Conto consuntivo 2013
I
l Consiglio comunale ha approvato il
Conto Consuntivo relativo al 2013:
l’avanzo è di 390 mila euro di cui una
parte vincolato a garanzia di alcune entrate qualora non dovessero essere integralmente riscosse. La restante parte
verrà utilizzata per gli investimenti programmati per un importo di 270 mila
euro. La relazione dell’assessore Girani
si apre con le difficoltà di programmazione che a causa del vuoto normativo
hanno caratterizzato il 2013: “abbiamo
approvato il bilancio di previsione a novembre – dice l’assessore – vorrei ricordare la lunga vicenda dell’applicazione o
meno dell’Imu sull’abitazione principale
e sui terreni e gli immancabili tagli nei
trasferimenti che ormai hanno ridotto il
versamento dello Stato al Comune a soli
120 mila euro”.
Grazie a una attenta politica contabile,
all’utilizzo delle risorse pubbliche con
parsimonia e oculatezza e a un sostanziale contenimento delle spese, ciò non
ha impedito di mantenere un alto livello
dei servizi senza alcuna variazione della
tassazione se paragoniamo il nostro comune a quelli vicini, superiori a cinque
mila abitanti.
Sono stati inoltre recuperati i residui
attivi relativi all’ICI pari a 55 mila euro
totalmente incassati e alla TIA del 2010
anch’essa introitata completamente per
53 mila euro.
Spiccano alcuni servizi tipo l’asilo nido
che, nonostante la crisi, mantiene un
buon livello grazie alla dedizione del
personale e al loro qualificato lavoro e
alla convenzione solidale con i Comuni
della Bassa Valle Scrivia, rivista e corretta proprio nel 2013.
Il risultato dell’anno trascorso si conferma nuovamente positivo - continua
Girani - abbiamo rispettato il patto di
stabilità imposto dal Governo realizzando l’area ecologica e sostituito la copertura e l’illuminazione della struttura
geodetica. Non siamo mai ricorsi ad anticipazioni di cassa e la percentuale di
indebitamento rispetto a ciò che è stato
realizzato è estremamente contenuta.
L’estinzione di alcuni mutui alla fine del
corrente anno e di quello prossimo ci
permetterà di avviare nuovi progetti a
partire dal cimitero, al restauro dell’arco
di via Roma e alla sistemazione a verde
attrezzato dell’area in via Gramsci ora
occupata dall’ex distributore.
A fine maggio
la festa medievale
D
a sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno si terrà la sedicesima edizione
della Rievocazione Storica. L’amministrazione comunale, d’accordo con i
quintieri che la organizzano, ha spostato di una settimana l’evento per la programmazione della doppia consultazione
elettorale che vedrà nel week end canonico, ovvero il 25 maggio, lo svolgimento
delle elezioni europee e regionali. Avvio
sabato con l’allestimento degli accampamenti a cura dell’Associazione Flos et
Leo, partner dell’organizzazione.
Tra i quintieri, il gradito ritorno della locanda dei Cavalieri che sarà posizionata
all’interno del cortile di Palazzo Centurione.
Funzioneranno quindi Guadenasso
(resterà chiuso solo il sabato sera per
la concomitante processione del mese
mariano), Zibide, Molina e l’Angolo del
Borgo.
Lo spettacolo in piazza, Regnarok, proposto dalla compagnia milanese San
Giorgio e il Drago inizierà al termine della processione alle 22,30.
Sarà inaugurata in castello la mostra “La
torre e il castello”. Di qui partiranno,
2
Notizie
Merenda di primavera
Domenica 11 maggio il Gruppo Ambiente
organizza la classica merenda al Parco. Il
ritrovo è alle 15,30 intorno al capanno che
sorge nel prato arido sul lato destro del
torrente. Buon salame, grigliata mista, dolci casalinghi, alcune specialità, buon vino
e ottima compagnia. In caso di maltempo
il tutto si svolgerà alla cascina Confinanza
sulla provinciale per Tortona presso l’abitazione della signora Silene. E’ necessaria
la prenotazione entro e non oltre mercoledì
7 maggio: contattare Mario De Micheli,
Giovanni Girani, Sante Orpianesi o Carluccio Torti.
102 anni
Buon compleanno per Maria “ra versóna”
ospite presso la Casa di riposo Balduzzi.
Agli auguri dei parenti si è unito il Sindaco
Pierangelo Luise, il personale della struttura
e tutti gli anziani ospiti.
Conferenza per don Bruno,
a dieci anni dalla morte
nella giornata di lunedì, tre interessanti
Per iniziativa della Curia di Tortona, nel provisite guidate per il paese.
Sempre il lunedì, in occasione della pri- gramma Chiese aperte, fra le sei più interma visita guidata, inaugurazione del Mo- essanti del Tortonese, è stata inserita la
Parrocchiale di Castelnuovo.
numento al gualdo.
Domenica 1 giugno il canovaccio è quello Di conseguenza Venerdì 16 maggio,
consueto della festa di San Desiderio con ore 21, nella Parrocchiale Conferenza di
la Santa Messa, il cambio della bandiera Antonello Brunetti sul tema: L’avvio dei lavori
sulla torre, gli sbandieratori, il mercato e di restauri con don Bruno Bottallo; le opere
il corteggio storico.
lapidee e gli affreschi nella Parrocchiale di
Durante la giornata alcune iniziative per i Castelnuovo.
più piccoli. Lunedì in piazza i banchi storici, la compagnia
dei Madonnari e i Il 2 giugno verrà inaugurato il monumento al gualdo
laboratori di gessetto per i ragazzi
delle scuole.
Alla sera la seconda
edizione del Certamen Musicorum
nel quale si esibiranno tre gruppi di
musici, intervallati
da scenette comiche, drammatiche
e performance di
giullari e mangiafuoco.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
Ambiente
Animali
L’assessore della Lombardia
non sapeva della centrale di Casei
Iolanda Nanni, consigliera regionale M5S, ha presentato una
interrogazione sul caso della “riconversione” dello zuccherificio
L
a Comunità europea ha avviato una non risulta conveniente per il nostro
procedura di infrazione nei confron- territorio. Infatti il progetto è di dubbia
ti dell’Italia per il fatto che non si fa opportunità. Non solo non ne ravvisa
nulla per abbattere il livello di polveri sot- particolari benefici per il nostro tertili in Piemonte e in Lombardia. Tutti bla- ritorio ma non vede come l’area di Casei
terano con il “Basta alle cementificazioni” Gerola possa essere considerata idonea ad
e ogni giorno terreno fertile per una su- un impianto di questo genere, anche per
perficie equivalente a 400 campi di calcio le difficoltà materiali nel reperimento del(dichiarazione della Coldiretti nazionale) la materia prima (legname e sorgo) per la
viene coperto di cemento e asfalto.
quale occorrerebbe consumare migliaia di
La cosiddetta riconversione dello zucche- ettari di terreno.
rificio di Casei (su terreno agricolo) è la “È chiaro – aggiunge la Nanni – che qui
dimostrazione della pochezza di vedute di si va a stravolgere completamente la
chi gestisce la politica e l’economia.
vocazione agricola di un territorio
Mentre ruspe e camion stravolgono l’area senza porre in atto uno sviluppo sostenidi confine fra Casei e Castelnuovo appren- bile che avrebbe creato nuove opportunidiamo un fatto disorientante.
tà per il tessuto occupazionale, rispetto
La Consigliera regionale M5S Iolanda per l’ambiente e per i prodotti agriNanni ha presentato in
coli che costituiscono,
Commissione Agricoltura RICHIESTA INCONTRO anche in vista di EXPO
della Regione Lombardia Il comune di Castelnuovo 2015, la tipicità dei nostri
un’interrogazione diret- ha contattato gli altri territori.
ta all’Assessore regionale Comuni della zona per Il M5S ha evidenziato
Fava (Lega) per fare chia- chiedere un incontro all’Assessore sia il rirezza sul caso della ricon- urgente con l’assessore schio di peggioraversione dell’ex-zuc- regionale Gianni Fava.
mento della qualità
cherificio di Casei Gedell’aria (per il quale la
rola in centrale a biomasse.
Provincia di Pavia ha già un triste record
L’Assessore alle politiche agrarie Gianni a livello regionale), sia il fatto che la proFava ha evidenziato che, grazie alla in- vincia di Pavia già sovraproduce enerterrogazione, ne è venuto a conoscenza gia, sia la mancata convenienza per
per la prima volta, e di conseguenza ha gli aspetti occupazionali (75 milioni di
attenzionato il caso dell’ex-zuccherificio euro per una quindicina di posti e sicuro
di Casei Gerola in quanto sino ad oggi né indebolimento di immagine per l’agricolil soggetto promotore del progetto tura locale).
di riconversione in centrale a sorgo, né Basti ricordare il caso del Comune di Bongli enti territoriali interessati han- deno che ha convertito l’ex zuccherificio
no ritenuto di segnalare all’assessorato le in un pastificio che, a parità di spesa, ha
eventuali criticità relative alla sua realiz- creato decine di posti di lavoro e dato opzazione e messa in funzione sul territorio. portunità rilevanti alle produzioni agricoSecondo l’Assessore la riconversione le del territorio.
28 aprile: sono iniziati i lavori per la centrale...
o meglio per la palude popolata da pavoncelle,
cavalieri d’Italia, garzette e aironi guardabuoi.
Il parrocchetto assiste
i bimbi a scuola
Nel primo numero del Giornale del Comune,
all’inizio del 2013, abbiamo dato notizia di un
parrocchetto del collare (Psittacula krameri)
che si aggirava, in compagnia di una tortora,
nella zona sud-ovest di Castelnuovo.
Questo chiassoso e appariscente pappagallo si è ormai fatto registrare all’Anagrafe
del Comune e risiede in permanenza a Castelnuovo. Ha superato due inverni anche
grazie ad almeno cinque famiglie che gli
forniscono cibo (semi di girasole) in posatoi
collocati in cortile. Una di queste famiglie,
Zeme di via Carlo De Berris, ci ha passato
questa bellissima fotografia. Da alcuni mesi il
parrocchetto Padlé ha scelto come appollo
notturno la piazza delle Rimembranze ove
si rifugia in una delle tante cavità dei tigli e
spesso assiste all’ingresso dei bambini a
scuola. Condivide luoghi, cibo e abitudini
con le tortore e infatti il nostro amico, essendo solo, affianca una tortora (sempre la
stessa?) e un mese fa, proprio di fronte alla
casa di Mario Sacco nella strada del bosco,
stava per ore su un filo elettrico a proteggere
la tortora che covava le uova su un semplice
nido costruito al punto di incrocio di quel filo
con un altro cavo elettrico.
Ormai fa parte del paesaggio e chi è attento
a ciò che avviene intorno a lui sa riconoscerlo
perfettamente dalla sua livrea verde e dal
becco rosso, dal suo caratteristico stridio e
dal suo svolazzare da una antenna all’altra al
seguito di una tortora.
Attenzione a non confonderlo con i gruccioni,
ugualmente coloratissimi, ma dalle abitudini
diversissime, con nidi in cavità scavate sulle
piarde di Scrivia, migratori (rientrano per
quattro mesi dal Sudafrica e il loro primo
gruc-gruc si è sentito il 24 aprile), golosissimi
di vespe, api e altri insetti.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
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Bassa Valle Scrivia Inizia il viaggio sull’Amministrazione nei paesi del territorio
I dieci anni del governo di
Alzano Scrivia entrato nell’Unione
Dal gonfalone al municipio passando per il nuovo edificio adibito
ai servizi comunali. L’avanzo certificato di 100 mila euro
I
dieci anni di amministrazione guidata da Pierangelo Cisi iniziano da una
piccola rivoluzione, l’apertura degli
uffici comunali al pubblico: da sei a
28 ore settimanali, dal lunedì al sabato.
Era il 2003 quando, per favorire l’aggregazione, fu ripristinata la sagra mercato
del fagiolo, uno dei prodotti tipici del
piccolo comune della Bassa Valle Scrivia. L’anno successivo, a proposito di lavori pubblici, venne rifatta la rete fognaria in via Balduzzi e relativo ripristino
manto stradale per una spesa totale di
47 mila euro di cui 35 mila a carico della Regione Piemonte. Una particolarità:
il Comune è sprovvisto di Gonfalone e
Stemma araldico.
Detto fatto, viene adottato nel 2006 e
nello stesso anno intitolata la piazza a
Papa Giovanni Paolo II alla presenza del
Console Generale di Polonia. Si avvia la
raccolta differenziata il cui passaggio
porterà alla significativa diminuzione
dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati che passano dal 30 per cento a punte di oltre il 70.
Si interviene sul Palazzo comunale rifacendo il tetto e sostituendo gli infissi
grazie alla capacità di attrarre un contributo di 100 mila euro interamente a
carico dello Stato.
Anche il cimitero viene abbellito: posa
di autobloccanti sui vialetti interni con
una spesa di 55 mila euro di cui 30 mila
a carico della Regione Piemonte. A questi si aggiungerà la sistemazione della
chiesetta e dei loculi per altri 50 mila
euro anch’essi finanziati con un pronto
intervento.
Per la sicurezza vengono installati rilevatori di velocità con un contributo
provinciale e tre videocamere. La riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione nell’intero territorio
comunale mediante la sostituzione dei
corpi illuminanti con apparecchiature a
tecnologia LED che, oltre a migliorare
l’illuminazione notturna, permettono
un risparmio di circa il 40% sui costi
dell’energia elettrica e abbattono l’immissione in atmosfera di CO2.
Nell’anno successivo la manutenzione
straordinaria al fabbricato di via Megardi da adibire ad archivio comunale,
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deposito attrezzi, automezzi e sede della Protezione Civile. Il costo: centomila
euro. A carico del Comune diecimila,
mentre la Regione Piemonte stanzia la
cifra di ben 90 mila euro. E poi l’installazione della nuova fontana pubblica
per la distribuzione di acqua filtrata, refrigerata naturale e frizzante.
Due le decisioni importanti prese nel
2013: scioglimento dell’Unione dei Comuni di Molino dei Torti ed Alzano Scrivia e mantenimento della TARSU quale
tassa per lo smaltimento dei rifiuti con
conseguente mantenimento dell’imponibile al minimo tassabile.
La decisione di sciogliere l’Unione con
Molino Dei Torti è maturata per un duplice motivo, in primo luogo le normative nazionali e regionali che impongono
ai piccoli comuni di convenzionarsi o
unirsi per tutti i servizi, con altri Enti
per il raggiungimento di un bacino di
almeno 5.000 abitanti e per l’elevato
contributo che Alzano doveva all’Unione stessa.
Le possibili soluzioni erano di convenzionarsi con altri comuni o creare un’Unione dei Comuni con Castelnuovo Scrivia e Guazzora.
La scelta, logica per contiguità territoriale e gli ottimi rapporti di collaborazione già esistenti con i suddetti comuni,
ha fatto si che il Consiglio Comunale di
Alzano optasse per questa seconda possibilità.
Nel suo ultimo atto l’assemblea ha approvato il bilancio 2013 che evidenzia
un avanzo di 100 mila euro.
I paesi che rinnovano i consigli comunali
Sono tre i paesi della Bassa Valle Scrivia che nel penultimo week end di maggio rinnoveranno i loro consigli comunali per la scadenza naturale del mandato. Alzano Scrivia, Guazzora e Sale. Nuovi candidati sindaci per quanto riguarda Alzano e Sale, proposta di rinnovo del mandato per Guazzora. Abbiamo
letto i programmi elettorali di ogni candidato. Naturalmente nella posizione terza di questa testata vi presentiamo i nomi degli aspiranti primi cittadini senza
analizzare compiutamente quali sono le loro idee anche perché bisognerebbe conoscere puntualmente le esigenze di ogni paese. Abbiamo però cercato
tra i programmi ciò che dovrebbe unire i comuni con un occhio rivolto al futuro, ossia all’unione dei servizi, alla gestione associata, al convenzionamento.
Vediamo che cosa propongono.
ALZANO SCRIVIA. Lista nr. 1 candidato sindaco GUAGNINI Adolfo, Lista civica per Alzano Scrivia. Si legge “Piena collaborazione con i comuni di
Castelnuovo Scrivia e Guazzora facenti parte dell’Unione dei comuni della Bassa Valle Scrivia per armonizzare i servizi ai cittadini, inclusa la scuola pubblica, con risparmi sui costi di gestione”. Lista nr. 2 candidato sindaco CALDIROLA Piero, Lista Un futuro per Alzano. Nessun accenno ad Unioni, servizi
associati, convenzioni.
GUAZZORA. Lista nr. 1 candidato sindaco DAMASCHI Marco, Lista “Per una nuova Guazzora solidarietà e partecipazione”. Si propone la “prosecuzione, implementazione e potenziamento in forme aggregative con altri Comuni della zona attraverso lo strumento dell’Unione dei Comuni, dei Consorzi e
delle Associazioni tra Enti Locali al fine di creare sinergie, migliorare la qualità dei servizi e razionalizzare la spesa”. Lista nr. 2 candidato sindaco CEREDA
Pierino, Lista “Costituzione”. Si legge “Consolidamento dell’Unione dei Comuni della Bassa Valle Scrivia costituita negli scorsi mesi per la gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali (es: Vigili urbani, ufficio tecnico, segretario comunale, protezione civile)”. Segue poi una dissertazione sullo spirito e
sulla necessità di fare sistema con gli altri enti locali. Infine una interessante considerazione “auspicando che questo possa essere solo il primo passo verso
una Unione più ampia che possa comprendere tutti i Comuni della zona”.
SALE. Lista nr. 1 candidato sindaco PISTONE Andrea, Lista “Sale cambia”. “Sale non deve essere isolato, ma puntare a associazioni di comuni che
davvero aiutino i diversi centri coinvolti a potenziare i servizi, sempre però perseguendo una mirata ed efficiente congruità territoriale, evitando che la collaborazione si traduca in un disservizio e in una spesa.” Lista nr. 2 candidato sindaco GOGGI Marco, Lista “Un paese felice-Goggi”. “Potenzieremo ed
amplieremo la Convenzione già attivata tra i Comuni di Sale, Pontecurone, Alluvioni Cambiò, Piovera e Carbonara Scrivia. Lo scopo è duplice: proseguire nel
contenimento della spesa, riqualificando il personale interno ed affidandogli i servizi oggi appaltati; conseguire ulteriori ricavi “vendendo” servizi e professionalità ad altre pubbliche amministrazioni. Ciò consentirà un maggior peso territoriale nell’ambito dell’intervento decisionale in Consorzi e società partecipate
dal Comune”.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
Molino dei Torti
Dopo la conferenza dei servizi
Irweg: il parere urbanistico vincola
l’ampliamento della discarica
C
olpo di scena in Conferenza dei Servizi, ad Alessandria: il comune di Molino
vincola l’ampliamento della discarica di rifiuti alla variante del piano regolatore.
Così com’è, non si può fare. E c’è di più: dei 42 codici richiesti ne vengono stralciati 38. Come dire, progetto praticamente bocciato. Una vera doccia fredda per
i rappresentanti della Irweg, la società che attualmente gestisce la discarica e ne
ha proposto il suo ampliamento. Pensando infatti che solo il nostro comune, Casei
Gerola, Guazzora e il Parco del Po avrebbero fatto opposizione alla loro richiesta
non si aspettavano che l’amministrazione comunale di Molino avrebbe snocciolato, con tanto di delibera una serie di prescrizioni e di vincoli davvero puntuali e
altrettanto limitative. La Provincia di Alessandria ha ribadito che vanno rivisti i limiti
del franco di falda (in questi giorni è visibile a tutti un lago d’acqua nella zona in
questione), ha posto un vincolo sull’altezza del cumulo che non può superare i 3,20
metri proponendo di riaggiornare la seduta. Nel frattempo la svolta decisiva per
opera dell’Amministrazione comunale è avvenuta anche a seguito di un opuscolo
distribuito a tutte le famiglie da parte della Irweg che prendemmo a pretesto per
farci la prima pagina di questa testata sottolineando la mancanza di chiarezza sul
punto più importante, ossia l’elencazione dei codici dei rifiuti. Da sottolineare l’azione del Comitato costituitosi in Molino che ha raccolto più di 600 firme e contribuito
a stimolare il dibattito, spesso aspro, tra la stessa popolazione. Ma il risultato finale
nella proposta formulata dal Comune oltre ad essere equilibrato è il meglio che ci
si poteva aspettare nel senso che viene rispettato l’indirizzo originario del luogo e
stoppato un lungo elenco di codici di rifiuti, alcuni dei quali davvero pericolosi.
Il Gruppo Ambiente in gita a Trieste
R
iuscita la tre giorni organizzata dal Gruppo Ambiente in occasione del ponte del 25 aprile. Si parte
di buon mattino con le visite guidate dei castelli di Miramare e di Duino, la “Passeggiata Rilke” un
percorso naturalistico con una straordinaria visuale (da alcune terrazze naturali) a picco sul mare del
golfo di Trieste, e al termine un tour in autobus per un primo approccio alla città e dintorni.
Il giorno successivo il trasferimento in Slovenia per la visitare le “Grotte di San Canziano” quindi rientro
a Trieste per la visita più approfondita (ed ecologica) della città partendo dalla chiesa Cattedrale di San
Giusto con un percorso a piedi in discesa attraversando il magnifico centro storico fino a Piazza Unità
d’Italia, scenografico luogo simbolo di Trieste. Una menzione particolare merita anche la visita della
“Risiera di San Sabba”, museo della memoria dello sterminio nazista degli ebrei.
Infine, la domenica, navigazione in laguna a bordo di un battello: un’esperienza davvero straordinaria
e salutata anche dal tempo che è stato clemente con i nostri vacanzieri.
Al termine della visita dell’oasi naturalistica della laguna di Marano (Riserva naturale Regionale foci dello Stella) effettuata a bordo di un battello: 6 ore di navigazione immersi nella
natura, meravigliosa conclusione di una bellissima gita.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
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Sportivamente / di Carluccio Torti
La storia dei club di tifosi
con l’austerity e poca tivù
Lo Juventus club, un sodalizio che ancora oggi richiama numerosi
appassionati e sostenitori nell’anno in cui lo scudetto è vinto
A
ndiamo indietro, molto indietro
nel tempo: correvano i mitici “anni
60”, tornava il benessere dopo un
lungo periodo di privazioni e nella
gente rispuntava il desiderio di vacanza e di
svaghi.
Per la maggioranza della popolazione maschile il boom del calcio ha rappresentato
l’hobby preferito.
Lo spettacolo calcistico vissuto indirettamente, non come oggi ostaggio delle TV, era
limitato agli spezzoni serali della “Domenica
Sportiva” firmata dal mitico Tito Stagno e a
“Tutto il calcio minuto per minuto” trasmissione radiofonica dei vari Carosio, Martellini, Ameri, Ciotti e tanti altri talenti.
Per contro, assistere direttamente alle partite nei vari stadi italiani era abbastanza problematico per i lunghi e costosi spostamenti,
dovendo la maggior parte dei tifosi servirsi
dei mezzi pubblici all’epoca certamente non
così diffusi. Fu soprattutto per questo motivo che venne coltivata l’idea dell’associazio-
nismo tra sodali: nacquero di lì a poco i vari
“Club”.
Anche a Castelnuovo, con tanto di statuto,
il sei settembre del 1965 venne fondato lo
Juventus Club che contava e conta tuttora il maggior numero di associati. La sede
fu individuata nei locali del “Bar Sport” di
Emilio Valdata (ex calciatore): fu proprio
lui ad intuire l’importanza del progetto e
mise a disposizione una stanza che divenne
la sede del Club. I padri fondatori, fra un
tripudio di vessilli bianconeri, elessero il
primo presidente della storia castelnovese:
Sergio Colombi tifosissimo bianconero successivamente coadiuvato nella gestione da
un Direttivo formato da Ugo Dax, Angelo
Giglio, Augusto Curone, Ercole Sottotetti,
Felice Soldini e chi scrive.
Si organizzarono quindi le prime trasferte, coloratissime e rumorose: intere famiglie erano coinvolte, perché allora il clima
agonistico e di riflesso il tifo di parte erano
certo sentiti, ma tutto si riconduceva a cori,
A sinistra:
L’inaugurazione della sede
il 6 settembre 1965 presso
il Bar Sport (Vadata), alla
presenza di dirigenti juventini e delle autorità locali.
La cena del “sorpasso”
sull’Inter (maggio 1967).
In primo piano la torta biscione, che sarà divorata
dai tifosi bianconeri.
A destra:
Visita dei rappresentanti
del Club a un “ritiro” della
Juve (dicembre ‘67).
Giocatori e allenatore
gradiscono l’inusuale
omaggio di alcuni
sedani castelnovesi, che
ritemprano il fisico e lo spirito. In primo piano, a sinistra,
una “promessa” bianconera,
il nostro Ezio Beltrame.
Una visita di giocatori della
Juve al Club: nella foto, il
bell’Antonio Cabrini con
fidanzata e i dirigenti del Club
Gaudio Antonio, Giani Ugo,
Sottotetti Vittorio (1979).
In alto:
Lo striscione del Club
sugli spalti del vecchio stadio
Comunale.
6
battute e sfottò, a seconda dell’andamento
delle varie partite e quindi della posizione
in classifica. Memorabile, a proposito, il 1°
giugno del 67, ultima di campionato, che
vide il sorpasso della Juventus sull’Inter,
che cadeva imprevedibilmente nella “fatal
Mantova”: era la rivincita dei meno forti,
guidati da tal Heriberto Herrera, verso la
corazzata nerazzurra, che dominava a quel
tempo con le magie del mago, anche lui
Herrera, il famosissimo Helenio. Ai fragorosi festeggiamenti (sul campo a Torino e per le vie del paese) per l’inaspettata
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
vittoria, segui una celebre cena nei saloni
del Castello e, alla presenza delle autorità
locali, il decano dei tifosi – Mario Acerbi – mozzò la testa al biscione nerazzurro, rappresentato da una gustosa torta a
tema. Lo striscione del Club castelnovese
venne quindi esposto in numerosi stadi
europei ed italiani (Atene, Monaco di Baviera, Roma, Bruxelles, Basilea, ecc.) per
sostenere la squadra e anche segnare l’immagine di un sodalizio ben affiatato, naturalmente con alterne fortune, ma con fede
incrollabile.
I dirigenti del Club, oltre all’attività sportiva, si prodigarono per favorire l’aggregazione dei simpatizzanti bianconeri organizzando gare e varie manifestazioni che
culminarono con l’indimenticabile serata
danzante alla “Sala Ponte”: più di mille
persone applaudirono l’ospite, Sergio En-
drigo, e ci fu anche il tempo per eleggere
la miss, Laura Bensi. Il Club si adoperò
inoltre a livello locale per far rinascere la
Castelnovese e furono proprio le stesse
persone, a partire dal presidente Colombi,
a rimetterla in piedi.
Passano gli anni, si arriva al 1973, quando
avvenne un radicale ristrutturazione a seguito di un periodo di transizione e di affievolimento.
Due i fattori che fecero rifiorire gli entusiasmi: la stagione sportiva in corso che vide
vincere il Campionato e approdare alle finali di Coppa dei Campioni a Belgrado e di
Coppa Italia a Roma, e la famigerata austerity imposta dal Governo con le domeniche a piedi, esclusi, naturalmente i mezzi
pubblici. Così le richieste per assistere alle
partite con il Club fioccarono, interessando
i tifosi anche degli altri paesi.
Venne rinnovato il direttivo con un cambio generazionale: il dr. Lorenzo Piccinini presidente, Gianteresio Fezia (allora
direttore didattico) ed Ercole Sottotetti
vice presidenti, Antonio Gaudio, Romano
Simaz, Mario Acerbi, Franco La Greca,
Angelo Balduzzi e Giuseppe Balduzzi componenti del direttivo. Fu scelta una nuova
sede, l’allora Bar Europa in piazza e l’8
settembre del 73 prese vita il nuovo Club
bianconero con l’aggiunta di un’intitolazione – Silvio Longobucco – calciatore
bianconero conterraneo di molti tifosi ora
residenti a Castelnuovo. Si usarono quindi tecniche e formule più moderne per la
gestione delle trasferte (ad esempio il tandem abbonamento-viaggio in pulman) e le
presenze alle riunioni furono più assidue.
Anche la reperibilità dei biglietti, punto di
forza del Club, fu garantita sia per le gare
di Campionato sia per quelle di Coppa. In
più qualche “divo” bianconero fece visita al
nostro paese.
Da allora, l’efficienza e la gestione del Club
ne hanno garantito la notorietà anche nei
paesi del circondario. Tanti sono coloro
che si sono avvicendati nel gruppo dirigente ma il deux ex machina, ossia l’elemento insostituibile che garantisce il perfetto
funzionamento del sodalizio, è il segretario
Vittorio Sottotetti. Intorno a lui Gaudio
Antonio, Diego e P. Mauro Rapetti con altri
tifosi prosegue il Club bianconero segnando la storia nel nostro paese.
Ed ora, in attesa dei grandiosi festeggiamenti per il trentesimo (e rotti, aggiungo)
scudetto dei ‘gobbi’, con buona pace di tutti gli ‘anti’, auguriamo lunga vita e tante
nuove soddisfazioni al Club castelnovese.
Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia
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Persone Incontri / di Elda Lanza
I pensionati
volontari
Q
uando un’intervista inizia con ‘Non
faccia il mio nome’, comincia male. Io
un responsabile di quello che scrivo lo devo
avere. E questa volta è toccato a Giuseppe
Carbonato, non perché sia il migliore, ma
perché lo conosco e gli altri no.
Ma sono tanti. Lui è il portavoce. Sto parlando
di AUSER, un’autogestione di servizi per
il volontariato e promozione sociale tesa a
valorizzare gli anziani e far crescere il loro ruolo
nella società. Oggi si va in pensione presto
e si vive più a lungo, quindi c’è molto spazio
per loro, e che ci sia stata un’idea per renderli
socialmente utili, mi sembra una cosa giusta e
bella da sapere.
Il nostro comune, ancora con Tagliani sindaco,
ha istituito un servizio straordinario che molti
conoscono: io scrivo per gli altri, per quelli che
potrebbero averne bisogno e non sanno che
esiste o non osano pensando che forse non
tocca a loro. In emergenza o periodicamente,
tocca a tutti coloro che non hanno una macchina
o che non sono in grado di guidarla ma che
hanno necessità di raggiungere un ospedale,
sia con urgenza sia per cure periodiche. Di
fronte a una necessità, l’AUSER gratuitamente
mette a disposizione una macchina con autista
per raggiungere gli ospedali in zona, ma anche
eccezionalmente a Ovada, Milano… basta
chiedere.
Questa organizzazione, che fa bene ai pensionati
che vogliono impegnarsi oltre che con i nipotini
da accompagnare all’asilo anche per cose più
importanti e altrettanto utili alla comunità, risale
al 2009. Nata da un’idea venuta a qualcuno (non
faccia nomi): che soltanto nel 2013 ha sommato
un totale di 11.400 chilometri di trasporto sociale
a costo zero.
Poiché una notizia è utile se serve, ecco i numeri
telefonici per chi ancora non conoscesse
l’AUSER: 0131.826125 oppure 0131.856153.
Per ogni emergenza, che non sia clinica, perché
loro si definiscono, scherzando, similtassisti.
Ed è quello che fanno. Ma anche i vigili davanti
alla scuola. Anche gli accompagnatori negli
Scuolabus. Ma anche i curatori del nostro
verde cittadino. Anche altro. Tutti pensionati
utili ai quali va, sincero, il nostro GRAZIE.
Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo Scrivia
ORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
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Altri tempi / di Antonello Brunetti
Un secolo fa: le elezioni del luglio 1914
La Destra di Lazzaro Ricci batte la Sinistra di Oreste Ferrari 965 a 660
L’
Amministrazione di sinistra che aveva visto come
sindaci Lazzaro Pacchiarotti e poi il dott. Oreste Ferrari
(16)
perde le elezioni contro la lista liberal-democratica
che vedrà come sindaco, sino al 1919, l’ing. Lazzaro Ricci (17), già
sindaco nel periodo 1905-1910. La sinistra ritornerà al potere
nel 1920 per un breve periodo. Nel 1920 sarà sinistra pura,
composta da socialisti e poi dagli aderenti al nuovo partito
comunista. Tutti operai, artigiani, contadini, rappresentati dal
falegname Natale Beltrami; di scarsa preparazione scolastica,
ma dotati di passione e intelligenza. Sinistra pura tanto che il
simbolo castelnovese del socialismo borghese, Oreste Ferrari,
passerà a guidare la lista dei fascisti.
Torniamo alle elezioni del 1914.
Il Consiglio decade a luglio e così anche la Giunta guidata dal
sindaco Oreste Ferrari.
------------------------------------La lista degli scrutatori nelle quattro sezioni è composta da 16
persone: Anselmo Tagliacarne, cav. Costanzo Bertetti, Alberto
Palenzona detto Cesare viceparroco (il quale ovviamente
rinuncerà all’incarico), Mario Simonelli, Gabriele Straneo
banchiere, Marcello Rossi, Roberto Richembach filandiere,
Giovanni Peroncini, Giuseppe Giani, Andrea Defilippi,
Giovanni Beltrami negozio tessuti, Angelo Brunetti fabbro,
Agostino Costa, Igino Torti, Giacomo Ferretti macchinista
tramvia, Luigi Valdata capomastro.
Le elezioni vedono vincente con 965 voti la lista liberal
democratica precedentemente in minoranza.
La lista socialista, con a capo il dott. Oreste Ferrari, ottiene
300 voti in meno, ossia 660.
Il maggior numero di preferenze tocca al principe Giulio
Centurione, seguito dall’industriale Berutti Pietro, dal dott.
Ferrari Paolino, da Bertetti cav. Costanzo, dal banchiere
Straneo cav. Gabriele, Vittorio Negrone marchese, Giuseppe
De Angelis proprietario, ecc. Il futuro sindaco, Lazzaro
Ricci, si piazza solo quattordicesimo. A fare opposizione, i
primi quattro della lista perdente: Oreste Ferrari, Lazzaro
Pacchiarotti, Ottorino Grillo e Matteo Guagnini.
- Continua -
Note
(16) - Oreste Ferrari (1867-1930) si
era laureato con il famoso prof. Golgi
all’Università di Pavia. Era assai stimato
per le sue capacità mediche e la sua
disponibilità.
A causa della modesta statura era
soprannominato U duturé.
Aveva fatto costruire la sua bella villa
liberty appena fuori Castelnuovo (ora casa
Renata Giglio). Celibe, suo fratello era
un generale degli alpini. Lasciò la casa al
nipote Bordonaro. Sindaco dal 1912 al 1914.
Nella sua prima fase ha tendenze socialiste
e collabora con Pacchiarotti, poi pian piano
si sposta sempre più verso destra sino ad
aderire al fascismo.
La villetta liberty di Ferrari, ora casa Giglio-Barzega.
(17) - L’ing. Lazzaro Ricci era un personaggio introverso, solitario e duro. Osteggiato dai socialisti ma anche dalla Gàtala (la scapigliatura
borghese). Figlio di Francesco, che era stato sindaco nel periodo 1875-79, possedeva la cascina Malpensata, terreni vari e l’intero isolato fra le
vie Fornasari e Marguati. Negoziava nel concime, gestì la prima macchina
da battere il grano (a due ruote).
Su di lui due cenni curiosi.
Nella sua casa era nascosto un tesoro in
una nicchia ben architettata e realizzata dal
muratore Natale Besuzzi che aveva giurato
di mantenere il silenzio più assoluto.
Quando Nanda Gobba e Ugo Ojetti il
giornalista letterato più famoso dell’epoca
salirono le scale del Municipio per il rito
civile, con relativa firma utilizzando la
classica penna d’oro, li trattò con estrema
freddezza e non strinse neppure loro la
mano: chissà perché!
Sindaco sempre presente, scrupoloso ed
La casa Ricci, ora Vignoli e Arona, nell’angolo fra via Tortona
esigente, amministrò Castelnuovo nei
e via Fornasari.
periodi 1905-10 e poi 1914-1919.
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IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Maggio 2014
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