6. I cambiamenti di stato
4-7. Vaporizzazione ed ebollizione
6.5 Vapor saturo

L’evaporazione, dal punto di vista molecolare, è la fuga delle
molecole più veloci dalla superficie del liquido.

Se l’evaporazione avviene in un ambiente chiuso, dopo un certo
tempo, il numero di molecole che esce dal liquido è uguale a quello
delle molecole che vi ritorna: il vapore sopra il liquido raggiunge la
concentrazione massima (saturazione).

La pressione del vapore in queste condizioni è detta pressione del
vapore saturo.
6.5 Pressione del vapor saturo

La pressione del vapore saturo aumenta al crescere della
temperatura, perché aumenta la tendenza delle molecole a
evaporare.

Un liquido bolle alla temperatura alla quale la pressione del
vapore saturo è uguale alla pressione esterna: infatti, la
pressione del vapore contenuto nelle bollicine presenti nel liquido
uguaglia la pressione esterna ed esse sono spinte a galla dalla
spinta di Archimede.

L’acqua bolle a 100°C al livello del mare, perché a quella
temperatura la pressione del vapore è uguale a quella esterna.
6.6 Condensazione

1.
2.
Per condensare un vapore si può:
Comprimere a temperatura costante, oppure
Raffreddare a pressione costante

Un gas (idrogeno, ossigeno, azoto), invece, non può essere
condensato aumentando la pressione, in quanto a temperatura
ambiente si trova al di sopra della sua temperatura critica.

Diagramma di fase
6.7 Il vapor d’acqua nell’atmosfera




Nebbia e nubi:
vapore d’acqua saturo che condensa al diminuire
della temperatura
A contatto con aria fredda, goccioline e cristalli di
ghiaccio all’interno delle nubi si aggregano e
precipitano: pioggia o (se temperatura al suolo è
prossima a 0°C) neve
Rugiada:
vapore d’acqua che condensa al suolo quando
questo si raffredda intensamente di notte.
Brina:
vapore d’acqua che passa direttamente da stato di
vapore a solido, quando la temperatura al suolo è
inferiore a 0°C.
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