ANNO 2 - NUMERO 6 Poste Italiane SpA - Sped.abb.post. Dl n 353/2003 - art 1 (comma1) D&B Milano - DISTRIBUZIONE GRATUITA Novembre - Dicembre 2007 > EDITORIALE Un grazie sicuro, un arrivederci forse di Pasquale Cannatelli* Il 31 dicembre terminerà il mandato conferitomi dalla Giunta Regionale il 1° gennaio 2003. La scelta del Presidente Formigoni e della Giunta si saprà dopo la stampa di questo numero del giornale; sarà comunque una scelta nell’interesse del Niguarda: per quanto mi riguarda sono disponibile a ciò che mi verrà chiesto, come deve fare un buon manager, ma sarò onoratissimo se mi confermeranno nell’attuale situazione: continuare nell’esperienza di questi 5 anni al “Niguarda” con Voi. Per me personalmente è stata un’esperienza ricca non solo da un punto di vista professionale ma anche, e soprattutto, umano: ho condiviso con tutti Voi una responsabilità per uno scopo comune: quello di prenderci cura di coloro che si recano in questo Ospedale con una domanda di salute. E’ stato un lavoro impegnativo, alcuni risultati li abbiamo raggiunti, e molti ce lo riconoscono, per altri abbiamo ancora ampi margini di miglioramento e mi auguro che ciò possa avvenire per il futuro, con me o senza di me. ...SEGUE A PAGINA 4 * Direttore Generale - Niguarda Tre “armi” in più per la lotta alle patologie cerebrali L’officina del cervello Gamma Knife Perfexion Centro Clinico Nemo La chiamano Officina del Cervello ed è il nuovo centro di Ingegneria dei tessuti per fare ricerca e sperimentazioni sulle malattie neurodegenerative. Sarà finanziato per i primi 3 anni dalla Regione Lombardia e sarà dotato delle più moderne nanotecnologie per la ricerca sulle cellule staminali. Gamma Knife è una esperessione in lingua inglese che significa “coltello gamma”. Si tratta di una strumentazione radiochirurgica di ultima generazione che permette il trattamento di patologie cerebrali - anche tumorali - che non potrebbero essere affrontate con la chirurgia tradizionale. Nemo è un acronimo che sta per NEuroMuscular Omnicentre. Partirà a gennaio e promuoverà terapie cliniche e riabilitative per migliorare la qualità della vita delle persone affette da patologie neuromuscolari come la distrofia muscolare la sclerosi laterale amiotrofica e le amiotrofie spinali. ...SEGUE A PAGINA 2 ...SEGUE A PAGINA 4 ...SEGUE A PAGINA 2 > RICONOSCIMENTI > TICKET SANITARIO Bollini Rosa e Ambrogino d’Oro Due prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e cittadino Nelle ultime settimane Niguarda ha avuto l’onore di essere insignito di 2 alti riconoscimenti. Parliamo dei Bollini Rosa e dell’Ambrogino D’oro. I primi vengono consegnati alle strutture che hanno mostrato particolare impegno nella lotta contro le malattie femminili; il secondo è un Attestato che il Comune di Milano ha consegnato al nostro M.A.P.P. (Museo d’Arte Paolo Pini) per il suo impegno nell’integrare l’arte nella cura delle malattie psichiatriche. ...SEGUE A PAGINA 5 e 8 > NUOVE STRUTTURE La nuova Pediatria Un reparto a misura di bambino È stato inaugurato il nuovo reparto di Pediatria. Si trova al secondo piano del padiglione Antonini Rossini, è moderno, accogliente ed è stato realizzato con il prezioso impegno dei volontari di Fondazione ABIO Italia Onlus e al sostegno economico di Mediafriends. ...SEGUE A PAGINA 8 -------------------------------------> IN EVIDENZA Tumore Polmonare Femminile ------------> A PAG. 5 Terapia di coppia ----------------------------> A PAG. 6 Il www dei nostri laboratori ------------> A PAG. 12 Dislessia infantile ---------------------------> A PAG.13 2 Il Giornale di Niguarda > NUOVI LABORATORI DI RICERCA > SOLIDARIETA’ E TELETHON L’officina del cervello Alla ricerca di Nemo Ricerca per malattie neurodegenerative come Alzheimer e Sclerosi Multipla ...CONTINUA DALLA PRIMA A guidare le ricerche sarà Angelo Vescovi, docente di Biologia all’università Bicocca di Milano, che avrà a disposizione circa 900 mq di laboratori per combattere malattie come la SLA (vedi art. a pag. 2), l’Alzheimer e la sclerosi multipla. “Abbiamo l’obiettivo – ha spiegato Vescovi - di interrompere la progressione di queste malattie sperando di offrire presto una cura a pazienti che ora non ne hanno. È un obiettivo che perseguo da quando abbiamo scoperto le cellule staminali nel cervello.” “Il nostro progetto – è intervenuto Roberto Formigoni durante la conferenza stampa del 23 novembre - è quello di offrire strutture sanitarie pubbliche complete, che accanto alla cura sviluppino anche quella ricerca che porta le inno- vazioni scientifiche al letto del paziente. Occorre fare di tutto per dare risposte alle esigenze di coloro che sono colpiti da malattie neurodegerative, spesso prigionieri in un corpo che non risponde più, e alle sofferenze dei loro cari che vedono sconvolta la vita familiare.” A sostenere l’attività della nuova struttura sarà anche l’associazione onlus Neurothon, che ha promosso il progetto per permettere la ricerca su malattie che hanno ancora poca ‘visibilità’. “Con molte di queste malattie si muore di sicuro – ha detto Maurizio Colombo, Presidente di Neurothon - Vorremmo che fosse offerta ai malati una possibilità di cura, come accade con il cancro e l’Aids, che sono giustamente sostenute da ampie campagne di raccolta fondi per la ricerca.” La conferenza stampa in Regione. Da sinistra: Angelo Vescovi, il Presidente Roberto Formigoni, l’Assessore Luciano Bresciani e Pasquale Cannatelli Aperto il nuovo Centro Clinico per la cura di malattie come distrofia muscolare, SLA e amiotrofie spinali ...CONTINUA DALLA PRIMA Gli interventi saranno mirati a limitare i danni causati dalla progressiva immobilità a causa delle patologie cerebrali che colpiscono gli apparati muscolare e scheletrico (retrazioni, difficoltà respiratoria, scoliosi…). Uno fra gli obiettivi è prevenire le malattie neuromuscolari grazie anche alla consulenza genetica e alla conseguente identificazione dei portatori sani della malattia per informarli dei rischi. Il Centro Clinico Nemo da sinistra: Pasquale Cannatelli, Mario Melazzini, Presidente costituisce un modello di team AISLA, Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, multidisciplinare in cui Monsignor Brambilla e Alberto Fontana, Presidente UILDM collaborano e cooperano fisiatra, neurologo, pneumologo e cardiologo pediatrica, mentre 4 saranno quelli disponibili con altri specialisti e figure professionali per il servizio di day hospital. sanitarie (infermieri, fisioterapisti, psicologi). Il Centro Clinico nasce dalla sinergia tra UILDM Il Centro Clinico accoglierà da tutta Italia circa (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), 850-1000 persone all’anno, suddivise tra AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale degenza, day hospital o servizi ambulatoriali. A Amiotrofica) e Niguarda, e dal grosso contributo pieno regime, lo staff medico e infermieristico della Fondazione Telethon. raggiungerà, circa, le 32 unità, cui andranno aggiunti il personale amministrativo e gli > PER INFORMAZIONI operatori socio-sanitari (OSS). I posti letto per le www.centrocliniconemo.it degenze ordinarie saranno 20, di cui 6 per l’età > NEUROSCIENZE Mens sana in corpore sano trici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile, fino alla compromissioLa Sclerosi Laterale Amiotrofica colpisce i neuroni del movimento ne dei muscoli respiratori, alla necessità di ventilazione assistita e quindi alla morte. Il titolone qui sopra sembrerebbe errato; ma no la perdita progressiva e irreversibile Sembra incredibile, ma ci sono persone che quale miglior “incipit” per un articolo che della normale capacità di deglutizione (di- riescono a vivere ed eccellere nel proprio laparla di una malattia che di senso sembra a- sfagia), dell’articolazione della parola (di- voro anche senza parola o capacità di moviverne davvero poco. È la Sclerosi Laterale sartria) e del controllo dei muscoli schele- mento. Degli esempi? Stephen Hawking, forse il più grande fisico dei nostri giorAmiotrofica (SLA), una malattia deni, e in casa nostra Luca Coscioni, regenerativa del sistema nervoso cencentemente scomparso, docente e ricertrale che colpisce i moto-neuroni, catore universitario di Economia Amsenza toccare, in parole povere, la lucibientale e soprattutto figura attiva nel dità mentale di chi ne soffre. sociale e nella politica del nostro paese. La debolezza o rigidità muscolare Ma esiste una cura? rappresentano i primi sintomi principa“I trattamenti attualmente disponibili li della SLA (75% dei casi); altri maniper la SLA non sono ancora soddisfafestano invece un “esordio bulbare” centi – interviene Ignazio Renzo Cau(25% dei casi) con difficoltà nell’artisarano, responsabile della struttura di colare la parola, sino ad arrivare alla Cure Palliative e Hospice (vedi a pg. perdita della comunicazione verbale. Le conseguenze di questa malattia soStephen Hawking durante un esperimento senza gravità 7) - Il riluzolo è l’unico farmaco regi- strato in Europa per la cura della SLA. In due studi clinici si è dimostrato efficace nel rallentare l’evoluzione della malattia aumentando la sopravvivenza di 3/6 mesi e in uno studio retrospettivo si è dimostrato in grado di stabilizzare una malattia di grado intermedio più a lungo rispetto ai controlli.” > CASISTICA L’incidenza stimata è di 1,5-2 casi su 100.000 persone all’anno, un valore che sembra essere in aumento. La SLA più raramente esordisce prima dell’età di 20 anni, per lo più compare dopo i 40 anni; l’età media di insorgenza si colloca intorno ai 58 anni. La durata media della malattia è intorno ai 3-4 anni, il 10% dei pazienti sopravvive oltre 10 anni e in singoli casi la malattia può durare per diverse decadi. Il Giornale di Niguarda 4 > IN BREVE Arrivederci Ettore Vitali, direttore del Dipartimento di Cardiologia. e Guido Bonoldi, direttore della Medicina 1, lasciano il nostro ospedale per continuare la loro esperienza professionale in altre strutture. A loro va il nostro ringraziamento e un augurio per i futuri incarichi. Il bisturi subatomico Raggi Gamma per il trattamento del tumore e di altre malattie cerebrali ...Alcuni sostengono che a volte la medicina superi la fantascienza. Un esempio? A Niguarda è arrivato uno strumento di In ricordo di Franco Azzario Per ricevere gratuitamente il nostro periodico, basta comunicarci il vostro indirizzo di casa alla e-mail [email protected] oppure al numero di telefono 02 6444.2562, lun-ven, dalle 9.00 alle 16.30. Per un aggiornamento a portata di click, invece, abbonatevi alla nostra webletter dal sito www.ospedaleniguarda.it Una serata per il Centro Clinico Nemo Il 22 gennaio, al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano, andranno in scena i Legnanesi per uno spettacolo di raccolta fondi a favore del Centro Clinico Nemo (vedi pag. 2). E’ possibile acquistare il biglietto online su www.ticketone.it ultimissima generazione che cura il tumore cerebrale con fasci di raggi gamma. È il Gamma Knife Perfexion (dall’inglese, il coltello gamma), una forma di radioterapia stereotassica per la cura di tumori, malformazioni vascolari e nevralgie trigeminali che riesce a far convergere 201 fasci di raggi in un unico punto senza intaccare le strutture cerebrali circostanti. Le principali patologie trattabili con Gamma Knife sono: - neurinoma dell’acustico - meningiomi - adenomi ipofisari - metastasi cerebrali - malformazioni vascolari - nevralgia trigeminale - Astrocitomi, cordomi, mangioblastomi e altri tumori rari (melanomi uveali) A un mese dalla scomparsa di Franco Azzario tutto il personale del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale lo ricorda con grande affetto. Niguarda informa a casa vostra ...CONTINUA DALLA PRIMA GAMMA KNIFE PERFEXION > PER INFORMAZIONI Neurochirurgia 02 6444.2150 [email protected] ...CONTINUA DALLA PRIMA > EDITORIALE Un grazie lo devo a tutti a cominciare dai miei più stretti collaboratori il dott. Munari, il dott. Trivelli e il dott. Corradini (per il pezzo di strada che ha fatto con noi), al Collegio di Direzione, al Collegio Sindacale, allo Staff, a tutti i responsabili delle Strutture Complesse e Semplici, a tutto il personale della dirigenza, al personale sanitario, amministrativo, tecnico del comparto. Ognuno di Voi ha contribuito in quello che io chiamo un “opera per la salute”, continuando nella tradizione che c’è stata tramandata da chi prima di noi ha lavorato in questo grande Ospedale e nell’Ospedale da cui ha preso il nome “La Ca’ Granda”. Un grazie va al Presidente Roberto Formigoni, all’Assessore Bresciani e a tutta la Giunta per l’attenzione che hanno avuto verso il nostro Ospedale per riqualificarlo e permettergli di essere all’altezza de suo compito. Un grazie al dott. Lucchina e a tutti i suoi collaboratori della Direzione Generale Sanità per la guida ed il supporto dato in questi anni, anche nelle situazioni più critiche, che ha garantito di poter proseguire nel rilancio del nostro Ospedale. Un grazie alle Organizzazioni Sindacali Dopo aver posizionato un casco alla testa del paziente (chiamato casco di Leksell dall’inventore) si esegue una risonanza magnetica, una tomografia computerizzata o un’angiografia cerebrale per identificare il bersaglio. Una volta stabilite la dose di raggi da somministrare, il paziente viene posizionato sul lettino, mentre il personale monitora il trattamento con una videocamera in completa sicurezza. Durante l’intervento possono essere trattate contemporaneamente più lesioni o metastasi in sedi critiche e inaccessibili del cervello. La durata dell’intervento varia da 1 a 3 ore, non provoca alcun fastidio ed è seguito da pochi giorni di ricovero. Da sinistra: Luca Maria Munari, Direttore Sanitario, Pasquale Cannatelli, Direttore Generale, Marco Trivelli, Direttore Amministrativo della dirigenza e del comparto con cui c’è stato un confronto serrato ma corretto che ha permesso di superare momenti critici e di portare avanti progetti innovativi. Non posso dimenticare nei miei sentiti e sinceri ringraziamenti, la dott.ssa Cremonesi e tutti coloro che collaborano all’Ufficio URP e Comunicazione e alla redazione di questo giornale. L’augurio che faccio a Voi tutti in occasione del Santo Natale e per l’Anno Nuovo è che possiate continuare con passione a costruire quest’Opera per noi e per gli altri; è un impegno importante, faticoso ma ne vale la pena !!! Un Augurio di pace, che viene dal Signore Gesù, per Voi e le Vostre famiglie. Con gratitudine. Pasquale Cannatelli 5 Il Giornale di Niguarda > DONNE & SALUTE Nuoce gravemente alla salute Impennata di casi per il tumore polmonare femminile Parlare di emergenza in oncologia può suonare come una stonatura o forse, per certi versi, inappropriato. Non possiamo però sottovalutare lo spaventoso incremento dell’incidenza del tumore polmonare nel sesso femminile. Quasi sconosciuto negli anni ’50, oggi, negli Stati Uniti e in Europa, rappresenta la prima causa di morte per neoplasia dopo il carcinoma mammario. “Non possiamo girarci attorno – spiega Giovanni Cimino, pneumologo di Niguarda - il fumo è la prima causa del tumore polmonare che negli ultimi anni, in riduzione nell’uomo, è andata progressivamente aumentando nella donna. È un quadro che si è affacciato prepotentemente anche nei nostri ambulatori dove assistiamo ad un “allarmante” riscontro di carcinomi polmonari nel sesso femminile.” Il fenomeno, tuttavia, trova una importante casistica anche in donne di giovane età non-fumatrici. L’insorgenza di queste due “epidemie” disegna uno scenario dai contorni inquietanti, arrivando a prospettare un futuro ormai non così lontano, in cui il tumore polmonare possa colpire indistintamente entrambi i sessi. Uno spiraglio d’ottimismo, e proprio ed in particolare nelle donne, è rappresentato dalle molecole biologiche: farmaci capaci di intervenire più direttamente sulla crescita neoplastica, contenendo i processi replicativi del tumore. “Da una parte – continua Cimino – la ricerca porta alla luce nuove prospettive terapeutiche fino a non molti anni fa inimmaginabile. Dall’altra, il costante incremento di questa “malattia”, con un sempre maggior contributo femminile, rischia di vanificare gli sforzi pro- ...SEGUE DALLA PRIMA fusi. In attesa che i nuovi momenti terapeutici possano incidere concretamente, ancora più forte diventa la valorizzazione di un’attenta e capillare campagna preventiva, vuoi sui fattori eziopatogenetici vuoi sulla diagnosi precoce. Una sfida che ci vedrà ancora più impegnati nei prossimi anni e che vorrebbe che la “quota rosa” non voglia a tutti i costi avere voce in capitolo.” CASISTICA A parità di abitudine al fumo, la donna ha un rischio di contrarre la malattia che è da 1,2 a 1,7 volte superiore rispetto all’uomo. Nei paesi occidentali il tumore polmonare è la prima causa di morte per tumore maligno nell’uomo e la terza nella donna. Rappresenta nella donna l’8% circa di tutte le neoplasie e il 4% di tutte le morti per cancro. In Italia ogni anno sono stimati tra i 35.000-40.000 nuovi casi di tumore polmonare, di questi quasi 7000 sono donne. In Europa è atteso un aumento del 10-15% ogni 5 anni per il sesso maschile e del 15-30% per quello femminile. > PER INFORMAZIONI Pneumologia - 02 6444.2445 [email protected] > EMERGENZA/URGENZA I nostri 3 Bollini Rosa Pronto Soccorso. “Divieto” d’accesso Il più alto riconoscimento per un ospedale a “misura di donna” “Boom” di codici bianchi nei primi mesi del 2007 Ospedale a 5 stelle? Non più, d’ora in avanti: ospedale a 3 Bollini. Parliamo di Niguarda e dell’assegnazione che l’ha visto protagonista insieme ad altri 18 ospedali italiani. Si chiamano “Bollini Rosa“ e sono stati assegnati il 18 ottobre scorso a Roma alle strutture che hanno mostrato particolare impegno sul fronte delle malattie femminili, su una base di circa 100 candidati. Il nostro ospedale li ha ottenuti grazie alla presenza di reparti e ambulatori dedicati alla diagnosi ed alla terapia di patologie femminili (1° bollino), alle 38 pubblicazioni scientifiche su patologie femminili e alla presenza di 6 donne nel Comitato Etico (2° bollino) e alla presenza di 18 donne in posizioni apicali, alla prevalenza di personale infermieristico femminile (75%), all’utilizzo di un servizio di mediazione culturale, alla divulgazione di opuscoli informativi multi-lingue e al rispetto delle differenze e specificità religiose e culturali (3° bollino). “La medicina di genere interviene Paola Loli, direttore dell’Endocrinologia e Presidente del Comitato Pari Opportunità Aziendali - non approfondisce solo temi che per epidemiologia sono prevalentemente femminili, ma organizza percorsi diagnostico/terapeutici per la donna, in modo tale che la patologia al femminile possa venir trattata in modo completo e più umano possibile.” L’iniziativa, promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, meglio noto come O.N.Da, ha voluto individuare una sorta di “guida della salute” per segnalare gli ospedali a misura di donna, riconoscendo i meriti di chi maggiormente si dedica allo studio e alla cura delle patologie femminili, nonché all’assistenza delle donne ricoverate, ma anche a chi affida alla gestione femminile settori crescenti di attività. > PER INFORMAZIONI www.ondaosservatorio.it Da gennaio a ottobre 2007 ci sono stati ben 12.500 accessi in Pronto Soccorso. Quanti di questi erano casi di reale urgenza e quali invece avrebbero potuto rivolgersi a una struttura più idonea? “La ‘mission’ principale del Pronto Soccorso – interviene Daniele Coen, direttore della Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso - è quella di fornire prestazioni sanitarie di elevata qualità tecnico professionale a cittadini in situazioni di emergenza-urgenza. Nella realtà, tutti i Pronto Soccorso sono divenuti anche luoghi deputati a risolvere problemi sanitari non urgenti e situazioni di carattere sociale o assistenziale, dovuti in parte a carenze reali o percepite della medicina del territorio.” Una prima idea sui cosiddetti accessi “impropri” può venire da un’analisi dei pazienti classificati al triage come codici bianchi, ovvero come persone che non presentano alcuna situazione di reale urgenza. La percentuale dei codici bianchi in accesso è elevata (circa il 17% del totale), con picchi per i pazienti con problemi odontoiatrici o oculistici. Patologie quindi “minori”, ma che non sono in genere trattabili dal medico curante e che non troverebbero negli ambulatori territoriali la risposta immediata desiderata dal cittadino in presenza di sintomi non gravi, ma spesso molto fastidiosi. Tra gli accessi “impropri” bisogna considerare anche quelli dei cittadini extracomunitari non in regola, che hanno come unico riferimento alternativo al PS i centri di assistenza del volontariato e che richiedono in particolare prestazioni legate a problemi dell’area maternoinfantile, di piccola traumatologia o di disadattamento sociale. “Le patologie ‘minori’ – continua Coen - costituiscono un carico rilevante di lavoro, ma la colpa degli accessi “impropri” non è sempre degli assistiti. La sfida per il sistema sarà quella di creare per questi utenti percorsi alternativi facilmente accessibili, in modo da poter riservare le preziose risorse professionali e tecnologiche del Pronto Soccorso alla gestione dei casi più gravi.” Per maggiori info consultate la Carta dei Servizi sul sito www.ospedaleniguarda.it 6 Il Giornale di Niguarda > PSICOTERAPIA > FOCUS Problemi di coppia? Professionisti della sanità Parliamone in ambulatorio Il Tecnico di Radiologia Il Dr. House storcerà pure il naso, ma a Niguarda si cura malattia e persona. È il compito del servizio di Consultazione Psicologica e di Psicoterapia che, mettendo a disposizione degli altri reparti la propria esperienza, allevia la sofferenza psicologica per prevenire ed aiutare a gestire il disagio emotivo collegato alla malattia. Come può un ospedale curare la persona? “L’attenzione del nostro Ospedale è verso il paziente nella sua globalità – spiega Clara Ajmone, responsabile del servizio di Consultazione Psicologica e Psicoterapia - Ci sono casi in cui la malattia fisica irrompe nella vita di una persona. Questo provoca un forte impatto sul piano psicologico sia del paziente, sia della sua rete famigliare e sociale. Si rendono pertanto opportuni alcuni interventi di supporto psicologico e trattamenti di psicoterapia individuale, famigliare e/o di gruppo, rivolti ai pazienti ricoverati, ai pazienti che utilizzano il servizio ambulatoriale e ai loro famigliari.” Tuttavia, come direbbe un grande del piccolo schermo, non finisce qui. C’è un’unità in particolare che pochi si aspetterebbero di trovare in un ospedale. È l’Unità di Terapia Relazionale, accessibile anche su prescrizione del medico curante o di altro specialista. È rivolta prevalentemente a famiglie, individui, coppie e gruppi che presentano problemi psicologici e sofferenze relazionali. Ma in che modo vengono affrontate? “Pos- siamo fare alcuni esempi – continua Clara Ajmone - La psicoterapia famigliare è indicata in casi di difficoltà nei ruoli e nelle funzioni genitoriali, nei casi di comportamenti devianti dei figli, nei casi di grave rischio e disagio psicologico di uno dei componenti la famiglia. Oppure la psicoterapia di coppia, indicata per le coppie che presentano alta conflittualità, sofferenza individuale o relazionale dei partner, con rischi di separazione, difficoltà di comunicazione, malattia fisica di uno o di entrambi i coniugi. O ancora la psicoterapia di gruppo che prevede incontri congiunti con pazienti accomunati da problematiche specifiche, quali una grave malattia fisica o l’esperienza della separazione dal partner.” L’équipe fornisce attività di formazione e di supervisione agli specializzandi in psicoterapia e presso la Facoltà di scienze infermieristiche. Il Servizio è sede di tutoring per le lauree triennali e per la formazione e l’aggiornamento agli operatori sanitari direttamente coinvolti nella cura del paziente (medici, infermieri, tutor infermieri). > PER INFORMAZIONI Servizio di Cons. Psicologica e Psicoterapia 02 6444.2306 [email protected] In questo numero parliamo di una figura professionale dell’area tecnicosanitaria. Lo facciamo con l’aiuto di Giovanna Bollini, direttore della Direzione Infermieristica e Giancarla Stringhini, Coordinatore Tecnico di Radiologia. Il Tecnico sanitario di Radiologia Medica è il professionista che opera nei servizi in cui si utilizzano, a scopi diagnostici e terapeutici, radiazioni ionizzanti, in stretta collaborazione con il medico radiologo, radioterapista, medico nucleare e con tutte le figure sanitarie che prestano assistenza. Per svolgere questa attività occorre conseguire la Laurea di primo livello in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia, presso le Facoltà di Medicina e Chirurgia. Si occupa dello svolgimento degli esami radiologici standard o di quelli che richiedono l’impiego di apparecchiature più sofisticate, per l’esecuzione delle terapie radianti e in tutte quelle attività legate all’impiego di sorgenti radioattive, a risonanza magnetica nucleare e delle apparecchiature ad esse connesse, nel rispetto delle norme di radioprotezione previste dall’Unione Europea. La presenza del Tecnico sanitario di Radiologia è prevista nei servizi di Radiodiagnostica, Medicina Nucleare, Radioterapia (nella foto una TAC), Neuroradiologia, Radiologia Interventistica, Fisica sanitaria. Si tratta di settori che, accanto alla specifica competenza necessaria per l’utilizzo delle apparecchiature sempre più sofisticate e tecnologiche, richiedono a questa figura una capacità di osservazione e relazionale in quanto le persone assistite normalmente eseguono questo tipo di esami radiologici per controlli o per approfondimenti diagnostici quindi vi si approcciano con notevole ansia e preoccupazione. Negli ultimi anni il numero di giovani che si iscrivevano ai Concorsi era andato calando; tendenza che ultimamente ha subito una inversione che fa ben sperare per il futuro. Un dato per tutti: al concorso, bandito quest’anno e che sarà espletato nel 2008, sono state presentate 79 domande per la copertura di 5 posti, messi a concorso. 7 Il Giornale di Niguarda > RICONOSCIMENTI > EVENTI Il premio Ippocrate a Enrica Morra Enrica Morra, direttore del Dipartimento Oncologico e della Ematologia è stata insignita del prestigioso premio “Ippocrate” per il 2007. L’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione le ha consegnato l’importante riconoscimento il 10 dicembre 2007 nel corso di una cerimonia al Circolo della Stampa di Milano. Matching Fiera 2007 > NUOVE STRUTTURE Apre l’Hospice di Niguarda A gennaio una nuova unità per le cure palliative Lo chiamano Hospice e sarà inaugurato nei primi giorni del 2008. Si tratta di una unità operativa per le cure palliative che accoglierà i pazienti con aspettativa di vita molto breve e sarà diretto da Ignazio Renzo Causarano. La sezione di degenza non è ordinaria. Dispone di 15 posti letto in stanza singola, inseriti in un contesto di arredamento e confort alberghiero che si avvicina il più possibile all’accoglienza di una vera abitazione. All’interno delle stanze è prevista anche un’area soggiorno che permette al parente o all’amico di restare vicino al paziente per tutta la notte. Nella fase di postdegenza, è prevista un’assistenza domiciliare; i giorni che il paziente trascorre nell’hospice sono anche di preparazione al ritorno a casa. Nel caso di disturbi fisici fuori controllo, infatti, si farà in modo che le terapie e gli antidolorifici siano modulati in base allo stato di salute del paziente per permettergli un riposo senza sofferenze.Nei prossimi mesi, oltre alla zona di degenza, sarà portato a termine un day hospital e un ambulatorio di cure palliative che tratterà anche la terapia del dolore. Anche quest’anno Niguarda ha partecipato a Matching Fiera, tra i più grandi eventi d’incontro per le aziende italiane. Erano presenti più di 1.500 tra imprese nazionali e straniere, enti pubblici con oltre 15.000 incontri programmati, buyer internazionali e 35.000 mq di spazi fieristici. > INIZIATIVE DI NATALE Cioccolato a fin di bene Da lunedì 19 novembre sino a Natale, fuori dal Centro Prelievi, potete vedere un chioschetto di prodotti Lindt. Il ricavato sarà interamente devoluto all’Associazione “Amici del Centro Vittorio di Capua” e alla nostra Riabilitazione Equestre, nonchè alla Fondazione Serena per la lotta alle patologie neurmuscolari. I cavalli del nostro Centro di Riabilitazione Equestre V. di Capua > ONCOLOGIA Cellule “addestrate” contro il tumore rinofaringeo Uno studio dell’Oncologia Falck in collaborazione con il Policlinico di Pavia Nel nostro Ospedale da alcuni anni si utilizzano “agenti speciali” del sangue. Si tratta dei linfociti che, grazie a una nuova terapia contro il carcinoma rinofaringeo, vengono “addestrati” a colpire in modo selettivo le cellule del tumore. In particolare, questi linfociti “killer” riconoscono come bersaglio il virus di Epstein-Barr (EBV), presente nelle cellule del tumore in oltre il 90% dei casi. I risultati di questa sperimentazione sono stati di tale importanza da essere presentati negli Stati Uniti durante il congresso dell’International Society for the Biologic Therapy of Cancer di Boston. Per Niguarda ha parlato Paolo Pedrazzoli, specialista dell’Oncologia Falck. “Lo studio – interviene Pedrazzoli - ha di- mostrato innanzitutto che è possibile “produrre” queste cellule addestrate in tutti i pazienti studiati e che una volta somministrati per via endovenosa, i linfociti anti-EBV non hanno effetti collaterali rilevanti Panorama di Boston, città sede del Congresso Internazionale per il paziente. Da un punto di vista clinico, in alcuni pazienti con malattia in fase Questo dimostra che i linfociti anti-EBV somolto avanzata e non più sensibile alle te- no in grado di colpire in modo specifico le rapie convenzionali si è osservata una re- cellule tumorali.” gressione o una stabilizzazione del tumore. Dimostrata la fattibilità e l’efficacia clinica di questa terapia, sarà importante nel prossimo futuro utilizzarla in fasi più precoci della malattia, grazie anche alla stretta collaborazione clinica già avviata con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Questa ricerca, unica in Europa, è stata realizzata in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia ed è possibile grazie ai fondi dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e dell’Oncologia Ca’ Granda Onlus Fondazione. > PER INFORMAZIONI 02 6444.2291 [email protected] 8 NIGUARDA NOI Il Giornale di Niguarda > MATERNO INFANTILE La nuova pediatria Un reparto a misura di bambino La corsia del nuovo reparto ...SEGUE DALLA PRIMA Una collaborazione che ha già portato i suoi frutti con il progetto “Il Compito di prendersi cura”, che ha avuto come obiettivo quello di arredare reparti pediatrici secondo la progettazione ABIO. Il risultato? Ambienti a misura di bambino, camere accoglienti e colorate, sale gioco e spazi che si offrono alla fantasia all’attività ludica, di primaria importanza per il bambino. Il nuovo reparto si inserisce in un padiglione, l’AntoniniRossini, interamente dedicato alla mamma e al bambino, che coinvolge tutto il Dipartimento Materno Infantile, diretto da Costantino De Giacomo, in grado di far fronte a tutte le patologie legate alla sfera pediatrica e ostetricoginecologica. Il Dipartimento, oltre alla Pediatria, può accogliere i piccoli pazienti in Chirurgia Pediatrica, Neonatologia, Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Oculistica Pediatrica e il Centro Allergologico Pediatrico; è inoltre centro di riferimento per molte patologie legate all’infanzia alla coppia e alla donna. La sala d’attesa per i più piccoli > PER INFORMAZIONI Pediatria - 02 6444.2432 [email protected] www.abio.org ...SEGUE DALLA PRIMA > REGOLAMENTI Dieci in condotta Un Ambrogino d’Oro al M.A.P.P. Un Codice Etico per la “Mission” di Niguarda La terza Benemerenza Civica a Niguarda Rispetto della normativa vigente, onestà e correttezza, trasparenza: sono solo alcuni tra i principi che costituiscono il Codice Etico dell’Ospedale. Ma che cos’è? “È il documento ufficiale – spiega Mariarosa Cefis del Supporto alla direzione strategica - che raccoglie i principi e i valori etici che orientano l’attività e i comportamenti nell’ambito della Mission aziendale: garantire ad ogni cittadino, in qualsiasi circostanza, la cura più adeguata al bisogno di salute. Elemento base della cultura del nostro Ospedale, il Codice Etico previene i comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto della nostra azienda, secondo i principi già espressi nella Carta dei valori.” È una “Carta dei diritti e dei doveri morali” che definisce responsabilità etico-sociali; non, quindi, una semplice enunciazione di regole, ma un vero e proprio strumento di lavoro, un punto di riferimento concreto per tutti coloro che lavorano nel nostro Ospedale e per il nostro Ospedale. Il codice etico è pubblicato sul sito www.ospedaleniguarda.it alla voce “scopri Niguarda” e sulla rete intranet alla voce “Chi siamo - annual 2004/2005/2006”. Al Codice etico si accompagna un altro documento: il “Modello organizzativo” che descrive le procedure da seguire nello svolgimento delle attività, costituendo un ulteriore strumento di guida per tutti gli operatori aziendali. In questa prima fase, nel Modello organizzativo sono stati presi in esame quattro processi ritenuti critici appartenenti all’area amministrativa. Quali? Selezione del personale dipendente, pagamento dei fornitori, accettazione, valorizzazione, gestione dei cespiti e acquisti sotto soglia. Il Museo d’Arte Paolo Pini ha ricevuto l’Attestato di Civica Benemerenza, altrimenti conosciuto come Ambrogino d’Oro, il più prestigioso riconoscimento della Città di Milano. E’ la terza volta per Niguarda, dopo la doppia consegna dell’anno scorso a Villa Marelli e al Dipartimento Cardiologico. Riportiamo qui di seguito il testo dell’attestato. L’arte come servizio sociale, è questa la missione del M.A.P.P., Museo d’Arte Paolo Pini. Nato nel 1995, ha recuperato l’area dell’ex ospedale psichiatrico, trasformandola in un museo d’arte contemporanea all’aperto dedicato all’arteterapia. Vi si sono La consegna dell’Ambrogino. Da sinistra: Pasquale Cannnatelli, succeduti finora 140 artisti di fama interna- Teresa Melorio, responsabile delle Botteghe d’Arte, il Sindaco Letizia zionale che hanno offerto il proprio contriMoratti e Manfredi Palmeri, Presidente del Consiglio Comunale buto per dare vita alla collezione permanente del museo, coinvolgendo in molti casi gli stessi pa- natamente”. Durante la serata è stato possibile acquistare zienti. Il grande impegno nell’integrazione dei malati opere realizzate dai pazienti, partecipare alla lotteria e asnella società attraverso nuove forme di cura, ha fatto di sistere a spettacoli musicali e di danza; il tutto concluso, questo museo un luogo eccezionale, dove l’arte crea oc- nella più classica delle tradizioni, dal brindisi natalizio. casioni di incontro e di lavoro tra artisti e persone affette da malattie psichiche. > PER INFORMAZIONI La cerimonia, che si è tenuta il 7 dicembre al teatro Dal tel. 02 6444.5392 - [email protected] Verme, è continuata una settimana più tardi presso la sewww.mapp-arca.it de del M.A.P.P., nella festa “Tutti insieme MAPPassio- 9 Il Giornale di Niguarda NIGUARDA NOI > ECONOMIA & MANAGEMENT Budget 2008 C.R.A.L. Interviene Simona Giroldi, Responsabile Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione “La ricerca di una risposta appropriata alla domanda di salute del cittadino, coerentemente con le risorse disponibili, ha comportato l’avvio per l’anno 2008 del processo di budget come strumento di riferimento operativo della gestione. A partire dalla fine di ottobre, anche a seguito dell’invio delle regole di funzionamento del sistema da parte della Regione Lombardia, la Direzione aziendale e il Comitato Budget hanno definito le linee guida ed un’ipotesi di obiettivi per il prossimo anno. Tali obiettivi saranno confermati o meno dai comitati di dipartimento prima della negoziazione vera e propria che si svolgerà tra gennaio e febbraio 2008 tra la Direzione e le strutture aziendali. Si sottolinea l’importanza del coinvolgimento, la motivazione a la responsabilizzazione di ogni operatore al fine del buon esito dell’intero processo.” > IL NUOVO NIGUARDA Un arco demolito per essere ricostruito La trasformazione di un pezzo di storia L’architetto Arata (che progettò Niguarda), l’ingegner Marcovigi (che ne seguì i lavori di costruzione) possono dormire sonni tranquilli. Infatti alla demolizione di un arco storico, nell’area che collega il padiglione Talamona e i Servizi Generali, farà seguito la ricostruzione perfetta dello stesso arco. “Questo lavoro – spiega l’ingegner Carlo Maria Badi - è necessario per permettere, oltre a un rinforzo strutturale, l’accesso per alcuni mesi dei mezzi di cantiere per la realizzazione dei cunicoli del Nuovo Ospedale e per consentire un nuovo ingresso sul lato sud del padiglione Talamona per le ambulanze e i mezzi della logistica (i pasti per i malati, la lavanderia, i generi economati…).” > FESTA DELLA BEFANA Verranno tolti con cura tutti i rivestimenti in marmo botticino; in seguito si procederà alla demolizione del calcestruzzo e a una serie di lavori previsti per il nuovo ospedale. Al termine di questi lavori (che dureranno circa 6-8 mesi) la stessa azienda provvederà, una volta ricostruita la struttura dell’arco in cemento armato, a riposizionare i marmi nella loro originaria e caratteristica posizione. Lavori di questo tipo non sono rari, sono necessari quando si deve inserire un intervento tecnologico in un tessuto storico pre-esistente; una analogia in tal senso la si può fare con la demolizione (ed il successivo rifacimento) di molte strade e piazze storiche (ad esempio Corso Vittorio Emanuele e Piazza S. Babila) del centro di Milano per permettere i lavori di realizzazione della metropolitana. Come si vede, dunque, per costruire il nuovo non è necessario distruggere il vecchio. Anzi, qui a Niguarda, fin dalla fase di progettazione del nuovo ospedale, era già chiaro a tutti come per costruire il nuovo fosse indispensabile fare i conti con il vecchio. Questo passato verrà rispettato e, per questo, ricostruito. Gli operai durante la demolizione dell’arco Come dopo ogni Natale, Il Circolo Ricreativo di Niguarda organizza la Festa della Befana per i figli dei soci fino ai 10 anni. Si svolgerà il 6 gennaio nell’Aula Magna dell’ospedale e sarà animata da uno spettacolo, un rifresco e la distribuzione dei doni per i più piccoli. Per chi non partecipa alla Festa, subito dopo ci sarà una lotteria con la possibilità di vincere tanti premi. > TESSERAMENTO 2008 Le iscrizioni saranno aperte per tutto il mese di dicembre 2007 e per l'intero anno 2008 NATALE 2007 I nostri Auguri Martedì 18 dicembre, come ogni anno, ci saranno gli auguri natalizi della Direzione nell’aula magna dell’Ospedale, seguiti dalla benedizione del Monsignor Vittorio Bruni. Anche noi della redazione de “Il Giornale di Niguarda” cogliamo l’occasione per ringraziare tutti voi per le numerosissime richieste di abbonamento e per augurarvi i nostri più sinceri auguri di Buon Natale, Capodanno e di Felice 2008. All’anno prossimo! Il Giornale di Niguarda Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano DIRETTORE RESPONSABILE: PASQUALE CANNATELLI Coordinatore Editoriale: Monica Cremonesi In redazione: Federico Rossi A questo numero hanno collaborato: Francesco Scarpace, Ida Mannelli Marketing: Matteo Stocco Direzione e redazione: Piazza Ospedale Maggiore 3 - 20162 Milano - tel. 02 6444.2562 [email protected] Foto: Archivio Niguarda copyright Progetto grafico: Lara Angonese Stampa: S.P.A. Tipografia Sociale Viale Europa 12 - 20052 Monza Tiratura: 30.000 copie Reg. Tribunale Milano: n. 326 del 17 maggio 2006 Pubblicità: Spada Pubblicità 02.24.30.85.60- Fax 02.24.30.01.56 www.spadapubblicita.it. Pubblicato online sul sito: www.ospedaleniguarda.it 11 Il Giornale di Niguarda > NEFROLOGIA Non dimenticate di donare il sangue. Fa bene a voi e agli altri Il “mal di pietre” Nelle librerie in questi giorni va a ruba un libro dal titolo “Mal di pietre”. E’ la storia di una donna, della sua vita, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest’ordine, appunto, perché alla donna tutto capita un po’ in ritardo, quando ormai non ci spera più. Ed ecco che l’amore sembra arrivare inaspettato, durante una cura termale per guarire dal “mal di pietre” Abbiamo fatto qualche domanda a Maria Elisabetta De Ferrari, specialista nefrologa di Niguarda, per capire qualcosa in più sul calcolo renale Irrequietezza, violento dolore al fianco, mal di schiena e vomito. Sono i sintomi del così chiamato calcolo renale, altrimenti detto “mal di pietre”. “Il calcolo renale (o nefrolitiasi) - spiega Maria Elisabetta De Ferrari - si forma quando nelle urine la concentrazione dei sali litogeni (calcio, acido urico, ossalato), aumentando, forma i primi cristalli che poi, aggregandosi tra di loro, costituiscono il calcolo vero e proprio. Per evitare che si formino, è sufficiente mantenere le urine in condizione di sottosaturazione, cioè ben diluite, garantendo una costante e frazionata idratazione per produrre diuresi superiore a 2 litri. Il sintomo più tipico è la colica renale, cioè un violento dolore al fianco accompagnato da vomito e irrequietezza dovuto allo spostamento del calcolo lungo le vie urinarie. A volte può essere presente solo una lombalgia sorda, tipo un mal di schiena. Un’altra possibilità è l’evenienza di una macro o microematuria anche senza sintomi, cioè la presenza di sangue nelle urine. Un calcolo intorno ai 6mm ha elevate possibilità di espulsione spontanea, mentre la percentuale si riduce con l’aumentare delle dimensioni. L’ecografia è in grado di evidenziare numero e dimensione dei calcoli, sede ed eventuale presenza di dilatazione delle vie escretrici. In base al tipo di cristallo che li costituisce, si riconoscono diversi tipi di calcoli. I più comuni (80%) sono di calcio ossalato e/o fosfato, seguono quelli di acido urico (10%), di struvite (o da infezione, 7%), infine più rari calcoli di cistina (meno dell’1%). > NIGUARDA NEL MONDO > ARTE E PSICHIATRIA Niguarda - Slatina Una collaborazione per l’aggiornamento professionale di medici e infermieri rumeni Partirà a gennaio e avrà la durata di 3 anni. E’ un progetto di formazione professionale Il momento dell’accordo. Da sinistra: Alberto Pirelli, Vicepresidente del Gruppo, e Pasquale Cannatelli L’Ambulatorio di Nefrologia è presente da più di 20 anni e si occupa in particolare di calcolosi renale con programmi di screening metabolico e prevenzione, di osteoporosi postmenopausale e idiopatica (è frequente l’accoppiata calcolosi-osteoporosi per la presenza di ipercalciuria) oltre che lo studio delle alterazioni dell’equilibrio acidobase e elettrolitico. Viene garantito un percorso completo plurispecialistico diagnostico, grazie anche al laboratorio di Biochimica, terapeutico di tipo medico svolto dall’Ambulatorio della Calcolosi e Metabolismo Minerale e di tipo chirurgico svolto dall’Urologia con varie metodiche extra ed intracorporee. Donare il sangue a Niguarda è semplice. Basta andare al Centro Prelievi, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 12.30, e comunicare i propri dati. Verrà effettuata una visita di controllo dalla quale risulterà l’eventuale idoneità. e coinvolgerà circa 70 tra medici e infermieri dell’ospedale rumeno che parteciperanno a corsi teorici e pratici sulle attività di Medicina d’Urgenza, Chirurgia d’Urgenza, Terapia Intensiva, Rianimazione, Ginecologia d’urgenza ed Epidemiologia Nosocomiale nel nostro Ospedale. Nel corso del periodo di aggiornamento, anche alcuni nostri medici si recheranno a Slatina per seguire l’attivazione di nuove tecnologie e procedure nell’ambito del Pronto Soccorso e Dipartimento d’Emergenza. Questo progetto di cooperazione tra Niguarda e l’ospedale rumeno è stato possibile grazie all’accordo e alle donazioni del Gruppo Pirelli che ha in Slatina un grande polo industriale per il mercato dell’Europa Centrorientale. Nessuna rotella fuori posto Orologi Lorenz e Psichiatria. Qualcuno direbbe: che c’azzeccano? Sono stati i protagonisti del progetto Lorenz “Nessuna rotella fuori posto” che ha visto i pazienti della psichiatria lavorare nelle Botteghe d’Arte del M.A.P.P. (Museo d’Arte Paolo Pini) per la decorazione di 17 rotelle di legno esposte nella vetrina Lorenz di via Montenapoleone. Ma c’è un secondo progetto che vede impegnate le nostre Botteghe d’Arte proprio in questi giorni. Si chiama Xmas Park ed è una versione natalizia della Cow Parade che la scorsa primavera aveva disseminato Milano di mucche multicolori. Per Natale i nostri pazienti dovranno decorare un grande pino in materiale plastico che si potrà ammirare in Corso Como fino al 6 Gennaio del prossimo anno. > PER INFORMAZIONI Le vetrine di via Montenapoleone www.xmaspark.it 12 > CORSI & CONVEGNI Un corso sul Sistema Trapianti di Niguarda Il 16 gennaio 2008 medici chirurghi del nostro ospedale racconteranno la preziosa esperienza di Niguarda, unico ospedale ad avere un sistema trapianti e prelievi che copre tutti gli organi solidi, isolati o in combinazione. Il corso, aperto a 150 medici e 75 infermieri, è gratuito ed è valido per l’accreditamento ECM. Il termine per l’iscrizione è giovedì 11 gennaio 2008. Il Giornale di Niguarda Nel Sistema Niguarda è viva la costante tensione a migliorare i risultati umani e clinici di un programma di trapianti d’organo che è vivo in Ospedale ormai da 40 anni e vede riconosciuta a livello nazionale ed internazionale la propria attività sia per volume di lavoro che per qualità delle prestazioni. > PER INFORMAZIONI 02 6444.4617 [email protected] > SERVIZI ONLINE Colesterolo? Bilirubina? Glicemia? Nasce il sito web sugli esami di laboratorio > PER INFORMAZIONI 02 6444.3162 - lun-ven: 9.00 - 16.30 [email protected] Ospedaleniguarda.it si arricchisce di una nuova rubrica interamente dedicata agli esami di laboratorio. Informazioni utili e facili da consultare per rispondere alle domande che tutti ci poniamo quando dobbiamo effettuare un prelievo: devo prenotare? devo essere a digiuno? quanto tempo devo aspettare prima di poter ritirare i risultati? Un motore di ricerca consente con estrema rapidità di cercare l’esame che ci interessa in ordine alfabetico o magari digitando le poche lettere che ci ricordiamo e di trovare tutte le risposte che cerchiamo. Potremmo continuare parlando dell’accessibilità, dei contatti, delle informazioni sui ticket e le esenzioni, dei servizi per le aziende... ma perchè rubare tempo prezioso se per navigare basta un click! > PREVENZIONE NEONATALE Il talloncino d’Achille Basta una goccia di sangue dal piede del bimbo per prevenire le malattie genetiche ereditarie Pochi genitori lo sanno, ma a poche ore dalla nascita è obbligatorio per legge che il proprio bimbo sia sottoposto a uno screening neonatale per la prevenzione delle malattie genetiche ereditarie (ipotiroidismo, fibrosi cistica, fenilchetonuria, sindrome adreno-genitale). L’esame è velocissimo, quasi senza che il neonato se ne accorga: viene prelevata una goccia si sangue dal tallone del bambino tra la 48esima e la 72esima ora dalla nascita, comunque prima di uscire dall’ospedale, e viene intrisa in una speciale carta assorbente chiamata “spot” che viene poi fatta asciugare e inviata al laboratorio analisi del “Centro screening neonatali”. Ancor meno si sa che oggi è possibile eseguire uno screening neonatale più “allargato” per diagnosticare, invece, circa 40 malattie genetiche , (aminoacidopatie, acidurie organiche, difetti del ciclo dell’urea, difetti della ß-ossidazione degli acidi grassi, etc.), con la stessa metodica con cui si esegue lo screening “standard”. Cosa sono le malattie metaboliche ereditarie? Sono malattie frequenti e gravi che, se diagnosticate precocemente, possono dare una buona speranza di vita. Le malattie metaboliche ereditarie sono causate da un difetto di uno degli enzimi che controllano le vie metaboliche dell’organismo e generano frequentemente condizioni cliniche gravi, in certi casi anche mortali. La malattia si manifesta, nella maggioranza dei casi, nei primi mesi o anni di vita. Pur essendo malattie rare, l’elevato numero delle forme possibili (oltre 600 tipi) determina una incidenza rilevante, valutata in Italia in 1 caso ogni 500 nati. > PER INFORMAZIONI 02 6444.3690 [email protected] 13 Il Giornale di Niguarda > SIMULAZIONE > NEUROPSICOLOGICA COGNITIVA Quando leggere non è un piacere A prova di fuoco Il 5% dei bambini soffre di dislessia evolutiva “Federico, alzati e leggi a voce alta.” Avete mai pensato a quanto sia umiliante non riuscirci? Questo è un sintomo della dislessia evolutiva, un disturbo neurologico che ha inizio nel primo anno di scuola e si manifesta con la difficoltà di distinguere lettere simili dell’alfabeto e di associargli il suono corrispondente (causa cognitiva). Recenti studi hanno localizzato le funzioni cerebrali che permettono i pro- cessi di scrittura e lettura; questo significa che la dislessia evolutiva non è solo un disturbo psicologico che deriva dal rapporto con la famiglia, insegnanti o amici (causa ambientale), ma che ha basi neurologiche, con alterazioni a livello dei neuroni e della corteccia cerebrale (causa biologica). Se il problema non viene riconosciuto e compreso può avere effetti secondari sull’immagine di sé del bambino, sulla sua autostima e sulla motivazione all’apprendimento scolastico. La diagnosi, quindi, non si può formulare esclusivamente sulle prestazioni a prove di lettura, intelligenza e ortografia, ma è necessario procedere a una valutazione neuropsicologica più completa e mirata, intervenendo sui tre livelli di causa già individuati, affidandosi a un centro multidisciplinare con più figure professionali (neurologo, neuropsichiatra infantile, neuropsicologo, logopedista e pedagogista). “Il lavoro specifico del neuropsicologo – interviene Gabriella Bottini, neuropsicologa del Laboratorio di Neuropsicologia Cognitiva - è quello di individuare il profilo cognitivo globale del bambino, identificando non solo come e quanto rapidamente legga, ma anche quali meccanismi di compenso ha sviluppato per arginare il problema. Per far ciò, non si può trascurare il rapporto con la famiglia e gli insegnanti, componenti cardine del suo sviluppo cognitivo. Il counselling è pertanto una componente fondamentale del processo diagnostico per fornire consiglie per limitare lo stress inevitabile a cui il bambino è sottoposto a causa dei ripetuti fallimenti scolastici.” > PER INFORMAZIONI Centro Neuropsicologia Cognitiva 02 6444.2126 Il 26 novembre ha avuto luogo una esercitazione antincendio nel padiglione 15 dell’Oncologia Falck, presso il Centro Dislipidemie. Sono state coinvolte tutte le strutture e le figure addette alla gestione dei piani di emergenza che hanno proceduto nell’evacuare il piano superiore e inferiore del padiglione. L’esercitazione, portata a termine senza inconvenienti, è stata utile per l’addestramento e la verifica delle procedure e delle attrezzature per l’emergenza. > IL MONDO A NIGUARDA Lost in translation Un incontro per un ospedale in cui si parla anche cinese Basta guardarsi intorno per capire che Milano sta cambiando lingua. Ce ne accorgiamo anche nel nostro “piccolo” ospedale, dove convergono nazionalità e culture di cui spesso non conosciamo che la fisionomia. Nei reparti, e specialmente in quelli d’urgenza o per i pazienti più piccoli, differenze e ignoranza di cultura possono portare a L’intermediatrice culturale Huang Suping e Maurizio Bini incomprensioni che mettono a dura prova il rapporto con il trattamento per i disturbi della fertilità e paziente o chi l’accompagna. È nato per studioso di lingua e cultura cinese, è capire questo motivo l’incontro “Ospedale e avere rispetto per le tradizioni altrui: “La interculturale: la cultura cinese”, in cui differenza tra le nostre culture nasce a partire sono state evidenziate le problematiche e le dalla lingua e, di conseguenza, dalla ‘forma differenze sostanziali di 2 culture che, pur mentis’, ovvero da come è impostata la nostra sembrando agli antipodi, possono avere solidi mente e dal modo di esprimerci. Per il e concreti punti d’incontro. L’iniziativa ha paziente cinese, ad esempio, è estremamente avuto un tale successo, da essere riproposta difficile posticipare e proiettare qualcosa nel per il prossimo anno con accreditamento futuro, trovando poco comprensibile il ECM. La chiave, come sostiene Maurizio concetto stesso di prevenzione.” Bini, responsabile del Centro studi e Si tratta di differenze che risalgono a > STRANIERI tradizioni antichissime che ancora perdurano. “Nella cultura cinese – continua Maurizio Bini - c’è profondo rispetto per le gerarchie. Il paziente preferisce che sia il medico a prendere tutte le decisioni. Qui nasce una grossa difficoltà poiché spesso sono proprio i bambini gli unici a comunicare in italiano, con grossi problemi nel tradurre o capire sintomatologie e termini medici che non userebbero - a proposito di difficoltà a pensare “al futuro” - se non fra molti anni. In Cina, in più, c’è una estrema attenzione alla privacy e la grande preoccupazione di mantenere la propria dignità di fronte ad altre persone. È molto importante, quindi, per il medico, nel caso sia necessario, non discutere con la persona cinese in pubblico, ma in un luogo distante e appartato.” L’incontro è stato organizzato dal Gruppo aziendale “Interculturale”, coordinato da Angela Lolli della Direzione Infermieristica. Si tratta di un’attività che fa parte del programma internazionale Ospedale per la promozione della salute (H.P.H.), curato nel nostro ospedale dall’ufficio M.C.Q. (Miglioramento Continuo di Qualità), promosso a sua volta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. S.O.S. Infomondo Un telefono in reparto che parla straniero Ci sono casi in cui uno straniero, in situazione di emergenza, ha difficoltà ad esprimersi e spesso i gesti non bastano. Dal 1° dicembre basterà una telefonata. Nei reparti di ostetricia, pediatria e in Pronto Soccorso, partirà la sperimentazione S.O.S. Infomondo, un servizio telefonico che metterà in comunicazione contemporanea 3 voci: quella dell’utente, dell’intermediatore al telefono e dello specialista in reparto. Come si diceva in uno spot televisivo: una chiamata che allunga la vita… Vi rimandiamo al sito www.ospedaleniguarda.it per scaricare i nostri pieghevoli informativi sul tema Pronto Soccorso, diritti degli starnieri e maternità. 15 Il Giornale di Niguarda > INCIDENTI DOMESTICI > ESENZIONI Vaccinazione gratuita contro la meningite Mamme, il pericolo è in casa Al via la delibera per tutti i bambini della Lombardia In Piazza Duomo per sensibilizzare grandi e piccini È previsto l’intero esonero dal pagamento per qualsiasi soggetto che lo richieda, anche se non incluso nelle cosiddette “categorie a rischio” (bambini e adulti con più rischio di contrarre la malattia e famiglie con disagio sociale). Lo ha stabilito la Giunta Regionale su proposta dell’Assessore alla Sanità Luciano Bresciani per la vaccinazione antimeningiococcica C e antipneumococcica. La vaccinazione antimeningococco C è rivolta a soggetti tra 0 e 18 anni, mentre quella antipneumococcica tra 0 e 3 anni. Può essere somministrata senza prescrizione medica durante le normali sedute vaccinali presso le Asl di competenza. La mortalità nei neonati (fino a 1 mese di vita) e nell’adulto è del 20-30%, nei bambini e nei lattanti (fino a 1 anno di vita) scende fino al 2-5%. Al di sotto dei 14 anni l’incidenza maggiore viene registrata nel 1° anno di vita e a seguire nella fascia di età compresa tra 1-4 anni. Oltre il 70% delle meningiti acute è causato da Meningococco, Pneumococco ed Haemophilus influenzae tipo b. “La meningite meningococcica – spiega Rita Lipreri, specialista della nostra Pediatria - può essere causata da due gruppi diversi di meningococco: B e C. Fino al 2003 in Italia il gruppo responsabile della maggioranza dei casi di meningite meningococcica è risultato essere quello “B”, per il quale non è ancora disponibile un vaccino. Dal 2004 invece si è assistito ad un progressivo aumento dei casi di meningite da meningococco “C”, il cui vaccino è risultato essere ben tollerato ed efficace anche in età pediatrica a partire dal 2° mese di vita, con una riduzione dei casi del 92-97% negli adolescenti, del 92% nei bambini e del 91,5% nei lattanti. Lo pneumococco è responsabile soprattutto nei primi 2 anni di vita di malattie gravi come la meningite e la setticemia, ma anche di polmoniti e del 20% di tutte le otiti medie acute nei primi 5 anni di età. L’efficacia del vaccino antipneumococcico è risultata essere del 98% per le patologie più invasive, del 30% circa per la polmonite e del 34% per l’otite pneumococcica. Da quando in Italia è maggiormente diffusa nei neonati la vaccinazione antihaemophilus, si è assistito ad una drastica riduzione dei casi di meningite causata da questo agente.” > PER INFORMAZIONI Pediatria 02 6444.2432 [email protected] Come l’anno scorso il CAV (Centro Anti Veleni) di Niguarda è stato ospitato nella “Casa di Susanna”, lo stand della Regione Lombardia che mette in guardia genitori, nonni e bambini sugli infortuni domestici. Il 15 dicembre in Piazza Duomo Franca Davanzo e la sua équipe del Centro Antiveleni hanno dato informazioni per far fronte al problema degli incidenti in casa propria in un momento d’ascolto e di animazione. Alle mamme si sono dai consigli su come riporre al sicuro le sostanze tossiche, mentre ai bambini su come riconoscere i prodotti pericolosi che si possono trovare negli armadietti di casa. Il Centro Antiveleni (CAV) fornisce consulenza tossicologica specialistica al pubblico e agli operatori sanitari per la diagnosi, la cura e la prevenzione delle intossicazioni acute. È in funzione 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, e dispone di una linea telefonica di emergenza dedicata all’informazione tossicologica: 0266101029. > PAROLE AL VENTO L’Antibiotico Spesso utilizziamo parole di cui non conosciamo realmente origine e significato. Vogliamo fare un po’ di chiarezza su un farmaco che quasi cento anni fa ha radicalmente cambiato l’approccio alla cura e alla medicina. Originariamente si definiva antibiotico una sostanza di ori- TIPI DI ANTIBIOTICI gine naturale prodotta da un microrganismo, capace di ucciderne un altro. Il significato della parola (dal greco) è “contro la vita“. Il termine nell’uso comune attuale indica un farmaco, di origine naturale o di sintesi, in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri. Gli antibiotici si classificano in base al meccanismo d’azione contro l’agente patogeno (attacco alla parete cellulare batterica, alla membrana cellulare…), alla colorazione di Gram (un esame di laboratorio che classifica i batteri a seconda di come trattengono un colorante) e alla struttura chimica. ALCUNI CENNI STORICI All’inizio del XX secolo il medico e chimico tedesco Paul Ehrlich iniziò a sperimentare la possibilità di sintetizzare composti organici in grado di attaccare selettivamente un organismo infettivo, senza danneggiare l’ospite. I suoi esperimenti lo condussero allo sviluppo, nel 1909, del salvarsan, un composto di sintesi che manifestava un’azione selettiva nei confronti dell’agente responsabile della sifilide. Il salvarsan è rimasto l’unico mezzo terapeutico efficace nei confronti della sifilide fino allo sviluppo della penicillina La penicillina è un derivato della muffa Penicillium notatum. Venne scoperta casualmente da Alexander Fleming nel 1928; il batteriologo ne dimostrò poi l’efficacia contro molti batteri patogeni, come quelli che causano la gonorrea e alcune forme di meningite e di setticemia, segnando l’inizio dello sviluppo dei composti antibatterici prodotti dagli organismi viventi. La penicillina venne usata per la prima volta sugli esseri umani nel 1940 dal patologo britannico Howard Walter Florey e il biochimico russo Ernest Boris Chain. Da quando, negli anni Cinquanta, gli antibiotici sono diventati di uso comune, hanno determinato la diminuzione del tasso di mortalità di patologie un tempo a esito letale (tubercolosi, polmonite e setticemia... ).Anche le procedure chirurgiche sono state migliorate enormemente dall’introduzione degli antibiotici, che consentono di eseguire interventi lunghi e complessi senza correre rischi troppo elevati di infezione. Fenomeno della resistenza Gli antibiotici sono farmaci soggetti a prescrizione medica poiché devono essere assunti solo quando necessari, a dosi opportune e a orari stabiliti. L’impiego prolungato di un antibiotico può risultare inefficace a causa del fenomeno della resistenza, ossia della tendenza dei batteri a sviluppare ceppi resistenti all’azione del composto utilizzato. L’uso indiscriminato e inappropriato di antibiotici per il trattamento del raffreddore e di altre comuni infezioni virali, contro cui questi farmaci non hanno alcuna efficacia, rimuove i batteri, sensibili all’antibiotico, eventualmente presenti nel paziente, ma favorisce la proliferazione di ceppi batterici resistenti che possono determinare una ulteriore infezione dell’individuo colpito già dalla forma virale.