Bruxelles, 15 luglio 2013 L’innovazione come driver per le strategie regionali nella nuova programmazione 2014-2020 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Ufficio di collegamento di Bruxelles Alberto Piazzi Commissione Europea DG Politica Regionale e Urbana Politica di coesione Presentazione 1. La nuova programmazione 2014-2020 2. Le sfide principali per l’Italia 3. Le strategie di "smart specialisation 4. Lo stato del negoziato │ 2 1. I cambiamenti per il periodo 2014-2020 Politique de cohésion Obiettivi • Raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020, (una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva) • Mettere l’accento sui risultati • Massimizzare l’impatto degli aiuti europei │ 4 Obiettivi Tematici (OT) • • • • • • • • • • • │ 5 OT1 : rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; OT2 : migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; OT3 : promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell'acquacoltura; OT4 : sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; OT5 : promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; OT6 : tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; OT7 : promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; OT8 : promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; OT9 : promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà; OT10 : investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente; OT11 : rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente. Concentrare le risorse per massimizzarne l’impatto Concentrazione degli investimenti del FESR Efficienza energetica e energie rinnovabili Competitività delle PMI Ricerca e innovazione 6% 60% 20% Regioni più sviluppate │ 6 44% Regioni meno sviluppate Concentrazione tematica delle risorse finanziarie • L'obbligo di concentrazione per l’importo globale (80%) concerne gli OT 1, 2, 3 e 4 • L'OT 4 ha un ulteriore obbligo di concentrazione : 20% minimo per le regioni più sviluppate • La Regione Friuli Venezia-Giulia deve scegliere la composizione della concentrazione in rapporto alle grandi sfide della regione e delle conseguenti strategie : non è obbligatorio avere tutti gli OT 1, 2, 3 e 4 nel programma, ci si può limitare agli OT 1 e 4, oppure OT 1, 3 e 4, oppure OT 2, 3 e 4, ecc., a condizione che si rispettino le percentuali di concentrazione stabilite per l’importo globale (80%) e l'OT 4 (20%) │ 7 Dati Friuli Venezia-Giulia regione Popolazione residente 1.235.808 Disoccupazione PIL Risorse 2007-2013 │ 8 % dell'Italia % delle RPS 2,04% regione RPS 47mila (8,6%) regione 1,780miloni pro capite 32.983 milioni € FESR 74.069.674 € 3,11% FSE % Italia 29.401 € 113 totale 120.355.589 € 194.425.263 € (3,93%) 2. Le sfide principali per l'Italia Politica di coesione I problemi principali * Un ambiente sfavorevole all'innovazione Lacune infrastrutturali di rilievo nelle aree meno sviluppate e gestione inefficiente delle risorse naturali Basso livello occupazionale, in particolare giovanile e femminile, e divario fra le competenze acquisite e quelle richieste dal mercato Debole capacità amministrativa e amministrazione pubblica inefficiente │* Position paper dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020 Sfida 1 : Promuovere un ambiente favorevole all’innovazione delle imprese • Aumentare gli investimenti privati in R&S e Innovazione • Diffondere l'uso delle TIC da parte delle PMI • Facilitare l'accesso ai finanziamenti e ai servizi avanzati per le PMI • Incentivare lo start-up e la crescita dimensionale delle PMI │* Position paper dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020 11 3. Le strategie specializzazione 4. Il di calendario intelligente Politique de cohésion Smart specialisation strategy Il concetto e le motivazioni Il concetto “Smart Specialisation” è stato sviluppato nei policy brief del Gruppo “Knowledge for growth” e nel “Rapporto Barca”, ed è ripreso nella Comunicazione della Commissione sul contributo della politica regionale alla “Smart Growth” E’ un concetto utilizzato come raccomandazione : • per migliorare l'efficacia dei sistemi nazionali e regionali responsabili dell’attuazione delle politiche di ricerca e innovazione • per ripartire e mettere a sistema gli interventi dei Fondi europei (HORIZON, COSME, Fondi strutturali) nel loro sostegno all’innovazione Smart specialisation strategy Risponde a tre questioni chiave 1. Evitare la frammentazione e mettere a sistema gli sforzi in materia di sostegno all’innovazione 2. Scoraggiare la tendenza alla replica di specializzazioni in campi analoghi 3. Sviluppare strategie d’innovazione realiste ed attuabili nelle regioni meno avanzate INNOVATION INTENSITY (R&D/ GDP, 2009) LE STRATEGIE RICERCA E INNOVAZIONE DELLE REGIONI ITALIANE RISPETTO ALLA DEFINIZIONE EUROPEA DI SMART STRATEGIES 2 %TRENTO PIEMONTE LAZIO FRIULI LIGURIA 1,2% VENETO UMBRIA ABRUZZO SARDEGNA CAMPANIA LOMBARDIA TOSCANA SICILIA MARCHE VALLE D’AOSTA BASILICATA MOLISE PUGLIA BOLZANO CALABRIA 0,4% Assenza di un strategia unitaria (documento strategico sull’innovazione e la ricerca) EMILIA ROMAGNA Fase 1: Elaborazione di un documento strategico (analisi macroeconomica del contesto, ricerca di sinergie, analisi stakeholders) Fase 2: (fase 1 + risorse, identificazione priorità, meccanismi di decisione e sorveglianza) Fase 3: (fase 2 + società dell’informazi one e definizione indicatori) Smart specialization: (fase 3 + coinvolgimento attori esterni, KMS, premialità , innovazione procedure appalto, analisi priorità, meccanismi coinvolgimento capitali privati) 15 Struttura della strategia Contesto e visione (al 2020) Aree di innovazione – Area (e idea di specializzazione o differenziazione) – Posizionamento competitivo e/o ragioni per la scelta – Catena di generazione del valore e/o identificazione di criticità e leve – Obiettivi – Risorse e tempistiche Mobilitazione risorse private (cofinanziamento e capitale di rischio, meccanismi) Innovazione processi public procurement (semplificazioni e abbassamento barriere all’entrata; qualificazioni; identificazione livello complessità/ impatto) Partnership e coinvolgimento – Partenariati (imprese, fornitori servizi pubblici, università, opinioni pubbliche) – Partenariati nazionali e internazionali (FDI, altre amministrazioni, università, diaspora) – Comunicazione Sistemi di monitoraggio e di incentivazione Sistemi di generazione della conoscenza 4. Il calendario Politique de cohésion Il processo di negoziato sull'Accordo di Partenariato (PA) in Italia "Position paper" trasmesso alle Autorità italiane Evento di presentazione del Position paper Partenariato e dialogo informale CE - Italia L'Italia notifica il PA alla CE Osservazioni della CE all'Italia Adozione dei Regolamenti 2012 │ 2013 18 18