Anno XXXXII - nr. 129- Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - DCB IMPERIA - DICEMBRE 2013 GEMELLAGGIO TRA GLI ALPINI DI IMPERIA E GLI CHASSEURS ALPINS FRANCESI Il Presidente e il Consiglio Sezionale augurano agli Alpini della Sezione di Imperia e ai loro Famigliari i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo GEMELLAGGIO TRA GLI CHASSEURS E GLI ALPINI DI IMPERIA Con una cerimonia semplice e sobria, a dire il vero con modesta partecipazione della città ma di molti Gruppi con i loro Gagliardetti, si è formalizzata un’amicizia e una collaborazione, che esiste di fatto da diversi anni tra gli Chasseurs della Costa Azzurra e la Sezione A.N.A. di Imperia. Se solo si pensa alla storia del secolo scorso, in particolare della sua prima metà, è facile capire quale importante significato rivesta un atto di amicizia tra due associazioni d’arma di confine; Francia e Italia fino al maggio 1915 aderivano a coalizioni rivali e un conflitto armato le avrebbe viste avversarie sulla catena alpina che le divide, dal monte Bianco al mare. Poi l’Italia aderì all’Intesa e il fronte si spostò sulle Alpi centro-orientali. Nel 1940 l’Italia di Mussolini dichiarò guerra alla Francia, sorpresa e quasi annientata dalle truppe di Hitler, e giustamente essa considerò quella decisione una vera e propria pugnalata alla schiena: per pochi giorni si combatté sulle Alpi, anche dalle nostre parti, a ridosso del mare, e molti protagonisti e vittime di quelle operazioni furono valligiani o cittadini dei due versanti. Poi ci furono l’occupazione, l’impegno generoso di maquis e partigiani, la pace e un dopoguerra non privo di qualche comprensibile risentimento e di una certa diffidenza, a cominciare dalla definizione della linea di confine. La stretta di mano tra il Presidente Liebenguth e il Presidente Daprelà a suggello della convenzione di collaborazione Ma, a sanare le ferite ancora non chiuse, venne il processo di unificazione europea, per intuizione di alcuni lungimiranti visionari (Jean Monnet e Altiero Spinelli, per citarne solo due), e per scelta di politici di altra tempra e statura, come De Gasperi, Schumann e Adenauer. E maturarono così le condizioni per una vera pacificazione, per una più stretta e convinta cooperazione tra i due paesi, che pure hanno mantenuto gelosamente specificità e autonomie, figlie di due diverse storie secolari. Infine col trattato di Schengen sono state quasi del tutto cancellate le frontiere e ormai si passa il confine senza controlli e senza code fastidiose; da una decina d’anni usiamo la stessa moneta, l’euro, se pur con riserve da parte di qualcuno anche con innegabili vantaggi. In un quadro del genere, un gemellaggio come quello firmato a Ventimiglia il 20 ottobre scorso diventa la conclusione quasi ovvia e scontata di un percorso, iniziato dagli amici di Villefranche, ben accolto dalla Sezione di Imperia, concretizzato dal gruppo della città di confine con l’impegno Alpini e Chasseurs schierati insieme per gli inni nazionali assiduo degli alpini di Guido Maccario e la regia di Dario Canavese. Non a caso la Fanfara Colle di Nava, davanti al Palazzo Comunale, agli inni nazionali, la Marsigliese e l’Inno di Mameli, ha fatto seguire l’esecuzione dell’Inno alla Gioia, dalla 9.a sinfonia di Beethoven, che è diventato il simbolo musicale dell’Unione Europea. Nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza di numerose autorità, si è poi svolta la cerimonia della firma del protocollo, dopo la lettura nelle due lingue: lo hanno sottoscritto per l’associazione 22° BCA di Nizza, il Presidente Gérard Liebenguth e il Consigliere Jean Paul Giraud; per l’associazione Anciens Chasseurs Menton, il Presidente Henri Pommier e il consigliere Georges Tremoulet; per la sezione di Imperia, oltre al Presidente Vincenzo Daprelà, i vice presidenti Oreste Pastor e Roberto Criscuolo. Dopo i discorsi ufficiali dei due Presidenti, che hanno spiegato ragioni e contenuti dell’accordo, come anche forme e tempi della collaborazione sottoscritta, il corteo ha dapprima raggiunto il monumento ai Caduti, dove sono state deposte corone di fiori, e poi la chiesa di S. Agostino. La S. Messa, celebrata dal parroco don Daniele, è stata animata dai canti del Coro Monte Saccarello e da quelli del Coro parrocchiale dei bambini. L’incontro si è chiuso con un partecipato rinfresco, offerto dal Buffet della Stazione ferroviaria di Ventimiglia e dal gruppo di Buggio. Le imponenti costruzioni di difesa, che ancora si vedono sulle creste delle montagne, di qua e di là del confine, siano monito che guidi sempre alla ricerca di una convivenza amichevole e solidale, e testimonianza di un passato di rivalità insensate e dannose, che, insieme, abbiamo il dovere di non fare più ritornare. Carlo Alassio -2- 16° RADUNO DEL I° RAGGRUPPAMENTO A IVREA Tre giorni nel ricordo del 4° Reggimento Alpini Gran contorno di manifestazioni al 16° Raduno alpino del I° Raggruppamento che si‘è tenuto ad Ivrea dal 6 all’8 settembre, tra le quali spicca su tutte la bella serata al Teatro Giacosa per ricordare il Btg “Ivrea” e il 4° Reggimento Alpini il cui Comando ha avuto la propria sede nella capitale del Canavese dal dal 1887 al1935. La serata , condotta da Serafino “Ciribola” Anzola autore dell’opera “Tucc un – Vicende e Uomini del Battaglione Ivrea attraverso un secolo di storia”, ha avuto momenti particolarmente emozionanti con la lettura delle lettere dal fronte e da chi era rimasto a casa. Alla proiezione di reperti cinematografici delle Due Guerre si sono alternati brani della tradizione alpina eseguiti dal Coro A.N.A. Ivrea. La città si è presentata in gran spolvero con moltissime vetrine addobbate, e l’imbandieramento tricolore non solo sul percorso della sfilata e ha accolto gli alpini con la usuale cortesia contenuta propria della gente piemontese, che a noi liguri, col carattere che ci troviamo, si adatta molto bene. Allegria per le strade, comunque, anche al sabato pomeriggio nella solennità delle cerimonie ufficiali con l’arrivo in Piazza Ottinetti del Labaro Nazionale scortato dal CDN e dal Presidente Nazionale Sebastiano Favero che nel suo saluto ha ricordato i motivi che portano gli alpini ad incontrarsi: il saluto alla Bandiera, l’Onore ai Caduti e l’affermazione dell’identità cristiana. Un po’ troppo lunghi, se vogliamo fare una critica ad un’organizzazione perfetta, i saluti delle varie autorità tenuto conto della Messa all’aperto ancora da celebrare e del caldo incombente sulla piazza. La serata, sempre in Piazza Ottinetti, ha visto l’applauditissima esibizione della Fanfara della Brigata Taurinense che si è alternata alla Fanfara A.N.A. della Sezione eporediese e a quella Militare del 27e Battaillon des Chasseurs Alpins che ben conosciamo, essendosi esibita a Imperia in occasione dell’indimenticabile 14° Raduno di Raggruppamento del settembre 2011. Domenica 8 la grande sfilata tra due ali ininterrotte di gente entusiasta che ha visti marciare al suono delle numerosissime bande e fanfare, oltre quindicimila penne nere arrivate da tutto il Piemonte, dalla Valle d’Aosta e dalla Liguria. Molto applaudita anche la nostra Sezione che, insieme a La Spezia, era quella che arrivava da più lontano. Un ringraziamento di cuore alla Fanfara Colle di Nava e a tutti gli alpini del ponente ligure che si sono presentati all’appello, specialmente a quelli che, con l’occasione, hanno indossato la camicia sezionale. Si può dire, senza tema di smentita, che almeno questa volta lo stile era quello giusto e che lo schieramento e il modo di procedere inquadrati è molto migliorato. Speriamo che sia un buon inizio. Risolto alla fine della sfilata il giallo della Sezione di Savona sparita dallo schieramento all’inizio del percorso: fanfara bloccata in autostrada; deviazione dell’intera sezione in un vicolo laterale, sconcerto, arrivo fanfara, ripartenza. Presidente Sezionale Gervasoni gran manovratore. Ciao Mario. Complimenti sinceri al Presidente della Sezione eporediese Marco Barmasse e al suo staff per l’ottima organizzazione. Enzo Dap. 64° RADUNO AL COLLE DI NAVA Il 64° Raduno Nazionale al Sacrario della Divisione Cuneense al Colle di Nava si è svolto in forma solenne, con la presenza del Labaro Nazionale, decorato con 208 Medaglie d’Oro accompagnato dal Presidente Nazionale e da diversi Consiglieri. Il motivo dell’anticipo della forma solenne, spettante di diritto ogni cinque anni e previsto per l’anno 2015, è dovuto alla concomitanza di tre ricorrenze particolari: il 90° anniversario della fondazione della Sezione di Imperia, il 70° della Ritirata di Russia ed il 30° anniversario della tumulazione dei resti del Generale Battisti nel Sacrario. Accogliendo la nostra richiesta, il Consiglio Direttivo Nazionale ha dimostrato grande sensibilità. Nel pomeriggio di sabato si è svolta una piccola cerimonia: a cura dei Gruppi di Celle e Varazze è stata posta una targa in memoria di Padre Eugenio, Ten. Giuseppe Vallarino, M.A.V.M., cappellano del Pieve di Teco, deceduto nel campo di prigionia di Oranki nel marzo del ’43. Alla presenza del Presidente Nazionale Sebastiano Favero, la targa è stata scoperta dalla pronipote di Padre Eugenio, Arianna Vallarino e quindi benedetta dal Cappellano della Brigata Taurinense, -3- don Capello. Il Capogruppo di Arenzano, Carlo Zoccola, ha letto una breve nota biografica del Tenente Vallarino e il Presidente della Sezione di Genova, Pietro Firpo, ha recitato la Preghiera del Disperso. Il Labaro Nazionale scortato dal Gen. Marcello Bellacicco, dal Presidente Sebastiano Favero e dai Consiglieri Nazionali Domenica mattina la cerimonia è stata aperta dalla consueta sfilata, con il maestoso ingresso nel prato dei Vessilli e dei numerosi Gagliardetti. Infine l’ingresso del Cappello e della Medaglie del Generale Battisti, del Gonfalone della Provincia di Imperia e del Labaro Nazionale, scortato dal Presidente Nazionale Sebastiano Favero e dal Generale di Divisione Marcello Bellacicco. La Santa Messa, officiata da don Capello e concelebrata da don Alberto Casella, Cappellano della nostra Sezione, è stata animata dalla Fanfara Colle di Nava e dal Coro Monte Saccarello. particolare ha ricordato la figura di Nardo Caprioli, Reduce di Russia e Presidente dell’ANA, recentemente andato avanti. Infine ha rivolto un pensiero ai Caduti nelle ultime missioni, tra i quali Giorgio Langella e Tiziano Chierotti, ricordati anche dal generale Marcello Bellacicco, alla presenza di due dei loro comandanti il col. Cristiano Chiti e il col. Aldo Costigliolo e dei genitori di Chierotti. Infine la deposizione della Corona d’alloro al Cippo del Sacrario e nella Cappella, dove tutti i Reduci si sono recati, accompagnati dai giovani dell’ANA, a rendere un doveroso saluto al loro Comandante, il Generale Battisti. Aghi Il Raduno via radio Il Raduno al Colle di Nava è stato trasmesso via radio grazie al Gruppo Radioamatori Alpini, iscritti alla sezione di Imperia dell’Associazione Radioamatori Italiani, che hanno trasmesso sulla gamma dei 40 metri in SSB e su quella dei 20 metri in RTTY. Alcuni radioamatori, tra cui Sergio, call sign IZ1YFQ (è il numero identificativo del radioamatore), Gianpiero (IZ1GYI), Bruno Giraudo (IK1AAS), trovate allestite le tende a cura del nucleo di Protezione Civile della Sezione di Imperia, hanno predisposto antenne e apparati ricetrasmittenti nei pressi del prato in cui è stata celebrata la Messa. Gli onori al Generale Battisti da parte delle Autorità Giorgio Sappa, alpino della nostra sezione, in rappresentanza del Sindaco di Pornassio ha portato i saluti dell’Amministrazione, rivolgendo un doveroso ossequio ai Reduci presenti. Il Presidente Vincenzo Daprelà, ha ricordato i novant’anni della Sezione di Imperia e ha ricordato i trent’anni dell’inumazione delle spoglie del Generale Battisti. Il Generale Marcello Bellacicco, salutando i Reduci della Cuneense, ha portato i saluti degli alpini in armi, rappresentati a Nava dalla Fanfara della Taurinenese e dal Picchetto del 2° Alpini. Infine il Presidente Favero, alla sua Sebastiano Favero coi Radioamatori Gruppo di Reduci di Russia coi “Bocia” dell’ANA prima esperienza al Colle di Nava, fresco di nomina, ha parlato dei Padri Fondatori della nostra associazione ed in Sono andati in onda, colpiti dal immancabile “pile up” (traffico intenso), con una breve pausa durante gli interventi delle autorità e riprendendo le trasmissioni verso mezzogiorno. Al termine della manifestazione i radioamatori hanno ricevuto la visita del presidente nazionale Sebastiano Favero che ha seguito con interesse la diretta di alcuni collegamenti. Una bella sorpresa, e per questo ancor più gradita, durante la quale i radioamatori alpini hanno consegnato al presidente Favero il gagliardetto del Gruppo e un opuscolo che illustra le attività svolte. -4- 2013: i primi 10 anni della Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava” Sembra ieri quel fatidico 17 gennaio 2003 che segnò la nascita ufficiale della Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava”. Certamente un nome ambizioso ed impegnativo quello prescelto, perché la terra del Colle è sacra per tutti gli Alpini imperiesi e...non solo, visto che l’annuale Raduno richiama centinaia di “Penne nere”, provenienti da tutto il Nord Italia, intorno alla Cappella che racchiude le spoglie del Gen. Emilio Battisti, ultimo comandante della gloriosa quanto sfortunata “Cuneense”. Comunque, abbiamo sempre cercato di onorare il nome adottato. Tra il 2002 e il 2003, il giovane Alpino Marco Castagna, oggi prossimo ad essere ordinato sacerdote, si diede un gran da fare presso le più importanti bande musicali delle province di Imperia e Savona per reclutare musicanti disposti a formare una Fanfara Alpina di.... “volontari”, senza cioè pretendere alcuna remunerazione. Marco ebbe buon gioco nella sua impresa non solo perché caparbio ed evidentemente abile nel convincere le persone usando gli argomenti giusti, ma anche per il fatto che era egli stesso musicante e conosceva pertanto moltissimi colleghi. Si era congedato da poco dalla fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”, di stanza a Torino, dove aveva prestato il servizio militare, e proprio ispirandosi all’assetto formale di quel prestigioso corpo bandistico e alla divisa indossata fino a poco tempo prima, aveva voluto creare una Fanfara nell’ambito della Sezione A.N.A. di Imperia. Quando me ne parlò, ricordo il mio scetticismo iniziale, ma la costanza di Marco infine ebbe ragione di ogni dubbio e di ogni difficoltà. Portata in Consiglio Direttivo Sezionale, l’idea della costituzione di una Fanfara trovò un convinto sostenitore nel Presidente Sezionale del tempo, Gianfranco Marini, e incontrò l’approvazione dei Consiglieri; così.......”luce fu”, seppure con un notevole esborso iniziale di denaro da parte delle casse sezionali. E’ iniziato in questo modo il “miracolo” di questa Fanfara che, aggregandosi intorno ad un nucleo di una decina di ex Alpini, (ma mai veramente ex, perché: “Alpini una volta, Alpini per sempre”) è progressivamente cresciuta fino a contare oggi più di 50 elementi. Ma non è di numeri che voglio parlare; piuttosto, di qualità, di professionalità, di spirito alpino e di senso di appartenenza che sono andati crescendo nel tempo. Noi ( uso un plurale non.... “maiestatis”, ma solo perché, essendo io il presidente della Fanfara fin dalla sua origine, ne sono a tutti gli effetti parte integrante) non siamo una vera e propria Fanfara di congedati, come invece tante altre fanfare alpine, nel senso che solo una piccola parte dei nostri musicanti ha prestato il servizio militare nel Corpo degli Alpini. Ma proprio in questo consiste il “miracolo” di cui parlavo poco sopra: un gruppetto di Alpini D.O.C. ha saputo forgiare una Fanfara che, benché composta da musicanti provenienti da realtà e contesti assai eterogenei, si è lentamente amalgamata fino a divenire un corpo musicale omogeneo, caratterizzato da un ottimo spirito di appartenenza e fiero di “militare” nelle file degli Alpini e della loro Associazione Nazionale, Sezione di Imperia. E, a proposito dello “spirito alpino” cui facevo riferimento più sopra, si consideri che i membri della Fanfara, non solo non percepiscono alcuna somma di denaro, neppure come Il Maestro Giampiero Rosso rimborso spese, ma usano strumenti musicali personali (tranne i piatti e la cassa), utilizzano mezzi di trasporto propri per recarsi alle prove e ai servizi e, in diverse occasioni, percorrendo anche parecchi chilometri. E’ vero che lo spirito di volontariato caratterizza tutta l’A.N.A. e che è sicuramente comune alle varie Realtà della Sezione di Imperia: Coro “Monte Saccarello”, Protezione Civile e Nucleo Cinofilo da Soccorso “Alpha”, ma per quanto attiene alla Fanfara si deve sottolineare che una maggioranza di Musicanti non Alpini ha lentamente acquisito nel tempo uno “spirito alpino” se non superiore, almeno pari a quello degli Alpini stessi. -5- Se nelle righe che seguono sarò un po’ polemico è soprattutto perché devo farmi interprete del sentire di tanti musicanti che in questi anni hanno magari “mugugnato”, mi hanno accusato di debolezza nei confronti della Sezione, ma poi sono sempre rimasti al loro posto facendosi onore in ogni servizio, nonostante le lamentele. Credo che la Fanfara, con il passare degli anni, abbia conquistato l’affetto, la stima e l’apprezzamento della maggior parte degli Alpini della Sezione i quali ci hanno potuto ammirare in tanti servizi, concerti e feste di gruppo. Tuttavia, penso di non esagerare se dico che, soprattutto nei primi anni di vita, non siamo sempre stati simpatici a tutti, faticando in certi frangenti ad ottenere la piena accettazione, la giusta considerazione o anche a ricevere una qualche gratificazione o ad avere un risalto adeguato. Quante volte i musicanti mi hanno fatto notare che, leggendo sulla stampa alpina i resoconti di certe manifestazioni alle La Fanfara col Vescovo Alberto Maria Carreggio quali eravamo pur stati presenti, sembrava che fossimo in realtà dei “fantasmi”, cioè degli “invisibili”. Ma, nonostante tutto, abbiamo sempre camminato a testa alta (non per superbia o boria, ché questi vizi capitali non sono mai stati nei nostri cromosomi) consapevoli del nostro valore, della nostra crescente professionalità, fieri della nostra appartenenza e per questo indifferenti a certe ironie e provocazioni, ma sempre umili, come dovrebbero essere tutti gli Alpini. Forse, qualche errore l’abbiamo commesso e alcune critiche ricevute sono state anche meritate; ma....come si dice: “chi è senza peccato......”. Così, abbiamo sempre cercato di fare autocritica in seno al nostro Direttivo, di correggerci da soli e di migliorarci. Oggi, la Fanfara può vantarsi di non essere mai stata assente ad una Adunata Nazionale dal momento della sua fondazione, di avere presenziato ai Raduni di Raggruppamento e a tutti quelli al Colle di Nava. Come dimostra anche il recente Raduno del Primo Raggruppamento tenutosi ad Ivrea, i musicanti della Fanfara cercano di essere sempre presenti per aprire lo sfilamento in modo da fare ben figurare la Sezione. Magari pochi, ma sempre presenti! Pensate che vi è stato chi ha raggiunto Ivrea con mezzi propri e, subito dopo la sfilata, è tornato velocemente nella sua città, in provincia di Imperia, per effettuare un servizio pomeridiano con la banda musicale locale. Se non è “Spirito alpino” questo...!! Si arriva a questi estremi quando gli impegni della Fanfara combaciano con quelli delle varie bande che la compongono, in particolare se vi è la concomitanza con feste religiose o civili importanti, con sagre, fiere e simili. Per fortuna, non è sempre così! Ma, nelle situazioni normali, la Fanfara vive anche grazie ad uno “zoccolo duro” di Musicanti assiduamente presenti alle prove ed ai servizi, fedelissimi da sempre ed esemplari nella dedizione ad un “dovere” non certamente imposto. Né va dimenticato il gruppo che, con l’aiuto di qualche Alpino esterno alla Fanfara e utilizzando le strutture e i mezzi messi gentilmente a disposizione dalla nostro Nucleo di Protezione Civile, organizza spesso la “logistica” (attendamenti, cucine da campo, ricerca di ristoranti, etc.) delle Adunate Nazionali, come avvenuto anche in quella più recente di Piacenza. Anche questo comporta un impegno non indifferente perché il “manipolo” si reca sul posto in avanscoperta alcuni giorni prima della maggioranza del Corpo bandistico ( che solitamente parte in pullman il sabato con levatacce mattutine inaudite) e studia i luoghi approntando quanto necessario per il resto della “truppa”. Quando poi, però, la Fanfara apre lo sfilamento della nostra Sezione passando tra ali di folla plaudente, la gioia, la commozione e l’orgoglio sono tali da ricompensarci di ogni sacrificio e di ogni fatica. Non vorrei aprire più di tanto il discorso delle difficoltà economiche nelle quali ha versato la Fanfara fino dalla sua nascita, ma non posso fare a meno di parlarne: pochi finanziamenti da Enti come la Provincia, che dopo qualche elargizione iniziale ha poi chiuso improvvisamente i rubinetti. Non vi dico dei Comuni: meglio stendere un pietoso velo! Qualche “entrata” episodica dalle casse della Sezione e poi......? Speriamo bene per il futuro, perché le trasferte costano e i pochi servizi che la Fanfara riesce a fare coprono a malapena le spese. I ....”Mecenate”....poi....non abbondano, anzi!!! Ma, a proposito di.... mecenati, vorrei porre all’attenzione di tutti una riflessione che dovrebbe convincere la nostra Sezione a fare quello che già da tempo fanno le altre ( ad es. quella di Savona, per citare la più prossima, o quella di Cuneo ) e cioè stanziare un contributo economico per la Fanfara. La riflessione è la seguente: qualcuno, in Sezione, ha mai realizzato che, se non fosse ripetutamente intervenuto un..... “Mecenate...anonimo”, la Fanfara avrebbe cessato di esistere l’anno stesso in cui era nata? Forse, per troppo tempo ho taciuto sull’argomento perché c’era in me quasi un “senso di colpa” per il costo che la Fanfara aveva comportato all’atto della sua creazione ( costo che alcuni rinfacciavano ripetutamente a Marco -6- Castagna e a me con battute del tipo: “vediamo un po’ in faccia chi è che ha dissanguato la Sezione!” ). Ma ora, vivaddio, sono trascorsi ormai 10 anni dalla nostra nascita e credo sia giunta l’ora di cambiare registro! Non vi pare? A quelle persone avrei voluto rispondere: “però, quando sfiliamo in testa agli Alpini della Sezione nella nostra “costosa” divisa e con il nostro assetto formale, siamo un bel “fiore all’occhiello”, ( come amerebbe dire il “Past President”, Gianfranco Marini) e diamo lustro alla Sezione stessa. Non dimentichiamo, infatti, che la Fanfara è il primo “colpo d’occhio” nelle sfilate, un po’ il “biglietto da visita” della Sezione, quindi ha la sua importanza”. So, e ringrazio di cuore il Pres. Enzo Daprelà e il Consiglio Direttivo Sezionale, che un contributo è già stato deliberato La Fanfara “Colle di Nava” .... al Colle di Nava per quest’anno, ma auspico che, finalmente, sia mantenuto negli anni futuri e aumentato, perché, credetemi, muovere più di 40 musicanti per le Adunate Nazionali non è un gioco da ragazzi. Né si può chiedere a persone che già compiono parecchi sacrifici di pagarsi ancora le spese di vitto e alloggio, anche se in parte se le accollano ugualmente di norma. Tanto per fare due conti, si sappia che, complessivamente, le trasferte per l’Adunata Nazionale e per il Raduno del Primo Raggruppamento costano alle casse della..... Fanfara in media più di 3.000 e. l’anno. Nel 2012, la Fanfara ha anche attraversato un momento di crisi e di sbandamento che avrebbe potuto essere suscettibile di ripercussioni devastanti sulla stessa. Fortunatamente, si è ripresa anche da quel brutto frangente. Ecco i fatti in breve. Alla sua nascita e per i successivi tre anni la Fanfara fu diretta dal M° Giacomo Cappone che ebbe il merito di guidarla ai suoi esordi in servizi importanti come le Adunate Nazionali di Aosta, Trieste, Parma e Asiago, nonché in diversi altri servizi e attività concertistiche. Poi, la bacchetta passò nelle mani del M° Maria Amato che ha diretto ininterrottamente la Fanfara fino all’anno scorso in moltissimi concerti e servizi; al Colle di Nava, nelle Adunate Nazionali e nei Raduni di Raggruppamento. Se la Fanfara è cresciuta professionalmente e ha raggiunto i livelli artistici attuali lo si deve sicuramente, non solo alla bravura dei Musicanti, ma soprattutto alla competenza e alle capacità di questa giovane e titolata direttrice d’orchestra. Purtroppo, però, per tutta una serie di motivi che in questa sede sarebbe lungo e difficile esaminare ed esporre, ad un certo punto il M° entrò in rotta di collisione con una parte considerevole dei Musicanti: screzi, incomprensioni, attriti d’ogni genere erano all’ordine del giorno con grave turbamento per la vita della Fanfara. Dopo diversi tentativi di mediazione, che coinvolsero direttamente anche il Consiglio Direttivo Sezionale, il Presidente Enzo Daprelà e il Presidente Emerito Gianfranco Marini (che ringrazio tutti di cuore per i loro interventi), vista l’inconciliabilità delle reciproche posizioni si addivenne ad una soluzione che forse nessuno avrebbe voluto; si procedette cioè ad una votazione per decidere se il M° fosse ancora gradito oppure no. L’esito della consultazione fu sfavorevole per il M° con un risultato che, in linguaggio sportivo, si potrebbe dire “sul filo di lana”, ma dimostrò comunque la giustezza di quello che Presidente e Direttivo della Fanfara andavano ripetendo da tempo, cioè che vi era un conflitto insanabile tra il M° e la maggior parte dei Musicanti e che, se non si fosse pervenuti ad una soluzione drastica, dolorosa, ma necessaria, la Fanfara stessa avrebbe rischiato di sfaldarsi. Purtroppo, si è operata una scelta obbligata di.... “realpolitik”, unica soluzione per ridonare serenità alla Fanfara. Per fortuna, il passaggio di bacchetta al giovane M° Giampiero Rosso ( tra i Musicanti della Fanfara sicuramente il più titolato a dirigerla) è stato praticamente indolore e la compagine musicale ne è uscita indenne e più coesa di prima, come dimostrano le “performance” che la caratterizzano ormai da quasi un anno. Non solo, ma la Fanfara è anche cresciuta numericamente, oltre che qualitativamente, perché nelle sue file sono entrate giovani e validissime leve che fanno ben sperare per il futuro. Giampiero Rosso è un Direttore di banda che può vantare, benché giovane, una lunga esperienza, avendo egli diretto per ben sette anni la banda musicale di Diano Marina. É studente dell’ottavo anno di Conservatorio e può ben dire d’essere figlio d’arte giacché suo padre fu per molti anni Direttore della stessa banda musicale dianese poi “ereditata” da Giampiero dopo la morte prematura del genitore. A questo punto, non mi resta che augurare alla Fanfara “Colle di Nava” e al suo Direttore un futuro di sempre rinnovati successi affinché possano continuare ad onorare la Sezione A.N.A. di Imperia ed essere per Lei motivo di orgoglio e vanto. Il prossimo impegno sarà un concerto benefico che si terrà nella Chiesa di Sant’Agostino, in Ventimiglia, sabato 7 dicembre, alle ore 21,15. Lunga vita alla Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava”! W la Sezione A.N.A. di Imperia! W gli Alpini! W l’Italia!!!! Il Presidente della Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava” Roberto Criscuolo -7- NUCLEO CINOFILO ALPHA La scorsa estate è stata particolarmente densa di impegni per il Nucleo Cinofilo da Soccorso “ALPHA” della Sezione ANA di Imperia. Esercitazione “Imperia a 6 zampe” Nei primi giorni di luglio, il Nucleo è stato impegnato nell’organizzazione della dimostrazione cinofila svoltasi al Colle di Nava nell’ambito del 64° Raduno Alpino Nazionale. Successivamente i volontari ed i loro cani hanno effettuato molteplici attività addestrative, svoltesi sulle Alpi Marittime e Cozie, mirate ad una specifica preparazione per meglio operare in ambiente montano. Nei giorni 5 e 6 settembre il Nucleo è stato chiamato a concorrere alle operazioni di ricerca di una persona dispersa, in una zona Cambio della guardia alla Base Logistico-addestrativa di Sanremo Cambio della guardia, lo scorso 14 giugno, alla Base Logistico-addestrativa di Sanremo: al Col. De Vietro, Bersagliere, è subentrato il Col. Marco Fronti, Artigliere da Montagna. Finalmente un Cappello Alpino e una “Penna Bianca” alla guida della Caserma di via Lamarmora! Questo, senza nulla togliere al suo predecessore del quale gli Alpini di Sanremo hanno sempre apprezzato le doti umane e la schietta simpatia avendo anche instaurato con lui un ottimo rapporto di collaborazione. La cerimonia del passaggio di consegne è stata semplice ma densa di significati e pregna di commozione. Il tutto è iniziato nel giardinetto della caserma con lo scoprimento di una targa in memoria del Caporal Maggiore Tiziano Chierotti, presenti i genitori del Caduto. Poi, si è passati alla cerimonia vera e propria con i discorsi delle autorità militari e, in particolare, del Col. uscente e di quello accettante. Discorsi ufficiali che di ufficiale hanno avuto assai poco perché ben presto si è usciti dalla rigidità del protocollo e le parole sono diventate quelle che si usano tra vecchi amici. Particolarmente commovente il discorso di commiato del Col. De Vietro che ha rievocato i tragici momenti in cui ha avuto il compito di avvertire la famiglia Chierotti del ferimento e poi della morte del figlio. Il Col. Fronti si è subito rivelato persona schietta e “alla mano”, un vero Alpino DOC! Quando mi sono presentato a lui mi ha detto: ” parlamuse in dialetu che mi a sun de Ineja”. Quindi, oltre ad un simpatico Artigliere da Montagna, abbiamo anche uno delle nostre parti, il che non guasta! Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità civili, militari e religiose della Provincia e tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Numerosi gli Alpini, rappresentati in primis dal nostro Presidente Sezionale, Enzo Daprelà, dal Vice Presidente Vicario, Oreste Pastor e dal sottoscritto, nella veste di Vice Presidente Sezionale e Capogruppo di Sanremo. Presente anche il Vessillo Sezionale e diversi Gagliardetti dei nostri Gruppi. Al Col. Marco Fronti tutti gli Alpini della Sezione augurano un buon lavoro con l’augurio che in futuro si possano Salvatore M. Criscuolo particolarmente impervia, sul territorio del Comune di Cosio di Arroscia. Infine, al termine della stagione estiva, nell’ambito della manifestazione “Imperia a 6 zampe” si è svolta una dimostrazione che ha visto come protagonisti i nostri volontari cinofili. Salvatore Marco Criscuolo Il Col. De Vietro e il Col. Fronti sviluppare nuove e fattive forme di collaborazione tra le “Penne Nere” e il neo Comandante della Base Logistica di Sanremo. Roberto Criscuolo -8- VITA SEZIONALE VILLEFRANCHE (Francia) Scambio di visite Dopo la cerimonia della firma della “Convezione di collaborazione” tra la Sezione di Imperia e l’Amicale Nationale du 22e B.C.A. e des Troupes de Montagne de Cannes Nice e Villefranche che si è tenuta il 20 ottobre che ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di Chasseurs Alpins, la domenica successiva una nostra delegazione formata dal Presidente Sezionale Enzo Daprelà, dal Vice Presidente Vicario Oreste Pastor e dal Consigliere e Past Presidente Gianfranco Marini ha preso parte alla commemorazione in onore dei Caduti nei combattimenti della Sidi Brahim e della Malmaison a Villefranche. Luogo dell’appuntamento la cittadella costruita a difesa della bellissima baia resa ancora più suggestiva dalla splendida giornata di sole. Dopo lo scambio dei saluti il corteo formato da rappresentanti di diverse armi e autorità cittadine si è portato nella chiesa parrocchiale di San Michele percorrendo gli antichi vicoli del centro storico per la celebrazione della Messa al termine della quale l’amico Renato Zuliani ha recitato la Preghiera dell’Alpino appositamente tradotta in francese su richiesta dei responsabili dell’Amicale non avendone le truppe di montagna d’Oltralpe una propria. Alle 11.45 trasferimento presso il monumento alla memoria degli Chasseurs Alpins caduti nelle due battaglie sopra ricordate per l’esecuzione degli Inni Nazionali da parte della banda comunale e la deposizione degli omaggi floreali. Erano presenti oltre al Vessillo Sezionale, i gagliardetti dei gruppi di Mondovì, la cui Sezione è anch’essa gemellata con l’Amicale, e della Costa Azzurra. BORDIGHERA Rinnovato il Consiglio Direttivo Martedì 16 luglio sono stati convocati i soci del Gruppo per eleggere tre nuovi consiglieri; erano presenti il Consigliere Delegato della Sezione, Gianfranco Marini e il Vicepresidente Vicario Oreste Pastor. Quarantadue i soci presenti che hanno eletto i seguenti consiglieri: Giacomo Dalmasso, Raffaele Surano e Italo Orengo. Il Capogruppo Mauro Goso ha formulato i più sinceri auguri ai nuovi eletti, auspicando una fattiva collaborazione tra il Direttivo ed i soci; ha quindi ringraziato per il lavoro svolto i consiglieri uscenti, Andrea Sanzò trasferitosi in altra regione, Mario Gazzano, veterano del Gruppo e Italo Biondi. dimissionari per motivi di salute. Il Consigliere Ferruccio Poggi sostituirà Sanzò nell’incarico di Segretario di Gruppo. Mauro Goso Concerto per Ryan Un grazie di cuore da parte del Genoa Club Bordighera 1968, al Gruppo Alpini sez. Bordighera, in particolare al suo Capogruppo, Sig. Mauro GOSO e al Coro Monte Saccarello per il concerto tenutosi nella Chiesa di Terrasanta in Bordighera a favore di Ryan, un bimbo affetto da SMA, una malattia degenerativa ed incurabile, giornata conclusasi con la raccolta di oltre 2.200,00 e, tra gli alpini e la numerosa gente che ha partecipato all’evento. Questa manifestazione, unita ad altri eventi organizzati dal club, anche in collaborazione con altre associazioni, ci ha permesso di raccogliere una cifra totale di 5.085,00 euro, interamente devoluta ai genitori di Ryan il 19 agosto 2013. I nostri più cordiali saluti e sempre Forza Alpini! Il Direttivo del Genoa Club BAJARDO Festa del Gruppo Alpini e Chasseurs a Villefranche Il Presidente e il Vice Presidente hanno deposto un cuscino composto da girasoli, fiori che, com’è noto, ricordano i nostri morti nella Campagna di Russia. Nel cortile principale della cittadella si sono poi tenute le orazioni. Dopo il saluto del sindaco il Presidente dell’Association du 22e B.C.A. de Nice Gerard Liebenguth e il Presidente de l’Amicale du Mentonnais Henry Pommier hanno tenuto le orazioni ufficiali. La cerimonia si è chiusa intorno all’una dopo un brindisi all’insegna dell’amicizia. E’ sicuramente la sede di Gruppo più in alto tra quelle della Sezione di Imperia con i suoi 910 metri di altitudine, affacciato sulla balconata del complesso Toraggio e Pietravecchia da una parte e dall’altra sul mar Ligure. In questo delizioso paese a ridosso di Sanremo domenica 26 maggio si è svolto il raduno di gruppo che, tradizionalmente, si abbina all’antica festa popolare de “ra barca”, quest’ultima tra le più antiche del ponente ligure che ricorda il tragico destino di una ragazza del paese il cui padre le fece tagliare il capo perché colpevole di essersi innamorata di un marinaio pisano impegnato al taglio del legname necessario alla costruzione della flotta imperiale di Federico II che nel 1241 sconfisse Genova alla Meloria. -9- Una bella giornata di sole ha accolto gli alpini che con i loro gagliardetti si sono radunati sulla Piazza della Chiesa per l’ammassamento e un assaggio dei prodotti locali. Formato il corteo, è iniziata la sfilata con le autorità civili e militari e la banda in testa, fino al monumento ai Caduti dove è iniziata la cerimonia con l’Alzabandiera e l’Inno Nazionale eseguito dalla Banda di Verezzo. Le note della “Canzone del Piave” e del “Silenzio” hanno accompagnato il rito delI’Onore ai Caduti con la deposizione di una corona d’alloro. Il Capogruppo Maurizio Moraglia nel suo intervento ha portato anche il saluto dell’amministrazione comunale ricoprendo la carica di Vice Sindaco, passando poi la parola al Presidente Sezionale Enzo Daprelà. Daprelà ha ringraziato i rappresentanti dei gruppi intervenuti e, in particolare, tutti gli alpini della Sezione che affrontando disagi e sacrifici hanno partecipato all’Adunata Nazionale di Piacenza dove molti si sono presentati con la nuova camicia sezionale che, una volta tanto, ha dato omogeneità allo schieramento. Ha ricordato i tre eventi principali che nel 2013 interessano la vita sezionale: il 90° di fondazione, i 70 anni della Ritirata di Russia e il 30° anniversario della tumulazione dei resti mortali del Generale Emilio Battisti nella Cappella del Colle di Nava. Ha ricordato il sacrificio degli alpini decorati di M.O.V.M., sei in tutto, di cui quattro onorificenze onorano il vessillo nazionale e l’impegno che ogni alpino ha che è quello che presero i nostri “veci” sull’Ortigara nel 1919: “Per non dimenticare”, andando nelle scuole per raccontare la nostra storia quella vera, non manipolata, di guerra ma anche di pace. Ha concluso ricordando la scritta dello striscione esibito a Piacenza: “UOMINI CON LA PENNA: FATTI NON PAROLE. PRIMI CON GLI ULTIMI A TESTA ALTA”, perché l’Italia ha ancora bisogno degli alpini. Il corteo si è riformato, e ha percorso le vie del paese a ritroso portandosi in chiesa per la Messa domenicale in suffragio dei Caduti di tutte guerre celebrata dal Parroco Don Nello Cantelli. Il pranzo sociale si è tenuto in allegria, in un ristorante del luogo presenti oltre al Presidente, anche il Vice Presidente Vicario Oreste Pastor e alcuni Consiglieri Sezionali. Non sono mancati i canti tradizionali popolari e degli alpini. La bella giornata si è conclusa in Piazza della Chiesa con l’abbattimento e l’incanto dell’Albero di Pentecoste, clou dei festeggiamenti de “Ra Barca” e l’esibizione degli “Sbandieranti dei Sestieri di Ventimiglia”. BORGHETTO D’ARROSCIA 9 giugno – Festa del Gruppo Numerose penne nere si sono date appuntamento domenica 9 giugno nella ridente frazione di Gavenola per l’attesa festa del gruppo di Borghetto d’Arroscia. Com’è tradizione, gli alpini sono stati ricevuti con un lauto rinfresco all’insegna del buon cibo e del miglior vino. Buona la partecipazione dei gruppi e delle varie associazioni che dopo un rapido inquadramento e una breve sfilata hanno occupato tutti gli spazi della bella chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano per la Messa che è stata celebrata da Padre Benedetto, amico degli alpini, che nell’omelia non ha mancato di ricordare le tradizioni e la storia del Corpo, soffermandosi sugli interventi a favore delle popolazioni colpite dalle calamità naturali dell’Emilia e dell’Aquila. All’uscita il corteo, ricompostosi nel frattempo, ha raggiunto il Monumento ai Caduti posto sulla strada che porta ad Aquila d’Arroscia. Il Past President Gianfranco Marini, cerimoniere per l’occasione, con la collaborazione del Consigliere Sezionale Luigi Rovere ha scandito i tempi dell’Alzabandiera e dell’Onore ai Caduti; dopodiché è intervento il Sindaco Augusto Forno per il saluto dell’Amministrazione comunale. Nel suo intervento il Presidente Sezionale ha rivolto un pensiero particolare al Cap. Giuseppe La Rosa, ultima vittima della missione in Afghanistan, inchinandosi davanti al vessillo dell’Associazione Bersaglieri, arma di cui faceva parte il caduto. Ha salutato il Comandante della stazione di Pieve di Teco, M.llo Tortorolo, memore dell’amicizia che lo legava al papà anch’egli sottufficiale dell’Arma e Reduce di guerra. Dopo un breve escursus sulla storia della Sezione di Imperia che celebra il 90° anniversario di fondazione, ha elencato i Presidenti Sezionali che si sono avvicendati dal 1923 ricordando figure di spicco come Carlo Ghiglione, Mario Fiumi, Alberto Raimondo, Giuseppe Lavagna, Beppe Cumina, Giuseppe Colombo, Ernesto (Nestù) Giribaldi e Piero Iacometti. Non ha mancato di rivolgere un pensiero ai numerosi interventi del nostro nucleo di Protezione Civile. Ha terminato dando appuntamento a tutti al Colle di Nava per rendere omaggio alla memoria del Gen. Battisti di cui ricorrono i trent’anni della tumulazione nel Sacrario della Divisione “Cuneense” e il 70° anniversario della Ritirata di Russia. La mattinata si è conclusa con il sempre ottimo rancio curato da uno staff che va sempre più migliorando sotto la guida sapiente dell’alpino Ezio Ghersi. Pomeriggio a sorpresa con il trasferimento a Leverone per la finale del Campionato femminile di bocce, gara interrotta da un improvviso temporale che ne ha reso necessario lo spostamento in altra località. Prima di lasciare la Valle Arroscia c’è stato ancora tempo per la deposizione di un mazzo di fiori al Monumento ai Caduti della frazione. Un plauso al Capogruppo Ginetto Donato e ai suoi alpini per la sempre perfetta organizzazione. Pietralata BUGGIO XVIII RADUNO ALPINO DELLE VALLI ARGENTINA, NERVIA E ROJA Domenica 28 luglio, dopo un intervallo di tre anni, organizzato dal Gruppo di Buggio, si e’ svolto il raduno di - 10 - Colle Belenda, appuntamento tradizionale per chi vuole ricordare il Battaglione Pieve di Teco operativo in questa zona di confine. L’incontro e’ sempre molto sentito e partecipato dagli alpini e dai loro famigliari, anche se quest’anno l’affluenza e’ stata in tono minore, in quanto la decisione di riprendere questa manifestazione è stata presa solo pochi giorni prima. Il Vicepresidente Vicario Oreste Pastor si scusa di ciò, ma è stato molto importante il ritorno a questo bellissimo appuntamento di fine luglio. La festa e’ iniziata con la tradizionale sfilata, l’ Alzabandiera, l’ Onore ai Caduti e la deposizione di un mazzo di fiori al cippo con la lapide in ardesia, fortemente voluta dal vecio Alessio Pastor, che ricorda i caduti di tutte le guerre. Successivamente la Santa Messa officiata dall’amico e sempre simpatico Padre Battista, che ricordava con poche ma sentite parole il corpo degli alpini. Recita della Preghiera dell’Alpino da parte del Presidente Emerito Gianfranco Marini, il quale nell’occasione fungeva da cerimoniere e portava, dopo il Vicepresidente Vicario, il suo saluto ai presenti. Al termine della funzione, Oreste ha invitato tutti al tradizionale e succolento rancio alpino. Presenti il Vessillo Sezionale e i Gagliardetti di Buggio, Castelvittorio, Pontedassio, Vallecrosia, Ventimiglia e Verezzo. Arrivederci più numerosi al prossimo anno. Gianfranco Marini. La Signora Ines Alberti, coordinatrice della scuola primaria di Isolabona, a nome di tutte le maestre e di tutti gli alunni ringrazia gli alpini di Buggio e Pigna per la gita e la castagnata del 15 ottobre; in particolare ringrazia Oreste di Buggio per la gentilezza, la disponibilità e la generosità loro manifestata durante la passeggiata nel bosco di Buggio. I bambini ricorderanno con gioia anche la “splendida merenda” loro offerta nella piazza del paese. I bambini insieme agli Alpini, offrono la somma di 545,00 euro per il rifacimento del tetto della Chiesa parrocchiale, auspicando di tornare a vedere questo “restauro” finalmente realizzato. Grazie Alpini ed un caro abbraccio da tutti noi. Le Maestre Un piccolo intervento di Protezione Civile “Lunedì 2 aprile arrivo a Buggio e sul Piazzale della Chiesa vedo che era caduto un grosso masso e un mucchio di terra; rimango perplesso, ma mi rimbocco le maniche: corro a prendere la mia fida mazza e di buona lena comincio a Oreste alle prese col macigno martellare il masso, ma alla fine della giornata non avevo ancora concluso il mio compito. All’indomani mattina si aggregano altri volontari: Sandro, Lionello, Fabrizio, Nive. Finalmente il macigno è sbriciolato e la piazza ripulita. A mezzogiorno possiamo finalmente terminare e meritarci un buon bicchiere di rosso con pane, brussu e salame! Grazie a tutti e Viva gli Alpini!” Il Vicepresidente Vicario Oreste Pastor CERIANA Scolaresche in visita a Buggio Pastor per la splendida organizzazione e Riccardo Ferrari con altri alpini per l’interessantissima escursione nel bosco. Le Insegnanti ed i bambini delle classi 1^ A e 1^B del Plesso di Via Vittorio Veneto dell’Istituto Comprensivo 1 “G. Biancheri “ di Ventimiglia, ringraziano il Gruppo degli Alpini Domenica 16 giugno 2013 nella sede del gruppo in corso Italia 150 si sono svolte le votazioni per il rinnovo delle cariche del direttivo del gruppo per il triennio 2013 / 2016. Sono stati eletti: Capogruppo Cicero S. Dario Vice Capo gruppo Martini Giovanni Augusto Cassiere Scarella Franco Segretario Embriaco Domenico Mingo Revisore Falato Alberto Alfiere Fanciulli Quinto Consiglieri: Carrozzino Elio,Carrozzino Ivano, Martini Fulvio, Martini Mario Quinto, Oliva Mario. Il capo gruppo ringrazia i suoi alpini per la fiducia che ancora una volta gli hanno dimostrato e augura buon lavoro al nuovo direttivo e ringrazia chi in questi anni ha collaborato - 11 - per tenere vivo il gruppo sia nelle giornate di festa ma soprattutto quando c’è bisogno di rimboccarsi le maniche. Grazie a tutti e sinceri saluti alpini Cicero S. Dario Festa del Gruppo Buona partecipazione di alpini al tradizionale Raduno di fine agosto organizzato dal gruppo guidato da Dario Cicero. Domenica 25 agosto, appuntamento all’inizio di corso Italia per l’ammassamento e la colazione alpina poi inquadramento del corteo con la banda locale ad aprire la sfilata fino la Monumento ai Caduti per l’esecuzione dell’Inno Nazionale la deposizione della corona d’alloro al Monumento che ricorda i cerianaschi caduti delle due Guerre mondiali, accompagnata dalle note della “Canzone del Piave” e l’esecuzione del Silenzio. Dopo il solenne momento il corteo ha superato la galleria per portarsi fino alla chiesetta dedicata agli Alpini andati avanti e dove il parroco ha celebrato la Messa sul sagrato per questioni di spazio. La Preghiera dell’Alpino è stata recitata dal Col. Marco Fronti, comandante del Centro Logistico di Sanremo, artigliere da montagna. Al termine il celebrante e stato nominato socio onorario del Gruppo e, per rendere più significativo il gesto gli è stato fatto dono di un cappello alpino. Sono seguiti i saluti dell’assessore Giovanni Valenzano, del Col. Fronti che ha ricordato le sue origini imperiesi (è di Villa Viani) e il suo lungo stato di servizio nelle Brigate Taurinense e Julia, per la maggior parte, e le numerose missioni all’estero, non ultima quella in Afghanistan. Il Presidente Sezionale, a sua volta, ha portato il saluto della Sezione ricordando come in ogni raduno, il novantesimo della Sezione di Imperia, la sua storia, le sue M.O.V.M, I 70 anni della Ritirata di Russia e i trenta della traslazione dei resti del Gen. Battisti nella cappelletta di Nava, soffermandosi sui motivi che portano gli alpini a riunirsi, tre dei quali sono, certamente, quelli elencati a Ivrea dal Presidente Nazionale Sebastiano Favero: il saluto al Tricolore, i valori comuni tra cui il rispetto per Caduti, la riaffermazione dell’identità cristiana. Il rancio alpino ha concluso, in allegria, il riuscitissimo raduno. d’Arroscia, Valle S. Lorenzo, Verezzo, dei Bersaglieri di Conio e Imperia fra le autorità i Sindaci di Cesio Barla e Borgomaro Ravani, I Carabinieri di Borgomaro il Cappellano degli Alpini don Alberto Casella; hanno fatto gli onori di casa il capogruppo Tino Bazzano, Maurizio Alberti e Paolo Mela, tutti gli abitanti di Conio e numerosi cittadini di Borgomaro e Frazioni hanno affollato la cerimonia. La Santa Messa officiata dal cappellano don Alberto Casella è stata toccante sia per l’accompagnamento pregevole e commovente del coro femminile di Borgomaro “San Antonio abate” che per il phatos religioso e commemorativo; toccante la lettura della preghiera degli alpini e il ricordo nome per nome dei caduti coniesi di tutte le guerre. Don Alberto ha ricordato nella omelia come il miglior modo per ricordare i caduti sia “l’impegno civile e sociale per il proprio Paese e per chi ha bisogno” non mancando di sottolineare che in questo gli “alpini sono un modello per il “Paese”. Come di consuetudine gli ospiti che hanno accettato l’invito hanno concluso la serata ospiti del Gruppo ANA di Conio e della Associazione “ A Toa de San Mujgiu” in una memorabile “Cena alle stelle” sul piazzale del Castello Lascaris: molto apprezzati dagli oltre centottanta ospiti (anche stranieri) i piatti confezionati dalle bravissime e generose “donne di Conio” con i pregevoli “fagioli di Conio”. La serata serena con luna quasi piena ha fatto da degna cornice. Non pochi gli ospiti che hanno interrotto il convito per ammirare il panorama incomparabile della Alta Valle Impero e dei suoi paesini da presepe che si gode dal Castello di Conio. Alla fine canti in allegria eÉ.l’arrivederci al 2014 ! Giovanni Gandolfo portavoce del Gruppo ALPINI - ANA CONIO SAN MAURIZIO Domenica 22 settembre a Conio si è svolta la festa patronale di San Maurizio, gli alpini del gruppo locale hanno partecipato alla processione portando a spalle, in CONIO Gli Alpini di Conio commemorano i Caduti di tutte le guerre Anche per il 2013 il gruppo ANA di Conio ha commemorato, il 20 luglio, i “Caduti di tutte le guerre”. La commemorazione civile si è svolta dopo una breve sfilata con bandiere e labari, davanti all’originale Cippo dei caduti (una fontana che sgorga ai piedi di una roccia con aquila opera dell’Architetto Cristina Tealdi), ha visto la presenza dei rappresentanti del Consiglio ANA Provinciale: presidente emerito Gianfranco Marini, Vicepresidente Oreste Pastor, consiglieri Alberto Ghiglione, Rovere Luigi, dei Gruppi ANA di Pontedassio, Imperia, Vasia, Buggio, Molini di Triora, Ceriana, Borghetto - 12 - Processione di San Maurizio a Conio processione, l’effigie del santo loro patrono, dalla chiesa parrocchiale fino al santuario dedicato al santo della legione Tebea. Nel santuario è stata celebrata la SMessa solenne, da don Alberto Casella, capellano della sezione di Imperia, al termine della funzione religiosa l’alpino Alberti Maurizio ha recitato la preghiera dell’alpino, il ritorno in processione al paese è terminato con il rinfresco sulla piazza della chiesa offerto dal gruppo. L’allegria e lo spirito di amicizia è continuato fimo a tarda sera. W gli ALPINI e W SAN MUIXIU !!!!!!!!!!! IMPERIA Il Coro Sezionale ricorda Don Maurizio Pirero Sabato 25 maggio nell’Oratorio San Bartolomeo a Caramagna è stata ricordata, per iniziativa di Don Gianni Estienne attuale parroco della piccola frazione imperiese, la figura di Don Maurizio Pirero Parroco e Cappellano della Divisione di fanteria “Cosseria” durante la Campagna di Russia, nel centenario della nascita. Interessante la mostra fotografica sulla tragica spedizione dell’ARMIR di cui fecero parte, oltre alle tre divisioni alpine anche le Divisioni Vicenza, Tagliamento, Ravenna, Sforzesca, Cosseria, Celere, Pasubio e Torino, commentata brillantemente, com’è suo costume, dall’amico Giorgio Ferraris, autore del volume “Alpini: dal Tanaro al Don”. Alle diciotto Don Gianni ha celebrato la Messa che è stata animata dal Coro Sezionale Monte Saccarello che al termine ha intrattenuto i numerosi fedeli e ospiti, con alcuni brani del repertorio della tradizione alpina e popolare. Incontro con l’Alpino Carlo Carli Nella giornata del 24 giugno si è svolta presso la sede del Gruppo di Imperia una simpatica riunione conviviale tra il Consiglio Direttivo, una folta rappresentanza di Alpini ed il socio Alpino Cav. Carlo Carli, al quale è stato donato un crest raffigurante una penna. pomeriggio per rinfrancare l’amicizia tra tutti gli alpini che collaborano alla riuscita delle diverse iniziative che ci vedono impegnati nei vari settori. Il 25 ottobre, ad un anno dalla sua scomparsa, è stata celebrata una Santa Messa in memoria di Tiziano Chierotti, celebrata da Don Alberto Casella, con la presenza di diversi alpini del Gruppo di Imperia. MONTE TORAGGIO –PIGNA BUGGIO Nuovo gruppo, nuovo direttivo Alla presenza del Presidente Daprelà e del Segretario Sezionale Giuseppe Granata si è tenuta domenica 13 ottobre a Isolabona l’assemblea dei soci che già il 20 aprile avevano deliberato la confluenza dei gruppi di Pigna e Buggio nel nuovo gruppo che ha preso la denominazione di “Monte Toraggio – Pigna Buggio”. Dopo una rapida esposizione del Regolamento da parte del Presidente e una breve consultazione sono stati eletti: Capogruppo Oreste Pastor Vice Capogruppo Lando Tonozzi Segretario Giovanni Allavena Consiglieri: Gian Piero Verrando e Giovanni Sperta Il nuovo Consiglio è stato festeggiato in allegria con prodotti locali, brindisi e canti alpini. Chi bene comincia è a metà dell’opera. Targa di Alessio Pastor in ricordo del poeta Giannino Orengo Il giorno 28 settembre, a Pigna, presso i giardini di “Prato Giaira”, S.E. Giacomo Barabino, Vescovo emerito della Diocesi di Ventimiglia – Sanremo, ha benedetto una targa in ardesia in memoria del poeta Giannino Orengo. Il vecio Alessio Pastor, con pazienza certosina, vi ha scolpino in bassorilievo la poesia: “Ciagni Beula”, vincitrice del premio dialettale “Giacuré” 1990. Il testo è stato letto sia in pignasco che in italiano da Cristoforo Allavena che, con la sua grandiosa voce, ha saputo trasmettere ai presenti l’accorato grido di dolore e di aiuto dell’abetaia di Gouta (Beula), rovinata dalle piogge acide provenienti dalle città. Carlo Carli col Direttivo del Gruppo di Imperia L’incontro effettuato in occasione della festività di San Giovanni, ha fatto da preludio alla processione del - 13 - “Gruppo ricordo in occasione della benedizione della targa in memoria del poeta Giannino Orengo” Alla toccante cerimonia, oltre alla famiglia di Giannino e ai familiari dell’artista, erano presenti numerose autorità e cittadini di Pigna nonché di Dolceacqua, paese di adozione del poeta. Non potevano mancare numerosi alpini della Sezione di Imperia con il loro vessillo per testimoniare l’immutata amicizia e ammirazione per Alessio. Grazie di cuore a tutti, in particolare a Siro e Romano che si sono offerti di accompagnare il nostro Reduce per tutto il tempo della manifestazione. La cerimonia è iniziata in Piazza Vittorio Emanuele, con la lettura del Bollettino della Vittoria. A seguire, gli onori ai Caduti, dinanzi alle lapidi che ricordano i pontedassini andati avanti nella prima e seconda guerra mondiale, e la benedizione. Si è quindi formato il corteo fino al monumento all’Alpino di Pontedassio. PONTEDASSIO Celebrazione del 4 Novembre “... e quando passerete di qui, andando a scuola, non guardate solo ad un pezzo di bronzo ma pensate ai ragazzi poco più grandi di voi che, in nome del dovere, hanno dato la vita alla Patria”. Con queste parole il presidente sezionale Daprelà ha concluso l’indirizzo di saluto alla cerimonia del 4 novembre a Pontedassio. Sotto una pioggerellina insistente il presidente ha salutato le autorità, gli alpini ma soprattutto le 3 classi (medie ed elementari) del plesso di Pontedassio che hanno assistito alle celebrazioni per il 95° anniversario della fine della Grande Guerra. Il tutto era cominciato il giorno prima, nella frazione di Bestagno, presso il monumento sul quale, nel 2010, è stata riposizionata l’aquila in precedenza trafugata. Per l’Amministrazione era presente l’Assessore Pezzuto e la benedizione è stata impartita dal parroco don Paul. Molte le persone che hanno assistito alla cerimonia dell’alzabandiera e gli onori ai Caduti, segno confortante della condivisione dei nostri valori. La Sig.ra Jole Daprelà scopre la Targa Qui la cerimonia dell’alzabandiera e gli onori ai Caduti. é stata quindi posizionata una targa che ricorda i promotori del monumento, il capo Gruppo Germano Ardissone e gli alpini che venticinque anni fa hanno voluto questa bella testimonianza di alpinità. La targa è stata scoperta dalla vedova del Capo Gruppo di allora, Jole Daprelà, zia del presidente sezionale. Commossa per l’iniziativa, la signora Daprelà ha ricevuto dalle mani del Capo Gruppo Piero Bonsignorio una pergamena a ricordo della giornata. La targa in memoria degli Alpini di Pontedassio Pontedassio: Monumento ai Caduti Ha quindi preso la parola il sindaco che ha ricordato ai Il 4 novembre, a Pontedassio, erano presenti il Sindaco ragazzi l’inutilità e la follia della guerra, invitandoli a meditare Ardissone, il vice sindaco Ramoino e ancora l’assessore sul passato per costruire il futuro. Le parole del presidente Pezzuto, il presidente del Consiglio Provinciale Alessandro sezionale, riportate all’inizio dell’articolo, hanno chiuso le Piana e il parroco don Giuseppe. Per gli alpini il Presidente orazioni ufficiali. Va dato merito agli oltre cinquanta ragazzi Sezionale, il consigliere Vassallo e il capo Gruppo di Vasia del silenzio reverente con cui hanno ascoltato parole inusuali oltre ad una numerosa rappresentanza degli alpini di per le loro orecchie. Pontedassio. - 14 - Al termine la Preghiera dell’Alpino ha salutato tutti che sono ritornati a casa ricchi di spunti su cui riflettere. Il Gruppo si è poi riunito nella propria sede dove ha rinverdito il Convivio dei Combattenti che veniva consumato dai nostri veci. gpn RIVA – SANTO STEFANO 15 settembre - 29^ Festa di Gruppo portata al largo dove è stata affidata alle orde in onore delle vittime del mare. Percorrendo, quindi, il nuovo tratto che unisce le passeggiate di Riva e Santo Stefano la sfilata si è portata, nuovamente in Piazza Matteotti dove la fanfara ha concluso la sua esibizione con la “Canzone dei coscritti” cui hanno prestato la voce il Col. Marco Fronti comandante del centro logistico di Sanremo, artigliere alpino, e il Consigliere Sezionale Lino Valdisserra. Alle undici puntualmente tutti in chiesa per la Messa celebrata dal parroco Don Alessandro Ghersi che, nell’omelia ha ricordato il sacrificio degli alpini caduti e i sentimenti di fratellanza e solidarietà che caratterizzano L’A.N.A.. In chiusura il Capogruppo Armando Cha ha recitato a memoria la “Preghiera dell’Alpino” e consegnato una targa con il testo della stessa e una dedica al C.M. alpino Tiziano Chierotti caduto il 25 ottobre 2012 in Afghanistan, al papà Piero, mentre la Fanfara intonava “Signore delle cime”. Ai lati dell’altare si sono schierati il Vessillo Sezionale e numerosi gagliardetti della Sezione di Imperia. Sono stati notati i gagliardetti di Carmagnola (TO), Farigliano (CN), Trinità (CN); numerose anche le effigie delle Associazioni d’Arma e civili. Il rancio alpino, organizzato nei locali adiacenti la Parrocchia è stato molto apprezzato dai numerosi partecipanti che hanno applaudito al gran lavoro e alla professionalità dell’equipe di cucina. La tradizionale lotteria ha concluso la giornata. Un ringraziamento va al Presidente Sezionale Enzo Daprelà, al Vice Presidente Vicario Oreste Pastor, al Vice Presidente Roberto Criscuolo e ai Consiglieri Sezionali Massimino Filippi, Silvio Grandazzi, Fiorello Maini, Gianfranco Marini, Luigi Rovere, Natale Valdisserra, ai capigruppo presenti e a tutti i soci per la loro collaborazione. Un grazie particolare alle signore della Parrocchia di San Maurizio. Arrivederci al prossimo anno. ARMANDO CHA La mattina si è presentata subito con qualche scroscio di pioggia creando qualche preoccupazione sullo svolgimento della manifestazione e sul rispetto del programma stabilito da diverso tempo. Fortunatamente la pioggia è cessata e alpini, amici, autorità civili e militari, insieme a numerosi simpatizzanti, hanno occupato l’intera Piazza Matteotti. Intorno alle nove si sono udite le prime note musicali propagarsi nell’umida aria di Riva Ligure: erano quelle della Fanfara Sezionale “Colle di Nava” che da Piazza Ughetto stava marciando verso la zona dell’ammassamento. Ancora mezz’ora ed è iniziata la cerimonia con l’Alzabandiera, l’Onore ai Caduti con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti rivesi di tutte le guerre cui ha fatto seguito il saluto del neo Capogruppo Armando Cha che nel suo breve intervento ha voluto onorare l’operato del suo predecessore, Pasquale Vecchiè, consegnandogli una targa in cui si ricorda l’impegno che l’alpino Pasquale ha profuso nei tanti anni trascorsi alla guida del Gruppo. Hanno preso la parola, portando il saluto delle rispettive amministrazioni, il sindaco di Riva Ligure, Franco Nuvoloni e di Santo Stefano al Mare, Marcello Pallini che hanno rievocato l’operato degli alpini sia in guerra che in pace, soprattutto in occasione delle numerose tragedie che hanno colpito l’Italia nell’ultimo decennio. Ha chiuso la serie di interventi il Presidente Sezionale Enzo Daprelà che, oltre ad essersi congratulato con il Capogruppo e i suoi collaboratori per la perfetta organizzazione ha ringraziato tutti quei soci che hanno partecipato al 16° SANREMO Raduno del I° Raggruppamento di Ivrea, passando poi ad una breve storia della Sezione di Imperia giunta al 90° Carissimi Alpini e Amici, anniversario di fondazione. vi segnalo una bella e pregnante iniziativa del Gruppo A.N.A. A questo punto sulle note del “trentatre” è iniziato lo di Sanremo e dell’U.N.U.C.I. che ha visto poi la progressiva sfilamento del corteo che il Past President Gianfranco Marini, adesione di altre Ass. d’ Arma della Città dei Fiori ( con la solita esperienza, aveva, in precedenza, Paracadutisti, Marinai, Carabinieri, Finanzieri, Autieri ). correttamente inquadrato. Sono state acquistate dalle summenzionate Associazioni Il percorso è stato diviso in tre tappe: la prima al monumento dieci Bandiere Italiane che verranno consegnate alle Scuole agli alpini in Via Mazzini, dove è stato collocato un mazzo di presenti sul Territorio sanremese. fiori; la seconda in Piazza Ughetto, dove è stato deposto La prima Bandiera è già stata consegnata alla dirigente un altro omaggio floreale presso il masso di ardesia che scolastica del Liceo “G.D.Cassini” - “Saccheri” venerdì, 13 ricorda il gesto del donare dell’AVIS e i donatori di sangue settembre. defunti commemorati dal Capogruppo Salvatore Amante, Erano presenti, con il Presidente dell’U.N.U.C.I., Domenico “Lucio” per gli amici; la terza all’approdo dei diportisti di Prevosto, i rappresentanti delle Ass. d’ Arma aderenti Riva, i cinche feughi, dove una corona d’alloro scortata da all’iniziativa: per gli Alpini, il Capogruppo di Sanremo e Vice due soci è stata sistemata a bordo di un’imbarcazione e - 15 - Presidente Sezionale, Roberto Criscuolo, insieme al Ten. Renato Fenocchio, segretario dell’U.N.U.C.I. Sanremo: consegna della Bandiera alle scuole Nei giorni seguenti sono continuate le consegne delle Bandiere alle altre scuole cittadine. Roberto Criscuolo COMMEMORAZIONE DEI CADUTI DI NASSIRIYA Martedì, 12 novembre u.s., si è svolta a Sanremo la cerimonia di commemorazione dei 19 Caduti di Nassiriya nel decimo anniversario della strage. scortato dal Vice Presidente, Roberto Criscuolo, e i gagliardetti dei Gruppi di Ventimiglia, Verezzo e Sanremo accompagnati dai rispettivi Capigruppo. Sono stati resi gli “Onori ai Caduti” ed è stata deposta una corona d’alloro al Monumento. Quindi, hanno preso la parola il Presidente dell’Ass. Naz. Carabinieri di Sanremo, il Col. Comandante prov. dell’Arma dei Carabinieri, il Sindaco della Città dei Fiori e il Col. Marco Fronti, Comandante della Base Logistica di Sanremo. Il Col. Fronti, nella sua allocuzione ha ricordato le vittime di Nassiriya ma ha voluto anche parlare del MonumentoOssario che si trova all’interno del Cimitero Monumentale di Sanremo e racchiude le spoglie di molti soldati caduti nei due conflitti mondiali. Come ha raccontato il Colonnello, appena insediato nella caserma di Sanremo, ha voluto rendere omaggio, insieme al suo Vice, Cap. Andrea Tortarolo, a questo singolare Monumento ai Caduti un po’ dimenticato ed è stata anche per lui una scoperta. Al termine del suo discorso, il Col. Fronti ha salutato la rappresentanza degli Alpini definendo l’A.N.A. propugnatrice e baluardo a difesa dei Valori più sacri. La seconda fase della cerimonia si è svolta, alle ore 18, nella Concattedrale di San Siro dove, sempre al cospetto delle Autorità già presenti nella prima fase della manifestazione, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti. I momenti salienti della cerimonia, alla quale gli Alpini erano presenti in folta schiera, sono stati: la lettura dei nomi di tutti i Caduti di Nassiriya (ai quali sono stati aggiunti quelli del Caporal maggiore Tiziano Chierotti, caduto l’anno scorso in Afghanistan, e dell’ Agente Scelto della Polizia di Stato, il sanremese Marco Gavino, che morì il 12 novembre del 1999, quando l’aereo che lo stava riportando in Kosovo, dove era in servizio al comando UNMIK, si schiantò sulle montagne nei pressi di Pristina, capoluogo della regione balcanica) e la recitazione della “Preghiera del Fante” e della “Preghiera dei Carabinieri”. Molta commozione anche durante la lettura di una lettera scritta da un bambino, figlio di un Carabiniere, che racconta la sua ansia nell’attesa quotidiana del ritorno a casa del padre; il bimbo ritroverà finalmente la sua serenità quando, alla sera, tutta la famiglia si riunirà a tavola per la cena. il Capogruppo di Sanremo, Roberto Criscuolo VEREZZO RADUNO ALPINO A VEREZZO Il Col. Fronti, il Prefetto Spena e il Sindaco Zoccarato rendono gli Onori Alle ore 17, le massime Autorità civili e militari della Provincia, presente il Prefetto, si sono radunate davanti al Monumento ai Caduti di Nassiriya insieme alle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Folta la presenza degli Alpini con il Vessillo Sez. Domenica 21 luglio presso il Santuario Regina Pacis a Verezzo si è tenuto il 35° Raduno con la partecipazione di Alpini, della Sezione di Imperia, Pavia, Biella, Torino, Alessandria, con i loro vessilli e gagliardetti; rappresentanti dei Gruppi di San Remo, Perinaldo, Buggio, Bajardo, Molini di Triora, Torino/Sangano, Vallecrosia, Castelvittorio, Imperia, Ceriana, Riva - 16 - S.Stefano, Ospedaletti, Valle del San Lorenzo, Ventimiglia, Bordighera, Pontedassio, Verezzo. Il vessillo della Sezione Sanremese dei Paracadutisti, dei Volontari Antincendi Boschivi - San Bartolomeo di Sanremo, il Gonfalone del Comune di San Remo. Tra le Autorità civili e militari erano presenti il Sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato e l’Assessore Umberto Bellini, Il Vice-Sindaco del Comune di Bajardo Maurizio Moraglia, il Comandante della Base Logistico - Addestrativa di San Remo Colonnello Marco Fronti con il Capitano Tortarolo, il Generale Roberto Lanteri, il Presidente Vicario della nostra Sezione Oreste Pastor; gradita la partecipazione di S. E. Mons. Alberto Maria Careggio Vescovo della Diocesi di VentimigliaSanremo. Dopo il ritrovo dei partecipanti con l’offerta da parte del Gruppo di un piccolo rinfresco, è seguita la Santa Messa concelebrata dal Vescovo S. E. Mons. Careggio, Don Giacomo Barra Parroco di Verezzo e dal Diacono Moreno Destro. Il Capo Gruppo di Verezzo Filippi ha poi rivolto parole di ringraziamento e benvenuto ai presenti. Sono poi seguite le orazioni ufficiali. Al termine è stato consegnato alle Autorità ed ai rappresentanti dei Gruppi un attestato a ricordo del Raduno. (sigra) PELLEGRINAGGIO ALL’ADAMELLO In occasione del 50° Anniversario del pellegrinaggio in Adamello, svoltosi a Temù il 28 luglio 2013, una rappresentanza del nostro Gruppo ha voluto, come tutti gi anni, partecipare: Filippi Massimino e Grandazzi Silvio. Al termine delle cerimonie durante lo scambio di saluti il Generale Comandante Alberto Primicerj, ha ringraziato i due Alpini della nostra Sezione per l’assidua presenza a questa manifestazione. (S.G.) Adunata Nazionale 2014 - PORDENONE - Il Gruppo organizza una gita in pullman GT da venerdì 9 al 12 maggio 2014. Costo a partecipante Euro 310.00 /trecentodieci/ 00) più assicurazione, in camere matrimoniali, doppie e singole (con supplemento Euro 10.00 (dieci/00) a notte. Acconto alla prenotazione Euro 100.00 (cento/00). Seguirà il programma dettagliato. 20 luglio 2014 - 36° Raduno Alpino a Verezzo, presso il Santuario Regina Pacis. COMMEMORAZIONI IN MEMORIA DI TIZIANO CHIEROTTI Sabato 27 luglio ad Arma di Taggia si è svolta una cerimonia in memoria di Tiziano Chierotti, l’alpino di Arma di Taggia che ha perso la vita in Afghanistan nell’ottobre dell’anno scorso. Alla presenza delle autorità provinciali e cittadine, col Prefetto Fiamma Spena, il Sindaco Genduso, associazioni combattentistiche e d’arma, i Vessilli delle Sezioni di Imperia, Cuneo e Ceva, il Comandante del 2° Reggimento Alpini, è stata intitolata una piazza in memoria di Tiziano, quindi scoperta una stele posta dal 2° Regt. Alpini ed infine l’intitolazione di un’ambulanza. Sono stati momenti di forte commozione per tutti ascoltare le parole del Prefetto, del Colonnello Giovanni Pezzo e di Don Mauro, Cappellano della Taurinense CALENDARIO MANIFESTAZIONI del GRUPPO DI VEREZZO e partecipazione a Raduni Don Mauro, Cappellano della Taurinense, e il Sig. Chierotti, papà di Tiziano 30 novembre 2013 - Colletta Alimentare 26 gennaio 2014 - 71° Anniversario dei Caduti di Nowo Postojalowka - Santa Messa a Saluzzo. (In base al numero degli iscritti sarà organizzata la partecipazione con un pullman). 2 febbraio 2014 - Ore 10.30 - nella Chiesa di S. Donato, Santa Messa per l’ Anniversario di Nowo Postojalowka e di tutti i Caduti - Rinnovo quote A.N.A. 2014 e Cariche Sociali - Pranzo. Dal 10 al 13 febbraio 2014 - Pellegrinaggio Alpino a Lourdes in occasione del giorno dell”Apparizione”. Viaggio in pullman GT. Costo a partecipante Euro 310.00 (trecentodieci/00), più assicurazione in camere matrimoniali, doppie e alcune singole. Acconto alla prenotazione Euro 100.00 (cento/00).Seguirà il programma dettagliato. Sabato 26 ottobre, presso il cimitero di Taggia è stato inaugurato a un anno dalla morte il mausoleo del Caporal Maggiore Tiziano Chierotti. Alla cerimonia, protrattasi per quasi due ore, oltre ai genitori e i fratelli Sally e Daniele, erano presenti parenti amici e oltre trecento persone tra militari in armi e in congedo, rappresentanze combattentistiche, autorità politiche e cittadini. Oltre al Prefetto Fiamma Spena era presente il Comandante delle Truppe Alpine Generale Alberto Primicerj ed il Ten.Col. Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il mausoleo è opera di Mauro Olivieri e rappresenta una tenda degli alpini nel deserto e l’unità tra gli uomini. - 17 - RICORRENZA DEL IV NOVEMBRE A TAGGIA E AD IMPERIA Ricorrenza del IV Novembre 2013, ovvero: Alpini...... “Asso pigliatutto”! Mai come in questa occasione, infatti, il riferimento scherzoso è stato così azzeccato. Perché? Per il semplice fatto che Presidente e Vicepresidente Sezionale sono stati chiamati al compito di oratori ufficiali delle celebrazioni della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” in diversi luoghi della nostra Provincia: il Pres. Enzo Daprelà, a Pontedassio, mentre il suo Vice, Roberto Criscuolo, a Taggia, il 3 novembre e ad Imperia, il 4; mentre il Vicepresidente Vicario, Oresta Pastor ha presenziato alle Cerimonie tenutesi a Buggio, Vallecrosia e San Biagio. Per quanto attiene alla cerimonia di Pontedassio, vi rimando ad altro articolo specifico pubblicato su questo stesso numero di “Alpi Marittime”; io vi riferirò invece in merito alle celebrazioni tenutesi ad Arma di Taggia e ad Imperia, essendovi stato direttamente....... coinvolto. In una bella giornata di sole, Arma di Taggia ha festeggiato il “IV Novembre” anticipando a domenica 3 la cerimonia ufficiale. Dopo la S.Messa, preceduto dalla banda musicale “Pasquale Anfossi”, si è snodato per le vie cittadine un corteo formato dalle Autorità civili e militari e dai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tra le quali spiccavano gli Alpini. Prima di giungere in piazza Tiziano Chierotti è stata deposta una corona al monumento ai Caduti del Mare, quindi il corteo è proseguito fino al piazzale antistante villa “Boselli”, dove sono stati resi gli Onori ai Caduti e deposte corone al Monumento che ricorda le due guerre mondiali e a quello dedicato ai Caduti della “Resistenza”. Comunale dei Ragazzi, ha preso la parola il Vice Presidente Sezionale, Roberto Criscuolo. Nel suo lungo discorso sono stati toccati diversi temi di attualità. Partendo dalla considerazione che le nazioni europee coinvolte nelle due guerre mondiali godono ormai di un periodo di pace lungo 68 anni, si è messo però in risalto che ciò non ha impedito alle nazioni medesime di partecipare ad operazioni militari di vario tipo e a missioni all’estero, come i bombardamenti, nel 1999, contro la Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milosevic. Si è trattato il tema delle conseguenze dell’uso di armi contenenti “uranio impoverito” e si è citato il caso di un giovane Alpino di Seborga morto per un tumore contratto a causa dell’esposizione alle radiazioni di quella micidiale sostanza. Si è parlato della latitanza dell’Europa di fronte alla tragedia dell’immigrazione clandestina e si è detto dell’inadeguatezza della legislazione italiana per fare fronte al problema. Legislazione e norme giuridiche insufficienti anche per arginare la criminalità ormai dilagante in Italia. Sono stati quindi citati fenomeni preoccupanti quali: bullismo, teppismo, delinquenza giovanile. È stata espressa preoccupazione per l’alcolismo e l’uso di sostanze stupefacenti, soprattutto da parte di adolescenti e giovanissimi. Altrettanta apprensione è stata manifestata per la deriva morale del Paese. Mancano - ha sottolineato l’oratore - forti idealità cui ispirarsi: devono essere rivalutati i concetti di Religione e Patriottismo. Aveva ragione chi poneva innanzi a tutto la triade: Dio, Patria e Famiglia. Roberto Criscuolo, oratore al IV Novembre Delegazione alpina alla cerimonia del IV Novembre a Imperia Da ultimo, è stato ricordato il fulgido esempio dei giovani Caduti della nostra Provincia, come i caporalmaggiori Tiziano Chierotti e Giorgio Langella i quali, con la loro scelta di vita e il loro sacrificio, indicano una strada da percorrere per tutta la Nazione e sono di esempio per ciascun Italiano. Completamente diversa la cerimonia svoltasi lunedì, 4 novembre ad Imperia,sotto una pioggerellina insistente e fastidiosa. La celebrazione si è quindi conclusa con le orazioni ufficiali. Dopo le brevi allocuzioni del Vice Sindaco del Comune di Taggia e del giovanissimo Sindaco uscente del Consiglio - 18 - Cerimonia tutta “istituzionale” e impeccabile nell’assetto marziale, con la presenza del Prefetto, del Sindaco della Città e delle massime Autorità civili e militari della Provincia. Facevano bella mostra di sé i picchetti armati dei Carabinieri, della Marina, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Penitenziaria. Numerose le rappresentanze delle Ass. Combattentististiche e d’Arma. É inutile dirlo, ma gli Alpini e le vistose divise della Protezione Civile, tra le cui file diversi alpini del nostro Nucleo Sezionale, spiccavano nello schieramento. Una novità per Imperia anche la presenza delle Guardie d’Onore Interalleate con le loro sgargianti mantelle azzurre. La celebrazione è iniziata con la cerimonia, sempre emozionante, dell”Alza Bandiera”. Quindi, dopo la lettura, da parte di due studenti, del “Bollettino della Vittoria” e della “Motivazione della M.O. al Milite Ignoto”, resi gli Onori ai Caduti e deposta una corona d’alloro al Monumento che li ricorda, ha preso la parola il Sindaco di Imperia il quale ha ricordato i motivi per cui si celebra la ricorrenza del IV Novembre e i valori di Amor Patrio che essa rappresenta. É stata quindi la volta dell’orazione ufficiale pronunciata dal Vice Presidente Sezionale, Roberto Criscuolo. Nel suo esordio, egli ha ricordato che, sebbene il ricordo della Vittoria italiana nella prima guerra mondiale sia stato giustamente trasformato nella “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, bisogna sempre serbare memoria di quegli eventi e onorare i Caduti di quella guerra lontana, perché: “guai - ha ammonito l’oratore - a quella nazione che dimentica la sua storia e i suoi Caduti!” Ma la memoria della tragedia di quel conflitto deve anche costituire un perenne monito contro tutte le guerre. Vengono poi ricordati, non solo i fulgidi eroi della prima guerra mondiale ( Battisti, Oberdan, Sauro, Toti) ma anche gli umili soldati morti per le cause e le circostanze più disparate: combattendo strenuamente in cruente battaglie oppure lanciati in attacchi suicidi o massacrati dalle decimazioni di massa ordinate da generali fanatici; oppure, uccisi dalle malattie, come il tifo e la dissenteria. Vengono citati gli appelli alla pace del Papa di oggi e di quello d’allora. Si ricordano scrittori e poeti che descrissero l’orrore della guerra. É per amore della verità - ha soggiunto l’oratore - che bisogna ricordare tutti i Caduti di quell’”Inutile strage”; lo stesso amore per la verità che dovrebbe farci considerare che non tutte le missioni all’estero alle quali partecipano i nostri militari sono uguali e che in alcune di esse, come quella in Afghanistan, si combatte realmente una guerra. Guerra contro l’oscurantismo religioso e culturale, contro valori che se dovessero prevalere ci porterebbero verso un nuovo “medioevo” o peggio ancora. Vengono citati due soldati caduti eroicamente in Afghanistan e appartenenti entrambi alla Provincia di Imperia: Tiziano Chierotti e Giorgio Langella. Quest’ultimo - ha detto Criscuolo - è un Caduto un po’ dimenticato, forse perché non ha avuto alle spalle una famiglia unita, come è invece quella di Chierotti, e pronta a bussare alle porte delle Istituzioni per ottenere riconoscimenti duraturi. Onore, dunque, ai Caduti e rispetto per tutti i militari italiani impegnati in missioni che si svolgono a nostro favore, per il bene comune. Criscuolo con ufficiali in armi e associati della “Gurdia d’Onore” Qui, l’oratore si è scagliato contro i falsi “pacifisti” che ha scandito - dovrebbero provare vergogna a scendere in piazza, con il volto nascosto da caschi e passamontagna, per commettere violenze e devastazioni. Dovrebbero vergognarsi di dare alle fiamme fantocci raffiguranti i nostri soldati e di inneggiare alle stragi come quella di Nassiriya. Né bisogna dimenticare - ha ricordato l’oratore - la vicenda dei Fucilieri di Marina ancora detenuti in India: si auspica una rapida e positiva soluzione alla vergognosa odissea dei due Marò. Poi, il discorso si è focalizzato sull’Italia della corruzione, delle ruberie, degli scandali, del degrado morale che potrebbe preludere alla fine della nostra civiltà, come già è stato per tante civiltà del passato; nell’Italia dove sembra che nessuno si indigni più per il malcostume dilagante, l’unico punto di riferimento - ha affermato Criscuolo - sono proprio i nostri soldati, le nostre Forze Armate, come propugnatori e difensori di valori positivi. L’oratore ha quindi concluso esclamando: W le Forze Armate! W l’Italia! Il discorso è stato molto apprezzato da diverse Autorità presenti alla cerimonia e definito “Coraggioso” o, addirittura, “Lectio magistralis”; alcuni militari e giornalisti hanno chiesto anche di averne una copia. Sono orgoglioso di ciò, non tanto per una gratificazione personale, ma in quanto Alpino e, in quell’occasione, rappresentante della nostra Sezione di Imperia. - 19 - Il Vice Presidente Sezionale Roberto Criscuolo Alpino Gino Valt: una triste storia da scoprire e verificare La Direzione di “Alpi Marittime”, ben consapevole della delicatezza del caso proposto, ritiene doveroso segnalarlo agli iscritti, alla pubblica opinione e soprattutto agli organi nazionali dell’ANA per le opportune verifiche e per far luce, se possibile, su un aspetto finora sconosciuto, marginale ma singolare, legato all’esito drammatico e per certi versi oscuro della campagna di Russia e dell’Armir. Questo il caso: l’alpino Carlo Del Bon, originario di Canale d’Agordo, ma da anni residente in provincia di Imperia e iscritto al Gruppo di Pontedassio, aveva uno zio alpino, fratello della madre, Gino Valt, inquadrato nella Divisione Julia, partito nel luglio del 1942 per la campagna di Russia, ancora in vita il 23 o 24 gennaio 1943, secondo i documenti ufficiali deceduto il 24 o 25 dello stesso mese, quindi nelle convulse, terribili giornate della ritirata. Però già alla fine degli anni ’50, in paese qualcuno mette in giro la voce che Gino non sia morto, ma sia invece, poiché mutilato di braccia e gambe, ricoverato al Cottolengo di Torino; questo dice a Carlo un suo coetaneo. La notizia sarebbe giunta in paese da una suora, originaria di Canale, suor Maria del Buon Consiglio, sorellastra di Edoardo “Berto” e di Albino Luciani, il futuro Papa Giovanni Paolo I°. Molti anni dopo, nel dicembre 2007, Del Bon è al paese d’origine per il funerale della madre; a casa delle sorelle, viene a sapere da una di queste che lo zio Gino non era morto in Russia e che era venuta a saperlo da Pia, figlia di Edoardo “Berto” e suora di clausura. Un’altra sorella, collegando la notizia ad altri fatti, si spiega solo allora perchè anni prima, dopo che la “Corona” (una conoscente della famiglia, n.d.r.) aveva parlato alla mamma e alla zia, queste si fossero messe a piangere. Ancora: un compaesano conferma che alla fine degli anni ’50, Edoardo “Berto”, il SONO ANDATI AVANTI I PRESIDENTI NAZIONALI VITTORIO TRENTINI E NARDO CAPRIOLI Vittorio Trentini, classe 1912, Presidente Nazionale dell’ANA dal 1981 al 1984 ed a lungo Presidente della Sezione Bolognese/Romagnola, è andato avanti all’età di 101 anni. Laureato in legge nel 1933, nel 1935 è fra gli allievi ufficiali di Bra e successivamente nella Brigata Tridentina. E’ aggregato al Val Tagliamento in partenza per l’Albania, ma nel 1942 viene assegnato al Gruppo Val Piave del 3° Rgt. Artiglieria da Montagna della Julia, con destinazione la Russia, dalla quale farà ritorno nel 1943. Persona schiva ma dotata di grande sensibilità è stato presente al Colle di Nava nel 1983 in occasione dell’arrivo e dell’inumazione dei resti del Generale Battisti. padre di Pia, insieme ad un amico, Nanni “del Cencio”, era andato a trovare la sorellastra suora al Cottolengo di Torino, che rivela la presenza di Gino e, dopo qualche insistenza, consente loro di vederlo. Nel 2008, Del Bon, ospite di amici a Milano, racconta la vicenda e la padrona di casa a sua volta ricorda che, quand’era ragazza, era andata al Cottolengo a far visita a una sua zia suora e aveva visto in due cameroni persone mutilate e legate al letto. L’insieme di questi dati dà a Carlo la certezza che lo zio Gino non fosse morto in Russia; nel luglio 2010, al Raduno Nazionale del Colle di Nava, ne parla con il Presidente Sezionale di Imperia, Enzo Daprelà. Ascolta per puro caso la notizia Luigi Bertino, allora consigliere nazionale, che conferma di aver già sentito la storia singolare di un alpino di Canale d’Agordo, proprio il paese di Gino Valt. Forse la storia di Gino è proprio questa, o perlomeno questo insieme di testimonianze impone di approfondire le ricerche, per far luce su un dato sconcertante: se infatti è plausibile che, nelle operazioni caotiche e sicuramente poco precise della ritirata, sia mancato il controllo sulla sorte di singoli militari e che quindi molti possano risultare morti o dispersi, soprattutto dispersi, anche senza notizia certa, meno spiegabili risultano il modo con cui un uomo, presumibilmente già mutilato, sia stato trasferito in Italia, ricoverato al Cottolengo, e il perchè non ne sia stata data notizia in forma ufficiale. Carlo Del Bon chiede, giustamente, che sia fatta chiarezza sulla sorte dello zio; alla sua richiesta si aggiunge quella della Direzione di “Alpi Marittime”; l’occasione impone inoltre di verificare se il caso di Gino Valt non sia comune ad altri nostri militari. La redazione Il 2 luglio scorso nella stessa città, Bergamo, che gli diede i natali si è spento a quasi 93 anni Leonardo Caprioli. Nel 1941 volontario nelle truppe alpine ad Aosta e allievo ufficiale di complemento; nel 1942 con il 5° Alpini è in terra di Russia. Seguirà tutto il tragico percorso in quelle terre fino alla battaglia di Nikolajewka per tornare in Italia nell’aprile del 1945 dopo quasi tre anni di guerra. Dopo 15 anni di presidente della Sezione di Bergamo dal 1969 al 1984, nel 1984 ha assunto la carica di Presidente Nazionale che conserverà per 5 mandati, fino al 1998. E’ stato un instancabile animatore ed ideatore di molte iniziative umanitarie ed ha dato un forte impulso alla Protezione Civile dell’ANA con gli interventi in Irpinia, Umbria, Marche, Piemonte, Valtellina e Versilia. Presente a diversi Raduni al Colle di Nava, lo ricorderemo con affetto riservandogli la stima e l’onore per chi ha servito la Patria e gli Alpini con fedeltà ed altruismo. - 20 - ALPIN JO, MAME! Quarta puntata della nostra rubrica e torniamo ad un racconto arrivatoci da un alpino della nostra Sezione. Che sia da sprone per tutti quanti: che la penna, oltre che sul cappello, si tenga anche in mano e si scrivano dei bei ricordi. Verranno sicuramente pubblicati! Ricordiamo che lo spazio è a disposizione di tutti coloro che vogliano contribuire con la loro testimonianza; basta inviare il racconto a: “Alpi Marittime” - c/o Ass.ne Naz.le Alpini Sezione di Imperia – Piazza Ulisse Calvi 1 – 18100 Imperia; un fax al n. 0183 75 33 24; oppure una mail a: [email protected] o a: [email protected] Il racconto si intitola “Il Tenente nella Neve” e ci è stato inviato dal Colonnello Riccardo Lanteri del Gruppo di Vallecrosia. Buona lettura. IL TENENTE NELLA NEVE Correva l’anno 1971. Quell’anno febbraio è stato un mese più caldo del solito, le giornate erano riscaldate dal sole e il pericolo di valanghe era enorme. Quella mattina la mia Compagnia, accampata in alcuni fienili di Solda in Alto Adige, il paese di Gustavo Thöni, doveva effettuare l’ultima marcia prevista dal programma del Campo invernale. Dovevamo partire col buio per scollinare al Passo Madriccio (2123 metri) e scendere in Val Martello, la valle famosa perché nel 1935 il mitico Maggior Gennaro Sora vi scrisse, a malga Peder, la prima bozza della Preghiera dell’Alpino. Il Capitano ed io speravamo che giungesse l’ordine di non partire perché eravamo consci del pericolo rappresentato dalle valanghe. Arrivò invece l’ordine dalla Brigata di partire, per cui partìi in testa alla compagnia in marcia, con altri tre trasmettitori alpini, a battere la pista con gli sci di fondo. L’ordine era di non parlare e soprattutto di non urlare. Ero collegato via radio con il Capitano, anche se lui era a poco più di cento metri dietro di me, con il “cellulare” dei miei tempi, la famigerata CPRC26, che pesava almeno due chili. Ogni Alpino della Compagnia, compresi il Capitano e me, portava legato alla cintura uno spago lungo circa 5 metri, che, a contatto della neve, lasciava una striscia di colore rosso (come ben sanno i muratori che lo usano per segnare i livelli sui muri). Serviva ad essere ritrovati sotto la neve in caso di valanghe. Marciavamo già da alcune ore, uno dietro l’altro, a circa 8 metri di distanza e il sole doveva essere più o meno al punto più alto nel cielo; non vedevo l’ora di raggiungere il Passo Madriccio per poter tirare un sospiro di sollievo e togliere me e tutta la compagnia dall’incubo di valanghe. Sopra di noi, infatti, tra la Cima Vertana (3544 metri) e il nostro “biscione” non c’era alcuna vegetazione, bensì metri e metri di neve. Improvvisamente ho sentito un urlo dietro di me e quasi contemporaneamente mi è crollata addosso una enorme massa di neve ghiacciatissima che mi ha trascinato giù a valle per centinaia di metri, al buio, con la neve che entrava nel collo, in bocca e mi copriva il viso. Pochi secondi che mi sono parsi eterni; finalmente mi sono fermato. Non era più così buio e alzando le braccia come per rimuovere alcune ragnatele inesistenti, ho rivisto il cielo e sono riuscito a sollevarmi in piedi da solo. Mi sono guardato attorno e ho visto che anche i miei tre apripista erano alzati, o lo stavano facendo. Tutto è bene quel che finisce bene, dice un proverbio; a volte però non è vero. Dopo pochi minuti, il tempo di cercare il berretto, la CPRC26 e lo zaino, e ci siamo ritrovati circondati dagli altri Alpini scesi a portarci soccorso, ci sorreggevano, più che altro per attutire la paura, anzi esorcizzarla con battute che non ricordo più. Continuammo la marcia, contenti di non aver rotto gli sci e di aver ritrovato armi e bagagli, e giungemmo in val Martello dove i camion ci aspettavano per portarci a Merano in caserma. Come sempre, dopo aver contato tutti i fucili della Compagnia e averli consegnati in armeria, ho consegnato anche la mia fondina con la pistola, unitamente a quella del Capitano. Con mia sorpresa, però, il Maresciallo mi richiama e mi dice: “Tenente, manca un caricatore!” Effettivamente la pistola aveva sì il suo caricatore all’interno, ma il caricatore di riserva, posto in un taschino della fondina, era sparito. Ovviamente, durante la “discesa”, non proprio libera, si era sfilato ed era rimasto sepolto sotto la neve. Risultato: Il Capitano fu costretto, suo malgrado, a punirmi per “Scarsa cura del materiale in consegna”, e successivamente il Sottufficiale furiere fu, a sua volta, costretto ad addebitarmi il prezzo del caricatore che, come previsto dall’allora Regolamento di disciplina, doveva essere tre volte superiore al prezzo di commissariato. Alleluia! Cornuto e mazziato! Alcuni giorni dopo andai dal Cappellano militare, mio collega e amico, e gli dissi: “Porca Miseria! Ma se prima di partire il Capitano nel recitarci la preghiera dell’Alpino, aveva detto: Salvaci dall’impeto delle valanghe, e poi: Fa che il nostro piede posi sicuro ........!” - 21 - Riccardo Lanteri IMPERIA CONIO Don Andrea Gallo, 84 anni, è mancato alla fine del mese di maggio. Il “prete di strada” di Genova si è spento nel suo letto della Comunità da lui fondata, assistito da tutta la “grande famiglia” di San Benedetto al Porto. Don Gallo era iscritto al Gruppo di Imperia come Amico degli Alpini. E’ nata la stella alpina Giulia Mela, nipote dell’alpino Pino Mela. Congratulazioni da tutto il gruppo. BORDIGHERA L’alpino Biamonti Oscar annuncia con gioia la nascita del piccolo scarponcino Nicolò venuto alla luce il 26 ottobre 2013 a Nizza. Il gruppo degli alpini di Bordighera formula gli auguri di ogni bene per il futuro di Nicolò, tanta felicità ai genitori Alessio e Stefania e ai nonni. VEREZZO Il nostro Socio MODESTI Enzo è diventato nonno del piccolo “Scarponcino” OSCAR. A lui e a tutta la sua famiglia felicitazioni e auguri del Gruppo. BORDIGHERA Il giorno 03/06/2013 l’alpino Surano Raffaele e i fratelli Dino socio sostenitore e Mario hanno accompagnato nel paradiso di Cantore il papà Angelo. Il gruppo porge a tutta la famiglia sentite condoglianze. Il giorno 22/06/2013 si sono svolte le esequie del papà dell’alpino Poggi Ferruccio consigliere del gruppo e già consigliere di sezione. Alla funzione hanno partecipato un gruppo di alpini, il vice presidente della sezione Pastor Oreste, alcuni capigruppi del ponente e consiglieri di sezione. Il gruppo di Bordighera ringrazia per la partecipazione e porge alla famiglia Poggi sincere e sentite condoglianze. Il gruppo alpini di Bordighera partecipa unito al cordoglio della famiglia Surano per la dipartita della mamma Giuseppina avvenuta il 19 settembre 2013. Ai figli Dino, Raffaele e Mario giungano sincere condoglianze. Il gruppo alpini di Bordighera unito porge le condoglianze alla famiglia Taggiasco per la dipartita del papà Libero avvenuta il 30/10/2013. Alla moglie, alla figlia, e al figlio alpino Marco un forte abbraccio alpino. Il capogruppo Mauro Goso. CERIANA E‘deceduta la sig. Caterina Morena mamma della sig. Antonella Lupi e suocera del‘alpino Ezio Brezzo,gli alpini del gruppo porgono le più sentite condoglianze a tutta la famiglia. CONIO E’ mancato il nonno dell’alpino Valter Gaglione, sentite condoglianze da tutto il gruppo. E’ mancata la mamma dell’alpino Marco Ventimiglia, da tutto il gruppo sentite condoglianze a tutta la famiglia. E’ mancata la Signora Maria Alassio (Mariuccia), moglie dell’alpino Emanuele Ramone, gia consigliere del Gruppo. Gli alpini di Imperia rinnovano sentite condoglianze. E’ improvvisamente mancato all’affetto dei propri cari Emilio Broccoletti, classe 1953, alpino al Btg. Vicenza (9° Alpini), Brigata Julia. Amministratore comunale, ha rivestito più volte l’incarico di Consigliere e Assessore. In occasione del Raduno del I° Raggruppamento a Imperia, trait d’union tra l’Amministrazione Comunale e la Sezione di Imperia, si è prodigato oltre misura per la perfetta riuscita della manifestazione. Lascia la mamma, il fratello e la sorella. Il Presidente Sezionale, i Consiglieri e tutti gli alpini del Gruppo di Imperia, porgono sentite condoglianze alla famiglia. Si è serenamente spento nella sua casa di Porto Maurizio il Generale di Corpo d’Armata Eugenio Rambaldy. Ufficiale di Artiglieria nel secondo conflitto mondiale, ha combattuto nell’ Egeo e poi come partigiano. Fu addetto militare a Mosca nel 1968, comandante della Divisione Legnano, del 5° Corpo d’Armata, fino ad assumere l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1977 al 1981. Cavaliere di Gran Croce, ha ottenuto la Medaglia Mauriziana, tre Croci al Merito di Guerra. Alle esequie ha prestato servizio un Pichetto d’Onore e la Bandiera di Guerra del 2° Rgt. Alpini. Presenti autorità civili e militari oltre alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Dolorosi lutti nella famiglia di Giorgio Langella, Caporal Maggiore del 2° Alpini, caduto in Afghanistan nel 2006. Il 3 giugno è mancato il papà Carmine, iscritto come amico nel Gruppo di Imperia: marinaio, ma con lo spirito alpino; invalido, si era trasferito da poco a Roma, accudito dalla nuora Francesca Fabbiano. Nel mese di ottobre si è spenta la sorella Barbara, 42 anni, che viveva a Diano Marina. Alla Signora Francesca e alla famiglia vanno le sincere condoglianze degli alpini della Sezione e del Gruppo di Imperia. - 22 - .... a RIVA SANTO STEFANO .... E’ mancata la suocera dell’Amico degli Alpini e corista Giuseppe Bestoso. Il Coro Monte Saccarello e il Direttivo del Gruppo porgono sincere condoglianze. Il Gruppo Alpini di Riva-Santo Stefano augura al suo “Vecio” Capogruppo Pasquale e alla moglie Maria, tanti anni di vita serena insieme nella ricorrenza del loro cinquantesimo di matrimonio, PONTEDASSIO A pochi mesi dal fratello Carmelo, è andato avanti Ino Odasso, del Gruppo di Pontedassio. Alla vedova Tamara e al nipote Mauro le condoglianze del Capo Gruppo Piero Bonsignorio e di tutti gli Alpini di Pontedassio. .... e a VALLECROSIA RANZO Domenica 20 ottobre il Consigliere Sezionale Mario Dalmasso e la Signora Maria Villani hanno festeggiato il 50° anniversario di matrimonio. è mancata la mamma Teresa dell’Alpino DEANDREIS Battista del Gruppo di Ranzo. A lui e famiglia le più sincere condoglianze . Il capogruppo DONATO Piero VASIA Ha raggiunto i suoi Commilitoni nel Paradiso di Cantore l’Alpino Armando Valiani, classe 1923 combattente nel Secondo conflitto con la Divisione Julia. Il Gruppo di Vasia rinnova le condoglianze alla famiglia in nome di tutti gli alpini della Sezione di Imperia. VEREZZO Ha raggiunto il Paradiso di Cantore il nostro Socio Alpino GUIDI Lino. Alla Famiglia le condoglianze del Gruppo. E’ mancata la Signora Aurora Ormea vedova del Vice-Capo Gruppo Crespi Giovanni e consuocera dell’Alpino Oddo Pierino. Il Gruppo rinnova le condoglianze alla famiglia. ANNIVERSARI COMPLEANNO AD APRICALE Il Capogruppo di Apricale Elio Boeri ha festeggiato le 80 primavere. Auguri dal Gruppo! NOZZE DI SMERALDO A IMPERIA Sabato 25 maggio ad Imperia nella bella sede del Coro Alpino Monte Saccarello della Sezione A.N.A. di Imperia, Maria Antonietta Bertolino e il marito Enzo Daprelà, hanno ricordato il loro 40° anniversario di matrimonio con un graditissimo banchetto in compagnia di un nutrito numero di amici ed ex colleghi. La ricorrenza è stata benedetta da Padre Gianni Estienne. Non è mancata la distribuzione dei confetti, verdi per l’occasione, e ricchi doni agli sposi. NOZZE D’ORO a BORDIGHERA ..... Il giorno 27/04/2013 l’alpino Sasso Fernando, consigliere del gruppo, ha festeggiato il 50° anniversario di nozze. A lui e alla sig. Franca il gruppo augura ogni bene in attesa del raggiungimento dei prossimi importanti traguardi. CONTRIBUTI - I soci del Gruppo di Verezzo hanno offerto 500 euro per i terremotati dell’Emilia. - Elio Boeri offre pro notiziario la somma di euro 10,00. - Il Vecio del “Pieve”, Alessio Pastor quest’anno non è potuto essere presente a Nava, ma col pensiero era assieme agli alpini della Cuneense ed al Generale Battisti. In loro memoria offre un generoso contributo pro notiziario e coro. - Il Piccolo Scarponcino Amedeo Pastor devolve la somma di 20 euro pro notiziario in memoria del nonno, Sergente Ernesto Pastor, in occasione del 10° anniversario della salita al Paradiso di Cantore. - L’Alpino Squarciafichi di Ventimiglia offre la somma di euro 30 pro notiziario. - Il Gruppo di Borghetto d’Arroscia devolve la somma di 100 euro pro notiziario, raccolte in occasione della Santa Messa del 9 giugno alla festa del Gruppo. - Scioltosi il Gruppo di Buggio (risorto come Gruppo “Monte Toraggio – Pigna – Buggio”) l’ex Capogruppo ha voluto devolvere in parti eque il “tesoretto”; così la Fanfara, il Coro, la P.C. ed il Notiziario si sono viste elargire la considerevole somma di 500 euro ciascuno ..... Cosa dire, siamo senza parole! Grazie Oreste! - Sono stati offerti 50 euro in memoria della signora Giuseppina Fazio, Ved. Fenoggio. - In occasione dei rinnovi delle quote sociali del Gruppo di Apricale, sono avanzati 15 euro, pertanto il Capogruppo ha deciso di offrirle pro notiziario. Grazie Apricale! - 23 - PRANZO SEZIONALE – AUGURI DI NATALE Domenica 22 dicembre la Sezione organizza presso la Base Logistica Militare di Sanremo, in Via Lamarmora, il Pranzo Sezionale di fine anno per lo scambio degli auguri di Natale. Il pranzo è aperto a tutti i soci, Alpini, Amici degli Alpini e loro familiari; il numero massimo dei partecipanti è fissato a 300 persone, pertanto le prenotazioni, fino ad esaurimento posti, dovranno pervenire entro domenica 15 dicembre. La quota di partecipazione è di euro 15,00 (quindici/00). Le prenotazioni dovranno essere raccolte da ogni singolo Capogruppo per il proprio Gruppo di appartenenza; ad ogni partecipante dovrà rilasciare una ricevuta di pagamento – che dovrà essere esibite all’ingresso della sala – ed entro il 15 dicembre dovrà versare il totale delle prenotazioni del suo Gruppo allegando una distinta dei nominativi dei partecipanti. Le quote e l’elenco dei partecipanti dovranno essere inoltrate e consegnate ai Consiglieri Massimino Filippi (tel. 339 61 33 752) e Silvio Grandazzi (tel. 347 46 64 615), e-mail: [email protected] Filippi e Grandazzi sono disponibili anche per eventuali informazioni. Questo è il programma: Domenica 22 dicembre 2013 Base Logistica Militare Addestrativa, San Remo, via Lamarmora 317 ore 10.30: Cerimonia dell’ Alzabandiera - a seguire: deposizione di una Corona al Monumento. a seguire: Santa Messa “al Campo” o all’interno della struttura in caso di maltempo. Seguirà il pranzo sociale al quale potranno partecipare tutti i Soci della Sezione ANA di Imperia con i loro familiari. Costo a persona Euro 15.00 (quindici/00). (Menù: Antipasti - due Primi - due Secondi con contorno - Panettone e spumante - Vino, acqua, caffè). PELLEGRINAGGIO A LOURDES Il Gruppo di Verezzo organizza dal 10 al 13 febbraio 2014 il Pellegrinaggio Alpino a Lourdes in occasione del giorno dell’ “Apparizione”. Il viaggio sarà in pullman Gran Turismo. Costo a partecipante euro 310,00 (trecentodieci/00), più assicurazione; pernottamento in camere matrimoniali, doppie e singole. Acconto alla prenotazione euro 100,00 (cento/00). Per informazioni e prenotazioni contattare il Capogruppo Massimino Filippi (tel. 339 61 33 752) oppure Silvio Grandazzi (tel. 347 46 64 615) oppure inviare una mail al seguente indirizzo: [email protected] Seguirà il programma dettagliato PRESEPE il Gruppo di Imperia allestirà nella sede de Gruppo (e Sezionale) in Piazza Ulisse Calvi un Presepe animato. La Sede sarà aperta per poter ammirare il presepe dal 26 dicembre al 6 gennaio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 ORDINAZIONE DI MARCO CASTAGNA Domenica, 15 dicembre, alle ore 15,30, nella cattedrale di Ventimiglia, verrà ordinato sacerdote l’Alpino Marco Castagna, già in servizio nella fanfara della Brigata Alpina Taurinense e, come molti di voi sanno, fondatore della Fanfara Sezionale “Colle di Nava” nel 2003. Marco ci terrebbe moltissimo alla presenza degli Alpini della Sezione di Imperia (naturalmente, col Cappello Alpino in testa) durante la cerimonia di ordinazione. Se ci riuscite, siate dunque presenti. ALPI MARITTIME N. 129 Notiziario della Associazione Nazionale Alpini Redaz.: Piazza Ulisse Calvi, 1 18100 IMPERIA - Tel/fax: 0183 753324 email: [email protected] - [email protected] Direttore Responsabile Alberto Ghiglione Condirettore Carlo Alassio - 24 - Chiuso in tipografia il 1/12/2013 Aut.Trib. Imperia 15-11-71 Tipolito OREGGIA - via Garessio, 2 - Imperia