NUOVA E UNICA!
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Direttore Francesca Tamellini Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS VERONA
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Anno 14 - N.S. n.04 - 18 Febbraio 2013
Nel veneto i referti sanitari
si possono scaricare online
ATTUALITÀ
PRIMO PIANO
All'Amia
il progetto
"Esodo"
Acqua:
calano i
consumi
Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad
estendere e potenziare il servizio di scarico dei referti via internet da
parte dei cittadini. 160 autobus transiteranno dal 1 febbraio al 1 marzo
prossimi nei territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago,
Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per portare
un messaggio utile a tutti i veneti: "Il referto? E' online sul sito della
tua azienda sanitaria ed ospedaliera". L’iniziativa è stata fortemente
voluta dall’assessore alla sanità della Regione.
a pag 3
a pag 4
RICONOSCIMENTI
Il premio
S. Martino
a pag 22
a pag 5
INIZIATIVE
L'indicatore
familiare
a pag 6
IN CITTÀ
Un centro per
gli ammalati
a pag 3
3
PRIMO PIANO 18 FEBBRAIO 2013
Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad estendere e potenziare questo nuovo servizio
Nel veneto i referti sanitari
si possono scaricare online
Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad estendere e
potenziare il servizio di scarico dei referti via internet
da parte dei cittadini. 160
autobus transiteranno dal
1 febbraio al 1 marzo prossimi nei territori di Adria,
Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave,
Thiene e Verona per portare
un messaggio utile a tutti i
veneti: "Il referto? E' online
sul sito della tua azienda
sanitaria ed ospedaliera".
L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessore
alla sanità della Regione.
Si tratta di una campagna
Direttore Responsabile
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nr. 1761/07 R.N.C. del 21/06/07
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
Iscrizione al Registro Nazionale della stampa
informativa promossa dalla Regione Veneto realizzata dal Consorzio Arsenàl.
IT, Centro Veneto Ricerca e
Innovazione per la Sanità
Digitale, in collaborazione
con l'Azienda ULSS 9 Treviso nell'ambito del progetto
Veneto ESCAPE.
Questa iniziativa dal 2009
al 2012 ha permesso di dematerializzare l'intero processo documentale in tutte
le aziende sociosanitarie ed
ospedaliere venete, rendendo disponibili i referti via
internet ai quasi 5 milioni
di cittadini che costituiscono la popolazione residente
in regione.
L'analisi dei dati preliminari del progetto rileva che la
percentuale di chi scarica i
referti via web è pari al 57%.
Un dato destinato a crescere, considerando l'opportunità di raggiungere quei cit-
tadini che ancora non sono
consapevoli dell'esistenza
di un servizio, che permette
di risparmiare 12 euro per
ogni referto scaricato via
web, vale a dire 72 milioni di euro annui in Veneto.
Non solo un risparmio eco-
nomico, ma la possibilità
di migliorare i percorsi di
cura, resi più incisivi dalla rapida disponibilità del
documento digitale.Le 11
aziende interessate dalla
campagna sono: ULSS n. 2
Feltre, ULSS n. 4 Alto Vi-
centino, ULSS n. 5 Ovest
Vicentino, ULSS n. 10 Veneto Orientale, ULSS n. 13
Mirano, ULSS n. 14 Chioggia, ULSS n. 17 Este, ULSS
n. 19 Adria, ULSS n. 20
Verona, ULSS n. 21 Legnago e l'Azienda Ospedaliera
Universitaria Integrata di
Verona. In tali aree è previsto il passaggio di autobus
con immagini pubblicitarie
che invitano i cittadini ad
utilizzare i siti delle loro
rispettive aziende sociosanitarie ed ospedaliere per
provvedere allo scarico dei
propri referti.Gli esiti della
campagna e i risultati finali
di Veneto ESCAPE, iniziativa che ha inciso profondamente sulle organizzazioni
sanitarie e rivoluzionato le
abitudini dei cittadini veneti, saranno resi noti a marzo
in occasione della conferenza di chiusura del progetto.
Inaugurata nei giorni scorsi la sede operativa associazione San Antonio onlus
Un luogo per i malati
di tumore polmonare
L’assessore ai Servizi sociali ha partecipato, in via
San Leonardo 1 a Borgo
Trento, all’inaugurazione della nuova sede operativa dell’associazione
Sant’Antonio onlus di
Verona, che si occupa di
fornire assistenza domiciliare gratuita a pazienti
affetti da tumore polmonare non autosufficienti.
L’apertura della struttura
consentirà all’associazione di ampliare l’attività
di assistenza domiciliare
e di incontrare i familiari dei pazienti in un ambiente sereno. La sede,
aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12 e
dalle 14 alle 16, funzionerà anche come punto
di incontro tra volontari
ed assistenti e come segreteria. Il progetto di
assistenza
domiciliare
portato avanti dall’associazione, in collaborazione con Comune, Ulss20
e Azienda Ospedaliera
Universitaria
Integrata
di Verona, ha l’intento
di sviluppare a Verona,
come prima città in Italia,
un nuovo modello assistenziale per i pazienti
oncopneumologici,
basato sulla collaborazione tra strutture sanitarie
pubbliche e associazioni
di volontariato, che abbia
come cardini la continuità terapeutica e l’umanizzazione della cura in ogni
fase della malattia.
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ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Mariotti: “e’ cambiato l’atteggiamento dei cittadini, adesso piu’ attenzione a sprechi ed un uso consapevole”
Acqua: anche a Verona
sono calati i consumi
I cittadini veronesi sono sempre
più attenti ai consumi dell’acqua e ad un suo uso consapevole. E’ quanto emerge dai dati
dell’anno 2011 relativi al consumo di acqua ad uso domestico
nella città di Verona. Dati che
confermano il trend emerso anche dal recente rapporto Istat
che evidenzia un sensibile calo
dei consumi domestici di acqua
potabile su tutto il territorio
nazionale. La ricerca indica in
175,4 litri per abitante la media
del consumo giornaliero nei comuni capoluogo nel 2011 con
un calo del 3% rispetto all’anno
precedente. A Verona nel 2011
il consumo pro capite è stato
di 173 litri giornalieri, in media
con la maggioranza dei capoluoghi italiani, con una diminuzione dei consumi rispetto al
2010 di 1 litro di acqua risparmiata al giorno a persona. Lo
rendo noto Acque Veronesi, la
società che gestisce il servizio
idrico integrato nella città scaligera ed in altri 72 comuni della
provincia. Una costante contrazione dei consumi ancora più
evidente nel lungo periodo con
una riduzione rispetto al 2008
del 6,4% (la media dei consumi
pro capite giornaliera era a Verona in quell’anno di circa 185
litri e 179 nel 2009). Secondo
gli studi Istat, negli ultimi 10
anni, su scala nazionale, gli italiani hanno complessivamente
usato il 15% in meno di acqua
potabile. I consumi minori di
acqua si registrano nelle città
dove il servizio idrico presenta
maggiori criticità, in città come
Agrigento ed altri comuni delle
isole, dove si verificano spesso frequenti interruzioni nella
distribuzione dell’acqua. “Il
rapporto tra i cittadini e l’ac-
qua negli ultimi anni è cambiato. Vi è adesso una maggiore
consapevolezza e parsimonia
nei confronti del suo utilizzo.”
Così Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi ha
commentato i dati: “la crisi economica che da diversi anni col-
pisce le famiglie, la maggiore
consapevolezza ed attenzione
agli sprechi ed un uso consapevole da parte dei cittadini,
frutto soprattutto di massicce
opere e campagne di informazione da parte delle istituzioni
ed enti come Acque Veronesi,
hanno sicuramente influito sulla diminuzione dei consumi di
acqua ad uso domestico”. Un
aspetto, quello delle difficoltà
economiche, riscontrabile anche nelle statistiche riguardanti
gli insoluti e i ritardati pagamenti delle bollette del servizio idrico da parte di diversi
cittadini di Verona e provincia.
Negli ultimi 2 anni sono infatti
sensibilmente aumentati i casi
di utilizzo da parte dei comuni
dei “Fondi solidarietà”, appositamente istituiti con lo scopo di
dare sostegno alle famiglie più
deboli e svantaggiate.
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ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Il presidente di Amia : “Un’iniziativa concreta e positiva per attività a servizio della comunità"
Amia e “Progetto Esodo” per
l' inclusione socio lavorativa
Promosso dalla Fondazione
Cariverona, “Progetto Esodo”
nasce dalla volontà di promuovere e sostenere percorsi strutturati ed organici di inclusione
socio-lavorativa a favore di
persone detenute o ex detenute.
Grazie alla stretta collaborazione delle Caritas Diocesane di
Verona, Vicenza e Belluno, che
hanno assunto il ruolo di Coordinatori Provinciali del progetto, e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione
Penitenziaria del Triveneto, si
è favorita la creazione di una
rete di organizzazioni in grado
di definire gli interventi e di inserirli all’interno di una cornice
caratterizzata da obiettivi e finalità condivise. Amia Verona
aderisce al progetto per il primo anno. La collaborazione tra
“Progetto Esodo” e AMIA è stata avviate per la prima volta nel
mese di gennaio, dopo un’attenta valutazione di tutti gli
aspetti. Le attività, che prevedono l’inserimento del personale
nell’area del settore giardini di
Amia, sta coinvolgendo tre persone. L’azione d’inserimento
ha previsto una fase iniziale di
orientamento, con la formazione teorica del soggetto e la conseguente uscita sul campo per
fase pratica. “Un’iniziativa concreta e positiva per consentire a
detenuti ed ex detenuti di darsi
da fare impegnandosi in attività a servizio della comunità
- ha dichiarato il presidente di
Amia, Andrea Miglioranzi, presentando il progetto. “Grazie
a progetti come questo possiamo dare una possibilità in più
a uomini che in una situazione,
anche per loro stessi difficile da
sostenere, ora, grazie a questo
progetto avranno l’opportunità di darsi da fare, riscattarsi
oltre ad avere un’esperienza
lavorativa in più”. “Un ringraziamento particolare va fatto
alla Fondazione Cariverona,
promotrice del “progetto Esodo” con l’aiuto concreto della
Caritas Diocesane di Verona.
Prezioso – aggiunge il Presidente - il sostegno del Comune
di Verona ed in particolare di
Margherita Forestan, Garante
dei diritti delle persone private
della libertà personale e della
Cooperativa Sociale Insieme
che da sempre offre a persone svantaggiate una concreta
opportunità di lavoro”.Il progetto mette in rete istituzioni,
enti pubblici e privati, associazionismo. Tre sono le aree
d’intervento che compongono
il Progetto Esodo: formazione,
inclusione sociale, lavoro; 21 le
associazioni, cooperative, consorzi, enti che le sviluppano e
mettono in pratica. Il tutto sotto
il coordinamento delle tre Caritas venete.
Alle tre aree operative se ne include una quarta dedicata alla
sensibilizzazione, con azioni di
promozione sul territorio delle
problematiche legate al carcere,
attraverso una corretta informazione che sensibilizzi le diverse componenti sociali creando consenso e coinvolgimento.
Un progetto che nella situazione pesante e preoccupante delle
carceri italiane, in cui la qualità
della vita è pessima, potrebbe
sembrare una goccia nell’oceano, ma che comunque traccia
una strada seria ed efficace per
trovare risposte adeguate.
C.B.
In occasione del 30° anno di autonomia dall’Università di Padova del nostro Ateneo
Tosi è intervenuto all’inaugurazione
dell’anno accademico universitario
Il Sindaco è intervenuto, nell’Aula
Magna del Polo Zanotto, all’inaugurazione dell’anno accademico
2012-2013.
“Questa cerimonia cade in una data
particolarmente significativa sia
perché decorre il 30° anno di autonomia dall’Università di Padova
del nostro Ateneo – ha detto il Sindaco – sia perché si tratta dell’ultima inaugurazione come Magnifico
Rettore del professor Mazzucco, al
quale rivolgo un doveroso e sincero
ringraziamento per i molti e concreti risultati raggiunti dal nostro
Ateneo durante la sua guida e per
l’impegno costante profuso nel consolidare il legame fra l’Università e
la città di Verona. Una sinergia di
intenti che ha prodotto e produrrà
nel tempo importanti vantaggi sia
per l’Ateneo che per Verona e i suoi
cittadini, sotto il profilo culturale e
dello sviluppo sociale ed economico, grazie al forte impulso profuso
nell’attuare politiche di crescita
degli spazi per la didattica e la formazione. Il pensiero – ha aggiunto
- va sicuramente alla riqualificazione dell’ex caserma Santa Marta,
al recupero in atto della Passalacqua, che verrà restituita alla città
e all’Università sotto forma di un
vero e proprio campus universitario con servizi per studenti, per il
corpo accademico, per i cittadini
e con un parco pubblico di vastissime dimensioni. Un altro passo
importante è la creazione del polo
chirurgico Confortini, che oltre ad
arricchire la città, rappresenta un
grande punto di forza dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria Integrata
di Verona, frutto dell’integrazione
tra due componenti fondamentali
della nostra comunità, che ha determinato un vantaggio di sistema per
l’intera sanità veronese e veneta”.
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ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
La sperimentazione verrà condotta dal Comune di Castelnuovo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Verona
Un nuovo indicatore familiare
per i costi dei servizi sociali
Il Comune di Castelnuovo del
Garda, per venire incontro alle
esigenze delle sempre più numerose famiglie in difficoltà, ha
deciso di abbandonare l'ISEE e
di adottare un nuovo indicatore
economico, chiamato “Fattore Famiglia”.
“Fattore famiglia”, infatti, è l'innovativo indicatore che, nel calcolo dei costi per gli utenti dei vari
servizi sociali e sociosanitari, non
solo tiene conto delle situazioni
reddituali e patrimoniali, ma contempla anche a pieno titolo il numero di figli e i carichi di cura, ad
esempio la presenza nel nucleo
familiare di anziani non autosufficienti o di disabili. La sperimentazione verrà condotta dal Comune
di Castelnuovo in collaborazione
con il Dipartimento di Scienze
economiche dell'Università di Verona e servirà a calibrare la retta
mensile delle scuole dell'infanzia
per essere poi estesa ad altri servizi. Il progetto coinvolgerà an-
che i comuni di Zevio e Nogarole
Rocca e vedrà presto l'adesione
anche di Salizzole e Gazzo Veronese. Al momento della presentazione del progetto a Palazzo
Barbieri erano presenti Maurizio
Bernardi e Ilaria Tomezzoli, rispettivamente sindaco e assessore alla Scuola e alla cultura del
Comune di Castelnuovo del Gar-
da; Federico Perali, docente del
dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Verona;
Roberto Bolzonaro, vicepresidente del Forum delle associazioni
familiari e dell'Afi – Associazione
delle Famiglie, Confederazione
italiana. “La nostra amministrazione ha sempre voluto mettere
al centro della propria attività la
famiglia”, ha dichiarato il Sindaco di Castelnuovo, Bernardi.
“Siamo convinti, infatti, che siano
le persone il vero motore per la
crescita e lo sviluppo. In questo
senso il “Fattore famiglia” si propone come un aiuto importante
per tutti i nuclei familiari cui sarà
destinato. Grazie all'aiuto del Forum delle Associazioni familiari e
all'Università di Verona si è dato
il via a una sperimentazione che
risulterà di grande utilità a tanti
cittadini. Con questo nuovo indicatore si punta ad integrare i dati
delle dichiarazioni Isee dei contribuenti: un questionario facoltativo permetterà di raccogliere
informazioni più dettagliate per
inquadrare meglio le situazioni
di reddito e di capitale delle famiglie. In questo modo il quadro
economico risulterà più chiaro
anche in considerazione della
condizione più o meno problematica dei suoi componenti (ad
esempio presenza di anziani o
disabili). Inizialmente il modello
servirà per calcolare le rette mensili delle scuole dell'infanzia, ma
poi verrà esteso al più presto anche ad altri servizi. Crediamo, infatti, che sia giusto intervenire in
modo equo e mirato per aiutare
concretamente chi ne ha effettivamente bisogno”.
Elena Granuzzo
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ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Presentato progetto per completamento fino a piazza bra
Una lunga “ciclabile”
in Corso Porta Nuova
E’ stato presentato dall’assessore alla Mobilità il
progetto per l’allungamento fino a piazza Bra
della pista ciclabile di corso Porta Nuova. Presente
il presidente degli Amici
della bicicletta Giorgio
Migliorini.
“Il progetto – spiega l’assessore – consentirà il
completamento del percorso ciclabile di corso
Porta Nuova, che oggi si
ferma a volto San Luca,
attraverso la realizzazione
di un tratto bidirezionale
che porterà fino a piazza
Bra. All’altezza del semaforo di volto San Luca, il
nuovo tratto proseguirà
su strada la ciclabile
già esistente, completandone il percorso bidirezionale fino all’incrocio con via Roma.
Sarà posto sul marciapiede, con apposita
delimitazione per la
messa in sicurezza del
tracciato, solo l’ultimo
tratto di ciclabile in
corrispondenza della
farmacia fino all’imbocco con via Roma.
Inoltre, per aumentare
la sicurezza di pedoni
e ciclisti, l’attuale tratto di pista ciclabile che
corre sul marciapiede di
corso Porta Nuova verrà
spostato tutto su strada
fino a metà dei giardini di
Pradaval, grazie alla modifica degli stalli di sosta
delle auto, che non saran-
no più a “spina di pesce”,
ma verranno ridisegnati
in parallelo al nuovo percorso ciclabile. Rimarran-
no sul marciapiede – prosegue l’assessore – solo i
tratti di ciclabile in corrispondenza della Camera
di Commercio, ad inizio
corso Porta Nuova, e della fermata degli autobus
posizionata
nell’ultima
parte dei giardini Pradaval, prima dell’incrocio
con volto San Luca. Il
progetto, definito in accordo con l’associazione
Amici della bicicletta,
permetterà di realizzare
entro l’estate un definitivo collegamento ciclabile in sicurezza tra piazza
Bra e la stazione ferroviaria, da tempo atteso dalla
cittadinanza”.
Presentato progetto per completamento fino a piazza Bra
È stata respinta la mozione
della minoranza sul traforo
Con 22 voti a favore e 10
astenuti il Consiglio comunale ha approvato l’accordo
di programma fra Comune
e Ente autonomo Fiere di
Verona per la riqualificazione dell’area fieristica sita in
viale del Lavoro. La proposta di progetto presentata
dalla Fiera si articola in sei
sezioni di riqualificazione e
potenziamento dell’area, delimitata da viale del Lavoro,
via Roveggia e via Scopoli,
con accesso a sud da viale
dell’Industria. Il progetto, in
sintesi, prevede: sostituzione dell’attuale ingresso San
Zeno con un nuovo edificio
più funzionale e sviluppato
su due livelli; realizzazione
di due padiglioni a sud in
allineamento con il PalaExpo; completamento dell’asse
di comunicazione nord-sud
attraverso la realizzazione
di una pensilina di raccor-
do tra i padiglioni 10-11 e il
padiglione 8; valorizzazione
dell’area sud-est con l’inserimento di un nuovo edificio
per l’ingresso del pubblico
da viale dell’Industria; realizzazione di un parcheggio
posto nell’angolo sud-est
per una superficie di circa
19 mila mq; completamento
del padiglione 11 nella porzione d’angolo a sud-ovest
dell’edificio esistente. Con
10 voti a favore e 20 contrari il Consiglio comunale ha
respinto la mozione “Traforo
delle Torricelle: sospendere
l’iter dell’opera e fare trasparenza” presentata dai consiglieri comunali di PD, SEL,
M5Stelle.
La mozione impegna Sindaco e Giunta a rendere disponibile ai Consiglieri comunali tutta la documentazione
relativa al traforo; a sospendere l’iter amministrativo
fino al’approvazione del Piano generale del traffico urbano; a rendere pubblici gli
investitori, il Piano economico finanziario, il parere della
società Rina Ceck srl, i compensi spettanti al responsabile unico del procedimento;
predisporre lo studio e il parere sismico; a rendere nota
la convenzione sottoscritta;
a verificare i reali finanziamenti previsti; a rendere
pubblica la nuova composizione dell’ATI; a verificare la
validità delle analisi previste
nello studio di fattibilità; a
sottoporre a verifica gli aumenti richiesti per la realizzazione dell’opera.
“Sul diritto di accesso agli
atti da parte dei consiglieri
comunali –ha spiegato l’assessore alla Viabilità- prevale il diritto di preservare
il segreto durante le procedure di gara e attualmente
è ancora in corso la fase di
negoziazione delle migliorie;
successivamente, completati
altri passaggi amministrativi
previsti dalla legge e sottoscritta la convenzione, sarà
possibile consentire ai consiglieri l’accesso agli atti”.
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ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Il documento promuove un insieme d’iniziative e azioni su diversi fattori
Questa la qualità della vita, il
benessere e la salute a Verona
L’Aula di palazzo Barbieri ha approvato nei giorni
scorsi con 33 voti favorevoli e 2 astenuti l’atto di
indirizzo, presentato da
un consigliere del gruppo Civica per Verona, in
materia di “Qualità della
vita, benessere e salute
a Verona” nella versione
emendata dalla Commissione quinta.
Il documento promuove
un insieme d’iniziative e
azioni sui diversi fattori
responsabili di perdita, riduzione e scarsa attenzione alla salute, proponendo che l’Amministrazione
comunale, attingendo alle
migliori esperienze internazionali, si impegni a
far proprie entro 18 mesi
specifiche linee guida di
contrasto dei fenomeni
della sedentarietà, obesi-
tà, tabagismo, alcolismo
e si impegni, inoltre, ad
attivare un apposito programma di monitoraggio
dei fenomeni in questione
e di educazione permanente.
Per il gruppo consiliare
Movimento cinque stelle
“il documento è condivisi-
bile ma poteva essere più
incisivo se presentato con
una proposta di delibera
comprensiva dei relativi
fondi stanziati per la sua
realizzazione”.
Per il gruppo consiliare
PD “ben vengano queste
iniziative e atti di indirizzo, ai quali però devono
seguire da parte dell’Amministrazione azioni concrete sul territorio. Affinché un cittadino sia sano
occorre che anche la città
lo sia, dal punto di vista
delle condizioni del verde, dell’aria e della presenza di piste ciclabili”.
Per il gruppo Misto “è una
buona delibera di indirizzo, che però non deve rimanere sulla carta”. Per il
gruppo consiliare Pdl “pur
apprezzando la proposta
è deludente vedere la to-
tale assenza della giunta
in questo dibattito”. Per
il gruppo consiliare Civica per Verona “l’atto di
indirizzo è apprezzabile, sarebbe opportuno un
maggiore coinvolgimento
del Dipartimento prevenzione salute”. Accolti dal
consigliere
proponente
tutti gli otto emendamenti presentati dal gruppo
consiliare PD.
Ad inizio seduta il Consiglio comunale ha respinto
con 21 voti contrari, 6 astenuti e 2 favorevoli l’ordine del giorno presentato
dal gruppo Movimento
cinque stelle, collegato
alla delibera relativa alla
parziale riconversione del
patrimonio immobiliare
conferito all'azienda speciale Agec approvata nella
scorsa seduta
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ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Dal 7 al 10 aprile 2013 a Verona, con Vinitaly ed Enolitech
A sol&agrifood gli affari si
fanno in punta di forchetta
L’amore per l’agroalimentare italiano non conosce confini e fa volare
l’export. Proprio ai mercati internazionali punteranno gli espositori di
Sol&Agrifood (www.solagrifood.
com), guardando con occhio interessato ai nuovi mercati emergenti,
ma senza perdere di vista i consumatori europei e del Nord America.
Sono loro lo zoccolo duro delle nostre esportazioni, che con un incremento dell’8% nel 2012 rispetto al
2011 sono salite complessivamente a 25 miliardi di euro, facendo
dell’agroalimentare la prima voce
dell’export nazionale.
Collocato nel padiglione C di Veronafiere, Sol&Agrifood, in programma a Verona dal 7 al 10 aprile
2013 in contemporanea con Vintaly
ed Enolitech, propone una serie di
I prodotti agroalimentari italiani piacciono sempre più all’estero facendo
crescere l’export. Merito anche dell’intraprendenza delle aziende nazionali, capaci di fare innovazione nel rispetto della tradizione e di guardare
ai mercati internazionali senza timore nonostante le piccole dimensioni.
A loro Sol&Agrifood offre una piattaforma di servizi per creare business
all’estero, tra questi il GDO Buyers Club, il Buyers Club Online e il Walk
Around Oil Tasting dedicato ai trader stranieri e con Pasta Trend la pasta e
la sua filiera fino al sugo nel piatto diventano protagonisti.
iniziative dedicate al business. Tra
queste il GDO Buyers Club per
incontrare la grande distribuzione, il Buyers Club Online e il Walk
Around Oil Tasting, dove i trader
esteri potranno degustare, il primo
giorno di manifestazione, sotto la
guida del capo panel del concorso,
gli oli extravergine di oliva vincito-
ri del concorso Sol d’Oro presenti a
Sol&Agrifood. Per la prima volta
verrà anche realizzato il catalogo di
tutti gli oli vincitori con il giudizio
del panel, mentre il Ristorante Goloso li proporrà nel carrello degli
oli. Grande spazio alla pasta con la
preview di PastaTrend, il salone organizzato da Veronafiere e Avenue
Media, l’unico evento realizzato
per affermare il primato italiano di
tutta la filiera, dalle materie prime
alle tecnologie, alla gastronomia.
Sui banchi degli espositori di
Sol&Agrifood non mancheranno
tutte le altre specialità alimentari
del Belpaese: dai dolci ai prodotti
da forno, dai salumi alle conserve ai
prodotti ittici, dai formaggi all’olio
extravergine di oliva, fino ai mieli,
alla cioccolata, ai legumi e alle birre
artigianali nell’ampio stand gestito
da Assobirra. Un’offerta ricca e di
qualità, che fa di Sol&Agrifood una
moderna cornucopia. In un salone
che vuole fare business, ma anche
cultura del prodotto entra di diritto
il polo di degustazione tenuto dal
Centro Studi Assaggiatori, che propone il Grappa & C. Tasting, tradizionale banco d’assaggio che fornisce ogni anno le tendenze sensoriali
nel settore degli spirits (grappe,
amari, liquori), il Coffee Experience, cioè il più grande banco d'assaggio del caffè al mondo, e la nuova
sezione Narratori del Gusto Special
Guests dedicato quest’anno ai vini
da dessert.
Rinnovato nella formula e negli
spazi espositivi per meglio rispondere alle esigenze dei partecipanti,
Sol&Agrifood riunisce sotto un
unico brand le precedenti manifestazioni Sol ed Agrifood Club. La
scelta di unificare due storici appuntamenti di successo è stata fatta
proprio per rafforzare l’immagine
dell’Italia da mangiare all’estero,
richiamando operatori da tutto il
mondo.
La possibilità di presentare più
merceologie, senza il limite imposto dalla precedente suddivisione
delle due fiere, e i nuovi servizi
agli espositori hanno convinto molti piccoli produttori a presentarsi
autonomamente, senza l’ombrello
di uno stand istituzionale. Una tendenza che rispecchia la fisionomia
del tessuto produttivo nazionale,
polverizzato ma comunque fortemente proiettato all’export. «Da
questa consapevolezza – afferma
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – nasce il nostro impegno a diventare il volano
delle aziende espositrici con iniziative mirate a stimolare un numero
di contatti b2b altrimenti impossibile da raggiungere per le piccole e
medie imprese».
E' stato eletto Carlo de’ Gresti, che succede a Bruno Centurioni.
Un nuovo presidente
per gli ex consiglieri
Il presidente del Consiglio comunale ha presentato il nuovo
presidente e il nuovo direttivo
dell’associazione dei Consiglieri
comunali emeriti del Comune
di Verona. Nuovo presidente
è stato eletto Carlo de’ Gresti,
che succede a Bruno Centurioni. Il nuovo consiglio direttivo è
composto da Gianni Ammaini,
Pieralfonso Fratta Pasini, Giorgio Gabanizza, Maurizio Pulica,
Aldo Sala, Giulio Segato, Maurizio Solinas, Silvano Zavetti.
Tesoriere Rino Maccacaro,
revisori dei conti Gianfranco
Bertani, Nicola Baldo, Luigi
Crosato; collegio dei probiviri Antonio Roccioletti, Luigi
Amadori, Enzo Cavarzere.
L’associazione dei consiglieri emeriti ha sede a palazzo
Barbieri ed è attiva dal 2001
nella promozione di convegni,
dibattiti, eventi culturali e pubblicazioni storiche sulle amministrazioni comunali che si sono
avvicendate a partire dal dopoguerra.
10 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
L’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere e la Provincia di Verona hanno ricordato Giorgio Bargioni. Ricercatore e studioso.
Ricordato chi ha rinnovato e dato
impulso all’agricoltura veronese
Ad un anno dalla sua scomparsa – 1 febbraio 2013 - il
professore Giorgio Bargioni
(1925-2012) è stato ufficialmente ricordato dall’Accademia di Scienze e Lettere e
dalla Provincia di Verona.
Egli, con le sue ricerche e
con i sui numerosissimi
studi, ha rinnovato radicalmente, a partire dagli anni
Cinquanta, l’agricoltura veronese, godendo, fra l’altro
di massimo prestigio, anche
all’estero.
Vero signore e amico, rinunciando nel 2007 alla
presidenza dell’Accademia
veronese, sempre partecipe
e propositivo, ha garantito
il massimo supporto, con
consigli ed iniziative importanti – così, il presidente
Galeazzo Sciarretta – all’Accademia stessa, fino alla sua
improvvisa scomparsa.
Le “discussioni didattiche”,
sinora tenute nel numero
di sedici e che si terranno a
cura dell’Accademia, sono
inziativa di Giorgio Bargioni.
Parole
commoventi
ha
avuto l’assessore provinciale all’Agricoltura, Luigi Frigotto, che vedeva in
Giorgio, principe gentile
ed illuminato, un fraterno
consigliere e costruttivo collaboratore, cui molto deve
l’agricoltura veronese.
Laureato in Scienze agrarie
e già impegnato nella ricerca, avendo collaborato con
il prof. Alessandro Morettini, Firenze, negli anni 19511954, il professore diresse il
Centro per l’Incremento della Frutticultura Ferrarese.
Nel 1955, costituì a Verona,
rendendolo famoso in sede
internazionale, con la sua
attività di divulgatore della scienza frutticola e suo
caposaldo, l’Istituto Sperimentale di Frutticoltura
della Provincia di Verona,
lavorandovi sino al 1990.
In tale lungo periodo, Bargioni promosse viaggi di
confronto e di ricerca anche
all’estero e numerosi convegni a livello scientifico, non
dimenticando di porre per
iscritto le esperienze raccolte, disponibili in circa ottanta lavori.
Fra i temi scientifici, accuratamente approfonditi da
Bargioni, sempre in contatto con ricercatori e studiosi
anche esteri e con la colla-
borazione di Giorgio Baroni, Gino Bassi e Ferdinando
Cossio, da lui considerati di
massimo supporto, segnaliamo: - diserbanti e fitofarmaci e tutela dell’ambiente; - apparati radicali delle
piante da frutto e dell’ulivo;
- lotta al ragno rosso negli
alberi da frutta; - effetto alluvioni sulle piante da frutto; - studio dei terreni agli
effetti idrici; - piante da frutto, coltivate nel Nord-Italia;
- studi sul pesco, sul pero e
sul ciliegio; - miglioramento
delle tecniche colturali; - potatura e diradamento; - biologia florale…
L’agricoltura e Verona hanno perduto un uomo di
grande valore, ricercatore e
studioso per vocazione, ma
lo ricorderanno per la sua
opera e per il bene da essa
ricevuto.
Pierantonio Braggio
11 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Per promuovere e valorizzare in Italia e all'estero il rinomato vino Soave e le splendide terre in cui esso viene prodotto.
Una nuova guida turistica:
la strada del Vino Soave
Per promuovere e valorizzare in Italia e all'estero il
rinomato vino Soave e le
splendide terre in cui esso
viene prodotto, l'Associazione Strada del Vino Soave
ha pubblicato l'omonima e
dettagliata guida turistica
2012/2013che, in oltre 45 pagine, propone al visitatore
un suggestivo itinerario tra
vigneti, pievi e castelli.
La guida, in italiano, in tedesco e in inglese, suddivisa in
pratiche schede, descrive con
dovizia di particolari il lungo percorso che, con i suoi
50 chilometri di lunghezza,
permette all'enoturista di
incontrare ben 13 Comuni
di un fecondo e splendido
lembo del Veronese. Badia
Calavena, Belfiore, Cazzano di Tramigna, Colognola
ai Colli, Illasi, Mezzane di
Sotto, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone,
Roncà, San Giovanni Ilarione, Selva di Progno, Soave
e Vestenanova sono infatti i
paesi che grazie ad un passato ricco di storia e ad un sapiente lavoro di sinergie tra
aziende vitivinicole, frantoi,
una distilleria, un produttore dolciario, un produttore
di formaggio Monte Veronese DOP, un prosciuttificio e,
non ultime, ottime strutture
ricettive, hanno contribuito a
diffondere cultura, arte e tra-
dizioni
enogastronomiche
della provincia veronese.
Per quanto concerne la Strada del Vino, essa propone
escursioni all'aria aperta, in
bicicletta, a piedi o a cavallo: un'ampia varietà di scelta che consente al visitatore
di partecipare a numerosi
eventi, feste del vino, feste
delle ciliegie e feste dei piselli, solo per citare qualche
esempio, iniziative cui si
aggiunge l'importante opportunità di venire a conoscenza di opere artistiche di
spessore, per lo più sconosciute. Leggendo l'opuscolo,
il lettore potrà quindi orientarsi lungo il percorso e, per
ogni comune, sapere cosa
vedere, conoscerne la storia,
dove mangiare e dove alloggiare. Per apprezzare il vino
nel suo complesso, non è
sufficiente infatti assaggiarlo
e berlo; è importante invece
conoscere in modo approfondito anche il territorio in
cui il succo dell'uva viene
prodotto, perché a seconda dello specifico "terroir"
di origine, molto differenti
sono le caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono.
Caratteristiche che si manifestano in maniera ancora più
evidente se, visitando fattorie, cantine e agriturismi, che
realizzano la cosiddetta multifunzionalità in agricoltura,
si gustano anche i prodotti
tipici locali. Un insieme di
proposte che, se valorizzate
contemporaneamente, creano animazione, sviluppo
economico e quindi ricchezza.
Valeria Braggio
Attivita’ economiche: illustrata proposta per il nuovo regolamento
L’enogastronomia veronese è
un patrimonio da valorizzare
L’assessore alle Attività Economiche ha illustrato pomeriggio la proposta per l’istituzione di un regolamento
finalizzato a valorizzare
l’enogastronomia veronese.
Presenti il vicedirettore di
Confesercenti
Alessandro
Torluccio, il rappresentante
di Confcommercio Verona
Paolo Caldana e il rappresentante
dell’associazione
ristoratori centro storico Leo
Ramponi.
“Questo regolamento, grazie ad una serie di parametri
specifici – ha detto l’assessore - andrà a promuovere
la ristorazione veronese di
qualità al fine di diffondere
tra i turisti la conoscenza e
l’apprezzamento dell’enogastronomia locale. Attual-
mente la Legge prevede che
non ci siano distinzioni tra
bar, trattorie e ristoranti; grazie invece a questa iniziativa
sarà possibile riconoscere tra
le attività di somministrazione di alimenti e bevande
quelle che utilizzano prodotti locali e garantiscono un
servizio di qualità”.
Il regolamento permetterà agli esercizi presenti sul
territorio di richiedere l’inserimento nell’elenco dei
“Ristoranti della tradizione
veronese”, che sarà tenuto
dagli uffici del Coordinamento Commercio Attività Produttive del Comune.
Ogni domanda sarà vagliata da una commissione che
valuterà: la tipicità dei piatti somministrati; l’offerta di
vini prodotti nella zona; le
caratteristiche del locale; la
prestazione del servizio.
Gli esercizi ritenuti idonei
saranno iscritti nell’elenco,
che sarà suddiviso in tre sezioni: locali con ristorazione
veloce, anche abbinata alla
pizzeria, dotati di cucina;
trattorie; ristoranti.
A tutti i locali iscritti sarà
concesso l’utilizzo del marchio identificativo “Ristorante tipico” che potrà essere
esposto negli esercizi o utilizzato sul materiale pubblicitario e sui menù.
Il Comune si impegnerà
a sua volta a promuovere
l’elenco degli esercizi che otterranno il marchio.
Il regolamento passerà nelle
prossime settimane al vaglio
della Giunta comunale per
poi essere esaminato, in caso
di approvazione, dal Consiglio comunale.
13 EVENTI 18 FEBBRAIO 2013
Erano presenti: Loretta Zaninelli e Paolo Campostrini, rispettivamente presidente e vicepresidente del Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia di Verona
“La provincia e il suo carnevale”
Premiate le classi vincitrici della 14^ edizione
Al Teatro Nuovo di Verona, l’assessore alla Cultura
e Identità Veneta della Provincia di Verona ha tenuto
la cerimonia di premiazione
delle classi vincitrici della
14^ edizione del concorso
scolastico “La provincia e il
suo carnevale”.
Erano presenti: Loretta Zaninelli e Paolo Campostrini,
rispettivamente presidente
e vicepresidente del Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia
di Verona; Maria Assunta
Micheletti, responsabile organizzativo del concorso;
Anna Lisa Tiberio, responsabile degli interventi educativi dell'Ufficio Scolastico
Territoriale.
La cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza
della commissione giudicatrice.
L'iniziativa è promossa dal
Coordinamento
Comitati
Carnevaleschi in collaborazione e con il sostegno
della Provincia di Verona –
Assessorato alla Cultura e
Identità Veneta e si inserisce
all'interno del calendario di
manifestazioni ed eventi realizzati per il carnevale veronese 2013.
Hanno aderito alla 14^ edizione del concorso 36 classi provenienti da 11 istituti
scolastici primari e secondari di primo grado della
provincia di Verona. In totale sono stati presentati 24
lavori, sottoposti all'attenzione di una commissione
giudicatrice composta da
personale direttivo e docente di alcune scuole del
nostro territorio e da rappresentanti della pubblica
amministrazione e del mondo del carnevale veronese.
In occasione della serata
di premiazione sono stati
resi noti i nomi delle classi
vincitrici, suddivise in tre
categorie in base alla fascia
d'età: I – II elementare per la
prima categoria, III - IV - V
elementare per la seconda
categoria, I – II – III media
per la terza categoria. In
particolare, sono risultate
aggiudicatarie dei premi
della 14^ edizione del concorso le seguenti classi:
1^ categoria
1° classificato: 1^ D Scuola
Primaria di Vigasio
2° classificato: 1^ Scuola
Primaria San Vito al Mantico di Bussolengo
3° classificato: 2^ D - 2^ C
Scuola Primaria “Beni Montresor” di Bussolengo
4° classificato: 1^ A Scuola
Primaria “Vittorio Locchi”
di Dossobuono
5° classificato: 2^ B Scuola
Primaria “Vittorio Locchi”
di Dossobuono
2^ categoria
1° classificato: 3^ A – 3^ B –
3^ C Scuola Primaria “Paolo Caliari” di Mozzecane
2° classificato: 3^ A – 3^ B
– 3^ C Scuola Primaria “Vittorio Locchi” di Dossobuono
3° classificato: 4^ A Scuola
Primaria “Vittorio Locchi”
di Dossobuono
4° classificato: 3^ - 4^ - 5^
Scuola Primaria “Domenico
da Lugo” di Grezzana
5° classificato: 5^ Scuola
Primaria “Dante Broglio” di
Colognola ai Colli
3^ categoria
1° classificato: Scuola Secondaria 1° “Don A. Moretto” di Malcesine
Alle classi vincitrici sono
stati assegnati premi in denaro che potranno essere
utilizzati dai rispettivi istituti scolastici per l'acquisto
di materiale didattico o per
attività culturali.
Scopo del concorso “La provincia e il suo carnevale” è
incentivare la curiosità culturale partendo dai banchi
di scuola ed avvicinare gli
alunni, assieme ai propri insegnanti, alla scoperta e alla
conoscenza delle più profonde origini e tradizioni legate al carnevale veronese.
Per l'edizione 2013 è stato riproposto il tema “Portiamo
a teatro il nostro carnevale”,
con l'intento di accostare i
più giovani alla recitazione e
alle sue molteplici potenzialità espressive. La principale novità della 14^ edizione
consisteva nella particolarità del lavoro che ogni classe
partecipante doveva realizzare: una maschera attinente alla cultura popolare
locale, quindi del proprio
paese o quartiere. La maschera, che poteva essere
disegnata o scolpita, è stata
poi rappresentata e spiegata attraverso una poesia,
una canzone o una scenetta.
Queste le parole dell'Assessore alla Cultura a commento della manifestazione: “Il
concorso scolastico 'La provincia e il suo carnevale' è
giunto quest'anno alla 14^
edizione ed è una grande
soddisfazione
constatare
come un'iniziativa ormai
così consolidata e affermata
sia, di anno in anno, sempre
più apprezzata e attesa, soprattutto dai più piccoli e
dalle loro famiglie. Questo
concorso rappresenta, infatti, uno strumento culturale
estremamente utile per diffondere e promuovere tra i
nostri ragazzi la conoscenza
delle tradizioni carnevalesche legate al territorio di
Verona e della sua provincia
e per contribuire, in questo modo, alla crescita di
un'identità culturale solida
e consapevole delle proprie
origini. Il mio personale
ringraziamento va al Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia
di Verona, che ogni anno si
attiva con impegno, passio-
ne e serietà per rendere possibile la realizzazione del
concorso,
sperimentando
nuove formule e arricchendolo di nuove proposte”.
Chiara Gagliardi
Acque Veronesi
Servizi alla Clientela
SEDE CENTRALE:
SPORTELLI LOCALI:
Acque Veronesi S.c.a r.l.
Lungadige Galtarossa, 8
37133 Verona
Centralino
Fax protocollo
SERVIZIO CLIENTI
Verona
c/o AGSM Verona s.p.a.
(ingresso da Via Campo Marzo)
Lun - Mer
dalle ore 7.45 alle ore 16.00
Mar - Gio - Ven
dalle ore 7.45 alle ore 13.00
N° verde Clienti e U.R.P.:
N° verde Guasti:
(24 ore su 24
per emergenze e guasti)
Fax Clientela:
Fax U.R.P.:
Bovolone
Via Vescovado, 16
Lun - Mar - Gio - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Mar - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
045 8677444
Fax 045 8677468
800 735300
800 734300
045 8677438
045 8677468
INTERNET:
Sito:
Mail bollette:
Mail informazioni:
Mail assistenza Clienti:
www.acqueveronesi.it
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Bussolengo
Piazza della Vittoria, 20
Lun - Mar - Gio - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
Mar - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Grezzana
c/o Uffici comunali - Via Roma, 1
Lun - Mer - Ven (3° del mese)
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
Mer
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Legnago
c/o ex Cisiag - Via Ragazzi del 99
Lun - Mar - Mer - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Lun - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Nogara
c/o ex Cisi - Via Labriola, 1
Lun - Mer - Gio - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Lun - Mar
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
San Bonifacio
Corso Venezia, 6/c
Lun - Mer - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Mar - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Tregnago
Piazza Massalongo, 13/A
Mar - Gio
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
Villafranca
Via dei Cipressi, 2
Lun - Mar - Mer - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Lun - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
SPORTELLI DI
CORTESIA:
solo per pratiche amministrative
dei cittadini del singolo Comune
Colognola ai Colli
c/o Municipio - Piazzale Trento, 2
Mar - Gio
dalle 9.30 alle 12.30
Isola della Scala
c/o Municipio - Via V. Veneto, 4
Ven dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Pescantina
Via Madonna, 55
Lun - Mar - Mer - Gio - Ven
dalle 9.00 alle 12.30
San Giovanni Lupatoto
Via Muratori, 7
Lun - Mer - Gio - Ven - Sab
dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Mar
dalle ore 9.00 alle ore 16.00
Lungadige Galtarossa, 8
37133 Verona
www.acqueveronesi.it
15 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Il corso si svolgerà con la consueta formula itinerante
La Provincia e le cantine dell'est
vogliono gli Assaggiatori di vino
Le cantine dell’est veronese
diventano protagoniste “attive” di un corso per “Assaggiatore di vino”, che si
svolgerà fino a marzo 2013,
organizzato da Onav – Organizzazione
Nazionale
Assaggiatori di Vino – una
delle più prestigiose organizzazioni del settore, nata
ad Asti nel 1951 con lo scopo di diffondere la cultura
del vino in tutta Italia.
Il corso si articolerà in 18 lezioni tra le principali realtà
vitivinicole dell'est veronese, appunto, e permetterà
di conseguire il diploma di
Assaggiatore di Vino.
Esso sarà patrocinato dalla
Provincia di Verona e verrà svolto in collaborazione
con la Strada del Vino Soave (che si è adoperata per
l’occasione con il Comune
di Soave per mettere a disposizione la Chiesa di San
Rocco) e con il Consorzio di
Tutela del Soave, che ospiterà la cerimonia di consegna
dei diplomi presso il suo
stand nel prestigioso contesto del Vinitaly 2013.
Il corso si svolgerà con la
consueta formula itinerante
presso una selezione delle
principali realtà vitivinicole
dell’est veronese, selezionate in base a parametri di
qualità e tipicità, rappresentanza del territorio e profes-
sionalità dell’Azienda produttrice.
Tutto ciò avverrà nell’ottica
di avvicinare il consumatore al produttore, creando un
rapporto di fiducia che possa trovare una durata nel
tempo.
L’Onav, che da poco ha festeggiato il 60° anno di età,
si propone con questo corso di formare nuovi esperti
dell’assaggio, riconosciuti
giuridicamente
dall’iscri-
Fondazione Arena: aperti i
termini per le candidature
Sono riaperti i termini per
la presentazione delle candidature per la nomina del
rappresentante del Comune
nel nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione
Arena. Le candidature, nel
numero massimo di tre per
ciascun soggetto proponente, devono essere presentate alla Segreteria generale
del Comune entro le ore 13
di venerdì 22 febbraio. Per
informazioni è possibile
rivolgersi agli uffici della Segreteria generale (tel.
045.8077748 – 045.0877743,
aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle
13) o visitare il portale del
Comune di Verona alla voce
“Tutti gli uffici – Segreteria
Generale – Comunicazioni
e avvisi”.
zione all’apposito Albo
Nazionale, a cui si ricorre
quando si voglia ottenere
un giudizio significativo e
completo sulla qualità del
vino.
Parte delle lezioni si svolgerà presso la Cantina di Colognola ai Colli – Gruppo
Collis. Inoltre le lezioni si
articoleranno in una parte
teorica e in una parte pratica, di vera e propria degustazione, durante la quale
verrà data ad ogni azienda
ospitante la possibilità di
presentare i propri vini e,
su richiesta, condurre i partecipanti in una breve visita
guidata della cantina.
Alla presentazione del corso, a Palazzo Barbieri, vi
erano l'assessore all'Agricoltura Luigi Frigotto, Paolo Menapace, presidente
della Strada del Vino Soave,
Giovanni Ponchia, enologo
del consorzio di tutela del
Soave, oltre ad alcuni rappresentanti Onav: i consiglieri provinciali responsabili dell'Area Soave Marco
Malavasi e Chiara Maria
Mattiello; il collaboratore
del consiglio Onav Verona,
Roberto Todesco.
“Sappiamo tutti quanto
i nostri vini siano ormai
considerati tra i migliori al
mondo”, ha dichiarato l’assessore Frigotto. “In particolare l'area dell'est veronese si impone per quantità
e qualità delle produzioni.
Per questo motivo sono felice di presentare qui oggi
questo corso per assaggiatori, organizzato da Onav
Verona. Questo corso proporrà una serie di lezioni
teoriche e pratiche di altissimo livello. Lezioni di natura itinerante che porteranno
i partecipanti ad entrare a
strettissimo contatto con
numerose realtà vitivinicole
proprio dell'est veronese”.
L’organizzatrice e consigliere Onav, Mattiello, ha sottolineato: “La sezione Onav
di Verona è arrivata al terzo
anno del corso specifico per
l'est veronese, un territorio
che ci da sempre un ottimo
riscontro e risultati importanti. Siamo convinti che
chi si avvicina al mondo del
vino non debba apprendere
solo le pratiche e i tecnicismi dell'assaggiatore, ma
abbia bisogno di conoscere
dall’interno anche le realtà
produttive. Per questo crediamo fortemente nell'efficacia del nostro viaggio
itinerante, che permetterà
ai partecipanti di ricevere
un diploma e di registrarsi all'Albo nazionale degli
assaggiatori. Ringraziamo
quindi la Provincia per il
sostegno e per averci dato
modo di costruire un'occasione importante per Onav,
ma anche per tutte le personalità e le aziende che gravitano intorno al settore del
vino”. Infine, il Presidente
Strada del Vino Soave, Menapace, ha concluso: “L'Italia è uno dei maggiori produttori di vino al mondo,
ma più del 90% degli italiani non possiede la cultura
del bere bene e in maniera
responsabile. I consumatori devono essere capaci di
apprezzare e valorizzare un
prodotto così unico e meraviglioso. Ritengo quindi di
fondamentale importanza
un corso come questo, che
insegna la vera cultura del
vino, quella che parte dalle
radici più profonde della
coltivazione in vite sino alla
degustazione in cantina.
Sono ben lieto di collaborare con Onav alla riuscita di
un'iniziativa utile per avvicinare molti giovani al mondo degli assaggiatori e a tutta la produzione vitivinicola
veronese”. Un'opportunità
importante che speriamo
venga colta da più persone
possibile, per portare verso
l'eccellenza dei prodotti e
delle conoscenze del nostro
territorio.
Per informazioni ed iscrizioni, contattare i numeri
333 2301538/340 6087828,
oppure visitare il sito www.
onav.it – sezione Corsi.
Elena Granuzzo
16 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
CONSENSUNS
La ricerca della felicità
Trovare un certo equilibrio nella propria vita è un
obiettivo comune per non
diventare, usando un gioco
di parole, squilibrati! Nella
maggioranza dei casi non
è necessario ricorrere alle
cure dello psicanalista. Basta
un'accorta valutazione tra le
vere esigenze e le cose superflue. La causa principale
della diffusa insoddisfazione
nasce proprio da noi, più o
meno inconsapevolmente.
Anteporre i piaceri tra i nostri interessi sarebbe come
pretendere di essere sempre
costantemente felici: una
condizione che non ha riscontro nella realtà di chi è
sano di mente. Qualsiasi cosa
viene apprezzata e gustata se
si desidera profondamente.
Se continuiamo a dormire
non avremo più sonno e co-
ricarsi non sarà un ristoro
ma un'angoscia. Mangiare al
punto di non sentire lo stimolo della fame non ci consente
di apprezzare le pietanze. In
poche parole si desidera ciò
che non si ha per godere della sua realizzazione. D'altro
canto privarsi volontariamente o per forza di determinate occasione di distensione
porta a vere crisi di astinenza
che inducono ad esaurimenti
psicofisici e portano a un desiderare morboso, deleterio
all'equilibrio personale.
In effetti il vero piacere sopraggiunge se non viene
ricercato come principale
obiettivo ma semplicemente
come conseguenza naturale
della propria condotta. La
serenità scaturisce solo dalla pace interiore, da dentro:
ecco il motivo per cui vi sono
tante anime in pena, perché
si cerca al di fuori ciò che può
nascere solo dentro di noi.
“In primo luogo, anche se la
virtù è caratterizzata dall'offrire piacere, non la si cerca
per questo motivo. Non offre
infatti questo, ma ANCHE
questo, né fatica per questo, ma la sua fatica, anche
se mira ad altro, conseguirà
ANCHE questo” (9,1) Seneca
prosegue con l'esempio del
contadino che ara e semina
per il raccolto. La terra gli
produce anche fiori che allietano la vista ma per quanto
belli non sono il suo scopo
ma qualcosa che viene naturale anche senza volerlo. Un
valore aggiunto che migliora
la qualità della vita ma non è
l'essenziale e soprattutto non
può sostituire le necessità e i
bisogni fondamentali di qualunque persona intelligente.
Il paradiso terrestre non è
quello creato dalla nostra
mente dove tutto dovrebbe
filare liscio e senza ostacoli.
Convincersi che la vita ideale
sia costellata solo di momenti piacevoli è solo ridicolo
ma non perché troppo bello
per essere vero. Un aforisma
di Boris Pasternak, poeta e
scrittore russo Premio Nobel
per il romanzo "Il dottor Zivago", dice: ”Io non amo la
gente perfetta, quelli che non
sono mai caduti, non hanno inciampato. A loro non
si è svelata la bellezza della
vita”.
Per apprezzare la nostra esistenza è necessario affrontare e superare le vicissitudini
per tirare fuori le nostre migliori energie e sviluppare
le naturali inclinazioni. Non
sapremo mai di cosa siamo
capaci se non ci impegniamo a superare i problemi e
gli ostacoli che si frappongono tra noi e le nostre mete.
Solo la consapevolezza che
vita è sinonimo di lotta infinita per la sopravvivenza
consente un senso compiuto
nella manciata di attimi che
trascorriamo sul nostro pianeta. Seneca in merito fa un
interessante esame su cosa
debba essere considerato più
importante per garantire il
successo personale. “Io non
chiamo saggio, colui sopra
il quale c'è qualcosa, tanto
meno il piacere: ed invero,
chi ne è già preso, come si
contrapporrà alla fatica ed al
pericolo, alla miseria e a tante minacce che strepitano intorno alla vita umana? Come
la vista della morte, come i
dolori sopporterà, come i fragori del mondo, e tanti nemici agguerritissimi, se è stato
vinto da un avversario tanto
molle?
La ricerca affannosa dei piacere appare come la massima
espressione della libertà. Di
fatto è solo un temporaneo
ed accecante sollievo per
sfuggire da una realtà che
ci va sempre troppo stretta.
Piuttosto è una falsa libertà
simile all'oppio che consente
di evadere dalle vertigini del
vuoto interiore che ci attanaglia. Diventare specialisti
nello schivare i problemi per
non impegnarsi ad affrontarli, ci rende “molli”, come si
dice, senza spina dorsale.
Un errore tipico di alcuni genitori iperprotettivi e quello
di far crescere i figli un po'
troppo al riparo dalle normali sfide quotidiane. Un giorno
o l'altro si troveranno da soli
a risolvere avversità e guai
che, se del tutto impreparati,
comporteranno ansie e paure
immotivate. Per temprare il
ferro bisogna trattarlo con repentini cambiamenti di caldo
e freddo: queste brusche variazioni rendono il materiale
più resistente alle sollecitazioni.
Il carattere del singolo individuo si forma superando le
inevitabili difficoltà
man mano che si diventa
grandi, in tutti i sensi.
L'esigenza di avere costantemente qualcuno che appiani
gli alti e bassi della nostra
vita crea dipendenze che
limitano la naturale emancipazione e l'autostima. Dovremmo imparare a vedere
gli immancabili problemi
della vita come opportunità
per dimostrare il nostro valore, che spesso è molto più
grande di quanto possiamo
solo immaginare.
[email protected]
Dalla parte dei consumatori
Opposizione agli atti dell’erario:
quando l’azione e’ tempestiva?
Spetta sempre al contribuente dimostrare la tempestività dell’opposizione nei confronti degli atti
dell’Amministrazione finanziaria, anche laddove questi ultimi
non siano stati notificati correttamente. In tali casi, i termini
per l’opposizione partono dal
momento in cui il contribuente
ha avuto conoscenza degli atti. A
tale soluzione è giunta la Suprema Corte che, a chiusura della disputa sorta tra i giudici di primo
e quelli di secondo grado, ha individuato con la sentenza n.7.051
del 9/05/2012 il dies a quo da cui
decorre il termine perentorio per
l’opposizione agli atti, facendolo
coincidere con il momento della
conoscenza di fatto laddove la conoscenza “legale” – ossia la corretta notifica – sia venuta meno.
Secondo i giudici della Cassazione, infatti, “in tema di opposizione (nel caso specifico si tratta di
opposizione agli atti esecutivi ex
art. 617 cpc ma il discorso vale
anche per le opposizioni tributarie) ai fini del decorso del termine
perentorio … per la proposizione dell’opposizione, valgono sia
il principio per cui il tempo del
compimento dell’atto coincide
con quello in cui l’esistenza di
esso è resa palese alle parti .. con
il momento in cui l’interessato ha
avuto conoscenza legale dell’atto
… sia il principio della piena validità della conoscenza di fatto”.
Ovviamente, in quest’ultimo caso
il contribuente è chiamato a dimostrare in qualsiasi modo il momento esatto in cui è venuto a conoscenza dell’atto. Ad esempio,
un contribuente che non abbia
ricevuto la cartella (perché notificata presso la precedente residenza) potrà venire a conoscenza
della stessa attraverso la notifica
di un atto successivo (presumibilmente un avviso di ipoteca) op-
pure casualmente a seguito della
richiesta di un estratto di ruolo
presso lo sportello del concessionario. In questi casi, dunque,
i termini partono da quando il
contribuente ha avuto concretamente la possibilità di conoscere
il predetto atto. Lo stesso, ancora,
può accadere quando dalla notifica della cartella il contribuente
viene a conoscenza di un precedente avviso di accertamento fiscale emesso dall’Agenzia delle
entrate e mai notificato (al fine di
comprendere meglio la proponibilità dell’azione in questo caso,
si segnala la sentenza della Com-
missione Tributaria Provinciale
di Milano n.8/21/11, Pres. Dott.
Piercamillo Davigo, liberamente
visibile sul sito www.studiolegalesances.it – sezione Documenti).
Alla luce di queste pronunce, se è
vero che viene data la possibilità
al contribuente di impugnare gli
atti per i quali sarebbero diversamente trascorsi i termini, è vero
anche che una volta scoperto il
vizio sarà onere del contribuente
attivarsi con celerità per opporsi
agli atti illegittimi.
Avv. Matteo Sances
[email protected] www.studiolegalesances.it
17 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Si comincia a partire con il conto alla rovescia per la fine della “regular season”.
Continua il primato
dell’MDM S.Martino
4a Giornata Ritorno
A1 Girone A
Si comincia a partire con
il conto alla rovescia per
la fine della “regular season”. Mancano solo cinque
partite alla fine del girone
eliminatorio. Intanto nel
primo gruppo, il big match
di questa quarta giornata di
ritorno è stato quello che ha
visto fronteggiarsi il Sandrà e la Sampierdarenese,
terminato sul punteggio di
8 a 3. Speravano in un pareggio i giocatori del Noi
Team Banca di Verona, che
comunque hanno ottenuto i
tre punti che servivano per
rimanere agganciati alla
vetta con la vittoria per 6 a
3 sui Pumas-Farmacia Venturini. Sembra non uscire
più dalla crisi il Ristorante
Pizzeria La Griglia, bloccato sul 4 a 4 dalla Lanterna
Bardolino. Infine la Route
66 ha vinto 8 a 1 una gara
importantissima contro gli
ultimi All Blacks Fidas.
A1 Girone B
Continua senza sosta il primato dell’MDM S.Martino,
che ha inanellato il sesto
risultato utile consecutivo
battendo 2 a 1 il Vetrocar
Strike Team. Miglior Giocatore del mese di gennaio
naturalmente uno dei pilastri di MDM San Martino
Calcio a 5 Ferro Gianfranco. Alla vigilia comunque
la sfida principale del girone era sicuramente quella
tra i secondi dell’AS Martiv
e i terzi della Velox Servizi,
terminato 0 a 6.
Ha dell’incredibile la rimonta in classifica dell’Euroelectra Fantoni che ha
battuto 8 a 3 l’AC ’98. Per
concludere con la serie A1,
il Corvinul Hunedoara ha
ottenuto tre importantissimi punti battendo 3 a 2
l’ASD I Butei.
A2 Girone A
Rimane ben salda in testa la
Newippy, grazie alla vittoria per 8 a 3 sul Verona ’91.
Dopo l’inaspettata sconfitta della settimana scorsa, è
SC BUSA (A2C)
tornato a correre il S.Lucia
Team che ha battuto 7 a 4 il
fanalino di coda FGP Articoli Ortopedici. Tiene botta pure il Sydney Pizzeria
Mameli, che non ha dovuto faticare più di tanto per
battere 9 a 3 il Valpolichellas. Infine è stata una vera
prova d’orgoglio quella
dell’Aran Irish Pub, che ha
battuto 2 a 0 la Sanbe.
A2 Girone B
Con il turno di riposo della seconda BNC Splash, il
Rizza, con la vittoria per 9
a 0 sullo Sporting Verona,
ha ulteriormente allungato
il proprio vantaggio in testa alla classifica, portandolo a ben nove lunghezze.
Ha recuperato una posizione, agganciando proprio la
BNC Splash, l’Agriturismo
Cà del Pea, vittorioso 4 a
3 sulla Pizzeria Villa RenPIZZERIA PAROLIN (B1D)
zi. Rimane invece attardato l’Ospedaletto-Tenuta Le
Luci, che non è andato oltre al 6 a 6 contro lo Spartak Augusta. Ha invece
compiuto un buon salto in
avanti l’Infracom Verona,
che ha rifilato un 2 a 0 al
Fujitsu.
A2 Girone C
Anche nel terzo girone di
serie A2 c’è molto equilibrio nella zona promozione: nella prima gara lo United Team ha asfaltato per
10 a 2 l’ultimo in classifica
Ei Team. Subito dopo è andata in scena la gara tra la
Ferrero Mangimi e l’Avis
United, terminata 1 a 0. Per
quanto riguarda invece le
zone alte, con il turno di
riposo dell’Olimpica, l’SC
Busa è riuscita a raggiungere il primo posto grazie alla
facile vittoria per 10 a 2 sul
Noi Team Autolavaggi Caneva. Infine la partita più
bella è sicuramente stata
quella tra i Baloos e gli Arditi, terminata sul 5 a 4.
A2 Girone D
I nuovi tre punti della Trinacria sono arrivati in virtù
del 9 a 0 rifilato alla Tecnoest. Al secondo posto è salito il Divino Team, che ha
battuto con il punteggio di
5 a 3 la Vires. La gara più
equilibrata del girone è però
sicuramente stata quella tra
il Pollo Miglioranza Villafranca ed il Borgo Roma,
terminata con il risultato di
2 a 2. Infine, l’ultima gara
di serie A2 è stata quella
che ha visto fronteggiarsi la
GDR Muje ed il Malacarne,
terminata sul 5 a 3.
B Girone A
Con il riposo della capolista
Impresa Veneta, tutti gli occhi sono stati puntati sulle
prime inseguitrici: la prima
è il Borgo Trento, che è però
stato sconfitto 4 a 2 dalla Ice
Eros Refrigerazione. Non
poteva perdere l’occasione
la Pieve S.Floriano, che ha
invece battuto 6 a 3 gli East
Green Boots. La matematica non lo dice ancora, ma le
Riserve sembrano essere tagliate fuori dalla corsa per
la serie A2, nonostante la
facile vittoria per 8 a 1 sul
Bar One. Infine il Proforma
ha raggiunto la seconda vittoria consecutiva, battendo
5 a 1 il Real Panvinio.
B Girone B
Il primo incontro del secondo girone di serie B è stato
quello che ha visto lo Stallavena battere 4 a 3 lo Sportimmagine. Subito dopo è
sceso in campo il capolista
Nove34 Team, che ha battuto 4 a 1 il Baetta. Dopo
tredici giornate è finalmente arrivata la prima vittoria
per l’Atletico Recioto: 4 a 1
al Risto Pizza Il Grillo. Da
recuperare Black Star contro Godarecci.
B Girone C
Manca solo la matematica
per la promozione in serie
A2 della Crepes Ouì, vincitrice per 3 a 2 sulla Soccer
Ambro Five. Tre punti sotto
troviamo la Coven United
che ha battuto 6 a 3 il Serfer. Da un paio di settimane si è insediata al secondo
posto la Tecnocasa S.Lucia,
vincitrice sempre per 6 a 3
sull’Atletic Bigbabol. Infine
la Termoidraulica Europa
ha raggiunto al quarto posto la Soccer Ambro Five
grazie alla vittoria per 3 a 1
contro il Valpolicella.
B Girone D
Dopo qualche settimana è
tornata in vetta la Pizzeria
Parolin Alpo, che ha battuto 7 a 2 i Big Greens. Questa vittoria vale addirittura
doppio se consideriamo la
contemporanea
sconfitta
degli Eagles, battuti a sorpresa per 3 a 2 dall’FC Novaglie. Grazie alla vittoria
per 6 a 5 sul THC, il Free
Exit è riuscito a raggiungere il quarto posto. L’ultima gara ha visto la vittoria
dell’Hotel S.Marco per 2 a 1
sulla Eni Fratelli Bertasi.
Davide Valerio
18 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
La serie B è da sempre la categoria più imprevedibile, con squadre di puro stampo amatoriale
A2: è cambiato il regolamento
Riepilogo fino 4^
Giornata Ritorno
A1 Girone A
Con ancora cinque giornate dal termine del campionato, la lotta per i
playoff diventa sempre più serrata.
Considerando che da quest’anno
saranno le prime sei ad accedervi, si capisce come le squadre ce
la mettano tutta per non perdere
quest’occasione. Nel primo girone
di serie A1 a primeggiare dall’inizio
dell’anno è il Sandrà, che, obbiettivamente, sinora si è dimostrata la
miglior formazione del gruppo
A. Dietro di essa troviamo un Noi
Team Banca Di Verona che ormai
non si può più definire una sorpresa, ma una solida realtà, nella quale
milita Viviani, vero e proprio bomber di razza. Dopo la terza Sampierdarenese troviamo un gruppo
di squadre divise da pochi punti e
che si giocheranno gli altri tre posti
per tentare la lotta al titolo. In primis abbiamo il Ristorante Pizzeria
La Griglia, seguito dalla Lanterna
Bardolino e dai Pumas-Farmacia
Venturini. Ora come ora sono invece costretti ai playout la Route 66 e
la Pizzeria Dai Butei. Sono ormai
fuori da ogni gioco gli All Blacks
Fidas, alla cui retrocessione manca
solo la matematica.
A1 Girone B
Esattamente come nel girone A, anche nel B la capolista ha un margine
di due punti dalla seconda, stiamo
parlando dell’MDM S.Martino. Il
merito è soprattutto del presidente
Lorenzini che quest’estate ha decisamente rivoluzionato la squadra,
inserendo nuovi giocatori, come
Bonsi e Ferro (miglior giocatore
del mese) che hanno trovato subito
l’amalgama giusta con i vecchi. Al
secondo posto orfana di quel gran
giocatore che è Pagnussatti troviamo una Velox Servizi che, dopo le
difficoltà iniziali, ha trovato una
propria identità. Sembra sicura
dell’accesso al tabellone principale anche l’AS Martiv, ex campione
regionale e che, per molto tempo, è
rimasta alla guida della classifica.
Dopo queste tre compagini troviamo un gruppetto di tre squadre a
pari punti, ovvero l’FC Colletta,
l’Euroelectra Fantoni e l’AC ’98; insieme al Corvinul Hunedoara (un
punto indietro) saranno quelle che
si giocheranno i rimanenti tre posti.
Un pochino più defilato, ma non
fuori dai giochi, il Vetrocar Strike
Team, mentre l’ASD I Butei ha già
un piede in A2.
RISTORANTE PIZZERIA LA GRIGLIA (A1A)
A2
Anche per quanto riguarda la serie
A2 è cambiato il regolamento d’accesso alla seconda fase del campionato: quest’anno è solo la prima
squadra che potrà infatti ambire
al titolo finale, mentre seconda,
terza e quarta se la vedranno con
la settima e l’ottava di A1 nei playout. Sono invece rimaste le due
retrocessioni dirette. Il primo girone è decisamente equilibrato, con
la Newippy che guida la classifica,
seguita dal S.Lucia Team. Da tenere
ben d’occhio il Sydney Pizzeria Mameli, che ha tre punti in meno della
capolista, ma che ha già riposato.
Per l’ultimo posto se la dovranno
probabilmente vedere Verona ’91
e Kubitek. È più delineata la parte bassa della classifica, con l’FGP
Articoli Ortopedici praticamente in
serie B e con il Valpolichellas che ha
pochissime chanche di salvezza.
Sin dalle prime partite il Rizza si
è dimostrata la squadra più forte
del girone: ora, con ancora cinque
giornate da giocare i punti di vantaggio di questa squadra sono ben
nove. Al secondo posto invece troCOLLETTA FC (A1B)
viamo a pari punti la BNC Splash
e l’Agriturismo Cà Del Pea, l’unico
che aveva mantenuto il ritmo della capolista fino a metà stagione,
salvo poi crollare. L’ultimo posto
per i playout invece se lo giocano
l’Ospedaletto Tenuta Le Luci e lo
Sporting Verona, divise da quattro
punti, ma con ancora lo scontro
diretto da disputare. Se lo Spartak
Augusta è ormai retrocesso in serie
B dopo un solo anno in A2, l’Infracom Verona che sicuramente qualche possibilità in più.
Il terzo girone di serie A2 è sicuramente quello più equilibrato,
con due squadre in vetta alla graduatoria. Per la maggior parte del
campionato è stata l’Olimpica a
guardare tutti dall’alto e, in quelle
giornate in cui aveva perso il primato, è sempre riuscita dopo una
partita a tornare in vetta. Al terzo
posto abbiamo, sempre in concomitanza, i Baloos e gli Arditi, due
squadre sempre temibili e difficili
da affrontare, senza dimenticare
che, soprattutto gli Arditi, hanno
iniziato la stagione con il dichiarato obiettivo di essere promossi.
Non dimentichiamoci dello United
Team, matricola terribile ad un solo
punto dalla zona promozione. Per
il discorso retrocessione i giochi
sono praticamente già fatti, con Ei
Team e Noi Team Autolavaggi Caneva ormai troppo indietro.
La squadra che però ha il miglior
score di tutta la serie A2 è la Trinacria, autrice di un campionato perfetto di sole vittorie. Sicuramente
l’obiettivo della squadra è di vincere il campionato, sperando che
non si ripeta quello che è successo
lo scorso anno, in cui l’unica partita
che la squadra perse fu proprio la
finale di coppa di B contro il Rizza.
Ai play out accederanno con ogni
probabilità il Divino Team, il Pollo
Miglioranza Villafranca ed il Borgo Roma, tutte ottime squadre che
hanno avuto la sfortuna di trovarsi
in girone una squadra fortissima.
Difficile che riescano a salvarsi Tecnoest e Malacarne.
B
La serie B è da sempre la categoria
più imprevedibile, con squadre di
puro stampo amatoriale e altre di
elevata caratura, ma che, da neoiscritte, devono comunque partire
dalla categoria inferiore. Una di
queste è l’Impresa Veneta, vera e
propria schiacciasassi, che, finora
(proprio come la Trinacria) ha disputato una stagione senza sbavature di undici successi in altrettante
partite. La prima inseguitrice, distante undici lunghezze è il Borgo
Trento, che si giocherà la promozione sino all’ultima giornata con
la Pieve S.Floriano, distanziata di
un solo punto.
Non ne ha persa neppure una anche il Nove34, che però non è riuscito a distaccare più di tanto il
Black Star, secondo a sole tre lunghezze. La cosa importante è però
che il Nove 34 ha messo ben otto
punti di distanza dal terzo posto,
un gap difficilmente perdibile, soprattutto considerato il ritmo che
la capolista sta mantenendo. L’unica squadra che potrebbe inserirsi
in questa lotta è quella delle Iene,
che per ora occupano il terzo posto
a ben cinque punti dal Black Star,
ma che hanno già scontato il proprio turno di riposo. Ovvio che, per
andare in A2, la squadra dei fratelli
Redolfi non dovrà sbagliare neppure una partita.
Tre pareggi e nove vittorie: questo
è il ruolino di marcia della Crepes
Ouì, squadra giovane che l’anno
scorso è arrivata terza, mancando di un soffio la promozione.
Quest’anno le cose sono cambiate
e questi giocatori hanno acquisito
una maggior mentalità dopo l’anno di “rodaggio”. Al secondo posto
abbiamo invece una sorprendente
Coven United, distanziata di soli
tre punti e unica vera alternativa
alla capolista. Troppo distanti sono
infatti le altre squadre, con la più
vicina Tecnocasa S.Lucia che occupa il terzo posto a ben sette punti
dal secondo.
Per concludere il nostro resoconto, ci manca l’ultimo girone di serie D, probabilmente quello più
equilibrato: infatti questo è l’unico
in cui c’è stato un continuo susseguirsi di cambiamenti di classifica.
Al momento a primeggiare abbiamo la Pizzeria Parolin Alpo, che
però deve decisamente guardarsi
le spalle perché è seguita ad un
punto e con una partita in meno
dall’Enogas, ex prima in classifica
che ha ceduto lo scettro per essersi
fermata ai box per una settimana.
Non è finita qua perché dietro di
quattro punti hanno ancora diverse
possibilità sia gli Eagles che il Free
Exit, appaiati al terzo posto in graduatoria.
Davide Valerio
20 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
I Sumeri in Mesopotamia furono i primi a produrre una bevanda alcolica simile
La storia della birra
Infuso di cereali aromatizzato e fermentato, la birra
condivide con il pane e il
vino l’onore di essere uno
dei primi alimenti elaborati dall’uomo. Il nome deriva
dall’indogermanico e significa ribollire, ricorda la cottura
del mosto e la fermentazione,
quando le bollicine di anidride carbonica salgono in
superficie e ne rimescolano il
contenuto.
La prima descrizione documentate di una ricetta per
produrre birra risale al 4000
a.C. e il procedimento è simile a quello utilizzato in tutte
le birrerie del mondo, anche
se oggi si utilizza il luppolo,
entrato nell’uso comune circa
1000 anni fa.
I Sumeri in Mesopotamia furono i primi a produrre una
bevanda alcolica simile alla
birra. Nel Codice di Hammurabi c’era la legge più antica
che regolamentava la produzione della birra, ossia non si
poteva allungare con l’acqua.
Dalla Mesopotamia la pro-
duzione di birra si estese in
Egitto, dove fregi e statuette
tombali illustrano il germogliamento e la macinazione
del cereale, l’impasto con acqua per quella bevanda che
non doveva mancare al defunto nel viaggio nell’aldilà.
Anche gli Etruschi bevevano birra, conosciuta anche
dai greci e dai Romani, che
la chiamavano vino d’orzo.
Plinio il Vecchio criticava i
suoi concittadini per la brutta abitudine d’inebriarsi di
birra egiziana, la cui schiuma
veniva usata come cosmetico dalle dame romane. Per
altri, come Tacito, si trattava
di una bevanda dal sapore
di vino corrotto ed alterato,
adatta solo per genti barbare.
Sia all’epoca dell’Impero
Romano sia soprattutto nel
Medioevo, la birra ebbe maggior fortuna nei paesi nordici, dove le basse temperature
ambientali erano più adatte
alle esigenze del lievito di
birra. Nel Medioevo i primi
veri maestri birrai furono i
frati dei conventi dell’Europa
Centrale. Benedettini, Cistercensi e Francescani coltivavano l’orzo, producevano birra
e furono i primi ad utilizzare
il luppolo, una pianta rampi-
cante dal sapore amarognolo,
come amaricante, e di averne
comprese le proprietà antisettiche, soprattutto nei confronti dei batteri lattici.
La Baviera, famosa per
l’Oktoberfest, è considerata
la patria della birra, ma le
birre migliori erano prodotte
nella Germania del nord.
Nel 1516 fu promulgata la
Legge bavarese di Purezza,
limitando gli ingredienti ad
orzo, luppolo e acqua, tutelando così la salute e gli
interessi della gente. Attualmente la Legge di Purezza
vige solo in Baviera, perché
le altre birrerie tedesche possono aggiungere zucchero
o impiegare coadiuvanti ed
additivi. Un mastro birraio
che va ricordato è il bavarese
Josef Groll, che creò un tipo
di birra completamente nuovo, che dal nome della cittadina fu chiamato pilsen, birra
chiara, molto amara e dall’intenso aroma di luppolo. In
Boemia il successo di quella
birra fu immediato e si estese
poi nella vicina Germania. La
storia della birra italiana viene fatta iniziare nel 1789 con
la produzione a Nizza Monferrato, in una fabbrica che
oggi non esiste più. In Italia
le birrerie ultracentenarie
sono sette e fra le più antiche
vanno ricordate la Peroni e la
Menabrea, nate nel 1846.
Valentina Bolla
21 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013
Il Messaggero di sant’Antonio di febbraio dedica un ampio dossier al 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio
Un mistero che da 750
anni affascina le folle
Un viaggio alla scoperta di un
segno divino, tra storia, devozione e spiritualità. Potremmo
definirlo così il dossier, intitolato «Un mistero lungo 750
anni», che il «Messaggero di
sant’Antonio» di febbraio (rivista diffusa nei cinque continenti con nove edizioni in sette lingue per un totale di circa
un milione di copie) dedica
alla solenne ricorrenza dei 750
anni del ritrovamento della
lingua incorrotta di sant’Antonio.
Così, ancora integra, quasi appartenesse a un uomo ancora
vivo, apparve la lingua del
Santo a Bonaventura da Bagnoregio – allora Ministro generale dell’Ordine francescano – e alla numerosa folla di
fedeli che l’8 aprile 1263, a 32
anni dalla morte di sant’Antonio, assistettero all'apertura
della cassa che ne conservava
i resti mortali. Lo stupore nel
trovare incorrotta una
parte del corpo tanto
delicata fu inevitabile.
Oggi, a distanza di
750 anni da quell’episodio, la reliquia della
lingua custodita nella Basilica del Santo
continua ad attirare
migliaia di pellegrini
da tutto il mondo.
Un dato: dei quattro
milioni di persone che
ogni anno affollano
la Basilica del Santo,
pellegrini e turisti da
tutti i continenti, ben
798 mila hanno visitato, nell'ultimo anno,
la cosiddetta cappella
del tesoro, dove tra le
reliquie più preziose
figura proprio quella
della lingua del Santo.
Il dossier, a cura di
Alberto Friso e Giulia Cananzi, offre così un itinerario che
porta il lettore a conoscere più
da vicino questa reliquia tanto
cara ai devoti, con una serie di
servizi firmati dai giornalisti Nicoletta Masetto, Luisa Santinello e
Laura Pisanello.
Il dossier ospita anche
i contributi di Aldo
Maria Valli, giornalista vaticanista del Tg1
Rai, e di Francesco Jori,
editorialista dei quotidiani locali del gruppo
Espresso.
Anche
il
direttore
del «Messaggero di
sant’Antonio», padre
Ugo Sartorio, interviene
nel dossier declinando
la parola «Evangelizzare», così legata alla realtà della lingua incorrotta. Per Antonio essa
«significa annunciare
il Vangelo con la sua
passione e competenza. La passione viene
dall’amore verso Cristo, dalla
preghiera costante, dall’atten-
zione ai bisogni dei fratelli, in
particolare dei più poveri. La
competenza viene dallo studio amoroso e
instancabile della parola di
Dio. Ricordiamo che i 77 Sermoni che il Santo scrisse negli
ultimi anni di vita contengono
circa 6 mila citazioni scritturistiche. “Chi non conosce la
Scrittura è un’analfabeta”
sentenzia Antonio di Padova,
poiché solo guardando a noi
stessi nello specchio della Parola possiamo capire chi siamo realmente: “Lo specchio
– continua – significa la Sacra
Scrittura, nel cui splendore
appaiono le nostre fattezze:
donde siamo nati, quali siamo nati, a che fine siano nati”.
Come sant’Antonio – aggiunge padre Sartorio – dobbiamo evangelizzare restando
all’altezza del nostro tempo e,
insieme, all’altezza del Vangelo».
Le prime emozioni nascono in cantina
La trasformazione del mondo
del vino procede di pari passo
con la trasformazione del consumatore che, seppur sempre più
interessato e preparato è però
ancora troppo distante dalla
conoscenza del processo produttivo. L’attenzione dei professionisti è giustamente rivolta al
prodotto finale, all’abbinamento
cibo-vino migliore, al territorio
di provenienza, ma viene trascurato troppo spesso il fatto
che la conoscenza di un prodotto è un’esperienza privata e
personale. Le regola della buona
accoglienza in cantina, un’attrezzata sala di degustazione,
un funzionale spazio vendita,
servizi igienici e parcheggi per
gli enoturisti sono elementi fondamentali ma non più sufficienti
per creare una stretta relazione
e fiducia da parte del fruitore
verso il prodotto. Chi compra,
non paga più solo una bottiglia
di vino o un buon servizio, ma
chiede di poter trascorrere del
tempo a gustare un buon bicchiere, ascoltando il produttore,
o l’addetto all’accoglienza, sulle
storie legate al vino, sui vecchi
sapori e sentori, sul territorio.
Negli ultimi anni il marketing
tradizionale ha infatti lasciato
sempre più spazio al marketing
esperienziale che rivolge la sua
attenzione verso il cliente e tenta di rendere unica l’esperienza
di fruizione e di consumo. Ecco
allora che le aziende vitivinicole potrebbero quindi cogliere
l’occasione della visita in cantina per trasformare la cultura
del prodotto in un’esperienza
unica, attraverso un progetto
globale di intrattenimento, un
evento che impegni tutti i sensi
dell’enoturista. Come sostiene
il professor Schmitt, autore del
libro “Experiental marketing”,
“le esperienze sono stimolazioni
indette ai sensi, al cuore e alla
mente. Esse, inoltre, uniscono
l’azienda e la marca allo stile di
vita del cliente e collocano sia le
azioni del singolo sia l’occasione
di acquisto in un cotesto sociale
più ampio. In breve, le esperienze forniscono valori sensoriali,
emotivi, cognitivi, comportamentali e relazionali che sostituiscono quelli funzionali”. Le
esperienze verso il prodotto
vengono suddivise in cinque
moduli, che potrebbero rappresentare la base del processo di
conoscenza del vino all’interno
della visita in cantina. Il sense
costruisce esperienze sensoria-
li utilizzando il gusto, l’olfatto,
l’udito, il tatto e la vista. Il percorso all’interno della cantina
deve tener conto dell’impatto
sensoriale sui clienti o potenziali clienti per aggiungere valore
all’identità di marca. Il feel si riferisce alle esperienze affettive e
interiori del cliente. Le tappe di
conoscenza del vino dovrebbero
saper suscitare emozioni, sentimenti, stati d’animo. Il prodotto dovrebbe essere in grado di
relazionarsi con il mondo delle
emozioni del consumatore. Il
think ha l’obiettivo di creare stimoli ed esperienze per la mente.
Durante la visita l’enoturista dovrebbe essere coinvolto nella sua
voglia di scoprire, capire e apprendere cose sempre nuove nel
suo desiderio di essere sorpreso
e provocato. L’act consiste nel
proporre azioni fisiche e corporee ai clienti, un invito all’azione: in cantina il cliente potrebbe
essere coinvolto fisicamente nella spiegazione di come avviene
il processo produttivo del vino.
Il relate va oltre l’esperienza
personale dell’individuo, perché lo inserisce in un contesto
sociale più ampio. In questa
fase, l’esperienza è in grado di
mettere l’individuo in relazione
con gli altri e con le altre culture.
L’enoturista deve sentirsi parte di un territorio fino ad allora
mai esplorato, in pieno contatto
con la gente, le tradizioni, la storia del luogo e dell’azienda.
Valentina Bolla
22 EVENTI 18 FEBBRAIO 2013
Presentata la mostra agli scavi scaligeri che sarà aperta fino al 5 maggio
Giorgio Casali fotografo tra
architettura, design e arte
E’ stata presentata la mostra
“Giorgio Casali fotografo/domus
1951-1983/architettura,
design e arte in Italia”, in esposizione al Centro Scavi Scaligeri
da domani 16 febbraio al 5 maggio.
La mostra è realizzata dal Centro Internazionale di Fotografia
Scavi Scaligeri in collaborazione con l’Università IUAV di
Venezia, l’Estorick Collection of
Italian Modern Art di Londra e
la rivista internazionale di architettura, arte e design Domus.
Presenti il consigliere incaricato alla Cultura, i curatori della
mostra Italo Zannier e Angelo
Maggi, il direttore del dipartimento di Architettura dell’Università IUAV di Venezia Renzo
Dubbini e la responsabile Ufficio Promozione ed Eventi IUAV
Vita Gennaro.
“Ancora una volta – spiega il
consigliere - il Centro Scavi
Scaligeri ospita un’esposizione
dedicata alla fotografia, a dimostrazione sia della crescita di
questa forma d’arte, sia dell’interesse che riscuote nel pubblico che, sempre più numeroso,
visita gli allestimenti proposti”.
Tra gli elementi qualificanti della mostra, il consigliere ha ricordato la presenza, insieme alle
fotografie, di oggetti che fanno
parte della storia del design.
Per oltre trent’anni, dal 1950,
Giorgio Casali è stato il fotografo dei maggiori architetti e designer italiani; per lungo tempo
ha collaborato con la rivista internazionale Domus, diventando testimone dei rinnovamenti
che hanno caratterizzato l’Italia
in quegli anni.
La mostra ripercorre circa qua-
rant’anni di storia dell’architettura e del design italiani attraverso le immagini fotografiche
apparse su Domus: dalla cattedrale di Taranto di Gio Ponti,
alla Torre Velasca dello studio
BBPR, la tomba Brion di Carlo
Scarpa, la chiesa sull’autostrada
di Giovanni Michelucci, la poltrona Fiorenza di Franco Albini,
la sedia Superleggera di Gio
Ponti, le maniglie di Marcello
Nizzoli, le lampade di Achille
e Pier Giacomo Castiglioni, le
lampade Flos, le lampade Arteluce.
Accanto a questi lavori non
mancano foto di altro genere,
realizzate sia in ambito professionale (ritratti e foto di matrimoni), sia nella sfera più intima e personale della vita del
fotografo (ritratti, foto di amici
e della famiglia, reportage di
viaggi).
Tutte le immagini provengono
dal Fondo Casali, conservato e
gestito presso l’Archivio Progetti dell’Università IUAV di
Venezia. Dopo l’allestimento
veronese la mostra sarà ospitata dall’Estorick Collection of
Italian Modern Art di Londra.
Federico Pradel
RICONOSCIMENTO. Giunto alla nona edizione è statoassegnato dall´Istituto assistenza anziani
Il premio San Martino
Allo
stesso
modo
L´Istituto Assistenza Anziani che si occupa di sostenere anziani malati o
in difficoltà ha assegnato
il premio San Martino.
Giunto alla nona edizione, è andato alla Sicp,
Società italiana di Cure
palliative, per il suo impegno nel diffondere i
principi basilari delle
Cure palliative in Italia,
necessarie per assicurare
un fine vita dignitoso e
senza dolore a chi è affetto da patologie inguaribili.
La cerimonia di consegna
si era svolta nella Sala
convegni dell´Unicredit,
alla presenza del sindaco
Flavio Tosi e del prefetto,
Perla Stancari.
«Le cure palliative sono
l´emblema del non abbandono», aveva dichiarato
la presidente dell´Istituto
assistenza anziani, Anna
Maria Leone, «hanno lo
scopo di diminuire la
sofferenza inutile, che ci
deve vedere pronti e attenti ad accogliere i cam-
biamenti».
E’ normale che con
l´allungarsi della vita
media aumenta inevita-
bilmente anche il numero
di chi soffre di malattie
inguaribili o di dolori legati all´età avanzata.
Tosi alla cerimonia ha sottolineato come “sia un fatto positivo che l´Istituto
assistenza anziani abbia
istituito questo premio,
e che fare del bene faccia
notizia. Evitando il dolore ad una persona malata,
si migliora la sua qualità
della vita, ma anche quella di chi gli sta intorno».
A Verona l´assistenza ad
anziani e malati affetti
da patologie terminali o
croniche è garantita dalla presenza delle strutture dell´Istituto, come
le residenze di Marzana
e Cologna Veneta. Maria
Giuseppina
Bonavina,
direttrice dell’Usl 20 era
intervenuta con queste
parole: «Da molti anni
l´Azienda è impegnata
a sviluppare questo tipo
di sostegno sanitario. Si
vuole garantire al 65 per
cento dei malati terminali
di patologie neoplastiche
il poter ricevere adeguate
cure secondo un approccio palliativo”.
Il Premio San Martino
è stato ritirato dal past
president della Sicp e responsabile di Cure Palliative e Hospice alla Domus Salutis di Brescia,
Giovanni Zaninetta che
ha ringraziato con queste
parole
«Chi soffre quotidianamente, senza mai avere
tregua, è degno di un’attenzione particolare. In
quest’ottica serve attenzione perché ci sono risvolti psicologici, spirituali e sociali, per ogni
uomo ed ogni famiglia,
quando siamo di fronte a
malattie dalle quali non
si può guarire. Ci sono
associazioni, come la nostra, nate per aiutare i pazienti oncologici, ma anche tutti gli altri malati a
cui non deve essere negato un accompagnamento
al fine vita dignitoso”.
Silvia Cigolini
EMANUEL CAFÉ
Piazza Brà, 6
Verona - Italia
Tel: 045.590154
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4 attualità 18 febbraio 2013