Smart Specialisation Strategy
Emanuele Fabbri - Regione Toscana
Origini
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Il concetto di smart specialisation viene elaborato da Dominique Foray e Bart Van Ark in studi
relativi ai gap di produttività tra Stati uniti e Europa. Se inizialmente il gap tra Stati Uniti e
Europa era da ricercarsi nell’intensità degli investimenti in materia di ricerca e sviluppo, alla luce
delle loro ricerche, assume invece un ruolo significativo il fattore di disseminazione dei risultati
della ricerca e le applicazioni delle nuove tecnologie in economie più ampie. In questo caso un
fattore chiave è da cercarsi nell’adozione, la disseminazione e l’adattamento che le tecnologie
abilitanti giocano in termini di gap sulla produttività (in primis le ICT).
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Il tema della smart specialisation viene poi proposto da Dominique Foray insieme a Paul David e
Bronwyn Hall nell’ambito del gruppo di lavoro organizzato dal Commissario Potočnik, per dare
rilancio nel 2005 alla Strategia di Lisbona, “Knowledge for Growth” (K4G).
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Il gruppo K4G Expert group (Knowledge for Growth Expert group) di cui Foray è vice presidente,
da vita ad un documento “Knowledge for growth - Le prospettive della scienza, della
tecnologie e dell’innovazione” (EC 2009) che ha ispirato le politiche comunitarie a sostegno e
sviluppo del tessuto, non solo economico, ma anche sociale e culturale europeo. In questo
documento il concetto di smart specialisation viene articolato, e proposto in chiave strategica.
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Quello che emerge quindi è l’invito a:
– investire in specifici segmenti ed in specifiche aree;
– investire nelle dinamiche intersettoriali;
– investire nella diffusione e adozione e adattamento delle tecnologie abilitanti e
trasversali, in primis ICT;
Orientamenti Comunitari
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La Smart Specialisation, individuata anche nel Rapporto Barca “Un’agenda
per una politica di coesione riformata”, è stata evidenziata dalla
Commissione Europea come uno dei pilastri centrali della “Strategia
Europa 2020”, riportata nella comunicazione COM(2010)546 sull’Iniziativa
Faro dell’Unione dell’Innovazione e nella comunicazione COM(2010)700
sulla revisione del bilancio dell'Unione Europea.
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Nel quadro generale della Strategia Europa 2020, una sorta di ombrello
programmatico al di sotto del quale rientrano le politiche comunitarie del
prossimo decennio, assume un ruolo centrale la crescita “intelligente”,
“verde” ed “inclusiva”.
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In questo conteso è importante la comunicazione COM(2010)553 “Il
contributo della politica regionale alla crescita intelligente nell'ambito
di Europa 2020” nell’ambito della quale è rappresentato il ruolo della Smart
Specialisation nelle politiche regionali: specificando che questa è finalizzata
alla concentrazione degli interventi di policy in quegli ambiti applicativi che
possano avere un rilievo per le regioni, in termini di vantaggio comparato.
Inclusive
Sustainable
Smart
Obiettivi tematici EU 2020
1) Ricerca ed innovazione;
2) ICT;
3) Competitività delle PMI;
4) Low-carbon economy
5) Cambiamento climatico prevesnzioen e gestione dei rischi;
6) Protezione ambientale ed utilizzo efficiente delle risorse;
7) Trasporto sostenibile ed infrastrutture di rete;
8) Occupazione e mobilità dei lavoratori;
9) Inclusione sociale e abbattimento della povertà;
10) Formazione, skills e lifelong learning
11) Efficacia della pubblica amministrazione e capacity building;
Problemi
• Mancanza di coordinamento tra i vari livelli
di governo e tra i fondi;
• Strategia senza una prospettiva esterna e
duplicazioni;
• Mancanza di massa critica;
• Attenzione alla ricerca e alla capacity
building e non alla domanda e ai mercati;
• Focus sulle mode tecnologiche e sui progetti
di prestigio;
• Attenzione esclusivamente sui comparti
esistenti e non su quelli emergenti e sul
potenziale;
Regional Innovation Monitor
www.rim-europa.eu
Motivazioni per la SSS
Alla base dell’adozione di approcci di smart specialisation strategy ci sono alcune
motivazioni di ordine economico:
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Sviluppare e implementare strategie per la trasformazione economica;
Rispondere alle sfide economiche e sociali con approcci olistici ed efficienti;
Aumentare la visibilità delle regioni per gli investitori internazionali;
Migliorare i collegamenti interni ed esterni di una regione;
Evitare sovrapposizioni e repliche nelle strategie di sviluppo a livello regionale;
Accumulare una «massa critica» di risorse con governance multilivello e partnership
pubblico provate;
Scoraggiare la tendenza alla replica di specializzazioni in campi analoghi;
Promuovere la diffusione delle conoscenze e la diversificazione tecnologica;
Sviluppare strategie d’innovazione realistiche ed attuabili nelle regioni meno
avanzate;
Cosa è la specializzazione intelligente?
= Differenziazione: SWOT analysis,
vantaggio competitivivo, opportunità
potenziale di eccellenza;
= Concentrazione delle risorse su
problemi, priorità e i principali
fabbisogni;
= Trasformazione economica placebased: processi di rinnovamento dei
settori tradizionali verso segmenti a più
alto valore aggiunto, collegamenti
intersettoriali, nuove nicchie di
mercato, sviluppo di nuove forme di
innovazione;
= strategie basate sulle evidenze che
prendano in considerazione le
opportunità e le criticità territoriali
(massa critica? Prospettiva esterna?
Eccellenze?);
= processo di scoperta imprenditoriale
e non approccio top down, attivando
governance partecipativa e la
creazione di vision condivise;
= attivazione di investimenti e sinergie
interdirezionali e multilivelllo (EUnazionale-regionale) private
= tutte le forme di innovazione non solo
quelle tecnologiche
Smart Specialisation Strategy
Le SSS sono “programmi integrati di trasformazione economica” che svolgono 5 azioni importanti sul
territorio:
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Incentrano il sostegno della politica e gli investimenti su fondamentali priorità, sfide ed esigenze di
sviluppo basato sulla conoscenza a livello nazionale e regionale.
Valorizzano i punti di forza, i vantaggi competitivi e il potenziale di eccellenza di ogni paese/regione
Supportano l’innovazione e promuovono gli investimenti nel settore privato.
Assicurano governance partecipativa e incoraggiano l’innovazione e la sperimentazione.
Sono basati su esperienze concrete e includono validi sistemi di monitoraggio e valutazione.
La COM(2010)553, evidenzia specifici elementi distintivi della SSS:
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Approccio strategico;
Processo di scoperta imprenditoriale;
Approccio sistemico;
Elemento di integrazione delle politiche;
Approccio bottom up;
Governance multilivello;
Non solo ambiti scientifici;
Creatività e Cross-fertilisation;
Approccio ai risultati;
Innovazione sociale;
Committenza Pubblica;
Elemento di condizionalità ex-ante
per FESR e FEASR
S3 ≠ programmi operativi
Tecnologie abilitanti
Sviluppo rurale
Moda
Turismo
Biotecnologie
Politiche orizzontali
S3 ≠ programmi operativi
RisorseTecnologie
nazionali
abilitanti
Sviluppo rurale
Risorse regionali
Moda
privati
Turismo
Biotecnologie
Politiche orizzontali
S3 ≠ programmi operativi
Sviluppo rurale
Risorse regionali
POR FESR
Moda
privati
Turismo
Biotecnologie
Politiche orizzontali
FEASR
POR FSE
RisorseTecnologie
nazionali
abilitanti
Smart Specialisation Platform
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Lo strumento della Smart Specialisation Platform (S3Platform), promuove la
collaborazione tra autorità regionali e nazionali, ricercatori ed esperti dell'UE, e
collabora con organismi internazionali come OCSE e Banca Mondiale;
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Il perno della piattaforma si trova al Joint Research Centre – Institute for
Prospective Technological Studies (IPTS) di Siviglia;
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Più di 50 regioni europee sono già iscritte, 7 sono italiane (Piemonte, Lombardia,
Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia Sardegna, Toscana) e
partecipano ad incontri seminariali e di peer review;
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A marzo è stata terminata una guida per la SSS;
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Prossimo incontro di peer review a Pisa il 27 e 28 settembre;
http://s3platform.jrc.ec.europa.eu
SSS come processo strategico
La guida SSS individua 6 Step operativi per addivenire alla strategia regionale RIS3:
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analisi del contesto regionale e del potenziale di innovazione;
individuazione di un’efficace e inclusiva struttura di governance;
elaborazione di una vision condivisa in relazione al futuro della proprio territorio;
selezione di un limitato numero di priorità in materia di sviluppo territoriale;
individuazione di un set di iniziative di policy, coerenti con roadmap e action plan;
specificazione di meccanismi di valutazione e monitoraggio integrati.
http://s3platform.jrc.ec.europa.eu/s3guide
Considerazioni conclusive
• Approccio inclusivo (sta venendo meno la selettività
iniziale);
• Attenzione sul processo e sul metodo più che sugli assi
di intervento (analisi, governance, sinergie, approccio ai
risultati, valutazione);
• Non esiste più l’accento su strategie “leadership” vs.
“catching up”;
• Il quadro sta mutando, ciò che è certo è che S3
costituisce elemento di condizionalità ex-ante;
• Non è chiaro il rapporto tra programmi operativi e S3;
• La RT ha attivato un percorso di definizione di S3
coordinato dalla AdC Industria artigianato Innovazione
tecnologica;
Per approfondire
Proposta di regolamento dei Fondi strutturali 2014-2020
http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docoffic/official/regulation/pdf/2014/proposals/regulation/general/gen
eral_proposal_it.pdf
Elementi di un quadro strategico comune 2014 - 2020
http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docoffic/working/strategic_framework/csf_part1_it.pdf
Commissione Europea, DG Politica Regionale Scheda “Strategie di ricerca e innovazione per la
specializzazione intelligente”
http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/informat/2014/smart_specialisation_it.pdf
Prime evidenze indagine MET 2011
http://www.met-economia.it/?p=2220
Barca report, an agenda for a reformed cohesion policy
http://ec.europa.eu/regional_policy/archive/policy/future/barca_en.htm
Prof. A. Bonaccorsi, Migliorare le politiche di Ricerca e Innovazione per le Regioni
Contenuti e processi di policy
http://www.dps.tesoro.it/documentazione/docs/all/DPS_Rapporto_Ricerca_e_Innovazione.pdf
Grazie per l’attenzione!
[email protected]
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la presentazione