Cartella stampa maggio 2014 PIANO Piattaforma preparata per l’arte contemporanea Francia-Italia 2014-2015 concepita da d.c.a / association française de développement des centres d’art www.pianoproject.org Ufficio stampa Lara Facco +39 02 36 56 51 33 / +39 349 25 29 989 [email protected] / www.larafacco.com 2 SOMMARIO INTRODUZIONE p. 5 Alain Le Roy Ambasciatore di Francia in Italia p. 6 Michel Orier Direttore generale della creazione artistica Ministère de la Culture et de la Communication p. 7 Editoriale di Pierre Bal-Blanc Vice-presidente d.c.a p. 8 Conversazione con Éric Mangion e Valerio Dehò Direttore centro d’arte Villa Arson Direttore Kunst Meran / Merano Arte p. 9 CALENDARIO DEGLI EVENTI PIANO p. 10 PROGETTI p. 14 La démocratie est illusion / La democrazia é illusione p. 14 The Registry of Promise p. 18 Ephemera p. 22 Piano - alto ! p. 26 Soleil politique p. 32 From & To p. 36 www.pianoproject.org Piattaforma internet p. 40 ATTORI E PARTNER p. 41 d.c.a / associazione francese per lo sviluppo dei centri p. 42 d’arte contemporanea Institut français p. 43 Ambasciata di Francia in Italia / Institut français Italia p. 44 Fondazione Nuovi Mecenati p. 45 CALENDARIO DEI PROGETTI p. 11 Cura. p. 46 STRUTTURE PARTECIPANTI p. 13 INFORMAZIONI PRATICHE p. 47 3 4 INTRODUZIONE PIANO è una piattaforma curatoriale franco-italiana creata su iniziativa di d.c.a / association française de développement des centres d’art (associazione per lo sviluppo dei centri d’arte contemporanea), che darà vita a molteplici attività in Francia e in Italia, declinate sotto forma di mostre, eventi, scambi e residenze e di un sito internet pensato come interfaccia per il dialogo tra tutti gli attori, presenti e futuri, coinvolti nel progetto. Dopo l’esperienza di Thermostat - progetto biennale su scala europea organizzato e coordinato da d.c.a che nel 2010 e 2011 ha coinvolto 24 centri d’arte francesi e Kunstvereine tedesche attorno a diverse coproduzioni - oggi PIANO permette a numerosi attori del mondo dell’arte contemporanea francesi e italiani di mettersi in rete e collaborare. In una prima fase, per tutto il 2014, saranno coinvolte ben 17 strutture attorno a una ventina di proposte artistiche, di cui alcune oltre i confini geografici franco-italiani. Per l’intera sua durata, fino alla fine del 2015, PIANO mira ad ampliare ulteriormente gli scambi con nuovi soggetti e luoghi in Francia e in Italia per aprirsi infine a una prospettiva pienamente europea. PIANO si propone come uno spazio di lavoro condiviso e uno strumento polifonico, pensato per accogliere secondo tempi e ritmi differenti sul fronte francese i centri d’arte contemporanea membri del d.c.a, e sul fronte italiano una varietà più ampia di strutture: musei pubblici e privati, ma anche fondazioni e spazi alternativi. PIANO declina le proprie attività in diversi formati: scambi e residenze incrociate, inviti a curatori internazionali (1:1projects, Pierre Bal-Blanc, Stefania Meazza, Chris Sharp), progetti co-curati dai direttori dei diversi spazi partecipanti (Chiara Agnello, Lorenzo Benedetti, Etienne Bernard, Ilaria Bonacossa, Sylvie Boulanger, Valerio Dehò, Adrienne Drake, Gianluca d’Incà Levis, Claire Le Restif, Eric Mangion, Valérie Mazouin, Martine Michard, Sandra Patron, Cécile Poblon, Letizia Ragaglia), che a loro volta coinvolgono artisti sia emergenti che affermati, di tutte le generazioni. I progetti prodotti nel 2014 nascono da collaborazioni specifiche, che riflettono e valorizzano la diversità e le peculiarità dei soggetti partner: La démocratie est illusion / La democrazia è illusione Passerelle Centre d’art contemporain (Brest) Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova) The Registry of Promise Fondazione Giuliani (Roma) Parc Saint Léger (Pougues-les-Eaux) Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine) De Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi) Ephemera MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma (Roma) Cneai = (Chatou) Piano - alto ! Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens) BBB centre d’art (Tolosa) Careof DOCVA (Milano) Dolomiti Contemporanee (Belluno) Soleil politique Museion (Bolzano) CAC Brétigny (Brétigny-sur-Orge) From & To Villa Arson (Nizza) Kunst Meran Merano Arte (Merano) Design e animazione editoriale del sito www.pianoproject.org sono stati affidati a CURA., magazine italiano d’arte contemporanea con sede a Roma, scelto per il suo dinamismo e il suo posizionamento europeo. 5 Alain Le Roy Ambasciatore di Francia in Italia La relazione tra Francia e Italia si basa in modo particolare sulla grandissima richezza degli scambi culturali che lega, attraverso i secoli, i due Paesi, ma anche su una cooperazione istituzionale attiva in questo ambito, sostenuta dall’accordo culturale bilaterale del 4 novembre 1949. Per mantenere e approfondire questa dinamica, l’Institut français d’Italie, in stretto legame con i partner italiani, organizza durante tutto l‘anno numerosi avvenimenti: un festival letterario, dibattiti d’idee, una stagione musicale, una programmazione di spettacoli di circo e di teatro contemporaneo, una biennale di danza, un appuntamento annuale con la produzione cinematografica francese contemporanea. Oltre a queste discipline, le arti visive sono sempre state tenute in grande considerazione dall’Ambasciata di Francia in Italia e hanno beneficiato di una forte tradizione di sostegno da parte della Francia. Palazzo Farnese non è solo uno degli edifici più emblematici del Rinascimento, è, attraverso i secoli, l’istituzione rappresentativa delle relazioni tra Francia e Italia. Ancora oggi, è un luogo di dialogo artistico dove le nostre due Nazioni organizzano scambi con artisti, mecenati, creatori, critici, storici…, penso in particolar modo alla mostra « Luce di Pietra » nel 2007, alla mostra sui « Farnese » nel 2010-2011, e, dal mese di marzo 2014, al restauro della Galleria dei Carracci ad opera del Word Monument Fund. Ora, con la piattaforma PIANO, inizia un dialogo essenziale fra i nostri due Stati che possiedono un immenso patrimonio artistico e una vitalità riconosciuta nell’ambito dell’arte contemporanea. Ne testimonia soprattutto la numerosa presenza di artisti di ambo i Paesi alle fiere di arte contemporanea e il prestigio di cui godono sul mercato dell’arte all’estero. Per la prima volta, sull’insieme dei territori italiano e francese, si compone una rete, tra Francia, Italia ed Europa, che favorisce la circolazione e lo scambio nel campo dell’arte contemporanea. Ringrazio ovviamente coloro che hanno reso possibile questa piattaforma, in particolare d.c.a / associazione francese di sviluppo dei centri d’arte che l’ha istituita e i centri d’arte italiani presenti nella piattaforma curatoriale PIANO: Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova), la Fondazione Giuliani (Roma), Macro (Roma), Careof DOCVA (Milano), Dolomiti Contemporanee (Belluno), Museion (Bolzano) e Kunst Merano Arte (Merano) ai quali rivolgo la mia gratitudine. Rivolgo inoltre i miei ringraziamenti all’ingegneria culturale francese nonché all’eccezionale sostegno dell’Institut français, del Ministère de la Culture et de la Communication, al Direttore dell’Institut français d’Italie, Eric Tallon, all’Addetto culturale, Anouk Aspisi, e a tutta l’équipe dell’Institut français d’Italie. Felicito e rinnovo i miei ringraziamenti ai mecenati della Fondazione Nuovi Mecenati, fondazione rivolta alla creazione contemporanea franco-italiana e alla sua diffusione in Italia, di cui voglio citare ognuna delle aziende associate: Sanofi, Lundbeck, Total, Autostrade per l’Italia, Altran, Edison. L’eccellenza della collaborazione artistica e culturale tra i nostri due Paesi illustra quanto sia importante per noi tutti costruire un’Europa della cultura basata su iniziative concrete. È ciò che conferisce, al progetto PIANO, un valore particolare. 6 Michel Orier Direttore generale della creazione artistica Ministère de la Culture et de la Communication (Ministero della Cultura e della Comunicazione) Sono lieto di presentare con questo opuscolo il progetto PIANO, piattaforma per l’arte contemporanea creata su iniziativa di d.c.a / association française de développement des centres d’art (associazione francese per lo sviluppo dei centri d’arte), in collaborazione con l’Institut français Italia, l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français. Per questo motivo, mi è parso importante sostenere questo progetto che ben rappresenta gli obiettivi perseguiti dal ministero della Cultura e della Comunicazione francese nell’ambito dell’azione internazionale. PIANO permette infatti di accompagnare la costruzione di relazioni durature tra le strutture culturali francesi e le analoghe strutture straniere attraverso un rafforzamento delle reti artistiche professionali e lo sviluppo di coproduzioni internazionali. Saluto qui questa bella iniziativa che contribuisce a rafforzare gli scambi culturali tra i nostri due paesi. Poiché è anche attraverso operazioni di questo tipo, volte a portare la creazione più contemporanea sui territori, vicino ai cittadini, che si incarna l’Europa, e sono certo che saranno in molti a rispondere a questo invito alla scoperta di progetti artistici innovativi. Frutto dell’intensa cooperazione culturale che lega la Francia all’Italia, il progetto PIANO invita il pubblico francese a scoprire, nel biennio 2014 - 2015, diverse proposte artistiche declinate sotto forma di mostre, eventi, scambi e residenze incrociate presso tutte le strutture paritarie francesi (centri d’arte) e italiane (musei pubblici e privati, fondazioni e spazi alternativi), riflettendo così al contempo la loro diversità e la loro peculiarità, così come il loro desiderio di avviare approcci curatoriali innovativi. Questo progetto è accompagnato da un sito Internet www.pianoproject.org, uno strumento online di informazione e di risorse rivolto al pubblico e ai professionisti. Questo programma polifonico costituisce il prolungamento dell’ottimo programma di scambi Thermostat, realizzato con la Germania nel 2011, e risponde alla volontà di costruire una rete europea di scambi e collaborazioni tra centri d’arte e istituzioni di arte contemporanea, con lo scopo di svilupparsi in tutta Europa. PIANO rientra perciò nella missione affidata a d.c.a / association française de développement des centres d’art, volta a favorire la mobilità degli artisti e dei professionisti attraverso lo sviluppo di progetti europei di cooperazione. 7 Editoriale di Pierre Bal-Blanc Vice-presidente d.c.a ”Mi piacerebbe suonare su un pianoforte superdotato” Erik Satie Seri, ma anche necessariamente impertinenti nei confronti delle istituzioni, i progetti artistici messi in atto per l’iniziativa PIANO mirano a sconvolgere il ritmo consueto della creazione e a innescare dei controtempi. Questa piattaforma preparata per l’arte contemporanea si traduce attraverso un’esperienza rinnovata degli spazi fisici e virtuali e dovrebbe portare ad apprezzare in modo diverso la geografia delle scene artistiche presenti sui territori europei. www.pianoproject.org ̀è uno strumento online per la condivisione di informazioni per i professionisti, ma anche una piattaforma aperta al pubblico, che raccoglierà e metterà a disposizione testi, saggi, dibattiti e confronti sui progetti in corso, ma anche open-call per progetti e collaborazioni inerenti produzioni specifiche. Sarà infine un supporto per mettere in collegamento altre strutture francesi o italiane attraverso questa rete di scambi. mediazione tra la creazione artistica e tutti i tipi di pubblico. Le strutture italiane alle quali i centri d’arte si associano hanno statuti e forme di funzionamento differenti, ma con i centri d’arte condividono la vocazione alla sperimentazione e alla produzione legata agli aspetti della creazione e dell’educazione. La piattaforma PIANO permetterà quindi la condivisione di proposte artistiche e di mezzi di produzione eterogenei: un’orchestrazione di reti, la cui finalità è anche quella di far emergere una nuova geografia e metodi di lavoro differenti tra artisti, addetti ai lavori e pubblico. Ispirandosi all’immagine del “pianoforte preparato” ideato da Erik Satie per la sua composizione La trappola di Medusa. Sette pezzi per pianoforte (1913) e in seguito reso popolare da John Cage, PIANO invita a un uso rinnovato degli strumenti dello scambio culturale. Con l’obiettivo di tornare all’essenza dell’arte, intesa come costante rinnovamento dei propri strumenti di creazione, PIANO favorisce la plasticità e il dinamismo delle relazioni tra le discipline, i campi, i settori artistici e i territori. PIANO, sia online che concretamente, propone di armonizzare iniziative pubbliche e private in materia culturale, nel rispetto della missione e della sensibilità di ciascuno. PIANO si propone quindi come aggregatore e modello di collaborazione tra soggetti differenti, sia pubblici che privati, tanto per l’organizzazione e co-produzione di progetti condivisi, quanto per la capacità di attrarre fondi pubblici e privati, grazie alla collaborazione con l’Institut français Italia, l’Ambasciata di Francia in Italia e la Fondazione Nuovi Mecenati. I centri d’arte francesi, di natura pubblica, hanno per missione quella di adattarsi alle ricerche degli artisti, di avviare nuovi regimi di produzione di opere e di mostre, di valorizzare proposte educative o scientifiche sperimentali, con l’obiettivo di offrire un punto di 8 CONVERSAZIONE Éric Mangion, Direttore centro d’arte Villa Arson (Nizza) Valerio Dehò, Direttore Kunst Meran / Merano Arte (Merano) From & To è un progetto che voi avete pensato tra le vostre strutture all’interno della piattaforma PIANO iniziata da d.c.a. Potete ripercorrere la nascita del vostro incontro e i motivi per cui avete deciso di lavorare insieme? Ci siamo conosciuti nell’autunno del 2012 grazie agli incontri tra d.c.a. e AMACI e ci siamo subito trovati d’accordo sull’idea di realizzare una mostra dedicata a giovani artisti che avesse la caratteristica di una presenza marginale del ruolo dei curatori, un’esposizione che beneficiava di una grande libertà concettuale. Non abbiamo fissato regole, alcuna tematica. Kunst Meran / Merano Arte aveva già realizzato un’esperienza simile. Ce ne siamo serviti come punto di riferimento. Nella primavera del 2013, Villa Arson ha trasmesso a Kunst Meran / Merano Arte dodici dossier di artisti francesi e allo stesso momento Kunst Meran / Merano Arte ne ha inviati a villa Arson altrettanti. Ne abbiamo tenuti cinque per ogni museo. I dieci artisti scelti danno prova di una pratica sperimentale, aperta a scritture contemporanee diversificate (pittura, scultura, fotografia, video, suono, disegno, azione, grafica,…). Le vostre strutture museali hanno dei modelli di funzionamento molto differenti, su quali basi vi siete ritrovati per realizzare questo progetto? Kunst Meran / Merano Arte è un museo che lavora da sempre con le scuole d’arte. Villa Arson è una scuola d’arte, ma anche un centro d’arte. In qualunque caso ci sono globalmente molte differenze tra le strutture italiane e francesi. Ciò che conta è la concezione comune che noi abbiamo dell’arte, ma anche il rapporto che noi desideriamo avere con gli artisti. Potete dire di più sulla natura di questo progetto? La natura del progetto è soprattutto di riunire artisti attorno a un tavolo chiedendo loro di discutere insieme. Abbiamo chiesto non di inventare uno storytelling artificiale, ma di costruire un’esposizione sotto forma di dialogo tra le loro pratiche rispettive. Abbiamo organizzato una prima riunione a Nizza nel mese di luglio 2013, quindi un’altra a Merano nel successivo mese di ottobre. Il meno che si possa dire è che il dialogo non è stato facile. Gli artisti hanno infatti avuto difficoltà a capire che non proponevamo alcuna tematica. Per questo abbiamo inventato una sorta di gioco. Ciascuno propone un’opera che abbia voglia di produrre specificamente per l’esposizione e si prova a studiare collettivamente come quest’opera può suscitare altre produzioni in un effetto di domino. Siamo a questo punto. È un modo di procedere sperimentale, ma desideriamo essere coerenti con le nostre intenzioni iniziali. In che modo l’inclusione del vostro progetto in questa piattaforma di scambio è stata importante per la sua realizzazione? È grazie a questa piattaforma che ci siamo incontrati. I finanziamenti ottenuti ci permettono di produrre al meglio l’esposizione. La comunicazione ci aiuta a diffonderne la conoscenza. PIANO ci permette, quindi di elaborare un progetto sicuramente più ambizioso. In cosa PIANO secondo voi costituisce un quadro interessante o innovativo per condurre un dialogo tra istituzioni a livello binazionale ed europeo sulle sfide di produzione e di diffusione? PIANO è molto importante poiché permette di elaborare una serie di relazioni stabili nel tempo. La sua esistenza favorisce senza dubbio relazioni durature tra l’Italia e la Francia e può diventare un vero modello europeo. Vi interessate attraverso il vostro progetto alla scena artistica emergente francese e italiana, invitata qui a riflettere attorno a un contesto collettivo di produzione ed esposizione. Dopo i primi workshop condotti, cosa avete visto emergere in termini di ricerca curatoriale? Elaboreremo le conclusioni al termine di quest’esperienza. È’ estremamente interessante osservare il rapporto dei giovani artisti con il mondo dell’arte, la produzione di una mostra e il ruolo dei curatori. Quest’esposizione From & To è per loro un momento privilegiato poiché non beneficeranno sempre di una così grande libertà. Si vedrà come reagiranno di fronte a questa libertà. Ciò li aiuta anche a comprendere meglio alcune sfide. Siamo per il momento in una fase di osservazione reciproca. Al di là di From & To, che si svolgerà fino al 2015, prevedete già una possibile estensione alla vostra collaborazione o, in misura maggiore, con altre strutture in Italia ed in Francia? Siamo molto occupati dal progetto in corso, ma speriamo che altri verranno a breve. Occorre battere il ferro quando è caldo. 9 CALENDARIO DEGLI EVENTI PIANO 8 e 9 maggio 2014 a Roma Lancio ufficiale PIANO 8 maggio 2014 * Incontro tra i professionisti dell’arte contemporanea francese e italiana Ambasciata di Francia – Palazzo Farnese * Vernissage della mostra “The Registry of Melancholy and Ecology” Curatore: Chris Sharp / nell’ambito di The Registry of Promise – in collaborazione con Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain d’Ivry – le Crédac e De Vleeshal Fondazione Giuliani 11 ottobre 2014 Tavola rotonda PIANO nell’ambito della Giornata dell’arte contemporanea in Italia (organizzata da AMACI) Museion (Bolzano) 23 - 26 ottobre 2014 Incontro internazionale intorno al progetto PIANO (programmazione a venire) FIAC Paris (Grand Palais) 9 maggio 2014 * Tavola rotonda “Prepared Piano: model for a new institutionalism” con Éric de Chassey, direttore di Villa Medici per il Théâtre des Expositions, Nathalie Ergino, direttrice dell’IAC et Ann Veronica Janssens, artista, per Laboratoire Espace Cerveau, Andrea Villani, direttore del MADRE e Alessandro Rabottini, curatore indipendente di Per_formare una collezione, Enrico Boccioletti, artista, per Vdrome, Sylvie Boulanger, direttrice del Cneai per il Salon Light. Villa Medici * Performance “Draft Score for an Exhibition” Nell’ambito del lancio dell’edizione Nero / CAC Brétigny * Visita con Hou Hanru di “Non basta ricordare”, mostra delle opere della collezione del MAXXI. MAXXI novembre - dicembre 2014 Incontro-discussione intorno al progetto PIANO (programmazione a venire) Villa Arson (Nizza) lungo tutto l’anno 2015 Altri eventi a venire in Francia e in Italia 10 CALENDARIO DEI PROGETTI Italia Francia 9 maggio / 19 agosto 2014 - vernissage 8 maggio The Promise of Melancholy and Ecology - mostra Fondazione Giuliani (Roma) 8 febbraio / 3 maggio 2014 La démocratie est illusion - mostra Passerelle Centre d’art contemporain (Brest) giugno / dicembre 2014 Piano - alto ! - residenze incrociate di artisti francesi Careof DOCVA (Milano) / Dolomiti Contemporanee (Belluno) 14 giugno / 14 settembre 2014 - vernissage il 13 giugno The Promise of Multiple Temporalities - mostra Parc Saint-Léger (Pougues-les-Eaux) 19 settembre / 23 novembre 2014 - vernissage 18 settembre La democrazia è illusione - mostra Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova) 23 giugno / 7 luglio 2014 Ephemera - residenza dei curatori 1:1 projects Cneai = (Chatou) 27 settembre 2014 / 11 gennaio 2015 - vernissage 26 settembre Soleil politique - mostra Museion (Bolzano) giugno / dicembre 2014 Piano - alto ! - residenze incrociate di artisti italiani Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) / BBB centre d’art (Tolosa) / CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens) ottobre 2014 / febbraio 2015 Ephemera - mostra MACRO (Roma) 12 settembre / 14 dicembre 2014 – vernissage 11 settembre The Promise of Moving Things - mostra Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine) 9 novembre 2014 / fine gennaio 2015 – vernissage 8 novembre From & To - mostra Villa Arson (Nizza) primavera / estate 2015 Piano - alto ! - risultati delle residenze (mostre, eventi, pubblicazioni) Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) / BBB centre d’art (Tolosa) / CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens) ottobre 2015 / marzo 2016 Ephemera - mostra Cneai = (Chatou) febbraio / aprile 2015 From & To - mostra Kunst Meran Merano Arte (Merano) primavera / estate 2015 Piano - alto ! - risultati delle residenze (mostre, eventi, pubblicazioni) Careof DOCVA (Milano) / Dolomiti Contemporanee (Belluno) Paesi Bassi 24 gennaio / 21 marzo 2015 The Promise of Literature, Soothsaying and Speaking in Tongues - mostra De Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi) 11 12 STRUTTURE PARTECIPANTI Cac Brétigny (brétigny-sur-orge) Careof DOCVA (MilanO) CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens) Passerelle CAC (Brest) Parc Saint Léger (Pougues-les-Eaux) Fondazione Giuliani (RomA) Cneai = (Chatou) Villa Arson (NiZZA) Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) Museion (Bolzano) Dolomiti Contemporanee (Belluno) Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine) MACRO (RomA) De Vleeshal (Middelburg, PaESI BASSI) Kunst Meran Merano Arte (Merano) BBB centre d’art (TolosA) Villa Croce (GEnOVA) 13 LA DÉMOCRATIE EST ILLUSION / LA DEMOCRAZIA È ILLUSIONE Goldschmied & Chiari Monografia in due capitoli del duo di artisti Goldschmied & Chiari La democrazia è illusione mette a fuoco l’interesse delle artiste per l’illusionismo e la similitudine tra le pratiche della magia e quelle dei servizi segreti nella rappresentazione dell’inganno e nella persuasione e fascinazione dello spettatore/cittadino. Attraverso vari media come collages, fotografia, installazioni, video e materiali eterei come sabbia, fumo, dispositivi scenici e specchi, Goldschmied & Chiari costruiscono un set immaginario nel quale le operazioni segrete durante la Guerra fredda vengono messe in scena attraverso l’uso dei prestigi e dei materiali usati dai più famosi illusionisti. Goldschmied & Chiari è un duo di artiste fondato nel 2001. Le loro opere esplorano i concetti di storia e di memoria al confine tra amnesia e cancellazione, tra ricostruzione e rimosso. Analizzando specifici momenti della storia recente dimostrano l’opacità della memoria e le strategie impiegate per insabbiare la verità e costruirne altre narrazioni. Ugualmente nella loro ricerca concentrano il proprio sguardo sulla sessualità e l’identità femminile, interpretate come il prodotto di esperienze reali e immaginarie imposte dalla società e dalla cultura. Le loro opere sono state esposte al Macro di Roma, Museion di Bolzano e Centro d’arti visive Pescheria di Pesaro, al Museo di arte contemporanea di Cordoba, al MOCA di Shangai, al Mambo di Bologna e al Castello di Rivoli di Torino. Hanno partecipato alla Biennale di Venezia (2009), Tel Aviv (2010) e Dublino (2011). Hanno vinto il Premio dei giovani artisti italiani del Castello di Rivoli nel 2012. Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion / La democrazia è illusione © Aurélien Mole, 2014 Passerelle Centre d’art contemporain (Brest) Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova) Molte delle opere presenti in mostra sono ispirate alle performances del mago Harry Houdini, ai suoi famosi tricks, come hiding the elephant, the needle trick, the torture watercell, the metamorphosis trick e the handcuff trick, che si strutturavano come sfide in situazioni estreme nei suoi spettacoli di escapologia. Goldschmied & Chiari affermano: “l’effettiva collaborazione tra maghi professionisti e servizi segreti in importanti operazioni militari ci ha affascinato. Esemplare l’Illusionista Jasper Maskelyne: al servizio del MI16 britannico durante la seconda guerra mondiale ideò tecniche di mimetizzazione e mascheramento che permisero agli Alleati di far fallire molte azioni belliche tedesche nel Nordafrica. Maskelyne, grazie a giochi di luce e un dispositivo accecante realizzato in specchio, fu artefice della «sparizione» del Canale di Suez, nelle mire dei bombardieri tedeschi. 8 febbraio - 3 maggio 2014: Passerelle Centre d’art contemporain 19 settembre - 23 novembre 2014: Villa Croce Museo d’arte contemporanea inaugurazione 18 settembre 2014 14 Ilaria Bonacossa, co-curatore Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion / La democrazia è illusione © Aurélien Mole, 2014 Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion / La democrazia è illusione © Aurélien Mole, 2014 Ilaria Bonacossa è direttrice artistica del Museo Villa Croce a Genova, dopo aver lavorato sette anni come senior curator alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Fondatrice di Art@Work, un collettivo attivo nel settore profit e no profit per la produzione di progetti d’arte contemporanea, ha curato numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero lavorando con artisti come Nick Devereux, Ian Kiaer, Zhang Enli, Tony Conrad, Julieta Aranda, Massimo Grimaldi, Alberto Tadiello, Gintaras Didziapetris e Thomas Grunfeld; le più importanti collettive da lei curate sono Subcontinent. Art from Indian Subcontinent e Greenwashing. Arte Pericoli e Promesse. Ha curato alcune monografie di artisti come Cristof Yvoré, Kees Gouddswaard, Marlene Dumas e Tomas Saraceno. è membro del Comitato Tecnico per gli Acquisti del FRAC Provence-Alpes-Côtes-d’Azur di Marseille. Nel 2007, è stata una dei cinque membri della giuria per i leoni d’oro della 52e Biennale Internazionale di Arte Contemporanea di Venezia e nel 2013, membro della giuria del Premio della Inamori Foundation a Kyoto. Ha co-curato il padiglione Islandese Pavilion di Katrin Sigurdardottir alla Biennale di Venezia. Etienne Bernard, co-curatore Etienne Bernard è direttore artistico del Centro d’Arte Contemporanea Passerelle, Brest. Dal 2013 è membro del comitato d’acquisizioni del Fondo Nazionale di Arte Contemporanea. Dal 2007 al 2009 ha diretto il Festival Internazionale de l’Affiche et du Graphisme de Chaumont e un programma di mostre al CAPC Musée d’Art Contemporain di Bordeaux. Ha curato numerose mostre tra cui a Krabbesholm Højskole in Danimarca nel 2009-2010, al Parc Saint Léger a Pougues-les-Eaux nel 2010, al Musée de l’Objet a Blois nel 2011 e al JAUS Art Space di Los Angeles nel 2011. Etienne Bernard ha insegnato a l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne e a l’Ecole Supérieure des Beaux-arts di Nantes dove ha coordinato dal 2010 al 2012 il programma di ricerca e di residenza Fieldwork: Marfa negli Stati Uniti. 15 PASSERELLE CENTRE D’ART CONTEMPORAIN VILLA CROCE MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA Brest, Francia Genova, Italia Direzione : Etienne Bernard Direzione : Ilaria Bonacossa Passerelle Centre d’art contemporain è una piattaforma di dialogo tra produzioni artistiche e pubbliche, gestita dal 1988 da un’associazione ubicata all’interno di una straordinaria area industriale di 4 000 m2, nel cuore della città di Brest. Le sue missioni di creazione, mediazione e diffusione vengono concepite come altrettanti spazi collettivi di produzione di senso, nel cui ambito artisti e visitatori partecipano attivamente a una discussione su ciò che anima, costruisce e motiva il nostro rapporto con l’arte contemporanea. La programmazione coniuga ogni anno una decina di mostre monografiche o collettive, cicli di proiezioni, incontri, dibattiti e svariati dispositivi di accompagnamento del pubblico durante la sua scoperta delle pratiche esposte. Passerelle Centre d’art contemporain è anche il luogo in cui si travalicano le discipline, esplorando gli altri ambiti della creazione contemporanea, dalla grafica alla danza, dalla musica al design. Il Museo Villa Croceè stato inaugurato nel 1985 in un edificio ottocentesco di impronta neoclassica, donato al Comune dalla Famiglia Croce nel 1952. Ha una Collezione permanente di oltre 3000 opere d’arte italiana e straniera dalla seconda metà del ’900, grafica italiana del secondo ’900 e il fondo di arte astratta Maria Cernuschi Ghiringhelli con oltre duecento opere di importanti artisti italiani e internazionali attivi negli anni ’60 e ’70, tra cui Mario Radice, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Bruno Munari, Dadamaino, Piero Manzoni, Fausto Melotti Nel 2012 Villa Croce inaugura un innovativo modello di gestione pubblico-privato grazie alla collaborazione tra il Comune di Genova con il contributo di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e un gruppo di privati tra cui il Gruppo Hofima Holding Malacalza, Fondazione Edoardo Garrone, Costa Crociere, Banca Carige, Villa Montallegro, Coeclerici. Villa Croce presenta mostre di artisti e tendenze emergenti nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, insieme a mostre storiche volte a valorizzare la collezione permanente, collaborando attivamente con musei e centri d’arte Contemporanea internazionali. Passerelle 41 rue Charles Berthelot 29200 Brest Villa Croce Via Ruffini 3 16126 Genova martedi: 14.00 - 20.00 mercoledì a sabato : 14.00 - 18.00 martedì a venerdi: 9.00 - 18.30 sabato e domenica: 10.00 - 18.30 +33(0)2 98 43 34 95 [email protected] +39 010 580069 / 585772 [email protected] [email protected] www.cac-passerelle.com Wilfrid Almendra, L’Intranquillité © Nicolas Ollier, 2013 www.villacroce.org 16 17 THE REGISTRY OF PROMISE Mostra collettiva in quattro capitoli proposta da Chris Sharp Articolato in una serie di mostre, The Registry of Promise è un progetto che riflette sulla nostra relazione sempre più tesa con ciò che il futuro potrebbe o non potrebbe avere in serbo per noi. Ogni mostra fa leva sulle diverse letture del significato di una promessa, da intendere come qualcosa che contemporaneamente anticipa un futuro, il suo realizzarsi o venir meno, come anche una sorta di inevitabilità, sia positiva che negativa. Tale polivalenza acquista particolare intensità nell’attuale momento storico. Appurato che le nozioni tecnologiche e scientifiche del progresso, inaugurate dall’Illuminismo, non hanno più la stessa presa, ormai abbiamo abbandonato la visione lineare che il futuro una volta indicava. Nello stesso tempo ciò che viene a sostituire le nostre precedenti certezze non sembrerebbe affatto un’alternativa: lo spettro incombente di una catastrofe ecologica. Partendo dalla promessa antropocentrica della modernità, sembrerebbe che abbiamo ripiegato su una fede negativa nel post-umano. Eppure il futuro non è necessariamente un libro chiuso. Lontano da un’ottica fatalista, The Registry of Promise prende in considerazione queste diverse modalità del futuro mentre, nello stesso tempo, prova a concepirne di nuove. Così facendo si cerca di valorizzare la potenziale polivalenza e mutevolezza del termine ‘promessa’. Chris Sharp, curatore invitato Chris Sharp (1974, USA) è uno scrittore e un curatore indipendente, attualmente di base a Città del Messico. Sta preparando come co-curatore la 12° edizione della Swiss Sculpture Exhibition a Bienne (2014) con Gianni Jetzer e dirige insieme all’artista Martin Soto Climent il project space “Lulu”, a Città del Messico. Fa parte della redazione della rivista Kaleidoscope e collabora regolarmente con Art Review; i suoi articoli sono pubblicati inoltre su siti internet e numerose riviste come Artforum, Fillip, Afterall, Mousse, Metropolis M, Spike, Camera Austria, artpress e Art-Agenda. Ha realizzato saggi critici per pubblicazioni e cataloghi sul lavoro di molti artisti e nell’ambito di progetti promossi da istituzioni come il Moderna Museet Malmö, La Kunstverein di Amburgo, La Kunsthalle di Berna, The Sculpture Center a New York, il Nouveau Musée National a Monaco, il Macro a Roma e La Biennale de Rennes, Francia. Jean-Marie Perdrix, Cheval, bronze à la chair perdue 3, 2013 Fondazione Giuliani (Roma) Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain (Pougues-les-Eaux) Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine) De Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi) Questo progetto travalica la geografia franco-italiana, per associarsi a De Vieeshal, nei Paesi Bassi, che lavora regolarmente con le scene artistiche di Francia e d’Italia. 9 maggio - 18 luglio 2014: Fondazione Giuliani inaugurazione 8 maggio 2014 The Promise of Melancholy and Ecology 14 giugno - 14 settembre 2014: Parc Saint Léger inaugurazione 13 giugno 2014 The Promise of Multiple Temporalities 12 settembre - 14 dicembre 2014: Le Crédac inaugurazione 11 settembre 2014 The Promise of Moving Things 24 gennaio - 21 marzo 2015: De Vleeshal inaugurazione 23 gennaio 2015 The Promise of Literature, Soothsaying and Speaking in Tongues 18 The Promise of Melancholy and Ecology Fondazione Giuliani, Roma The Promise of Moving Things Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac, Ivry-sur-Seine Artisti: Peter Buggenhout, Jochen Lempert, Marlie Mul et Jean-Marie Perdrix. Artisti (da confermare): Nina Canell, Alexander Gutke, Mandla Reuter, Hans Schabus, Michael E. Smith e Antoine Nessi. La mostra esplora la relazione tra malinconia ed ecologia. Mandla Reuter, The Agreement, Vienne 2011, Installation view at Galerie Mezzanin, 2011, Courtesy of the artist and Galerie Mezzanin, Photography : Karl Kühn Peter Buggenhout, Gorgo #29, 2013 Presupponendo la possibilità di un mondo post-umano, finalizzato all’oggetto, questa mostra abbraccia l’impossibilità di immaginare un mondo al di fuori di una prospettiva umana. The Promise of Multiple Temporalities Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain, Pougues-Les-Eaux Artisti: Patrick Bernatchez, Juliette Blightman, Rosalind Nashashibi, Francisco Tropa, Andy Warhol et Anicka Yi. Rifiutando una nozione del tempo esclusivamente lineare, questa mostra esplora la possibilità della coesistenza di temporalità multiple. The Promise of Literature, Soothsaying and Speaking in Tongues De Vleeshal, Middelburg, Paesi Bassi Francisco Tropa, Lantern, 2012 Artisti da definire. Rivolgendosi al futuro come a qualcosa di essenzialmente insondabile, questa mostra si dedica ai tentativi e ai fallimenti del linguaggio, siano essi belli o ridicoli, di accedere all’inaccessibile. 19 FONDAZIONE GIULIANI PER L’ARTE CONTEMPORANEA PARC SAINT LÉGER, CENTRE D’ART CONTEMPORAIN Roma, Italia Pougues-les-Eaux, Francia Direzione : Adrienne Drake Direzione : Sandra Patron La Fondazione Giuliani è un ente privato no profit fondato nel 2010, che si dedica al sostegno, alla ricerca e all’esposizione dell’arte contemporanea, con particolare attenzione alle pratiche e alle metodologie delle nuove generazioni di artisti italiani e internazionali. Produce ogni anno due o tre mostre in sede e, in parallelo al proprio programma espositivo, sostiene progetti e collaborazioni esterne, a livello nazionale e internazionale. Immerso nel verde di un parco a due ore da Parigi, il centro d’arte è allestito all’interno dell’antica stazione termale di Pougues-les-Eaux. Il centro d’arte programma in loco mostre monografiche o collettive, abbinate a incontri ed eventi che permettono al pubblico di avvicinarsi all’attualità artistica nazionale e internazionale. Il centro rafforza inoltre la propria azione nei confronti degli artisti accogliendoli in qualità di residenti – attraverso i programmi Résidences secondaires e La Grande Ourse –, con la produzione di opere e l’edizione di libri e di cataloghi d’artista. In un dialogo costante col territorio e i vari attori che lo animano, il centro d’arte sviluppa un’azione decentralizzata su tutta la provincia della Nièvre con il Parc Saint Léger-Hors les murs. Questo programma può assumere varie forme - produzione di opere, mostre o eventi - in un’ottica costante di scambio con i vari partner che lo accolgono, come musei, luoghi legati al patrimonio, edifici scolastici, centri sociali e associazioni. Il Parc Saint Léger ha saputo trarre vantaggio dal suo insediamento in una zona rurale ponendosi come laboratorio reattivo, totalmente impegnato nei confronti degli artisti e del pubblico. Invita per le mostre personali artisti che non hanno mai esposto a Roma, commissionando la produzione di opere nuove e pubblicando un catalogo dedicato all’artista. Ogni pubblicazione è immaginata come un ibrido tra un catalogo, che documenta la mostra, e un libro d’artista. Rivolgendosi ad un pubblico ampio ed eterogeneo promuove inoltre incontri, visite guidate e tirocini in collaborazione con Università e Master. Fondazione Giuliani via Gustavo Bianchi 1 00153 Roma Parc Saint Léger Avenue Conti 58320 Pougues-les-Eaux martedì a sabato: 15.00 - 19.30 e su appuntamento martedì a domenica: 15.00 - 19.00 +39 06 57301091 [email protected] +33(0)3 86 90 96 60 [email protected] www.fondazionegiuliani.org www.parcsaintleger.fr 20 CENTRE D’ART CONTEMPORAIN D’IVRY - LE CRÉDAC DE VLEESHAL Ivry-sur-Seine, Francia Middelburg, Paesi Bassi Direzione : Claire Le Restif Direzione : Lorenzo Benedetti Il Centre d’art Contemporain d’Ivry – le Crédac ha come attività principale il sostegno alla creazione, alla ricerca, alla diffusione e la mediazione dell’arte contemporanea. Ben radicato nel territorio che lo circonda, il centro sviluppa anche una programmazione rivolta all’ambito internazionale, inserendosi così in reti professionali più ampie. Scopo del centro è la concezione, la produzione, la coproduzione e la presentazione regolare di opere significative della produzione contemporanea all’interno di luoghi dedicati. Favorisce l’emergere di artisti e di pratiche innovative nell’ambito espositivo. Le mostre possono essere monografiche o collettive, avere un carattere sperimentale ma anche classico o storico. Il Crédac concepisce e sviluppa azioni di formazione e mediazione destinate a facilitare l’avvicinamento del pubblico all’arte contemporanea. La sua missione consiste in un’opera di sensibilizzazione che si realizza attraverso la programmazione regolare: laboratori, conferenze, incontri pubblici con gli artisti e pubblicazioni, che facilitano l’accesso ai riferimenti storici ed estetici da cui si sviluppa l’arte contemporanea. La SBKM (Fondazione di Middelburg per le arti visive) realizza mostre e progetti d’arte contemporanea presso il De Vleeshal e il De Kabinetten van de Vleeshal, a Middelburg (Paesi Bassi). Il De Vleeshal si trova nell’antico municipio di Middelburg, nella piazza del mercato. Caratterizzato da una marcata architettura gotica, il De Vleeshal è uno spazio unico nel suo genere, la cui peculiarità ha spinto molti artisti a creare mostre straordinarie che hanno contribuito alla sua reputazione. Oltre al De Vleeshal, la SBKM usufruisce di un secondo spazio espositivo, il De Kabinetten van De Vleeshal. Gli altri obiettivi della SBKM vanno dalla realizzazione della politica artistica di Middelburg nello spazio pubblico, alla costituzione, gestione, conservazione e restauro della collezione d’arte comunale comprese le opere in esterni, oltre all’attuazione della politica cittadina di sovvenzione agli artisti. Le Crédac La Manufacture des Œillets 25/29 rue Raspail 94200 Ivry-sur-Seine martedì a venerdì: 14.00 - 18.00 sabato e domenica: 14.00 - 19.00 +33 (0)1 49 60 25 06 [email protected] De Vleeshal Markt Middelburg martedì a domenica: 13.00 - 17.00 +31 (0)118 652200 [email protected] http://vleeshal.nl www.credac.fr 21 EPHEMERA cneai = CENTRE NATIONAL ÉDITION ART IMAGE (Chatou) MACRO Museo d’arte contemporanea Roma (Roma) Una ricerca sui due archivi, (quello italiano di 1:1projects e quello francese della collezione FMRA del Cneai) sarà condotta da un gruppo di curatori italiani e francesi e svilupperà forme di attivazione (produzioni artistiche, riflessioni teoriche, lecture, performance...), che daranno luogo ad una mostra declinata in due versioni diverse, negli spazi del Macro e del Cneai. 1:1projects, curatori invitati 1:1projects è un network indipendente di curatori e professionisti del mondo dell’arte contemporanea per lo sviluppo, la creazione e la promozione di progetti d’arte contemporanea, sia a livello locale che internazionale. Il network opera come punto di intersezione nello sviluppo di modalità di produzione quali mostre, eventi, pubblicazioni, simposi, conferenze e performance che si pongono aldilà delle tradizionali strutture istituzionali. Nel corso degli anni 1:1projects ha istituito un archivio di artisti italiani e internazionali, focalizzato sulle metodologie più attuali dell’arte contemporanea. Intesto come strumento di ricerca e collaborazione, l’archivio è alla base di scambi con altri network internazionali e opera partnership con altri archivi europei. 1:1projects è stato fondato a Roma nel 2006 da Maria Alicata, Daniele Balit, Cecilia Canziani, Chiara Compostella, Benedetta di Loreto, Adrienne Drake, Andrea Fontemaggi, Athena Panni e Francesco Ventrella. Il progetto è incentrato su ciò’ che viene definito come pratiche dell’“ephemera“: un campo di sperimentazione e di produzione che si sviluppa in tutte le sfere artistiche e che risponde alle attuali urgenze di fluidità, rete, scambio e trasmissione. Tre costanti sembrano essere determinanti per valutare queste pratiche artistiche, che infrangono le frontiere tra le categorie (visivo, sonoro, letterario) e tra le forme (oggetti, performance, immagini): - Forme derivate: curatoriali, editoriali, di collezionsimo e ricerca. Un numero crescente di attori agisce in parallelo sulla questione dell’edizione artistica. - La messa in discussione delle frontiere culturali. Le produzioni richiamano tanto espressioni poetiche che letterarie, musicali, filmiche, scientifiche, o di design. - Gli attori ibridi. Gli attori sono di volta in volta artisti, editori, curatori, collezionisti, venditori o ricercatori. Essi confermano l’attualità della frase di Godard degli anni settanta: “un produttore libero e indipendente va messo dalla parte degli artisti”. Promenadologues #2 (esposizione della collezioneFmra), cneai = , Chatou, 2012, foto Aurélien Mole Circa dieci artisti saranno invitati ad attivare e implementare opere esistenti negli archivi, dando luogo a nuove produzioni e performance. Il progetto prevede dunque una mostra al Macro, una mostra al Cneai, un programma di attività (performance, interventi, produzioni) e una pubblicazione. 23 giugno – 7 luglio 2014 al cneai = Residenza di ricerca dei curatori Maria Alicata, Daniele Balit e Adrienne Drake settembre 2014 – maggio 2015 Inviti ad artisti dei due archivi a produrre e attivare delle opere della collezione ephemera ottobre 2014 – febbraio 2015 Esposizione al MACRO ottobre 2015 – marzo 2016 Mostra al cneai = 22 Maria Alicata, curatore invitato Il fondo FMRA (leggere Ephemera) del cneai = Creato nel 2000 è una ricca e variegata collezione di edizioni di artista, libri, vinili, riviste, poster, flyer, sticker, audiocassette, depliant, cartoline, pagine web, ecc. L’archivio di 1:1projects Dal 2006, 1:1projects ha istituito e sviluppato un archivio di portfolio e materiali di artsiti, come film, video, cataloghi e lavori audio, ponendo particolare attenzione alle metodologie più attuali dell’arte contemporanea. Nel 2012 1:1projects e MACRO, hanno iniziato una collaborazione che ha ricollocato l’archivio presso il museo. Curatrice e storica dell’arte, vive a Roma. Dal 2011 al 2013 ha curato per il Macro il programma e le residenze per giovani artisti. E’ responsabile del programma di arte pubblica Nuovi Committenti per la Fondazione Adriano Olivetti. Maria Alicata cura inoltre committenze d’arte per aziende private e istituzioni pubbliche. É tra i fondatori della piattaforma curatoriale non-profit 1:1projects, che realizza varie attività tra cui talks con artisti e curatori, sceening, mostre, presentazioni di libri e workshop. Daniele Balit, curatore invitato Promenadologues #2 (esposizione della collezioneFmra), cneai = , Chatou, 2012, foto Aurélien Mole Curatore indipendente, critico e storico dell’arte, vive a Parigi. Nell’aprile 2012 ha conseguito un dottorato all’Università La Sorbonne Paris 1, attraverso il quale ha indagato le origini delle sperimentazioni sonore e l’impatto del suono sui contesti espositivi. Nel marzo 2009 ha dato avvio a Birdcage, galleria sonora itinerante e site specific. É tra i fondatori della piattaforma curatoriale non-profit 1:1projects. Sylvie Boulanger, Direttore cneai = Dirige il Cneai dal 1997. Ha curato un centinaio di mostre, pubblicato più di settanta opere (tra libri d’artista, cataloghi, riviste) e diretto alcuni documentari. È ricercatrice associata in diversi laboratori di ricerca, collabora con varie riviste scientifiche, come la rivista Multitudes, e tiene conferenze nelle Accademie di Belle Arti e nelle Università. Ha fondato l’agenzia di produzione APC (Art Public Contemporain) che ha diretto per dieci anni (1990-1997), dopo essere stata direttrice aggiunta alla delegazione delle arti plastiche del Ministero della Cultura francese. Adrienne Drake, curatore invitato Direttrice e curatrice della Fondazione Giuliani per l’Arte Contemporanea a Roma. Dal 2011 è Arts and Humanieties Advisor per l’Accademia Americana a Roma. É tra i soci fondatori della piattaforma curatoriale 1:1projects. Nei suoi progetti favorisce una metodologia di lavoro partecitapativa e collaborativa. E’ inoltre contributing curator per Open Video Project, un archivio video a Roma che organizza proiezioni di video d’arte, cortometraggi, cinema sperimentale, documentari e video installazioni. 23 cneai = CENTRE NATIONAL ÉDITION ART IMAGE MACRO - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA ROMA Chatou, Francia Roma, Italia Direzione: Sylvie Boulanger Direzione: Giovanna Alberta Campitelli (Direttore ad interim) Il Cneai, centro nazionale d’arte contemporanea dedicato ai media, si trasforma, dal 1997, al ritmo dei desideri e delle necessità artistiche: costituzione del fondo per edizioni e multipli sin dalla sua creazione (600 edizioni), creazione della collezione FMRA nel 2000 (11.000 pubblicazioni di artisti). Commessa ai fratelli Erwan e Ronan Bouroullec nel 2006 per la realizzazione della residenza per artisti sull’acqua “Maison Flottante”, istallazione di opere sull’isola dal 2010, allestimento della Maison Levanneur ad opera degli architetti Philippe Bona e Elisabeth Lemercier nel 2012. Oltre la trasformazione fisica degli spazi interni, il Cneai inventa un nuovo modello di programmazione collaborativa: dei gruppi di ricerca producono ogni stagione, insieme a numerosi partner scientifici, un percorso espositivo composto da dieci punti di vista, aperto alle esperienze sensibili dell’artista e del visitatore. Questo percorso viene inaugurato dal Festival Island, un appuntamento inaugurale per le forme vive della cultura contemporanea, che mescola performance sonore, visive, coreografiche, grafiche, letterarie e scientifiche nell’arco di un fine settimana. Il MACRO è il Museo della città di Roma dedicato all’arte contemporanea. La sede principale del MACRO con l’apertura definitiva della nuova ala progettata da Odile Decq ridefinisce la sua vocazione alla promozione dell’arte contemporanea, nazionale e internazionale, costruendo un mosaico espressivo di diversi linguaggi. Negli anni il Museo ha ospitato importanti mostre di artisti italiani e stranieri, divenendo punto di riferimento non solo nel panorama cittandino ma anche in quello internazionale. A partire da un programma espositivo ampio e diversificato, il MACRO si pone come centro di produzione artistica e ricerca sul contemporaneo. Tale identità nasce dall’esigenza di riconsiderare il ruolo dell’artista, motore principale delle attività che connotano il Museo. cneai = Île des impressionnistes 2 rue du Bac 78400 Chatou MACRO Via Nizza 138 00198 Roma mercoledì a domenica: 13.00 - 18.00 martedì a domenica: 11.00 - 19.00 +33(0)1 39 52 45 35 [email protected] +39 06 6710 70 400 www.cneai.com www.museomacro.org 24 25 PIANO - ALTO ! Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens) BBB centre d’art (Tolosa) Careof DOCVA (Milano) Dolomiti Contemporanee (Belluno) Stefania Meazza, curatore invitato Stefania Meazza è critica e curatrice indipendente. Collabora come corrispondente dalla Francia con la rivista d’arte contemporanea Juliet dal 2006 e con Zérodeux, magazine francese on-line. Vive e lavora a Tolosa, dove insegna Metodologia della ricerca all’Institut supérieur des arts. Residenze incrociate in Francia e Italia di cinque artisti (francesi e italiani) che nel 2015 prenderanno forma di mostre, eventi e/o pubblicazioni Nina Fiocco, Three Utopias, azione documentazione, 2013 Courtesy dell’artista Polisemia di un progetto, forza del contesto Spostarsi 1- Realizzare un progetto comune a sei strutture molto distanti tra di loro geograficamente genera necessariamente uno spostamento. 2- Lo spostamento produce il materiale di riflessione alla base del progetto: in particolare, l’emergenza di ricerche e riflessioni sull’arte comuni tra Francia e Italia. Utopie e proiezioni 1- L’utopia attesta allo stesso tempo lo scontro tra la possibilità di riflettere sul reale attraverso rappresentazioni fittizie e la dissociazione radicale del sogno e dell’atto, dell’ideale e del reale. 2- Le proiezioni portano gli artisti a uscire dai luoghi dell’arte, abbandonandone le forme tradizionali, per interagire con il loro ambiente sociale, geografico, politico etc. Spostare 1-Sfide o campo dei possibili? Come proiezioni legate a un’utopia, le opere degli artisti selezionati tengono conto del contesto e operano così uno spostamento delle loro ricerche sia intellettuali che pratiche. L’emergere del loro lavoro sarà il prodotto sensibile dell’osservazione e dell’adattamento alle condizioni di un contesto, forte dei suoi poteri di immaginazione. 2-Il contesto diventerà quindi materia che fabbrica l’opera o il gesto artistico. gennaio - dicembre 2014: residenze incrociate in Italia e Francia primavera - estate 2015 : mostre e pubblicazioni 26 Piano - alto !, progetto di residenze incrociate per due artisti italiani in MidiPyrénées e tre artisti francesi in Italia, gioca con le topografie e le geografie significative di ciascun territorio : montagna e pianura, città e paesi, siti urbani e mete turistiche. Per i tre centri d’arte francesi, le residenze si basano sul principio di incontro e intersezione tra i luoghi, gli artisti e il network professionale ‘Air de Midi’ : Nina Fiocco e Daniele Pezzi saranno infatti in residenza 3 settimane in ogni centro d’arte, tra settembre e novembre 2014. Alla residenzenza saranno affiancati altri tipi di eventi : studio visit, incontri con critici, proiezioni... Parallelamente, gli artisti francesi in residenza in Italia inseriranno la loro ricerca personale nel contesto che li accoglie. Guillaume Robert sarà in residenza tre settimane a Careof (Milano) in autunno e, verosimilmente, durante l’estate, altre tre settimane nelle Dolomiti, ribadendo il concetto di spostamento intrinseco al progetto. Jérémy Laffon, Lise Lacombe e Jean-Baptiste Alazard saranno in residenza 4 settimane presso Dolomiti Contemporanee durante l’estate 2014. 2- Una doppia restituzione Gli scambi tra gli artisti, il pubblico e i curatori coinvolti in Piano - alto ! saranno alla base di un restituzione la cui forma é in corso di definizione (mostra, convegno, pubblicazione...). La natura di questo evento sarà stabilita in base alle riflessioni e ai lavori prodotti dagli artisti e i curatori associati. La presentazione pubblica funzionerà in due versioni come fronte-retro delle Alpi nel 2015. Daniele Pezzi, Tutulma, still da video HD, 2010-2013, Courtesy dell’artista 1 – Residenze contestualizzate Nina Fiocco (1985, vive e lavora tra Puebla, Messico, e Feltre) Al centro del lavoro di Nina Fiocco si trova l’idea di distanza, intesa come una lente deformante che all’opposto dell’esperienza, si converte in uno strumento di dominio e controllo nella societá della comunicazione. Cercando strategie per evadere questo miraggio della conoscenza, Nina Fiocco lavora con media diversi, interessandosi all’intersezione tra narrazione, lavoro comune, esperienza e immagine, intesa nel suo spettro piú ampio dalla fotografia e l’architettura, a Internet e la geografia. Daniele Pezzi (1977, vive e lavora a Ravenna) La sua produzione è costituita prevalentemente da lavori video, mentre le foto, le sculture e le pitture sono spesso il risultato del processo di produzione filmico. I temi su cui lavora costantemente sono connessi ai concetti di nomadismo (in quanto alternativa pericolosa alla stanzialità belligerante), all’archeologia e antropologia (in quanto discipline di comprensione del passato remoto, e che contribuiscono alla riscrittura della storia), e alla psicologia dello spazio (sia dei personaggi che popolano i lavori, sia degli spettatori che li vedranno). Le sceneggiature sono in realtà elenchi di idee, istruzioni e racconti brevi che vengono discusse con gli attori e rielaborate anche in relazione all’architettura o al paesaggio che li circonda. Il lavoro concluso è quindi il risultato di un processo aperto di mediazione in cui l’autore si considera come catalizzatore. 27 Lise Lacombe (1985) Lise Lacombe è nata ed è cresciuta nell’Aveyron (sud ovest della Francia) . Dopo la laurea in Arti Visive a Tolosa, ottiene il diploma di Fotografia e Editing dell’Immagine all’école des Gobelins di Parigi. Nel corso di questi due anni, personalizza la sua pratica fotografica. Con una Yashika Mat e poi una Hasselblad, si dedica al formato quadrato, caratteristico del suo lavoro e si orienta al reportage. La frequentazione dell’ambiente giornalistico la porta verso un lavoro più indipendente e creativo, secondo il registro del reportage d’autore. Affina il suo sguardo grazie ai viaggi, realizzando delle serie che si propongono come testimonianza dei fatti della società ma con uno sguardo personale. La fotografia è uno strumento personale assoluto che dà vita alle sue esperienze. Guillaume Robert (1975, vive e lavora a Lione) Guillaume Robert sviluppa il suo lavoro per progetti, spinto dall’interesse per tutto ciò che fa mondo (linguaggio, storia, politica, scienza, rappresentazione, percezione...) La sua produzione video si apre da alcuni anni all’oggetto, all’installazione, al testo, al suono o alla fotografia. L’artista riunisce materiali e contesti specifici, si basa su processi di creazione dalla forma narrativa che si risolvono attraverso il coinvolgimento di varie collaborazioni (un meccanico, un geofisico, degli interpreti, di danza o teatro, un fabbro, un musicista, un apicultore...) Le strategie processuali e plastiche procedono per accumulazione e sovrapposizione di strati (sedimentazione narrativa, sedimentazione di materiali, di senso, sedimentazione del tempo). Guillaume Robert, Vérifier l’Arcadie, istallazione, scultura, fotografia, 2013-2014. Courtesy dell’artista Jean-Baptiste Alazard Jérémy Laffon (1978, vive e lavora a Marsiglia) Artista della metamorfosi, Jérémy Laffon osserva tutto ciò che è in divenire. Questa sorta di etica della libertà permette all’artista di lasciare che le esperienze si svolgano secondo un protocollo accidentale ma allo stesso tempo programmato. Jérémy Laffon sperimenta a sua volta la forma e la temporalità dei materiali che utilizza: dopo l’osservazione della vita delle cose, sottomette questa materia prima a mutamenti minuziosi, allo scopo di produrre un “ribaltamento in una dimensione altra, in un altrove...” Jérémy Laffon, Construction protocolaire non aléatoire, 2013. Chewing gum sticks Lise Lacombe, dalla serie La Tierce des Paumés, 2012. Courtesy dell’artista Dopo aver ottenuto un diploma di audiovisivo a Tolosa, entra a La Fémis nel 2006 e diventa montatore. In parallelo, sviluppa la sua attività di cineasta attraverso il documentario con Le Cinquième Quartier o il lungometraggio di fiction con Moussem Les Morts, selezionato al Festival di Belfort 2010 nella competizione internazionale. Lo stesso anno, allarga il suo lavoro alle opere trans-media con Mittelwerk Express. Nel 2011, fa ritorno nel sud della Francia per realizzare La Tierce des Paumés, in collaborazione con la fotografa Lise Lacombe. Il film La Buissonière, frutto di questa collaborazione, ottiene il premio Georges de Beauregard. 28 MAISON DES ARTS GEORGES POMPIDOU CENTRE D’ART CONTEMPORAIN ET RÉSIDENCES D’ARTISTES CENTRE D’ART CONTEMPORAIN CHAPELLE ST JACQUES Cajarc, Francia Direzione: Valérie Mazouin Saint-Gaudens, Francia Direzione: Martine Michard La Maison des Arts Georges Pompidou / MAGP coniuga le missioni di un centro d’arte contemporanea a Cajarc, con quelle delle residenze internazionali d’artisti – le Maisons Daura, a Saint-Cirq Lapopie. Le linee programmatiche associano l’eclettismo all’esigenza, per meglio affrontare le problematiche del mondo contemporaneo. Dedicato alla scoperta degli artisti, sia emergenti che affermati, il centro d’arte contemporanea produce opere nuove, accompagnando contemporaneamente il pubblico attraverso azioni specifiche di mediazione. Le residenze offrono spazi di vita e di lavoro agli artisti venuti dal mondo intero per sperimentare qui nuovi progetti. Le loro opere, che echeggiano spesso la loro percezione dell’ambiente eccezionale di questo sito, diventato ormai una meta turistica imprescindibile della regione, vengono presentate ogni estate lungo il percorso d’arte contemporanea nella valle del Lot. Il centro d’arte contemporanea Chapelle St Jacques, adibito all’interno di una cappella del XVIII° secolo, si trova a Saint-Gaudens, nella zona pedemontana dei Pirenei, a 90 km a sud di Tolosa. Il centro d’arte contemporanea è un luogo di vita dove pubblico e artisti si riuniscono intorno alle opere create in loco. Lo scopo delle mostre è di far conoscere i vari significati dati oggi all’arte, anche se le problematiche dell’architettura si trovano spesso al cuore delle proposte degli artisti plastici invitati ad esporre. Le mostre costituiscono una base per lo sviluppo di un’azione culturale rivolta al pubblico che favorisca la diffusione dei progetti che continuano ad occupare lo spazio. Dall’alto in basso, dal basso in alto, polistirolo, cemento, cartone, non manca niente. Nulla viene scartato, lo spazio viene cancellato e esaltato sotto lo sguardo degli artisti che si avvicendano. MAGP 134 avenue Germain Canet BP 24 46160 Cajarc Chapelle St Jacques Avenue du Maréchal Foch 31800 Saint-Gaudens durante tutto l’anno mercoledì a domenica: 14.00 - 18.00 luglio-agosto martedì a domenica: 10.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00 +33 (0)5 65 40 78 19 [email protected] www.magp.fr inverno mercoledì a sabato: 14.00 - 18.00 estate mercoledì a sabato: 15.00 - 19.00 +33 (0)6 83 92 08 96 chapelle-st [email protected] www.lachapelle-saint-jacques.com 29 BBB CENTRE D’ART CAREOF DOCVA Tolosa, Francia Milano, Italia Direzione: Cécile Poblon Direzione: Chiara Agnello Curatore associato: Martina Angelotti Stabilito a Tolosa, in una fabbrica dismessa di bobine elettriche industriali, il centro d’arte BBB accompagna gli artisti contemporanei delle arti plastiche e visive sin dal 1993. Il BBB centre d’art è anche una piattaforma destinata agli artisti e ai professionisti del settore (consulenza, accompagnamento, formazione). La produzione, la diffusione delle opere e il modo in cui queste vengono recepite da professionisti e amanti dell’arte costituiscono il pane quotidiano, l’ambizione e l’impegno di lungo corso dei nostri mestieri. Pluralità e singolarità delle forme, dei mezzi d’espressione, dei discorsi… La programmazione artistica mette al centro delle sue proposte il problema dei contesti, degli spazi dell’opera e dello spettatore, interrogandosi, ponendosi in una rappresentazione e una messa in prospettiva del nostro tempo – partendo dall’arte, dal mondo. Si tratta per il BBB, testa pensante, spirito libero, di sostenere e di condividere progetti integri, aperti, prospettici, oggetto di piacere e di riflessione. Per la promozione della creazione contemporanea, il centro d’arte lavora su vari livelli di intervento, dal locale all’internazionale: finanziamento di opere nuove o di edizioni significative, eventi professionali o pubblici, scambi artistici e partnership istituzionali. Careof è un’organizzazione non profit per la promozione della ricerca artistica contemporanea, che dal 1987 a Milano incoraggia con passione la sperimentazione culturale in tutte le sue forme, in particolare il lavoro dei giovani artisti. Careof si pone come interlocutore privilegiato fra artisti, curatori, critici e pubblico non specializzato, attraverso un ricco programma espositivo e didattico, servizi di documentazione sulle arti visive organizzati presso il DOCVA e il programma di residenze per creativi FDV Residency program. Grazie all’interesse per la ricerca video, Careof ha accumulato un importante patrimonio, fulcro nevralgico di molte delle attività organizzate. Archiviovideo.it è il database online che raccoglie le oltre 6 000 opere d’artista e le documentazioni contenute in Archivio DOCVA. Careof, il DOCVA e FDV Residency hanno sede presso la Fabbrica del Vapore di Milano, importante esempio di archeologia industriale animato da 13 laboratori riuniti in FDVLab. BBB centre d’art 96 rue Michel Ange 31200 Toulouse Careof DOCVA Via Procaccini 4 20154 Milano martedì a sabato: 14.00 - 19.00 lunedì a venerdì: 11.00 - 19.00 sabato su appuntamento + 33 (0)5 61 13 37 14 [email protected] www.lebbb.org +39 023315800 [email protected] www.careof.org 30 DOLOMITI CONTEMPORANEE Belluno, Italia Direzione: Gianluca D’Incà Levis Dolomiti Contemporanee è un laboratorio d’arti visive nell’ambiente. Progetto innovativo e sperimentale. Il progetto riapre grandi siti industriali o civili abbandonati nelle Dolomiti-Unesco. Tali siti vengono colonizzati per alcuni mesi ogni anno con residenze d’artista e mostre. Al termine delle mostre, essi vengono riaffittati, proprio grazie a quest’attività. L’arte e la cultura divengono uno strumento concreto di rilancio di infrastrutture dall’alto potenziale che giacciono in stato d’inerzia nella regione dolomitica. Unico sito permanente di Dolomiti Contemporanee è il Nuovo Spazio di Casso: un edificio situato a pochi metri della Diga del Vajont, che fu chiuso cinquant’anni fa dalla terribile Tragedia del Vajont. Un altro luogo chiuso dunque, ora riaperto quale centro per la cultura contemporanea della montagna. Dolomiti Contemporanee via Sant’Antoni 1 33080 Casso giugno a novembre martedì a domenica: 10.00 - 12.30 e 15.00 - 19.00 Chiuso il lunedì +39 0427 666068 [email protected] www.dolomiticontemporanee.net 31 SOLEIL POLITIQUE Museion (Bolzano) CAC Brétigny (Brétigny-sur-Orge) La mostra è associata inoltre a opere chiave che hanno ispirato il progetto e che hanno partecipato alla nostra comprensione della storia della museografia, da La forma della città di Pier Paolo Pasolini, alla presentazione della statua equestre di Cangrande della Scala di Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio di Verona e altre ancora. Mostra collettiva proposta da Pierre Bal-Blanc, curatore invitato Allan Sekula, Meat Mass, 1972, Foto by Allan Sekula and David Alward © Generali Foundation Il museo tra luce e ombra Das Museum zwischen Schatten und Licht L’intenzione della mostra è interrogare il ruolo del museo nella città ripensando alla sua storia attraverso lo sguardo di artisti provenienti da diverse discipline: architetti, registi, performer, musicisti e compositori. Il visitatore è invitato a intraprendere un percorso che, una volta superata la soglia del museo, inizia direttamente nel cuore delle opere per svilupparsi in seguito nella città. Il primo gesto curatoriale è infatti invertire la gerarchia che regola la suddivisione degli spazi museali dall’entrata ai piani nobili, dal basso verso l’alto dell’edificio. Quest’atto spaziale sottolinea l’uso del luogo. Il museo d’arte contemporanea, così utilizzato, si distacca dalla regola normalmente imposta dai musei tradizionali. Dall’ultimo piano del museo, trasformato in belvedere, il visitatore potrà lasciar vagare il proprio sguardo sulla città, condizionato dai riferimenti offerti nella mostra al piano terra, per poi in seguito scendere e proseguire la visita degli spazi urbani imboccando realmente strade, vie e ponti. Saranno presentati in mostra maquette, sculture, cortometraggi o documentari di artisti già riconosciti (Marcel Broodthaers, Achille Castiglioni, Giorgio De Chirico, Isa Genzken, Sanja Iveković) o che lo stanno diventando (Deimantas Narkevičius, Slaven Tolj, Alejandra Riera, Josef Dabernig, R&Sie(n) François Roche, Stéphanie Lavaux, Jean Navarro, Roman Ondák), ma anche opere più intime come quelle di Isidoro Valcárcel Medina, Emilio Prini, Terre Thaemlitz. 27 settembre 2014 - 11 gennaio 2015: mostre al Museion inaugurazione: 26 settembre 2014 11 ottobre: tavola rotonda 3 - 4 dicembre 2014: proiezione video 32 Curatore indipendente e direttore del Centre d’art contemporain de Brétigny, Francia, è curatore ospite a Museion per il 2014. Le sue mostre sono state presentate in istituzioni e fiere internazionali, come la Tate Modern di Londra e la Biennale di Berlino (La Monnaie Vivante-Living Currency) o la Secession Vienna e Artissima a Torino (mostre The Death of the Audience e Draft Score for an Exhibition). Lili Reynaud-Dewar, I am intact and I don’t care (Consortium, exhibition Phillip King) 2013 Al CAC Brétigny Pierre Bal-Blanc ha ideato Phalanstère Project, un programma con cui ogni artista realizza un’opera d’arte che dona poi alla collezione permanente dell’istituzione. Recentemente Pierre Bal-Blanc ha curato Reversibility, progetto espositivo che riflette sul ruolo e sulla forma di un’istituzione culturale oggi e che è stato presentato a Frieze Art Fair, Londra (2008), al CAC Brétigny (2010) e nello spazio di Peep Hole a Milano (2012). Emilio Prini, Stampa di un consumo - Monaco ‘71 Il caffè del Kunstverein, 1971, Courtesy Galleria PIOMONTI Roma Pierre Bal-Blanc, curatore invitato Artisti: Mathieu Abonnenc, Marie Cool Fabio Balducci, Josef Dabernig, Alberto Garutti, Isa Genzken, Prinz Gholam, Dan Graham, Mauricio Guillén, Sanja Ivekovic, Marcello Maloberti, Isidoro Valcárcel Medina, Marta Minujín, Deimantas Narkevičius, Rainer Oldendorf, Roman Ondák, Christodoulos Panayiotou, Emilie Parendeau, Gianni Pettena, Pratchaya Phinthong, Emilio Prini, Alejandra Riera, Lili Reynaud-Dewar, R&Sie(n) François Roche, Stephanie Lavaux, Jean Navarro, Matthieu Saladin, Santiago Sierra, Elaine Sturtevant, Terre Thaemlitz, Slaven Tolj, Ron Tran, Annie Vigier et Franck Apertet, Marie Voignier, Clemens Von Wedemeyer, Lois Weinberger, Christopher Williams. Opera di: Raimund Abraham, Robert Breer, KP Brehmer, Marcel Broodthaers, CAPC musée d’art contemporain de Bordeaux – Philippe Thomas, Achille Castiglioni, Giorgio De Chirico, Félix González-Torres, Pier Paolo Pasolini, Walter Pichler, Carlo Scarpa, Allan Sekula. 33 FONDAZIONE MUSEION CAC BRÉTIGNY Bolzano, Italia Brétigny-sur-Orge, Francia Direzione: Letizia Ragaglia Direzione: Pierre Bal-Blanc Museion è ospitato nel cuore della città di Bolzano in una sede futuristica nata dal progetto dello studio KSV di Berlino. La trasparenza e apertura suggerite dall’architettura si traducono in una vocazione a laboratorio internazionale di ricerca e all’interdisciplinarità: non solo l’arte figurativa, ma anche la musica, la performance, il cinema e il teatro trovano espressione nel programma. La collezione, che conta più di 4.500 opere, è presentata in mostre tematiche, mentre le esposizioni temporanee si muovono prevalentemente sul filo dell’indagine sulla scultura contemporanea e sull’arte femminile. In questo senso, negli ultimi anni Museion ha presentato – spesso in prima nazionale- mostre di artisti come Carl Andre, VALIE EXPORT, Isa Genzken, Rosemarie Trockel, Danh Vo e Klara Lidén. Nei mesi estivi la facciata ospita una rassegna video e offre alla città una visione di grande suggestione. Grazie alla posizione privilegiata Museion ha intessuto negli anni una fitta rete di collaborazioni internazionali. Il CAC Brétigny, centro d’arte di Brétigny, è uno spazio d’arte contemporanea sito alla periferia di Parigi. La definizione e lo sviluppo delle sue missioni hanno influenzato le funzioni dei suoi spazi destinati alla produzione, alle mostre e alla documentazione, in un movimento di perpetua evoluzione. Parallelamente alla programmazione delle mostre, le collaborazioni con gli artisti hanno continuato a produrre nuovi progetti quali mezzi di creazione e di educazione, agevolando le relazioni sociali tra il centro d’arte e i luoghi che lo circondano. Un numero importante di opere realizzate per il centro d’arte e organizzate intorno all’idea del “Falansterio” sono esposte in permanenza o in alternanza. Al CAC Brétigny, la metodologia curatoriale ispirata al “Falansterio” di Fourier si traduce in una riconfigurazione delle frontiere istituzionali messa in atto nell’intersecarsi della doppia temporalità della produzione e dell’accoglienza; in una riconquista degli spazi professionali e pubblici consacrati (e forse confiscati) per una nuova lettura dell’ambiente culturale e politico passato e presente. Museion Via Dante 6 39100 Bolzano martedì a domenica: 10.00 - 18.00 giovedì : 10.00 - 22.00 lunedì chiuso + 39 0471223428 [email protected] www.museion.it CAC Brétigny rue Henri Douard 91220 Brétigny-sur-Orge martedì a venerdì: 14.00 - 18.00 sabato secondo le mostre: 14.00 - 18.00 su appuntamento +33(0)1 60 85 20 76 [email protected] www.cacbretigny.com 34 35 FROM & TO Kunst Meran / Merano Arte (Merano) Villa Arson (Nice) Quentin Derouet Questo artista, nato nel 1988 a Grenoble, non è legato ad una pratica particolare e definisce precisamente la sua partendo dall’istallazione e dalla mostra. È una messa in spettacolo di un’atmosfera che trasuda attraverso la lingua, l’arredo, i colori, i gruppi di fotografie o i disegni. Eppure, non vi è nulla di spontaneo. Le opere sono pensate, ponderate, talvolta scritte, se non pianificate in un futuro più o meno prossimo, come “7 plans de vol”, prima di essere realizzate. Gli incontri sono ancora essenziali per quest’opera in divenire, ma di sicuro non potranno capitare per caso. Mostra in due capitoli delle opere prodotte da 5 artisti francesi e 5 artisti italiani nel corso delle residenze e dei workshop organizzati nel 2013 Per facilitare la comunicazione tra curatori e artisti, si è provveduto a costituire una piattaforma digitale che raccoglie le idee e i contenuti trattati dai partecipanti. Grazie a un blog e alla possibilità di condividere file, la piattaforma documenta le fasi di elaborazione del progetto, permettendo allo stesso tempo lo scambio di informazioni a distanza. I curatori hanno il compito di coordinare le fasi preparatorie del progetto, l’esposizione finale e il catalogo/brochure che accompagnerà la mostra. 9 novembre 2014 - fine gennaio 2015: Villa Arson inaugurazione 8 novembre 2014 febbraio - aprile 2015: Kunst Meran / Merano Arte Vivien Roubaud Nato nel 1989, vive e lavora a Nizza. Ottiene il diploma DNSEP, con il massimo dei voti, alla Villa Arson nel 2011. Fra le sue mostre collettive recenti: Saison 17, Lieu Commun (Tolosa 2013), SUNSHINE & PRECIPITATION Part 2, Catalyst Arts (Belfast, 2012), WATT, La Station (Nizza, 2012), YOUNG &RESTLESS, Vidéochroniques (Marsiglia, 2012), Demain c’est loin, Galerie de la Marine (Nizza, 2011). Mostra personale nell’ ambito di Modules – Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, al Palais de Tokyo, 2013-2014. Vivien Roubaud, Système frigorifique, eau, 220v, 2012 La collaborazione tra artisti francesi e italiani si sviluppa attraverso un confronto sia teorico che pratico avviato con il primo incontro avvenuto a Nizza a luglio 2013, e continuato con l’incontro meranese avvenuto tra il 21 e il 25 ottobre 2013. Gli incontri a Nizza e a Merano hanno gettato le basi per un contatto e uno scambio d’idee che porterà alla realizzazione da parte dei giovani artisti di un progetto espositivo in cui si confronteranno tra loro realizzando opere collettive. Gli artisti hanno scelto in completa autonomia le tematiche dei loro progetti e con chi svilupparle. Ognuno dispone di un budget spesa che include i costi di realizzazione delle opere e le spese di trasporto. Le opere saranno realizzate tra settembre e novembre presso i laboratori artistici di Villa Arson. Quentin Derouet, Encore un geste d’amour, 2012 Nell’Aprile 2013, Éric Mangion e Valerio Dehò, rispettivamente direttore del Centro nazionale d’arte contemporanea di Nizza e direttore artistico di Merano Arte, hanno selezionato i dieci artisti che faranno parte del progetto “From & To” 2014-2015. 36 Thomas Teurlai Nata nel 1987 a Nizza, dopo una laurea in storia dell’arte e archeologia, prosegue gli studi alla Villa Arson, dove ottiene il diploma DNSEP nel 2012. Vive e lavora tra Nizza e Digione. Attraverso una plasticità del suono, che unisce diversi mezzi espressivi (istallazioni, sculture, fotografie), l’artista interroga nella maggior parte dei suoi progetti il carattere acustico di uno spazio. Più particolarmente, si interessa al punto in cui un luogo espositivo rivela il proprio marchio sonoro. Diane Blondeau tenta di ridefinire modalità di percezione attraverso tutti i fattori legati all’ascolto. Nato nel 1988, vive e lavora a Vladivostok e a Ginevra. Ottiene il diploma DNSEP alla Villa Arson nel 2009. Tra le sue mostre personali: Chopper Desk, The fish Factory (Stodvarfjordur, 2012), Klaus Nomi auf L.S.D., Picto (Ginevra, 2011). Modules – Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, al Palais de Tokyo 2013-2014. Fra le mostre collettive, segnaliamo: Le trou, villa Bernasconi (Ginevra, 2012), Mauvais Coups Pour Trois Fois Rien, Hangar Alstom (Nantes, 2011), Le Laboratorium (Arles, 2011), 345 Elder, The broadway space (New York, 2007). Thomas Teurlai, Camping Sauvage, 2012 Diane Blondeau Lorraine Châteaux Nata nel 1986, vive e lavora a Ivry-sur-Seine. Ottiene il diploma DNSEP della Villa Arson nel 2012. Mostre collettive recenti: Des corps incompétents (la modification) nel 2013 e nel 2012 alla Villa Arson, STATION – Encounters At The End Of The World nel 2013 a Sevrès e Les Conférences de la Table alla Galerie Territoires partagés di Marsiglia. Una personale, Fat Lava, è in preparazione per il 2015 presso la Galerie 5UN7 di Bordeaux. Tony Fiorentino nasce a Barletta nel 1987. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove fonda uno spazio espositivo per giovani artisti emergenti. Nel 2007 grazie a una borsa di studio frequenta per un anno l’Anotati Skoli Kalon Tecknon di Atene. Successivamente si trasferisce a Amsterdam e a Londra. Nel 2012 vince il Talent Prize – Meta Energia, Museo Macro Pelanda, Roma (2012). Tra le principali mostre in Italia e all’estero: Concrete Ghost «Cinque Mostre», American Academy in Rome (2014); Dominium melancholiae, Spazio Salenbauch, Venezia (2013); Off site / Not in place #3 ; Underneath the Street, the Beach, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2012); Open House, reappropriation & possession, Salon Flux, Londra (2012); Officine dell’Arte, Viafarini/Careof/Docva, Milano (2010). Vive e lavora a Milano. Tony Fiorentino, Do you remember, 2013 Lorraine Châteaux, Cowri, 2013 Diane Blondeau, Belle Jar, 2012 Tony Fiorentino 37 Sonia Leimer nasce a Merano nel 1977. Studia all’Accademia di Belle Arti di Vienna. I suoi lavori, basati su materie e contenuti fondamentalmente fragili, esprimono il contrasto tra spazio e tempo, interrogandosi sull’entità della percezione, le fondamenta che costituiscono l’esperienza mediale, storica, individuale. Ha vinto vari riconoscimenti internazionali, tra cui il Paul Flora Prize nel 2011, l’Audi Award for New Positions a Colonia nel 2010. Tra le recenti mostre personali: Träger, Artotek Köln, Colonia; Undefiniertes Bauvorhaben, BIG, Salisburgo; Bend a bow, MAK Center Garage Space, Los Angeles; Lungo quelle linee, Museion, Bolzano (2013). Ha partecipato a varie mostre collettive: al Parachute Pavilion di New York (2005), alla Galerie ar/ge Kunst di Bolzano, al Museum for Art di Pori, Finlandia (2010) e al Freies Museum di Berlino (2012). Vive e lavora a Vienna. Maria Gamper Maria Gamper nasce a Merano nel 1982. Si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Münster, Germania, specializzandosi con gli artisti e docenti Maik and Dirk Löbbert. Attraverso interventi minimi ed essenziali, la sua arte vuole svelare e porre attenzione sulla complessità degli spazi e le situazioni che gli stessi ospitano. Nel 2006 ha vinto il premio della Studienstiftung des deutschen Volkes. Le sue opere sono state esposte in occasione di varie mostre personali, tra cui: Partitur, Münster e Galleria Januar, Bochum; welcome, VGK Visby, Gotland, Svezia (2007) e fermo, ES-Gallery, Merano (2012). Principali mostre collettive: Base Camp 2, Merano Arte, frutti per tutti, Villa Romana, Firenze (2006); Fast senkrecht, auf jeden Fall Richtung oben, Honigbrot, Cologne, Germany (2013). Vive e lavora a Schenna (BZ). Leander A. Schwazer Leander A. Schwazer nasce nel 1982 a Vipiteno. Studia all’Università delle Arti di Zurigo, alla Central Academy of Fine Arts di Pechino e al California Institute of the Arts, Los Angeles. Il suo lavoro richiama principalmente la minimal e la pop art, allo stesso tempo esplora in maniera singolare questioni filosofiche e temi sociali associandovi sviluppi formali del tutto specifici. Nel 2012 e 2014 vince il premio del California Institute of the Arts. Tra le recenti mostre personali: Bikini, Museion, Bolzano (2014); Cross Spikes Club, California Institute of the Arts, Valencia (2013); The Rape of Europe, ar/ge Kunst, Bolzano e The Alphabet I got dry with, Kunstraum B, Kiel, Germania (2012). Ha partecipato a varie mostre collettive, tra cui al Book Museum di Lodz, Polonia, al Kunstverein di Francoforte e alla Brother McNally Gallery di Singapore. Vive e lavora a Los Angeles. Leander Schwazer, Globe, 2014, Photo Augustin Ochsenreiter Sonia Leimer Roberto Pugliese nasce a Napoli nel 1982. Consegue la laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove oggi insegna. La sua ricerca trae energia essenzialmente da due correnti, la sound art e l’arte cinetica e programmata. Servendosi di apparecchiature meccaniche pilotate da software, esplora nuove prospettive di ricerca sui fenomeni legati al suono e alla psiche umana. Opere in collezione permanente: ZKM Museum, Karlsruhe, Germania. Tra le principali mostre personali: Concerto per natura morta, Studio la città, Verona (2014); Gervasuti Mix, omaggio a Cage, Fondazione Gervasuti, Venezia (2012). Tra le recenti mostre collettive: Noise, 55° Biennale di Venezia, evento collaterale; Oscillator, Science Gallery, Trinity College, Dublino (2013); Data Deluge, Ballroom Marfa, Marfa, Texas (2012). Vive e lavora a Bologna. Roberto Pugliese, Plangent material pressures, 2014, Photo Michele Alberto Sereni, Courtesy Studio city Verona Maria Gamper, from & to, 2014 Sonia Leimer, Platzhalter, 2013 Roberto Pugliese 38 KUNST MERAN / MERANO ARTE VILLA ARSON Merano, Italia Nizza, Francia Direzione: Herta Wolf Torggler Direzione del centro d’arte : Éric Mangion Direttore artistico: Valerio Dehò Merano arte è un punto d’incontro internazionale per le forme espressive del contemporaneo, una piattaforma nel campo dell’arte figurativa, della fotografia, dell’architettura, della musica, della letteratura e dei nuovi media. Il museo ha sede in un edificio storico dei Portici di Merano, protetto dai beni culturali e di proprietà della Cassa di Risparmio di Bolzano. Gran parte dell’attività del museo contempla l’organizzazione di mostre personali e collettive di creativi noti a livello internazionale, così come la curatela di esposizioni tematiche dal profilo interculturale, l’organizzazione di tavole rotonde, conferenze, workshop, residenze d’artista, concerti e attività con le scuole. Uno degli aspetti più sostanziali che caratterizza il museo è l’idea di promuovere e sostenere gli artisti locali più meritevoli. Merano Arte è inoltre tra le istituzioni altoatesine più attive in materia di architettura contemporanea. Kunst Meran / Merano Arte Portici 16 39012 Merano (BZ) martedì a domenica: 10.00 - 18.00 chiuso il lunedì + 39 0473 212643 [email protected] www.kunstmeranoarte.org In collegamento col suo statuto di scuola legata ad un centro d’arte, alle residenze di artisti e alla mediateca, la programmazione artistica di Villa Arson punta a valorizzare le relazioni tra insegnamento, creazione, ricerca e trasmissione. Le mostre nascono da progetti realizzati internamente dagli insegnanti, gli artisti, ma anche con delle strutture esterne, nazionali o internazionali (scuole d’arte, centri d’arte, reti associative…) in vista di moltiplicare gli scambi e le collaborazioni. Sono anche invitati a partecipare i curatori che desiderano attuare progetti specifici nell’ambito della propria ricerca. Villa Arson 20 avenue Stephen Liégeard 06105 Nice mercoledì a lunedì: 14.00 - 18.00 luglio-agosto: 14.00 - 19.00 +33(0)4 92 07 73 73 [email protected] www.villa-arson.org 39 PIANOPROJECT.ORG Piattaforma internet La piattaforma PIANO si declina online attraverso il sito www.pianoproject.org. Cura., magazine d’arte italiana con sede a Roma, ne ha concepito e realizzato il design. L’animazione editoriale della piattaforma sarà garantita dallo staff di Cura. e di d.c.a /association française de développement des centres d’art (associazione francese dello sviluppo dei centri d’arte). www.pianoproject.org è concepito come strumento di condivisione di informazioni per i professionisti ma anche come piattaforma di risorse aperta al pubblico. Cura. con tutti coloro che vi contribuiscono, proporrà ritratti dei luoghi e degli artisti coinvolti nei progetti PIANO, ma anche testi critici, interviste, saggi su tematiche trasversali legate a PIANO. Attraverso i suoi contenuti, la piattaforma digitale metterà a disposizione i vari progetti e produrrà una riflessione sulle sfide di PIANO. Accoglierà inoltre appelli per progetti o collaborazioni su prodotti specifici al fine di riunire in questi scambi altre strutture francesi o italiane, e più largamente europee. 40 PIANO Piattaforma preparata per l’arte contemporanea Francia-Italia 2014-2015 Concepita da d.c.a / association française de développement des centres d’art, in partnership con l’Institut français Italia, l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français, con il sostegno del Ministère des Affaires étrangères et du Développement international, del Ministère de la Culture et de la Communication e della Fondazione Nuovi Mecenati. piattaforma concepita da in partnership con concept grafico e partner editoriale FONDAZIONE FRANCO - ITALIANA PER LA CREAZIONE CONTEMPORANEA media partner media coverage IL GIORNALE DELL’ARTE 41 D.C.A / ASSOCIATION FRANÇAISE DE DÉVELOPPEMENT DES CENTRES D’ART (associazione francese di sviluppo dei centri d’arte) Nel campo delle arti plastiche, i centri d’arte svolgono un ruolo fondamentale nella creazione contemporanea e nella sua diffusione in Francia. Le loro attività di sostegno alla creazione, di ricerca, di diffusione e di mediazione contribuiscono da più di trent’anni alla costruzione e alla promozione della scena francese e internazionale dell’arte contemporanea. Dal momento della sua creazione, nel 1992, d.c.a / association française de développement des centres d’art (associazione francese per lo sviluppo dei centri d’arte) contribuisce a mettere in rete e ad associare i centri d’arte in Francia, con le loro differenze di statuto e di programmazione. d.c.a aggruppa oggi 48 strutture, presenti in 18 regioni e 37 dipartimenti. I centri d’arte membri di d.c.a presentano una grande diversità per storia, dimensioni, contesto geografico e sociale. Attraverso d.c.a, i centri associati intendono valorizzare la ricchezza della creazione contemporanea e dei progetti culturali rivolti al pubblico. Le collaborazioni, coproduzioni, pubblicazioni congiunte e partnership nazionali e internazionali, incentrate sugli scambi artistici, mirano a fornire ai centri d’arte una maggiore visibilità. Centri d’arte membri di d.c.a 3 bis f, centre d’art · Centre d’art Le LAIT, Laboratoire Artistique International du Tarn · CRAC Alsace, Centre Rhénan d’Art Contemporain · Villa du Parc · Transpalette · Passerelle CAC · CAC Brétigny · Maison des Arts Georges Pompidou · Chapelle du Genêteil · Cneai = · Pavillon Blanc · La synagogue de Delme · CAIRN centre d’art · VOG, CAC de la ville de Fontaine · Galerie Edouard Manet / Ecole municipale des beauxarts de Gennevilliers · Centre d’Art Bastille · Wharf, CAC de Basse-Normandie · Villa Noailles · Le Parvis, CAC · Centre d’art contemporain d’Ivry, Le Crédac · Centre d’art et photographie de Lectoure · Cirva, Centre International de Recherche sur le Verre et les Arts plastiques · Abbaye Saint André, CAC Meymac · Le 19 CRAC · Espace de l’Art Concret · La Kunsthalle · Villa Arson · CAC de la Ferme du Buisson · La Galerie, CAC de Noisy-le-Sec · image / imatge · Bétonsalon · Jeu de Paume · Palais de Tokyo · Centre Photographique d’Île-de-France · Parc Saint Léger · Le Quartier, CAC de Quimper · La Criée · Espace Croisé · Chapelle Saint-Jacques · Le Grand Café · CRAC LanguedocRoussillon · Le Creux de l’Enfer · BBB centre d’art · Centre de création contemporaine · CAC Passages · Centre international d’art et du paysage de l’île de Vassivière · Micro Onde, CAC de l’Onde · Institut d’Art Contemporain Struttura d.c.a Presidente: Sandra Patron, Direttore Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain de Pougues-les-Eaux Vice-presidente: Claire Le Restif, Direttore Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac, Ivry-sur-Seine d.c.a 32 rue Yves Toudic 75010 Paris Vice-presidente: Pierre Bal-Blanc, Direttore CAC Brétigny, Centre d’art contemporain de Brétigny-sur-Orge +33(0)1 42 39 31 07 [email protected] Tesoriere: Marie Cozette, Direttore Synagogue de Delme – Centre d’art contemporain, Delme www.dca-art.com Segretaria : Nathalie Giraudeau, Direttore CPIF, Centre photographique d’Île-deFrance, Pontault-Combault 42 INSTITUT FRANÇAIS Operatore della diplomazia culturale, l’Institut Français rappresenta oggi un marchio unico in ben 96 paesi stranieri e in Francia. L’istituto garantisce la promozione degli artisti, delle idee, delle opere e delle industrie che contribuiscono a presentare un’immagine innovativa e dinamica della creazione in Francia. Contribuisce inoltre al dialogo delle culture e anima comunità professionali in ogni settore della sua attività, accompagnando la rete culturale francese all’estero. In particolare, nel campo delle arti visive e dell’architettura, l’Institut français agisce in collaborazione con il Ministero della Cultura e della Comunicazione francese – la Direction Générale de la Création Artistique (DGCA), la Direction Générale des Patrimoines (DGPat) e il Centre National des Arts Plastiques (CNAP). L’istituto garantisce così la produzione del padiglione francese presso la Biennale d’arte e di architettura di Venezia, e sostiene la presenza di artisti francesi nei grandi appuntamenti internazionali. Accompagna inoltre i progetti di respiro internazionale nati su iniziativa dei servizi culturali delle varie ambasciate: Berlin/Paris, Bonjour India, Croisements Chine, Ceci n’est pas Los Angeles 2012-2013, Paris/Toronto 2013, ART2 New York 2014 L’Institut français invita professionisti stranieri in Francia nell’ambito del programma FOCUS al fine di accompagnarli nella scoperta delle scene artistiche francesi. Attraverso il programma Jeunes Commissaires (Giovani Curatori), favorisce l’inserimento di curatori e critici d’arte nelle reti professionali internazionali. Insieme a curatori invitati, l’istituto progetta e produce moduli di mostre itineranti destinati alla rete francese presente all’estero. Inoltre, la struttura incoraggia in modo significativo la mobilità dei creatori francesi, attraverso programmi di residenze internazionali e accoglie a sua volta creatori stranieri in Francia. L’Institut français agevola anche la diffusione all’estero delle collezioni pubbliche (FRAC, CNAP) e favorisce le ricerche e gli scambi pedagogici tra scuole d’arte francesi e straniere attraverso il programma Entr’Écoles. Per concludere, grazie al programma “Afrique et Caraïbes en créations”, l’istituto accompagna le arti visive, la moda e il design sul continente africano e nei Carabi. Questo fondo di sostegno ai creatori si basa su sostegni alla creazione, alla formazione e alla diffusione internazionale. Institut français 8-14 rue du Capitaine Scott 75015 Paris www.institutfrancais.com 43 AMBASCIATA DI FRANCIA IN ITALIA / INSTITUT FRANÇAIS ITALIA L’Institut français Italia raggruppa i servizi culturali dell’Ambasciata di Francia in Italia e gli Institut français di Milano, Firenze, Napoli e Palermo, e promuove l’originalità e la varietà della cultura francese in Italia. Ambasciatore di Francia in Italia Alain Le Roy Direttore dell’Institut français Italia Consigliere culturale Ambasciata di Francia in Italia Eric Tallon Direzione progetto Anouk Aspisi, Addetta culturale In collaborazione con Gabriella Cogoi e Estelle Saintagne Responsabile Comunicazione - Institut français Italia Angelo Sidori In collaborazione con Victoire Maurel e Martina Volpe Responsabile Mecenati Violène Verduron Institut français Italia Ambasciata di Francia in Italia Palazzo Farnese Piazza Farnese, 67 00100 Rome institutfrancais-italia.com Facebook.com/IFItalia 44 FONDAZIONE NUOVI MECENATI Progetti sostenuti dalla Fondazione in 2014 FFF - Festival de la Fiction Française Quinta edizione del Festival che presenta, su tutto il territorio italiano, la letteratura francese contemporanea mettendo in risalto gli autori francofoni recentemente pubblicati in italiano. Dal 25 febbraio al 9 marzo Creata nel 2005, la Fondazione Nuovi Mecenati ha come missione di sostenere le relazioni culturali franco-italiane nell’ambito della creazione contemporanea, ne fanno part aziende di rilevanza internazionale che, in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia, offrono il proprio sostegno finanziario alle istituzioni culturali pubbliche e private di entrambi i Paese. L’azione della Fondazione di concretizza nei settori della musica, della danza, del teatro, del cinema, della arti visive, ma anche del circo, della arti di strada e dell’audiovisivo. Rendez-vous La quarta edizione del Festival Rendez-Vous, appuntamento con il nuovo cinema francese, propone di far scoprire al pubblico italiano il cinema francese contemporaneo in tutta la sua diversità. dal 2 aprile al 10 maggio 2014 a Roma. A seguire Napoli, Palermo, Bologna, Torino, Milano Suona francese Per il settimo anno consecutivo è in arrivo Suona francese, il più grande festival di musica francese in Italia. Oltre ottanta concerti dislocati in quaranta città italiane fanno scoprire i giovani artisti francesi della musica jazz, pop, rock, electro, contemporanea. Dal 20 marzo al 30 giugno 2014 ...ma anche Suona Italiano in Francia, Festival Controtempo a Villa Medici, French Public art (Street Art) presso la Galleria Wunderkammern, Roma, Neil Beloufa nell’ambito di Live Arts Week III a Bologna e tanti altri progetti da scoprire sul sito web della Fondazione. Gabriella Cogoi Fondazione Nuovi Mecenati Ambasciata di Francia in Italia + 39 06 68 60 13 12 [email protected] FONDAZIONE FRANCO - ITALIANA PER LA CREAZIONE CONTEMPORANEA www.nuovimecenati.org 45 CURA. CURA. è un progetto curatoriale a più livelli, che si articola in una rivista (cura.magazine), in una casa editrice (cura.books), in una project room (cura. basement), in un website e in una serie di progetti off-site che comprendono attività editoriali ed espositive diverse. Fondato nel 2009 da Ilaria Marotta e Andrea Baccin, CURA. si presenta come una piattaforma mobile e propulsiva, dedicata allo scambio e al dialogo tra pratiche curatoriali, voci critiche, attività di ricerca e produzione artistica contemporanea e alla collaborazione con realtà istituzionali e indipendenti in un contesto internazionale sempre più ampio. La rivista unisce contributi fissi (tra cui Lorenzo Benedetti e Vincent Honoré) a interventi specifici di curatori e artisti, protagonisti di volta in volta di interazioni inedite tra testi, grafica e immagini. Le sezioni dedicate agli approcci curatoriali del presente e del passato (Portraits in the Exhibition Space, Spaces – Study cases) e all’esplorazione o manifestazione delle pratiche artistiche sono le sfaccettature di un unico e organico progetto di ricerca, condotto attraverso le pagine della rivista e sviluppato anche in altri contesti. Il supporto cartaceo è pensato come uno spazio espositivo dinamico, flessibile, oggetto di un ripensamento costante. Publishers and Directors Andrea Baccin, Ilaria Marotta Editor-in-Chief Ilaria Marotta Art Director Andrea Baccin Managing Editor Costanza Paissan Contributing Editor Vincent Honoré Editorial Coordinator Start-Up Michela Tornielli Website and Brand Identity Andrea Baccin and Giandomenico Carpentieri Web Developper Andrea Manconi La casa editrice cura.books si contraddistingue per produzioni di nicchia, distribuite in tutto il mondo, dai libri d’artista, alle monografie, alle edizioni limitate, che diventano così lo spazio per la definizione di nuove prospettive sulle ricerche degli artisti, coinvolti direttamente nella visualizzazione del proprio lavoro. Le attività curatoriali e di discussione all’interno di cura.basement (Chinese Whispers, It’s Up to You, Videogiochi), così come i progetti off-site caratterizzati dal nomadismo delle proposte (Commercial Road Project, The Time Machine, Independent Space at MAXXI, Pizza Party), si presentano come lo sviluppo concreto dei contenuti elaborati in campo editoriale e di una visione più ampia che si adopera, a più livelli, nell’indagine di nuovi supporti, e di idee capaci di ridiscutere il senso di autorialità della pratica curatoriale: anche in questo caso le pratiche di collaborazione sono generatrici di momenti di approfondimento in grado di mettere in discussione i confini riconosciuti dell’evento espositivo. cura. via Ricciotti 4 00195 Rome +39 06 960 39 672 [email protected] www.curamagazine.com INFORMAZIONI PRATICHE Ufficio stampa ITALIA Lara Facco +39 02 36 56 51 33 +39 349 25 29 989 [email protected] Struttura PIANO Pierre Bal-Blanc – Capo progetto Vice Presidente d.c.a - Direttore del CAC Brétigny Muriel Enjalran - Responsabile del Coordinamento Secretario generale d.c.a Albine Bessire - Comunicazione Responsabile comunicazione e amminsitrazione d.c.a +33 1 42 39 31 07 [email protected] www.larafacco.com Muriel Peretti Ambasciata di Francia in Italia +39 06 68 60 12 03 www.ambafrance-it.org Ufficio stampa FRANCIA www.pianoproject.org Magda Kachouche – MYRA facebook.com/pianoproject twitter.com/piano_project +33 1 40 33 79 13 +33 6 84 45 47 63 [email protected] www.myra.fr 47