Anno XXXXII - nr. 129- Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - DCB IMPERIA - DICEMBRE 2013
GEMELLAGGIO TRA GLI ALPINI DI IMPERIA
E GLI CHASSEURS ALPINS FRANCESI
Il Presidente e il Consiglio Sezionale augurano
agli Alpini della Sezione di Imperia e ai loro Famigliari
i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo
GEMELLAGGIO TRA GLI CHASSEURS
E GLI ALPINI DI IMPERIA
Con una cerimonia semplice e sobria, a dire il vero con
modesta partecipazione della città ma di molti Gruppi con i
loro Gagliardetti, si è formalizzata un’amicizia e una
collaborazione, che esiste di fatto da diversi anni tra gli
Chasseurs della Costa Azzurra e la Sezione A.N.A. di
Imperia.
Se solo si pensa alla storia del secolo scorso, in particolare
della sua prima metà, è facile capire quale importante
significato rivesta un atto di amicizia tra due associazioni
d’arma di confine; Francia e Italia fino al maggio 1915
aderivano a coalizioni rivali e un conflitto armato le avrebbe
viste avversarie sulla catena alpina che le divide, dal monte
Bianco al mare. Poi l’Italia aderì all’Intesa e il fronte si spostò
sulle Alpi centro-orientali.
Nel 1940 l’Italia di Mussolini dichiarò guerra alla Francia,
sorpresa e quasi annientata dalle truppe di Hitler, e
giustamente essa considerò quella decisione una vera e
propria pugnalata alla schiena: per pochi giorni si combatté
sulle Alpi, anche dalle nostre parti, a ridosso del mare, e
molti protagonisti e vittime di quelle operazioni furono
valligiani o cittadini dei due versanti. Poi ci furono
l’occupazione, l’impegno generoso di maquis e partigiani,
la pace e un dopoguerra non privo di qualche comprensibile
risentimento e di una certa diffidenza, a cominciare dalla
definizione della linea di confine.
La stretta di mano tra il Presidente Liebenguth e il Presidente
Daprelà a suggello della convenzione di collaborazione
Ma, a sanare le ferite ancora non chiuse, venne il processo
di unificazione europea, per intuizione di alcuni lungimiranti
visionari (Jean Monnet e Altiero Spinelli, per citarne solo
due), e per scelta di politici di altra tempra e statura, come
De Gasperi, Schumann e Adenauer. E maturarono così le
condizioni per una vera pacificazione, per una più stretta e
convinta cooperazione tra i due paesi, che pure hanno
mantenuto gelosamente specificità e autonomie, figlie di
due diverse storie secolari.
Infine col trattato di Schengen sono state quasi del tutto
cancellate le frontiere e ormai si passa il confine senza
controlli e senza code fastidiose; da una decina d’anni
usiamo la stessa moneta, l’euro, se pur con riserve da parte
di qualcuno anche con innegabili vantaggi.
In un quadro del genere, un gemellaggio come quello firmato
a Ventimiglia il 20 ottobre scorso diventa la conclusione
quasi ovvia e scontata di un percorso, iniziato dagli amici di
Villefranche, ben accolto dalla Sezione di Imperia,
concretizzato dal gruppo della città di confine con l’impegno
Alpini e Chasseurs schierati insieme per gli inni nazionali
assiduo degli alpini di Guido Maccario e la regia di Dario
Canavese.
Non a caso la Fanfara Colle di Nava, davanti al Palazzo
Comunale, agli inni nazionali, la Marsigliese e l’Inno di
Mameli, ha fatto seguire l’esecuzione dell’Inno alla Gioia,
dalla 9.a sinfonia di Beethoven, che è diventato il simbolo
musicale dell’Unione Europea.
Nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza di
numerose autorità, si è poi svolta la cerimonia della firma
del protocollo, dopo la lettura nelle due lingue: lo hanno
sottoscritto per l’associazione 22° BCA di Nizza, il Presidente
Gérard Liebenguth e il Consigliere Jean Paul Giraud; per
l’associazione Anciens Chasseurs Menton, il Presidente
Henri Pommier e il consigliere Georges Tremoulet; per la
sezione di Imperia, oltre al Presidente Vincenzo Daprelà, i
vice presidenti Oreste Pastor e Roberto Criscuolo. Dopo i
discorsi ufficiali dei due Presidenti, che hanno spiegato
ragioni e contenuti dell’accordo, come anche forme e tempi
della collaborazione sottoscritta, il corteo ha dapprima
raggiunto il monumento ai Caduti, dove sono state deposte
corone di fiori, e poi la chiesa di S. Agostino. La S. Messa,
celebrata dal parroco don Daniele, è stata animata dai canti
del Coro Monte Saccarello e da quelli del Coro parrocchiale
dei bambini. L’incontro si è chiuso con un partecipato
rinfresco, offerto dal Buffet della Stazione ferroviaria di
Ventimiglia e dal gruppo di Buggio.
Le imponenti costruzioni di difesa, che ancora si vedono
sulle creste delle montagne, di qua e di là del confine, siano
monito che guidi sempre alla ricerca di una convivenza
amichevole e solidale, e testimonianza di un passato di
rivalità insensate e dannose, che, insieme, abbiamo il dovere
di non fare più ritornare.
Carlo Alassio
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16° RADUNO DEL I° RAGGRUPPAMENTO A IVREA
Tre giorni nel ricordo del 4° Reggimento Alpini
Gran contorno di manifestazioni al 16° Raduno alpino del I°
Raggruppamento che si‘è tenuto ad Ivrea dal 6 all’8
settembre, tra le quali spicca su tutte la bella serata al Teatro
Giacosa per ricordare il Btg “Ivrea” e il 4° Reggimento Alpini
il cui Comando ha avuto la propria sede nella capitale del
Canavese dal dal 1887 al1935.
La serata , condotta da Serafino “Ciribola” Anzola autore
dell’opera “Tucc un – Vicende e Uomini del Battaglione Ivrea
attraverso un secolo di storia”, ha avuto momenti
particolarmente emozionanti con la lettura delle lettere dal
fronte e da chi era rimasto a casa.
Alla proiezione di reperti cinematografici delle Due Guerre
si sono alternati brani della tradizione alpina eseguiti dal
Coro A.N.A. Ivrea.
La città si è presentata in gran spolvero con moltissime
vetrine addobbate, e l’imbandieramento tricolore non solo
sul percorso della sfilata e ha accolto gli alpini con la usuale
cortesia contenuta propria della gente piemontese, che a
noi liguri, col carattere che ci troviamo, si adatta molto bene.
Allegria per le strade, comunque, anche al sabato
pomeriggio nella solennità delle cerimonie ufficiali con
l’arrivo in Piazza Ottinetti del Labaro Nazionale scortato dal
CDN e dal Presidente Nazionale Sebastiano Favero che nel
suo saluto ha ricordato i motivi che portano gli alpini ad
incontrarsi: il saluto alla Bandiera, l’Onore ai Caduti e
l’affermazione dell’identità cristiana.
Un po’ troppo lunghi, se vogliamo fare una critica ad
un’organizzazione perfetta, i saluti delle varie autorità tenuto
conto della Messa all’aperto ancora da celebrare e del caldo
incombente sulla piazza.
La serata, sempre in Piazza Ottinetti, ha visto
l’applauditissima esibizione della Fanfara della Brigata
Taurinense che si è alternata alla Fanfara A.N.A. della
Sezione eporediese e a quella Militare del 27e Battaillon
des Chasseurs Alpins che ben conosciamo, essendosi
esibita a Imperia in occasione dell’indimenticabile 14°
Raduno di Raggruppamento del settembre 2011.
Domenica 8 la grande sfilata tra due ali ininterrotte di gente
entusiasta che ha visti marciare al suono delle
numerosissime bande e fanfare, oltre quindicimila penne
nere arrivate da tutto il Piemonte, dalla Valle d’Aosta e dalla
Liguria.
Molto applaudita anche la nostra Sezione che, insieme a
La Spezia, era quella che arrivava da più lontano.
Un ringraziamento di cuore alla Fanfara Colle di Nava e a
tutti gli alpini del ponente ligure che si sono presentati
all’appello, specialmente a quelli che, con l’occasione,
hanno indossato la camicia sezionale.
Si può dire, senza tema di smentita, che almeno questa
volta lo stile era quello giusto e che lo schieramento e il
modo di procedere inquadrati è molto migliorato.
Speriamo che sia un buon inizio.
Risolto alla fine della sfilata il giallo della Sezione di Savona
sparita dallo schieramento all’inizio del percorso: fanfara
bloccata in autostrada; deviazione dell’intera sezione in un
vicolo laterale, sconcerto, arrivo fanfara, ripartenza.
Presidente Sezionale Gervasoni gran manovratore. Ciao
Mario.
Complimenti sinceri al Presidente della Sezione eporediese
Marco Barmasse e al suo staff per l’ottima organizzazione.
Enzo Dap.
64° RADUNO AL COLLE DI NAVA
Il 64° Raduno Nazionale al Sacrario della Divisione Cuneense
al Colle di Nava si è svolto in forma solenne, con la presenza
del Labaro Nazionale, decorato con 208 Medaglie d’Oro
accompagnato dal Presidente Nazionale e da diversi
Consiglieri.
Il motivo dell’anticipo della forma solenne, spettante di diritto
ogni cinque anni e previsto per l’anno 2015, è dovuto alla
concomitanza di tre ricorrenze particolari: il 90° anniversario
della fondazione della Sezione di Imperia, il 70° della Ritirata
di Russia ed il 30° anniversario della tumulazione dei resti
del Generale Battisti nel Sacrario. Accogliendo la nostra
richiesta, il Consiglio Direttivo Nazionale ha dimostrato
grande sensibilità.
Nel pomeriggio di sabato si è svolta una piccola cerimonia:
a cura dei Gruppi di Celle e Varazze è stata posta una targa
in memoria di Padre Eugenio, Ten. Giuseppe Vallarino,
M.A.V.M., cappellano del Pieve di Teco, deceduto nel campo
di prigionia di Oranki nel marzo del ’43. Alla presenza del
Presidente Nazionale Sebastiano Favero, la targa è stata
scoperta dalla pronipote di Padre Eugenio, Arianna Vallarino
e quindi benedetta dal Cappellano della Brigata Taurinense,
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don Capello. Il Capogruppo di Arenzano, Carlo Zoccola, ha
letto una breve nota biografica del Tenente Vallarino e il
Presidente della Sezione di Genova, Pietro Firpo, ha recitato
la Preghiera del Disperso.
Il Labaro Nazionale scortato dal Gen. Marcello Bellacicco,
dal Presidente Sebastiano Favero e dai Consiglieri Nazionali
Domenica mattina la cerimonia è stata aperta dalla consueta
sfilata, con il maestoso ingresso nel prato dei Vessilli e dei
numerosi Gagliardetti. Infine l’ingresso del Cappello e della
Medaglie del Generale Battisti, del Gonfalone della Provincia
di Imperia e del Labaro Nazionale, scortato dal Presidente
Nazionale Sebastiano Favero e dal Generale di Divisione
Marcello Bellacicco. La Santa Messa, officiata da don
Capello e concelebrata da don Alberto Casella, Cappellano
della nostra Sezione, è stata animata dalla Fanfara Colle di
Nava e dal Coro Monte Saccarello.
particolare ha ricordato la figura di Nardo Caprioli, Reduce
di Russia e Presidente dell’ANA, recentemente andato
avanti. Infine ha rivolto un pensiero ai Caduti nelle ultime
missioni, tra i quali Giorgio Langella e Tiziano Chierotti,
ricordati anche dal generale Marcello Bellacicco, alla
presenza di due dei loro comandanti il col. Cristiano Chiti e
il col. Aldo Costigliolo e dei genitori di Chierotti.
Infine la deposizione della Corona d’alloro al Cippo del
Sacrario e nella Cappella, dove tutti i Reduci si sono recati,
accompagnati dai giovani dell’ANA, a rendere un doveroso
saluto al loro Comandante, il Generale Battisti.
Aghi
Il Raduno via radio
Il Raduno al Colle di Nava è stato trasmesso via radio grazie
al Gruppo Radioamatori Alpini, iscritti alla sezione di Imperia
dell’Associazione Radioamatori Italiani, che hanno
trasmesso sulla gamma dei 40 metri in SSB e su quella dei
20 metri in RTTY.
Alcuni radioamatori, tra cui Sergio, call sign IZ1YFQ (è il
numero identificativo del radioamatore), Gianpiero (IZ1GYI),
Bruno Giraudo (IK1AAS), trovate allestite le tende a cura
del nucleo di Protezione Civile della Sezione di Imperia,
hanno predisposto antenne e apparati ricetrasmittenti nei
pressi del prato in cui è stata celebrata la Messa.
Gli onori al Generale Battisti da parte delle Autorità
Giorgio Sappa, alpino della nostra sezione, in
rappresentanza del Sindaco di Pornassio ha portato i saluti
dell’Amministrazione, rivolgendo un doveroso ossequio ai
Reduci presenti. Il Presidente Vincenzo Daprelà, ha ricordato
i novant’anni della Sezione di Imperia e ha ricordato i
trent’anni dell’inumazione delle spoglie del Generale Battisti.
Il Generale Marcello Bellacicco, salutando i Reduci della
Cuneense, ha portato i saluti degli alpini in armi,
rappresentati a Nava dalla Fanfara della Taurinenese e dal
Picchetto del 2° Alpini. Infine il Presidente Favero, alla sua
Sebastiano Favero coi Radioamatori
Gruppo di Reduci di Russia coi “Bocia” dell’ANA
prima esperienza al Colle di Nava, fresco di nomina, ha
parlato dei Padri Fondatori della nostra associazione ed in
Sono andati in onda, colpiti dal immancabile “pile up”
(traffico intenso), con una breve pausa durante gli interventi
delle autorità e riprendendo le trasmissioni verso
mezzogiorno. Al termine della manifestazione i radioamatori
hanno ricevuto la visita del presidente nazionale Sebastiano
Favero che ha seguito con interesse la diretta di alcuni
collegamenti.
Una bella sorpresa, e per questo ancor più gradita, durante
la quale i radioamatori alpini hanno consegnato al presidente
Favero il gagliardetto del Gruppo e un opuscolo che illustra
le attività svolte.
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2013: i primi 10 anni della Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava”
Sembra ieri quel fatidico 17 gennaio 2003 che segnò la
nascita ufficiale della Fanfara Alpina Sezionale “Colle di
Nava”.
Certamente un nome ambizioso ed impegnativo quello
prescelto, perché la terra del Colle è sacra per tutti gli Alpini
imperiesi e...non solo, visto che l’annuale Raduno richiama
centinaia di “Penne nere”, provenienti da tutto il Nord Italia,
intorno alla Cappella che racchiude le spoglie del Gen. Emilio
Battisti, ultimo comandante della gloriosa quanto sfortunata
“Cuneense”.
Comunque, abbiamo sempre cercato di onorare il nome
adottato.
Tra il 2002 e il 2003, il giovane Alpino Marco Castagna, oggi
prossimo ad essere ordinato sacerdote, si diede un gran da
fare presso le più importanti bande musicali delle province
di Imperia e Savona per reclutare musicanti disposti a
formare una Fanfara Alpina di.... “volontari”, senza cioè
pretendere alcuna remunerazione. Marco ebbe buon gioco
nella sua impresa non solo perché caparbio ed
evidentemente abile nel convincere le persone usando gli
argomenti giusti, ma anche per il fatto che era egli stesso
musicante e conosceva pertanto moltissimi colleghi. Si era
congedato da poco dalla fanfara della Brigata Alpina
“Taurinense”, di stanza a Torino, dove aveva prestato il
servizio militare, e proprio ispirandosi all’assetto formale di
quel prestigioso corpo bandistico e alla divisa indossata
fino a poco tempo prima, aveva voluto creare una Fanfara
nell’ambito della Sezione A.N.A. di Imperia. Quando me ne
parlò, ricordo il mio scetticismo iniziale, ma la costanza di
Marco infine ebbe ragione di ogni dubbio e di ogni difficoltà.
Portata in Consiglio Direttivo Sezionale, l’idea della
costituzione di una Fanfara trovò un convinto sostenitore
nel Presidente Sezionale del tempo, Gianfranco Marini, e
incontrò l’approvazione dei Consiglieri; così.......”luce fu”,
seppure con un notevole esborso iniziale di denaro da parte
delle casse sezionali.
E’ iniziato in questo modo il “miracolo” di questa Fanfara
che, aggregandosi intorno ad un nucleo di una decina di ex
Alpini, (ma mai veramente ex, perché: “Alpini una volta, Alpini
per sempre”) è progressivamente cresciuta fino a contare
oggi più di 50 elementi.
Ma non è di numeri che voglio parlare; piuttosto, di qualità,
di professionalità, di spirito alpino e di senso di appartenenza
che sono andati crescendo nel tempo.
Noi ( uso un plurale non.... “maiestatis”, ma solo perché,
essendo io il presidente della Fanfara fin dalla sua origine,
ne sono a tutti gli effetti parte integrante) non siamo una
vera e propria Fanfara di congedati, come invece tante altre
fanfare alpine, nel senso che solo una piccola parte dei nostri
musicanti ha prestato il servizio militare nel Corpo degli
Alpini. Ma proprio in questo consiste il “miracolo” di cui
parlavo poco sopra: un gruppetto di Alpini D.O.C. ha saputo
forgiare una Fanfara che, benché composta da musicanti
provenienti da realtà e contesti assai eterogenei, si è
lentamente amalgamata fino a divenire un corpo musicale
omogeneo, caratterizzato da un ottimo spirito di
appartenenza e fiero di “militare” nelle file degli Alpini e della
loro Associazione Nazionale, Sezione di Imperia.
E, a proposito dello “spirito alpino” cui facevo riferimento
più sopra, si consideri che i membri della Fanfara, non solo
non percepiscono alcuna somma di denaro, neppure come
Il Maestro Giampiero Rosso
rimborso spese, ma usano strumenti musicali personali
(tranne i piatti e la cassa), utilizzano mezzi di trasporto propri
per recarsi alle prove e ai servizi e, in diverse occasioni,
percorrendo anche parecchi chilometri.
E’ vero che lo spirito di volontariato caratterizza tutta l’A.N.A.
e che è sicuramente comune alle varie Realtà della Sezione
di Imperia: Coro “Monte Saccarello”, Protezione Civile e
Nucleo Cinofilo da Soccorso “Alpha”, ma per quanto attiene
alla Fanfara si deve sottolineare che una maggioranza di
Musicanti non Alpini ha lentamente acquisito nel tempo uno
“spirito alpino” se non superiore, almeno pari a quello degli
Alpini stessi.
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Se nelle righe che seguono sarò un po’ polemico è
soprattutto perché devo farmi interprete del sentire di tanti
musicanti che in questi anni hanno magari “mugugnato”,
mi hanno accusato di debolezza nei confronti della Sezione,
ma poi sono sempre rimasti al loro posto facendosi onore
in ogni servizio, nonostante le lamentele.
Credo che la Fanfara, con il passare degli anni, abbia
conquistato l’affetto, la stima e l’apprezzamento della
maggior parte degli Alpini della Sezione i quali ci hanno
potuto ammirare in tanti servizi, concerti e feste di gruppo.
Tuttavia, penso di non esagerare se dico che, soprattutto
nei primi anni di vita, non siamo sempre stati simpatici a
tutti, faticando in certi frangenti ad ottenere la piena
accettazione, la giusta considerazione o anche a ricevere
una qualche gratificazione o ad avere un risalto adeguato.
Quante volte i musicanti mi hanno fatto notare che, leggendo
sulla stampa alpina i resoconti di certe manifestazioni alle
La Fanfara col Vescovo Alberto Maria Carreggio
quali eravamo pur stati presenti, sembrava che fossimo in
realtà dei “fantasmi”, cioè degli “invisibili”.
Ma, nonostante tutto, abbiamo sempre camminato a testa
alta (non per superbia o boria, ché questi vizi capitali non
sono mai stati nei nostri cromosomi) consapevoli del nostro
valore, della nostra crescente professionalità, fieri della
nostra appartenenza e per questo indifferenti a certe ironie
e provocazioni, ma sempre umili, come dovrebbero essere
tutti gli Alpini.
Forse, qualche errore l’abbiamo commesso e alcune critiche
ricevute sono state anche meritate; ma....come si dice: “chi
è senza peccato......”. Così, abbiamo sempre cercato di fare
autocritica in seno al nostro Direttivo, di correggerci da soli
e di migliorarci.
Oggi, la Fanfara può vantarsi di non essere mai stata assente
ad una Adunata Nazionale dal momento della sua
fondazione, di avere presenziato ai Raduni di
Raggruppamento e a tutti quelli al Colle di Nava.
Come dimostra anche il recente Raduno del Primo
Raggruppamento tenutosi ad Ivrea, i musicanti della Fanfara
cercano di essere sempre presenti per aprire lo sfilamento
in modo da fare ben figurare la Sezione.
Magari pochi, ma sempre presenti! Pensate che vi è stato
chi ha raggiunto Ivrea con mezzi propri e, subito dopo la
sfilata, è tornato velocemente nella sua città, in provincia di
Imperia, per effettuare un servizio pomeridiano con la banda
musicale locale. Se non è “Spirito alpino” questo...!!
Si arriva a questi estremi quando gli impegni della Fanfara
combaciano con quelli delle varie bande che la
compongono, in particolare se vi è la concomitanza con
feste religiose o civili importanti, con sagre, fiere e simili.
Per fortuna, non è sempre così!
Ma, nelle situazioni normali, la Fanfara vive anche grazie ad
uno “zoccolo duro” di Musicanti assiduamente presenti alle
prove ed ai servizi, fedelissimi da sempre ed esemplari nella
dedizione ad un “dovere” non certamente imposto.
Né va dimenticato il gruppo che, con l’aiuto di qualche Alpino
esterno alla Fanfara e utilizzando le strutture e i mezzi messi
gentilmente a disposizione dalla nostro Nucleo di Protezione
Civile, organizza spesso la “logistica” (attendamenti, cucine
da campo, ricerca di ristoranti, etc.) delle Adunate Nazionali,
come avvenuto anche in quella più recente di Piacenza.
Anche questo comporta un impegno non indifferente perché
il “manipolo” si reca sul posto in avanscoperta alcuni giorni
prima della maggioranza del Corpo bandistico ( che
solitamente parte in pullman il sabato con levatacce
mattutine inaudite) e studia i luoghi approntando quanto
necessario per il resto della “truppa”.
Quando poi, però, la Fanfara apre lo sfilamento della nostra
Sezione passando tra ali di folla plaudente, la gioia, la
commozione e l’orgoglio sono tali da ricompensarci di ogni
sacrificio e di ogni fatica.
Non vorrei aprire più di tanto il discorso delle difficoltà
economiche nelle quali ha versato la Fanfara fino dalla sua
nascita, ma non posso fare a meno di parlarne: pochi
finanziamenti da Enti come la Provincia, che dopo qualche
elargizione iniziale ha poi chiuso improvvisamente i rubinetti.
Non vi dico dei Comuni: meglio stendere un pietoso velo!
Qualche “entrata” episodica dalle casse della Sezione e
poi......? Speriamo bene per il futuro, perché le trasferte
costano e i pochi servizi che la Fanfara riesce a fare coprono
a malapena le spese. I ....”Mecenate”....poi....non
abbondano, anzi!!! Ma, a proposito di.... mecenati, vorrei
porre all’attenzione di tutti una riflessione che dovrebbe
convincere la nostra Sezione a fare quello che già da tempo
fanno le altre ( ad es. quella di Savona, per citare la più
prossima, o quella di Cuneo ) e cioè stanziare un contributo
economico per la Fanfara. La riflessione è la seguente:
qualcuno, in Sezione, ha mai realizzato che, se non fosse
ripetutamente intervenuto un..... “Mecenate...anonimo”, la
Fanfara avrebbe cessato di esistere l’anno stesso in cui era
nata? Forse, per troppo tempo ho taciuto sull’argomento
perché c’era in me quasi un “senso di colpa” per il costo
che la Fanfara aveva comportato all’atto della sua creazione
( costo che alcuni rinfacciavano ripetutamente a Marco
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Castagna e a me con battute del tipo: “vediamo un po’ in
faccia chi è che ha dissanguato la Sezione!” ).
Ma ora, vivaddio, sono trascorsi ormai 10 anni dalla nostra
nascita e credo sia giunta l’ora di cambiare registro! Non vi
pare?
A quelle persone avrei voluto rispondere: “però, quando
sfiliamo in testa agli Alpini della Sezione nella nostra
“costosa” divisa e con il nostro assetto formale, siamo un
bel “fiore all’occhiello”, ( come amerebbe dire il “Past
President”, Gianfranco Marini) e diamo lustro alla Sezione
stessa. Non dimentichiamo, infatti, che la Fanfara è il primo
“colpo d’occhio” nelle sfilate, un po’ il “biglietto da visita”
della Sezione, quindi ha la sua importanza”.
So, e ringrazio di cuore il Pres. Enzo Daprelà e il Consiglio
Direttivo Sezionale, che un contributo è già stato deliberato
La Fanfara “Colle di Nava” .... al Colle di Nava
per quest’anno, ma auspico che, finalmente, sia mantenuto
negli anni futuri e aumentato, perché, credetemi, muovere
più di 40 musicanti per le Adunate Nazionali non è un gioco
da ragazzi. Né si può chiedere a persone che già compiono
parecchi sacrifici di pagarsi ancora le spese di vitto e
alloggio, anche se in parte se le accollano ugualmente di
norma. Tanto per fare due conti, si sappia che,
complessivamente, le trasferte per l’Adunata Nazionale e
per il Raduno del Primo Raggruppamento costano alle casse
della..... Fanfara in media più di 3.000 e. l’anno.
Nel 2012, la Fanfara ha anche attraversato un momento di
crisi e di sbandamento che avrebbe potuto essere
suscettibile di ripercussioni devastanti sulla stessa.
Fortunatamente, si è ripresa anche da quel brutto frangente.
Ecco i fatti in breve. Alla sua nascita e per i successivi tre
anni la Fanfara fu diretta dal M° Giacomo Cappone che ebbe
il merito di guidarla ai suoi esordi in servizi importanti come
le Adunate Nazionali di Aosta, Trieste, Parma e Asiago,
nonché in diversi altri servizi e attività concertistiche. Poi, la
bacchetta passò nelle mani del M° Maria Amato che ha
diretto ininterrottamente la Fanfara fino all’anno scorso in
moltissimi concerti e servizi; al Colle di Nava, nelle Adunate
Nazionali e nei Raduni di Raggruppamento. Se la Fanfara è
cresciuta professionalmente e ha raggiunto i livelli artistici
attuali lo si deve sicuramente, non solo alla bravura dei
Musicanti, ma soprattutto alla competenza e alle capacità
di questa giovane e titolata direttrice d’orchestra.
Purtroppo, però, per tutta una serie di motivi che in questa
sede sarebbe lungo e difficile esaminare ed esporre, ad un
certo punto il M° entrò in rotta di collisione con una parte
considerevole dei Musicanti: screzi, incomprensioni, attriti
d’ogni genere erano all’ordine del giorno con grave
turbamento per la vita della Fanfara. Dopo diversi tentativi
di mediazione, che coinvolsero direttamente anche il
Consiglio Direttivo Sezionale, il Presidente Enzo Daprelà e
il Presidente Emerito Gianfranco Marini (che ringrazio tutti
di cuore per i loro interventi), vista l’inconciliabilità delle
reciproche posizioni si addivenne ad una soluzione che forse
nessuno avrebbe voluto; si procedette cioè ad una votazione
per decidere se il M° fosse ancora gradito oppure no. L’esito
della consultazione fu sfavorevole per il M° con un risultato
che, in linguaggio sportivo, si potrebbe dire “sul filo di lana”,
ma dimostrò comunque la giustezza di quello che Presidente
e Direttivo della Fanfara andavano ripetendo da tempo, cioè
che vi era un conflitto insanabile tra il M° e la maggior parte
dei Musicanti e che, se non si fosse pervenuti ad una
soluzione drastica, dolorosa, ma necessaria, la Fanfara
stessa avrebbe rischiato di sfaldarsi.
Purtroppo, si è operata una scelta obbligata di....
“realpolitik”, unica soluzione per ridonare serenità alla
Fanfara.
Per fortuna, il passaggio di bacchetta al giovane M°
Giampiero Rosso ( tra i Musicanti della Fanfara sicuramente
il più titolato a dirigerla) è stato praticamente indolore e la
compagine musicale ne è uscita indenne e più coesa di
prima, come dimostrano le “performance” che la
caratterizzano ormai da quasi un anno. Non solo, ma la
Fanfara è anche cresciuta numericamente, oltre che
qualitativamente, perché nelle sue file sono entrate giovani
e validissime leve che fanno ben sperare per il futuro.
Giampiero Rosso è un Direttore di banda che può vantare,
benché giovane, una lunga esperienza, avendo egli diretto
per ben sette anni la banda musicale di Diano Marina.
É studente dell’ottavo anno di Conservatorio e può ben dire
d’essere figlio d’arte giacché suo padre fu per molti anni
Direttore della stessa banda musicale dianese poi “ereditata”
da Giampiero dopo la morte prematura del genitore.
A questo punto, non mi resta che augurare alla Fanfara
“Colle di Nava” e al suo Direttore un futuro di sempre
rinnovati successi affinché possano continuare ad onorare
la Sezione A.N.A. di Imperia ed essere per Lei motivo di
orgoglio e vanto.
Il prossimo impegno sarà un concerto benefico che si terrà
nella Chiesa di Sant’Agostino, in Ventimiglia, sabato 7
dicembre, alle ore 21,15.
Lunga vita alla Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava”! W
la Sezione A.N.A. di Imperia! W gli Alpini! W l’Italia!!!!
Il Presidente della Fanfara Alpina Sezionale “Colle di Nava”
Roberto Criscuolo
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NUCLEO CINOFILO ALPHA
La scorsa estate è stata particolarmente densa di impegni
per il Nucleo Cinofilo da Soccorso “ALPHA” della Sezione
ANA di Imperia.
Esercitazione “Imperia a 6 zampe”
Nei primi giorni di luglio, il Nucleo è stato impegnato
nell’organizzazione della dimostrazione cinofila svoltasi al
Colle di Nava nell’ambito del 64° Raduno Alpino Nazionale.
Successivamente i volontari ed i loro cani hanno effettuato
molteplici attività addestrative, svoltesi sulle Alpi Marittime
e Cozie, mirate ad una specifica preparazione per meglio
operare in ambiente montano. Nei giorni 5 e 6 settembre il
Nucleo è stato chiamato a concorrere alle operazioni di
ricerca di una persona dispersa, in una zona
Cambio della guardia alla Base
Logistico-addestrativa di Sanremo
Cambio della guardia, lo scorso 14 giugno, alla Base
Logistico-addestrativa di Sanremo: al Col. De Vietro,
Bersagliere, è subentrato il Col. Marco Fronti, Artigliere da
Montagna. Finalmente un Cappello Alpino e una “Penna
Bianca” alla guida della Caserma di via Lamarmora! Questo,
senza nulla togliere al suo predecessore del quale gli Alpini
di Sanremo hanno sempre apprezzato le doti umane e la
schietta simpatia avendo anche instaurato con lui un ottimo
rapporto di collaborazione.
La cerimonia del passaggio di consegne è stata semplice
ma densa di significati e pregna di commozione. Il tutto è
iniziato nel giardinetto della caserma con lo scoprimento di
una targa in memoria del Caporal Maggiore Tiziano Chierotti,
presenti i genitori del Caduto. Poi, si è passati alla cerimonia
vera e propria con i discorsi delle autorità militari e, in
particolare, del Col. uscente e di quello accettante. Discorsi
ufficiali che di ufficiale hanno avuto assai poco perché ben
presto si è usciti dalla rigidità del protocollo e le parole sono
diventate quelle che si usano tra vecchi amici.
Particolarmente commovente il discorso di commiato del
Col. De Vietro che ha rievocato i tragici momenti in cui ha
avuto il compito di avvertire la famiglia Chierotti del ferimento
e poi della morte del figlio.
Il Col. Fronti si è subito rivelato persona schietta e “alla
mano”, un vero Alpino DOC!
Quando mi sono presentato a lui mi ha detto: ” parlamuse
in dialetu che mi a sun de Ineja”.
Quindi, oltre ad un simpatico Artigliere da Montagna,
abbiamo anche uno delle nostre parti, il che non guasta!
Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità civili,
militari e religiose della Provincia e tutte le Associazioni
Combattentistiche e d’Arma. Numerosi gli Alpini,
rappresentati in primis dal nostro Presidente Sezionale, Enzo
Daprelà, dal Vice Presidente Vicario, Oreste Pastor e dal
sottoscritto, nella veste di Vice Presidente Sezionale e
Capogruppo di Sanremo. Presente anche il Vessillo
Sezionale e diversi Gagliardetti dei nostri Gruppi.
Al Col. Marco Fronti tutti gli Alpini della Sezione augurano
un buon lavoro con l’augurio che in futuro si possano
Salvatore M. Criscuolo
particolarmente impervia, sul territorio del Comune di Cosio
di Arroscia.
Infine, al termine della stagione estiva, nell’ambito della
manifestazione “Imperia a 6 zampe” si è svolta una
dimostrazione che ha visto come protagonisti i nostri
volontari cinofili.
Salvatore Marco Criscuolo
Il Col. De Vietro e il Col. Fronti
sviluppare nuove e fattive forme di collaborazione tra le
“Penne Nere” e il neo Comandante della Base Logistica di
Sanremo.
Roberto Criscuolo
-8-
VITA SEZIONALE
VILLEFRANCHE (Francia)
Scambio di visite
Dopo la cerimonia della firma della “Convezione di
collaborazione” tra la Sezione di Imperia e l’Amicale
Nationale du 22e B.C.A. e des Troupes de Montagne de
Cannes Nice e Villefranche che si è tenuta il 20 ottobre che
ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di Chasseurs
Alpins, la domenica successiva una nostra delegazione
formata dal Presidente Sezionale Enzo Daprelà, dal Vice
Presidente Vicario Oreste Pastor e dal Consigliere e Past
Presidente Gianfranco Marini ha preso parte alla
commemorazione in onore dei Caduti nei combattimenti
della Sidi Brahim e della Malmaison a Villefranche.
Luogo dell’appuntamento la cittadella costruita a difesa della
bellissima baia resa ancora più suggestiva dalla splendida
giornata di sole.
Dopo lo scambio dei saluti il corteo formato da
rappresentanti di diverse armi e autorità cittadine si è portato
nella chiesa parrocchiale di San Michele percorrendo gli
antichi vicoli del centro storico per la celebrazione della
Messa al termine della quale l’amico Renato Zuliani ha
recitato la Preghiera dell’Alpino appositamente tradotta in
francese su richiesta dei responsabili dell’Amicale non
avendone le truppe di montagna d’Oltralpe una propria.
Alle 11.45 trasferimento presso il monumento alla memoria
degli Chasseurs Alpins caduti nelle due battaglie sopra
ricordate per l’esecuzione degli Inni Nazionali da parte della
banda comunale e la deposizione degli omaggi floreali.
Erano presenti oltre al Vessillo Sezionale, i gagliardetti dei
gruppi di Mondovì, la cui Sezione è anch’essa gemellata
con l’Amicale, e della Costa Azzurra.
BORDIGHERA
Rinnovato il Consiglio Direttivo
Martedì 16 luglio sono stati convocati i soci del Gruppo per
eleggere tre nuovi consiglieri; erano presenti il Consigliere
Delegato della Sezione, Gianfranco Marini e il Vicepresidente
Vicario Oreste Pastor.
Quarantadue i soci presenti che hanno eletto i seguenti
consiglieri: Giacomo Dalmasso, Raffaele Surano e Italo
Orengo. Il Capogruppo Mauro Goso ha formulato i più sinceri
auguri ai nuovi eletti, auspicando una fattiva collaborazione
tra il Direttivo ed i soci; ha quindi ringraziato per il lavoro
svolto i consiglieri uscenti, Andrea Sanzò trasferitosi in altra
regione, Mario Gazzano, veterano del Gruppo e Italo Biondi.
dimissionari per motivi di salute.
Il Consigliere Ferruccio Poggi sostituirà Sanzò nell’incarico
di Segretario di Gruppo.
Mauro Goso
Concerto per Ryan
Un grazie di cuore da parte del Genoa Club Bordighera 1968,
al Gruppo Alpini sez. Bordighera, in particolare al suo
Capogruppo, Sig. Mauro GOSO e al Coro Monte Saccarello
per il concerto tenutosi nella Chiesa di Terrasanta in
Bordighera a favore di Ryan, un bimbo affetto da SMA, una
malattia degenerativa ed incurabile, giornata conclusasi con
la raccolta di oltre 2.200,00 e, tra gli alpini e la numerosa
gente che ha partecipato all’evento. Questa manifestazione,
unita ad altri eventi organizzati dal club, anche in
collaborazione con altre associazioni, ci ha permesso di
raccogliere una cifra totale di 5.085,00 euro, interamente
devoluta ai genitori di Ryan il 19 agosto 2013.
I nostri più cordiali saluti e sempre Forza Alpini!
Il Direttivo del Genoa Club
BAJARDO
Festa del Gruppo
Alpini e Chasseurs a Villefranche
Il Presidente e il Vice Presidente hanno deposto un cuscino
composto da girasoli, fiori che, com’è noto, ricordano i nostri
morti nella Campagna di Russia.
Nel cortile principale della cittadella si sono poi tenute le
orazioni. Dopo il saluto del sindaco il Presidente
dell’Association du 22e B.C.A. de Nice Gerard Liebenguth
e il Presidente de l’Amicale du Mentonnais Henry Pommier
hanno tenuto le orazioni ufficiali.
La cerimonia si è chiusa intorno all’una dopo un brindisi
all’insegna dell’amicizia.
E’ sicuramente la sede di Gruppo più in alto tra quelle della
Sezione di Imperia con i suoi 910 metri di altitudine,
affacciato sulla balconata del complesso Toraggio e
Pietravecchia da una parte e dall’altra sul mar Ligure. In
questo delizioso paese a ridosso di Sanremo domenica 26
maggio si è svolto il raduno di gruppo che, tradizionalmente,
si abbina all’antica festa popolare de “ra barca”, quest’ultima
tra le più antiche del ponente ligure che ricorda il tragico
destino di una ragazza del paese il cui padre le fece tagliare
il capo perché colpevole di essersi innamorata di un marinaio
pisano impegnato al taglio del legname necessario alla
costruzione della flotta imperiale di Federico II che nel 1241
sconfisse Genova alla Meloria.
-9-
Una bella giornata di sole ha accolto gli alpini che con i loro
gagliardetti si sono radunati sulla Piazza della Chiesa per
l’ammassamento e un assaggio dei prodotti locali.
Formato il corteo, è iniziata la sfilata con le autorità civili e
militari e la banda in testa, fino al monumento ai Caduti
dove è iniziata la cerimonia con l’Alzabandiera e l’Inno
Nazionale eseguito dalla Banda di Verezzo.
Le note della “Canzone del Piave” e del “Silenzio” hanno
accompagnato il rito delI’Onore ai Caduti con la deposizione
di una corona d’alloro.
Il Capogruppo Maurizio Moraglia nel suo intervento ha
portato anche il saluto dell’amministrazione comunale
ricoprendo la carica di Vice Sindaco, passando poi la parola
al Presidente Sezionale Enzo Daprelà.
Daprelà ha ringraziato i rappresentanti dei gruppi intervenuti
e, in particolare, tutti gli alpini della Sezione che affrontando
disagi e sacrifici hanno partecipato all’Adunata Nazionale
di Piacenza dove molti si sono presentati con la nuova
camicia sezionale che, una volta tanto, ha dato omogeneità
allo schieramento.
Ha ricordato i tre eventi principali che nel 2013 interessano
la vita sezionale: il 90° di fondazione, i 70 anni della Ritirata
di Russia e il 30° anniversario della tumulazione dei resti
mortali del Generale Emilio Battisti nella Cappella del Colle
di Nava.
Ha ricordato il sacrificio degli alpini decorati di M.O.V.M.,
sei in tutto, di cui quattro onorificenze onorano il vessillo
nazionale e l’impegno che ogni alpino ha che è quello che
presero i nostri “veci” sull’Ortigara nel 1919: “Per non
dimenticare”, andando nelle scuole per raccontare la nostra
storia quella vera, non manipolata, di guerra ma anche di
pace. Ha concluso ricordando la scritta dello striscione
esibito a Piacenza: “UOMINI CON LA PENNA: FATTI NON
PAROLE. PRIMI CON GLI ULTIMI A TESTA ALTA”, perché
l’Italia ha ancora bisogno degli alpini.
Il corteo si è riformato, e ha percorso le vie del paese a
ritroso portandosi in chiesa per la Messa domenicale in
suffragio dei Caduti di tutte guerre celebrata dal Parroco
Don Nello Cantelli.
Il pranzo sociale si è tenuto in allegria, in un ristorante del
luogo presenti oltre al Presidente, anche il Vice Presidente
Vicario Oreste Pastor e alcuni Consiglieri Sezionali. Non sono
mancati i canti tradizionali popolari e degli alpini.
La bella giornata si è conclusa in Piazza della Chiesa con
l’abbattimento e l’incanto dell’Albero di Pentecoste, clou
dei festeggiamenti de “Ra Barca” e l’esibizione degli
“Sbandieranti dei Sestieri di Ventimiglia”.
BORGHETTO D’ARROSCIA
9 giugno – Festa del Gruppo
Numerose penne nere si sono date appuntamento domenica
9 giugno nella ridente frazione di Gavenola per l’attesa festa
del gruppo di Borghetto d’Arroscia.
Com’è tradizione, gli alpini sono stati ricevuti con un lauto
rinfresco all’insegna del buon cibo e del miglior vino. Buona
la partecipazione dei gruppi e delle varie associazioni che
dopo un rapido inquadramento e una breve sfilata hanno
occupato tutti gli spazi della bella chiesa dedicata ai Santi
Cosma e Damiano per la Messa che è stata celebrata da
Padre Benedetto, amico degli alpini, che nell’omelia non ha
mancato di ricordare le tradizioni e la storia del Corpo,
soffermandosi sugli interventi a favore delle popolazioni
colpite dalle calamità naturali dell’Emilia e dell’Aquila.
All’uscita il corteo, ricompostosi nel frattempo, ha raggiunto
il Monumento ai Caduti posto sulla strada che porta ad
Aquila d’Arroscia.
Il Past President Gianfranco Marini, cerimoniere per
l’occasione, con la collaborazione del Consigliere Sezionale
Luigi Rovere ha scandito i tempi dell’Alzabandiera e
dell’Onore ai Caduti; dopodiché è intervento il Sindaco
Augusto Forno per il saluto dell’Amministrazione comunale.
Nel suo intervento il Presidente Sezionale ha rivolto un
pensiero particolare al Cap. Giuseppe La Rosa, ultima vittima
della missione in Afghanistan, inchinandosi davanti al
vessillo dell’Associazione Bersaglieri, arma di cui faceva
parte il caduto. Ha salutato il Comandante della stazione di
Pieve di Teco, M.llo Tortorolo, memore dell’amicizia che lo
legava al papà anch’egli sottufficiale dell’Arma e Reduce di
guerra.
Dopo un breve escursus sulla storia della Sezione di Imperia
che celebra il 90° anniversario di fondazione, ha elencato i
Presidenti Sezionali che si sono avvicendati dal 1923
ricordando figure di spicco come Carlo Ghiglione, Mario
Fiumi, Alberto Raimondo, Giuseppe Lavagna, Beppe
Cumina, Giuseppe Colombo, Ernesto (Nestù) Giribaldi e
Piero Iacometti.
Non ha mancato di rivolgere un pensiero ai numerosi
interventi del nostro nucleo di Protezione Civile.
Ha terminato dando appuntamento a tutti al Colle di Nava
per rendere omaggio alla memoria del Gen. Battisti di cui
ricorrono i trent’anni della tumulazione nel Sacrario della
Divisione “Cuneense” e il 70° anniversario della Ritirata di
Russia.
La mattinata si è conclusa con il sempre ottimo rancio curato
da uno staff che va sempre più migliorando sotto la guida
sapiente dell’alpino Ezio Ghersi.
Pomeriggio a sorpresa con il trasferimento a Leverone per
la finale del Campionato femminile di bocce, gara interrotta
da un improvviso temporale che ne ha reso necessario lo
spostamento in altra località.
Prima di lasciare la Valle Arroscia c’è stato ancora tempo
per la deposizione di un mazzo di fiori al Monumento ai
Caduti della frazione.
Un plauso al Capogruppo Ginetto Donato e ai suoi alpini
per la sempre perfetta organizzazione.
Pietralata
BUGGIO
XVIII RADUNO ALPINO
DELLE VALLI ARGENTINA, NERVIA E ROJA
Domenica 28 luglio, dopo un intervallo di tre anni,
organizzato dal Gruppo di Buggio, si e’ svolto il raduno di
- 10 -
Colle Belenda, appuntamento tradizionale per chi vuole
ricordare il Battaglione Pieve di Teco operativo in questa
zona di confine.
L’incontro e’ sempre molto sentito e partecipato dagli alpini
e dai loro famigliari, anche se quest’anno l’affluenza e’ stata
in tono minore, in quanto la decisione di riprendere questa
manifestazione è stata presa solo pochi giorni prima. Il
Vicepresidente Vicario Oreste Pastor si scusa di ciò, ma è
stato molto importante il ritorno a questo bellissimo
appuntamento di fine luglio.
La festa e’ iniziata con la tradizionale sfilata, l’ Alzabandiera,
l’ Onore ai Caduti e la deposizione di un mazzo di fiori al
cippo con la lapide in ardesia, fortemente voluta dal vecio
Alessio Pastor, che ricorda i caduti di tutte le guerre.
Successivamente la Santa Messa officiata dall’amico e
sempre simpatico Padre Battista, che ricordava con poche
ma sentite parole il corpo degli alpini. Recita della Preghiera
dell’Alpino da parte del Presidente Emerito Gianfranco
Marini, il quale nell’occasione fungeva da cerimoniere e
portava, dopo il Vicepresidente Vicario, il suo saluto ai
presenti.
Al termine della funzione, Oreste ha invitato tutti al
tradizionale e succolento rancio alpino.
Presenti il Vessillo Sezionale e i Gagliardetti di Buggio,
Castelvittorio, Pontedassio, Vallecrosia, Ventimiglia e
Verezzo.
Arrivederci più numerosi al prossimo anno.
Gianfranco Marini.
La Signora Ines Alberti, coordinatrice della scuola primaria
di Isolabona, a nome di tutte le maestre e di tutti gli alunni
ringrazia gli alpini di Buggio e Pigna per la gita e la
castagnata del 15 ottobre; in particolare ringrazia Oreste
di Buggio per la gentilezza, la disponibilità e la generosità
loro manifestata durante la passeggiata nel bosco di Buggio.
I bambini ricorderanno con gioia anche la “splendida
merenda” loro offerta nella piazza del paese.
I bambini insieme agli Alpini, offrono la somma di 545,00
euro per il rifacimento del tetto della Chiesa parrocchiale,
auspicando di tornare a vedere questo “restauro” finalmente
realizzato.
Grazie Alpini ed un caro abbraccio da tutti noi.
Le Maestre
Un piccolo intervento di Protezione Civile
“Lunedì 2 aprile arrivo a Buggio e sul Piazzale della Chiesa
vedo che era caduto un grosso masso e un mucchio di terra;
rimango perplesso, ma mi rimbocco le maniche: corro a
prendere la mia fida mazza e di buona lena comincio a
Oreste alle prese col macigno
martellare il masso, ma alla fine della giornata non avevo
ancora concluso il mio compito. All’indomani mattina si
aggregano altri volontari: Sandro, Lionello, Fabrizio, Nive.
Finalmente il macigno è sbriciolato e la piazza ripulita. A
mezzogiorno possiamo finalmente terminare e meritarci un
buon bicchiere di rosso con pane, brussu e salame! Grazie
a tutti e Viva gli Alpini!”
Il Vicepresidente Vicario Oreste Pastor
CERIANA
Scolaresche in visita a Buggio
Pastor per la splendida organizzazione e Riccardo Ferrari
con altri alpini per l’interessantissima escursione nel bosco.
Le Insegnanti ed i bambini delle classi 1^ A e 1^B del Plesso
di Via Vittorio Veneto dell’Istituto Comprensivo 1 “G.
Biancheri “ di Ventimiglia, ringraziano il Gruppo degli Alpini
Domenica 16 giugno 2013 nella sede del gruppo in corso
Italia 150 si sono svolte le votazioni per il rinnovo delle
cariche del direttivo del gruppo per il triennio 2013 / 2016.
Sono stati eletti:
Capogruppo Cicero S. Dario
Vice Capo gruppo Martini Giovanni Augusto
Cassiere Scarella Franco
Segretario Embriaco Domenico Mingo
Revisore Falato Alberto
Alfiere Fanciulli Quinto
Consiglieri: Carrozzino Elio,Carrozzino Ivano, Martini Fulvio,
Martini Mario Quinto, Oliva Mario.
Il capo gruppo ringrazia i suoi alpini per la fiducia che ancora
una volta gli hanno dimostrato e augura buon lavoro al
nuovo direttivo e ringrazia chi in questi anni ha collaborato
- 11 -
per tenere vivo il gruppo sia nelle giornate di festa ma
soprattutto quando c’è bisogno di rimboccarsi le maniche.
Grazie a tutti e sinceri saluti alpini
Cicero S. Dario
Festa del Gruppo
Buona partecipazione di alpini al tradizionale Raduno di fine
agosto organizzato dal gruppo guidato da Dario Cicero.
Domenica 25 agosto, appuntamento all’inizio di corso Italia
per l’ammassamento e la colazione alpina poi
inquadramento del corteo con la banda locale ad aprire la
sfilata fino la Monumento ai Caduti per l’esecuzione dell’Inno
Nazionale la deposizione della corona d’alloro al
Monumento che ricorda i cerianaschi caduti delle due Guerre
mondiali, accompagnata dalle note della “Canzone del
Piave” e l’esecuzione del Silenzio.
Dopo il solenne momento il corteo ha superato la galleria
per portarsi fino alla chiesetta dedicata agli Alpini andati
avanti e dove il parroco ha celebrato la Messa sul sagrato
per questioni di spazio.
La Preghiera dell’Alpino è stata recitata dal Col. Marco Fronti,
comandante del Centro Logistico di Sanremo, artigliere da
montagna.
Al termine il celebrante e stato nominato socio onorario del
Gruppo e, per rendere più significativo il gesto gli è stato
fatto dono di un cappello alpino.
Sono seguiti i saluti dell’assessore Giovanni Valenzano, del
Col. Fronti che ha ricordato le sue origini imperiesi (è di Villa
Viani) e il suo lungo stato di servizio nelle Brigate Taurinense
e Julia, per la maggior parte, e le numerose missioni
all’estero, non ultima quella in Afghanistan.
Il Presidente Sezionale, a sua volta, ha portato il saluto della
Sezione ricordando come in ogni raduno, il novantesimo
della Sezione di Imperia, la sua storia, le sue M.O.V.M, I 70
anni della Ritirata di Russia e i trenta della traslazione dei
resti del Gen. Battisti nella cappelletta di Nava,
soffermandosi sui motivi che portano gli alpini a riunirsi, tre
dei quali sono, certamente, quelli elencati a Ivrea dal
Presidente Nazionale Sebastiano Favero: il saluto al
Tricolore, i valori comuni tra cui il rispetto per Caduti, la
riaffermazione dell’identità cristiana.
Il rancio alpino ha concluso, in allegria, il riuscitissimo
raduno.
d’Arroscia, Valle S. Lorenzo, Verezzo, dei Bersaglieri di Conio
e Imperia fra le autorità i Sindaci di Cesio Barla e Borgomaro
Ravani, I Carabinieri di Borgomaro il Cappellano degli Alpini
don Alberto Casella; hanno fatto gli onori di casa il
capogruppo Tino Bazzano, Maurizio Alberti e Paolo Mela,
tutti gli abitanti di Conio e numerosi cittadini di Borgomaro
e Frazioni hanno affollato la cerimonia.
La Santa Messa officiata dal cappellano don Alberto Casella
è stata toccante sia per l’accompagnamento pregevole e
commovente del coro femminile di Borgomaro “San Antonio
abate” che per il phatos religioso e commemorativo;
toccante la lettura della preghiera degli alpini e il ricordo
nome per nome dei caduti coniesi di tutte le guerre.
Don Alberto ha ricordato nella omelia come il miglior modo
per ricordare i caduti sia “l’impegno civile e sociale per il
proprio Paese e per chi ha bisogno” non mancando di
sottolineare che in questo gli “alpini sono un modello per il
“Paese”.
Come di consuetudine gli ospiti che hanno accettato l’invito
hanno concluso la serata ospiti del Gruppo ANA di Conio e
della Associazione “ A Toa de San Mujgiu” in una memorabile
“Cena alle stelle” sul piazzale del Castello Lascaris: molto
apprezzati dagli oltre centottanta ospiti (anche stranieri) i
piatti confezionati dalle bravissime e generose “donne di
Conio” con i pregevoli “fagioli di Conio”.
La serata serena con luna quasi piena ha fatto da degna
cornice.
Non pochi gli ospiti che hanno interrotto il convito per
ammirare il panorama incomparabile della Alta Valle Impero
e dei suoi paesini da presepe che si gode dal Castello di
Conio.
Alla fine canti in allegria eÉ.l’arrivederci al 2014 !
Giovanni Gandolfo
portavoce del Gruppo ALPINI - ANA CONIO
SAN MAURIZIO
Domenica 22 settembre a Conio si è svolta la festa patronale
di San Maurizio, gli alpini del gruppo locale hanno
partecipato alla processione portando a spalle, in
CONIO
Gli Alpini di Conio commemorano i Caduti di tutte le guerre
Anche per il 2013 il gruppo ANA di Conio ha commemorato,
il 20 luglio, i “Caduti di tutte le guerre”. La commemorazione
civile si è svolta dopo una breve sfilata con bandiere e labari,
davanti all’originale Cippo dei caduti (una fontana che
sgorga ai piedi di una roccia con aquila opera dell’Architetto
Cristina Tealdi), ha visto la presenza dei rappresentanti del
Consiglio ANA Provinciale: presidente emerito Gianfranco
Marini, Vicepresidente Oreste Pastor, consiglieri Alberto
Ghiglione, Rovere Luigi, dei Gruppi ANA di Pontedassio,
Imperia, Vasia, Buggio, Molini di Triora, Ceriana, Borghetto
- 12 -
Processione di San Maurizio a Conio
processione, l’effigie del santo loro patrono, dalla chiesa
parrocchiale fino al santuario dedicato al santo della legione
Tebea.
Nel santuario è stata celebrata la SMessa solenne, da don
Alberto Casella, capellano della sezione di Imperia, al
termine della funzione religiosa l’alpino Alberti Maurizio ha
recitato la preghiera dell’alpino, il ritorno in processione al
paese è terminato con il rinfresco sulla piazza della chiesa
offerto dal gruppo. L’allegria e lo spirito di amicizia è
continuato fimo a tarda sera.
W gli ALPINI e W SAN MUIXIU !!!!!!!!!!!
IMPERIA
Il Coro Sezionale ricorda Don Maurizio Pirero
Sabato 25 maggio nell’Oratorio San Bartolomeo a
Caramagna è stata ricordata, per iniziativa di Don Gianni
Estienne attuale parroco della piccola frazione imperiese,
la figura di Don Maurizio Pirero Parroco e Cappellano della
Divisione di fanteria “Cosseria” durante la Campagna di
Russia, nel centenario della nascita.
Interessante la mostra fotografica sulla tragica spedizione
dell’ARMIR di cui fecero parte, oltre alle tre divisioni alpine
anche le Divisioni Vicenza, Tagliamento, Ravenna,
Sforzesca, Cosseria, Celere, Pasubio e Torino, commentata
brillantemente, com’è suo costume, dall’amico Giorgio
Ferraris, autore del volume “Alpini: dal Tanaro al Don”.
Alle diciotto Don Gianni ha celebrato la Messa che è stata
animata dal Coro Sezionale Monte Saccarello che al termine
ha intrattenuto i numerosi fedeli e ospiti, con alcuni brani
del repertorio della tradizione alpina e popolare.
Incontro con l’Alpino Carlo Carli
Nella giornata del 24 giugno si è svolta presso la sede del
Gruppo di Imperia una simpatica riunione conviviale tra il
Consiglio Direttivo, una folta rappresentanza di Alpini ed il
socio Alpino Cav. Carlo Carli, al quale è stato donato un
crest raffigurante una penna.
pomeriggio per rinfrancare l’amicizia tra tutti gli alpini che
collaborano alla riuscita delle diverse iniziative che ci vedono
impegnati nei vari settori.
Il 25 ottobre, ad un anno dalla sua scomparsa, è stata
celebrata una Santa Messa in memoria di Tiziano Chierotti,
celebrata da Don Alberto Casella, con la presenza di diversi
alpini del Gruppo di Imperia.
MONTE TORAGGIO –PIGNA BUGGIO
Nuovo gruppo, nuovo direttivo
Alla presenza del Presidente Daprelà e del Segretario
Sezionale Giuseppe Granata si è tenuta domenica 13 ottobre
a Isolabona l’assemblea dei soci che già il 20 aprile avevano
deliberato la confluenza dei gruppi di Pigna e Buggio nel
nuovo gruppo che ha preso la denominazione di “Monte
Toraggio – Pigna Buggio”.
Dopo una rapida esposizione del Regolamento da parte del
Presidente e una breve consultazione sono stati eletti:
Capogruppo Oreste Pastor
Vice Capogruppo Lando Tonozzi
Segretario Giovanni Allavena
Consiglieri: Gian Piero Verrando e Giovanni Sperta
Il nuovo Consiglio è stato festeggiato in allegria con prodotti
locali, brindisi e canti alpini.
Chi bene comincia è a metà dell’opera.
Targa di Alessio Pastor
in ricordo del poeta Giannino Orengo
Il giorno 28 settembre, a Pigna, presso i giardini di “Prato
Giaira”, S.E. Giacomo Barabino, Vescovo emerito della
Diocesi di Ventimiglia – Sanremo, ha benedetto una targa
in ardesia in memoria del poeta Giannino Orengo.
Il vecio Alessio Pastor, con pazienza certosina, vi ha scolpino
in bassorilievo la poesia: “Ciagni Beula”, vincitrice del premio
dialettale “Giacuré” 1990.
Il testo è stato letto sia in pignasco che in italiano da
Cristoforo Allavena che, con la sua grandiosa voce, ha
saputo trasmettere ai presenti l’accorato grido di dolore e
di aiuto dell’abetaia di Gouta (Beula), rovinata dalle piogge
acide provenienti dalle città.
Carlo Carli col Direttivo del Gruppo di Imperia
L’incontro effettuato in occasione della festività di San
Giovanni, ha fatto da preludio alla processione del
- 13 -
“Gruppo ricordo in occasione della benedizione della
targa in memoria del poeta Giannino Orengo”
Alla toccante cerimonia, oltre alla famiglia di Giannino e ai
familiari dell’artista, erano presenti numerose autorità e
cittadini di Pigna nonché di Dolceacqua, paese di adozione
del poeta.
Non potevano mancare numerosi alpini della Sezione di
Imperia con il loro vessillo per testimoniare l’immutata
amicizia e ammirazione per Alessio.
Grazie di cuore a tutti, in particolare a Siro e Romano che si
sono offerti di accompagnare il nostro Reduce per tutto il
tempo della manifestazione.
La cerimonia è iniziata in Piazza Vittorio Emanuele, con la
lettura del Bollettino della Vittoria. A seguire, gli onori ai
Caduti, dinanzi alle lapidi che ricordano i pontedassini andati
avanti nella prima e seconda guerra mondiale, e la
benedizione. Si è quindi formato il corteo fino al monumento
all’Alpino di Pontedassio.
PONTEDASSIO
Celebrazione del 4 Novembre
“... e quando passerete di qui, andando a scuola, non
guardate solo ad un pezzo di bronzo ma pensate ai ragazzi
poco più grandi di voi che, in nome del dovere, hanno dato
la vita alla Patria”.
Con queste parole il presidente sezionale Daprelà ha
concluso l’indirizzo di saluto alla cerimonia del 4 novembre
a Pontedassio. Sotto una pioggerellina insistente il
presidente ha salutato le autorità, gli alpini ma soprattutto
le 3 classi (medie ed elementari) del plesso di Pontedassio
che hanno assistito alle celebrazioni per il 95° anniversario
della fine della Grande Guerra.
Il tutto era cominciato il giorno prima, nella frazione di
Bestagno, presso il monumento sul quale, nel 2010, è stata
riposizionata l’aquila in precedenza trafugata. Per
l’Amministrazione era presente l’Assessore Pezzuto e la
benedizione è stata impartita dal parroco don Paul. Molte
le persone che hanno assistito alla cerimonia
dell’alzabandiera e gli onori ai Caduti, segno confortante
della condivisione dei nostri valori.
La Sig.ra Jole Daprelà scopre la Targa
Qui la cerimonia dell’alzabandiera e gli onori ai Caduti. é
stata quindi posizionata una targa che ricorda i promotori
del monumento, il capo Gruppo Germano Ardissone e gli
alpini che venticinque anni fa hanno voluto questa bella
testimonianza di alpinità. La targa è stata scoperta dalla
vedova del Capo Gruppo di allora, Jole Daprelà, zia del
presidente sezionale. Commossa per l’iniziativa, la signora
Daprelà ha ricevuto dalle mani del Capo Gruppo Piero
Bonsignorio una pergamena a ricordo della giornata.
La targa in memoria degli Alpini di Pontedassio
Pontedassio: Monumento ai Caduti
Ha quindi preso la parola il sindaco che ha ricordato ai
Il 4 novembre, a Pontedassio, erano presenti il Sindaco ragazzi l’inutilità e la follia della guerra, invitandoli a meditare
Ardissone, il vice sindaco Ramoino e ancora l’assessore sul passato per costruire il futuro. Le parole del presidente
Pezzuto, il presidente del Consiglio Provinciale Alessandro sezionale, riportate all’inizio dell’articolo, hanno chiuso le
Piana e il parroco don Giuseppe. Per gli alpini il Presidente orazioni ufficiali. Va dato merito agli oltre cinquanta ragazzi
Sezionale, il consigliere Vassallo e il capo Gruppo di Vasia del silenzio reverente con cui hanno ascoltato parole inusuali
oltre ad una numerosa rappresentanza degli alpini di per le loro orecchie.
Pontedassio.
- 14 -
Al termine la Preghiera dell’Alpino ha salutato tutti che sono
ritornati a casa ricchi di spunti su cui riflettere. Il Gruppo si
è poi riunito nella propria sede dove ha rinverdito il Convivio
dei Combattenti che veniva consumato dai nostri veci.
gpn
RIVA – SANTO STEFANO
15 settembre - 29^ Festa di Gruppo
portata al largo dove è stata affidata alle orde in onore delle
vittime del mare.
Percorrendo, quindi, il nuovo tratto che unisce le
passeggiate di Riva e Santo Stefano la sfilata si è portata,
nuovamente in Piazza Matteotti dove la fanfara ha concluso
la sua esibizione con la “Canzone dei coscritti” cui hanno
prestato la voce il Col. Marco Fronti comandante del centro
logistico di Sanremo, artigliere alpino, e il Consigliere
Sezionale Lino Valdisserra.
Alle undici puntualmente tutti in chiesa per la Messa
celebrata dal parroco Don Alessandro Ghersi che,
nell’omelia ha ricordato il sacrificio degli alpini caduti e i
sentimenti di fratellanza e solidarietà che caratterizzano
L’A.N.A..
In chiusura il Capogruppo Armando Cha ha recitato a
memoria la “Preghiera dell’Alpino” e consegnato una targa
con il testo della stessa e una dedica al C.M. alpino Tiziano
Chierotti caduto il 25 ottobre 2012 in Afghanistan, al papà
Piero, mentre la Fanfara intonava “Signore delle cime”.
Ai lati dell’altare si sono schierati il Vessillo Sezionale e
numerosi gagliardetti della Sezione di Imperia. Sono stati
notati i gagliardetti di Carmagnola (TO), Farigliano (CN),
Trinità (CN); numerose anche le effigie delle Associazioni
d’Arma e civili.
Il rancio alpino, organizzato nei locali adiacenti la Parrocchia
è stato molto apprezzato dai numerosi partecipanti che
hanno applaudito al gran lavoro e alla professionalità
dell’equipe di cucina.
La tradizionale lotteria ha concluso la giornata.
Un ringraziamento va al Presidente Sezionale Enzo Daprelà,
al Vice Presidente Vicario Oreste Pastor, al Vice Presidente
Roberto Criscuolo e ai Consiglieri Sezionali Massimino
Filippi, Silvio Grandazzi, Fiorello Maini, Gianfranco Marini,
Luigi Rovere, Natale Valdisserra, ai capigruppo presenti e a
tutti i soci per la loro collaborazione. Un grazie particolare
alle signore della Parrocchia di San Maurizio.
Arrivederci al prossimo anno.
ARMANDO CHA
La mattina si è presentata subito con qualche scroscio di
pioggia creando qualche preoccupazione sullo svolgimento
della manifestazione e sul rispetto del programma stabilito
da diverso tempo.
Fortunatamente la pioggia è cessata e alpini, amici, autorità
civili e militari, insieme a numerosi simpatizzanti, hanno
occupato l’intera Piazza Matteotti.
Intorno alle nove si sono udite le prime note musicali
propagarsi nell’umida aria di Riva Ligure: erano quelle della
Fanfara Sezionale “Colle di Nava” che da Piazza Ughetto
stava marciando verso la zona dell’ammassamento.
Ancora mezz’ora ed è iniziata la cerimonia con
l’Alzabandiera, l’Onore ai Caduti con la deposizione di una
corona d’alloro al Monumento ai Caduti rivesi di tutte le
guerre cui ha fatto seguito il saluto del neo Capogruppo
Armando Cha che nel suo breve intervento ha voluto onorare
l’operato del suo predecessore, Pasquale Vecchiè,
consegnandogli una targa in cui si ricorda l’impegno che
l’alpino Pasquale ha profuso nei tanti anni trascorsi alla guida
del Gruppo.
Hanno preso la parola, portando il saluto delle rispettive
amministrazioni, il sindaco di Riva Ligure, Franco Nuvoloni
e di Santo Stefano al Mare, Marcello Pallini che hanno
rievocato l’operato degli alpini sia in guerra che in pace,
soprattutto in occasione delle numerose tragedie che hanno
colpito l’Italia nell’ultimo decennio.
Ha chiuso la serie di interventi il Presidente Sezionale Enzo
Daprelà che, oltre ad essersi congratulato con il Capogruppo
e i suoi collaboratori per la perfetta organizzazione ha
ringraziato tutti quei soci che hanno partecipato al 16°
SANREMO
Raduno del I° Raggruppamento di Ivrea, passando poi ad
una breve storia della Sezione di Imperia giunta al 90°
Carissimi Alpini e Amici,
anniversario di fondazione.
vi segnalo una bella e pregnante iniziativa del Gruppo A.N.A.
A questo punto sulle note del “trentatre” è iniziato lo
di Sanremo e dell’U.N.U.C.I. che ha visto poi la progressiva
sfilamento del corteo che il Past President Gianfranco Marini,
adesione di altre Ass. d’ Arma della Città dei Fiori (
con la solita esperienza, aveva, in precedenza,
Paracadutisti, Marinai, Carabinieri, Finanzieri, Autieri ).
correttamente inquadrato.
Sono state acquistate dalle summenzionate Associazioni
Il percorso è stato diviso in tre tappe: la prima al monumento
dieci Bandiere Italiane che verranno consegnate alle Scuole
agli alpini in Via Mazzini, dove è stato collocato un mazzo di
presenti sul Territorio sanremese.
fiori; la seconda in Piazza Ughetto, dove è stato deposto
La prima Bandiera è già stata consegnata alla dirigente
un altro omaggio floreale presso il masso di ardesia che
scolastica del Liceo “G.D.Cassini” - “Saccheri” venerdì, 13
ricorda il gesto del donare dell’AVIS e i donatori di sangue
settembre.
defunti commemorati dal Capogruppo Salvatore Amante,
Erano presenti, con il Presidente dell’U.N.U.C.I., Domenico
“Lucio” per gli amici; la terza all’approdo dei diportisti di
Prevosto, i rappresentanti delle Ass. d’ Arma aderenti
Riva, i cinche feughi, dove una corona d’alloro scortata da
all’iniziativa: per gli Alpini, il Capogruppo di Sanremo e Vice
due soci è stata sistemata a bordo di un’imbarcazione e
- 15 -
Presidente Sezionale, Roberto Criscuolo, insieme al Ten.
Renato Fenocchio, segretario dell’U.N.U.C.I.
Sanremo: consegna della Bandiera alle scuole
Nei giorni seguenti sono continuate le consegne delle
Bandiere alle altre scuole cittadine.
Roberto Criscuolo
COMMEMORAZIONE
DEI CADUTI DI NASSIRIYA
Martedì, 12 novembre u.s., si è svolta a Sanremo la
cerimonia di commemorazione dei 19 Caduti di Nassiriya
nel decimo anniversario della strage.
scortato dal Vice Presidente, Roberto Criscuolo, e i
gagliardetti dei Gruppi di Ventimiglia, Verezzo e Sanremo
accompagnati dai rispettivi Capigruppo.
Sono stati resi gli “Onori ai Caduti” ed è stata deposta
una corona d’alloro al Monumento. Quindi, hanno preso
la parola il Presidente dell’Ass. Naz. Carabinieri di
Sanremo, il Col. Comandante prov. dell’Arma dei
Carabinieri, il Sindaco della Città dei Fiori e il Col. Marco
Fronti, Comandante della Base Logistica di Sanremo. Il
Col. Fronti, nella sua allocuzione ha ricordato le vittime di
Nassiriya ma ha voluto anche parlare del MonumentoOssario che si trova all’interno del Cimitero Monumentale
di Sanremo e racchiude le spoglie di molti soldati caduti
nei due conflitti mondiali. Come ha raccontato il Colonnello,
appena insediato nella caserma di Sanremo, ha voluto
rendere omaggio, insieme al suo Vice, Cap. Andrea
Tortarolo, a questo singolare Monumento ai Caduti un po’
dimenticato ed è stata anche per lui una scoperta. Al
termine del suo discorso, il Col. Fronti ha salutato la
rappresentanza degli Alpini definendo l’A.N.A.
propugnatrice e baluardo a difesa dei Valori più sacri.
La seconda fase della cerimonia si è svolta, alle ore 18,
nella Concattedrale di San Siro dove, sempre al cospetto
delle Autorità già presenti nella prima fase della
manifestazione, è stata celebrata la Santa Messa in
suffragio dei Caduti.
I momenti salienti della cerimonia, alla quale gli Alpini erano
presenti in folta schiera, sono stati: la lettura dei nomi di
tutti i Caduti di Nassiriya (ai quali sono stati aggiunti quelli
del Caporal maggiore Tiziano Chierotti, caduto l’anno
scorso in Afghanistan, e dell’ Agente Scelto della Polizia
di Stato, il sanremese Marco Gavino, che morì il 12
novembre del 1999, quando l’aereo che lo stava riportando
in Kosovo, dove era in servizio al comando UNMIK, si
schiantò sulle montagne nei pressi di Pristina, capoluogo
della regione balcanica) e la recitazione della “Preghiera
del Fante” e della “Preghiera dei Carabinieri”.
Molta commozione anche durante la lettura di una lettera
scritta da un bambino, figlio di un Carabiniere, che racconta
la sua ansia nell’attesa quotidiana del ritorno a casa del
padre; il bimbo ritroverà finalmente la sua serenità quando,
alla sera, tutta la famiglia si riunirà a tavola per la cena.
il Capogruppo di Sanremo,
Roberto Criscuolo
VEREZZO
RADUNO ALPINO A VEREZZO
Il Col. Fronti, il Prefetto Spena e il Sindaco
Zoccarato rendono gli Onori
Alle ore 17, le massime Autorità civili e militari della
Provincia, presente il Prefetto, si sono radunate davanti al
Monumento ai Caduti di Nassiriya insieme alle
rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e
d’Arma. Folta la presenza degli Alpini con il Vessillo Sez.
Domenica 21 luglio presso il Santuario Regina Pacis a
Verezzo si è tenuto il 35° Raduno con la partecipazione di
Alpini, della Sezione di Imperia, Pavia, Biella, Torino,
Alessandria, con i loro vessilli e gagliardetti; rappresentanti
dei Gruppi di San Remo, Perinaldo,
Buggio, Bajardo, Molini di Triora, Torino/Sangano,
Vallecrosia, Castelvittorio, Imperia, Ceriana, Riva
- 16 -
S.Stefano, Ospedaletti, Valle del San Lorenzo, Ventimiglia,
Bordighera, Pontedassio, Verezzo. Il vessillo della Sezione
Sanremese dei Paracadutisti, dei Volontari Antincendi
Boschivi - San Bartolomeo di Sanremo, il Gonfalone del
Comune di San Remo. Tra le Autorità civili e militari erano
presenti il Sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato e
l’Assessore Umberto Bellini, Il Vice-Sindaco del Comune
di Bajardo Maurizio Moraglia, il Comandante della Base
Logistico - Addestrativa di San Remo Colonnello Marco
Fronti con il Capitano Tortarolo, il Generale Roberto
Lanteri, il Presidente Vicario della nostra Sezione Oreste
Pastor; gradita la partecipazione di S. E. Mons. Alberto
Maria Careggio Vescovo della Diocesi di VentimigliaSanremo. Dopo il ritrovo dei partecipanti con l’offerta da
parte del Gruppo di un piccolo rinfresco, è seguita la Santa
Messa concelebrata dal Vescovo S. E. Mons. Careggio,
Don Giacomo Barra Parroco di Verezzo e dal Diacono
Moreno Destro. Il Capo Gruppo di Verezzo Filippi ha poi
rivolto parole di ringraziamento e benvenuto ai presenti.
Sono poi seguite le orazioni ufficiali. Al termine è stato
consegnato alle Autorità ed ai rappresentanti dei Gruppi
un attestato a ricordo del Raduno.
(sigra)
PELLEGRINAGGIO ALL’ADAMELLO
In occasione del 50° Anniversario del pellegrinaggio in
Adamello, svoltosi a Temù il 28 luglio 2013, una
rappresentanza del nostro Gruppo ha voluto, come tutti
gi anni, partecipare: Filippi Massimino e Grandazzi Silvio.
Al termine delle cerimonie durante lo scambio di saluti il
Generale Comandante Alberto Primicerj, ha ringraziato i
due Alpini della nostra Sezione per l’assidua presenza a
questa manifestazione.
(S.G.)
Adunata Nazionale 2014 - PORDENONE - Il Gruppo
organizza una gita in pullman GT da venerdì 9 al 12 maggio
2014. Costo a partecipante Euro 310.00 /trecentodieci/
00) più assicurazione, in camere matrimoniali, doppie e
singole (con supplemento Euro 10.00 (dieci/00) a notte.
Acconto alla prenotazione Euro 100.00 (cento/00). Seguirà
il programma dettagliato.
20 luglio 2014 - 36° Raduno Alpino a Verezzo, presso il
Santuario Regina Pacis.
COMMEMORAZIONI
IN MEMORIA DI TIZIANO CHIEROTTI
Sabato 27 luglio ad Arma di Taggia si è svolta una
cerimonia in memoria di Tiziano Chierotti, l’alpino di Arma
di Taggia che ha perso la vita in Afghanistan nell’ottobre
dell’anno scorso.
Alla presenza delle autorità provinciali e cittadine, col
Prefetto Fiamma Spena, il Sindaco Genduso, associazioni
combattentistiche e d’arma, i Vessilli delle Sezioni di
Imperia, Cuneo e Ceva, il Comandante del 2° Reggimento
Alpini, è stata intitolata una piazza in memoria di Tiziano,
quindi scoperta una stele posta dal 2° Regt. Alpini ed infine
l’intitolazione di un’ambulanza. Sono stati momenti di forte
commozione per tutti ascoltare le parole del Prefetto, del
Colonnello Giovanni Pezzo e di Don Mauro, Cappellano
della Taurinense
CALENDARIO MANIFESTAZIONI
del GRUPPO DI VEREZZO
e partecipazione a Raduni
Don Mauro, Cappellano della Taurinense,
e il Sig. Chierotti, papà di Tiziano
30 novembre 2013 - Colletta Alimentare
26 gennaio 2014 - 71° Anniversario dei Caduti di Nowo
Postojalowka - Santa Messa a Saluzzo. (In base al numero
degli iscritti sarà organizzata la partecipazione con un
pullman).
2 febbraio 2014 - Ore 10.30 - nella Chiesa di S. Donato,
Santa Messa per l’ Anniversario di Nowo Postojalowka e
di tutti i Caduti - Rinnovo quote A.N.A. 2014 e Cariche
Sociali - Pranzo.
Dal 10 al 13 febbraio 2014 - Pellegrinaggio Alpino a
Lourdes in occasione del giorno dell”Apparizione”.
Viaggio in pullman GT. Costo a partecipante Euro 310.00
(trecentodieci/00), più assicurazione in camere
matrimoniali, doppie e alcune singole. Acconto alla
prenotazione Euro 100.00 (cento/00).Seguirà il programma
dettagliato.
Sabato 26 ottobre, presso il cimitero di Taggia è stato
inaugurato a un anno dalla morte il mausoleo del Caporal
Maggiore Tiziano Chierotti. Alla cerimonia, protrattasi per
quasi due ore, oltre ai genitori e i fratelli Sally e Daniele,
erano presenti parenti amici e oltre trecento persone tra
militari in armi e in congedo, rappresentanze
combattentistiche, autorità politiche e cittadini.
Oltre al Prefetto Fiamma Spena era presente il
Comandante delle Truppe Alpine Generale Alberto
Primicerj ed il Ten.Col. Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro
al Valor Militare.
Il mausoleo è opera di Mauro Olivieri e rappresenta una
tenda degli alpini nel deserto e l’unità tra gli uomini.
- 17 -
RICORRENZA DEL IV NOVEMBRE
A TAGGIA E AD IMPERIA
Ricorrenza del IV Novembre 2013, ovvero: Alpini......
“Asso pigliatutto”!
Mai come in questa occasione, infatti, il riferimento
scherzoso è stato così azzeccato.
Perché? Per il semplice fatto che Presidente e
Vicepresidente Sezionale sono stati chiamati al compito
di oratori ufficiali delle celebrazioni della “Giornata
dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” in diversi luoghi
della nostra Provincia: il Pres. Enzo Daprelà, a Pontedassio,
mentre il suo Vice, Roberto Criscuolo, a Taggia, il 3
novembre e ad Imperia, il 4; mentre il Vicepresidente
Vicario, Oresta Pastor ha presenziato alle Cerimonie
tenutesi a Buggio, Vallecrosia e San Biagio.
Per quanto attiene alla cerimonia di Pontedassio, vi
rimando ad altro articolo specifico pubblicato su questo
stesso numero di “Alpi Marittime”; io vi riferirò invece in
merito alle celebrazioni tenutesi ad Arma di Taggia e ad
Imperia, essendovi stato direttamente....... coinvolto.
In una bella giornata di sole, Arma di Taggia ha festeggiato
il “IV Novembre” anticipando a domenica 3 la cerimonia
ufficiale.
Dopo la S.Messa, preceduto dalla banda musicale
“Pasquale Anfossi”, si è snodato per le vie cittadine un
corteo formato dalle Autorità civili e militari e dai
rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e
d’Arma, tra le quali spiccavano gli Alpini.
Prima di giungere in piazza Tiziano Chierotti è stata
deposta una corona al monumento ai Caduti del Mare,
quindi il corteo è proseguito fino al piazzale antistante villa
“Boselli”, dove sono stati resi gli Onori ai Caduti e deposte
corone al Monumento che ricorda le due guerre mondiali
e a quello dedicato ai Caduti della “Resistenza”.
Comunale dei Ragazzi, ha preso la parola il Vice Presidente
Sezionale, Roberto Criscuolo.
Nel suo lungo discorso sono stati toccati diversi temi di
attualità. Partendo dalla considerazione che le nazioni
europee coinvolte nelle due guerre mondiali godono ormai
di un periodo di pace lungo 68 anni, si è messo però in
risalto che ciò non ha impedito alle nazioni medesime di
partecipare ad operazioni militari di vario tipo e a missioni
all’estero, come i bombardamenti, nel 1999, contro la
Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milosevic.
Si è trattato il tema delle conseguenze dell’uso di armi
contenenti “uranio impoverito” e si è citato il caso di un
giovane Alpino di Seborga morto per un tumore contratto
a causa dell’esposizione alle radiazioni di quella micidiale
sostanza.
Si è parlato della latitanza dell’Europa di fronte alla tragedia
dell’immigrazione clandestina e si è detto
dell’inadeguatezza della legislazione italiana per fare fronte
al problema.
Legislazione e norme giuridiche insufficienti anche per
arginare la criminalità ormai dilagante in Italia.
Sono stati quindi citati fenomeni preoccupanti quali:
bullismo, teppismo, delinquenza giovanile.
È stata espressa preoccupazione per l’alcolismo e l’uso
di sostanze stupefacenti, soprattutto da parte di
adolescenti e giovanissimi. Altrettanta apprensione è stata
manifestata per la deriva morale del Paese.
Mancano - ha sottolineato l’oratore - forti idealità cui
ispirarsi: devono essere rivalutati i concetti di Religione e
Patriottismo. Aveva ragione chi poneva innanzi a tutto la
triade: Dio, Patria e Famiglia.
Roberto Criscuolo, oratore al IV Novembre
Delegazione alpina alla cerimonia del IV Novembre a Imperia
Da ultimo, è stato ricordato il fulgido esempio dei giovani
Caduti della nostra Provincia, come i caporalmaggiori
Tiziano Chierotti e Giorgio Langella i quali, con la loro scelta
di vita e il loro sacrificio, indicano una strada da percorrere
per tutta la Nazione e sono di esempio per ciascun Italiano.
Completamente diversa la cerimonia svoltasi lunedì, 4
novembre ad Imperia,sotto una pioggerellina insistente e
fastidiosa.
La celebrazione si è quindi conclusa con le orazioni ufficiali.
Dopo le brevi allocuzioni del Vice Sindaco del Comune di
Taggia e del giovanissimo Sindaco uscente del Consiglio
- 18 -
Cerimonia tutta “istituzionale” e impeccabile nell’assetto
marziale, con la presenza del Prefetto, del Sindaco della
Città e delle massime Autorità civili e militari della Provincia.
Facevano bella mostra di sé i picchetti armati dei
Carabinieri, della Marina, della Guardia di Finanza, della
Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato e della
Polizia Penitenziaria.
Numerose
le
rappresentanze
delle
Ass.
Combattentististiche e d’Arma. É inutile dirlo, ma gli Alpini
e le vistose divise della Protezione Civile, tra le cui file
diversi alpini del nostro Nucleo Sezionale, spiccavano nello
schieramento.
Una novità per Imperia anche la presenza delle Guardie
d’Onore Interalleate con le loro sgargianti mantelle azzurre.
La celebrazione è iniziata con la cerimonia, sempre
emozionante, dell”Alza Bandiera”.
Quindi, dopo la lettura, da parte di due studenti, del
“Bollettino della Vittoria” e della “Motivazione della M.O.
al Milite Ignoto”, resi gli Onori ai Caduti e deposta una
corona d’alloro al Monumento che li ricorda, ha preso la
parola il Sindaco di Imperia il quale ha ricordato i motivi
per cui si celebra la ricorrenza del IV Novembre e i valori
di Amor Patrio che essa rappresenta.
É stata quindi la volta dell’orazione ufficiale pronunciata
dal Vice Presidente Sezionale, Roberto Criscuolo.
Nel suo esordio, egli ha ricordato che, sebbene il ricordo
della Vittoria italiana nella prima guerra mondiale sia stato
giustamente trasformato nella “Giornata dell’Unità
Nazionale e delle Forze Armate”, bisogna sempre serbare
memoria di quegli eventi e onorare i Caduti di quella guerra
lontana, perché: “guai - ha ammonito l’oratore - a quella
nazione che dimentica la sua storia e i suoi Caduti!”
Ma la memoria della tragedia di quel conflitto deve anche
costituire un perenne monito contro tutte le guerre.
Vengono poi ricordati, non solo i fulgidi eroi della prima
guerra mondiale ( Battisti, Oberdan, Sauro, Toti) ma anche
gli umili soldati morti per le cause e le circostanze più
disparate: combattendo strenuamente in cruente battaglie
oppure lanciati in attacchi suicidi o massacrati dalle
decimazioni di massa ordinate da generali fanatici; oppure,
uccisi dalle malattie, come il tifo e la dissenteria.
Vengono citati gli appelli alla pace del Papa di oggi e di
quello d’allora. Si ricordano scrittori e poeti che descrissero
l’orrore della guerra.
É per amore della verità - ha soggiunto l’oratore - che
bisogna ricordare tutti i Caduti di quell’”Inutile strage”; lo
stesso amore per la verità che dovrebbe farci considerare
che non tutte le missioni all’estero alle quali partecipano i
nostri militari sono uguali e che in alcune di esse, come
quella in Afghanistan, si combatte realmente una guerra.
Guerra contro l’oscurantismo religioso e culturale, contro
valori che se dovessero prevalere ci porterebbero verso
un nuovo “medioevo” o peggio ancora.
Vengono citati due soldati caduti eroicamente in
Afghanistan e appartenenti entrambi alla Provincia di
Imperia: Tiziano Chierotti e Giorgio Langella. Quest’ultimo
- ha detto Criscuolo - è un Caduto un po’ dimenticato,
forse perché non ha avuto alle spalle una famiglia unita,
come è invece quella di Chierotti, e pronta a bussare alle
porte delle Istituzioni per ottenere riconoscimenti duraturi.
Onore, dunque, ai Caduti e rispetto per tutti i militari italiani
impegnati in missioni che si svolgono a nostro favore, per
il bene comune.
Criscuolo con ufficiali in armi e associati della “Gurdia d’Onore”
Qui, l’oratore si è scagliato contro i falsi “pacifisti” che ha scandito - dovrebbero provare vergogna a scendere in
piazza, con il volto nascosto da caschi e passamontagna,
per commettere violenze e devastazioni. Dovrebbero
vergognarsi di dare alle fiamme fantocci raffiguranti i nostri
soldati e di inneggiare alle stragi come quella di Nassiriya.
Né bisogna dimenticare - ha ricordato l’oratore - la vicenda
dei Fucilieri di Marina ancora detenuti in India: si auspica
una rapida e positiva soluzione alla vergognosa odissea
dei due Marò.
Poi, il discorso si è focalizzato sull’Italia della corruzione,
delle ruberie, degli scandali, del degrado morale che
potrebbe preludere alla fine della nostra civiltà, come già
è stato per tante civiltà del passato; nell’Italia dove sembra
che nessuno si indigni più per il malcostume dilagante,
l’unico punto di riferimento - ha affermato Criscuolo - sono
proprio i nostri soldati, le nostre Forze Armate, come
propugnatori e difensori di valori positivi.
L’oratore ha quindi concluso esclamando: W le Forze
Armate! W l’Italia!
Il discorso è stato molto apprezzato da diverse Autorità
presenti alla cerimonia e definito “Coraggioso” o,
addirittura, “Lectio magistralis”; alcuni militari e giornalisti
hanno chiesto anche di averne una copia.
Sono orgoglioso di ciò, non tanto per una gratificazione
personale, ma in quanto Alpino e, in quell’occasione,
rappresentante della nostra Sezione di Imperia.
- 19 -
Il Vice Presidente Sezionale
Roberto Criscuolo
Alpino Gino Valt: una triste storia da scoprire e verificare
La Direzione di “Alpi Marittime”, ben consapevole della
delicatezza del caso proposto, ritiene doveroso segnalarlo
agli iscritti, alla pubblica opinione e soprattutto agli organi
nazionali dell’ANA per le opportune verifiche e per far luce,
se possibile, su un aspetto finora sconosciuto, marginale
ma singolare, legato all’esito drammatico e per certi versi
oscuro della campagna di Russia e dell’Armir.
Questo il caso: l’alpino Carlo Del Bon, originario di Canale
d’Agordo, ma da anni residente in provincia di Imperia e
iscritto al Gruppo di Pontedassio, aveva uno zio alpino,
fratello della madre, Gino Valt, inquadrato nella Divisione
Julia, partito nel luglio del 1942 per la campagna di Russia,
ancora in vita il 23 o 24 gennaio 1943, secondo i documenti
ufficiali deceduto il 24 o 25 dello stesso mese, quindi nelle
convulse, terribili giornate della ritirata. Però già alla fine
degli anni ’50, in paese qualcuno mette in giro la voce che
Gino non sia morto, ma sia invece, poiché mutilato di braccia
e gambe, ricoverato al Cottolengo di Torino; questo dice a
Carlo un suo coetaneo.
La notizia sarebbe giunta in paese da una suora, originaria
di Canale, suor Maria del Buon Consiglio, sorellastra di
Edoardo “Berto” e di Albino Luciani, il futuro Papa Giovanni
Paolo I°.
Molti anni dopo, nel dicembre 2007, Del Bon è al paese
d’origine per il funerale della madre; a casa delle sorelle,
viene a sapere da una di queste che lo zio Gino non era
morto in Russia e che era venuta a saperlo da Pia, figlia di
Edoardo “Berto” e suora di clausura. Un’altra sorella,
collegando la notizia ad altri fatti, si spiega solo allora perchè
anni prima, dopo che la “Corona” (una conoscente della
famiglia, n.d.r.) aveva parlato alla mamma e alla zia, queste
si fossero messe a piangere. Ancora: un compaesano
conferma che alla fine degli anni ’50, Edoardo “Berto”, il
SONO ANDATI AVANTI I PRESIDENTI NAZIONALI
VITTORIO TRENTINI E NARDO CAPRIOLI
Vittorio Trentini, classe 1912,
Presidente Nazionale dell’ANA
dal 1981 al 1984 ed a lungo
Presidente della Sezione
Bolognese/Romagnola, è andato
avanti all’età di 101 anni.
Laureato in legge nel 1933, nel
1935 è fra gli allievi ufficiali di Bra
e successivamente nella Brigata
Tridentina. E’ aggregato al Val
Tagliamento in partenza per
l’Albania, ma nel 1942 viene
assegnato al Gruppo Val Piave
del 3° Rgt. Artiglieria da Montagna della Julia, con
destinazione la Russia, dalla quale farà ritorno nel 1943.
Persona schiva ma dotata di grande sensibilità è stato
presente al Colle di Nava nel 1983 in occasione dell’arrivo e
dell’inumazione dei resti del Generale Battisti.
padre di Pia, insieme ad un amico, Nanni “del Cencio”, era
andato a trovare la sorellastra suora al Cottolengo di Torino,
che rivela la presenza di Gino e, dopo qualche insistenza,
consente loro di vederlo. Nel 2008, Del Bon, ospite di amici
a Milano, racconta la vicenda e la padrona di casa a sua
volta ricorda che, quand’era ragazza, era andata al
Cottolengo a far visita a una sua zia suora e aveva visto in
due cameroni persone mutilate e legate al letto.
L’insieme di questi dati dà a Carlo la certezza che lo zio
Gino non fosse morto in Russia; nel luglio 2010, al Raduno
Nazionale del Colle di Nava, ne parla con il Presidente
Sezionale di Imperia, Enzo Daprelà. Ascolta per puro caso
la notizia Luigi Bertino, allora consigliere nazionale, che
conferma di aver già sentito la storia singolare di un alpino
di Canale d’Agordo, proprio il paese di Gino Valt.
Forse la storia di Gino è proprio questa, o perlomeno questo
insieme di testimonianze impone di approfondire le ricerche,
per far luce su un dato sconcertante: se infatti è plausibile
che, nelle operazioni caotiche e sicuramente poco precise
della ritirata, sia mancato il controllo sulla sorte di singoli
militari e che quindi molti possano risultare morti o dispersi,
soprattutto dispersi, anche senza notizia certa, meno
spiegabili risultano il modo con cui un uomo,
presumibilmente già mutilato, sia stato trasferito in Italia,
ricoverato al Cottolengo, e il perchè non ne sia stata data
notizia in forma ufficiale.
Carlo Del Bon chiede, giustamente, che sia fatta chiarezza
sulla sorte dello zio; alla sua richiesta si aggiunge quella
della Direzione di “Alpi Marittime”; l’occasione impone inoltre
di verificare se il caso di Gino Valt non sia comune ad altri
nostri militari.
La redazione
Il 2 luglio scorso nella stessa
città, Bergamo, che gli diede i
natali si è spento a quasi 93 anni
Leonardo Caprioli.
Nel 1941 volontario nelle truppe
alpine ad Aosta e allievo
ufficiale di complemento; nel
1942 con il 5° Alpini è in terra di
Russia.
Seguirà tutto il tragico percorso
in quelle terre fino
alla battaglia di Nikolajewka per
tornare in Italia nell’aprile del
1945 dopo quasi tre anni di guerra.
Dopo 15 anni di presidente della Sezione di Bergamo dal
1969 al 1984, nel 1984 ha assunto la carica di Presidente
Nazionale che conserverà per 5 mandati, fino al 1998.
E’ stato un instancabile animatore ed ideatore di molte
iniziative umanitarie ed ha dato un forte impulso alla
Protezione Civile dell’ANA con gli interventi in Irpinia,
Umbria, Marche, Piemonte, Valtellina e Versilia. Presente a
diversi Raduni al Colle di Nava, lo ricorderemo con affetto
riservandogli la stima e l’onore per chi ha servito la Patria e
gli Alpini con fedeltà ed altruismo.
- 20 -
ALPIN JO, MAME!
Quarta puntata della nostra rubrica e torniamo ad un racconto arrivatoci da un alpino della nostra Sezione.
Che sia da sprone per tutti quanti: che la penna, oltre che sul cappello, si tenga anche in mano e si scrivano
dei bei ricordi. Verranno sicuramente pubblicati!
Ricordiamo che lo spazio è a disposizione di tutti coloro che vogliano contribuire con la loro testimonianza;
basta inviare il racconto a: “Alpi Marittime” - c/o Ass.ne Naz.le Alpini Sezione di Imperia – Piazza Ulisse
Calvi 1 – 18100 Imperia; un fax al n. 0183 75 33 24; oppure una mail a: [email protected] o a: [email protected]
Il racconto si intitola “Il Tenente nella Neve” e ci è stato inviato dal Colonnello Riccardo Lanteri del Gruppo
di Vallecrosia. Buona lettura.
IL TENENTE NELLA NEVE
Correva l’anno 1971. Quell’anno febbraio è stato un mese
più caldo del solito, le giornate erano riscaldate dal sole
e il pericolo di valanghe era enorme.
Quella mattina la mia Compagnia, accampata in alcuni
fienili di Solda in Alto Adige, il paese di Gustavo Thöni,
doveva effettuare l’ultima marcia prevista dal programma
del Campo invernale.
Dovevamo partire col buio per scollinare al Passo
Madriccio (2123 metri) e scendere in Val Martello, la valle
famosa perché nel 1935 il mitico Maggior Gennaro Sora
vi scrisse, a malga Peder, la prima bozza della Preghiera
dell’Alpino.
Il Capitano ed io speravamo che giungesse l’ordine di
non partire perché eravamo consci del pericolo
rappresentato dalle valanghe.
Arrivò invece l’ordine dalla Brigata di partire, per cui partìi
in testa alla compagnia in marcia, con altri tre trasmettitori
alpini, a battere la pista con gli sci di fondo.
L’ordine era di non parlare e soprattutto di non urlare.
Ero collegato via radio con il Capitano, anche se lui era a
poco più di cento metri dietro di me, con il “cellulare” dei
miei tempi, la famigerata CPRC26, che pesava almeno
due chili.
Ogni Alpino della Compagnia, compresi il Capitano e me,
portava legato alla cintura uno spago lungo circa 5 metri,
che, a contatto della neve, lasciava una striscia di colore
rosso (come ben sanno i muratori che lo usano per
segnare i livelli sui muri). Serviva ad essere ritrovati sotto
la neve in caso di valanghe.
Marciavamo già da alcune ore, uno dietro l’altro, a circa
8 metri di distanza e il sole doveva essere più o meno al
punto più alto nel cielo; non vedevo l’ora di raggiungere
il Passo Madriccio per poter tirare un sospiro di sollievo
e togliere me e tutta la compagnia dall’incubo di valanghe.
Sopra di noi, infatti, tra la Cima Vertana (3544 metri) e il
nostro “biscione” non c’era alcuna vegetazione, bensì
metri e metri di neve.
Improvvisamente ho sentito un urlo dietro di me e quasi
contemporaneamente mi è crollata addosso una enorme
massa di neve ghiacciatissima che mi ha trascinato giù a
valle per centinaia di metri, al buio, con la neve che
entrava nel collo, in bocca e mi copriva il viso.
Pochi secondi che mi sono parsi eterni; finalmente mi
sono fermato. Non era più così buio e alzando le braccia
come per rimuovere alcune ragnatele inesistenti, ho rivisto
il cielo e sono riuscito a sollevarmi in piedi da solo.
Mi sono guardato attorno e ho visto che anche i miei tre
apripista erano alzati, o lo stavano facendo.
Tutto è bene quel che finisce bene, dice un proverbio; a
volte però non è vero.
Dopo pochi minuti, il tempo di cercare il berretto, la
CPRC26 e lo zaino, e ci siamo ritrovati circondati dagli
altri Alpini scesi a portarci soccorso, ci sorreggevano,
più che altro per attutire la paura, anzi esorcizzarla con
battute che non ricordo più.
Continuammo la marcia, contenti di non aver rotto gli sci
e di aver ritrovato armi e bagagli, e giungemmo in val
Martello dove i camion ci aspettavano per portarci a
Merano in caserma.
Come sempre, dopo aver contato tutti i fucili della
Compagnia e averli consegnati in armeria, ho consegnato
anche la mia fondina con la pistola, unitamente a quella
del Capitano.
Con mia sorpresa, però, il Maresciallo mi richiama e mi
dice: “Tenente, manca un caricatore!” Effettivamente la
pistola aveva sì il suo caricatore all’interno, ma il caricatore
di riserva, posto in un taschino della fondina, era sparito.
Ovviamente, durante la “discesa”, non proprio libera, si
era sfilato ed era rimasto sepolto sotto la neve.
Risultato: Il Capitano fu costretto, suo malgrado, a punirmi
per “Scarsa cura del materiale in consegna”, e
successivamente il Sottufficiale furiere fu, a sua volta,
costretto ad addebitarmi il prezzo del caricatore che,
come previsto dall’allora Regolamento di disciplina,
doveva essere tre volte superiore al prezzo di
commissariato.
Alleluia! Cornuto e mazziato! Alcuni giorni dopo andai
dal Cappellano militare, mio collega e amico, e gli dissi:
“Porca Miseria! Ma se prima di partire il Capitano nel
recitarci la preghiera dell’Alpino, aveva detto: Salvaci
dall’impeto delle valanghe, e poi: Fa che il nostro piede
posi sicuro ........!”
- 21 -
Riccardo Lanteri
IMPERIA
CONIO
Don Andrea Gallo, 84 anni, è
mancato alla fine del mese di
maggio. Il “prete di strada” di
Genova si è spento nel suo letto
della Comunità da lui fondata,
assistito da tutta la “grande
famiglia” di San Benedetto al
Porto. Don Gallo era iscritto al
Gruppo di Imperia come Amico
degli Alpini.
E’ nata la stella alpina Giulia Mela,
nipote dell’alpino Pino Mela.
Congratulazioni da tutto il gruppo.
BORDIGHERA
L’alpino Biamonti Oscar annuncia con gioia la nascita del
piccolo scarponcino Nicolò venuto alla luce il 26 ottobre
2013 a Nizza. Il gruppo degli alpini di Bordighera formula gli
auguri di ogni bene per il futuro di Nicolò, tanta felicità ai
genitori Alessio e Stefania e ai nonni.
VEREZZO
Il nostro Socio MODESTI Enzo è diventato nonno del piccolo
“Scarponcino” OSCAR.
A lui e a tutta la sua famiglia felicitazioni e auguri del Gruppo.
BORDIGHERA
Il giorno 03/06/2013 l’alpino Surano Raffaele e i
fratelli Dino socio sostenitore e Mario hanno
accompagnato nel paradiso di Cantore il papà
Angelo. Il gruppo porge a tutta la famiglia sentite
condoglianze.
Il giorno 22/06/2013 si sono svolte le esequie del papà
dell’alpino Poggi Ferruccio consigliere del gruppo e già
consigliere di sezione. Alla funzione hanno partecipato un
gruppo di alpini, il vice presidente della sezione Pastor
Oreste, alcuni capigruppi del ponente e consiglieri di
sezione. Il gruppo di Bordighera ringrazia per la
partecipazione e porge alla famiglia Poggi sincere e sentite
condoglianze.
Il gruppo alpini di Bordighera partecipa unito al cordoglio
della famiglia Surano per la dipartita della mamma
Giuseppina avvenuta il 19 settembre 2013. Ai figli Dino,
Raffaele e Mario giungano sincere condoglianze.
Il gruppo alpini di Bordighera unito porge le condoglianze
alla famiglia Taggiasco per la dipartita del papà Libero
avvenuta il 30/10/2013. Alla moglie, alla figlia, e al figlio alpino
Marco un forte abbraccio alpino.
Il capogruppo Mauro Goso.
CERIANA
E‘deceduta la sig. Caterina Morena mamma della sig.
Antonella Lupi e suocera del‘alpino Ezio Brezzo,gli alpini
del gruppo porgono le più sentite condoglianze a tutta la
famiglia.
CONIO
E’ mancato il nonno dell’alpino Valter Gaglione, sentite
condoglianze da tutto il gruppo.
E’ mancata la mamma dell’alpino Marco Ventimiglia, da tutto
il gruppo sentite condoglianze a tutta la famiglia.
E’ mancata la Signora Maria Alassio (Mariuccia), moglie
dell’alpino Emanuele Ramone, gia consigliere del Gruppo.
Gli alpini di Imperia rinnovano sentite condoglianze.
E’ improvvisamente mancato
all’affetto dei propri cari Emilio
Broccoletti, classe 1953, alpino al
Btg. Vicenza (9° Alpini), Brigata
Julia. Amministratore comunale,
ha rivestito più volte l’incarico di
Consigliere e Assessore.
In occasione del Raduno del I°
Raggruppamento a Imperia, trait
d’union tra l’Amministrazione
Comunale e la Sezione di Imperia,
si è prodigato oltre misura per la
perfetta riuscita della manifestazione. Lascia la mamma, il
fratello e la sorella. Il Presidente Sezionale, i Consiglieri e
tutti gli alpini del Gruppo di Imperia, porgono sentite
condoglianze alla famiglia.
Si è serenamente spento nella sua
casa di Porto Maurizio il Generale
di Corpo d’Armata Eugenio
Rambaldy. Ufficiale di Artiglieria
nel secondo conflitto mondiale, ha
combattuto nell’ Egeo e poi come
partigiano. Fu addetto militare a
Mosca nel 1968, comandante
della Divisione Legnano, del 5° Corpo d’Armata, fino ad
assumere l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
dal 1977 al 1981. Cavaliere di Gran Croce, ha ottenuto la
Medaglia Mauriziana, tre Croci al Merito di Guerra. Alle
esequie ha prestato servizio un Pichetto d’Onore e la
Bandiera di Guerra del 2° Rgt. Alpini. Presenti autorità civili
e militari oltre alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Dolorosi lutti nella famiglia di Giorgio Langella, Caporal
Maggiore del 2° Alpini, caduto in Afghanistan nel 2006. Il 3
giugno è mancato il papà Carmine, iscritto come amico nel
Gruppo di Imperia: marinaio, ma con lo spirito alpino;
invalido, si era trasferito da poco a Roma, accudito dalla
nuora Francesca Fabbiano. Nel mese di ottobre si è spenta
la sorella Barbara, 42 anni, che viveva a Diano Marina.
Alla Signora Francesca e alla famiglia vanno le sincere
condoglianze degli alpini della Sezione e del Gruppo di
Imperia.
- 22 -
.... a RIVA SANTO STEFANO ....
E’ mancata la suocera dell’Amico degli Alpini e corista
Giuseppe Bestoso. Il Coro Monte Saccarello e il Direttivo
del Gruppo porgono sincere condoglianze.
Il Gruppo Alpini di Riva-Santo
Stefano augura al suo “Vecio”
Capogruppo Pasquale e alla
moglie Maria, tanti anni di vita
serena insieme nella ricorrenza del
loro cinquantesimo di matrimonio,
PONTEDASSIO
A pochi mesi dal fratello Carmelo, è andato avanti Ino
Odasso, del Gruppo di Pontedassio. Alla vedova Tamara e
al nipote Mauro le condoglianze del Capo Gruppo Piero
Bonsignorio e di tutti gli Alpini di Pontedassio.
.... e a VALLECROSIA
RANZO
Domenica 20 ottobre il Consigliere
Sezionale Mario Dalmasso e la
Signora Maria Villani hanno
festeggiato il 50° anniversario di
matrimonio.
è mancata la mamma Teresa dell’Alpino DEANDREIS
Battista del Gruppo di Ranzo.
A lui e famiglia le più sincere condoglianze .
Il capogruppo DONATO Piero
VASIA
Ha raggiunto i suoi Commilitoni nel Paradiso di Cantore
l’Alpino Armando Valiani, classe 1923 combattente nel
Secondo conflitto con la Divisione Julia. Il Gruppo di Vasia
rinnova le condoglianze alla famiglia in nome di tutti gli alpini
della Sezione di Imperia.
VEREZZO
Ha raggiunto il Paradiso di Cantore il nostro Socio Alpino
GUIDI Lino. Alla Famiglia le condoglianze del Gruppo.
E’ mancata la Signora Aurora Ormea vedova del Vice-Capo
Gruppo Crespi Giovanni e consuocera dell’Alpino Oddo
Pierino. Il Gruppo rinnova le condoglianze alla famiglia.
ANNIVERSARI
COMPLEANNO AD APRICALE
Il Capogruppo di Apricale Elio Boeri ha festeggiato le 80
primavere. Auguri dal Gruppo!
NOZZE DI SMERALDO A IMPERIA
Sabato 25 maggio ad Imperia nella bella sede del Coro
Alpino Monte Saccarello della Sezione A.N.A. di Imperia,
Maria Antonietta Bertolino e il marito Enzo Daprelà, hanno
ricordato il loro 40° anniversario di matrimonio con un
graditissimo banchetto in compagnia di un nutrito numero
di amici ed ex colleghi. La ricorrenza è stata benedetta da
Padre Gianni Estienne.
Non è mancata la distribuzione dei confetti, verdi per
l’occasione, e ricchi doni agli sposi.
NOZZE D’ORO a
BORDIGHERA .....
Il giorno 27/04/2013 l’alpino Sasso
Fernando, consigliere del gruppo, ha
festeggiato il 50° anniversario di
nozze. A lui e alla sig. Franca il
gruppo augura ogni bene in attesa
del raggiungimento dei prossimi
importanti traguardi.
CONTRIBUTI
- I soci del Gruppo di Verezzo hanno offerto 500 euro
per i terremotati dell’Emilia.
- Elio Boeri offre pro notiziario la somma di euro
10,00.
- Il Vecio del “Pieve”, Alessio Pastor quest’anno non
è potuto essere presente a Nava, ma col pensiero
era assieme agli alpini della Cuneense ed al
Generale Battisti. In loro memoria offre un generoso
contributo pro notiziario e coro.
- Il Piccolo Scarponcino Amedeo Pastor devolve la
somma di 20 euro pro notiziario in memoria del
nonno, Sergente Ernesto Pastor, in occasione del
10° anniversario della salita al Paradiso di Cantore.
- L’Alpino Squarciafichi di Ventimiglia offre la somma
di euro 30 pro notiziario.
- Il Gruppo di Borghetto d’Arroscia devolve la somma
di 100 euro pro notiziario, raccolte in occasione
della Santa Messa del 9 giugno alla festa del
Gruppo.
- Scioltosi il Gruppo di Buggio (risorto come Gruppo
“Monte Toraggio – Pigna – Buggio”) l’ex
Capogruppo ha voluto devolvere in parti eque il
“tesoretto”; così la Fanfara, il Coro, la P.C. ed il
Notiziario si sono viste elargire la considerevole
somma di 500 euro ciascuno ..... Cosa dire, siamo
senza parole! Grazie Oreste!
- Sono stati offerti 50 euro in memoria della signora
Giuseppina Fazio, Ved. Fenoggio.
- In occasione dei rinnovi delle quote sociali del
Gruppo di Apricale, sono avanzati 15 euro, pertanto
il Capogruppo ha deciso di offrirle pro notiziario.
Grazie Apricale!
- 23 -
PRANZO SEZIONALE – AUGURI DI NATALE
Domenica 22 dicembre la Sezione organizza
presso la Base Logistica Militare di Sanremo, in
Via Lamarmora, il Pranzo Sezionale di fine anno
per lo scambio degli auguri di Natale.
Il pranzo è aperto a tutti i soci, Alpini, Amici degli
Alpini e loro familiari; il numero massimo dei
partecipanti è fissato a 300 persone, pertanto le
prenotazioni, fino ad esaurimento posti, dovranno
pervenire entro domenica 15 dicembre.
La quota di partecipazione è di euro 15,00
(quindici/00). Le prenotazioni dovranno essere
raccolte da ogni singolo Capogruppo per il proprio
Gruppo di appartenenza; ad ogni partecipante
dovrà rilasciare una ricevuta di pagamento – che
dovrà essere esibite all’ingresso della sala – ed
entro il 15 dicembre dovrà versare il totale delle
prenotazioni del suo Gruppo allegando una distinta
dei nominativi dei partecipanti.
Le quote e l’elenco dei partecipanti dovranno
essere inoltrate e consegnate ai Consiglieri
Massimino Filippi (tel. 339 61 33 752) e Silvio
Grandazzi (tel. 347 46 64 615),
e-mail: [email protected]
Filippi e Grandazzi sono disponibili anche per
eventuali informazioni.
Questo è il programma:
Domenica 22 dicembre 2013 Base Logistica Militare Addestrativa, San Remo, via Lamarmora 317
ore 10.30: Cerimonia dell’ Alzabandiera - a seguire: deposizione di una Corona al Monumento.
a seguire: Santa Messa “al Campo” o all’interno della struttura in caso di maltempo.
Seguirà il pranzo sociale al quale potranno partecipare tutti i Soci della Sezione ANA di Imperia con i
loro familiari. Costo a persona Euro 15.00 (quindici/00).
(Menù: Antipasti - due Primi - due Secondi con contorno - Panettone e spumante - Vino, acqua, caffè).
PELLEGRINAGGIO A LOURDES
Il Gruppo di Verezzo organizza dal 10 al 13 febbraio
2014 il Pellegrinaggio Alpino a Lourdes in
occasione del giorno dell’ “Apparizione”.
Il viaggio sarà in pullman Gran Turismo. Costo a
partecipante euro 310,00 (trecentodieci/00), più
assicurazione; pernottamento in camere
matrimoniali, doppie e singole.
Acconto alla prenotazione euro 100,00 (cento/00).
Per informazioni e prenotazioni contattare il
Capogruppo Massimino Filippi (tel. 339 61 33 752)
oppure Silvio Grandazzi (tel. 347 46 64 615) oppure
inviare una mail al seguente indirizzo:
[email protected]
Seguirà il programma dettagliato
PRESEPE
il Gruppo di Imperia allestirà nella sede de Gruppo
(e Sezionale) in Piazza Ulisse Calvi un Presepe
animato. La Sede sarà aperta per poter ammirare
il presepe dal 26 dicembre al 6 gennaio, dalle ore
16.00 alle ore 20.00
ORDINAZIONE DI MARCO CASTAGNA
Domenica, 15 dicembre, alle ore 15,30, nella cattedrale
di Ventimiglia, verrà ordinato sacerdote l’Alpino Marco
Castagna, già in servizio nella fanfara della Brigata
Alpina Taurinense e, come molti di voi sanno, fondatore
della Fanfara Sezionale “Colle di Nava” nel 2003.
Marco ci terrebbe moltissimo alla presenza degli Alpini
della Sezione
di Imperia (naturalmente, col Cappello Alpino in testa)
durante la cerimonia di ordinazione.
Se ci riuscite, siate dunque presenti.
ALPI MARITTIME N. 129
Notiziario della Associazione Nazionale Alpini
Redaz.: Piazza Ulisse Calvi, 1
18100 IMPERIA - Tel/fax: 0183 753324
email: [email protected] - [email protected]
Direttore Responsabile Alberto Ghiglione Condirettore Carlo Alassio
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Chiuso in tipografia il 1/12/2013
Aut.Trib. Imperia 15-11-71
Tipolito OREGGIA - via Garessio, 2 - Imperia
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129 2013 dic - Coro Alpino Monte Saccarello