Appunti di Elettronica. Premessa Il presente opuscolo non può e non vuole essere considerato sostitutivo del libro di testo, vuole semplicemente essere un supporto, per rammentare agli studenti alcuni degli argomenti trattati durante le lezioni. Sommario TRASFORMATORE IDEALE................................................................................................................................................1 Trasformatore utilizzato come adattatore di impedenza...........................................................................................1 DIODI..........................................................................................................................................................................1 Diodi ............................................................................................................................................................2 Diodo zener....................................................................................................................................................3 SERIE DI FOURIER..........................................................................................................................................................4 EQUIVALENZA TRA UN CIRCUITO SERIE ED UNO IN PARALLELO...............................................................................................5 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO..........................................................................................................................................6 FILTRI..........................................................................................................................................................................6 Filtri passivi del 1° ordine.............................................................................................................................6 Filtri passivi del 2° ordine.............................................................................................................................6 Passa alto 1° ord......................................................................................................................................................7 Passa Basso 1° ord...................................................................................................................................................8 Passa alto 2° ord......................................................................................................................................................9 Passa Basso 2°ord....................................................................................................................................................9 Circuiti selettivi (risonanti)....................................................................................................................................10 Circuito risonante serie ...................................................................................................................................10 Circuito risonante parallelo..............................................................................................................................12 OSCILLATORE A TRE PUNTI ( COLPITTS )........................................................................................................................13 OSCILLATORE A PONTE DI WIEN ...................................................................................................................................14 SERIE VALORI NORMALIZZATI .......................................................................................................................................15 Codice dei colori Resistori commerciali.....................................................................................................16 Codice dei Condensatori ..........................................................................................................................17 Codice alfanumerico:.............................................................................................................................................17 Codice numerico a tre cifre:...................................................................................................................................17 Codice con puntino iniziale ..................................................................................................................................17 Tolleranze e tensioni di lavoro. .............................................................................................................................17 Codice dei colori....................................................................................................................................................18 Carmelo ing. Papale Appunti pag. ii Trasformatore ideale. Il trasformatore è una macchina statica che serve ad innalzare o ad abbassare una tensione in base al rapporto spire up / us = Np / Ns funziona solo in regime variabile ( non funziona in corrente continua ). Nel caso ideale (un trasformatore senza perdite) la potenza resa è pari alla potenza fornita. Up ∙ ip = us ∙ is . Trasformatore utilizzato come adattatore di impedenza Un trasformatore può essere utilizzato anche come un adattatore di impedenza; difatti il circuito primario vede il bipolo costituito dal trasformatore e dal carico come un resistore pari a : Rci = Up Ip 2 N = s ⋅ Rc N p Diodi Un diodo può essere considerato come una valvola idraulica di non ritorno; cioè permette il fluire degli elettroni in un solo verso, come fa la valvola di non ritorno con l’acqua. Carmelo ing. Papale Appunti pag. 1 Diodi Analizziamo ora la caratteristica di un diodo ideale, cioè la caratteristica che vorremmo che un diodo avesse. • in polarizzazione diretta non limita la corrente e la caduta di potenziale ai suoi capi è uguale a zero. • in polarizzazione inversa indipendentemente dalla tensione applicata ai suoi capi, non si lascia attraversare dalla corrente. Il diodo reale invece, con una buona approssimazione, può essere visto, nel campo delle basse frequenze, come costituito da un diodo ideale con in serie un generatore ideale di tensione Vγ ed un resistore anch’esso in serie come in figura. Il diodo reale presenta la seguente caratteristica: dove Vγ è Rd sono pari a : Vγ = 0,7V, Rd = 2÷4 Ω diodi al silicio, Vγ = 0,3V, Rd = 2÷4 Ω diodi al germanio Vγ = 1,7V, Rd = 10÷40 Ω diodi led. Circuito equivalente di un diodo reale Nei disegni a fianco a sinistra è riportato lo schema elettrico da utilizzare quando si trascura Rd.. A destra i relativi grafici delle tensioni ai capi del diodo e quella ai capi del resistore, R1 Grafici delle tensioi Uγ= 0,7V Carmelo ing. Papale Appunti pag. 2 Diodo zener Il diodo zener reale, con una buona approssimazione, può essere visto, nel campo delle basse frequenze, costituito come in figura; sono presenti due diodi ideali, due generatori ideali di tensione rispettivamente Vγ (tensione di soglia) e Vz (tensione di zener) una resistenza diretta da 2÷4Ω e una resistenza inversa da 5÷20Ω. Schema del circuito da analizzare Circuito equivalente di un diodo zener. Comportamento con Uao > 0 Comportamento con Uao < 0 Nei disegni a fianco a sinistra sono riportati gli schemi elettrici, da utilizzare nel caso si voglia trascurare le resistenze Rd e Rin. A destra i relativi grafici delle tensioni ai capi del diodo e del resistore R1. Grafici delle tensioni (Uγ= 0,7V ; Uz = 3,9V ) Carmelo ing. Papale Appunti pag. 3 Serie di Fourier Un qualsiasi segnale periodico di periodo T (che abbia integrale limitato) può essere considerato come la somma di una componente continua e di tanti segnali sinusoidali, al limite anche infiniti, di ampiezza e fase opportuna; le cui frequenze sono multipli interi della frequenza del segnale in esame. • La sinusoide che ha la frequenza uguale a quella del segnale è detta prima armonica o fondamentale. • La sinusoide che ha la frequenza doppia è detta 2ª armonica, • La sinusoide che ha la frequenza tripla è detta 3ª armonica, • ecc.. f (t ) = a0 + 2 ∞ ∑ n= 1 [ an ⋅ cos( n ⋅ ωo ⋅ t ) + bn ⋅ sen( n ⋅ ωo ⋅ t )] dove 2⋅ π ωo = T T/2 T/2 2 bn = ⋅ ∫ f ( t ) ⋅ sen( n ⋅ ωo ⋅ t ) ⋅ dt T −T / 2 2 a n = ⋅ ∫ f ( t ) ⋅ cos( n ⋅ ωo ⋅ t ) ⋅ dt T −T / 2 a f (t )= 0 + 2 a0 + 2 ∞ ∑ n= 1 [ a n ⋅ cos( n ⋅ ωo ⋅ t ) + bn ⋅ sen( n ⋅ ωo ⋅ t )] = ∞ 1 ∑n= 1 an ⋅ 2 ⋅ ( e j⋅ n⋅ ω⋅ t + e − j⋅ n⋅ ω⋅t ) + ∞ ∑ n= 1 1 ⋅ ( e j⋅ n⋅ ω⋅ t − e − j⋅ n⋅ ω⋅ t ) = j2 bn ⋅ a0 1 ∞ 1 ∞ j ⋅ n⋅ ω⋅ t + ⋅ ∑ ( a n − j ⋅ bn ) ⋅ e + ⋅ ∑ ( a n + j ⋅ bn ) ⋅ e − j⋅ n⋅ ω⋅ t = 2 2 n= 1 2 n= 1 ( an − j ⋅ bn ) j⋅ n⋅ ω⋅ t − ∞ ( an − j ⋅ bn ) j⋅ n⋅ ω⋅ t ⋅e +∑ ⋅e = ∑n= 1 2 2 n= − 1 ∞ a0 + 2 a0 + 2 ∞ ∑ n= 1 C n ⋅ e j⋅ n⋅ ω⋅ t + −∞ ∑ C n ⋅ e j⋅ n⋅ ω⋅ t = f (t )= n= − 1 ∞ ∑ n= − ∞ cn ⋅ e j⋅ n⋅ ω⋅ t dove cn è T/2 cn = 1 ⋅ f ( t ) ⋅ e − j⋅ n⋅ ω⋅ t ⋅dt T − T∫ / 2 Carmelo ing. Papale cn = ( a n − j ⋅ bn ) 2 Appunti cn = cn ⋅ e j⋅θ pag. 4 Equivalenza tra un circuito serie ed uno in parallelo La resistenza di perdita di un induttore viene spesso considerata come un resistore in serie, in quanto in questa configurazione la resistenza e l'induttanza risultano indipendenti dalla frequenza di utilizzo. Se comunque si vuol rappresentare il dipolo come costituito da elementi in parallelo il valore di questi nuovi elementi dipendono tutti dalla frequenza a cui si sta operando (variano). La resistenza di perdita di un Condensatore viene spesso considerata come un resistore in parallelo, in quanto in questa configurazione la resistenza e la capacità risultano indipendenti dalla frequenza di utilizzo. Se comunque si vuol rappresentare il dipolo come costituito da elementi in serie il valore di questi nuovi elementi dipendono tutti dalla frequenza a cui si sta operando (variano). Carmelo ing. Papale Appunti pag. 5 Funzione di trasferimento La funzione di trasferimento è il rapporto tra il segnale di uscita ed il segnale di ingresso in regime sinusoidale. Filtri I filtri sono dei quadripoli; generalmente il segnale di uscita, rispetto al segnale di ingresso, viene modificato sia in ampiezza e sia nella forma, in quanto questi elementi trattano in modo diverso le varie componenti in frequenza del segnale. Nel caso di segnali puramente sinusoidali l’uscita continua ad essere una sinusoide, con la stessa frequenza del segnale di ingresso, ma può essere sia sfasata sia modificata in ampiezza. Si dice frequenza di taglio quel valore di frequenza di riferimento per cui tutte le frequenze più alte si dicono alte e quelle più basse si dicono basse. Un filtro si comporta similmente ad un setaccio che discrimina i materiali i base alla loro dimensione cioè fa transitare quelli più piccoli e trattiene quelli più grandi in base alla larghezza delle maglie del setaccio. Filtri passivi del 1° ordine I filtri del 1° ordine contengono un solo elemento che varia la sua impedenza al variare della frequenza. • passa alto • passa basso Filtri passivi del 2° ordine I filtri passivi del 2 ordine contengono due elementi che variano la loro impedenza al variare della frequenza. Tra i filtri del 2 ordine meritano particolare attenzione per la loro semplicità i seguenti: • passa alto • passa basso • filtri selettivi a spillo elimina frequenza • filtri selettivi a spillo seleziona frequenza Carmelo ing. Papale Appunti pag. 6 Passa alto 1° ord uu j⋅ω ⋅ L = = ui R+ j⋅ω ⋅ L uu = ui uu j⋅ω ⋅ L = ui R (1 + j ⋅ ω ⋅ L / R ) R = 1 + R j⋅ω ⋅C uu R = = ui 1 + j ⋅ ω ⋅ C ⋅ R j⋅ω ⋅C uu j⋅ω ⋅ L/ R = ui 1 + j ⋅ ω ⋅ L / R uu j⋅ω ⋅ C⋅ R = ui 1 + j ⋅ ω ⋅ C ⋅ R si definisce ωt , la pulsazione di taglio, quella pulsazione per cui la parte immaginaria della funzione di trasferimento uguaglia in modulo la parte reale. ωt = R L ωt R = 2⋅ π 2⋅ π ⋅ L ft = ωt = 1 R⋅ C ft = ωt 1 = 2⋅ π 2⋅ π ⋅ R⋅ C modulo 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0,01 0,1 1 10 100 log(ω/ωt) modulo Modulo 0 90 -5 80 70 -10 60 gradi dB -15 -20 50 40 -25 30 -30 20 -35 10 -40 0,01 0 0,1 1 10 100 0,01 Carmelo ing. Papale 0,1 1 10 log(ω/ωt) log(ω/ω t) Appunti pag. 7 100 Passa Basso 1° ord 1 uu j⋅ω ⋅C = = 1 ui + R j⋅ω ⋅C uu R = = ui R+ j⋅ω ⋅ L 1 uu j⋅ω ⋅C = = 1+ j ⋅ ω ⋅ C ⋅ R ui j⋅ω ⋅C uu R = ui R(1 + j ⋅ ω ⋅ L / R) uu 1 = ui 1+ j ⋅ ω ⋅ L / R uu 1 = ui 1+ j ⋅ ω ⋅ C ⋅ R si definisce ft , frequenza di taglio, quella frequenza per cui la parte immaginaria della funzione di trasferimento uguaglia in modulo la parte reale. ωt = R L ft = ωt R = 2⋅ π 2⋅ π ⋅ L ωt = 1 R⋅ C ft = ωt 1 = 2⋅ π 2⋅ π ⋅ R⋅ C Modulo 1 0,9 0,8 0,7 . 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0,01 0,1 1 10 100 log(ω /ω t) Modulo 0 0 -5 -10 -10 -20 -15 -30 -20 gradi dB Modulo -25 -50 -60 -30 -70 -35 -80 -40 -45 0,01 -40 -90 0,1 1 10 100 0,01 1 10 log(ω/ωt) log(ω/ω t) Carmelo ing. Papale 0,1 Appunti pag. 8 100 Passa alto 2° ord. Passa Basso 2°ord. Dove R= R+Rs Dove R= R+Rs 1 j⋅ω ⋅C uu j⋅ω ⋅ L = = 1 ui j⋅ω ⋅ L+ R+ j⋅ω ⋅C uu = ui j⋅ω ⋅ L+ R+ ( j ⋅ ω )2 ⋅ L ⋅ C uu = = ui ( j ⋅ ω ) 2 ⋅ L ⋅ C + j ⋅ ω ⋅ C ⋅ R + 1 ω0 = 1 LC Dove ζ detto coefficiente di smorzamento = uu 1 = = 2 ui ( j ⋅ ω ) ⋅ L ⋅ C + j ⋅ ω ⋅ C ⋅ R + 1 ω0 = 1 LC Dove ζ detto coefficiente di smorzamento R 2 vale ζ = ∗ R C ζ= ∗ 2 L vale 1 j⋅ω ⋅C C L grafici normalizzati ascissa (ω/ωo) grafici normalizzati ascissa (ω/ωo) Rpl=2Ω L=100nH C=100nF Rpl=2Ω L=100nH C=100nF 20 20 10 10 0 0 0,1 1 10 -10 ζ=0,7 0,1 1 ζ=0,5 10 -10 ζ=0,5 ζ=0,4 ζ=0,4 ζ=0,2 ζ=0,2 ζ=0,1 -20 ζ0,1 -20 ζ=0,7 -30 -30 -40 -40 Rpl=2Ω L=100nH C=100nF Rpl=2Ω L=100nH C=100nF 0 180 0,01 165 1 10 100 -45 135 -60 120 ζ=0,7 ζ=0,5 ζ=0,4 -90 ζ=0,4 ζ=0,2 -105 ζ=0,2 ζ=0,1 -120 ζ=0,5 90 75 45 -135 30 -150 15 -165 0 1 Carmelo ing. Papale 10 ζ=0,7 -75 105 60 0,1 -15 -30 150 0,01 0,1 ζ=0,1 -180 100 Appunti pag. 9 Circuiti selettivi (risonanti) Frequenza di risonanza di un circuito RLC. Si dice frequenza di risonanza quella frequenza per cui la parte immaginaria del impedenza complessiva è pari a 0 (zero). Circuito risonante serie Impedenza del gruppo risonante è −1 1 Z2 = Zp+ZC+ZL = R p + jω L + jω C = R p + j (ω L + ω C ) notare che in un circuito in serie dire che la parte immaginaria è uguale a zero implica che la corrente è limitata solo dalle resistenze. ω0 ( pulsazione di risonanza) particolare pulsazione per cui immaginaria è uguale a 0 ( la capacitiva è opposta alla induttiva) ω0 L + ω 02 = −1 = 0 ω0 C 1 LC ω0 = ω0 L = 1 LC è quella la parte reattanza reattanza 1 ω0 C f0 = ω0 2π Alla frequenza di risonanza l’impedenza della serie CL è pari a zero quindi il blocco CLRp dato dalla serie dei tre componenti è uguale a Rp. Rp in genere è di valore molto basso, in quanto si tratta della serie della resistenza di perdita del condensatore (serie) più della resistenza di perdita dell’induttore (serie). e ⋅R 1 p Alla frequenza di risonanza uab = R + R s p grafici normalizzati ascissa ω/ωo Rpl=2Ω L=100nH C=100nF Rpl=2Ω L=100nH C=100nF 100 0 0,1 1 10 80 -5 60 -10 40 ζ=0,7 -15 ζ=0,4 -20 ζ=0,2 ζ=0,7 20 ζ=0,5 ζ=0,5 0 0,01 ζ=0,1 0,1 -20 ζ=0,4 1 10 100 ζ=0,1 -40 -25 -60 -30 -80 -35 -100 Modulo dB / log (ω/ωo) Carmelo ing. Papale Fase / (ω/ωo) Appunti ζ=0,2 pag. 10 Rpl=2Ω L=100nH Rpl=2Ω L=100nH C=100nF C=10nF 0 1,2 0 0,5 1 1,5 2 2,5 -5 1 -10 0,8 ζ=0,7 ζ=0,5 0,6 ζ=0,7 -15 ζ=0,5 ζ=0,4 ζ=0,2 ζ=0,1 0,4 ζ=0,4 ζ=0,2 -20 ζ=0,1 -25 0,2 -30 0 0 0,5 1 1,5 2 2,5 -35 Modulo amplificazione/ (ω/ωo) Carmelo ing. Papale Modulo dB / (ω/ωo) Appunti pag. 11 Circuito risonante parallelo Impedenza del gruppo risonante è Z2 = Z2 = 1 = YR + YC + YL 1 1 1 + jω C + Rpp jω L = 1 1 1 + j (ω C − ) Rpp ωL ω0 ( pulsazione di risonanza) è quella particolare pulsazione per cui la parte immaginaria è uguale a 0 ( la suscettanza capacitiva è opposta alla suscettanza induttiva) ωo ⋅ C − 1 = 0 ωo ⋅ L ω0 L = 1 ω0 C ω02 = 1 LC 1 LC ω0 = f0 = ω0 2π Alla frequenza di risonanza l’impedenza del parallelo CL è pari ad infinito quindi il blocco CLR dato dal parallelo dei tre componenti è uguale a Rpp. Rpp è il parallelo della resistenza di perdita del condensatore (parallelo) e della resistenza di perdita dell’induttore (parallelo). Rp=5Ω L=100nH C=10nF Rp=5Ω L=100nH C=10nF 1,2 1,2 1 1 0,8 0,8 Rs=200 0,6 Rs=200 0,6 Rs=100 Rs=100 Rs=50 0,4 Rs=50 0,4 0,2 0,2 0 0 0,1 Rs=1000 Rs=1000 1 0 10 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 Modulo lineare / log (ω/ωo) Modulo lineare / (ω/ωo) Rp=5Ω L=100nH C=10nF Rp=5Ω L=100nH C=10nF 100 0 0,1 5 1 10 80 -5 60 -10 40 -15 Rs=1000 Rs=100 Rs=200 0 0,1 Rs=50 -25 Rs=1000 20 Rs=200 -20 -20 1 10 Rs=50 -40 -30 -60 -35 -80 -40 -100 Modulo dB / log (ω/ωo) u Fase / (ω/ωo) R pp ab Alla frequenza di risonanza e = R + R 1 s pp Carmelo ing. Papale Appunti Rs=100 pag. 12 Oscillatore a tre punti ( Colpitts ) Il circuito Colpitts Si tratta di una soluzione semplice ed affidabile, in grado di generare segnali di buona qualità. Funziona mediante la reazione positiva che avviene attraverso un filtro risonante parallelo costituito da un induttore e due condensatori . quindi la pulsazione di risonanza è data dalla formula ω0 = 1 LC f0 = ω0 2π C ∗C 1 2 ( dove C= C C ) 1 2 Normalmente è utilizzato a frequenze inferiori ai 100 Mhz. componenti discreti (transistor, Mos, ecc..) E realizzato a Il circuito in figura, anche se è funzionante, ha puro scopo didattico. La presenza delle oscillazioni può essere ricavata imponendo la condizione di Nyquist β*A=1. Fase 0. Alla frequenza di risonanza, la funzione di trasferimento ai U R p o capi del blocco risonante risulta essere U = R + R per cui i s p β = Rp R p + Rs • C1 488 470n = • = 0,51 • 0,758 = 0,387 C1 + C2 488 + 470 470n + 150n quindi l'amplificazione dell'operazionale in configurazione non invertente dovrà essere un valore di poco maggiore di 2,6. (1/β) A≈1 R3V 1 3,3 k 0,22 k =1 =2,6 in considerazione degli errori sul valore di Rp e R2 2,2 k sul fatto che l'operazionale alla frequenza di 50 khz non può più essere considerato ideale. (in quanto a detta frequenza il guadagno a catena aperta e di circa 30) il valore impostato sul trimmer V1 sarà presumibilmente più alto. Carmelo ing. Papale Appunti pag. 13 Oscillatore a ponte di Wien La sua principale caratteristica è l'elevata stabilità della frequenza di oscillazione. Funzionamento: La presenza delle oscillazioni può essere ricavata imponendo la condizione di Barkhausen β∙A=1. Fase 0 Il coefficiente di reazione può invece essere agevolmente ricavato dalla rete di reazione positiva e vale: R // β = 1 jω C 1 1 R // + R + jω C jω C = jω RC 1 − (ω RC ) 2 + j 3ω RC In definitiva la condizione di Barkhausen si traduce in una doppia condizione che lega il numero complesso ad avere fase nulla e modulo unitario. La condizione sulla fase determina la pulsazione di oscillazione ω = ωo = 1/RC. visto che a quella pulsazione β=1/3 per soddisfare la condizione sul modulo che deve avere valore unitario, alla frequenza di oscillazione, impone l'amplificazione pari a 3 per cui L'amplificazione dell'operazionale in configurazione non invertente e vale A = 1 + (R2 / R1). L'innesco è possibile se inizialmente R2 > 2R1 per garantire questa condizione, generalmente, R2 viene sostituita da un termistore NTC (Negative Temperature Coefficient), oppure R1 da un termistore PTC (Positive Temperature Coefficient). Carmelo ing. Papale Appunti pag. 14 Serie Valori normalizzati In accordo alle norme IEC sono state fissate delle serie normalizzate di valori compresi da 1 a 10. Tutti gli altri valori sono multipli o sottomultipli di 10. La serie E6 ha 6 valori, la E12 ha 12 valori e così via. La serie da E6 è utilizzata per resistenze di bassa precisione 20%, Le serie E12 e E24 sono utilizzate per resistenze di bassa e media precisione 10% e 5%. Le serie E48 e E96 vengono utilizzate per resistenze di precisione 2%, 1%, 0,5%, 0,25%, 0,1%. Di seguito vengono riportate le tabelle relative agli standard E6, E12, E24, E48, E96. E6 E12 E24 1,0 1,0 1,0 1,00 1,47 2,15 3,16 4,64 6,81 1,1 1,05 1,54 2,26 3,32 4,87 7,15 1,2 1,10 1,62 2,37 3,48 5,11 7,50 1,3 1,15 1,69 2,49 3,65 5,36 7,87 1,5 1,21 1,78 2,61 3,83 5,62 8,25 1,6 1,27 1,87 2,74 4,02 5,90 8,66 1,8 1,33 1,96 2,87 4,22 6,19 9,09 2,0 1,40 2,05 3,01 4,42 6,49 9,53 1,2 1,5 1,5 1,8 2,2 2,2 SERIE E48 2,2 2,4 2,7 2,7 3,0 3,3 3,3 3,9 4,7 4,7 5,6 6,8 6,8 8,2 SERIE E96 3,3 1,00 1,33 1,78 2,37 3,16 4,22 5,62 7,50 3,6 1,02 1,37 1,82 2,43 3,24 4,32 5,76 7,68 3,9 1,05 1,40 1,87 2,49 3,32 4,42 5,90 7,87 4,3 1,07 1,43 1,91 2,55 3,40 4,53 6,04 8,06 4,7 1,10 1,47 1,96 2,61 3,48 4,64 6,19 8,25 5,1 1,13 1,50 2,00 2,67 3,57 4,75 6,34 8,45 5,6 1,15 1,54 2,05 2,74 3,65 4,87 6,49 8,66 6,2 1,18 1,58 2,10 2,80 3,74 4,99 6,65 8,87 6,8 1,21 1,62 2,15 2,87 3,83 5,11 6,81 9,09 7,5 1,24 1,65 2,21 2,94 3,92 5,23 6,98 9,31 8,2 1,27 1,69 2,26 3,01 4,02 5,36 7,15 9,53 9,1 1,30 1,74 2,32 3,08 4,12 5,49 7,32 9,76 Carmelo ing. Papale Appunti pag. 15 Codice dei colori Resistori commerciali colore Nessuno Argento Oro Nero Marrone Rosso Arancio Giallo Verde Blu Viola Grigio Bianco Cifre significative moltiplicatore ------0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 ---10-2 10-1 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 Coefficiente tolleranza di temperatura (10-6 / °C) ±20% ±10% ±5% ---±1% ±2% ±0,5% ±0,25% ±0,1% --- ±200 ±100 ±50 ±15 ±25 ±20 ±10 ±5 ±1 --- I valori ohmici nominali di resistori di piccole dimensioni vengono stampati sul corpo di questi componenti mediante bande colorate. Carmelo ing. Papale Appunti pag. 16 Codice dei Condensatori Codice alfanumerico: (Codice Europeo ) Lettera dell'unità di misura, al posto della virgola, quindi: 2p2 significa 2,2pF 22p significa 22pF, ma si può indicare anche soltanto "22" n22 significa 0,22nF = 220pF 2n2 significa 2,2nF 22n significa 22nF 220n significa 220nF 1,0 μF 10% 100V Codice numerico a tre cifre: (Codice Asiatico ) Il discorso è come il precedente, solo che la cifra moltiplicatrice è dopo i due numeri che indicano il valore nominale 222 significa 2.200pF = 2,2nF 221 significa 220pF 220 significa 22pF 2.2 significa 2,2pF 223 significa 22.000pF = 22nF 154 significa 150.000pF = 150nF 225 significa 2.200.000pF = 2,2μF 150 nF Codice con puntino iniziale (solo per capacità dell'ordine del nF) (Codice Americano ) Il puntino, significa che il valore è espresso in μF, e il puntino corrisponde alla virgola. .0022 significa 0,0022μF = 2,2nF .022 significa 0,022μF = 22nF .22 significa 0,22μF = 220nF 220 nF 63V Tolleranze e tensioni di lavoro. In tutti i condensatori possono comparire le seguenti lettere: M - K - J . Queste tre lettere stanno ad indicare la TOLLERANZA che è la seguente: M = Tolleranza inferiore al 20%; K = Tolleranza al 10% ; J = Tolleranza al 5%. Dopo una di queste tre lettere, compaiono due o più numeri che indicano la TENSIONE DI LAVORO. Se, per esempio, leggete 100, significa che la tensione di lavoro è 100 VOLT DC. Se invece leggete 450 V.AC. significa che la sua tensione di lavoro massima è di 450 VOLT CORRENTE ALTERNATA. Se, infine, leggete 3,5K, significa che la tensione massima di lavoro è di 3.500 Volt. Carmelo ing. Papale Appunti pag. 17 Codice dei colori Carmelo ing. Papale Appunti pag. 18