FESR: Fondo europeo di sviluppo regionale Progetto Interreg IV A Italia – Svizzera 2007 – 2013 “Biodiversità? salviamola mangiandola!” Bando Fondazione Cariplo 2009 “Educare alla sostenibilità” RELAZIONE INTERMEDIA DI ATTIVITÀ 31 dicembre 2010 DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO Titolo Misura Interreg ID Interreg C. I. Fondazione Cariplo Data avvio Data conclusione Biodiversità? salviamola mangiandola! 1.3 7627091 2009 – 2320 gennaio/ aprile 2009 31.12.2011 SOGGETTI BENEFICIARI Capofila Consorzio Pro Loco Lago d’Orta e Alto Novarese 1 ATTIVITÀ REALIZZATE NELL’ANNO 2010 Giardini della Biodiversità 1. Orto di Esaù, Miasino L’orto, realizzato nel 2009, è stato coltivato quest’anno con altre varietà di ortaggi, che hanno prodotto un buon raccolto. Fra le perenni la cipolla sospesa si è molto sviluppata, così come il giuggiolo, il frassino da manna, il gelso rosso e i mandorli. Uno di questi ultimi ha subito gravi danni a seguito di una tempesta di vento ma si è ripreso bene. L’azzeruolo invernale,d il melo renetta grigia ed il cotogno hanno prodotto molti frutti che sono stati utilizzati per le manifestazioni (vedi di seguito). Il cappero ha resistito all’inverno ed è cresciuto, speriamo nella diffusione sul muro. Fra gli ortaggi buona riuscita del cavolo Dyna, delle carote gialle, nonostante il terreno inadatto tipico del Cusio, degli zucchini del farro, della scorzonera e delle coste rosse e gialle. Abbondante ma danneggiato dalle intemperie il raccolto di atriplice che dopo metà luglio non ha più potuto essere utilizzata. Come sempre grande sviluppo per le erbe come melissa, assenzio e senape e per tutte le varietà di menta. Buona riuscita anche per i papaveri, una varietà ormai esistente solo in Austria, e per la rosa di San Francesco, senza spine. L’orto è descritto in una bacheca sul piazzale della chiesa e illustrato da cartelli che riportano le citazioni bibliche dedicate all’ortaggio sottostante ed informazioni sulla varietà antica coltivata. Per presentare questo orto sono stati realizzati un totem ed un roll up. 2. Via crucis dei salici, Miasino Realizzato sul lato opposto della via crucis che costeggia la chiesa, questo sentiero dei salici racconta la storia di una delle piante più utili all’umanità, declinata in diverse varietà. Il “viale” è presentato in una bacheca al suo ingresso. 3. Museo Vivente dei frutti perduti, Omegna Alle venti piante antiche messe a dimora lo scorso anno si sono aggiunte altre 30 varietà. Soltanto tre piante hanno dovuto essere sostituite mentre le altre sono attecchite ed hanno in alcuni casi già prodotto qualche frutto. Grazie alla disponibilità di Pro Senectute, proprietaria dell’Oasi, ci è stato messo a disposizione anche un appezzamento di terreno dove sono state coltivate antiche varietà di peperoni, pomodori, melanzane e zucchine, usate poi per le manifestazioni. Molti altri coltivatori dell’Oasi hanno voluto provare qualche ortaggio antico ed ora qua e là, fra gli ortaggi comuni cominciano a vedersi crescere rapanelli bianchi, coste rosse, pomodori gialli….. Il Museo è descritto in una bacheca posta all’ingresso del percorso. Per presentare questo orto sono stati realizzati un totem ed un roll up. 4. Percorso di San Giulio delle erbe selvatiche Creato ripulendo dalle infestanti, sistemando ed arredando con tre bacheche e cartellini il vecchio sentiero della Fontana di San Giulio, luogo di una vecchia leggenda che rischiava di perdersi per incuria. Ora è un sentiero didattico dedicato alle erbe selvatiche commestibili. Per presentare questo orto sono stati realizzati un totem ed un roll up. 5. Giardino delle Ortensie Creato alla stazione di Orta – Miasino per concessione delle FFS che hanno messo a disposizione il vecchio giardinetto della stazione, da anni infestato da erbacce. L’area è stata risistemata e pi antumata con 45 diverse varietà di ortensie, rigorosamente antiche, scelte perché il nome del fiore richiama quello della città ed ombreggiate da una fila di alberi da frutta di varietà antiche. 2 Per presentare questo orto sono stati realizzati un totem ed un roll up. 6. Orto delle Meraviglie, Pogno Voluto dalla Pro Loco di Pogno in collaborazione con le scuole e con “Casa Bauer” la casa di riposo per anziani, l’orto di Pogno è stato raddoppiato e dotato di un impianto di irrigazione, affinché il lavoro possa continuare anche al termine del nostro progetto. Conta ora dodici aiuole che i bambini coltivano in collaborazione con i propri nonni e gli anziani residenti e produce una buona varietà di ortaggi che vengono consumati dai bambini stessi. Per presentare questo orto sono stati realizzati un totem ed un roll up. 7. Orto diffuso della camomilla, Coiromonte Fortemente voluto dalla popolazione, che consta ormai quasi soltanto di villeggianti “di ritorno a casa” ogni estate e non può quindi occuparsi di un giardino didattico di grandi dimensioni, è composto da diverse parcelle di terreno messe a disposizione dai privati e dedicate al recupero della locale varietà di camomilla. In fase di realizzazione. Il prossimo anno verrà arredato con due bacheche e con un “miniviale” di 10 alberi di antiche varietà di mele. Per presentare questo orto sono stati realizzati un totem ed un roll up. 8. Orto dei Bambini, scuola materna, Legro di Orta Si tratta di un orticello composto da un paio di aiuole e un paio di alberi da frutta in cui ogni anno si piantano pomodori e insalate antichi. I bambini ne sono però orgogliosi e consumano con gioia le verdure prodotte il che è positivo per la loro salute ed il loro futuro. Per presentare questo orto è stato realizzato un poster formato A1 Nel 2011 verranno realizzati: 1. Sentiero dei perché della Biodiversità, Quarna Sotto (avviato) 2. Viale delle rose antiche, Borgomanero (avviato) 3. Raccolta di Viti da tavola, Arola (avviato) 4. Orto diffuso Valser, Campello Monti 5. Orto didattico delle scuole, Nebbiuno Saranno inoltre realizzate le bacheche descrittive per tutti gli orti che ancora non ne dispongono , così come totem e roll up per i nuovi giardini Corsi di orticoltura biologica antica Nel gennaio 2010 sono stati avviati i “corsi di orticoltura antica e biologica”, in collaborazione con VCO Formazione, istituto certificato e accreditato con sede a Novara e Omegna. I corsi, interamente gratuiti, sono stati divisi in tre sezioni: corsi teorici, da gennaio a giugno. Si sono tenuti ogni venerdì sera, 20.30 – 22.30 circa, presso la sala riunioni di “Casa Bauer” la residenza per anziani di Pogno che disponeva di spazi adeguati. I corsi teorici hanno visto la presenza di 65 – 75 persone per ogni serata, con un totale di circa 70 iscritti frequentanti costantemente. La frequenza ai corsi di persone provenienti anche da luoghi relativamente lontani, come Ghiffa o Oleggio (circa un’ora di auto) rappresenta un chiaro indice dell’interesse che questo genere di iniziative, legate alla salute ed all’autosufficienza alimentare, raccoglie. Sempre più persone si avvicinano all’orto, alcuni iscritti coltivano persino verdure sul balcone. corsi pratici, cioè incontri a tema che si sono tenuti in orti didattici particolari. Questi incontri si sono svolti al sabato, di solito l’intera giornata. Il numero di partecipanti è stato fissato in 30 – 40 dovuto alle dimensioni del pullman (alcune strade non consentivano il passaggio di mezzi più grandi) 3 I corsisti hanno raggiunto in pullman i luoghi stabiliti e hanno potuto apprendere direttamente sul terreno le tecniche di coltivazione e fare conoscenza con ortaggi e frutti scomparsi da tempo dalle tavole. Ci siamo recati a Montagnana (Museo delle rose antiche, confetture e mostarde di rose biologiche) ad Erschmatt (coltivazione di antichi cereali e ortaggi e preparazione di pane di segale antica), Boves (orti sperimentali della Regione Piemonte) Pancalieri (recupero della tradizione della menta e suo utilizzo in cucina, visita al parco botanico del Castello di Racconigi e visita al “Parco della Biodiversità” a Racconigi), Stabio (orto antico con varietà “Pro Specie Rara”, preparazione di sciroppi di sambuco) e Minusio (collezione di antichi vitigni, preparazione di vino artigianale di vitigni misti). Sottolineiamo che i partecipanti hanno pagato la quota relativa al pranzo, quota che è stata versata sul conto di progetto sotto forma di entrata (autofinanziamento). Corsi di cucina, che si sono svolti in ottobre e novembre presso il “Museo degli Alberghieri” di Armeno. Per questi corsi è stato necessario ridurre il numero di partecipanti a un max di 25 per offrire a tutti la possibilità di seguire da vicino le attività. Per i corsi sono stati utilizzati ortaggi e frutti antichi, coltivati negli orti didattici creati dal progetto o acquistati da produttori italiani cui sono state precedentemente fornite le sementi o, se necessario, da produttori svizzeri che già lavorano per COOP Svizzera a queste produzioni di nicchia. L’ultimo corso si è tenuto venerdì 26 novembre. Il successo è stato considerevole e tutti i corsisti richiedono una prosecuzione dei corsi nel prossimo anno. Assegnazione dell’incarico: L’assegnazione dell’incarico a “VCO Formazione” era pressoché scontato trattandosi dell’unica scuola locale specializzata in questo campo, certificata e accreditata. Controlli Tutte le presenze sono registrate, giorno per giorno, sui registri scolastici e autenticate dalla firma del corsista e del docente. I registri possono essere visionati su richiesta e sono conservati dalla scuola stessa. Coltivazioni di ortaggi antichi Acquisti Le sementi e piantine necessarie alle coltivazioni 2010 sono state acquistate da “Sativa” una Associazione Svizzera che si occupa di riprodurre semi “salvati” dall’estinzione e che dà lavoro a persone diversamente abili. Le piante da frutto antiche provengono per la maggior parte dai vivai Belfiore di Lastra a Signa, specializzati in piante antiche di ogni regione d’Italia (ovviamente si acquistano principalmente piante di origine piemontese /lombarda) che forniscono anche una consulenza a tema, per noi importante, le rose antiche provengono dal “Museo giardino della rosa antica” di Montagnana, specializzato nella coltivazione e valorizzazione alimentare del fiore, le ortensie antiche provengono dai vivai Paoli e Borgioli di Firenze, specializzati nel recupero delle antiche varietà di questo fiore. Per quanto riguarda invece le piantine di camomilla si è potuto attingere a fonti locali, recuperando i semi della varietà tipica di Coiromonte proprio da anziani del luogo. 4 Produzione Produzione in proprio L’orto di Esaù, o “Orto della Bibbia” realizzato lo scorso anno a Miasino è stato potenziato ed ha prodotto parecchie varietà di ortaggi antichi utilizzati per corsi e manifestazioni. Lo stesso vale per l’orto dell’Oasi della Vita di Omegna dove sono state messe a dimora, accanto agli alberi da frutta, file di pomodori antichi, peperoni, zucche e melanzane, tutti quegli ortaggi cioè che non potevano essere coltivati a Miasino perché non esistevano alle nostre latitudini in tempi biblici. Le patate, in particolare le patate blu, molto richieste, causa i problemi dati da parassiti come la dorifera non possono essere coltivate presso gli orti di Omegna. Ci siamo quindi affidati a contadini locali. Per quanto riguarda la frutta le mele antiche, giuggiole, pere martin e volpine, corniole, azzeruole sono state acquistate da produttori di nicchia in Emilia Romagna dove da alcuni anni se ne sta tentando il recupero, mentre le pesche della vigna sono state messe a disposizione gratuitamente da un orticoltore locale. La camomilla prodotta a Coiromonte è stata seccata al sole e confezionata in sacchetti distribuiti in omaggio nell’ambito di manifestazioni. La Pro Loco di Orta ha avviato in proprio, in terreni messi a disposizione da un privato, una coltivazione di mais rosso che ha dato buoni risultati. Azienda agricola Cascina Rosetta, Santa Cristina di Borgomanero L’azienda affiliata a “Bionovara” coltiva e vende ortaggi biologici da diversi anni. I proprietari hanno accettato di provare diverse varietà di ortaggi e patate antichi dalle patate blu alle barbabietole gialle, coste rosse, pomodori di molte varietà, peperoni e melanzane, oltre a diversi tipi di piselli e fagioli e mais bianco e rosso. Nel complesso si sono dichiarati soddisfatti dei risultati e dell’interesse del pubblico e quindi disponibili ad ampliare l’esperimento per il prossimo anno. Azienda agricola Imbevuti, San Maurizio d’Opaglio Anch’essa affiliata a Bionovara, produce e vende sui mercati locali ortaggi vari, con prevalenza di patate, piselli e fagioli. Anche qui ottimi risultati e richiesta di poter continuare la collaborazione. Agriturismo “Terra di Mezzo”, Sovazza di Armeno Nato pochi anni or sono la “Terra di mezzo” si trova fra i monti che dividono la Riviera d’Orta dal Vergante. I due giovani proprietari intendono creare percorsi didattici proponendo “percorsi della frutta scomparsa” nonché recuperare e diffondere antiche varietà di frutti di bosco proponendoli sia freschi che lavorati (salse, marmellate). Abbiamo quindi collaborato, fornendo piante antiche (azzeruole, giuggiole, pere, ciliegie) rizomi di lamponi (gialli, neri e antiche varietà rosse) e stoloni di fragola bianca. Ovviamente i risultati si vedranno soltanto fra qualche anno. Agriturismo “Il cucchiaio di legno” Azienda agricola fortemente orientata al cliente del ristorante. Abbiamo fornito lamponi e fragole antiche con l’accordo che venissero moltiplicati e serviti come dessert, freschi o lavorati per far conoscere al pubblico queste varietà. 5 Lavorazione Ristorante “Il Bocciolo” Orta San Giulio Il ristorante collabora attivamente ed ha realizzato tutte le “cene dei frutti antichi” proposte quest’anno. Le ricette vengono elaborate dal proprietario, con fantasia e disponibilità. Gli gnocchi di patate blu, le crespelle di atriplice rossa, il carpaccio di zucca antica, l’insalata di pollo ruspante con cavolo rapa Dyna, e la stupenda torta dolce di zucchine Black Beauty sono fra i successi da ricordare. Ristorante “Oasi della Vita” Omegna Il ristorante, situato presso l’oasi della vita in cui si coltivano gli ortaggi antichi è stato richiesto di collaborare, in particolare per l’elaborazione del menù del “Biogardentour” (vedi di seguito) effettuato in luglio. Scarsa la fantasia del gestore, cui si è dovuto sopperire con interventi in proprio. In effetti il ristorante è fallito pochi mesi più tardi. Speriamo nel prossimo gestore….. Catering “Le signore del gusto”, Vicolungo Si tratta di una associazione di signore, due delle quali ristoratrici di professione, che offrono servizi di catering per feste e matrimoni. Ha iniziato a collaborare offrendo sul menù alcuni piatti a base di ortaggi antichi, in particolare riprendendo la “torta dolce di zucchine” e producendo diverse crostate con marmellate di frutta antica. Si tratta di una collaborazione recente, da sviluppare. Gelateria “La Torre”, Pella Una delle migliori gelaterie della provincia, produce ora un paio di varietà di gelato alle erbe. Gelateria “La Gina” Pisano New entry, collaborerà a partire dalla prossima estate. Manifestazioni Villa Soranzo in Fiore, Varallo Pombia, maggio Ci si è concentrati, su richiesta del comune, sulle erbe selvatiche conosciute e meno conosciute, con un confronto fra le virtù che venivano loro attribuite in passato – virtù “stregonesche” - e gli effetti farmacologici reali. La mostra che ne è scaturita, battezzata “Aphrodita” – perché sottolineare le virtù afrodisiache di alcune piante ha attirato l’attenzione del pubblico – è stata poi riproposta in altre occasioni. “Promoterr” Sizzano, giugno Il progetto è stato presentato nell’ambito della annuale “fiera dei comuni” che si svolge a Sizzano con uno stand dedicato, proponendo assaggi, e le mostre “VVV; il percorso fra le uve da tavola e da vino” allo stand e “Aphrodita” nella vecchia chiesa di San Rocco. “Biogardentour”, da Miasino ad Omegna, luglio Proposta a giornalisti e frequentatori dei nostri corsi, la manifestazione ha toccato tutti gli “orti didattici” realizzati finora nell’ambito del progetto. Inaugurazione del “Giardino delle ortensie antiche” alla stazione di Orta San Giulio da parte del sindaco di Orta, poi salita in trenino turistico a Miasino e visita all’ “orto della Bibbia” ed alla “via crucis dei salici” accompagnati dai sindaci di Miasino ed Ameno. Discesa al porto di Orta e imbarco per San Maurizio d’Opaglio. Qui un “carretto” della gelateria “La Torre “ ha proposto ai partecipanti gelati alla violetta, alla menta, alle fragole di bosco. 6 Quindi inaugurazione da parte del sindaco di S. Maurizio del “percorso delle erbe selvatiche di San Giulio” realizzato lungo il vecchio sentiero della “Fontana di san Giulio”. Effettuato il percorso, che sale fino alla strada, imbarco in pullman per raggiungere l’oasi della vita di Omegna.Visita al “Museo vivente dei frutti perduti”, qui realizzato, in compagnia dell’assessore all’ambiente di Omegna e buffet a base di ortaggi e frutti antichi. Sessanta i partecipanti, per cui oltre al pullman si è dovuto provvedere anche con auto private. “Il Natale della Biodiversità”, Orta San Giulio, dicembre Pensata “in grande” per chiudere l’anno della Biodiversità presentando quanto fatto e prodotto, la manifestazione si è svolta sabato 4 e domenica 5 dicembre ed è stata inaugurata da Luca Bona, vicepresidente delle Provincia di Novara e Cesare Natale, sindaco di Orta. L’intera città di Orta è stata coinvolta, con esposizioni, stand di vendita e convegni. Le esposizioni dedicate ai prodotti ed ai giardini della Biodiversità hanno occupato le strade ed i vicoli di Orta, illuminati per l’occasione con una serie di faretti (donati da uno sponsor) mentre la “salita alla Motta” che dal lago porta alla Parrocchiale è stata decorata con cento alberi di Natale (offerti dalla Pro Loco di Orta) che sono serviti come base alla mostra “Cento alberi, cento mele” dove ogni abete presentava la scheda di una mela in via di estinzione, cento in tutto, curata da Anna Ferro. La grande veranda in vetro dell’Hotel Orta, chiuso da due anni, è stata messa a disposizione dai proprietari ed ha ospitato l “Erbario multisensoriale” un viaggio dei sensi nel mondo delle rose antiche, curato dal Museo della rosa antica di Serramazzoni. Dolci di farro, grano antico e mais e lo scomparso “brüsarö” un dolce fatto con uva fragola e pasta di pane, per lo stand di VCO Formazione che ha messo in campo con successo i propri allievi pasticceri. La Pro Loco di Orta ha proposto lo stand dedicato al mais rosso di propria coltivazione, utilizzato al massimo. Dapprima una serata per la pulitura delle pannocchie, poi esposizione delle pannocchie e creazione di figure del presepe con le foglie di mais quindi i chicchi sono stati macinati per una “polentata”. I ristoranti del luogo hanno fatto la loro parte, proponendo ricette speciali con ortaggi o frutti antichi. Durante entrambi i pomeriggi si è svolto il convegno dedicato alla biodiversità con la partecipazione di Paolo Massobrio (gastronomo), Giovanna Motta (esperta di cucina con le rose) , Carla Barbaglia (Il giardino degli ellebori) Anna Ferro (etnobotanica delle mele) e soprattutto chiuso dalla relazione di Fulco Pratesi, ambasciatore di Biodiversità. La manifestazione è stata molto ben frequentata, nonostante il freddo intenso. I visitatori chiedevano espressamente di poter acquistare ortaggi e frutti antichi e i pochi stand in grado di esaudirli hanno venduto tutto, con loro stessa sorpresa ed entusiasmo. In occasione della rassegna sono stati realizzati alcuni gadget (borse bio, cappellini, spille….) che sono stati distribuiti agli ospiti ed agli espositori. Abbiamo ricevuto molte richieste di poter acquistare le sementi per il prossimo anno e su questo occorrerà una riflessione, dal momento che non esistono in Italia produttori di sementi antiche. Oltre agli articoli è disponibile uno “speciale TV” realizzato da VCO-Azzurra TV e visionabile anche sul sito dell’emittente verbanese cercando fra i servizi del programma “Laghi e Monti” La “Cena della Bibbia”, Orta San Giulio, dicembre Voluta per far degustare i prodotti degli “orti antichi” la cena della Bibbia, così chiamata perché il primo anno, 2009, era stata organizzata in modo amatoriale nei locali della Parrocchia di San Rocco, sopra l’orto di Esaù, di cui si consumava il raccolto, sta diventando un punto di attrazione importante. Nel 2009, offerta gratuitamente, aveva richiamato a Miasino oltre 60 persone. Le richieste erano stata maggiori ma la sala non poteva contenere più persone. Per il 2010 la si è quindi organizzata al ristorante “il Bocciolo” che ha studiato ricette particolari, come già sopra ricordato utilizzando sia i prodotti dell’orto di Esaù che altri in particolare dall’Oasi della Vita e le patate blu molto richieste. La cena era a pagamento (€ 15 + le bevande) sia per limitare l’afflusso che per comprendere se fosse la gratuità o l’offerta ad attirare il pubblico. Hanno partecipato 85 persone 7 molte delle quali avevano scoperto il progetto alla manifestazione “il Natale della Biodiversità” e hanno espresso il desiderio di seguirlo il prossimo anno. Rassegna stampa La rassegna stampa è costituita da un volume di ritagli stampa dello spessore di 6 cm, il che fornisce un’idea dell’interesse dell’iniziativa. Il volume è disponibile su richiesta. Sono reperibili inoltre sui siti di VCO Azzurra TV, VCO SAT e Video Novara diversi servizi, speciali e servizi TG dedicati alle diverse manifestazioni. Gli elenchi possono essere forniti su richiesta. Materiali Tutti i materiali prodotti: mostre, totem, roll up, striscioni, cartelli per le bacheche, opuscoli, volantini, materiale didattico, gadget sono archiviati presso il magazzino del Consorzio Pro Loco, alla stazione ferroviaria di Orta – Miasino e possono essere visionati su richiesta. Della maggior parte di essi esiste la versione “pdf”, inviarli per mail comporta comunque una non indifferente occupazione di memoria del computer. Miasino, 7 febbraio 2011 Consorzio Pro Loco Lago d’Orta e Alto Novarese Il Presidente Fabrizio Morea. 8