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8
l’olmo
n. 70 Giugno 2008
Ancora un intervento dell’Associazione Cerillae per la tutela
dei beni archeologici di Cirella
rizzata alla Soprintendenza Archeologica
della Calabria avente per oggetto la
richiesta di chiarimenti normativi circa
la chiusura al pubblico del mausoleo,
in riferimento alla risposta fornita dalla
stessa Soprintendenza in data 05.07.07
circa il quesito posto in essere dalla Ns.
associazione, in riferimento agli incontri
successivamente avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante,
dell'Ufficio Tecnico e della Soprintendenza
Archeologica della Calabria, si chiedono
chiarimenti e delucidazioni sulla procedura di esproprio riguardante l'intera area del
Mausoleo Romano di Cirella che l'Amm.ne
Comunale si era impegnata a porre in atto in
tempi brevi;
Diamante, 21.05.2008Egr. Sig. Sindaco- Comune di Diamante
Egr. Ass. alla Cultura Comune di Diamante
Egr. Ass. LL.PP. Comune di Diamante
Egr. Dir. Resp. U.T. Comune di Diamante
Egr. Dir. Resp. Soprintendenza Archeologica della
Calabria - Ufficio di Scalea
Oggetto:
Richiesta formale di incontro per chiarimenti sulla situazione dei beni storico-archeologici della frazione Cirella
Il sottoscritto Errico Francesco, nato a Belvedere
M.mo (CS) il 16.09.1963 e residente in Cirella di
Diamante (CS) via A. Diaz n. 88, in qualità di legale rappresentante dell' Associazione Culturale Cerillae
(onlus) e in riferimento a quanto indicato in oggetto,
PREMESSO
"che in data 04.12.2007 nell'ufficio del Sindaco si è
avuto un incontro tra i rappresentanti del Consiglio
Direttivo della Ns. associazione, gli Assessori Sollazzo,
Benvenuto e Maulicino e i Consiglieri Riente e Casella,
a cui è seguito un dettagliato comunicato stampa riportato da tutte le testate giornalistiche locali;
"che in data 18.12.2007 presso l'Ufficio Tecnico di
questo Comune si è avuto un incontro tra il sottoscritto, il Dirigente De Maria e tre rappresentanti della
Soprintendenza Archeologica della Calabria, nel corso
del quale è stato fatto il punto della situazione in merito
ai beni archeologici presenti nel territorio di Cirella;
"che in data 16.05.08 presso la sede della
Soprintendenza Archeologica di Scalea si è avuto un
incontro tra il sottoscritto ed il Dirigente Responsabile
dott. Aversa, dal quale è emersa la necessità
di una riunione chiarificatrice tra le istituzioni interessate e l'Associazione Culturale Cerillae (onlus);
CHIEDE
formalmente un incontro con le Ill.me SS.VV., secondo
le modalità e i tempi a Loro più congeniali, al fine di
avere chiarimenti sulla risoluzione delle problematiche
già discusse nelle riunioni indicate in premessa, ovvero:
2. PROBLEMA SCAVI SUL PROMONTORIO
in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti
dell'Amm.ne Comunale di Diamante, dell'Ufficio Tecnico
e della Soprintendenza Archeologica della Calabria,
si
chiedono
chiarimenti
e
delucidazioni sulla campagna scavi che si sarebbe dovuta avviare nell'area del promontorio di Cirella;
3. SALVAGUARDIA RUDERI E MONASTERO
DEI MINIMI
in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante e dell'Ufficio
Tecnico, si chiede: a) se siano stati presentati e/o
riformulati alla Regione Calabria progetti riguardanti
la ristrutturazione e messa in sicurezza dei Ruderi; b)
quando si darà inizio ai lavori di copertura della Chiesa
di S. Maria delle Grazie annessa al Monastero dei
Minimi;
4. REPERIMENTO LOCALI PER ISTITUZIONE
DI
UN
MUSEO
ARCHEOLOGICO
in riferimento all'incontro tenuto il 16.05.08 con
il Dirigente Responsabile della Soprintendenza
Archeologica
di
Scalea
dott.
Aversa,
si chiede se sussistano le condizioni logistiche per poter
ubicare a Cirella la sede di un museo di storia locale, nonché la sede di un Ufficio Staccato della Soprintendenza
Archeologica della Calabria. Confidando in un positivo riscontro, si coglie l'occasione per porgere i più
cordiali saluti.
Il Presidente Francesco Errico
Diamante (CS)
Al via alla Prima Edizione Tuning Day Diamante,che avrà luogo presso il parcheggio
Discesa Parco Corvino - -Diamante (Cosenza)
La Manifestazione aprirà i battenti alle ore 8:00 e si articolerà
tra le gare di:
Soft Tuning - Medium Tuning - Hard Tuning - Unlimited Estetica - Miglior Interno - Miglior Rombo - Miglior Illuminazione
(Interna/Esterna) - TAPPA Nazionale BASS WARS 1X
Premi Speciali:
Club Proveniente da più lontano - Auto proveniente da più lontano -Club accorso in Maggior numero
Miglior Verniciatura- Miglior Vano Motore - Miglior Vano Baule -Lady Tuning
Miglior Cerchio in Lega - Auto Più Bassa - E Altri Ancora…
Programma Manifestazione
Ore 8 inizio manifestazione e iscrizioni gare
Ore 12:30 Prime Valutazioni Soft/Medium/Hard Tuning-Unlimited-Estetica
Ore 13:30 (Chiusura Iscrizioni) Pausa Pranzo
Ore 15:00 Inizio valutazioni gara miglior rombo,miglior interno,SPL,Miglior Illum.
Ore19:00/20:00 premiazioni gare e ringraziamenti
Ore 24:00 chiusura Manifestazione
Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanità
Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico, Progetto
Strategico "Golfo Amico".
Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo.
Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche sociali, Politiche Territoriali.
Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso.
Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale, Relazioni
con Pubblico.
Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio
CONSIGLIERI CON DELEGA:
Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca
Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro
Bernardo Riente: Demanio
Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali
STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff),
dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani
LE OPPOSIZIONI
RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre
INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe
Savarese
PAESE AMICO: Giuseppe Pascale.
n. 70 anno 6 Giugno 2008
Direttore Editoriale:
Ernesto Magorno
Direttore Responsabile: Francesco Cirillo
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari.......era il
centro della cittadinanza, di socievole comunanza...con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto
cittadino” .
Leopoldo Pagano 1860
M e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e e c u l t u r a d e l l a r i v i e r a d e i c e d r i
a c u r a d e l l ’ a mm i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i d i a m a n t e e c i r e l l a
Una perdita che ha
colpito un intero paese
ORA LA PULIZIA DEL PAESE E DELL'AMBIENTE DIPENDONO ANCHE DA TE !
Caro cittadino, Come ti è noto è iniziata la raccolta differenziata. E' necessario che la raccolta funzioni . Da
essa dipende la nostra pulizia ed anche un nuovo modo di rapportarsi con l'ambiente, fattivo e culturalmente
avanzato. Nei pressi della tua abitazione troverai tre contenitori di diversi colori. E' qui che dovrai portare i tuoi
rifiuti dividendoli secondo precise caratteristiche.
Nel contenitore BIANCO dovrai conferire tutto ciò che riguarda la CARTA ( giornali, riviste,libri,quaderni,vol
antini pubblicitari, block notes,imballaggi di detersivi,scatole di biscotti,scatole di pasta,buste della farina e dello
zucchero, piccoli cartoni piegati). Questi rifiuti dovrai conferirli il GIOVEDI'.
Nel contenitore GIALLO metterai i rifiuti provenienti dallo scarto dei cibi. Ti è stato consegnato un piccolo
contenitore che userai per questi scarti che inserirai nei sacchetti bianchi biodegradabili. Questi rifiuti dovrai
conferirli il
LUNEDI', il GIOVEDI' e il SABATO.
Nel contenitore VERDE SCURO conferirai il multimateriale. Metterai nelle sacche azzurre tutti i tipi di contenitore in vetro, le lattine, le scatolette, le bombolette spray, i tubetti per alimenti, le bottiglie in plastica,le vaschette in
polistirolo,il cellophan, le retine per le verdure e le patate. Dovrai conferire questi rifiuti MARTEDI e VENERDI'.
Il materiale che non rientra in queste categorie dovrai conferirlo nella normale RSU.
GLI INGOMBRANTI dovranno essere posti vicino ai cassonetti RSU
MARTEDI' e VENERDI'.
I MEDICINALI SCADUTI dovrai conferirli nell'apposito raccoglitore davanti le farmacie. Altre notizie le
troverai sull'opuscolo distribuito dall'Alto Tirreno Cosentino.
Giuseppe Perrone - Consigliere con delega all'ambiente
Responsabile Raccolta Differenziata
Hanno collaborato a questo numero:
Vincenzo Bruno, Gli amici di Cristian, Alessia Cinti, Piero Cirone,
Comune di Diamante
Ciro R. Cosenza, Maria Rosaria De Maria, Franco Errico, Pasquale
Centralino 0985 81398-81642-877512-877508
Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021
Filippelli ,Giuseppe Gallelli,Pietro Perrone
Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante
Tutte le collaborazioni sono gratuite.
L’OLMO
I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a
: Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante
e.mail:[email protected]
Stampa: - Tipografia Lapico
tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro
L’impaginazione grafica è di
Francesco Cirillo
L’Olmo viene distribuito gratuitamente
nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli
Uffici Comunali.
Testi e foto inviate non vengono restituite.
Questo numero è stato chiuso in tipografia
il 29 Maggio - 2008
1°Numero Agosto 2002 - Anno 6- n°70
Autorizzazione n°94 del 22-02-2002
Tribunale di Paola
NUMERI UTILI
Caserma dei Carabinieri
tel. 0985 81117
Capitaneria di Porto
tel. 0985 876075
Guardia Medica
tel. 0985 81000
Poste Italiane Ufficio Diamante
tel. 0985 81070
Poste Italiane Ufficio Cirella
tel.0985 86064
Poliambulatorio ASL 1 Diamante
tel. 0985 876722
Vigili Urbani Diamante
tel. 0985 81035
Consultorio Familiare Diamante
tel. 0985 876389
SERT - Servizio Tossicodipendenze
tel. 0985 91449
OSPEDALE PRAIA A MARE
tel. 0985 7041
OSPEDALE CETRARO
tel. 0982 977216
Commissione Invalidi Civili
tel. 0985 81030
AIAS Diamante
tel.0985 81638
Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043
MISERICORDIA - sez. Diamante
tel.0985 877857
servizio ore 08/20 cell.3284261073
Ass.Culturale Cerillae
tel. 0985 86361
Accademia Italiana del Peperoncino
tel. 0985 81130
TELEDIAMANTE CANALE 21-65
tel.0985 876078
LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO
Franco Maiolino assessore al Turismo
di Ernesto Magorno Sindaco
Per Info 340 5726122 Pietro---3480779129 Claudio
Email [email protected] [email protected]@hotmail.it
Per Aggiornamenti visita www.thepearl.it oppure www.GenteDelSud.it (Sezione Motori)
1. PROBLEMA MAUSOLEO ROMANO
in
riferimento alla nostra sollecitazione del 25.06.07 indi-
CHI CI AMMINISTRA
ERNESTO MAGORNO- sindaco
l’Olmo
15 Giugno 2008 Diamante Tuning Day
Da pochi giorni Cristian Marra ci ha improvvisamente lasciati soli. Ancora è forte il dolore per la
prematura scomparsa di questo giovane al quale mi legava un profondo affetto maturato nei
giorni della campagna elettorale, rafforzato dalla collaborazione affiatata di quest'ultimo anno.
Cristian era un membro attivo della nostra comunità, un ragazzo educato al lavoro dalla sua
esemplare famiglia, sempre sorridente, sempre disponibile, un vero punto di riferimento per
me e per tutta l'amministrazione comunale come lo era per i suoi congiunti e per gli amici.
Alla madre, ai fratelli ed a tutta la sua famiglia esprimo il profondo cordoglio a nome mio
e della Amministrazione Comunale di Diamante per la sua scomparsa. Le scelte a volte
sono più dolorose dei distacchi, e decidere di non istituzionalizzare il dolore per la morte
di una persona cara è stata una scelta sofferta ma giustificata dal fatto che ognuno di
noi ha voluto ricordarlo con affetto sincero nel proprio intimo. Faccio un grande sforzo
mentre scrivo a trattenere le lacrime di fronte al suo sorriso immortalato in questa foto, ma
mi piace ricordarlo proprio così. Con Cristian, con la sua dedizione al lavoro, con la sua
innata simpatia, questo paese e questa comunità sono cresciuti e da lui hanno imparato
molto. Egli ci ha insegnato che la semplicità e la schiettezza sono qualità preziose al giorno d'oggi, alle quali dobbiamo tutti tendere, caratteristiche capaci di avvicinare le persone
appianandone le differenze e le asperità dei caratteri. Da lui abbiamo imparato che si può
conquistare l'affetto e la stima delle persone, per quello che si fa quotidianamente, per i
piccoli gesti di gentilezza che ogni giorno si pongono in essere, costruendo la propria esistenza mattone dopo mattone sempre con il sorriso sulle labbra. Cristian, è entrato in tante
case della nostra città e per ognuno di noi era una persona di famiglia alla quale affidare
un piccolo incarico o un lavoro era spesso una scusa per incoraggiarlo a continuare ed
un motivo per avere intorno a se un amico piacevole con cui chiacchierare.Ricordo con
grande commozione il suo orgoglio quando leggeva il ringraziamento che dalle pagine
di questo foglio l'amministrazione gli aveva rivolto in occasione della visita del Prefetto,
quando Cristian, di fatto membro del mio staff, si era prodigato immensamente affinché
quella manifestazione riuscisse perfettamente. Ricordo la sua aria sorniona e soddisfatta,
quando a cena con Pino Arlacchi e Michele Cucuzza lo presentai come il responsabile
della propaganda del Comune. Cristian era felice di lavorare per il Comune rendendosi
allo stesso tempo utile alla propria cittadinanza, fatto che lo rendeva fiero di partecipare
alle iniziative che organizzavamo insieme.Quello che ci legava era una vicinanza ed un
affetto fatto della quotidianità mai uguale che ogni giorno si affronta amministrando un
paese, un percorso comune fatto insieme a tutti coloro che, come Cristian, collaborano
disinteressatamente crescendo, conoscendosi e maturando poco a poco, giorno per giorno. Questa giovane vita si è improvvisamente spenta lasciandoci tutti sgomenti e attoniti,
pensierosi e desiderosi di dare un senso alla sua scomparsa, di capirla fino in fondo poiché essa ci appare come un monito, un richiamo alla realtà ed al senso dei valori perduti.
La vita che conduciamo e che diamo per scontata, improvvisamente si è fermata e ci ha
chiesto di fare il punto sulla nostra esistenza, di essere pronti alla chiamata che potrebbe
giungere improvvisa come avvenuto per il nostro caro Cristian. Allora abbiamo pensato
che se c'era qualcuno in grado di affrontare così coraggiosamente ma allo stesso tempo
serenamente l'incognita della morte questo era proprio Cristian, un uomo ed un fedele
che in vita si era comportato con rettitudine e onestà, amando la famiglia, il lavoro e gli
amici. Grazie Cristian per averci insegnato tutto questo, grazie per il tuo lavoro e l'affetto
che dimostravi a tutti ogni giorno, grazie per essere stato con noi, presente nelle nostre
vite regalandoci un sorriso sempre. Sarai indicato da tutti come un esempio da seguire
per la tua passione e il tuo impegno, ti prometto che sarai degnamente ricordato da
questa comunità a cui hai dato tanto e che solo adesso sente fortissima la tua assenza.
La pavimentazione del Centro Storico di Diamante attualmente in corso, effettuato nell’ambito di un programma
di riqualificazione dei Centri Storici di Diamante e Cirella,
mentre da una parte rappresenta un’intervento di particolare rilevanza, dall’altra non evita di suscitare qualche giusta
osservazione e qualche inutile polemica. Gli attuali lavori di pavimentazione sono in esecuzione di una scelta progettuale e tecnica
effettuata nell’ultimo scorcio della precedente amministrazione
finanziata con l’accensione di un mutuo nel contesto di un piano
di investimenti che prevedeva la realizzazione di alcune importanti
opere pubbliche. I lavori attualmente in corso nel lotto ricompreso
fra il Calvario, Largo Unità, Largo Tirione e vicoli adiacenti hanno
suscitato alcune osservazioni sia per ciò che riguarda i materiali
impiegati ( ciottolame di fiume, mattoncini in cotto e lastre laviche
grigie) sia, soprattutto, per le modalità ed i tempi di esecuzione.
Personalmente ritengo adeguata la scelta dei materiali ( la pietra
di fiume è largamente utilizzata nelle pavimentazioni di numerosi
Centri Storici di prestigio come Noto, Amalfi ,Cefalù, ) e perchè
congrui al contesto storico di un borgo marinaro come il nostro
e sicuramente più interessanti dei cubetti di porfido e il marmo di
Trani, forse più funzionali, ma completamente avulsi al territorio ed
alla storia di questi luoghi. Ritengo condivisibili alcune osservazioni sulle soluzioni tecniche adottate ( raccolta delle acque in primis
) pur comprendendo come la realizzazione di lavori in un centro
storico abitato con caratteristiche urbanistiche di architetture
spontanee e con grosse lacune strutturali ( inadeguatezza dei sottoservizi ) presenti delle oggettive difficoltà. Ritengo inammissibile
invece, sia come residente che come amministratore l’evidente
lentezza con cui tali lavori sono proceduti con penalizzazione dei
cittadini, ma soprattutto di alcune attività commerciali. Tale situazione, fra l’altro, ha obbligato l’A.C. a esigere dalla Direzione dei
Lavori e dalla Ditta appaltatrice un supplemento di impegno per
fare in modo che la imminente stagione estiva non veda i turisti
disertare un consolidato circuito a causa del sovvertimento della
viabilità e dei luoghi, compromettendo una stagione che per altri
versi fa registrare dei segnali inquietanti. Certo è, che necessariamente fra alcuni giorni i lavori dovranno essere interrotti differendone la ripresa per il completamento dei lotti appaltati a dopo l’estate.
Allargando gli orizzonti di analisi alla riqualificazione dei centri storici più in generale, mi preme ribadire come tali interventi rivestano
una straordinaria importanza sia sotto il profilo storico-culturale
che sotto quello economico e turistico rappresentando per questa
A.C. un obiettivo strategico di grande rilievo. E’ nostro intento porre
particolare attenzione al recupero e alla riqualificazione del centro
storico che a Diamante presenta delle indubbie peculiarità per
essere un Centro Storico abitato e vissuto, per essere arroccato
sul mare, per esercitare già da tempo una grande attrazione turistica. In tale direzione vanno dunque perseguiti obiettivi di grande
respiro, quale la predisposizione di progetti con cui partecipare ai
bandi per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri
Storici Calabresi – Delibera CIPE 35/05 APQ Riserva Aree Urbane
con cui la Regione Calabria persegue gli obiettivi e le strategie
relative alla conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, poten
ziamento,valorizzazione e specializzazione del patrimonio edilizio,
architettonico ed urbano dei centri storici. Contestualmente occorre
intraprendere iniziative e adottare provvedimenti, (viabilità, Isole
pedonali e ZTL, trasformazione dei bassi in attività artigianali e
commerciali, inquinamento acustico, segnaletica turistica, murales,
arredo urbano, balcone fiorito, piano colore, ) che avviino o consolidino un nuovo modo di pensare e di vivere i centri storici conservandone la memoria storica e traendone vantaggi economici.
Raccolta differenziata: ancora uno sforzo
Funziona bene la raccolta differenziata, ma non ovunque. In alcuni quartieri di Diamante ancora ci si confonde nel conferimento
dei riifuti e questo rallenta la raccolta da parte degli operatori oltre che renderla inutile. Il senso della raccolta differenziata sta non
solo nel differenziare il rifiuto e quindi renderlo una risorsa, in quanto riciclato e riusato, ma anche nel raggiungere l’obbiettivo di
diminuire la spazzatura normale e giungere quindi ad una riduzione della tassa sui rifiuti. E’ necessario quindi rispettare il conferimento del rifiuto nell’apposito contenitore. Nel contenitore bianco la carta, scatole di biscotti,scatole di pasta,piccoli cartoni piegati, etc..., nel contenitore verde il multimateriale ( vetro,bottiglie di plastica,sacchetti di plastica,scatolette etc.) , nel contenitore
giallo la frazione umida. Molto facile quindi. Basta farci l’abitudine, tenendo sotto il lavello quattro piccoli contenitori. Il bidoncino verde
, dato in dotazione, con le buste bianche, uno per la plastica ed il vetro da inserire nei sacchetti di colore azzurro, uno per la carta ed
i piccoli cartoni, ed infine uno dove verranno inseriti quei rifiuti non riciclabili e da conferire nei vecchi contenitori RSU. Come vedete
è molto facile. Bisogna anche rispettare i giorni per conferire i vari rifiuti negli appositi contenitori secondo il calendario consegnato ad
ogni cittadino e che trovate in questo giornale a pag.8. Le buste possono essere ritirate al Comune o direttamente agli operatori della
differenziata.
Giuseppe Perrone consigliere con delega all’ambiente e responsabile della raccolta differenziata.
A pag.2 ,3 e 6
i ricordi degli
amici di Cristian
Le o r i g i n i d e l n o s t r o d i aletto in un inedito saggio
d e l l ’In g . P i e r o
Cirone
a pag.4
pag.
2
l’olmo
n. 70 Giugno 2008
Ciao Cristian
DA DIAMANTESI .IT
Una vita in meno senza Ago
di Alessia Cinti
Come al solito ci siamo ritrovati nello stesso locale, Josè mi si avvicina e dice
" guarda che oggi è il compleanno di Ago!". Io gli vado incontro sorridente
" Ago, auguri, buon compleanno!" . Lui mi ringrazia e mi offre da bere, era
appena arrivata una bottiglia di spumante immersa nel ghiaccio. "Ma no,
grazie, dai bevete voi che vi divertite!". Non passa molto tempo e arriva un
bicchiere di spumante per ciascuno di noi. Era generoso. Scommetto che
avrà passato tutta la giornata a festeggiare quel giorno che non è passato
poi da molto tempo. Ma l'ultimo ricordo che ho di lui lo vede impolverato e
imbronciato, immerso nei suoi pensieri, nei suoi dilemmi con pezzetti di carta
vetrata nelle mani. Ho pensato starà andando a imbiancare qualche casa
l'imbianchino. Si, perché tempo fa parlavamo, lo ammiravo per tutti i lavoretti
" scoccianti" che faceva tutto il giorno, sbattendosi a destra e sinistra come
un pendolo. "Si lavora sempre qui!". "E menomale Ago, così non ti annoi!" . "
Si, è vero, ma io faccio l'imbianchino, questo è il mio mestiere". E chi osava
contraddirlo! Anche perché quando parlavi con lui diventavi di colpo più
sereno e quasi dimenticavi i tuoi tormenti davanti a un ragazzo che sapeva
vivere la vita con semplicità, con fare tranquillo e volenteroso. Sono stata
avvertita in serata dell'incidente, tutte le mie speranze e quella certezza che
certe cose non possono accadere così banalmente sono state infrante nella
notte. Se n'è andata via una vita di più, ma questa volta è una vita di ognuno
di noi, perché tutti conoscevano Cristian e chi lo conosceva gli voleva bene.
Ago, ci ha lasciati così, senza un preavviso, perché a qualcuno è dato di
poter sapere che la propria vita è agli sgoccioli e qualcun altro vive così
pericolosamente che un po' te lo aspetti, ma a te la vita piaceva era musica
e compagnia, perciò ancora tutto questo è incredibile e inconsolabile. Quanti
ragazzi si impegnano, sono disponibili, sono spensierati, di compagnia come
Ago? Ago l'attore di "Per sempre", Ago premiato a dicembre per quello
che nessun altro faceva meglio di lui, Ago l'amico di tutti, stimato da tutti…
Ago l'imbianchino che c'è stato strappato via. Sembra paradossale ma per
quanto dolorose, queste scomparse che ci hanno attanagliato ultimamente,
pare siano usate anche dal destino come monito, come apertura sul modo in
cui conduciamo la nostra vita, per come la diamo per scontata, conoscendo
lei e non la sua parte opposta, per come tralasciamo anche gli affetti che ci
danno forza e ce la rendono più semplice, per come ci illudiamo che ci sarà
tempo per trovare il coraggio di dire alle persone quanto le amiamo e che
mai vorremo perderle. Ma è solo nel presente che noi viviamo e il futuro
forse ci aspetta ma non lo viviamo. Noi siamo l'unico nemico di noi stessi e
non il tempo che passa: le persone che ci saranno dopo devono sapere chi
è stato per questa comunità Cristian. Proprio nel posto dove lui ha passato la
maggior parte del suo tempo, dove la gente ha potuto contare sulla sua operosità e sul suo impegno, dove cambiavano le amministrazioni ma lui restava
sempre come parte integrante e indispensabile di un sistema che senza elementi come lui perde tantissimo, io m'aspetto venga creato un grand'angolo
dipinto coi colori dell'allegria e della gioia che gli appartenevano in segno di
riconoscenza e modello che tutti i giovani di questo paese possano vedere
e rispettare ad ogni passaggio. Magari le generazioni future chiederanno ai
propri genitori chi è questo "Ago" ricordato in quest'altro murale che questa
volta sarebbe strumento della nostra storia e quei genitori saremmo noi…
amici di una persona tanto cara che era l'anima felice che animava le nostre
serate in compagnia, che aveva una famiglia splendida e amici sparsi in
tutta Italia e persino in Africa che lo amano tantissimo ! Addio caro Ago.
Ramsete:... Addio mio caro amico, non ti dimenticherò mai, lasci un vuoto che
sarà difficilissimo colmare, ti abbraccio con tutto il cuore...ciao Cristian!1
liquido: ... ADDIO FRATELLO MIO CI MANCHERAI UN CASINO
1001: ... Non ti dimenticherò mai, Cri. Spesso mi chiedevi di masterizzarti qualche cd musicale. Ricordo l'ultimo che ti ho fatto: Joy di Giovanni Allevi. Spero
che le sue note possano accompagnarti in paradiso. TI VOGLIO BENE.
oblina 20: ... ...io ancora non c posso credere!vedo ancora dinanzi ai miei
occhi,il tuo sorriso...le nostre risate...ma ditemi voi:come s fa a morire cosi?!...
ditemelo!provo oltre ke al dolore tanta rabbia...rabbia contro la vita!rimarrai sempre nel mio cuore Cri!ti voglio bene!
piscicillo: ... addio simpaticone ci mancherai tanto
bulbula: ... ...addio a te e al tuo dolce sorriso...8
Sky_80: ... Non ho parole, per descrivere quello che, è successo.
E, non ho ABBASTANZA parole per descrivere una persona così SPECIALE
come CRISTIAN. Addio Amico... Ci mancherai...
freccia: ... ciao AGO...non riesco a trattenere le lacrime...sei e sarai sempre
un ragazzo d'oro...a nicola e franco l'arduo compito di coccolare Alfreda...ce la
farete...per quanto possa contare o valere...per qalsiasi cosa..al 3 piano si può
sempre bussare...lo so...è scarna come cosa..ma non ho parole...CIAO CRIIIIII...
come sempre anche oggi ti dico..abbascia stu stereo...ADDIO
vincenzo: ...
a volte la vita ci riserva delle cose davvero brutte e inaspettate...CIAO CRISTIAN
t ricorderemo x sempre
Wallace: amico dal grande cuore non ti dimenticheremo mai
il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori hai lasciato un vuoto incolmabile
nella tua amata diamante .......ci mancherai tantissimo..... addio cristian
volvov40: ... ciao cri,ricorderò sempre quello che mi avevi detto il giorno
prima,le risate che abbiamo fatto x il motivo che sapremo solo io e te.
Ikaro: ... non ci credevo questa notte..non vorrei crederci neanke adesso..eri
una delle persone più buone ke abbia mai incontrato..una simpatia unita ad una
dolce ingenuità ke ti rendevano la persona speciale ke eri..ciao Cri..
Michela: ...Non è giusto vedere morire i propri alunni... non dovrebbe accadere
mai,è contro natura... Non dimenticarmi Cristian, io non lo farò mai... ti voglio
bene...la tua addoloratissima prof.
andreag_AMALA: ... addio ago, addio cristian...una telefonata in pieno
pomeriggio......non si può morire così..non si può...ti ricorderemo per sempre!
addio caro cristian! addio ago!
Geco:Uno schifosissimo e frustrante senso di impotenza insieme ad una voglia
di ribellarsi a queste INGIUSTIZIE mi provocano un nodo alla gola che da quando ho appreso la tragica notizia non mi abbandona più!!! ADDIO AGO
mg auto:E' DA STAMATTINA CHE NON RIESCO A TRATTENERE LE
LACRIME... RIMMARRAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI, E SARAI SEMPRE
PRESENTE ALL'EDEN In MEZZO A TUTTI NOI COL TUO AMARO DEL CAPO
IN MANO...TI HO SEMPRE VOLUTO BENE E COSI' SARA' X SEMPRE... CIAO
CRI'...
Alys:il mio ricordo di te sarà il tuo ultimo compleanno al Peperone... tu che
c'hai offerto quei calici e noi che abbiamo brindato a te... con tutto il nostro affetto.. grazie Ago!
Pippo:Non riesco ancora a realizzare che Cristian è morto.
Ormai era una presenza costante nelle mie giornate per il lavoro e per l'amicizia. Mi aspetto da un momento all'altro che mi bussi sulla spalla per chiedermi
qualcosa o di ritrovarmelo davanti con il suo sorriso luminoso e beffardo. Voglio
cancellare quello che ho visto ieri e il corridoio freddo dell'ospedale di Cosenza,
le parole crude dei dottori. Purtroppo tutto questo non si può cancellare e la
realtà è questa: tanto dolore. Abbiamo percorso insieme un periodo breve ma
intenso di vita insieme. Mi hai aiutato tanto volte e ti devo ringraziare. Credo che
molti altri debbano ringraziarti a Diamante.. se sempre stato generoso con tutti.
Poco tempo fianco a fianco ma ci siamo stimati e voluti bene. Avevi detto che al
mio matrimonio ti saresti ubriacato di felicità e che volevi organizzarmi l'addio al
celibato. Berrò anche per te quel giorno, e so che sarai felice per me e lancerai
uno dei tuoi urli di gioia sinceri e spontanei.... dovunque tu sia Amico Cristian.
corry:La vita è come una scala di pollaio: corta è piena di merda.
ciao Cri2
salgre84: Addio caro amico!!! http://Buonvicino.net
Addio Cristian ! La tua allegra personalità e la tua simpatia rimarranno per
sempre nei nostri cuori. Non ti dimenticheremo mai,a nome di tutti gli amici di
Buonvicino! Grazie per le meravigliose e divertenti stagioni lavorative passate
insieme!!
p40l3tt0: ciao Drago! Noi ti chiamavamo così!! Sono certo che ora sei al
fianco di coLui che ti sei fidato, e hai sempre ascoltato. Prega per noi da lassù..
e ogni tanto mandaci qualche dilemma Preghiamo tutti per te, e come Cristo è
risorto lo sarai sicuramente anche tu. Ti voglio bene!
maserati:io ti conoscevo di vista ma sapevo della tua simpatia e della tua
schiettezza ed è per questo ke ancora non riesco a credere ke tu non sia più in
mezzo a noi.addio cristian...
Tsasa: Ciao Cristian (o dilemma ) il mio vuol essere un arrivederci......sono
sicuro che da lassù ci guiderai con la tua umiltà e con il tuo sorriso. Ti voglio
bene.
Pralina:"Siamo in treno, ad ogni fermata qualcuno scende" Sei sceso troppo
presto Cristian e inaspettatamente. A noi il ricordo del tuo sorriso, della tua allegria, della tua semplicità. Arrivederci lassù...
ENRICA: PER CRISTIAN
PENSO A QUANTO SIAMO STATI FORTUNATI A CONOSCERE UNA
PERSONA BELLA COME TE E AL GRANDE DOLORE DI NON POTERTI
AVERE ANCORA ACCANTO PER ORGANIZZARE IL NATALE CON I NONNI
E LE ALTRE COSE PER I SERVIZI SOCIALI, COME ABBIAMO FATTO . UNA
COSA E' CERTA, LA TUA BREVE PRESENZA SU QUESTA TERRA NON
E' STATA VANA POICHE' AD OGNUNO DI NOI HAI DATO E LASCIATO UN
TESORO INESTIMABILE: LA BONTA', LA DISPONIBILITA' E LA SEMPLICITA'.
AVRAI SEMPRE UN POSTO IMPORTANTE E SARAI SEMPRE VIVO NEL MIO
CUORE . TI VOGLIO BENE, ENRICA.
Comunicato del Sindaco di Diamante
Il Sindaco di Diamante comunica che in segno di lutto per la morte del giovane
Cristian Marra, l’Amministrazione Comunale ha annullato tutte le manifestazioni
previste per i solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata
protettrice dei “Marinari”.
Si rende noto, inoltre, che Don Fernando Ranuio, Parroco della Chiesa dell’Immacolata Concezione, ha altresì annullato il previsto svolgimento della
tradizionale processione sul mare della Madonna Addolorata. L’Amministrazione
Comunale di Diamante, che in occasione dei funerali del giovane proclamerà il
lutto cittadino, si stringe in cordoglio attorno alla famiglia Marra, esprimendo le
pag.7
n. 70 Giugno 2008
L'antico dialetto latino del Sinus Laos
di Pietro Cirone
più sentite condoglianze per tragica scomparsa di Cristian.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
Banda Musicale Città di Diamante: Ciao Cristian..Anche se non ci sei
più resterai sempre nei nostri cuori.... Ciao Amico Nostro..
adamas, guardiamarina:Draghi arrivo tardi a testimoniarti il mio affetto, ma
il primo testimone sei stato tu, sempre. A volte estroverso fin troppo con quella
sua "minicar" con lo stereo a palla, altre volte insicuro e fragile, ma sempre ricco
di amore per tutti, forse fin troppo! Io non sempre ho saputo cogliere tutto quello
che di buono c'è in te. Continua a volerci bene...noi faremo altrettanto, stanne
certo!
Join 82:TI RICORDEREMO TUTTI COSI' CON IL TUO GRANDE SORRISO...
CI MANCHERAI...
angelo: nonostante fossi oltre venti anni più piccolo di me, da te ogni giorno
apprendevo come si faceva ad essere onesto, felice,spensierato. Con affetto
angelo
Pigi: Ci mancherai tanto....Addio ....... borrelli & Pigi
presta69: Anche se sono lontano la bruttissima notizia mi ha raggiunto, sai
Cristian ho tanta rabbia per l'accaduto, ti ricordo sempre con il tuo sorriso che
faceva di te l'esempio del bravo, sincero ed educato ragazzo che eri. Un affettuoso abbraccio......Ciao Cristian3
Danilo: ciao Cristian.. ci hai lasciati tutti a bocca aperta con la tua scomparsa...
ti ricordero sempre con il sorriso in bocca... ci siamo divertiti molto quando abbiamo lavorato alla festa del peperoncino.. e quando lavoravamo con zio tito e zio
stefano.. Avrai sempre un posto nei nostri cuori.. ciao...
freccia: ... questo è il ricordo di mia sorella cristina che non partecipa al portale: il ricordo che non riesce a togliersi dalla testa la riporta a quando ogni pomeriggio chiedeva a crì di accendere il motorino...e lui puntualmente con la solita
risata faceva l'impennatina nel cortile del nostro palazzo..ciao cri..tvb!
The Legend: Ciao Cristian......da adesso in poi sarai il nostro angelo.... Ciao
Ago....più passano le ore e più mi rendo conto che la tragica notizia ricevuta
intorno alla mezzanotte è vera !!! Non è possibile....Ago....capite !! Ago....un tuttofare, un ragazzo scherzoso, una persona buona, un lavoratore instancabile...
ora non c'è più !!!.....un forte abbraccio a Nicola e Franco e soprattutto alla cara
mamma....addio Ago...veglia per sempre su di noi !!!
Nerone: non si può far altro che piangere per la tua assenza ..piano piano
inizio a capire che davvero non ci sei più..il dolore è davvero tanto..e non si può
colmare..rimarrai per sempre nei nostri cuori caro Ago..eri una persona unica..
stasera quando andrò all'eden sono sicuro che ti vedrò in mezzo a quei tavolini..
con il tuo amato amaro del capo in mano..e se mi scapperanno altre lacrime
saranno le uniche capaci di descrivere quanto male ci sono rimasto..addio Ago..
ci mancherai!
vincy: ... l'ultimo giorno che ti ho visto,eri come al solito sorridente,scherzoso.
sono rammaricato,xche' mi eri venuto a dire che ti eri permesso ad affissare la
locandina grande della madonna sulla mia vetrina, senza che ti avevo dato il
permesso,ed io ero molto impegnato per altre cose lavorative e ti ho risposto un
po' quasi scocciato "bravo!bravo!" ma tu sai che lo potevi fare, anche senza dirmi
nulla. tu eri un grande, e un grande resterai per sempre,e per sempre resterai
nei nostri cuori. ciao cri.
Francesco Perrone: Quando ho ricevuto la notizia non volevo crederci e
ancora per me è cosi,non mi sembra vero....Porterò per sempre con me il ricordo
del tuo sorriso,della tua solarità e di tutte le risate che ci facevamo ogni volta che
mi vedevi....Non mancava un attimo che ti avvicinassi a me quando mi vedevi
sul lungomare e con tono di voce basso come eri solito fare,mi ricordavi sempre
quella solita cosa a cui avevamo assistito e che come sempre ci faceva ridere...
ciao crì,mi mancherai...
corry:Ti ho visto crescere,mi ricordo che ti avevo chiesto,vieni con me a
Genova,tu mi dissi no amo troppo diamante e i miei amici: oggi la tua diamante
ti piange,così come i tuoi amici come mi dicevi tu ogni volta che partivo per
genova,ciao corrà, alla prossima.
ciao Cri.....
gam: ....io ancora sono con te, come due giorni fa,i miei occhi nel tuo sangue,le
mie mani sotto la tua nuca,e...non posso dirti addio,non lo farò mai...
kastroman: Che tristezza la vita.........un piccolo grande uomo ci ha lasciato ,
senza dirci niente.. ed il vuoto non si riempirà mai........Che tristezza la vita ........
senza le persone che ami.......è difficile vivere con il dolore ma il sorriso e il ricordo saranno sempre vivi ...Ti Voglio bene ... Ciao Cristian..........
destro: esile..fracile...timido...introverso...permaloso Tenace...forte...sincero...
disponibile....testardo...instancabile lavoratore.........EDUCATO..tutto in un solo
indimenticabile Ragazzo ! !!! !!!!ciao cristian
grilloparlante: ... Quando usciva l'Olmo, mi diceva sempre che non lo mettevo mai in prima pagina " con tutto il lavoro che faceva a portare manifesti ed inviti" ....e quando portava gli inviti alla gente diceva che "era inutile
perchè tanto poi la gente non partecipava"...che tristezza farlo ora....
In un mio precedente articolo, apparso tempo fa su l'Olmo,
dal titolo "Anche nel Sinus Laos si parlò poi in latino", ho
avuto modo di evidenziare la questione della lingua parlata
nel Sinus intorno al I-II sec. d.C., segnalando in particolare
l'importante circostanza del diffondersi prima e dello stabilizzarsi poi - sul nostro territorio - del latino, che mutò successivamente in volgare. E piuttosto interessante appare proprio in relazione al dialetto da noi parlato, anche se con
differenze e sfumature locali più o meno accentuate nei vari
centri urbani e nelle contrade del Sinus - la questione della
comune radice linguistica da cui questo dialetto, attraverso
la corruzione del latino, prese forza, totalizzando profondamente tutto l'idioma locale, dalla pronuncia al vocabolario,
dalle regole grammaticali (mai scritte, ma di fatto sistematicamente impiegate) alle espressioni idiomatiche tipiche del
luogo, da una sorta di sintassi spontaneamente consolidatasi fino all'affermarsi di una regola - mai violata se non in
qualche eccezione - che ha sempre voluto nella realtà una
lingua parlata attraverso l'impiego del minor numero di sillabe possibili, forse per non stancarsi troppo, per risparmiare
fiato (non è una battuta). Ma, per meglio comprendere tale
interessante e sorprendente evoluzione, è opportuno fare
qualche utile riflessione storica atta a farci capire in che
modo sia mutata nel Sinus la lingua latina durante quei
pochi, ma determinanti, secoli che - fra i fasti degli albori
imperiali, l'imprevisto irrompere ed affermarsi del
Cristianesimo (nonostante le massacranti persecuzioni
perpetrate contro di esso per quasi tre secoli), le inarrestabili trasformazioni culturali, le corruzioni della lingua e del
costume, lo spuntare successivo della variabile barbarica
ed il declino finale - vanno più o meno dalla nascita alla
caduta dell'impero romano. Particolarmente interessante
appare in proposito il naturale formarsi, a partire dall'epoca
augustea e fino a tutto il basso impero, di una sorta di vasta
area "intermetropolitana" dell'Italia meridionale, la quale
fungeva (a grande scala) da ponte territoriale particolarmente adatto all'organizzazione dei contatti e delle relazioni
economiche e commerciali intessute all'epoca non solo
internamente fra la vicinissima Roma e la Sicilia, quanto
soprattutto esternamente fra Roma e le più lontane province
orientali, fra cui in particolare tutta quell'area geografica
grosso modo coincidente (se si trascurano, senza commettere grossi errori, le variazioni da essa subite nel corso di tre
o quattro secoli) con i territori imperiali della Macedonia
(l'attuale Albania, Sud dell'ex Iugoslavia e Centro-Nord della
Grecia), della Achaia (zona del Peloponneso), della Thracia
(attuale Bulgaria), della Moesia (sita immediatamente a
nord della Thracia) e - a partire dalla conquista di Traiano
del 106 - anche della Dacia (l'odierna Romania). Parlo in
sostanza di quel vasto territorio interregionale sito a sudsud/est di Roma che in periodo augusteo era grosso modo
identificabile con l'insieme della Regio I (Latium e Campania),
di parte della Regio IV (Sud del Samnium), della Regio II
(Apulia ed antica Calabria) e della Regio III (Lucania e
Bruttium). Era in realtà, questa, una vasta area interessata
dallo stanziamento e movimento al suo interno di truppe
militari e soprattutto da scambi commerciali (fra i suoi stessi
centri urbani) legati fondamentalmente alla forte produzione
autoctona di vino e di olio. Ma v'è di più, perché, proprio
utilizzando questa area del territorio italico, si potevano
agevolmente e rapidamente anche spostare truppe militari
o scambiare merci verso e dalla Sicilia nonché verso e dalle
province d'oriente. E proprio per raggiungere queste lontane province (o tornare da esse) venivano infatti utilizzati o i
trasporti via mare (con imbarchi di uomini e di merci da o
verso i porti dell'Italia meridionale) oppure, in alternativa,
quelli via terra (con l'attraversamento solo di un breve tratto
di mare), utilizzando dapprima la Via Traiana, che da Capua
si snodava fino alla costa adriatica dell'Apulia in prossimità
della cittadina di Egnatia, e successivamente la cosiddetta
"Via Egnatia", la quale, iniziante via mare a partire proprio
da questa cittadina (da cui prendeva il nome), proseguiva
successivamente (dopo l'attraversamento su navi del
Canale d'Otranto) via terra per circa 1500 Km, tagliando da
ovest ad est - a partire dalla costa macedone (attuale
Albania) posta proprio di fronte ad Egnatia - l'intero territorio
della Macedonia, per poi attraversare la Thracia fino a
Bisanzio e quindi spingersi, più oltre, nella Moesia fino ai
confini con la Dacia proprio in corrispondenza delle Bocche
del Danubio sul Ponto Eusino (odierno Mar Nero). Sicché,
volendo evitare specialmente in periodi di cattivo tempo le
pericolose e lunghe rotte marittime, era possibile - seguendo questa strada - raggiungere con relativa rapidità (pur se
a velocità inferiore e con carichi piuttosto ridotti rispetto al
trasporto marittimo) anche le suddette province d'oriente
non solo per scopi militari quanto anche per il mantenimento delle relazioni economiche e commerciali. La suddetta
area del Sud-Italia era perciò una specie di immensa base
territoriale e marittima per le relazioni che Roma manteneva
da una parte con la Sicilia (la quale produceva abbondantemente frutta e zolfo) e dall'altra con le suddette province
orientali, la cui economia era fondamentalmente basata
sulla produzione di canapa, miele, noci, piombo e sale oltre
che sugli allevamenti di bestiame e - cosa alquanto allettante sia per i coloni civili che per quelli militari - sullo sfruttamento delle ricche miniere d'oro della Transilvania nel territorio della Dacia. E tutto ciò nel nostro discorso andava
detto perché, almeno fino alla crisi in cui finì per precipitare
l'impero romano nella seconda metà del III secolo (crisi non
solo politica, demografica e militare, quanto soprattutto
economica), questo grande movimento di uomini e di cose
(durato oltre due secoli) fra quelle regioni dell'Italia meridionale e le predette province d'oriente fu la causa prima della
romanizzazione di tutti quei territori balcanici. Anzi di particolare interesse, per quel che diremo, è proprio il suddetto
territorio della Dacia, il quale si estendeva quasi tutto a nord
di quel confine naturale che i Romani identificavano propriamente col "Danaos fluvius", ovvero col "fiume dei Greci" [da
cui derivò il nome corrotto e contratto di Dan(aos)-(flu)vius,
diventato quindi Danuvius o anche Danubius], a sud del
quale essi facevano iniziare i territori di marcata influenza
greca, cioè gli attuali Balcani. Grosso modo la parte di
Danubio interessata era quella compresa fra le ultime propaggini delle Alpi Transilvane (cioè i Carpazi Meridionali, siti
un po' più a nord delle strette gole montane delle "Porte di
ferro") e le attuali "Bocche" di foce site sul Mar Nero, di
fronte alla Crimea. Così, in quell'enorme andirivieni per
mare e per terra, il suddetto territorio della Dacia (il quale in
parte si affacciava a sud sul Ponto Eusino e in gran parte
della sua estensione era invece delimitato proprio dal tratto
finale del Danubio) fu oggetto di particolare interesse (per i
motivi sopra accennati) da parte di tantissimi coloni romani
provenienti, oltre che dall'Italia meridionale, anche da tanti
altri territori dell'impero. E furono proprio essi che - dopo la
conquista della Dacia da parte di Traiano - diffusero lì per
oltre duecento anni le loro abitudini, la loro lingua, i loro
costumi, la loro cultura, innescando di fatto la nascita e lo
sviluppo della civiltà "romena", così come la stessa lingua di
Romania ben evidenzia ancora oggi con i suoi molteplici
connotati di chiara origine latina. E, rimanendo proprio sulla
questione della lingua, particolarmente interessante si rivela
poi, per quel che direttamente ci riguarda, la presenza nell'attuale idioma romeno di una gran quantità di vocaboli e di
espressioni che ricalcano in modo sorprendente la "lingua"
che, pur attraverso le tante sfumature e diversità dei dialetti locali, costituisce di fatto l'idioma tipico dell'Italia meridionale di oggi. E' facile poi anche notare come questo confronto, specialmente per pronuncia ed espressioni idiomatiche, diventi particolarmente interessante se si va a restringere l'osservazione addirittura al dialetto attualmente parlato nella Calabria settentrionale tirrenica. Tenendo presente
contemporaneamente i fatti storici sopra ricordati ed il fatto
che le due aree - la Romania da una parte e la Calabria
dall'altra - non hanno conosciuto in diciassette secoli corruzioni linguistiche fra loro correlate, ne deriva anzi - come
vedremo - che la forte somiglianza dei rispettivi idiomi riveste un interessantissimo significato storico/linguistico. V'è
intanto da osservare che entrambe le suddette aree territoriali hanno subìto la loro profonda romanizzazione più o
meno nello stesso periodo storico (I-III sec.) e che, guarda
caso, entrambe hanno poi maturato trasformazioni linguistiche - rispetto alla lingua latina parlata dai coloni romani - in
modo piuttosto autonomo rispetto al territorio limitrofo, trovandosi entrambe in una particolare posizione geografica
piuttosto "protetta" rispetto alle possibili influenze linguistiche delle aree circostanti. Insomma è come se i suddetti
due territori si fossero comportati - per così dire - come una
specie di "frigoriferi linguistici" rispetto all'idioma latino che
in essi correntemente si parlava in quel periodo, conservandone nel tempo vocaboli, espressioni, locuzioni e pronuncia. Ed è proprio grazie a queste profonde inalterate analogie linguistiche che è oggi possibile abbozzare grosso modo
un quadro sufficientemente indicativo di quel comune idioma latino (diverso dal latino classico) parlato una ventina di
secoli addietro in quelle due terre. Scendendo infatti nei
dettagli, si scoprono in proposito sorprendenti somiglianze
- di chiara radice latina - fra l'attuale lingua romena ed il
dialetto parlato oggi nei territori dell'antico Sinus Laos. Ad
esempio si scopre che chi "si ammoglia" - e che da noi
notoriamente "s' 'nsura" - anche in Romania (incredibile
a dirsi) "se insura", derivando, entrambi le voci verbali, dal
latino "se in soror", cioè "(andar)sene verso una donna", dal
momento che nel latino parlato nei primi secoli dell'era cristiana "soror" significava, oltre che "sorella", più in generale
"donna, amica". E proprio così si diceva nella lingua parlata
nel meridione d'Italia duemila anni fa, nonostante che a
Roma - nella lingua latina classica - si usassero notoriamente tutt'altre espressioni (che non è qui il caso ricordare).
Oppure, ancora, il vocabolo "monco" (non solo nel senso di
mancante di un arto quanto anche e soprattutto nel senso
di storpio o di salute malfermo) si dice sia in Romania che
da noi - e con uguale stretta pronuncia - "ciung" (!), derivante a sua volta dall'originario vocabolo latino "truncus"
(monco) poi trasformatosi foneticamente (appunto in
"ciung") per rotacismo inverso di "tru" in "ciu" e caduta della
desinenza finale "us" (quest'ultima circostanza linguistica in
ossequio alla predetta ferrea regola dialettale di drastica
riduzione del numero di sillabe). E così lo storpio (o l'acciaccato), che in latino veniva detto "corpore deformatus",
"mebris captus","mancus", "mutilus" ed anche "debilis", nel
nostro dialetto di venti secoli fa si diceva brevemente
"ciung". Fra i tantissimi esempi adducibili alquanto interessante mi sembra poi l'altra sovrapposizione linguistica, fra i
due idiomi, che, esprimendo l'azione del "camminare, passeggiare", in romeno fa "pasì" e nel nostro dialetto "passià",
entrami derivanti (per contrazione) dall'espressione dialettale latina "passu ire" ("andare a piedi"). Altro che gli asettici
verbi "ire" e "deambulare" allora usati a Roma! Curioso ed
interessante è poi il verbo romeno "muia" (inzuppare,
ammollare) cui corrisponde sorprendentemente nel dialetto
parlato nelle zone interne della Calabria settentrionale il
verbo "mujjhia" (bagnare), entrambi derivanti dal latino
"mugilis" (usato col significato traslato di "bagnato, ammollato" nel latino parlato di allora per evidente associazione
col significato proprio di "muggine, pesce"). E che dire poi
del nostro tipico piatto locale della "pasta e fagioli" (in dialetto "past e fasul") che anche in Romania fa (perfino nelle
sfumature di pronuncia) ugualmente "pàsta fasole" (dal
latino "pastus" e "phaselus"). Per restare poi proprio alle
sfumature di pronuncia, interessante è - ad esempio - la
perfetta identità linguistica del vocabolo "sapone" che, in
derivazione dal latino "sapo, saponis", fa in entrambe i
due idiomi "sapùn" (con la u molto stretta). E parimenti
interessante si presenta il caso del verbo romeno "aranjà"
(sistemare, addobbare, aggiustare) pienamente corrispondente - per composizione ortografica, pronuncia e significato - al nostro "arranjà", entrambi derivanti dal latino "ad
agere" (adattare, disporre, ordinare). Piuttosto simpatica mi
sembra poi la circostanza che la sorte, la fortuna, si indichino notoriamente nel nostro più vero dialetto con l'espressione (quasi idiomatica) "a sciorta", alquanto simile a
quella romena ("soarta"), entrambi derivanti dal latino
"sors" (sorte, destino). Ancora, la nostra famosa espressione dialettale di rimanere "all'urma", indicante la circostanza di restare fuori da una certa situazione, trova piena
corrispondenza linguistica nel vocabolo romeno "urma" che
significa "avanzo", "alla fine", entrambi derivanti dall'antica espressione latina "in umbra" (che significando propriamente "in solitudine", "in disparte", ben rendeva per
traslazione anche quel significato). Per la verità le tracce di
quell'antico dialetto latino parlato intorno al I-III secolo nell'Italia meridionale (e quindi dai coloni romani che per circa
duecentocinquanta anni frequentarono la Dacia) sono
parecchie, sia nell'attuale dialetto del Sinus sia nell'odierna
terra di Romania. Tantissimi sarebbero ancora gli esempi :
alcuni val la pena di citarli ancora. Si pensi, ad esempio, al
verbo "uscire" che qui da noi fa notoriamente "jesc' " ed
in lingua romena "jesi", pronunciati entrambi nella terminazione finale con lo stesso suono fonetico di "sci" italiano ed
entrambi derivanti dal latino "exeo", con pronuncia "ecseo"
poi corrottasi prima in "jecseo" e poi in "jesc' ". Oppure la
preposizione semplice "con" che in tutti e due i suddetti
idiomi fa "cu", entrambi derivante dal latino "cum" contrattosi in quel comune idioma del I-III secolo in "cu" per la
caduta della "m" finale. O invece l'avverbio "come" il quale,
sia nel nostro dialetto che in lingua romena, fa "cum' ", in
evidente derivazione contratta dal latino "quomodo", trasformatosi per via fonetica in "qu(o)m(odo)", cioè "qum"
pronunciato con la "u" lunga e la labiale "m" appena accennata. Interessante mi sembra poi la trasformazione, in
entrambi gli idiomi, della preposizione latina "supra" (sopra)
che in Romeno fa "asupra" e nel nostro dialetto "assupra".
Ancora il vocabolo "rovina" che in entrambi gli idiomi fa,
perfettamente alla latina, "ruina". Oppure "fratello" che da
noi fa "frat' ed in Romania "frate", entrambi derivanti - per
contrazione - dal latino "frater". Interessante è poi la singolare vicenda glottologica del vocabolo italiano "baffi, che qui
da noi fa in dialetto "mustazz' " ed in Romania "mustati" (con
la sillaba finale "ti" pronunciata "zi" !). Infatti i baffi, mentre
nel latino di Roma venivano genericamente detti "pili", nel
meridione d'Italia venivano invece specificamente detti
"mustacei" (che significava propriamente "mastacciuoli" od
anche "cosa da poco", "cosa inutile, frivola"). Ed infatti nel
mondo greco/romano la moda di portare i baffi non era
molto diffusa ed apprezzata (perché considerata frivola),
perfino fra la maggior parte di coloro che portavano la
barba, come si evince dalla ritrattistica antica. Sorprendente
è poi l'altra espressione idiomatica "mai lung", identica nel
nostro dialetto e nella lingua romena, indicante un uomo di
maggiore statura (rispetto alla
ordinaria normalità), derivante
dall'impiego congiunto delle
parole latine "maius" ("di più")
e "longus" ("lungo"). Cosa,
questa, davvero singolare se si
considera che in latino l'uomo
di alta statura si diceva "procerus" o "magna statura" e quello
di statura enorme "ingentis
staturae homo". Un modo
di parlare quindi, quello di duemila anni fa (e di oggi) sia nel Sinus che in Romania, saldamente fondato sulla lingua latina, ma da essa distinto.
Ritengo perciò che, di fronte ad una tal convergenza linguistica fra due idiomi - i quali, per i motivi sopra evidenziati,
sono stati molto probabilmente entrambi protetti (seppur fra
le inevitabili trasformazioni interne) da significative corruzioni linguistiche rispetto a quello stesso dialetto latino originariamente parlato in entrambi i rispettivi territori di pertinenza
-, sia legittimo e ragionevole pensare che nel nostro Sinus,
così come nell'antico territorio romeno della Dacia, si parlasse allora una stessa lingua (piuttosto diversa da quella
parlata nell'antica Roma) di cui sono rimasti molteplici echi
nelle lingue oggi parlate nei suddetti due territori. A tal proposito alquanto sintomatica è anche la vicenda linguistica
del vocabolo "lucertola" che, mentre in Roma si diceva
"lacerta", "lacertus" od anche "certus", nel nostro
dialetto di allora doveva invece dirsi all'incirca "suprimula"
(da "supra rimula", che significa "sopra la fessura"), per
associazione all'abitudine delle lucertole di circolare in vicinanza ed all'interno delle fessure litiche e murarie. Da cui
sono poi derivati parallelamente il nostro "suriglia"
("su(p)ri(mu)la") ed il romeno "sopirla" (pronuncia : "sciopirla"). Resta perciò a noi l'imprtante compito di salvare e tramandare il nostro idioma locale, non solo perché vivo
retaggio di quell'antico dialetto, quanto anche perché - intriso com'è qua e là anche di tante meravigliose influenze
greche costituisce una rara preziosità linguistica. Ringrazio
la signora Corina Perianu di Galati per la collaborazione
offertami
nelle
ricerche
sulla
lingua romena.
Nelle foto reperti archeologici di Laos in
Santa Maria del Cedro. Foto di Marcello Oliani
pag.
6
l’olmo
n. 70 Giugno 2008
Di poeti, di arte e di cose nostrane
INGANNI
QUAN D O E R AVA M O B E AT
di Ugo Grimaldi
(1965-2007)
Negli inganni
di ieri
ritrovo le illusioni
dell’oggi. Nei tuoi occhi
hai cielo e mare.
Riscopro gli inganni
E’ il 23 gennaio del 1972 e “ Le Quintessenze” il gruppo beat di
Diamante è in tournè. Nella foto musicisti ,accompagnatori e tecnici durante
una pausa pranzo. Da sinistra in piedi Francesco Bianco e Mario Sollazzo.
Seduti da sinistra Ninì De Luna(tastiere), Filippo Magurno ( voce e chitarra), Francesco Cirillo (batteria), Biagio Bianco, Michele Bartalotta (chitarra basso), Alfonso Esposito( chitarra) , Gino Perrone e Luigi Maiolino.
passati.
ma il tuo ricordo
risveglia il mio cuore
assopito.
Festa per i 50 anni di matrimonio
Festa grande per i 50 anni di
matrimonio di Giuseppe Presta,
detto Paoluccio e Arcella Maria.
E aggiungiamo nemmeno li
dimostrano, felicemente sposati
a Diamante dal 30 aprile del
1958 . Felicissimi i figli Carmelo,
Mariano, Anna e Vittorio.
PER RICEVERE L’OLM O FUORI DIAMANTE
BASTA ABBONARSI. VERSAMENTO DI € 12
SU CC/N. 112576898 Intestato a: Comune di Diamante- Servizio di tesorieriaCausale: Abbonamento OL MO. Trovi l’Olmo anche on line
su : www.diamantesi.it ; www.vividiamante.com ;
www.cirellapoint.it
L’OLM O sul wap su www.vividiamante.com/wap. Su www.vividiamante.com da
oggi è possibile vedere, ricercare e commentare i video YouTube della città di
Diamante. Per ricevere L’OLMO in PDF direttamente nella tua posta elettronica
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A Diamante si mangia così
Le ricette di Lilì Genovese
"Piccolini" con zucchine e gamberetti
Ingr. Per 4 o 5 persone:300 gr. di "mini fusilli" o "mini
pennette" (Piccolini, Barilla)-
2 o 3 zucchine-500 gr. di
gamberetti freschi -
4 o 5 pomodorini perini-qualche
rametto di prezzemolo-un po' di cipolla -olio extra vergine
d'oliva -sale e pepe q.b.
Procedimento: Tagliate le zucchine a dadini, sgusciate i
gamberetti e metteteli entrambi a soffriggere con l'olio ed
un po' di cipolla tagliata finemente. Dopo circa cinque minuti
aggiungete i pomodorini a pezzi ed il prezzemolo sminuzzato. Cuocete per una decina di minuti, salando e pepando a
piacere. Nel frattempo cuocete la pasta al dente, scolatela,
e ripassatela in padella con le zucchine ed i gamberetti
precedentemente preparati, aiutandovi, se risultasse poco
umida, con un po' di acqua di cottura della pasta. Servite
subito.
Carciofi strapazzati
Ingr. Per 4 o 5 persone: - 500 gr. di carciofi freschi
piccoli - 4 uova - olio extra vergine d'oliva -sale e pepe q.b.
Procedimento: Eliminate dai carciofi le foglie dure, conservando solo il cuore. Tagliateli a fette e fateli soffriggere
con l'olio, in una padella antiaderente, per circa dieci minuti.
Aggiustate di sale e quando sono ben cotti rompetevi sopra
le uova. Strapazzate il tutto nella padella, come un pasticcio,
facendo cuocere per pochi minuti. Servitelo caldo, ma è
buono anche freddo.
L'ABBRACCIO FRATERNO AL NOSTRO
(PER SEMPRE)
ANGELO PROTETTORE.
Non possiamo dedicargli un saluto che ultimo possa dirsi. Neanche il pensiero più intimo e personale
sará sufficiente a fargli capire che soltanto la sua terrena presenza fisica potrebbe colmare l'oceano
di lacrime che abbiamo versato in questi giorni, e far sparire il tremendo incubo nel quale ci ha scaraventati la sua improvvisa scomparsa. Ma tutto ciò é contro natura. Per i credenti, contro quella legge
divina che lo ha chiamato prematuramente, e per tutti, contro la legge degli uomini in mezzo ai quali
ha vissuto e che oggi si sentono frustrati.Questo nero su bianco, a noi, che siamo orgogliosi essere
stati i suoi confidenti, i suoi stretti compagni di vita, di certo non puó bastare. A Cristian dobbiamo
rivolgerci come lui ha sempre fatto con tutti noi, e cioé attraverso un continuo tu-per-tu. Un dialogo
al naturale, parole semplici che arrivano dritte al cuore e alla verità delle cose, gesti senza artefatti
decorati dalla schiettezza che (bastava vederlo arrivare e aprire bocca) sapeva emanare. Non credo
ci sia persona che possa dirsi non colpita per la sua perdita, tutti ci riteniamo inconsolabili a questo
punto. Noi nondimeno, non vogliamo sentirci speciali, come un'eccezione fuori luogo. Perché proprio
cosí ha condotto fino all'ultimo la sua vita, elevando ogni singolo essere umano alla pari e regalando
a tutti un sorriso, una chiacchierata, una simpatica battuta. Abile giocoliere pronto a farsi in quattro
quando c'era bisogno, e pure quando il caso non lo richiedesse il suo appoggio non si faceva aspettare, il suo conforto sempre all'erta. Se ne usciva sempre con una delle sue; la traccia che lasciava
non dava adito a dubbi su chi fosse l'artefice. Era Ago, naturalmente! Cristian é morto sul lavoro. Quel
lavoro che da sempre era il suo pallino fisso, ricerca fine a sé stessa, ma non solo, ideale da costruire
giorno per giorno, col sudore della fronte e l'umiltà nell'accontentarsi per forza di cose. Cristian, il
lavoro quasi lo idolatrava, come se rappresentasse il primo e l'ultimo dei suoi pensieri. Ma il lavoro
"fatt bbun", onesto, responsabile e senza intoppi. Questo, ai nostri occhi, nell'era dei soldi facili,
della lassatezza e del "Eh sí, Dio ci pensa, duman' poi si vida..." lo rendeva un eroe senza
eguali e senza tempo. Lui no, non poteva permettersi che questo tempo corresse e non portasse la
sua firma. E allora lo vedi di qua, poi di lá con un altro manifesto ed un altro progetto, senza il dono
dell'ubiquità ma attraverso mille veroniche ogni giorno. Il nostro instancabile "rutillo" senza freni.
Ago é anche la nostra generazione. Sotto sotto, anche se mai apertamente, ne abbiamo invidiato la
tenacia, la sua strenua volontà nel restare al paese, da Diamante era inamovibile. Ecco, di nuovo,
l'eroe senza tempo e senza macchia, e chiamare questo un rapporto viscerale é dir poco . Cristian,
quanti ne avrai visti di vagoni stracolmi di giovani sdradicati per moda o per disgusto, a percorrere
distanze per costruirsi un nuovo avvenire. "La mia vita é qui" ci ripeteva con la sua inimitabile caricatura. Apriva le braccia a piú non posso, come a venderci (a noi diamantesi) la bellezza e la ricchezza
di tutto ció che la visuale riusciva ad abbracciare: il mare infinito, il lungomare ed i monti retrostanti, il
borgo a picco sul mare, il caratteristico vociare dei paesani. Era un messaggio tra le righe il suo, un
incitamento a rimanere e lottare insieme, anche se mai te lo avrebbe rinfacciato, mai ne sarebbe stata
una colpa. Lui, a Diamante, era nato e aveva giurato eterna fedeltà: era una domanda dalla ovvia
risposta. Anche quando gli anni correvano a suon battuto, anche quando le estati si avvicendavano
accorciandosi passo a passo, tra le sue smorfie e maledizioni. Anche quando si rimaneva in pochi, e
le giornate sembravano interminabili film giá visti, e quando si sentí pronto a partire per Bologna pieno
di speranze per far presto ritorno a Diamante più contento di prima, come se decenni fossero passati
ma finalmente l'emigrante adulto ritornava al grembo della terra natía, malgrado le pagine buie della
gioventú. Ci ricorderemo di te , Cristian. Non penserai mica potremo mai smettere di farlo? Di te, e la
tua genialitá nel saperti sempre arrangiare e fare in modo che nulla mancasse a chi realmente stimavi,
ti viveva accanto o stesse peggio. Di te, e la tua innapagabile generositá e responsabilitá, che ha fatto
di te un uomo esemplare dentro e fuori, il cavalier cortese di tutti noi. Di te, la tua comicitá naturale,
che unita al carattere solare e attento ti faceva amato e benvoluto ovunque andassi. Di te, le tue insicurezze e paure, la tua testardaggine, i tuoi encomiabili ideali, la tua fede impenetrabile, tutti i nostri
viaggi e le scampagnate, le nostre notti brave e quelle in spiaggia alla luce dei faló ("Iam oi Brú,
sunall di cchiú stu c. di tambur..."). Per il rispetto che mostravi verso ogni nostra decisione, per
il mare di domande che ci affibbiavi aspettando la risposta che tu volevi, per il tuo chiedere perdono
sempre ed in anticipo, per il tuo saperti rivedere negli sbagli senza presunzione ma con modestia,
per la tua dolce malizia velata d'ingenua innocenza. Per il tuo essere telegrafico, anche fin troppo,
talvolta indecifrabile, talaltra un fiume in piena che ascoltavamo deliziosamente, soprattutto quando
cercavi d'irritarti e tornare a rilassarti sdrammatizzando con la tua arte d'innato sarcasmo . Il vuoto
é davvero enorme Ago (come ci dicevi sempre scherzando? "Mamma-mia-comme-ssto!!!"). E
se ancora qualcuno di noi non ha smesso di chiedersi perché ci hai abbandonati, stiamo poco a poco
asciugando le lacrime, e non importa se altre ne cadranno ancora, i nostri visi non saranno piú scavati
dal pianto. Si illumineranno, stanne certo, grazie alla fierezza dell'averti avuto accanto. Gonfieremo il
petto, e a testa alta testimonieremo di averti avuto fratello in mezzo ai fratelli, di essere entrato nelle
nostre vite come tu solo sapevi fare, di avercele arricchito col calore del tuo cuore da gigante. Tu, che
ci hai insegnato a barattare i nostri biasimi, le futili preoccupazioni e le ingorde pretese all'esistenza
con l'umiltá, i sacrifici e la bontá gratuita e onnipresente. Ci uniamo al cordoglio di mamma Alfreda,
di Nicola e Franco, di tutti i cari e coloro che dentro e fuori Diamante lo hanno apprezzato. Non ci
stancheremo mai di esservi vicini con il rispetto che vostro figlio, vostro fratello, il vostro compagno e
concittadino ha sempre ostentato in ogni suo comportamento. A noi, i suoi amici afflitti, i suoi compagni di vita, non ci resta che guardare avanti e proiettarci verso il domani all'insegna dei valori che ci
ha fatto capire contassero ancora. Un dovere, un piacere e una missione sará tenerlo vivo al nostro
fianco nel ricordo del passato vissuto insieme, nella sofferenza del presente che ci strappa via il cuore,
e nella fratellanza che ci ha lasciati come ereditá da custodire nel futuro, a denti stretti. Se qualcuno
crede o meno negli angeli o nelle anime buone, é questo il momento di guardarlo fisso nei suoi grandi
occhi verdi, chiudere i nostri, dedicargli un grande sorriso cercando di abbracciarlo. Ci ricambierai
di sicuro, Cristian, e aspetteremo giorno dopo giorno, anno dopo anno, il segno della tua presenza
benefica. Conterai sempre quando saremo fermi ad un bivio e avremo bisogno del consiglio del nostro
fratello che giá sa che strada percorrere.
SEI VIVO DENTRO DI NOI, PIÚ VIVO CHE MAI.
I TUOI AMICI VINCENZO, JOSÉ, FRANCESCO, LORENZO, MIRELLA,
ARMANDO, GIOVANNI, ROBERTO, DAVIDE, GIULIANO, ALDO, PASQUALE E
MOLTI, MOLTI ALTRI.
n. 70 Giugno 2008
The Legend: ....ognuno
di noi sta raccontando un
episodio vissuto con te....
vorrei raccontare anche il
mio per far capire ancora di
più, quanto davvero ci tenevi
al lavoro ed a farlo come si
deve......L'estate scorsa ti
presentasti da me al parco,
con un manifesto del comune.... "ORE' ADDUV U PUZ
MITT STU MANIFEST" ?
Ago mittill adduv vu tu ! E
NON ORE' VIN VIDA TU,
CAJA MITT BUN CA SI
PASSA ERNEST E NON U
VIDA, SA PIGLIA CU MIA !
Io preso dal lavoro continuavo a dargli poca retta, ma
Cristian stette lì ad aspettarmi con la sua solita pazienza.... JA', MO COSI' STA BUN, ACCUSSI' ERNEST
JE' CUNTENT......non hai idea come vorrei vederti arrivare oggi al parco con i
tuoi soliti manifesti ed il tuo solito sorriso, e stare lì a chiacchierare ore..........ci
mancherai tanto Ago !!!52
Gimmy85:Ciao Cristian... Grazie alla tua simpatia ed alla tua gentilezza ti
sei conquistato un posto nei nostri cuori.
maha: ... Sono anch'io molto vicino a tutti voi, amici del portale, e ai familiari
di Cristian, in questo momento di grande dolore. La morte, soprattutto quella di
un giovane, ci diminuisce e ci fa sentire affettivamente più poveri...
brazzo:l'ho saputo qualche ora fa' e d'allora ho un nodo alla gola, l'ultima
volta che ti ho visto a natale al presepe abbiamo parlato 2 ore e tu come sempre mi hai detto 'tu si precis ci tin a cert cos' . eri una delle poche persone che
mi faceva piacere incontrare NON TI DIMENTICHERO'
naidi: CIAO CRISTIAN NEL RILEGGERE I COMMENTI DI CHI TI E'
STATO PIU' VICINO E DI CHI , COME ME, HA AVUTO LA POSSIBILITA' DI
CONOSCERTI MI RENDO SEMPRE PIU' CONTO DI QUANTO MANCHERAI
A TUTTI NOI, NESSUNO ESCLUSO! PREGA PER NOI DA LASSU' CRI'!
CON AFFETTO...CIAO58
oblina 20: ...la vita x qnt possa essere bella...è cosi ingiusta meschina
ipocrita...da portar via persone ke proprio nn s meritano d dire FINE così
velocemente!senza poter dire un qlk...nulla nulla d tt ciò!...Crì riposa in pace...
m mankerai da morire...60
ernesto: Un grande uomo... Io non ho avuto modo di conoscerti...Della tua
famiglia conosco solo tuo fratello Nicola...In paese dicono e diranno x sempre
ke sei un bravissimo ragazzo,un grande lavoratore e sopratutto simpaticissimo...e pensare ke al giro d'Italia tu mi avevi dato il volantino per la festa ke
riccorreva oggi...mah,alcune volte la vita è crudele...Addio CHRISTIAN...
VINCENZO.MARRA: ... Maramia, Cri, non ci vedremo più, non fissieremo
più frà di noi... xkèè??? OVUNQUE E COMUNQUE, TUTTO DIAMANTE TI
VORRA' X SEMPRE BENE!
BGJ83:nn è giusto che ci hai lasciato così presto...sarai sempre vivo in noi...
addio caro Cristian... anche se ancora non mi sembra vero che non ti vedrò
più...
grazia: Senza parole Anche se ti conoscevo poco ho potuto capire la persona che eri....la vita alle volte è troppo strana!!!!!!
Non ci sono parole per descrivere... Addio CHRISTIAN!!!
Franco Maiolino:Christian Con te ho conosciuto lo spaccato di una
generazione troppo lontana dalla mia e anche da quella dei miei figli. Anche
se per breve tempo, attraverso te , ho conosciuto vivacità e disagi, problemi
e potenzialità di tanti giovani come te. Con te ho capito , che anche in questo
pigro e apatico paese si può e si deve tentare di fare qualcosa. Eri un ragazzo
speciale. Il sorriso che c'hai lasciato è la sintesi di quello che eri: tenerezza ,
ironia e ingegno. Ti ho voluto bene...e tu lo sai
Ada De Rosa: Gli amici sono come le stelle, alcune si spengono, altre continuano a brillare in eterno, come te, lassù fra le braccia della Mamma Celeste.
Mi mancheranno tanto la tua semplicità, la tua bontà, la tua voce, il tuo sorriso, la tua contagiosa simpatia, le tue continue telefonate, le tue interminabili
confidenze, i tuoi mille dilemmi, ma resterai sempre vivo nel mio cuore, nei
miei ricordi più belli e più cari. Diamante ha perso uno dei suoi figli migliori ed
ad una delle tante domande (forse proprio l’ultima) che mi facevi, quando,con
la tua solita spontaneità, mi chiedevi dei consigli, ti rispondo ancora una volta:
“Sì, Cristian, tutti ti vogliono bene e nessuno può fare a meno di te. Sei insostituibile!” Ciao Cristian
esterymena:non lo conoscevo..ma il dolore per la morte di un giovane è
sempre lancinante..specie se si è madri
Todos Locos:.....eri un mio caro amico e non ci sono parole x descrivere
il vuoto che hai lasciato dentro di me....la vita è stata crudele con te e non lo
meritavi....non ti dimenticherò mai AGO....resterai x sempre nel mio cuore.....TI
VOGLIO BENE...!!!
dafne: ciao christian resterai sempre nei nostri cuori ricordero' sempre quando venivi a portare i manifesti al negozio sempre con il tuo sorriso CIAO AGO
Mirco: CIAO AGO hai lasciato questa vita di merda, spero solo ke dopo
la morte qualcosa esista............... perkè da quel poco ke ti conoscevo tu ti
meritavi di più.............ci hai lasciato troppo presto nn ti dimentikerò .......Ciao
Cristian
rum68: La vita è stata troppo BREVE per un ragazzo semplice e onesto
come te...Rimmarai per sempre nel mio cuore.
Tuo fratello u' Bagnin...
PUSKASLa perdita di un caro amico e' un dolore inestimabile, orgoglioso di
averti conosciuto e per avermi fatto passare momenti felici e divertenti. La tua
spontaneita' ed il tuo sorriso resteranno per sempre impressi nella mia mente
e cosi' che ti ricordero' per tutta la vita. Resterai per sempre nel mio cuore,
caro amico mio.
Ghastone: ciao Crì... Mah... oggi sul lungomare con Giuseppe parlavamo
di te... ancora non abbiamo realizzato... è difficile pensare che tu non ci sia
più... pensavo alla serata, quando tu ci eri venuto a salutare...mah... è difficile
accettarlo...
Ti raccomando in cielo non metterti a fare i lavoretti... risolvi qualche dilemma
per noi... cerca almeno di risolvere quello che sta struggendo tutta la comunità
diamantese...
Ciao Crì...
elisa: A CRISTIAN
NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE IL DOLORE CHE O PROVATO,
E PROVO NELL'AVERTI VISTO PER L'ULTIMA VOLTA E NON ESSERE
RIUSCITA,A FARE NULLA PER POTERTI RIABBRACCIARE ANCORA UNA
VOLTA E VEDERTI SORRIDERE COME ERI SOLITO FARE.PORTERO'
l’olmo
SEMPRE CON ME IL RICORDO DI TE E MI AUGURO CHE MIO FIGLIO
POSSA UN DOMANI RIVEDERE IN TE UN ESEMPIO DI VITA DA SEGUIRE
E STIMARE.NON POTRO' MAI DIMENTICARTI SEI STATO E SARAI
SEMPRE UN AMICO UN FRATELLO, ED UN FIGLIO CHE MEGLIO NON
SI POTEVA DESIDERARE. MI MANCHERAI DA MORIRE......................
SARA'DURA CRI MA LO SO, CHE ANCHE QUESTA VOLTA SARAI TU A
TROVARE IL MODO DI CONSOLARCI.TI VOGLIO INFINITAMENTE BENE
ELISA.
TuttoWow!: Ciao Ago..Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero...ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo
famoso amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e
i tuoi "à capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò
iniziare ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà
per sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il paradiso è un luogo di riposo... ...Ciao AGO...78
DJANGO:ciao ciao amico, le parole sono inutili, ma ora che puoi anche
ascoltare i pensieri sai quello che tutti stanno provando.
civinz: solo oggi trovo il coraggio per scrivere il mio piccolo,innocuo e imbarazzante messaggio........ che dire........
non ci sono parole quindi mi unisco al coro di tutti voi....
forza metro notte, forza nicola, e forza ad una madre che aimè dovra trovare il
coraggio di andare avanti....
un addio ad un amico di tutti,un addio ad AGO.......
Piera Trifilio Vanni : A pochissimi giorni dalla scomparsa del caro
Cristian, mi viene spontaneo ricordarlo.
Ragazzo dal cuore d'oro. Amico di tutti che ha vissuto la sua breve vita nella
sincerità, nella bontà, sorridendo a tutti quelli che incontrava sul suo cammino.
Ricordo Cristian felicissimo e sorridente alla festa di Natale al Museo DAC
dove ebbe un riconoscimento per la collaborazione data e fu applaudito da
tutti, anzi per meglio dire ebbe una standing ovation.
Lo ricordo sorridente quando entrava nel mio negozio per fare le fotocopie o
anche solo per salutarci.
Cristian non si potrà dimenticare, Diamante ha perduto un grande fratello, un
amico leale, un ragazzo che dava sempre il meglio di sé, disponibile con tutti.
Un pensiero affettuoso va alla cara mamma Alfreda che vive il suo dolore con
compostezza e grande dignità, con la sicurezza che Cristian le darà conforto
dal Paradiso dove ora certamente si trova. Anche a Nicola ed a Franco rivolgo
il mio pensiero e voglio dire a loro di non disperare perché hanno un angelo in
cielo che non li lascerà mai soli.
Ciao Cristian!
TuttoWow!: Ciao Ago...
Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto
accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero...
ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo famoso
amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e i tuoi "à
capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò iniziare
ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà per
sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il
paradiso è un luogo di riposo...
ChiaraGraziaDeboraLetizia: dalle tue bionde preferite
cri, non dimenticheremo mai quando a Natale ci hai regalato la Bibbia..perche'...perche'...dovevi venire a casa a bere il caffe'...ti ho sognato e nel sogno
eri felice.. ti vogliamo bene..
Salvatore Ricca: Addio ragazzo semplice e umile
Ciao e addio per sempre da questa vita terrena Cristian. Sono fiero soltanto
di una cosa, avermi preso un caffè insieme a te al bar Beautiful l'ultimo giorno
prima che succedeva il tuo tragico destino, mi hai ringraziato 7 volte consecutivamente appoggiando la tua mano sulla mia spalla, tutto questo per dimo-
strare la tua semplice e speciale pernonalità e quella disponibilità d'animo che
ti contraddistingueva da tutti gli altri. Ciao angelo proteggi tutti noi............
Cantantessacalabrese: Addio Cristian Oggi a scuola ho parlato di te ai
miei alunni e a stento sono riuscita a trattenere le lacrime. Eri proprio un bravo
ragazzo Cristian. Non riesco a credere che tu non sia più di questo mondo,
non so proprio se riuscirò a guardarti in quella bara. Vorrei ricordarti col sorriso
che avevi l'ultima volta che ci siamo visti qualche giorno fa, in piazza, mentre
parlavamo del giro d'Italia. Addio Cristian, sii felice.
margot: ... E' da sabato mattina che ci penso ogni momento...Non avrei mai
voluto rispondere a quella telefonata!
Una persona speciale che ho conosciuto forse troppo tardi ma che terrò sempre nel mio cuore! E' strano pensare che qualche tempo fa era "quello che
mi fissa sempre" ed ora quello sguardo non potrò più incrociarlo per le vie di
Diamante.. Sento un'incredibile stretta al cuore. Pensavo di essere più forte...
ma a certe cose è impossibile abituarcisi! Il mio pensiero è tutto per te
ciao cristian ... ti ricordi a Lamezia con il cembalo tu ti eri incavolato nero
però poi, con il tuo e sorriso e la tua gentilezza me l'hai restituito dicendomi
(mò nn nu sunan ciù m'fa mal' capa)...
poi nel pulman cantammo e ballammo senza fermarci un pò...
ora che ti vedo lì fermo un pò bianco ma bellissimo mi accorgo ke nn ti avrò
più con me, ke nn skerzeremo più...
ma sò xcerto ke tu srai sempre al mio fianco e nn mi abbandonerai mai arrivederci cristian...
margaus: A Cristian
Quante domande ci affollano la testa in questi giorni di grande dolore. Oggi è il
primo giorno del tempo che ci resta.
Un giorno buono per incominciare. Quante persone ci sono passate già da
quest'incrocio pieno di domande...milioni di milioni da qui all'eternità, ma la
pag.3
risposta non è mai abbastanza grande per riempire il vuoto che ci manca...
Vorremmo spingerci un poco più al di là, dove il fuoco che ci unisce fa brillare
tutta la realtà... lì,dove la verità non appassisce... Insegna ancora una volta tu
a noi giovani mercanti d'immaginazione, che non servono grandi ali per spiccare il volo....ma solo un grande cuore ... Un abbraccio infinito..
gli amici di Officina Creativa
stella: grazie sono contenta di averti conosciuto, perchè mi hai regalato
allegria, ogni volta che ti ho incontrato...grazie per tutti gli inviti che mi hai
portato, per il sorriso e per la simpatia con cui lo facevi...grazie per le battute
scherzose che qualche volta ci siamo scambiati... te le ricordi, eh Cristian, le
risate che ci siamo fatti, qualche anno fa, per una vicenda che ti riguardava?..
non dimenticherò mai la tua gentilezza,la tua dolcezza...grazie, davvero, per
avermi concesso il privilegio di poter dire che c'ero anche io nella grande cerchia di persone che ha potuto apprezzare la tua sensibilità...volerti bene era
facile...difficile è oggi pensare che non ci sarà più l'occasione perchè tu bussi
alla mia porta o perchè ci salutiamo per strada , se non nei miei ricordi...ciao
caro, tenero, affettuoso, indimenticabile ragazzo...
mark8: ... Ciao Ago,ho persoil mio Gancio,amico collaboratore,sostenitore
eri tutto.Ne abbiamo fatto tanti di lavori insieme,peperoncino per diversi
anni,hotel Diamante ancor di più,e manifesti quanti ne abbiamo messi insieme.
mi mancherai da morire Gancio anche se ti incazzavi quanto ti chiamavo
così,ma per me resti sempre il mio Gancio che ci univa nei lavori di tutti i
giorni,e dove lo trovo un altro Gancio come te...ciao amico mio mi mancherai
sempre ti voglio bene ciao Gancio...
Daniela Marra: facciamo rivivere in noi Cristian .
Ho letto ed ascoltato tanti episodi, ed anch'io oggi voglio raccontarvene uno,
per dimostrare ancora una volta come Cristian affrontava la vita e le difficoltà
più o meno importanti che gli si presentavano. Appena sposata vivevo sopra
l'Eden bar, una mattina d'estate, io ancora sposina fresca, stendo fuori il balcone il mio bel bucato, ovviamente nuovo di corredo! Ma non avevo fatto caso
che lassù qualcuno ridipingeva di un bel nero denso e brillante, una ringhiera.
Al momento di rientrare le lenzuola e la biancheria BIANCA, mi accorgo che
tutto era disseminato di pois nerissimi! Ommioddio...ero furiosa! Alzo gli occhi
e vedo soltanto questa ringhiera splendente e nerissima più delle altre. Allora
chiedo alla proprietaria se qualcuno avesse usato vernice e lei mi risponde
serena che Cristian aveva appena finito di ridipingerle ben bene la ringhiera,
senza preoccuparsi di mettere alcuna protezione dal momento che sotto
c'erano dei panni stesi. Inutile dire che avevo una gran voglia di cantargliene
quattro, (oggi felice per non averlo fatto!) ma per giorni non riuscii a vederlo.
Dopo un pò chiesi a Pino se lo avesse incontrato e lui mi risponde: "Si l'ho
incontarto e gli ho racconatato il fatto ma lui si è fatto una bella risata...Danie'..
e che gli volevo dire più!" Ecco questo era Cristian, era come se mi avesse
voluto dire " Ma che sarà mai un pò di vernice sulle lenzuola....ci sono cose
molte più gravi nella vita...facciamoci una bella risata sopra!" In effetti aveva
ragione, cos'è davvero la vita se tutto può finire così? E lui di risate ne ha fatto
il pieno, non ci crederete, ma quando lo ricordo, l'immagine è proprio quella
della foto qui sopra, ( nel sito Diamantesi ndr ) sempre sorridente....
marisa maiolino Non riesco a non dire una parola per te, sei stato grande
. Grazie al tuo affiancamento costante e attraverso il tuo operato, hai permesso la realizzazione di tante cose. In questo anno ho avuto modo di verificare
e mettere in pratica la tua genialità.
Sembravi una mia scoperta è invece ho potuto constatare che eri già conosciuto da tutti e tutti ti apprezzavano e ti volevano bene, per la tua grande
disponibilità, per il tuo impegno, per la tua precisione, per la tua bontà, per la
tua grande fede, per il tuo sorriso sempre dipinto sul viso.
Rimarrai una figura esemplare e ideale per tutti, in particolare per i nostri
giovani, i quali smarriti, hanno preso coscienza di nuovi valori, in una società
caotica, frenetica, violenta dove spesso l'assenza di uno scopo nella vita si
può tradurre in una sensazione di vuoto esistenziale, di noia , di apatia , di
senso di inutilità. Tu invece hai orientato la tua vita verso obiettivi che volevi
raggiungere gradatamente , attraverso il tuo impegno e la tua ricerca continua
. Per nessun'altro, si è riscontrato in Diamante , tanta condivisione e tanto
dolore.Ci manchi Cristian!
pag.
4
l’olmo
Tr a c a l c i o , s c u o l a e a m a r c o r d
LA SCO M M ESSA CON L ' ONOREVOLE
di Ciro R.Cosenza
n. 70 Giugno 2008
La Legambiente
a Diamante incontra il sindaco e
la cittadinanza
n. 70 Giugno 2008
L’Olmo dei ragazzi
La scuola che ci piace
Voglio dedicare questo articolo a quei nostri ragazzi, che frequentano le prime
classi delle superiori, e dir loro che ci si può divertire, anche a scuola e senza
far danni e senza delinquere. Nell'anno scolastico 1953-54, frequentavo la quinta
ginnasiale, quando arrivò nella mia classe, un nuovo compagno, il quale venne a
sedersi, accanto a me, nello stesso banco, uno di quegli enormi banchi di legno
di una volta, pesantissimi e lugubri come dei catafalchi. Erano neri, infatti, perché dovevano coprire le eventuali macchie d'inchiostro. Veniva da San Demetrio
Corone, dove viveva, era un ragazzino esile, un faccino pulito che, quando parlava,
e noi lo canzonavamo un po' per questo, tradiva le sue origini arbresch. Aveva zii
a Cetraro, ma il padre, don Turillo, pensò bene di metterlo in collegio dai Padri
Pallottino, per evitare ogni distrazione. Io mi domando e dico che distrazioni ci
potevano essere, allora, a Cetraro. Io con Cesarino legai subito, con un compagno
di banco si lega sempre. Quel ragazzo di allora, cari lettori, altro non è se non
Cesare Marini, per ben tre legislature senatore della Repubblica per il partito
socialista, ed oggi, eletto nelle ultimissime consultazioni, è andato alla Camera
dei Deputati, a rappresentare la Calabria con i democratici di Veltroni. Auguri!
Tornando alla vicenda, maturata nelle polverose aule del vecchio Ginnasio, dirò
subito che le nostre diatribe riguardavano, ovviamente, il campionato di calcio. Io
da sempre juventino e lui, guarda caso, interista, ma interista sfegatato. Tanto che
aveva fatto comprare, dal padre, una muta di maglie per la squadra del suo paese,
la Sandemetrese, nerazzurre ed era riuscito a farle comprare, dello stesso colore,
anche per la squadra dell'Istituto "Silvio Lopiano" dei PP. Pallottini. Quell'anno
per la vittoria finale sembrava una corsa a due proprio fra l'Inter, che aveva vinto lo
scudetto nella stagione precedente, e la mia Juventus. A far da terzo incomodo la
Fiorentina, che stava preparando lo squadrone che, di lì a qualche anno, avrebbe
dato ben nove titolari alla Nazionale. Parlo della coppia dei terzini Magnini e Cervato,
di Virgili, detto "Pecos Bill", di Montuori e di un certo Julinho, artista brasilero della
pelota. Però a campionato in corso, nel girone di ritorno, la Juve aveva ingaggiato
una mezzala sudamericana, certo Eduardo Ricagni, detto "ce", proveniente dall'Huracan di Buenos Aires. Costui in verità sembrava più un personaggio di una commedia cinematografica che un giocatore di calcio: bassino, calvo, con un po' di pancetta,
segnava tuttavia con estrema facilità. Giocava poco per la squadra, tanto da mandare
in bestia i senatori, in primo piano capitan Boniperti che, a fine anno pretese la sua
cessione, ma, segnava, ripeto, quasi a ogni partita. Si diceva che la Juventus partisse
con un goal di vantaggio. Forte di questo acquisto, avvicinandosi lo scontro al vertice,
che avrebbe deciso la corsa allo scudetto, provocai Cesarino: "Senti facciamo una
scommessa, se domenica vince la mia squadra tu sfili per tutto l'intervallo, attorno
la scuola, con un cartello con sopra scritto W LA JUVENTUS, se perde, sarò io
a farlo con un cartello con la scritta W L'INTER!""Ci sto!" Rispose Cesare. Una
stretta di mano suggellò il patto. Garanti i compagni vicini di banco, Alvaro Cristiani,
oggi dermatologo in quel di Scalea, Geppino Lanza, anche lui medico nella Capitale,
e Vittorio Eynard, che poi farà il preside nella Scuola Media a Cetraro. Sennonché,
malauguratamente per me, quella domenica, 4 aprile 1954, i bianconeri incapparono
in una di quelle sconfitte, destinate a rimanere nella storia e nella memoria dei tifosi:
l'Inter del portiere Giorgio Ghezzi, detto "il Kamikaze", di Benito Lorenzi, detto
"Veleno" e dei fuoriclasse stranieri Nyers e Skoglund, vinse per "6 a 0", o dico, signori
miei, sei a zero! Roba da infarto. Io ci rimasi malissimo, ma non pensai minimamente
alla scommessa persa. Cesare Marini stava in collegio, come mai, la sera della
domenica, avrebbe potuto procurarsi, il cartone, lo spago, la vernice e il pennello?
Quand'ecco che, l'indomani, al suono della campanella dell'intervallo, quel fetentone di Geppino, tira fuori il famigerato cartello con l'infamante scritta inneggiante ai
vincitori. Feci buon viso a cattiva sorte, tanto mi sarei rifatto negli anni a venire, e
anche con gl'interessi. Non si dice forse a Diamante, "Quando sei mazza batti
e quando sei incudine statti"? Bè…..allora ero incudine. Così, con il cartello
dietro la schiena, passeggiai per tutto l'intervallo, lungo il viale che fiancheggiava
il vecchio Ginnasio, con un codazzo di ragazzini delle prime classi, che mi veniva
dietro, mentre, dalle finestre, le ragazze, che trascorrevano l'intervallo separate dai
maschi, affacciate dai balconi delle loro classi, ridevano, tirandomi palline di carta.
Il tour calabrese di Legambiente, dopo le varie tappe in diverse
località della costa Jonica, ha toccato in questi giorni alcuni paesi del
versante tirrenico tra cui Belvedere Marittimo e San Nicola Arcella.Il
28 maggio scorso Legambiente è stata ospite del comune di Diamante
in un incontro-dibattito che ha visto al centro dell’attenzione le questioni della lottizzazione Pina Pin e della costruzione dell’albergo in
Largo Savonarola. Il sindaco Magorno ha parlato apertamente di uno
sviluppo urbanistico che ha aggredito letteralmente il territorio: “Pina
Pin e largo Savonarola sono la punta dell’iceberg di un’aggressione
al territorio frutto di una mancanza di programmazione”. La nostra
amministrazione – ha precisato Magorno - ha ereditato delle criticità
che solo un nuovo piano strutturale comunale può sanare alla luce
di una nuova sensibilità verso il patrimonio naturale e paesaggistico”.
Maggio, venerdì pomeriggio,caldo e sofferenza nello stare nei banchi. La prof. propone una lezione all’aperto e chi è più felice di noi ? ordinati, silenziosi, ci avviamo
sul lungomare: l’intento è osservare lo scempio fatto con le scritte sulle panchine e
sul pavimento, sui muri e quindi discuterne tra noi. Ad un tratto Emiliano vede su una
panchina uno zainetto che prontamente porta alla prof. Incuriositi lo apriamo e quale
meraviglia : soldi spicci e cartacei, carte di credito, telefonini di ultima generazione,
documenti, pen drive,occhiali da sole. Grande è la tentazione di dividere fra noi il
malloppo ma giustamente la prof. salta su tutte le furie. “Alt, basta scherzarci
su, sapete bene che compito di un onesto cittadino è consegnare
immediatamente tutto alle forze dell’ordine”. Noi capiamo immediatamente
la lezione e fra mugugni , sospiri e discussioni tra di noi, andiamo dai carabinieri a
consegnare il tesoro trovato. Al ritorno incontriamo due signori in grande agitazione;
chiedono a tutti se hanno trovato una borsa, subito noi ci facciamo avanti tranquillamente. Grande è stata la loro felicità, non sapevano cosa fare o dire per ringraziarci, ma
noi, anche con un pò di sussiego, abbiamo ribadito di aver fatto solo il nostro dovere.
L’indomani a scuola c’è stata recapitata una pianta di mandarino con un biglietto di
ringraziamento. Ed ecco ancora a lamentarci; perchè non cioccolatini o dolci, che ci
facciamo con la pianta ? ma , comunque va bene così; l’importante è che siamo fieri e
orgogliosi del nostro comportamento.
Classe I sez.B
L’Azione cattolica di Diamante
da Papa Benedetto XVI
di Maria Rosaria De Maria
Una rappresentanza dell'Azione Cattolica di Diamante era presente, lo scorso
4 maggio, all'incontro con Papa Benedetto XVI. Insieme al gruppo della diocesi
San Marco Argentano - Scalea, infatti, siamo partiti nel cuore della notte per
partecipare all'incontro con il Santo Padre e soprattutto per celebrare i "primi"
140 anni di A.C. Alle sei del mattino eravamo a Piazza San Pietro: in rappresentanza del gruppo diamantese io, Ida Leone, Marisa Vigneri, Elisa De Rosa
e la presidente del nostro gruppo di A.C., Ada De Rosa. Eravamo letteralmente
immerse nella piazza, piena fino all'inverosimile, circa 150 mila persone, con
tantissimi giovani e giovanissimi. Prima della messa, con il cardinale Angelo
Bagnasco, sono stati distribuiti tantissimi palloncini che passavano di mano
in mano e poi il tanto atteso incontro con il Papa, tutti che lo chiamavano a
gran voce e lui che ha detto: "E' per me una grande gioia accogliervi
qui. La magnifica corona dei vostri volti che abbracciano simbolicamente questa piazza rappresentano la vostra carta d'identità".
Emozionante, poi, quando ha ricordato Giovanni Paolo II: "Continuate a
ispirarvi alle consegne che vi ha affidato il mio predecessore nel
2004: contemplazione, comunione e missione. Siate cittadini del
Vangelo". Alla fine è venuto in mezzo a noi salutando quell'immensa folla che
si sbracciava per lui. La piazza, poi, era adornata con le foto dei santi e beati
di Azione Cattolica. Per me è stata un'esperienza indimenticabile e,nonostante
la stanchezza che abbiamo affrontato nel viaggio, il nostro spirito alla ricerca
di Cristo ci ha reso tutto luminoso e positivo. Arrivederci al prossimo annivers
a
r
i
o
.
Anna Mazzitelli, oltre ad essere conosciuta dai diamantesi come una
delle impiegate dell'ufficio postale di Diamante è anche presidentessa delle
patronesse ANMI, Associazione Nazionale Marinai d'Italia di Cittadella del
Capo - Bonifati. In occasione dei solenni festeggiamenti per San Francesco
di Paola, santo con il quale la sua associazione è particolarmente legata,
ha proclamato una sua poesia dedicata al Santo Taumaturgo. Il tutto si è
svolto prima della solenne celebrazione eucaristica che si è svolta nel porto
di Cetraro, alla presenza di S.E. mons. Domenico Crusco, del sindaco di
Cetraro, Giuseppe Aieta del sindaco di Paola, Roberto Perrotta e di una
nutrita rappresentanza delle autorità militari marittime e in particolare l'Ammiraglio di Divisione, Brusco, capo del personale del comando generale della
capitaneria di porto di Roma. Prima dell'inizio della celebrazione eucaristica
un saluto particolare è stato rivolto da Anna Mazzitelli al patrono della gente
di mare, con queste parole:
"Giorno
marino,
Statua
della
nostra
fede,
hai percorso le vie del mare per cantare nei nostri cuori.
Al tuo spazio, alla tua bocca bagnata dal canto, veniamo con
l'amore che ci crea. Amaci con amore, Patrono del nostro mare.
Amaci con il fiume della tua presenza, con l'aumento di tutti i doni.
Amaci senza tregua con la dirittura del tuo schianto.
Proteggi la città di Cetraro, la città di Paola e la Calabria,
con le tue mani aperte che evocano a sé le stelle e la misura del
tuo essere .Chi sei tu, Statua del Mare? Luce che comprendi la
solitudine e la povertà dell'uomo. Dimmi, Statua del Mare, se è
infinito questo spazio di attesa e di speranze. Dimmi chi sei, piana
di navigli, piana di lune che il vento tritura. Statua del mare…
Dacci un'onda ode di una canzone… Dacci il sistema
costellato e la tua figura che ispeziona la luce e l'oscurità".
l’Olmo
Il Prof. Nuccio Ordine incontra la III ° C
Noi alunni di 3C,a conclusione dell'anno scolastico , abbiamo avuto il piacere di incontrare il prof. Nuccio Ordine. Durante l'anno , seguiti come sempre dalla nostra prof.
di Lettere Annamaria Di Tore, abbiamo letto un capitolo ,"L'età dell'oro e il topos
del tuo e del mio",tratto dal libro del professor :"Contro il Vangelo Armato". La
lettura, molto interessante, trattava del il mito dell'età dell'oro e dell' origine deol concetto di proprietà privata. Dopo la lettura abbiamo approfondito ricercando altri brani
che trattassero questi argomenti. Abbiamo ritenuto opportuno leggere anche il capitolo
XI del Don Chisciotte di Cervantes, che tratta, seppure in modo molto più semplice,
la tematica illustrata dal Professore. Dopo questi attenti studi abbiamo lungamente
discusso in classe l'argomento mediante lavori di gruppo o altre attività finalizzate a
comprendere meglio quanto appreso. Abbiamo verificato quali erano i pareri della
classe a riguardo, e infine abbiamo deciso di scrivere al professore per rendergli noto
il nostro lavoro. Dopo all'incirca una settimana siamo stati estremamente sbalorditi e
felici di aver ricevuto una risposta: il professore contento e commosso di aver ricevuto
la nostra lettera , aveva accettato il nostro invito. Così il 10 maggio nella nostra aula
dell'Istituto comprensivo di Diamante abbiamo passato del tempo in sua compagnia
discutendo i vari temi che avevamo evocato. È stata un'esperienza interessantissima
in quanto molti nostri dubbi e incertezze sono state chiariti , ma soprattutto abbiamo
potuto apprendere nuove nozioni. Qualche alunno/a ha posto delle domande e dei
chiarimenti al fine di avere risposta e conoscere il parere dall'autore. Ad ogni quesito
è stata data una risposta molto dettagliata e "alla nostra portata!". Anche se i concetti
erano abbastanza complessi,grazie alla sua forte capacità di espressione,siamo riusciti
a comprendere alla lettera. Siamo contenti di aver potuto conoscere un personaggio così
illustre di Diamante ,addirittura noto anche all'estero e stimato dal celeberrimo scrittore
Umberto Eco, e soprattutto di avere ricevuto la sua disponibilità. In conclusione,abbiamo
compreso che l'età dell'oro è stato solo un mito, ma l'evoluzione è stata necessaria al
fine di evitare improduttività e Ozio. Oggi però,siamo a stadi troppo avanzati ,sarebbe
meglio moderare gli eccessi! Certo, questo non può essere competenza solo di noi giovani alunni , ma visto che infondo, il futuro siamo noi , custodiremo gelosamente quanto
appreso per cercare di salvaguardare il nostro pianeta, la nostra unica e fragile dimora.
La classe III° C
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Dedicato alla nostra Costituzione
di Michela Sollazzo Sindaco del Consiglio Municipale dei Ragazzi e Federica Fabiani
Buongiorno a tutti, sono Michela Sollazzo il Sindaco
del CMR di Diamante. Vorrei sentitamente ringraziare
l´Assessorato all Pubblica Istruzione di Diamante per
aver promosso quest´iniziativa al fine di celebrare il
sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana.
Noi ragazzi dell CMR abbiamo quest'anno percorso un
cammino con il fine di capire cosa sono le nostre Istituzioni
e comprendere appieno quelli che si chiamano "diritti"
e quelli che sono invece i "doveri" di un cittadino…e
lo abbiamo fatto attraverso una serie di esperienze che
hanno preso le mosse dal confronto libero e democratico
delle nostre idee,nella fase che ha preceduto le elezioni
del nostro organismo,proseguendo poi per tutte le iniziative che ci hanno visti parlare dei diritti violati ,come nel
caso della celebrazione dello shoah,dell'otto marzo e di
altre iniziative sulla legalità che ci hanno visti in prima
fila come nei convegni sulla mafia e negli incontri coin i
ragazzi della locride. E la giornata col sindaco è stata un
mezzo importante per capire il funzionamento dell'istituzione pubblica come servizio,come strumento per dare
risposte ai diritti e ai bisogni,come strada per promuovere e far capire
i doveri che servono e il contributo che ogni cittadino deve dare per far
funzionare meglio la nostra comunità..Perciò il nostro approccio alla
Costituzione è stato concreto,vivo,basato sull'esperienza vissuta e ci
siamo resi conto di quanto sia importante tenere in primo piano lo studio
dei principi basilari che fondano la nostra Repubblica e promuovere tra
noi studenti,la cultura della legalità. Cosa che la scuola fa e deve fare
se vuole formare cittadini e non accumulare nozioni in ogni individuo.
Nonostante siano trascorsi ben sessanta anni,la nostra Costituzione,
conserva gli stessi principi di allora ,del 1° Gennaio del 1948
quando entrò in vigore dopo una lunga lotta contro il fascismo che portò
alla liberazione e al referendum dal quale nacque l'Italia Repubblicana.
Perciò fu il risultato della volontà sovrana del popolo italiano dopo
venti anni di sofferenza e di guerra che lo avevano prostrato e ridotto
in grande miseria . tutte le forze democratiche contribuirono alla sua
elaborazione e fu firmata dal Presidente della Repubblica Enrico
De Nicola,controfirmata dal presidente del Consiglio Alcide De
Gasperi e dal presidente dell'Assemblea costituente Umberto
Terracini ( nella foto in alto ) . Definisce la struttura e le regole
fondamentali del nostro stato:è un´insieme di principi fondamentali
,è LA LEGGE FONDAMENTALE DELLO STATO a cui tutte le altre
leggi si devono adeguare e conformare. E´ basata sulla sovranità
del popolo e definita grazie a un´ assemblea costituente. E´ formata
da 139 articoli, di cui i primi 12 sono chiamati principi fondamentali.
Cercherò di trattare nel migliore dei modi gli argomenti più significativi.
In essa sono contenuti articoli riguardanti qualsiasi problematica di
maggiore attualità: il lavoro, i diritti inviolabili, l´uguaglianza, le religioni,
i beni ambientali, culturali , storici , artistici, il diritto internazionale,
l´articolo 11 riguardante la guerra... In quanto cittadini, anche se non
adulti, anche noi ragazzi e ragazze della comunità scolastica dobbiamo
rispettare,tutelare e applicare quanto esplicitato dalla Costituzione per
preparare un futuro migliore a noi stessi e alla nostra nazione. A cominciare dal lavoro. Attualmente tutti noi abbiamo un´occupazione che
ci accomuna,dal più grande al più piccolo,"l´essere studenti". Noi
tutti,dobbiamo svolgere questo nostro dovere nel migliore dei modi,al
fine di realizzarci nella vita e soprattutto,ottenere delle soddisfazioni
personali. Ed è bene capire che lo stato DEVE adoperarsi perché
vengano rispettati i diritti sanciti dai vari articoli che riguardano il lavoro
perché è proprio questo,il lavoro, che caratterizza l'uguaglianza,le pari
opportunità tra tutti i cittadini,le loro garanzie nel territorio dello Stato
.Cosa questa fondamentale come fondamentale è per il lavoratore
svolgere adeguatamente il proprio dovere nell'interesse della comunità di cui fa parte. Alla base vi è proprio la tutela dei lavoratori,che
garantisce i fattori essenziali affinché l´impiegato , o libero professionista che sia, possa svolgere il proprio mestiere con tutta la sicurezza
dovuta . Nell´art. 30 è riconosciuto anche il diritto di sciopero,ovvero
l´astensione dal lavoro di un gruppo di lavoratori,riuniti in organizzazioni sindacali, a sostegno di una rivendicazione legittima . E occorre
tutelare,anche,quei i cittadini al di sotto dei quindici anni,i ragazzi,che
non possono svolgere alcuna attività lavorativa poiché,in tal caso, si
tratterebbe di lavoro minorile e i ragazzi verrebbero sottratti al loro diritto
di studiare,crescere e maturare culturalmente per diventare consapevoli
di se stessi e scegliere consapevolmente il proprio destino. E la nostra
Costituzione delinea,poi,con chiarezza quali siano i diritti inviolabili
sanciti nell´Art. 2 : "La Repubblica riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale". Ciò che a noi ragazzi deve arrivare ,al fine
di comprendere questo fondamentale principio sancito nell'art.2 è di
essere consapevoli di alcuni presupposti importanti che si chiamano:
vita e libertà E per questo che quest'anno abbiamo discusso, pur se
ancora in giovanissima, età di aborto, di eutanasia. Abbiamo cercato
di capire, anche durante la nostra piccola campagna elettorale, che
significhi diritto alla libertà di pensiero,di parola,di associazione…ed
avendo tra noi compagni di altre nazioni e culture abbiamo parlato di
di credo religioso e politico,di domicilio e di privacy. E abbiamo anche
discusso di diritti sociali, che ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza (diritto di asilo per perseguitati politici), ad una istruzione indirizzata
al pieno sviluppo della persona umana, così come dabbiamo parlato di
famiglia, proprietà, salute, solidarietà, associazioni, partiti, sindacati,e
del fondamentale diritto ad avere una vita privata che è sacra e nessuno può interferirvi! E con, L'Olmo ragazzi, sul nostro giornale
cittadino,abbiamo sviluppato il concetto di libertà di stampa…E sulle
pagine del nostro giornalino,abbiamo affermato ii diritti dell'infanzia ,
il diritto dei nostri compagni extracomunitari all'educazione,all'istruzio
ne,a non essere emarginati e sfruttati ,perché anch'essi cittadini del
nostro stato e,dunque,soggetti aventi diritti così come i ragazzi nati
in territorio italiano…a guardar bene,perciò,la nostra costituzione,pur
sessantenaria,contiene già in sé il concetto che il cittadino di uno stato
è cittadino europeo,è cittadino del mondo.Ed ha il fascino dell'attualità
come se fosse scritta oggi,e ammonisce a non cedere alle tentazioni separatiste ,che oggi sembrano rispuntare sul nostro orizzonte
Per tutto quello che abbiamo capito dell'art.1 non potevamo non
apprezzare l'art 3 " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese"
. L'uguaglianza sociale è l'ideale che dà ad ogni uomo, indipendentemente dalla sua posizione sociale e dalla sua provenienza, la possibilità
di essere considerato alla pari di tutti gli altri uomini in ogni contesto. Si
tratta di un ideale presente in tutti i paesi civilizzati per il quale gli uomini
si sono battuti moltissimo in passato. La Repubblica è una società di
"pari", cioè, tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, quindi
tutti sono degni di rispetto, cura e assistenza. I cittadini sono uguali nel
rispetto delle leggi e della giustizia dello Stato,nel godimento dei diritti
privati e pubblici,nel rispetto dei doveri pubblici, nel fare rispettare le
leggi,nel dare impulso all´Educazione, alla Scuola, alla cultura della
Convivenza civile. Parlare di questo grande principio vuol dire anche
descrivere i nostri gesti quotidiani,i nostri interventi,perché soprattutto
nel nostro atteggiamento,nel modo di fare si denota la nostra maturità!
Parlare di uguaglianza vuol dire mettersi vicino e dare una mano ad
un compagno "meno bravo di noi",vuol dire coinvolgere un ragazzo
di un ´ altra nazionalità,vuol dire "amare il prossimo!" Ma vuol
dire anche che la scuola deve essere uguale su tutto il nostro territorio
nazionale e che non deve più esistere un Nord e un Sud d'Italia,come
non deve esserci più un Nord e un Sud del mondo…di questo abbiamo abbondantemente parlato nei nostri Consigli Municipali,insieme ai
nostri amministratori per creare,nel nostro piccolo mondo le condizioni
perché si attuino i grandi principi della nostra Costituzione… Ma ci
è sembrato attuale e irrinunciabile e da sostenere assolutamente la
condanna della guerra così come sancito nell´Art 11 : "L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordi-
namento che assicuri la pace e la giustizia fra le
Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo". Non c´è una
guerra che può essere considerate giusta! E l'unico modo
per prevenire la distruzione del nostro pianeta è risolvere
per via diplomatica e attraverso gli organismi a ciò preposti
,le controversie internazionali e mondiali… In conclusione, la Costituzione mi sembra un validissimo strumento di
affermazione dei diritti dell'uomo e del cittadino e contiene
una forte valenza ideale e morale . Ma è anche difficile da
attuare e forte ci sembra il divario tra ciò che essa dice e ciò
che è la realtà della vita di tutti i giorni in cui l'ingiustizia,la
disparità,la disoccupazione ed altri problemi ne vanificano lo
spirito e il presupposto…Sta a noi cittadini,perciò sostenerla
e promuoverla a cominciare dai piccoli gesti come la raccolta
differenziata ,la solidarietà sociale,il volontariato,l'assistenza
per promuovere quella cultura dei diritti che sola può diventare
garante della sua attuazione. Spesso,anche i governi che si
sono alternati, non ha tenuto conto,nella pratica politica concreta, degli insegnamenti morali presenti nella Costituzione,
ma hanno solo tentato vie per raggiungere altri obiettivi. Se tutte le
leggi e i comportamenti di tutte le persone rispettassero veramente ciò
che essa dice -come non fare la guerra, o rispettare tutti i cittadini allo
stesso modo- secondo noi l´Italia sarebbe migliore! Ma ,nonostante
quest'ultimo concetto,ci piace concludere con una frase di Barack
Obama ,che invoglia all'ottimismo che ciò che si vuole si può fare….
YES WE CAN Ringrazio tutti per l ´ ascolto e buon proseguimento !!!
Redazione dell’Olmo dei ragazzi: Direttore responsabile : Prof.Gilda Magorno. Capo redattori: Michela Sollazzo, Sergio D'Agostino. Redazione: Vincenzo Terranova, Crudo Nicolas,Valerio
Astorino,Benvenuto Salvatore, Federica Fabiani, Marilena Palladino, Luisa Liserre, Alessandro Di Marco
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l’olmo
n. 70 Giugno 2008
Di poeti, di arte e di cose nostrane
INGANNI
QUAN D O E R AVA M O B E AT
di Ugo Grimaldi
(1965-2007)
Negli inganni
di ieri
ritrovo le illusioni
dell’oggi. Nei tuoi occhi
hai cielo e mare.
Riscopro gli inganni
E’ il 23 gennaio del 1972 e “ Le Quintessenze” il gruppo beat di
Diamante è in tournè. Nella foto musicisti ,accompagnatori e tecnici durante
una pausa pranzo. Da sinistra in piedi Francesco Bianco e Mario Sollazzo.
Seduti da sinistra Ninì De Luna(tastiere), Filippo Magurno ( voce e chitarra), Francesco Cirillo (batteria), Biagio Bianco, Michele Bartalotta (chitarra basso), Alfonso Esposito( chitarra) , Gino Perrone e Luigi Maiolino.
passati.
ma il tuo ricordo
risveglia il mio cuore
assopito.
Festa per i 50 anni di matrimonio
Festa grande per i 50 anni di
matrimonio di Giuseppe Presta,
detto Paoluccio e Arcella Maria.
E aggiungiamo nemmeno li
dimostrano, felicemente sposati
a Diamante dal 30 aprile del
1958 . Felicissimi i figli Carmelo,
Mariano, Anna e Vittorio.
PER RICEVERE L’OLM O FUORI DIAMANTE
BASTA ABBONARSI. VERSAMENTO DI € 12
SU CC/N. 112576898 Intestato a: Comune di Diamante- Servizio di tesorieriaCausale: Abbonamento OL MO. Trovi l’Olmo anche on line
su : www.diamantesi.it ; www.vividiamante.com ;
www.cirellapoint.it
L’OLM O sul wap su www.vividiamante.com/wap. Su www.vividiamante.com da
oggi è possibile vedere, ricercare e commentare i video YouTube della città di
Diamante. Per ricevere L’OLMO in PDF direttamente nella tua posta elettronica
iscriviti su
http://groups.google.it/group/olmopdf/
A Diamante si mangia così
Le ricette di Lilì Genovese
"Piccolini" con zucchine e gamberetti
Ingr. Per 4 o 5 persone:300 gr. di "mini fusilli" o "mini
pennette" (Piccolini, Barilla)-
2 o 3 zucchine-500 gr. di
gamberetti freschi -
4 o 5 pomodorini perini-qualche
rametto di prezzemolo-un po' di cipolla -olio extra vergine
d'oliva -sale e pepe q.b.
Procedimento: Tagliate le zucchine a dadini, sgusciate i
gamberetti e metteteli entrambi a soffriggere con l'olio ed
un po' di cipolla tagliata finemente. Dopo circa cinque minuti
aggiungete i pomodorini a pezzi ed il prezzemolo sminuzzato. Cuocete per una decina di minuti, salando e pepando a
piacere. Nel frattempo cuocete la pasta al dente, scolatela,
e ripassatela in padella con le zucchine ed i gamberetti
precedentemente preparati, aiutandovi, se risultasse poco
umida, con un po' di acqua di cottura della pasta. Servite
subito.
Carciofi strapazzati
Ingr. Per 4 o 5 persone: - 500 gr. di carciofi freschi
piccoli - 4 uova - olio extra vergine d'oliva -sale e pepe q.b.
Procedimento: Eliminate dai carciofi le foglie dure, conservando solo il cuore. Tagliateli a fette e fateli soffriggere
con l'olio, in una padella antiaderente, per circa dieci minuti.
Aggiustate di sale e quando sono ben cotti rompetevi sopra
le uova. Strapazzate il tutto nella padella, come un pasticcio,
facendo cuocere per pochi minuti. Servitelo caldo, ma è
buono anche freddo.
L'ABBRACCIO FRATERNO AL NOSTRO
(PER SEMPRE)
ANGELO PROTETTORE.
Non possiamo dedicargli un saluto che ultimo possa dirsi. Neanche il pensiero più intimo e personale
sará sufficiente a fargli capire che soltanto la sua terrena presenza fisica potrebbe colmare l'oceano
di lacrime che abbiamo versato in questi giorni, e far sparire il tremendo incubo nel quale ci ha scaraventati la sua improvvisa scomparsa. Ma tutto ciò é contro natura. Per i credenti, contro quella legge
divina che lo ha chiamato prematuramente, e per tutti, contro la legge degli uomini in mezzo ai quali
ha vissuto e che oggi si sentono frustrati.Questo nero su bianco, a noi, che siamo orgogliosi essere
stati i suoi confidenti, i suoi stretti compagni di vita, di certo non puó bastare. A Cristian dobbiamo
rivolgerci come lui ha sempre fatto con tutti noi, e cioé attraverso un continuo tu-per-tu. Un dialogo
al naturale, parole semplici che arrivano dritte al cuore e alla verità delle cose, gesti senza artefatti
decorati dalla schiettezza che (bastava vederlo arrivare e aprire bocca) sapeva emanare. Non credo
ci sia persona che possa dirsi non colpita per la sua perdita, tutti ci riteniamo inconsolabili a questo
punto. Noi nondimeno, non vogliamo sentirci speciali, come un'eccezione fuori luogo. Perché proprio
cosí ha condotto fino all'ultimo la sua vita, elevando ogni singolo essere umano alla pari e regalando
a tutti un sorriso, una chiacchierata, una simpatica battuta. Abile giocoliere pronto a farsi in quattro
quando c'era bisogno, e pure quando il caso non lo richiedesse il suo appoggio non si faceva aspettare, il suo conforto sempre all'erta. Se ne usciva sempre con una delle sue; la traccia che lasciava
non dava adito a dubbi su chi fosse l'artefice. Era Ago, naturalmente! Cristian é morto sul lavoro. Quel
lavoro che da sempre era il suo pallino fisso, ricerca fine a sé stessa, ma non solo, ideale da costruire
giorno per giorno, col sudore della fronte e l'umiltà nell'accontentarsi per forza di cose. Cristian, il
lavoro quasi lo idolatrava, come se rappresentasse il primo e l'ultimo dei suoi pensieri. Ma il lavoro
"fatt bbun", onesto, responsabile e senza intoppi. Questo, ai nostri occhi, nell'era dei soldi facili,
della lassatezza e del "Eh sí, Dio ci pensa, duman' poi si vida..." lo rendeva un eroe senza
eguali e senza tempo. Lui no, non poteva permettersi che questo tempo corresse e non portasse la
sua firma. E allora lo vedi di qua, poi di lá con un altro manifesto ed un altro progetto, senza il dono
dell'ubiquità ma attraverso mille veroniche ogni giorno. Il nostro instancabile "rutillo" senza freni.
Ago é anche la nostra generazione. Sotto sotto, anche se mai apertamente, ne abbiamo invidiato la
tenacia, la sua strenua volontà nel restare al paese, da Diamante era inamovibile. Ecco, di nuovo,
l'eroe senza tempo e senza macchia, e chiamare questo un rapporto viscerale é dir poco . Cristian,
quanti ne avrai visti di vagoni stracolmi di giovani sdradicati per moda o per disgusto, a percorrere
distanze per costruirsi un nuovo avvenire. "La mia vita é qui" ci ripeteva con la sua inimitabile caricatura. Apriva le braccia a piú non posso, come a venderci (a noi diamantesi) la bellezza e la ricchezza
di tutto ció che la visuale riusciva ad abbracciare: il mare infinito, il lungomare ed i monti retrostanti, il
borgo a picco sul mare, il caratteristico vociare dei paesani. Era un messaggio tra le righe il suo, un
incitamento a rimanere e lottare insieme, anche se mai te lo avrebbe rinfacciato, mai ne sarebbe stata
una colpa. Lui, a Diamante, era nato e aveva giurato eterna fedeltà: era una domanda dalla ovvia
risposta. Anche quando gli anni correvano a suon battuto, anche quando le estati si avvicendavano
accorciandosi passo a passo, tra le sue smorfie e maledizioni. Anche quando si rimaneva in pochi, e
le giornate sembravano interminabili film giá visti, e quando si sentí pronto a partire per Bologna pieno
di speranze per far presto ritorno a Diamante più contento di prima, come se decenni fossero passati
ma finalmente l'emigrante adulto ritornava al grembo della terra natía, malgrado le pagine buie della
gioventú. Ci ricorderemo di te , Cristian. Non penserai mica potremo mai smettere di farlo? Di te, e la
tua genialitá nel saperti sempre arrangiare e fare in modo che nulla mancasse a chi realmente stimavi,
ti viveva accanto o stesse peggio. Di te, e la tua innapagabile generositá e responsabilitá, che ha fatto
di te un uomo esemplare dentro e fuori, il cavalier cortese di tutti noi. Di te, la tua comicitá naturale,
che unita al carattere solare e attento ti faceva amato e benvoluto ovunque andassi. Di te, le tue insicurezze e paure, la tua testardaggine, i tuoi encomiabili ideali, la tua fede impenetrabile, tutti i nostri
viaggi e le scampagnate, le nostre notti brave e quelle in spiaggia alla luce dei faló ("Iam oi Brú,
sunall di cchiú stu c. di tambur..."). Per il rispetto che mostravi verso ogni nostra decisione, per
il mare di domande che ci affibbiavi aspettando la risposta che tu volevi, per il tuo chiedere perdono
sempre ed in anticipo, per il tuo saperti rivedere negli sbagli senza presunzione ma con modestia,
per la tua dolce malizia velata d'ingenua innocenza. Per il tuo essere telegrafico, anche fin troppo,
talvolta indecifrabile, talaltra un fiume in piena che ascoltavamo deliziosamente, soprattutto quando
cercavi d'irritarti e tornare a rilassarti sdrammatizzando con la tua arte d'innato sarcasmo . Il vuoto
é davvero enorme Ago (come ci dicevi sempre scherzando? "Mamma-mia-comme-ssto!!!"). E
se ancora qualcuno di noi non ha smesso di chiedersi perché ci hai abbandonati, stiamo poco a poco
asciugando le lacrime, e non importa se altre ne cadranno ancora, i nostri visi non saranno piú scavati
dal pianto. Si illumineranno, stanne certo, grazie alla fierezza dell'averti avuto accanto. Gonfieremo il
petto, e a testa alta testimonieremo di averti avuto fratello in mezzo ai fratelli, di essere entrato nelle
nostre vite come tu solo sapevi fare, di avercele arricchito col calore del tuo cuore da gigante. Tu, che
ci hai insegnato a barattare i nostri biasimi, le futili preoccupazioni e le ingorde pretese all'esistenza
con l'umiltá, i sacrifici e la bontá gratuita e onnipresente. Ci uniamo al cordoglio di mamma Alfreda,
di Nicola e Franco, di tutti i cari e coloro che dentro e fuori Diamante lo hanno apprezzato. Non ci
stancheremo mai di esservi vicini con il rispetto che vostro figlio, vostro fratello, il vostro compagno e
concittadino ha sempre ostentato in ogni suo comportamento. A noi, i suoi amici afflitti, i suoi compagni di vita, non ci resta che guardare avanti e proiettarci verso il domani all'insegna dei valori che ci
ha fatto capire contassero ancora. Un dovere, un piacere e una missione sará tenerlo vivo al nostro
fianco nel ricordo del passato vissuto insieme, nella sofferenza del presente che ci strappa via il cuore,
e nella fratellanza che ci ha lasciati come ereditá da custodire nel futuro, a denti stretti. Se qualcuno
crede o meno negli angeli o nelle anime buone, é questo il momento di guardarlo fisso nei suoi grandi
occhi verdi, chiudere i nostri, dedicargli un grande sorriso cercando di abbracciarlo. Ci ricambierai
di sicuro, Cristian, e aspetteremo giorno dopo giorno, anno dopo anno, il segno della tua presenza
benefica. Conterai sempre quando saremo fermi ad un bivio e avremo bisogno del consiglio del nostro
fratello che giá sa che strada percorrere.
SEI VIVO DENTRO DI NOI, PIÚ VIVO CHE MAI.
I TUOI AMICI VINCENZO, JOSÉ, FRANCESCO, LORENZO, MIRELLA,
ARMANDO, GIOVANNI, ROBERTO, DAVIDE, GIULIANO, ALDO, PASQUALE E
MOLTI, MOLTI ALTRI.
n. 70 Giugno 2008
The Legend: ....ognuno
di noi sta raccontando un
episodio vissuto con te....
vorrei raccontare anche il
mio per far capire ancora di
più, quanto davvero ci tenevi
al lavoro ed a farlo come si
deve......L'estate scorsa ti
presentasti da me al parco,
con un manifesto del comune.... "ORE' ADDUV U PUZ
MITT STU MANIFEST" ?
Ago mittill adduv vu tu ! E
NON ORE' VIN VIDA TU,
CAJA MITT BUN CA SI
PASSA ERNEST E NON U
VIDA, SA PIGLIA CU MIA !
Io preso dal lavoro continuavo a dargli poca retta, ma
Cristian stette lì ad aspettarmi con la sua solita pazienza.... JA', MO COSI' STA BUN, ACCUSSI' ERNEST
JE' CUNTENT......non hai idea come vorrei vederti arrivare oggi al parco con i
tuoi soliti manifesti ed il tuo solito sorriso, e stare lì a chiacchierare ore..........ci
mancherai tanto Ago !!!52
Gimmy85:Ciao Cristian... Grazie alla tua simpatia ed alla tua gentilezza ti
sei conquistato un posto nei nostri cuori.
maha: ... Sono anch'io molto vicino a tutti voi, amici del portale, e ai familiari
di Cristian, in questo momento di grande dolore. La morte, soprattutto quella di
un giovane, ci diminuisce e ci fa sentire affettivamente più poveri...
brazzo:l'ho saputo qualche ora fa' e d'allora ho un nodo alla gola, l'ultima
volta che ti ho visto a natale al presepe abbiamo parlato 2 ore e tu come sempre mi hai detto 'tu si precis ci tin a cert cos' . eri una delle poche persone che
mi faceva piacere incontrare NON TI DIMENTICHERO'
naidi: CIAO CRISTIAN NEL RILEGGERE I COMMENTI DI CHI TI E'
STATO PIU' VICINO E DI CHI , COME ME, HA AVUTO LA POSSIBILITA' DI
CONOSCERTI MI RENDO SEMPRE PIU' CONTO DI QUANTO MANCHERAI
A TUTTI NOI, NESSUNO ESCLUSO! PREGA PER NOI DA LASSU' CRI'!
CON AFFETTO...CIAO58
oblina 20: ...la vita x qnt possa essere bella...è cosi ingiusta meschina
ipocrita...da portar via persone ke proprio nn s meritano d dire FINE così
velocemente!senza poter dire un qlk...nulla nulla d tt ciò!...Crì riposa in pace...
m mankerai da morire...60
ernesto: Un grande uomo... Io non ho avuto modo di conoscerti...Della tua
famiglia conosco solo tuo fratello Nicola...In paese dicono e diranno x sempre
ke sei un bravissimo ragazzo,un grande lavoratore e sopratutto simpaticissimo...e pensare ke al giro d'Italia tu mi avevi dato il volantino per la festa ke
riccorreva oggi...mah,alcune volte la vita è crudele...Addio CHRISTIAN...
VINCENZO.MARRA: ... Maramia, Cri, non ci vedremo più, non fissieremo
più frà di noi... xkèè??? OVUNQUE E COMUNQUE, TUTTO DIAMANTE TI
VORRA' X SEMPRE BENE!
BGJ83:nn è giusto che ci hai lasciato così presto...sarai sempre vivo in noi...
addio caro Cristian... anche se ancora non mi sembra vero che non ti vedrò
più...
grazia: Senza parole Anche se ti conoscevo poco ho potuto capire la persona che eri....la vita alle volte è troppo strana!!!!!!
Non ci sono parole per descrivere... Addio CHRISTIAN!!!
Franco Maiolino:Christian Con te ho conosciuto lo spaccato di una
generazione troppo lontana dalla mia e anche da quella dei miei figli. Anche
se per breve tempo, attraverso te , ho conosciuto vivacità e disagi, problemi
e potenzialità di tanti giovani come te. Con te ho capito , che anche in questo
pigro e apatico paese si può e si deve tentare di fare qualcosa. Eri un ragazzo
speciale. Il sorriso che c'hai lasciato è la sintesi di quello che eri: tenerezza ,
ironia e ingegno. Ti ho voluto bene...e tu lo sai
Ada De Rosa: Gli amici sono come le stelle, alcune si spengono, altre continuano a brillare in eterno, come te, lassù fra le braccia della Mamma Celeste.
Mi mancheranno tanto la tua semplicità, la tua bontà, la tua voce, il tuo sorriso, la tua contagiosa simpatia, le tue continue telefonate, le tue interminabili
confidenze, i tuoi mille dilemmi, ma resterai sempre vivo nel mio cuore, nei
miei ricordi più belli e più cari. Diamante ha perso uno dei suoi figli migliori ed
ad una delle tante domande (forse proprio l’ultima) che mi facevi, quando,con
la tua solita spontaneità, mi chiedevi dei consigli, ti rispondo ancora una volta:
“Sì, Cristian, tutti ti vogliono bene e nessuno può fare a meno di te. Sei insostituibile!” Ciao Cristian
esterymena:non lo conoscevo..ma il dolore per la morte di un giovane è
sempre lancinante..specie se si è madri
Todos Locos:.....eri un mio caro amico e non ci sono parole x descrivere
il vuoto che hai lasciato dentro di me....la vita è stata crudele con te e non lo
meritavi....non ti dimenticherò mai AGO....resterai x sempre nel mio cuore.....TI
VOGLIO BENE...!!!
dafne: ciao christian resterai sempre nei nostri cuori ricordero' sempre quando venivi a portare i manifesti al negozio sempre con il tuo sorriso CIAO AGO
Mirco: CIAO AGO hai lasciato questa vita di merda, spero solo ke dopo
la morte qualcosa esista............... perkè da quel poco ke ti conoscevo tu ti
meritavi di più.............ci hai lasciato troppo presto nn ti dimentikerò .......Ciao
Cristian
rum68: La vita è stata troppo BREVE per un ragazzo semplice e onesto
come te...Rimmarai per sempre nel mio cuore.
Tuo fratello u' Bagnin...
PUSKASLa perdita di un caro amico e' un dolore inestimabile, orgoglioso di
averti conosciuto e per avermi fatto passare momenti felici e divertenti. La tua
spontaneita' ed il tuo sorriso resteranno per sempre impressi nella mia mente
e cosi' che ti ricordero' per tutta la vita. Resterai per sempre nel mio cuore,
caro amico mio.
Ghastone: ciao Crì... Mah... oggi sul lungomare con Giuseppe parlavamo
di te... ancora non abbiamo realizzato... è difficile pensare che tu non ci sia
più... pensavo alla serata, quando tu ci eri venuto a salutare...mah... è difficile
accettarlo...
Ti raccomando in cielo non metterti a fare i lavoretti... risolvi qualche dilemma
per noi... cerca almeno di risolvere quello che sta struggendo tutta la comunità
diamantese...
Ciao Crì...
elisa: A CRISTIAN
NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE IL DOLORE CHE O PROVATO,
E PROVO NELL'AVERTI VISTO PER L'ULTIMA VOLTA E NON ESSERE
RIUSCITA,A FARE NULLA PER POTERTI RIABBRACCIARE ANCORA UNA
VOLTA E VEDERTI SORRIDERE COME ERI SOLITO FARE.PORTERO'
l’olmo
SEMPRE CON ME IL RICORDO DI TE E MI AUGURO CHE MIO FIGLIO
POSSA UN DOMANI RIVEDERE IN TE UN ESEMPIO DI VITA DA SEGUIRE
E STIMARE.NON POTRO' MAI DIMENTICARTI SEI STATO E SARAI
SEMPRE UN AMICO UN FRATELLO, ED UN FIGLIO CHE MEGLIO NON
SI POTEVA DESIDERARE. MI MANCHERAI DA MORIRE......................
SARA'DURA CRI MA LO SO, CHE ANCHE QUESTA VOLTA SARAI TU A
TROVARE IL MODO DI CONSOLARCI.TI VOGLIO INFINITAMENTE BENE
ELISA.
TuttoWow!: Ciao Ago..Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero...ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo
famoso amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e
i tuoi "à capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò
iniziare ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà
per sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il paradiso è un luogo di riposo... ...Ciao AGO...78
DJANGO:ciao ciao amico, le parole sono inutili, ma ora che puoi anche
ascoltare i pensieri sai quello che tutti stanno provando.
civinz: solo oggi trovo il coraggio per scrivere il mio piccolo,innocuo e imbarazzante messaggio........ che dire........
non ci sono parole quindi mi unisco al coro di tutti voi....
forza metro notte, forza nicola, e forza ad una madre che aimè dovra trovare il
coraggio di andare avanti....
un addio ad un amico di tutti,un addio ad AGO.......
Piera Trifilio Vanni : A pochissimi giorni dalla scomparsa del caro
Cristian, mi viene spontaneo ricordarlo.
Ragazzo dal cuore d'oro. Amico di tutti che ha vissuto la sua breve vita nella
sincerità, nella bontà, sorridendo a tutti quelli che incontrava sul suo cammino.
Ricordo Cristian felicissimo e sorridente alla festa di Natale al Museo DAC
dove ebbe un riconoscimento per la collaborazione data e fu applaudito da
tutti, anzi per meglio dire ebbe una standing ovation.
Lo ricordo sorridente quando entrava nel mio negozio per fare le fotocopie o
anche solo per salutarci.
Cristian non si potrà dimenticare, Diamante ha perduto un grande fratello, un
amico leale, un ragazzo che dava sempre il meglio di sé, disponibile con tutti.
Un pensiero affettuoso va alla cara mamma Alfreda che vive il suo dolore con
compostezza e grande dignità, con la sicurezza che Cristian le darà conforto
dal Paradiso dove ora certamente si trova. Anche a Nicola ed a Franco rivolgo
il mio pensiero e voglio dire a loro di non disperare perché hanno un angelo in
cielo che non li lascerà mai soli.
Ciao Cristian!
TuttoWow!: Ciao Ago...
Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto
accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero...
ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo famoso
amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e i tuoi "à
capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò iniziare
ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà per
sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il
paradiso è un luogo di riposo...
ChiaraGraziaDeboraLetizia: dalle tue bionde preferite
cri, non dimenticheremo mai quando a Natale ci hai regalato la Bibbia..perche'...perche'...dovevi venire a casa a bere il caffe'...ti ho sognato e nel sogno
eri felice.. ti vogliamo bene..
Salvatore Ricca: Addio ragazzo semplice e umile
Ciao e addio per sempre da questa vita terrena Cristian. Sono fiero soltanto
di una cosa, avermi preso un caffè insieme a te al bar Beautiful l'ultimo giorno
prima che succedeva il tuo tragico destino, mi hai ringraziato 7 volte consecutivamente appoggiando la tua mano sulla mia spalla, tutto questo per dimo-
strare la tua semplice e speciale pernonalità e quella disponibilità d'animo che
ti contraddistingueva da tutti gli altri. Ciao angelo proteggi tutti noi............
Cantantessacalabrese: Addio Cristian Oggi a scuola ho parlato di te ai
miei alunni e a stento sono riuscita a trattenere le lacrime. Eri proprio un bravo
ragazzo Cristian. Non riesco a credere che tu non sia più di questo mondo,
non so proprio se riuscirò a guardarti in quella bara. Vorrei ricordarti col sorriso
che avevi l'ultima volta che ci siamo visti qualche giorno fa, in piazza, mentre
parlavamo del giro d'Italia. Addio Cristian, sii felice.
margot: ... E' da sabato mattina che ci penso ogni momento...Non avrei mai
voluto rispondere a quella telefonata!
Una persona speciale che ho conosciuto forse troppo tardi ma che terrò sempre nel mio cuore! E' strano pensare che qualche tempo fa era "quello che
mi fissa sempre" ed ora quello sguardo non potrò più incrociarlo per le vie di
Diamante.. Sento un'incredibile stretta al cuore. Pensavo di essere più forte...
ma a certe cose è impossibile abituarcisi! Il mio pensiero è tutto per te
ciao cristian ... ti ricordi a Lamezia con il cembalo tu ti eri incavolato nero
però poi, con il tuo e sorriso e la tua gentilezza me l'hai restituito dicendomi
(mò nn nu sunan ciù m'fa mal' capa)...
poi nel pulman cantammo e ballammo senza fermarci un pò...
ora che ti vedo lì fermo un pò bianco ma bellissimo mi accorgo ke nn ti avrò
più con me, ke nn skerzeremo più...
ma sò xcerto ke tu srai sempre al mio fianco e nn mi abbandonerai mai arrivederci cristian...
margaus: A Cristian
Quante domande ci affollano la testa in questi giorni di grande dolore. Oggi è il
primo giorno del tempo che ci resta.
Un giorno buono per incominciare. Quante persone ci sono passate già da
quest'incrocio pieno di domande...milioni di milioni da qui all'eternità, ma la
pag.3
risposta non è mai abbastanza grande per riempire il vuoto che ci manca...
Vorremmo spingerci un poco più al di là, dove il fuoco che ci unisce fa brillare
tutta la realtà... lì,dove la verità non appassisce... Insegna ancora una volta tu
a noi giovani mercanti d'immaginazione, che non servono grandi ali per spiccare il volo....ma solo un grande cuore ... Un abbraccio infinito..
gli amici di Officina Creativa
stella: grazie sono contenta di averti conosciuto, perchè mi hai regalato
allegria, ogni volta che ti ho incontrato...grazie per tutti gli inviti che mi hai
portato, per il sorriso e per la simpatia con cui lo facevi...grazie per le battute
scherzose che qualche volta ci siamo scambiati... te le ricordi, eh Cristian, le
risate che ci siamo fatti, qualche anno fa, per una vicenda che ti riguardava?..
non dimenticherò mai la tua gentilezza,la tua dolcezza...grazie, davvero, per
avermi concesso il privilegio di poter dire che c'ero anche io nella grande cerchia di persone che ha potuto apprezzare la tua sensibilità...volerti bene era
facile...difficile è oggi pensare che non ci sarà più l'occasione perchè tu bussi
alla mia porta o perchè ci salutiamo per strada , se non nei miei ricordi...ciao
caro, tenero, affettuoso, indimenticabile ragazzo...
mark8: ... Ciao Ago,ho persoil mio Gancio,amico collaboratore,sostenitore
eri tutto.Ne abbiamo fatto tanti di lavori insieme,peperoncino per diversi
anni,hotel Diamante ancor di più,e manifesti quanti ne abbiamo messi insieme.
mi mancherai da morire Gancio anche se ti incazzavi quanto ti chiamavo
così,ma per me resti sempre il mio Gancio che ci univa nei lavori di tutti i
giorni,e dove lo trovo un altro Gancio come te...ciao amico mio mi mancherai
sempre ti voglio bene ciao Gancio...
Daniela Marra: facciamo rivivere in noi Cristian .
Ho letto ed ascoltato tanti episodi, ed anch'io oggi voglio raccontarvene uno,
per dimostrare ancora una volta come Cristian affrontava la vita e le difficoltà
più o meno importanti che gli si presentavano. Appena sposata vivevo sopra
l'Eden bar, una mattina d'estate, io ancora sposina fresca, stendo fuori il balcone il mio bel bucato, ovviamente nuovo di corredo! Ma non avevo fatto caso
che lassù qualcuno ridipingeva di un bel nero denso e brillante, una ringhiera.
Al momento di rientrare le lenzuola e la biancheria BIANCA, mi accorgo che
tutto era disseminato di pois nerissimi! Ommioddio...ero furiosa! Alzo gli occhi
e vedo soltanto questa ringhiera splendente e nerissima più delle altre. Allora
chiedo alla proprietaria se qualcuno avesse usato vernice e lei mi risponde
serena che Cristian aveva appena finito di ridipingerle ben bene la ringhiera,
senza preoccuparsi di mettere alcuna protezione dal momento che sotto
c'erano dei panni stesi. Inutile dire che avevo una gran voglia di cantargliene
quattro, (oggi felice per non averlo fatto!) ma per giorni non riuscii a vederlo.
Dopo un pò chiesi a Pino se lo avesse incontrato e lui mi risponde: "Si l'ho
incontarto e gli ho racconatato il fatto ma lui si è fatto una bella risata...Danie'..
e che gli volevo dire più!" Ecco questo era Cristian, era come se mi avesse
voluto dire " Ma che sarà mai un pò di vernice sulle lenzuola....ci sono cose
molte più gravi nella vita...facciamoci una bella risata sopra!" In effetti aveva
ragione, cos'è davvero la vita se tutto può finire così? E lui di risate ne ha fatto
il pieno, non ci crederete, ma quando lo ricordo, l'immagine è proprio quella
della foto qui sopra, ( nel sito Diamantesi ndr ) sempre sorridente....
marisa maiolino Non riesco a non dire una parola per te, sei stato grande
. Grazie al tuo affiancamento costante e attraverso il tuo operato, hai permesso la realizzazione di tante cose. In questo anno ho avuto modo di verificare
e mettere in pratica la tua genialità.
Sembravi una mia scoperta è invece ho potuto constatare che eri già conosciuto da tutti e tutti ti apprezzavano e ti volevano bene, per la tua grande
disponibilità, per il tuo impegno, per la tua precisione, per la tua bontà, per la
tua grande fede, per il tuo sorriso sempre dipinto sul viso.
Rimarrai una figura esemplare e ideale per tutti, in particolare per i nostri
giovani, i quali smarriti, hanno preso coscienza di nuovi valori, in una società
caotica, frenetica, violenta dove spesso l'assenza di uno scopo nella vita si
può tradurre in una sensazione di vuoto esistenziale, di noia , di apatia , di
senso di inutilità. Tu invece hai orientato la tua vita verso obiettivi che volevi
raggiungere gradatamente , attraverso il tuo impegno e la tua ricerca continua
. Per nessun'altro, si è riscontrato in Diamante , tanta condivisione e tanto
dolore.Ci manchi Cristian!
pag.
2
l’olmo
n. 70 Giugno 2008
Ciao Cristian
DA DIAMANTESI .IT
Una vita in meno senza Ago
di Alessia Cinti
Come al solito ci siamo ritrovati nello stesso locale, Josè mi si avvicina e dice
" guarda che oggi è il compleanno di Ago!". Io gli vado incontro sorridente
" Ago, auguri, buon compleanno!" . Lui mi ringrazia e mi offre da bere, era
appena arrivata una bottiglia di spumante immersa nel ghiaccio. "Ma no,
grazie, dai bevete voi che vi divertite!". Non passa molto tempo e arriva un
bicchiere di spumante per ciascuno di noi. Era generoso. Scommetto che
avrà passato tutta la giornata a festeggiare quel giorno che non è passato
poi da molto tempo. Ma l'ultimo ricordo che ho di lui lo vede impolverato e
imbronciato, immerso nei suoi pensieri, nei suoi dilemmi con pezzetti di carta
vetrata nelle mani. Ho pensato starà andando a imbiancare qualche casa
l'imbianchino. Si, perché tempo fa parlavamo, lo ammiravo per tutti i lavoretti
" scoccianti" che faceva tutto il giorno, sbattendosi a destra e sinistra come
un pendolo. "Si lavora sempre qui!". "E menomale Ago, così non ti annoi!" . "
Si, è vero, ma io faccio l'imbianchino, questo è il mio mestiere". E chi osava
contraddirlo! Anche perché quando parlavi con lui diventavi di colpo più
sereno e quasi dimenticavi i tuoi tormenti davanti a un ragazzo che sapeva
vivere la vita con semplicità, con fare tranquillo e volenteroso. Sono stata
avvertita in serata dell'incidente, tutte le mie speranze e quella certezza che
certe cose non possono accadere così banalmente sono state infrante nella
notte. Se n'è andata via una vita di più, ma questa volta è una vita di ognuno
di noi, perché tutti conoscevano Cristian e chi lo conosceva gli voleva bene.
Ago, ci ha lasciati così, senza un preavviso, perché a qualcuno è dato di
poter sapere che la propria vita è agli sgoccioli e qualcun altro vive così
pericolosamente che un po' te lo aspetti, ma a te la vita piaceva era musica
e compagnia, perciò ancora tutto questo è incredibile e inconsolabile. Quanti
ragazzi si impegnano, sono disponibili, sono spensierati, di compagnia come
Ago? Ago l'attore di "Per sempre", Ago premiato a dicembre per quello
che nessun altro faceva meglio di lui, Ago l'amico di tutti, stimato da tutti…
Ago l'imbianchino che c'è stato strappato via. Sembra paradossale ma per
quanto dolorose, queste scomparse che ci hanno attanagliato ultimamente,
pare siano usate anche dal destino come monito, come apertura sul modo in
cui conduciamo la nostra vita, per come la diamo per scontata, conoscendo
lei e non la sua parte opposta, per come tralasciamo anche gli affetti che ci
danno forza e ce la rendono più semplice, per come ci illudiamo che ci sarà
tempo per trovare il coraggio di dire alle persone quanto le amiamo e che
mai vorremo perderle. Ma è solo nel presente che noi viviamo e il futuro
forse ci aspetta ma non lo viviamo. Noi siamo l'unico nemico di noi stessi e
non il tempo che passa: le persone che ci saranno dopo devono sapere chi
è stato per questa comunità Cristian. Proprio nel posto dove lui ha passato la
maggior parte del suo tempo, dove la gente ha potuto contare sulla sua operosità e sul suo impegno, dove cambiavano le amministrazioni ma lui restava
sempre come parte integrante e indispensabile di un sistema che senza elementi come lui perde tantissimo, io m'aspetto venga creato un grand'angolo
dipinto coi colori dell'allegria e della gioia che gli appartenevano in segno di
riconoscenza e modello che tutti i giovani di questo paese possano vedere
e rispettare ad ogni passaggio. Magari le generazioni future chiederanno ai
propri genitori chi è questo "Ago" ricordato in quest'altro murale che questa
volta sarebbe strumento della nostra storia e quei genitori saremmo noi…
amici di una persona tanto cara che era l'anima felice che animava le nostre
serate in compagnia, che aveva una famiglia splendida e amici sparsi in
tutta Italia e persino in Africa che lo amano tantissimo ! Addio caro Ago.
Ramsete:... Addio mio caro amico, non ti dimenticherò mai, lasci un vuoto che
sarà difficilissimo colmare, ti abbraccio con tutto il cuore...ciao Cristian!1
liquido: ... ADDIO FRATELLO MIO CI MANCHERAI UN CASINO
1001: ... Non ti dimenticherò mai, Cri. Spesso mi chiedevi di masterizzarti qualche cd musicale. Ricordo l'ultimo che ti ho fatto: Joy di Giovanni Allevi. Spero
che le sue note possano accompagnarti in paradiso. TI VOGLIO BENE.
oblina 20: ... ...io ancora non c posso credere!vedo ancora dinanzi ai miei
occhi,il tuo sorriso...le nostre risate...ma ditemi voi:come s fa a morire cosi?!...
ditemelo!provo oltre ke al dolore tanta rabbia...rabbia contro la vita!rimarrai sempre nel mio cuore Cri!ti voglio bene!
piscicillo: ... addio simpaticone ci mancherai tanto
bulbula: ... ...addio a te e al tuo dolce sorriso...8
Sky_80: ... Non ho parole, per descrivere quello che, è successo.
E, non ho ABBASTANZA parole per descrivere una persona così SPECIALE
come CRISTIAN. Addio Amico... Ci mancherai...
freccia: ... ciao AGO...non riesco a trattenere le lacrime...sei e sarai sempre
un ragazzo d'oro...a nicola e franco l'arduo compito di coccolare Alfreda...ce la
farete...per quanto possa contare o valere...per qalsiasi cosa..al 3 piano si può
sempre bussare...lo so...è scarna come cosa..ma non ho parole...CIAO CRIIIIII...
come sempre anche oggi ti dico..abbascia stu stereo...ADDIO
vincenzo: ...
a volte la vita ci riserva delle cose davvero brutte e inaspettate...CIAO CRISTIAN
t ricorderemo x sempre
Wallace: amico dal grande cuore non ti dimenticheremo mai
il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori hai lasciato un vuoto incolmabile
nella tua amata diamante .......ci mancherai tantissimo..... addio cristian
volvov40: ... ciao cri,ricorderò sempre quello che mi avevi detto il giorno
prima,le risate che abbiamo fatto x il motivo che sapremo solo io e te.
Ikaro: ... non ci credevo questa notte..non vorrei crederci neanke adesso..eri
una delle persone più buone ke abbia mai incontrato..una simpatia unita ad una
dolce ingenuità ke ti rendevano la persona speciale ke eri..ciao Cri..
Michela: ...Non è giusto vedere morire i propri alunni... non dovrebbe accadere
mai,è contro natura... Non dimenticarmi Cristian, io non lo farò mai... ti voglio
bene...la tua addoloratissima prof.
andreag_AMALA: ... addio ago, addio cristian...una telefonata in pieno
pomeriggio......non si può morire così..non si può...ti ricorderemo per sempre!
addio caro cristian! addio ago!
Geco:Uno schifosissimo e frustrante senso di impotenza insieme ad una voglia
di ribellarsi a queste INGIUSTIZIE mi provocano un nodo alla gola che da quando ho appreso la tragica notizia non mi abbandona più!!! ADDIO AGO
mg auto:E' DA STAMATTINA CHE NON RIESCO A TRATTENERE LE
LACRIME... RIMMARRAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI, E SARAI SEMPRE
PRESENTE ALL'EDEN In MEZZO A TUTTI NOI COL TUO AMARO DEL CAPO
IN MANO...TI HO SEMPRE VOLUTO BENE E COSI' SARA' X SEMPRE... CIAO
CRI'...
Alys:il mio ricordo di te sarà il tuo ultimo compleanno al Peperone... tu che
c'hai offerto quei calici e noi che abbiamo brindato a te... con tutto il nostro affetto.. grazie Ago!
Pippo:Non riesco ancora a realizzare che Cristian è morto.
Ormai era una presenza costante nelle mie giornate per il lavoro e per l'amicizia. Mi aspetto da un momento all'altro che mi bussi sulla spalla per chiedermi
qualcosa o di ritrovarmelo davanti con il suo sorriso luminoso e beffardo. Voglio
cancellare quello che ho visto ieri e il corridoio freddo dell'ospedale di Cosenza,
le parole crude dei dottori. Purtroppo tutto questo non si può cancellare e la
realtà è questa: tanto dolore. Abbiamo percorso insieme un periodo breve ma
intenso di vita insieme. Mi hai aiutato tanto volte e ti devo ringraziare. Credo che
molti altri debbano ringraziarti a Diamante.. se sempre stato generoso con tutti.
Poco tempo fianco a fianco ma ci siamo stimati e voluti bene. Avevi detto che al
mio matrimonio ti saresti ubriacato di felicità e che volevi organizzarmi l'addio al
celibato. Berrò anche per te quel giorno, e so che sarai felice per me e lancerai
uno dei tuoi urli di gioia sinceri e spontanei.... dovunque tu sia Amico Cristian.
corry:La vita è come una scala di pollaio: corta è piena di merda.
ciao Cri2
salgre84: Addio caro amico!!! http://Buonvicino.net
Addio Cristian ! La tua allegra personalità e la tua simpatia rimarranno per
sempre nei nostri cuori. Non ti dimenticheremo mai,a nome di tutti gli amici di
Buonvicino! Grazie per le meravigliose e divertenti stagioni lavorative passate
insieme!!
p40l3tt0: ciao Drago! Noi ti chiamavamo così!! Sono certo che ora sei al
fianco di coLui che ti sei fidato, e hai sempre ascoltato. Prega per noi da lassù..
e ogni tanto mandaci qualche dilemma Preghiamo tutti per te, e come Cristo è
risorto lo sarai sicuramente anche tu. Ti voglio bene!
maserati:io ti conoscevo di vista ma sapevo della tua simpatia e della tua
schiettezza ed è per questo ke ancora non riesco a credere ke tu non sia più in
mezzo a noi.addio cristian...
Tsasa: Ciao Cristian (o dilemma ) il mio vuol essere un arrivederci......sono
sicuro che da lassù ci guiderai con la tua umiltà e con il tuo sorriso. Ti voglio
bene.
Pralina:"Siamo in treno, ad ogni fermata qualcuno scende" Sei sceso troppo
presto Cristian e inaspettatamente. A noi il ricordo del tuo sorriso, della tua allegria, della tua semplicità. Arrivederci lassù...
ENRICA: PER CRISTIAN
PENSO A QUANTO SIAMO STATI FORTUNATI A CONOSCERE UNA
PERSONA BELLA COME TE E AL GRANDE DOLORE DI NON POTERTI
AVERE ANCORA ACCANTO PER ORGANIZZARE IL NATALE CON I NONNI
E LE ALTRE COSE PER I SERVIZI SOCIALI, COME ABBIAMO FATTO . UNA
COSA E' CERTA, LA TUA BREVE PRESENZA SU QUESTA TERRA NON
E' STATA VANA POICHE' AD OGNUNO DI NOI HAI DATO E LASCIATO UN
TESORO INESTIMABILE: LA BONTA', LA DISPONIBILITA' E LA SEMPLICITA'.
AVRAI SEMPRE UN POSTO IMPORTANTE E SARAI SEMPRE VIVO NEL MIO
CUORE . TI VOGLIO BENE, ENRICA.
Comunicato del Sindaco di Diamante
Il Sindaco di Diamante comunica che in segno di lutto per la morte del giovane
Cristian Marra, l’Amministrazione Comunale ha annullato tutte le manifestazioni
previste per i solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata
protettrice dei “Marinari”.
Si rende noto, inoltre, che Don Fernando Ranuio, Parroco della Chiesa dell’Immacolata Concezione, ha altresì annullato il previsto svolgimento della
tradizionale processione sul mare della Madonna Addolorata. L’Amministrazione
Comunale di Diamante, che in occasione dei funerali del giovane proclamerà il
lutto cittadino, si stringe in cordoglio attorno alla famiglia Marra, esprimendo le
pag.7
n. 70 Giugno 2008
L'antico dialetto latino del Sinus Laos
di Pietro Cirone
più sentite condoglianze per tragica scomparsa di Cristian.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
Banda Musicale Città di Diamante: Ciao Cristian..Anche se non ci sei
più resterai sempre nei nostri cuori.... Ciao Amico Nostro..
adamas, guardiamarina:Draghi arrivo tardi a testimoniarti il mio affetto, ma
il primo testimone sei stato tu, sempre. A volte estroverso fin troppo con quella
sua "minicar" con lo stereo a palla, altre volte insicuro e fragile, ma sempre ricco
di amore per tutti, forse fin troppo! Io non sempre ho saputo cogliere tutto quello
che di buono c'è in te. Continua a volerci bene...noi faremo altrettanto, stanne
certo!
Join 82:TI RICORDEREMO TUTTI COSI' CON IL TUO GRANDE SORRISO...
CI MANCHERAI...
angelo: nonostante fossi oltre venti anni più piccolo di me, da te ogni giorno
apprendevo come si faceva ad essere onesto, felice,spensierato. Con affetto
angelo
Pigi: Ci mancherai tanto....Addio ....... borrelli & Pigi
presta69: Anche se sono lontano la bruttissima notizia mi ha raggiunto, sai
Cristian ho tanta rabbia per l'accaduto, ti ricordo sempre con il tuo sorriso che
faceva di te l'esempio del bravo, sincero ed educato ragazzo che eri. Un affettuoso abbraccio......Ciao Cristian3
Danilo: ciao Cristian.. ci hai lasciati tutti a bocca aperta con la tua scomparsa...
ti ricordero sempre con il sorriso in bocca... ci siamo divertiti molto quando abbiamo lavorato alla festa del peperoncino.. e quando lavoravamo con zio tito e zio
stefano.. Avrai sempre un posto nei nostri cuori.. ciao...
freccia: ... questo è il ricordo di mia sorella cristina che non partecipa al portale: il ricordo che non riesce a togliersi dalla testa la riporta a quando ogni pomeriggio chiedeva a crì di accendere il motorino...e lui puntualmente con la solita
risata faceva l'impennatina nel cortile del nostro palazzo..ciao cri..tvb!
The Legend: Ciao Cristian......da adesso in poi sarai il nostro angelo.... Ciao
Ago....più passano le ore e più mi rendo conto che la tragica notizia ricevuta
intorno alla mezzanotte è vera !!! Non è possibile....Ago....capite !! Ago....un tuttofare, un ragazzo scherzoso, una persona buona, un lavoratore instancabile...
ora non c'è più !!!.....un forte abbraccio a Nicola e Franco e soprattutto alla cara
mamma....addio Ago...veglia per sempre su di noi !!!
Nerone: non si può far altro che piangere per la tua assenza ..piano piano
inizio a capire che davvero non ci sei più..il dolore è davvero tanto..e non si può
colmare..rimarrai per sempre nei nostri cuori caro Ago..eri una persona unica..
stasera quando andrò all'eden sono sicuro che ti vedrò in mezzo a quei tavolini..
con il tuo amato amaro del capo in mano..e se mi scapperanno altre lacrime
saranno le uniche capaci di descrivere quanto male ci sono rimasto..addio Ago..
ci mancherai!
vincy: ... l'ultimo giorno che ti ho visto,eri come al solito sorridente,scherzoso.
sono rammaricato,xche' mi eri venuto a dire che ti eri permesso ad affissare la
locandina grande della madonna sulla mia vetrina, senza che ti avevo dato il
permesso,ed io ero molto impegnato per altre cose lavorative e ti ho risposto un
po' quasi scocciato "bravo!bravo!" ma tu sai che lo potevi fare, anche senza dirmi
nulla. tu eri un grande, e un grande resterai per sempre,e per sempre resterai
nei nostri cuori. ciao cri.
Francesco Perrone: Quando ho ricevuto la notizia non volevo crederci e
ancora per me è cosi,non mi sembra vero....Porterò per sempre con me il ricordo
del tuo sorriso,della tua solarità e di tutte le risate che ci facevamo ogni volta che
mi vedevi....Non mancava un attimo che ti avvicinassi a me quando mi vedevi
sul lungomare e con tono di voce basso come eri solito fare,mi ricordavi sempre
quella solita cosa a cui avevamo assistito e che come sempre ci faceva ridere...
ciao crì,mi mancherai...
corry:Ti ho visto crescere,mi ricordo che ti avevo chiesto,vieni con me a
Genova,tu mi dissi no amo troppo diamante e i miei amici: oggi la tua diamante
ti piange,così come i tuoi amici come mi dicevi tu ogni volta che partivo per
genova,ciao corrà, alla prossima.
ciao Cri.....
gam: ....io ancora sono con te, come due giorni fa,i miei occhi nel tuo sangue,le
mie mani sotto la tua nuca,e...non posso dirti addio,non lo farò mai...
kastroman: Che tristezza la vita.........un piccolo grande uomo ci ha lasciato ,
senza dirci niente.. ed il vuoto non si riempirà mai........Che tristezza la vita ........
senza le persone che ami.......è difficile vivere con il dolore ma il sorriso e il ricordo saranno sempre vivi ...Ti Voglio bene ... Ciao Cristian..........
destro: esile..fracile...timido...introverso...permaloso Tenace...forte...sincero...
disponibile....testardo...instancabile lavoratore.........EDUCATO..tutto in un solo
indimenticabile Ragazzo ! !!! !!!!ciao cristian
grilloparlante: ... Quando usciva l'Olmo, mi diceva sempre che non lo mettevo mai in prima pagina " con tutto il lavoro che faceva a portare manifesti ed inviti" ....e quando portava gli inviti alla gente diceva che "era inutile
perchè tanto poi la gente non partecipava"...che tristezza farlo ora....
In un mio precedente articolo, apparso tempo fa su l'Olmo,
dal titolo "Anche nel Sinus Laos si parlò poi in latino", ho
avuto modo di evidenziare la questione della lingua parlata
nel Sinus intorno al I-II sec. d.C., segnalando in particolare
l'importante circostanza del diffondersi prima e dello stabilizzarsi poi - sul nostro territorio - del latino, che mutò successivamente in volgare. E piuttosto interessante appare proprio in relazione al dialetto da noi parlato, anche se con
differenze e sfumature locali più o meno accentuate nei vari
centri urbani e nelle contrade del Sinus - la questione della
comune radice linguistica da cui questo dialetto, attraverso
la corruzione del latino, prese forza, totalizzando profondamente tutto l'idioma locale, dalla pronuncia al vocabolario,
dalle regole grammaticali (mai scritte, ma di fatto sistematicamente impiegate) alle espressioni idiomatiche tipiche del
luogo, da una sorta di sintassi spontaneamente consolidatasi fino all'affermarsi di una regola - mai violata se non in
qualche eccezione - che ha sempre voluto nella realtà una
lingua parlata attraverso l'impiego del minor numero di sillabe possibili, forse per non stancarsi troppo, per risparmiare
fiato (non è una battuta). Ma, per meglio comprendere tale
interessante e sorprendente evoluzione, è opportuno fare
qualche utile riflessione storica atta a farci capire in che
modo sia mutata nel Sinus la lingua latina durante quei
pochi, ma determinanti, secoli che - fra i fasti degli albori
imperiali, l'imprevisto irrompere ed affermarsi del
Cristianesimo (nonostante le massacranti persecuzioni
perpetrate contro di esso per quasi tre secoli), le inarrestabili trasformazioni culturali, le corruzioni della lingua e del
costume, lo spuntare successivo della variabile barbarica
ed il declino finale - vanno più o meno dalla nascita alla
caduta dell'impero romano. Particolarmente interessante
appare in proposito il naturale formarsi, a partire dall'epoca
augustea e fino a tutto il basso impero, di una sorta di vasta
area "intermetropolitana" dell'Italia meridionale, la quale
fungeva (a grande scala) da ponte territoriale particolarmente adatto all'organizzazione dei contatti e delle relazioni
economiche e commerciali intessute all'epoca non solo
internamente fra la vicinissima Roma e la Sicilia, quanto
soprattutto esternamente fra Roma e le più lontane province
orientali, fra cui in particolare tutta quell'area geografica
grosso modo coincidente (se si trascurano, senza commettere grossi errori, le variazioni da essa subite nel corso di tre
o quattro secoli) con i territori imperiali della Macedonia
(l'attuale Albania, Sud dell'ex Iugoslavia e Centro-Nord della
Grecia), della Achaia (zona del Peloponneso), della Thracia
(attuale Bulgaria), della Moesia (sita immediatamente a
nord della Thracia) e - a partire dalla conquista di Traiano
del 106 - anche della Dacia (l'odierna Romania). Parlo in
sostanza di quel vasto territorio interregionale sito a sudsud/est di Roma che in periodo augusteo era grosso modo
identificabile con l'insieme della Regio I (Latium e Campania),
di parte della Regio IV (Sud del Samnium), della Regio II
(Apulia ed antica Calabria) e della Regio III (Lucania e
Bruttium). Era in realtà, questa, una vasta area interessata
dallo stanziamento e movimento al suo interno di truppe
militari e soprattutto da scambi commerciali (fra i suoi stessi
centri urbani) legati fondamentalmente alla forte produzione
autoctona di vino e di olio. Ma v'è di più, perché, proprio
utilizzando questa area del territorio italico, si potevano
agevolmente e rapidamente anche spostare truppe militari
o scambiare merci verso e dalla Sicilia nonché verso e dalle
province d'oriente. E proprio per raggiungere queste lontane province (o tornare da esse) venivano infatti utilizzati o i
trasporti via mare (con imbarchi di uomini e di merci da o
verso i porti dell'Italia meridionale) oppure, in alternativa,
quelli via terra (con l'attraversamento solo di un breve tratto
di mare), utilizzando dapprima la Via Traiana, che da Capua
si snodava fino alla costa adriatica dell'Apulia in prossimità
della cittadina di Egnatia, e successivamente la cosiddetta
"Via Egnatia", la quale, iniziante via mare a partire proprio
da questa cittadina (da cui prendeva il nome), proseguiva
successivamente (dopo l'attraversamento su navi del
Canale d'Otranto) via terra per circa 1500 Km, tagliando da
ovest ad est - a partire dalla costa macedone (attuale
Albania) posta proprio di fronte ad Egnatia - l'intero territorio
della Macedonia, per poi attraversare la Thracia fino a
Bisanzio e quindi spingersi, più oltre, nella Moesia fino ai
confini con la Dacia proprio in corrispondenza delle Bocche
del Danubio sul Ponto Eusino (odierno Mar Nero). Sicché,
volendo evitare specialmente in periodi di cattivo tempo le
pericolose e lunghe rotte marittime, era possibile - seguendo questa strada - raggiungere con relativa rapidità (pur se
a velocità inferiore e con carichi piuttosto ridotti rispetto al
trasporto marittimo) anche le suddette province d'oriente
non solo per scopi militari quanto anche per il mantenimento delle relazioni economiche e commerciali. La suddetta
area del Sud-Italia era perciò una specie di immensa base
territoriale e marittima per le relazioni che Roma manteneva
da una parte con la Sicilia (la quale produceva abbondantemente frutta e zolfo) e dall'altra con le suddette province
orientali, la cui economia era fondamentalmente basata
sulla produzione di canapa, miele, noci, piombo e sale oltre
che sugli allevamenti di bestiame e - cosa alquanto allettante sia per i coloni civili che per quelli militari - sullo sfruttamento delle ricche miniere d'oro della Transilvania nel territorio della Dacia. E tutto ciò nel nostro discorso andava
detto perché, almeno fino alla crisi in cui finì per precipitare
l'impero romano nella seconda metà del III secolo (crisi non
solo politica, demografica e militare, quanto soprattutto
economica), questo grande movimento di uomini e di cose
(durato oltre due secoli) fra quelle regioni dell'Italia meridionale e le predette province d'oriente fu la causa prima della
romanizzazione di tutti quei territori balcanici. Anzi di particolare interesse, per quel che diremo, è proprio il suddetto
territorio della Dacia, il quale si estendeva quasi tutto a nord
di quel confine naturale che i Romani identificavano propriamente col "Danaos fluvius", ovvero col "fiume dei Greci" [da
cui derivò il nome corrotto e contratto di Dan(aos)-(flu)vius,
diventato quindi Danuvius o anche Danubius], a sud del
quale essi facevano iniziare i territori di marcata influenza
greca, cioè gli attuali Balcani. Grosso modo la parte di
Danubio interessata era quella compresa fra le ultime propaggini delle Alpi Transilvane (cioè i Carpazi Meridionali, siti
un po' più a nord delle strette gole montane delle "Porte di
ferro") e le attuali "Bocche" di foce site sul Mar Nero, di
fronte alla Crimea. Così, in quell'enorme andirivieni per
mare e per terra, il suddetto territorio della Dacia (il quale in
parte si affacciava a sud sul Ponto Eusino e in gran parte
della sua estensione era invece delimitato proprio dal tratto
finale del Danubio) fu oggetto di particolare interesse (per i
motivi sopra accennati) da parte di tantissimi coloni romani
provenienti, oltre che dall'Italia meridionale, anche da tanti
altri territori dell'impero. E furono proprio essi che - dopo la
conquista della Dacia da parte di Traiano - diffusero lì per
oltre duecento anni le loro abitudini, la loro lingua, i loro
costumi, la loro cultura, innescando di fatto la nascita e lo
sviluppo della civiltà "romena", così come la stessa lingua di
Romania ben evidenzia ancora oggi con i suoi molteplici
connotati di chiara origine latina. E, rimanendo proprio sulla
questione della lingua, particolarmente interessante si rivela
poi, per quel che direttamente ci riguarda, la presenza nell'attuale idioma romeno di una gran quantità di vocaboli e di
espressioni che ricalcano in modo sorprendente la "lingua"
che, pur attraverso le tante sfumature e diversità dei dialetti locali, costituisce di fatto l'idioma tipico dell'Italia meridionale di oggi. E' facile poi anche notare come questo confronto, specialmente per pronuncia ed espressioni idiomatiche, diventi particolarmente interessante se si va a restringere l'osservazione addirittura al dialetto attualmente parlato nella Calabria settentrionale tirrenica. Tenendo presente
contemporaneamente i fatti storici sopra ricordati ed il fatto
che le due aree - la Romania da una parte e la Calabria
dall'altra - non hanno conosciuto in diciassette secoli corruzioni linguistiche fra loro correlate, ne deriva anzi - come
vedremo - che la forte somiglianza dei rispettivi idiomi riveste un interessantissimo significato storico/linguistico. V'è
intanto da osservare che entrambe le suddette aree territoriali hanno subìto la loro profonda romanizzazione più o
meno nello stesso periodo storico (I-III sec.) e che, guarda
caso, entrambe hanno poi maturato trasformazioni linguistiche - rispetto alla lingua latina parlata dai coloni romani - in
modo piuttosto autonomo rispetto al territorio limitrofo, trovandosi entrambe in una particolare posizione geografica
piuttosto "protetta" rispetto alle possibili influenze linguistiche delle aree circostanti. Insomma è come se i suddetti
due territori si fossero comportati - per così dire - come una
specie di "frigoriferi linguistici" rispetto all'idioma latino che
in essi correntemente si parlava in quel periodo, conservandone nel tempo vocaboli, espressioni, locuzioni e pronuncia. Ed è proprio grazie a queste profonde inalterate analogie linguistiche che è oggi possibile abbozzare grosso modo
un quadro sufficientemente indicativo di quel comune idioma latino (diverso dal latino classico) parlato una ventina di
secoli addietro in quelle due terre. Scendendo infatti nei
dettagli, si scoprono in proposito sorprendenti somiglianze
- di chiara radice latina - fra l'attuale lingua romena ed il
dialetto parlato oggi nei territori dell'antico Sinus Laos. Ad
esempio si scopre che chi "si ammoglia" - e che da noi
notoriamente "s' 'nsura" - anche in Romania (incredibile
a dirsi) "se insura", derivando, entrambi le voci verbali, dal
latino "se in soror", cioè "(andar)sene verso una donna", dal
momento che nel latino parlato nei primi secoli dell'era cristiana "soror" significava, oltre che "sorella", più in generale
"donna, amica". E proprio così si diceva nella lingua parlata
nel meridione d'Italia duemila anni fa, nonostante che a
Roma - nella lingua latina classica - si usassero notoriamente tutt'altre espressioni (che non è qui il caso ricordare).
Oppure, ancora, il vocabolo "monco" (non solo nel senso di
mancante di un arto quanto anche e soprattutto nel senso
di storpio o di salute malfermo) si dice sia in Romania che
da noi - e con uguale stretta pronuncia - "ciung" (!), derivante a sua volta dall'originario vocabolo latino "truncus"
(monco) poi trasformatosi foneticamente (appunto in
"ciung") per rotacismo inverso di "tru" in "ciu" e caduta della
desinenza finale "us" (quest'ultima circostanza linguistica in
ossequio alla predetta ferrea regola dialettale di drastica
riduzione del numero di sillabe). E così lo storpio (o l'acciaccato), che in latino veniva detto "corpore deformatus",
"mebris captus","mancus", "mutilus" ed anche "debilis", nel
nostro dialetto di venti secoli fa si diceva brevemente
"ciung". Fra i tantissimi esempi adducibili alquanto interessante mi sembra poi l'altra sovrapposizione linguistica, fra i
due idiomi, che, esprimendo l'azione del "camminare, passeggiare", in romeno fa "pasì" e nel nostro dialetto "passià",
entrami derivanti (per contrazione) dall'espressione dialettale latina "passu ire" ("andare a piedi"). Altro che gli asettici
verbi "ire" e "deambulare" allora usati a Roma! Curioso ed
interessante è poi il verbo romeno "muia" (inzuppare,
ammollare) cui corrisponde sorprendentemente nel dialetto
parlato nelle zone interne della Calabria settentrionale il
verbo "mujjhia" (bagnare), entrambi derivanti dal latino
"mugilis" (usato col significato traslato di "bagnato, ammollato" nel latino parlato di allora per evidente associazione
col significato proprio di "muggine, pesce"). E che dire poi
del nostro tipico piatto locale della "pasta e fagioli" (in dialetto "past e fasul") che anche in Romania fa (perfino nelle
sfumature di pronuncia) ugualmente "pàsta fasole" (dal
latino "pastus" e "phaselus"). Per restare poi proprio alle
sfumature di pronuncia, interessante è - ad esempio - la
perfetta identità linguistica del vocabolo "sapone" che, in
derivazione dal latino "sapo, saponis", fa in entrambe i
due idiomi "sapùn" (con la u molto stretta). E parimenti
interessante si presenta il caso del verbo romeno "aranjà"
(sistemare, addobbare, aggiustare) pienamente corrispondente - per composizione ortografica, pronuncia e significato - al nostro "arranjà", entrambi derivanti dal latino "ad
agere" (adattare, disporre, ordinare). Piuttosto simpatica mi
sembra poi la circostanza che la sorte, la fortuna, si indichino notoriamente nel nostro più vero dialetto con l'espressione (quasi idiomatica) "a sciorta", alquanto simile a
quella romena ("soarta"), entrambi derivanti dal latino
"sors" (sorte, destino). Ancora, la nostra famosa espressione dialettale di rimanere "all'urma", indicante la circostanza di restare fuori da una certa situazione, trova piena
corrispondenza linguistica nel vocabolo romeno "urma" che
significa "avanzo", "alla fine", entrambi derivanti dall'antica espressione latina "in umbra" (che significando propriamente "in solitudine", "in disparte", ben rendeva per
traslazione anche quel significato). Per la verità le tracce di
quell'antico dialetto latino parlato intorno al I-III secolo nell'Italia meridionale (e quindi dai coloni romani che per circa
duecentocinquanta anni frequentarono la Dacia) sono
parecchie, sia nell'attuale dialetto del Sinus sia nell'odierna
terra di Romania. Tantissimi sarebbero ancora gli esempi :
alcuni val la pena di citarli ancora. Si pensi, ad esempio, al
verbo "uscire" che qui da noi fa notoriamente "jesc' " ed
in lingua romena "jesi", pronunciati entrambi nella terminazione finale con lo stesso suono fonetico di "sci" italiano ed
entrambi derivanti dal latino "exeo", con pronuncia "ecseo"
poi corrottasi prima in "jecseo" e poi in "jesc' ". Oppure la
preposizione semplice "con" che in tutti e due i suddetti
idiomi fa "cu", entrambi derivante dal latino "cum" contrattosi in quel comune idioma del I-III secolo in "cu" per la
caduta della "m" finale. O invece l'avverbio "come" il quale,
sia nel nostro dialetto che in lingua romena, fa "cum' ", in
evidente derivazione contratta dal latino "quomodo", trasformatosi per via fonetica in "qu(o)m(odo)", cioè "qum"
pronunciato con la "u" lunga e la labiale "m" appena accennata. Interessante mi sembra poi la trasformazione, in
entrambi gli idiomi, della preposizione latina "supra" (sopra)
che in Romeno fa "asupra" e nel nostro dialetto "assupra".
Ancora il vocabolo "rovina" che in entrambi gli idiomi fa,
perfettamente alla latina, "ruina". Oppure "fratello" che da
noi fa "frat' ed in Romania "frate", entrambi derivanti - per
contrazione - dal latino "frater". Interessante è poi la singolare vicenda glottologica del vocabolo italiano "baffi, che qui
da noi fa in dialetto "mustazz' " ed in Romania "mustati" (con
la sillaba finale "ti" pronunciata "zi" !). Infatti i baffi, mentre
nel latino di Roma venivano genericamente detti "pili", nel
meridione d'Italia venivano invece specificamente detti
"mustacei" (che significava propriamente "mastacciuoli" od
anche "cosa da poco", "cosa inutile, frivola"). Ed infatti nel
mondo greco/romano la moda di portare i baffi non era
molto diffusa ed apprezzata (perché considerata frivola),
perfino fra la maggior parte di coloro che portavano la
barba, come si evince dalla ritrattistica antica. Sorprendente
è poi l'altra espressione idiomatica "mai lung", identica nel
nostro dialetto e nella lingua romena, indicante un uomo di
maggiore statura (rispetto alla
ordinaria normalità), derivante
dall'impiego congiunto delle
parole latine "maius" ("di più")
e "longus" ("lungo"). Cosa,
questa, davvero singolare se si
considera che in latino l'uomo
di alta statura si diceva "procerus" o "magna statura" e quello
di statura enorme "ingentis
staturae homo". Un modo
di parlare quindi, quello di duemila anni fa (e di oggi) sia nel Sinus che in Romania, saldamente fondato sulla lingua latina, ma da essa distinto.
Ritengo perciò che, di fronte ad una tal convergenza linguistica fra due idiomi - i quali, per i motivi sopra evidenziati,
sono stati molto probabilmente entrambi protetti (seppur fra
le inevitabili trasformazioni interne) da significative corruzioni linguistiche rispetto a quello stesso dialetto latino originariamente parlato in entrambi i rispettivi territori di pertinenza
-, sia legittimo e ragionevole pensare che nel nostro Sinus,
così come nell'antico territorio romeno della Dacia, si parlasse allora una stessa lingua (piuttosto diversa da quella
parlata nell'antica Roma) di cui sono rimasti molteplici echi
nelle lingue oggi parlate nei suddetti due territori. A tal proposito alquanto sintomatica è anche la vicenda linguistica
del vocabolo "lucertola" che, mentre in Roma si diceva
"lacerta", "lacertus" od anche "certus", nel nostro
dialetto di allora doveva invece dirsi all'incirca "suprimula"
(da "supra rimula", che significa "sopra la fessura"), per
associazione all'abitudine delle lucertole di circolare in vicinanza ed all'interno delle fessure litiche e murarie. Da cui
sono poi derivati parallelamente il nostro "suriglia"
("su(p)ri(mu)la") ed il romeno "sopirla" (pronuncia : "sciopirla"). Resta perciò a noi l'imprtante compito di salvare e tramandare il nostro idioma locale, non solo perché vivo
retaggio di quell'antico dialetto, quanto anche perché - intriso com'è qua e là anche di tante meravigliose influenze
greche costituisce una rara preziosità linguistica. Ringrazio
la signora Corina Perianu di Galati per la collaborazione
offertami
nelle
ricerche
sulla
lingua romena.
Nelle foto reperti archeologici di Laos in
Santa Maria del Cedro. Foto di Marcello Oliani
pag.
8
l’olmo
n. 70 Giugno 2008
Ancora un intervento dell’Associazione Cerillae per la tutela
dei beni archeologici di Cirella
rizzata alla Soprintendenza Archeologica
della Calabria avente per oggetto la
richiesta di chiarimenti normativi circa
la chiusura al pubblico del mausoleo,
in riferimento alla risposta fornita dalla
stessa Soprintendenza in data 05.07.07
circa il quesito posto in essere dalla Ns.
associazione, in riferimento agli incontri
successivamente avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante,
dell'Ufficio Tecnico e della Soprintendenza
Archeologica della Calabria, si chiedono
chiarimenti e delucidazioni sulla procedura di esproprio riguardante l'intera area del
Mausoleo Romano di Cirella che l'Amm.ne
Comunale si era impegnata a porre in atto in
tempi brevi;
Diamante, 21.05.2008Egr. Sig. Sindaco- Comune di Diamante
Egr. Ass. alla Cultura Comune di Diamante
Egr. Ass. LL.PP. Comune di Diamante
Egr. Dir. Resp. U.T. Comune di Diamante
Egr. Dir. Resp. Soprintendenza Archeologica della
Calabria - Ufficio di Scalea
Oggetto:
Richiesta formale di incontro per chiarimenti sulla situazione dei beni storico-archeologici della frazione Cirella
Il sottoscritto Errico Francesco, nato a Belvedere
M.mo (CS) il 16.09.1963 e residente in Cirella di
Diamante (CS) via A. Diaz n. 88, in qualità di legale rappresentante dell' Associazione Culturale Cerillae
(onlus) e in riferimento a quanto indicato in oggetto,
PREMESSO
"che in data 04.12.2007 nell'ufficio del Sindaco si è
avuto un incontro tra i rappresentanti del Consiglio
Direttivo della Ns. associazione, gli Assessori Sollazzo,
Benvenuto e Maulicino e i Consiglieri Riente e Casella,
a cui è seguito un dettagliato comunicato stampa riportato da tutte le testate giornalistiche locali;
"che in data 18.12.2007 presso l'Ufficio Tecnico di
questo Comune si è avuto un incontro tra il sottoscritto, il Dirigente De Maria e tre rappresentanti della
Soprintendenza Archeologica della Calabria, nel corso
del quale è stato fatto il punto della situazione in merito
ai beni archeologici presenti nel territorio di Cirella;
"che in data 16.05.08 presso la sede della
Soprintendenza Archeologica di Scalea si è avuto un
incontro tra il sottoscritto ed il Dirigente Responsabile
dott. Aversa, dal quale è emersa la necessità
di una riunione chiarificatrice tra le istituzioni interessate e l'Associazione Culturale Cerillae (onlus);
CHIEDE
formalmente un incontro con le Ill.me SS.VV., secondo
le modalità e i tempi a Loro più congeniali, al fine di
avere chiarimenti sulla risoluzione delle problematiche
già discusse nelle riunioni indicate in premessa, ovvero:
2. PROBLEMA SCAVI SUL PROMONTORIO
in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti
dell'Amm.ne Comunale di Diamante, dell'Ufficio Tecnico
e della Soprintendenza Archeologica della Calabria,
si
chiedono
chiarimenti
e
delucidazioni sulla campagna scavi che si sarebbe dovuta avviare nell'area del promontorio di Cirella;
3. SALVAGUARDIA RUDERI E MONASTERO
DEI MINIMI
in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante e dell'Ufficio
Tecnico, si chiede: a) se siano stati presentati e/o
riformulati alla Regione Calabria progetti riguardanti
la ristrutturazione e messa in sicurezza dei Ruderi; b)
quando si darà inizio ai lavori di copertura della Chiesa
di S. Maria delle Grazie annessa al Monastero dei
Minimi;
4. REPERIMENTO LOCALI PER ISTITUZIONE
DI
UN
MUSEO
ARCHEOLOGICO
in riferimento all'incontro tenuto il 16.05.08 con
il Dirigente Responsabile della Soprintendenza
Archeologica
di
Scalea
dott.
Aversa,
si chiede se sussistano le condizioni logistiche per poter
ubicare a Cirella la sede di un museo di storia locale, nonché la sede di un Ufficio Staccato della Soprintendenza
Archeologica della Calabria. Confidando in un positivo riscontro, si coglie l'occasione per porgere i più
cordiali saluti.
Il Presidente Francesco Errico
15 Giugno 2008 Diamante Tuning Day
Diamante (CS)
Al via alla Prima Edizione Tuning Day Diamante,che avrà luogo presso il parcheggio
Discesa Parco Corvino - -Diamante (Cosenza)
La Manifestazione aprirà i battenti alle ore 8:00 e si articolerà
tra le gare di:
Soft Tuning - Medium Tuning - Hard Tuning - Unlimited Estetica - Miglior Interno - Miglior Rombo - Miglior Illuminazione
(Interna/Esterna) - TAPPA Nazionale BASS WARS 1X
Premi Speciali:
Club Proveniente da più lontano - Auto proveniente da più lontano -Club accorso in Maggior numero
Miglior Verniciatura- Miglior Vano Motore - Miglior Vano Baule -Lady Tuning
Miglior Cerchio in Lega - Auto Più Bassa - E Altri Ancora…
Programma Manifestazione
Ore 8 inizio manifestazione e iscrizioni gare
Ore 12:30 Prime Valutazioni Soft/Medium/Hard Tuning-Unlimited-Estetica
Ore 13:30 (Chiusura Iscrizioni) Pausa Pranzo
Ore 15:00 Inizio valutazioni gara miglior rombo,miglior interno,SPL,Miglior Illum.
Ore19:00/20:00 premiazioni gare e ringraziamenti
Ore 24:00 chiusura Manifestazione
Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanità
Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico, Progetto
Strategico "Golfo Amico".
Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo.
Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche sociali, Politiche Territoriali.
Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso.
Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale, Relazioni
con Pubblico.
Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio
CONSIGLIERI CON DELEGA:
Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca
Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro
Bernardo Riente: Demanio
Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali
STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff),
dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani
LE OPPOSIZIONI
RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre
INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe
Savarese
PAESE AMICO: Giuseppe Pascale.
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari.......era il
centro della cittadinanza, di socievole comunanza...con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto
cittadino” .
Leopoldo Pagano 1860
M e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e e c u l t u r a d e l l a r i v i e r a d e i c e d r i
a c u r a d e l l ’ a mm i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i d i a m a n t e e c i r e l l a
Una perdita che ha
colpito un intero paese
ORA LA PULIZIA DEL PAESE E DELL'AMBIENTE DIPENDONO ANCHE DA TE !
Caro cittadino, Come ti è noto è iniziata la raccolta differenziata. E' necessario che la raccolta funzioni . Da
essa dipende la nostra pulizia ed anche un nuovo modo di rapportarsi con l'ambiente, fattivo e culturalmente
avanzato. Nei pressi della tua abitazione troverai tre contenitori di diversi colori. E' qui che dovrai portare i tuoi
rifiuti dividendoli secondo precise caratteristiche.
Nel contenitore BIANCO dovrai conferire tutto ciò che riguarda la CARTA ( giornali, riviste,libri,quaderni,vol
antini pubblicitari, block notes,imballaggi di detersivi,scatole di biscotti,scatole di pasta,buste della farina e dello
zucchero, piccoli cartoni piegati). Questi rifiuti dovrai conferirli il GIOVEDI'.
Nel contenitore GIALLO metterai i rifiuti provenienti dallo scarto dei cibi. Ti è stato consegnato un piccolo
contenitore che userai per questi scarti che inserirai nei sacchetti bianchi biodegradabili. Questi rifiuti dovrai
conferirli il
LUNEDI', il GIOVEDI' e il SABATO.
Nel contenitore VERDE SCURO conferirai il multimateriale. Metterai nelle sacche azzurre tutti i tipi di contenitore in vetro, le lattine, le scatolette, le bombolette spray, i tubetti per alimenti, le bottiglie in plastica,le vaschette in
polistirolo,il cellophan, le retine per le verdure e le patate. Dovrai conferire questi rifiuti MARTEDI e VENERDI'.
Il materiale che non rientra in queste categorie dovrai conferirlo nella normale RSU.
GLI INGOMBRANTI dovranno essere posti vicino ai cassonetti RSU
MARTEDI' e VENERDI'.
I MEDICINALI SCADUTI dovrai conferirli nell'apposito raccoglitore davanti le farmacie. Altre notizie le
troverai sull'opuscolo distribuito dall'Alto Tirreno Cosentino.
Giuseppe Perrone - Consigliere con delega all'ambiente
Responsabile Raccolta Differenziata
Hanno collaborato a questo numero:
Vincenzo Bruno, Gli amici di Cristian, Alessia Cinti, Piero Cirone,
Comune di Diamante
Ciro R. Cosenza, Maria Rosaria De Maria, Franco Errico, Pasquale
Centralino 0985 81398-81642-877512-877508
Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021
Filippelli ,Giuseppe Gallelli,Pietro Perrone
Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante
Tutte le collaborazioni sono gratuite.
L’OLMO
I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a
: Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante
e.mail:[email protected]
Stampa: - Tipografia Lapico
tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro
L’impaginazione grafica è di
Francesco Cirillo
L’Olmo viene distribuito gratuitamente
nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli
Uffici Comunali.
Testi e foto inviate non vengono restituite.
Questo numero è stato chiuso in tipografia
il 29 Maggio - 2008
1°Numero Agosto 2002 - Anno 6- n°70
Autorizzazione n°94 del 22-02-2002
Tribunale di Paola
NUMERI UTILI
Caserma dei Carabinieri
tel. 0985 81117
Capitaneria di Porto
tel. 0985 876075
Guardia Medica
tel. 0985 81000
Poste Italiane Ufficio Diamante
tel. 0985 81070
Poste Italiane Ufficio Cirella
tel.0985 86064
Poliambulatorio ASL 1 Diamante
tel. 0985 876722
Vigili Urbani Diamante
tel. 0985 81035
Consultorio Familiare Diamante
tel. 0985 876389
SERT - Servizio Tossicodipendenze
tel. 0985 91449
OSPEDALE PRAIA A MARE
tel. 0985 7041
OSPEDALE CETRARO
tel. 0982 977216
Commissione Invalidi Civili
tel. 0985 81030
AIAS Diamante
tel.0985 81638
Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043
MISERICORDIA - sez. Diamante
tel.0985 877857
servizio ore 08/20 cell.3284261073
Ass.Culturale Cerillae
tel. 0985 86361
Accademia Italiana del Peperoncino
tel. 0985 81130
TELEDIAMANTE CANALE 21-65
tel.0985 876078
LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO
Franco Maiolino assessore al Turismo
di Ernesto Magorno Sindaco
Per Info 340 5726122 Pietro---3480779129 Claudio
Email [email protected] [email protected]@hotmail.it
Per Aggiornamenti visita www.thepearl.it oppure www.GenteDelSud.it (Sezione Motori)
1. PROBLEMA MAUSOLEO ROMANO
in
riferimento alla nostra sollecitazione del 25.06.07 indi-
CHI CI AMMINISTRA
ERNESTO MAGORNO- sindaco
n. 70 anno 6 Giugno 2008
Direttore Editoriale:
Ernesto Magorno
Direttore Responsabile: Francesco Cirillo
l’Olmo
Da pochi giorni Cristian Marra ci ha improvvisamente lasciati soli. Ancora è forte il dolore per la
prematura scomparsa di questo giovane al quale mi legava un profondo affetto maturato nei
giorni della campagna elettorale, rafforzato dalla collaborazione affiatata di quest'ultimo anno.
Cristian era un membro attivo della nostra comunità, un ragazzo educato al lavoro dalla sua
esemplare famiglia, sempre sorridente, sempre disponibile, un vero punto di riferimento per
me e per tutta l'amministrazione comunale come lo era per i suoi congiunti e per gli amici.
Alla madre, ai fratelli ed a tutta la sua famiglia esprimo il profondo cordoglio a nome mio
e della Amministrazione Comunale di Diamante per la sua scomparsa. Le scelte a volte
sono più dolorose dei distacchi, e decidere di non istituzionalizzare il dolore per la morte
di una persona cara è stata una scelta sofferta ma giustificata dal fatto che ognuno di
noi ha voluto ricordarlo con affetto sincero nel proprio intimo. Faccio un grande sforzo
mentre scrivo a trattenere le lacrime di fronte al suo sorriso immortalato in questa foto, ma
mi piace ricordarlo proprio così. Con Cristian, con la sua dedizione al lavoro, con la sua
innata simpatia, questo paese e questa comunità sono cresciuti e da lui hanno imparato
molto. Egli ci ha insegnato che la semplicità e la schiettezza sono qualità preziose al giorno d'oggi, alle quali dobbiamo tutti tendere, caratteristiche capaci di avvicinare le persone
appianandone le differenze e le asperità dei caratteri. Da lui abbiamo imparato che si può
conquistare l'affetto e la stima delle persone, per quello che si fa quotidianamente, per i
piccoli gesti di gentilezza che ogni giorno si pongono in essere, costruendo la propria esistenza mattone dopo mattone sempre con il sorriso sulle labbra. Cristian, è entrato in tante
case della nostra città e per ognuno di noi era una persona di famiglia alla quale affidare
un piccolo incarico o un lavoro era spesso una scusa per incoraggiarlo a continuare ed
un motivo per avere intorno a se un amico piacevole con cui chiacchierare.Ricordo con
grande commozione il suo orgoglio quando leggeva il ringraziamento che dalle pagine
di questo foglio l'amministrazione gli aveva rivolto in occasione della visita del Prefetto,
quando Cristian, di fatto membro del mio staff, si era prodigato immensamente affinché
quella manifestazione riuscisse perfettamente. Ricordo la sua aria sorniona e soddisfatta,
quando a cena con Pino Arlacchi e Michele Cucuzza lo presentai come il responsabile
della propaganda del Comune. Cristian era felice di lavorare per il Comune rendendosi
allo stesso tempo utile alla propria cittadinanza, fatto che lo rendeva fiero di partecipare
alle iniziative che organizzavamo insieme.Quello che ci legava era una vicinanza ed un
affetto fatto della quotidianità mai uguale che ogni giorno si affronta amministrando un
paese, un percorso comune fatto insieme a tutti coloro che, come Cristian, collaborano
disinteressatamente crescendo, conoscendosi e maturando poco a poco, giorno per giorno. Questa giovane vita si è improvvisamente spenta lasciandoci tutti sgomenti e attoniti,
pensierosi e desiderosi di dare un senso alla sua scomparsa, di capirla fino in fondo poiché essa ci appare come un monito, un richiamo alla realtà ed al senso dei valori perduti.
La vita che conduciamo e che diamo per scontata, improvvisamente si è fermata e ci ha
chiesto di fare il punto sulla nostra esistenza, di essere pronti alla chiamata che potrebbe
giungere improvvisa come avvenuto per il nostro caro Cristian. Allora abbiamo pensato
che se c'era qualcuno in grado di affrontare così coraggiosamente ma allo stesso tempo
serenamente l'incognita della morte questo era proprio Cristian, un uomo ed un fedele
che in vita si era comportato con rettitudine e onestà, amando la famiglia, il lavoro e gli
amici. Grazie Cristian per averci insegnato tutto questo, grazie per il tuo lavoro e l'affetto
che dimostravi a tutti ogni giorno, grazie per essere stato con noi, presente nelle nostre
vite regalandoci un sorriso sempre. Sarai indicato da tutti come un esempio da seguire
per la tua passione e il tuo impegno, ti prometto che sarai degnamente ricordato da
questa comunità a cui hai dato tanto e che solo adesso sente fortissima la tua assenza.
La pavimentazione del Centro Storico di Diamante attualmente in corso, effettuato nell’ambito di un programma
di riqualificazione dei Centri Storici di Diamante e Cirella,
mentre da una parte rappresenta un’intervento di particolare rilevanza, dall’altra non evita di suscitare qualche giusta
osservazione e qualche inutile polemica. Gli attuali lavori di pavimentazione sono in esecuzione di una scelta progettuale e tecnica
effettuata nell’ultimo scorcio della precedente amministrazione
finanziata con l’accensione di un mutuo nel contesto di un piano
di investimenti che prevedeva la realizzazione di alcune importanti
opere pubbliche. I lavori attualmente in corso nel lotto ricompreso
fra il Calvario, Largo Unità, Largo Tirione e vicoli adiacenti hanno
suscitato alcune osservazioni sia per ciò che riguarda i materiali
impiegati ( ciottolame di fiume, mattoncini in cotto e lastre laviche
grigie) sia, soprattutto, per le modalità ed i tempi di esecuzione.
Personalmente ritengo adeguata la scelta dei materiali ( la pietra
di fiume è largamente utilizzata nelle pavimentazioni di numerosi
Centri Storici di prestigio come Noto, Amalfi ,Cefalù, ) e perchè
congrui al contesto storico di un borgo marinaro come il nostro
e sicuramente più interessanti dei cubetti di porfido e il marmo di
Trani, forse più funzionali, ma completamente avulsi al territorio ed
alla storia di questi luoghi. Ritengo condivisibili alcune osservazioni sulle soluzioni tecniche adottate ( raccolta delle acque in primis
) pur comprendendo come la realizzazione di lavori in un centro
storico abitato con caratteristiche urbanistiche di architetture
spontanee e con grosse lacune strutturali ( inadeguatezza dei sottoservizi ) presenti delle oggettive difficoltà. Ritengo inammissibile
invece, sia come residente che come amministratore l’evidente
lentezza con cui tali lavori sono proceduti con penalizzazione dei
cittadini, ma soprattutto di alcune attività commerciali. Tale situazione, fra l’altro, ha obbligato l’A.C. a esigere dalla Direzione dei
Lavori e dalla Ditta appaltatrice un supplemento di impegno per
fare in modo che la imminente stagione estiva non veda i turisti
disertare un consolidato circuito a causa del sovvertimento della
viabilità e dei luoghi, compromettendo una stagione che per altri
versi fa registrare dei segnali inquietanti. Certo è, che necessariamente fra alcuni giorni i lavori dovranno essere interrotti differendone la ripresa per il completamento dei lotti appaltati a dopo l’estate.
Allargando gli orizzonti di analisi alla riqualificazione dei centri storici più in generale, mi preme ribadire come tali interventi rivestano
una straordinaria importanza sia sotto il profilo storico-culturale
che sotto quello economico e turistico rappresentando per questa
A.C. un obiettivo strategico di grande rilievo. E’ nostro intento porre
particolare attenzione al recupero e alla riqualificazione del centro
storico che a Diamante presenta delle indubbie peculiarità per
essere un Centro Storico abitato e vissuto, per essere arroccato
sul mare, per esercitare già da tempo una grande attrazione turistica. In tale direzione vanno dunque perseguiti obiettivi di grande
respiro, quale la predisposizione di progetti con cui partecipare ai
bandi per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri
Storici Calabresi – Delibera CIPE 35/05 APQ Riserva Aree Urbane
con cui la Regione Calabria persegue gli obiettivi e le strategie
relative alla conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, poten
ziamento,valorizzazione e specializzazione del patrimonio edilizio,
architettonico ed urbano dei centri storici. Contestualmente occorre
intraprendere iniziative e adottare provvedimenti, (viabilità, Isole
pedonali e ZTL, trasformazione dei bassi in attività artigianali e
commerciali, inquinamento acustico, segnaletica turistica, murales,
arredo urbano, balcone fiorito, piano colore, ) che avviino o consolidino un nuovo modo di pensare e di vivere i centri storici conservandone la memoria storica e traendone vantaggi economici.
Raccolta differenziata: ancora uno sforzo
Funziona bene la raccolta differenziata, ma non ovunque. In alcuni quartieri di Diamante ancora ci si confonde nel conferimento
dei riifuti e questo rallenta la raccolta da parte degli operatori oltre che renderla inutile. Il senso della raccolta differenziata sta non
solo nel differenziare il rifiuto e quindi renderlo una risorsa, in quanto riciclato e riusato, ma anche nel raggiungere l’obbiettivo di
diminuire la spazzatura normale e giungere quindi ad una riduzione della tassa sui rifiuti. E’ necessario quindi rispettare il conferimento del rifiuto nell’apposito contenitore. Nel contenitore bianco la carta, scatole di biscotti,scatole di pasta,piccoli cartoni piegati, etc..., nel contenitore verde il multimateriale ( vetro,bottiglie di plastica,sacchetti di plastica,scatolette etc.) , nel contenitore
giallo la frazione umida. Molto facile quindi. Basta farci l’abitudine, tenendo sotto il lavello quattro piccoli contenitori. Il bidoncino verde
, dato in dotazione, con le buste bianche, uno per la plastica ed il vetro da inserire nei sacchetti di colore azzurro, uno per la carta ed
i piccoli cartoni, ed infine uno dove verranno inseriti quei rifiuti non riciclabili e da conferire nei vecchi contenitori RSU. Come vedete
è molto facile. Bisogna anche rispettare i giorni per conferire i vari rifiuti negli appositi contenitori secondo il calendario consegnato ad
ogni cittadino e che trovate in questo giornale a pag.8. Le buste possono essere ritirate al Comune o direttamente agli operatori della
differenziata.
Giuseppe Perrone consigliere con delega all’ambiente e responsabile della raccolta differenziata.
A pag.2 ,3 e 6
i ricordi degli
amici di Cristian
Le o r i g i n i d e l n o s t r o d i aletto in un inedito saggio
d e l l ’In g . P i e r o
Cirone
a pag.4
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una perdita che ha colpito un intero paese a pag.2 ,3 e 6 i ricordi