NUOVA E UNICA! dal lunedì al sabato 9.00 - 21.00 domenica 10.00 - 20.00 VERONA SETTE News € 1,00 Direttore Francesca Tamellini Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS VERONA NUOVA E UNICA! dal lunedì al sabato 9.00 - 21.00 domenica 10.00 - 20.00 Anno 14 - N.S. n.04 - 18 Febbraio 2013 Nel veneto i referti sanitari si possono scaricare online ATTUALITÀ PRIMO PIANO All'Amia il progetto "Esodo" Acqua: calano i consumi Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad estendere e potenziare il servizio di scarico dei referti via internet da parte dei cittadini. 160 autobus transiteranno dal 1 febbraio al 1 marzo prossimi nei territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per portare un messaggio utile a tutti i veneti: "Il referto? E' online sul sito della tua azienda sanitaria ed ospedaliera". L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessore alla sanità della Regione. a pag 3 a pag 4 RICONOSCIMENTI Il premio S. Martino a pag 22 a pag 5 INIZIATIVE L'indicatore familiare a pag 6 IN CITTÀ Un centro per gli ammalati a pag 3 3 PRIMO PIANO 18 FEBBRAIO 2013 Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad estendere e potenziare questo nuovo servizio Nel veneto i referti sanitari si possono scaricare online Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad estendere e potenziare il servizio di scarico dei referti via internet da parte dei cittadini. 160 autobus transiteranno dal 1 febbraio al 1 marzo prossimi nei territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per portare un messaggio utile a tutti i veneti: "Il referto? E' online sul sito della tua azienda sanitaria ed ospedaliera". L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessore alla sanità della Regione. Si tratta di una campagna Direttore Responsabile FRANCESCA TAMELLINI REDAZIONE DI VERONA [email protected] ADIGE TRADE SRL via Diaz 18 Verona Presidente RAFFAELE SIMONATO CONCESSIONARIO DI PUBBLICITÀ: Tel. 045.8015855 Fax.045.8037704 Realizzazione grafica FR DESIGN [email protected] REDAZIONE DI VERONA: Via Diaz 18, 37121 Verona Tel. 045.8015855 - Fax 045.8037704 REDAZIONE DI ROVIGO: Corso del Popolo, 84 telefono: 0425.419403; Fax 0425.412403 REDAZIONE DI TREVISO: telefono 0422 58040; \cell. 329.4127727 REDAZIONE DI TRIESTE: Piazza Benco, 4 REDAZIONE DI MANTOVA: Via Ippolito Nievo, 13 Tel. 0376.321989; Fax 0376.32183 REDAZIONE DI VICENZA: Strada Marosticana, 3 Tel. 0444.923362 UFFICIO DI BRESCIA: Via Benacense 7 tel.030.3762754; Fax 030.3367564 Stampato da FDA Eurostampa S.r.l. Via Molino Vecchio, 185 25010 - Borgosatollo - Bs La tiratura è stata di 10.000 copie Autorizz.Tribunale C.P. di Verona nr. 1761/07 R.N.C. del 21/06/07 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Iscrizione al Registro Nazionale della stampa informativa promossa dalla Regione Veneto realizzata dal Consorzio Arsenàl. IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, in collaborazione con l'Azienda ULSS 9 Treviso nell'ambito del progetto Veneto ESCAPE. Questa iniziativa dal 2009 al 2012 ha permesso di dematerializzare l'intero processo documentale in tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere venete, rendendo disponibili i referti via internet ai quasi 5 milioni di cittadini che costituiscono la popolazione residente in regione. L'analisi dei dati preliminari del progetto rileva che la percentuale di chi scarica i referti via web è pari al 57%. Un dato destinato a crescere, considerando l'opportunità di raggiungere quei cit- tadini che ancora non sono consapevoli dell'esistenza di un servizio, che permette di risparmiare 12 euro per ogni referto scaricato via web, vale a dire 72 milioni di euro annui in Veneto. Non solo un risparmio eco- nomico, ma la possibilità di migliorare i percorsi di cura, resi più incisivi dalla rapida disponibilità del documento digitale.Le 11 aziende interessate dalla campagna sono: ULSS n. 2 Feltre, ULSS n. 4 Alto Vi- centino, ULSS n. 5 Ovest Vicentino, ULSS n. 10 Veneto Orientale, ULSS n. 13 Mirano, ULSS n. 14 Chioggia, ULSS n. 17 Este, ULSS n. 19 Adria, ULSS n. 20 Verona, ULSS n. 21 Legnago e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. In tali aree è previsto il passaggio di autobus con immagini pubblicitarie che invitano i cittadini ad utilizzare i siti delle loro rispettive aziende sociosanitarie ed ospedaliere per provvedere allo scarico dei propri referti.Gli esiti della campagna e i risultati finali di Veneto ESCAPE, iniziativa che ha inciso profondamente sulle organizzazioni sanitarie e rivoluzionato le abitudini dei cittadini veneti, saranno resi noti a marzo in occasione della conferenza di chiusura del progetto. Inaugurata nei giorni scorsi la sede operativa associazione San Antonio onlus Un luogo per i malati di tumore polmonare L’assessore ai Servizi sociali ha partecipato, in via San Leonardo 1 a Borgo Trento, all’inaugurazione della nuova sede operativa dell’associazione Sant’Antonio onlus di Verona, che si occupa di fornire assistenza domiciliare gratuita a pazienti affetti da tumore polmonare non autosufficienti. L’apertura della struttura consentirà all’associazione di ampliare l’attività di assistenza domiciliare e di incontrare i familiari dei pazienti in un ambiente sereno. La sede, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 16, funzionerà anche come punto di incontro tra volontari ed assistenti e come segreteria. Il progetto di assistenza domiciliare portato avanti dall’associazione, in collaborazione con Comune, Ulss20 e Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, ha l’intento di sviluppare a Verona, come prima città in Italia, un nuovo modello assistenziale per i pazienti oncopneumologici, basato sulla collaborazione tra strutture sanitarie pubbliche e associazioni di volontariato, che abbia come cardini la continuità terapeutica e l’umanizzazione della cura in ogni fase della malattia. 4 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Mariotti: “e’ cambiato l’atteggiamento dei cittadini, adesso piu’ attenzione a sprechi ed un uso consapevole” Acqua: anche a Verona sono calati i consumi I cittadini veronesi sono sempre più attenti ai consumi dell’acqua e ad un suo uso consapevole. E’ quanto emerge dai dati dell’anno 2011 relativi al consumo di acqua ad uso domestico nella città di Verona. Dati che confermano il trend emerso anche dal recente rapporto Istat che evidenzia un sensibile calo dei consumi domestici di acqua potabile su tutto il territorio nazionale. La ricerca indica in 175,4 litri per abitante la media del consumo giornaliero nei comuni capoluogo nel 2011 con un calo del 3% rispetto all’anno precedente. A Verona nel 2011 il consumo pro capite è stato di 173 litri giornalieri, in media con la maggioranza dei capoluoghi italiani, con una diminuzione dei consumi rispetto al 2010 di 1 litro di acqua risparmiata al giorno a persona. Lo rendo noto Acque Veronesi, la società che gestisce il servizio idrico integrato nella città scaligera ed in altri 72 comuni della provincia. Una costante contrazione dei consumi ancora più evidente nel lungo periodo con una riduzione rispetto al 2008 del 6,4% (la media dei consumi pro capite giornaliera era a Verona in quell’anno di circa 185 litri e 179 nel 2009). Secondo gli studi Istat, negli ultimi 10 anni, su scala nazionale, gli italiani hanno complessivamente usato il 15% in meno di acqua potabile. I consumi minori di acqua si registrano nelle città dove il servizio idrico presenta maggiori criticità, in città come Agrigento ed altri comuni delle isole, dove si verificano spesso frequenti interruzioni nella distribuzione dell’acqua. “Il rapporto tra i cittadini e l’ac- qua negli ultimi anni è cambiato. Vi è adesso una maggiore consapevolezza e parsimonia nei confronti del suo utilizzo.” Così Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi ha commentato i dati: “la crisi economica che da diversi anni col- pisce le famiglie, la maggiore consapevolezza ed attenzione agli sprechi ed un uso consapevole da parte dei cittadini, frutto soprattutto di massicce opere e campagne di informazione da parte delle istituzioni ed enti come Acque Veronesi, hanno sicuramente influito sulla diminuzione dei consumi di acqua ad uso domestico”. Un aspetto, quello delle difficoltà economiche, riscontrabile anche nelle statistiche riguardanti gli insoluti e i ritardati pagamenti delle bollette del servizio idrico da parte di diversi cittadini di Verona e provincia. Negli ultimi 2 anni sono infatti sensibilmente aumentati i casi di utilizzo da parte dei comuni dei “Fondi solidarietà”, appositamente istituiti con lo scopo di dare sostegno alle famiglie più deboli e svantaggiate. 5 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Il presidente di Amia : “Un’iniziativa concreta e positiva per attività a servizio della comunità" Amia e “Progetto Esodo” per l' inclusione socio lavorativa Promosso dalla Fondazione Cariverona, “Progetto Esodo” nasce dalla volontà di promuovere e sostenere percorsi strutturati ed organici di inclusione socio-lavorativa a favore di persone detenute o ex detenute. Grazie alla stretta collaborazione delle Caritas Diocesane di Verona, Vicenza e Belluno, che hanno assunto il ruolo di Coordinatori Provinciali del progetto, e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Triveneto, si è favorita la creazione di una rete di organizzazioni in grado di definire gli interventi e di inserirli all’interno di una cornice caratterizzata da obiettivi e finalità condivise. Amia Verona aderisce al progetto per il primo anno. La collaborazione tra “Progetto Esodo” e AMIA è stata avviate per la prima volta nel mese di gennaio, dopo un’attenta valutazione di tutti gli aspetti. Le attività, che prevedono l’inserimento del personale nell’area del settore giardini di Amia, sta coinvolgendo tre persone. L’azione d’inserimento ha previsto una fase iniziale di orientamento, con la formazione teorica del soggetto e la conseguente uscita sul campo per fase pratica. “Un’iniziativa concreta e positiva per consentire a detenuti ed ex detenuti di darsi da fare impegnandosi in attività a servizio della comunità - ha dichiarato il presidente di Amia, Andrea Miglioranzi, presentando il progetto. “Grazie a progetti come questo possiamo dare una possibilità in più a uomini che in una situazione, anche per loro stessi difficile da sostenere, ora, grazie a questo progetto avranno l’opportunità di darsi da fare, riscattarsi oltre ad avere un’esperienza lavorativa in più”. “Un ringraziamento particolare va fatto alla Fondazione Cariverona, promotrice del “progetto Esodo” con l’aiuto concreto della Caritas Diocesane di Verona. Prezioso – aggiunge il Presidente - il sostegno del Comune di Verona ed in particolare di Margherita Forestan, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e della Cooperativa Sociale Insieme che da sempre offre a persone svantaggiate una concreta opportunità di lavoro”.Il progetto mette in rete istituzioni, enti pubblici e privati, associazionismo. Tre sono le aree d’intervento che compongono il Progetto Esodo: formazione, inclusione sociale, lavoro; 21 le associazioni, cooperative, consorzi, enti che le sviluppano e mettono in pratica. Il tutto sotto il coordinamento delle tre Caritas venete. Alle tre aree operative se ne include una quarta dedicata alla sensibilizzazione, con azioni di promozione sul territorio delle problematiche legate al carcere, attraverso una corretta informazione che sensibilizzi le diverse componenti sociali creando consenso e coinvolgimento. Un progetto che nella situazione pesante e preoccupante delle carceri italiane, in cui la qualità della vita è pessima, potrebbe sembrare una goccia nell’oceano, ma che comunque traccia una strada seria ed efficace per trovare risposte adeguate. C.B. In occasione del 30° anno di autonomia dall’Università di Padova del nostro Ateneo Tosi è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico universitario Il Sindaco è intervenuto, nell’Aula Magna del Polo Zanotto, all’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013. “Questa cerimonia cade in una data particolarmente significativa sia perché decorre il 30° anno di autonomia dall’Università di Padova del nostro Ateneo – ha detto il Sindaco – sia perché si tratta dell’ultima inaugurazione come Magnifico Rettore del professor Mazzucco, al quale rivolgo un doveroso e sincero ringraziamento per i molti e concreti risultati raggiunti dal nostro Ateneo durante la sua guida e per l’impegno costante profuso nel consolidare il legame fra l’Università e la città di Verona. Una sinergia di intenti che ha prodotto e produrrà nel tempo importanti vantaggi sia per l’Ateneo che per Verona e i suoi cittadini, sotto il profilo culturale e dello sviluppo sociale ed economico, grazie al forte impulso profuso nell’attuare politiche di crescita degli spazi per la didattica e la formazione. Il pensiero – ha aggiunto - va sicuramente alla riqualificazione dell’ex caserma Santa Marta, al recupero in atto della Passalacqua, che verrà restituita alla città e all’Università sotto forma di un vero e proprio campus universitario con servizi per studenti, per il corpo accademico, per i cittadini e con un parco pubblico di vastissime dimensioni. Un altro passo importante è la creazione del polo chirurgico Confortini, che oltre ad arricchire la città, rappresenta un grande punto di forza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, frutto dell’integrazione tra due componenti fondamentali della nostra comunità, che ha determinato un vantaggio di sistema per l’intera sanità veronese e veneta”. 6 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 La sperimentazione verrà condotta dal Comune di Castelnuovo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Verona Un nuovo indicatore familiare per i costi dei servizi sociali Il Comune di Castelnuovo del Garda, per venire incontro alle esigenze delle sempre più numerose famiglie in difficoltà, ha deciso di abbandonare l'ISEE e di adottare un nuovo indicatore economico, chiamato “Fattore Famiglia”. “Fattore famiglia”, infatti, è l'innovativo indicatore che, nel calcolo dei costi per gli utenti dei vari servizi sociali e sociosanitari, non solo tiene conto delle situazioni reddituali e patrimoniali, ma contempla anche a pieno titolo il numero di figli e i carichi di cura, ad esempio la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili. La sperimentazione verrà condotta dal Comune di Castelnuovo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Verona e servirà a calibrare la retta mensile delle scuole dell'infanzia per essere poi estesa ad altri servizi. Il progetto coinvolgerà an- che i comuni di Zevio e Nogarole Rocca e vedrà presto l'adesione anche di Salizzole e Gazzo Veronese. Al momento della presentazione del progetto a Palazzo Barbieri erano presenti Maurizio Bernardi e Ilaria Tomezzoli, rispettivamente sindaco e assessore alla Scuola e alla cultura del Comune di Castelnuovo del Gar- da; Federico Perali, docente del dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Verona; Roberto Bolzonaro, vicepresidente del Forum delle associazioni familiari e dell'Afi – Associazione delle Famiglie, Confederazione italiana. “La nostra amministrazione ha sempre voluto mettere al centro della propria attività la famiglia”, ha dichiarato il Sindaco di Castelnuovo, Bernardi. “Siamo convinti, infatti, che siano le persone il vero motore per la crescita e lo sviluppo. In questo senso il “Fattore famiglia” si propone come un aiuto importante per tutti i nuclei familiari cui sarà destinato. Grazie all'aiuto del Forum delle Associazioni familiari e all'Università di Verona si è dato il via a una sperimentazione che risulterà di grande utilità a tanti cittadini. Con questo nuovo indicatore si punta ad integrare i dati delle dichiarazioni Isee dei contribuenti: un questionario facoltativo permetterà di raccogliere informazioni più dettagliate per inquadrare meglio le situazioni di reddito e di capitale delle famiglie. In questo modo il quadro economico risulterà più chiaro anche in considerazione della condizione più o meno problematica dei suoi componenti (ad esempio presenza di anziani o disabili). Inizialmente il modello servirà per calcolare le rette mensili delle scuole dell'infanzia, ma poi verrà esteso al più presto anche ad altri servizi. Crediamo, infatti, che sia giusto intervenire in modo equo e mirato per aiutare concretamente chi ne ha effettivamente bisogno”. Elena Granuzzo 7 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Presentato progetto per completamento fino a piazza bra Una lunga “ciclabile” in Corso Porta Nuova E’ stato presentato dall’assessore alla Mobilità il progetto per l’allungamento fino a piazza Bra della pista ciclabile di corso Porta Nuova. Presente il presidente degli Amici della bicicletta Giorgio Migliorini. “Il progetto – spiega l’assessore – consentirà il completamento del percorso ciclabile di corso Porta Nuova, che oggi si ferma a volto San Luca, attraverso la realizzazione di un tratto bidirezionale che porterà fino a piazza Bra. All’altezza del semaforo di volto San Luca, il nuovo tratto proseguirà su strada la ciclabile già esistente, completandone il percorso bidirezionale fino all’incrocio con via Roma. Sarà posto sul marciapiede, con apposita delimitazione per la messa in sicurezza del tracciato, solo l’ultimo tratto di ciclabile in corrispondenza della farmacia fino all’imbocco con via Roma. Inoltre, per aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti, l’attuale tratto di pista ciclabile che corre sul marciapiede di corso Porta Nuova verrà spostato tutto su strada fino a metà dei giardini di Pradaval, grazie alla modifica degli stalli di sosta delle auto, che non saran- no più a “spina di pesce”, ma verranno ridisegnati in parallelo al nuovo percorso ciclabile. Rimarran- no sul marciapiede – prosegue l’assessore – solo i tratti di ciclabile in corrispondenza della Camera di Commercio, ad inizio corso Porta Nuova, e della fermata degli autobus posizionata nell’ultima parte dei giardini Pradaval, prima dell’incrocio con volto San Luca. Il progetto, definito in accordo con l’associazione Amici della bicicletta, permetterà di realizzare entro l’estate un definitivo collegamento ciclabile in sicurezza tra piazza Bra e la stazione ferroviaria, da tempo atteso dalla cittadinanza”. Presentato progetto per completamento fino a piazza Bra È stata respinta la mozione della minoranza sul traforo Con 22 voti a favore e 10 astenuti il Consiglio comunale ha approvato l’accordo di programma fra Comune e Ente autonomo Fiere di Verona per la riqualificazione dell’area fieristica sita in viale del Lavoro. La proposta di progetto presentata dalla Fiera si articola in sei sezioni di riqualificazione e potenziamento dell’area, delimitata da viale del Lavoro, via Roveggia e via Scopoli, con accesso a sud da viale dell’Industria. Il progetto, in sintesi, prevede: sostituzione dell’attuale ingresso San Zeno con un nuovo edificio più funzionale e sviluppato su due livelli; realizzazione di due padiglioni a sud in allineamento con il PalaExpo; completamento dell’asse di comunicazione nord-sud attraverso la realizzazione di una pensilina di raccor- do tra i padiglioni 10-11 e il padiglione 8; valorizzazione dell’area sud-est con l’inserimento di un nuovo edificio per l’ingresso del pubblico da viale dell’Industria; realizzazione di un parcheggio posto nell’angolo sud-est per una superficie di circa 19 mila mq; completamento del padiglione 11 nella porzione d’angolo a sud-ovest dell’edificio esistente. Con 10 voti a favore e 20 contrari il Consiglio comunale ha respinto la mozione “Traforo delle Torricelle: sospendere l’iter dell’opera e fare trasparenza” presentata dai consiglieri comunali di PD, SEL, M5Stelle. La mozione impegna Sindaco e Giunta a rendere disponibile ai Consiglieri comunali tutta la documentazione relativa al traforo; a sospendere l’iter amministrativo fino al’approvazione del Piano generale del traffico urbano; a rendere pubblici gli investitori, il Piano economico finanziario, il parere della società Rina Ceck srl, i compensi spettanti al responsabile unico del procedimento; predisporre lo studio e il parere sismico; a rendere nota la convenzione sottoscritta; a verificare i reali finanziamenti previsti; a rendere pubblica la nuova composizione dell’ATI; a verificare la validità delle analisi previste nello studio di fattibilità; a sottoporre a verifica gli aumenti richiesti per la realizzazione dell’opera. “Sul diritto di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali –ha spiegato l’assessore alla Viabilità- prevale il diritto di preservare il segreto durante le procedure di gara e attualmente è ancora in corso la fase di negoziazione delle migliorie; successivamente, completati altri passaggi amministrativi previsti dalla legge e sottoscritta la convenzione, sarà possibile consentire ai consiglieri l’accesso agli atti”. 8 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Il documento promuove un insieme d’iniziative e azioni su diversi fattori Questa la qualità della vita, il benessere e la salute a Verona L’Aula di palazzo Barbieri ha approvato nei giorni scorsi con 33 voti favorevoli e 2 astenuti l’atto di indirizzo, presentato da un consigliere del gruppo Civica per Verona, in materia di “Qualità della vita, benessere e salute a Verona” nella versione emendata dalla Commissione quinta. Il documento promuove un insieme d’iniziative e azioni sui diversi fattori responsabili di perdita, riduzione e scarsa attenzione alla salute, proponendo che l’Amministrazione comunale, attingendo alle migliori esperienze internazionali, si impegni a far proprie entro 18 mesi specifiche linee guida di contrasto dei fenomeni della sedentarietà, obesi- tà, tabagismo, alcolismo e si impegni, inoltre, ad attivare un apposito programma di monitoraggio dei fenomeni in questione e di educazione permanente. Per il gruppo consiliare Movimento cinque stelle “il documento è condivisi- bile ma poteva essere più incisivo se presentato con una proposta di delibera comprensiva dei relativi fondi stanziati per la sua realizzazione”. Per il gruppo consiliare PD “ben vengano queste iniziative e atti di indirizzo, ai quali però devono seguire da parte dell’Amministrazione azioni concrete sul territorio. Affinché un cittadino sia sano occorre che anche la città lo sia, dal punto di vista delle condizioni del verde, dell’aria e della presenza di piste ciclabili”. Per il gruppo Misto “è una buona delibera di indirizzo, che però non deve rimanere sulla carta”. Per il gruppo consiliare Pdl “pur apprezzando la proposta è deludente vedere la to- tale assenza della giunta in questo dibattito”. Per il gruppo consiliare Civica per Verona “l’atto di indirizzo è apprezzabile, sarebbe opportuno un maggiore coinvolgimento del Dipartimento prevenzione salute”. Accolti dal consigliere proponente tutti gli otto emendamenti presentati dal gruppo consiliare PD. Ad inizio seduta il Consiglio comunale ha respinto con 21 voti contrari, 6 astenuti e 2 favorevoli l’ordine del giorno presentato dal gruppo Movimento cinque stelle, collegato alla delibera relativa alla parziale riconversione del patrimonio immobiliare conferito all'azienda speciale Agec approvata nella scorsa seduta 9 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Dal 7 al 10 aprile 2013 a Verona, con Vinitaly ed Enolitech A sol&agrifood gli affari si fanno in punta di forchetta L’amore per l’agroalimentare italiano non conosce confini e fa volare l’export. Proprio ai mercati internazionali punteranno gli espositori di Sol&Agrifood (www.solagrifood. com), guardando con occhio interessato ai nuovi mercati emergenti, ma senza perdere di vista i consumatori europei e del Nord America. Sono loro lo zoccolo duro delle nostre esportazioni, che con un incremento dell’8% nel 2012 rispetto al 2011 sono salite complessivamente a 25 miliardi di euro, facendo dell’agroalimentare la prima voce dell’export nazionale. Collocato nel padiglione C di Veronafiere, Sol&Agrifood, in programma a Verona dal 7 al 10 aprile 2013 in contemporanea con Vintaly ed Enolitech, propone una serie di I prodotti agroalimentari italiani piacciono sempre più all’estero facendo crescere l’export. Merito anche dell’intraprendenza delle aziende nazionali, capaci di fare innovazione nel rispetto della tradizione e di guardare ai mercati internazionali senza timore nonostante le piccole dimensioni. A loro Sol&Agrifood offre una piattaforma di servizi per creare business all’estero, tra questi il GDO Buyers Club, il Buyers Club Online e il Walk Around Oil Tasting dedicato ai trader stranieri e con Pasta Trend la pasta e la sua filiera fino al sugo nel piatto diventano protagonisti. iniziative dedicate al business. Tra queste il GDO Buyers Club per incontrare la grande distribuzione, il Buyers Club Online e il Walk Around Oil Tasting, dove i trader esteri potranno degustare, il primo giorno di manifestazione, sotto la guida del capo panel del concorso, gli oli extravergine di oliva vincito- ri del concorso Sol d’Oro presenti a Sol&Agrifood. Per la prima volta verrà anche realizzato il catalogo di tutti gli oli vincitori con il giudizio del panel, mentre il Ristorante Goloso li proporrà nel carrello degli oli. Grande spazio alla pasta con la preview di PastaTrend, il salone organizzato da Veronafiere e Avenue Media, l’unico evento realizzato per affermare il primato italiano di tutta la filiera, dalle materie prime alle tecnologie, alla gastronomia. Sui banchi degli espositori di Sol&Agrifood non mancheranno tutte le altre specialità alimentari del Belpaese: dai dolci ai prodotti da forno, dai salumi alle conserve ai prodotti ittici, dai formaggi all’olio extravergine di oliva, fino ai mieli, alla cioccolata, ai legumi e alle birre artigianali nell’ampio stand gestito da Assobirra. Un’offerta ricca e di qualità, che fa di Sol&Agrifood una moderna cornucopia. In un salone che vuole fare business, ma anche cultura del prodotto entra di diritto il polo di degustazione tenuto dal Centro Studi Assaggiatori, che propone il Grappa & C. Tasting, tradizionale banco d’assaggio che fornisce ogni anno le tendenze sensoriali nel settore degli spirits (grappe, amari, liquori), il Coffee Experience, cioè il più grande banco d'assaggio del caffè al mondo, e la nuova sezione Narratori del Gusto Special Guests dedicato quest’anno ai vini da dessert. Rinnovato nella formula e negli spazi espositivi per meglio rispondere alle esigenze dei partecipanti, Sol&Agrifood riunisce sotto un unico brand le precedenti manifestazioni Sol ed Agrifood Club. La scelta di unificare due storici appuntamenti di successo è stata fatta proprio per rafforzare l’immagine dell’Italia da mangiare all’estero, richiamando operatori da tutto il mondo. La possibilità di presentare più merceologie, senza il limite imposto dalla precedente suddivisione delle due fiere, e i nuovi servizi agli espositori hanno convinto molti piccoli produttori a presentarsi autonomamente, senza l’ombrello di uno stand istituzionale. Una tendenza che rispecchia la fisionomia del tessuto produttivo nazionale, polverizzato ma comunque fortemente proiettato all’export. «Da questa consapevolezza – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – nasce il nostro impegno a diventare il volano delle aziende espositrici con iniziative mirate a stimolare un numero di contatti b2b altrimenti impossibile da raggiungere per le piccole e medie imprese». E' stato eletto Carlo de’ Gresti, che succede a Bruno Centurioni. Un nuovo presidente per gli ex consiglieri Il presidente del Consiglio comunale ha presentato il nuovo presidente e il nuovo direttivo dell’associazione dei Consiglieri comunali emeriti del Comune di Verona. Nuovo presidente è stato eletto Carlo de’ Gresti, che succede a Bruno Centurioni. Il nuovo consiglio direttivo è composto da Gianni Ammaini, Pieralfonso Fratta Pasini, Giorgio Gabanizza, Maurizio Pulica, Aldo Sala, Giulio Segato, Maurizio Solinas, Silvano Zavetti. Tesoriere Rino Maccacaro, revisori dei conti Gianfranco Bertani, Nicola Baldo, Luigi Crosato; collegio dei probiviri Antonio Roccioletti, Luigi Amadori, Enzo Cavarzere. L’associazione dei consiglieri emeriti ha sede a palazzo Barbieri ed è attiva dal 2001 nella promozione di convegni, dibattiti, eventi culturali e pubblicazioni storiche sulle amministrazioni comunali che si sono avvicendate a partire dal dopoguerra. 10 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 L’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere e la Provincia di Verona hanno ricordato Giorgio Bargioni. Ricercatore e studioso. Ricordato chi ha rinnovato e dato impulso all’agricoltura veronese Ad un anno dalla sua scomparsa – 1 febbraio 2013 - il professore Giorgio Bargioni (1925-2012) è stato ufficialmente ricordato dall’Accademia di Scienze e Lettere e dalla Provincia di Verona. Egli, con le sue ricerche e con i sui numerosissimi studi, ha rinnovato radicalmente, a partire dagli anni Cinquanta, l’agricoltura veronese, godendo, fra l’altro di massimo prestigio, anche all’estero. Vero signore e amico, rinunciando nel 2007 alla presidenza dell’Accademia veronese, sempre partecipe e propositivo, ha garantito il massimo supporto, con consigli ed iniziative importanti – così, il presidente Galeazzo Sciarretta – all’Accademia stessa, fino alla sua improvvisa scomparsa. Le “discussioni didattiche”, sinora tenute nel numero di sedici e che si terranno a cura dell’Accademia, sono inziativa di Giorgio Bargioni. Parole commoventi ha avuto l’assessore provinciale all’Agricoltura, Luigi Frigotto, che vedeva in Giorgio, principe gentile ed illuminato, un fraterno consigliere e costruttivo collaboratore, cui molto deve l’agricoltura veronese. Laureato in Scienze agrarie e già impegnato nella ricerca, avendo collaborato con il prof. Alessandro Morettini, Firenze, negli anni 19511954, il professore diresse il Centro per l’Incremento della Frutticultura Ferrarese. Nel 1955, costituì a Verona, rendendolo famoso in sede internazionale, con la sua attività di divulgatore della scienza frutticola e suo caposaldo, l’Istituto Sperimentale di Frutticoltura della Provincia di Verona, lavorandovi sino al 1990. In tale lungo periodo, Bargioni promosse viaggi di confronto e di ricerca anche all’estero e numerosi convegni a livello scientifico, non dimenticando di porre per iscritto le esperienze raccolte, disponibili in circa ottanta lavori. Fra i temi scientifici, accuratamente approfonditi da Bargioni, sempre in contatto con ricercatori e studiosi anche esteri e con la colla- borazione di Giorgio Baroni, Gino Bassi e Ferdinando Cossio, da lui considerati di massimo supporto, segnaliamo: - diserbanti e fitofarmaci e tutela dell’ambiente; - apparati radicali delle piante da frutto e dell’ulivo; - lotta al ragno rosso negli alberi da frutta; - effetto alluvioni sulle piante da frutto; - studio dei terreni agli effetti idrici; - piante da frutto, coltivate nel Nord-Italia; - studi sul pesco, sul pero e sul ciliegio; - miglioramento delle tecniche colturali; - potatura e diradamento; - biologia florale… L’agricoltura e Verona hanno perduto un uomo di grande valore, ricercatore e studioso per vocazione, ma lo ricorderanno per la sua opera e per il bene da essa ricevuto. Pierantonio Braggio 11 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Per promuovere e valorizzare in Italia e all'estero il rinomato vino Soave e le splendide terre in cui esso viene prodotto. Una nuova guida turistica: la strada del Vino Soave Per promuovere e valorizzare in Italia e all'estero il rinomato vino Soave e le splendide terre in cui esso viene prodotto, l'Associazione Strada del Vino Soave ha pubblicato l'omonima e dettagliata guida turistica 2012/2013che, in oltre 45 pagine, propone al visitatore un suggestivo itinerario tra vigneti, pievi e castelli. La guida, in italiano, in tedesco e in inglese, suddivisa in pratiche schede, descrive con dovizia di particolari il lungo percorso che, con i suoi 50 chilometri di lunghezza, permette all'enoturista di incontrare ben 13 Comuni di un fecondo e splendido lembo del Veronese. Badia Calavena, Belfiore, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone, Roncà, San Giovanni Ilarione, Selva di Progno, Soave e Vestenanova sono infatti i paesi che grazie ad un passato ricco di storia e ad un sapiente lavoro di sinergie tra aziende vitivinicole, frantoi, una distilleria, un produttore dolciario, un produttore di formaggio Monte Veronese DOP, un prosciuttificio e, non ultime, ottime strutture ricettive, hanno contribuito a diffondere cultura, arte e tra- dizioni enogastronomiche della provincia veronese. Per quanto concerne la Strada del Vino, essa propone escursioni all'aria aperta, in bicicletta, a piedi o a cavallo: un'ampia varietà di scelta che consente al visitatore di partecipare a numerosi eventi, feste del vino, feste delle ciliegie e feste dei piselli, solo per citare qualche esempio, iniziative cui si aggiunge l'importante opportunità di venire a conoscenza di opere artistiche di spessore, per lo più sconosciute. Leggendo l'opuscolo, il lettore potrà quindi orientarsi lungo il percorso e, per ogni comune, sapere cosa vedere, conoscerne la storia, dove mangiare e dove alloggiare. Per apprezzare il vino nel suo complesso, non è sufficiente infatti assaggiarlo e berlo; è importante invece conoscere in modo approfondito anche il territorio in cui il succo dell'uva viene prodotto, perché a seconda dello specifico "terroir" di origine, molto differenti sono le caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono. Caratteristiche che si manifestano in maniera ancora più evidente se, visitando fattorie, cantine e agriturismi, che realizzano la cosiddetta multifunzionalità in agricoltura, si gustano anche i prodotti tipici locali. Un insieme di proposte che, se valorizzate contemporaneamente, creano animazione, sviluppo economico e quindi ricchezza. Valeria Braggio Attivita’ economiche: illustrata proposta per il nuovo regolamento L’enogastronomia veronese è un patrimonio da valorizzare L’assessore alle Attività Economiche ha illustrato pomeriggio la proposta per l’istituzione di un regolamento finalizzato a valorizzare l’enogastronomia veronese. Presenti il vicedirettore di Confesercenti Alessandro Torluccio, il rappresentante di Confcommercio Verona Paolo Caldana e il rappresentante dell’associazione ristoratori centro storico Leo Ramponi. “Questo regolamento, grazie ad una serie di parametri specifici – ha detto l’assessore - andrà a promuovere la ristorazione veronese di qualità al fine di diffondere tra i turisti la conoscenza e l’apprezzamento dell’enogastronomia locale. Attual- mente la Legge prevede che non ci siano distinzioni tra bar, trattorie e ristoranti; grazie invece a questa iniziativa sarà possibile riconoscere tra le attività di somministrazione di alimenti e bevande quelle che utilizzano prodotti locali e garantiscono un servizio di qualità”. Il regolamento permetterà agli esercizi presenti sul territorio di richiedere l’inserimento nell’elenco dei “Ristoranti della tradizione veronese”, che sarà tenuto dagli uffici del Coordinamento Commercio Attività Produttive del Comune. Ogni domanda sarà vagliata da una commissione che valuterà: la tipicità dei piatti somministrati; l’offerta di vini prodotti nella zona; le caratteristiche del locale; la prestazione del servizio. Gli esercizi ritenuti idonei saranno iscritti nell’elenco, che sarà suddiviso in tre sezioni: locali con ristorazione veloce, anche abbinata alla pizzeria, dotati di cucina; trattorie; ristoranti. A tutti i locali iscritti sarà concesso l’utilizzo del marchio identificativo “Ristorante tipico” che potrà essere esposto negli esercizi o utilizzato sul materiale pubblicitario e sui menù. Il Comune si impegnerà a sua volta a promuovere l’elenco degli esercizi che otterranno il marchio. Il regolamento passerà nelle prossime settimane al vaglio della Giunta comunale per poi essere esaminato, in caso di approvazione, dal Consiglio comunale. 13 EVENTI 18 FEBBRAIO 2013 Erano presenti: Loretta Zaninelli e Paolo Campostrini, rispettivamente presidente e vicepresidente del Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia di Verona “La provincia e il suo carnevale” Premiate le classi vincitrici della 14^ edizione Al Teatro Nuovo di Verona, l’assessore alla Cultura e Identità Veneta della Provincia di Verona ha tenuto la cerimonia di premiazione delle classi vincitrici della 14^ edizione del concorso scolastico “La provincia e il suo carnevale”. Erano presenti: Loretta Zaninelli e Paolo Campostrini, rispettivamente presidente e vicepresidente del Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia di Verona; Maria Assunta Micheletti, responsabile organizzativo del concorso; Anna Lisa Tiberio, responsabile degli interventi educativi dell'Ufficio Scolastico Territoriale. La cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza della commissione giudicatrice. L'iniziativa è promossa dal Coordinamento Comitati Carnevaleschi in collaborazione e con il sostegno della Provincia di Verona – Assessorato alla Cultura e Identità Veneta e si inserisce all'interno del calendario di manifestazioni ed eventi realizzati per il carnevale veronese 2013. Hanno aderito alla 14^ edizione del concorso 36 classi provenienti da 11 istituti scolastici primari e secondari di primo grado della provincia di Verona. In totale sono stati presentati 24 lavori, sottoposti all'attenzione di una commissione giudicatrice composta da personale direttivo e docente di alcune scuole del nostro territorio e da rappresentanti della pubblica amministrazione e del mondo del carnevale veronese. In occasione della serata di premiazione sono stati resi noti i nomi delle classi vincitrici, suddivise in tre categorie in base alla fascia d'età: I – II elementare per la prima categoria, III - IV - V elementare per la seconda categoria, I – II – III media per la terza categoria. In particolare, sono risultate aggiudicatarie dei premi della 14^ edizione del concorso le seguenti classi: 1^ categoria 1° classificato: 1^ D Scuola Primaria di Vigasio 2° classificato: 1^ Scuola Primaria San Vito al Mantico di Bussolengo 3° classificato: 2^ D - 2^ C Scuola Primaria “Beni Montresor” di Bussolengo 4° classificato: 1^ A Scuola Primaria “Vittorio Locchi” di Dossobuono 5° classificato: 2^ B Scuola Primaria “Vittorio Locchi” di Dossobuono 2^ categoria 1° classificato: 3^ A – 3^ B – 3^ C Scuola Primaria “Paolo Caliari” di Mozzecane 2° classificato: 3^ A – 3^ B – 3^ C Scuola Primaria “Vittorio Locchi” di Dossobuono 3° classificato: 4^ A Scuola Primaria “Vittorio Locchi” di Dossobuono 4° classificato: 3^ - 4^ - 5^ Scuola Primaria “Domenico da Lugo” di Grezzana 5° classificato: 5^ Scuola Primaria “Dante Broglio” di Colognola ai Colli 3^ categoria 1° classificato: Scuola Secondaria 1° “Don A. Moretto” di Malcesine Alle classi vincitrici sono stati assegnati premi in denaro che potranno essere utilizzati dai rispettivi istituti scolastici per l'acquisto di materiale didattico o per attività culturali. Scopo del concorso “La provincia e il suo carnevale” è incentivare la curiosità culturale partendo dai banchi di scuola ed avvicinare gli alunni, assieme ai propri insegnanti, alla scoperta e alla conoscenza delle più profonde origini e tradizioni legate al carnevale veronese. Per l'edizione 2013 è stato riproposto il tema “Portiamo a teatro il nostro carnevale”, con l'intento di accostare i più giovani alla recitazione e alle sue molteplici potenzialità espressive. La principale novità della 14^ edizione consisteva nella particolarità del lavoro che ogni classe partecipante doveva realizzare: una maschera attinente alla cultura popolare locale, quindi del proprio paese o quartiere. La maschera, che poteva essere disegnata o scolpita, è stata poi rappresentata e spiegata attraverso una poesia, una canzone o una scenetta. Queste le parole dell'Assessore alla Cultura a commento della manifestazione: “Il concorso scolastico 'La provincia e il suo carnevale' è giunto quest'anno alla 14^ edizione ed è una grande soddisfazione constatare come un'iniziativa ormai così consolidata e affermata sia, di anno in anno, sempre più apprezzata e attesa, soprattutto dai più piccoli e dalle loro famiglie. Questo concorso rappresenta, infatti, uno strumento culturale estremamente utile per diffondere e promuovere tra i nostri ragazzi la conoscenza delle tradizioni carnevalesche legate al territorio di Verona e della sua provincia e per contribuire, in questo modo, alla crescita di un'identità culturale solida e consapevole delle proprie origini. Il mio personale ringraziamento va al Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia di Verona, che ogni anno si attiva con impegno, passio- ne e serietà per rendere possibile la realizzazione del concorso, sperimentando nuove formule e arricchendolo di nuove proposte”. Chiara Gagliardi Acque Veronesi Servizi alla Clientela SEDE CENTRALE: SPORTELLI LOCALI: Acque Veronesi S.c.a r.l. Lungadige Galtarossa, 8 37133 Verona Centralino Fax protocollo SERVIZIO CLIENTI Verona c/o AGSM Verona s.p.a. 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Veneto, 4 Ven dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Pescantina Via Madonna, 55 Lun - Mar - Mer - Gio - Ven dalle 9.00 alle 12.30 San Giovanni Lupatoto Via Muratori, 7 Lun - Mer - Gio - Ven - Sab dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Mar dalle ore 9.00 alle ore 16.00 Lungadige Galtarossa, 8 37133 Verona www.acqueveronesi.it 15 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Il corso si svolgerà con la consueta formula itinerante La Provincia e le cantine dell'est vogliono gli Assaggiatori di vino Le cantine dell’est veronese diventano protagoniste “attive” di un corso per “Assaggiatore di vino”, che si svolgerà fino a marzo 2013, organizzato da Onav – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino – una delle più prestigiose organizzazioni del settore, nata ad Asti nel 1951 con lo scopo di diffondere la cultura del vino in tutta Italia. Il corso si articolerà in 18 lezioni tra le principali realtà vitivinicole dell'est veronese, appunto, e permetterà di conseguire il diploma di Assaggiatore di Vino. Esso sarà patrocinato dalla Provincia di Verona e verrà svolto in collaborazione con la Strada del Vino Soave (che si è adoperata per l’occasione con il Comune di Soave per mettere a disposizione la Chiesa di San Rocco) e con il Consorzio di Tutela del Soave, che ospiterà la cerimonia di consegna dei diplomi presso il suo stand nel prestigioso contesto del Vinitaly 2013. Il corso si svolgerà con la consueta formula itinerante presso una selezione delle principali realtà vitivinicole dell’est veronese, selezionate in base a parametri di qualità e tipicità, rappresentanza del territorio e profes- sionalità dell’Azienda produttrice. Tutto ciò avverrà nell’ottica di avvicinare il consumatore al produttore, creando un rapporto di fiducia che possa trovare una durata nel tempo. L’Onav, che da poco ha festeggiato il 60° anno di età, si propone con questo corso di formare nuovi esperti dell’assaggio, riconosciuti giuridicamente dall’iscri- Fondazione Arena: aperti i termini per le candidature Sono riaperti i termini per la presentazione delle candidature per la nomina del rappresentante del Comune nel nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Arena. Le candidature, nel numero massimo di tre per ciascun soggetto proponente, devono essere presentate alla Segreteria generale del Comune entro le ore 13 di venerdì 22 febbraio. Per informazioni è possibile rivolgersi agli uffici della Segreteria generale (tel. 045.8077748 – 045.0877743, aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13) o visitare il portale del Comune di Verona alla voce “Tutti gli uffici – Segreteria Generale – Comunicazioni e avvisi”. zione all’apposito Albo Nazionale, a cui si ricorre quando si voglia ottenere un giudizio significativo e completo sulla qualità del vino. Parte delle lezioni si svolgerà presso la Cantina di Colognola ai Colli – Gruppo Collis. Inoltre le lezioni si articoleranno in una parte teorica e in una parte pratica, di vera e propria degustazione, durante la quale verrà data ad ogni azienda ospitante la possibilità di presentare i propri vini e, su richiesta, condurre i partecipanti in una breve visita guidata della cantina. Alla presentazione del corso, a Palazzo Barbieri, vi erano l'assessore all'Agricoltura Luigi Frigotto, Paolo Menapace, presidente della Strada del Vino Soave, Giovanni Ponchia, enologo del consorzio di tutela del Soave, oltre ad alcuni rappresentanti Onav: i consiglieri provinciali responsabili dell'Area Soave Marco Malavasi e Chiara Maria Mattiello; il collaboratore del consiglio Onav Verona, Roberto Todesco. “Sappiamo tutti quanto i nostri vini siano ormai considerati tra i migliori al mondo”, ha dichiarato l’assessore Frigotto. “In particolare l'area dell'est veronese si impone per quantità e qualità delle produzioni. Per questo motivo sono felice di presentare qui oggi questo corso per assaggiatori, organizzato da Onav Verona. Questo corso proporrà una serie di lezioni teoriche e pratiche di altissimo livello. Lezioni di natura itinerante che porteranno i partecipanti ad entrare a strettissimo contatto con numerose realtà vitivinicole proprio dell'est veronese”. L’organizzatrice e consigliere Onav, Mattiello, ha sottolineato: “La sezione Onav di Verona è arrivata al terzo anno del corso specifico per l'est veronese, un territorio che ci da sempre un ottimo riscontro e risultati importanti. Siamo convinti che chi si avvicina al mondo del vino non debba apprendere solo le pratiche e i tecnicismi dell'assaggiatore, ma abbia bisogno di conoscere dall’interno anche le realtà produttive. Per questo crediamo fortemente nell'efficacia del nostro viaggio itinerante, che permetterà ai partecipanti di ricevere un diploma e di registrarsi all'Albo nazionale degli assaggiatori. Ringraziamo quindi la Provincia per il sostegno e per averci dato modo di costruire un'occasione importante per Onav, ma anche per tutte le personalità e le aziende che gravitano intorno al settore del vino”. Infine, il Presidente Strada del Vino Soave, Menapace, ha concluso: “L'Italia è uno dei maggiori produttori di vino al mondo, ma più del 90% degli italiani non possiede la cultura del bere bene e in maniera responsabile. I consumatori devono essere capaci di apprezzare e valorizzare un prodotto così unico e meraviglioso. Ritengo quindi di fondamentale importanza un corso come questo, che insegna la vera cultura del vino, quella che parte dalle radici più profonde della coltivazione in vite sino alla degustazione in cantina. Sono ben lieto di collaborare con Onav alla riuscita di un'iniziativa utile per avvicinare molti giovani al mondo degli assaggiatori e a tutta la produzione vitivinicola veronese”. Un'opportunità importante che speriamo venga colta da più persone possibile, per portare verso l'eccellenza dei prodotti e delle conoscenze del nostro territorio. Per informazioni ed iscrizioni, contattare i numeri 333 2301538/340 6087828, oppure visitare il sito www. onav.it – sezione Corsi. Elena Granuzzo 16 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 CONSENSUNS La ricerca della felicità Trovare un certo equilibrio nella propria vita è un obiettivo comune per non diventare, usando un gioco di parole, squilibrati! Nella maggioranza dei casi non è necessario ricorrere alle cure dello psicanalista. Basta un'accorta valutazione tra le vere esigenze e le cose superflue. La causa principale della diffusa insoddisfazione nasce proprio da noi, più o meno inconsapevolmente. Anteporre i piaceri tra i nostri interessi sarebbe come pretendere di essere sempre costantemente felici: una condizione che non ha riscontro nella realtà di chi è sano di mente. Qualsiasi cosa viene apprezzata e gustata se si desidera profondamente. Se continuiamo a dormire non avremo più sonno e co- ricarsi non sarà un ristoro ma un'angoscia. Mangiare al punto di non sentire lo stimolo della fame non ci consente di apprezzare le pietanze. In poche parole si desidera ciò che non si ha per godere della sua realizzazione. D'altro canto privarsi volontariamente o per forza di determinate occasione di distensione porta a vere crisi di astinenza che inducono ad esaurimenti psicofisici e portano a un desiderare morboso, deleterio all'equilibrio personale. In effetti il vero piacere sopraggiunge se non viene ricercato come principale obiettivo ma semplicemente come conseguenza naturale della propria condotta. La serenità scaturisce solo dalla pace interiore, da dentro: ecco il motivo per cui vi sono tante anime in pena, perché si cerca al di fuori ciò che può nascere solo dentro di noi. “In primo luogo, anche se la virtù è caratterizzata dall'offrire piacere, non la si cerca per questo motivo. Non offre infatti questo, ma ANCHE questo, né fatica per questo, ma la sua fatica, anche se mira ad altro, conseguirà ANCHE questo” (9,1) Seneca prosegue con l'esempio del contadino che ara e semina per il raccolto. La terra gli produce anche fiori che allietano la vista ma per quanto belli non sono il suo scopo ma qualcosa che viene naturale anche senza volerlo. Un valore aggiunto che migliora la qualità della vita ma non è l'essenziale e soprattutto non può sostituire le necessità e i bisogni fondamentali di qualunque persona intelligente. Il paradiso terrestre non è quello creato dalla nostra mente dove tutto dovrebbe filare liscio e senza ostacoli. Convincersi che la vita ideale sia costellata solo di momenti piacevoli è solo ridicolo ma non perché troppo bello per essere vero. Un aforisma di Boris Pasternak, poeta e scrittore russo Premio Nobel per il romanzo "Il dottor Zivago", dice: ”Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita”. Per apprezzare la nostra esistenza è necessario affrontare e superare le vicissitudini per tirare fuori le nostre migliori energie e sviluppare le naturali inclinazioni. Non sapremo mai di cosa siamo capaci se non ci impegniamo a superare i problemi e gli ostacoli che si frappongono tra noi e le nostre mete. Solo la consapevolezza che vita è sinonimo di lotta infinita per la sopravvivenza consente un senso compiuto nella manciata di attimi che trascorriamo sul nostro pianeta. Seneca in merito fa un interessante esame su cosa debba essere considerato più importante per garantire il successo personale. “Io non chiamo saggio, colui sopra il quale c'è qualcosa, tanto meno il piacere: ed invero, chi ne è già preso, come si contrapporrà alla fatica ed al pericolo, alla miseria e a tante minacce che strepitano intorno alla vita umana? Come la vista della morte, come i dolori sopporterà, come i fragori del mondo, e tanti nemici agguerritissimi, se è stato vinto da un avversario tanto molle? La ricerca affannosa dei piacere appare come la massima espressione della libertà. Di fatto è solo un temporaneo ed accecante sollievo per sfuggire da una realtà che ci va sempre troppo stretta. Piuttosto è una falsa libertà simile all'oppio che consente di evadere dalle vertigini del vuoto interiore che ci attanaglia. Diventare specialisti nello schivare i problemi per non impegnarsi ad affrontarli, ci rende “molli”, come si dice, senza spina dorsale. Un errore tipico di alcuni genitori iperprotettivi e quello di far crescere i figli un po' troppo al riparo dalle normali sfide quotidiane. Un giorno o l'altro si troveranno da soli a risolvere avversità e guai che, se del tutto impreparati, comporteranno ansie e paure immotivate. Per temprare il ferro bisogna trattarlo con repentini cambiamenti di caldo e freddo: queste brusche variazioni rendono il materiale più resistente alle sollecitazioni. Il carattere del singolo individuo si forma superando le inevitabili difficoltà man mano che si diventa grandi, in tutti i sensi. L'esigenza di avere costantemente qualcuno che appiani gli alti e bassi della nostra vita crea dipendenze che limitano la naturale emancipazione e l'autostima. Dovremmo imparare a vedere gli immancabili problemi della vita come opportunità per dimostrare il nostro valore, che spesso è molto più grande di quanto possiamo solo immaginare. [email protected] Dalla parte dei consumatori Opposizione agli atti dell’erario: quando l’azione e’ tempestiva? Spetta sempre al contribuente dimostrare la tempestività dell’opposizione nei confronti degli atti dell’Amministrazione finanziaria, anche laddove questi ultimi non siano stati notificati correttamente. In tali casi, i termini per l’opposizione partono dal momento in cui il contribuente ha avuto conoscenza degli atti. A tale soluzione è giunta la Suprema Corte che, a chiusura della disputa sorta tra i giudici di primo e quelli di secondo grado, ha individuato con la sentenza n.7.051 del 9/05/2012 il dies a quo da cui decorre il termine perentorio per l’opposizione agli atti, facendolo coincidere con il momento della conoscenza di fatto laddove la conoscenza “legale” – ossia la corretta notifica – sia venuta meno. Secondo i giudici della Cassazione, infatti, “in tema di opposizione (nel caso specifico si tratta di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 cpc ma il discorso vale anche per le opposizioni tributarie) ai fini del decorso del termine perentorio … per la proposizione dell’opposizione, valgono sia il principio per cui il tempo del compimento dell’atto coincide con quello in cui l’esistenza di esso è resa palese alle parti .. con il momento in cui l’interessato ha avuto conoscenza legale dell’atto … sia il principio della piena validità della conoscenza di fatto”. Ovviamente, in quest’ultimo caso il contribuente è chiamato a dimostrare in qualsiasi modo il momento esatto in cui è venuto a conoscenza dell’atto. Ad esempio, un contribuente che non abbia ricevuto la cartella (perché notificata presso la precedente residenza) potrà venire a conoscenza della stessa attraverso la notifica di un atto successivo (presumibilmente un avviso di ipoteca) op- pure casualmente a seguito della richiesta di un estratto di ruolo presso lo sportello del concessionario. In questi casi, dunque, i termini partono da quando il contribuente ha avuto concretamente la possibilità di conoscere il predetto atto. Lo stesso, ancora, può accadere quando dalla notifica della cartella il contribuente viene a conoscenza di un precedente avviso di accertamento fiscale emesso dall’Agenzia delle entrate e mai notificato (al fine di comprendere meglio la proponibilità dell’azione in questo caso, si segnala la sentenza della Com- missione Tributaria Provinciale di Milano n.8/21/11, Pres. Dott. Piercamillo Davigo, liberamente visibile sul sito www.studiolegalesances.it – sezione Documenti). Alla luce di queste pronunce, se è vero che viene data la possibilità al contribuente di impugnare gli atti per i quali sarebbero diversamente trascorsi i termini, è vero anche che una volta scoperto il vizio sarà onere del contribuente attivarsi con celerità per opporsi agli atti illegittimi. Avv. Matteo Sances [email protected] www.studiolegalesances.it 17 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Si comincia a partire con il conto alla rovescia per la fine della “regular season”. Continua il primato dell’MDM S.Martino 4a Giornata Ritorno A1 Girone A Si comincia a partire con il conto alla rovescia per la fine della “regular season”. Mancano solo cinque partite alla fine del girone eliminatorio. Intanto nel primo gruppo, il big match di questa quarta giornata di ritorno è stato quello che ha visto fronteggiarsi il Sandrà e la Sampierdarenese, terminato sul punteggio di 8 a 3. Speravano in un pareggio i giocatori del Noi Team Banca di Verona, che comunque hanno ottenuto i tre punti che servivano per rimanere agganciati alla vetta con la vittoria per 6 a 3 sui Pumas-Farmacia Venturini. Sembra non uscire più dalla crisi il Ristorante Pizzeria La Griglia, bloccato sul 4 a 4 dalla Lanterna Bardolino. Infine la Route 66 ha vinto 8 a 1 una gara importantissima contro gli ultimi All Blacks Fidas. A1 Girone B Continua senza sosta il primato dell’MDM S.Martino, che ha inanellato il sesto risultato utile consecutivo battendo 2 a 1 il Vetrocar Strike Team. Miglior Giocatore del mese di gennaio naturalmente uno dei pilastri di MDM San Martino Calcio a 5 Ferro Gianfranco. Alla vigilia comunque la sfida principale del girone era sicuramente quella tra i secondi dell’AS Martiv e i terzi della Velox Servizi, terminato 0 a 6. Ha dell’incredibile la rimonta in classifica dell’Euroelectra Fantoni che ha battuto 8 a 3 l’AC ’98. Per concludere con la serie A1, il Corvinul Hunedoara ha ottenuto tre importantissimi punti battendo 3 a 2 l’ASD I Butei. A2 Girone A Rimane ben salda in testa la Newippy, grazie alla vittoria per 8 a 3 sul Verona ’91. Dopo l’inaspettata sconfitta della settimana scorsa, è SC BUSA (A2C) tornato a correre il S.Lucia Team che ha battuto 7 a 4 il fanalino di coda FGP Articoli Ortopedici. Tiene botta pure il Sydney Pizzeria Mameli, che non ha dovuto faticare più di tanto per battere 9 a 3 il Valpolichellas. Infine è stata una vera prova d’orgoglio quella dell’Aran Irish Pub, che ha battuto 2 a 0 la Sanbe. A2 Girone B Con il turno di riposo della seconda BNC Splash, il Rizza, con la vittoria per 9 a 0 sullo Sporting Verona, ha ulteriormente allungato il proprio vantaggio in testa alla classifica, portandolo a ben nove lunghezze. Ha recuperato una posizione, agganciando proprio la BNC Splash, l’Agriturismo Cà del Pea, vittorioso 4 a 3 sulla Pizzeria Villa RenPIZZERIA PAROLIN (B1D) zi. Rimane invece attardato l’Ospedaletto-Tenuta Le Luci, che non è andato oltre al 6 a 6 contro lo Spartak Augusta. Ha invece compiuto un buon salto in avanti l’Infracom Verona, che ha rifilato un 2 a 0 al Fujitsu. A2 Girone C Anche nel terzo girone di serie A2 c’è molto equilibrio nella zona promozione: nella prima gara lo United Team ha asfaltato per 10 a 2 l’ultimo in classifica Ei Team. Subito dopo è andata in scena la gara tra la Ferrero Mangimi e l’Avis United, terminata 1 a 0. Per quanto riguarda invece le zone alte, con il turno di riposo dell’Olimpica, l’SC Busa è riuscita a raggiungere il primo posto grazie alla facile vittoria per 10 a 2 sul Noi Team Autolavaggi Caneva. Infine la partita più bella è sicuramente stata quella tra i Baloos e gli Arditi, terminata sul 5 a 4. A2 Girone D I nuovi tre punti della Trinacria sono arrivati in virtù del 9 a 0 rifilato alla Tecnoest. Al secondo posto è salito il Divino Team, che ha battuto con il punteggio di 5 a 3 la Vires. La gara più equilibrata del girone è però sicuramente stata quella tra il Pollo Miglioranza Villafranca ed il Borgo Roma, terminata con il risultato di 2 a 2. Infine, l’ultima gara di serie A2 è stata quella che ha visto fronteggiarsi la GDR Muje ed il Malacarne, terminata sul 5 a 3. B Girone A Con il riposo della capolista Impresa Veneta, tutti gli occhi sono stati puntati sulle prime inseguitrici: la prima è il Borgo Trento, che è però stato sconfitto 4 a 2 dalla Ice Eros Refrigerazione. Non poteva perdere l’occasione la Pieve S.Floriano, che ha invece battuto 6 a 3 gli East Green Boots. La matematica non lo dice ancora, ma le Riserve sembrano essere tagliate fuori dalla corsa per la serie A2, nonostante la facile vittoria per 8 a 1 sul Bar One. Infine il Proforma ha raggiunto la seconda vittoria consecutiva, battendo 5 a 1 il Real Panvinio. B Girone B Il primo incontro del secondo girone di serie B è stato quello che ha visto lo Stallavena battere 4 a 3 lo Sportimmagine. Subito dopo è sceso in campo il capolista Nove34 Team, che ha battuto 4 a 1 il Baetta. Dopo tredici giornate è finalmente arrivata la prima vittoria per l’Atletico Recioto: 4 a 1 al Risto Pizza Il Grillo. Da recuperare Black Star contro Godarecci. B Girone C Manca solo la matematica per la promozione in serie A2 della Crepes Ouì, vincitrice per 3 a 2 sulla Soccer Ambro Five. Tre punti sotto troviamo la Coven United che ha battuto 6 a 3 il Serfer. Da un paio di settimane si è insediata al secondo posto la Tecnocasa S.Lucia, vincitrice sempre per 6 a 3 sull’Atletic Bigbabol. Infine la Termoidraulica Europa ha raggiunto al quarto posto la Soccer Ambro Five grazie alla vittoria per 3 a 1 contro il Valpolicella. B Girone D Dopo qualche settimana è tornata in vetta la Pizzeria Parolin Alpo, che ha battuto 7 a 2 i Big Greens. Questa vittoria vale addirittura doppio se consideriamo la contemporanea sconfitta degli Eagles, battuti a sorpresa per 3 a 2 dall’FC Novaglie. Grazie alla vittoria per 6 a 5 sul THC, il Free Exit è riuscito a raggiungere il quarto posto. L’ultima gara ha visto la vittoria dell’Hotel S.Marco per 2 a 1 sulla Eni Fratelli Bertasi. Davide Valerio 18 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 La serie B è da sempre la categoria più imprevedibile, con squadre di puro stampo amatoriale A2: è cambiato il regolamento Riepilogo fino 4^ Giornata Ritorno A1 Girone A Con ancora cinque giornate dal termine del campionato, la lotta per i playoff diventa sempre più serrata. Considerando che da quest’anno saranno le prime sei ad accedervi, si capisce come le squadre ce la mettano tutta per non perdere quest’occasione. Nel primo girone di serie A1 a primeggiare dall’inizio dell’anno è il Sandrà, che, obbiettivamente, sinora si è dimostrata la miglior formazione del gruppo A. Dietro di essa troviamo un Noi Team Banca Di Verona che ormai non si può più definire una sorpresa, ma una solida realtà, nella quale milita Viviani, vero e proprio bomber di razza. Dopo la terza Sampierdarenese troviamo un gruppo di squadre divise da pochi punti e che si giocheranno gli altri tre posti per tentare la lotta al titolo. In primis abbiamo il Ristorante Pizzeria La Griglia, seguito dalla Lanterna Bardolino e dai Pumas-Farmacia Venturini. Ora come ora sono invece costretti ai playout la Route 66 e la Pizzeria Dai Butei. Sono ormai fuori da ogni gioco gli All Blacks Fidas, alla cui retrocessione manca solo la matematica. A1 Girone B Esattamente come nel girone A, anche nel B la capolista ha un margine di due punti dalla seconda, stiamo parlando dell’MDM S.Martino. Il merito è soprattutto del presidente Lorenzini che quest’estate ha decisamente rivoluzionato la squadra, inserendo nuovi giocatori, come Bonsi e Ferro (miglior giocatore del mese) che hanno trovato subito l’amalgama giusta con i vecchi. Al secondo posto orfana di quel gran giocatore che è Pagnussatti troviamo una Velox Servizi che, dopo le difficoltà iniziali, ha trovato una propria identità. Sembra sicura dell’accesso al tabellone principale anche l’AS Martiv, ex campione regionale e che, per molto tempo, è rimasta alla guida della classifica. Dopo queste tre compagini troviamo un gruppetto di tre squadre a pari punti, ovvero l’FC Colletta, l’Euroelectra Fantoni e l’AC ’98; insieme al Corvinul Hunedoara (un punto indietro) saranno quelle che si giocheranno i rimanenti tre posti. Un pochino più defilato, ma non fuori dai giochi, il Vetrocar Strike Team, mentre l’ASD I Butei ha già un piede in A2. RISTORANTE PIZZERIA LA GRIGLIA (A1A) A2 Anche per quanto riguarda la serie A2 è cambiato il regolamento d’accesso alla seconda fase del campionato: quest’anno è solo la prima squadra che potrà infatti ambire al titolo finale, mentre seconda, terza e quarta se la vedranno con la settima e l’ottava di A1 nei playout. Sono invece rimaste le due retrocessioni dirette. Il primo girone è decisamente equilibrato, con la Newippy che guida la classifica, seguita dal S.Lucia Team. Da tenere ben d’occhio il Sydney Pizzeria Mameli, che ha tre punti in meno della capolista, ma che ha già riposato. Per l’ultimo posto se la dovranno probabilmente vedere Verona ’91 e Kubitek. È più delineata la parte bassa della classifica, con l’FGP Articoli Ortopedici praticamente in serie B e con il Valpolichellas che ha pochissime chanche di salvezza. Sin dalle prime partite il Rizza si è dimostrata la squadra più forte del girone: ora, con ancora cinque giornate da giocare i punti di vantaggio di questa squadra sono ben nove. Al secondo posto invece troCOLLETTA FC (A1B) viamo a pari punti la BNC Splash e l’Agriturismo Cà Del Pea, l’unico che aveva mantenuto il ritmo della capolista fino a metà stagione, salvo poi crollare. L’ultimo posto per i playout invece se lo giocano l’Ospedaletto Tenuta Le Luci e lo Sporting Verona, divise da quattro punti, ma con ancora lo scontro diretto da disputare. Se lo Spartak Augusta è ormai retrocesso in serie B dopo un solo anno in A2, l’Infracom Verona che sicuramente qualche possibilità in più. Il terzo girone di serie A2 è sicuramente quello più equilibrato, con due squadre in vetta alla graduatoria. Per la maggior parte del campionato è stata l’Olimpica a guardare tutti dall’alto e, in quelle giornate in cui aveva perso il primato, è sempre riuscita dopo una partita a tornare in vetta. Al terzo posto abbiamo, sempre in concomitanza, i Baloos e gli Arditi, due squadre sempre temibili e difficili da affrontare, senza dimenticare che, soprattutto gli Arditi, hanno iniziato la stagione con il dichiarato obiettivo di essere promossi. Non dimentichiamoci dello United Team, matricola terribile ad un solo punto dalla zona promozione. Per il discorso retrocessione i giochi sono praticamente già fatti, con Ei Team e Noi Team Autolavaggi Caneva ormai troppo indietro. La squadra che però ha il miglior score di tutta la serie A2 è la Trinacria, autrice di un campionato perfetto di sole vittorie. Sicuramente l’obiettivo della squadra è di vincere il campionato, sperando che non si ripeta quello che è successo lo scorso anno, in cui l’unica partita che la squadra perse fu proprio la finale di coppa di B contro il Rizza. Ai play out accederanno con ogni probabilità il Divino Team, il Pollo Miglioranza Villafranca ed il Borgo Roma, tutte ottime squadre che hanno avuto la sfortuna di trovarsi in girone una squadra fortissima. Difficile che riescano a salvarsi Tecnoest e Malacarne. B La serie B è da sempre la categoria più imprevedibile, con squadre di puro stampo amatoriale e altre di elevata caratura, ma che, da neoiscritte, devono comunque partire dalla categoria inferiore. Una di queste è l’Impresa Veneta, vera e propria schiacciasassi, che, finora (proprio come la Trinacria) ha disputato una stagione senza sbavature di undici successi in altrettante partite. La prima inseguitrice, distante undici lunghezze è il Borgo Trento, che si giocherà la promozione sino all’ultima giornata con la Pieve S.Floriano, distanziata di un solo punto. Non ne ha persa neppure una anche il Nove34, che però non è riuscito a distaccare più di tanto il Black Star, secondo a sole tre lunghezze. La cosa importante è però che il Nove 34 ha messo ben otto punti di distanza dal terzo posto, un gap difficilmente perdibile, soprattutto considerato il ritmo che la capolista sta mantenendo. L’unica squadra che potrebbe inserirsi in questa lotta è quella delle Iene, che per ora occupano il terzo posto a ben cinque punti dal Black Star, ma che hanno già scontato il proprio turno di riposo. Ovvio che, per andare in A2, la squadra dei fratelli Redolfi non dovrà sbagliare neppure una partita. Tre pareggi e nove vittorie: questo è il ruolino di marcia della Crepes Ouì, squadra giovane che l’anno scorso è arrivata terza, mancando di un soffio la promozione. Quest’anno le cose sono cambiate e questi giocatori hanno acquisito una maggior mentalità dopo l’anno di “rodaggio”. Al secondo posto abbiamo invece una sorprendente Coven United, distanziata di soli tre punti e unica vera alternativa alla capolista. Troppo distanti sono infatti le altre squadre, con la più vicina Tecnocasa S.Lucia che occupa il terzo posto a ben sette punti dal secondo. Per concludere il nostro resoconto, ci manca l’ultimo girone di serie D, probabilmente quello più equilibrato: infatti questo è l’unico in cui c’è stato un continuo susseguirsi di cambiamenti di classifica. Al momento a primeggiare abbiamo la Pizzeria Parolin Alpo, che però deve decisamente guardarsi le spalle perché è seguita ad un punto e con una partita in meno dall’Enogas, ex prima in classifica che ha ceduto lo scettro per essersi fermata ai box per una settimana. Non è finita qua perché dietro di quattro punti hanno ancora diverse possibilità sia gli Eagles che il Free Exit, appaiati al terzo posto in graduatoria. Davide Valerio 20 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 I Sumeri in Mesopotamia furono i primi a produrre una bevanda alcolica simile La storia della birra Infuso di cereali aromatizzato e fermentato, la birra condivide con il pane e il vino l’onore di essere uno dei primi alimenti elaborati dall’uomo. Il nome deriva dall’indogermanico e significa ribollire, ricorda la cottura del mosto e la fermentazione, quando le bollicine di anidride carbonica salgono in superficie e ne rimescolano il contenuto. La prima descrizione documentate di una ricetta per produrre birra risale al 4000 a.C. e il procedimento è simile a quello utilizzato in tutte le birrerie del mondo, anche se oggi si utilizza il luppolo, entrato nell’uso comune circa 1000 anni fa. I Sumeri in Mesopotamia furono i primi a produrre una bevanda alcolica simile alla birra. Nel Codice di Hammurabi c’era la legge più antica che regolamentava la produzione della birra, ossia non si poteva allungare con l’acqua. Dalla Mesopotamia la pro- duzione di birra si estese in Egitto, dove fregi e statuette tombali illustrano il germogliamento e la macinazione del cereale, l’impasto con acqua per quella bevanda che non doveva mancare al defunto nel viaggio nell’aldilà. Anche gli Etruschi bevevano birra, conosciuta anche dai greci e dai Romani, che la chiamavano vino d’orzo. Plinio il Vecchio criticava i suoi concittadini per la brutta abitudine d’inebriarsi di birra egiziana, la cui schiuma veniva usata come cosmetico dalle dame romane. Per altri, come Tacito, si trattava di una bevanda dal sapore di vino corrotto ed alterato, adatta solo per genti barbare. Sia all’epoca dell’Impero Romano sia soprattutto nel Medioevo, la birra ebbe maggior fortuna nei paesi nordici, dove le basse temperature ambientali erano più adatte alle esigenze del lievito di birra. Nel Medioevo i primi veri maestri birrai furono i frati dei conventi dell’Europa Centrale. Benedettini, Cistercensi e Francescani coltivavano l’orzo, producevano birra e furono i primi ad utilizzare il luppolo, una pianta rampi- cante dal sapore amarognolo, come amaricante, e di averne comprese le proprietà antisettiche, soprattutto nei confronti dei batteri lattici. La Baviera, famosa per l’Oktoberfest, è considerata la patria della birra, ma le birre migliori erano prodotte nella Germania del nord. Nel 1516 fu promulgata la Legge bavarese di Purezza, limitando gli ingredienti ad orzo, luppolo e acqua, tutelando così la salute e gli interessi della gente. Attualmente la Legge di Purezza vige solo in Baviera, perché le altre birrerie tedesche possono aggiungere zucchero o impiegare coadiuvanti ed additivi. Un mastro birraio che va ricordato è il bavarese Josef Groll, che creò un tipo di birra completamente nuovo, che dal nome della cittadina fu chiamato pilsen, birra chiara, molto amara e dall’intenso aroma di luppolo. In Boemia il successo di quella birra fu immediato e si estese poi nella vicina Germania. La storia della birra italiana viene fatta iniziare nel 1789 con la produzione a Nizza Monferrato, in una fabbrica che oggi non esiste più. In Italia le birrerie ultracentenarie sono sette e fra le più antiche vanno ricordate la Peroni e la Menabrea, nate nel 1846. Valentina Bolla 21 ATTUALITÀ 18 FEBBRAIO 2013 Il Messaggero di sant’Antonio di febbraio dedica un ampio dossier al 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio Un mistero che da 750 anni affascina le folle Un viaggio alla scoperta di un segno divino, tra storia, devozione e spiritualità. Potremmo definirlo così il dossier, intitolato «Un mistero lungo 750 anni», che il «Messaggero di sant’Antonio» di febbraio (rivista diffusa nei cinque continenti con nove edizioni in sette lingue per un totale di circa un milione di copie) dedica alla solenne ricorrenza dei 750 anni del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio. Così, ancora integra, quasi appartenesse a un uomo ancora vivo, apparve la lingua del Santo a Bonaventura da Bagnoregio – allora Ministro generale dell’Ordine francescano – e alla numerosa folla di fedeli che l’8 aprile 1263, a 32 anni dalla morte di sant’Antonio, assistettero all'apertura della cassa che ne conservava i resti mortali. Lo stupore nel trovare incorrotta una parte del corpo tanto delicata fu inevitabile. Oggi, a distanza di 750 anni da quell’episodio, la reliquia della lingua custodita nella Basilica del Santo continua ad attirare migliaia di pellegrini da tutto il mondo. Un dato: dei quattro milioni di persone che ogni anno affollano la Basilica del Santo, pellegrini e turisti da tutti i continenti, ben 798 mila hanno visitato, nell'ultimo anno, la cosiddetta cappella del tesoro, dove tra le reliquie più preziose figura proprio quella della lingua del Santo. Il dossier, a cura di Alberto Friso e Giulia Cananzi, offre così un itinerario che porta il lettore a conoscere più da vicino questa reliquia tanto cara ai devoti, con una serie di servizi firmati dai giornalisti Nicoletta Masetto, Luisa Santinello e Laura Pisanello. Il dossier ospita anche i contributi di Aldo Maria Valli, giornalista vaticanista del Tg1 Rai, e di Francesco Jori, editorialista dei quotidiani locali del gruppo Espresso. Anche il direttore del «Messaggero di sant’Antonio», padre Ugo Sartorio, interviene nel dossier declinando la parola «Evangelizzare», così legata alla realtà della lingua incorrotta. Per Antonio essa «significa annunciare il Vangelo con la sua passione e competenza. La passione viene dall’amore verso Cristo, dalla preghiera costante, dall’atten- zione ai bisogni dei fratelli, in particolare dei più poveri. La competenza viene dallo studio amoroso e instancabile della parola di Dio. Ricordiamo che i 77 Sermoni che il Santo scrisse negli ultimi anni di vita contengono circa 6 mila citazioni scritturistiche. “Chi non conosce la Scrittura è un’analfabeta” sentenzia Antonio di Padova, poiché solo guardando a noi stessi nello specchio della Parola possiamo capire chi siamo realmente: “Lo specchio – continua – significa la Sacra Scrittura, nel cui splendore appaiono le nostre fattezze: donde siamo nati, quali siamo nati, a che fine siano nati”. Come sant’Antonio – aggiunge padre Sartorio – dobbiamo evangelizzare restando all’altezza del nostro tempo e, insieme, all’altezza del Vangelo». Le prime emozioni nascono in cantina La trasformazione del mondo del vino procede di pari passo con la trasformazione del consumatore che, seppur sempre più interessato e preparato è però ancora troppo distante dalla conoscenza del processo produttivo. L’attenzione dei professionisti è giustamente rivolta al prodotto finale, all’abbinamento cibo-vino migliore, al territorio di provenienza, ma viene trascurato troppo spesso il fatto che la conoscenza di un prodotto è un’esperienza privata e personale. Le regola della buona accoglienza in cantina, un’attrezzata sala di degustazione, un funzionale spazio vendita, servizi igienici e parcheggi per gli enoturisti sono elementi fondamentali ma non più sufficienti per creare una stretta relazione e fiducia da parte del fruitore verso il prodotto. Chi compra, non paga più solo una bottiglia di vino o un buon servizio, ma chiede di poter trascorrere del tempo a gustare un buon bicchiere, ascoltando il produttore, o l’addetto all’accoglienza, sulle storie legate al vino, sui vecchi sapori e sentori, sul territorio. Negli ultimi anni il marketing tradizionale ha infatti lasciato sempre più spazio al marketing esperienziale che rivolge la sua attenzione verso il cliente e tenta di rendere unica l’esperienza di fruizione e di consumo. Ecco allora che le aziende vitivinicole potrebbero quindi cogliere l’occasione della visita in cantina per trasformare la cultura del prodotto in un’esperienza unica, attraverso un progetto globale di intrattenimento, un evento che impegni tutti i sensi dell’enoturista. Come sostiene il professor Schmitt, autore del libro “Experiental marketing”, “le esperienze sono stimolazioni indette ai sensi, al cuore e alla mente. Esse, inoltre, uniscono l’azienda e la marca allo stile di vita del cliente e collocano sia le azioni del singolo sia l’occasione di acquisto in un cotesto sociale più ampio. In breve, le esperienze forniscono valori sensoriali, emotivi, cognitivi, comportamentali e relazionali che sostituiscono quelli funzionali”. Le esperienze verso il prodotto vengono suddivise in cinque moduli, che potrebbero rappresentare la base del processo di conoscenza del vino all’interno della visita in cantina. Il sense costruisce esperienze sensoria- li utilizzando il gusto, l’olfatto, l’udito, il tatto e la vista. Il percorso all’interno della cantina deve tener conto dell’impatto sensoriale sui clienti o potenziali clienti per aggiungere valore all’identità di marca. Il feel si riferisce alle esperienze affettive e interiori del cliente. Le tappe di conoscenza del vino dovrebbero saper suscitare emozioni, sentimenti, stati d’animo. Il prodotto dovrebbe essere in grado di relazionarsi con il mondo delle emozioni del consumatore. Il think ha l’obiettivo di creare stimoli ed esperienze per la mente. Durante la visita l’enoturista dovrebbe essere coinvolto nella sua voglia di scoprire, capire e apprendere cose sempre nuove nel suo desiderio di essere sorpreso e provocato. L’act consiste nel proporre azioni fisiche e corporee ai clienti, un invito all’azione: in cantina il cliente potrebbe essere coinvolto fisicamente nella spiegazione di come avviene il processo produttivo del vino. Il relate va oltre l’esperienza personale dell’individuo, perché lo inserisce in un contesto sociale più ampio. In questa fase, l’esperienza è in grado di mettere l’individuo in relazione con gli altri e con le altre culture. L’enoturista deve sentirsi parte di un territorio fino ad allora mai esplorato, in pieno contatto con la gente, le tradizioni, la storia del luogo e dell’azienda. Valentina Bolla 22 EVENTI 18 FEBBRAIO 2013 Presentata la mostra agli scavi scaligeri che sarà aperta fino al 5 maggio Giorgio Casali fotografo tra architettura, design e arte E’ stata presentata la mostra “Giorgio Casali fotografo/domus 1951-1983/architettura, design e arte in Italia”, in esposizione al Centro Scavi Scaligeri da domani 16 febbraio al 5 maggio. La mostra è realizzata dal Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, l’Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra e la rivista internazionale di architettura, arte e design Domus. Presenti il consigliere incaricato alla Cultura, i curatori della mostra Italo Zannier e Angelo Maggi, il direttore del dipartimento di Architettura dell’Università IUAV di Venezia Renzo Dubbini e la responsabile Ufficio Promozione ed Eventi IUAV Vita Gennaro. “Ancora una volta – spiega il consigliere - il Centro Scavi Scaligeri ospita un’esposizione dedicata alla fotografia, a dimostrazione sia della crescita di questa forma d’arte, sia dell’interesse che riscuote nel pubblico che, sempre più numeroso, visita gli allestimenti proposti”. Tra gli elementi qualificanti della mostra, il consigliere ha ricordato la presenza, insieme alle fotografie, di oggetti che fanno parte della storia del design. Per oltre trent’anni, dal 1950, Giorgio Casali è stato il fotografo dei maggiori architetti e designer italiani; per lungo tempo ha collaborato con la rivista internazionale Domus, diventando testimone dei rinnovamenti che hanno caratterizzato l’Italia in quegli anni. La mostra ripercorre circa qua- rant’anni di storia dell’architettura e del design italiani attraverso le immagini fotografiche apparse su Domus: dalla cattedrale di Taranto di Gio Ponti, alla Torre Velasca dello studio BBPR, la tomba Brion di Carlo Scarpa, la chiesa sull’autostrada di Giovanni Michelucci, la poltrona Fiorenza di Franco Albini, la sedia Superleggera di Gio Ponti, le maniglie di Marcello Nizzoli, le lampade di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, le lampade Flos, le lampade Arteluce. Accanto a questi lavori non mancano foto di altro genere, realizzate sia in ambito professionale (ritratti e foto di matrimoni), sia nella sfera più intima e personale della vita del fotografo (ritratti, foto di amici e della famiglia, reportage di viaggi). Tutte le immagini provengono dal Fondo Casali, conservato e gestito presso l’Archivio Progetti dell’Università IUAV di Venezia. Dopo l’allestimento veronese la mostra sarà ospitata dall’Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra. Federico Pradel RICONOSCIMENTO. Giunto alla nona edizione è statoassegnato dall´Istituto assistenza anziani Il premio San Martino Allo stesso modo L´Istituto Assistenza Anziani che si occupa di sostenere anziani malati o in difficoltà ha assegnato il premio San Martino. Giunto alla nona edizione, è andato alla Sicp, Società italiana di Cure palliative, per il suo impegno nel diffondere i principi basilari delle Cure palliative in Italia, necessarie per assicurare un fine vita dignitoso e senza dolore a chi è affetto da patologie inguaribili. La cerimonia di consegna si era svolta nella Sala convegni dell´Unicredit, alla presenza del sindaco Flavio Tosi e del prefetto, Perla Stancari. «Le cure palliative sono l´emblema del non abbandono», aveva dichiarato la presidente dell´Istituto assistenza anziani, Anna Maria Leone, «hanno lo scopo di diminuire la sofferenza inutile, che ci deve vedere pronti e attenti ad accogliere i cam- biamenti». E’ normale che con l´allungarsi della vita media aumenta inevita- bilmente anche il numero di chi soffre di malattie inguaribili o di dolori legati all´età avanzata. Tosi alla cerimonia ha sottolineato come “sia un fatto positivo che l´Istituto assistenza anziani abbia istituito questo premio, e che fare del bene faccia notizia. Evitando il dolore ad una persona malata, si migliora la sua qualità della vita, ma anche quella di chi gli sta intorno». A Verona l´assistenza ad anziani e malati affetti da patologie terminali o croniche è garantita dalla presenza delle strutture dell´Istituto, come le residenze di Marzana e Cologna Veneta. Maria Giuseppina Bonavina, direttrice dell’Usl 20 era intervenuta con queste parole: «Da molti anni l´Azienda è impegnata a sviluppare questo tipo di sostegno sanitario. Si vuole garantire al 65 per cento dei malati terminali di patologie neoplastiche il poter ricevere adeguate cure secondo un approccio palliativo”. Il Premio San Martino è stato ritirato dal past president della Sicp e responsabile di Cure Palliative e Hospice alla Domus Salutis di Brescia, Giovanni Zaninetta che ha ringraziato con queste parole «Chi soffre quotidianamente, senza mai avere tregua, è degno di un’attenzione particolare. In quest’ottica serve attenzione perché ci sono risvolti psicologici, spirituali e sociali, per ogni uomo ed ogni famiglia, quando siamo di fronte a malattie dalle quali non si può guarire. Ci sono associazioni, come la nostra, nate per aiutare i pazienti oncologici, ma anche tutti gli altri malati a cui non deve essere negato un accompagnamento al fine vita dignitoso”. Silvia Cigolini EMANUEL CAFÉ Piazza Brà, 6 Verona - Italia Tel: 045.590154