MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA
Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei
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tel. +39 040 390 270 / 290 ; fax + ; Fax +39 040 3798970
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CLASSE V sez. G
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
A.S. 2014/15
CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
Renata Brovedani – coordinatrice
DISCIPLINA
Italiano
Cinzia Colombini
L2
Tiziana Manfroi
Matematica
Tiziana Manfroi
Fisica
Monica Masè
Informatica
Eva Godini
Scienze naturali
Gianluigi Blasina
Storia
Gianluigi Blasina
Filosofia
Diego Micheli
Disegno e Storia dell’Arte
Paolo Vaccari
Educazione Fisica
Manfredi Poillucci
I. R. C.
FIRMA
Lucia Negrisin
DIRIGENTE SCOLASTICO
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STORIA DELLA CLASSE
La classe 5G è composta da 14 alunni, 4 femmine e 10 maschi. In IIIG il numero degli alunni era di
19, ridotto a 15 all’inizio del IV anno, con l’inserimento di Francesco Lunardis, proveniente da altra
classe dell’istituto. Lo stesso alunno nell’anno presente ha scelto di passare ad altra classe, per cui il
numero attuale è di 14 elementi. Sotto il profilo docente si rileva la continuità didattica dei
professori Renata Brovedani (lingua e letteratura italiana), Cinzia Colombini (lingua e cultura
straniera – inglese), Tiziana Manfroi (matematica), Eva Godini (scienze naturali), Diego Micheli
(disegno) e Manfredi Poillucci (IRC). In storia si sono succeduti Giovanni Rizzi in III e IV e
Gianluigi Blasina in V; in informatica si sono succeduti Flavia Lollis in III e IV e in V Monica
Masè, in realtà sostituita da molti supplenti: da febbraio 2015 la supplente in maniera continuativa è
Elisa Fratini. La forte discontinuità di docenti diversi ha comportato un certo pregiudizio per lo
svolgimento e il completamento del programma. In fisica si sono succeduti Marina Emilio in III e
poi Tiziana Manfroi in IV e V; nelle scienze motorie e sportive si sono avvicendati Teresa Macrì in
III e Paolo Vaccari in IV e V; in Religione cattolica il titolare Manfredi Poillucci è stato supplito in
IV da Valentina Baldas e in V, nel secondo quadrimestre, da Enrique Petracco.
Il coordinamento della classe è stato tenuto per i tre anni dalla prof.ssa Renata Brovedani.
Le competenze di base e l’enciclopedia personale risultavano fin dalla terza piuttosto differenziate;
così pure l’impegno e la costanza nel dialogo educativo. Tale situazione si è mantenuta per tutto il
triennio.
All’inizio del presente anno scolastico ha pesato la differenza di atteggiamento e di approccio alle
discipline da parte degli alunni, con perduranti lacune e problematicità; le maggiori difficoltà si
sono registrate per molti nelle discipline scientifiche, matematica, fisica, informatica. Alcuni
studenti, ben motivati ed in possesso di adeguate capacità, si sono contraddistinti conseguendo
risultati positivi in tutte le materie; un secondo gruppo non è riuscito a mettere in risalto le proprie
potenzialità a causa di uno studio superficiale e non ben organizzato; infine un terzo gruppo di
studenti ha manifestato fragilità di tipo strutturale purtroppo non risolte, con risultati a stento
sufficienti, spesso frutto di uno studio mnemonico, non in grado di creare inferenze tra i diversi
campi del sapere, né di trasformare compiutamente le conoscenze in competenze.
Nel corso del triennio la classe non ha sempre mantenuto comportamenti costanti di interesse e
partecipazione; con gli alunni/e in momentanea difficoltà, o che dimostravano una certa
disaffezione, i docenti hanno avviato colloqui individuali, tesi ad accertare la situazione personale
e/o il motivo del disimpegno, e a favorire una ripresa della partecipazione al dialogo educativo.
Ripetuti sono stati i colloqui con le famiglie, in molti casi decisivi ai fini di una ripresa
dell’impegno scolastico.
Le relazioni interpersonali sono apparse sufficientemente collaborative, con qualche punta di
positiva competitività. Nei tre anni vi è stata una indubbia crescita della classe, con appianamento
delle microconflittualità interne: per questo obiettivo il consiglio di classe ha lavorato molto, anche
con attività di interesse per la classe come visite, conferenze in lingua, uscite nel territorio,
attività in aula computer. Le metodiche didattiche adottate sono state diverse, proprio in relazione
alle varie esigenze personali nel percorso di apprendimento: dalle lezioni frontali, ai laboratori, al
lavoro di gruppo, al peer to peer.
Il profitto conseguito è mediamente tra sufficiente e discreto; un gruppo di quattro/cinque studenti si
è costantemente distinto per le buone prestazioni individuali. Sono state curate le seguenti
competenze: Potenziamento e arricchimento delle capacità espressive e di comunicazione;
acquisizione di un metodo di studio efficace; progressiva autonomia nell’uso dei testi scolastici e
sviluppo delle capacità critiche; acquisizione del lessico specifico di ciascuna disciplina.
L’alunno Stefano Zio è stato inserito nel programma “Galileo atleta”: ha partecipato a iniziative
d’istituto ed esterne; il consiglio di classe, tenuto conto degli impegni sportivi, ha calendarizzato
prove e verifiche in modo adeguato alle necessità dell’alunno.
Tre alunni, Fabro, Perissinotto e Zio hanno aderito alla donazione di sangue.
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In tutto il triennio e anche nell’ultimo anno alunni e alunne si sono impegnati in progetti d’istituto,
sia collettivamente che individualmente:
nel terzo anno: soggiorno- studio di una settimana in U.K. ;
nel quarto anno: progetto-scambio con una classe di Villacco (A) con attività di scienze;
nel quinto anno:
17-19 aprile 2015: Fisica delle particelle con visita al Laboratorio del Gran Sasso: (Craglietto,
Fabro, Gandini, Perissinotto, Plasencia, Petronio, Tassan, Zio)
28-30 aprile 2015: progetto sulle “energie alternative” con uscita - per tutta la classe - in Austria,
a Kotschach-Mauten;
martedì 11 novembre 2014: uscita all’Osservatorio geofisico sperimentale di Borgo Grotta Gigante
in giornata;
mercoledì 3 dicembre 2014: “Lezioni Lincee di Fisica” all’Università;
Laboratorio del Life Learning Center sulla “Trasformazione batterica” per tutta la classe;
L’alunno Stefano Zio ha seguito alcune conferenze del progetto di biologia molecolare, ha
partecipato alle Olimpiadi di Scienze, alle Olimpiadi di Neuroscienze e ai Giochi di Chimica, in
tutti i tre casi accedendo alla fase regionale.
progetto Larsai per le quinte (preparazione alle tipologie del tema di italiano dell’esame di stato);
Progetto Dictynna – (Stefano Zio);
Potenziamento di matematica per le classi quinte;
Autovalutazione per le prove di ammissione universitarie;
Stages di Fisica;
Partecipazione alle gare di Matematica e di Fisica;
Perseus: attività sportiva d’istituto per tutta la classe;
Galileo Olimpico: preparazione e partecipazione ai Campionati Studenteschi;
Galileo atleta;
“Pensare per figure” – Corso di design – per gruppi di interesse;
Tecnologie informatiche per il disegno – corso CAD – per gruppi di interesse;
Uscita a Villa Manin per la mostra di Man Ray per tutta la classe.
La classe al completo ha inoltre partecipato alle seguenti attività promosse dall’Istituto o da
istituzioni del territorio:
1 ottobre 2014 - Conferenza ICTP;
15 ottobre 2014 - Conferenza “Back to School”;
23-24 ottobre - Open Day all’Università di Trieste;
9 gennaio 2015 - Conferenza sulla “Matematizzazione della Fisica” ; (prof. Giorgi)
13 febbraio 2015 - Fiera delle professioni (Provincia di Trieste e Camera di Commercio)
2 marzo 2015 - Conferenza su “Europa e scenari di guerra” (prof. Silvestri)
17 marzo 2015 - Flash Forward
Recuperi e simulazioni
La settimana dal 2/02/2015 al 7/02/2015 è stata dedicata in tutto l’istituto a recuperi e ripassi, con
orario antimeridiano modificato.
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Si sono programmate e svolte le seguenti simulazioni:
25 marzo 2015: simulazione nazionale di scienze;
15 aprile 2015 : I simulazione di III prova (L2, Informatica, Fisica, Storia) *
22 aprile 2015: simulazione nazionale di matematica
11 maggio 2015 : simulazione del compito di italiano (sei ore).
13 maggio 2015 : simulazione del compito di matematica (cinque ore)
18 maggio 2015 : II simulazione di III prova *
*Il consiglio di classe ha proposto per la terza prova la Tipologia B con tre quesiti per quattro
discipline, cui rispondere con un massimo di 5/7 righe, ritenendo tale articolazione più adatta a
saggiare le conoscenze disciplinari, le abilità specifiche e le competenze di rielaborazione
autonoma.
CLIL
I percorsi DNL in Lingua Straniera (CLIL)
Il tratto distintivo dei percorsi CLIL attivati nelle classi V, nell’anno scolastico 2014- 2015,
secondo quanto prescritto dal quadro di riferimento normativo istituzionale, è stato quello di
sostenere l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in L2 –Inglese, garantendo efficacia
ai diversi ambienti di apprendimento e salvaguardando i presupposti epistemologici e le finalità
precipue della metodologia stessa. La progettazione, pianificazione e implementazione di
specifici moduli nelle discipline di Fisica, Scienze , Storia e Filosofia sono state intese a favorire,
tra i docenti coinvolti, linee didattiche basate sull’autonomia delle scelte riguardo i contenuti e
sulla flessibilità degli impianti organizzativi, ma anche sulla ricerca didattica e sulla valutazione
dei processi interni all’insegnamento della disciplina per il miglioramento dell’offerta formativa.
Nell’ambito specifico della classe VG sono stati svolti i seguenti moduli : “Global changes” –
“Renewable Energy”
Disciplina Contenuto del modulo
Periodo di effettuazione
Scienze
Modulo “Global changes”: ha trattato le Dal 7-01-2015 al 10-02-2015
problematiche legate al consumo di risorse,
aumento della popolazione, cambiamenti
climatici e acidificazione degli oceani, in
prospettiva globale
Scienze
Modulo “Renewable Energy”: sono state Dal 24-04-2015 al 25-05analizzate le diverse fonti energetiche 2105
rinnovabili e la loro gestione integrata in un
territorio, questa parte attraverso un viaggio
di istruzione in Austria
Aspetti di progettazione e di pianificazione del percorso
La scelta di percorsi modulari,
limitati a specifici elementi del syllabus e con nuclei
disciplinari ben identificabili, è stata una scelta ragionata e condivisa, sia a livello di Collegio
Docenti che dipartimentale, quale opportuna situazione di apprendimento per favorire l’innesto
della variabile CLIL, language sensitive, sull’impianto curriculare della disciplina stessa,
permettendo l’integrazione di lingua e contenuti, senza la compartimentalizzazione dei processi
cognitivi. Tale impianto didattico è stato giudicato particolarmente idoneo a consentire una più
controllabile gestione dei percorsi, e una maggiore verifica didattica degli obiettivi anche
attraverso modelli di collaborazione convergente soprattutto con i docenti di L2. In taluni casi tale
collaborazione ha previsto interventi formativi, di supporto, di didattizzazione dei materiali, di
monitoraggio, di analisi dei risultati permettendo di intrecciare i due curricoli disciplinari e di
ricavare momenti diffusi di esposizione alla lingua e a sostegno della metodologia CLIL.
Impianto organizzativo: quadro orario, obiettivi, presupposti metodologici
La consistenza oraria dei moduli e la loro distribuzione nella programmazione didattica delle
singole discipline DNL non è stata rigidamente predefinita, ma è stata determinata dal processo
sperimentale in atto nelle singole classi L’impegno complessivo, considerata l’esposizione
disciplinare diretta, le attività laboratoriali, gli interventi di didattica integrata a cura del
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docente di L2, soprattutto a livello di strategie di supporto, non è stato comunque inferiore
alle 20/25 ore complessive
La scelta delle discipline coinvolte nella metodologia di insegnamento si è basata sui seguenti
principi :
1. Discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio, come stimolo alla motivazione
2. Discipline che fanno uso di una molteplicità di linguaggi, e strategie di supporto non
verbali, per favorire o sostenere l’apprendimento della disciplina in L2
3. Il profilo professionale dei docenti impegnati
Per quanto concerne le competenze specialistiche i percorsi attivati hanno avuto la presenza di
personale specializzato o esperto nella metodologia CLIL con livello di competenza linguistica
compreso tra il B2 e il C2, in linea con il profilo tracciato nell’allegato A del DD n. 6 del 6 aprile
2012 e ribadito dalla nota MIURAOODGOS prot. n. 4969 del 25.7.2014 relativa alle norme
transitorie relative all’avvio in ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL)
con metodologia CLIL
Al fine di garantire la piena realizzazione dell’attività didattica CLIL, è stato inoltre costituito un
team CLIL di coordinamento costituto dal Dirigente scolastico, il referente CLIL d’istituto e i
docenti del Dipartimento di L2.
Ogni percorso modulare, illustrato di seguito in questo documento da ogni singolo docente di
disciplina, è stato caratterizzato dai seguenti denominatori comuni:
-
progressione dei contenuti e delle conoscenze e non ripetizione di elementi del curriculum svolti
precedentemente in italiano
- veicolazione dei contenuti disciplinari in L2 attraverso testi autentici o materiale didattizzato
- sviluppo di competenze linguistiche attraverso la presenza di task fortemente legati al contesto
disciplinare e attraverso la logica cognitiva della disciplina interessata.
- messa in atto di abilità e strategie linguistiche utili ad affrontare contenuti disciplinari complessi
anche in L1 (input comprensibile)
- presenza di approcci collaborativi nell’apprendimento
- studio della disciplina caratterizzato fortemente da una prospettiva di matrice interculturale
Nello specifico i percorsi proposti sono stati rivolti a perseguire i seguenti obiettivi:
a. Disciplinari:(trasversali):
 Garantire i fondamenti epistemologici e scientifici della disciplina veicolata in CLIL ;
 Assicurare progressione nelle conoscenze, abilità e competenze disciplinari
 Programmare lo svolgimento dei contenuti tenendo costante la connessione tra i moduli
CLIL in L2 veicolare ed il resto della programmazione in lingua madre;
 Favorire l’aggiornamento dei contenuti disciplinari in prospettiva europea
 Favorire l’individuazione di strategie di facilitazione di accesso ai contenuti ( input
comprensibili) e di materiale idoneo dal punto di vista linguistico
b. Cognitivi:
 Incoraggiare un coinvolgimento nei relativi processi cognitivi,
 Insegnare ad imparare facendo propria l’autonoma ricerca di conoscenze;
 Condurre gli alunni alla conoscenza in una prospettiva interattiva
 Favorire la capacità di utilizzare le conoscenze in situazioni e contesti diversi;
 Favorire la capacità di esprimere conoscenze note in codici linguistici diversi;
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

Incentivare i processi logico cognitivi in funzione del rigore scientifico ed epistemologico;
Favorire l’acquisizione di un sistema organico ed aggiornato delle conoscenze;
c. Metacognitivi:
 Favorire il superamento delle discipline in funzione dei saperi;
 Favorire una visione autonoma della realtà partendo da ipotesi e tesi diverse;
 Favorire il trasferimento di conoscenze ed acquisizioni diverse in situazioni e in codici
differenti;
 Offrire occasioni di costruzione autonoma di ipotesi e tesi,analisi e sintesi;
 Favorire l’utilizzo di conoscenze, competenze e capacità per la comprensione, la
progettazione e la soluzione di problemi posti in codici diversi.
d. Linguistici (microlingua) e comunicativi:
 Favorire l’acquisizione progressiva e continua di linguaggi specifici delle discipline
coinvolte
 Favorire l’uso dei linguaggi specifici in un processo di progressiva crescita autonoma del
discente sia nella produzione orale che scritta;
 Favorire l’acquisizione di micro lingua in L2 e correlare le competenze di microlingua nella
lingua utilizzata con quelle della lingua materna;
 Favorire l’uso di diversi registri comunicativi in contesti e situazioni varie dapprima
conosciute e, successivamente , non note e create nell’interazione docente discente;
 Usare la L2 veicolare come naturale veicolo di comunicazione riducendo gli aspetti
artificiali insiti nel normale studio curricolare;
 Favorire interazione in contesti comunicativi reali offerti dal focus sui contenuti
e. Interculturali
 consapevolezza della diverse sensibilità culturali nell’approccio alla disciplina
f. Di sistema
 Capitalizzare sull’innovazione CLIL per il superamento definitivo del modello didattico
 d’insegnamento “tradizionale” e delineare un profilo del nuovo docente “metacognitivo”
 Mettere a sistema un metodo ricerca-azione, in termini di contributo alla progettazione,
pianificazione e gestione dei percorsi didattici.
 Offrire nuovi percorsi di eccellenza
Modalità di accertamento
Per quanto riguarda le modalità di accertamento del profitto nella disciplina non linguistica DNL si
è ritenuto opportuno individuare, in conformità con quanto espresso nella nota MIURAOODGOS
prot. n. 4969 del 25.7.2014, una modalità comune a tutte le classi proponendo, per la disciplina
CLIL, una variante minima della consueta terza prova, tipologia B (domande con risposte brevi),
in cui una domanda su 3 sia formulata nella lingua straniera veicolare, ovviamente con riferimento a
contenuti svolti .
Ordine delle discipline:
1. ITALIANO
2. L2 INGLESE
3. MATEMATICA
4. FISICA
5. INFORMATICA
6
6. SCIENZE
7. STORIA
8. FILOSOFIA
9. DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
10. EDUCAZIONE FISICA
11. I.R.C.
ESEMPI DI SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE :
RENATA BROVEDANI
TESTO IN ADOZIONE C. Bologna, P. Rocchi “Rosa fresca aulentissima” vol. 4. Neoclassicismo
e Romanticismo; vol. 5 Naturalismo e Decadentismo; vol. 6 Il primo Novecento; ED. gialla
Loescher
MONTE ORE PREVISTO:
132
MONTE ORE SVOLTO al 15 maggio: 111
MONTE ORE TOTALE al 6 giugno: 123
PROFILO DEL GRUPPO CLASSE: La classe, composta da 14 studenti, ha partecipato con
progressiva serietà alle attività proposte. Il livello generale e l’enciclopedia personale si sono
confermati fin dall’inizio dell’anno mediamente sufficienti.
La classe ha raggiunto mediamente i seguenti OBIETTIVI FORMATIVI: prevedere gli impegni,
organizzare il proprio lavoro, rispettare i tempi, rispettare i tempi degli altri.
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PROFITTO COMPLESSIVO: Tra sufficiente e discreto .
FASCE DI PROFITTO: 28 % fascia di eccellenza; 44% fascia mediana; 28 % fascia bassa.
CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
Completamento delle conoscenze relative allo sviluppo della letteratura italiana
Conoscenza di alcuni coevi movimenti artistici europei
Conoscenza delle più diffuse figure retoriche
Logicità, precisione e organicità nell’esposizione scritta e orale
Rafforzamento della terminologia specifica, necessaria all’esposizione ed alla comprensione di
argomenti storico letterari complessi
Abitudine alla contestualizzazione.
Miglioramento del metodo di lavoro
Trasferimento di conoscenze.
Gli obiettivi elencati si intendono raggiunti mediamente
METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI
La docente ha utilizzato in genere la lezione frontale, corredando quasi sempre le spiegazioni con
schemi esplicativi.
Ha mantenuto sempre la massima trasparenza nella programmazione, chiarendo la funzionalità dei
singoli contenuti dell’apprendimento e favorendo la partecipazione attiva degli alunni/e. Nel corso
delle prime settimane, come del resto ad ogni inizio di anno scolastico, gli alunni/e sono stati
informati degli obiettivi disciplinari: l’esplicazione è stata utile per la chiarezza sui livelli da
raggiungere e per l’autovalutazione dei progressi.
La docente ha rispettato la specificità individuale del modo di assimilare i contenuti, utilizzando gli
errori per una riflessione partecipata onde modificare il comportamento apprenditivo di ciascuno/a.
Ciò è avvenuto anche in occasione della correzione degli elaborati, che sono stati corretti e discussi
con rapidità, in modo da utilizzare la correzione come momento formativo.
Con gli alunni/e in momentanea difficoltà, o che dimostravano una certa disaffezione, la docente ha
avviato colloqui individuali, tesi ad accertare la situazione personale e/o il motivo del disimpegno, e
a favorire una ripresa della partecipazione al dialogo educativo.
L’analisi dei testi poetici ha riguardato generalmente i seguenti punti:
- aspetti metrici (strofe, versi, figure retoriche metriche)
- aspetti semantici , anche in rapporto alla “visione della vita” dell’autore;
- aspetti estetici (figure retoriche del significante e del significato)
Il commento ha messo il testo in rapporto
* alla sensibilità culturale del tempo;
* alla coeva produzione italiana ed europea;
* alla produzione complessiva e con la poetica dell’autore;
* ad eventuali momenti biografici o storici, significativi per la sua comprensione;
* allo sviluppo del “genere”.
L’analisi dei testi narrativi ha riguardato:
- gli aspetti semantici
- il rapporto con il macrotesto
- gli aspetti retorici (ove significativi).
Per il commento si è proceduto come per il testo poetico.
La docente ha utilizzato molto l’aula computer per ricerche, stesura di appunti, traduzioni e si è
avvalsa di strumenti didattici come LIM, carte geografiche, schemi, appunti dettati, dispense, e
materiale informativo di vario genere (opuscoli, pubblicazioni), altri manuali.
La PROGRAMMAZIONE MODULARE ha compreso 8 moduli, per un totale di 98 ore, cui si sono
aggiunte le 18 ore necessarie per le verifiche scritte e la loro correzione, le ore di approfondimento e
le ore necessarie alle verifiche orali, ai recuperi individuali, al ripasso sistematico di contenuti
fondamentali.
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PROGRAMMAZIONE MODULARE
MODULO AUTORE, 1 GIACOMO LEOPARDI
Conoscere i termini pessimismo storico e cosmico, noia, teoria del piacere, idillio,
canzone libera, pensiero “poetante”.
OBIETTIVI
Definire la posizione dell’autore nel dibattito fra classicisti e romantici
Delineare la struttura compositiva dei Canti
Esplicitare il nucleo filosofico ispiratore della produzione leopardiana.
Illustrare il messaggio del testamento ideologico della Ginestra
CONTENUTI Vita e formazione; riflessione filosofica e modalità poetiche; approdo al
pessimismo storico e difesa della poesia classica; natura e civiltà; gli Idilli; i Canti
pisano-recanatesi;
le Operette morali; lo Zibaldone; la Ginestra.
Da “ Le Operette morali “: “Dialogo della natura e di un Islandese”, “Dialogo di
un venditore di almanacchi e di un passeggere”
Da “Canti”:. L’infinito - Il passero solitario – Alla luna - A Silvia - La quiete dopo
la tempesta - Il sabato del villaggio - La sera del dì di festa - La ginestra (vv. 111135)
STRUMENTI Libro di testo
Ricerche in proprio
Altri manuali
LIM
TIPOLOGIA DI Verifica orale e scritta
La docente ha sperimentato fin dal primo compito in classe la valutazione scritta
VERIFICA
con una GRIGLIA allegata ad ogni elaborato in classe, con il punteggio espresso in
quindicesimi.
TEMPI
Ore 12
Modulo 2: LA QUESTIONE DELLA LINGUA NEL II OTTOCENTO
Obiettivi da conseguire:
Conoscere l’evoluzione storica della
lingua italiana
Comprendere la differenza tra
lingua e dialetto.
Competenze da rafforzare (tra
parentesi le abilità)
saper comunicare (padronanza
dell’interazione
comunicativa
verbale in diversi contesti)
Descrizioni delle fasi di lavoro e relativa metodologia:
Lettura di testi
Ricerca collettiva e individuale
Analisi testuale
Modalità di verifica e di valutazione:
Verifica orale individuale.
saper astrarre (attivare inferenze
tra i dati di studio e quelli derivanti
dal vissuto esperienziale)
saper
produrre
interviste chiare e
scrivere un testo).
PREREQUISITI
(realizzare
complete;
1) Conoscere l’arco temporale e gli avvenimenti principali della
unificazione politica italiana
2) Saper estrarre da un documento le informazioni principali
3) Saper lavorare in gruppo.
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CONTENUTI
Discorso di De Sanctis alla Camera (13 aprile 1861)
A. Manzoni “Sentir messa”
T. De Mauro “Storia linguistica dell’Italia unita”
G. I. Ascoli “Proemio” all’ Archivio glottologico
Legge 15 Dicembre 1999, n. 482 " Norme in materia di tutela
delle minoranze linguistiche storiche "
Poesia dialettale: letture
METODOLOGIA
Lavoro di gruppo; confronto di risultati
STRUMENTI
Testi: letture in classe
Ricerche
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta (tipologia B)
TEMPI
Ore 3
MODULO 3: IL ROMANZO, GENERE GUIDA DELL’OTTOCENTO
Collegare le innovazioni nella letteratura europea alla diffusione del darwinismo
OBIETTIVI
Delineare le coordinate storico-culturali del Verismo; rapporti con il Positivismo ed
il Naturalismo
Definire le tecniche narrative del verismo verghiano
Approfondire la rappresentazione del mondo arcaico-rurale italiano in letteratura e
nella ricerca storica del tempo.
Conoscere i termini: romanzo sperimentale, discorso indiretto libero, monologo
interiore, erlebte Rede, artificio dello straniamento, artificio della regressione.
CONTENUTI Flaubert e il “bovarismo”
Naturalismo e Verismo; Positivismo; il Romanzo sperimentale di Zola.
Verga:
il ciclo dei Vinti;
“Fantasticheria” - l’ideale dell’ostrica
Verga e la fotografia
i Malavoglia (lettura integrale);
da “Novelle rusticane” : La roba
Confronto con “ Il Gattopardo”
Altri narratori veristi; Il teatro verista.
Ibsen: “Una casa di bambola”
METODOLOGIA
Lezioni frontali, RICERCHE in INTERNET Vedi sopra
STRUMENTI
Ricerche in proprio, relazioni orali di testi narrativi
Costruzione di relazioni scritte
Laboratori
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Compito in classe
Verifiche in itinere
Ore 16
TEMPI
Modulo 4 L’ETA’ DEL DECADENTISMO
OBIETTIVI Definire le premesse scientifiche, filosofiche, letterarie
Illustrare i principi ispiratori dell’estetismo
10
Il superomismo
Orientamenti della lirica del secondo Ottocento, Simbolismo e Impressionismo.
Plurilinguismo e linguaggi settoriali
Termini: ode barbara, dandy, esteta, panismo, superuomo, palingenesi. La Nemesi
in Carducci.
I “Maestri del sospetto”.
CONTENUTI C. Baudelaire:, il simbolismo; ”la perdita dell’aureola”. “Corrispondenze”
“L’albatro”
G. Carducci “Miramar” (in fotocopia)
Giovanni Pascoli: La vita - Myricae, Poemetti, Canti di Castelvecchio, Poemi
conviviali.
La poetica pascoliana : “Il fanciullino”
Da “Myricae” : X agosto - Lavandare – L’assiuolo – Il tuono
Da “Primi Poemetti” : Italy ( II-VIII )
Da “I Canti di Castelvecchio” : Nebbia - Il gelsomino notturno
Da “Poemi conviviali”: Alexandros
Gabriele D’Annunzio; l’eroe dannunziano ( caratteristiche generali dai romanzi);
da “ Alcyone”: “ La pioggia nel pineto”- “L’onda” – “Stabat nuda aestas”.
METODOLOGIA
Vedi gli altri moduli
STRUMENTI
Testi, ricerche in proprio, laboratorio di lettura
TEMPI
Ore 26
Modulo 5 LA COSCIENZA DELLA CRISI
Dal Bildungsroman ottocentesco al romanzo di”deformazione”
OBIETTIVI
La dissoluzione delle strutture narrative nella letteratura europea
Incontro con la psicanalisi. Termini: “inetto”, narratore inattendibile, monologo
interiore e flusso di coscienza; innocentizzazione ; letteraturizzazione della vita;
CONTENUTI Orizzonte culturale dell’ambiente triestino tra Ottocento e Novecento.
Romanzi europei della crisi.
“Bartleby lo scrivano”, possibile antenato dell’”inetto”.
Italo Svevo: Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno; il cosiddetto “quarto
romanzo”;
Luigi Pirandello:” l’Umorismo” - “ Il fu Mattia Pascal”;
Da “Novelle per un anno” (in fotocopia): “ La patente” “Il treno ha fischiato” “La
carriola” “Canta l’Epistola”.
Da “Maschere nude”: “Così è (se vi pare)”; “Sei personaggi in cerca d’autore”.
METODOLOGIA
Vedi gli altri moduli
STRUMENTI
Testi: letture in classe
Costruzione di relazioni
Ricerche
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifiche scritte e orali
TEMPI
Ore 14
MODULO 6 ESEMPI DI POESIA DEL NOVECENTO
Le avanguardie storiche.
OBIETTIVI
11
Delineazione delle linee poetiche tra le due guerre in Italia: la poesia pura e
l’importanza della parola; La poesia metafisica e la poetica degli oggetti;
La poesia “onesta”.
L’Ermetismo
Termini: versicoli, correlativo oggettivo, manifesto.
CONTENUTI Il futurismo – Marinetti: Manifesto della letteratura futurista
Giuseppe Ungaretti
da“L’allegria”: Il porto sepolto, In memoria, I fiumi, Sono una creatura, San
Martino del Carso, Mattina, Soldati
Da “Il dolore”: Non gridate più
Ungaretti e il Futurismo
Ungaretti e l’haiku
Eugenio Montale
da “Ossi di seppia”: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto,
Spesso il male di vivere,
Da “Le occasioni”: Ti libero la fronte dai ghiaccioli, La casa dei doganieri
Da “Satura”: “Ho sceso dandoti il braccio”
Umberto Saba
da “Il Canzoniere” : A mia moglie, Trieste, Città vecchia, Amai, Ulisse; Mio
padre è stato per me l’assassino.
Salvatore Quasimodo:
da “Acque e terre”: Ed è subito sera,
da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici”
Vedi gli altri moduli
METODOLOGIA
STRUMENTI
Testi; letture in classe
Ricerche
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta e orale
TEMPI
Ore 14
MODULO 7 ROMANZI E DRAMMI DEL NOVECENTO
Lettura ed analisi di testi di narrativa
OBIETTIVI
PREREQUISITI
CONTENUTI
Sviluppo della narrativa italiana
Fascismo e II guerra mondiale
Elementi di narratologia
Ogni alunno ha letto un testo e ne ha relazionato in classe
Coslevaz: Alberto Moravia - Gli indifferenti
Craglietto: Tomasi di Lampedusa - Il Gattopardo
De Luca: Cesare Pavese - La luna e i falò
Fabro: Natalia Ginzburg - Lessico famigliare
Ferrazzano: Dacia Maraini – La lunga vita di Marianna Ucria
Gandini: Virginia Woolf – La signora Dalloway
Massarotto: Gabriel Garcia Marquez – Cent’anni di solitudine
Pensiero: G. B. Shaw – Pigmalione
Perissinotto: Primo Levi - Se questo è un uomo
Petronio : Luigi Pirandello – Sei personaggi in cerca d’autore
Plasencia : Charles Bukovski – Post Office
Seminara: Jack Kerouac – Sulla strada
12
Tassan Franz Kafka – Il processo
Zio: Carlo Levi – Cristo si è fermato ad Eboli
METODOLOGIA
Lettura individuale; relazione; schema in ppt
STRUMENTI
Biblioteca scolastica o di famiglia
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifiche orali; relazione al gruppo classe.
TEMPI
Il modulo è stato trasversale a tutti gli altri ed è da riprendere dopo
il 15 maggio - Ore 8
MODULO trasversale La “COMMEDIA” di DANTE
Completare lo studio della Commedia
Confrontare le conoscenze scientifiche del tempo con quelle odierne
OBIETTIVI
Conoscenza delle prime due cantiche
Concezione tolemaica e copernicana dell’universo
Le due Istituzioni: Impero e Papato
Storia dell’impero romano
Il significato delle Commedia: figura, allegoria, visione
PARADISO: Passi dai Canti I, VI, XI, XII, XV, XVII.
PREREQUISITI
CONTENUTI
STRUMENTI
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Ricerche in proprio
Altri manuali
Internet
Verifica orale e scritta
Verifica semistrutturata
Ore 10
TEMPI
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Prof.ssa Cinzia COLOMBINI
Testo in adozione : Spiazzi – Tavella “ Only Connect… New Directions” vol. 2 – 3ed.
Zanichelli
Monte ore svolto: I quadr. 35 - II quadr.63
Profilo della classe:
La classe, composta da soli 14 studenti , ha confermato anche quest’anno i risultati poco
edificanti che ha ottenuto gli anni scorsi. Tranne qualche eccezione gli studenti hanno sì
seguito le lezioni e partecipato in modo corretto ed ordinato ma hanno dato scarso seguito
13
agli interventi correttivi e si sono impegnati in modo saltuario e settoriale nello studio
domestico. La maggioranza si esprime in modo semplice e non sempre corretto. Tutti hanno
una sufficiente comprensione di testi scritti ed orali e sanno esporre quanto studiato.Tutti
hanno acquisito una discreta capacità di usare mezzi multimediali ed usano Power Point per
le proprie presentazioni. Solo alcuni studenti hanno garantito uno studio serio e costante ed
hanno acquisito padronanza nella gestione scritta ed orale dei contenuti ottenendo buoni -se
non brillanti- risultati anche nel public speaking.
Esperienze fatte dalla classe in L2
1. Moduli CLIL di fisica in 2°e 3°; di storia in 3° e 4°.La classe si è avvalsa di attività CLIL
in scienze sin dalla classe 1°.Quest’anno i moduli sono stati “GLOBAL CHANGES” e “
RENEWABLE ENERGY”; La collaborazione della scrivente con i docenti CLIL è stata
costante sia nella lettura di testi (articoli di riviste specializzate), nella redazione di glossari,
nella visione di alcuni filmati, nella cura della produzione orale e nella attività propedeutica
alla terza prova d’esame sin dal terzo anno con correzione spesso congiunta delle verifiche.
2. In classe terza :14 studenti su 19 hanno partecipato al soggiorno studio a Cambridge con
corso intensivo di lingua inglese e lezioni CLIL in matematica, fisica e biologia
3. Varie opportunità di contatti con studenti stranieri usando l’inglese come lingua veicolare:
tra questi i più significativi sono stati lo scambio culturale con un gymnasium di Villacco ed
il progetto sulle energie rinnovabili a Mauthen (Austria).

Obiettivi generali:
1. Competenza comunicativa per consentire una adeguata interazione in contesti diversificati e
una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un ricco patrimonio linguistico;
2. comprensione interculturale,non solo nelle sue manifestazioni quotidiane ma estesa anche ad
espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua
cultura;
3. consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva
acquisizione di autonomia nella scelta e nella organizzazione delle proprie attività di studio;

Competenze specifiche:
1. public speaking :
-
ricerca di dati ed organizzazione sintetica degli stessi
-
creazione di un documento Power Point
-
esposizione orale sciolta, vivace , capace di attirare e mantenere viva l’attenzione del
pubblico
14
-
uso di terminologia specifica
2. Fake exam:
Preparazione puntuale ed aggiornata su tutto il programma dell’anno fino al momento della
simulazione.
3. Testo scritto tipologia B ( tre domande 5-7 righe) : risposta coerente , sintetica e corretta
NB! Per esempi di verifica vedi testi della simulazione di terza prova
PROGRAMMA SVOLTO
Il seguente programma è stato diviso in:

Una parte dedicata allo studio della letteratura. Questa è stata gestita sin dal terzo anno
partendo dall’esame del contesto storico,sociale e culturale per curarsi dell’analisi di estratti
di testi considerati significativi.( tot. ore 49)

Una parte dedicata ad un workshop intitolato THE IMPORTANCE OF BEING
EUROPEAN gestito interamente dagli studenti con verifiche scritte ed orali ( tot.ore 13)

Una parte di approfondimento sull’evoluzione della figura del detective: DETECTIVE
STORIES THROUGH YEARS ( tot. ore 10)

A “solo” lecturer: una mini review di un libro scelto da ogni studente (tot. ore 8)
1.HISTORY THROUGH LITERATURE
In approaching and analysing literature this has been our key motto:
“An understanding of what literature communicates necessarily involves an understanding of
how it communicates; what and how are not distinct”.
H.G. Widdowson
1) acquisire contenuti riferiti al periodo storico studiato ed al suo contesto sociale e culturale
2) acquisire/ consolidare capacità di analisi del testo
3) produrre testi scritti (essays, terza prova)

THE ROMANTIC AGE
Revolution and reaction : historical and cultural background
15
First hints of Romanticism:
William Blake: Imagination, sublime.“London”- (ph. ) text analysis
Contextualizer: From the “Preface to the Lyrical Ballads”: “ A certain colouring of imagination”
The theorizers:
W. Wordsworth - the poet of Nature. Biographical notes
“Daffodils”(p.36/7) analysis
“Lines composed upon Westminster Bridge”(ph) – contrastive analysis with “ London” by Blake
S.T. Coleridge - the poet of the supernatural .Fancy and imagination
“The Rhyme of the Ancient Mariner”- hints on plot, technique, message conveyed
The rebels:
Gordon Lord Byron
Critical notes – p.78-79
“When a Man hath no Freedom” ph.
P.B. Shelley
“Ode to the West Wind” analysis and contextualization
J. Keats - the forerunner of Aestheticism
“Ode to a Grecian Urn” analysis p. D 129-130
The Gothic novel: features and contextualization
MARY SHELLEY “Frankenstein or the Modern Prometheus”: the quest for forbidden
knowledge, the overreacher, the outcast.p. D 45 e seg.

THE VICTORIAN AGE
Historical, social, cultural background. Victorian values and moral codes.
Ch. DICKENS - social writer and entertainer – Biographical notes, works
Vision film “OLIVER TWIST” ; from “ Old Curiosity Shop” extract
R.L. STEVENSON :the double
Biographical notes, works
“The Strange Case of dr. Jekyll and Mr. Hyde” plot, analysis p. E102 e seg.
The detective novel: contextualization and features ( vedi workshop)
E.A. POE : “The Tell Tale Heart” – analysis
R. KIPLING The Victorian Imperialism- the clash between two cultures
“The mission of colonizers” (ph.)- analysis of a photo
“The White Man’s Burden” (ph.) text analysis
MELVILLE: from MOBY DICK -“Ahab’s obsession” p. E 137-142
WALT WHITMAN : Captain O Captain p. 149
.O. WILDE: the reaction to Victorian values: the Dandy.
Biographical notes, works , style and techniques
“The Picture of Dorian Grey”- plot. Lettura ed analisi Preface
“The Ballad of Reading Goal”- extract. text analysis p. E128-129-130

THE MODERN AGE
The 20’s: the age of anxiety and experimentation. Historical, social and cultural background
Bergson’s concept of duree; James’ stream of thought; Sigmund Freud: ”the Interpretation of
16
dreams”; Jung, the father of psychoanalysis; A. Einstein:” the theory of Relativity”. Modernism. In
literature, painting, music. The 20’s and the 30’s. The Jazz Age. Dystopian novels.
Stream of consciousness novel: features and differences with traditional novels
The literary context. The Interior monologue.
J.JOYCE: Narrative techniques: Epiphany .
Biographical notes, techniques, works
From “Dubliners”: “Eveline”-.The theme of Paralysis. Analysis p.F 162-163-164
From “Ulysses”: “Molly’s Monologue” – analysis and critical appreciation p. F 155-156
V.WOOLF:
Biographical notes, narrative technique, works
From “To the Lighthouse”- “ The Window” extract (ph) analysis
JOSEPH CONRAD.
Symbolism. Biographical notes, works.
“Heart of Darkness: plot, narrative technique, message conveyed. Analysis of an extract
ERNEST HEMINGWAY:
Biographical notes, narrative techniques, works.
“A Farewell to Arms” – extract p. F 225-226-227
F.S.FITZGERALD: the failure of the American dream
Biographical notes, narrative technique, works
From “ The Great Gatsby”: Boats against the current p. F 218-219-220
Dystopian novels:
A.HUXLEY: a hint for bio-ethical discussion ; biographical notes and contextualization
“Brave New World”: plot . Lettura “The conditioning centre” p. F 183 e seg.
G.ORWELL: the inventor of Big Brother : text analysis, message conveyed, contextualization
from “1984” This was London” and from “ Animal Farm” analysis of extract “Old Major
speech”p.F193 e seg.
2.WORKSHOP: THE IMPORTANCE OF BEING EUROPEAN
Il presente lavoro è il frutto di lavori di ricerca individuali
Obiettivi:
- ricerca, organizzazione e sintesi dei dati raccolti
- acquisizione dati aggiornati sull’Unione Europea
-esposizione corretta dei contenuti acquisiti con lessico e pronuncia appropriati
History of the Institution ( Placencia)
Economy: Part 1 Schengen agreement(Perissinotto) Part 2 Euro : an economical victory of the
Union( Seminara)
Policy (Pensiero)
Education (Craglietto/Gandini)
The European health system (Massarotto)
European Forces; Security and defense (Coslevaz/ Ferrazzano)
European institutions and Justice (De Luca)
Europe in the world (Fabro/ Petronio)
Energy in Europe (Tassan)
17
Research and innovation ( Zio)
3.Group work: DETECTIVE STORIES THROUGH YEARS
-Obiettivi:
- consolidare capacità di lavorare in gruppo
- review
-potenziare capacità di comprensione testo orale in lingua originale
-consolidare capacità di gestione presentazione Power Point
A (Coslevaz, Zio, Ferrazzano ,Perissinotto) – WHITECHAPEL –ep.1 season 1
B (De Luca, Pensiero , Seminara) –MURDER ON THE ORIENT EXPRESS
C (Craglietto, Tassan , Gandini) - MURDER SHE WROTE ep.1 season 1
D ( Massarotto ,Petronio , Fabro ) – CRIMINAL MINDS ep.2 season 1
4.PUBLIC SPEAKING : A “solo” lecturer:
-
Creare e/o consolidare il piacere della lettura in lingua originale
-
Potenziare vocabolario
-
Potenziare review
Coslevaz Giacomo : Doris Lessing “ The cleft “ - 2007
Craglietto Simone : Jon Krakauer “ Into the wild” - 1996
De Luca Francesca : Piper Kerman “Orange is the new black: my year in prison” - 2010
Fabro
Matteo
: Stephen King “ It”
- 1986
Ferrazzano Alex
: J. K. Rowling “Harry Potter and the goblet of fire” - 2000
Gandini
Samantha : Khaled Hosseini The kite runner” - 2003
Massarotto Eleonora : Paul K. Feyerabend “Against method “ - 1975
Pensiero Anna
: Scott Westerfeld “ Peeps” - 2005
Perissinotto Lorenzo : Nadine Gordimer “The Conservationist” - 1974
Petronio
Stefano : Philipp Meyer
“ The son” - 2013
Plasencia Nicolas : Isaac Asimov “The end of eternity” - 1955
Seminara Alessandro : Charles Bukowski “ Ham on rye”
- 1982
Tassan
Pietro : Philip K. Dick
“ Ubik “ - 1969
Zio
Stefano : Douglas Adams “The ultimate hitchhiker's guide to the galaxy” - 1996
MATEMATICA
Docente: prof.ssa Manfroi Tiziana
18
Testo in adozione: L. Sasso, Nuova Matematica a colori, Vol.1-2-3, Petrini Editore, Novara, 2012
Monte ore svolto: 100
1. Profilo del gruppo classe
La classe, composta da 14 alunni, è caratterizzata dalla presenza di un gruppo di studenti
ha seguito in modo continuo le lezioni raggiungendo risultati discreti e in alcuni casi anche buoni
(circa un quinto);
da un gruppo di studenti in grande difficoltà a causa delle lacune pregresse, del metodo di studio
non adeguato e, talvolta, anche per le numerose assenze, comunque giustificate (circa un quarto);
per il resto del gruppo (anche se permangono delle difficoltà, soprattutto durante le verifiche
scritte, nel riconoscimento delle procedure note da applicare alla risoluzione di problemi nuovi,
diversi da quelli già proposti in classe), sono stati mediamente raggiunti, seppure in modo
differenziato, gran parte degli obiettivi previsti.
-
Durante le lezioni il comportamento è stato complessivamente corretto, una parte della classe ha
partecipato costantemente al dialogo, spesso in modo costruttivo ma, talvolta, anche rallentando
lo svolgimento del programma.
Complessivamente gran parte della classe ha partecipato con disponibilità e interesse alle
attività di approfondimento e potenziamento proposte dall’insegnante e dalla scuola.
-
La classe mediamente:
ha acquisito una sufficiente conoscenza dei contenuti, intesi come possesso di nozioni e
tecniche, e capacità di utilizzarli in modo opportuno;
sa elaborare informazioni ed utilizzare i metodi di calcolo;
utilizza il linguaggio formale in modo abbastanza corretto;
conosce ed usa le operazioni di limite e di derivata di funzioni di tipologie diverse;
sa impostare e svolgere lo studio di una funzione.
2. Finalità e obiettivi
Finalità e obiettivi didattici generali
1) Essere chiaro e ordinato nell’esposizione scritta e orale.
2) Saper leggere e interpretare il libro di testo.
3) Saper mettere a confronto il libro di testo con la lezione dell’insegnante.
Obiettivi didattici specifici per la matematica
4) Adeguata conoscenza dei contenuti, intesi come possesso delle nozioni e dei
procedimenti necessari a padroneggiare l’organizzazione complessiva della materia.
5) Saper individuare i concetti fondamentali e le strutture che unificano le varie branche
della matematica.
6) Saper scegliere strategie risolutive in modo critico.
7) Saper elaborare informazioni e saper utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo.
8) Approfondire la conoscenza e il rigore nell’uso del linguaggio formale.
9) Saper svolgere autonomamente ricerche e approfondimenti.
10) Essere in grado di seguire una semplice dimostrazione (spiegata dall’insegnante o dal
libro di testo ).
11) Saper applicare i teoremi fondamentali.
12) Conoscenza ed uso delle operazioni di limite, derivata, integrale di funzioni di tipologie
diverse.
13) Saper impostare e svolgere lo studio di una funzione.
3. Contenuti disciplinari
1) Ripasso degli argomenti fondamentali degli anni precedenti e premesse all’analisi
Premesso che alcuni argomenti, rilevanti per l’esame di stato, sono stati svolti negli anni
precedenti: geometria analitica in terza; goniometria, trigonometria, funzioni esponenziali e
19
logaritmiche in quarta; purtuttavia, se necessario, si è cercato di fare un rapido richiamo
all’inizio dell’anno e ogni volta che gli stessi dovevano venir utilizzati.
equazioni e disequazioni di vario tipo; funzioni: iniettiva, suriettiva, biunivoca, inversa, pari,
dispari, periodica, composta; insiemi numerici, intervalli (limitati ed illimitati, aperti e chiusi),
intorni; punti di accumulazione e punti isolati; funzioni crescenti, decrescenti, monotone;
classificazione delle funzioni; determinazione del dominio;
trasformazioni elementari del grafico di funzioni note: traslazioni parallele agli assi; per
simmetria; con il valore assoluto; contrazione e dilatazione di funzioni sinusoidali; codominio;
funzioni limitate; massimi e minimi relativi ed assoluti.
2) Limiti delle funzioni di una variabile
limite finito ed infinito in un punto; limite destro e sinistro, limite per difetto e per eccesso;
limite finito ed infinito per una funzione all’infinito, asintoti;
teoremi fondamentali: unicità, permanenza del segno, del confronto (senza dimostrazione);
calcolo di limiti; forme indeterminate o di indecisione per funzioni algebriche razionali,
x
sin
x
 1
lim

1
lim
1


 e; cenni ad infinitesimi
irrazionali e trascendenti; limiti notevoli x0 x
e x

 x
ed infiniti.
3) Funzioni continue
funzione continua in un punto e in un intervallo; punti di discontinuità e loro classificazione (I
specie o punto di salto, II specie, III specie o eliminabile);
asintoti verticale, orizzontale ed obliquo nel grafico probabile di una funzione;
proprietà delle funzioni continue: teorema di esistenza degli zeri; teorema di Weierstrass.
4) Derivate delle funzioni di una variabile e studio di funzioni
derivate come limite del rapporto incrementale; significato geometrico della derivata;
continuità e derivabilità; derivata destra e sinistra;
derivate di funzioni elementari (costante, potenza, esponenziale, logaritmica, seno e coseno),
algebra delle derivate (somma, prodotto, quoziente), derivate delle funzioni composte ed
inverse; derivate di ordine superiore al primo;
punti stazionari per una funzione: massimi e minimi assoluti e relativi e punti di flesso a
tangente orizzontale; punti di non derivabilità e loro classificazione: punti di flesso a tangente
verticale, cuspidi e punti angolosi; concavità di una curva;
applicazioni geometriche del concetto di derivata (equazione della retta tangente e normale a
una curva; tangenza tra due curve).
5) Teoremi fondamentali del calcolo differenziale
teoremi di Rolle, Cauchy (cenni) e Lagrange;
significato geometrico dei teoremi di Rolle e Lagrange;
regola di De l’Hospital e risoluzione di forme indeterminate;
problemi di massimo e di minimo;
studio del grafico di una funzione.
6) Integrali
integrale indefinito come operatore lineare; primitiva di una funzione; integrazioni immediate;
integrazione per scomposizione; integrazione per sostituzione e per parti;
integrazione di funzioni razionali fratte;
definizione di integrale definito, suo significato geometrico, sue proprietà e calcolo; teorema
fondamentale del calcolo integrale,
applicazioni geometriche degli integrali definiti (calcolo di aree e di volumi di solidi di
rotazione);
20
teorema del valor medio per gli integrali; (*)
funzioni integrabili e integrali impropri (le funzioni integrabili; integrali di funzioni illimitate;
integrali su intervalli illimitati); funzione integrale. (*)
Cenni alle equazioni differenziali. (*)
(*) da completare dopo il 15 maggio
4. Tempi della disciplina
Fino al 15 maggio sono state svolte complessivamente 100 ore di lezione, ripartite secondo i
tempi di seguito indicati. Tali tempi sono comprensivi delle ore utilizzate per le lezioni e per le
verifiche scritte e orali.
Moduli
Contenuti
Tempi (u.o)
1
Premesse all’analisi
10
2
Limiti di funzioni reali di variabile reale
23
3
Funzioni continue
17
4
Derivate e studio di funzioni
20
5
Teoremi sulle funzioni derivabili
19
6
Integrali
11
5. Attività curriculari ed extracurriculari
I progetti/attività a cui ha aderito una parte degli alunni della classe sono già elencati, per il
Dipartimento Galileo, nella parte generale.
Più in dettaglio, nell’ambito del Progetto POF “Big maths” si sono tenuti:
- un corso di cinque ore, a febbraio, per gli alunni che presentavano delle insufficienze gravi al
termine del primo quadrimestre;
- circa dodici incontri di approfondimenti tematici per il potenziamento della matematica;
- le lezioni del progetto Dictynna in collaborazione con l'Università di Trieste;
- un corso di Autovalutazione e orientamento in preparazione delle prove di ammissione alle
facoltà scientifiche.
6. Metodologia
Riepilogo e ripasso delle conoscenze necessarie come prerequisiti come introduzione ai nuovi
argomenti.
Presentazione dei contenuti in forma problematica per favorire negli allievi l'apprendimento
significativo per scoperta; sviluppo di lezioni dialogate, in base alla risposta della classe;
formalizzazione dei concetti teorici con lezioni frontali.
Applicazione dei concetti con svolgimenti di esempi/esercizi alla lavagna, (con gradazione
progressiva delle difficoltà) da parte del docente e, successivamente, degli studenti a rotazione.
Assegnazione della teoria da studiare e indicazioni sugli esercizi da svolgere per casa.
Correzione del lavoro domestico su richiesta della classe.
Controllo dell’acquisizione dei contenuti mediante diverse tipologie di verifica.
Interventi di recupero in caso di mancata assimilazione utilizzando lo sportello
didattico/potenziamento.
7. Utilizzo di diversi strumenti didattici
libro di testo, appunti e/o schemi tratti da altre fonti o preparati dall’insegnante,
lavagna bianca con pennarelli colorati,
21
schermo collegato a pc nella prima parte dell'anno e, successivamente Lavagna Interattiva
Multimediale (LIM),
software Geogebra per la costruzione di grafici di funzioni.
22
FISICA
Docente: prof.ssa Manfroi Tiziana
Testo in adozione: U. Amaldi, L'Amaldi per i licei scientifici, Vol. 2-3, Zanichelli Editore, Bologna,
2012
Monte ore svolto: 72
1. Profilo del gruppo classe
La classe, composta da 14 alunni, si è dimostrata sufficientemente attenta durante le lezioni, mentre
una parte consistente della classe ha anche aderito ad iniziative di ampliamento dell’offerta
formativa.
Anche se il profitto della classe non è omogeneo, si può affermare che, mediamente, la classe
presenta un livello di profitto sufficiente.
In particolare, circa un quinto della classe presenta una conoscenza discreta, in alcuni casi anche
approfondita, dei contenuti e della terminologia;
il resto del gruppo, a causa di uno studio prevalentemente mnemonico e non sempre adeguato, ha
raggiunto mediamente dei risultati sufficienti.
La maggior parte della classe comunque:
- sa esprimersi con un linguaggio sufficientemente appropriato;
- conosce le principali grandezze fisiche, le unità di misura e le relazioni fondamentali;
- sa interpretare e spiegare semplici fenomeni reali mediante le conoscenze acquisite.
Solo un gruppo ristretto, però, è stato in grado di rielaborare le conoscenze acquisite e di applicarle
per la risoluzione di semplici problemi.
2. Finalità e obiettivi
Finalità e obiettivi didattici generali
14) Essere chiaro e ordinato nell’esposizione scritta e orale.
15) Saper leggere e interpretare il libro di testo.
16) Saper mettere a confronto il libro di testo con la lezione dell’insegnante.
Obiettivi specifici per la fisica
• Saper acquisire una conoscenza strutturata della fisica come scienza.
• Saper utilizzare in modo corretto e appropriato il linguaggio scientifico.
• Saper applicare le conoscenze acquisite a semplici problemi.
• Saper leggere e interpretare semplici realtà fenomenologiche esterne grazie alle
conoscenze acquisite.
3. Contenuti disciplinari
A causa di una serie di avvenimenti non previsti in fase di programmazione e/o della concomitanza
di altre attività (di orientamento, uscite didattiche, simulazioni), e del tempo dedicato allo
svolgimento delle esercitazioni di matematica, le ore effettivamente svolte non corrispondono al
monte ore previsto nel piano di lavoro di inizio anno, pertanto anche lo svolgimento della
programmazione ha subito un considerevole ritardo e gli ultimi moduli, inizialmente previsti, non
sono stati svolti.
1) Carica elettrica e legge di Coulomb
Carica elettrica. Conduttori ed isolanti. Elettrizzazione per strofinio, per contatto e per induzione.
Polarizzazione nei dielettrici. Elettroforo di Volta. Legge di Coulomb. Principio di sovrapposizione.
Forza elettrica nel mezzo, costante dielettrica relativa.
2) Il campo elettrico
Campo elettrico, sua rappresentazione mediante le linee di campo. Principio di sovrapposizione.
Analogie fra campo elettrico e campo gravitazionale. Campo generato da una carica puntiforme.
Flusso di un campo elettrico e teorema di Gauss.
23
Campo elettrico generato da una superficie piana infinita di carica.
Campo generato da un filo carico di lunghezza infinita.
Campi generati da distribuzioni sferiche di carica.
3) Il potenziale elettrico
Lavoro delle forze elettrostatiche, energia potenziale elettrica. Potenziale elettrico. Differenza di
potenziale, superfici equipotenziali per una distribuzione di carica puntiforme ed una omogenea
all’interno di un condensatore piano. Circuitazione del campo elettrostatico. Conservazione
dell’energia meccanica nel campo elettrico. Cenni alle applicazioni del potenziale in ambito
medico.
4) Fenomeni di elettrostatica
La distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico, effetto delle punte; campo
elettrico e potenziale in un conduttore sferico cavo. Messa a terra.
Capacità elettrica di un conduttore, capacità di un condensatore piano. Effetto di un dielettrico sulla
capacità di un condensatore. Condensatori in serie e in parallelo.
Energia immagazzinata in un condensatore.
5) La corrente elettrica
Intensità di corrente elettrica. Generatore ideale di tensione.
Circuiti elettrici. Prima legge di Ohm. Leggi di Kirchhoff per nodi e maglie. Resistenze in serie e in
parallelo. Voltmetri ed amperometri (cenni). Forza elettromotrice e resistenza interna di un
generatore reale di tensione.
Seconda legge di Ohm, resistività. Potenza elettrica. Effetto Joule. Dipendenza della resistività dalla
temperatura, cenni ai superconduttori.
Pericolosità della corrente elettrica per il corpo umano (cenni).
Processo di carica e scarica di un condensatore, costante di tempo RC.
Estrazione degli elettroni da un metallo. Effetto termoionico. Oscillografo a raggi catodici. Effetto
fotoelettrico. Cenni all' effetto Volta.
Cenni alla corrente elettrica nei gas: curva caratteristica, saturazione, effetto a valanga.
6) Fenomeni magnetici e Campo magnetico
Magneti naturali e artificiali. Le linee del campo magnetico. Il campo magnetico terrestre.
Esperienze di Oersted ed Ampere. Campi magnetici generati da correnti. Interazione magnetecorrente e corrente-corrente. Intensità del campo magnetico. Forza esercitata da un campo
magnetico su un filo percorso da corrente.
Descrizione del campo magnetico generato da un filo rettilineo, da una spira e da un solenoide
percorsi da corrente.
Forza di Lorentz. Moto di particelle cariche in un campo elettrico e in un campo magnetico.
Flusso del campo magnetico. Circuitazione del campo magnetico.
Cenni al campo magnetico nella materia: sostanze ferromagnetiche, paramagnetiche e
diamagnetiche; permeabilità magnetica. (*)
Acceleratori di particelle. (*)
(*) da completare dopo il 15 maggio
7) Induzione elettromagnetica ed Equazioni di Maxwell
Cenni a correnti indotte, legge di Faraday- Neumann, legge di Lenz. (*)
Cenni alle equazioni di Maxwell. (*)
(*) da completare dopo il 15 maggio
4. Tempi della disciplina
Fino al 15 maggio sono state svolte complessivamente 66 ore di lezione, ripartite secondo i tempi
24
di seguito indicati. Tali tempi sono comprensivi delle ore utilizzate per le lezioni e per le verifiche
scritte e orali.
Moduli
Contenuti
Tempi (u.o)
1
Carica elettrica e legge di Coulomb
13
2
Il campo elettrico
12
3
Il potenziale elettrico
10
4
Fenomeni di elettrostatica
7
5
La corrente elettrica
14
6
Fenomeni magnetici e Campo magnetico
10
7
Induzione elettromagnetica ed Equazioni di Maxwell
6
5. Attività curricolari ed extracurricolari
I progetti/attività a cui ha aderito una parte degli alunni della classe sono già elencati, per il
Dipartimento Galileo, nella parte generale.
In particolare,
- tutta la classe ha seguito le “Lezioni Lincee di Fisica” tenutesi in dicembre;
- tutta la classe ha seguito la conferenza sulla “Matematizzazione della Fisica” del prof. Giorgi;
- sette alunni hanno frequentato diversi incontri formativi pomeridiani tenutisi presso l’Università di
Trieste, nell’ambito del Progetto POF “Stage di Fisica (Piano Lauree Scientifiche)” nel periodo
gennaio / febbraio;
- otto alunni hanno partecipato alla Visita ai laboratori del Gran Sasso seguendo la relativa
conferenza sulla Fisica delle particelle.
6. Metodologia
Riepilogo e ripasso delle conoscenze necessarie come prerequisiti come introduzione ai nuovi
argomenti.
Presentazione dei contenuti in forma problematica per favorire negli allievi l'apprendimento
significativo per scoperta; sviluppo di lezioni dialogate, in base alla risposta della classe;
formalizzazione dei concetti teorici con lezioni frontali.
Controllo dell’acquisizione dei contenuti mediante diverse tipologie di verifica.
Interventi di recupero in caso di mancata assimilazione in orario curricolare.
7. Utilizzo di diversi strumenti didattici
Libro di testo, appunti e/o schemi tratti da altre fonti o preparati dall’insegnante,
lavagna bianca con pennarelli colorati,
schermo collegato a pc nella prima parte dell'anno e, successivamente Lavagna Interattiva
Multimediale (LIM),
cd-rom della Zanichelli – “Fisica interattiva”,
presentazioni in PowerPoint della Zanichelli,
in laboratorio sono state eseguite alcune semplici esperienze di elettrostatica.
25
INFORMATICA
Elisa Fratini
Testo in adozione
L. SEROTTI, A. STURLESE, A. CHILI, Informatica con il Pascal, Applicazioni Matematiche,
Zanichelli, Bologna, 1996.
Monte ore svolto: 48 totali (di cui 33 ore svolte da Elisa Fratini)
Profilo del gruppo/classe
Il lavoro svolto con la classe è stato penalizzato dalla discontinuità dell'insegnamento
dell'informatica, dovuto al succedersi di diversi docenti. Nonostante questo, nella seconda parte
dell'anno scolastico, è stato possibile lavorare in maniera sufficientemente proficua.
L'atteggiamento della classe, complessivamente positivo, è stato caratterizzato da alti e bassi: si
sono alternati periodi di scarsa attenzione e partecipazione alle lezioni, ad altri in cui gli studenti
hanno mostrato interesse e coinvolgimento.
La classe ha una composizione molto eterogenea per quanto riguarda le capacità e le competenze
pregresse in ambito informatico. Per questo, sebbene la preparazione sia mediamente sufficiente, i
risultati ottenuti coprono una gamma molto vasta. Infatti si possono individuare due/tre studenti più
motivati che hanno mostrato di aver ben compreso gli argomenti svolti e di essere in grado di
risolvere autonomamente, o quasi, dei problemi di tipo informatico; un secondo gruppo invece,
quello che costituisce la maggior parte della classe, presenta ancora delle difficoltà, non tanto nella
comprensione degli argomenti fondamentali, quanto nella capacità di produrre un proprio elaborato
(ad esempio uno pseudo-codice). Solo pochi studenti mostrano invece delle difficoltà più gravi, di
comprensione e, di conseguenza, di rielaborazione dei contenuti.
Obiettivi specifici di apprendimento:
•
comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione;
•
acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica;
•
utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi significativi in generale,
ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline;
•
essere consapevole delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e
tecnologico nel tempo, ponendo attenzione alle conquiste scientifiche, con particolare
riguardo a quelle più recenti;
•
acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e
dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso.
L’utilizzo consapevole degli strumenti informatici, introdotta in modo critico, senza creare
l’illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione. Si possono individuare due temi
conduttori: il problema, come stimolo alla creatività informatica, ed il concetto di astrazione, come
potente strumento concettuale per risolverli.
Obiettivi formativi trasversali
•
Consolidamento dei concetti, principi e teorie scientifiche attraverso attività
operative di laboratorio
•
Individuazione delle caratteristiche e dell’apporto dei linguaggi formali e
artificiali
•
Comprensione del ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita
quotidiana
•
Utilizzo degli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla
modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuazione della funzione
dell’informatica nello sviluppo scientifico dei problemi e senza compromettere la necessaria
acquisizione di capacità mentali.
•
Documentazione efficace del lavoro svolto
Obiettivi specifici della disciplina
26
•
Comprendere i principali fondamenti teorici della scienza dell’informazione
•
Acquisire la padronanza degli strumenti dell’informatica
•
Utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi in generale e in
particolare per quelli connessi allo studio delle altre discipline
•
Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti
e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso
Metodologia didattica
Per il raggiungimento di questi obiettivi la metodologia della didattica si è basata sul procedere per
problemi, contestualizzati da brevi introduzioni sui fondamenti teorici della disciplina a cui tali
problemi fanno riferimento (ad esempio il calcolo integrale o la probabilità).
Le lezioni non sono mai state di tipo puramente frontale, ma hanno sempre previsto la
partecipazione e l'intervento degli studenti, stimolati da domande dell'insegnante e dal tentativo di
formulare possibili soluzioni.
L’attenzione è stata focalizzata più sul processo con cui viene raggiunta una soluzione, che non
sulla stessa, utilizzando ogni problema per stimolare le capacità di astrazione e la creatività
informatica.
Dato l'iniziale disorientamento della classe dovuto all'avvicendarsi di vari insegnanti, si è preferito
svolgere un insegnamento di tipo più teorico, prevalentemente in classe, che solo raramente si è
concluso con la scrittura e l'esecuzione di programmi in linguaggio Pascal in aula informatica.
Verifiche e valutazioni
Sono state svolte verifiche scritte ed orali costituite da domande per valutare la comprensione degli
aspetti fondamentali dei problemi affrontati e degli algoritmi utilizzati per risolverli. In qualche
occasione sono stati assegnati degli esercizi di lettura e modifica di un codice in Pascal o di scrittura
di brevi algoritmi (pseudo-codici).
Contenuti:
Calcolo Numerico e Simulazione (Capitoli 17 e 19 del testo consigliato)
Modulo Matrici e Soluzione di un sistema lineare di n equazioni ed n incognite. (Tempo 10%)
Cenni sulle matrici: matrice nulla, identità, simmetrica, triangolare, operazioni tra matrici (somma,
differenza, prodotto).
Scrittura di un sistema di n equazioni ed n incognite in forma matriciale.
Passaggi fondamentali del metodo di eliminazione di Gauss per la sua soluzione di un sistema di n
equazioni ed n incognite.
Modulo Metodi numerici per trovare le radici di un'equazione (gli zeri di una funzione).
(Tempo 30%)
Metodo di bisezione.
Metodo delle tangenti.
Metodo delle secanti.
Per tutti e tre i metodi si sono affrontati i seguenti aspetti: ipotesi di applicabilità, idea fondamentale
su cui si basa il metodo, algoritmo, precisione/errore e convergenza.
Modulo Probabilità e Frequenza (Tempo 40%)
Cenni di probabilità.
Definizione classica e definizione frequentista.
Legge dei grandi numeri.
Calcolo della probabilità di un evento con approccio frequentista.
Primo esercizio svolto: algoritmo per la verifica della legge dei grandi numeri con una simulazione
numerica del lancio di un dado a sei facce e calcolo della frequenza dell'evento 'esce 6'.
Problema del compleanno: calcolo classico della probabilità e algoritmo per la corrispondente
simulazione numerica per il calcolo della frequenza.
Distribuzione di Bernoulli.
Problema del Cavaliere di Merè risolto con la distribuzione di Bernoulli.
27
Secondo esercizio svolto: algoritmo per la simulazione del lancio di una moneta truccata. Confronto
fra valore della probabilità classica e frequenza dell'evento: 'si ottiene k volte 'testa' su n lanci'.
Ripasso delle funzioni ricorsive in Pascal, applicate per il calcolo dei coefficienti binomiali (primo
paragrafo cap. 18).
Passeggiate casuali: formulazione di alcuni problemi e soluzione tramite semplici algoritmi.
Metodo Monte Carlo: cenni e applicazione per il calcolo approssimato di pigreco.
Modulo Integrazione numerica. (Tempo 20%)
Metodo dei rettangoli
Metodo dei trapezi
Metodo delle parabole
Per tutti e tre i metodi si sono affrontati i seguenti aspetti: idea fondamentale su cui si basa il
metodo, cenni sugli algoritmi e applicazione dei metodi a semplici problemi di calcolo integrale.
Il linguaggio di programmazione utilizzato è stato Pascal.
SCIENZE NATURALI
Docente: Eva Godini
Libri di testo:
M. CRIPPA - M. FIORANI, Sistema Terra vol. F-G-H, A. Mondadori Scuola, Milano, 2013.
F. TOTTOLA – A. ALLEGREZZA – M. RIGHETTI, Chimica per noi, vol.Chimica organica,
A. Mondadori Scuola, Milano, 2012.
P. ATKINS – L. JONES, I materiali e la chimica, Zanichelli, Bologna, 2014.
D. SADAVA - H.C. HELLER – G.H. ORIANS – W.K. PURVES – D.M. HILLIS, Biologia, La
scienza della vita, vol.A e B, Zanichelli, Bologna, 2010.
Monte ore svolto: 122 ore fino al 15 maggio; previste altre 12 ore fino alla fine dell’anno scolastico.
PROFILO DEL GRUPPO/CLASSE
La classe durante i cinque anni si è sempre dimostrata diversificata come interesse, impegno e
risultati.
Durante quest’ultimo anno scolastico, un piccolo gruppo di alunni si è dimostrato interessato e
partecipe alle attività proposte; il resto della classe ha lavorato in maniera discontinua all’interno
dei moduli didattici programmati, non approfittando del tutto delle attività di approfondimento che
sono state effettuate.
A parte alcuni casi, già citati per impegno, non c’è stata molta interazione con l’insegnante, anche
se i rapporti sono sempre stati buoni.
Il profilo complessivo della classe è discreto.
Tre studenti hanno raggiunto risultati buoni/ottimi, due studenti risultati discreti, il resto della classe
si presenta con profitto sufficiente.
All’interno di quest’ultimo gruppo, alcuni hanno difficoltà nell’esposizione orale e/o nella
rielaborazione scritta, soprattutto riguardo ai collegamenti tra i diversi argomenti.
Programmazione modulare svolta
Metodologie didattiche:
28
Le lezioni frontali, proposte in modo interattivo e partecipato, sono state supportate ove possibile da
presentazioni in Power Point o altri materiali ricavati dalla rete internet, come ad esempio brevi
filmati. Alcuni argomenti sono stati affrontati attraverso attività di gruppo, soprattutto per quanto
riguarda i moduli Clil, dove gli studenti hanno esposto a coppie al resto della classe il prodotto del
loro lavoro di rielaborazione.
La classe ha seguito alcune lezioni di approfondimento con visita ai sismografi all’Osservatorio
Geofisico Sperimentale di Borgo Grotta Gigante ed ha eseguito il laboratorio “Trasformazione
batterica” al Life Learning Center dell’Università di Trieste, durante due mezze giornate di lavoro.
Importante è stata l’esperienza, all’interno del secondo modulo Clil, del viaggio a Kotschach
Mauthen (Austria), che ha visto in questo caso tutti gli studenti interessati alle lezioni e alle visite
guidate organizzate in tale occasione.
Tipologia delle verifiche:
La valutazione è stata effettuata attraverso verifiche orali, verifiche scritte con tipologia mista:
domande aperte, domande a spazio chiuso (tipologia B di terza prova), lettura ed interpretazione di
grafici e immagini, verifiche con risoluzione di esercizi (chimica), verifiche semi-strutturate di
tipologia Clil ed esposizioni orali con presentazione in Power Point.
La classe ha anche affrontato la prova di simulazione della seconda prova di maturità, inviata dal
MPI e una prova di simulazione di scienze della terza prova d’esame.
Modulo 1.
Geologia: vulcani, terremoti, interno della Terra e Teoria della tettonica delle placche
Ore effettuate: 24
Obiettivi: collocare all’interno della storia delle ricerche in Scienze della Terra le diverse teorie
dinamiche terrestri, individuandone i punti principali, indispensabili per una conoscenza di base in
Geologia.
 Vulcani e loro distribuzione sulla Terra in relazione alle diverse situazioni tettoniche:
vulcanesimo delle dorsali medio-oceaniche, vulcanesimo delle zone di subduzione, gli hot spot.
 Il rischio vulcanico in Italia
 I terremoti: la teoria del rimbalzo elastico
 Ipocentro ed epicentro, i diversi tipi di onde sismiche, le scale sismiche
 La distribuzione dei terremoti, superficiali, intermedi e profondi in base alle diverse
situazioni tettoniche: terremoti delle zone di dorsale, delle zone di subduzione, delle faglie
trascorrenti e delle zone di orogenesi recente.
 Il rischio sismico in Italia
 La struttura dell’interno della Terra, ricavata dallo studio delle onde sismiche
 La teoria isostatica
 La teoria della deriva dei continenti di Wegener: prove e differenze con la teoria della
tettonica delle placche
 Il campo magnetico terrestre, paleomagnetismo e sue inversioni
 La teoria dell’espansione dei fondali oceanici, supportata dagli studi sulle anomalie
magnetiche
 La teoria della tettonica delle placche: le placche litosferiche e i margini di placca
 Margini di placca divergente: le dorsali medio - oceaniche e la Rift Valley dell’Africa
orientale
 Margini di placca trascorrenti. L’esempio della faglia di S. Andreas
 Margini di placca convergenti: il sistema arco-fossa nella convergenza tra placca oceanica e
placca continentale o tra due placche oceaniche.
 Margini di placca convergenti nel caso dello scontro tra due continenti: l’orogenesi alpinohimalayana
Modulo 2. Atmosfera, meteorologia, climi e cambiamenti climatici
Ore effettuate: 22
29
Obiettivi: sviluppare una conoscenza di base dei fenomeni atmosferici e delle loro interrelazioni
anche con la chimica, la biologia e l’oceanografia, tali da poter affrontare in modo scientifico lo
studio dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.
 La struttura dell’atmosfera
 Il buco dell’ozono ed il Protocollo di Montreal
 I principali inquinanti atmosferici
 Differenza tra meteorologia e clima
 I climi
 Il bilancio termico terrestre, l’effetto serra naturale
NOTA: gli aspetti relativi ai cambiamenti climatici sono stati approfonditi nel modulo CLIL
 La pressione atmosferica, aree di alta e bassa pressione, i venti
 Circolazione generale dell’atmosfera
 Caratteristiche dei fronti perturbati alle medie latitudini
Modulo 3: modulo CLIL “Global changes”
Periodo: dal 07-01-2015 al 10-02-2015
Ore effettuate: 18, di cui:
 9 ore di lezioni interattive con materiali in PPT o in stampa
 4 ore di visione di video, con discussione
 2 di lavoro di gruppo, su materiale strutturato
 2 di verifiche strutturate di comprensione degli argomenti
 1 ora di verifica finale, con domande strutturate ed alcune brevi domande aperte
Obiettivi: collegare in un quadro globale le diverse problematiche affrontate, tra di loro
interconnesse ed interdipendenti, discutendo sia in gruppo che con l’insegnante, delle tematiche
proposte
 Il pianeta Terra come sistema chiuso
 Impronta ecologica, impronta idrica, “Earth overshoot day”
 La capacità portante degli ecosistemi
 Modelli di crescita di una popolazione: crescita esponenziale e logistica
 Il problema della crescita della popolazione
 Le piramidi di popolazione e la transizione demografica
 La misura dell’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera: “The Keeling curve”
 L’effetto serra naturale ed antropico: evidenze passate delle oscillazioni climatiche e la
ricerca in Antartide
 I dati dell’IPCC sul riscaldamento globale
 Ocean acidification
 Impatti del riscaldamento globale, azioni di mitigazione ed adattamento
Modulo 4. Biologia molecolare e biotecnologie
Ore effettuate: 28
Obiettivi: approfondire gli argomenti di biologia molecolare affrontati finora nell’ottica delle
moderne biotecnologie, presentate come nuove opportunità per la ricerca bio-medica e per
l’agricoltura, in quest’ultimo caso valutando i pro e i contro delle applicazioni della ricerca.
 Controllo dell’espressione genica nei procarioti – l’operone .
 Controllo dell’espressione genica negli eucarioti: fattori di trascrizione, esoni ed introni,
splicing.
 Clonazione riproduttiva: procedimento, risultati e problematiche.
 Le cellule staminali, diversi tipi e funzioni.
 Clonazione terapeutica: procedimento e prospettive future.
 Il ciclo cellulare ed il suo controllo tramite i check point.
 I tumori: cosa sono, tumori maligni e benigni, caratteristiche delle cellule nei due tipi.
 Oncogeni e oncosopressori nella genesi di un tumore.
30











Cenni alle biotecnologie antiche: fermentazioni di lieviti e batteri, gli incroci selettivi in
agricoltura ed allevamento.
Gli enzimi di restrizione: cosa sono, come agiscono, per cosa vengono utilizzati.
I vettori genici – Plasmidi, cenni ai vettori virali e ai cromosomi artificiali.
Inserzione di un gene in un vettore plasmidico tramite trasformazione batterica.
La clonazione genica, le biblioteche geniche.
La PCR e il suo utilizzo.
La tecnica di indagine del DNA fingerprinting, mediante elettroforesi su gel.
Le sonde geniche, cenni ai microarray.
Esempio di applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante: la produzione di insulina
tramite batteri
Gli organismi geneticamente modificati in agricoltura: specie agricole e modificazioni più
comuni, pro e contro.
Approfondimento facoltativo: il problema alimentare legato all’aumento della popolazione
e la necessità di una seconda rivoluzione verde: diverse tecniche, pro e contro.
Modulo 5: modulo CLIL “Renewable energy”
Periodo: dal 24-04-2015 al 29-05-2015
Premessa: la parte caratterizzante di questo modulo è stato un viaggio-studio di tre giorni a
Kotschach-Mauthen (Austria), dove gli studenti hanno seguito lezioni e visite guidate, in lingua
inglese, ad impianti per la produzione di energia con fonti rinnovabili.
Ore effettuate: 17, di cui:
 1 ore di lezione frontale introduttiva
 3 ore di esposizioni con presentazioni in PPT da parte degli studenti sulle fonti rinnovabili di
energia
 10 ore di lezioni e visite guidate ad impianti per la produzione di energia con fonti
rinnovabili, all’interno del viaggio-studio in Austria
 3 ore di esposizioni dei lavori finali degli studenti sulle attività svolte in Austria
Obiettivi: migliorare la capacità di comprensione orale di argomenti scientifici, prendere appunti
in lingua inglese in modo da rielaborare ed utilizzare i contenuti in una presentazione in PPT da
esporre poi in classe, approfondire la conoscenza sulle fonti rinnovabili di energia
 Le fonti energetiche rinnovabili: energia eolica, idroelettrica, solare termica e fotovoltaica,
le biomasse, il biogas, l’energia geotermica (quest’ultima solo in teoria, non all’interno del
viaggio-studio)
 Alcuni modi per immagazzinare energia: attraverso i bacini idroelettrici e con il metodo di
sollevamento idraulico di una massa (al momento ancora in fase di studio).
 L’utilizzo integrato di diverse fonti energetiche: energia solare e biomasse ; energia eolica e
idroelettrica; le biomasse ed il teleriscaldamento
Modulo 6: Nanomateriali , chimica organica e materiali polimerici
Ore effettuate: 20
Obiettivi: introdurre le basi della chimica organica, a partire dalla lavorazione del greggio, e fare
alcuni esempi di nuovi materiali, i nano materiali, e di nanotecnologie in fase di studio
 Definizioni e dimensioni dei nano materiali
 Il grafene e i nano tubi di carbonio
 Esempi di utilizzi dei nano materiali in medicina, per usi energetici e in ecologia
 Struttura di base delle molecole organiche e tipi di ibridazione del carbonio
 Gli idrocarburi alifatici e aromatici
 Alcani e cicloalcani: nomenclatura degli isomeri strutturali, conformazione eclissata e
sfalsata
 Steroisomeri, centro chirale e attività ottica
 Combustione ed alogenazione degli alcani per sostituzione radicalica
 Gli alcheni, isomeri cis e trans, E e Z
31




Gli alchini
Reazioni di addizione al doppio legame negli alcheni
Il petrolio e le sue principali fasi di trasformazione in una raffineria
I polimeri e le materie plastiche
Materia d’insegnamento
Docente
Testo in adozione
N.° ore svolte
STORIA
Gian Luigi Blasina
V.Castronovo MilleDuemila una storia
al plurale, vol. 3, La Nuova Italia
60
Nella programmazione si sono seguite le indicazioni nazionali per quanto concerne il profilo
generale delle competenze,nonché quelle del POF d’istituto. Agli alunni si è cercato di comunicare
il senso dell’insegnamento della Storia;la dimensione storica,appunto,delle piu’svariate dimensioni
della realta’umana;le connessioni,prossime o lontane nel tempo tra le vicende piu’ significative
dell’Italia,dell’Europa,e del mondo nel secolo ventesimo. Gli alunni sono stati “accompagnati” in
un percorso anche di confronto tra il tempo attuale e il passato;la sopravvivenza del passato nel
loro presente, la necessita’della ricerca,sempre rinnovata,delle origini della realta’attuale. A tale
fine si è fatto tesoro anche dell’esperienza familiare degli alunni,discutendo anche sui modi in cui
nelle loro famiglie si è serbata memoria delle vicende novecentesche. Interessante è stato pure il
confronto tra lo studio sul manuale scolastico e gli appunti presi in classe,da un lato,e cio’che dei
principali fatti del ‘900 gli alunni conoscevano da altre fonti. Allo studio della Storia si richiede
altresi’ il fine di far acquisire una sempre più precisa consapevolezza dei diritti e dei doveri di
cittadinanza da parte dei ragazzi.
I risultati ottenuti sono stati verificati soprattutto attraverso verifiche sul modello della “terza prova”
dell’Esame di Stato;con interrogazioni orali,e pure i compiti scritti di Italiano,se di carattere storico.
Il dialogo educativo,vario nel corso dell’anno,per impegno e interesse,ha comunque segnato un
progresso,considerando anche che la classe ha cambiato,in quinta,l’insegnante di Storia e Filosofia.
Scansione periodica della trattazione dei contenuti della materia
PERIODO
STORIA
L’Europa e il mondo al principio del xx secolo
I motivi della crisi
La guerra mondiale;le strategie,gli obiettivi,i modi del
settembre/novembre
combattere e loro mutamento,gli strumenti
Le conseguenze politiche ed economiche
dicembre/gennaio
La rivoluzione russa
Il dopoguerra in Italia,la crisi dei socialisti e dei liberali
La nascita del fascismo;la presa del potere;la fine dell’Italia
liberale
32
La societa’italiana durante il fascismo
L’Unione Sovietica;da Lenin a Stalin
La Germania da Weimar al terzo Reich;Hitler,il dibattito sulla
sua figura;caratteri del regime
febbraio/marzo
aprile/maggio
La categoria interpretativa “totalitarismo”,sua utilita’e suoi
limiti
La crisi economica mondiale,Keynes
La crisi politica
La guerra;gli obiettivi nel ’39;gli sviluppi nel ’40;l’Italia in
guerra;l’attacco alla Russia;la “svolta”nel ’43;la guerra nel
Pacifico;la sconfitta dell’asse;la sconfitta del Giappone
La guerra in Italia;dal 25luglio all’8settembre;il dibattito sulla
guerra di liberazione
Il dopoguerra in Europa;la “guerra fredda”;la guerra di Corea
L’Italia dal 45 al “centrismo”
La cultura della contestazione generale e il Viet Nam
Materia d’insegnamento
Docente
Testo in adozione
N.° ore svolte entro il 15 maggio
FILOSOFIA
Gian Luigi Blasina
Reale -Antiseri, Storia della Filosofia
Ed La Scuola
52
Gli obiettivi educativi della filosofia si è tentato di raggiungere attraverso lo studio dei fondamenti
di quelli che son considerati tra i piu’rappresentativi esponenti del pensiero speculativo dell’800,la
cui opera appare riccadi interesse e di occasioni di dibattito,ancora oggi. Il lavoro svolto dalla
classe nel corso dell’anno ha cercato di rendere,quanto piu’possibile’gli alunni capaci di riflettere
criticamente sulle diverse forme del sapere, sul rapporto tra cultura e vita;confrontare e valutare le
diverse opinioni,i loro fondamenti,la loro coerenza logica;riflettere sui propri pensieri e opinioni per
confrontarli e discuterli;usare le proprie capacita’logiche per affrontare un dialogo proficuo su temi
anche profondi e di una certa complessita’
Per raggiungere nel modo migliore gli obiettivi educativi,la valutazione del lavoro svolto dagli
alunni ha utilizzato verifiche sul modello della “terza prova”dell’Esame di Stato;oltre a cio’le
interrogazioni orali e,per quanto possibile,discussioni in classe,soprattutto su aspetti della filosofia
riconosciuti dagli stessi alunni particolarmente importanti o vicini alla loro esperienza di vita.
Scansione periodica della trattazione dei contenuti della materia1:
PERIODO
settembre/gennaio
FILOSOFIA
Hegel:caratteri fondamentali della dialettica;figure dello
Spirito Soggettivo:”servo padrone”,”coscienza
infelice”;Spirito
Oggettivo:famiglia,societa’civile,Stato;Spirito Assoluto:arte
,religione,filosofia
33
Contro Hegel
Schopenhauer:il mondo come rappresentazione;il mondo
come volonta’;l’etica
Kierkegaard:l’uomo nel rapporto con se stesso en el rapporto
con Dio;lo stadio estetico;la scelta etica;il “salto nel
vuoto”della fede
Feuerbach:dalla teologia alla antropologia
febbraio/marzo
aprile/maggio
Marx:il materialismo storico(i concetti di
struttura,sovrastruttura e loro relazione); le fasi della lotta di
classe;da Marx al marxismo,influenze al di la’della
filosofia(storia,arte,antropologia…)
Nietzsche; contro la logica,contro la morale,contro la
religione;la nascita della morale;il superuomo;l’eterno
ritorno;difficolta’di interpretare questo pensiero(le piu’
diverse letture fatte nel tempo,le polemiche ancora aperte)
Freud e la filosofia;motivi di interesse;le strutture della
psiche umana(loro genesi,scopo e azione)
DISCIPLINA:
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Docente:
DIEGO MICHELI
Testo in adozione:
MARCO BONA CASTELLOTTI NELLA STORIA DELL’ARTE” VOL 5
Da Cezanne ai nostri giorni.
ELECTA SCUOLA
Monte ore svolto:
dei tempi previsti: 33 settimane (2h settimanali), sono state svolte
effettivamente 54 ore di lezione fino al 15 maggio.
Si prevedono ulteriori 8 unità orarie da svolgere entro la fine delle lezioni.
In queste ore si prevede di dare spazio a ripetizioni ed approfondimenti
relativi al modulo 3 e completare gli argomenti del modulo 4.
Ore presunte totali nell’intero anno scolastico: 62.
PROFILO DEL GRUPPO/CLASSE
Il gruppo classe, molto ridotto, ha dimostrato partecipazione ed interesse per la disciplina
diversificati. Tutti gli allievi hanno avuto un profitto complessivamente positivo. Alcuni studenti si
sono impegnati costantemente affinando il metodo di lavoro e migliorando le capacità critiche ed
espositive. Per gli altri allievi l’applicazione è stata nel complesso più che sufficiente, ma non per
tutti costante, in alcuni casi lo studio è stato ancora meccanico ed alcuni studenti hanno incontrato
difficoltà di sintesi espositiva e di interpretazione critica.
34
Il profitto globale è stato tra il sufficiente ed il discreto. Il trenta per cento degli studenti ha
dimostrato una preparazione buona o eccellente, alcuni allievi hanno ottenuto risultati discreti, per
gli altri studenti le competenze raggiunte nel corso dell’anno scolastico sono state sufficienti o
appena sufficienti.
OBIETTIVI REALIZZATI
STORIA DELL’ARTE
CONOSCENZE E ABILITA’
La classe mediamente:
- è in grado di conoscere i prodotti artistici dei periodi trattati, nell’evoluzione delle configurazioni
stilistiche e nell’interpretazione delle personalità artistiche;
- ha acquisito la capacità di leggere e confrontare le opere d’arte ed architettura studiate,
rapportandole al contesto culturale che le ha prodotte;
- ha parzialmente acquisito la consapevolezza della possibilità di letture diverse di un’opera, per
ottenere risultati di sintesi critica nel contributo delle varie espressioni artistiche;
- è in grado di utilizzare la terminologia specifica della disciplina inerente l’arte e l’architettura dei
periodi trattati.
COMPETENZE
Saper utilizzare gli strumenti fondamentali per la fruizione del patrimonio artistico.
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici, rapportando le opere architettoniche ed
artistiche al contesto che le ha prodotte, anche con elementi di sintesi critica.
Saper utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa scritta, verbale e la comprensione di testi scritti specifici.
DISEGNO
CONOSCENZE E ABILITA’
La classe mediamente:
- ha acquisito conoscenze metodologiche per operare analisi e rielaborazioni grafiche di opere
studiate nella storia dell'arte e dell’architettura;
- ha approfondito le capacità di cogliere gli elementi peculiari di un prodotto artistico, nei suoi
elementi costitutivi e stilistici.
- ha approfondito la conoscenza della corretta applicazione del linguaggio grafico in funzione dei
temi di rielaborazione affrontati.
COMPETENZE
Saper osservare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà ed operare appropriate
rielaborazioni grafiche del patrimonio architettonico ed artistico.
PROGRAMMAZIONE SVOLTA
MODULO 1 - Dal Postimpressionismo all’Art Nouveau.
CONTENUTI
U.D. 1 I presupposti dell’Art noveau: la “Arts and Crafts Exibition Society” di William Morrris.
U.D. 2 Il Postimpressionismo.
35
Caratteri generali del Postimpressionismo.
P. Cezanne: “Natura morta con tenda e brocca a fiori”, “Giocatori di carte”, “Donna con
caffettiera”, “Le grandi bagnanti”, “Monte Sainte-Victoire”.
Vincent Van Gogh: riferimenti biografici. “I mangiatori di patate”, “Ritratto di Père
Tangui”, “Vaso con i girasoli”, “La camera dell’artista ad Arles”, “Notte stellata”, “Campo
di grano con volo di corvi”.
P. Gauguin: “La visione dopo il sermone”.
U.D. 3 La Secessione a Berlino, Monaco e Vienna. E.Munch: “La bambina malata”, “Angoscia”,
“L’urlo”, “Sera sul viale Karl Johann”, “Danza della vita”.
F. von Stuck: “Il peccato”. G.Klimt: “Il bacio”, “Nuda veritas”, “Giuditta II”, “Ritratto di
Adele Bloch-Bauer”.
U.D. 4 L’Art nouveau in Europa: caratteri generali dell’architettura.
L’architettura della Secessione. Il Modernismo catalano e Antonì Gaudì.
Il superamento dell’ Art noveau. Adolph Loos: “Casa sulla Michaelerplatz”.
TEMPI
10 ore.
MODULO 2 – La nascita delle Avanguardie.
CONTENUTI
U.D. 1 Caratteri generali delle Avanguardie del primo ‘900.
U.D. 2 L’Espressionismo.
Caratteri generali dell’Espressionismo.
I Fauves: la purezza di mezzi. H. Matisse: “La danza”, “La tavola imbandita”,
“Nudo blu III”.
Die Brucke. E. L. Kirchner: “ Marcella ”(1910), “ Entrando in mare”, “Scena di strada
berlinese”, “Cinque donne per la strada”. E. Heckel: “Autoritratto”.
L’architettura espressionista. Erich Mendelsohn: “Torre Einstein”.
U.D. 3 Il Cubismo.
P. Picasso - il periodo blu e rosa: “La vita”, “I saltimbanchi”.
La nascita del cubismo.
P. Picasso: “Les demoiselles d’Avignon”. G. Braque: ”Case all’Estaque”.
Braque e Picasso: cubismo analitico e sintetico. G. Braque:”Piano e mandola”,
”Piatto di frutta, asso di fiori”.
P. Picasso: “Ritratto di Ambroise Vollard”, “Il violino”, “Natura morta con la sedia impagliata”.
Sviluppi del cubismo - J. Gris: “La bottiglia di anice”.
P. Picasso: “Guernica”.
U.D. 4 Il Futurismo.
Caratteri generali del Futurismo. I manifesti.
U. Boccioni: “La città che sale”, “Rissa in galleria”, “La risata”, “Stati d’animo II - gli
addii”, “Forme uniche nella continuità dello spazio”.
G. Balla: “Dinamismo di un cane al guinzaglio”, “Bambina che corre sul balcone”,
“Velocità di una motocicletta”,“Linee forza del pugno di Boccioni”.
C. Carrà: “I funerali dell’anarchico Galli”.
L’architettura futurista di Antonio S. Elia.
U.D. 5 L’ Astrattismo.
Caratteri generali dell’Astrattismo.
Il Cavaliere azzurro. Kandinskij e lo spirituale nell’arte. V. Kandinskij: “Primo acquerello
astratto”, “Improvvisazione 21a”, “Composizione IV”, “Composizione VIII”.
P. Klee: “ Architettura con bandiera rossa”, “Senecio”; “Strada principale e strade
secondarie”.
36
Il neoplasticismo e De Stijl. P. Mondrian: “Albero argentato”; “Composizione n.10 (Molo e
oceano)”, “Composizione con rosso giallo e blu” (1921), “Composizione con rosso
azzurro e giallo” (1930), “Composizione a losanghe”.
Theo van Doesburg: “Controcomposizione XIII”.
G. Rietveld: “Casa Schröder” a Utrecht, “Sedia rossa e blu”.
TEMPI
14 ore.
MODULO 3 – L’arte tra le due guerre e l’affermazione dell’architettura moderna.
CONTENUTI
.
U.D. 1 Il Dadaismo. Il Manifesto (1918). Hans Harp: “Secondo la legge del caso”.
Marcel Duchamp: “Fontana”, “Ruota di bicicletta”, “L.H.O.O.Q.”.
Man Ray: “Cadeau”, “Champ delicieux”, “Le Violon d’Ingres”.
U.D. 2 Il Surrealismo.
Surrealismo figurativo. Max Ernst: “Ubu imperator”, “La vestizione della sposa”. Renè
Magritte: “Il tradimento delle immagini”, “Luomo con la bombetta”, “Golconde”,“L'impero
delle luci”. Salvator Dalì: ”Persistenza della memoria”, “Sogno causato dal volo di un'ape
intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio”.
Surrealismo non figurativo. Juan Mirò:”Carnevale di Arlecchino”.
U.D. 3 La Metafisica. Giorgio de Chirico: “L’enigma dell’ora”, “Ritratto premonitore di Guillaume
Apollinaire”, “Ettore e Andromaca”, “Le Muse inquietanti”.
U.D. 4 “Novecento” e Realismo magico. Mario Sironi: “L’allieva”. Felice Casorati: “Meriggio”.
U.D. 5 L’affermazione dell’architettura moderna.
U.D. 6 L’esperienza del Bauhaus.
W. Gropius: “Officine Fagus”, il “Bauhaus” a Dessau.
L. Mies van der Rohe: le ricerche negli anni venti. “Il padiglione di Barcellona”, “Casa
Tugendhat” a Brno.
U.D. 7 Le Corbusier – gli anni venti e trenta. I cinque punti per una nuova architettura. “Villa
Stein”, Ville Savoye”.
U.D. 8 L’architettura Organica. F. L. Wright: “Casa Robie”, “Casa sulla cascata”.
U.D. 9 G.Terragni: “Novocomum”, “Casa del fascio” a Como.
TEMPI
21 ore.
MODULO 4 – Arte ed architettura dal dopoguerra agli anni ’70.
CONTENUTI
U.D. 1 L’Informale.
L’informale americano. Jackson Pollock: “Eyes in the Heat”, “Cathedral”.
L’Informale in Italia. Alberto Burri: “Grande sacco”. Lucio Fontana: “Concetto spaziale.
Attesa”.
U.D. 2 Il ritorno dell’interiorità.
Francis Bacon: “Tre studi di figure alla base di una Crocefissione”, “Studio del Ritratto di
Innocenzo X di Velàzquez”.
Henry Moore. “Figura giacente”.
U.D. 3 La Pop Art.
Andy Warhol: “Campbell’s Soup Can I”, “Marilyn”, “Gold Maryilyn Monroe”.
Roy Lichtenstein: “I Know How You Must Feel, Brad”.
37
U.D. 4 L’architettura tra modelli razionalisti e nuove ricerche, nel secondo dopoguerra.
L. Mies van der Rohe: “Seagram Building”.
Le Corbusier: “Notre Dame du Haut” a Ronchamp, “Unitè d’habitation” a Marsiglia.
F. L. Wright: “Museo Guggenheim”.
Nuova architettura e tradizione: l’elaborazione di un linguaggio.
BBPR: “Torre Velasca” a Milano.
U.D. 5 Architettura degli anni ’70.
L’approccio storicista. Aldo Rossi: “Unità residenziale nel Quartiere Galleratese” a Milano.
High-Tech. R. Piano e R. Rogers “Centre Pompidou” a Parigi.
TEMPI
13 ore.
MODULO 5 – Interpretazioni e riproduzioni grafiche di un’opera d’arte e di architettura.
CONTENUTI
U.D. 1 Riproduzione e analisi scrittografica di una architettura studiata nella storia dell'arte:
- Joseph Maria Holbricht: “Palazzo della Secessione”.
U.D. 2 Analisi grafica e scrittografica di un’opera pittorica studiata nella storia dell'arte:
Giorgio de Chirico: “Le Muse inquietanti”/ Salvator Dalì: “Sogno causato dal volo di un'ape
intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio”.
TEMPI
4 ore.
METODI
STORIA DELL’ARTE
Nel corso delle lezioni è stata privilegiata la lezione frontale e l’analisi di testi iconici.
L’attività didattica è stata organizzata in modo da dare spazio agli interventi personali degli allievi
ed il lavoro disciplinare e le spiegazioni sono state svolte con inquadramenti generali e
focalizzazioni particolari in relazione alla scelta di artisti e tematiche ritenute più significative ed
emblematiche per ciascun periodo storico.
Nella presentazione degli argomenti di studio è stata evidenziata la necessità di avere come punto
di riferimento il contesto storico e culturale nel quale le opere sono state realizzate e si è cercato di
stimolare gli studenti al confronto di opere relazionabili sul piano iconografico o tematico per
individuare analogie e differenze.
Gli interventi di recupero sono stati effettuati sempre in orario curricolare. Sono state comunque
svolte lezioni di riepilogo e sintesi degli argomenti trattati attraverso i modi della didattica breve.
DISEGNO
Le lezioni di disegno sono state finalizzate all’analisi ed interpretazione grafica e scrittografica di
opere studiate nella storia dell'arte e dell’architettura.
E’ stata privilegiata la lezione strutturata con schemi preparati su carta, congiuntamente
alle ricerche individuali che i singoli allievi hanno sviluppato in relazione alle opere trattate.
STRUMENTI
STORIA DELL’ARTE
Libro di testo, fotocopie, immagini tratte da testi didattici e monografici, video e immagini
a monitor.
38
DISEGNO
Lavagna, strumenti per il disegno tecnico e per il disegno a mano libera, fotocopie e materiale
didattico appositamente predisposto.
TIPOLOGIE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE:
STORIA DELL’ARTE
Sono state effettuate verifiche semistrutturate sui moduli svolti.
Nel secondo quadrimestre (modulo 3 L’arte tra le due guerre e l’affermazione
dell’architettura moderna) e nei casi di recupero delle insufficienze le
verifiche sono state orali.
E’ stata inoltre sperimentata una simulazione di terza prova dell’Esame di
stato riferita alla tipologia B.
Nelle verifiche semistrutturate i quesiti su testi iconici sono sempre stati
supportati da un’immagine messa a disposizione dello studente.
DISEGNO
Sono state effettuate verifiche formative in itinere e la valutazione finale degli
elaborati grafici e scrittografici prodotti.
VALUTAZIONI:
per i criteri di valutazione ci si è attenuti a quanto previsto nel Piano
dell’Offerta Formativa.
ESPERIENZE EXTRACURRICOLARI ED USCITE DIDATTICHE
Tre allievi della classe hanno partecipato, per alcune ore, nei mesi gennaio, febbraio e marzo al
Progetto POF del Dipartimento Michelangelo “Tecnologie informatiche per il Disegno – Corso
Cad”.
Il Progetto (12 unità orarie), prevedeva un primo ciclo di lezioni finalizzato all’acquisizione degli
elementi di base 2D di un software cad nativo .dwg, diretto concorrente dell’Autocad, standard di
riferimento del disegno architettonico.
Nella seconda fase del progetto veniva sviluppata una pratica laboratoriale di utilizzo del sofware
per la rappresentazione grafica di elementi architettonici.
Un allievo ha completato il corso fino all’ottenimento del credito formativo.
Negli anni precedenti gli studenti avevano già partecipato ad altri progetti POF inerenti la disciplina
del Disegno. Due allievi avevano frequentato il “Corso Cad” nell’A.S. 2012/13 e nove studenti
avevano partecipato al Progetto “Pensare per Figure – Corso di Design” nell’A.S. 2013/14.
Nel dicembre dell’anno scolastico in corso, inoltre, la classe ha effettuato una uscita didattica a
Passariano, per visitare la mostra “Man Ray a Villa Manin”. La visita è stata organizzata quale
approfondimento del programma curricolare del modulo “L’arte tra le due guerre e l’affermazione
dell’architettura moderna”.
39
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PROF. PAOLO VACCARI
TESTO IN ADOZIONE: NESSUNO
CLASSE 5 G
MONTE ORE SVOLTO: N° 50
PROFILO GRUPPO CLASSE
La classe è composta da n°10 studenti e da n°4 studentesse. Il numero limitato di allievi-e avrebbe
dovuto garantire la possibilità di una situazione didattica privilegiata, ma la classe si è sempre
distinta per il numero elevatissimo di assenze, di entrate in ritardo ed uscite anticipate.
Inoltre considerando il modesto livello di preparazione e di conoscenza delle attività sportive in
generale, associate ad una partecipazione non certo costante e ad una attenzione ed impegno
alquanto discontinuo, la classe ha raggiunto una preparazione non molto soddisfacente.
Soprattutto alcuni allievi non hanno frequentato regolarmente e nel corso dell’ intero anno
scolastico, non hanno dimostrato interesse per gli aspetti teorici della materia e non sempre hanno
partecipato attivamente alle lezioni pratiche.
Si possono quindi individuare almeno due fasce di profitto. Alla prima appartengono un numero
molto ristretto di allievi-e che hanno partecipato con un certo impegno, ottenendo quindi buoni
risultati. Alla seconda fascia appartiene, un numero più elevato di allievi, caratterizzato da più
modeste attitudini, capacità e competenze, i quali hanno dimostrato inoltre un interesse alquanto
limitato, apparendo spesso poco motivati, poco attenti e quindi poco impegnati. Tale atteggiamento,
ha influito negativamente sul rispettivo profitto.
Inoltre solamente alcuni allievi hanno partecipato all’ attività sportiva d’ Istituto, mentre Zio
Stefano, unico studente coinvolto nel progetto Galileo Atleta, ha partecipato anche alle fasi dei
Campionati Studenteschi in più discipline.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE,
CAPACITA’ E CONTENUTI IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
- conoscenza organi, strutture e funzioni del corpo umano
- comprensione dei fattori che intervengono nello sviluppo del corpo umano
- conoscenza delle nozioni fondamentali inerenti il movimento
- conoscenza delle dinamiche evolutive dello sviluppo
- conoscenza, sviluppo e allenamento delle capacità motorie
- favorire uno stile di vita salutare ed attivo
- l’attività motoria e sportiva come abitudine di vita
- conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra di alcune discipline
- conoscenza delle discipline sportive, dei regolamenti, delle caratteristiche e delle problematiche
- capacità condizionali, coordinative e mobilità articolare adeguatamente sviluppate in relazione alla
tipologia di prestazione che la disciplina richiede
Modulo 1
Il potenziamento fisiologico
Miglioramento delle capacità di tipo condizionabile: forza, resistenza, velocità e mobilità articolare.
Conoscenza e pratica di metodiche di sviluppo della resistenza aerobica e specifica, capacità di
svolgere attività prolungate e continue, od intervallate (corsa continua, andature varie, leggere
forme di allenamento intervallato ed in circuito); di sviluppo della forza nelle sue varie
manifestazioni, in particolare forza resistente e veloce; conoscenza di esercitazioni a carico naturale,
con sovraccarico, esercizi di opposizione e resistenza, utilizzo di attrezzi specifici per la
muscolazione; conoscenza di metodiche per il miglioramento della velocità e della coordinazione
40
neuro-muscolare e della rapidità (lavori brevi e ripetuti; esercitazioni di preatletica, skip, saltelli e
balzi).
Capacità di eseguire movimenti di diversa ampiezza e di compiere azioni motorie nel più breve
tempo possibile; acquisizione dell’automatismo del gesto efficace ed economico, suscettibile di
adattamento a situazioni mutevoli, per migliorare la destrezza.
Modulo 2
La rielaborazione ed il consolidamento degli schemi motori di base
Miglioramento delle capacità di tipo coordinativo: sviluppo della capacità di regolare, dosare e
controllare il movimento, affinamento degli schemi motori precedentemente acquisiti, in rapporto
alle mutate strutture anatomo-funzionali, con attività individuali e di gruppo; conoscenza dei
principi della coordinazione dinamica generale, del controllo dell’equilibrio sia statico che
dinamico, nei rapporti non usuali del corpo nello spazio, nella valutazione delle traiettorie, etc.
Esercitazioni atte a consentire di svolgere il gesto motorio con il massimo rendimento ed il minimo
dispendio energetico, perciò in modo rapido, preciso ed armonico. Il miglioramento di tali capacità
è avvenuto soprattutto attraverso la pratica delle attività sportive.
Modulo 3
La conoscenza e la pratica delle attività sportive
Specialità atletica leggera: tecnica, tattica e problematiche delle gare di corsa, salti e lanci; cenni di
fisica e bio-meccanica. Regole di gioco e conoscenza dei fondamentali di gioco della pallavolo, del
basket, della pallamano e del calcio a 5. Tennis-tavolo, Speed-tennis e Badminton. Attività in
ambiente naturale: campestre, orienteering, etc. Compiti di giuria, organizzazione attività ed
arbitraggio, assistenza reciproca durante le esercitazioni.
TOTALE ORE MODULI 1-2-3 : 24
Modulo 4
Conoscenza dei fondamenti teorici della materia
Argomenti trattati:
-teoria del movimento e metodologia dell’allenamento
-apparato locomotore: apparato scheletrico, apparato articolare, sistema muscolare, cenni sul
sistema nervoso ed apparati cardio-circolatorio e cardio-respiratorio
-le fonti di energia per la contrazione muscolare
-le capacità condizionali: forza, resistenza, velocità e rapidità, mobilità articolare
-le capacità coordinative generali: l’apprendimento motorio, la capacità di controllo, la capacità di
adattamento e trasformazione
-le capacità coordinative speciali: combinazione e accoppiamento, differenziazione, reazione,
equilibrio, orientamento, ritmo, anticipazione motoria, etc.
-le capacità senso-percettive
-gli schemi motori di base
-benefici dell’attività fisica e conseguenze dovute alla scarsa attività motoria
-i paramorfismi
-norme di igiene e comportamento ai fini della tutela della salute e della prevenzione degli infortuni
-il doping nello sport
-cenni sull’ alimentazione e sugli integratori alimentari
-meccanica del movimento e tecnica dell’educazione fisica
41
-traumi nella pratica sportiva
TOTALE ORE 26
ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARE
Modesta è stata la partecipazione della classe all’attività sportiva scolastica, organizzata all’interno
dell’Istituto (Progetto Perseus)
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI DI LAVORO IN SCIENZE MOTORIE
Lo sviluppo delle capacità condizionali è avvenuto tenendo sempre in considerazione il principio
della gradualità del carico e della progressività dell’impegno fisiologico. I carichi di lavoro ed i
tempi di recupero sono stati adeguati alle necessità del caso e scrupolosamente controllati.
Per le capacità di tipo coordinativo si è passati da abilità precedentemente acquisite
all’apprendimento di capacità più complesse e specifiche, tenendo ovviamente presente il
progressivo grado di difficoltà e di impegno.
La conoscenza dei fondamentali individuali e collettivi degli sport di squadra e delle tecniche delle
altre discipline, inserite nel programma, è avvenuta prevalentemente attraverso un approccio di tipo
globale iniziale, per passare in un secondo tempo ad un insegnamento di tipo analitico.
Nella classe raramente è stato possibile svolgere contemporaneamente attività diversificate, poiché
gli allievi non sempre hanno dimostrato disponibilità, senso di responsabilità ed autonomia.
Si è cercato di formare gruppi di lavoro per operare privilegiando e sviluppando determinate
capacità e conoscenze.
Gli aspetti teorici della disciplina sono stati trattati cercando di coinvolgere e motivare gli allievi,
facendo continuamente riferimento al loro vissuto personale, invitandoli a riflessioni su temi ed
argomenti che interessano l’attività motoria in generale ed il mondo dello sport e soprattutto, in
stretto collegamento con l’attività pratica svolta. Solamente una parte della classe ha dimostrato un
certo interesse ed ha partecipato attivamente.
La preparazione teorica è avvenuta prevalentemente attraverso lezioni frontali.
USO DI SPAZI, MEZZI,…
Le lezioni pratiche si sono svolte nelle due palestre dell’Istituto. Molto utilizzato è stato il
magazzino della palestra maschile e la nuova piccola palestra, soprattutto per svolgere attività
diversificate e per la pratica del tennis-tavolo.
La preparazione teorica è avvenuta utilizzando come supporto materiale didattico proveniente dai
seguenti libri di testo:
- MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA Zanichelli,
- LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FISICA Il Capitello
- PRATICAMENTE SPORT D’Anna.
-CORPO LIBERO Marietti
TEMPI
Nel corso del primo quadrimestre le attività sono state indirizzate soprattutto al miglioramento delle
qualità fisiche di base e delle capacità coordinative, attraverso lo sviluppo e la conoscenza della
pratica sportiva. Nel secondo quadrimestre è stata privilegiata l’attività sportiva in generale. Il
programma teorico della materia è stato svolto in classe in modo regolare e costante.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione tengono conto dei risultati che derivano da prestazioni fornite, dalle capacità
di apprendimento, dal metodo di lavoro (dati oggettivi) e dati che provengono dallo studio della
personalità dell’allievo cioè dalla motivazione, dall’interesse, dalla partecipazione, dall’impegno,
dalla collaborazione, dalla disponibilità al dialogo educativo e dall’apporto e contributo fornito (dati
soggettivi).
La valutazione delle capacità motorie è avvenuta attraverso la misurazione della capacità
condizionali e delle capacità di tipo coordinativo. Le prestazioni degli allievi hanno rappresentato la
42
sintesi e la verifica del lavoro svolto ed hanno indicato l’eventuale miglioramento e
perfezionamento di determinate capacità; l’acquisizione di nuove abilità, quindi il livello di
preparazione raggiunto rispetto alla situazione di partenza.
La valutazione del metodo di lavoro consisteva nella verifica di alcuni aspetti quali:
il raggiungimento da parte dell’allievo di una buona autonomia, la capacità di organizzare il lavoro
richiesto o dirigere attività, la capacità di concentrazione ed attenzione che influiscono sui tempi di
apprendimento, la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri mezzi, l’essere in grado di
assumere compiti di arbitraggio e di fornire assistenza diretta ed indiretta e collaborare attivamente
con l’insegnante ed i compagni.
La valutazione degli aspetti teorici della materia è avvenuta attraverso verifiche scritte ed alla
trattazione di un argomento specifico, scelto liberamente dagli allievi, attinente al programma. Gli
allievi inoltre hanno dovuto dimostrare di essere entrati in possesso di un determinato bagaglio
culturale ed aver acquisito un linguaggio tecnico specifico, caratteristico della materia.
ALLEGATI
Si allegano alcuni esempi di verifiche.
Trieste 15/05/15
Prof. Paolo Vaccari
VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
NOME
COGNOME
CLASSE
DATA
1
QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA FORZA
2
QUALI CRITERI E ATTREZZI SI UTILIZZANO PER ALLENARE LA FORZA IN GENERE
3
COME SI ALLENA LA FORZA ESPLOSIVA
4
DIFFERENZA TRA CONTRAZIONE ISOTONICA DINAMICA E CONTRZIONE ISOMETRICA
5
METODICHE DI ALLENAMENTO PER MIGLIORARE LA RESISTENZA AEROBICA E SPECIFICA
6
COSA SI INTENDE PER ENDURANCE E STEADY-STATE
7
QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA VELOCITA’
8
QUALI SONO LE COMPONENTI DELLA VELOCITA’
9
COSA SI INTENDE PER MOBILITA’ ARTICOLARE E QUALI SONO LE METODICHE DI
ALLENAMENTO
10 QUALI SONO LE CAPACITA’ COORDINATIVE SPECIALI
VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
NOME
COGNOME
CLASSE
11 COSA SI INTENDE PER DOPING
12 QUALI SONO LE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE E LE PRATICHE VIETATE
13 QUALI SONO LE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE IN DETERMINATE CONDIZIONI
14 QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI E COLLATERALI DELLE SOSTANZE AD AZIONE
STIMOLANTE
43
DATA
15 QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI E COLLATERALI DELLE SOSTANZE AD AZIONE
ANABOLIZZANTE
16 COSA SI INTENDE E COME VIENE PRATICATO IL DOPING EMATICO
17 QUALI SONO LE SOSTANZE NON SOGGETTE A RESTRIZIONE D’USO
18 COSA SONO E QUALE FUNZIONE HANNO I BETABLOCCANTI
19 QUALE FUNZIONE HANNO LE SOSTANZE AD AZIONE DIURETICA
20 QUALE FUNZIONE HANNO LA CREATINA E LA CARNITINA
VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE
NOME
COGNOME
CLASSE
DATA
1 DACHE COSA DIPENDONO LE CAPACITA’ CONDIZIONALI E COORDINATIVE
2 ESEMPI DI PRESTAZIONI DI TIPO AEROBICO, ANAEROBICO LATTACIDO E ANAEROBICO
ALATTACIDO
3 CARATTERISTICHE DELLE FIBRE MUSCOLARI BIANCHE E ROSSE
4 CHE COSA SI INTENDE PER FORZA ASSOLUTA O MASSIMALE E RELATIVA
5 CHE COSA SI INTENDE PER FARTLEK E CIRCUIT-TRAINING
6 CHE COSA SONO L’ ATP ED IL CP
7 CHE COSA SI INTENDE PER CAPILLARIZZAZIONE
8 CHE COSA SI INTENDE PER TEMPO DI REAZIONE
9 QUALI SONO I METODI PER ALLENARE LA MOBILITA’ ARTICOLARE
10 QUALI SONO SONO LE CAPACITA’ SENSO-PERCETTIVE
RELIGIONE CATTOLICA
Insegnante: Manfredi Poillucci
Supplente: Enrique Petracco
Classe: 5 G
Obiettivi realizzati
La classe ha partecipato al dialogo educativo con costante impegno, maturando un’ottima
disponibilità all’ascolto e al discernimento critico delle tematiche svolte. Si è consolidato un
atteggiamento di accoglienza rispettosa e di confronto costruttivo tra le diverse posizioni assunte
dagli allievi, che hanno potuto conseguire un buon livello di conoscenze.
Il confermarsi di una disponibilità cooperativa da parte della classe ha consentito di acquisire gli
obiettivi educativi programmati, nonché quelli didattici, soprattutto in relazione all’attivo
coinvolgimento degli studenti e alla loro rielaborazione personale delle argomentazioni trattate, pur
nella ristrettezza dei tempi a disposizione.
Programma svolto
44
L’insegnamento della religione cattolica è stato svolto in conformità alle finalità della scuola e nel
rispetto dei diversi orientamenti degli alunni, secondo un profilo antropologico della rivelazione
biblica, aperto al confronto con i differenti sistemi di significato e in dialogo con le altre visioni
religiose, al fine di stimolare la ricerca personale degli alunni e corrispondere al loro contesto
esistenziale.
In aderenza al Piano di lavoro, rielaborato secondo un’impostazione didattica modulare, sono stati
esperiti i seguenti nuclei di apprendimento:
 La ricerca di Dio
 Psicologia e religione
 Morte e vita nell’aldilà
 La risposta del cristianesimo
 Fede e ragione
 Le critiche alla religione
 Religione e mistero
 Scienza e religione
 Cultura e religione
 Il volto di Dio
 Gesù ed il Kerigma
 Un Dio a servizio dell’uomo
 Da Benedetto XVI a Francesco
 Pensieri di Papa Bergoglio
 Documentario su Papa Francesco
Obiettivi educativi specifici
In modo specifico, si reputa di aver conseguito con la classe i seguenti obiettivi educativi:
 promuove l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino,
nonché la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico
del nostro Paese;
 offrire contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui
viviamo, esprimendo l’intrinseca apertura universale delle radici cristiane nelle quali è
radicata la nostra civiltà, in un contesto multi-culturale e interreligioso;
 contribuire alla formazione spirituale e morale, ispirata ai principi della Costituzione e della
legislazione scolastica;
 concorrere allo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale e
nazionale ed alla civiltà europea;
 incrementare le conoscenze e le abilità volte alla crescita educativa, culturale e professionale
dello studente, in prospettiva inter-disciplinare e tenendo conto del contesto dato e delle
esigenze rappresentate dal discente, per favorire il suo successo formativo, teso alla
promozione integrale della persona;
 attuare l’educazione alla convivenza civile, informando il proprio insegnamento alle
esigenze educative di una comunità scolastica di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale,
che riconosce la centralità dell’allievo e fonda la sua azione didattica sulla qualità delle
relazioni insegnante-studente.
Obiettivi didattici
Al termine del ciclo di studi, si ritiene di aver assicurato la padronanza delle seguenti abilità da
parte dello studente:
 sintetizza le proprie conoscenze e ne acquisisce una padronanza critica;
 possiede una visione complessiva del cattolicesimo e del suo sviluppo storico;
 è interessato all’informazione religiosa ed è in grado di interpretarla autonomamente,
esprimendosi correttamente, in termini logici e motivati;
45


riconosce e rispetta i diversi sistemi di significato, assumendo atteggiamenti di apertura e
dialogo nel proprio contesto multi-culturale e interreligioso;
è in grado di esprimere autonomamente la propria posizione in ambito religioso,
coerentemente con i valori e le scelte etiche che lo animano.
Metodologie didattiche
Si è inteso privilegiare la partecipazione della classe al dialogo educativo, riducendo i tempi delle
lezione frontale, attraverso la promozione delle capacità comunicative e della rielaborazione critica
da parte degli allievi sui temi trattati, riservando un congruo spazio alla discussione e al confronto
delle rispettive posizioni.
L’uso del libro di testo - “Religione e religioni”, triennio, S. Bocchini, edizioni Dehoniane - ha
costituito di norma il riferimento strumentale al processo di insegnamento-apprendimento,
compatibilmente con le esigenze proposte dal discente e dall’interesse manifestato dalla classe.
Ulteriori apporti sono stati reperiti dal testo biblico, dal Magistero e da fonti documentarie attinenti
alla programmazione didattica: articoli, saggi, audio-visivi.
ORE TOTALI: 26
ESEMPI DI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
Liceo Scientifico Galileo Galilei - Trieste
Simulazione della III prova per l’Esame di Stato 2015
15 aprile 2015
Classe : 5° G
Cognome e nome : . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Disciplina: FISICA
17) Dopo aver definito cosa si intende per nodo e maglia in un circuito, enuncia le leggi di
Kirchhoff e interpretale mediante i principi di conservazione.
46
18) Definisci la resistività , specificandone l’unità di misura, quindi descrivi la sua
dipendenza dalla temperatura.
47
3) Descrivi il processo di carica di un condensatore in un circuito RC.
Specifica (con un’espressione matematica) la dipendenza della corrente I dal tempo t e
descrivi l’andamento della funzione I= f (t) tenendo conto del valore della costante RC.
Riporta infine una sua applicazione in ambito medico.
Simulazione TERZA PROVA
DISCIPLINA: INFORMATICA
Classe 5ª G
Cognome e nome_________________________________________
1) Qual è la differenza fra la definizione di probabilità classica e quella frequentista? Porta alcuni
esempi per argomentare la tua risposta.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) Spiega quali sono i passaggi fondamentali dell'algoritmo che simula numericamente il
problema del compleanno, per il calcolo della frequenza con cui, in un gruppo di n ragazzi, almeno
due compiano gli anni lo stesso giorno (escludendo i bisestili).
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3) A cosa serve e in che cosa consiste il metodo delle secanti?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
48
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Liceo Scientifico “G. Galilei”
A.S.2014/15
Classe 5G
DATA:____________
NOME:____________________
TERZA PROVA : INGLESE
Answer the following questions in no more than7 lines )
1. Introduce, contextualize and comment the extract from ”To the lighthouse” you read.
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
2. “Heart of darkness” is the first example of experimental novel: a new narrative technique
is used in order to present a new point of view on colonialism. Substantiate.
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3.The extract from “ Ulysses” known as “ Molly’s Monologue” is often used in order to show
the features of stream of consciousness novels. Give reason for this choice.
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49
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Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei
Trieste
Prima simulazione della terza prova dell’Esame di Stato
Classe quinta G
Disciplina: STORIA
Nome e cognome del candidato: ___________________________
1.
Che cosa s'intende con "questione dei Sudeti"?
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2.
Chi partecipo' alla conferenza di Monaco,nel '38,e che cosa si decise?
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3.
Quando e perche' l'Italia entra in guerra,nel 1940?
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Liceo Scientifico “G.Galilei”
A.S.2014/15
Classe 5G
DATA:18.05.2015
NOME:____________________
TERZA PROVA : INGLESE
Answer the following questions in no more than seven lines
1. Summarize the core of the message conveyed by “ Boats against the Current” taken from
“The Great Gatsby” by F.S. Fitzgerald
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2. Dystopian novels point out a pessimistic view of the future. Aldous Huxley in “Brave New
World” and George Orwell in “1984” conveyed a clear message of disillusion and loss of faith.
Substantiate.
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3. “The Ballad of Reading Goal” is the last work written by O. Wilde. Refer to the extract you
analysed in order to explain the final message conveyed. A direct reference to the language,
the style and the images used is requested.
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SCIENZE
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1) Quali sono le caratteristiche e le potenzialità terapeutiche delle cellule staminali che le rendono così
interessanti?
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2) Prendendo in considerazione la teoria del rimbalzo elastico e la teoria della tettonica delle placche,
spiega il motivo dell’elevata quantità di energia sprigionata dal recente terremoto in Nepal.
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3) Dopo aver detto quali sono i principali gas serra, spiega per quali cause, antropiche o non, la loro
concentrazione stia aumentando in atmosfera, ed in un caso anche negli oceani (qui però il gas in
questione non è direttamente misurabile poiché reagisce con l’acqua).
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LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI - Trieste
Anno scolastico 2014 -2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
nome e cognome allievo/a: ...............................................………………
52
CLASSE 5G
Descrivi l’opera “Composizione con rosso, giallo e blu”
– 1921 di Piet Mondrian, rapportandola ai principi
della riflessione teorica del pittore (massimo 7 righe).
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Nella Casa sulla cascata a Bear Run,
Pennsylvania – 1936 F.l. Wright utilizza
elementi del razionalismo europeo, basandosi
sui principi dell’architettura organica.
Individua le caratteristiche compositive
dell’edificio, evidenziando la sintesi
operata dall’architetto (massimo 7 righe).
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LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI - Trieste
Anno scolastico 2014 -2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
53
“Campbell’s Soup Can I” – 1968 è tra le più
note serigrafie su tela di Andy Warhol.
Evidenzia le intenzioni dell’artista, facendo
riferimento all’opera e al contesto artistico
di appartenenza (massimo 7 righe).
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Liceo scientifico Statale “Galileo Galilei” – Trieste
Simulazione di Terza prova dell’Esame di Stato
Materia: FILOSOFIA
Classe V G
Data: 18/05/2015
Alunno: ………………………………….
1. Kierkegaard: perché Abramo è un “cavaliere della fede”?
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2. Marx: che cos’è il materialismo storico?
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3. Nietzsche: come nasce la morale?
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