Introduzione
“Si pensi, ad esempio, a quanto potrebbe restituire, in materia di formazione delle comunità coloniali italiane oltremare,
la conoscenza delle attività degli studi fotografici in loco, dei quali oggi a malapena conosciamo il nome”, Alberto
Angrisani Immagini dalla guerra di Libia. Album africano a cura di Nicola Labanca e Luigi Tomassini, Manduria, Piero
Lacaita, 1997, p. 48.
Nota sulle liste e i loro limiti
Limiti dell’approccio legislativo: le licenze, opure le liste dei fotografi, sono sempre legate ad un esercizio sedentario
della professione. Tipicamente un annuario o una guida commerciale fornica il nome del professionista e l’indirizzo
dello studio. Questo approccio è sicuramente soddisfacente ma non è esaustivo. Non tutti i fotografi in Eritrea avevano
un negozio. Caso particolarmente vero per i fotografi eritrei che non potevano trovare i capitali necessari per un grosso
investimento come quello dell’apertura di uno studio dovevano optare per delle soluzioni più flessibili, come l’attività di
fotografi ambulanti, che praticavano ma sotto il nome di altre persone o che non venivano censiti dagli strumenti
tradizionali.
Che questa situazione fosse presente in Eritrea ci è testimoniato dall’esistenza della categoria “Fotoambulanti” della
“Rilevazione degli esercizi a carattere artigiano. Elenco delle attività artigiane”, comparsa sul Bollettino Economico
dell’Eritrea, a. XII, n. 96, 31 ottobre 1939, p. 387, accanto alla categoria fotoceramisti, fotografi (escluse le aziende che
hanno attrezzature meccanica, macchine rotative per la stampa del fototipo), fotoincisori.
Annarratone,
citato da Andrea Greco1.
Baratti, Aldo
Biografia
1922: Il fotografo di Ivrea fu premiato con medaglia d’oro all’esposizione generale di Torino del 1898. Egli dovette
intrattenere anche qualche rapporto con la famiglia reale italiana, infatti il ministro degli esteri Malvano scriveva al
governatore Martini il 22 giugno 1900, per trasmettergli una lettera ed un dono che il conte di Torino inviava al Naretti
“come ricordo per le cortesie usategli durante la sua permanenza in colonia” 50 [50: ASMAI, POA, pacco N2, fasc.
Luigi Naretti, copia di lettera]. Egli morì in Eritrea nel 1922 e il governo della Colonia contattò la vedova per acquistare
il suo archivio di lastre, stimato in numero di circa 500, che fu valutato in lire 3.400 dal tribunale, ma la vedova preferì
vendere tutta la collezione a Baratti 51 [51: ASMAI, Archivio Eritrea, pacco 909, fasc. 639, che contiene un foglio di
minuta che reca l’intestazione Direzione affari civili e politici, sono sono queste notizie scritte in due appunti diversi,
l’uno ad inchiostro nero e l’altro ad inchiostro rosso]”, Luigi Goglia “Africa, colonialismo, fotografia: il caso italiano
(1885-1940)”, Fonti e problemi della politica coloniale italiana : atti del Convegno, Taormina-Messina, 23-29 ottobre
1989, Roma, 1996, pp. 827-829.
1928: Alcune sue foto vengono pubblicate nel testo: Prime letture tigrigna.-Qadamaje masehafe nebabe,
Asmara, Missione Evangelica, 1928.
1931: 1931: “n. di iscrizione 43; ditta o ragione sociale: individiduale; nome e cognome: Baratti Aldo; oggetto del
commercio o dell’industria: Studio fotografico e commercio in articoli fotografici; sede e succursali: Asmara”2.
1931: “Premiata foto Baratti, Asmara – Massaua. Rappresentante esclusiva depositaria della casa M. Cappelli di
Milano. Lastre – pellicole – carte. Fotografie artistiche e commerciali nere e colorate. Riproduzioni e ingrandimenti.
Laboratorio per stampe e sviluppi per dilettanti con perfetto macchinario moderno. Ricco assortimento di materiale
fotografico di 1° ordine. Vedute – usi – costumi e tipi della Colonia in qualsiasi formato. Montature inglesi e pittura ad
acquarello e olio”.
“ma i messaggi che lo tempestavano non riguardavano soltanto la sfera della politica, includevano anche quella del
sesso. C’era un furbo tipografo di Asmara, un certo Baratti, che aveva avuto la pensata geniale di stampare alcune serie
di cartoline che riproducevano alcune “veneri nere”, giovanissime ragazze arabe e bilene, baria e cunama. Le foto erano
in bianco e nero e per l’epoca erano terribilmente audaci perchè offrivano la più stupefacente collezione di seni turgidi,
1
Andrea Greco “Nell’Affrica italiana”. Di due album fotografici donati a Ferdinando Martini dalla Colonia Eritrea”, in
AFT, nr. 9, 1989, p. 66.
2
Ufficio Eritreo dell’Economia, Registro delle ditte, “1° elenco delle ditte residenti nel territorio dello Hamasien
(euorpei e assimilati)”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. III, n. 33-34, marzo-aprile 1931, pp. 1177-1186.
di pose ardite e di sguardi provocanti. Destinate originariamente alle truppe del corpo di spedizione, le cartoline
avevano conosciuto una larga diffusione anche in Italia, il che probabilmente aveva incrementato il numero di volontari
per l’Aoi. Ricordando queste cartoline e il successo della popolarissima canzone Faccetta nera, un acuto osservatore
come Ennio Flaiano avrebbe scritto nel suo diario: “Influenza delle conzonette sull’arruolamento coloniale. Alla base di
ogni espansione, il desiderio sessuale”3
Baratti, Guido
1931: “n. di iscrizione 104; ditta o ragione sociale: individiduale; nome e cognome: Baratti Guido; oggetto del
commercio o dell’industria: Cinema “Dante”; sede e succursali: Asmara”4.
Baroni, E. M.
“Dalle immagini del fondo Bacci, i nomi dei fotografi che ricorrono maggiormente sono: Giorgio Boccacci, il capitano
D. Aichelburg, A. Giannini, Pier U. Kilindi, E.M. Baroni e i fratelli Kahn”5.
Beltrami
Nell’articolo di Palazzo, L. “La stazione sismica d’Asmara”, Bollettino della Società Sismologica Italiana, Vol.
XVII, fasc. 3-4, 1913.
Esiste anche in estratto: Modena, Società Tipografica Modenese, 1913, 20 p.
Compaiono due foto dell’interno della stazione sismica di Asmara. le foto degli interni non sono mai facili, comunque la
responsabilità del lavoro è attribuite a “Fot. Beltrami”. Che sia la Beltrami che acquistò la produzione Comini?
L’opuscolo è della fine del 1913.
Due cartoline stampate da P. Beltrami ma eseguite da A. Comini sono conservate presso il fondo cartoline della
Biblioteca Nazionale Braidense. Voce Cheren e Ghinda: vedi Comini, fondi.
Biblioteca Forteguerriana, Pistoia, un album: “Nel 1921, per l’ottantesimo compleanno, le autorità civili e militari della
Colonia Eritrea fecero pervenire a Ferdinando Martini, ormai in ritiro a Monsumanno dove possedeva una villa, un ricco
album fotografico che nella dedica portava scritto “La Colonia Eritrea - che Ferdinando Martini magistralmente diresse
e sapientemente governò oggi fiorente nei sicuri confini da lui tracciati memore e grata cogli auguri migliori 28 luglio
1921”. L’album composto di 110 carte con 129 fotografie di cui tre grandi panoramiche è oggi conservato nella
biblioteca Forteguerriana di Pistoia e fa parte del Fondo Martini. Le fotografie tutte del periodo 1912-1920, in buona
parte firmate Feltrami/Asmara, riguardano i lavori edili, stradali, civili in genere realizzati in colonia”6.
Presso la Collezione Faitlovich esiste una serie di cartoline con i seguenti numeri di serie 1-8592 – 1-8737 “Fotografia
Comini – Esclusività P. Feltrami – Asmara”. La serie ovviamente non è completa, ma presta molta attenzione alle
personalità locali. Testimonia anche come Comini viaggiò in Tigrè.
1-8592 Negadras UOrchè (Gondar)
1-8594 Il mercato di Gondar
Sempre nella stressa collezione abbiamo un’altra serie di cartoline di Comini uscite per P. Beltrami. Si distinguono dalle
precedenti per un differente numero di serie che è a due sole cifre, quando compare, molte cartoline, infatti, non
riportano il numero di serie.
“Fotografia Comini – P. Beltrami – Uff. Rev. Stampa – Milano 3.12.1917 n. 2810.
Sempre presso la Faitlovicht collection c’è un foglio che doveva raccogliere 24 cartoline. Si legge:
“Cartoleria – Fotografia P. Beltrami Asmara – Colonia Eritrea
Serie 1° di 24 cartoline in fototipia tinta nera
Varie regioni della Colonia Eritrea”.
Raccoglitore Q
Bini, Raffaello Felice
“Commerciante, nato a Prato 10-VII-1913 da antica famiglia di tessitori. In Eritrea dal settembre 1935 come geniere del
reparto cinematografico per l’A.O.I, prese parte ad una colonna che entrò in Gondar poco dopo l’occupazione. Fondò in
3
A. Del Boca, “L’impero”, in I luoghi della memoria. Simboli e miti dell'
Italia unita, a cura di Mario Isneghi, RomaBari, Laterza, 1996, pp. 423-424. la citazione di E. Flaiano è Un bel giorno di libertà, Rizzoli, Milano, 1979.
4
Ufficio Eritreo dell’Economia, Registro delle ditte, “1° elenco delle ditte residenti nel territorio dello Hamasien
(euorpei e assimilati)”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. III, n. 33-34, marzo-aprile 1931, pp. 1177-1186.
5
Guazzini Federica, “Frammenti di realtà coloniale nell’epistolario eritreo di Peleo Bacci”, Studi Piacentini, 28, 2000,
p. 137, n. 76.
6
Andrea Greco “Nell’Affrica italiana”. Di due album fotografici donati a Ferdinando Martini dalla Colonia Eritrea”, in
AFT, nr. 9, 1989, pp. 65-66.
Gondar un negozio di ottica e fotograf. (maggio 1937), in sede propria, editore di fotocartoline della città. Prese parte
alla gu. 1940-45 come geniere fotografo e operat. cinematografico nel settore di Gondar fino alla caduta della città (27XI-1941). In Er. dal dic. 1941, propriet. di negozio di fotograf. in Massaua (ott. 1942) in Asmara dal 1943 (Viale Roma,
21) ed altro (dal 20-X-1949) in Viale Martini 20-22, con serv. d’ottica, fotograf., cinematograf. e radio. Filiale in
Mogadiscio (Via Carletti) dal 1951. Commercio di importazione ed esportazione di materiale d’ottica, fotograf. e
cinematograf. Concessionario esclusivo per l’Er. e la Somalia delle ditte: Ernst Leitz, Wetzlar; Kosmos Photographics
Ltd., Lethchworth, P. Gossen e C. Erlangen; Robot Berning e C., Dusseldorf; Martin - Copeland Company Providence
USA; Distributore della Pye Ltd Radio, Cambridge, Campagne 1935-36; 1940-45. Ind.: Via Martini, 20-22, Asmara;
Via Carletti, Mogadiscio; Via Polesine, 5, Roma”7.
1948: “Foto Bini. Tutti i lavori fotografici. Tecnica, precisione, puntualità. Viale Roma, 15”.
1949: “Foto Bini. Asmara – Viale Roma n. 21. Ottica. Occhiali delle migliori marche mondiali da sole e graduati per
tutte le viste. Tutto per la fotografia”8.
1952: “L’ottico di Asmara. Personale diplomato. Il più attrezzato laboratorio di ottica. Grande assortimento di lenti Carl
Zeiss e delle migliori marche italiane. Occhiali da vista e da sole”9..
1956: “Se avete bisogno di occhiali. Se v’interessa un apparecchio cinematografico. Se volete un apparecchio radio.
Bini è a vostra disposizione. Il magazzino più completo per Cine – Foto – Ottica – Radio. Da Bini troverete il più vasto
assortimento di dischi normali ed in microsolco degli ultimi mesi. Bini. Via Lorenzo Tazas”10
1958: “Bini Raffaello, Cine - Foto - Ottica - Radio - Materiale Elettrico. Viale L. Tazas, 20. Tel. 3237. C.P. 122
Asmara”.
1959: come da11.
Bisogno Angelo
Titolare dello studio “Nuova Fotografia”. Probabilmente anni ’20; una foto del fondo Cinnirella.
Timbro: “Nuova Fotografia Angelo Bisogno Asmara Eritrea”.
20 novembre, 1913: “Ho il pregio d’informarla – con preghiera di darne conoscenza ai suoi amici – che dal 1 Dicembre
p. v. aprirò un Laboratorio Fotografico in Asmara, Via della Regina, proprietà Patroni, con l’insegna
“NUOVA FOTOGRAFIA”
Assumendo l’impegno di eseguire ogni specie di lavoro del genere a prezzi convenientissimi.
Mi è grato anche farLe sapere che mi occuperò esclusivamente di lavori fotografici e posso perciò garantirLa che essi
saranno eseguiti colla massima cura e sollecitudine.
Sicuro di essere onorato di Sue ordinazioni Le porgo i miei anticipati ringrazimenti.
Con tutta stima
Devotissimo
Angelo Bisogno
Asmara li 20 Novembre 1913”12.
Una serie di cartoline con titolazione in inchiostro rosso presso il fondo Faitlovitch:
ADI UGRI – Mascal – Festa abissina. Proprietà esclusiva Angelo Bisogno. Sul retro “Cartolina postale italiana. Colonia
Eritrea. Indirizzo. Corrispondenza. STab. E. Berardi, Milano.
ADI UGRI – ingresso del forte.
ADI UGRI – Ufficio comando e circolo ufficiali
SAGANEITI – Batteria al tiro.
Boccacci, Giorgio
“Dalle immagini del fondo Bacci, i nomi dei fotografi che ricorrono maggiormente sono: Giorgio Boccacci, il capitano
D. Aichelburg, A. Giannini, Pier U. Kilindi, E.M. Baroni e i fratelli Kahn”13.
7
Puglisi, 1952, ad vocem.
C.O.N.I. Club Alpino Italiano Sezione dell’Eritrea, Seconda marcia in montagna a squadre. Monte Bizen. Secondo
raduno escursionistico Nefasit. 10 aprile 1949, spazio pubblicitario.
9
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara, 1952.
10
5° Concorso della Canzone, Asmara, Cinema Teatro Impero, 25 aprile 1956. Spazio pubblicitario.
11
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, p. 166.
12
Archivio Eritrea, pacco 645, img. 8871.
13
Guazzini Federica, “Frammenti di realtà coloniale nell’epistolario eritreo di Peleo Bacci”, Studi Piacentini, 28, 2000,
p. 137, n. 76.
8
Boglioli, Anna di Luigi
E’ la figlia di Boglioni Luigi “spedizioniere, tra i primi agricoltori italiani dell’altopiano eritreo; m. Asmara 1939.
Ottenne in concessione un terreno nella piana di Halhalè (Debaroa) circa nel 1889, che mise a coltura per anni; terreno
che passò poi per diversi proprietari e in ultimo a Stefano Marazzani Visconti”14
1937: “Cittadina italiana di Asmara. Età anni 33. Individuale. Asmara. Gestione studio fotografico e negozio per la
vendita di articoli fotografici”15.
1940: “n. 258. Ditta Boglioli Anna. Studio fotografico con vendita di materiale relativo. Sott. 284. Asmara, Piazza
Martini, n. 5.”16
1946, come da 17.
Bonan, Efti (Decameré)
1939; “via Imperiale”18.
Bontempi, Renato (Debrasina)
1939: Debrasina, “fotografi”19.
Bramanti Nazzareno, cav. uff.
Capitano in posizione ausiliaria; nel 1911 figurava come il segretario del Governatore Salvago Raggi. Le sue fotografie
sono conservate presso la fototeca dell’Isiao.
1909
E’ destinato a far parte della commissione di gratuito patrocinio presso il Tribunale della Colonia
per l’anno 190920.
Brusati, Ugo
Dilettante fotografo, periodo Martini21.
Carlassare, Carlo (Decameré)
1939: come da 22.
Carniel
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939. Quasi esclusivamente paesaggi.
Carpano, Matteo dott.
1904: “Carpano dott. Matteo tenente veterinario in Asmara L. 5”23
1905: Carpano, Matteo La rogna psoroptica nei bovini della Colonia Eritrea,
“... il tenente veterinario Dottor Carpano, dell’Istituto Siero-Vaccinogeno, esponde un pregievole studio riguardante una
affezione cutanea molto diffusa nei buoi della nostra Colonia.
Dopo un cenno della storia di questa dermatosi, l’autore dà un’accurata classifica ed una dettagliata descrizione del
parassita specifico illustrandolo con nitite microfotografie proprie”.
1905: Aderisce al I° Congresso Coloniale come membro locale.
1907: viene nominato assessore presso il Tribunale d’Appello ff. da Corte di Assise e presso le giudicature regionali di
Asmara e di Massaua, per l’anno 1907 i signor....”24
14
Puglisi, 1952, p. 51.
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, manca n. di licenza.
16
“Elenco delle ditte iscritte nel nuovo registro delle ditte”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XIII, n. 99, 31
gennaio 1940, p. 12.
17
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
18
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
19
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
20
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVII, n. 56, 31 dic. 1908, p. 326.
21
Alessandro Triulzi , “Ferdinando Martini: immagini fotografiche e immagini coloniali”, Farestoria, a. X, 1991, n. 17,
p. 62.
22
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
23
“Per la erigenza cappella commemorativa di Dogali”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XIII, n. 18, 30
aprile 1904, p. 89.
15
ottobre, 1907: dona 2 lire per l’erezione di un monumento nazionale a Giosuè Carducci a Pietrasanta25.
1908: “Il numero degli assessori per il venturo anno 1908 è determinato in n. 44. Sono nominati assessori presso il
Tribunale d’Appello funzionante da Corte d’Assise e presso le giudicature regionali di Asmara e Massaua per l’anno
1908 i signori....”26.
Nominato giudice onorario presso i tribunali di commissariato di residenza funzionanti da corte d’assise per il rimanente
biennio 1908-190927.
1909: nel Bullettino non compaiono più riferimenti alla sua persona, anche se vi fu la colletta per il terremoto di Reggio
Calabria dove tutti diedero qualcosa. Ma Elia non figura.
1911: Esposizone internazionale di Torino: “Carpano tenente Matteo. Espose: una notevolissima collezione fotografica
di soggetti eritrei fatta con intelligenza di osservatore e passione d’arte”28.
1914: Carpano pubblica una serie di microfotografie a corredo del suo articolo: Carpano Matteo, “Tripanosoma tipo
Theileri nei bovini della Colonia Eritrea”, in Studi di Medicina Tropicale compiuti da ufficiali medici e veterinari del R.
Corpo di Truppe Coloniali dell’Eritrea, Bergamo, Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1914, pp. 23-32.
Cavassini, Natale fu Giacomo e di N.N.
1937: “Nato in Asmara il 25 dic. 1910. Ivi domiciliato. Capitale di lire 20.000. Asmara. Studio fotografico con vendita
di materiale fotografico ed affini”29.
Cianci, Vincenzo fu Francesco
1937: “Cittadino italiano di Cerignola (Foggia). Età anni 36. Individuale. Asmara, studio fotografico e vendita articoli
fotografici”30.
Comini, Alessandro
1904: “Comini fratelli, cartoleria e fotografia, Asmara, Hamasen”31.
1905: “Comini Alessandro, Cartoleria e fotografia, Asmara Hamasien”32
1911: “Comini Alessandro. Fotografia e cartolerie”33.
1912-13: “Cartolaio - fotografo”34.
Biografia
“Il secondo è Alessandro Comini, che, come Luigi Naretti, ebbe un suo studio stabile in Eritrea, probabilmente egli fu
residente e attivo nella professione in questa colonia nei primi due decenni di questo secolo. Non posso però escludere
che il suo arrivo in colonia risalga agli ultimissimi anni del secolo scorso. Una prima testimonianza della presenza ad
24
Decreto governatoriale n. 631 del 4 settembre 1907. Il numero degli assessori presso il tribunale di appello è portato a
59. Sono nominati 16 nuovi assessori”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVI, n. 36, 7 settembre 1907, p.
187.
25
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVI, n. 43, 26 ottobre 1907, p. 331.
26
Decreto governatoriale n. 673 del 27 dicembre 1907, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVII, n. 1, 4
gennaio 1908, p. 2.
27
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVII, n. 30, 25 luglio 1908, p. 173.
28
Ministero delle Colonie, Le mostre coloniali all’Esposizione Internazionale di Torino del 1911. Relazione generale,
Roma, Tip. G. Bertero, 1913, p. 39.
29
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, n. di licenza 7658.
30
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
31
“Elenco alfabetico dei negozianti esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XII, n.
36, pp. 4-8.
32
“Elenco alfabetico dei professionisti, commercianti, negozianti ed esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino Ufficiale
della Colonia Eritrea, a. xiv, nr. 38, 23 settembre 1905.
Vedi anche “Colonia Eritrea. Censimento degli Europei ed Assimilati. 31 dicembre 1904 al 1° gennaio 1905”, Specchio
G. : Abitanti italiani da 9 anni in su classificati secondo la professione o condizione”, che riporta 3 fotografi maschi fra i
16 e i 65 anni.
33
Istituto Coloniale Italiano, Annuario dell’Italia all’Estero e delle sue colonie 1911, Roma, Tipografia dell’Unione
Editrice, 1911, p. 249.
34
Colonia Eritrea Elenco dei commercianti, negozianti, imprenditori, appaltatori o fornitori, e degli esercenti
professioni, arti e mestieri inscritti nel ruolo dei contribuenti nella Colonia Eritrea (Esercitio 1912-1913), (art. 152
della Raccolta degli Atti dell’autorità approvata con R. Decreto 30 dicembre 1909, n. 845, Asmara, Tipografia
Coloniale M. Fioretti, 1913, p. 2.
Asmara ci è data da Ferdinando Martini nel suo diario eritreo, che è un importante documento degli anni in cui l’uomo
politico e letterato toscano fu commissario civile di quella colonia, anni che segnarono il passaggio dalla struttura
militare di governo a quella civile. Scrive Martini alla data del 14 febbraio 1901: “Il fotografo Comini domanda di
seguirmi nell’escursione della quale vuole essere, per così dire, l’istorico fotografico. Venga, a sue spese. Se riuscirà a
far bene acquisterò le sue fotografie e magari le sue negative. Co’ miei denari, s’intende”, L. Goglia, Colonialismo e
fotografia: il caso italiano, 1989, p. 19.
Questo passo è riportato integralmente nell’articolo: Luigi Goglia “Africa, colonialismo, fotografia: il caso italiano
(1885-1940)”, Fonti e problemi della politica coloniale italiana : atti del Convegno, Taormina-Messina, 23-29 ottobre
1989, Roma, 1996, pp. 831-832. Ma a questo passo aggiunge una lunga e polemica nota che conviene riportare perché
Collezione Faitlovitch, un centinaio di cartoline Comini periodo 1900-1917.
Confalonieri, Daniele fu Giuseppe
1937: “Cittadino italiano di Milano. Età anni 44. Individuale. Asmara. Studio fotografico con vendita di materiale
fotografico”35..
1940: “n. 1215. Ditta Confalonieri Daniele. Studio fotografico con vendita di materiale fotografico. Sott. 384-667.
Asmara, Via Generale Galliano n. 13, (interno)”36.
Dall’Armi Giulio di Secondo
1937: “Nato a Valdobiadene (Treviso) di anni 37 e residente in Asmara, via Sassari n. 1, Cap. lire 100.000. Asmara.
Laboratorio fotografico e vendita materiale. Oreficeria, profumeria, chincaglieria e materiale affine”37.
D’Ambra, Enrico (Adi Ugri - Mendefera)
1939: come da 38.
Da Damos, Amos
Vie Piemonte 42 Asmara
1939: “studio fotografico con vendita di materiale fotografico, dischi, grammofoni e strumenti musicali – Asmara”39.
1940: “Da Damos Amos, studio fotografico con vendita relativa di materiale fotografico, dischi, grammofoni, radio e
relativo materiale e strumenti musicali - Asmara”40.
1940 Da DAmos Amos, studio fotografico con vendita relativa di materiale fotografico, dischi, grammofoni, radio e
relativo materiale e strumenti musicali.
D’Artora, Tito
1946: come da 41..
De Gennaro, Ruggero (Asmara)
1940: Registrazione di uno “Studio fotografico con vendita di materiale fotografico - Asmara”42.
1940: Viene cancellata la ditta “De Gennaro Ruggero. Studio fotografico con vendita di materiale fotografico”43.
Desenzani, Gio. Battista (Decameré)
1939: come da 44.
35
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
36
“Anagrafe commerciale ed industriale. Elenco delle ditte iscritte nel “Registro delle ditte” mese di maggio 1940XVIII”, Rassegna economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 103-104, maggio-giugno 1940, p. 163.
37
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, n. licenza 5407
38
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
39
“Anagrafe commerciale e industriale del mese di ottobre 1939-XVIII. Aggiunte e modifiche […]”, Bollettino
Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 96, 31 0ttobre, 1939-XVII, p. 399.
40
Anagrafe commerciale ed industriale, Gennaio 1940. Aggiunte e modifiche, p. 21.
41
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
42
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 100, 29 feb. 1940, anagrafe commerciale ed industriale, febbraio 1940,
nuove iscrizioni.
43
“Anagrafe commerciale ed industriale. Elenco delle ditte cancellate nel mese di maggio 1940”, Rassegna economica
dell’Eritrea, a. XIII, n. 103-104, maggio giugno 1940, p. 141.
1940: “Elenco delle ditte cancellate […] Laboratoro fotografico, cancelleria, merceria e vendita al minuto di materiale
fotografico – Decamerè”45.
Di Aichelburg, Errardo
Capitano, fotografo dilettante dotato di notevoli capacità tecniche. Un “grande dilettante”, esistono alcune sue cartoline
che però non mi sembra che rendano giustizia alle sue capacità. 13 scatti da lui firmati con un timbro a secco “Capitano
Errardo Di Aichelburg” li ho individuati presso il Museo del Risorgimento di Milano46. Fotografò anche la visita del
Conte di Torino in Eritrea, 1899, come dimostrato un’altra foto individuata sempre nello stesso archivio: “Il Conte di
Torino all’Asmara”47.
Alcune sue fotografie comparvero in una serie di cartoline dedicate alla Colonia Eritrea, pubblicate dalla Società
Editrice Laziale: buona parte della serie B, personalità indigene, è conservata presso la biblioteca africana.
Sue foto firmate compaiono nel volume del capitano Mulazzani Geografia della colonia Eritrea, Firenze, 1903.
ICCU SBN fare ricerca, perchè a suo nome compaiono 15 titoli, tra cui una monografia sui bersaglieri e sui decorati con
medaglia d’oro.
“Dalle immagini del fondo Bacci, i nomi dei fotografi che ricorrono maggiormente sono: Giorgio Boccacci, il capitano
D. Aichelburg, A. Giannini, Pier U. Kilindi, E.M. Baroni e i fratelli Kahn”48.
12 foto di Di Aichelburg si trovano in Francesco Da Offejo, DAll’Eritrea. Lettere sui costumi abissini, Roma, Tip. Della
Vera Roma, 1904, 160.
1899, giugno: “Contro mia volontà e non senza dispiacere devo comunicarle che le copie del mio “studio fotografico di
un povero diavolo” vengono a costare 35 centesimi l’una.
Ella andrà presto in Italia, se là le venisse fatto di discorrere si ricordi che mia intenzione sarebbe di cedere tutte le
negative a chi volesse acquistarle per la compilazione di un album commerciale.
Io, confesso non me la sento di continuare come ho cominciato. Ma, ripeto, se tutto ciò non le arrecherà noia o disturbo.
A Lei, con le aderenze che certo gode, non sarà difficile si presenti una occasione.
Nel caso, me ne scriva e mi farà un regalo.
La prego di prego di porgere i miei rispetti al S. Mercatelli e pregare De Rossi volermi comunicare quei dati biografici
di quei due messer che fotografai ultimamente ad Asmara.
S’intende poi che se qualcuno di lì desidererebbe avere il modesto frutto del mio “studio fotografico” non ha che a
liberamente dirmelo io accontenterò”49
1900: “Soprattutto nell’anno 1900 scrisse [Martini] spesso riguardo all’indisciplina e all’inaffidabilità di due battaglioni
(il III e il V):
“O dare il cambio ai due battaglioni 3° e 5°, a quest’ultimo segnatamente, o mutare gli ufficiali: forse tutt’e due i
provvedimenti sono utili: perché i battaglioni restando fissi in un luogo oltre i due anni si guastano: e gli ufficiali dei
quali si discute sono assolutamente incapaci. Sono disposto a modificare le disposizioni prese circa il vestiario degli
ascari. Ma a patto che da parte dell’Amministrazione militare si faccia quanto si può e si deve per rimettere i
battaglioni nella condizione di un tempo. Il capitano Sailer conviene sull’inettezza dei capitani Mattina, Eichelburg,
Berrini, Grossi, Cancan ecc. e non solo esporrà al colonnello le mie decisioni ma ne dimostrerà la saviezza”50
1900, 24 giugno: “Questa mane alle ore 8 sulle pendici di Enda Berir (Ghergherà) alla presenza di tutti i sigg. ufficiali,
di una rappresentanza di tutte le armi del Presidio, dei principali negozianti qui residenti, delle bande, dei notabili
della regione venne inaugurata lapide a ricordo del capitano Canovetti. Il sig. Comandante del Presidio Amari ricordò
le virtù del valoroso Capitano. Dopo del Maggiore parlò il sottoscritto ringraziando a nome del Governo, che aveva
44
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 102, aprile 1940, p. 112.
46
Archivio del Civico Museo del Risorgimento, Milano, Archivio della fondazione G. Castellini, cartella 7, pos. 20663.
47
Archivio del Civico Museo del Risorgimento, Milano, Archivio della fondazione G. Castellini, cartella 17, pos.
25093.
48
Guazzini Federica, “Frammenti di realtà coloniale nell’epistolario eritreo di Peleo Bacci”, Studi Piacentini, 28, 2000,
p. 137, n. 76.
49
E. Di Aichelburg a P. Bacci, Saganeiti, 26 giugno 1899, BF, CB, XI.8a.2.
50
L’affermazione di Martini è riportata da: M. Scardigli, Il braccio indigeno, 1996, p. 185, e si rifà ad un passo di F.
Martini, Diario…, vol. II, p. 137, in data 18 aprile 1900. Martini ritornò sul tema il giorno successivo esprimendo
nuovamente le sue perplessità sulla situazione del V, cfr. F. Martini, Diario, p. 183, 19 aprile 1900.
45
l’onore di rappresentare, le persone colà convenute per onorare la memoria dell’eroe di Amba Alabi. Il capitano di
Eichelburg con gentile pensiero ha fotografato la lapide da inviare alla famiglia Canovetti. De Rossi”51
1903: “Piuttosto ti avverto che insieme alla presente ti ho spedito un buon numero di fotografie, riguardanti i costumi
abissini descritti. Di esse scegli quelle che ti sembrano più a proposito, e falle riprodurre nel libro che vuoi stampare;
che a questo scopo ho ottenuto il permesso dai proprietari, cui tu ringrazierai pubblicamente a nome mio, specie il
Capitano Barone Errando di Aichelburg, da cui ebbi la maggior parte di esse gratis et amore”52.
1904: L. 1 “Di Aichelburg Everardo capitano 10° bersaglieri Verona”53.
Triulzi lo cita come “Ervedo”54
Elia, Luigi
1903: “Inaugurazione della strada Asmara-Saganeiti.
Decamerè (ore 10) 11 luglio
Gli invitati, che si recavano all’inaugurazione della strada Asmara-Saganeiti, sono partiti stamani da costà alle ore 6.
Precedevano in carrozza S.E. il Governatore con l’onorevole Mariotti, e seguivano in altre vetture il colonnello
Giacchetti, comandante delle truppe, il comm. Del Corso, il tenente colonnello Bordoni, i maggiori Coco, Moccagatta,
Martinelli e Quarto, il commissario di Saganeiti cav. Allori, i capitani Mozzetti, Prat, Echaniz e Nobili, i tenenti
Andreini, Elia ed altri ufficiali”55.
1903: “Nota dei tiratori iscritti [3° gara di tiro a segno in Asmara] alla gara nell’ordine col quale dovranno presentarsi
[...] Tiro al fucile (seconda categoria ufficiali, n. 35, Elia Luigi”56. IN questa competizione Elia risulto 5°.
1904: L. 5 “Elia Luigi tenente nelle truppe d’Africa”57.
1904: Ten. Elia partecipa alla gara della Società di Tiro a Segno del 20-21 settembre 1904. E’ iscritto alla prima
categoria (soci) del tiro al fucile e gara di pistola58.
Ottiene il primo premio soci (militari) tiro al fucile: “Primo premio - Tenente Elia Sig. Luigi Medaglia d’oro e diploma.
Un orologio Longines con catenella in argento niellato. Dono dell’Avv. Sig. Antonio Donato Presidente della Società di
Tiro a Segno”. Poi terzo premio terza categoria59.
1906: “S. M. il Re, su proposta del Ministero degli affari Esteri, con decreto in data 14 settembre u.s. ha concesso ai
sottonotati Ufficiali del R. Corpo di truppe coloniali, in considerazione di speciali benemerenze, le seguenti onorificenze
nell’Ordine della Corona d’Italia:
[...] Cavalieri: Tenente Luigi Elia”60
1907: viene nominato assessore presso il Tribunale d’Appello ff. da Corte di Assise e presso le giudicature regionali di
Asmara e di Massaua, per l’anno 1907 i signor....”61.
1908: “Il numero degli assessori per il venturo anno 1908 è determinato in n. 44. Sono nominati assessori presso il
Tribunale d’Appello funzionante da Corte d’Assise e presso le giudicature regionali di Asmara e Massaua per l’anno
1908 i signori....”62.
1909: nel Bullettino non compaiono più riferimenti alla sua persona, anche se vi fu la colletta per il terremoto di Reggio
Calabria dove tutti diedero qualcosa. Ma Elia non figura.
1911: Esposizone internazionale di Torino, 1911: “Elia capitano cav. Luigi. Espose: una pregevolissima serie di
fotografie di vari soggetti eritrei, tipi, costumi e vedute, una serie di vedute stereoscopiche dell’Eritrea e dell’Etiopia”63.
51
F. Martini, Il diario eritreo, Firenze, Vallecchi, [s.d.], vol. II, p. 231.
Francesco Da Offejo, DAll’Eritrea. Lettere sui costumi abissini, Roma, Tip. Della Vera Roma, 1904, pp. 159-160.
53
“Per la erigenza cappella commemorativa di Dogali”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XIII, n. 19, 7
maggio 1904, p. 96.
54
Alessandro Triulzi , “Ferdinando Martini: immagini fotografiche e immagini coloniali”, Farestoria, a. X, 1991, n. 17,
p. 63.
55
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XII, n. 28, 11 luglio 1903, p. 3.
56
“3° gara di tiro a sengo in Asmara”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XII, n. 38, p. 2.
57
“Per la erigenza cappella commemorativa di Dogali”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XIII, n. 19, p. 96.
58
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XIII, n. 38, 17 settembre 1904, p. 191.
59
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XIII, n. 39, 24 settembre 1904, p. 197.
60
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XV, n. 42, 20 ottobre 1906, p. 351.
61
Decreto governatoriale n. 631 del 4 settembre 1907. Il numero degli assessori presso il tribunale di appello è portato a
59. Sono nominati 16 nuovi assessori”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVI, n. 36, 7 settembre 1907, p.
187.
62
Decreto governatoriale n. 673 del 27 dicembre 1907, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XVII, n. 1, 4
gennaio 1908, p. 2.
63
Ministero delle Colonie, Le mostre coloniali all’Esposizione Internazionale di Torino del 1911. Relazione generale,
Roma, Tip. G. Bertero, 1913, p. 40.
52
Fantano, Gaetano di Beniamino
1937: “Nato a Verona il 9 aprile e residente in Asmara, v. F. Martini 17. Cap. Lire 50.000. Asmara. Studio fotografico e
vendita art. fotografici ed affini”64.
Faranda, Francesco
Ott. 1935 come fotografo; nel 1945 è concessionario.
1937: “Faranda Francesco di Bonaventura. Cittadino italiano di Montalbano Elicona (Messina). Età anni 37,
individuale. Asmara. Studio fotografico”65.
“Concessionario, n. Montalbano Elicona (Messina) 17-XII-1899. Con 2 f. In Er. dall’ott. 1935; esercitò la professione di
fotografo in Asmara, che aveva iniziato in proprio a Potenza nel 1922. Concessionario agricolo in Piana d’Ala dal 1945.
Subì un attacco, nella sua azienda, al km 24 della camionabile Nefasit Decamerè, di una banda di sciftà, il 14-XII-1949.
Febbricitante, riuscì a ferire mortalmente due sciftà introdottisi in casa con l’intenzione di ucciderlo, esponendosi al
fuoco di uno dei due feriti e di un altro che all’esterno cercava di colpirlo. Fu premiato dall’amministratore capo Drew,
il 22-XII-1949, con la somma di 500 sterline, taglia messa sul capo di uno dei 3 scifta uccisi, noto come Hailè Abbai,
colpevole dell’assassinio dell’italiano Placido Guidara e dell’indiano Dulabhje Premjee Jossi, tra Nefasit ed Embatcalla,
il 17-XI-1949. Successivamente insignito di med. al v.c. dal Gov. Ital.. Fu costretto a lasciare l’azienda agricol. nel
periodo successivo. Camp. 1915-18, 1940-45. ind. Via Calabria, 3 Asmara”66.
F.lli Ferrarese, Asmara
Ferrarese Carlo – Fotografo - Asmara
1925: “Carlo Ferrarese Fotografo. Asmara” da timbro a secco su una foto che ritrae Giuseppe Cinnierella alla tenera età
di 6 mesi! Cortesia di Giuseppe Cinnirella, Asmara 30/07/2004. Vesi file Cinnirella
Ferrarese – Gallo, Studio fotografico
1931: “Corso della Regina, Asmara. Impianti moderni. Esecuzione di qualsiasi lavoro fotografico. Materiale fotografico.
Ricco assortimento in vedute della Colonia, tipi e costumi Eritrei”67.
1932: “Corso della Regina, Asmara. Impianti moderni. Esecuzione di qualsiasi lavoro fotografico. Materiale fotografico.
Ricco assortimento in vedute della Colonia, tipi e costumi Eritrei”68[.
Non datata un’immagine, sempre fornita da Cinnirella, “Fotografia F.lli Ferrarese Asmara”.
Fidati, Achille fu Rinaldo
1937: “Cittadino italiano di Asmara. Età anni 17. Individuale. Asmara studio fotografico”69.
Il padre Rinaldo: “esercente n. Montefiascone 1867; Con., f.: Maddalena, Alfredo, Violante, Achille, Domenico. In
Eritrea quale aiutante di battaglia dal 1896; partecipò alle camp. dell’epoca, meritando due med. d’arg., una di br. ed
una cr. di gue. al v.m. Congedato, svolse attività di albergatore a Massaua, poi ad Asmara, dove ebbe pure un ristorante
(Caffè piccolo Aragno” in piazza Martini), che fu ritrovo dei più alti funzionari e dei civili dell’epoca. Morì ad Asmara
1921. Era stato insignito del cavalierato dell’Ord. della Cor. d’Italia”70.
Filotto, Antonio (Decameré)
1939: come da 71.
Fotografia “900” (Decamerè)
1938: Decamerè A.O.I. (timbro a secco)
1939: “c.p. 245 (di fianco a casa del fascio) proprietario Filotto Antonio”72.
64
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 5931.
65
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
66
Puglisi, 1952, p. 123.
67
[Dr. G. Brunetti – A. Pollera Eritrea. Cenni descrittivi per il turismo, 1931, pubblicata nel giugno anno IX in
occasione delle prime Colonie Marine in Italia dei Balilla dell’Eritrea, pagine pubblicitarie.
68
[Dr. G. Brunetti – A. Pollera Eritrea. Cenni descrittivi per il turismo, ed. 1932., pagine pubblicitarie.
69
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
70
Puglisi, 1952, p. 128
71
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
Fiorentini, Edilio
1940: “Già autorizzato per studio fotografico in Adi Ugri aggiunge “Vendita al dettaglio di articoli fotografici ed
affini”73.
Fiorillo, Luigi
Biografia
“Con Luigi Fiorillo, fotografo con uno studio in Alessandria d’Egitto sicuramente dal 1882, ma probabilmente anche un
po’ prima, abbiamo, credo, il primo professionista italiano noto anche internazionalmente, che operò nei possedimenti
coloniali italiani. Per l’importanza che essi /824/ rivestono per la biografia di questo autore, ho anche accluso in
appendice alcuni documenti che lo riguardano 36 [Di grande utilità per la ricostruzione del profilo professionale di
Fiorillo è stato il pur esile fascicolo a lui intestato, conservato nell’ASMAI, POA, pacco F3, che verte sulla
partecipazione del nostro alle operazioni militari in Africa orientale nel 1888 al seguito delle truppe italiane. Datazioni
diverse sono state date al proposito; io sono portato a credere, per quanto ne possiamo sapere finora e in base alla sua
lettera a Crispi del 4 agosto 1888 e al pieghevole (entrambi in appendice, docc. Nn. 1 e 2), che Fiorillo sia stato in
Eritrea nel 1888. Nella domanda che il nostro indirizza al consolato di Alessandria in data 19 febbraio 1888 per ottenere
il permesso speciale di recarsi a Massaua, egli così scrive: “Che tale sua idea venne da lui già messa in pratica al tempo
della campagna inglese nel Sudan nel 1884, ove egli si recò raccomandato specialmente dal comm. Macchiavelli allora
console in Alessandria”, in ASMAI, POA, pacco F3, fasc. Fiorillo. Io penso che l’idea da lui già messa in pratica sia,
come nel 1884, di avere sollecitato ed ottenuto l’interessamento dell’autorità consolare italiana allora presso l’autorità
militare britannica in Egitto, ora presso il Comando italiano in Eritrea. Ma sebbene propenda decisamente per questa
interpretazione, che mi sembra la più logica possibile, non escludo neppure l’ipotesi più difficile e più contorta che
Fiorillo avesse voluto dire di essere stato già a Massaua allo sbarco del nostro corpo di spedizione nel 1885. Ma come
avrebbe potuto raggiungere Massaua attraverso il Sudan durante la rivolta vittoriosa del Mahdi? O si sarebbe imbarcato
da un porto sudanese per raggiungere Massaua?]. Nel foglio a stampa destinato ai sottoscrittori dei futuri album africani
ed improntato a fini marcatamente pubblicitari e commerciali, Fiorillo mostra una certa compiaciuta coscienza di sé
dovuta probabilmente alla notorietà che ebbe per le sue fotografie degli effetti del bombardamento inglese su
Alessandria, scattate secondo la sua stessa testimonianza “durante i tristi avvenimenti del 1882 il Fiorillo fu il solo
fotografo che restò in Alessandria, ove riproduce, tre giorni dopo il bombardamento, le più interessanti scene che
presentava la città distrutta”37 [37: Vedi l’appendice documentaria, doc. n. 2: Fiorillo, a conferma di questa sua
notorietà internazionale, aveva vinto premi e medaglie all’Esposizione di Napoli del 1871, di Parigi del 1878, di Boston
e di Ottowa nel 1885. Cfr. La fotografia italiana…, cit., p. 156], scrive ancora, con lo stesso piglio autocelebrativo: “Il
Fiorillo ha attraversato il deserto più volte, e con grande sua soddisfazione ha ottenuto sempre i più splendidi risultati,
sia in Palestina, in Siria, in Tunisia ed Algeria e nelle coste d’Africa e perfino nel Soudan”38 [38: Vedi l’appendice
documentaria doc. n. 2: foglio circolare a stampa di L. Fiorillo].
Sul viaggio da Massaua a Saati di Fiorillo ci sono ancora alcuni quesiti irrisolti, tra gli altri che alla sua domanda fatta
presso il consolato di Alessandria e trasmessa al Ministero degli affari esteri 39 [39: Vedi la nota n. 36] per avere
l’autorizzazione al viaggio nel possedimento italiano del 19 /825/ febbraio 1888, il sottosegretario agli esteri risponde
in data 17 marzo al nuovo console Giovanni Venenzi (che aveva sostituito in quelle settimane il console Giovanni
Battista Machiavelli, collocato in aspettativa per motivi di famiglia): “Signor console, mi reco a premura di farle
conoscere come avendo io chiesto il parere del mio on.le collega il ministro della guerra, sulla domanda del fotografo
sig. Luigi Fiorillo, oggetto del suo rapporto in data dei [sic] 24 febbraio n.556/84, mi venne fatto presente che a
Massaua trovansi già alcuni fotografi, e che, d’altra parte, non potrebbe essere accordato il permesso di accedere presso
le posizioni occupate dalle RR. Truppe. Ciò stante non è dato di accogliere la domanda suddetta. Il sottosegretario di
Stato” 40 [40: ASMAI, POA, facco f. 3, copia della lettera non firmata]. Nonostante la risposta negativa, Fiorillo va a
Massaua. Certamente dovette attivare sue relazioni personali negli ambienti militari italiani, è probabile forse che il
conte Michelini, capitano di artiglieria che prese parte a quell’operazione militare e al quale il nostro dedicò uno degli
album della guerra e di cui fu ospite in quell’occasione, sia stata la persona che lo abbia aiutato 41 [41: Vedi La
fotografia italiana…, cit., p. 156.]. Gli altri fotografi presenti a Massaua menzionati dal sottosegretario Abele Damiani
sono sicuramente Luigi Naretti, Francesco Nicotra, forse il fratello Giovanni, Mario Ledru. Credo che il generale
Corvetto, sottosegretario di Stato alla guerra, nel respingere la domanda di Fiorillo 42 [42: ASMAI, POA, pacco F3,
fasc. L. Fiorillo, nota datata 13 marzo 13 marzo 1888], pensasse che fosse eccessivo aggiungere un’unità al numero di
tre o quattro fotografi già presenti e che doveva forse apparirgli già esorbitante. Certamente non conosceva il nostro,
che, per sua vocazione, era un fotografo veramente ufficiale e tale da non dare adito a nessuna preoccupazione di ordine
72
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
“Anagrafe commerciale ed industriale. Elenco delle ditte la cui attività economica ha subito modifiche, aggiunge e
cessazioni parziali durante il mese di maggio 1940”, Rassegna economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 103-104, maggio
giugno 1940, p. 139.
73
politico”, Luigi Goglia “Africa, colonialismo, fotografia: il caso italiano (1885-1940)”, Fonti e problemi della politica
coloniale italiana : atti del Convegno, Taormina-Messina, 23-29 ottobre 1989, Roma, 1996, pp. 823-825.
“Torniamo ora a Fiorillo, che dalla sua spedizione africana al seguito del corpo di operazione italiano in Africa orientale
ci ha lasciato due album di 73 fotografie ciascuno, conservati alla Biblioteca reale di Torino 44 [44: Vedi la sezione
Raccolte fotografiche di S. Palma in L’Africa dell’immaginario…, cit. (non posso trascrivere il riferimento delle pagine,
perché queste non sono numerate). I due album in questione sono quelli che l’A. dette in omaggio a re Umberto I]; della
stessa serie ce ne sono conservati in altre istituzioni pubbliche 45 [45: Nella fototeca dell’USSME, Roma; nella fototeca
del Museo africano dell’Istituto italo-africano di Roma. Questa fototeca è senz’altro il maggiore archivio fotografico
esistente della vicenda coloniale africana dell’Italia, ma le sue condizioni sono tutt’ora molto gravi, la stanza che la
ospita soffre di infiltrazioni di umidità che, ad esempio, hanno danneggiato pesantemente una parte del materiale del
primo armadio che raccoglie gli album della Libia. Rispetto alla disastrosa situazione degli anni Cinquanta e Sessanta,
negli ultimi anni c’è stato qualche tangibile segno di miglioramento, , ma in verità molto resta da fare per preservare le
fotografie dal deterioramento e conservarle al sicuro dai danni del tempo. Un risultato positivo fu quello di riunire il
materiale in un unico locale e di tentare una prima ricognizione di carattere molto generale dei fondi, operazione che fu
effettuata da Carla Ghezzi quasi senza mezzi. Negli ultimi tre anni, per interessamento soprattutto di Alessandro Triulzi,
è iniziata la sistematica catalogazione del materiale ad opera di Silvana Palma. Ma bisogna lucidamente considerare che
il serio e rigoroso lavoro di questa studiosa, se non si pongono in atto le necessarie provvidenze per salvaguardare
l’integrità del materiale della fototeca, la catalogazione e la ricostruzione delle raccolte dell’istituzione operata dalla
Palma, rischia di essere uno studio su qualcosa che in tempi più o meno lunghi sarà inevitabilmente condannata
all’ulteriore deterioramento fino alla sua distruzione]. Le Immagini sono decisamente di elevata qualità e anche il taglio
non è mai banale; esse riflettono anche gli intenti commerciali dell’autore, che vuole offrire un documento di tipo
ufficiale di quelle /827/ operazioni militari, con un occhio ai luoghi ed un altro ai comandati di vario grado e ai gruppi
di ufficiali. Il risultato complessivo è di alto livello professionale, ma in un certo senso riflette lo sguardo di un occhio di
passaggio, una visione formale dove molto scarsa è l’attenzione agli africani, che sono presenti nelle fotografie dei basci
buzuc 46 [46: Con questo termine, letteralmente “teste fasciate” in turco, erano denominate le prime truppe coloniali
indigene italiane, in gran parte una eredità del dominio egiziano su Massaua] e in poche vedute di villaggi”, Luigi
Goglia “Africa, colonialismo, fotografia: il caso italiano (1885-1940)”, Fonti e problemi della politica coloniale
italiana : atti del Convegno, Taormina-Messina, 23-29 ottobre 1989, Roma, 1996, pp. 826-827.
“Il fotografo Fiorillo
A Massaua, quando c’eravamo noi, non c’era ancora una succursale della “Singer” compagnia fabbricante macchine da
cucire, non c’era ancora (cosa che pare incredibile!) un agente di assicurazione che vi proponesse un contratto-vita, ma
c’erano tre o quattro fotografi.
Di uno solo parleremo, del signor Fiorillo di Alessandria d’Egitto, perchè proprio ne vale la pena.
Fiorillo definiva la fotografia, l’arte di soprendere la natura. - Arte, lo diceva così, in via di concessione alle
schizzinerie del mondo, per non suscitare inutili discussioni /295/, per non provocare polemiche; ma secondo lui,
avrebbbe dovuto dire scienza. Un fotografo capace, compreso della propria missione, convinto dei grandi benefici che
per esso può avere l’umanità sofferente (e quell’uno era lui, il Fiorillo) dovea essere chiamato, per lo meno, scienziato.
Che cosa sarebbe mai la storia senza la fotografia che la completa e la documenta? Come avrebbe fatto Vico
Mantegazza a mandare i suoi schizzi all’Illustrazione se non ci fosse stato un fotografo dove comprare delle vedute?
Chi avrebbe tramandato ai posteri le vere sembianze di tutti quelli che presero parte alla guerra d’Africa?
Fiorillo faceva a sè stesso tutte queste domande per potersi rispondere, e per concludere ogni dieci minuti ch’egli era un
grand’uomo, il solo grand’uomo di Massaua.
Egli avrebbe dato dieci anni, venti anni della vita... del suo miglior amico, per poter fotografare Debeb; sarebbe morto
volentieri, sul campo di battaglia il giorno lungamente sospirato di una zuffa tra i nostri e gli abissini, pur di potere, a
combattimento finito, fotografare il campo della gloria!...
Più volte s’era rivolto a qualcuno di noi, perchè nelle nostre corrispondenze annunziassimo “la presenza a Massaua del
celebre Fiorillo, fotografo della corte... Kediviale”. Anzi una volta aveva svegliato apposta Corazzini che appisolava
sotto la tenda sognando forse Debeb e il suo trombone, e il collega l’aveva toscanamente mandato a carte quarantanove!
Ma Fiorillo era splendido quando raccontava la sua vita passata, le sue avventure galanti.
Una volta ci tenne un discorso presso a poco in questi termini:
Quando s’inaugurò il canale di Suez, ebbi occasione d’avvicinare l’imperatrice Eugenia.. Ero un bel giovane allora;.. e
quella donna mi guardava, mi guardava... Io non ho capito subito come dovevo! Ho mancato una bella occasione!
E qui il fotografo cedeva il posto al padre.
I miei figli - soggiungeva - si troverebbero oggi in una posizione ben diversa! Mah!
Il fotografo riprendeva tosto il sopravvento e facendo un gesto superbo, Fiorillo concludeva:
- Però io lascio loro duemila placche!... E’ un patrimonio!
Fiorillo e la sua cassetta si trovano dappertutto. A Massaua, a Saati, dentro e fuori la linea degli avamposti. Drizzava il
suo tripode, preparava la macchina, faceva dietro essa tre o quattro mosse del capo come una civetta al richiamo, poi
levava il disco opaco dalla lente... Uno, due e tre! Aveva sopreso la natura! Aveva una placca in più”74.
Forlani Max & Pavani Silvio (Decameré)
1939: “Cancellazioni, Forlani Max Arturo - studio fotografico con vendita al dettaglio di relativo materiale.
Decamerè”75.
1940: “Folarni Max & Pavani Silvio. Autorizzata per “Studio Fotografico e vendita al dettaglio di materiale relativo” a
Decamerè. Modifica la ragione sociale in “Forlani Max”76.
Foto Asmara di O. Barone
1953: “Foto Asmara di O. Barone. Asmara via Lombardia n. 7” 77
Foto Bruni
1951: Asmara – Iteghe Zehaitu Street, 28; tel. 13131.
Fotocelere
1947: “Fotocelere coloniale specializzata in edizioni cartolinistiche con vasto documentario di vedute, usanze e costumi
dell’Africa Orientale. Serie ricordi in vari formati. Ingrandimenti selezionati sciolti e raccolti in albums. Sede davanti
alal cattedrale, ora Hotel Ambassador”78
1949: “Fotocelere coloniale. Veduto ricordo di ogni centro dell’Eritrea e Abissinia. Prossima edizione nuove vedute in
cartolina postale. Montature sottovetro ed in cornice qualsiasi misura” 79.
1952: “Fotocelere Coloniale, Corso Italia 76, tel. 2230”80.
“Tutto per la fotografia. Qualunque lavoro fotografico. Cancelleria. Articoli tecnici”.
1959: come da 81
Foto Dick
1952: “Corso Italia, 90, tel. 6173”82.
Foto Di Lernia
1948: “Foto di Lernia, viale Regina 31, telefono 3183. Tutte le attualità, ritratti, fotografie a domicilio”.
Foto Discenza, viale Roma, Decamerè
1949: “Materiale fotografico. Cartoleria e cancelleria, articoli musicali e per elettricità, giocattoli, tabacchi e valori
bollati”83
Foto Eritrea
“Foto Eritrea, lo studio fotografico che tutti ad Asmara conoscono, ha scandito dal 1946 in poi la storia stessa
dell’Eritrea, perché è riuscito a conservare, impressionando chilometri di pellicola fotografica, le immagini di un paese
meraviglioso ed ancora incontaminato. Paesaggi, volti, gesti, momenti di socialità e di festa, riti, tradizioni di un’Eritrea
stravolta dagli eventi dolorosi che hanno segnato il suo cammino verso l’indipendenza, ritrovano, grazie a questa
mostra, trasmettendola al visitatore, l’identica poetica suggestione provata dai fotografi che li hanno ritratti.
74
Gustavo Chiesi - Giulio Norsa Otto mesi d’Africa, Milano, Carlo Aliprandi, 1888, pp. 294-296.
“Anagrafe Commerciale e industriale, dic. 1939. Cancellazioni”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 98, 31
dic. 1939, p. 442.
76
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 102, aprile 1940, p. 108.
77
Concorso La Bella Italiana. Miss Italia – Miss Cinema 1953, Asmara 1953. Spazio pubblicitario.
78
Asmara, n. 1, 22 dic. 1947.
79
C.O.N.I. Club Alpino Italiano Sezione dell’Eritrea, Seconda marcia in montagna a squadre. Monte Bizen. Secondo
raduno escursionistico Nefasit. 10 aprile 1949, spazio pubblicitario.
80
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara,
1952.
81
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, p. 166.
82
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara,
1952.
83
Eritrea 1949, numero unico apolitico, a cura e responsabilità di Giacinto Fiore, Asmara 22 settembre 1949.
75
Due artisti, i Lusci, padre e figlio, dalla sensibilità straordinaria, divenuti custodi di memorie preziose, da loro percepite
con il cuore prima che gon gli occhi.
Oggi, dopo svariati decenni, per la prima volta, le loro opere vengono raccolte insieme ed esposte al pubblico, a
testimonianza del rispetto e dell’amore di Ambrogio ed Antioco Lusci per la terra e le genti di Eritrea.
AMBROGIO LUSCI
Nasce in Italia, ad Iglesias, in provincia di Cagliari, il 20 agosto 1907.
Nel 1935, partito come volontario per l’Africa Orientale, compie le sue prime esperienze di lavoro alle dipendenze
dell’Istituto Geografico De Agostini che lo utilizza come cartografo per alcuni rilievi in Libia; contemporaneamente
inizia l’attività di fotografo al servizio dell’esercito italiano./23/
Nel 1937 viene inviato ad Asmara dove, soggiogato dalla bellezza dei luoghi, comincia a fotografarli per proprio diletto.
Ben presto, però, lascia ogni altro lavoro e si dedica unicamente alal fotografia, rivelatasi la sua vera vocazione e la sua
pià autentica espressione.
Sposatosi nel 1942 con Anna Mignozzi, si stabilisce con lei definitivamente in Asmara ma, poco dopo il matrimonio, nel
1943, viene fatto prigioniero dagli inglesi e, deportato ad Erba, in Sudan, lascia la giovane moglie in attesa di un
bambino. Internato in un campo di concentramento; vi resterà fino al 1945, quando verrà trasferito al Forte Baldissera di
Asmara; ne uscirà soltanto nel 1946 quando, finalmente, potrà abbracciare suo figlio Antioco.
Nello stesso anno 1946 gli si prensentà l’opportunità di rilevare lo studio “Foto Eritrea” dal Sig. Dilernia, un
connazionale decisosi a rientrare in Italia.
Da quel momento comincia anche la collaborazione, mai interrotta, con il Quotidiano Eritreo; viene così designato
fotografo ufficiale dell’Eritrea.
Muore ad Asmara, dove è sepolto, il 19 agosto 1967.
ANTIOCO LUSCI
Nasce ad Asmara il 26 settembre 1943; dopo le medie inferiori frequenta il liceo scientifico F. Martini e, diplomatosi, si
iscrive alla Facoltà di Ingegneria della locale Università
Trasferitosi temporaneamente in Italia per proseguire gli studi dopo il biennio, nel 1966 ritorna ad Asmara, dove
collabora con il padre, diventando fotografo professionista.
Subentra al padre, dopo la sua morte, come fotografo ufficiale del Quotidiano Eritreo e del Governatorato, resta in
Africa fino al 1979, quando il precipitare degli eventi lo induce a rientrare in Italia.
Stabilitosi a Roma con la famiglia, vi inizia l’attività di fotografo pubblicitario che, attualmente, svolge con notevole
successo”84
I Lusci
“Mi sento inadeguato a trasportare in prosa il concerto di sensazioni destate in me dalle fotografie eritree di Ambrogio e
Antioco Lusci: soltanto la poesia potrebbe compiere il prodigio. E io poeta non sono.
Di una cosa, però, sono certo: davanti a queste immagini è meglio lasciare da parte i discorsi sulle tecniche, sulle
pellicole, sugli esposimetri, perché i Lusci hanno usato “strumenti” inarrivabili: il cuore e lo sguardo guidati dall’amore
profondo per il Paese e per le sue Genti.
Le ocre e gli ori, i beige e i verdi, i marroni e i gialli della savana e della boscaglia, l’azzurro lieve del cielo e quello
profondo del mare; i villaggi dove si ripetono i gesti e le parole dei padri e degli avi; il sole, la polvere e il silenzio
rivivono nella loro quotidianità dando l’impressione che il tempo si sia dimenticato di queste terre.
Le facce di contadini, pastori, cacciatori, ragazze e bambini, ora serie ora ridenti, riflettono la pacata ancestrale
accettazione della vita rude e semplice, degli immutati lavori, delle quotidiane faccende. Genti che hanno adeguato la
loro vita ai ritmi della natura senza cercare di violentarli per sottometterla ai loro bisogni.
I Lusci hanno immortalato con le loro splendide immagini l’Eritrea delel preghiere, dei proverbi, dei canti, delle fiabe,
dei racconti. Le gioie delle nascite e dei raccolti, la dolcezza dell’amicizia, le recondite paure dell’ignoto, i timori per
l’incostanza della natura.
Non c’è nulla di scontato in queste fotografie, non c’è la ricerca dell’effetto spettacolare fine a se stesso; non sono state
fatte per puro appagamento professionale o per dimostrare valentia tecnica: sono puramente un tributo all’amore sincero
per un paese e per le sue genti e per i valori che si tramandano di generazione in generazione: la solidarietà, il rispetto,
l’onore e l’ospitalità.
Gli Eritrei hanno sempre saputo affrontare con orgoglio e dignità le vicende e gli eventi della vita del loro paese; spesso
hanno dovuto subire ma non si sono mai piegati perché l’amore per la loro terra è sempre stato più forte di tutto. Le loro
folcloristiche fantasie, i loro canti, le loro danze gioiose sono la più genuina testimonianza del legame indissolubile con
la loro patria nella gioia e nel dolore.
I Lusci regalano con le loro fotografie, a tutti coloro che hanno conosciuto l’Eritrea, un’intensa pagina di poesia
sostituendo i versi con le immagini dandoci la gioia di poter risentire le intense, irripetibili emozioni vissute in qeusto
paese. Grazie”85
84
85
Ciabattini Lidia, “Foto Eritrea. La poesia della memoria”, Africus, a. III, n. 9, giu. 2004, pp. 22-23.
Granara Angelo, “I Lusci”, Africus, a. III, n. 9, giu. 2004, pp. 24-25.
1952: “di Ambrogio Lusci, Via Regina 31, tel. 3183”86
1953: “Onnipresente Foto Eritrea di A. Lusci. Asmara – Viale Regina, 31. Laboratorio modernamente attrezzato.
Fotografie artistiche. Fotografie a domicilio. Eliografie. Riproduzione di qualsiasi documento. Tessere”87
1959: come da88
1966-69: Ambrogio Lusci della Foto Eritrea fornisce i fotoservizi per la rivista “Sestante”.
Foto Espresso, v. anche A. Luisopulo
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939. Viale Mussolini, 14 B.
1953: “Foto Espresso. Asmara. Av. H. Sellassiè n. 34”89
Foto Impero (Massawa) vedi Pugliesi Giuseppe
Foto Lusvardi
1959: Asmara
Vedi nastro intervista con Tebe, Asmara 12/2002.
Foto Milano
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939.
1946: Viale Roma90.
1948: Viale Roma, 7. laboratorio via Santucci 11. tel 3236. Lavori industriali, reportage, fotografie a domicilio.
1952: “Viale Roma, 7, tel. 3235”91.
Foto Milano nel 1939 fotografa la vita quotidiana di Asmara, gli avvenimenti sportivi, qualche paesaggio, cerimonie
ufficiali, è molto vicino ad essere il fotografo ufficiale di Asmara.
1959: come da92.
Foto Nuovo (Massawa)
1943: “…di C. Molino, P. Canale, 22. Le più artistiche fotografie. Ricordo di Lido di Massawa”93.
Foto Roma (Debrasina) vedi Bontempi Renato
Foto Sport vedi Pardini, Nicola
Foto Walter
Amadio Walter
“Fotografo, operatore e regista cinematografico, n. Montalto Marche 3-XI-1902. Frequentò l’Istituto Tecnico “Carlo
Cattaneo” e il Politecnico di Milano. Sbarcato in Eritrea nel 1925, si recò quindi nell’Oltre Giuba; vi tornò nel 1929, per
breve tempo, e vi si stabilì definitivamente nell’ott. 1934 prima in Massaua, poi in Asmara. Dal 1925 fotografo, addetto
alla Segret. Particolare dei Governatore di Colonia Corrado Zoli, e all’Ufficio Studi e Propaganda, partecipò alla presa
di possesso italiana dell’Oltre Giuba (1926) e compì varie escursioni esplorative in tutto il territorio e nelle Is. Cowai,
Cojama e altre. Recatosi nel 1930 in Libia, vi compì per primo il tragitto Gadames Gat, con una carovana di Tuaregh.
Collaboratore (1926-30) di vari giornali e riviste, quali: La lettura, Il Popolo d’Italia, Il Resto del Carlino,
L’Illustrazione del Popolo, ecc. su argomenti coloniali. Pubblicò una breve monografia, sotto gli auspici della Società di
86
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara,
1952.
87
Spazio pubbliciatorio in Odeon Mocambo. Lo “Spettacolissimo” del mese di dicembre. Alpha Revue 1953.
Programma.
88
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, p. 166.
89
Concorso La Bella Italiana. Miss Italia – Miss Cinema 1953, Amsara 1953. Spazio pubblicitario.
90
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
91
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara,
1952.
92
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, p. 166.
93
Mostra delle attività produttrici dell’Eritrea = Eritrea Industrial Exhibition, Asmara, dicembre 1943 [M.A.PE.],
Catalogo.
Espolorazione Commerciale, Un anno Oltre Giuba, e vari articoli di colore sulla rivista della stessa società. Collaborò
alla realizzazione dei film. Il Rifugio delle Plejadi, La suora bianca; nel 1937 compì in carovana il periplo di Harrar.
Nel 1939 girò due film documentari, La pesca delle perle (arcipelago delle Dahlac) e Enda Sion (Axum). Dal 1949
accreditato presso le Nazioni Unite; ha girato per conto di tale organizzazione il giornale cinematografico Eritrea, n. 8,
della serie Naz. Unite. Camp. d’Africa; Cav. dell’Ord. Colon della Stella d’Italia. Ind. Via Martini, 20 Asmara”94.
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939.
1946: “Walter A., Via Martini, fotografia d’Arte di A. Walter
A. Walter, nonostante preferisse il lavoro in studio, aveva anche prodotto delel cartoline sull’Eritrea. Ne ho individuate
una: “Fantasia della gente del Sahel. Edizioni A. Walter Asmara”.
Francesconi, Ivo
1939: “Licenze rinunziate e revocate: […] Laboratorio fotografico industriale per fotografia, eliografia, ozalid con
vendita materiali relativi- Decameré”95.
Funi, Sergio
1940: Cancellazione esercizio “N. 10 apparecchi automatici pesapersone con annesso apparecchio fotografico Asmara”96.
Gallo Ester & Co.
1931: “n. di iscrizione 249; ditta o ragione sociale: Società di Fatto; nome e cognome: Gallo Ester & Co.; oggetto del
commercio o dell’industria: Fotografie e commercio di generi affini; sede e succursali: Asmara”97.
Gandini, Sereno (Assab)
1940: “Già autorizzato per il mestiere di “Fotografo” in Assab aggiunge vendita di “Materiale fotografico”98.
Gasdia, Vincenzo
Citato da Triulzi99.
Gaslini, Luigi di Alessandro
“Cittadino italiano di Milano. Età anni 36. Individuale. Indirizzo: Corso del Re. Asmara. Studio fotografico”100.
“Gaslini Luigi di Alessandro e di Gruppelli Enrica, residente in Asmara, via G. Bianchi, nato a Milano. Età anni 34.
Asmara: Vendita materiale fotografico, apparecchi ed articoli affini”101.
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939.
1940: “elenco delle ditte iscritte nel registro delle ditte […] n. 912 Ditta Gaslini Luigi. Studio fotografico e vendita al
dettaglio di materiale fotografico, ottico e penne stilografiche – Asmara. Sott. 284, 652, 616”102
Gastaldi, Carlo
Sue foto firmate compaiono nel volume del capitano Mulazzani Geografia della colonia Eritrea, Firenze, 1903.
Citato anche da Triulzi103.
“Capitano Carlo Gastaldi, cui si deve una raccolta di oggetti e rotoli magici, effettuata in Eritrea dal 1888 al 1898”104
94
Puglisi, 1952, p. 14.
Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 89, 31 marzo 1939-XVII.
96
Rassegna Economica dell’Eritrea. Anagrafe commerciale ed industriale, Gennaio 1940. Cancellazioni, p. 22.
97
Ufficio Eritreo dell’Economia, Registro delle ditte, “1° elenco delle ditte residenti nel territorio dello Hamasien
(euorpei e assimilati)”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. III, n. 33-34, marzo-aprile 1931, pp. 1177-1186.
98
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 101, marzo 1940, elenco delle ditte la cui attività economica ha subito
aggiunte o modifiche nel mese di marzo 1940, p. 71.
99
Alessandro Triulzi , “Ferdinando Martini: immagini fotografiche e immagini coloniali”, Farestoria, a. X, 1991, n. 17,
p. 63.
100
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
101
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza nr. 7557.
102
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 102, aprile 1940, p. 119.
103
Alessandro Triulzi , “Ferdinando Martini: immagini fotografiche e immagini coloniali”, Farestoria, a. X, 1991, n.
17, p. 62.
104
A. Mochi, “Gli oggetti etnografici delle popolazioni etiopiche possedute dal Museo nazionale d’antropologia in
Firenze”, Archivio per l’antropologia e la etnologia, 30, 1900, p. 75.
95
Gentile, Roberto tenente
Secondo Andrea Greco è il corrispondente dell’Illustrazione Italiana105. Citato anche da Triulzi106.
Una cartolina, intitolata “Il Barca”, venne pubblicata per dura del periodico Il Progresso Fotografico, di Milano
(Biblioteca Africana).
Giannini, A.
“Dalle immagini del fondo Bacci, i nomi dei fotografi che ricorrono maggiormente sono: Giorgio Boccacci, il capitano
D. Aichelburg, A. Giannini, Pier U. Kilindi, E.M. Baroni e i fratelli Kahn”107.
Gonzales, Nicolò fu Crisofaro
1937: “Cittadino italiano di Palermo. Età anni 50. Individuale. Indirizzo: Corso del Re. Asmara. Studio fotografico e
vendita di apparecchi fotografici e accessori”108.
Guarducci, F.
La Società di Studi geografici e coloniali nel 1899 organizzò una serie di cinque conferenze sull’Eritrea, preparate da un
socio che a lungo era stato in Eritrea e lette da un altro membro del sodalizio. Le letture vennero accompagnate dalla
proiezione di un centinaio di fotografie scattate in colonia dal cav. F. Guarducci che fu nel 1898 in colonia.
“…tra il febbraio e l’aprile 1899 vennero infatti organizzate ben cinque conferenze sulla Colonia Eritrea, lette “con arte
efficacissima dal signor Kodermann” e redatte, sotto lo pseudonimo di “Bagre Negus”, da un “egregio consocio” vissuto
a lungo in colonia; conferenze corredate dalla proiezione di parecchie centinaia di fotografie poste a disposizione, per la
maggior parte, dal cav. F. Guarducci, ingegnere geografo principale dell’Istituto geografico militare, il quale nel 1898
aveva diretto i lavori geodetici e topografici compiuti in colonia (R.G.I., 1899, p. 319)”109
Ionni, Bernardino
Citato da Triulzi110.
Kahn, Fratelli
“Dalle immagini del fondo Bacci, i nomi dei fotografi che ricorrono maggiormente sono: Giorgio Boccacci, il capitano
D. Aichelburg, A. Giannini, Pier U. Kilindi, E.M. Baroni e i fratelli Kahn”111.
Ketehiandiche
1946: come da 112.
Kilindi Pier U.
“Dalle immagini del fondo Bacci, i nomi dei fotografi che ricorrono maggiormente sono: Giorgio Boccacci, il capitano
D. Aichelburg, A. Giannini, Pier U. Kilindi, E.M. Baroni e i fratelli Kahn”113.
Laboratorio Fotografico Milano
1936: Via Carlo Piaggia, Asmara
105
Andrea Greco “Nell’Affrica italiana”. Di due album fotografici donati a Ferdinando Martini dalla Colonia Eritrea”,
in AFT, nr. 9, 1989, p. 66.
106
Alessandro Triulzi , “Ferdinando Martini: immagini fotografiche e immagini coloniali”, Farestoria, a. X, 1991, n.
17, p. 63.
107
Guazzini Federica, “Frammenti di realtà coloniale nell’epistolario eritreo di Peleo Bacci”, Studi Piacentini, 28, 2000,
p. 137, n. 76.
108
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
109
F. Surdich, “Il ruolo delle scienze geografiche nella costruzione di una cultura e di una coscienza imperialiste (18961914)”, in Arcangelo Ghisleri e il suo “clandestino amore”, a cura di Emanuela Casti, Roma, Società Geografica
Italiana, 2001, p. 130.
110
Alessandro Triulzi , “Ferdinando Martini: immagini fotografiche e immagini coloniali”, Farestoria, a. X, 1991, n.
17, p. 63.
111
Guazzini Federica, “Frammenti di realtà coloniale nell’epistolario eritreo di Peleo Bacci”, Studi Piacentini, 28, 2000,
p. 137, n. 76.
112
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
113
Guazzini Federica, “Frammenti di realtà coloniale nell’epistolario eritreo di Peleo Bacci”, Studi Piacentini, 28, 2000,
p. 137, n. 76.
Lamberti, Arturo (Decamerè)
1939: come da 114.
Ledru, Mauro
Biografia
“Un altro valido professionista noto anche a livello internazionale è Mauro Ledru, messinese come i fratelli Nicotra e
per certo tempo ad essi legato in società, ad essere attivo nei possedimenti italiani dell’Africa orientale. Egli era a
Massaua nel 1885, dove fotografò i primi insediamenti militari italiani e qualche veduta della città 54 [54: Cfr.
Becchetti, Fotografi e fotografia… cit., p. 75; La fotografia italiana…, cit., p. 44, secondo cui “pare che il Ledru sia
stato il primo fra tutti ad arrivare”. Io penso che, per quanto ne sappiamo finora, nel 1885 troviamo a Massaua Naretti, il
quale vive nel paese e i fratelli Nicotra o per lo meno Francesco, secondo una interpretazione logica della sua lettera
riportata sopra e secondo la datazione di Silvana Palma nel suo album “Ricordo d’Eritrea” e anche Ledru. Fotografie di
Mauro Ledru si trovano nella fototeca del Museo africano, nella fototeca dell’USSME; l’album “Massaua- Mar Rosso:
ricordi del 1885” è alla biblioteca reale di Torino].
“Soltanto il fotografo Mario Ledru è presente sul campo di Adua dove tuttavia perde tutta l’attrezzatura e la
documentazione raccolta. Edoardo Ximenes, che pure si reca in Africa all’approssimarsi dello scontro, vi giungerà
quando la battaglia ha ormai già registrato il suo tragico epilogo”, Silvana Palma “Fotografia di una colonia. L’Eritrea di
Luigi Naretti (1885-1900)”, Quaderni storici, 109, a. XXXVII, n. 1, aprile 2002, nota 172, p. 146Lipari, Simone
1939: “Cancellazioni: Studio fotografico con vendita al dettaglio di materiale fotografico, ottico e affine. Assab”115.
Livi Salvatore di Francesco e fu Bagnolesi Pia
1937: “Nato a Loro Giuffrena l’8 aprile 1911, in domiciliato, residente in Asmara. Capitale lire 20.000. Asmara.
Vendita grammofoni, dischi, chincaglieria e studio fotografico”116.
Lo Giudice, Edoardo
“Capitano di artiglieria. Espose una ricchissima ed interessantissima serie di fotografie dirette illustranti paesi, persone,
costumi, avvenimenti, raccolta con intendimenti di artista e di scienziato.
Nell’album dato al pubblico colpiscono maggiormente due fotografie, rappresentanti un agricoltore indigeno che guida
l’aratro sui fertili campi dello Scimezana, sullo sfondo delle meravigliose ambe di Senafé, ed un indigeno Habab, dai
capelli spioventi che incorniciano il volto semitico, arrampicato sopra un palo telegrafico in atto di raggiustare i fili.
Sono due fotografie altamente suggestive che piacerebbe veder riprodotte come simboli della Colonia Eritrea.
L’allegoria direbbe chiaramente che “il fertile suolo non nega i suoi doni a chi vi apporta la civiltà”117.
Citato anche da Andrea Greco118, ma come Lo Sudice.
Longo, Corrado fu Nicola
1937: “Cittadino italiano di Roma. Età anni 35. Individuale. Indirizzo: Viale della Regina. Asmara: laboratorio
fotografico con vendita relativo materiale”119.
1938: “Fotolongono Corrado Longo. Via della Regina 9 – 7 A. Telefono 3183. Fotomateriale, ottica, dischi, esclusivista
per l’Eritrea della Radio Allocchio Bachini & C. – Radio. Studio e laboratorio Fotografico”120.
1939: “Aggiunte e modifiche […]Laboratorio fotografico con vendita al dettaglio mi materiale relativo e articoli di
ottica, tecnici, di elettricità, di ingegneria, dischi fonografici, grammofoni ed apparecchi radio – Asmara”121.
114
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
“Anagrafe Commerciale e industriale, dic. 1939. Cancellazioni”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 98, 31
dic. 1939, p. 444.
116
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 8424.
117
Ministero delle Colonie, Le mostre coloniali all’Esposizione Internazionale di Torino del 1911. Relazione generale,
Roma, Tip. G. Bertero, 1913, pp. 40-41.
118
Andrea Greco “Nell’Affrica italiana”. Di due album fotografici donati a Ferdinando Martini dalla Colonia Eritrea”,
in AFT, nr. 9, 1989, p. 66.
119
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
120
Associazione Mutilati ed Invalidi Sezione dell’Eritrea, Regolamento dei rapporti d'
impiego tra i
115
cittadini italiani e stranieri equiparati che prestano la loro opera nell'
Africa Orientale
Italiana. Decreto G. G. 23 marzo 1938 - XVI n. 268, Asmara, G. Maffei, 1938.pubblicità.
1946: come da 122.
Lorito, Canio fu Giuseppe e fu Palumbo Felicita
1937: “Nato a Genzano il 18 luglio 1898. Capitale lire 8000. Asmara. Studio fotografico”123.
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939.
1940: “Elenco delle ditte iscritte nel registro delle ditte […] n. 898. Ditta Lorito Canio studio fotografico. Sott. 284,
Asmara, Piazza Italia 7”124.
Luisopulo Attanasio di Luigi
1932: “573: Attanasio Luisopulo (ind.) Laboratorio fotografico e negozio di materiale relativo; sede in Asmara”125.
1937: “Cittadino italiano di Asmara. Età anni 38. Individuale. Indirizzo: via F. Martini. Asmara. Laboratorio fotografico
e negozio materiale relativo”126.
1938: “Luisopulo & Di Lernia. Massima organizzazione fotografica. Viale Mussolini 1413. Lavori per i sigg. dilettanti.
Specialisti in Leica. Ingrandimenti. Lavori industriali. Cerimonie. Attualità. Foto Espresso”127.
1946: come da 128.
Luschi, Giovanni (Keren)
1939: “Licenze revocate e rinunziate […] Luschi Giovanni – studio fotografico – Cheren”129.
Lusci, Ambrogio
“Fotografo, n. Iglesias 20-VIII-1907; volontario nell’esercito (1924), poi nel Corpo di Polizia Scientifica (1926-29);
fotografo presso il R. Ist. Geogr. Militare, Firenze (sett. 1929-41); partecipò a campagne geo-topo-cartografiche di Libia
(1930-31) e Albania (1932-33); volont. nella gu. 1935-36, fu promosso aiutante di battaglia sul campo per i
combattimenti dell’1 al 3-II-193 a Taga Taga (Amba Aradam); rientrato in serv. alla VII Sez. Geo-topo-cartografica
dell’Afr. Or. It., Asmara (22-II-1926 al 3-I-1937). Titola di studi fotografici in Addis Abeba (dall’ag. 1937), Cheren,
Agordat, Asmara (dal 13-VIII-1947). Camp. Libia; Albania; 1935-36; 1940-45; promoz. mer. gu.; med. bronzo;
internato nel Sudan (23-VI-1943 al 24-V-1945). Ind. Viale della Regina, 31 Asmara”130.
1953: “Foto Eritrea di Ambrogio Lusci il fotografo onnipresente. Asmara viale Regina, 31. Tel. 3183” 131
Lusvardi, Ettore
“N. Modena 2-II-1896; freq. Ist. Tecn. Sup. (Modena, 1914). In servizio presso le Officine Meccaniche Ital., Reggio
Emilia, quale disegnatore tecnico, poi quale capo Uff. Propaganda e Pubblicità (2-V-1920 al dic. 1936).
In Er. dal genn. 1937, presso l’Uff. Tecn. S.A. Caproni A.O.I., disegnatore e segretario d’officina a Toselli (Mai Edagà)
fino ott. 1941. Fu in missione nello Scioa per rilievi dei terreni per il nuovo stabilim. di Moggioo (autunno 1940);
collaborò quale rilevatore al sorgere delle costr. Caproni in Toselli. Con l’occupaz. britannico dell’Er., in associaz. con
G. Gabotti, A. Orvieto, F. Bonardo fondò (ott. 1941) l’industria locale della cartolina illustrata (fotografia), che sviluppò
in proprio dall’apr. 1944, aggiungendovi grazie alla specializzazione acquisita nella documentazione fotografica in It.,
un reparto per l’illustrazione di molti stabilitmenti industriali fra i più importanti dell’Er. e dei loro cicli di produzione.
Costituì un archivio fotografico che illustra tutti i settori della vita eritrea (paesaggio, vie di comunicazione, usi e
costumi, archeologia e storia, genti, fauna, e flora, industria ecc.) Mb. Touring Club Ital. e Club Alpino Ital. Camp.
1915-18; 1940-45; Ind.: Via Carrara, 5, Asmara.”132.
121
Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 89, 31 marzo 1939-XVII, p. 103.
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
123
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 7623.
124
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 102, aprile 1940, p. 118.
125
“Autorizzazioni a commerciare con lettera 23 gennaio 1932”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. IV, n. 43, 31
gennaio 1932, p. 1484.
126
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
127
Corriere Eritreo, Asmara, dom. 2 ott. 1938, p. 2.
128
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
129
Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 91, 31 maggio 1939-XVII, p. 229.
130
Puglisi, 1952, p. 186.
131
Concorso La Bella Italiana. Miss Italia – Miss Cinema 1953, Amsara 1953. Spazio pubblicitario.
132
Puglisi, 1952, p. 186.
122
1947: Il Benservito della foto Lusvardi, via Carrara, 5 (Largo Figlie S. Anna Fronte Cattedrale)
Massima soddisfazione da parte del Cliente per la Fotoripresa degli impianti e documentari di lavorazione alle seguenti
ditte: Ing. Melotti; Ing. Maderni; F.lli Feltrinelli; Ceramica Aurora Ferrario; Inb. Vitaliti; V. Costa; SIRGAM; CIAAO;
Comm. De Rossi; Cantiere Sebastiani; F.lli Vigili; SAAM; Centrale del Latte; Clinica Caputi”.
Manfredini, Salvatore
1938: “Fotografia Cav. Manfredini, Napoli - Asmara, Corso del Re, 73 (Palazzo Ricupiti). Laboratorio tecnico,
cinematografico e fotografico. Unico in Asmara. Si lavora anche la sera e nei giorni festivi”133.
1939: “Fotografo con vendita al dettaglio di articoli fotografici – Asmara”134.
1943: “Manfredini Cav. Salvatore, viale Camillo Cavour, Asmara. Fotografo-Photography”135.
1946: come da 136.
Marcellini, Pietro (Adi Ugri - Mendefera)
1939: come da 137.
Medina, Lamberto
Scatta 4 fotografie del mercato di Asmara nel 1904, che vengono pubblicate a corredo dell’articolo: “Nella Colonia
Eritrea. Il mercato di Asmara”, La Domenica del Corriere, a. VI, nr. 29, 17 lug. 1904, p. 10.
Milanesi, Alessandro fu Giuseppe e di Milanesi Maria
1937: “Nato a Cicognola l’11 febbraio 1903, ivi domiciliato, residente in Asmara. Asmara. Studio fotografico con
vendita articoli fotografici”138.
Minniti, Nicola (Adi Ugri - Mendefera)
1939: come da 139.
Molisso
1944: Foto Molisso, Massaua
1947 A Massawa Molisso partecipa ad una “Mostra d’Arte”, Orizzonti Africani, a. II, n. 1, maggio 1947, p. 13.
1948: Fedman, “Il mago molosso parte”, Orizzonti Africani, a. II, agosto 1948, p. 13. Articolo con foto di Molosso in
azione.
“…Anche in questi giorni, con uno dei prossimi piroscafi nostri, un altro caro amico ci lascia, anche il “mago
massauino” della foto, se ne va, lasciandoci di lui solo il ricordo delle belle ore trascorse in sua compagnia. Di lui non ci
rimarrà altro che il ricordo di un’amicizia duratura, di lui non ci rimarrà altro che le sue caratteristiche fotografie prese
in ogni angolo della nostra cara Massaua. E ad ogni partenza di nave ci sembrerà di rivederlo mentre la sua possente
macchina fotografica cerca di ritrarre il sorriso di un partente, il saluto di chi rimane oppure lo rivedremo, unicamente
con il pensiero e con la nostra immaginazione, ad ogni regata velica, attraccato ad una dondolante e muta boa, pronto a
ritrarre un passaggio, pronto a fermare sulla pellicola un pittoresco incrocio. Durante le belle partite waterpolistiche, lo
cercheremo inutilmente nel suo angolo preferito ove soleva occultarsi per meglio riprendere le fasi più salienti della
gara, e così ogni qualvolta vi sarà una manifestazione, una competizione, una festa. Di lui non ci rimarrà che il ricordo
di un carissimo amico, ed il ricordo della sua bella mostra fotografica che con tanta cura e passione ha allestito la scorsa
stagione alla caratteristica piscina del Lido”.
Muglioni, Guido (Massawa)
1939: “(accanto al bar Mario) – Corso Venezia”140.
133
Corriere Eritreo, dom. 3 luglio 1938, p. 5.
“Anagrafe commerciale ed industriale, nov. 1939. Aggiunte e modifiche”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII,
n. 97, 30 novembre 1939-XVII, p. 419.
135
Mostra delle attività produttrici dell’Eritrea = Eritrea Industrial Exhibition, Asmara, dicembre 1943 [M.A.PE.],
Catalogo.
136
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
137
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
138
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 7971.
139
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
140
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
134
Naretti Luigi
“fotografo e pioniere, n. Parella (Ivrea). Sbarcò in Eritrea, dove raggiunse il cugino Giacomo, svolgendo la suta attività
di fotografo in Er. e nel Tigrai. Successivamente sposò la vedova del cugino, Teresa Zander Naretti. Esercitò l’attività di
fotografo in Massaua, poi in Asmara (sotto il forte Baldissera) e costituì un prezioso archivio fotograf. sulle persone e
gli avvenim. anteriori e posteriori alla battaglia di Adua. Morì in Asmara 18-II-1922”141.
1893: Naretti è invitato da Ras Mangascia a recarsi in Tigrè, dove si reca dalla fine di agosto fino ad ottobre (?) visita la
corte ad Hausen, visita Adua, macallè, Axum, “...ed è adesso di ritorno con una interessantissima collezione di ritratti di
capi e di vedute”, “Mangascià fotografato. Rifiuto di Ras Alula”, Corriere della Sera, 4-5 novembre 1893, p. 2.
1899: Naretti perde il ricorso relativo alla sua inclusione nella lista dei contribuenti di Massaua:“per iscrizione alla
quinta classe, anzichè nella sesta”. Naretti rimane dunque nella quinta classe142. Le foto di questo periodo riportano la
dicitura “Fot. L. Naretti Massaua”.
1903: La signora Teresa Naretti viene nominata ufficiale coloniale di seconda categoria di quarta classe con riserva di
anzianità143.
1904: non compare nel “Elenco alfabetico dei negozianti esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino Ufficiale della
Colonia Eritrea, a. XII, 1903, n. 36, pp. 4-8. Su alcune foto della collezione Faitlovitch viene riportata la seguente
dicitura “Premiata fotografia Eritrea L. Naretti, Asmara”.
1905: “Naretti Luigi, Fotografia, Asmara, Hamasien”144.
Naretti Teresa, nel 1905 aveva 4 h. di terreno all’Asmara145.
1906: “Decreto governatoriale del 14 agosto 1906 n. 530. Concessione di area edilizia in Asmara a Teresa Naretti” si
tratta di un’area di 248.50 mq “da adibirsi ad uso di giardino e cortile in conformità della pianta e dei disegni allegati.
Detta concessione è fatta in proprietà assoluta a titolo oneroso dietro pagamento di lire centoventiquattro e cent
venticinque e sotto l’osservanza delle condizioni contenute nell’atto di sottomissione annesso alla domanda”146.
“Naretti Teresa. Ufficiale coloniale di 2° categoria addeta all’Ufficio Segreteria. Concessale la licenza ordinaria
triennale (triennio 1904-1905-1906). Imbarcatasi a Massaua il 29 agosto u.s. “147.
Aumento di stipendio per Naretti Teresa che è ufficiale di 2nda categoria, 3rza classe, lo stipendio viene portato a Lire
3000 con decorrenza dal 1° gennaio 1906148
Naretti Teresa sbarca a Massaua il 16 dicembre 1906149
1911: “Naretti-Incegneri. Cinematografo”150
1912-13: “Fotografo”151.
1913: Teresa Zander, ufficiale coloniale di 2nda categoria, si vede aumentare lo stipendio da L. 3500 a L. 4000 a
decorrere dal 1 gennaio 1913152
1914: Decreto governatoriale 18 aprile 1914, n. 1960. Concessione edilizia Teresa Zander Naretti in Asmara: E’
concesso alla signora Teresa Zander Naretti un terreno a scopo edilizio sito in Asmara nel lotto n° 241 della superficie
di mq. 886.95 di cui mq. 285.83 da adibirsi alla costruzione di un edifizio ad uso di abitazione e mq 601.12 ad uso di
giardino e cortile in conformità della pianta e disegni allegati.
141
Puglisi, 1952, p. 217.
“Decreto governatoriale n. 525 che respinge alcuni ricorsi di contribuenti”, Bollettino Ufficiale della Colonia Eritrea,
a. VIII, n. 70, 25 giugno 1899.
143
Regio Decreto 4 dicembre 1902 pubblicato dal Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XII, n. 1, 3 gennaio
1903, p. 5
144
“Elenco alfabetico dei professionisti, commercianti, negozianti ed esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino
Ufficiale della Colonia Eritrea, a. xiv, nr. 38, 23 settembre 1905. “Colonia Eritrea. Censimento degli Europei ed
Assimilati. 31 dicembre 1904 al 1° gennaio 1905”, Specchio G. : Abitanti italiani da 9 anni in su classificati secondo la
professione o condizione”, che riporta 3 fotografi maschi fra i 16 e i 65 anni.
145
“Elenco delle concessioni di terreni, a scopo di coltivazione accordate a qualunque titolo od in corso di esame”,
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. xiv, nr. 38, 23 settembre 1905.
146
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XV, n. 33, 18 agosto 1906, p. 231.
147
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XV, n. 40, 6 ottobre 1906, p. 313.
148
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XV, n. 41, 13 ottobre, 1906, p. 319.
149
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XV, n. 51, 22 dicembre 1906, p. 393.
150
Istituto Coloniale Italiano, Annuario dell’Italia all’Estero e delle sue colonie 1911, Roma, Tipografia dell’Unione
Editrice, 1911, p. 249.
151
Colonia Eritrea Elenco dei commercianti, negozianti, imprenditori, appaltatori o fornitori, e degli esercenti
professioni, arti e mestieri inscritti nel ruolo dei contribuenti nella Colonia Eritrea (Esercitio 1912-1913), (art. 152
della Raccolta degli Atti dell’autorità approvata con R. Decreto 30 dicembre 1909, n. 845, Asmara, Tipografia
Coloniale M. Fioretti, 1913, p. 3.
152
R. Decreto 11 maggio 1913, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XXII, n. 25, 19 giugno 1913, p. [95].
142
Detta concessione è fatta a titolo gratuito in corrispettivo del valore dell’area dei notti n° 12 bis e 14 (già 4 e 41) del
piano regolatore di Taulud di proprietà della Naretti e dalla medisima ceduti all’Amministrazione Coloniale con atto
pubblico sopracitato e sotto l’osservanza delle condizioni contenute nel sopracitato atto di sottomissione e che qui si
intendono intergralmente riportate, salvo il definitivo decreto di riconoscimento di proprietà ai sensi dell’art. 91
dell’Ordinamento fondiario. Asmara 18 aprile 1914”153
1915: Naretti Luigi, in occasione del terremoto del 1915 che colpisce Abruzzi, Lazio, Molise e Campania dona “320
cartoline illustrate”, BUCE, a. XXIV, n. 9, 4 marzo 1915.
Alcune foto del Novecento scattate da Naretti sono conservate presso la Collezione Faitlovitch:
n. 366, Asmara, il mercato
Il ritratto di Faitlovitch con due probabili falashia riporta nel retro la seguente dicitura:
“Fotografia Eritrea di Luigi Naretti
Premiato con medaglia d’oro Esposizione Italiana – Torino 1898 con dono speciale dalla LL. MM. Il Re e la Regina
d’Italia e si S.A.R. il Conte di Torino
Ritratti, gruppi, costumi, vedute dell’Eritrea e del Tigrè
Diploma d’onore all’Esposizione di Asmara in occasione del 1° Congresso Coloniale 1905” (Mazza – Parravicini
Milano).
Biografia
“Con Luigi Naretti abbiamo un’altri figura, credo, sia umana sia professionale; egli è cugino dei famosi Giacomo e
Giuseppe, due fratelli che appartengono alla schiera dei pionieri italiani in Africa orientale 47 [47: Su Giacomo Naretti,
vedi I pionieri dell’A.O., a cura di P.M: Bardi, Milano, Hoepli, 1936, p. 67; sui due fratelli vedi C. Zaghi, Giacomo e
Giuseppe Naretti, in Rivista delle colonie italiane, 1935, 7, pp. 681-693; L. Traversi, Let Marefià, Roma, Unione
Editoriale d’Italia, 1941, soprattutto il cap. XVI; A. Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale, I, Dall’Unità alla marcia
su Roma, Bari, Laterza, 1976, molto citati, soprattutto Giacomo]. Luigi, molto probabilmente chiamato dai cugini, lascia
la nativa Ivrea per raggiungerli in Africa, ove opera come fotografo professionista. Non è ancora possibile determinare
con esattezza l’arrivo di Luigi Naretti in Africa orientale, ma può essere forse collocato nei primi anni Ottanta del secolo
scorso: si può comunque affermare con certezza, da alcune stampe fotografiche datate da lui stesso, che era presente e
attivo a Massaua dal 1885 48 [48: Su Luigi Naretti vedi La fotografia italiana…, cit. p. 168; I. Zannier I fratelli Antonio
e …, cit. p. 239; N. Monti Africa then…, cit. p. 168; N. Labanca I nostri antenati…, cit. p. 44, che, contro ogni evidenza
della documentazione (è sufficiente infatti scorrere le stampe fotografiche – e ce ne sono parecchi antecedenti al 1895 –
che spesso recano la data accanto alla didascalia o questa è facilmente identificabile perché si tratta di cerimonie
ufficiali celebranti vittorie militari) e trascurando fonti bibliografiche che pure cita nell’articolo (ad esempio Del Boca,
che tratta spesso dei Naretti) scrive: “verso il 1895, dopo che la ribellione di Batha Agos ebbe meglio di ogni altra cosa
rivelato la fragilità delle basi del dominio coloniale italiano iniziò la sua attività probabilmente a Massaua (e poi ad
Asmara) il fotografo L. Naretti. Imparentato con l’ing. G. Naretti (a lungo operante alla corte del Negus) (…)”. Ebbene,
non conosciamo la data del suo arrivo in Africa orientale, ma certamente sappiamo che nel 1885 aveva uno studio
fotografico a Massaua. Ci sono infatti alcune stampe fotografiche di Naretti datate col sistema di scrittura sulla lastra,
come “la porta di Massaua”, n. 69 del catalogo della Fotografia Naretti, come risulta anche dal lavoro di S. Palma;
anche la fotografia n. 127, “Piazza Garibaldi di Massaua”, è datata 1885. Per quanto riguarda “l’ingegner Naretti”, si
tratta, come abbiamo visto, del falegname di Ivrea Giacomo, cugino di Luigi, che fu nominato ingegnere o architetto
reale dal negus Johannes IV]. Egli aveva il suo studio a Taulud (Massaua) e fotografava di tutto, ritratti singoli, gruppi,
/828/ costumi, capi e notabili, tipi eritrei e trigini, vedute di città e di villaggi, panoramiche, manifestazioni religiose,
civili, militari. Egli è fotografo coloniale nel senso completo del termine, è residente nella colonia, esercita il suo
mestiere nella colonia, conosce uomini, luoghi e vita della colonia ed è una sorta di testimone della sua vita quotidiana e
della sua ufficialità. E’ un abile e raffinato artigiano dell’obiettivo e manifesta una modesta, ma sicura concezione di sé;
infatti, pubblicizzando la sua produzione fotografica, non usa il tono tronfio di Fiorillo, ma scrive nel suo catalogo:
“Egregio Signore, ho l’onore di informare la S.S. che nel presente catalogo è annotata una completa collezione di
fotografie in persona da me eseguite nei frequenti viaggi che ho fatto nell’interno del Tigrè e nella colonia eritrea. Ella
troverà pertanto in dette fotografie una svariata raccolta di usi, costumi e vedute dei singoli paesi da me visitati, nonché
dei principali capi ed ufficiali nostri periti. Per il che mi trovo in grado di eseguire qualsiasi album mi venisse ordinato.
Nella speranza quindi di ricevere qualche sua ambita ordinazione, ho l’onore di sottoscrivermi Suo dev.mo Luigi Naretti
49 [49: Vedi l’appendice documentaria, doc. n. 3].
Il fotografo di Ivrea fu premiato con medaglia d’oro all’esposizione generale di Torino del 1898. Egli dovette
intrattenere anche qualche rapporto con la famiglia reale italiana, infatti il ministro degli esteri Malvano scriveva al
governatore Martini il 22 giugno 1900, per trasmettergli una lettera ed un dono che il conte di Torino inviava al Naretti
“come ricordo per le cortesie usategli durante la sua permanenza in colonia” 50 [50: ASMAI, POA, pacco N2, fasc.
153
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XXIII, n. 17, Asmara 23 aprile 1914, p. [129].
Luigi Naretti, copia di lettera]. Egli morì in Eritrea nel 1922 e il governo della Colonia contattò la vedova per acquistare
il suo archivio di lastre, stimato in numero di circa 500, che fu valutato in lire 3.400 dal tribunale, ma la vedova preferì
vendere tutta la collezione a Baratti 51 [51: ASMAI, Archivio Eritrea, pacco 909, fasc. 639, che contiene un foglio di
minuta che reca l’intestazione Direzione affari civili e politici, sono sono queste notizie scritte in due appunti diversi,
l’uno ad inchiostro nero e l’altro ad inchiostro rosso]. Luigi Naretti è il primo fotografo coloniale colono, che, cioè, si è
trasferito e vive in colonia; egli riflette un po’ la psicologia dell’emigrante che ha finalmente raggiunto il suo scopo, che
è soddisfatto del suo lavoro e che è gratificato /829/ del suo nuovo status. Ha una buona tecnica e le sue fotografie di
soggetto africano riflettono una maggiore consuetudine con l’ambiente nel quale vive e lavora. I suoi album africani e le
sue fotografie si trovano in molte raccolte pubbliche e private 52 [52: Per le istituzioni pubbliche vedi soprattutto la
fototeca del Museo africano; la Biblioteca reale di Torino, al proposito della quale vedi S. Palma, in L’Africa
dell’immaginario…, cit., l’album vedute e costumi dell’Eritrea e del Tigré (1885-1898), che contiene 132 fotografie; la
fototeca dell’USSME, Roma; la fototeca del Museo Centrale del Risorgimento, Roma]”, Luigi Goglia “Africa,
colonialismo, fotografia: il caso italiano (1885-1940)”, Fonti e problemi della politica coloniale italiana : atti del
Convegno, Taormina-Messina, 23-29 ottobre 1989, Roma, 1996, pp. 827-829.
“Luigi Naretti rappresenta la prima vera figura di fotografo-colono italiano che si trasferisce in Africa da Parallela, in
provincia di Ivrea, dove nasce nel 1859, stabilendosi inizialmente a Massaua, dove apre uno studio a Taulud “vicino al
mare”. Resta ancora in certa la data del suo arrivo sulla costa orientale africana, così come nulla si conosce sulla sua
attività precedente l’espatrio. Nonostante la sua notorietà, infatti, anche nel suo caso, come in quello degli altri fotografi
attivi in Eritrea nel primo periodo coloniale, mancano notizie sicure e documenti che possano agevolarne la
ricostruzione del profilo professionale e biografico, che resta affidato alla sola produzione fotografica reperita e ai pochi
dati emersi nel corso della ricerca.
Sicuramente sulla sua decisione di trasferirsi in colonia, al di là delle opportunità professionali che l’espansione italiana
in terra d’Africa poteva offrirgli, deve aver influito il richiamo costituito dalla presenza a Massaua del cugino Giacomo
Naretti, considerato uno dei pionieri del primo espansionismo coloniale italiano in Etiopia, dove giunge per la prima
volta nel 1870. Carpentiere di umilissime origini contadine, Giacomo Naretti raggiunge la corte di Giovanni IV con una
compagnia di artigiani e vi rimane, stabilendosi inizialmente a Debra Tabor, riuscendo a guadagnarsi la stima e il favore
del Negus, per il quale lavora fino all’epoca dello sbarco italiano a Massaua, dove il mutato clima politico lo costringe a
ritirarsi alla fine del 1885 assieme alla moglie, con lui poi assunta dal comando militare in qualità di interprete.
Certamente la presenza di familiari ben introdotti presso le autorità italiane e profondi conoscitori delle realtà africana
devono aver indotto Luigi a giocare la carta coloniale. Dalla sua produzione è possibile far risalire il suo arrivo già al
1885, come dimostrerebbero due immagini di Massaua che recano questa data, ma non sarebbero da escludere altre
ipotesi, in considerazione del fatto che, nella quasi totalità, la sua produzione è databile a partire dal 1889-90 e che
l’apposizione dell’anno di realizzazione sull’immagine è un procedimento in realtà insolito per Naretti. Nel suo catalogo
di vendita, infatti, soltanto otto immagini su 224 risultano datate e quelle del 1885 figurano corredate anche di un
numero d’ordine abbastanza alto, cosa che porterebbe e escluderle dal novero delle prime immagini realizzate. Una
prima ipotesi può essere naturalmente quella che Luigi Naretti sia effettivamente presente a Massaua nel 1885 e che le
due immagini inserite in catalogo con tale data siano quelle considerate da lui più significative (o le uniche rimaste) dell
sua produzione iniziale (il catalogo di vendita viene redatto intorno al 1889). Una seconda ipotesi riguarderebbe la
possibilità che le fotografie datate 1885 e 1886 non siano state realizzate da Naretti, ma da questi acquistate o
pirateggiate attribuendosene la paternità, secondo una prassi all’epoca non infrequente. Tra le immagini in catalogo, del
resto, figura una fotografia recante due medaglioni con i ritratti della regina Taitu e del Negus Menelik che Naretti
commercializzava come propria pur non essendone l’autore. Un ritratto coevo del Negus viene incluso in catalogo dai
Fratelli Nicotra e commercializzato anche dal solo Francesco Nicotra come parte della sua produzione, pur non avendo
nessuno di loro avuto mai occasione di incontrare Menelik e Taitu e di scattarla. Le fotografie, come si è avuto modo di
scoprire, sono fra quelle realizzate da Leopoldo Traversi, sicuramente all’epoca in cui è nello Scioa come medico,
addetto alla persona di Menelik (che nelle immagini mostra l’aspetto vigoroso di un quarantenne), ed è probabile che
egli ne abbia ceduto i diritti ai maggiori fotografi dell’epoca, tutti desiderosi di averne una in catalogo in considerazione
della remunerabilità che la fotografia sicuramente all’epoca doveva avere.
Non vi sono dunque dati certi cui far risalire l’inizio dell’attività di Naretti, né sono stati d’aiuto i diari, ancora inediti,
del cugino Giacomo. Resta tuttavia possibile l’ipotesi di una presenza, forse anche solo per un primo breve soggiorno, di
Luigi Naretti a Massaua nel periodo immediatamente successivo allo sbarco italiano ahce sulla base di alcune immagini
che, pur non recando un anno preciso di riferimento, risultano molto più datate, ed eseguite con una tecnica quasi
rudimentale rispetto alla qualità tecnica e formale della produzione di Naretti nel suo complesso.
Probabilmente per tutto il periodo qui preso in esame Luigi Naretti conserva il suo studio a Massaua. Sicuramente alla
morte del cugino , avvenuta il nove maggio 1899, e dopo averne sposato la vedova, si trasferisce con lei, Angelina e
Teresa, le due figlie che Teresa Zander ha avuto da Giacomo, ad Asmara, dove muore il 18 febbraio 1922, all’età di
sessantrè anni, per un colpo apoplettico. Alla sua morte il governo coloniale cerca inutilmente di acquistare dalla vedova
le lastre fotografiche, stimate essere circa 500, che vengono invece vendute “a Baratti di Asmara”.
Come molti altri fotografi commerciali dell’epoca, Naretti stabilisce il suo studio fotografico sulla costa africana,
specializzandosi in “ritratti, gruppi, costumi e vedute”, che gli varranno un “diploma di medaglia d’oro” all’Esposizione
Italiana di Torino del 1898. Un riconoscimento che ufficializza una notorietà peraltro già indiscussa e che Naretti
comunque cerca di rendere immediatamente redditizio stampando e diffondendo il catalogo della “completa collezione
di fotografie” con relativo prezzario”, Silvana Palma “Fotografia di una colonia. L’Eritrea di Luigi Naretti (18851900)”, Quaderni storici, 109, a. XXXVII, n. 1, aprile 2002, pp. 85-86.
Giudizi
“Luigi Naretti è il più significativo fra i fotografi professionisti che operano in Eritrea durante il primo periodo
coloniale, per la qualità e la quantità della produzione fotografica e per il rilievo e l’ampia circolazione che questa
all’epoca gode. Le sue immagini vengono largamente utilizzate dagli editori Treves nelle pubblicazioni di carattere
coloniale; trovano ampio spazio nelle riviste illustrate che si dividono il mercato editoriale dell’ultimo scorcio di secolo,
ma vengono inserite anche in un significativo numero di opere di memorialistica coloniale che affiancano il diario visivo
quello scritto, come parti complementari della memoria di vita coloniale da affidare alle stampe.
Non vi è collezione pubblica o privata dell’epoca, che non annoveri immagini scattate da questo autore che le
commercializzerà sul finire del secolo anche come cartoline, stampandole in proprio, così accrescendone la potenziale
circolazione”, Silvana Palma “Fotografia di una colonia. L’Eritrea di Luigi Naretti (1885-1900)”, Quaderni storici, 109,
a. XXXVII, n. 1, aprile 2002, pp. 84-85.
Bibliografia
Silvana Palma “Fotografia di una colonia. L’Eritrea di Luigi Naretti (1885-1900)”, Quaderni storici, 109, a. XXXVII, n.
1, aprile 2002, pp. [83]-147.
Molte fotografie di Luigi Naretti vennero utilizzate dalla redazione della rivista La guerra Italo-Abissina. Bullettino
illustrato, Milano, Treves, 1896 che uscì in 35 numeri. Conservata presso la biblioteca civica Bonetta di Pavia.
8 fotografie di Naretti compaiono in: Francesco Da Offejo, DAll’Eritrea. Lettere sui costumi abissini, Roma, Tip. Della
Vera Roma, 1904.
Narick, G.M.
Abbiamo pochissime informazioni su questo studio fotografico attivo a Massaua almeno nel 1889. Ho trovato a Milano
una foto con timbro a secco G.M. Narick154[37]
Questo timbro smetisce quanto scritto dalla Palma:
“A questi giorni [sic] è avvenuta anche l’inaugurazione del Circolo Ufficiali e […] del teatro. Le glorie dei
filodrammatici di Saati han turbato le notti dei filodrammatici d’Arkiko. Non vi faccio la descrizione delle feste, cose
stupende, rappresentazione, pranzo, concerto, ballo e cena finale […]. Alla mattinanel giardino del Circolo Ufficiali, il
bravo nostro artista Narick, fece la fotografia a Ligg-Gabbadu, uno dei capi più forti e valorosi delle bande alleate,
che son calati a porsi ai nostri ordini”, 135 [135: cfr. L’Illustrazione Italiana, n. 15 del 14 aprile 1889, p. 227].
Così scrive Napoleone Corazzini in una corrispondenza del 1889 da Massaua per i lettori de “L’Illustrazione Italiana”,
ed è possibile che “Narick” fosse il nomignolo affettuoso con cui in colonia, fra i militari, era meglio conosciuto Luigi
Naretti. Pur non essendo state trovate immagini di ligg Gabbedon…”, Silvana Palma “Fotografia di una colonia.
L’Eritrea di Luigi Naretti (1885-1900)”, Quaderni storici, 109, a. XXXVII, n. 1, aprile 2002, p. 107.
Nicotra, Francesco
Biografia
“A documentare un atteggiamento non categoricamente e pregiudizialmente ostile ai fotografi da parte del Ministero
della guerra c’è una lettera scritta da Francesco Nicotra al ministro della guerra il 9 febbraio 1895 43 [43: ASMAI,
POA, pacco N2, fasc. Nicotra]. Il fotografo messinese chiede al gen. Mocenni: “Mi permetto diriggermi [sic] ancora una
volta all’E.V. per domandare il segnalato favore di concedermi due passaggi gratuiti per /826/ Massaua su piroscafi che
fanno il servizio del trasporto delle truppe. Come a cotesto Ministero è noto fin dallo inizio della campagna d’Africa, e
per ben cinque vole la mia richiesta è stata esaudita perché i lavori da me eseguiti hanno sempre meritato la
considerazione di S.M. il re e del governo. Il grande album fotografico africano da me eserguito informi! Ora, attesa
l’importanza degli avvenimenti che si svolgono nei possedimenti africani, non so resistere al desiderio di portarmi
ancora colà per fotografare le nuove conquiste fatte dalla gloriosa nostra armata ecc.”. Nel fascicolo consultato non c’è
la risposta, ma visti i precedenti, evocati da Francesco Nicotra, dell’atteggiamento tenuto dal Ministero della guerra ed il
154
Tit fot. “Ufficiali del presidio di Cheren (1889)”, Archivio del Civico Museo del Risorgimento, Milano, Archivio
della fondazione G. Castellini, cartella 5, pos. 20307. Sul timbro a secco si legge: “G.M. Narick – Fotografo – Massauh
– Mar Rosso”.
lavoro svolto dallo stesso in colonia, che non era sicuramente tale da dispiacere agli ambienti militari, è probabile che
essa sia stata positiiva”, Luigi Goglia “Africa, colonialismo, fotografia: il caso italiano (1885-1940)”, Fonti e problemi
della politica coloniale italiana : atti del Convegno, Taormina-Messina, 23-29 ottobre 1989, Roma, 1996, pp. 825-826.
“I fratelli Giovanni e Francesco Nicotra, fotografi professionisti con studio a Messina in via S. Camillo 21, impiantarono
uno studio anche a Massaua, dove operarono, per quanto finora si sa, alternativamente 53 [53: Sui fratelli Nicotra si
veda P. Becchetti, Fotografi e fotografia…, cit., p. 75; La fotografia italiana…, cit., p. 168; I. Zannier, I fratelli Antonio
e… cit., p. 97 e p. 239; N. Monti, Africa then…, cit., p. 169; N. Labanca, I nostri antenati… cit., p. 44]. Giovanni, che
già si era dedicato in patria alla fotografia folkloristica siciliana e calabrese, si dedicò maggiormente a questo tipo di
immagini e alle vedute, mentre il fratello Francesco curò specialmente gli aspetti della vita militare, fotografando tra
l’altro anche i tribunali militari e i condannati alla fucilazione ed ai lavori forzati e anche le vedute urbane e i paesaggi.
La nota stilitistica che differenzia i due fratelli fotografi dagli altri professionisti fin qui presi in esame è quell’elemento
di movimento che è presente nelle loro immagini animate”, Luigi Goglia “Africa, colonialismo, fotografia: il caso
italiano (1885-1940)”, Fonti e problemi della politica coloniale italiana : atti del Convegno, Taormina-Messina, 23-29
ottobre 1989, Roma, 1996, p. 829.
Presso il Museo del Risorgimento di Milano ho rinvenuto alcune foto dei Nicotra degli anni 1896-97. Se la datazione è
corretta il fatto aprirebbe interessanti spiragli.: Archivio del Civico Museo del Risorgimento, Milano, Archivio della
fondazione G. Castellini, cartella 7, pos. 20663.
Museo del Risorgimento Milano, album 1, Pantano:
Conserva alcune foto di Nicotra:
- Mercato di Adaga Hamms (Scimenzava), 1896.
- 25 Cheren, forte e missione cattolica, 1896
- Asmara Col. Bet Makà e forte Baldissera, 1896.
- Coatit, tombe dei caduti 12 gennaio 1895, 1896
43 Agordat. Villaggio dei Sebderat piano della guerra contro i dervisci 1893, 1897.
- Asmara, festa del Mascal, 1896.
Paoletti, Guglielmo (Decamerè)
1939: “Nuove iscrizioni […] Laboratorio fotografico industriale, olegrafia, ozadia con vendita di materiale relativo –
Decamerè”155.
Pardini, Nicola di Attilio e di Angelo Itala
1937: “Nato a Lucca il 6 febbraio 1903, domiciliato in Asmara: via Sassari. Cap. lire 15.000. Asmara. Laboratorio
fotografico e vendita articoli inerenti”156.
Foto Sport
1952: “Via Carrara, 10, tel. 4139”157.
1952-53: Foto Sport, Gestione Pardini, via Bianchini, 25E, tel. 4139.
1953: “Foto Sport. Gestione Pardini, via Bianchini, 25. Tel 4139 Asmara” 158
Perticarari, Umberto fu Tobia
“Nato a Roma l’8 giugno 1901. Capitale lire 6000. Studio fotografico e commercio di materiale affine”159.
Pino, Luigi di Giuseppe e di Moscatelli Marina
“Nato a Tuglie di Lecce l’11 maggio 1906. Residente in Asmara. Via Genova. Asmara. Studio fotografico con vendita
materiale”160..
155
Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 89, 31 marzo 1939-XVII.
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 6439.
157
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara,
1952.
158
Concorso La Bella Italiana. Miss Italia – Miss Cinema 1953, Asmara 1953. Spazio pubblicitario.
159
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 5989.
160
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 7994.
156
Pollera, Alberto
“A. Baldi, parlando delle fotografie di Alberto Pollera tenente all’epoca del Martini e suo collaboratore a lungo, osserva
al riguardo: “Le immagini anche se concepite dall’autore con la specifica funzione di descrivere aspetti della vita sociale
e prodotti della cultura materiale delle popolazioni eritree visitate… danno quasi l’idea di un album di famiglia, di
quella grande famiglia che per il funzionario italiano era la colonia, la “sua” colonia. Un atteggiamento questo non
propriamente scientifico… ma che, se non altro ci presenta un colonialismo… più mite stemperatesi in un paternalismo
moraleggiante, indulgente, comprensivo…” A. Baldi “L’impiego della fotografia nell’indagine di carattere etnoantropologico all’interno del periodo coloniale italiano”, in Rivista di storia e critica della fotografia, giugno-ottobre
1983, n. 5, p. 32”161.
Le fotografie del Ten. Alberto Pollera, vennero utilizzate per la parte iconografica dell’articolo di Umberto Ademollo
Nei Cunama. Viaggio di Ferdinando Martini R. Commiss. Civile per l’Eritrea”, BSGI, v. XL (1903), pp. 683-740.
Roma, Società Geografica Italiana, 1903, 60 p.; molte foto riportano l’indicazione “Fot. Ten. Pollera”.
Estratto dal Bollettino della Società Geografica Italiana, fasc. IX, 1903.
Ademollo ripubblicherà alcune delle foto di Pollera ancora nel 1936: U. Ademollo, “La prima ricognizione del SetitTacazzè”, Le vie d’Italia, XLII, (3), pp. 161-168.
“Il R. Commissario civile per l’Eritrea, Ferdinando Martini, allo scopo di riconoscere il paese dei Cunama interposto tra
il Gasc ed il Setit, oggetto, poi, della convenzione italo-anglo-etiopica del 15 maggio 1902, partì il 23 marzo 1902 da
Asmara e per la via del Ferfer (alto barca) si recò ad Agordat, accompagnato dal capitano Fioccardi, dal tenente medico
Olivari e dal signor Pescarella, il nostro fine artista ed illustre poeta dialettale”, p. 1.
Pollera, Edoardo
Citato da Andrea Greco fra i fotografi militari amatori162
Ponziano Filippo
1933: Sono state concesse le autorizzazioni a commerciare
Ponziano Filippo, studio fotografico e commercio materiali fotografici; sede in Massaua.
Pramaggiore, Carlo (Massawa)
1939: “Piazza Principe Piemonte, 17”163.
Previstera, Salvatore (Adi Caieh)
1939: come da 164.
Proia, Aurelio di Vito
“Nato a Fondi (Littoria) di anni 29. Capitale lire 760.000. Asmara: studio fotografico e vendita materiale affine”165.
Pugliesi Giuseppe, vedi Foto Impero, Massawa.
1939: “…di Pugliesi Giuseppe, via Roma 13, studio fotografico per ogni lavoro d’arte, industriale, pubblicitario.
Speciale servizio di ogni avvenimento d’attualità nei lavori “Leica”166.
Rocco, Antonio fu Raffaele
1937: “Cittadino italiano di Belluno. Età anni 38. Individuale. Via F. Crispi. Asmara. Negozio di articoli fotografici e
con annesso lab.”167.
Rossi Adolfo
Giornalista.
161
Andrea Greco “Nell’Affrica italiana”. Di due album fotografici donati a Ferdinando Martini dalla Colonia Eritrea”,
in AFT, nr. 9, 1989, p. 67, n. 10.
162
Andrea Greco “Nell’Affrica italiana”. Di due album fotografici donati a Ferdinando Martini dalla Colonia Eritrea”,
in AFT, nr. 9, 1989, p. 66.
163
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
164
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
165
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937, licenza n. 5341.
166
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
167
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
Oltre al giornalismo coltivava la passione della fotografia. Già nel 1897 pubblicò un volume in cui si dava spazio alla
fotografia. In Eritrea a più riprese raccolse anche in questo caso numerose istantanee.
Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897) : impressioni ed istantanee di un corrispondente, Firenze : R. Bemporad e
figlio, 1897, 253 p.
Salvatori, Corallo (Assab)
1940: “Salvatori Corallo, studio fotografico con vendita di articoli affini, orologeria ed ottica”168.
Signorini, Massimo (Asmara)
1940: Cancellazione “Fotografo - Asmara”169.
Silvestri, Michele
“fotografo, n. Roccaraso (Aquila) 1849; m. Asmara 1936. In Er. dal 1896, fu in ordine di tempo il secondo fotografo
giunto al seguito delle truppe; continuò tale attività che svolse fino alla morte. Con Rosa Bisacci, f. Anita, Ugo, Pia, Ida,
Olga, Raniero”170.
1898: Silvestri aveva due ettari di terreno all’Asmara già il 29/9/1898 coltivati a cereali171.
1903: Due foto di Silvestri si trovano in Francesco Da Offejo, DAll’Eritrea. Lettere sui costumi abissini, Roma, Tip.
Della Vera Roma, 1904, p. 62: “Monaco abissino”; p. 95: “Donne Maritate”.
1904: non compare in “Elenco alfabetico dei negozianti esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino Ufficiale della
Colonia Eritrea, a. XII, n. 36, pp. 4-8. Al suo posto c’è invece “Silvestri Vincenzo, trattoria”.
1905: “Silvestri Michele, trattoria e fotografia”, Asmara, Hamasien”172.
Michele Silvestri, nel 1905 aveva 25 h. di terreno ad Ona Menassé, e altri 15 ad Ad Lessen, in qust’ultima località altri
Silvestri possedevano terreni per un totale di 45 h173.
1911: “Fotografia e trattoria”174
1912-1913: “Trattore - fotografo”175
1913: Gennario, 13: “preannunziato da commissario Seraè è qui giunto stamane da Asmara sig. Nunzio Silvestri e sig.
Michele Silvestri mi ha telegrafato che anch’egli parte stamane Adua”176.
1926: “In Pace!
Il giorno 12 dello scorso mese [dic. 1926], circondato dai parenti, religiosamente e serenamente moriva Michele
Silvestri, uno dei primi fotografi della Colonia e uno dei più anziani Coloniali dell’Eritrea, lasciando ai figli e ai nipoti il
supremo ricordo: nell’onestà e nel lavoro sta la gloria della vita.
Aveva 76 anni; era venuto in Colonia nel 1885.
Nella pace dei giusti lo affrettino le preghiere dei molto che lo conobbero e lo stimarono.
La Congregazione del SS. Sacramento ha perduto un Socio; abbia un protettore in cielo.
Ai parenti giungano le condoglianze sincere di P. B., che ebbero nel defunto, più che un lettore, un amministratore
devoto”, Parole Buone. Bollettino mensile della Missione Cattolica, a. XI, n. 1, gen. 1927, quarta di copertina, “.avvisi
e notizie”.
Timbri
168
Anagrafe commerciale ed industriale, Gennaio 1940. Nuove iscrizioni, p. 21.
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 100, 29 feb. 1940, anagrafe commerciale ed industriale, febbraio 1940,
Artigianato, Nuove Iscrizioni, p. 44.
170
Puglisi, 1952, p. 273.
171
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XII, n. 43, 24 ottobre 1903, p. 4.
172
“Elenco alfabetico dei professionisti, commercianti, negozianti ed esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino
Ufficiale della Colonia Eritrea, a. xiv, nr. 38, 23 settembre 1905.
“Colonia Eritrea. Censimento degli Europei ed Assimilati. 31 dicembre 1904 al 1° gennaio 1905”, Specchio G. :
Abitanti italiani da 9 anni in su classificati secondo la professione o condizione”, che riporta 3 fotografi maschi fra i 16 e
i 65 anni.
173
“Elenco delle concessioni di terreni, a scopo di coltivazione accordate a qualunque titolo od in corso di esame”,
Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. xiv, nr. 38, 23 settembre 1905.
174
Istituto Coloniale Italiano, Annuario dell’Italia all’Estero e delle sue colonie 1911, Roma, Tipografia dell’Unione
Editrice, 1911, p. 249.
175
Colonia Eritrea Elenco dei commercianti, negozianti, imprenditori, appaltatori o fornitori, e degli esercenti
professioni, arti e mestieri inscritti nel ruolo dei contribuenti nella Colonia Eritrea (Esercitio 1912-1913), (art. 152
della Raccolta degli Atti dell’autorità approvata con R. Decreto 30 dicembre 1909, n. 845, Asmara, Tipografia
Coloniale M. Fioretti, 1913, p. 4.
176
Teodorani a S.E. Governatore, Adua 13.1.1913, MAE, AE, pacco 261, fasc. “Silvesti Luigi. Concessione mineraria
oltre confine.
169
“M. Silvestri Asmara (Eritrea)”
“M. Silvestri e figlio Asmara”.
Silvestri, Ugo fu Michele
“impiegato, n. Castel di Sangro (Aquila) 10-IV-1889 da Michele. In Er. dal 16-V-1897, al seguito del padre, che aiutò
nei suoi lavori. Possedette un ristorante in Asmara, assieme ai familiari; concessionario agric. e commerciante; attual.
impiegato”177.
1931: “n. di iscrizione 265; ditta o ragione sociale: individiduale; nome e cognome: Silvestri Ugo; oggetto del
commercio o dell’industria: Fotografie; sede e succursali: Asmara”178.
1937: “Cittadino italiano di Castel di Sangro (Aquila). Età anni 47. Individuale. Indirizzo: via Martini. Asmara. Studio
fotografico”179.
1939: “Anagrafe commerciale ed industriale. Licenze rinunziate e revocate […] Silvestri Ugo, cancelleria, art.
fotografici, profumeria, scarpe, accessori e indumenti per uomo e donne – Decamerè”180.
Il cognome non sembra più essere registrato presso il comune di Castel di Sangro che, del resto, ha una popolazione di
5500 abitanti; ad ogni modo controllare su
http://abruzzo2000.com/genealogy/surnames/aq/casteldisangro.htm
Vaghi, Comm. Luigi
“fotografo e ottico, n. Parma 1-IX-1882; titolare di studio fotografico nella città natale dal 1903; addetto nel 1915 ad un
gabinetto radiografico presso l’Osped. milit. di Parma fino alla fine della guerra, fu successivamente fotografo di
personalità del mondo politico e della Casa Reale Italiana, esecutore di ritratti dei componenti i Gabinetti ministeriali;
tra le personalità da lui servite si ricordano il duca Emanuele Filiberto d’Aosta (1920), il principe Umberto di Piemonte
(1923), Benito Mussolini (1924), Guglielmo Marconi (1924, il re Vittorio Emanuele III (1931), Adolfo Hitler. Dal 1937
in Er., impiantò uno studio fotografico con laboratorio di ottica in Asmara, mantenendo la sua attività e la sua azienda di
Parma. Lo studio di Asmara fu per qualche anno l’unico laboratorio in Eritrea per lo sviluppo di pellicole
cinematografiche per dilettanti, con annesso negozio per il commercio di qualunque materiale di ottica, fotografia e
cinematografia. Cav. della Corona d’Ita. (1919), cav. Uff. (1922), comm. Premiato in varie esposizioni nazion. ed
intern. Rimpatriò l’8-IV-1951.”181
1939: come da alcune foto comparse su il Corriere Eritreo, 1939.
1940: “Elenco delle ditte iscritte nel registro delle ditte […] n. 812 Ditta Vaghi comm. Luigi. Studio fotografico e
vendita al dettaglio di articoli fotografici ed affini – apparecchi radio fotografici ed ottici, grammofoni e dischi – sott.
695-652-616-284. Asmara, viale della Regina, n. 68”182.
1946: “Comm. Luigi Vaghi – Studio Foto artistico, ottica, cineradio, Asmara, Viale Regina, 19/A”, 183.
1949: “Foto Ottica Comm. Luigi Vaghi. Viale Regina, 68 Asmara, Telefono 6217. Tutto l’assortimento in occhiali da
sole e vista. Tutto per la fotografia” 184.
1952: “Viale della Regina, 68, tel. 6217”185.
1953: “Foto Ottica Vaghi. Vasto assortimento occhiali da vista e da sole. Apparecchi fotografici: Leica ultimo modello
con obiettivo summicron. Tutti i tipi di apparecchi Zeiss. Ingranditori. Apparecchi stereoscopici. Ragio Telefunken.
Apparecchi geodesia. Proiettori cinematografici e per proiezioni diapostive a colori. Prezzi imbattibili. Importazione
diretta dalle case produttrici e vendita diretta al pubblico” 186.
177
Puglisi, 1952, p. 273.
Ufficio Eritreo dell’Economia, Registro delle ditte, “1° elenco delle ditte residenti nel territorio dello Hamasien
(euorpei e assimilati)”, Bollettino Economico dell’Eritrea, a. III, n. 33-34, marzo-aprile 1931, pp. 1177-1186.
179
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
180
Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 90, 30 aprile 1939-XVII, p. 182.
181
Puglisi, 1951, p. 293.
182
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 102, aprile 1940, p. 115.
183
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, Edizione 1946, Asmara, Editrice Gnarini, p.
136 “Fotografia e ottica”.
184
C.O.N.I. Club Alpino Italiano Sezione dell’Eritrea, Seconda marcia in montagna a squadre. Monte Bizen. Secondo
raduno escursionistico Nefasit. 10 aprile 1949, spazio pubblicitario.
185
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara,
1952.
186
Concorso La Bella Italiana. Miss Italia – Miss Cinema 1953, Amsara 1953. Spazio pubblicitario.
178
1956 [?]: “Vaghi di Franco Celeste. Cine – Foto – Ottica. Lenti Zeiss Punktal”187
1958: “Vaghi - Cine Foto Ottica - Asmara. Proprietario: Francesco Celeste. Capitale: $ E. 180.404,03.
Attività: importazione materiale fotografico e ottico, apparecchi fotografici, prodotti chimici, apparecchi
cinematografici, dischi, ecc.”188.
“Vaghi, cine - foto -ottica. Agenti della Ferrania - Revere. Zeiss, Paillard. Viale Iteghè Tain 68, tel. 6217, c.p. 1114
Asmara.
1959: nel 1959 rappresentava le case Ferrania Spa., May & Baker, Zeiss Ikon A.G.”189, come da190.
1966: “Vaghi. Photo – Optical Equipment – Geodesy – Radio – T.V. di Franco Celeste. Avenue Iteguè Zahaitù 68.
Asmara – Addis Ababa. Agents for: Bolex Paillard – Zeiss Ikon – Carl Zeiss – Matsushita Electric “National” – Braun
AG – Canon Camera Co. – Yashica International Co. - Minolta Camera Co. – Zenith Sales Corp. – Asahi Optical co. –
Ferrania 3M – A. B. Dick – Polaroid Corporation and many other World Wide known Manufacturing Companies.
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cocasions of good buys available there”191.
Vallini, Carlo (Decameré)
1939: “(ditta), corso dell’Impero”192.
Vignali, Ferruccio v. Foto Milano
Via Santucci, 11 - Asmara.
“La ditta inizia la propria attività nel 1937 con la produzione di cartelli di pubblicità; nel 1938 inserisce la preparazione
di fotomontaggi di propaganda commerciale e nel 1945 si attrezza per l’esecuzione di fotoincisione per riproduzione
tipografica. L’officina d’incisione è attrazzata di banchi meccanici per la riproduzione fotografica e di un aerografo per
ritocco, oltre ad un reparto di disegno ed altro d’incisione dotato di attrezzatura per l’incisione chimica degli zinchi e di
una macchina di propria ideazione che compendia le operazioni di montaggio degli zinchi dopo l’incisione, incavando le
parti bianche, smerigliando e rifinendo il pezzo per l’uso in tipografia. Macchine da presa, apparecchi ingranditori ed
altra attrezzatura completano l’impianto. La produzione è rivolta alle varie applicazioni della fotografia ed alla
propaganda commerciale, come fotomontaggi da mostra, cataloghi, cartelli da proiezione e clichè per stampa
tipografica”193.
1948: Foto Milano – Asmara. Tutti i lavori fotografici. Qualsiasi lavoro industriale. Presenza ad ogni manifestazione
sportiva. Via Roma, 7, telef. 3235.
Laboratorio Via Cantucci 11.
Zocchi, Gesualdo di Azeglio
1937: “Cittadino italiano di Asmara. Età anni 18. Individuale. Viale della Regina. Asmara. Studio fotografico con
annessa vendita di articoli fotografici”194.
Curiosità
“Barra, Gennaro, tenente del 55 Bgt. Eritreo, med. d’oro. N. Salerno. Durante un ciclo di operaz. di polizia nel Gimma
Ghennetiè (agosto 1938), al comando di una banda irregolare, attaccato da soverchianti forze ribelli, combattè
coraggiosamente maneggiando fino al termine delle munizioni una mitragliatrice. Rimasto primo di ogni altra difesa,
187
Inserzione pubblicitaria nell’opuscolo: Il circolo universitario Asmara presenta “La Goliardica” …, Teatro Asmara,
giovedì 6 dicembre ore 21,15.
188
Gli italiani in Eritrea nel 1958, Asmara, Consolato Generale d’Italia, p. 47.
189
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, p. 139, 152, 155.
190
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, p. 166.
191
Asmara’s horse show program. Saturday 26th and Sunday 27th of Novembre 1966.
192
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
193
Infante Eldo, Rassegna tecnica delle industrie eritree, Asmara, edito dall’autore, 1947, p. 529.
194
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
scagliò una macchina fotografica contro gli avversari, suscitando l’ammirazione di questi, i quali diedero al suo corpo
onorata sepoltura. La salma riposa a Ghedò (Galla e Sidamo)”195.
Bibliografia
Annuario delle Colonie Italiane, 1926-1930.
Bollettino del Commercio, Asmara
Bollettino Economico dell’Eritrea, a. XII, n. 89, 31 marzo 1939-XVII.
Bolletino Ufficiale della Colonia Eritrea
Bulletino Ufficiale della Colonia Eritrea
British Administration – Eritrea Posts & Telecommunications Dept. Telephone Directory, March 1952, Asmara, 1952.
Cerbella, Gino Ertirea 1959. La collettività italiana nelle sue attività economiche, sociali e culturali, Asmara,
Consolato Generale d’Italia, 1959, 243 p.
Colonia Eritrea Censimento degli Europei ed Assimilati. 31 dicembre 1904 al 1° gennaio 1905. Specchio G. : Abitanti
italiani da 9 anni in su classificati secondo la professione o condizione”, che riporta 3 fotografi maschi fra i 16 e i 65
anni.
Colonia Eritrea Elenco dei commercianti, negozianti, imprenditori, appaltatori o fornitori, e degli esercenti professioni,
arti e mestieri inscritti nel ruolo dei contribuenti nella Colonia Eritrea (Esercizio 1912-1913), (art. 152 della Raccolta
degli Atti dell’autorità approvata con R. Decreto 30 dicembre 1909, n. 845, Asmara, Tipografia Coloniale M. Fioretti,
1913, 51 p.
Fa parte della serie: Legislazione, nontizie e studi sull’Eritrea, nr. 58.
Corriere Eritreo, Asmara.
“Elenco alfabetico dei negozianti esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino Ufficiale della Colonia Eritrea, a. XII, n.
36, 1903, pp. 4-8.
“Elenco alfabetico dei professionisti, commercianti, negozianti ed esercenti nella Colonia Eritrea”, Bullettino Ufficiale
della Colonia Eritrea, a. xiv, nr. 38, 23 settembre 1905.
Eritrea. Cenni descrittivi per il turismo, [a cura del Dr. G. Brunetti – A. Pollera], pubblicata nel giugno anno IX, 1931
in occasione delle prime Colonie Marine in Italia dei Balilla dell’Eritrea, pagine pubblicitarie.
Guida commerciale dell’A.O.I., Asmara, Mario Moretto, 1939, 751 p.
Guida commerciale dell’Eritrea = The Eritrean business man’s guide, edizione 1946, Asmara, Gnarini, 392 p.
Gli italiani in Eritrea nel 1958, Asmara, Consolato Generale d’Italia.
Mostra delle attività produttrici dell’Eritrea = Eritrea Industrial Exhibition, Asmara, dicembre 1943 [M.A.PE.],
Catalogo.
Puglisi, Giuseppe Chi è dell’Eritrea 1952. Dizionario biografico. Con una cronologia, Asmara, Agenzia Regina, 1952,
304 p.
Rassegna Economica dell’Eritrea, a. XIII, n. 102, aprile 1940.
Ufficio Eritreo dell’Economica. Elenco alfabetico degli esercenti commercio, industria ecc. nel territorio del
Commissariato Regionale dello Hamasien, Asmara, Tipografia Ditta M. Fioretti, 1937.
195
Puglisi, 1952, p. 36.
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Baratti, Aldo Biografia 1928: Alcune sue foto vengono pubblicate nel