Lezione 7 Sintesi additiva Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva • La sintesi additiva in Fisica consiste nella somma di onde fondamentali con ottenimento di una risultante complessa. • In Acustica ed Elettronica/Informatica applicata al suono, la sintesi additiva è una tecnica che crea timbri, ossia forme d'onda potenzialmente complesse, sommando singole forme d’onda semplici, generalmente sinusoidali. • Il fondamento matematico della sintesi additiva è la serie di Fourier, che consente la rappresentazione di una funzione periodica mediante una combinazione lineare di funzioni sinusoidali. Questo tipo di decomposizione è alla base della cosiddetta analisi di Fourier. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Esempio: onda quadra • Al crescere del numero di termini di una serie di Fourier presi in considerazione, migliora l’approssimazione dell’onda periodica. • La figura a lato mostra la somma di Fourier che approssima un'onda quadra al crescere del numero n di termini. In particolare: – n = 1 (A) – n = 6 (B) – n = 40 (C) – n = 200 (D) Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Esempio: onda a dente di sega • Si consideri la funzione f(x) = x (funzione identità) per x [-, ]. Considerando il suo sviluppo all'esterno di questo dominio, la serie di Fourier richiede implicitamente che la funzione sia periodica. • L'estensione periodica della funzione identità è una funzione a dente di sega. • Nell’immagine si mostrano per via grafica le approssimazioni successive della funzione identità periodicizzata. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Osservazione • Il teorema di Fourier afferma che qualsiasi funzione periodica può essere espressa come somma di sinusoidi e cosinusoidi. Per funzione periodica si intende una funzione in cui la forma di un ciclo si ripete pedissequamente in tutti i cicli successivi. • Questo nel mondo reale non avviene mai, quanto meno per il passaggio da silenzio a suono e viceversa. • Il teorema di Fourier però torna ad essere applicabile limitando l’analisi a brevi porzioni di suono. Inoltre, in generale gli strumenti musicali producono suoni complessi, ma con la caratteristica di essere suoni quasi periodici. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Cenni storici sulla sintesi additiva in musica • Nella musica elettronica la sintesi additiva è stata storicamente la prima ad essere adottata. • Tra i primi sperimentatori di suoni elettronici costruiti con sintesi additiva, negli anni ‘50: Herbert Eimert e Karlheinz Stockhausen. In Italia tra i precursori: Bruno Maderna e Luciano Berio. • Esempio: K. Stockhausen, Komposition 1953 Nr. 2 (Studie I) https://www.youtube.com/watch?v=1GoUzk6fQAA • Ai tempi il numero di oscillatori disponibili era molto esiguo. – Ad esempio, lo Studio di Fonologia della RAI di Milano (1955-1983), che era all’avanguardia a livello internazionale (assieme al NWDR - "Studio fur Elektronische Musik" di Colonia ed al Groupe de Recherche Musicale di Parigi), disponeva di un banco di 9 oscillatori. Era quindi possibile ascoltare in tempo reale il risultato della sovrapposizione di sole 9 sinusoidi. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Studio di Fonologia RAI di Milano Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Studio di Fonologia RAI di Milano Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Antesignano: teleharmonium Teleharmonium (1897) Dinamo di generazione Controller a tastiera Mixer Per ulteriori informazioni, si veda http://120years.net/the-telharmonium-thaddeus-cahill-usa-1897 Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Altri sintetizzatori a sintesi additiva • In un organo Hammond (1935) il suono è prodotto dal movimento di parti meccaniche anziché da oscillatori elettronici, e dunque si definisce organo elettrico o elettromeccanico anziché elettronico. • Il Bell Labs Digital Synthesizer (inizio anni ‘70), noto anche come Alles Machine o Alice, è stato uno dei primi sintetizzatori digitali per sintesi additiva. Usava 72 oscillatori controllati dal computer. – https://www.youtube.com/watch?v=NChqEEz31eE • Il Kawai K5 è un sintetizzatore digitale con 126 oscillatori per la sintesi additiva. • Alcuni esempi di organo Hammond e Kawai K5 sono nel file ZIP. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Dal mondo analogico al digitale • E’ difficile ottenere timbri interessanti in sintesi additiva utilizzando hardware analogico: ogni onda richiede un proprio oscillatore, che ha un costo e un ingombro. La maggior parte dei suoni in natura richiederebbe centinaia o migliaia di onde sinusoidali per essere riprodotta in modo accurato. • I sintetizzatori digitali semplificano di molto le cose: tutte le onde sono il frutto di calcoli all’interno dell’elaboratore, i cui risultati vanno sommati campione per campione. • Per la sintesi additiva, la forma d’onda base non deve essere necessariamente sinusoidale. In questa lezione utilizzeremo l’opcode oscil nella sua versione più semplice, ma nella prossima introdurremo il concetto di funzione e di GEN. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Sintesi additiva a spettro fisso • La sintesi additiva a spettro fisso si basa nella decomposizione di un suono periodico complesso in una somma di oscillazioni sinusoidali semplici che non variano nel tempo. – In altri termini, i parametri degli oscillatori che concorrono alla formazione del timbro finale non variano nel tempo. • Il rapporto tra le frequenze degli oscillatori rispetto a una frequenza base può originare un valore intero (in tal caso si parla di rapporto armonico) o meno (rapporto inarmonico). – Molti strumenti musicali convenzionali hanno parziali prevalentemente armoniche, ma alcuni no (ad es. le campane) Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Sintesi additiva a spettro fisso • Gli armonici naturali sono una successione di suoni (ipertoni) le cui frequenze sono multipli di una nota di base, chiamata fondamentale o prima armonica. – La seconda armonica ha frequenza doppia della fondamentale, la terza tripla, ecc. • In Csound la sintesi additiva a spettro fisso con sinusoidi in rapporto armonico fra loro è particolarmente semplice da realizzare, grazie alle funzioni (vedi prossima lezione). Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Sintesi additiva in un instrument block Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Esempi Csound • Somma di armoniche → 07_01_harmonics.csd • Onda quadra e onda a dente di sega approssimate → 07_02_square_sawtooth.csd • Sinusoidi in fase (interferenza costruttiva) e opposizione di fase (interferenza distruttiva) → 07_03_interferences.csd • Battimenti → 07_04_beats.csd Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Formazione del timbro di clarinetto • La frequenza fondamentale dell'onda di pressione che viene iniettata nel tubo risonante è determinata dalla frequenza propria di oscillazione dell'ancia. L'ancia non è un oscillatore semplice, quindi il suo moto produce una forma d'onda non armonica. • In condizioni standard, l’onda prodotta ha una forma approssimativa di "dente di sega". L'onda generata contiene quindi tutti gli armonici superiori della fondamentale (pari e dispari). Quando l'ancia viene accoppiata al corpo cilindrico del clarinetto, questo esalta le frequenze contenute nell'onda a dente di sega che corrispondono alle frequenze di risonanza del tubo e attenua le altre. • Esempi nel file zip: campione originale, campione privato dell’attacco, suono di sintesi generato tramite → 07_05_clarinet.csd. Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Sintesi additiva a spettro variabile • Si può ottenere varietà timbrica ad esempio rendendo variabile l’ampiezza delle componenti armoniche nel tempo. • Inoltre, non è necessario che le componenti siano (o rimangano) armoniche: per molti timbri le componenti inarmoniche sono di fondamentale importanza, e comunque possono aggiungere interesse a un dato timbro. Anche la variazione della frequenza degli oscillatori (ad esempio un passaggio da componenti inarmoniche ad armoniche) crea spettri variabili. • Esempio di spettro variabile in cui varia nel tempo solo il parametro frequenza del banco di oscillatori: → 07_06_variable_spectrum.csd Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva Sintesi additiva a spettro variabile: esempio • Si consideri uno strumento che emette suoni dall’attacco rapido ed estinzione lenta, con timbro inizialmente inarmonico che nel tempo di 1s diventa armonico. Tanto le ampiezze quanto le frequenze dei singoli oscillatori variano nel tempo, secondo il seguente schema: • Si veda l’esempio → 07_07_variable_spectrum.csd Programmazione timbrica - Prof. Luca A. Ludovico Sintesi additiva