Visualizzazione e
Composizione
Strategie di Composizione
Dal momento che le regole di composizione sono molto varie proprio
in base alle infinite possibilità di realizzazione delle forme, è
possibile seguire tre principali strategie o tecniche compositive da
adottare nella realizzazione di un design grafico.

Strategie basata sull’Azione

Strategia basata sull’Organizzazione

Strategia basata sull’Articolazione
Infatti nella realizzazione di una data composizione, insieme
all’utilizzo dei principi base di Graphic Design analizzati finora, è
senz’altro utile conoscere tali tecniche di uso comune.
Strategia basata sull’Azione
Nel campo del Graphic Design il termine azione serve ad indicare
tutto ciò che riguarda l’energia visiva di una qualsiasi superficie di
rappresentazione: un formato A4 bianco, uno schermo nero sono da
considerare ugualmente come delle superfici su cui posizionare le
forme.
Ogni superficie ha di base un’energia potenziale diversa ma in tutti i
casi essa costituisce sempre un campo di azione, in cui sono proprio
gli elementi grafici ad agire.
Tale campo di azione è infatti formato dalle forme stesse e dallo
spazio che intercorre tra loro. La connessione tra tutti gli elementi
formali serve a creare tra questi un legame, generando di
conseguenza un senso di movimento e di “azione” all’interno della
composizione.
Nella cover book a fianco si riesce a percepire
proprio il collegamento tra tutti gli elementi
all’interno della composizione.
Ogni elemento tipografico e visivo è
relazionato agli altri, creando un ritmo preciso
ed un senso di armonia dominante.
Azione & Contrasto
Come abbiamo già visto nella precedenti lezioni, come la creazione
di un effetto di contrasto possa essere utile nel conferire dinamicità e
varietà visiva all’interno di una composizione.
L’osservatore infatti può vedere con chiarezza se gli elementi usati in
una composizione (tipografici e/o visivi) sono simili tra loro oppure
in contrasto.
Per creare delle distinzioni di contrasto tra gli elementi bisogna
stabilire delle differenze tra due elementi oppure tra più gruppi di
elementi, scegliendo le opportune distinzioni per ottenere un ritmo
compositivo consono al design che si vuole realizzare.
Ad esempio volendo usare in un’unica composizione dei caratteri
diversi, una delle tecniche di base per conferire dinamicità è quella di
mischiare caratteri standard con caratteri in grassetto, dotati di
partenza di un peso visivo maggiore.
Oppure per ottenere un contrasto ancora maggiore possono essere
usati font rientranti in famiglie tipografiche diverse: ad esempio un
font serif può accompagnarsi ad un font di famiglia sans-serif per
creare volutamente un effetto di forte contrasto.
Di seguito vengono riportati i principali fattori di
contrasto/dinamicità da utilizzare in relazione agli elementi visivi e
tipografici all’interno di una composizione:
Fattori di contrasto
 grande/piccolo
 lungo/corto
 diritto/curvo
 appuntito/arrotondato
 pochi / molti
 tratti leggeri/tratti marcati
 compresso/allungato
 colori brillanti/colori spenti
 a colori/in scala di grigi
 luminoso/scuro
 concentrato/sparso
 forma regolare/forma irregolare
 spesso/sottile
 ordinato/disordinato
 nitido/sfocato
 giorno/notte
 organico-naturale/geometrico
 trasparente/opaco
 piatto/profondo
Proprio attraverso il contrasto l’osservatore è in grado di percepire
meglio i singoli elementi in una composizione: colori saturi vengono
recepiti meglio se associati a colori opachi, caratteri piccoli vengono
meglio visualizzati se accompagnati da caratteri in dimensioni
maggiori, e così via.
Pertanto in base a tale principio di visualizzazione possiamo
affermare che il contrasto permette all’osservatore di capire meglio i
vari elementi, comparandoli tra loro.
La funzione di tale contrasto è evidente ad
esempio nel seguente poster, dove ogni
elemento proprio in base alla sua
diversificazione viene percepito in maniera
ottimale.
Designer: Herbert Matter
Contrapposizione
Sfruttare il bilanciamento tra i vari elementi rappresenta uno dei
mezzi più potenti per aumentare il contrasto e quindi “animare” una
composizione.
Nelle gestione del bilanciamento, della simmetria e/o asimmetria, è
necessario considerare il peso visivo di ogni elemento in
contrapposizione a quello degli altri.
Nelle composizione asimmetriche dove gli elementi grafici
complementari sono posizionati in contrasto, l’associazione del peso
visivo deve avvenire in maniera strategica.
Per capire come gestire in questo caso
l’effetto di contrasto bisogna considerare
che: ogni volta che si posiziona un
elemento grafico con una particolare forza
esso dovrà essere bilanciato attraverso un
altro elemento dotato di un uguale peso
visivo, in contrasto, come evidenziato
nell’esempio grafico a fianco.
In questa cover book l’asimmetria degli
elementi serve a ricreare un bilanciamento
compositivo contrapponendo l’immagine
del pappagallo con quella dell’occhio umano,
entrambe
posizionate
adeguatamente
all’interno dello spazio compositivo.
Ogni elemento all’interno del poster riportato
a fianco dipende dagli altri.
Provando a coprire uno degli elementi
presenti ci accorgiamo subito di come l’intera
composizione vada a perdere il suo
bilanciamento asimmetrico originale.
Designer/Illustratore: Frank Viva
Azione – Linea Mediana
Per creare un bilanciamento adeguato possiamo usare come punto di
riferimento una linea mediana al centro del formato compositivo,
rispetto alla quale organizzare i vari elementi.
Stabilendo delle regole di interazione per i vari elementi rispetto a
questa linea centrale potremmo stabilire un loro corretto
bilanciamento, come avviene ad esempio nella seguente cover.
In questa grafica la linea rossa verticale
diventa un importante elemento strutturale.
La “Palla da Baseball” dietro la scritta
principale è posizionata proprio sotto tale
linea mediana.
Le scritte “Sayonara” e “Home Run” sono
posizionate e angolate sempre in relazione
alla linea mediana e alla palla, per generare
un senso di movimento.
Azione: i Margini
Tutti gli elementi grafici oltre che tra loro,
devono essere relazionati anche rispetto ai
margini del formato del formato compositivo.
Infatti i margini di un formato costituiscono
ugualmente un importante elemento grafico,
insieme agli elementi visivi e tipografici,
come evidenziato nella cover a fianco. In tale
grafica i numeri e le frecce, hanno uno
specifico posizionamento in relazione ai
bordi della copertina.
Azione Attraverso il Movimento
L’illusione di movimento all’interno di una
grafica può essere creata attraverso
specifiche relazioni di posizionamento tra gli
elementi.
Ad esempio nel seguente poster il senso di
movimento
è
reso
implicito
dal
posizionamento dei volti e dei caratteri di
testo.
Designer/Illustratore: Lanny Sommese
Strategia basata sull’Organizzazione
La strategia di organizzazione mira a guidare correttamente
l’osservatore attraverso gli elementi di una composizione.
Tale strategia mira a ricreare un allineamento adatto per i singoli
elementi, per condurre chi osserva la grafica all’obiettivo finale della
composizione.
Pertanto bisognerebbe sempre scegliere un’organizzazione
compositiva in cui l’occhio dell’osservatore può muoversi facilmente
e con continuità tra i vari elementi grafici presenti.
Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come un buon l’allineamento
contribuisca a conferire un senso di unità alla composizione.
Oltre alle tipologie di allineamento di base (a sinistra, a destra,
centrato e giustificato) esistono altre possibilità atte proprio ad
aumentare il senso di movimento tra gli elementi posizionati.
• Allineamento di Contorno – In questo
allineamento specifico alcuni elementi
vengono allineati rispetto ai contorni di
una data forma, seguendone le linee.
• Allineamento lungo i Margini
Può essere realizzato secondo parametri diversi:
–Un allineamento centrato rispetto ad un asse
orizzontale o verticale, come nella cover book a
fianco.
–Un allineamento giocato rispetto alle immagini
presenti, come nel biglietto da visita a fianco, dove
l’icona è inserita in linea con il testo.
- Un allineamento intuitivo ottenuto
attraverso la ripetizione di stessi bordi come
nella copertina a fianco, dove le linee di
confine tra le diverse parti della composizione
seguono l’inclinazione del velivolo della foto.
Organizzazione – Guidare l’osservatore
Nell’osservazione di qualsiasi composizione, come prima cosa,
l’osserverà cercherà un “punto di accesso”, per incominciare la sua
analisi.
Questo punto d’ingresso può essere rappresentato principalmente dai
seguenti componenti (usati anche congiuntamente):
• dal punto focale (quell’elemento chiave dotato di maggiore peso
visivo all’interno della composizione);
• da un percorso formato dallo spazio presente tra le varie forme;
Ad esempio nel seguente design
l’osservatore accede alla composizione
attraverso il titolo posto sul pavimento.
Immediatamente dopo l’osservatore si
renderà conto di ciò che incombe sul
titolo. Il peso visivo dei caratteri
tipografici insieme allo spazio bianco
che li circonda e li separa dagli elementi
visivi
laterali,
contribuiscono
a
trasformare tale parte compositiva in un
punto d’accesso.
Esistono delle regole di base da seguire per guidare correttamente
l’occhio dell’osservatore attraverso gli elementi della composizione.
Un buon punto di accesso ad esempio dovrebbe sempre avere il
maggiore peso visivo all’interno della composizione; inoltre nella
scelta di tale punto si dovrebbe preferire l’utilizzo di forme visive
rispetto ai caratteri tipografici.
In aggiunta all’utilizzo del punto d’accesso, le transizioni
costituiscono un’altra chiave per creare un flusso di visualizzazione
all’interno di una composizione.
Per transizione si intende il passaggio o quella progressione che
connette un dato elemento grafico ad un altro: molto spesso tale
transizione viene creata tramite l’utilizzo di spazi negativi tra le
forme o tramite l’inserimento di elementi o forme subordinate.
Un esempio di tale sistema di transizione proviene ad esempio dalla
seguente grafica, dove ogni passaggio tra i singoli elementi, a partire
dal punto d’accesso (la foto di Armstrong) viene attentamente
valutato (come indicato nella schematizzazione a destra).
Design: Steven Brower
Infine bisogna ricordare che l’occhio dell’osservatore può essere
facilmente guidato attraverso il principio di continuità e uniformità.
Secondo tale principio gli occhi della persona possono essere
“guidati” attraverso il posizionamento in continuità dei vari elementi
come nel design grafico realizzato per le pagine web del sito
“Semillero”.
link: http://www.grupowprojects.com/semillero/interfase.html
Ogni pagina viene collegata alla precedente attraverso gli elementi
formali che contiene.
Nella scelta di una corretta organizzazione bisogna considerare
soprattutto i seguenti fattori:
• L’orientamento e il posizionamento di determinati elementi può
facilitare o bloccare la visualizzazione delle altre forme.
• Il punto d’accesso alla composizione deve essere sempre ben
distinto e dominante rispetto a tutti gli altri elementi formali.
• Il punto d’accesso per facilitare la lettura dell’osservatore
dovrebbe essere posizionato preferibilmente nella parte alta del
formato, generalmente considerata come area ottica primaria nella
visualizzazione di qualsiasi contenuto.
Organizzazione in design con unità multiple
Quando si realizza una grafica composta da diverse unità da
relazionare (come ad esempio delle brochure, una serie di
libri/copertine, un package design di un prodotto), la tipologia
organizzativa scelta per l’unità grafica di partenza va ripetuta
utilizzando uno stesso sistema tipografico, delle stesse forme di
visualizzazione e una stessa palette di colori: in questo modo
l’osservatore potrà percepire i vari design come appartenenti ad un
unico progetto o serie.
Esempio di Organizzazione Unitaria dal Sito Web dello Studio Design della Kean University
http://kean.edu/~destudio/kean_university_design_studio.html
Allo stesso tempo bisogna inserire degli
elementi di variazione affinchè ogni unità
possa avere la propria identità all’interno
dell’organizzazione grafica comune, come
ben evidenziato nel package design a
fianco.
L’organizzazione compositiva è la stessa
ma l’elemento chiave cambia nella sua
visualizzazione.
Nella scelta delle variazioni, nella realizzazione di qualsiasi graphic
design, bisogna considerare che anche nella loro creazione, queste
dovranno essere comunque unificate nella loro apparenza per evitare
un effetto del tutto caotico.
Organizzazione di Composizioni Tipografiche
Per quanto riguarda quei design grafici composti prettamente da
sezioni tipografiche (giornali e riviste cartacee e online, website di
informazione, ecc.) la principale regola organizzativa si base sulla
regola di Gutenberg (o diagramma di Gutenberg), atta a guidare in
maniera opportuna l’occhio dell’osservatore.
Questa teoria si basa sul fatto che il lettore debba seguire nella sua
visualizzazione un percorso a “Z”, iniziando ad esaminare i testi dal
dall’angolo in alto a sinistra, passando per il centro, per finire poi
nell’angolo in basso a destra.
Strategia basata sull’Articolazione
L’articolazione indica in quale modo vengono espresse e mostrate le
transizioni tra le forme di una composizione.
Oltre a prestare attenzione alle singole forme ed ai loro rapporti
proporzionali, al fine di ottenere un risultato armonico, il 75%
dell’interesse visivo di una data composizione si misura in base a
quanto adeguatamente sono stati realizzati i passaggi (o articolazioni)
tra le varie forme.
Pertanto un designer, per una corretta articolazione compositiva, deve
prestare attenzione ad ogni spazio presente tra tutti gli elementi, visivi
e tipografici.
Se focalizziamo l’attenzione su tali “spazi” tra
forme l’intera composizione risulterà realizzata in
maniera organica, come se effettivamente ogni
elemento presente in essa, appartenesse al formato.
Nella copertina a fianco è perfettamente
percepibile il passaggio tra le forme, proprio
attraverso l’utilizzo degli spazi di separazione,
utilizzati per caratterizzare la composizione con un
senso preciso di movimento direzionale
Designer: Paul Rand
Modularità
Nel Graphic Design per modularità si intende un principio
compositivo utile ad organizzare il contenuto in moduli.
Un modulo costituisce un’unità grafica fissa e regolare all’interno
della quale possono essere organizzate in maniera sistematica le altre
forme presenti in una composizione.
Una strategia modulare serve ad organizzare con più facilità i
contenuti di una composizione grafica e in particolare presenta i
seguenti vantaggi:
(1) la struttura modulare conferisce un senso di unità e continuità,
soprattutto in quelle composizioni grafiche composte da più
pagine e formati.
(2) Il contenuto di ogni modulo può essere sostituito con facilità.
(3) Ogni modulo può essere organizzato diversamente all’interno del
formato di riferimento creando nuove forme ma mantenendo la
sua identità visiva iniziale.
Un modulo può anche essere definite come un singolo elemento fisso
all’interno di un sistema compositivo molto più ampio: ad esempio
un paragrafo all’interno di un giornale può rappresentare un modulo,
un widget in un sito web può costituire un modulo, anche un singolo
pixel componente una data immagine digitale potrebbe essere
considerato come un modulo.
La strategia modulare viene generalmente usata per incapsulare
determinate forme all’interno di specifiche unità.
Tale tecnica di incapsulamento delle forme (caratteri, immagini o una
combinazione tra questi) serve a rendere più chiari e visibili quegli
elementi che vengono organizzati in moduli.
Un esempio di utilizzo di moduli proviene della grafica realizzata per
gli opuscoli di sicurezza
dalla Virgin Atlantic dove
gran parte dei testi e delle
immagini
viene
organizzata in moduli,
distinti
in
base
al
contenuto.
Questa tecnica viene spesso utilizzata nel campo del web design, nel
settore editoriale e nel campo dell’advertising: ambiti in cui, più che
l’originalità artistica, si vuole privilegiare la chiarezza comunicativa.
Esempio di struttura modulare – Copertine dalla Serie “Exploring”
Regola dei Terzi
La regola dei terzi è una tecnica di composizione asimmetrica
utilizzata in campo artistico (pittorico, fotografico, ecc.) per creare un
particolare interesse visivo, attraverso il bilanciamento e un
posizionamento specifico delle forme. Per attuare tale
posizionamento specifico il punto focale della composizione va
allineato usando una griglia di riferimento, realizzata attraverso la
tracciatura di 2 linee verticali e 2 linee orizzontali a formare 4
intersezioni: di conseguenza la griglia risulterà composta da 9
rettangoli di uguali dimensioni da sovrapporre all’immagine.
Per conferire maggiore enfasi e visibilità ad un dato elemento questo
dovrà essere posizionato sulle intersezioni tra i riquadri della griglia.
Nella grafica seguente l’elemento principale del design non viene
posizionato esattamente al centro del formato compositivo.
Utilizzando la regola dei terzi come punto di riferimento vediamo
come il focus point sia stato posizionato lungo le intersezioni delle
linee: in questo modo la composizione risulta più interessante e
armonica.
Esempio di utilizzo della regola dei terzi
La Griglia di Composizione
Nel campo del Graphic Design una griglia di composizione
costituisce una struttura realizzata attraverso la tracciatura di linee
orizzontali e verticali per dividere il formato in margini e colonne.
L’obiettivo primario di tale griglia compositiva è quello di produrre
chiarezza ed interesse attraverso una specifica organizzazione di
immagini e caratteri di testo.
L’utilizzo della griglia diventa indispensabile soprattutto quando in
un unico formato è necessario organizzare una grande quantità di
contenuti, come ad esempio in un libro, in una rivista, in un sito web,
in una brochure divulgativa, ecc.
Attraverso l’utilizzo della griglia l’osservatore dovrebbe poter
distinguere all’interno di tutto il contenuto quelle informazioni/parti
che più gli interessano.
Pertanto la griglia è uno strumento fondamentale per mantenere
ordine tra tutti gli elementi presenti nel design: una griglia va a
definire i confini tra le varie forme mantenendo i contenuti in ordine
e in perfetta proporzione.
La seguente schematizzazione illustra l’anatomia di una griglia
compositiva.
Esempio di suddivisione dei contenuti attraverso una griglia di composizione
La seguente grafica editoriale fornisce un perfetto esempio di
applicazione della griglia nello stabilire un ordine compositivo
generale.
Nella grafica sopra riportata la griglia viene utilizzata in specifico per
organizzare insieme, in maniera uniforme, elementi visivi e
tipografici.
Anche utilizzando uno strumento compositivo come la griglia è
possibile conferire un maggiore senso di movimento e variazione,
interrompendo in alcuni punti, la rigida struttura delle sezioni.
Per ottenere tale variazione in realtà basta cambiare il tipo di griglia,
nelle diverse parti che formano l’intero design grafico.
Tale variazione tuttavia non deve avvenire con troppa frequenza,
altrimenti non verrà recepita una struttura generale di partenza.
Ad esempio nel design interno di una rivista, diverse pagine e/o
sezioni possono presentare diverse opzioni di composizione tramite
variazioni nella griglia di partenza, come quella rappresentate nella
seguente schematizzazione.
Alcune possibilità di realizzazione di una griglia compositiva
I moduli all’interno di una griglia costituiscono delle unità individuali
create attraverso l’intersezione delle colonne verticali e delle linee
orizzontali di guida.
I possibili moduli all’interno di una griglia di composizione
All’interno di ogni modulo possono essere posizionate delle
immagini o delle parti di testo. Allo stesso modo immagini e
paragrafi di testo possono andare ad occupare più di un modulo
all’interno della griglia di composizione.
Le linee guida vengono invece utilizzate come riferimento per
stabilire l’allineamento dei singoli elementi e dei moduli, creando
uniformità oppure un effetto di variazione.
Nella seguente grafica interna ad un libro di testo scolastico, è
evidente come i testi siano organizzati in moduli, con uno stesso
aspetto (sezioni in rosso).
Allo stesso modo il template delle pagine interne, pur presentando
una griglia di suddivisione comune (sezione principale in colonna
singola + immagini, più area di footer in doppia colonna), utilizza
delle variazioni per il posizionamento di quei moduli contenenti le
immagini: il tutto per conferire dinamicità alla struttura tipografica.
Esempio di griglia
compositiva
e
organizzazione in
moduli
in
un
design tipografico
FINE LEZIONE
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