo ed umile cariusciva a produrre al giorno 100 kg pannone a fianco della propria casa di materia prima, ad oggi invece, con in Via Cecinese. Nello stesso anno i macchinari che la FAMAC possiesi scrissero alla CNA nominando la de, riesce a trasformare ben 8000 kg piccola impresa come “FAMAC” di materia prima al giorno. acronimo di FAgni MArcello CaUna scommessa fatta bene possiamo stelmartini. dire, già nel ‘76 nasceva l’esigenza Nasceva così un po’ all’improvviso una delle fabbriche che cinquant’an- Jacopo Fagni, figlio di Marziale, la nuova di costruire una vera e propria fabni dopo sarebbe diventata una delle promessa, il futuro di questa azienda in- brica che costruiranno a partire dal 1981 perché fino ad allora l’amminipiù grandi ed importanti della zona sieme a suo fratello Nicolò. strazione comunale di Larciano non industriale dell’intera Valdinievole. aveva ancora previsto un piano urbaI proprietari erano i giovani sposi Marcello Fagni e Monistico di realizzazione di una zona industriale. Giunti quindi rena Balducci più conosciuta come Rosanna. Due persoal 1981, Marcello, inizia a costruire la vera e propria fabbrica ne provenienti da famiglie umili che non avevano nessuna sempre a Castelmartini, nella piazza Giolitti, dove tutt’oggi si esperienza in ambito industriale, decisero di scommettere sul trova. proprio futuro. Gli affari proseguono molto bene fino ad arrivare all’11 marzo Iniziarono così a produrre scope per ben 10 anni nel corso dei del 1989 data in cui muore Marcello Fagni, grande uomo d’afquali assunsero quattro dipendenti esportando scope inizialfari e grande imprenditore non solo del Comune di Larciano mente nelle province di Mantova e Cremona, poi a Roma, ma dell’intera Provincia di Pistoia che era riuscito a fondare in Veneto, in Emilia-Romagna e così in molte altre Regioni da un piccolo magazzino di scope una fabbrica così importand’Italia. te. A Larciano in molti lo ricordano ancora, “un uomo serio Nel 1967, un loro cliente milanese, ma nello stesso tempo simpatico, ingli chiese se potevano produrgli telligente e con un grande ingegno”. dei rotoli di carta igienica, mercato Marcello lasciava una moglie sola con quello della carta che iniziava a svidue figli Marziale ed Arianna, di lupparsi e ad espandersi proprio in anni 31 e 30, e una grande fabbrica con quegli anni, e così, un po’ per caso, tanti dipendenti. Queste tre persone si Rosanna e Marcello comprarono fecero forza e mettendo in pratica gli per la prima volta una macchina che insegnamenti dettati da Marcello, riuproduceva rotoli di carta igienica. scirono a mandare avanti molto bene Fu veramente una scommessa, mai la fabbrica riuscendo ad esportare i avrebbero pensato di lasciare la pro- Su La Nazione di Domenica 20 Settem- loro prodotti all’estero già dal 1990 in duzione di scope per quella di carta bre 1970 il marchio pubblicitario della Serbia, Croazia, Slovenia e poi nei paFAMAC di Castelmartini. igienica, ma senza accorgersene, la esi della Cortina di Ferro, la Varsavia, richiesta di quest’ultima diventò sul’Ungheria, l’ex Cecoslovacchia, la periore rispetto a quella delle scope Romania, la Polonia e molti altri. e così fu che lasciarono totalmente la loro produzione per Dopo essersi rialzati da questa perdita, come se ciò non fosse dedicarsi totalmente e unicamente alla produzione di carta bastato, il 1 Dicembre del 1990, la fabbrica costruita da Marigienica. cello in piazza Giolitti subì un grande incendio. I fatti racconIl figlio Marziale Fagni, mi racconta che lui all’epoca aveva tano che fu un corto circuito a provocare quel grande incendio nove anni e vide per la prima volta un rotolo di carta igienica che distrusse il lavoro di tanti anni fatto da Marcello. “Era saquando iniziarono a produrla i suoi genitori. Così iniziarono bato pomeriggio – racconta Marziale, ricordandosi tutto come a vendere la carta igienica agli stessi clienti a cui, fino a quel se fosse successo pochi giorni fa - verso le 15:00, vedemmo momento, avevano venduto scope. che era scaturito un incendio in un punto della fabbrica, Quindi, dopo un anno circa, smisero la produzione delle scotentammo di spegnerlo, ma a nostro malgrado, essendo una pe e si dedicarono unicamente alla produzione della carta giornata ventosa, il fuoco si espanse in pochi secondi”. igienica perché le vendite iniziarono subito bene. Chi visse in quegli anni a Castelmartini ricorda benissimo Non persero tempo Marcello e Rosanna, presero tutti i treni quel giorno, più di sei camionette dei vigili del fuoco vennero che passarono senza perderne alcuno, e presero quelli giusti a spegnere quel fuoco maledetto. L’unica cosa positiva fu che riuscendo già nel 1968 ad assumere due persone in più per la non ci fu alcun ferito. E così Rosanna, insieme ai suoi due figli produzione di carta igienica; nel 1969 comprarono la prima Marziale e Arianna, ormai già grandi, dovette ricostruire da impacchettatrice, l’anno dopo un’altra macchina che riusciva capo l’intera fabbrica ristrutturandola tutta, comprando nuovi a concludere l’intero ciclo di produzione della carta igienica macchinari senza però interrompere la produzione. Marziale dalla costruzione della bobina della materia prima all’impacracconta che furono stupiti dall’impegno che tutti i loro dichettatura pronta per andare sul mercato. pendenti vollero mettere nella ricostruzione della fabbrica nel 40 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LARCIANO Marziale e Arianna Fagni in udienza da Papa Francesco che benedice una t-shirt con il marchio FAMAC minor tempo possibile. La fabbrica fu ricostruita tra il 1991 e il 1993 espandendo la superficie fino a 2400 m². Fortunatamente, nonostante l’incendio, nessuno perse il posto di lavoro. Alla fine degli anni ‘90 inizi anni 2000 la FAMAC iniziò ad esportare anche in paesi extra europei addirittura arrivando in Canada e in Argentina. Nel 1967 la FAMAC aveva otto operai nel ‘94 arrivò fino a 29 operai, ad oggi invece conta 23 operai ma questo non vuol dire che i Fagni fecero dei licenziamenti bensì non sostituirono le persone che pian piano sono andate in pensione. Nel corso degli anni la produzione della FAMAC non si è limitata solo alla carta igienica bensì si è espansa verso il mondo dei tovaglioli, dei fazzoletti e dell’asciugatutto. Ad oggi la produzione è distinta in un 35% dedicato alla produzione dei tovaglioli e dei fazzoletti e ad un 65% dedicato alla produzione dell’asciugatutto e della carta igienica. Il fatturato di questi ultimi anni non è aumentato ma è rimasto costante con un annuale di ben 5 milioni di euro, per il 70% basato sulle esportazioni all’estero. I titolari attuali della fabbrica, Marziale e Arianna Fagni, sono pronti ad investire ancora di più essendo in possesso di macchinari che sono capaci di produrre il doppio di quello che producono oggi. La FAMAC è pronta a spostarsi nella zona nuova prevista dal Piano Regolatore del Comune di Larciano e ad ampliarsi fino a raggiungere una superficie di ben 15.000 m². Un aspetto che li contraddistingue è che hanno molta voglia di fare, grande entusiasmo nella prospettiva di sviluppo e crescita continua investendo non solo per il proprio futuro ma anche per tutta Larciano. È da sottolineare l’attaccamento che Alcuni prodotti FAMAC portati direttamente al Santo Padre Papa Francesco da sempre caratterizza la famiglia Fagni verso il territorio di Castelmartini non spostandosi mai da questa piccola frazione di un piccolo comune come Larciano rimanendo sempre radicata e anche assumendo persone di Larciano. Larciano e Lamporecchio sono due comuni non troppo grandi ma che hanno tantissime eccellenze e un grande potenziale che molto spesso non è conosciuto nemmeno da chi ci abita, dovremmo conoscere di più anche delle aziende così importanti che portano il nome di Larciano, in questo caso, in tutta Italia, in Europa e nel mondo. L’auspicio è che anche le istituzioni promuovano e difendano realtà come questa. La squadra capitanata da Rosanna, Marziale ed Arianna Fagni Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 41 LARCIANO FESTA MEDIEVALE DI LARCIANO 2015 Un’affluenza straordinaria A di Mirco Esposito nche quest’anno si è rinnova la tradizione della Festa Medievale al Castello di Larciano giunta alla sua XII edizione e che ha riportato il Castello e il Borgo di Larciano all’antico splendore dell’Evo di Mezzo. Un appuntamento che quest’anno rischiava di saltare se non fosse stato per il deciso impegno del compianto Sindaco Antonio Pappalardo. Impegno che la Proloco ha condiviso e fatto proprio, supportata dall’Amministrazione Comunale. Ed anche in questo l’amico Antonio ha avuto ragione. Mai come quest’anno si è vista un’affluenza di pubblico così numerosa. Le vie del Borgo, la Piazza ed il Castello sono stati “presi d’assalto” da una festosa folla che, oltre a godere dell’incomparabile spettacolo offerto dal Castello e dalle colline circostanti, sono stati accompagnati per tutta la durata della Festa da un tourbillon di spettacoli, disfide e dimostrazioni che si sono susseguiti “senza tregua” fino a notte fonda. A tutto questo hanno contribuito i numerosi “alleati” che ci hanno aiutato in questa bella giornata. 42 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 Primi tra tutti gli amici del “Castello di Poussan” che con la loro presenza, i loro prodotti tipici e la loro “irrefrenabile allegria”hanno rafforzato il patto di gemellaggio siglato tra i nostri due Comuni. Il Rione Casina Rossa di Montecatini Terme, alleati storici del Castello di Larciano che con il loro accampamento ed i loro bellissimi costumi hanno arricchito la Piazza del Borgo. Il Rione Santa Maria di Pescia, anche loro alleati storici del Castello di Larciano che con Tamburi, Chiarine e Sbandieratori hanno dato prova della loro bravura riempiendo le vie del Borgo. L’Angelo e il Profeta, esilarante duo che ha allietato grandi e piccini e che in ogni occasione riesce a portare a nudo le “debolezze umane” con un’ironia così sottile da risultare irresistibile. Il gruppo Teatrale “Marvesio” che con la rappresentazione del “Matrimonio Medievale” ha rapito il numeroso pubblico che gremiva la Piazza. La Compagnia dell’Antiqua Scrima, attenti studiosi e custodi dell’antica arte della spada, che hanno dato dimostrazione della loro abilità svelando al pubblico presente, alcuni “segreti” di quest’antica disciplina. Le graziose dame del Gruppo Storico di Marliana che con i loro bellissimi costumi hanno abbellito il Borgo. Il gruppo “Eridu” che con il Teatro dei Burattini e la loro disponibilità e bravura hanno saputo divertire e intrattenere i più piccoli all’interno del Cassero del Castello. La comunità di “Avalon” che con musiche, giocolieri, streghe, fattucchiere e saltimbanchi hanno intrattenuto il pubblico riportandolo indietro nel tempo. Gli equipaggi LARCIANO dei Borghi di Larciano, Cecina e San Rocco che si sono dati battaglia fino all’ultima goccia di acqua nel “Palio de Lo Marzocco”. Gli arcieri del “Gruppo ALA” di Larciano che hanno partecipato al Palio di San Silvestro ed hanno dato la possibilità a tanti ospiti di provare la propria abilità con il Tiro con l’Arco. Il tutto in un Castello addobbato a Festa, dal quale si può godere dello spettacolo unico delle nostre belle Colline Toscane, attratti dalle innumerevoli proposte del Mercatino Artigianale e “sollazzati” dalle gustose leccornie dei tanti banchi di gastronomia che, insieme alla ”Ostaria del Viandante” sono stati in grado di soddisfare i palati più esigenti. E mentre su Larciano calavano le prime ombre della sera e tutto si tingeva di un intenso color “Rosso Chianti” la piazza si arricchiva di fuochi, musiche, figuranti ed armigeri intenti a contendersi le attenzioni del numeroso pubblico ancora presente. Una magica atmosfera che solo in alcuni luoghi e in certi momenti si riesce a creare e che l’anno prossimo attende tutti quanti vorranno riprovare ancora queste intense emozioni. Vorrei terminare questo racconto con un ringraziamento alla Proloco di Larciano che ha reso possibile tutto questo, all’Amministrazione Comunale che ha onorato l’impegno preso dal nostro Sindaco e a quanti si sono prodigati nel preparare e gestire il tutto affinché questa bella giornata diventasse indimenticabile. Caro Antonio, questa giornata era dedicata a Te….. e grazie ancora di tutto quello che hai fatto per noi. Mirco Esposito - Consigliere Comunale Nelle varie foto, alcuni momenti della splendida Festa Medievale di Larciano Castello Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 43 LARCIANO I Bilancio dell’attività 2014 l risultato d’esercizio al 31/12/2014 risulta un avanzo di modesta entità di € 3294.86. Come Consiglio Direttivo crediamo che questo risultato non sia puramente indicativo dell’esercizio preso in considerazione ma il punto d’arrivo di una lunga crisi economica che orami da troppi anni coinvolge il nostro Paese. Nonostante l’impegno del Direttivo nel cercare di sopperire ai bisogni della cittadinanza costretta sempre più spesso a causa dei tagli della sanità a dover pagare i trasporti non convenzionati, mantenendo un certo numero di dipendenti e collaboratori ed un adeguato numero di mezzi e nel cercare di tagliare dove possibile i costi all’apparenza meno importanti, il risultato non può che essere questo. Il tesseramento 2014 ha riportato un ottimo risultato. Nonostante la crisi, duplice è il motivo: le persone serie e determinate che si sono dedicate per circa tre/quattro mesi a girare le vie di tutto il comune e la sensibilità della cittadinanza. Ad inizio 2014 abbiamo rinnovato il nostro parco mezzi con un pulmino per trasporto disabili. I problemi che viviamo quotidianamente sono i costi troppo alti per mandare avanti la nostra associazione contro la diminuzione dei ricavi, a causa dei problemi dei vari enti vuoi che siano di natura economica come nel caso dell’asl, vuoi che siano di altra natura come il patto di stabilità nei comuni. L’intento del Consiglio Direttivo che ha operato in quest’anno è sempre stato quello di tutelare i propri volontari che disponibili fuori dall’orario di lavoro costituiscono la ricchezza della nostra associazione, negli anni a volte diminuita, a volte aumentata in base al momento, alle amicizie che si creano, a disguidi o altro. Per esigenze di servizio abbiamo dovuto ricorrere spesso a contratti a progetto o di collaborazione o a chiamata ma quando abbiamo potuto, abbiamo regolarizzato assumendo un dipendente in quanto per moralità ci è sembrato giusto nei confronti di coloro che prestano la loro opera in maniera continuativa da anni. La cosa importante per noi è che dipendenti e volontari collaborino e si compensino nella copertura dei turni diurni, notturni, festivi e non. Inoltre l’aver permesso a 4 ragazzi inquadrati dalla legge 68 e ad un tirocinante di poter svolgere il tirocinio presso la nostra associazione per dar loro modo di integrarsi nella 44 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 comunità percependo un rimborso di € 500,00, mensili anticipate da noi per conto della Regione, c’è sembrata un’iniziativa umana e sociale di fondamentale importanza per il nostro Paese. In ambito formativo il 2014 è stato un anno molto impegnativo per le tante novità che sono state introdotte a livello del soccorso! Tale maggior impegno ha costretto i nostri ragazzi formatori a dover rinunciare a tante ore del proprio tempo libero per poter tenere i corsi d’aggiornamento ai nostri soccorritori in particolare quelli per l’uso dei nuovi ausili che ci sono stati forniti. Tale impegno è stato un qualcosa in più da aggiungere a quelli consueti per il reclutamento dei nuovi volontari. Teniamo a precisare che il Consiglio del Soccorso Pubblico ha cercato nel 2014, nonostante le restrizioni, di mantenere integri i propri principi come da statuto, questo molto spesso ha significato non riscuotere servizi a pagamento da persone indigenti alle quali non venivano passati dalle Asl, sostenendo quindi tutti gli oneri del caso e promuovendo quell’impegno nel SOCIALE che con l’impegno, la volontà e la sensibilità onoriamo ogni giorno. Con il 10 marzo scorso i tre ragazzi che ormai da due anni svolgevano attività presso di noi col progetto Giovani Si hanno concluso e il 19 aprile anche le ultime due ragazze. Valuteremo ormai a settembre se ripetere il progetto. In effetti abbiamo anticipato noi per la Regione € 42000 per i 5 ragazzi che devono essere rimborsati non sappiamo con precisione quando. Si concretizzerà presto, inoltre, la gara dell’Asl per appaltare il servizio prelievi per tutta la Provincia. Per l’assistenza infermieristica invece la questione dovrebbe essere diversa. Entro l’estate sarà bandita la gara per appaltare la costruzione del centro socio sanitario. I tempi di costruzione arriveranno probabilmente almeno a metà del 2016. Il nuovo centro accoglierà oltre alla nostra sede anche gli ambulatori dell’asl. Per noi sarà l’occasione di spostarsi in una nuova struttura idonea alle sempre maggiori esigenze della cittadinanza e delle richieste dell’asl stessa che negli ultimi anni ha decentrato la guardia medica, il medico Spamu e diversi servizi ai cittadini nella Casa della Salute di Lamporecchio. Per la realizzazione il Comune si avvarrà di un ingente contributo della regione LARCIANO Toscana oltre che di risorse proprie. Anche noi come associazione abbiamo dato il nostro impegno nella cifra di € 250.000,00 per arrivare ad avere una sede nostra. Un’altra importante questione è il calo del volontariato nelle associazioni. Fino a qualche anno fa le persone che andavano prematuramente in pensione o comunque quei giovani che pur studiando avevano tempo libero entravano a far parte di associazioni come volontari e costituivano la ricchezza per questi enti. Negli ultimi anni invece questo fenomeno è diminuito, in primis per la crisi economica. Ogni giorno entrano persone in associazione per chiedere di poter fare qualcosa ma dietro compenso e sempre meno sono coloro che invece vogliono diventare volontari. Le associazioni vivono sulla dedizione dei volontari e la mancanza di questi ne genera la fine. Il corso per soccorritori terminato ad aprile ha visto 5 nuovi volontari iniziare a frequentare la nostra sede. Siamo fiduciosi che dietro a loro anche altri giovani vorranno entrare a far parte di questa famiglia. L’inaugurazione ad inizio aprile dell’ambulatorio dell’associazione medici larcianesi ci ha costretto ad apportare dei cambiamenti in sede. L’operazione è stata onerosa ma abbiamo così portato un nuovo servizio in associazione dato dalla possibilità di poter dare ai cittadini mutuati dei Dott. Pieraccini, Cosci, Matteucci e Bechini una consulenza medica cinque giorni a settimana mattino e pomeriggio. Siamo consapevoli che il nostro parco mezzi avrebbe bisogno di alcune sostituzioni ma vedremo strada facendo. Qualcuno potrà dirci che forse visto la situazione non è il momento ma non dobbiamo dimenticarci che trasportiamo persone e non cose e quasi sempre in situazioni fisiche difficili che quindi hanno bisogno di essere assistite nel migliore dei modi. Il 2014 quindi si è concluso nel modo descritto ed il 2015 pare debba essere ricco di novità. Una cosa molto importante da dire è che da quest’anno il tesseramento non verrà più riscosso casa per casa ma, a giorni arriverà in ogni abitazione del comune di Larciano, intestata ai capofamiglia, una lettera con un bollettino postale che una volta pagato avrà lo stesso valore della tessera soci. Resta palese che il pagamento potrà essere fatto anche ogni giorno venendo in sede. L’erogazione potrà essere portata in detrazione per la denuncia dei redditi. Quindi CHIUNQUE VENGA A SUONARVI IL CAMPANELLO NON È DA NOI AUTORIZZATO e quando lo sarà penseremo noi ad informarvi con largo anticipo. È possibile inoltre come ogni anno lasciare il 5 per mille alla nostra associazione in sede di denuncia dei redditi firmando nell’apposita casella che riguarda il sostegno al volontariato e riportando il nostro codice fiscale 80015800479 Grazie per la vostra generosità!!!!! Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 45 LARCIANO ANTONIO PAPPALARDO: Continuare la strada da lui intrapresa, con la consapevolezza che è quella giusta! di Mariangela Ferrari e Lisa Amidei S embra quasi impossibile che a soli 46 anni si possa così in poco tempo perdere tutto. Il mio ultimo colloquio informale con il sindaco e amico Antonio è stato quando, accanto a me alla Scuola dell’Infanzia di Biccimurri, lui babbo ed io nonna, abbiamo condiviso alcune ore di accoglienza per i bambini appena iscritti. Si parlava di come fosse bello ritrovarsi in quei ruoli così desiderati e, per l’occasione, tanto fuori del consueto. Quasi senza pensieri, anzi con il pensiero di gestire un distacco il più possibile indolore: la prima volta per il suo bimbo piccolo Mattia, la prima volta per la mia nipote Anita. Eppure anche in quell’occasione era presente il sindaco, l’uomo che, ormai da tempo, aveva dedicato la sua intelligenza, il suo senso civico, il suo tempo al servizio del comune di Larciano. Era soddisfatto mi diceva: il nuovo gruppo che lo sosteneva era in linea di massima giovane e pieno di entusiasmo. Lui stesso aveva sostenuto questo gruppo anche in campagna elettorale perché era convinto del bisogno di rinnovarsi. Personalmente aveva una bella esperienza alle spalle, ora si preoccupava di metterla al servizio di chi, per la prima volta, si era messo in gioco. Il suo compito era tenere le redini apprezzando il nuovo. Ormai era popolare, un vissuto del Comune e non solo. L’immensa e variegata folla al suo funerale e le manifestazioni in ricordo della sua persona, ne hanno dato e ne continuano a dare ampia testimonianza. Peccato egoisticamente come amministratore, peccato sentimentalmente come amico, peccato incondizionatamente per la sua famiglia. Oggi rimane l’eredità che, nel rispetto della persona che l’ha lasciata, non va assolutamente trascurata. A dimostrazione mi sembra importante riportare le riflessioni di Lisa Amidei, attualmente in veste di Vice Sindaco, alla quale mi sono rivolta perché mi desse conferma di come niente venga dimenticato. Mariangela Ferrari P rovenendo dal mondo del volontariato, entrare a far parte di quello politico è stato un po’ un salto nel buio. In uno stato dove l’assenteismo dei cittadini dalla vita politica conferma la mancanza di fiducia in essa e in tutto ciò che rappresenta, credo che aver avuto modo di conoscere Antonio Pappalardo sia stato decisivo. Il suo modo di fare politica, il suo approccio con la gente ma anche il suo essere rispettoso verso le istituzioni senza mai approfittarsene (sarebbero tanti gli episodi che mi hanno colpito e che hanno denotato la sua onestà, la sua maniera integerrima del rispetto delle regole) mi hanno avvicinato alla politica del nostro Comune. Vivere questa esperienza per 5 anni con i suoi insegnamenti, i suoi consigli, sarebbe stata quella gavetta sana e giusta che avrebbe portato quest’amministrazione a cercare di realizzare quegli impegni presi con la cittadinanza Lisa Amidei insieme in campagna elettorale. Purtroppo così non è stato. Dopo un’iniziale ad Antonio Pappalardo - Foto Alex© ed umano smarrimento, con tutto il gruppo di maggioranza ci siamo rimboccati le maniche e proprio rammentando quello che Antonio ci avrebbe detto abbiamo continuato il nostro percorso. Abbiamo quindi approvato e firmato le convenzioni per la gestione associata con Lamporecchio della CUC (N.d.R. Centrale Unica di Committenza, in forma associata fra i comuni di Larciano e Lamporecchio), dell’ufficio ragioneria, personale, tributi ed economato che sono già partiti mentre abbiamo approvato, ma non ancora iniziato, la gestione associata dell’area urbanistica. Questo è, in tutta la 46 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 LARCIANO Valdinievole, un processo molto importante sul quale sia il Sindaco di Lamporecchio che Antonio Pappalardo hanno creduto e investito molto tempo e che purtroppo lui non ha visto realizzarsi. Inoltre un importante lavoro per il potenziamento dell’illuminazione pubblica a breve partirà e coinvolgerà tutta Larciano. A causa del cambiamento normativo che ha introdotto la contabilità armonizzata, la gara d’appalto per il centro socio-sanitario potrà partire solo dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2015 ma è nostra ferma intenzione in quest’anno (da qui alle elezioni comunali che ci saranno a primavera prossima) riuscire a dare ampio respiro a tutti i progetti che avevamo condiviso e studiato con Antonio e gli uffici del Comune. Stiamo attendendo risposte importanti che determineranno la realizzazione del centro riabilitativo denominato “Lascito Mazzei” e vorremmo per settembre riuscire a potenziare quella che è la nostra biblioteca. A tutto questo si somma la normale attività quotidiana dell’ente comunale fatta dalla cosa più banale come Il sorriso di tappare una buca nella strada o pulire un ciglio che sembrano cose di poco conto Antonio Pappalardo ma che tra il patto di stabilità e i cambiamenti normativi spesso arrivano ad essere veri e propri problemi di fattibilità. Insomma la mancanza di Antonio Pappalardo la sento e la tocco con mano ogni giorno quando entro in Comune; spesso mi ritrovo a dire nel prendere una decisione “ma lui cosa avrebbe fatto o cosa avrebbe detto”; poi mi tornano in mente le sue parole, quell’immensa fiducia che riponeva nelle persone che aveva scelto accanto a sè e la nebbia si dirada e le scelte diventano meno difficili. Lisa Amidei PRESENTATO A LARCIANO un libro sul razzismo, davanti a circa 100 alunni della scuola “F. Ferrucci”, alla presenza della scrittrice Maria Grazia Bertarini. I di Franca Capecchi l 29 maggio scorso, la scrittrice Maria Grazia Bertarini ha incontrato gli alunni della scuola di Larciano. L’incontro degli alunni dell’istituto comprensivo Francesco Ferrucci con la scrittrice Maria Grazia Bertarini che ha presentato il suo ultimo libro per bambini dal titolo “Mai più”ha avuto luogo mercoledì nelle classi quarta e quinta. Il libro narra una vicenda del passato che nell’intento dell’autrice e delle insegnanti che ne hanno attuato la scelta, contribuisce alla crescita culturale e individuale di ogni allievo. Sono emerse in quest’occasione numerose domande, alle quali la scrittrice ha risposto in modo approfondito e simpatico, non sottraendosi a un “possibile confronto” con i giovanissimi studenti. Maria Grazia Bertarini scrive libri destinati ad un pubblico di lettori bambini e adolescenti «Storie per crescere - ha spiega- to - storie che nascono da argomenti quotidiani e raccontano in modo fantastico o reale i problemi dei ragazzi di oggi».Ogni libro accompagna il lettore lungo un progressivo apprendimento delle tecniche di lettura attraverso fiabe o racconti, sia dal punto di vista linguistico che dal punto di vista tematico. L’iniziativa collegata alla mostra-mercato dei libri curata dall’insegnante Monica Dami, prevede ogni anno scolastico un incontro con l’autore. «Quest’anno - ha aggiunto Monica Dami - abbiamo scelto una scrittrice che ha al suo attivo 300 titoli e un’esperienza ventennale in fatto di libri per ragazzi. Il messaggio lanciato dal libro “Mai Più” è che insieme alla speranza vera di un mondo di pace si accompagni il convincimento ad operare nel bene cominciando dalla vita di tutti i giorni ». Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 47 LARCIANO UNA DELEGAZIONE DI POUSSAN A LARCIANO Molto più che un gemellaggio! I di Elena Bigalli - consigliere delegato - l 29 maggio scorso una delegazione di cittadini di Poussan, guidati da Arlette Raja (nelle foto con la fascia tricolore francese, blue/bianca e rossa) , “eletta” al consiglio comunale con la delega alla scuola e alla gioventù, hanno fatto visita a Larciano. Le giornate sono state organizzate in modo da far sentire i fratelli francesi parte della comunità locale, si è sollecitato il paese ad addobbarsi a festa e il primo saluto si è avuto in Sala Consiliare proprio il venerdì pomeriggio. Ad accogliere la delegazione, oltre all’Amministrazione Comunale di Larciano, c’era anche il Comitato del Gemellaggio, che ormai da anni si occupa di portare avanti questi “scambi culturali” e una rappresentanza dell’Istituto Ferrucci, ma non solo: all’ingresso in sala consiliare la Banda “Filarmonica G.Verdi” di Larciano, diretta dal maestro Daniele Landini, ha suonato in un’atmosfera davvero commovente i due inni, cantati da Annamaria Marroffino. Presenti i familiari del nostro amato sindaco Antonio Pappalardo, che lo scorso novembre aveva guidato la spedizione a Poussan tornando veramente emozionato dall’accoglienza riservataci in Francia. Il momento dei saluti ufficiali è stato davvero toccante per tutti, soprattutto nel momento in cui Luigi, il fratello di Antonio, ha consegnato all’Amministrazione francese una foto dei due sindaci assieme lo scorso novembre. A seguire si è svolta una cena di festeggiamento con una sessantina di persone presso la Tenuta di Caloria dove, anche grazie al contributo donato dalla Coop di Larciano, gli ospiti hanno potuto assaggiare specialità toscane locali. Il sabato gli abitanti di Poussan, come da loro detto “hanno fatto del turismo” e hanno visitato Firenze, per poi ri- 48 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 unirsi prima di cena con il Comitato Gemellaggio e con la delegazione di Rousset, che pure negli stessi giorni ha fatto visita a Larciano. Grande sorpresa per gli italiani che si sono visti offrire il piatto tipico, specialità di Poussan: le ostriche! La cena è poi proseguita alla “Festa del Bombolone” alla Colonna, dove i francesi hanno potuto partecipare a una delle feste che caratterizzano l’estate Larcianese. Domenica di “lavoro” invece per la delegazione che ha allestito uno stand presso la festa medioevale di Larciano Castello, deliziando i palati dei passanti con il loro dolcetto tipico: “Le zezettes”, mostrando la preparazione e donando a tutti la ricetta per cucinarli… insomma un angolo di Francia Si spera con questi semplici gesti di esser riusciti un po’ di più a far conoscere Poussan a chi ancora non ne avesse avuto modo, ma anche di aver accolto i nostri amici in maniera calorosa, come hanno fatto ogni volta che siamo andati a far loro visita. In tutto questo una nota di ringraziamento a coloro che si impegnano durante tutto l’anno per la buona riuscita di questo gemellaggio, a tutti i componenti del comitato che davvero mettono l’anima per organizzazione e preparativi, non cito i nomi di tutti ma soltanto quello di una persona in particolare, che è stato il motore del gemellaggio, tanti tanti anni fa, insieme alla Professoressa francese Nicole Zanetti, e cioè Adriano Disperati. Ogni anno, dal 1988, quando è nato il gemellaggio, ha seguito i vari scambi, fino a che è stato professore del nostro Istituto, e adesso che è in pensione è la colonna portante del comitato, ecco perché mi sento di rivolgere a lui in particolar modo un ringraziamento per tutto quello che fa, ogni giorno, per Larciano e per Poussan. LARCIANO Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 49 LARCIANO 50 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 SPORT & SALUTE FORNELLO TEAM Passione, emozioni, grandi risultati ... e tanta amarezza! U di Stefano Ferrali no è il portiere, due sono gli omini in difesa, cinque quelli della mediana, tre gli attaccanti. Undici personaggi, tutti con la maglia blu o rossa, tutti uguali ma con ognuno una funzione diversa. Questo è il “biliardino” o se volete ... il “calcio balilla”! Un gioco antico che vanta cento anni di storia, ma ancora di una modernità incredibile. Alzi la mano chi almeno una volta, in un bar, non si sia tirato su le maniche e dopo aver inserito la moneta, non abbia lanciato la pallina in campo. Un gioco senza età a cui tutti possono partecipare. Al Fornello lo sanno bene, il “Fornello team” è una vera istituzione in materia, una squadra famosa in tutta Italia, in ambito UISP la più conosciuta in assoluto. Orizzonti ha già dedicato loro un paio di articoli, per far conoscere meglio questa eccellenza che negli ultimi anni ha portato a Lamporecchio trofei importanti, con la ciliegina di due titoli italiani a coppie (N.d.R. uno UISP ed uno FIBIL). Anche quest’anno i risultati non sono mancati, il “Fornello team” ha ottenuto un ottimo terzo posto nel Campionato Toscano (foto 1). Le fasi finali si sono svolte al parco Pitagora di Lido di Camaiore con le premiazioni del primo, secondo, terzo e quarto posto il 24 maggio. Il 30 e il 31 maggio a Carrara si sono svolti i campionati nazionali a squadre (foto 2) con 16 squadre partecipanti. I ragazzi del “Fornello Team”, dopo aver vinto il girone e i quarti di finale, sono stati sconfitti in semifinale dal fortissimo “Auser Team”, squadra che ha vinto il Campionato Toscano e che poi ha vinto anche il titolo nazionale. Il “Fornello Team” è formato da Cristiano Giraldi (presidente e giocatore), Leonardo Firenze (capitano), Sauro Alfani, Paolo Bonfiglio, Marco Paci e Luigi Cipollaro. Un grande risultato ottenuto nonostante tante difficoltà, quest’anno infatti la squadra, per mancanza di sponsor credibili sul territorio, ha dovuto spostare la propria sede a Prato, presso il “Royal prestige” che ha in parte sponsorizzato i campionati. Parlando con il presidente Cristiano Giraldi, è impossibile non cogliere tanta amarezza in tutto questo. 1 Sponsorizzare una squadra di biliardino non richiede grandi sforzi economici, quest’anno è stata trovata questo tipo di soluzione ... ma in futuro? Possibile che tutti chiudano gli occhi e nessuno abbia a cuore una squadra che ha ottenuto così grandi risultati? Comprendiamo le difficoltà economiche e i disagi che caratterizzano questo momento storico, ma davvero non si riesce a trovare una soluzione? Se il “Fornello Team” non troverà uno sponsor che possa consentirgli di coprire i 2 costi delle trasferte e della burocrazia, che anche nello sport amatoriale è una zavorra non da poco, sarà costretto a chiudere la propria attività e questa è un’ingiustizia che non possiamo accettare! Ecco, oggi vogliamo fare un appello ad istituzioni pubbliche e aziende: Salviamo il Fornello Team! Questi ragazzi si meritano solo elogi, la loro grande passione ha portato, tra mille sacrifici personali, ad ottenere risultati che tutti ci invidiano ... secondo me ... basterebbe veramente poco! Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 51 SPORT & SALUTE FRANCO E LUIGI MEOZZI Anche l’Atletica leggera aveva i suoi campioncini a Lamporecchio di Stefano Ferrali l prof. Carlo Vittori ha oggi 84 anni, vero e proprio guru dell’atletica, è stato l’allenatore di grandi campioni come Pietro Mennea, Marcello Fiasconaro e Donato Sabia. Recentemente ha dichiarato che purtroppo i giovani di oggi, attratti da sport più redditizi e che magari richiedono meno impegno e preparazione, hanno un po’ abbandonato quella che è sempre stata la regina delle attività sportive moderne. “Per ottenere i risultati - sostiene Vittori - bisogna credere nel proprio lavoro e nel proprio allenatore. Chi lavora bene, qualcosa ottiene sempre”. Molti scelgono gli sport collettivi come il calcio, dove “si vince e si perde in 11”, lo sport individuale parte invece da un presupposto diverso. Chi sceglie di proporsi a livello personale, è consapevole di assumersi in prima persona le responsabilità dirette di successi ed insuccessi. C’è stato un periodo negli anni ‘60, che anche a Lamporecchio c’era chi con impegno e determinazione i risultati li otteneva. Erano i tempi di Franco Meozzi e Luigi Meozzi. Entrambi iscritti nelle file dell’atletica Pescia, nel 1966 i due (allora) giovani atleti ottennero ottimi risultati, rispettivamente nel “lancio del disco” e nella corsa veloce (100 metri). Franco Meozzi, (N.d.R. prematuramente scomparso il 15 luglio 1996) era uno sportivo a tutto tondo, fin da militare iscritto al centro sportivo di Vigna di Valle (Roma), praticò con successo anche il Bob, lo Sci alpino e la Pesca subaquea. È simpatico rivedere i due atleti lamporecchiani in due foto d’epoca che ci ha fornito la mamma di Franco, Ersilia (Ilia) Borchi. I 52 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 SPORT & SALUTE Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 53 SPORT & SALUTE LA LARCIANESE ALL’OLIMPICO DI ROMA! S di Luigi Donati ì! Quaranta anni fa esatti. Era il 29 giugno 1975 quando la Larcianese disputava allo Stadio Olimpico di Roma la finale nazionale della Coppa Italia dilettanti contro l’altra finalista, il Banco di Roma. Il 1975 è stato, per la Larcianese, un anno speciale anche se, purtroppo, la finale di Roma è stata appannaggio degli avversari pur se vincitori ai tempi supplementari. I viola avevano dato la sensazione di potere vincere disputando un ottimo inizio gara ma la sfortuna, in seguito, ha voluto che si infortunasse il forte difensore pistoiese Giovanni Breschi che era uno dei punti di forza della formazione guidata da Idilio Cei. La compagine del presidente dottor Silvio Galli, che quell’anno disputava il campionato di Promozione Toscana, dopo le eliminatorie regionali ha affrontato squadre di tutta Italia, da Minerbio a Fratta Maggiore, da Oderzo a Arma di Taggia. Le partite più entusiasmanti sono state quelle disputate contro la Frattese e la semifinale con l’Allumiere. Memorabile è stata quella giocata a Fratta Maggiore dove la Larcianese si presentava con ottime credenziali avendo vinto la partita casalinga per 3 a 1. La Frattese, estromessa da risultati negativi alla lotta per la promozione in serie D, puntava tutto sulla Coppa Italia ma Idilio Cei, allenatore e portiere dei viola, fu il vero eroe della giornata. Sul risultato di 1 a 0 in favore degli avversari, riuscì a parare un calcio di rigore a un quarto d’ora dalla fine scatenando più tardi i gesti inconsulti che tutti ricorderanno e che non hanno niente a che vedere con il gioco del calcio (foto 1 da La Nazione 31 maggio 1975) . Il passaggio del turno consentì di disputare la semifinale con l’Allumiere che s’im1 54 - Orizzonti - n. 74 - Giugno 2015 pose in casa per 2 a 0 ponendosi in una favorevolissima posizione per l’accesso alla finale di Roma, ma nella gara di ritorno a Larciano il risultato fu ribaltato con reti di due difensori viola, Tavernari e Breschi. Dopo i supplementari l’eroe fu ancora Idilio Cei che neutralizzò due calci di rigore portando così la sua squadra alla finale fra il tripudio delle migliaia di spettatori presenti al vecchio Stadio Comunale. La partita con il Banco di Roma doveva essere disputata in campo neutro in conseguenza del fatto che una delle finaliste era di Roma ma la decisione di giocarla all’Olimpico venne presa da Idilio Cei che così avrebbe chiuso la sua carriera di calciatore dopo diciassette anni di attività in quello Stadio che per dieci anni lo vide protagonista difendendo la porta della sua Lazio (foto 2 da La Nazione 18 giugno 1975). Emozionante e indimenticabile l’atmosfera creatasi all’Olimpico dalla presenza di migliaia di tifosi giunti da Larciano ma anche da tutta Italia per assistere alla finale di Coppa Italia Fiorentina-Milan che si sarebbe giocata subito dopo (foto 3 da La Nazione 29 giugno 1975) . Una formazione, quella della Larcianese, che gli sportivi ricorderanno come forse la migliore della storia della Larcianese. Questi i nomi dei calciatori: Cei Idilio, Tavernari, Breschi, Borgioli, Migliorini, Barsuglia, Bartolini Anselmo, Giannellini, Virgili, Guizzotti, Macchia, Fagni, Cei Varesco, Bindi. Un particolare ricordo al presidente dottor Galli e ai collaboratori Giampieri e Onaritti. SPORT & SALUTE 2 3 Giugno 2015 - n. 74 - Orizzonti - 55