pag. 8 l’olmo n. 70 Giugno 2008 Ancora un intervento dell’Associazione Cerillae per la tutela dei beni archeologici di Cirella rizzata alla Soprintendenza Archeologica della Calabria avente per oggetto la richiesta di chiarimenti normativi circa la chiusura al pubblico del mausoleo, in riferimento alla risposta fornita dalla stessa Soprintendenza in data 05.07.07 circa il quesito posto in essere dalla Ns. associazione, in riferimento agli incontri successivamente avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante, dell'Ufficio Tecnico e della Soprintendenza Archeologica della Calabria, si chiedono chiarimenti e delucidazioni sulla procedura di esproprio riguardante l'intera area del Mausoleo Romano di Cirella che l'Amm.ne Comunale si era impegnata a porre in atto in tempi brevi; Diamante, 21.05.2008Egr. Sig. Sindaco- Comune di Diamante Egr. Ass. alla Cultura Comune di Diamante Egr. Ass. LL.PP. Comune di Diamante Egr. Dir. Resp. U.T. Comune di Diamante Egr. Dir. Resp. Soprintendenza Archeologica della Calabria - Ufficio di Scalea Oggetto: Richiesta formale di incontro per chiarimenti sulla situazione dei beni storico-archeologici della frazione Cirella Il sottoscritto Errico Francesco, nato a Belvedere M.mo (CS) il 16.09.1963 e residente in Cirella di Diamante (CS) via A. Diaz n. 88, in qualità di legale rappresentante dell' Associazione Culturale Cerillae (onlus) e in riferimento a quanto indicato in oggetto, PREMESSO "che in data 04.12.2007 nell'ufficio del Sindaco si è avuto un incontro tra i rappresentanti del Consiglio Direttivo della Ns. associazione, gli Assessori Sollazzo, Benvenuto e Maulicino e i Consiglieri Riente e Casella, a cui è seguito un dettagliato comunicato stampa riportato da tutte le testate giornalistiche locali; "che in data 18.12.2007 presso l'Ufficio Tecnico di questo Comune si è avuto un incontro tra il sottoscritto, il Dirigente De Maria e tre rappresentanti della Soprintendenza Archeologica della Calabria, nel corso del quale è stato fatto il punto della situazione in merito ai beni archeologici presenti nel territorio di Cirella; "che in data 16.05.08 presso la sede della Soprintendenza Archeologica di Scalea si è avuto un incontro tra il sottoscritto ed il Dirigente Responsabile dott. Aversa, dal quale è emersa la necessità di una riunione chiarificatrice tra le istituzioni interessate e l'Associazione Culturale Cerillae (onlus); CHIEDE formalmente un incontro con le Ill.me SS.VV., secondo le modalità e i tempi a Loro più congeniali, al fine di avere chiarimenti sulla risoluzione delle problematiche già discusse nelle riunioni indicate in premessa, ovvero: 2. PROBLEMA SCAVI SUL PROMONTORIO in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante, dell'Ufficio Tecnico e della Soprintendenza Archeologica della Calabria, si chiedono chiarimenti e delucidazioni sulla campagna scavi che si sarebbe dovuta avviare nell'area del promontorio di Cirella; 3. SALVAGUARDIA RUDERI E MONASTERO DEI MINIMI in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante e dell'Ufficio Tecnico, si chiede: a) se siano stati presentati e/o riformulati alla Regione Calabria progetti riguardanti la ristrutturazione e messa in sicurezza dei Ruderi; b) quando si darà inizio ai lavori di copertura della Chiesa di S. Maria delle Grazie annessa al Monastero dei Minimi; 4. REPERIMENTO LOCALI PER ISTITUZIONE DI UN MUSEO ARCHEOLOGICO in riferimento all'incontro tenuto il 16.05.08 con il Dirigente Responsabile della Soprintendenza Archeologica di Scalea dott. Aversa, si chiede se sussistano le condizioni logistiche per poter ubicare a Cirella la sede di un museo di storia locale, nonché la sede di un Ufficio Staccato della Soprintendenza Archeologica della Calabria. Confidando in un positivo riscontro, si coglie l'occasione per porgere i più cordiali saluti. Il Presidente Francesco Errico Diamante (CS) Al via alla Prima Edizione Tuning Day Diamante,che avrà luogo presso il parcheggio Discesa Parco Corvino - -Diamante (Cosenza) La Manifestazione aprirà i battenti alle ore 8:00 e si articolerà tra le gare di: Soft Tuning - Medium Tuning - Hard Tuning - Unlimited Estetica - Miglior Interno - Miglior Rombo - Miglior Illuminazione (Interna/Esterna) - TAPPA Nazionale BASS WARS 1X Premi Speciali: Club Proveniente da più lontano - Auto proveniente da più lontano -Club accorso in Maggior numero Miglior Verniciatura- Miglior Vano Motore - Miglior Vano Baule -Lady Tuning Miglior Cerchio in Lega - Auto Più Bassa - E Altri Ancora… Programma Manifestazione Ore 8 inizio manifestazione e iscrizioni gare Ore 12:30 Prime Valutazioni Soft/Medium/Hard Tuning-Unlimited-Estetica Ore 13:30 (Chiusura Iscrizioni) Pausa Pranzo Ore 15:00 Inizio valutazioni gara miglior rombo,miglior interno,SPL,Miglior Illum. Ore19:00/20:00 premiazioni gare e ringraziamenti Ore 24:00 chiusura Manifestazione Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanità Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico, Progetto Strategico "Golfo Amico". Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo. Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche sociali, Politiche Territoriali. Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso. Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale, Relazioni con Pubblico. Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio CONSIGLIERI CON DELEGA: Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro Bernardo Riente: Demanio Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff), dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani LE OPPOSIZIONI RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe Savarese PAESE AMICO: Giuseppe Pascale. n. 70 anno 6 Giugno 2008 Direttore Editoriale: Ernesto Magorno Direttore Responsabile: Francesco Cirillo “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari.......era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza...con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino” . Leopoldo Pagano 1860 M e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e e c u l t u r a d e l l a r i v i e r a d e i c e d r i a c u r a d e l l ’ a mm i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i d i a m a n t e e c i r e l l a Una perdita che ha colpito un intero paese ORA LA PULIZIA DEL PAESE E DELL'AMBIENTE DIPENDONO ANCHE DA TE ! Caro cittadino, Come ti è noto è iniziata la raccolta differenziata. E' necessario che la raccolta funzioni . Da essa dipende la nostra pulizia ed anche un nuovo modo di rapportarsi con l'ambiente, fattivo e culturalmente avanzato. Nei pressi della tua abitazione troverai tre contenitori di diversi colori. E' qui che dovrai portare i tuoi rifiuti dividendoli secondo precise caratteristiche. Nel contenitore BIANCO dovrai conferire tutto ciò che riguarda la CARTA ( giornali, riviste,libri,quaderni,vol antini pubblicitari, block notes,imballaggi di detersivi,scatole di biscotti,scatole di pasta,buste della farina e dello zucchero, piccoli cartoni piegati). Questi rifiuti dovrai conferirli il GIOVEDI'. Nel contenitore GIALLO metterai i rifiuti provenienti dallo scarto dei cibi. Ti è stato consegnato un piccolo contenitore che userai per questi scarti che inserirai nei sacchetti bianchi biodegradabili. Questi rifiuti dovrai conferirli il LUNEDI', il GIOVEDI' e il SABATO. Nel contenitore VERDE SCURO conferirai il multimateriale. Metterai nelle sacche azzurre tutti i tipi di contenitore in vetro, le lattine, le scatolette, le bombolette spray, i tubetti per alimenti, le bottiglie in plastica,le vaschette in polistirolo,il cellophan, le retine per le verdure e le patate. Dovrai conferire questi rifiuti MARTEDI e VENERDI'. Il materiale che non rientra in queste categorie dovrai conferirlo nella normale RSU. GLI INGOMBRANTI dovranno essere posti vicino ai cassonetti RSU MARTEDI' e VENERDI'. I MEDICINALI SCADUTI dovrai conferirli nell'apposito raccoglitore davanti le farmacie. Altre notizie le troverai sull'opuscolo distribuito dall'Alto Tirreno Cosentino. Giuseppe Perrone - Consigliere con delega all'ambiente Responsabile Raccolta Differenziata Hanno collaborato a questo numero: Vincenzo Bruno, Gli amici di Cristian, Alessia Cinti, Piero Cirone, Comune di Diamante Ciro R. Cosenza, Maria Rosaria De Maria, Franco Errico, Pasquale Centralino 0985 81398-81642-877512-877508 Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021 Filippelli ,Giuseppe Gallelli,Pietro Perrone Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante Tutte le collaborazioni sono gratuite. L’OLMO I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] Stampa: - Tipografia Lapico tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Testi e foto inviate non vengono restituite. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 29 Maggio - 2008 1°Numero Agosto 2002 - Anno 6- n°70 Autorizzazione n°94 del 22-02-2002 Tribunale di Paola NUMERI UTILI Caserma dei Carabinieri tel. 0985 81117 Capitaneria di Porto tel. 0985 876075 Guardia Medica tel. 0985 81000 Poste Italiane Ufficio Diamante tel. 0985 81070 Poste Italiane Ufficio Cirella tel.0985 86064 Poliambulatorio ASL 1 Diamante tel. 0985 876722 Vigili Urbani Diamante tel. 0985 81035 Consultorio Familiare Diamante tel. 0985 876389 SERT - Servizio Tossicodipendenze tel. 0985 91449 OSPEDALE PRAIA A MARE tel. 0985 7041 OSPEDALE CETRARO tel. 0982 977216 Commissione Invalidi Civili tel. 0985 81030 AIAS Diamante tel.0985 81638 Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043 MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857 servizio ore 08/20 cell.3284261073 Ass.Culturale Cerillae tel. 0985 86361 Accademia Italiana del Peperoncino tel. 0985 81130 TELEDIAMANTE CANALE 21-65 tel.0985 876078 LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO Franco Maiolino assessore al Turismo di Ernesto Magorno Sindaco Per Info 340 5726122 Pietro---3480779129 Claudio Email [email protected] [email protected]@hotmail.it Per Aggiornamenti visita www.thepearl.it oppure www.GenteDelSud.it (Sezione Motori) 1. PROBLEMA MAUSOLEO ROMANO in riferimento alla nostra sollecitazione del 25.06.07 indi- CHI CI AMMINISTRA ERNESTO MAGORNO- sindaco l’Olmo 15 Giugno 2008 Diamante Tuning Day Da pochi giorni Cristian Marra ci ha improvvisamente lasciati soli. Ancora è forte il dolore per la prematura scomparsa di questo giovane al quale mi legava un profondo affetto maturato nei giorni della campagna elettorale, rafforzato dalla collaborazione affiatata di quest'ultimo anno. Cristian era un membro attivo della nostra comunità, un ragazzo educato al lavoro dalla sua esemplare famiglia, sempre sorridente, sempre disponibile, un vero punto di riferimento per me e per tutta l'amministrazione comunale come lo era per i suoi congiunti e per gli amici. Alla madre, ai fratelli ed a tutta la sua famiglia esprimo il profondo cordoglio a nome mio e della Amministrazione Comunale di Diamante per la sua scomparsa. Le scelte a volte sono più dolorose dei distacchi, e decidere di non istituzionalizzare il dolore per la morte di una persona cara è stata una scelta sofferta ma giustificata dal fatto che ognuno di noi ha voluto ricordarlo con affetto sincero nel proprio intimo. Faccio un grande sforzo mentre scrivo a trattenere le lacrime di fronte al suo sorriso immortalato in questa foto, ma mi piace ricordarlo proprio così. Con Cristian, con la sua dedizione al lavoro, con la sua innata simpatia, questo paese e questa comunità sono cresciuti e da lui hanno imparato molto. Egli ci ha insegnato che la semplicità e la schiettezza sono qualità preziose al giorno d'oggi, alle quali dobbiamo tutti tendere, caratteristiche capaci di avvicinare le persone appianandone le differenze e le asperità dei caratteri. Da lui abbiamo imparato che si può conquistare l'affetto e la stima delle persone, per quello che si fa quotidianamente, per i piccoli gesti di gentilezza che ogni giorno si pongono in essere, costruendo la propria esistenza mattone dopo mattone sempre con il sorriso sulle labbra. Cristian, è entrato in tante case della nostra città e per ognuno di noi era una persona di famiglia alla quale affidare un piccolo incarico o un lavoro era spesso una scusa per incoraggiarlo a continuare ed un motivo per avere intorno a se un amico piacevole con cui chiacchierare.Ricordo con grande commozione il suo orgoglio quando leggeva il ringraziamento che dalle pagine di questo foglio l'amministrazione gli aveva rivolto in occasione della visita del Prefetto, quando Cristian, di fatto membro del mio staff, si era prodigato immensamente affinché quella manifestazione riuscisse perfettamente. Ricordo la sua aria sorniona e soddisfatta, quando a cena con Pino Arlacchi e Michele Cucuzza lo presentai come il responsabile della propaganda del Comune. Cristian era felice di lavorare per il Comune rendendosi allo stesso tempo utile alla propria cittadinanza, fatto che lo rendeva fiero di partecipare alle iniziative che organizzavamo insieme.Quello che ci legava era una vicinanza ed un affetto fatto della quotidianità mai uguale che ogni giorno si affronta amministrando un paese, un percorso comune fatto insieme a tutti coloro che, come Cristian, collaborano disinteressatamente crescendo, conoscendosi e maturando poco a poco, giorno per giorno. Questa giovane vita si è improvvisamente spenta lasciandoci tutti sgomenti e attoniti, pensierosi e desiderosi di dare un senso alla sua scomparsa, di capirla fino in fondo poiché essa ci appare come un monito, un richiamo alla realtà ed al senso dei valori perduti. La vita che conduciamo e che diamo per scontata, improvvisamente si è fermata e ci ha chiesto di fare il punto sulla nostra esistenza, di essere pronti alla chiamata che potrebbe giungere improvvisa come avvenuto per il nostro caro Cristian. Allora abbiamo pensato che se c'era qualcuno in grado di affrontare così coraggiosamente ma allo stesso tempo serenamente l'incognita della morte questo era proprio Cristian, un uomo ed un fedele che in vita si era comportato con rettitudine e onestà, amando la famiglia, il lavoro e gli amici. Grazie Cristian per averci insegnato tutto questo, grazie per il tuo lavoro e l'affetto che dimostravi a tutti ogni giorno, grazie per essere stato con noi, presente nelle nostre vite regalandoci un sorriso sempre. Sarai indicato da tutti come un esempio da seguire per la tua passione e il tuo impegno, ti prometto che sarai degnamente ricordato da questa comunità a cui hai dato tanto e che solo adesso sente fortissima la tua assenza. La pavimentazione del Centro Storico di Diamante attualmente in corso, effettuato nell’ambito di un programma di riqualificazione dei Centri Storici di Diamante e Cirella, mentre da una parte rappresenta un’intervento di particolare rilevanza, dall’altra non evita di suscitare qualche giusta osservazione e qualche inutile polemica. Gli attuali lavori di pavimentazione sono in esecuzione di una scelta progettuale e tecnica effettuata nell’ultimo scorcio della precedente amministrazione finanziata con l’accensione di un mutuo nel contesto di un piano di investimenti che prevedeva la realizzazione di alcune importanti opere pubbliche. I lavori attualmente in corso nel lotto ricompreso fra il Calvario, Largo Unità, Largo Tirione e vicoli adiacenti hanno suscitato alcune osservazioni sia per ciò che riguarda i materiali impiegati ( ciottolame di fiume, mattoncini in cotto e lastre laviche grigie) sia, soprattutto, per le modalità ed i tempi di esecuzione. Personalmente ritengo adeguata la scelta dei materiali ( la pietra di fiume è largamente utilizzata nelle pavimentazioni di numerosi Centri Storici di prestigio come Noto, Amalfi ,Cefalù, ) e perchè congrui al contesto storico di un borgo marinaro come il nostro e sicuramente più interessanti dei cubetti di porfido e il marmo di Trani, forse più funzionali, ma completamente avulsi al territorio ed alla storia di questi luoghi. Ritengo condivisibili alcune osservazioni sulle soluzioni tecniche adottate ( raccolta delle acque in primis ) pur comprendendo come la realizzazione di lavori in un centro storico abitato con caratteristiche urbanistiche di architetture spontanee e con grosse lacune strutturali ( inadeguatezza dei sottoservizi ) presenti delle oggettive difficoltà. Ritengo inammissibile invece, sia come residente che come amministratore l’evidente lentezza con cui tali lavori sono proceduti con penalizzazione dei cittadini, ma soprattutto di alcune attività commerciali. Tale situazione, fra l’altro, ha obbligato l’A.C. a esigere dalla Direzione dei Lavori e dalla Ditta appaltatrice un supplemento di impegno per fare in modo che la imminente stagione estiva non veda i turisti disertare un consolidato circuito a causa del sovvertimento della viabilità e dei luoghi, compromettendo una stagione che per altri versi fa registrare dei segnali inquietanti. Certo è, che necessariamente fra alcuni giorni i lavori dovranno essere interrotti differendone la ripresa per il completamento dei lotti appaltati a dopo l’estate. Allargando gli orizzonti di analisi alla riqualificazione dei centri storici più in generale, mi preme ribadire come tali interventi rivestano una straordinaria importanza sia sotto il profilo storico-culturale che sotto quello economico e turistico rappresentando per questa A.C. un obiettivo strategico di grande rilievo. E’ nostro intento porre particolare attenzione al recupero e alla riqualificazione del centro storico che a Diamante presenta delle indubbie peculiarità per essere un Centro Storico abitato e vissuto, per essere arroccato sul mare, per esercitare già da tempo una grande attrazione turistica. In tale direzione vanno dunque perseguiti obiettivi di grande respiro, quale la predisposizione di progetti con cui partecipare ai bandi per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici Calabresi – Delibera CIPE 35/05 APQ Riserva Aree Urbane con cui la Regione Calabria persegue gli obiettivi e le strategie relative alla conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, poten ziamento,valorizzazione e specializzazione del patrimonio edilizio, architettonico ed urbano dei centri storici. Contestualmente occorre intraprendere iniziative e adottare provvedimenti, (viabilità, Isole pedonali e ZTL, trasformazione dei bassi in attività artigianali e commerciali, inquinamento acustico, segnaletica turistica, murales, arredo urbano, balcone fiorito, piano colore, ) che avviino o consolidino un nuovo modo di pensare e di vivere i centri storici conservandone la memoria storica e traendone vantaggi economici. Raccolta differenziata: ancora uno sforzo Funziona bene la raccolta differenziata, ma non ovunque. In alcuni quartieri di Diamante ancora ci si confonde nel conferimento dei riifuti e questo rallenta la raccolta da parte degli operatori oltre che renderla inutile. Il senso della raccolta differenziata sta non solo nel differenziare il rifiuto e quindi renderlo una risorsa, in quanto riciclato e riusato, ma anche nel raggiungere l’obbiettivo di diminuire la spazzatura normale e giungere quindi ad una riduzione della tassa sui rifiuti. E’ necessario quindi rispettare il conferimento del rifiuto nell’apposito contenitore. Nel contenitore bianco la carta, scatole di biscotti,scatole di pasta,piccoli cartoni piegati, etc..., nel contenitore verde il multimateriale ( vetro,bottiglie di plastica,sacchetti di plastica,scatolette etc.) , nel contenitore giallo la frazione umida. Molto facile quindi. Basta farci l’abitudine, tenendo sotto il lavello quattro piccoli contenitori. Il bidoncino verde , dato in dotazione, con le buste bianche, uno per la plastica ed il vetro da inserire nei sacchetti di colore azzurro, uno per la carta ed i piccoli cartoni, ed infine uno dove verranno inseriti quei rifiuti non riciclabili e da conferire nei vecchi contenitori RSU. Come vedete è molto facile. Bisogna anche rispettare i giorni per conferire i vari rifiuti negli appositi contenitori secondo il calendario consegnato ad ogni cittadino e che trovate in questo giornale a pag.8. Le buste possono essere ritirate al Comune o direttamente agli operatori della differenziata. Giuseppe Perrone consigliere con delega all’ambiente e responsabile della raccolta differenziata. A pag.2 ,3 e 6 i ricordi degli amici di Cristian Le o r i g i n i d e l n o s t r o d i aletto in un inedito saggio d e l l ’In g . P i e r o Cirone a pag.4 pag. 2 l’olmo n. 70 Giugno 2008 Ciao Cristian DA DIAMANTESI .IT Una vita in meno senza Ago di Alessia Cinti Come al solito ci siamo ritrovati nello stesso locale, Josè mi si avvicina e dice " guarda che oggi è il compleanno di Ago!". Io gli vado incontro sorridente " Ago, auguri, buon compleanno!" . Lui mi ringrazia e mi offre da bere, era appena arrivata una bottiglia di spumante immersa nel ghiaccio. "Ma no, grazie, dai bevete voi che vi divertite!". Non passa molto tempo e arriva un bicchiere di spumante per ciascuno di noi. Era generoso. Scommetto che avrà passato tutta la giornata a festeggiare quel giorno che non è passato poi da molto tempo. Ma l'ultimo ricordo che ho di lui lo vede impolverato e imbronciato, immerso nei suoi pensieri, nei suoi dilemmi con pezzetti di carta vetrata nelle mani. Ho pensato starà andando a imbiancare qualche casa l'imbianchino. Si, perché tempo fa parlavamo, lo ammiravo per tutti i lavoretti " scoccianti" che faceva tutto il giorno, sbattendosi a destra e sinistra come un pendolo. "Si lavora sempre qui!". "E menomale Ago, così non ti annoi!" . " Si, è vero, ma io faccio l'imbianchino, questo è il mio mestiere". E chi osava contraddirlo! Anche perché quando parlavi con lui diventavi di colpo più sereno e quasi dimenticavi i tuoi tormenti davanti a un ragazzo che sapeva vivere la vita con semplicità, con fare tranquillo e volenteroso. Sono stata avvertita in serata dell'incidente, tutte le mie speranze e quella certezza che certe cose non possono accadere così banalmente sono state infrante nella notte. Se n'è andata via una vita di più, ma questa volta è una vita di ognuno di noi, perché tutti conoscevano Cristian e chi lo conosceva gli voleva bene. Ago, ci ha lasciati così, senza un preavviso, perché a qualcuno è dato di poter sapere che la propria vita è agli sgoccioli e qualcun altro vive così pericolosamente che un po' te lo aspetti, ma a te la vita piaceva era musica e compagnia, perciò ancora tutto questo è incredibile e inconsolabile. Quanti ragazzi si impegnano, sono disponibili, sono spensierati, di compagnia come Ago? Ago l'attore di "Per sempre", Ago premiato a dicembre per quello che nessun altro faceva meglio di lui, Ago l'amico di tutti, stimato da tutti… Ago l'imbianchino che c'è stato strappato via. Sembra paradossale ma per quanto dolorose, queste scomparse che ci hanno attanagliato ultimamente, pare siano usate anche dal destino come monito, come apertura sul modo in cui conduciamo la nostra vita, per come la diamo per scontata, conoscendo lei e non la sua parte opposta, per come tralasciamo anche gli affetti che ci danno forza e ce la rendono più semplice, per come ci illudiamo che ci sarà tempo per trovare il coraggio di dire alle persone quanto le amiamo e che mai vorremo perderle. Ma è solo nel presente che noi viviamo e il futuro forse ci aspetta ma non lo viviamo. Noi siamo l'unico nemico di noi stessi e non il tempo che passa: le persone che ci saranno dopo devono sapere chi è stato per questa comunità Cristian. Proprio nel posto dove lui ha passato la maggior parte del suo tempo, dove la gente ha potuto contare sulla sua operosità e sul suo impegno, dove cambiavano le amministrazioni ma lui restava sempre come parte integrante e indispensabile di un sistema che senza elementi come lui perde tantissimo, io m'aspetto venga creato un grand'angolo dipinto coi colori dell'allegria e della gioia che gli appartenevano in segno di riconoscenza e modello che tutti i giovani di questo paese possano vedere e rispettare ad ogni passaggio. Magari le generazioni future chiederanno ai propri genitori chi è questo "Ago" ricordato in quest'altro murale che questa volta sarebbe strumento della nostra storia e quei genitori saremmo noi… amici di una persona tanto cara che era l'anima felice che animava le nostre serate in compagnia, che aveva una famiglia splendida e amici sparsi in tutta Italia e persino in Africa che lo amano tantissimo ! Addio caro Ago. Ramsete:... Addio mio caro amico, non ti dimenticherò mai, lasci un vuoto che sarà difficilissimo colmare, ti abbraccio con tutto il cuore...ciao Cristian!1 liquido: ... ADDIO FRATELLO MIO CI MANCHERAI UN CASINO 1001: ... Non ti dimenticherò mai, Cri. Spesso mi chiedevi di masterizzarti qualche cd musicale. Ricordo l'ultimo che ti ho fatto: Joy di Giovanni Allevi. Spero che le sue note possano accompagnarti in paradiso. TI VOGLIO BENE. oblina 20: ... ...io ancora non c posso credere!vedo ancora dinanzi ai miei occhi,il tuo sorriso...le nostre risate...ma ditemi voi:come s fa a morire cosi?!... ditemelo!provo oltre ke al dolore tanta rabbia...rabbia contro la vita!rimarrai sempre nel mio cuore Cri!ti voglio bene! piscicillo: ... addio simpaticone ci mancherai tanto bulbula: ... ...addio a te e al tuo dolce sorriso...8 Sky_80: ... Non ho parole, per descrivere quello che, è successo. E, non ho ABBASTANZA parole per descrivere una persona così SPECIALE come CRISTIAN. Addio Amico... Ci mancherai... freccia: ... ciao AGO...non riesco a trattenere le lacrime...sei e sarai sempre un ragazzo d'oro...a nicola e franco l'arduo compito di coccolare Alfreda...ce la farete...per quanto possa contare o valere...per qalsiasi cosa..al 3 piano si può sempre bussare...lo so...è scarna come cosa..ma non ho parole...CIAO CRIIIIII... come sempre anche oggi ti dico..abbascia stu stereo...ADDIO vincenzo: ... a volte la vita ci riserva delle cose davvero brutte e inaspettate...CIAO CRISTIAN t ricorderemo x sempre Wallace: amico dal grande cuore non ti dimenticheremo mai il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori hai lasciato un vuoto incolmabile nella tua amata diamante .......ci mancherai tantissimo..... addio cristian volvov40: ... ciao cri,ricorderò sempre quello che mi avevi detto il giorno prima,le risate che abbiamo fatto x il motivo che sapremo solo io e te. Ikaro: ... non ci credevo questa notte..non vorrei crederci neanke adesso..eri una delle persone più buone ke abbia mai incontrato..una simpatia unita ad una dolce ingenuità ke ti rendevano la persona speciale ke eri..ciao Cri.. Michela: ...Non è giusto vedere morire i propri alunni... non dovrebbe accadere mai,è contro natura... Non dimenticarmi Cristian, io non lo farò mai... ti voglio bene...la tua addoloratissima prof. andreag_AMALA: ... addio ago, addio cristian...una telefonata in pieno pomeriggio......non si può morire così..non si può...ti ricorderemo per sempre! addio caro cristian! addio ago! Geco:Uno schifosissimo e frustrante senso di impotenza insieme ad una voglia di ribellarsi a queste INGIUSTIZIE mi provocano un nodo alla gola che da quando ho appreso la tragica notizia non mi abbandona più!!! ADDIO AGO mg auto:E' DA STAMATTINA CHE NON RIESCO A TRATTENERE LE LACRIME... RIMMARRAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI, E SARAI SEMPRE PRESENTE ALL'EDEN In MEZZO A TUTTI NOI COL TUO AMARO DEL CAPO IN MANO...TI HO SEMPRE VOLUTO BENE E COSI' SARA' X SEMPRE... CIAO CRI'... Alys:il mio ricordo di te sarà il tuo ultimo compleanno al Peperone... tu che c'hai offerto quei calici e noi che abbiamo brindato a te... con tutto il nostro affetto.. grazie Ago! Pippo:Non riesco ancora a realizzare che Cristian è morto. Ormai era una presenza costante nelle mie giornate per il lavoro e per l'amicizia. Mi aspetto da un momento all'altro che mi bussi sulla spalla per chiedermi qualcosa o di ritrovarmelo davanti con il suo sorriso luminoso e beffardo. Voglio cancellare quello che ho visto ieri e il corridoio freddo dell'ospedale di Cosenza, le parole crude dei dottori. Purtroppo tutto questo non si può cancellare e la realtà è questa: tanto dolore. Abbiamo percorso insieme un periodo breve ma intenso di vita insieme. Mi hai aiutato tanto volte e ti devo ringraziare. Credo che molti altri debbano ringraziarti a Diamante.. se sempre stato generoso con tutti. Poco tempo fianco a fianco ma ci siamo stimati e voluti bene. Avevi detto che al mio matrimonio ti saresti ubriacato di felicità e che volevi organizzarmi l'addio al celibato. Berrò anche per te quel giorno, e so che sarai felice per me e lancerai uno dei tuoi urli di gioia sinceri e spontanei.... dovunque tu sia Amico Cristian. corry:La vita è come una scala di pollaio: corta è piena di merda. ciao Cri2 salgre84: Addio caro amico!!! http://Buonvicino.net Addio Cristian ! La tua allegra personalità e la tua simpatia rimarranno per sempre nei nostri cuori. Non ti dimenticheremo mai,a nome di tutti gli amici di Buonvicino! Grazie per le meravigliose e divertenti stagioni lavorative passate insieme!! p40l3tt0: ciao Drago! Noi ti chiamavamo così!! Sono certo che ora sei al fianco di coLui che ti sei fidato, e hai sempre ascoltato. Prega per noi da lassù.. e ogni tanto mandaci qualche dilemma Preghiamo tutti per te, e come Cristo è risorto lo sarai sicuramente anche tu. Ti voglio bene! maserati:io ti conoscevo di vista ma sapevo della tua simpatia e della tua schiettezza ed è per questo ke ancora non riesco a credere ke tu non sia più in mezzo a noi.addio cristian... Tsasa: Ciao Cristian (o dilemma ) il mio vuol essere un arrivederci......sono sicuro che da lassù ci guiderai con la tua umiltà e con il tuo sorriso. Ti voglio bene. Pralina:"Siamo in treno, ad ogni fermata qualcuno scende" Sei sceso troppo presto Cristian e inaspettatamente. A noi il ricordo del tuo sorriso, della tua allegria, della tua semplicità. Arrivederci lassù... ENRICA: PER CRISTIAN PENSO A QUANTO SIAMO STATI FORTUNATI A CONOSCERE UNA PERSONA BELLA COME TE E AL GRANDE DOLORE DI NON POTERTI AVERE ANCORA ACCANTO PER ORGANIZZARE IL NATALE CON I NONNI E LE ALTRE COSE PER I SERVIZI SOCIALI, COME ABBIAMO FATTO . UNA COSA E' CERTA, LA TUA BREVE PRESENZA SU QUESTA TERRA NON E' STATA VANA POICHE' AD OGNUNO DI NOI HAI DATO E LASCIATO UN TESORO INESTIMABILE: LA BONTA', LA DISPONIBILITA' E LA SEMPLICITA'. AVRAI SEMPRE UN POSTO IMPORTANTE E SARAI SEMPRE VIVO NEL MIO CUORE . TI VOGLIO BENE, ENRICA. Comunicato del Sindaco di Diamante Il Sindaco di Diamante comunica che in segno di lutto per la morte del giovane Cristian Marra, l’Amministrazione Comunale ha annullato tutte le manifestazioni previste per i solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata protettrice dei “Marinari”. Si rende noto, inoltre, che Don Fernando Ranuio, Parroco della Chiesa dell’Immacolata Concezione, ha altresì annullato il previsto svolgimento della tradizionale processione sul mare della Madonna Addolorata. L’Amministrazione Comunale di Diamante, che in occasione dei funerali del giovane proclamerà il lutto cittadino, si stringe in cordoglio attorno alla famiglia Marra, esprimendo le pag.7 n. 70 Giugno 2008 L'antico dialetto latino del Sinus Laos di Pietro Cirone più sentite condoglianze per tragica scomparsa di Cristian. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno Banda Musicale Città di Diamante: Ciao Cristian..Anche se non ci sei più resterai sempre nei nostri cuori.... Ciao Amico Nostro.. adamas, guardiamarina:Draghi arrivo tardi a testimoniarti il mio affetto, ma il primo testimone sei stato tu, sempre. A volte estroverso fin troppo con quella sua "minicar" con lo stereo a palla, altre volte insicuro e fragile, ma sempre ricco di amore per tutti, forse fin troppo! Io non sempre ho saputo cogliere tutto quello che di buono c'è in te. Continua a volerci bene...noi faremo altrettanto, stanne certo! Join 82:TI RICORDEREMO TUTTI COSI' CON IL TUO GRANDE SORRISO... CI MANCHERAI... angelo: nonostante fossi oltre venti anni più piccolo di me, da te ogni giorno apprendevo come si faceva ad essere onesto, felice,spensierato. Con affetto angelo Pigi: Ci mancherai tanto....Addio ....... borrelli & Pigi presta69: Anche se sono lontano la bruttissima notizia mi ha raggiunto, sai Cristian ho tanta rabbia per l'accaduto, ti ricordo sempre con il tuo sorriso che faceva di te l'esempio del bravo, sincero ed educato ragazzo che eri. Un affettuoso abbraccio......Ciao Cristian3 Danilo: ciao Cristian.. ci hai lasciati tutti a bocca aperta con la tua scomparsa... ti ricordero sempre con il sorriso in bocca... ci siamo divertiti molto quando abbiamo lavorato alla festa del peperoncino.. e quando lavoravamo con zio tito e zio stefano.. Avrai sempre un posto nei nostri cuori.. ciao... freccia: ... questo è il ricordo di mia sorella cristina che non partecipa al portale: il ricordo che non riesce a togliersi dalla testa la riporta a quando ogni pomeriggio chiedeva a crì di accendere il motorino...e lui puntualmente con la solita risata faceva l'impennatina nel cortile del nostro palazzo..ciao cri..tvb! The Legend: Ciao Cristian......da adesso in poi sarai il nostro angelo.... Ciao Ago....più passano le ore e più mi rendo conto che la tragica notizia ricevuta intorno alla mezzanotte è vera !!! Non è possibile....Ago....capite !! Ago....un tuttofare, un ragazzo scherzoso, una persona buona, un lavoratore instancabile... ora non c'è più !!!.....un forte abbraccio a Nicola e Franco e soprattutto alla cara mamma....addio Ago...veglia per sempre su di noi !!! Nerone: non si può far altro che piangere per la tua assenza ..piano piano inizio a capire che davvero non ci sei più..il dolore è davvero tanto..e non si può colmare..rimarrai per sempre nei nostri cuori caro Ago..eri una persona unica.. stasera quando andrò all'eden sono sicuro che ti vedrò in mezzo a quei tavolini.. con il tuo amato amaro del capo in mano..e se mi scapperanno altre lacrime saranno le uniche capaci di descrivere quanto male ci sono rimasto..addio Ago.. ci mancherai! vincy: ... l'ultimo giorno che ti ho visto,eri come al solito sorridente,scherzoso. sono rammaricato,xche' mi eri venuto a dire che ti eri permesso ad affissare la locandina grande della madonna sulla mia vetrina, senza che ti avevo dato il permesso,ed io ero molto impegnato per altre cose lavorative e ti ho risposto un po' quasi scocciato "bravo!bravo!" ma tu sai che lo potevi fare, anche senza dirmi nulla. tu eri un grande, e un grande resterai per sempre,e per sempre resterai nei nostri cuori. ciao cri. Francesco Perrone: Quando ho ricevuto la notizia non volevo crederci e ancora per me è cosi,non mi sembra vero....Porterò per sempre con me il ricordo del tuo sorriso,della tua solarità e di tutte le risate che ci facevamo ogni volta che mi vedevi....Non mancava un attimo che ti avvicinassi a me quando mi vedevi sul lungomare e con tono di voce basso come eri solito fare,mi ricordavi sempre quella solita cosa a cui avevamo assistito e che come sempre ci faceva ridere... ciao crì,mi mancherai... corry:Ti ho visto crescere,mi ricordo che ti avevo chiesto,vieni con me a Genova,tu mi dissi no amo troppo diamante e i miei amici: oggi la tua diamante ti piange,così come i tuoi amici come mi dicevi tu ogni volta che partivo per genova,ciao corrà, alla prossima. ciao Cri..... gam: ....io ancora sono con te, come due giorni fa,i miei occhi nel tuo sangue,le mie mani sotto la tua nuca,e...non posso dirti addio,non lo farò mai... kastroman: Che tristezza la vita.........un piccolo grande uomo ci ha lasciato , senza dirci niente.. ed il vuoto non si riempirà mai........Che tristezza la vita ........ senza le persone che ami.......è difficile vivere con il dolore ma il sorriso e il ricordo saranno sempre vivi ...Ti Voglio bene ... Ciao Cristian.......... destro: esile..fracile...timido...introverso...permaloso Tenace...forte...sincero... disponibile....testardo...instancabile lavoratore.........EDUCATO..tutto in un solo indimenticabile Ragazzo ! !!! !!!!ciao cristian grilloparlante: ... Quando usciva l'Olmo, mi diceva sempre che non lo mettevo mai in prima pagina " con tutto il lavoro che faceva a portare manifesti ed inviti" ....e quando portava gli inviti alla gente diceva che "era inutile perchè tanto poi la gente non partecipava"...che tristezza farlo ora.... In un mio precedente articolo, apparso tempo fa su l'Olmo, dal titolo "Anche nel Sinus Laos si parlò poi in latino", ho avuto modo di evidenziare la questione della lingua parlata nel Sinus intorno al I-II sec. d.C., segnalando in particolare l'importante circostanza del diffondersi prima e dello stabilizzarsi poi - sul nostro territorio - del latino, che mutò successivamente in volgare. E piuttosto interessante appare proprio in relazione al dialetto da noi parlato, anche se con differenze e sfumature locali più o meno accentuate nei vari centri urbani e nelle contrade del Sinus - la questione della comune radice linguistica da cui questo dialetto, attraverso la corruzione del latino, prese forza, totalizzando profondamente tutto l'idioma locale, dalla pronuncia al vocabolario, dalle regole grammaticali (mai scritte, ma di fatto sistematicamente impiegate) alle espressioni idiomatiche tipiche del luogo, da una sorta di sintassi spontaneamente consolidatasi fino all'affermarsi di una regola - mai violata se non in qualche eccezione - che ha sempre voluto nella realtà una lingua parlata attraverso l'impiego del minor numero di sillabe possibili, forse per non stancarsi troppo, per risparmiare fiato (non è una battuta). Ma, per meglio comprendere tale interessante e sorprendente evoluzione, è opportuno fare qualche utile riflessione storica atta a farci capire in che modo sia mutata nel Sinus la lingua latina durante quei pochi, ma determinanti, secoli che - fra i fasti degli albori imperiali, l'imprevisto irrompere ed affermarsi del Cristianesimo (nonostante le massacranti persecuzioni perpetrate contro di esso per quasi tre secoli), le inarrestabili trasformazioni culturali, le corruzioni della lingua e del costume, lo spuntare successivo della variabile barbarica ed il declino finale - vanno più o meno dalla nascita alla caduta dell'impero romano. Particolarmente interessante appare in proposito il naturale formarsi, a partire dall'epoca augustea e fino a tutto il basso impero, di una sorta di vasta area "intermetropolitana" dell'Italia meridionale, la quale fungeva (a grande scala) da ponte territoriale particolarmente adatto all'organizzazione dei contatti e delle relazioni economiche e commerciali intessute all'epoca non solo internamente fra la vicinissima Roma e la Sicilia, quanto soprattutto esternamente fra Roma e le più lontane province orientali, fra cui in particolare tutta quell'area geografica grosso modo coincidente (se si trascurano, senza commettere grossi errori, le variazioni da essa subite nel corso di tre o quattro secoli) con i territori imperiali della Macedonia (l'attuale Albania, Sud dell'ex Iugoslavia e Centro-Nord della Grecia), della Achaia (zona del Peloponneso), della Thracia (attuale Bulgaria), della Moesia (sita immediatamente a nord della Thracia) e - a partire dalla conquista di Traiano del 106 - anche della Dacia (l'odierna Romania). Parlo in sostanza di quel vasto territorio interregionale sito a sudsud/est di Roma che in periodo augusteo era grosso modo identificabile con l'insieme della Regio I (Latium e Campania), di parte della Regio IV (Sud del Samnium), della Regio II (Apulia ed antica Calabria) e della Regio III (Lucania e Bruttium). Era in realtà, questa, una vasta area interessata dallo stanziamento e movimento al suo interno di truppe militari e soprattutto da scambi commerciali (fra i suoi stessi centri urbani) legati fondamentalmente alla forte produzione autoctona di vino e di olio. Ma v'è di più, perché, proprio utilizzando questa area del territorio italico, si potevano agevolmente e rapidamente anche spostare truppe militari o scambiare merci verso e dalla Sicilia nonché verso e dalle province d'oriente. E proprio per raggiungere queste lontane province (o tornare da esse) venivano infatti utilizzati o i trasporti via mare (con imbarchi di uomini e di merci da o verso i porti dell'Italia meridionale) oppure, in alternativa, quelli via terra (con l'attraversamento solo di un breve tratto di mare), utilizzando dapprima la Via Traiana, che da Capua si snodava fino alla costa adriatica dell'Apulia in prossimità della cittadina di Egnatia, e successivamente la cosiddetta "Via Egnatia", la quale, iniziante via mare a partire proprio da questa cittadina (da cui prendeva il nome), proseguiva successivamente (dopo l'attraversamento su navi del Canale d'Otranto) via terra per circa 1500 Km, tagliando da ovest ad est - a partire dalla costa macedone (attuale Albania) posta proprio di fronte ad Egnatia - l'intero territorio della Macedonia, per poi attraversare la Thracia fino a Bisanzio e quindi spingersi, più oltre, nella Moesia fino ai confini con la Dacia proprio in corrispondenza delle Bocche del Danubio sul Ponto Eusino (odierno Mar Nero). Sicché, volendo evitare specialmente in periodi di cattivo tempo le pericolose e lunghe rotte marittime, era possibile - seguendo questa strada - raggiungere con relativa rapidità (pur se a velocità inferiore e con carichi piuttosto ridotti rispetto al trasporto marittimo) anche le suddette province d'oriente non solo per scopi militari quanto anche per il mantenimento delle relazioni economiche e commerciali. La suddetta area del Sud-Italia era perciò una specie di immensa base territoriale e marittima per le relazioni che Roma manteneva da una parte con la Sicilia (la quale produceva abbondantemente frutta e zolfo) e dall'altra con le suddette province orientali, la cui economia era fondamentalmente basata sulla produzione di canapa, miele, noci, piombo e sale oltre che sugli allevamenti di bestiame e - cosa alquanto allettante sia per i coloni civili che per quelli militari - sullo sfruttamento delle ricche miniere d'oro della Transilvania nel territorio della Dacia. E tutto ciò nel nostro discorso andava detto perché, almeno fino alla crisi in cui finì per precipitare l'impero romano nella seconda metà del III secolo (crisi non solo politica, demografica e militare, quanto soprattutto economica), questo grande movimento di uomini e di cose (durato oltre due secoli) fra quelle regioni dell'Italia meridionale e le predette province d'oriente fu la causa prima della romanizzazione di tutti quei territori balcanici. Anzi di particolare interesse, per quel che diremo, è proprio il suddetto territorio della Dacia, il quale si estendeva quasi tutto a nord di quel confine naturale che i Romani identificavano propriamente col "Danaos fluvius", ovvero col "fiume dei Greci" [da cui derivò il nome corrotto e contratto di Dan(aos)-(flu)vius, diventato quindi Danuvius o anche Danubius], a sud del quale essi facevano iniziare i territori di marcata influenza greca, cioè gli attuali Balcani. Grosso modo la parte di Danubio interessata era quella compresa fra le ultime propaggini delle Alpi Transilvane (cioè i Carpazi Meridionali, siti un po' più a nord delle strette gole montane delle "Porte di ferro") e le attuali "Bocche" di foce site sul Mar Nero, di fronte alla Crimea. Così, in quell'enorme andirivieni per mare e per terra, il suddetto territorio della Dacia (il quale in parte si affacciava a sud sul Ponto Eusino e in gran parte della sua estensione era invece delimitato proprio dal tratto finale del Danubio) fu oggetto di particolare interesse (per i motivi sopra accennati) da parte di tantissimi coloni romani provenienti, oltre che dall'Italia meridionale, anche da tanti altri territori dell'impero. E furono proprio essi che - dopo la conquista della Dacia da parte di Traiano - diffusero lì per oltre duecento anni le loro abitudini, la loro lingua, i loro costumi, la loro cultura, innescando di fatto la nascita e lo sviluppo della civiltà "romena", così come la stessa lingua di Romania ben evidenzia ancora oggi con i suoi molteplici connotati di chiara origine latina. E, rimanendo proprio sulla questione della lingua, particolarmente interessante si rivela poi, per quel che direttamente ci riguarda, la presenza nell'attuale idioma romeno di una gran quantità di vocaboli e di espressioni che ricalcano in modo sorprendente la "lingua" che, pur attraverso le tante sfumature e diversità dei dialetti locali, costituisce di fatto l'idioma tipico dell'Italia meridionale di oggi. E' facile poi anche notare come questo confronto, specialmente per pronuncia ed espressioni idiomatiche, diventi particolarmente interessante se si va a restringere l'osservazione addirittura al dialetto attualmente parlato nella Calabria settentrionale tirrenica. Tenendo presente contemporaneamente i fatti storici sopra ricordati ed il fatto che le due aree - la Romania da una parte e la Calabria dall'altra - non hanno conosciuto in diciassette secoli corruzioni linguistiche fra loro correlate, ne deriva anzi - come vedremo - che la forte somiglianza dei rispettivi idiomi riveste un interessantissimo significato storico/linguistico. V'è intanto da osservare che entrambe le suddette aree territoriali hanno subìto la loro profonda romanizzazione più o meno nello stesso periodo storico (I-III sec.) e che, guarda caso, entrambe hanno poi maturato trasformazioni linguistiche - rispetto alla lingua latina parlata dai coloni romani - in modo piuttosto autonomo rispetto al territorio limitrofo, trovandosi entrambe in una particolare posizione geografica piuttosto "protetta" rispetto alle possibili influenze linguistiche delle aree circostanti. Insomma è come se i suddetti due territori si fossero comportati - per così dire - come una specie di "frigoriferi linguistici" rispetto all'idioma latino che in essi correntemente si parlava in quel periodo, conservandone nel tempo vocaboli, espressioni, locuzioni e pronuncia. Ed è proprio grazie a queste profonde inalterate analogie linguistiche che è oggi possibile abbozzare grosso modo un quadro sufficientemente indicativo di quel comune idioma latino (diverso dal latino classico) parlato una ventina di secoli addietro in quelle due terre. Scendendo infatti nei dettagli, si scoprono in proposito sorprendenti somiglianze - di chiara radice latina - fra l'attuale lingua romena ed il dialetto parlato oggi nei territori dell'antico Sinus Laos. Ad esempio si scopre che chi "si ammoglia" - e che da noi notoriamente "s' 'nsura" - anche in Romania (incredibile a dirsi) "se insura", derivando, entrambi le voci verbali, dal latino "se in soror", cioè "(andar)sene verso una donna", dal momento che nel latino parlato nei primi secoli dell'era cristiana "soror" significava, oltre che "sorella", più in generale "donna, amica". E proprio così si diceva nella lingua parlata nel meridione d'Italia duemila anni fa, nonostante che a Roma - nella lingua latina classica - si usassero notoriamente tutt'altre espressioni (che non è qui il caso ricordare). Oppure, ancora, il vocabolo "monco" (non solo nel senso di mancante di un arto quanto anche e soprattutto nel senso di storpio o di salute malfermo) si dice sia in Romania che da noi - e con uguale stretta pronuncia - "ciung" (!), derivante a sua volta dall'originario vocabolo latino "truncus" (monco) poi trasformatosi foneticamente (appunto in "ciung") per rotacismo inverso di "tru" in "ciu" e caduta della desinenza finale "us" (quest'ultima circostanza linguistica in ossequio alla predetta ferrea regola dialettale di drastica riduzione del numero di sillabe). E così lo storpio (o l'acciaccato), che in latino veniva detto "corpore deformatus", "mebris captus","mancus", "mutilus" ed anche "debilis", nel nostro dialetto di venti secoli fa si diceva brevemente "ciung". Fra i tantissimi esempi adducibili alquanto interessante mi sembra poi l'altra sovrapposizione linguistica, fra i due idiomi, che, esprimendo l'azione del "camminare, passeggiare", in romeno fa "pasì" e nel nostro dialetto "passià", entrami derivanti (per contrazione) dall'espressione dialettale latina "passu ire" ("andare a piedi"). Altro che gli asettici verbi "ire" e "deambulare" allora usati a Roma! Curioso ed interessante è poi il verbo romeno "muia" (inzuppare, ammollare) cui corrisponde sorprendentemente nel dialetto parlato nelle zone interne della Calabria settentrionale il verbo "mujjhia" (bagnare), entrambi derivanti dal latino "mugilis" (usato col significato traslato di "bagnato, ammollato" nel latino parlato di allora per evidente associazione col significato proprio di "muggine, pesce"). E che dire poi del nostro tipico piatto locale della "pasta e fagioli" (in dialetto "past e fasul") che anche in Romania fa (perfino nelle sfumature di pronuncia) ugualmente "pàsta fasole" (dal latino "pastus" e "phaselus"). Per restare poi proprio alle sfumature di pronuncia, interessante è - ad esempio - la perfetta identità linguistica del vocabolo "sapone" che, in derivazione dal latino "sapo, saponis", fa in entrambe i due idiomi "sapùn" (con la u molto stretta). E parimenti interessante si presenta il caso del verbo romeno "aranjà" (sistemare, addobbare, aggiustare) pienamente corrispondente - per composizione ortografica, pronuncia e significato - al nostro "arranjà", entrambi derivanti dal latino "ad agere" (adattare, disporre, ordinare). Piuttosto simpatica mi sembra poi la circostanza che la sorte, la fortuna, si indichino notoriamente nel nostro più vero dialetto con l'espressione (quasi idiomatica) "a sciorta", alquanto simile a quella romena ("soarta"), entrambi derivanti dal latino "sors" (sorte, destino). Ancora, la nostra famosa espressione dialettale di rimanere "all'urma", indicante la circostanza di restare fuori da una certa situazione, trova piena corrispondenza linguistica nel vocabolo romeno "urma" che significa "avanzo", "alla fine", entrambi derivanti dall'antica espressione latina "in umbra" (che significando propriamente "in solitudine", "in disparte", ben rendeva per traslazione anche quel significato). Per la verità le tracce di quell'antico dialetto latino parlato intorno al I-III secolo nell'Italia meridionale (e quindi dai coloni romani che per circa duecentocinquanta anni frequentarono la Dacia) sono parecchie, sia nell'attuale dialetto del Sinus sia nell'odierna terra di Romania. Tantissimi sarebbero ancora gli esempi : alcuni val la pena di citarli ancora. Si pensi, ad esempio, al verbo "uscire" che qui da noi fa notoriamente "jesc' " ed in lingua romena "jesi", pronunciati entrambi nella terminazione finale con lo stesso suono fonetico di "sci" italiano ed entrambi derivanti dal latino "exeo", con pronuncia "ecseo" poi corrottasi prima in "jecseo" e poi in "jesc' ". Oppure la preposizione semplice "con" che in tutti e due i suddetti idiomi fa "cu", entrambi derivante dal latino "cum" contrattosi in quel comune idioma del I-III secolo in "cu" per la caduta della "m" finale. O invece l'avverbio "come" il quale, sia nel nostro dialetto che in lingua romena, fa "cum' ", in evidente derivazione contratta dal latino "quomodo", trasformatosi per via fonetica in "qu(o)m(odo)", cioè "qum" pronunciato con la "u" lunga e la labiale "m" appena accennata. Interessante mi sembra poi la trasformazione, in entrambi gli idiomi, della preposizione latina "supra" (sopra) che in Romeno fa "asupra" e nel nostro dialetto "assupra". Ancora il vocabolo "rovina" che in entrambi gli idiomi fa, perfettamente alla latina, "ruina". Oppure "fratello" che da noi fa "frat' ed in Romania "frate", entrambi derivanti - per contrazione - dal latino "frater". Interessante è poi la singolare vicenda glottologica del vocabolo italiano "baffi, che qui da noi fa in dialetto "mustazz' " ed in Romania "mustati" (con la sillaba finale "ti" pronunciata "zi" !). Infatti i baffi, mentre nel latino di Roma venivano genericamente detti "pili", nel meridione d'Italia venivano invece specificamente detti "mustacei" (che significava propriamente "mastacciuoli" od anche "cosa da poco", "cosa inutile, frivola"). Ed infatti nel mondo greco/romano la moda di portare i baffi non era molto diffusa ed apprezzata (perché considerata frivola), perfino fra la maggior parte di coloro che portavano la barba, come si evince dalla ritrattistica antica. Sorprendente è poi l'altra espressione idiomatica "mai lung", identica nel nostro dialetto e nella lingua romena, indicante un uomo di maggiore statura (rispetto alla ordinaria normalità), derivante dall'impiego congiunto delle parole latine "maius" ("di più") e "longus" ("lungo"). Cosa, questa, davvero singolare se si considera che in latino l'uomo di alta statura si diceva "procerus" o "magna statura" e quello di statura enorme "ingentis staturae homo". Un modo di parlare quindi, quello di duemila anni fa (e di oggi) sia nel Sinus che in Romania, saldamente fondato sulla lingua latina, ma da essa distinto. Ritengo perciò che, di fronte ad una tal convergenza linguistica fra due idiomi - i quali, per i motivi sopra evidenziati, sono stati molto probabilmente entrambi protetti (seppur fra le inevitabili trasformazioni interne) da significative corruzioni linguistiche rispetto a quello stesso dialetto latino originariamente parlato in entrambi i rispettivi territori di pertinenza -, sia legittimo e ragionevole pensare che nel nostro Sinus, così come nell'antico territorio romeno della Dacia, si parlasse allora una stessa lingua (piuttosto diversa da quella parlata nell'antica Roma) di cui sono rimasti molteplici echi nelle lingue oggi parlate nei suddetti due territori. A tal proposito alquanto sintomatica è anche la vicenda linguistica del vocabolo "lucertola" che, mentre in Roma si diceva "lacerta", "lacertus" od anche "certus", nel nostro dialetto di allora doveva invece dirsi all'incirca "suprimula" (da "supra rimula", che significa "sopra la fessura"), per associazione all'abitudine delle lucertole di circolare in vicinanza ed all'interno delle fessure litiche e murarie. Da cui sono poi derivati parallelamente il nostro "suriglia" ("su(p)ri(mu)la") ed il romeno "sopirla" (pronuncia : "sciopirla"). Resta perciò a noi l'imprtante compito di salvare e tramandare il nostro idioma locale, non solo perché vivo retaggio di quell'antico dialetto, quanto anche perché - intriso com'è qua e là anche di tante meravigliose influenze greche costituisce una rara preziosità linguistica. Ringrazio la signora Corina Perianu di Galati per la collaborazione offertami nelle ricerche sulla lingua romena. Nelle foto reperti archeologici di Laos in Santa Maria del Cedro. Foto di Marcello Oliani pag. 6 l’olmo n. 70 Giugno 2008 Di poeti, di arte e di cose nostrane INGANNI QUAN D O E R AVA M O B E AT di Ugo Grimaldi (1965-2007) Negli inganni di ieri ritrovo le illusioni dell’oggi. Nei tuoi occhi hai cielo e mare. Riscopro gli inganni E’ il 23 gennaio del 1972 e “ Le Quintessenze” il gruppo beat di Diamante è in tournè. Nella foto musicisti ,accompagnatori e tecnici durante una pausa pranzo. Da sinistra in piedi Francesco Bianco e Mario Sollazzo. Seduti da sinistra Ninì De Luna(tastiere), Filippo Magurno ( voce e chitarra), Francesco Cirillo (batteria), Biagio Bianco, Michele Bartalotta (chitarra basso), Alfonso Esposito( chitarra) , Gino Perrone e Luigi Maiolino. passati. ma il tuo ricordo risveglia il mio cuore assopito. Festa per i 50 anni di matrimonio Festa grande per i 50 anni di matrimonio di Giuseppe Presta, detto Paoluccio e Arcella Maria. E aggiungiamo nemmeno li dimostrano, felicemente sposati a Diamante dal 30 aprile del 1958 . Felicissimi i figli Carmelo, Mariano, Anna e Vittorio. PER RICEVERE L’OLM O FUORI DIAMANTE BASTA ABBONARSI. VERSAMENTO DI € 12 SU CC/N. 112576898 Intestato a: Comune di Diamante- Servizio di tesorieriaCausale: Abbonamento OL MO. Trovi l’Olmo anche on line su : www.diamantesi.it ; www.vividiamante.com ; www.cirellapoint.it L’OLM O sul wap su www.vividiamante.com/wap. Su www.vividiamante.com da oggi è possibile vedere, ricercare e commentare i video YouTube della città di Diamante. Per ricevere L’OLMO in PDF direttamente nella tua posta elettronica iscriviti su http://groups.google.it/group/olmopdf/ A Diamante si mangia così Le ricette di Lilì Genovese "Piccolini" con zucchine e gamberetti Ingr. Per 4 o 5 persone:300 gr. di "mini fusilli" o "mini pennette" (Piccolini, Barilla)- 2 o 3 zucchine-500 gr. di gamberetti freschi - 4 o 5 pomodorini perini-qualche rametto di prezzemolo-un po' di cipolla -olio extra vergine d'oliva -sale e pepe q.b. Procedimento: Tagliate le zucchine a dadini, sgusciate i gamberetti e metteteli entrambi a soffriggere con l'olio ed un po' di cipolla tagliata finemente. Dopo circa cinque minuti aggiungete i pomodorini a pezzi ed il prezzemolo sminuzzato. Cuocete per una decina di minuti, salando e pepando a piacere. Nel frattempo cuocete la pasta al dente, scolatela, e ripassatela in padella con le zucchine ed i gamberetti precedentemente preparati, aiutandovi, se risultasse poco umida, con un po' di acqua di cottura della pasta. Servite subito. Carciofi strapazzati Ingr. Per 4 o 5 persone: - 500 gr. di carciofi freschi piccoli - 4 uova - olio extra vergine d'oliva -sale e pepe q.b. Procedimento: Eliminate dai carciofi le foglie dure, conservando solo il cuore. Tagliateli a fette e fateli soffriggere con l'olio, in una padella antiaderente, per circa dieci minuti. Aggiustate di sale e quando sono ben cotti rompetevi sopra le uova. Strapazzate il tutto nella padella, come un pasticcio, facendo cuocere per pochi minuti. Servitelo caldo, ma è buono anche freddo. L'ABBRACCIO FRATERNO AL NOSTRO (PER SEMPRE) ANGELO PROTETTORE. Non possiamo dedicargli un saluto che ultimo possa dirsi. Neanche il pensiero più intimo e personale sará sufficiente a fargli capire che soltanto la sua terrena presenza fisica potrebbe colmare l'oceano di lacrime che abbiamo versato in questi giorni, e far sparire il tremendo incubo nel quale ci ha scaraventati la sua improvvisa scomparsa. Ma tutto ciò é contro natura. Per i credenti, contro quella legge divina che lo ha chiamato prematuramente, e per tutti, contro la legge degli uomini in mezzo ai quali ha vissuto e che oggi si sentono frustrati.Questo nero su bianco, a noi, che siamo orgogliosi essere stati i suoi confidenti, i suoi stretti compagni di vita, di certo non puó bastare. A Cristian dobbiamo rivolgerci come lui ha sempre fatto con tutti noi, e cioé attraverso un continuo tu-per-tu. Un dialogo al naturale, parole semplici che arrivano dritte al cuore e alla verità delle cose, gesti senza artefatti decorati dalla schiettezza che (bastava vederlo arrivare e aprire bocca) sapeva emanare. Non credo ci sia persona che possa dirsi non colpita per la sua perdita, tutti ci riteniamo inconsolabili a questo punto. Noi nondimeno, non vogliamo sentirci speciali, come un'eccezione fuori luogo. Perché proprio cosí ha condotto fino all'ultimo la sua vita, elevando ogni singolo essere umano alla pari e regalando a tutti un sorriso, una chiacchierata, una simpatica battuta. Abile giocoliere pronto a farsi in quattro quando c'era bisogno, e pure quando il caso non lo richiedesse il suo appoggio non si faceva aspettare, il suo conforto sempre all'erta. Se ne usciva sempre con una delle sue; la traccia che lasciava non dava adito a dubbi su chi fosse l'artefice. Era Ago, naturalmente! Cristian é morto sul lavoro. Quel lavoro che da sempre era il suo pallino fisso, ricerca fine a sé stessa, ma non solo, ideale da costruire giorno per giorno, col sudore della fronte e l'umiltà nell'accontentarsi per forza di cose. Cristian, il lavoro quasi lo idolatrava, come se rappresentasse il primo e l'ultimo dei suoi pensieri. Ma il lavoro "fatt bbun", onesto, responsabile e senza intoppi. Questo, ai nostri occhi, nell'era dei soldi facili, della lassatezza e del "Eh sí, Dio ci pensa, duman' poi si vida..." lo rendeva un eroe senza eguali e senza tempo. Lui no, non poteva permettersi che questo tempo corresse e non portasse la sua firma. E allora lo vedi di qua, poi di lá con un altro manifesto ed un altro progetto, senza il dono dell'ubiquità ma attraverso mille veroniche ogni giorno. Il nostro instancabile "rutillo" senza freni. Ago é anche la nostra generazione. Sotto sotto, anche se mai apertamente, ne abbiamo invidiato la tenacia, la sua strenua volontà nel restare al paese, da Diamante era inamovibile. Ecco, di nuovo, l'eroe senza tempo e senza macchia, e chiamare questo un rapporto viscerale é dir poco . Cristian, quanti ne avrai visti di vagoni stracolmi di giovani sdradicati per moda o per disgusto, a percorrere distanze per costruirsi un nuovo avvenire. "La mia vita é qui" ci ripeteva con la sua inimitabile caricatura. Apriva le braccia a piú non posso, come a venderci (a noi diamantesi) la bellezza e la ricchezza di tutto ció che la visuale riusciva ad abbracciare: il mare infinito, il lungomare ed i monti retrostanti, il borgo a picco sul mare, il caratteristico vociare dei paesani. Era un messaggio tra le righe il suo, un incitamento a rimanere e lottare insieme, anche se mai te lo avrebbe rinfacciato, mai ne sarebbe stata una colpa. Lui, a Diamante, era nato e aveva giurato eterna fedeltà: era una domanda dalla ovvia risposta. Anche quando gli anni correvano a suon battuto, anche quando le estati si avvicendavano accorciandosi passo a passo, tra le sue smorfie e maledizioni. Anche quando si rimaneva in pochi, e le giornate sembravano interminabili film giá visti, e quando si sentí pronto a partire per Bologna pieno di speranze per far presto ritorno a Diamante più contento di prima, come se decenni fossero passati ma finalmente l'emigrante adulto ritornava al grembo della terra natía, malgrado le pagine buie della gioventú. Ci ricorderemo di te , Cristian. Non penserai mica potremo mai smettere di farlo? Di te, e la tua genialitá nel saperti sempre arrangiare e fare in modo che nulla mancasse a chi realmente stimavi, ti viveva accanto o stesse peggio. Di te, e la tua innapagabile generositá e responsabilitá, che ha fatto di te un uomo esemplare dentro e fuori, il cavalier cortese di tutti noi. Di te, la tua comicitá naturale, che unita al carattere solare e attento ti faceva amato e benvoluto ovunque andassi. Di te, le tue insicurezze e paure, la tua testardaggine, i tuoi encomiabili ideali, la tua fede impenetrabile, tutti i nostri viaggi e le scampagnate, le nostre notti brave e quelle in spiaggia alla luce dei faló ("Iam oi Brú, sunall di cchiú stu c. di tambur..."). Per il rispetto che mostravi verso ogni nostra decisione, per il mare di domande che ci affibbiavi aspettando la risposta che tu volevi, per il tuo chiedere perdono sempre ed in anticipo, per il tuo saperti rivedere negli sbagli senza presunzione ma con modestia, per la tua dolce malizia velata d'ingenua innocenza. Per il tuo essere telegrafico, anche fin troppo, talvolta indecifrabile, talaltra un fiume in piena che ascoltavamo deliziosamente, soprattutto quando cercavi d'irritarti e tornare a rilassarti sdrammatizzando con la tua arte d'innato sarcasmo . Il vuoto é davvero enorme Ago (come ci dicevi sempre scherzando? "Mamma-mia-comme-ssto!!!"). E se ancora qualcuno di noi non ha smesso di chiedersi perché ci hai abbandonati, stiamo poco a poco asciugando le lacrime, e non importa se altre ne cadranno ancora, i nostri visi non saranno piú scavati dal pianto. Si illumineranno, stanne certo, grazie alla fierezza dell'averti avuto accanto. Gonfieremo il petto, e a testa alta testimonieremo di averti avuto fratello in mezzo ai fratelli, di essere entrato nelle nostre vite come tu solo sapevi fare, di avercele arricchito col calore del tuo cuore da gigante. Tu, che ci hai insegnato a barattare i nostri biasimi, le futili preoccupazioni e le ingorde pretese all'esistenza con l'umiltá, i sacrifici e la bontá gratuita e onnipresente. Ci uniamo al cordoglio di mamma Alfreda, di Nicola e Franco, di tutti i cari e coloro che dentro e fuori Diamante lo hanno apprezzato. Non ci stancheremo mai di esservi vicini con il rispetto che vostro figlio, vostro fratello, il vostro compagno e concittadino ha sempre ostentato in ogni suo comportamento. A noi, i suoi amici afflitti, i suoi compagni di vita, non ci resta che guardare avanti e proiettarci verso il domani all'insegna dei valori che ci ha fatto capire contassero ancora. Un dovere, un piacere e una missione sará tenerlo vivo al nostro fianco nel ricordo del passato vissuto insieme, nella sofferenza del presente che ci strappa via il cuore, e nella fratellanza che ci ha lasciati come ereditá da custodire nel futuro, a denti stretti. Se qualcuno crede o meno negli angeli o nelle anime buone, é questo il momento di guardarlo fisso nei suoi grandi occhi verdi, chiudere i nostri, dedicargli un grande sorriso cercando di abbracciarlo. Ci ricambierai di sicuro, Cristian, e aspetteremo giorno dopo giorno, anno dopo anno, il segno della tua presenza benefica. Conterai sempre quando saremo fermi ad un bivio e avremo bisogno del consiglio del nostro fratello che giá sa che strada percorrere. SEI VIVO DENTRO DI NOI, PIÚ VIVO CHE MAI. I TUOI AMICI VINCENZO, JOSÉ, FRANCESCO, LORENZO, MIRELLA, ARMANDO, GIOVANNI, ROBERTO, DAVIDE, GIULIANO, ALDO, PASQUALE E MOLTI, MOLTI ALTRI. n. 70 Giugno 2008 The Legend: ....ognuno di noi sta raccontando un episodio vissuto con te.... vorrei raccontare anche il mio per far capire ancora di più, quanto davvero ci tenevi al lavoro ed a farlo come si deve......L'estate scorsa ti presentasti da me al parco, con un manifesto del comune.... "ORE' ADDUV U PUZ MITT STU MANIFEST" ? Ago mittill adduv vu tu ! E NON ORE' VIN VIDA TU, CAJA MITT BUN CA SI PASSA ERNEST E NON U VIDA, SA PIGLIA CU MIA ! Io preso dal lavoro continuavo a dargli poca retta, ma Cristian stette lì ad aspettarmi con la sua solita pazienza.... JA', MO COSI' STA BUN, ACCUSSI' ERNEST JE' CUNTENT......non hai idea come vorrei vederti arrivare oggi al parco con i tuoi soliti manifesti ed il tuo solito sorriso, e stare lì a chiacchierare ore..........ci mancherai tanto Ago !!!52 Gimmy85:Ciao Cristian... Grazie alla tua simpatia ed alla tua gentilezza ti sei conquistato un posto nei nostri cuori. maha: ... Sono anch'io molto vicino a tutti voi, amici del portale, e ai familiari di Cristian, in questo momento di grande dolore. La morte, soprattutto quella di un giovane, ci diminuisce e ci fa sentire affettivamente più poveri... brazzo:l'ho saputo qualche ora fa' e d'allora ho un nodo alla gola, l'ultima volta che ti ho visto a natale al presepe abbiamo parlato 2 ore e tu come sempre mi hai detto 'tu si precis ci tin a cert cos' . eri una delle poche persone che mi faceva piacere incontrare NON TI DIMENTICHERO' naidi: CIAO CRISTIAN NEL RILEGGERE I COMMENTI DI CHI TI E' STATO PIU' VICINO E DI CHI , COME ME, HA AVUTO LA POSSIBILITA' DI CONOSCERTI MI RENDO SEMPRE PIU' CONTO DI QUANTO MANCHERAI A TUTTI NOI, NESSUNO ESCLUSO! PREGA PER NOI DA LASSU' CRI'! CON AFFETTO...CIAO58 oblina 20: ...la vita x qnt possa essere bella...è cosi ingiusta meschina ipocrita...da portar via persone ke proprio nn s meritano d dire FINE così velocemente!senza poter dire un qlk...nulla nulla d tt ciò!...Crì riposa in pace... m mankerai da morire...60 ernesto: Un grande uomo... Io non ho avuto modo di conoscerti...Della tua famiglia conosco solo tuo fratello Nicola...In paese dicono e diranno x sempre ke sei un bravissimo ragazzo,un grande lavoratore e sopratutto simpaticissimo...e pensare ke al giro d'Italia tu mi avevi dato il volantino per la festa ke riccorreva oggi...mah,alcune volte la vita è crudele...Addio CHRISTIAN... VINCENZO.MARRA: ... Maramia, Cri, non ci vedremo più, non fissieremo più frà di noi... xkèè??? OVUNQUE E COMUNQUE, TUTTO DIAMANTE TI VORRA' X SEMPRE BENE! BGJ83:nn è giusto che ci hai lasciato così presto...sarai sempre vivo in noi... addio caro Cristian... anche se ancora non mi sembra vero che non ti vedrò più... grazia: Senza parole Anche se ti conoscevo poco ho potuto capire la persona che eri....la vita alle volte è troppo strana!!!!!! Non ci sono parole per descrivere... Addio CHRISTIAN!!! Franco Maiolino:Christian Con te ho conosciuto lo spaccato di una generazione troppo lontana dalla mia e anche da quella dei miei figli. Anche se per breve tempo, attraverso te , ho conosciuto vivacità e disagi, problemi e potenzialità di tanti giovani come te. Con te ho capito , che anche in questo pigro e apatico paese si può e si deve tentare di fare qualcosa. Eri un ragazzo speciale. Il sorriso che c'hai lasciato è la sintesi di quello che eri: tenerezza , ironia e ingegno. Ti ho voluto bene...e tu lo sai Ada De Rosa: Gli amici sono come le stelle, alcune si spengono, altre continuano a brillare in eterno, come te, lassù fra le braccia della Mamma Celeste. Mi mancheranno tanto la tua semplicità, la tua bontà, la tua voce, il tuo sorriso, la tua contagiosa simpatia, le tue continue telefonate, le tue interminabili confidenze, i tuoi mille dilemmi, ma resterai sempre vivo nel mio cuore, nei miei ricordi più belli e più cari. Diamante ha perso uno dei suoi figli migliori ed ad una delle tante domande (forse proprio l’ultima) che mi facevi, quando,con la tua solita spontaneità, mi chiedevi dei consigli, ti rispondo ancora una volta: “Sì, Cristian, tutti ti vogliono bene e nessuno può fare a meno di te. Sei insostituibile!” Ciao Cristian esterymena:non lo conoscevo..ma il dolore per la morte di un giovane è sempre lancinante..specie se si è madri Todos Locos:.....eri un mio caro amico e non ci sono parole x descrivere il vuoto che hai lasciato dentro di me....la vita è stata crudele con te e non lo meritavi....non ti dimenticherò mai AGO....resterai x sempre nel mio cuore.....TI VOGLIO BENE...!!! dafne: ciao christian resterai sempre nei nostri cuori ricordero' sempre quando venivi a portare i manifesti al negozio sempre con il tuo sorriso CIAO AGO Mirco: CIAO AGO hai lasciato questa vita di merda, spero solo ke dopo la morte qualcosa esista............... perkè da quel poco ke ti conoscevo tu ti meritavi di più.............ci hai lasciato troppo presto nn ti dimentikerò .......Ciao Cristian rum68: La vita è stata troppo BREVE per un ragazzo semplice e onesto come te...Rimmarai per sempre nel mio cuore. Tuo fratello u' Bagnin... PUSKASLa perdita di un caro amico e' un dolore inestimabile, orgoglioso di averti conosciuto e per avermi fatto passare momenti felici e divertenti. La tua spontaneita' ed il tuo sorriso resteranno per sempre impressi nella mia mente e cosi' che ti ricordero' per tutta la vita. Resterai per sempre nel mio cuore, caro amico mio. Ghastone: ciao Crì... Mah... oggi sul lungomare con Giuseppe parlavamo di te... ancora non abbiamo realizzato... è difficile pensare che tu non ci sia più... pensavo alla serata, quando tu ci eri venuto a salutare...mah... è difficile accettarlo... Ti raccomando in cielo non metterti a fare i lavoretti... risolvi qualche dilemma per noi... cerca almeno di risolvere quello che sta struggendo tutta la comunità diamantese... Ciao Crì... elisa: A CRISTIAN NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE IL DOLORE CHE O PROVATO, E PROVO NELL'AVERTI VISTO PER L'ULTIMA VOLTA E NON ESSERE RIUSCITA,A FARE NULLA PER POTERTI RIABBRACCIARE ANCORA UNA VOLTA E VEDERTI SORRIDERE COME ERI SOLITO FARE.PORTERO' l’olmo SEMPRE CON ME IL RICORDO DI TE E MI AUGURO CHE MIO FIGLIO POSSA UN DOMANI RIVEDERE IN TE UN ESEMPIO DI VITA DA SEGUIRE E STIMARE.NON POTRO' MAI DIMENTICARTI SEI STATO E SARAI SEMPRE UN AMICO UN FRATELLO, ED UN FIGLIO CHE MEGLIO NON SI POTEVA DESIDERARE. MI MANCHERAI DA MORIRE...................... SARA'DURA CRI MA LO SO, CHE ANCHE QUESTA VOLTA SARAI TU A TROVARE IL MODO DI CONSOLARCI.TI VOGLIO INFINITAMENTE BENE ELISA. TuttoWow!: Ciao Ago..Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero...ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo famoso amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e i tuoi "à capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò iniziare ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà per sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il paradiso è un luogo di riposo... ...Ciao AGO...78 DJANGO:ciao ciao amico, le parole sono inutili, ma ora che puoi anche ascoltare i pensieri sai quello che tutti stanno provando. civinz: solo oggi trovo il coraggio per scrivere il mio piccolo,innocuo e imbarazzante messaggio........ che dire........ non ci sono parole quindi mi unisco al coro di tutti voi.... forza metro notte, forza nicola, e forza ad una madre che aimè dovra trovare il coraggio di andare avanti.... un addio ad un amico di tutti,un addio ad AGO....... Piera Trifilio Vanni : A pochissimi giorni dalla scomparsa del caro Cristian, mi viene spontaneo ricordarlo. Ragazzo dal cuore d'oro. Amico di tutti che ha vissuto la sua breve vita nella sincerità, nella bontà, sorridendo a tutti quelli che incontrava sul suo cammino. Ricordo Cristian felicissimo e sorridente alla festa di Natale al Museo DAC dove ebbe un riconoscimento per la collaborazione data e fu applaudito da tutti, anzi per meglio dire ebbe una standing ovation. Lo ricordo sorridente quando entrava nel mio negozio per fare le fotocopie o anche solo per salutarci. Cristian non si potrà dimenticare, Diamante ha perduto un grande fratello, un amico leale, un ragazzo che dava sempre il meglio di sé, disponibile con tutti. Un pensiero affettuoso va alla cara mamma Alfreda che vive il suo dolore con compostezza e grande dignità, con la sicurezza che Cristian le darà conforto dal Paradiso dove ora certamente si trova. Anche a Nicola ed a Franco rivolgo il mio pensiero e voglio dire a loro di non disperare perché hanno un angelo in cielo che non li lascerà mai soli. Ciao Cristian! TuttoWow!: Ciao Ago... Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero... ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo famoso amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e i tuoi "à capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò iniziare ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà per sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il paradiso è un luogo di riposo... ChiaraGraziaDeboraLetizia: dalle tue bionde preferite cri, non dimenticheremo mai quando a Natale ci hai regalato la Bibbia..perche'...perche'...dovevi venire a casa a bere il caffe'...ti ho sognato e nel sogno eri felice.. ti vogliamo bene.. Salvatore Ricca: Addio ragazzo semplice e umile Ciao e addio per sempre da questa vita terrena Cristian. Sono fiero soltanto di una cosa, avermi preso un caffè insieme a te al bar Beautiful l'ultimo giorno prima che succedeva il tuo tragico destino, mi hai ringraziato 7 volte consecutivamente appoggiando la tua mano sulla mia spalla, tutto questo per dimo- strare la tua semplice e speciale pernonalità e quella disponibilità d'animo che ti contraddistingueva da tutti gli altri. Ciao angelo proteggi tutti noi............ Cantantessacalabrese: Addio Cristian Oggi a scuola ho parlato di te ai miei alunni e a stento sono riuscita a trattenere le lacrime. Eri proprio un bravo ragazzo Cristian. Non riesco a credere che tu non sia più di questo mondo, non so proprio se riuscirò a guardarti in quella bara. Vorrei ricordarti col sorriso che avevi l'ultima volta che ci siamo visti qualche giorno fa, in piazza, mentre parlavamo del giro d'Italia. Addio Cristian, sii felice. margot: ... E' da sabato mattina che ci penso ogni momento...Non avrei mai voluto rispondere a quella telefonata! Una persona speciale che ho conosciuto forse troppo tardi ma che terrò sempre nel mio cuore! E' strano pensare che qualche tempo fa era "quello che mi fissa sempre" ed ora quello sguardo non potrò più incrociarlo per le vie di Diamante.. Sento un'incredibile stretta al cuore. Pensavo di essere più forte... ma a certe cose è impossibile abituarcisi! Il mio pensiero è tutto per te ciao cristian ... ti ricordi a Lamezia con il cembalo tu ti eri incavolato nero però poi, con il tuo e sorriso e la tua gentilezza me l'hai restituito dicendomi (mò nn nu sunan ciù m'fa mal' capa)... poi nel pulman cantammo e ballammo senza fermarci un pò... ora che ti vedo lì fermo un pò bianco ma bellissimo mi accorgo ke nn ti avrò più con me, ke nn skerzeremo più... ma sò xcerto ke tu srai sempre al mio fianco e nn mi abbandonerai mai arrivederci cristian... margaus: A Cristian Quante domande ci affollano la testa in questi giorni di grande dolore. Oggi è il primo giorno del tempo che ci resta. Un giorno buono per incominciare. Quante persone ci sono passate già da quest'incrocio pieno di domande...milioni di milioni da qui all'eternità, ma la pag.3 risposta non è mai abbastanza grande per riempire il vuoto che ci manca... Vorremmo spingerci un poco più al di là, dove il fuoco che ci unisce fa brillare tutta la realtà... lì,dove la verità non appassisce... Insegna ancora una volta tu a noi giovani mercanti d'immaginazione, che non servono grandi ali per spiccare il volo....ma solo un grande cuore ... Un abbraccio infinito.. gli amici di Officina Creativa stella: grazie sono contenta di averti conosciuto, perchè mi hai regalato allegria, ogni volta che ti ho incontrato...grazie per tutti gli inviti che mi hai portato, per il sorriso e per la simpatia con cui lo facevi...grazie per le battute scherzose che qualche volta ci siamo scambiati... te le ricordi, eh Cristian, le risate che ci siamo fatti, qualche anno fa, per una vicenda che ti riguardava?.. non dimenticherò mai la tua gentilezza,la tua dolcezza...grazie, davvero, per avermi concesso il privilegio di poter dire che c'ero anche io nella grande cerchia di persone che ha potuto apprezzare la tua sensibilità...volerti bene era facile...difficile è oggi pensare che non ci sarà più l'occasione perchè tu bussi alla mia porta o perchè ci salutiamo per strada , se non nei miei ricordi...ciao caro, tenero, affettuoso, indimenticabile ragazzo... mark8: ... Ciao Ago,ho persoil mio Gancio,amico collaboratore,sostenitore eri tutto.Ne abbiamo fatto tanti di lavori insieme,peperoncino per diversi anni,hotel Diamante ancor di più,e manifesti quanti ne abbiamo messi insieme. mi mancherai da morire Gancio anche se ti incazzavi quanto ti chiamavo così,ma per me resti sempre il mio Gancio che ci univa nei lavori di tutti i giorni,e dove lo trovo un altro Gancio come te...ciao amico mio mi mancherai sempre ti voglio bene ciao Gancio... Daniela Marra: facciamo rivivere in noi Cristian . Ho letto ed ascoltato tanti episodi, ed anch'io oggi voglio raccontarvene uno, per dimostrare ancora una volta come Cristian affrontava la vita e le difficoltà più o meno importanti che gli si presentavano. Appena sposata vivevo sopra l'Eden bar, una mattina d'estate, io ancora sposina fresca, stendo fuori il balcone il mio bel bucato, ovviamente nuovo di corredo! Ma non avevo fatto caso che lassù qualcuno ridipingeva di un bel nero denso e brillante, una ringhiera. Al momento di rientrare le lenzuola e la biancheria BIANCA, mi accorgo che tutto era disseminato di pois nerissimi! Ommioddio...ero furiosa! Alzo gli occhi e vedo soltanto questa ringhiera splendente e nerissima più delle altre. Allora chiedo alla proprietaria se qualcuno avesse usato vernice e lei mi risponde serena che Cristian aveva appena finito di ridipingerle ben bene la ringhiera, senza preoccuparsi di mettere alcuna protezione dal momento che sotto c'erano dei panni stesi. Inutile dire che avevo una gran voglia di cantargliene quattro, (oggi felice per non averlo fatto!) ma per giorni non riuscii a vederlo. Dopo un pò chiesi a Pino se lo avesse incontrato e lui mi risponde: "Si l'ho incontarto e gli ho racconatato il fatto ma lui si è fatto una bella risata...Danie'.. e che gli volevo dire più!" Ecco questo era Cristian, era come se mi avesse voluto dire " Ma che sarà mai un pò di vernice sulle lenzuola....ci sono cose molte più gravi nella vita...facciamoci una bella risata sopra!" In effetti aveva ragione, cos'è davvero la vita se tutto può finire così? E lui di risate ne ha fatto il pieno, non ci crederete, ma quando lo ricordo, l'immagine è proprio quella della foto qui sopra, ( nel sito Diamantesi ndr ) sempre sorridente.... marisa maiolino Non riesco a non dire una parola per te, sei stato grande . Grazie al tuo affiancamento costante e attraverso il tuo operato, hai permesso la realizzazione di tante cose. In questo anno ho avuto modo di verificare e mettere in pratica la tua genialità. Sembravi una mia scoperta è invece ho potuto constatare che eri già conosciuto da tutti e tutti ti apprezzavano e ti volevano bene, per la tua grande disponibilità, per il tuo impegno, per la tua precisione, per la tua bontà, per la tua grande fede, per il tuo sorriso sempre dipinto sul viso. Rimarrai una figura esemplare e ideale per tutti, in particolare per i nostri giovani, i quali smarriti, hanno preso coscienza di nuovi valori, in una società caotica, frenetica, violenta dove spesso l'assenza di uno scopo nella vita si può tradurre in una sensazione di vuoto esistenziale, di noia , di apatia , di senso di inutilità. Tu invece hai orientato la tua vita verso obiettivi che volevi raggiungere gradatamente , attraverso il tuo impegno e la tua ricerca continua . Per nessun'altro, si è riscontrato in Diamante , tanta condivisione e tanto dolore.Ci manchi Cristian! pag. 4 l’olmo Tr a c a l c i o , s c u o l a e a m a r c o r d LA SCO M M ESSA CON L ' ONOREVOLE di Ciro R.Cosenza n. 70 Giugno 2008 La Legambiente a Diamante incontra il sindaco e la cittadinanza n. 70 Giugno 2008 L’Olmo dei ragazzi La scuola che ci piace Voglio dedicare questo articolo a quei nostri ragazzi, che frequentano le prime classi delle superiori, e dir loro che ci si può divertire, anche a scuola e senza far danni e senza delinquere. Nell'anno scolastico 1953-54, frequentavo la quinta ginnasiale, quando arrivò nella mia classe, un nuovo compagno, il quale venne a sedersi, accanto a me, nello stesso banco, uno di quegli enormi banchi di legno di una volta, pesantissimi e lugubri come dei catafalchi. Erano neri, infatti, perché dovevano coprire le eventuali macchie d'inchiostro. Veniva da San Demetrio Corone, dove viveva, era un ragazzino esile, un faccino pulito che, quando parlava, e noi lo canzonavamo un po' per questo, tradiva le sue origini arbresch. Aveva zii a Cetraro, ma il padre, don Turillo, pensò bene di metterlo in collegio dai Padri Pallottino, per evitare ogni distrazione. Io mi domando e dico che distrazioni ci potevano essere, allora, a Cetraro. Io con Cesarino legai subito, con un compagno di banco si lega sempre. Quel ragazzo di allora, cari lettori, altro non è se non Cesare Marini, per ben tre legislature senatore della Repubblica per il partito socialista, ed oggi, eletto nelle ultimissime consultazioni, è andato alla Camera dei Deputati, a rappresentare la Calabria con i democratici di Veltroni. Auguri! Tornando alla vicenda, maturata nelle polverose aule del vecchio Ginnasio, dirò subito che le nostre diatribe riguardavano, ovviamente, il campionato di calcio. Io da sempre juventino e lui, guarda caso, interista, ma interista sfegatato. Tanto che aveva fatto comprare, dal padre, una muta di maglie per la squadra del suo paese, la Sandemetrese, nerazzurre ed era riuscito a farle comprare, dello stesso colore, anche per la squadra dell'Istituto "Silvio Lopiano" dei PP. Pallottini. Quell'anno per la vittoria finale sembrava una corsa a due proprio fra l'Inter, che aveva vinto lo scudetto nella stagione precedente, e la mia Juventus. A far da terzo incomodo la Fiorentina, che stava preparando lo squadrone che, di lì a qualche anno, avrebbe dato ben nove titolari alla Nazionale. Parlo della coppia dei terzini Magnini e Cervato, di Virgili, detto "Pecos Bill", di Montuori e di un certo Julinho, artista brasilero della pelota. Però a campionato in corso, nel girone di ritorno, la Juve aveva ingaggiato una mezzala sudamericana, certo Eduardo Ricagni, detto "ce", proveniente dall'Huracan di Buenos Aires. Costui in verità sembrava più un personaggio di una commedia cinematografica che un giocatore di calcio: bassino, calvo, con un po' di pancetta, segnava tuttavia con estrema facilità. Giocava poco per la squadra, tanto da mandare in bestia i senatori, in primo piano capitan Boniperti che, a fine anno pretese la sua cessione, ma, segnava, ripeto, quasi a ogni partita. Si diceva che la Juventus partisse con un goal di vantaggio. Forte di questo acquisto, avvicinandosi lo scontro al vertice, che avrebbe deciso la corsa allo scudetto, provocai Cesarino: "Senti facciamo una scommessa, se domenica vince la mia squadra tu sfili per tutto l'intervallo, attorno la scuola, con un cartello con sopra scritto W LA JUVENTUS, se perde, sarò io a farlo con un cartello con la scritta W L'INTER!""Ci sto!" Rispose Cesare. Una stretta di mano suggellò il patto. Garanti i compagni vicini di banco, Alvaro Cristiani, oggi dermatologo in quel di Scalea, Geppino Lanza, anche lui medico nella Capitale, e Vittorio Eynard, che poi farà il preside nella Scuola Media a Cetraro. Sennonché, malauguratamente per me, quella domenica, 4 aprile 1954, i bianconeri incapparono in una di quelle sconfitte, destinate a rimanere nella storia e nella memoria dei tifosi: l'Inter del portiere Giorgio Ghezzi, detto "il Kamikaze", di Benito Lorenzi, detto "Veleno" e dei fuoriclasse stranieri Nyers e Skoglund, vinse per "6 a 0", o dico, signori miei, sei a zero! Roba da infarto. Io ci rimasi malissimo, ma non pensai minimamente alla scommessa persa. Cesare Marini stava in collegio, come mai, la sera della domenica, avrebbe potuto procurarsi, il cartone, lo spago, la vernice e il pennello? Quand'ecco che, l'indomani, al suono della campanella dell'intervallo, quel fetentone di Geppino, tira fuori il famigerato cartello con l'infamante scritta inneggiante ai vincitori. Feci buon viso a cattiva sorte, tanto mi sarei rifatto negli anni a venire, e anche con gl'interessi. Non si dice forse a Diamante, "Quando sei mazza batti e quando sei incudine statti"? Bè…..allora ero incudine. Così, con il cartello dietro la schiena, passeggiai per tutto l'intervallo, lungo il viale che fiancheggiava il vecchio Ginnasio, con un codazzo di ragazzini delle prime classi, che mi veniva dietro, mentre, dalle finestre, le ragazze, che trascorrevano l'intervallo separate dai maschi, affacciate dai balconi delle loro classi, ridevano, tirandomi palline di carta. Il tour calabrese di Legambiente, dopo le varie tappe in diverse località della costa Jonica, ha toccato in questi giorni alcuni paesi del versante tirrenico tra cui Belvedere Marittimo e San Nicola Arcella.Il 28 maggio scorso Legambiente è stata ospite del comune di Diamante in un incontro-dibattito che ha visto al centro dell’attenzione le questioni della lottizzazione Pina Pin e della costruzione dell’albergo in Largo Savonarola. Il sindaco Magorno ha parlato apertamente di uno sviluppo urbanistico che ha aggredito letteralmente il territorio: “Pina Pin e largo Savonarola sono la punta dell’iceberg di un’aggressione al territorio frutto di una mancanza di programmazione”. La nostra amministrazione – ha precisato Magorno - ha ereditato delle criticità che solo un nuovo piano strutturale comunale può sanare alla luce di una nuova sensibilità verso il patrimonio naturale e paesaggistico”. Maggio, venerdì pomeriggio,caldo e sofferenza nello stare nei banchi. La prof. propone una lezione all’aperto e chi è più felice di noi ? ordinati, silenziosi, ci avviamo sul lungomare: l’intento è osservare lo scempio fatto con le scritte sulle panchine e sul pavimento, sui muri e quindi discuterne tra noi. Ad un tratto Emiliano vede su una panchina uno zainetto che prontamente porta alla prof. Incuriositi lo apriamo e quale meraviglia : soldi spicci e cartacei, carte di credito, telefonini di ultima generazione, documenti, pen drive,occhiali da sole. Grande è la tentazione di dividere fra noi il malloppo ma giustamente la prof. salta su tutte le furie. “Alt, basta scherzarci su, sapete bene che compito di un onesto cittadino è consegnare immediatamente tutto alle forze dell’ordine”. Noi capiamo immediatamente la lezione e fra mugugni , sospiri e discussioni tra di noi, andiamo dai carabinieri a consegnare il tesoro trovato. Al ritorno incontriamo due signori in grande agitazione; chiedono a tutti se hanno trovato una borsa, subito noi ci facciamo avanti tranquillamente. Grande è stata la loro felicità, non sapevano cosa fare o dire per ringraziarci, ma noi, anche con un pò di sussiego, abbiamo ribadito di aver fatto solo il nostro dovere. L’indomani a scuola c’è stata recapitata una pianta di mandarino con un biglietto di ringraziamento. Ed ecco ancora a lamentarci; perchè non cioccolatini o dolci, che ci facciamo con la pianta ? ma , comunque va bene così; l’importante è che siamo fieri e orgogliosi del nostro comportamento. Classe I sez.B L’Azione cattolica di Diamante da Papa Benedetto XVI di Maria Rosaria De Maria Una rappresentanza dell'Azione Cattolica di Diamante era presente, lo scorso 4 maggio, all'incontro con Papa Benedetto XVI. Insieme al gruppo della diocesi San Marco Argentano - Scalea, infatti, siamo partiti nel cuore della notte per partecipare all'incontro con il Santo Padre e soprattutto per celebrare i "primi" 140 anni di A.C. Alle sei del mattino eravamo a Piazza San Pietro: in rappresentanza del gruppo diamantese io, Ida Leone, Marisa Vigneri, Elisa De Rosa e la presidente del nostro gruppo di A.C., Ada De Rosa. Eravamo letteralmente immerse nella piazza, piena fino all'inverosimile, circa 150 mila persone, con tantissimi giovani e giovanissimi. Prima della messa, con il cardinale Angelo Bagnasco, sono stati distribuiti tantissimi palloncini che passavano di mano in mano e poi il tanto atteso incontro con il Papa, tutti che lo chiamavano a gran voce e lui che ha detto: "E' per me una grande gioia accogliervi qui. La magnifica corona dei vostri volti che abbracciano simbolicamente questa piazza rappresentano la vostra carta d'identità". Emozionante, poi, quando ha ricordato Giovanni Paolo II: "Continuate a ispirarvi alle consegne che vi ha affidato il mio predecessore nel 2004: contemplazione, comunione e missione. Siate cittadini del Vangelo". Alla fine è venuto in mezzo a noi salutando quell'immensa folla che si sbracciava per lui. La piazza, poi, era adornata con le foto dei santi e beati di Azione Cattolica. Per me è stata un'esperienza indimenticabile e,nonostante la stanchezza che abbiamo affrontato nel viaggio, il nostro spirito alla ricerca di Cristo ci ha reso tutto luminoso e positivo. Arrivederci al prossimo annivers a r i o . Anna Mazzitelli, oltre ad essere conosciuta dai diamantesi come una delle impiegate dell'ufficio postale di Diamante è anche presidentessa delle patronesse ANMI, Associazione Nazionale Marinai d'Italia di Cittadella del Capo - Bonifati. In occasione dei solenni festeggiamenti per San Francesco di Paola, santo con il quale la sua associazione è particolarmente legata, ha proclamato una sua poesia dedicata al Santo Taumaturgo. Il tutto si è svolto prima della solenne celebrazione eucaristica che si è svolta nel porto di Cetraro, alla presenza di S.E. mons. Domenico Crusco, del sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta del sindaco di Paola, Roberto Perrotta e di una nutrita rappresentanza delle autorità militari marittime e in particolare l'Ammiraglio di Divisione, Brusco, capo del personale del comando generale della capitaneria di porto di Roma. Prima dell'inizio della celebrazione eucaristica un saluto particolare è stato rivolto da Anna Mazzitelli al patrono della gente di mare, con queste parole: "Giorno marino, Statua della nostra fede, hai percorso le vie del mare per cantare nei nostri cuori. Al tuo spazio, alla tua bocca bagnata dal canto, veniamo con l'amore che ci crea. Amaci con amore, Patrono del nostro mare. Amaci con il fiume della tua presenza, con l'aumento di tutti i doni. Amaci senza tregua con la dirittura del tuo schianto. Proteggi la città di Cetraro, la città di Paola e la Calabria, con le tue mani aperte che evocano a sé le stelle e la misura del tuo essere .Chi sei tu, Statua del Mare? Luce che comprendi la solitudine e la povertà dell'uomo. Dimmi, Statua del Mare, se è infinito questo spazio di attesa e di speranze. Dimmi chi sei, piana di navigli, piana di lune che il vento tritura. Statua del mare… Dacci un'onda ode di una canzone… Dacci il sistema costellato e la tua figura che ispeziona la luce e l'oscurità". l’Olmo Il Prof. Nuccio Ordine incontra la III ° C Noi alunni di 3C,a conclusione dell'anno scolastico , abbiamo avuto il piacere di incontrare il prof. Nuccio Ordine. Durante l'anno , seguiti come sempre dalla nostra prof. di Lettere Annamaria Di Tore, abbiamo letto un capitolo ,"L'età dell'oro e il topos del tuo e del mio",tratto dal libro del professor :"Contro il Vangelo Armato". La lettura, molto interessante, trattava del il mito dell'età dell'oro e dell' origine deol concetto di proprietà privata. Dopo la lettura abbiamo approfondito ricercando altri brani che trattassero questi argomenti. Abbiamo ritenuto opportuno leggere anche il capitolo XI del Don Chisciotte di Cervantes, che tratta, seppure in modo molto più semplice, la tematica illustrata dal Professore. Dopo questi attenti studi abbiamo lungamente discusso in classe l'argomento mediante lavori di gruppo o altre attività finalizzate a comprendere meglio quanto appreso. Abbiamo verificato quali erano i pareri della classe a riguardo, e infine abbiamo deciso di scrivere al professore per rendergli noto il nostro lavoro. Dopo all'incirca una settimana siamo stati estremamente sbalorditi e felici di aver ricevuto una risposta: il professore contento e commosso di aver ricevuto la nostra lettera , aveva accettato il nostro invito. Così il 10 maggio nella nostra aula dell'Istituto comprensivo di Diamante abbiamo passato del tempo in sua compagnia discutendo i vari temi che avevamo evocato. È stata un'esperienza interessantissima in quanto molti nostri dubbi e incertezze sono state chiariti , ma soprattutto abbiamo potuto apprendere nuove nozioni. Qualche alunno/a ha posto delle domande e dei chiarimenti al fine di avere risposta e conoscere il parere dall'autore. Ad ogni quesito è stata data una risposta molto dettagliata e "alla nostra portata!". Anche se i concetti erano abbastanza complessi,grazie alla sua forte capacità di espressione,siamo riusciti a comprendere alla lettera. Siamo contenti di aver potuto conoscere un personaggio così illustre di Diamante ,addirittura noto anche all'estero e stimato dal celeberrimo scrittore Umberto Eco, e soprattutto di avere ricevuto la sua disponibilità. In conclusione,abbiamo compreso che l'età dell'oro è stato solo un mito, ma l'evoluzione è stata necessaria al fine di evitare improduttività e Ozio. Oggi però,siamo a stadi troppo avanzati ,sarebbe meglio moderare gli eccessi! Certo, questo non può essere competenza solo di noi giovani alunni , ma visto che infondo, il futuro siamo noi , custodiremo gelosamente quanto appreso per cercare di salvaguardare il nostro pianeta, la nostra unica e fragile dimora. La classe III° C pag. 5 Dedicato alla nostra Costituzione di Michela Sollazzo Sindaco del Consiglio Municipale dei Ragazzi e Federica Fabiani Buongiorno a tutti, sono Michela Sollazzo il Sindaco del CMR di Diamante. Vorrei sentitamente ringraziare l´Assessorato all Pubblica Istruzione di Diamante per aver promosso quest´iniziativa al fine di celebrare il sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana. Noi ragazzi dell CMR abbiamo quest'anno percorso un cammino con il fine di capire cosa sono le nostre Istituzioni e comprendere appieno quelli che si chiamano "diritti" e quelli che sono invece i "doveri" di un cittadino…e lo abbiamo fatto attraverso una serie di esperienze che hanno preso le mosse dal confronto libero e democratico delle nostre idee,nella fase che ha preceduto le elezioni del nostro organismo,proseguendo poi per tutte le iniziative che ci hanno visti parlare dei diritti violati ,come nel caso della celebrazione dello shoah,dell'otto marzo e di altre iniziative sulla legalità che ci hanno visti in prima fila come nei convegni sulla mafia e negli incontri coin i ragazzi della locride. E la giornata col sindaco è stata un mezzo importante per capire il funzionamento dell'istituzione pubblica come servizio,come strumento per dare risposte ai diritti e ai bisogni,come strada per promuovere e far capire i doveri che servono e il contributo che ogni cittadino deve dare per far funzionare meglio la nostra comunità..Perciò il nostro approccio alla Costituzione è stato concreto,vivo,basato sull'esperienza vissuta e ci siamo resi conto di quanto sia importante tenere in primo piano lo studio dei principi basilari che fondano la nostra Repubblica e promuovere tra noi studenti,la cultura della legalità. Cosa che la scuola fa e deve fare se vuole formare cittadini e non accumulare nozioni in ogni individuo. Nonostante siano trascorsi ben sessanta anni,la nostra Costituzione, conserva gli stessi principi di allora ,del 1° Gennaio del 1948 quando entrò in vigore dopo una lunga lotta contro il fascismo che portò alla liberazione e al referendum dal quale nacque l'Italia Repubblicana. Perciò fu il risultato della volontà sovrana del popolo italiano dopo venti anni di sofferenza e di guerra che lo avevano prostrato e ridotto in grande miseria . tutte le forze democratiche contribuirono alla sua elaborazione e fu firmata dal Presidente della Repubblica Enrico De Nicola,controfirmata dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dal presidente dell'Assemblea costituente Umberto Terracini ( nella foto in alto ) . Definisce la struttura e le regole fondamentali del nostro stato:è un´insieme di principi fondamentali ,è LA LEGGE FONDAMENTALE DELLO STATO a cui tutte le altre leggi si devono adeguare e conformare. E´ basata sulla sovranità del popolo e definita grazie a un´ assemblea costituente. E´ formata da 139 articoli, di cui i primi 12 sono chiamati principi fondamentali. Cercherò di trattare nel migliore dei modi gli argomenti più significativi. In essa sono contenuti articoli riguardanti qualsiasi problematica di maggiore attualità: il lavoro, i diritti inviolabili, l´uguaglianza, le religioni, i beni ambientali, culturali , storici , artistici, il diritto internazionale, l´articolo 11 riguardante la guerra... In quanto cittadini, anche se non adulti, anche noi ragazzi e ragazze della comunità scolastica dobbiamo rispettare,tutelare e applicare quanto esplicitato dalla Costituzione per preparare un futuro migliore a noi stessi e alla nostra nazione. A cominciare dal lavoro. Attualmente tutti noi abbiamo un´occupazione che ci accomuna,dal più grande al più piccolo,"l´essere studenti". Noi tutti,dobbiamo svolgere questo nostro dovere nel migliore dei modi,al fine di realizzarci nella vita e soprattutto,ottenere delle soddisfazioni personali. Ed è bene capire che lo stato DEVE adoperarsi perché vengano rispettati i diritti sanciti dai vari articoli che riguardano il lavoro perché è proprio questo,il lavoro, che caratterizza l'uguaglianza,le pari opportunità tra tutti i cittadini,le loro garanzie nel territorio dello Stato .Cosa questa fondamentale come fondamentale è per il lavoratore svolgere adeguatamente il proprio dovere nell'interesse della comunità di cui fa parte. Alla base vi è proprio la tutela dei lavoratori,che garantisce i fattori essenziali affinché l´impiegato , o libero professionista che sia, possa svolgere il proprio mestiere con tutta la sicurezza dovuta . Nell´art. 30 è riconosciuto anche il diritto di sciopero,ovvero l´astensione dal lavoro di un gruppo di lavoratori,riuniti in organizzazioni sindacali, a sostegno di una rivendicazione legittima . E occorre tutelare,anche,quei i cittadini al di sotto dei quindici anni,i ragazzi,che non possono svolgere alcuna attività lavorativa poiché,in tal caso, si tratterebbe di lavoro minorile e i ragazzi verrebbero sottratti al loro diritto di studiare,crescere e maturare culturalmente per diventare consapevoli di se stessi e scegliere consapevolmente il proprio destino. E la nostra Costituzione delinea,poi,con chiarezza quali siano i diritti inviolabili sanciti nell´Art. 2 : "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". Ciò che a noi ragazzi deve arrivare ,al fine di comprendere questo fondamentale principio sancito nell'art.2 è di essere consapevoli di alcuni presupposti importanti che si chiamano: vita e libertà E per questo che quest'anno abbiamo discusso, pur se ancora in giovanissima, età di aborto, di eutanasia. Abbiamo cercato di capire, anche durante la nostra piccola campagna elettorale, che significhi diritto alla libertà di pensiero,di parola,di associazione…ed avendo tra noi compagni di altre nazioni e culture abbiamo parlato di di credo religioso e politico,di domicilio e di privacy. E abbiamo anche discusso di diritti sociali, che ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza (diritto di asilo per perseguitati politici), ad una istruzione indirizzata al pieno sviluppo della persona umana, così come dabbiamo parlato di famiglia, proprietà, salute, solidarietà, associazioni, partiti, sindacati,e del fondamentale diritto ad avere una vita privata che è sacra e nessuno può interferirvi! E con, L'Olmo ragazzi, sul nostro giornale cittadino,abbiamo sviluppato il concetto di libertà di stampa…E sulle pagine del nostro giornalino,abbiamo affermato ii diritti dell'infanzia , il diritto dei nostri compagni extracomunitari all'educazione,all'istruzio ne,a non essere emarginati e sfruttati ,perché anch'essi cittadini del nostro stato e,dunque,soggetti aventi diritti così come i ragazzi nati in territorio italiano…a guardar bene,perciò,la nostra costituzione,pur sessantenaria,contiene già in sé il concetto che il cittadino di uno stato è cittadino europeo,è cittadino del mondo.Ed ha il fascino dell'attualità come se fosse scritta oggi,e ammonisce a non cedere alle tentazioni separatiste ,che oggi sembrano rispuntare sul nostro orizzonte Per tutto quello che abbiamo capito dell'art.1 non potevamo non apprezzare l'art 3 " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese" . L'uguaglianza sociale è l'ideale che dà ad ogni uomo, indipendentemente dalla sua posizione sociale e dalla sua provenienza, la possibilità di essere considerato alla pari di tutti gli altri uomini in ogni contesto. Si tratta di un ideale presente in tutti i paesi civilizzati per il quale gli uomini si sono battuti moltissimo in passato. La Repubblica è una società di "pari", cioè, tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, quindi tutti sono degni di rispetto, cura e assistenza. I cittadini sono uguali nel rispetto delle leggi e della giustizia dello Stato,nel godimento dei diritti privati e pubblici,nel rispetto dei doveri pubblici, nel fare rispettare le leggi,nel dare impulso all´Educazione, alla Scuola, alla cultura della Convivenza civile. Parlare di questo grande principio vuol dire anche descrivere i nostri gesti quotidiani,i nostri interventi,perché soprattutto nel nostro atteggiamento,nel modo di fare si denota la nostra maturità! Parlare di uguaglianza vuol dire mettersi vicino e dare una mano ad un compagno "meno bravo di noi",vuol dire coinvolgere un ragazzo di un ´ altra nazionalità,vuol dire "amare il prossimo!" Ma vuol dire anche che la scuola deve essere uguale su tutto il nostro territorio nazionale e che non deve più esistere un Nord e un Sud d'Italia,come non deve esserci più un Nord e un Sud del mondo…di questo abbiamo abbondantemente parlato nei nostri Consigli Municipali,insieme ai nostri amministratori per creare,nel nostro piccolo mondo le condizioni perché si attuino i grandi principi della nostra Costituzione… Ma ci è sembrato attuale e irrinunciabile e da sostenere assolutamente la condanna della guerra così come sancito nell´Art 11 : "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordi- namento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Non c´è una guerra che può essere considerate giusta! E l'unico modo per prevenire la distruzione del nostro pianeta è risolvere per via diplomatica e attraverso gli organismi a ciò preposti ,le controversie internazionali e mondiali… In conclusione, la Costituzione mi sembra un validissimo strumento di affermazione dei diritti dell'uomo e del cittadino e contiene una forte valenza ideale e morale . Ma è anche difficile da attuare e forte ci sembra il divario tra ciò che essa dice e ciò che è la realtà della vita di tutti i giorni in cui l'ingiustizia,la disparità,la disoccupazione ed altri problemi ne vanificano lo spirito e il presupposto…Sta a noi cittadini,perciò sostenerla e promuoverla a cominciare dai piccoli gesti come la raccolta differenziata ,la solidarietà sociale,il volontariato,l'assistenza per promuovere quella cultura dei diritti che sola può diventare garante della sua attuazione. Spesso,anche i governi che si sono alternati, non ha tenuto conto,nella pratica politica concreta, degli insegnamenti morali presenti nella Costituzione, ma hanno solo tentato vie per raggiungere altri obiettivi. Se tutte le leggi e i comportamenti di tutte le persone rispettassero veramente ciò che essa dice -come non fare la guerra, o rispettare tutti i cittadini allo stesso modo- secondo noi l´Italia sarebbe migliore! Ma ,nonostante quest'ultimo concetto,ci piace concludere con una frase di Barack Obama ,che invoglia all'ottimismo che ciò che si vuole si può fare…. YES WE CAN Ringrazio tutti per l ´ ascolto e buon proseguimento !!! Redazione dell’Olmo dei ragazzi: Direttore responsabile : Prof.Gilda Magorno. Capo redattori: Michela Sollazzo, Sergio D'Agostino. Redazione: Vincenzo Terranova, Crudo Nicolas,Valerio Astorino,Benvenuto Salvatore, Federica Fabiani, Marilena Palladino, Luisa Liserre, Alessandro Di Marco pag. 6 l’olmo n. 70 Giugno 2008 Di poeti, di arte e di cose nostrane INGANNI QUAN D O E R AVA M O B E AT di Ugo Grimaldi (1965-2007) Negli inganni di ieri ritrovo le illusioni dell’oggi. Nei tuoi occhi hai cielo e mare. Riscopro gli inganni E’ il 23 gennaio del 1972 e “ Le Quintessenze” il gruppo beat di Diamante è in tournè. Nella foto musicisti ,accompagnatori e tecnici durante una pausa pranzo. Da sinistra in piedi Francesco Bianco e Mario Sollazzo. Seduti da sinistra Ninì De Luna(tastiere), Filippo Magurno ( voce e chitarra), Francesco Cirillo (batteria), Biagio Bianco, Michele Bartalotta (chitarra basso), Alfonso Esposito( chitarra) , Gino Perrone e Luigi Maiolino. passati. ma il tuo ricordo risveglia il mio cuore assopito. Festa per i 50 anni di matrimonio Festa grande per i 50 anni di matrimonio di Giuseppe Presta, detto Paoluccio e Arcella Maria. E aggiungiamo nemmeno li dimostrano, felicemente sposati a Diamante dal 30 aprile del 1958 . Felicissimi i figli Carmelo, Mariano, Anna e Vittorio. PER RICEVERE L’OLM O FUORI DIAMANTE BASTA ABBONARSI. VERSAMENTO DI € 12 SU CC/N. 112576898 Intestato a: Comune di Diamante- Servizio di tesorieriaCausale: Abbonamento OL MO. Trovi l’Olmo anche on line su : www.diamantesi.it ; www.vividiamante.com ; www.cirellapoint.it L’OLM O sul wap su www.vividiamante.com/wap. Su www.vividiamante.com da oggi è possibile vedere, ricercare e commentare i video YouTube della città di Diamante. Per ricevere L’OLMO in PDF direttamente nella tua posta elettronica iscriviti su http://groups.google.it/group/olmopdf/ A Diamante si mangia così Le ricette di Lilì Genovese "Piccolini" con zucchine e gamberetti Ingr. Per 4 o 5 persone:300 gr. di "mini fusilli" o "mini pennette" (Piccolini, Barilla)- 2 o 3 zucchine-500 gr. di gamberetti freschi - 4 o 5 pomodorini perini-qualche rametto di prezzemolo-un po' di cipolla -olio extra vergine d'oliva -sale e pepe q.b. Procedimento: Tagliate le zucchine a dadini, sgusciate i gamberetti e metteteli entrambi a soffriggere con l'olio ed un po' di cipolla tagliata finemente. Dopo circa cinque minuti aggiungete i pomodorini a pezzi ed il prezzemolo sminuzzato. Cuocete per una decina di minuti, salando e pepando a piacere. Nel frattempo cuocete la pasta al dente, scolatela, e ripassatela in padella con le zucchine ed i gamberetti precedentemente preparati, aiutandovi, se risultasse poco umida, con un po' di acqua di cottura della pasta. Servite subito. Carciofi strapazzati Ingr. Per 4 o 5 persone: - 500 gr. di carciofi freschi piccoli - 4 uova - olio extra vergine d'oliva -sale e pepe q.b. Procedimento: Eliminate dai carciofi le foglie dure, conservando solo il cuore. Tagliateli a fette e fateli soffriggere con l'olio, in una padella antiaderente, per circa dieci minuti. Aggiustate di sale e quando sono ben cotti rompetevi sopra le uova. Strapazzate il tutto nella padella, come un pasticcio, facendo cuocere per pochi minuti. Servitelo caldo, ma è buono anche freddo. L'ABBRACCIO FRATERNO AL NOSTRO (PER SEMPRE) ANGELO PROTETTORE. Non possiamo dedicargli un saluto che ultimo possa dirsi. Neanche il pensiero più intimo e personale sará sufficiente a fargli capire che soltanto la sua terrena presenza fisica potrebbe colmare l'oceano di lacrime che abbiamo versato in questi giorni, e far sparire il tremendo incubo nel quale ci ha scaraventati la sua improvvisa scomparsa. Ma tutto ciò é contro natura. Per i credenti, contro quella legge divina che lo ha chiamato prematuramente, e per tutti, contro la legge degli uomini in mezzo ai quali ha vissuto e che oggi si sentono frustrati.Questo nero su bianco, a noi, che siamo orgogliosi essere stati i suoi confidenti, i suoi stretti compagni di vita, di certo non puó bastare. A Cristian dobbiamo rivolgerci come lui ha sempre fatto con tutti noi, e cioé attraverso un continuo tu-per-tu. Un dialogo al naturale, parole semplici che arrivano dritte al cuore e alla verità delle cose, gesti senza artefatti decorati dalla schiettezza che (bastava vederlo arrivare e aprire bocca) sapeva emanare. Non credo ci sia persona che possa dirsi non colpita per la sua perdita, tutti ci riteniamo inconsolabili a questo punto. Noi nondimeno, non vogliamo sentirci speciali, come un'eccezione fuori luogo. Perché proprio cosí ha condotto fino all'ultimo la sua vita, elevando ogni singolo essere umano alla pari e regalando a tutti un sorriso, una chiacchierata, una simpatica battuta. Abile giocoliere pronto a farsi in quattro quando c'era bisogno, e pure quando il caso non lo richiedesse il suo appoggio non si faceva aspettare, il suo conforto sempre all'erta. Se ne usciva sempre con una delle sue; la traccia che lasciava non dava adito a dubbi su chi fosse l'artefice. Era Ago, naturalmente! Cristian é morto sul lavoro. Quel lavoro che da sempre era il suo pallino fisso, ricerca fine a sé stessa, ma non solo, ideale da costruire giorno per giorno, col sudore della fronte e l'umiltà nell'accontentarsi per forza di cose. Cristian, il lavoro quasi lo idolatrava, come se rappresentasse il primo e l'ultimo dei suoi pensieri. Ma il lavoro "fatt bbun", onesto, responsabile e senza intoppi. Questo, ai nostri occhi, nell'era dei soldi facili, della lassatezza e del "Eh sí, Dio ci pensa, duman' poi si vida..." lo rendeva un eroe senza eguali e senza tempo. Lui no, non poteva permettersi che questo tempo corresse e non portasse la sua firma. E allora lo vedi di qua, poi di lá con un altro manifesto ed un altro progetto, senza il dono dell'ubiquità ma attraverso mille veroniche ogni giorno. Il nostro instancabile "rutillo" senza freni. Ago é anche la nostra generazione. Sotto sotto, anche se mai apertamente, ne abbiamo invidiato la tenacia, la sua strenua volontà nel restare al paese, da Diamante era inamovibile. Ecco, di nuovo, l'eroe senza tempo e senza macchia, e chiamare questo un rapporto viscerale é dir poco . Cristian, quanti ne avrai visti di vagoni stracolmi di giovani sdradicati per moda o per disgusto, a percorrere distanze per costruirsi un nuovo avvenire. "La mia vita é qui" ci ripeteva con la sua inimitabile caricatura. Apriva le braccia a piú non posso, come a venderci (a noi diamantesi) la bellezza e la ricchezza di tutto ció che la visuale riusciva ad abbracciare: il mare infinito, il lungomare ed i monti retrostanti, il borgo a picco sul mare, il caratteristico vociare dei paesani. Era un messaggio tra le righe il suo, un incitamento a rimanere e lottare insieme, anche se mai te lo avrebbe rinfacciato, mai ne sarebbe stata una colpa. Lui, a Diamante, era nato e aveva giurato eterna fedeltà: era una domanda dalla ovvia risposta. Anche quando gli anni correvano a suon battuto, anche quando le estati si avvicendavano accorciandosi passo a passo, tra le sue smorfie e maledizioni. Anche quando si rimaneva in pochi, e le giornate sembravano interminabili film giá visti, e quando si sentí pronto a partire per Bologna pieno di speranze per far presto ritorno a Diamante più contento di prima, come se decenni fossero passati ma finalmente l'emigrante adulto ritornava al grembo della terra natía, malgrado le pagine buie della gioventú. Ci ricorderemo di te , Cristian. Non penserai mica potremo mai smettere di farlo? Di te, e la tua genialitá nel saperti sempre arrangiare e fare in modo che nulla mancasse a chi realmente stimavi, ti viveva accanto o stesse peggio. Di te, e la tua innapagabile generositá e responsabilitá, che ha fatto di te un uomo esemplare dentro e fuori, il cavalier cortese di tutti noi. Di te, la tua comicitá naturale, che unita al carattere solare e attento ti faceva amato e benvoluto ovunque andassi. Di te, le tue insicurezze e paure, la tua testardaggine, i tuoi encomiabili ideali, la tua fede impenetrabile, tutti i nostri viaggi e le scampagnate, le nostre notti brave e quelle in spiaggia alla luce dei faló ("Iam oi Brú, sunall di cchiú stu c. di tambur..."). Per il rispetto che mostravi verso ogni nostra decisione, per il mare di domande che ci affibbiavi aspettando la risposta che tu volevi, per il tuo chiedere perdono sempre ed in anticipo, per il tuo saperti rivedere negli sbagli senza presunzione ma con modestia, per la tua dolce malizia velata d'ingenua innocenza. Per il tuo essere telegrafico, anche fin troppo, talvolta indecifrabile, talaltra un fiume in piena che ascoltavamo deliziosamente, soprattutto quando cercavi d'irritarti e tornare a rilassarti sdrammatizzando con la tua arte d'innato sarcasmo . Il vuoto é davvero enorme Ago (come ci dicevi sempre scherzando? "Mamma-mia-comme-ssto!!!"). E se ancora qualcuno di noi non ha smesso di chiedersi perché ci hai abbandonati, stiamo poco a poco asciugando le lacrime, e non importa se altre ne cadranno ancora, i nostri visi non saranno piú scavati dal pianto. Si illumineranno, stanne certo, grazie alla fierezza dell'averti avuto accanto. Gonfieremo il petto, e a testa alta testimonieremo di averti avuto fratello in mezzo ai fratelli, di essere entrato nelle nostre vite come tu solo sapevi fare, di avercele arricchito col calore del tuo cuore da gigante. Tu, che ci hai insegnato a barattare i nostri biasimi, le futili preoccupazioni e le ingorde pretese all'esistenza con l'umiltá, i sacrifici e la bontá gratuita e onnipresente. Ci uniamo al cordoglio di mamma Alfreda, di Nicola e Franco, di tutti i cari e coloro che dentro e fuori Diamante lo hanno apprezzato. Non ci stancheremo mai di esservi vicini con il rispetto che vostro figlio, vostro fratello, il vostro compagno e concittadino ha sempre ostentato in ogni suo comportamento. A noi, i suoi amici afflitti, i suoi compagni di vita, non ci resta che guardare avanti e proiettarci verso il domani all'insegna dei valori che ci ha fatto capire contassero ancora. Un dovere, un piacere e una missione sará tenerlo vivo al nostro fianco nel ricordo del passato vissuto insieme, nella sofferenza del presente che ci strappa via il cuore, e nella fratellanza che ci ha lasciati come ereditá da custodire nel futuro, a denti stretti. Se qualcuno crede o meno negli angeli o nelle anime buone, é questo il momento di guardarlo fisso nei suoi grandi occhi verdi, chiudere i nostri, dedicargli un grande sorriso cercando di abbracciarlo. Ci ricambierai di sicuro, Cristian, e aspetteremo giorno dopo giorno, anno dopo anno, il segno della tua presenza benefica. Conterai sempre quando saremo fermi ad un bivio e avremo bisogno del consiglio del nostro fratello che giá sa che strada percorrere. SEI VIVO DENTRO DI NOI, PIÚ VIVO CHE MAI. I TUOI AMICI VINCENZO, JOSÉ, FRANCESCO, LORENZO, MIRELLA, ARMANDO, GIOVANNI, ROBERTO, DAVIDE, GIULIANO, ALDO, PASQUALE E MOLTI, MOLTI ALTRI. n. 70 Giugno 2008 The Legend: ....ognuno di noi sta raccontando un episodio vissuto con te.... vorrei raccontare anche il mio per far capire ancora di più, quanto davvero ci tenevi al lavoro ed a farlo come si deve......L'estate scorsa ti presentasti da me al parco, con un manifesto del comune.... "ORE' ADDUV U PUZ MITT STU MANIFEST" ? Ago mittill adduv vu tu ! E NON ORE' VIN VIDA TU, CAJA MITT BUN CA SI PASSA ERNEST E NON U VIDA, SA PIGLIA CU MIA ! Io preso dal lavoro continuavo a dargli poca retta, ma Cristian stette lì ad aspettarmi con la sua solita pazienza.... JA', MO COSI' STA BUN, ACCUSSI' ERNEST JE' CUNTENT......non hai idea come vorrei vederti arrivare oggi al parco con i tuoi soliti manifesti ed il tuo solito sorriso, e stare lì a chiacchierare ore..........ci mancherai tanto Ago !!!52 Gimmy85:Ciao Cristian... Grazie alla tua simpatia ed alla tua gentilezza ti sei conquistato un posto nei nostri cuori. maha: ... Sono anch'io molto vicino a tutti voi, amici del portale, e ai familiari di Cristian, in questo momento di grande dolore. La morte, soprattutto quella di un giovane, ci diminuisce e ci fa sentire affettivamente più poveri... brazzo:l'ho saputo qualche ora fa' e d'allora ho un nodo alla gola, l'ultima volta che ti ho visto a natale al presepe abbiamo parlato 2 ore e tu come sempre mi hai detto 'tu si precis ci tin a cert cos' . eri una delle poche persone che mi faceva piacere incontrare NON TI DIMENTICHERO' naidi: CIAO CRISTIAN NEL RILEGGERE I COMMENTI DI CHI TI E' STATO PIU' VICINO E DI CHI , COME ME, HA AVUTO LA POSSIBILITA' DI CONOSCERTI MI RENDO SEMPRE PIU' CONTO DI QUANTO MANCHERAI A TUTTI NOI, NESSUNO ESCLUSO! PREGA PER NOI DA LASSU' CRI'! CON AFFETTO...CIAO58 oblina 20: ...la vita x qnt possa essere bella...è cosi ingiusta meschina ipocrita...da portar via persone ke proprio nn s meritano d dire FINE così velocemente!senza poter dire un qlk...nulla nulla d tt ciò!...Crì riposa in pace... m mankerai da morire...60 ernesto: Un grande uomo... Io non ho avuto modo di conoscerti...Della tua famiglia conosco solo tuo fratello Nicola...In paese dicono e diranno x sempre ke sei un bravissimo ragazzo,un grande lavoratore e sopratutto simpaticissimo...e pensare ke al giro d'Italia tu mi avevi dato il volantino per la festa ke riccorreva oggi...mah,alcune volte la vita è crudele...Addio CHRISTIAN... VINCENZO.MARRA: ... Maramia, Cri, non ci vedremo più, non fissieremo più frà di noi... xkèè??? OVUNQUE E COMUNQUE, TUTTO DIAMANTE TI VORRA' X SEMPRE BENE! BGJ83:nn è giusto che ci hai lasciato così presto...sarai sempre vivo in noi... addio caro Cristian... anche se ancora non mi sembra vero che non ti vedrò più... grazia: Senza parole Anche se ti conoscevo poco ho potuto capire la persona che eri....la vita alle volte è troppo strana!!!!!! Non ci sono parole per descrivere... Addio CHRISTIAN!!! Franco Maiolino:Christian Con te ho conosciuto lo spaccato di una generazione troppo lontana dalla mia e anche da quella dei miei figli. Anche se per breve tempo, attraverso te , ho conosciuto vivacità e disagi, problemi e potenzialità di tanti giovani come te. Con te ho capito , che anche in questo pigro e apatico paese si può e si deve tentare di fare qualcosa. Eri un ragazzo speciale. Il sorriso che c'hai lasciato è la sintesi di quello che eri: tenerezza , ironia e ingegno. Ti ho voluto bene...e tu lo sai Ada De Rosa: Gli amici sono come le stelle, alcune si spengono, altre continuano a brillare in eterno, come te, lassù fra le braccia della Mamma Celeste. Mi mancheranno tanto la tua semplicità, la tua bontà, la tua voce, il tuo sorriso, la tua contagiosa simpatia, le tue continue telefonate, le tue interminabili confidenze, i tuoi mille dilemmi, ma resterai sempre vivo nel mio cuore, nei miei ricordi più belli e più cari. Diamante ha perso uno dei suoi figli migliori ed ad una delle tante domande (forse proprio l’ultima) che mi facevi, quando,con la tua solita spontaneità, mi chiedevi dei consigli, ti rispondo ancora una volta: “Sì, Cristian, tutti ti vogliono bene e nessuno può fare a meno di te. Sei insostituibile!” Ciao Cristian esterymena:non lo conoscevo..ma il dolore per la morte di un giovane è sempre lancinante..specie se si è madri Todos Locos:.....eri un mio caro amico e non ci sono parole x descrivere il vuoto che hai lasciato dentro di me....la vita è stata crudele con te e non lo meritavi....non ti dimenticherò mai AGO....resterai x sempre nel mio cuore.....TI VOGLIO BENE...!!! dafne: ciao christian resterai sempre nei nostri cuori ricordero' sempre quando venivi a portare i manifesti al negozio sempre con il tuo sorriso CIAO AGO Mirco: CIAO AGO hai lasciato questa vita di merda, spero solo ke dopo la morte qualcosa esista............... perkè da quel poco ke ti conoscevo tu ti meritavi di più.............ci hai lasciato troppo presto nn ti dimentikerò .......Ciao Cristian rum68: La vita è stata troppo BREVE per un ragazzo semplice e onesto come te...Rimmarai per sempre nel mio cuore. Tuo fratello u' Bagnin... PUSKASLa perdita di un caro amico e' un dolore inestimabile, orgoglioso di averti conosciuto e per avermi fatto passare momenti felici e divertenti. La tua spontaneita' ed il tuo sorriso resteranno per sempre impressi nella mia mente e cosi' che ti ricordero' per tutta la vita. Resterai per sempre nel mio cuore, caro amico mio. Ghastone: ciao Crì... Mah... oggi sul lungomare con Giuseppe parlavamo di te... ancora non abbiamo realizzato... è difficile pensare che tu non ci sia più... pensavo alla serata, quando tu ci eri venuto a salutare...mah... è difficile accettarlo... Ti raccomando in cielo non metterti a fare i lavoretti... risolvi qualche dilemma per noi... cerca almeno di risolvere quello che sta struggendo tutta la comunità diamantese... Ciao Crì... elisa: A CRISTIAN NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE IL DOLORE CHE O PROVATO, E PROVO NELL'AVERTI VISTO PER L'ULTIMA VOLTA E NON ESSERE RIUSCITA,A FARE NULLA PER POTERTI RIABBRACCIARE ANCORA UNA VOLTA E VEDERTI SORRIDERE COME ERI SOLITO FARE.PORTERO' l’olmo SEMPRE CON ME IL RICORDO DI TE E MI AUGURO CHE MIO FIGLIO POSSA UN DOMANI RIVEDERE IN TE UN ESEMPIO DI VITA DA SEGUIRE E STIMARE.NON POTRO' MAI DIMENTICARTI SEI STATO E SARAI SEMPRE UN AMICO UN FRATELLO, ED UN FIGLIO CHE MEGLIO NON SI POTEVA DESIDERARE. MI MANCHERAI DA MORIRE...................... SARA'DURA CRI MA LO SO, CHE ANCHE QUESTA VOLTA SARAI TU A TROVARE IL MODO DI CONSOLARCI.TI VOGLIO INFINITAMENTE BENE ELISA. TuttoWow!: Ciao Ago..Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero...ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo famoso amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e i tuoi "à capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò iniziare ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà per sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il paradiso è un luogo di riposo... ...Ciao AGO...78 DJANGO:ciao ciao amico, le parole sono inutili, ma ora che puoi anche ascoltare i pensieri sai quello che tutti stanno provando. civinz: solo oggi trovo il coraggio per scrivere il mio piccolo,innocuo e imbarazzante messaggio........ che dire........ non ci sono parole quindi mi unisco al coro di tutti voi.... forza metro notte, forza nicola, e forza ad una madre che aimè dovra trovare il coraggio di andare avanti.... un addio ad un amico di tutti,un addio ad AGO....... Piera Trifilio Vanni : A pochissimi giorni dalla scomparsa del caro Cristian, mi viene spontaneo ricordarlo. Ragazzo dal cuore d'oro. Amico di tutti che ha vissuto la sua breve vita nella sincerità, nella bontà, sorridendo a tutti quelli che incontrava sul suo cammino. Ricordo Cristian felicissimo e sorridente alla festa di Natale al Museo DAC dove ebbe un riconoscimento per la collaborazione data e fu applaudito da tutti, anzi per meglio dire ebbe una standing ovation. Lo ricordo sorridente quando entrava nel mio negozio per fare le fotocopie o anche solo per salutarci. Cristian non si potrà dimenticare, Diamante ha perduto un grande fratello, un amico leale, un ragazzo che dava sempre il meglio di sé, disponibile con tutti. Un pensiero affettuoso va alla cara mamma Alfreda che vive il suo dolore con compostezza e grande dignità, con la sicurezza che Cristian le darà conforto dal Paradiso dove ora certamente si trova. Anche a Nicola ed a Franco rivolgo il mio pensiero e voglio dire a loro di non disperare perché hanno un angelo in cielo che non li lascerà mai soli. Ciao Cristian! TuttoWow!: Ciao Ago... Finalmente sono riuscito a trovare la forza per postare su quanto accaduto...48h sono ormai passate,e ancora il tutto non mi sembra vero... ancora non credo al fatto che non ti rivedrò mai più all'eden col tuo famoso amaro del capo tra le mani a pressarmi l'anima col computer,badoo,e i tuoi "à capit' chill' cà t' vuglj' dic' ?"...e invece dovrò imparare a farlo...dovrò iniziare ad abituarmi a questo...mi mancherai ago,ma in me il tuo ricordo vivrà per sempre...ciao ago,guardaci tutti dall'alto...e non pressare le anime nell'aldilà...il paradiso è un luogo di riposo... ChiaraGraziaDeboraLetizia: dalle tue bionde preferite cri, non dimenticheremo mai quando a Natale ci hai regalato la Bibbia..perche'...perche'...dovevi venire a casa a bere il caffe'...ti ho sognato e nel sogno eri felice.. ti vogliamo bene.. Salvatore Ricca: Addio ragazzo semplice e umile Ciao e addio per sempre da questa vita terrena Cristian. Sono fiero soltanto di una cosa, avermi preso un caffè insieme a te al bar Beautiful l'ultimo giorno prima che succedeva il tuo tragico destino, mi hai ringraziato 7 volte consecutivamente appoggiando la tua mano sulla mia spalla, tutto questo per dimo- strare la tua semplice e speciale pernonalità e quella disponibilità d'animo che ti contraddistingueva da tutti gli altri. Ciao angelo proteggi tutti noi............ Cantantessacalabrese: Addio Cristian Oggi a scuola ho parlato di te ai miei alunni e a stento sono riuscita a trattenere le lacrime. Eri proprio un bravo ragazzo Cristian. Non riesco a credere che tu non sia più di questo mondo, non so proprio se riuscirò a guardarti in quella bara. Vorrei ricordarti col sorriso che avevi l'ultima volta che ci siamo visti qualche giorno fa, in piazza, mentre parlavamo del giro d'Italia. Addio Cristian, sii felice. margot: ... E' da sabato mattina che ci penso ogni momento...Non avrei mai voluto rispondere a quella telefonata! Una persona speciale che ho conosciuto forse troppo tardi ma che terrò sempre nel mio cuore! E' strano pensare che qualche tempo fa era "quello che mi fissa sempre" ed ora quello sguardo non potrò più incrociarlo per le vie di Diamante.. Sento un'incredibile stretta al cuore. Pensavo di essere più forte... ma a certe cose è impossibile abituarcisi! Il mio pensiero è tutto per te ciao cristian ... ti ricordi a Lamezia con il cembalo tu ti eri incavolato nero però poi, con il tuo e sorriso e la tua gentilezza me l'hai restituito dicendomi (mò nn nu sunan ciù m'fa mal' capa)... poi nel pulman cantammo e ballammo senza fermarci un pò... ora che ti vedo lì fermo un pò bianco ma bellissimo mi accorgo ke nn ti avrò più con me, ke nn skerzeremo più... ma sò xcerto ke tu srai sempre al mio fianco e nn mi abbandonerai mai arrivederci cristian... margaus: A Cristian Quante domande ci affollano la testa in questi giorni di grande dolore. Oggi è il primo giorno del tempo che ci resta. Un giorno buono per incominciare. Quante persone ci sono passate già da quest'incrocio pieno di domande...milioni di milioni da qui all'eternità, ma la pag.3 risposta non è mai abbastanza grande per riempire il vuoto che ci manca... Vorremmo spingerci un poco più al di là, dove il fuoco che ci unisce fa brillare tutta la realtà... lì,dove la verità non appassisce... Insegna ancora una volta tu a noi giovani mercanti d'immaginazione, che non servono grandi ali per spiccare il volo....ma solo un grande cuore ... Un abbraccio infinito.. gli amici di Officina Creativa stella: grazie sono contenta di averti conosciuto, perchè mi hai regalato allegria, ogni volta che ti ho incontrato...grazie per tutti gli inviti che mi hai portato, per il sorriso e per la simpatia con cui lo facevi...grazie per le battute scherzose che qualche volta ci siamo scambiati... te le ricordi, eh Cristian, le risate che ci siamo fatti, qualche anno fa, per una vicenda che ti riguardava?.. non dimenticherò mai la tua gentilezza,la tua dolcezza...grazie, davvero, per avermi concesso il privilegio di poter dire che c'ero anche io nella grande cerchia di persone che ha potuto apprezzare la tua sensibilità...volerti bene era facile...difficile è oggi pensare che non ci sarà più l'occasione perchè tu bussi alla mia porta o perchè ci salutiamo per strada , se non nei miei ricordi...ciao caro, tenero, affettuoso, indimenticabile ragazzo... mark8: ... Ciao Ago,ho persoil mio Gancio,amico collaboratore,sostenitore eri tutto.Ne abbiamo fatto tanti di lavori insieme,peperoncino per diversi anni,hotel Diamante ancor di più,e manifesti quanti ne abbiamo messi insieme. mi mancherai da morire Gancio anche se ti incazzavi quanto ti chiamavo così,ma per me resti sempre il mio Gancio che ci univa nei lavori di tutti i giorni,e dove lo trovo un altro Gancio come te...ciao amico mio mi mancherai sempre ti voglio bene ciao Gancio... Daniela Marra: facciamo rivivere in noi Cristian . Ho letto ed ascoltato tanti episodi, ed anch'io oggi voglio raccontarvene uno, per dimostrare ancora una volta come Cristian affrontava la vita e le difficoltà più o meno importanti che gli si presentavano. Appena sposata vivevo sopra l'Eden bar, una mattina d'estate, io ancora sposina fresca, stendo fuori il balcone il mio bel bucato, ovviamente nuovo di corredo! Ma non avevo fatto caso che lassù qualcuno ridipingeva di un bel nero denso e brillante, una ringhiera. Al momento di rientrare le lenzuola e la biancheria BIANCA, mi accorgo che tutto era disseminato di pois nerissimi! Ommioddio...ero furiosa! Alzo gli occhi e vedo soltanto questa ringhiera splendente e nerissima più delle altre. Allora chiedo alla proprietaria se qualcuno avesse usato vernice e lei mi risponde serena che Cristian aveva appena finito di ridipingerle ben bene la ringhiera, senza preoccuparsi di mettere alcuna protezione dal momento che sotto c'erano dei panni stesi. Inutile dire che avevo una gran voglia di cantargliene quattro, (oggi felice per non averlo fatto!) ma per giorni non riuscii a vederlo. Dopo un pò chiesi a Pino se lo avesse incontrato e lui mi risponde: "Si l'ho incontarto e gli ho racconatato il fatto ma lui si è fatto una bella risata...Danie'.. e che gli volevo dire più!" Ecco questo era Cristian, era come se mi avesse voluto dire " Ma che sarà mai un pò di vernice sulle lenzuola....ci sono cose molte più gravi nella vita...facciamoci una bella risata sopra!" In effetti aveva ragione, cos'è davvero la vita se tutto può finire così? E lui di risate ne ha fatto il pieno, non ci crederete, ma quando lo ricordo, l'immagine è proprio quella della foto qui sopra, ( nel sito Diamantesi ndr ) sempre sorridente.... marisa maiolino Non riesco a non dire una parola per te, sei stato grande . Grazie al tuo affiancamento costante e attraverso il tuo operato, hai permesso la realizzazione di tante cose. In questo anno ho avuto modo di verificare e mettere in pratica la tua genialità. Sembravi una mia scoperta è invece ho potuto constatare che eri già conosciuto da tutti e tutti ti apprezzavano e ti volevano bene, per la tua grande disponibilità, per il tuo impegno, per la tua precisione, per la tua bontà, per la tua grande fede, per il tuo sorriso sempre dipinto sul viso. Rimarrai una figura esemplare e ideale per tutti, in particolare per i nostri giovani, i quali smarriti, hanno preso coscienza di nuovi valori, in una società caotica, frenetica, violenta dove spesso l'assenza di uno scopo nella vita si può tradurre in una sensazione di vuoto esistenziale, di noia , di apatia , di senso di inutilità. Tu invece hai orientato la tua vita verso obiettivi che volevi raggiungere gradatamente , attraverso il tuo impegno e la tua ricerca continua . Per nessun'altro, si è riscontrato in Diamante , tanta condivisione e tanto dolore.Ci manchi Cristian! pag. 2 l’olmo n. 70 Giugno 2008 Ciao Cristian DA DIAMANTESI .IT Una vita in meno senza Ago di Alessia Cinti Come al solito ci siamo ritrovati nello stesso locale, Josè mi si avvicina e dice " guarda che oggi è il compleanno di Ago!". Io gli vado incontro sorridente " Ago, auguri, buon compleanno!" . Lui mi ringrazia e mi offre da bere, era appena arrivata una bottiglia di spumante immersa nel ghiaccio. "Ma no, grazie, dai bevete voi che vi divertite!". Non passa molto tempo e arriva un bicchiere di spumante per ciascuno di noi. Era generoso. Scommetto che avrà passato tutta la giornata a festeggiare quel giorno che non è passato poi da molto tempo. Ma l'ultimo ricordo che ho di lui lo vede impolverato e imbronciato, immerso nei suoi pensieri, nei suoi dilemmi con pezzetti di carta vetrata nelle mani. Ho pensato starà andando a imbiancare qualche casa l'imbianchino. Si, perché tempo fa parlavamo, lo ammiravo per tutti i lavoretti " scoccianti" che faceva tutto il giorno, sbattendosi a destra e sinistra come un pendolo. "Si lavora sempre qui!". "E menomale Ago, così non ti annoi!" . " Si, è vero, ma io faccio l'imbianchino, questo è il mio mestiere". E chi osava contraddirlo! Anche perché quando parlavi con lui diventavi di colpo più sereno e quasi dimenticavi i tuoi tormenti davanti a un ragazzo che sapeva vivere la vita con semplicità, con fare tranquillo e volenteroso. Sono stata avvertita in serata dell'incidente, tutte le mie speranze e quella certezza che certe cose non possono accadere così banalmente sono state infrante nella notte. Se n'è andata via una vita di più, ma questa volta è una vita di ognuno di noi, perché tutti conoscevano Cristian e chi lo conosceva gli voleva bene. Ago, ci ha lasciati così, senza un preavviso, perché a qualcuno è dato di poter sapere che la propria vita è agli sgoccioli e qualcun altro vive così pericolosamente che un po' te lo aspetti, ma a te la vita piaceva era musica e compagnia, perciò ancora tutto questo è incredibile e inconsolabile. Quanti ragazzi si impegnano, sono disponibili, sono spensierati, di compagnia come Ago? Ago l'attore di "Per sempre", Ago premiato a dicembre per quello che nessun altro faceva meglio di lui, Ago l'amico di tutti, stimato da tutti… Ago l'imbianchino che c'è stato strappato via. Sembra paradossale ma per quanto dolorose, queste scomparse che ci hanno attanagliato ultimamente, pare siano usate anche dal destino come monito, come apertura sul modo in cui conduciamo la nostra vita, per come la diamo per scontata, conoscendo lei e non la sua parte opposta, per come tralasciamo anche gli affetti che ci danno forza e ce la rendono più semplice, per come ci illudiamo che ci sarà tempo per trovare il coraggio di dire alle persone quanto le amiamo e che mai vorremo perderle. Ma è solo nel presente che noi viviamo e il futuro forse ci aspetta ma non lo viviamo. Noi siamo l'unico nemico di noi stessi e non il tempo che passa: le persone che ci saranno dopo devono sapere chi è stato per questa comunità Cristian. Proprio nel posto dove lui ha passato la maggior parte del suo tempo, dove la gente ha potuto contare sulla sua operosità e sul suo impegno, dove cambiavano le amministrazioni ma lui restava sempre come parte integrante e indispensabile di un sistema che senza elementi come lui perde tantissimo, io m'aspetto venga creato un grand'angolo dipinto coi colori dell'allegria e della gioia che gli appartenevano in segno di riconoscenza e modello che tutti i giovani di questo paese possano vedere e rispettare ad ogni passaggio. Magari le generazioni future chiederanno ai propri genitori chi è questo "Ago" ricordato in quest'altro murale che questa volta sarebbe strumento della nostra storia e quei genitori saremmo noi… amici di una persona tanto cara che era l'anima felice che animava le nostre serate in compagnia, che aveva una famiglia splendida e amici sparsi in tutta Italia e persino in Africa che lo amano tantissimo ! Addio caro Ago. Ramsete:... Addio mio caro amico, non ti dimenticherò mai, lasci un vuoto che sarà difficilissimo colmare, ti abbraccio con tutto il cuore...ciao Cristian!1 liquido: ... ADDIO FRATELLO MIO CI MANCHERAI UN CASINO 1001: ... Non ti dimenticherò mai, Cri. Spesso mi chiedevi di masterizzarti qualche cd musicale. Ricordo l'ultimo che ti ho fatto: Joy di Giovanni Allevi. Spero che le sue note possano accompagnarti in paradiso. TI VOGLIO BENE. oblina 20: ... ...io ancora non c posso credere!vedo ancora dinanzi ai miei occhi,il tuo sorriso...le nostre risate...ma ditemi voi:come s fa a morire cosi?!... ditemelo!provo oltre ke al dolore tanta rabbia...rabbia contro la vita!rimarrai sempre nel mio cuore Cri!ti voglio bene! piscicillo: ... addio simpaticone ci mancherai tanto bulbula: ... ...addio a te e al tuo dolce sorriso...8 Sky_80: ... Non ho parole, per descrivere quello che, è successo. E, non ho ABBASTANZA parole per descrivere una persona così SPECIALE come CRISTIAN. Addio Amico... Ci mancherai... freccia: ... ciao AGO...non riesco a trattenere le lacrime...sei e sarai sempre un ragazzo d'oro...a nicola e franco l'arduo compito di coccolare Alfreda...ce la farete...per quanto possa contare o valere...per qalsiasi cosa..al 3 piano si può sempre bussare...lo so...è scarna come cosa..ma non ho parole...CIAO CRIIIIII... come sempre anche oggi ti dico..abbascia stu stereo...ADDIO vincenzo: ... a volte la vita ci riserva delle cose davvero brutte e inaspettate...CIAO CRISTIAN t ricorderemo x sempre Wallace: amico dal grande cuore non ti dimenticheremo mai il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori hai lasciato un vuoto incolmabile nella tua amata diamante .......ci mancherai tantissimo..... addio cristian volvov40: ... ciao cri,ricorderò sempre quello che mi avevi detto il giorno prima,le risate che abbiamo fatto x il motivo che sapremo solo io e te. Ikaro: ... non ci credevo questa notte..non vorrei crederci neanke adesso..eri una delle persone più buone ke abbia mai incontrato..una simpatia unita ad una dolce ingenuità ke ti rendevano la persona speciale ke eri..ciao Cri.. Michela: ...Non è giusto vedere morire i propri alunni... non dovrebbe accadere mai,è contro natura... Non dimenticarmi Cristian, io non lo farò mai... ti voglio bene...la tua addoloratissima prof. andreag_AMALA: ... addio ago, addio cristian...una telefonata in pieno pomeriggio......non si può morire così..non si può...ti ricorderemo per sempre! addio caro cristian! addio ago! Geco:Uno schifosissimo e frustrante senso di impotenza insieme ad una voglia di ribellarsi a queste INGIUSTIZIE mi provocano un nodo alla gola che da quando ho appreso la tragica notizia non mi abbandona più!!! ADDIO AGO mg auto:E' DA STAMATTINA CHE NON RIESCO A TRATTENERE LE LACRIME... RIMMARRAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI, E SARAI SEMPRE PRESENTE ALL'EDEN In MEZZO A TUTTI NOI COL TUO AMARO DEL CAPO IN MANO...TI HO SEMPRE VOLUTO BENE E COSI' SARA' X SEMPRE... CIAO CRI'... Alys:il mio ricordo di te sarà il tuo ultimo compleanno al Peperone... tu che c'hai offerto quei calici e noi che abbiamo brindato a te... con tutto il nostro affetto.. grazie Ago! Pippo:Non riesco ancora a realizzare che Cristian è morto. Ormai era una presenza costante nelle mie giornate per il lavoro e per l'amicizia. Mi aspetto da un momento all'altro che mi bussi sulla spalla per chiedermi qualcosa o di ritrovarmelo davanti con il suo sorriso luminoso e beffardo. Voglio cancellare quello che ho visto ieri e il corridoio freddo dell'ospedale di Cosenza, le parole crude dei dottori. Purtroppo tutto questo non si può cancellare e la realtà è questa: tanto dolore. Abbiamo percorso insieme un periodo breve ma intenso di vita insieme. Mi hai aiutato tanto volte e ti devo ringraziare. Credo che molti altri debbano ringraziarti a Diamante.. se sempre stato generoso con tutti. Poco tempo fianco a fianco ma ci siamo stimati e voluti bene. Avevi detto che al mio matrimonio ti saresti ubriacato di felicità e che volevi organizzarmi l'addio al celibato. Berrò anche per te quel giorno, e so che sarai felice per me e lancerai uno dei tuoi urli di gioia sinceri e spontanei.... dovunque tu sia Amico Cristian. corry:La vita è come una scala di pollaio: corta è piena di merda. ciao Cri2 salgre84: Addio caro amico!!! http://Buonvicino.net Addio Cristian ! La tua allegra personalità e la tua simpatia rimarranno per sempre nei nostri cuori. Non ti dimenticheremo mai,a nome di tutti gli amici di Buonvicino! Grazie per le meravigliose e divertenti stagioni lavorative passate insieme!! p40l3tt0: ciao Drago! Noi ti chiamavamo così!! Sono certo che ora sei al fianco di coLui che ti sei fidato, e hai sempre ascoltato. Prega per noi da lassù.. e ogni tanto mandaci qualche dilemma Preghiamo tutti per te, e come Cristo è risorto lo sarai sicuramente anche tu. Ti voglio bene! maserati:io ti conoscevo di vista ma sapevo della tua simpatia e della tua schiettezza ed è per questo ke ancora non riesco a credere ke tu non sia più in mezzo a noi.addio cristian... Tsasa: Ciao Cristian (o dilemma ) il mio vuol essere un arrivederci......sono sicuro che da lassù ci guiderai con la tua umiltà e con il tuo sorriso. Ti voglio bene. Pralina:"Siamo in treno, ad ogni fermata qualcuno scende" Sei sceso troppo presto Cristian e inaspettatamente. A noi il ricordo del tuo sorriso, della tua allegria, della tua semplicità. Arrivederci lassù... ENRICA: PER CRISTIAN PENSO A QUANTO SIAMO STATI FORTUNATI A CONOSCERE UNA PERSONA BELLA COME TE E AL GRANDE DOLORE DI NON POTERTI AVERE ANCORA ACCANTO PER ORGANIZZARE IL NATALE CON I NONNI E LE ALTRE COSE PER I SERVIZI SOCIALI, COME ABBIAMO FATTO . UNA COSA E' CERTA, LA TUA BREVE PRESENZA SU QUESTA TERRA NON E' STATA VANA POICHE' AD OGNUNO DI NOI HAI DATO E LASCIATO UN TESORO INESTIMABILE: LA BONTA', LA DISPONIBILITA' E LA SEMPLICITA'. AVRAI SEMPRE UN POSTO IMPORTANTE E SARAI SEMPRE VIVO NEL MIO CUORE . TI VOGLIO BENE, ENRICA. Comunicato del Sindaco di Diamante Il Sindaco di Diamante comunica che in segno di lutto per la morte del giovane Cristian Marra, l’Amministrazione Comunale ha annullato tutte le manifestazioni previste per i solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata protettrice dei “Marinari”. Si rende noto, inoltre, che Don Fernando Ranuio, Parroco della Chiesa dell’Immacolata Concezione, ha altresì annullato il previsto svolgimento della tradizionale processione sul mare della Madonna Addolorata. L’Amministrazione Comunale di Diamante, che in occasione dei funerali del giovane proclamerà il lutto cittadino, si stringe in cordoglio attorno alla famiglia Marra, esprimendo le pag.7 n. 70 Giugno 2008 L'antico dialetto latino del Sinus Laos di Pietro Cirone più sentite condoglianze per tragica scomparsa di Cristian. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno Banda Musicale Città di Diamante: Ciao Cristian..Anche se non ci sei più resterai sempre nei nostri cuori.... Ciao Amico Nostro.. adamas, guardiamarina:Draghi arrivo tardi a testimoniarti il mio affetto, ma il primo testimone sei stato tu, sempre. A volte estroverso fin troppo con quella sua "minicar" con lo stereo a palla, altre volte insicuro e fragile, ma sempre ricco di amore per tutti, forse fin troppo! Io non sempre ho saputo cogliere tutto quello che di buono c'è in te. Continua a volerci bene...noi faremo altrettanto, stanne certo! Join 82:TI RICORDEREMO TUTTI COSI' CON IL TUO GRANDE SORRISO... CI MANCHERAI... angelo: nonostante fossi oltre venti anni più piccolo di me, da te ogni giorno apprendevo come si faceva ad essere onesto, felice,spensierato. Con affetto angelo Pigi: Ci mancherai tanto....Addio ....... borrelli & Pigi presta69: Anche se sono lontano la bruttissima notizia mi ha raggiunto, sai Cristian ho tanta rabbia per l'accaduto, ti ricordo sempre con il tuo sorriso che faceva di te l'esempio del bravo, sincero ed educato ragazzo che eri. Un affettuoso abbraccio......Ciao Cristian3 Danilo: ciao Cristian.. ci hai lasciati tutti a bocca aperta con la tua scomparsa... ti ricordero sempre con il sorriso in bocca... ci siamo divertiti molto quando abbiamo lavorato alla festa del peperoncino.. e quando lavoravamo con zio tito e zio stefano.. Avrai sempre un posto nei nostri cuori.. ciao... freccia: ... questo è il ricordo di mia sorella cristina che non partecipa al portale: il ricordo che non riesce a togliersi dalla testa la riporta a quando ogni pomeriggio chiedeva a crì di accendere il motorino...e lui puntualmente con la solita risata faceva l'impennatina nel cortile del nostro palazzo..ciao cri..tvb! The Legend: Ciao Cristian......da adesso in poi sarai il nostro angelo.... Ciao Ago....più passano le ore e più mi rendo conto che la tragica notizia ricevuta intorno alla mezzanotte è vera !!! Non è possibile....Ago....capite !! Ago....un tuttofare, un ragazzo scherzoso, una persona buona, un lavoratore instancabile... ora non c'è più !!!.....un forte abbraccio a Nicola e Franco e soprattutto alla cara mamma....addio Ago...veglia per sempre su di noi !!! Nerone: non si può far altro che piangere per la tua assenza ..piano piano inizio a capire che davvero non ci sei più..il dolore è davvero tanto..e non si può colmare..rimarrai per sempre nei nostri cuori caro Ago..eri una persona unica.. stasera quando andrò all'eden sono sicuro che ti vedrò in mezzo a quei tavolini.. con il tuo amato amaro del capo in mano..e se mi scapperanno altre lacrime saranno le uniche capaci di descrivere quanto male ci sono rimasto..addio Ago.. ci mancherai! vincy: ... l'ultimo giorno che ti ho visto,eri come al solito sorridente,scherzoso. sono rammaricato,xche' mi eri venuto a dire che ti eri permesso ad affissare la locandina grande della madonna sulla mia vetrina, senza che ti avevo dato il permesso,ed io ero molto impegnato per altre cose lavorative e ti ho risposto un po' quasi scocciato "bravo!bravo!" ma tu sai che lo potevi fare, anche senza dirmi nulla. tu eri un grande, e un grande resterai per sempre,e per sempre resterai nei nostri cuori. ciao cri. Francesco Perrone: Quando ho ricevuto la notizia non volevo crederci e ancora per me è cosi,non mi sembra vero....Porterò per sempre con me il ricordo del tuo sorriso,della tua solarità e di tutte le risate che ci facevamo ogni volta che mi vedevi....Non mancava un attimo che ti avvicinassi a me quando mi vedevi sul lungomare e con tono di voce basso come eri solito fare,mi ricordavi sempre quella solita cosa a cui avevamo assistito e che come sempre ci faceva ridere... ciao crì,mi mancherai... corry:Ti ho visto crescere,mi ricordo che ti avevo chiesto,vieni con me a Genova,tu mi dissi no amo troppo diamante e i miei amici: oggi la tua diamante ti piange,così come i tuoi amici come mi dicevi tu ogni volta che partivo per genova,ciao corrà, alla prossima. ciao Cri..... gam: ....io ancora sono con te, come due giorni fa,i miei occhi nel tuo sangue,le mie mani sotto la tua nuca,e...non posso dirti addio,non lo farò mai... kastroman: Che tristezza la vita.........un piccolo grande uomo ci ha lasciato , senza dirci niente.. ed il vuoto non si riempirà mai........Che tristezza la vita ........ senza le persone che ami.......è difficile vivere con il dolore ma il sorriso e il ricordo saranno sempre vivi ...Ti Voglio bene ... Ciao Cristian.......... destro: esile..fracile...timido...introverso...permaloso Tenace...forte...sincero... disponibile....testardo...instancabile lavoratore.........EDUCATO..tutto in un solo indimenticabile Ragazzo ! !!! !!!!ciao cristian grilloparlante: ... Quando usciva l'Olmo, mi diceva sempre che non lo mettevo mai in prima pagina " con tutto il lavoro che faceva a portare manifesti ed inviti" ....e quando portava gli inviti alla gente diceva che "era inutile perchè tanto poi la gente non partecipava"...che tristezza farlo ora.... In un mio precedente articolo, apparso tempo fa su l'Olmo, dal titolo "Anche nel Sinus Laos si parlò poi in latino", ho avuto modo di evidenziare la questione della lingua parlata nel Sinus intorno al I-II sec. d.C., segnalando in particolare l'importante circostanza del diffondersi prima e dello stabilizzarsi poi - sul nostro territorio - del latino, che mutò successivamente in volgare. E piuttosto interessante appare proprio in relazione al dialetto da noi parlato, anche se con differenze e sfumature locali più o meno accentuate nei vari centri urbani e nelle contrade del Sinus - la questione della comune radice linguistica da cui questo dialetto, attraverso la corruzione del latino, prese forza, totalizzando profondamente tutto l'idioma locale, dalla pronuncia al vocabolario, dalle regole grammaticali (mai scritte, ma di fatto sistematicamente impiegate) alle espressioni idiomatiche tipiche del luogo, da una sorta di sintassi spontaneamente consolidatasi fino all'affermarsi di una regola - mai violata se non in qualche eccezione - che ha sempre voluto nella realtà una lingua parlata attraverso l'impiego del minor numero di sillabe possibili, forse per non stancarsi troppo, per risparmiare fiato (non è una battuta). Ma, per meglio comprendere tale interessante e sorprendente evoluzione, è opportuno fare qualche utile riflessione storica atta a farci capire in che modo sia mutata nel Sinus la lingua latina durante quei pochi, ma determinanti, secoli che - fra i fasti degli albori imperiali, l'imprevisto irrompere ed affermarsi del Cristianesimo (nonostante le massacranti persecuzioni perpetrate contro di esso per quasi tre secoli), le inarrestabili trasformazioni culturali, le corruzioni della lingua e del costume, lo spuntare successivo della variabile barbarica ed il declino finale - vanno più o meno dalla nascita alla caduta dell'impero romano. Particolarmente interessante appare in proposito il naturale formarsi, a partire dall'epoca augustea e fino a tutto il basso impero, di una sorta di vasta area "intermetropolitana" dell'Italia meridionale, la quale fungeva (a grande scala) da ponte territoriale particolarmente adatto all'organizzazione dei contatti e delle relazioni economiche e commerciali intessute all'epoca non solo internamente fra la vicinissima Roma e la Sicilia, quanto soprattutto esternamente fra Roma e le più lontane province orientali, fra cui in particolare tutta quell'area geografica grosso modo coincidente (se si trascurano, senza commettere grossi errori, le variazioni da essa subite nel corso di tre o quattro secoli) con i territori imperiali della Macedonia (l'attuale Albania, Sud dell'ex Iugoslavia e Centro-Nord della Grecia), della Achaia (zona del Peloponneso), della Thracia (attuale Bulgaria), della Moesia (sita immediatamente a nord della Thracia) e - a partire dalla conquista di Traiano del 106 - anche della Dacia (l'odierna Romania). Parlo in sostanza di quel vasto territorio interregionale sito a sudsud/est di Roma che in periodo augusteo era grosso modo identificabile con l'insieme della Regio I (Latium e Campania), di parte della Regio IV (Sud del Samnium), della Regio II (Apulia ed antica Calabria) e della Regio III (Lucania e Bruttium). Era in realtà, questa, una vasta area interessata dallo stanziamento e movimento al suo interno di truppe militari e soprattutto da scambi commerciali (fra i suoi stessi centri urbani) legati fondamentalmente alla forte produzione autoctona di vino e di olio. Ma v'è di più, perché, proprio utilizzando questa area del territorio italico, si potevano agevolmente e rapidamente anche spostare truppe militari o scambiare merci verso e dalla Sicilia nonché verso e dalle province d'oriente. E proprio per raggiungere queste lontane province (o tornare da esse) venivano infatti utilizzati o i trasporti via mare (con imbarchi di uomini e di merci da o verso i porti dell'Italia meridionale) oppure, in alternativa, quelli via terra (con l'attraversamento solo di un breve tratto di mare), utilizzando dapprima la Via Traiana, che da Capua si snodava fino alla costa adriatica dell'Apulia in prossimità della cittadina di Egnatia, e successivamente la cosiddetta "Via Egnatia", la quale, iniziante via mare a partire proprio da questa cittadina (da cui prendeva il nome), proseguiva successivamente (dopo l'attraversamento su navi del Canale d'Otranto) via terra per circa 1500 Km, tagliando da ovest ad est - a partire dalla costa macedone (attuale Albania) posta proprio di fronte ad Egnatia - l'intero territorio della Macedonia, per poi attraversare la Thracia fino a Bisanzio e quindi spingersi, più oltre, nella Moesia fino ai confini con la Dacia proprio in corrispondenza delle Bocche del Danubio sul Ponto Eusino (odierno Mar Nero). Sicché, volendo evitare specialmente in periodi di cattivo tempo le pericolose e lunghe rotte marittime, era possibile - seguendo questa strada - raggiungere con relativa rapidità (pur se a velocità inferiore e con carichi piuttosto ridotti rispetto al trasporto marittimo) anche le suddette province d'oriente non solo per scopi militari quanto anche per il mantenimento delle relazioni economiche e commerciali. La suddetta area del Sud-Italia era perciò una specie di immensa base territoriale e marittima per le relazioni che Roma manteneva da una parte con la Sicilia (la quale produceva abbondantemente frutta e zolfo) e dall'altra con le suddette province orientali, la cui economia era fondamentalmente basata sulla produzione di canapa, miele, noci, piombo e sale oltre che sugli allevamenti di bestiame e - cosa alquanto allettante sia per i coloni civili che per quelli militari - sullo sfruttamento delle ricche miniere d'oro della Transilvania nel territorio della Dacia. E tutto ciò nel nostro discorso andava detto perché, almeno fino alla crisi in cui finì per precipitare l'impero romano nella seconda metà del III secolo (crisi non solo politica, demografica e militare, quanto soprattutto economica), questo grande movimento di uomini e di cose (durato oltre due secoli) fra quelle regioni dell'Italia meridionale e le predette province d'oriente fu la causa prima della romanizzazione di tutti quei territori balcanici. Anzi di particolare interesse, per quel che diremo, è proprio il suddetto territorio della Dacia, il quale si estendeva quasi tutto a nord di quel confine naturale che i Romani identificavano propriamente col "Danaos fluvius", ovvero col "fiume dei Greci" [da cui derivò il nome corrotto e contratto di Dan(aos)-(flu)vius, diventato quindi Danuvius o anche Danubius], a sud del quale essi facevano iniziare i territori di marcata influenza greca, cioè gli attuali Balcani. Grosso modo la parte di Danubio interessata era quella compresa fra le ultime propaggini delle Alpi Transilvane (cioè i Carpazi Meridionali, siti un po' più a nord delle strette gole montane delle "Porte di ferro") e le attuali "Bocche" di foce site sul Mar Nero, di fronte alla Crimea. Così, in quell'enorme andirivieni per mare e per terra, il suddetto territorio della Dacia (il quale in parte si affacciava a sud sul Ponto Eusino e in gran parte della sua estensione era invece delimitato proprio dal tratto finale del Danubio) fu oggetto di particolare interesse (per i motivi sopra accennati) da parte di tantissimi coloni romani provenienti, oltre che dall'Italia meridionale, anche da tanti altri territori dell'impero. E furono proprio essi che - dopo la conquista della Dacia da parte di Traiano - diffusero lì per oltre duecento anni le loro abitudini, la loro lingua, i loro costumi, la loro cultura, innescando di fatto la nascita e lo sviluppo della civiltà "romena", così come la stessa lingua di Romania ben evidenzia ancora oggi con i suoi molteplici connotati di chiara origine latina. E, rimanendo proprio sulla questione della lingua, particolarmente interessante si rivela poi, per quel che direttamente ci riguarda, la presenza nell'attuale idioma romeno di una gran quantità di vocaboli e di espressioni che ricalcano in modo sorprendente la "lingua" che, pur attraverso le tante sfumature e diversità dei dialetti locali, costituisce di fatto l'idioma tipico dell'Italia meridionale di oggi. E' facile poi anche notare come questo confronto, specialmente per pronuncia ed espressioni idiomatiche, diventi particolarmente interessante se si va a restringere l'osservazione addirittura al dialetto attualmente parlato nella Calabria settentrionale tirrenica. Tenendo presente contemporaneamente i fatti storici sopra ricordati ed il fatto che le due aree - la Romania da una parte e la Calabria dall'altra - non hanno conosciuto in diciassette secoli corruzioni linguistiche fra loro correlate, ne deriva anzi - come vedremo - che la forte somiglianza dei rispettivi idiomi riveste un interessantissimo significato storico/linguistico. V'è intanto da osservare che entrambe le suddette aree territoriali hanno subìto la loro profonda romanizzazione più o meno nello stesso periodo storico (I-III sec.) e che, guarda caso, entrambe hanno poi maturato trasformazioni linguistiche - rispetto alla lingua latina parlata dai coloni romani - in modo piuttosto autonomo rispetto al territorio limitrofo, trovandosi entrambe in una particolare posizione geografica piuttosto "protetta" rispetto alle possibili influenze linguistiche delle aree circostanti. Insomma è come se i suddetti due territori si fossero comportati - per così dire - come una specie di "frigoriferi linguistici" rispetto all'idioma latino che in essi correntemente si parlava in quel periodo, conservandone nel tempo vocaboli, espressioni, locuzioni e pronuncia. Ed è proprio grazie a queste profonde inalterate analogie linguistiche che è oggi possibile abbozzare grosso modo un quadro sufficientemente indicativo di quel comune idioma latino (diverso dal latino classico) parlato una ventina di secoli addietro in quelle due terre. Scendendo infatti nei dettagli, si scoprono in proposito sorprendenti somiglianze - di chiara radice latina - fra l'attuale lingua romena ed il dialetto parlato oggi nei territori dell'antico Sinus Laos. Ad esempio si scopre che chi "si ammoglia" - e che da noi notoriamente "s' 'nsura" - anche in Romania (incredibile a dirsi) "se insura", derivando, entrambi le voci verbali, dal latino "se in soror", cioè "(andar)sene verso una donna", dal momento che nel latino parlato nei primi secoli dell'era cristiana "soror" significava, oltre che "sorella", più in generale "donna, amica". E proprio così si diceva nella lingua parlata nel meridione d'Italia duemila anni fa, nonostante che a Roma - nella lingua latina classica - si usassero notoriamente tutt'altre espressioni (che non è qui il caso ricordare). Oppure, ancora, il vocabolo "monco" (non solo nel senso di mancante di un arto quanto anche e soprattutto nel senso di storpio o di salute malfermo) si dice sia in Romania che da noi - e con uguale stretta pronuncia - "ciung" (!), derivante a sua volta dall'originario vocabolo latino "truncus" (monco) poi trasformatosi foneticamente (appunto in "ciung") per rotacismo inverso di "tru" in "ciu" e caduta della desinenza finale "us" (quest'ultima circostanza linguistica in ossequio alla predetta ferrea regola dialettale di drastica riduzione del numero di sillabe). E così lo storpio (o l'acciaccato), che in latino veniva detto "corpore deformatus", "mebris captus","mancus", "mutilus" ed anche "debilis", nel nostro dialetto di venti secoli fa si diceva brevemente "ciung". Fra i tantissimi esempi adducibili alquanto interessante mi sembra poi l'altra sovrapposizione linguistica, fra i due idiomi, che, esprimendo l'azione del "camminare, passeggiare", in romeno fa "pasì" e nel nostro dialetto "passià", entrami derivanti (per contrazione) dall'espressione dialettale latina "passu ire" ("andare a piedi"). Altro che gli asettici verbi "ire" e "deambulare" allora usati a Roma! Curioso ed interessante è poi il verbo romeno "muia" (inzuppare, ammollare) cui corrisponde sorprendentemente nel dialetto parlato nelle zone interne della Calabria settentrionale il verbo "mujjhia" (bagnare), entrambi derivanti dal latino "mugilis" (usato col significato traslato di "bagnato, ammollato" nel latino parlato di allora per evidente associazione col significato proprio di "muggine, pesce"). E che dire poi del nostro tipico piatto locale della "pasta e fagioli" (in dialetto "past e fasul") che anche in Romania fa (perfino nelle sfumature di pronuncia) ugualmente "pàsta fasole" (dal latino "pastus" e "phaselus"). Per restare poi proprio alle sfumature di pronuncia, interessante è - ad esempio - la perfetta identità linguistica del vocabolo "sapone" che, in derivazione dal latino "sapo, saponis", fa in entrambe i due idiomi "sapùn" (con la u molto stretta). E parimenti interessante si presenta il caso del verbo romeno "aranjà" (sistemare, addobbare, aggiustare) pienamente corrispondente - per composizione ortografica, pronuncia e significato - al nostro "arranjà", entrambi derivanti dal latino "ad agere" (adattare, disporre, ordinare). Piuttosto simpatica mi sembra poi la circostanza che la sorte, la fortuna, si indichino notoriamente nel nostro più vero dialetto con l'espressione (quasi idiomatica) "a sciorta", alquanto simile a quella romena ("soarta"), entrambi derivanti dal latino "sors" (sorte, destino). Ancora, la nostra famosa espressione dialettale di rimanere "all'urma", indicante la circostanza di restare fuori da una certa situazione, trova piena corrispondenza linguistica nel vocabolo romeno "urma" che significa "avanzo", "alla fine", entrambi derivanti dall'antica espressione latina "in umbra" (che significando propriamente "in solitudine", "in disparte", ben rendeva per traslazione anche quel significato). Per la verità le tracce di quell'antico dialetto latino parlato intorno al I-III secolo nell'Italia meridionale (e quindi dai coloni romani che per circa duecentocinquanta anni frequentarono la Dacia) sono parecchie, sia nell'attuale dialetto del Sinus sia nell'odierna terra di Romania. Tantissimi sarebbero ancora gli esempi : alcuni val la pena di citarli ancora. Si pensi, ad esempio, al verbo "uscire" che qui da noi fa notoriamente "jesc' " ed in lingua romena "jesi", pronunciati entrambi nella terminazione finale con lo stesso suono fonetico di "sci" italiano ed entrambi derivanti dal latino "exeo", con pronuncia "ecseo" poi corrottasi prima in "jecseo" e poi in "jesc' ". Oppure la preposizione semplice "con" che in tutti e due i suddetti idiomi fa "cu", entrambi derivante dal latino "cum" contrattosi in quel comune idioma del I-III secolo in "cu" per la caduta della "m" finale. O invece l'avverbio "come" il quale, sia nel nostro dialetto che in lingua romena, fa "cum' ", in evidente derivazione contratta dal latino "quomodo", trasformatosi per via fonetica in "qu(o)m(odo)", cioè "qum" pronunciato con la "u" lunga e la labiale "m" appena accennata. Interessante mi sembra poi la trasformazione, in entrambi gli idiomi, della preposizione latina "supra" (sopra) che in Romeno fa "asupra" e nel nostro dialetto "assupra". Ancora il vocabolo "rovina" che in entrambi gli idiomi fa, perfettamente alla latina, "ruina". Oppure "fratello" che da noi fa "frat' ed in Romania "frate", entrambi derivanti - per contrazione - dal latino "frater". Interessante è poi la singolare vicenda glottologica del vocabolo italiano "baffi, che qui da noi fa in dialetto "mustazz' " ed in Romania "mustati" (con la sillaba finale "ti" pronunciata "zi" !). Infatti i baffi, mentre nel latino di Roma venivano genericamente detti "pili", nel meridione d'Italia venivano invece specificamente detti "mustacei" (che significava propriamente "mastacciuoli" od anche "cosa da poco", "cosa inutile, frivola"). Ed infatti nel mondo greco/romano la moda di portare i baffi non era molto diffusa ed apprezzata (perché considerata frivola), perfino fra la maggior parte di coloro che portavano la barba, come si evince dalla ritrattistica antica. Sorprendente è poi l'altra espressione idiomatica "mai lung", identica nel nostro dialetto e nella lingua romena, indicante un uomo di maggiore statura (rispetto alla ordinaria normalità), derivante dall'impiego congiunto delle parole latine "maius" ("di più") e "longus" ("lungo"). Cosa, questa, davvero singolare se si considera che in latino l'uomo di alta statura si diceva "procerus" o "magna statura" e quello di statura enorme "ingentis staturae homo". Un modo di parlare quindi, quello di duemila anni fa (e di oggi) sia nel Sinus che in Romania, saldamente fondato sulla lingua latina, ma da essa distinto. Ritengo perciò che, di fronte ad una tal convergenza linguistica fra due idiomi - i quali, per i motivi sopra evidenziati, sono stati molto probabilmente entrambi protetti (seppur fra le inevitabili trasformazioni interne) da significative corruzioni linguistiche rispetto a quello stesso dialetto latino originariamente parlato in entrambi i rispettivi territori di pertinenza -, sia legittimo e ragionevole pensare che nel nostro Sinus, così come nell'antico territorio romeno della Dacia, si parlasse allora una stessa lingua (piuttosto diversa da quella parlata nell'antica Roma) di cui sono rimasti molteplici echi nelle lingue oggi parlate nei suddetti due territori. A tal proposito alquanto sintomatica è anche la vicenda linguistica del vocabolo "lucertola" che, mentre in Roma si diceva "lacerta", "lacertus" od anche "certus", nel nostro dialetto di allora doveva invece dirsi all'incirca "suprimula" (da "supra rimula", che significa "sopra la fessura"), per associazione all'abitudine delle lucertole di circolare in vicinanza ed all'interno delle fessure litiche e murarie. Da cui sono poi derivati parallelamente il nostro "suriglia" ("su(p)ri(mu)la") ed il romeno "sopirla" (pronuncia : "sciopirla"). Resta perciò a noi l'imprtante compito di salvare e tramandare il nostro idioma locale, non solo perché vivo retaggio di quell'antico dialetto, quanto anche perché - intriso com'è qua e là anche di tante meravigliose influenze greche costituisce una rara preziosità linguistica. Ringrazio la signora Corina Perianu di Galati per la collaborazione offertami nelle ricerche sulla lingua romena. Nelle foto reperti archeologici di Laos in Santa Maria del Cedro. Foto di Marcello Oliani pag. 8 l’olmo n. 70 Giugno 2008 Ancora un intervento dell’Associazione Cerillae per la tutela dei beni archeologici di Cirella rizzata alla Soprintendenza Archeologica della Calabria avente per oggetto la richiesta di chiarimenti normativi circa la chiusura al pubblico del mausoleo, in riferimento alla risposta fornita dalla stessa Soprintendenza in data 05.07.07 circa il quesito posto in essere dalla Ns. associazione, in riferimento agli incontri successivamente avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante, dell'Ufficio Tecnico e della Soprintendenza Archeologica della Calabria, si chiedono chiarimenti e delucidazioni sulla procedura di esproprio riguardante l'intera area del Mausoleo Romano di Cirella che l'Amm.ne Comunale si era impegnata a porre in atto in tempi brevi; Diamante, 21.05.2008Egr. Sig. Sindaco- Comune di Diamante Egr. Ass. alla Cultura Comune di Diamante Egr. Ass. LL.PP. Comune di Diamante Egr. Dir. Resp. U.T. Comune di Diamante Egr. Dir. Resp. Soprintendenza Archeologica della Calabria - Ufficio di Scalea Oggetto: Richiesta formale di incontro per chiarimenti sulla situazione dei beni storico-archeologici della frazione Cirella Il sottoscritto Errico Francesco, nato a Belvedere M.mo (CS) il 16.09.1963 e residente in Cirella di Diamante (CS) via A. Diaz n. 88, in qualità di legale rappresentante dell' Associazione Culturale Cerillae (onlus) e in riferimento a quanto indicato in oggetto, PREMESSO "che in data 04.12.2007 nell'ufficio del Sindaco si è avuto un incontro tra i rappresentanti del Consiglio Direttivo della Ns. associazione, gli Assessori Sollazzo, Benvenuto e Maulicino e i Consiglieri Riente e Casella, a cui è seguito un dettagliato comunicato stampa riportato da tutte le testate giornalistiche locali; "che in data 18.12.2007 presso l'Ufficio Tecnico di questo Comune si è avuto un incontro tra il sottoscritto, il Dirigente De Maria e tre rappresentanti della Soprintendenza Archeologica della Calabria, nel corso del quale è stato fatto il punto della situazione in merito ai beni archeologici presenti nel territorio di Cirella; "che in data 16.05.08 presso la sede della Soprintendenza Archeologica di Scalea si è avuto un incontro tra il sottoscritto ed il Dirigente Responsabile dott. Aversa, dal quale è emersa la necessità di una riunione chiarificatrice tra le istituzioni interessate e l'Associazione Culturale Cerillae (onlus); CHIEDE formalmente un incontro con le Ill.me SS.VV., secondo le modalità e i tempi a Loro più congeniali, al fine di avere chiarimenti sulla risoluzione delle problematiche già discusse nelle riunioni indicate in premessa, ovvero: 2. PROBLEMA SCAVI SUL PROMONTORIO in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante, dell'Ufficio Tecnico e della Soprintendenza Archeologica della Calabria, si chiedono chiarimenti e delucidazioni sulla campagna scavi che si sarebbe dovuta avviare nell'area del promontorio di Cirella; 3. SALVAGUARDIA RUDERI E MONASTERO DEI MINIMI in riferimento agli incontri avuti con i rappresentanti dell'Amm.ne Comunale di Diamante e dell'Ufficio Tecnico, si chiede: a) se siano stati presentati e/o riformulati alla Regione Calabria progetti riguardanti la ristrutturazione e messa in sicurezza dei Ruderi; b) quando si darà inizio ai lavori di copertura della Chiesa di S. Maria delle Grazie annessa al Monastero dei Minimi; 4. REPERIMENTO LOCALI PER ISTITUZIONE DI UN MUSEO ARCHEOLOGICO in riferimento all'incontro tenuto il 16.05.08 con il Dirigente Responsabile della Soprintendenza Archeologica di Scalea dott. Aversa, si chiede se sussistano le condizioni logistiche per poter ubicare a Cirella la sede di un museo di storia locale, nonché la sede di un Ufficio Staccato della Soprintendenza Archeologica della Calabria. Confidando in un positivo riscontro, si coglie l'occasione per porgere i più cordiali saluti. Il Presidente Francesco Errico 15 Giugno 2008 Diamante Tuning Day Diamante (CS) Al via alla Prima Edizione Tuning Day Diamante,che avrà luogo presso il parcheggio Discesa Parco Corvino - -Diamante (Cosenza) La Manifestazione aprirà i battenti alle ore 8:00 e si articolerà tra le gare di: Soft Tuning - Medium Tuning - Hard Tuning - Unlimited Estetica - Miglior Interno - Miglior Rombo - Miglior Illuminazione (Interna/Esterna) - TAPPA Nazionale BASS WARS 1X Premi Speciali: Club Proveniente da più lontano - Auto proveniente da più lontano -Club accorso in Maggior numero Miglior Verniciatura- Miglior Vano Motore - Miglior Vano Baule -Lady Tuning Miglior Cerchio in Lega - Auto Più Bassa - E Altri Ancora… Programma Manifestazione Ore 8 inizio manifestazione e iscrizioni gare Ore 12:30 Prime Valutazioni Soft/Medium/Hard Tuning-Unlimited-Estetica Ore 13:30 (Chiusura Iscrizioni) Pausa Pranzo Ore 15:00 Inizio valutazioni gara miglior rombo,miglior interno,SPL,Miglior Illum. Ore19:00/20:00 premiazioni gare e ringraziamenti Ore 24:00 chiusura Manifestazione Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanità Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico, Progetto Strategico "Golfo Amico". Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo. Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche sociali, Politiche Territoriali. Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso. Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale, Relazioni con Pubblico. Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio CONSIGLIERI CON DELEGA: Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro Bernardo Riente: Demanio Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff), dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani LE OPPOSIZIONI RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe Savarese PAESE AMICO: Giuseppe Pascale. “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari.......era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza...con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino” . Leopoldo Pagano 1860 M e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e e c u l t u r a d e l l a r i v i e r a d e i c e d r i a c u r a d e l l ’ a mm i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i d i a m a n t e e c i r e l l a Una perdita che ha colpito un intero paese ORA LA PULIZIA DEL PAESE E DELL'AMBIENTE DIPENDONO ANCHE DA TE ! Caro cittadino, Come ti è noto è iniziata la raccolta differenziata. E' necessario che la raccolta funzioni . Da essa dipende la nostra pulizia ed anche un nuovo modo di rapportarsi con l'ambiente, fattivo e culturalmente avanzato. Nei pressi della tua abitazione troverai tre contenitori di diversi colori. E' qui che dovrai portare i tuoi rifiuti dividendoli secondo precise caratteristiche. Nel contenitore BIANCO dovrai conferire tutto ciò che riguarda la CARTA ( giornali, riviste,libri,quaderni,vol antini pubblicitari, block notes,imballaggi di detersivi,scatole di biscotti,scatole di pasta,buste della farina e dello zucchero, piccoli cartoni piegati). Questi rifiuti dovrai conferirli il GIOVEDI'. Nel contenitore GIALLO metterai i rifiuti provenienti dallo scarto dei cibi. Ti è stato consegnato un piccolo contenitore che userai per questi scarti che inserirai nei sacchetti bianchi biodegradabili. Questi rifiuti dovrai conferirli il LUNEDI', il GIOVEDI' e il SABATO. Nel contenitore VERDE SCURO conferirai il multimateriale. Metterai nelle sacche azzurre tutti i tipi di contenitore in vetro, le lattine, le scatolette, le bombolette spray, i tubetti per alimenti, le bottiglie in plastica,le vaschette in polistirolo,il cellophan, le retine per le verdure e le patate. Dovrai conferire questi rifiuti MARTEDI e VENERDI'. Il materiale che non rientra in queste categorie dovrai conferirlo nella normale RSU. GLI INGOMBRANTI dovranno essere posti vicino ai cassonetti RSU MARTEDI' e VENERDI'. I MEDICINALI SCADUTI dovrai conferirli nell'apposito raccoglitore davanti le farmacie. Altre notizie le troverai sull'opuscolo distribuito dall'Alto Tirreno Cosentino. Giuseppe Perrone - Consigliere con delega all'ambiente Responsabile Raccolta Differenziata Hanno collaborato a questo numero: Vincenzo Bruno, Gli amici di Cristian, Alessia Cinti, Piero Cirone, Comune di Diamante Ciro R. Cosenza, Maria Rosaria De Maria, Franco Errico, Pasquale Centralino 0985 81398-81642-877512-877508 Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021 Filippelli ,Giuseppe Gallelli,Pietro Perrone Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante Tutte le collaborazioni sono gratuite. L’OLMO I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] Stampa: - Tipografia Lapico tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Testi e foto inviate non vengono restituite. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 29 Maggio - 2008 1°Numero Agosto 2002 - Anno 6- n°70 Autorizzazione n°94 del 22-02-2002 Tribunale di Paola NUMERI UTILI Caserma dei Carabinieri tel. 0985 81117 Capitaneria di Porto tel. 0985 876075 Guardia Medica tel. 0985 81000 Poste Italiane Ufficio Diamante tel. 0985 81070 Poste Italiane Ufficio Cirella tel.0985 86064 Poliambulatorio ASL 1 Diamante tel. 0985 876722 Vigili Urbani Diamante tel. 0985 81035 Consultorio Familiare Diamante tel. 0985 876389 SERT - Servizio Tossicodipendenze tel. 0985 91449 OSPEDALE PRAIA A MARE tel. 0985 7041 OSPEDALE CETRARO tel. 0982 977216 Commissione Invalidi Civili tel. 0985 81030 AIAS Diamante tel.0985 81638 Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043 MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857 servizio ore 08/20 cell.3284261073 Ass.Culturale Cerillae tel. 0985 86361 Accademia Italiana del Peperoncino tel. 0985 81130 TELEDIAMANTE CANALE 21-65 tel.0985 876078 LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO Franco Maiolino assessore al Turismo di Ernesto Magorno Sindaco Per Info 340 5726122 Pietro---3480779129 Claudio Email [email protected] [email protected]@hotmail.it Per Aggiornamenti visita www.thepearl.it oppure www.GenteDelSud.it (Sezione Motori) 1. PROBLEMA MAUSOLEO ROMANO in riferimento alla nostra sollecitazione del 25.06.07 indi- CHI CI AMMINISTRA ERNESTO MAGORNO- sindaco n. 70 anno 6 Giugno 2008 Direttore Editoriale: Ernesto Magorno Direttore Responsabile: Francesco Cirillo l’Olmo Da pochi giorni Cristian Marra ci ha improvvisamente lasciati soli. Ancora è forte il dolore per la prematura scomparsa di questo giovane al quale mi legava un profondo affetto maturato nei giorni della campagna elettorale, rafforzato dalla collaborazione affiatata di quest'ultimo anno. Cristian era un membro attivo della nostra comunità, un ragazzo educato al lavoro dalla sua esemplare famiglia, sempre sorridente, sempre disponibile, un vero punto di riferimento per me e per tutta l'amministrazione comunale come lo era per i suoi congiunti e per gli amici. Alla madre, ai fratelli ed a tutta la sua famiglia esprimo il profondo cordoglio a nome mio e della Amministrazione Comunale di Diamante per la sua scomparsa. Le scelte a volte sono più dolorose dei distacchi, e decidere di non istituzionalizzare il dolore per la morte di una persona cara è stata una scelta sofferta ma giustificata dal fatto che ognuno di noi ha voluto ricordarlo con affetto sincero nel proprio intimo. Faccio un grande sforzo mentre scrivo a trattenere le lacrime di fronte al suo sorriso immortalato in questa foto, ma mi piace ricordarlo proprio così. Con Cristian, con la sua dedizione al lavoro, con la sua innata simpatia, questo paese e questa comunità sono cresciuti e da lui hanno imparato molto. Egli ci ha insegnato che la semplicità e la schiettezza sono qualità preziose al giorno d'oggi, alle quali dobbiamo tutti tendere, caratteristiche capaci di avvicinare le persone appianandone le differenze e le asperità dei caratteri. Da lui abbiamo imparato che si può conquistare l'affetto e la stima delle persone, per quello che si fa quotidianamente, per i piccoli gesti di gentilezza che ogni giorno si pongono in essere, costruendo la propria esistenza mattone dopo mattone sempre con il sorriso sulle labbra. Cristian, è entrato in tante case della nostra città e per ognuno di noi era una persona di famiglia alla quale affidare un piccolo incarico o un lavoro era spesso una scusa per incoraggiarlo a continuare ed un motivo per avere intorno a se un amico piacevole con cui chiacchierare.Ricordo con grande commozione il suo orgoglio quando leggeva il ringraziamento che dalle pagine di questo foglio l'amministrazione gli aveva rivolto in occasione della visita del Prefetto, quando Cristian, di fatto membro del mio staff, si era prodigato immensamente affinché quella manifestazione riuscisse perfettamente. Ricordo la sua aria sorniona e soddisfatta, quando a cena con Pino Arlacchi e Michele Cucuzza lo presentai come il responsabile della propaganda del Comune. Cristian era felice di lavorare per il Comune rendendosi allo stesso tempo utile alla propria cittadinanza, fatto che lo rendeva fiero di partecipare alle iniziative che organizzavamo insieme.Quello che ci legava era una vicinanza ed un affetto fatto della quotidianità mai uguale che ogni giorno si affronta amministrando un paese, un percorso comune fatto insieme a tutti coloro che, come Cristian, collaborano disinteressatamente crescendo, conoscendosi e maturando poco a poco, giorno per giorno. Questa giovane vita si è improvvisamente spenta lasciandoci tutti sgomenti e attoniti, pensierosi e desiderosi di dare un senso alla sua scomparsa, di capirla fino in fondo poiché essa ci appare come un monito, un richiamo alla realtà ed al senso dei valori perduti. La vita che conduciamo e che diamo per scontata, improvvisamente si è fermata e ci ha chiesto di fare il punto sulla nostra esistenza, di essere pronti alla chiamata che potrebbe giungere improvvisa come avvenuto per il nostro caro Cristian. Allora abbiamo pensato che se c'era qualcuno in grado di affrontare così coraggiosamente ma allo stesso tempo serenamente l'incognita della morte questo era proprio Cristian, un uomo ed un fedele che in vita si era comportato con rettitudine e onestà, amando la famiglia, il lavoro e gli amici. Grazie Cristian per averci insegnato tutto questo, grazie per il tuo lavoro e l'affetto che dimostravi a tutti ogni giorno, grazie per essere stato con noi, presente nelle nostre vite regalandoci un sorriso sempre. Sarai indicato da tutti come un esempio da seguire per la tua passione e il tuo impegno, ti prometto che sarai degnamente ricordato da questa comunità a cui hai dato tanto e che solo adesso sente fortissima la tua assenza. La pavimentazione del Centro Storico di Diamante attualmente in corso, effettuato nell’ambito di un programma di riqualificazione dei Centri Storici di Diamante e Cirella, mentre da una parte rappresenta un’intervento di particolare rilevanza, dall’altra non evita di suscitare qualche giusta osservazione e qualche inutile polemica. Gli attuali lavori di pavimentazione sono in esecuzione di una scelta progettuale e tecnica effettuata nell’ultimo scorcio della precedente amministrazione finanziata con l’accensione di un mutuo nel contesto di un piano di investimenti che prevedeva la realizzazione di alcune importanti opere pubbliche. I lavori attualmente in corso nel lotto ricompreso fra il Calvario, Largo Unità, Largo Tirione e vicoli adiacenti hanno suscitato alcune osservazioni sia per ciò che riguarda i materiali impiegati ( ciottolame di fiume, mattoncini in cotto e lastre laviche grigie) sia, soprattutto, per le modalità ed i tempi di esecuzione. Personalmente ritengo adeguata la scelta dei materiali ( la pietra di fiume è largamente utilizzata nelle pavimentazioni di numerosi Centri Storici di prestigio come Noto, Amalfi ,Cefalù, ) e perchè congrui al contesto storico di un borgo marinaro come il nostro e sicuramente più interessanti dei cubetti di porfido e il marmo di Trani, forse più funzionali, ma completamente avulsi al territorio ed alla storia di questi luoghi. Ritengo condivisibili alcune osservazioni sulle soluzioni tecniche adottate ( raccolta delle acque in primis ) pur comprendendo come la realizzazione di lavori in un centro storico abitato con caratteristiche urbanistiche di architetture spontanee e con grosse lacune strutturali ( inadeguatezza dei sottoservizi ) presenti delle oggettive difficoltà. Ritengo inammissibile invece, sia come residente che come amministratore l’evidente lentezza con cui tali lavori sono proceduti con penalizzazione dei cittadini, ma soprattutto di alcune attività commerciali. Tale situazione, fra l’altro, ha obbligato l’A.C. a esigere dalla Direzione dei Lavori e dalla Ditta appaltatrice un supplemento di impegno per fare in modo che la imminente stagione estiva non veda i turisti disertare un consolidato circuito a causa del sovvertimento della viabilità e dei luoghi, compromettendo una stagione che per altri versi fa registrare dei segnali inquietanti. Certo è, che necessariamente fra alcuni giorni i lavori dovranno essere interrotti differendone la ripresa per il completamento dei lotti appaltati a dopo l’estate. Allargando gli orizzonti di analisi alla riqualificazione dei centri storici più in generale, mi preme ribadire come tali interventi rivestano una straordinaria importanza sia sotto il profilo storico-culturale che sotto quello economico e turistico rappresentando per questa A.C. un obiettivo strategico di grande rilievo. E’ nostro intento porre particolare attenzione al recupero e alla riqualificazione del centro storico che a Diamante presenta delle indubbie peculiarità per essere un Centro Storico abitato e vissuto, per essere arroccato sul mare, per esercitare già da tempo una grande attrazione turistica. In tale direzione vanno dunque perseguiti obiettivi di grande respiro, quale la predisposizione di progetti con cui partecipare ai bandi per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici Calabresi – Delibera CIPE 35/05 APQ Riserva Aree Urbane con cui la Regione Calabria persegue gli obiettivi e le strategie relative alla conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, poten ziamento,valorizzazione e specializzazione del patrimonio edilizio, architettonico ed urbano dei centri storici. Contestualmente occorre intraprendere iniziative e adottare provvedimenti, (viabilità, Isole pedonali e ZTL, trasformazione dei bassi in attività artigianali e commerciali, inquinamento acustico, segnaletica turistica, murales, arredo urbano, balcone fiorito, piano colore, ) che avviino o consolidino un nuovo modo di pensare e di vivere i centri storici conservandone la memoria storica e traendone vantaggi economici. Raccolta differenziata: ancora uno sforzo Funziona bene la raccolta differenziata, ma non ovunque. In alcuni quartieri di Diamante ancora ci si confonde nel conferimento dei riifuti e questo rallenta la raccolta da parte degli operatori oltre che renderla inutile. Il senso della raccolta differenziata sta non solo nel differenziare il rifiuto e quindi renderlo una risorsa, in quanto riciclato e riusato, ma anche nel raggiungere l’obbiettivo di diminuire la spazzatura normale e giungere quindi ad una riduzione della tassa sui rifiuti. E’ necessario quindi rispettare il conferimento del rifiuto nell’apposito contenitore. Nel contenitore bianco la carta, scatole di biscotti,scatole di pasta,piccoli cartoni piegati, etc..., nel contenitore verde il multimateriale ( vetro,bottiglie di plastica,sacchetti di plastica,scatolette etc.) , nel contenitore giallo la frazione umida. Molto facile quindi. Basta farci l’abitudine, tenendo sotto il lavello quattro piccoli contenitori. Il bidoncino verde , dato in dotazione, con le buste bianche, uno per la plastica ed il vetro da inserire nei sacchetti di colore azzurro, uno per la carta ed i piccoli cartoni, ed infine uno dove verranno inseriti quei rifiuti non riciclabili e da conferire nei vecchi contenitori RSU. Come vedete è molto facile. Bisogna anche rispettare i giorni per conferire i vari rifiuti negli appositi contenitori secondo il calendario consegnato ad ogni cittadino e che trovate in questo giornale a pag.8. Le buste possono essere ritirate al Comune o direttamente agli operatori della differenziata. Giuseppe Perrone consigliere con delega all’ambiente e responsabile della raccolta differenziata. A pag.2 ,3 e 6 i ricordi degli amici di Cristian Le o r i g i n i d e l n o s t r o d i aletto in un inedito saggio d e l l ’In g . P i e r o Cirone a pag.4