DEI PATRIZIATI DEL MALCANTONE DEL ASSOCIAZIONE patriziati MALCANTONE PRESENTAZIONE Il contesto Il presente opuscolo vuole presentare una panoramica delle ben 96 fontane di proprietà dei Patriziati del Malcantone. Va innanzitutto detto che sul territorio si possono incontrare anche innumerevoli fontane che non sono di proprietà dei Patriziati, ma che appartengono a Comuni o a privati cittadini. La scelta di limitarsi solamente a quelle patriziali è motivata dal fatto che la presente pubblicazione è promossa dall’Associazione dei Patriziati del Malcantone, costituitasi nel 2012. La regione del Malcantone è caratterizzata da un territorio molto eterogeneo, che spazia dal paesaggio lacustre del lago Ceresio (271 m s/m), passando da zone collinari, per giungere infine fino alle realtà montane, con le cime del Gradicioli (1’936 m s/m) e quella del Monte Lema (1’620 m s/m). La sua superficie totale è di 7’635 ettari (oltre il 65% dei quali boscati). Benché il Malcantone sia situato in prossimità di centri molto importanti quali la città di Lugano dalla parte svizzera e di Luino dalla parte italiana, con eccezione dei Comuni situati nella Valle del Vedeggio, ha mantenuto una forte connotazione rurale. Patriziato: è il termine con cui in Ticino si identifica un ente di diritto pubblico che gestisce proprietà collettive. Per tradizione gli abitanti originari di città e villaggi avevano diritti sui boschi ed altri terreni comuni. Con la Repubblica Elvetica fu trovata una soluzione di compromesso, sostanzialmente ancora in vigore. C’è un “comune politico” che accoglie tutti i dimoranti. I beni comuni spettano invece agli “attinenti locali di antica data” detti anche patrizi, e il loro organo è chiamato “comune patriziale”. Fontana: dispositivo da cui è possibile attingere acqua, che raggiunge la fontana tramite un impianto idrico nel caso questa non sia collocata presso una sorgente. VE 03 2 MU 02 Ambiente montano (Monte Lema) e collinare (Vezio). Le zone umide in cui sorgono alcune fontane sono l’habitat idealie per specie quali la salamandra. Fontana a Vezio e lavatoio a Mugena La forte presenza di fontane, elementi caratteristici delle realtà agricole del Ticino, testimonia come queste strutture siano state e siano tutt’ora molto importanti per la gestione del territorio del Malcantone, dove molte zone agricole risultano essere povere di corsi d’acqua permanenti. Ciò vale in particolare per gli alpeggi situati nella parte alta della Valle della Magliasina, dove la presenza di fontane è più importante. In passato queste erano le più importanti fonti d’approvvigionamento idrico per le famiglie e permettevano di abbeverare il bestiame al pascolo. Oggi molte di queste strutture hanno perso la loro funzione originale e quindi, soprattutto le fontane più discoste, sono state abbandonate e in parte sono scomparse, inghiottite dalla vegetazione. 3 fontane: A cosa servono? “La cattiva lavandaia non trova mai la pietra giusta” Abbiamo quindi visto che sparse sul territorio vi sono ancora molte fontane, ma perché certe le troviamo nascoste nel bosco, mentre altre sono comodamente raggiungibili nei nuclei dei paesi? Qui di seguito vogliamo illustrarvi alcuni tipi di fontana e la loro funzione. Generalmente le fontane rispondevano alle seguenti necessità: Fornitura dell’acqua per i bisogni di tutti i giorni. Le fontane che adempiono a questo scopo normalmente sono situate nei nuclei o presso gli stabili alpestri. A livello costruttivo esse risultano più curate e spesso sono realizzate in sasso. Queste fontane sono oggi spesso di proprietà comunale. Pulizia dei panni. In passato la lavatrici non esistevano e pertanto i vestiti venivano puliti nei lavatoi. Si tratta di grandi vasche in muratura con un bordo in sasso inclinato verso l’interno, spesso coperte e suddivise in 2 o 3 sezioni. Per capire fino in fondo il proverbio bisogna ricordare che ai primi del ‘900 i panni si lavavano a mano, e al lavatoio o nei torrenti, sbattendoli sulle pietre: un lavoro davvero faticoso!” Lavandaie mentre fanno il bucato al lavatoio comunale 4 07 ARA Fontana decorativa a Aranno Decorazione. Alcune fontane, spesso di posa più recente, hanno semplicemente una funzione decorativa. Nel caso delle fontane patriziali si tratta spesso di piccole vasche poste presso una chiesa o lungo una strada. Ma la funzione principale delle fontane patriziali è sicuramente quella di rifornire di acqua i pascoli. Questo in quanto i patriziati sono i “lumi tutelari” del territorio e della sua gestione. Queste fontane non si trovano quindi solo lungo i sentieri e la strade, ma più spesso presso gli alpeggi, nelle selve castanili e sui pascoli. E le fontane nei boschi come si spiegano? Semplicemente va ricordato come negli ultimi 50 anni i boschi si siano riappropriati dei pascoli abbandonati dall’uomo. In altri casi sono state eseguite delle piantagioni di alberi nell’ambito della lotta al temuto cancro corticale del castagno. In alcuni casi su questi pascoli vi erano delle fontane che si sono ritrovate così, loro malgrado, ad essere inglobate dagli alberi. Selva castanile: pratica agroforestale che prevede la presenza di un bosco rado di castagni da frutta innestati, sotto cui può pascolare il bestiame. In passato questo tipo di coltura era molto più diffuso in quanto permetteva di sfruttare lo stesso appezzamento di terreno per più necessità. Fontana in selva castanile (Aranno) 08 ARA 5 TIPOLOGIE DI fontane NO 02 CA 10 In base alle funzioni che una fontana assolve, diversa sarà la sua fattura. Vogliamo quindi presentarvi qui di seguito le fontane che potreste incontrare lungo un’escursione nel Malcantone: AS 01 BR 09 ~ Fontane decorative di varia fattura Buona parte delle fontane dispone di una sorgente propria e solo poche sono direttamente allacciate agli acquedotti comunali. Va pertanto ricordato che l’acqua delle fontane non sottostà a regolari controlli e può eventualmente non risultare potabile. VE 03 BR 12 Lavatoi ARA 12 MU 02 ~ Fontane e abbeveratoi realizzati con lastre in sasso CU 01 ARO 17 ARA 06 ~ Abbeveratoi in cemento 6 7 I nomi delle fontane Chi darebbe un nome a qualcosa a cui non tiene? Potete quindi ben immaginarvi che quasi tutte le fontane patriziali portano un nome. Molto probabilmente anche quelle che oggi non lo portano più, in passato ne avevamo avuto uno che è purtroppo caduto nell’oblio. Non va naturalmente dimenticata l’importanza della qualità dell’acqua che sgorga. Esempi: Acqua fresca (il riferimento all’acqua fresca ricorre spesso nei nomi), Fontana Fresca, A cosa si dovrà il nome della Fontana da tosseghéra (si dice che l’acqua fosse Fontana dei Tamarindi? talmente fredda da far tossire) E vi sono poi anche le caratteristiche delle fontane e i loro utilizzi. Esempi: Fontanon, Fontanella, Fontana di Cavai (fontana più grande dell’Alpe Mageno, probabilmente utilizzata per abbeverare i cavalli), Fanghetto (fontana ubicata in una zona molto umida), Lavatoio del mulino (un tempo presso il lavatoio di Curio si ergeva un mulino ora trasformato in casa d’abitazione) Ma che nomi si danno a una fontana? Spesso si tratta dei nomi locali o dei nomi degli alpi e dei monti. Esempi: Pian da Rava (Rava: luogo roccioso e scosceso, scarpata), Cimaronco, Pian da la Tanasca, Alpe Firinescio Ma vi sono anche fontane che hanno un nome che fa riferimento alla loro collocazione geografica. Esempi:Pezza Lunga, Sotto Corenn, Pianca di Briora , Fontana da Forcora, Fontana Broghee alto, Fontana ara Grà (fontana situata presso una grà). Naturalmente vi sarebbero molte altre fontane da citare. Vi sono poi fontane che nel loro nome riprendono attività agricole o momenti della giornata. Esempi: Sorgent du fen (probabile riferimento alle superfici da sfalcio che attorniano la fontana), Fontana da mieris (il termine meriggio indica le ore intorno al mezzodì, quando il sole è più alto all’orizzonte oppure un luogo ombreggiato e fresco dove si trascorrono in riposo le ore calde del meriggio), Fontana Roccolo (Roccolo: Appostamento fisso di uccellagione) Iscrizione su una fontana a Breno: “1937 29 Maggio Formoso Camoscio Salutò alpe Magen e 20 operai” 8 BR 12 ARO 18 9 10 Ubicazione delle fontane patriziali N ARO 01 103'000 Legenda: VE 10 ARO 07 Altre fontane patriziali ARO 10 ARO 08 ARO 11 ARO 09 VE 09 ARO 02 VE 08 Proposte di itinerario ARO 12 VE 07 0 ARO 13 ARO 17 ARO 03 500m 1 km VE 05 FE 05 BR 10 BR 14 BR 09 VE 01 FE 03 ARO 15 ARO 14 VE 02 FE 04 ARO 16 ARO 05 VE 03 BR 12 BR 13 ARO 06 ARO 04 VE 06 VE 04 BR 11 102'000 Sigla del patriziato e numero identificativo della fontana MU 01 MU 02 MU 03 BR 15 ARO 18 BR 16 BR 08 BR 22 FE 01 BR 07 BR 06 BR 05 FE 02 ARO 20 ARO 19 MU 05 BR 18 BR 19 BR 20 BR 03 ARO 22 MU 04 BR 17 BR 04 101'000 VE 01 BR 02 ecc. 100'000 Fontane patriziali sistemate ARO 21 BR 21 BR 02 99'000 Itinerario A BR 01 CA 08 MI 01 NO 02 CA 07 ARA 09 ARA 07 ARA 06 NO 01 CA 06 ARA 05 ARA 04 CA 10 AS 01 ARA 02 ARA 03 CA 09 CA 11 Itinerario B ARA 01 ARA 10 CA 05 CA 03 CA 02 CA 04 CA 01 98'000 ARA 08 ARA 11 97'000 ARA 12 CA 12 96'000 CU 03 CU 01 94'000 95 '000 CU 02 93'000 PU 01 708'000 709'000 710'000 711'000 712'000 713'000 713'000 PropostE di itinerario BR 08 Un ristoro gratuito a cielo aperto. Le fontane dei patriziati meritano sicuramente una visita, magari seguendo uno degli innumerevoli percorsi tematici già presenti quali il cielo e terra, il sentiero del castagno, il sentiero dei filosofi, la traversata Tamaro-Lema o semplicemente attraverso una passeggiata nei boschi e selve del Malcantone. A tal proposito vi proponiamo due brevi passeggiate adatte a tutti che permettono di visitare, lungo un percorso di circa 30-45 minuti, alcune fontane: Itinerario A Partenza dal Kurhaus in direzione selva di Lisone Cademario – lungo la strada forestale (con limitazione del traffiAgra – Cademario co), a monte della selva prendere il sentiero ufficiale che aggira il Monte Cervello da nord per poi giungere al laghetto di Agra. Da qui scendere dapprima lungo la strada, per poi prendere il vecchio sentiero a valle che riporta al punto di partenza. Itinerario B Salita al Montaccio lungo la pista forestale partenCademario – Aranno do da Cademario. Si scende poi lungo il comodo sentiero che porta ad Aranno. Da qui vi è la possibilità, per chi se la sentisse, di tornare verso Cademario attraverso il sentiero che passa dalla Forcora. Lungo questo percorso merita una deviazione la visita dalla chiesetta del S. Bernardo, da dove con la vista si domina buona parte del Medio Malcantone e tutta la valle del Vedeggio. P Sia Cademario (Lisone) che Aranno sono serviti da regolari passaggi di autopostali. In località Lisone vi è inoltre a disposizione un ampio posteggio. 11 I l progetto di valorizzazione delle fontane patriziali, promosso dall’Associazione dei Patriziati del Malcantone, prende forma nel 2010 grazie al catasto delle fontane patriziali. Nell’ambito di questo lavoro, grazie alle indicazioni dei singoli Patriziati, sono stati censiti tutti i 96 oggetti. Questi sono stati inoltre descritti, fotografati e valutati nel loro stato di conservazione. Alla luce dei risultati, s’è deciso di promuovere nel 2012 un progetto per la sistemazione di ben 61 fontane. I lavori sono quindi iniziati nel 2013 per concludersi nella primavera del 2014. I lavori necessari al ripristino delle fontane si possono riassumere in: - ripristino delle sorgenti e scoli - riparazioni vasche e colonne - pulizia e sistemazione del terreno circostante In alcuni casi è inoltre risultato necessario prevedere la posa di una nuova fontana. La garrula fontana trabocca la sua grazia sull’erba che verdeggia, e dall’aver avuto e dall’aver donato così la terra ride e l’acqua canta. Margherita Moretti-Maina, Le poesie 1954 Fotografie: Andrea Demarta, Claudio Delmenico Grafica e vignette: C. Demarta - eureka comunicazione visiva Tiratura: xxxx copie Stampa: Tipografia xxxx, aprile 2014 Per maggiori info: Associazione dei patriziati del Malcantone www.patriziatimalcantone.ch