CCRR: 6 MESI DI LAVORO Da Partecipa.Rete ai progetti per la città Novembre 2009 – Giugno 2010 A cura di Sara Tescarollo Diario di bordo Introduzione 1.Che cos'è il CCRR 2. Partiamo dai diritti dei ragazzi 3. Progetto Partecipa.Rete. Il contesto e la proposta - 14 Gennaio: Le idee dei consiglieri - 29 Gennaio: Il progetto Partecipa.rete - 8 Febbraio: ‘ Perché partecipiamo? Cosa vorremmo fare?’ - 24 Febbraio: Con chi collaboriamo? 4. Gruppi al lavoro - 5 marzo: gruppo Mobilità, Solidarietà, Comunicazione 5. Partecipa.rete è... - 22 marzo, un pomeriggio di lavoro con gli amministratori - 10 aprile: IO PARTECIPO 6. Riprende il lavoro dei gruppi - 21 aprile: I Gruppi mobilità, ambiente e comunicazione incontrano il COSPE - 28 aprile: Il Gruppo Ambiente incontra l’Assessora all’Ambiente - 10 maggio: I Gruppi Mobilità e Ambiente per il parcheggio della Scuola Galilei - 16 maggio: Il Gruppo Solidarietà partecipa alla marcia per la pace Perugia-Assisi - 19 maggio: Il percorso sull’acqua - 27 maggio: La tappa finale del progetto Partecipa.rete 7. Il nostro Arrivederci - 4 Giugno: Festa! 8. Alcune considerazioni personali 1 Diario di bordo Introduzione Un Consiglio dei Ragazzi appena eletto è sempre una scommessa a cui puntare. Le risorse e le energie che anche quest'anno si sono potute dedicare allo sviluppo e al consolidamento dell'esperienza hanno prodotto molto lavoro e disseminato entusiasmo e nuove prospettive. Tra le risorse a cui l'Ente può attingere, oltre al suo magro capitolo di bilancio dedicato, che resta comunque e nonostante i cataclismi finanziari che incombono, una solida realtà, possiamo comprendere le tirocinanti ( il genere maschile è in netta minoranza) dell'Università di Bologna quando, come nel caso di Sara, si prestano cuore e cervello, ad una impresa progettuale che le mette in grado di sperimentarsi, crescere, maturare, formandosi "sul campo" . Tra le risorse "orientative" che stimolano a nuove riflessioni nel progetto, dobbiamo mettere l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna che ha pensato e proposto l'avvio di un percorso di "facilitazione" alla cittadinanza democratica, il progetto Partecipa.rete, raccolto, promosso e perseguito dalla Provincia di Bologna. Il percorso, appena proposto dallo staff della Presidenza Provinciale, è risultato assolutamente calzante rispetto agli obiettivi che ci eravamo prefissi, proprio in virtù del fatto che il CCRR era composto da molti nuovi eletti e ragionare sulle domande chiave che ci erano state proposte rendeva il progetto regionale assolutamente adeguato per metodi e obiettivi alle esigenze locali. Infatti, per la natura stessa dell'esperienza che si voleva realizzare, le pratiche di lavoro normalmente adottate non potevano sottrarsi alla conoscenza delle Istituzioni e dei concetti di partecipazione, rappresentanza, cittadinanza democratica e attiva. Il lavoro si è svolto quindi mantenendo un nesso concreto tra il progetto Partecipa.rete e le attività dei gruppi sui temi prescelti dai ragazzi, anzi l'uno è stata continuazione dell'altro in modo molto funzionale, anche se non sono mancate le sovrapposizioni e i ritardi comunicativi, soprattutto nel gruppo degli adulti (operatori, insegnanti, genitori) . Si è instaurato un buon clima relazionale e ci sono stati momenti e argomenti trattati con particolare efficacia, non ultimo il fatto che l'Amministrazione Comunale abbia risposto in modo attivo e positivo riconoscendo nel CCRR un'opportunità di ascolto reale e di dialogo con i rappresentanti dei suoi giovani cittadini e che tale convinzione sia divenuta una concreta pratica di lavoro sul tema della mobilità, tanto da portare l'Assessorato ad avviare un percorso di co progettazione. Anche l'esigenza di documentare il percorso era molto sentita, per rendere il progetto, oltre le dichiarazioni pedagogiche e politiche, concreto, fruibile e decodificabile agli adulti che non vi hanno partecipato. Ad esempio agli insegnanti, che faticano sempre a far comprendere ai colleghi come questo progetto sia davvero un'occasione curriculare per insegnare l'educazione alla cittadinanza, ai genitori, ma anche agli stessi Amministratori e a tutti coloro che non vedendo lo svolgersi del lavoro non ne colgono la quotidianità. Ecco allora il significato di questo breve report dell'esperienza. Un "diario di bordo" semplice e puntuale che intende dare, attraverso le parole dei ragazzi e dei facilitatori, il senso del lavoro compiuto in questo anno scolastico. Le attività rispecchiano gli obiettivi dichiarati e pattuiti con i ragazzi a inizio anno, il metodo di lavoro e i volti di chi li ha accompagnati nelle tappe del viaggio, di cui il diario testimonia. Il percorso cronologico si integra con frammenti di testi e resoconti che Sara, "la cronista", riporta in corsivo quando non suoi e arricchisce con immagini e ricordi dei momenti trascorsi insieme ai ragazzi. Anche l'emozione di chi scrive trapela in alcuni racconti e in altri si smorza e diviene descrizione puntuale. Capita, quando si è in formazione. E il CCRR è un progetto che conduce a percorsi di formazione personale, civica e sociale, che richiama a una cultura educativa della coerenza, dell'impegno e del dialogo chiunque lo pratichi seriamente, sia esso adulto o bambino. Dott.ssa Patrizia Guerra 2 Responsabile del progetto Che cos’è il CCRR Per descrivere sinteticamente il CCRR, cioè il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, ci è utile attingere liberamente al testo di Valter Baruzzi e Anna Baldoni, “Imparare la democrazia. I consigli dei ragazzi nella provincia di Bologna e l’esperienza di Casalecchio di Reno.” Carocci, Roma 2008, che, partendo da una analisi delle diverse realtà progettuali del territorio provinciale, descrive in modo più particolareggiato l'esperienza di Casalecchio. Essa infatti, come molte altre esperienze avviate in questi anni "è frutto di una progettualità che vede collaborare fra loro scuola, famiglie, amministrazione comunale e associazioni operanti nel territorio. I promotori principali sono la scuola e l'amministrazione comunale, ciascuna delle quali muove dal proprio specifico istituzionale: la scuola, interpretando pienamente la sua funzione, si apre al territorio, si offre come supporto attivo per la sperimentazione della nozione di cittadinanza e il Comune, accogliendo operativamente i principi della città educativa, si impegna ad agire con coerenza in tal senso. Gli adulti che hanno avviato questo progetto hanno fatto tesoro delle esperienze e delle riflessioni proposte dall'Anacej (Association nazionale des conseilles d'enfants et de jeunes, che associa i Consigli comunali dei ragazzi attivi in Francia dalla fine degli anni Ottanta), da Carlo Pagliarini e dall'Arciragazzi, da Democrazia in erba, dal Centro psicopedagogico per la pace e dall'Associazione Camina." Potremmo aggiungere, per quanto riguarda la nostra realtà locale, che nel 2002 gli stessi adulti, dopo un’ elaborazione durata due anni scolastici hanno dato l’avvio al progetto con l’intento di consegnare ai ragazzi e alla città una “possibilità” educativa, tutta da sperimentare e migliorare, forte delle esperienze pregresse e ricca di spunti formativi. Lo testimonia anche l’acronimo CCRR che contiene, rispetto ad altre realtà nazionali, una R in più, che è quella della differenza di genere e significa “ragazze”, significa cioè "consideriamo anche il valore della differenza di genere e non diamo nulla per scontato ma riflettiamo insieme sui temi importanti” ( da un testo di Giovanni e Davide, consiglieri nel 1995 ) Riscorriamo il libro citato e troviamo le parole Diritti, democrazia, educazione che sono le parole chiave di questa esperienza caratterizzata per: • "l'impegno degli adulti all'ascolto e alla ricerca di forme e modi idonei per rispettare i diritti dell'infanzia, con un impostazione non-riparativa (come quando si interviene per superare disagi o per far fronte a problemi conclamati), ma preventiva, di promozione, cioè di crescita personale, in un clima di benessere e inclusione sociale; • un'intenzione formativa, di educazione alla cittadinanza e alla democrazia; • l'adozione di metodologie partecipative miranti a promuovere clima cooperativo fra i ragazzi e collaborazione fra ragazzi e adulti: ci riferiamo alle metodologie tipiche dell'animazione socioculturale, adottando le quali gli adulti che assumono il compito di coordinare il gruppo dei ragazzi non si presentano come depositari di un sapere già predefinito che vogliono trasmettere, ma come guide in un percorso, durante il quale il gruppo dei partecipanti è invitato a fare esperienze che conducono a scoperte, a incontrare problemi che suscitano dubbi e domande, a costruire risposte; • i temi affrontati: ambiente e città, la vita quotidiana, i luoghi di incontro, le relazione fra giovani e adulti (gli amici, il tempo libero, la famiglia, la scuola, gli altri abitanti, il comune), ma anche le relazioni fra la città in cui vivono e il loro Paese, l'Europa, il Mondo." Gli obiettivi del progetto sono ancora attuali e ci hanno guidato anche in questo anno di lavoro: • incentivare e sostenere i processi di partecipazione attiva alla vita democratica di bambini e ragazzi, attraverso esperienze di coinvolgimento diretto delle istituzioni locali • valorizzare l’impegno dei giovani concretizzando collaborazioni con i diversi assessorati, partendo dai bisogni espressi dai ragazzi, connettendosi ai progetti già attivi dell’amministrazione comunale • sviluppare la collaborazione tra ente locale e istituti comprensivi, coinvolgendo direttamente i docenti nella progettazione e nello svolgimento delle progettualità legate al CCRR e alla promozione della partecipazione attiva 3 • intensificare i rapporti con l’associazionismo e il volontariato del territorio tramite la realizzazione di iniziative che partano dai bisogni di realizzazione dei ragazzi e che intercettino la sensibilità delle associazioni o dei singoli volontari • sensibilizzare alla partecipazione , promuovendo l’esperienza del CCRR come buona prassi civica ed educativa 1. Partiamo dai diritti dei ragazzi MONDO FA RIMA CON NOI Il mondo sta fermo, il cuore si muove È qui il cantastorie con le storie nuove Il sole sta fermo e più non tramonta È qui il cantastorie che adesso racconta Il tempo sta fermo , e tutti i minuti Si sono già messi seduti (Filastrocca del cantastorie, Bruno Tognolini, Rima Rimani) Il volume “Mondo fa rima con noi” è nato con l’intento di far conoscere ai bambini alcuni articoli della convenzione e testimonia, a modo suo, anche la volontà di promuovere una nuova cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Una cultura che affonda nella partecipazione, nell’attenzione e nell’ascolto le proprie radici. Non è un caso che , in un mondo che corre veloce , si sia scelto il libro: la lettura è infatti essa stessa un diritto dei bambini e i libri per ragazzi possono costruire un’importante ‘arma pacifica’ per il dialogo. Gli autori, con questa originale formula, ci aiutano a riflettere sui diritti dell’infanzia , a favorire la conoscenza e il rispetto,e , non da ultimo, a riscoprire il piacere del leggere. (da ‘Mondo fa rima con noi’) A partire dalla pubblicazione del volume, diffuso dalla Regione Emilia Romagna, è stata realizzata dalla associazione nazionale “Camina, città amiche dell’infanzia e dell’adolescenza”, la mostra omonima inaugurata presso lo spazio espositivo La Virgola, per raccontare sinteticamente la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989 attraverso le immagini di venti pannelli arricchiti di indicazioni bibliografiche di letteratura e di spunti narrativi. La mostra è rimasta aperta dal 3 al 22 novembre 2009. Durante questo periodo hanno avuto luogo diversi eventi: 23-27-28 ottobre 2009. Una città amica è una città che legge e racconta. Percorso formativo per bibliotecari, insegnanti ed educatori. Condotto da Valter Baruzzi, Direttore Scientifico di Camina e Lucia Tringali, rappresentante della cooperativa Librotondo. 3 novembre, inaugurazione della mostra 3 - 22 novembre si sono realizzate nell’ambito della mostra visite guidate , laboratori espressivi e letture animate. 19 novembre, presentazione al mondo della scuola e ai cittadini del libro “Mondo fa rima con noi. I diritti dell’infanzia attraverso le parole e le immagini”. Dal verbale di Chiara Campazzi, facilitatrice del CCRR Il 22 Novembre 2009, nell’ambito di tale progetto si è svolto il primo incontro del CCRR, nel contesto della sala espositiva ‘La Virgola’ all’interno della mostra “Mondo fa rima con noi”. Questa scelta è stata fatta per far avvicinare i ragazzi del Consiglio Comunale al tema dei diritti e delle responsabilità. L’incontro è incentrato particolarmente sulla conoscenza reciproca perché i rappresentanti sono appena stati eletti ed è necessario iniziare ad esprimersi a partire dalla propria esperienza personale e a riflettere su cosa significa partecipare a un consiglio cittadino per ragazzi. Per “rompere il ghiaccio”, proponiamo una serie di giochi di presentazione, per divertirci insieme e favorire la nascita del gruppo, indispensabile per lavorare in sinergia negli incontri successivi. Un altro punto molto importante e volutamente sottolineato dai facilitatori è che le attività che si svolgono con il CCRR durante l’arco dell’anno devono venire da una volontà espressa direttamente 4 dai ragazzi sui temi di loro interesse e che ritengono di voler approfondire. Sarà compito dei facilitatori e a scuola delle insegnanti di riferimento, aiutarli nel portare avanti il loro progetto di lavoro organizzando le attività con l’aiuto di esperti, amministratori, volontari ecc. Ci salutiamo alla fine dell’incontro chiedendo le loro impressioni e dandoci appuntamento per il mese successivo. 2. Progetto Partecipa.rete. Il contesto e la proposta 14 Gennaio 2010: le idee dei consiglieri Per fare gruppo tra i ragazzi, considerando che non si ritrovano tutti insieme da novembre, iniziamo l’incontro con alcuni giochi volti a consolidare la loro conoscenza reciproca e ad evidenziare le loro caratteristiche personali. Dopo la merenda, per dare la possibilità a tutti di esprimersi, chiediamo ad ogni consigliere di scrivere su un foglietto una proposta sulla quale vorrebbe lavorare, che durante il prossimo incontro del CCRR, potrà spiegare e motivare al gruppo. Emerge un grande interesse verso le tematiche ambientali con alcune proposte di lavoro molto generiche e altre più specifiche. Le proposte dei ragazzi toccano i seguenti argomenti: elettricità, inquinamento, natura, viabilità (ha raggiunto un buon numero di adesioni l’idea di aumentare il numero di parcheggi di fronte a scuola e ad edifici pubblici). Tra i vari temi è emerso anche quello di interesse verso gli animali e l’idea di organizzare una piccola raccolta fondi per aiutare la popolazione di Haiti. Si può notare la propensione dei ragazzi verso argomenti molto attuali e interessanti che favoriranno ulteriori momenti di dialogo già previsti per approfondire e scandagliare i significati e i bisogni che realmente i ragazzi sentono e che li portano ad esprimersi con valutazioni e proposte. Successivamente, insieme si cercherà di restringere il campo ad alcune proposte operative per costruire una modalità di lavoro concreta e una progettazione del lavoro annuale. 29 Gennaio 2010: Il progetto Partecipa.rete Durante questo incontro, partendo dai temi emersi nell’incontro precedente, si chiede ai ragazzi di ragionare relativamente al chi è o chi sono gli interlocutori a cui rivolgersi per potere concretizzare le proposte emerse. È immediato il collegamento agli organi istituzionali (Sindaco, Giunta, Consiglio) e i ragazzi dimostrano pieno interesse ad un confronto aperto, che calza perfettamente con il progetto Partecipa.rete proposto dalla Provincia di Bologna e dall’Assemblea Legislativa che di seguito descriveremo. Emerge anche il tema del facilitatore il cui compito è quello di aiutare i ragazzi a comprendere e concretizzare il proprio ruolo, a conoscere/riconoscere il ruolo degli adulti e a formulare proposte e riflessioni utili alla città. I facilitatori aiutano anche a mettersi in relazione con nuove realtà come ad esempio a conoscere il mondo dell’associazionismo che può dimostrarsi interessato ad alcune progettualità da realizzare in comune. Queste figure sono garanti della metodologia con la quale si organizzano e realizzano i percorsi e sono intermediari con il mondo della scuola e delle istituzioni. Proprio in virtù di tale ruolo noi facilitatori abbiamo accolto la proposta lanciata dalla Provincia di Bologna perché ci sembrava utile che Partecipa.rete fosse una occasione utile per far ragionare i giovani consiglieri sul tema della partecipazione e per metterli in contatto con gli amministratori, creando momenti di dialogo e di confronto sui temi della partecipazione e della rappresentanza. Ecco una sintesi del documento provinciale che contiene la proposta di lavoro. Il progetto Partecipa.rete nasce dall’esigenza di offrire ai giovani contesti di apprendimento esperienziale in cui possano misurarsi gradualmente con compiti concreti, con vincoli e compatibilità esterne, con impegni assunti nell’ambito di una dimensione comunitaria. Lo scopo è quello di educare i giovani alla partecipazione civile e politica della città e della società in cui vivono, ponendo una particolare attenzione all’educazione alla cittadinanza consapevole. 5 L’idea di fondo dell’intero progetto è quella di sperimentare un viaggio nel territorio per conoscere da vicino le realtà dove i ragazzi sono protagonisti di progetti in condivisione con le istituzioni e favorire il confronto tra i ragazzi e i rappresentanti delle stesse. Una delle coordinate del progetto infatti è quella di riconoscere i ragazzi e le ragazze come soggetti in grado di formulare proposte e intervenire attivamente per realizzarle. Utilizziamo le parole di Valter Baruzzi, tratte dal testo ‘Future città, nuovi cittadini’ per condividere il significato della partecipazione e raccontare il senso che esprime il progetto Partecipa.rete. Consigli dei ragazzi e altre forme di partecipazione – persone in relazione ; l’io e il noi In future città, nuovi cittadini di Valter Baruzzi La partecipazione di bambini e adolescenti – cosi come delineata nella Convenzione Internazionale per i diritti sull’infanzia (1989)- riguarda in specifico la libertà di riunirsi e associarsi ; diritti che vengono commisurati dalla loro capacità di discernimento e non esime gli adulti dalla cura e dalla responsabilità ad esprimersi e di intervenire sulle questioni dei minori. Il riconoscimento del diritto di partecipazione dei bambini e degli adulti si richiama ed è orientato alla promozione dell’individualità, dell’intraprendenza e della capacità decisionale , alla promozione della cittadinanza attiva e dell’esercizio della democrazia. Ma , se intendiamo la prospettiva dei diritti del soggetto orientata a generare il ‘bene comune’ , allora essa ha bisogno di essere coniugata con la prospettiva della formazione alla responsabilità. La partecipazione, non significando solo orientamento a una democrazia formala delegante, deve prevedere capacità di esprimersi e scegliere per sé, ma anche capacità di porsi dal punto di vista dell’altro e della comunità. Nella convenzione le tre P (provision, protection, participation) sono integrate , stimolando così una visione di bambino ‘soggetto competente’ all’interno delle formazioni sociali nelle quali è inserito (famiglia, scuola, comunità…). I diritti di bambini e ragazzi di età minore, sono quindi responsabilità del mondo adulto e non sono leggibili separati dai diritti delle altre persone, dalla prospettiva di promozione e costruzione di una mediazione per il bene comune, nella quale l’ascolto e il dialogo, la costruzione di legami e di fiducia reciproca, giocano un ruolo fondamentale. Iniziamo il lavoro presentando ai ragazzi le tappe del progetto ed evidenziando i tempi e gli aspetti organizzativi: • acquisizione ed elaborazione di una serie di domande alle quali risponderanno individualmente e che potranno essere utilizzate in seguito per intervistare i compagni • realizzazione di un incontro con il sindaco e gli assessori . • la collaborazione con i CCRR di Anzola, Zola Predosa e Calderara per la organizzazione e partecipazione all’incontro con gli amministratori locali. • Incontro finale all’Assemblea Legislativa I ragazzi accolgono più che positivamente la proposta e decidono all’unanimità di partecipare al progetto. Così il loro lavoro prende avvio. Presentiamo ai ragazzi le seguenti domande chiedendo loro di riflettere individualmente e successivamente di confrontarsi in piccoli gruppi. Ecco alcune delle loro risposte. Dal Gruppo 1 Cosa ti spinge a partecipare al CCRR? • Non solo per migliorare Casalecchio ma anche per risolvere i problemi dei ragazzi nella scuola; • Io sono qui per rappresentare i miei compagni perché voglio riuscire a rendermi utile migliorando la città con le mie idee e quelle delle persone che rappresento. Come cerchi di migliorare Casalecchio? • Proponendo nuove proposte e discutendone insieme. Ad esempio, pulire i parchi; • Proponendo idee di miglioramento agli Assessori e al Sindaco; • In alcuni tratti di strada bisognerebbe migliorare i marciapiedi e le aree pedonali. 6 Quali sono le tue proposte in particolare? • Pulire parchi e fiumi; • Migliorare la viabilità comunale (aggiungere autobus nelle linee sovraffollate, aggiungere passaggi pedonali negli incroci pericolosi); • Inquinamento e pulizia. Dal Gruppo 2 Cosa ti spinge a partecipare al CCRR? • Perché sono stata eletta e sono responsabile per i miei compagni che non sono stati eletti; • Per poter aiutare a migliorare la mia città. Come organizzi le attività del CCRR e come costruisci le tue proposte? • Organizziamo le nostre attività come abbiamo fatto oggi (29 gennaio 2010) cioè incontrandoci tutti insieme e discutere: costruiamo le proposte tutti insieme! Quali sono le tue proposte? • Nei parchi, ad esempio, che sono tutti sporchi, potremmo inventarci dei cartelli (che poi faremo attaccare dai tecnici) per invogliare la gente a tenere il parco più pulito e magari fare delle multine (piccole multe) Dal Gruppo 3 Cosa ti spinge a partecipare al CCRR? • Mi spinge a partecipare perché si sta con gli amici e perché è un lavoro serio e molto bello per aiutare i cittadini; • Perché voglio aiutare la mia città. A chi ti rivolgi per realizzare le tue proposte? • Ci rivolgiamo alle persone del comune e ai facilitatori; • Io mi rivolgo alla Giunta Comunale, agli Assessori e al Sindaco; • Io mi rivolgerei ai vecchi consiglieri del CCRR, ai consiglieri del comune, agli Assessori e al Sindaco. Quali sono le tue proposte? • Incontrare le persone più importanti di Casalecchio; • Aiutare Haiti. Pulire i parchi; • Le mie proposte sono di fare delle domande ai consiglieri comunali adulti. Dal Gruppo 4 Cosa ti spinge a partecipare al CCRR? • Mi ha spinto a partecipare al CCRR la possibilità di rappresentare i miei compagni di scuola e portare le loro idee e proposte ed esporle agli altri consiglieri. Un’altra motivazione è la voglia di migliorare alcuni aspetti della nostra città e intervenire con altre proposte favorevoli a noi ragazzi. A chi devi chiedere una mano per migliorare le cose? • Agli altri CCRR della provincia di Bologna, al comune e al Sindaco; • Secondo me bisogna chiedere una mano per realizzare i nostri progetti: al Sindaco, alla giunta comunale ma anche alla provincia. Quali sono le tue proposte? • Tenere pulita la città almeno pulendola tre volte a settimana, continuare con la raccolta differenziata, mettere più piste ciclabili; • Migliorare Casalecchio facendola diventare una città più pulita e meno inquinata nelle strade. 8 Febbraio 2010: ‘ Perché partecipiamo? Cosa vorremmo fare?’ Iniziamo l’incontro partendo dalle risposte dei ragazzi alle domande del progetto Partecipa.rete; cerchiamo di coinvolgerli in un dibattito aperto che permetta ad ognuno di argomentare le risposte date in precedenza e permetta di sviluppare una linea comune sulla base delle loro idee e opinioni. I ragazzi si dimostrano interessati e collaborativi. Coadiuvati dai facilitatori, si accordano su quale sia il senso del CCRR, in quanto consiglio rappresentativo dei ragazzi delle scuole, condividono le 7 motivazioni della partecipazione e si interrogano su quali siano i compiti del gruppo e quelli di ogni consigliere. Dal dibattito emergono i seguenti pareri sui compiti e le competenze ritenute proprie del CCRR: - Ascoltare i cittadini e i compagni per: . affrontare insieme i problemi che ci competono - Aiutare i cittadini a: . esporre le proprie idee . imparare a rispettare l’ambiente . usare meno la macchina - Lavorare insieme ai consigli di scuola e cercare di proporre alle altre scuole le ‘buone iniziative’; - Rappresentare i compagni e le loro idee; - Fare iniziative di solidarietà; - Migliorare insieme Casalecchio, la nostra città. La discussione di gruppo è molto animata. Ogni consigliere vuole partecipare attivamente e i ragazzi si confrontano tra loro dandosi suggerimenti a vicenda, argomentando le loro idee e spiegando ai facilitatori come la pensano. Dopo una breve pausa – merenda, inizia la discussione per decidere su quali proposte vorrebbero lavorare. Per alzata di mano i consiglieri scelgono i seguenti progetti e per ogni progetto si forma un gruppo di lavoro al quale ogni consigliere può aderire liberamente: • Gruppo solidarietà ( raccolta fondi per Haiti) • Gruppo mobilità (piste ciclabili: collegamenti e sensibilizzazione al loro utilizzo) • Gruppo ambiente (percorso sull’acqua e energie rinnovabili - pulizia e manutenzione dei parchi) • Gruppo comunicazione (Partecipa.rete) 24 Febbraio 2010: Con chi collaboriamo? I primi interlocutori disponibili sul territorio sono volontari del centro giovanile Il Blogos che si occupano di redazione e web radio. L’idea di intervistare gli amministratori e di documentare alcune fasi del progetto Partecipa.rete attraverso la realizzazione di un video, ha portato i facilitatori a chiedere l’aiuto di persone competenti e motivate e quindi a rivolgersi all’Istituzione Culturale che gestisce il centro giovanile. La collaborazione con il Blogos nasce dall’esigenza di mostrare ai ragazzi le dinamiche, le modalità di lavoro e le caratteristiche di una video intervista per poi agevolarli quando intervisteranno il Sindaco e gli Assessori. Così Sara, Anna e Laura sono presenti per riprendere con la videocamera la parte introduttiva del nostro incontro e successivamente per lavorare con il gruppo comunicazione. Che cos’è ‘Il blogos’ Blogos è il progetto rivolto ai giovani di Casalecchio delle Culture, Istituzione dei Servizi Culturali del Comune di Casalecchio di Reno, reso possibile grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge Regionale 21/96 “Promozione e Coordinamento delle Politiche Rivolte ai Giovani”. L’obiettivo primario del progetto Blogos è la promozione della creatività giovanile, in ogni sua forma e manifestazione. E’ un progetto di rete che seguendo le tracce della creatività giovanile intende coinvolgere tutte le altre realtà del sistema culturale casalecchiese: Casa della Conoscenza, Teatro Testoni e Il Punto Spazio Espositivo. E guarda oltre il territorio comunale interagendo con altri Centri Giovanili e con altri soggetti, pubblici, associativi, privati, formali e informali. Nel 2008 il centro giovanile Blogos ha dato via a una web radio e una web tv gestite da una redazione composta da giovani volontari che raccontano con servizi radiofonici e con video trasmessi in podcast le varie sfaccettature della vita giovanile (attività culturali, musicali, sportive, di volontariato) del distretto di Casalecchio di Reno. La redazione confeziona inoltre degli “speciali” per eventi particolari che si svolgono in città. Tanti luoghi - reali e virtuali – per meglio venire incontro alla realtà dei giovani di oggi, caratterizzata da un nomadismo che porta i ragazzi a muoversi e spostarsi senza scegliere un luogo predefinito di aggregazione, sia esso sul territorio o on line. 8 Ed è a partire da tutte queste considerazioni che è stato deciso di dare il nome Blogos a questo progetto. Fusione di due parole: Blog, che significa espressione, informazione e condivisione, e Logos, parola viva, ragione, pensiero in movimento. (Dal sito ilblogos.it) Il gruppo comunicazione si divide ulteriormente in due gruppi: una parte dei ragazzi si forma sugli strumenti della web radio e l’altra parte definisce le domande e il modello di intervista da sottoporre ai compagni. Nella seconda parte del nostro pomeriggio i due gruppetti si uniscono e vengono realizzate alcune interviste individuali e un’ intervista di gruppo. Questo lavoro risulta importante per far meglio comprendere ai ragazzi le modalità per la realizzazione di un intervista, come si usa una videocamera e come formulare domande efficaci da ‘vero giornalista’. Gli altri ragazzi continuano a lavorare alle domande di Partecipa.rete; divisi in gruppo “scuole primarie” e gruppo “scuole medie” (per brevità le chiamiamo ancora così) lavorano insieme per rispondere alle due domande: - come cerchi di migliorare Casalecchio? - a chi ti rivolgi per realizzare le tue proposte? Diamo loro un po’ di tempo per lavorare in autonomia e poi ci ritroviamo tutti insieme per costruire una scaletta di quelle che, secondo i ragazzi, sono i miglioramenti da apportare alla nostra città, a Casalecchio. ‘Direi che uno dei problemi di Casalecchio è il traffico!’ suggerisce uno dei nostri consiglieri, seguito a ruota dagli altri che manifestano l’esigenza di poter disporre di un percorso costituito da piste ciclabili sicure, che permetta loro di muoversi in bici. ‘Anche il problema del bullismo è importante!’, sottolinea uno di loro. Un ulteriore disagio avvertito dai ragazzi è quello di una mancata puntualità degli autobus di linea che li conducono a scuola… come risolverlo? I ragazzi dimostrano grande sensibilità per quelle che sono le difficoltà a mantenere gli spazi pubblici puliti, si chiedono come possono, loro, sensibilizzare i cittadini al rispetto per l’ambiente. Inoltre, manifestano grande attenzione al tema dello spreco di acqua e al livello di inquinamento, a parer loro molto elevato: ’Bisognerebbe spegnere la macchina ai semafori!’… nel loro piccolo, hanno già in mente quali possono essere le soluzioni. In seguito ragioniamo insieme su chi può dare loro un aiuto per realizzare tali e così importanti obiettivi. ‘Voi facilitatori ci potete aiutare’ e ‘Come farsi ascoltare da altri?’ Gli adulti spiegano che ci sono cose più semplici ed altre più complesse, che non tutto si potrà raggiungere ma che comunque è importante avere chiaro l'obiettivo e condiviso anche con altri compagni, che il consigliere cerca di approfondire i temi e di avere motivazioni serie e comprensibili, cerca aiuti e sostegni per realizzare le innovazioni, anche se non sempre i grandi sono disposti o possono dare una mano. Ma sicuramente lavorando insieme al sindaco, agli assessori, ai docenti, ai vigili, ai rappresentanti delle associazioni di volontariato, e a tutte le figure che loro stessi hanno individuato come possibili interlocutori potranno nascere nuove soluzioni. 3. Gruppi al lavoro! 5 marzo 2010: GRUPPO MOBILITA’ Mostriamo ai ragazzi la ‘bozza’ di quello che sarà un questionario che con il loro aiuto distribuiremo nelle scuole, uno strumento per far emergere un quadro chiaro di quelle che sono le esigenze e le possibilità di ragazzi e genitori nella mobilità cittadina. Utilizziamo l’incontro per testare il questionario e per approfondire il tema che è complesso. Secondo i ragazzi sarebbe bello, soprattutto durante la stagione primaverile, avere la possibilità di andare a scuola in bici o a piedi ma considerano anche il fatto che alcuni attraversamenti pedonali non sono molto sicuri, che i percorsi da fare non sempre sono agibili e che la pista ciclabile che potrebbero utilizzare è interrotta in un tratto. Il gruppo mobilità si occuperà proprio di questo: cosa possiamo fare insieme per rendere i percorsi casa-scuola sicuri?? Il gruppo viene a conoscenza e apprezza la proposta di Villa Ghigi e dell’Associazione dell’Ordine degli Architetti, che consiste in una serie di biciclettate ludiche sui percorsi di Casalecchio, da 9 realizzare nei mesi di Maggio e Giugno; i ragazzi decidono di farsi promotori presso i compagni, famiglie e scuole per sensibilizzare all’uso della bicicletta. Inoltre raccogliamo le adesioni per la partecipazione del progetto STIA AL SUO POSTO promosso dall’istituto ITIS Beluzzi. I ragazzi saranno impegnati sabato 24 Aprile nella valutazione degli elaborati che le scuole del territorio bolognese partecipanti avranno inviato e a seguire in altri momenti previsti dal progetto.. STIA AL SUO POSTO! Articolo sul giornale locale Casalecchio Notizie Il concorso “Stia al suo posto”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di Bologna, è stato bandito dall’Istituto Belluzzi nell’ambito della settimana UNESCO (Novembre 2009) per l’educazione allo sviluppo sostenibile, dal tema “Città e cittadinanza”. Gli studenti sono stati invitati a ideare una “multa morale”, che esprima in modo simpatico e fantasioso il disappunto per il parcheggiatore selvaggio. Gli elaborati sono stati inviati all’Istituto Belluzzi dove è stata allestita una piccola mostra a seguito della quale una giuria ha votato, per ogni categoria di multa, un elaborato. La giuria era composta dalla Dirigente Scolastica del Belluzzi, dai rappresentanti del Consiglio di Istituto, da un rappresentante del Consiglio dei genitori, da due consiglieri del CCRR di Castel Maggiore, dall’ Assessore alla mobilità Nicola Bersanetti e l’ Assessore alle Politiche Educative Elena Iacucci di Casalecchio di Reno e da 3 dei nostri rappresentanti del CCRR -Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze- Graffi Teresa, Malavasi Andrea e Marzocchi Giacomo. La premiazione degli elaborati ha avuto luogo sabato 8 Maggio presso l’aula Magna dell’Istituto Belluzzi. Erano presenti i rappresentanti delle classi che hanno partecipato accompagnati dalle loro insegnanti e i componenti della giuria, che hanno assegnato i premi ai vincitori. Gli applausi per i vincitori non si sono sprecati e abbiamo concluso la mattinata con la promessa di ritrovarsi tutti insieme durante la “Giornata sul territorio” che si svolgerà nella settimana dal 15 al 22 maggio, durante la quale i ragazzi delle scuole che hanno aderito al concorso , affiancati dalla polizia municipale, multeranno i parcheggiatori selvaggi con le copie degli elaborati vincenti. GRUPPO SOLIDARIETA’ Il gruppo solidarietà nasce soprattutto dall’esigenza dei nostri consiglieri di promuovere una raccolta fondi per Haiti. Anche su questo tema troviamo un riscontro alle loro idee progettuali attraverso la ricchezza del territorio. Infatti ai facilitatori viene proposto di partecipare all’organizzazione di una cena che si svolgerà durante la festa delle Associazioni del Volontariato che ogni anno viene organizzata in collaborazione con la polisportiva G. Masi. 10 Per spiegare ai ragazzi come nasce e si sviluppa questo tipo di iniziativa abbiamo chiamato al nostro incontro il professor Gianni Devani dell’associazione Vittime del Salvemini, Alberto Mazzanti di Casalecchio insieme e il professor Maurizio Sgarzi, membro dell’associazione Percorsi di Pace. I nostri ospiti illustrano ai ragazzi le attività delle associazioni e le progettualità che propongono al territorio di Casalecchio. Devani racconta la storia della casa della solidarietà e si collega alla ormai tradizionale festa dell’associazionismo di fine Maggio chiedendo al CCRR di collaborare all’organizzazione di una cena all’interno della rassegna. Alla cena sono invitati i ragazzi e le ragazze delle scuole, i genitori, i parenti, gli amici.. L’obiettivo è quello di richiamare il maggior numero di persone possibili in modo da raccogliere più fondi possibili. I ragazzi approvano la proposta e condividono con i volontari l’idea di destinare l’incasso alle vittime del terremoto di Haiti. Si occuperà dell’organizzazione il gruppo solidarietà insieme ad alcune associazioni rappresentate da Devani. Sono i consiglieri stessi che propongono di costruire insieme un volantino per sollecitare la partecipazione. Così il gruppo solidarietà si mette subito al lavoro! I ragazzi si ritrovano davanti al PC e decidono insieme la grafica e la struttura del volantino che in seguito distribuiremo nelle scuole. GRUPPO COMUNICAZIONE Cominciamo a lavorare con i ragazzi delle medie alle domande che faremo al Sindaco e agli assessori, nostri ospiti d’eccezione durante il prossimo incontro. Ecco come appare la traccia di lavoro. Le domande sono quelle già ---- dai consiglieri e vengono “adattate” per rivolgerle agli adulti con l’intento di aprire un dialogo. Bella vez come ti strip!!?? - Cosa l’ha spinta a diventare sindaco? - In che modo e insieme a chi pensa di migliorare le cose? - Come ha cercato e cercherà di migliorare Casalecchio? - Come organizza le sue attività comunali e come realizza i suoi progetti? - La sua esperienza è stata positiva? Le stesse domande verranno poste anche all’assessore alla mobilità, all’assessore per l’ambiente e all’assessore per la scuola che riguarderanno gli argomenti di loro competenza. 11 4. Partecipa. rete è... 22 marzo 2010: Un pomeriggio di lavoro con gli Amministratori Il CCRR e la redazione Blogos TV intervistano Sindaco e Assessori sui temi che hanno sostanziato il loro lavoro in questi mesi L’incontro si svolge in modalità intervista presso la Sala Foschi della Casa della Solidarietà. I ragazzi sono disposti a semicerchio e all’interno si trovano il sindaco e gli assessori. Quattro ragazzi si occupano, a turno, di fare le domande mentre le ragazze di Blogos riprendono l’incontro. “Sindaco, una domanda: Cosa l’ha spinta a diventare Sindaco?” “E ancora: “In che modo e assieme a chi, pensa di migliorare Casalecchio?” “Assessore, mi scusi: Come organizza le attività comunali del suo assessorato e come pensa di realizzare i suoi progetti?” Ecco un breve resoconto di Nicolò, uno dei facilitatori, che inizia citando la presentazione di Giacomo Tritto, il consigliere incaricato di svolgere le interviste. “Noi giovani del CCRR abbiamo chiesto un incontro al Sindaco, Simone, e agli Assessori con delega attinente ai progetti che stiamo sviluppando, quindi Ambiente, Urbanistica e Scuola, per poterci confrontare e trovare il modo collaborare”. La curiosità e l’attenzione dei bambini e dei ragazzi è sicuramente stato l’elemento più sorprendente, ma anche il contenuto delle domande è stato di tutto rispetto. Si è parlato del “Perché” è importante Partecipare e gli amministratori hanno spiegato perché tengono così tanto al punto di vista dei giovani e dei ragazzi; abbiamo discusso di alcuni aspetti critici della Riforma della Scuola, con domande anche “piccanti” e una buona convergenza di vedute, anche con l’Assessore alle Politiche Educative, Elena, che si è complimentata per la pertinenza delle domande; abbiamo approfondito con l’Assessore all’Urbanistica e alla Mobilità, Nicola, il grande tema del traffico e del come, insieme, possiamo ridurlo, coinvolgendo i nostri genitori, gli insegnanti e tutti i cittadini. Questo tema ha chiamato in causa il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente, Beatrice, sul tema delle piste ciclabili: cioè: “come e in che modo possiamo invogliare la gente a usare meno la macchina e di più la bici?” e poi, Assessore Nicola: ”Come fare per facilitare nuovi stili di vita?Mettiamo più rastrelliere per le biciclette davanti alle scuole?”.Gli argomenti sono stati concreti e di alto profilo, ma soprattutto è stato bello e ricco il modo con cui siamo stati insieme. Un intero pomeriggio passato a confrontarci e a interrogarci sui temi di interesse comune, a 12 scoprire i propri punti di vista, constatando come ognuno possa nel suo piccolo e per il ruolo che ricopre, cambiare in meglio il proprio paese. Un’esperienza, quella di lunedì 22 Marzo, sicuramente da ripetersi, a detta di tutti, grandi e piccoli. Un pomeriggio che ha offerto ai presenti momenti emozionanti e spunti di lavoro da proseguire in futuro, che ha riconosciuto, con un piccolo gesto, un diritto fondamentale dei giovani: il pieno diritto di essere cittadino e la loro competenza ad esprimersi sui temi che li coinvolgono. 10 aprile 2010: IO PARTECIPO Da un articolo di Giacomo Tritto, consigliere referente gruppo comunicazione ll giorno 10 aprile, presso il Comune di Casalecchio di Reno, ci siamo incontrati con i Consigli Comunali dei Ragazzi e delle Ragazze (C.C.R.R.) di Zola Predosa, Calderara di Reno e Anzola dell’Emilia. Erano presenti anche i Sindaci, gli Assessori, i Consiglieri e i Facilitatori dei relativi comuni. Inoltre abbiamo apprezzato la presenza della Presidente della Provincia, Beatrice Draghetti e del Presidente del Consiglio Provinciale Virginio Merola. Dopo un breve saluto del Sindaco di Casalecchio di Reno ci siamo divisi in quattro gruppi di lavoro, dove ci siamo confrontati sulle iniziative e i progetti portati avanti dai diversi C.C.R.R. Dai gruppi sono emersi diversi temi come: • L’importanza di partecipare quindi di “Essere e Fare Comunità”. • Migliorare la nostra città Pensando e Sviluppando le nostre idee partendo da un desiderio collettivo o personale tenendo sempre in considerazione il Budget! Abbiamo bisogno di essere ascoltati perché non sempre il ragazzo è considerato un cittadino. E di conseguenza abbiamo riscontrato che non sempre gli adulti credono in noi e nel CCRR (!). Inoltre abbiamo parlato dell’Ambiente, dell’Urbanistica e della Viabilità, e della Solidarietà. E dopo una pausa in cui abbiamo intervistato politici come i sindaci di Anzola dell’Emilia e Zola Predosa, e i vari assessori presenti, abbiamo finito la giornata con la parola del Presidente della Provincia e dei Sindaci dei Comuni partecipanti all’iniziativa. Hanno tutti valorizzato l’utilità della giornata e l’importanza del dare ascolto e credito a noi ragazzi, e noi ci contiamo!!! ;-) Una giornata particolare Da un articolo di Nicolò Melotti, facilitatore La giornata di lavoro nasce con l’intento di favorire l’incontro tra Giovani Consiglieri e Amministratori locali e Provinciali facendoli “lavorare” insieme, grandi e piccoli sui temi che riguardano il loro ruolo, il concetto di rappresentanza, le idee su come migliorare la città, i progetti sui quali è necessario trovare sinergia e sostegno, gli interlocutori possibili. Una mattinata di lavoro, insomma, utile al confronto delle diverse storie e attività e all’approfondimento delle rispettive logiche di intervento e di lavoro. I lavori vengono aperti dal Sindaco di Casalecchio e i gruppi sono composti da Amministratori Locali e Giovani rappresentanti dei quattro Consigli dei Ragazzi, delegati dal loro gruppo di appartenenza per essere portatori delle riflessioni e delle proposte condivise in questi mesi di lavoro. Il percorso aderisce al progetto Partecipa Rete, promosso dalla Provincia di Bologna e accolto volentieri dalle quattro Amministrazioni locali che hanno ritenuto importante cogliere l’occasione e costruire un reale momento di partecipazione. L’obiettivo è molto chiaro, confrontarsi faccia a faccia, sul tema della Partecipazione Attiva dei bambini e dei ragazzi alla vita democratica della città. “Io partecipo Perché…” “Che Progetti! ...cosa faccio per Migliorare la mia Città….” “ Come mi organizzo per…” “Chi coinvolgo per… A chi mi rivolgo per realizzare…” sono gli spunti che stimolano il dialogo e che conducono i protagonisti di questa giornata, alla definizione dei contenuti di un documento, comune ad adulti e ragazzi, che vuole definire, anche per le sue modalità di realizzazione, buone e concrete pratiche di democrazia, riconoscendo pienamente il diritto di cittadinanza ai giovani. 13 Il lavoro dei gruppi Sintesi presentata in assemblea plenaria dopo l’elaborazione nei gruppi di lavoro. Da notare la continuità dei temi trattati nei CCRR dei diversi territori. Io Partecipo perché….(Gruppo ROSSO) Partecipiamo per migliorare, cambiare rappresentare, interessarci, capire, essere e fare comunità, metterci in gioco, sentirci parte di un progetto collettivo. Che progetti! Cosa faccio per migliorare la mia città (Gruppo BLU) Per migliorare la nostra città siamo abituati a pensare, proporre, sviluppare e confrontarsi. I temi su cui vogliamo lavorare sono: la tutela dell’ambiente Pulizia degli spazi pubblici, delle scuole, dei parchi; aumentare la raccolta differenziata, ridurre i rifiuti riutilizzandone di più, risparmio energetico; rispettare la biodiversità. La progettazione urbana, perchè la città possa essere vissuta da tutti. La viabilità sicura per pedoni e ciclisti per ridurre l’inquinamento e fare movimento, per farci andare a scuola a piedi insieme agli amici, mobilità sostenibile (giornata senz’auto) La solidarietà, per aiutare chi è più in difficoltà di noi Le attività per i ragazzi: proiezione di film per ragazzi, feste e altro. Vogliamo tenere viva la memoria e la storia dei nostri comuni Come mi organizzo per… (Gruppo GIALLO) Per farlo ci organizziamo in questo modo: si parte da un’idea o un bisogno collettivo o personale di cui discutiamo insieme in consiglio. Attenzione al budget però! Proviamo a portare le istanze al Sindaco, ai consiglieri comunali, tramite i facilitatori o gli insenganti per poter utilizzare le risorse che sono già nel bilancio...ma anche salvaguardando le nostre idee! Chi coinvolgo per… A chi mi rivolgo per realizzare… (Gruppo VERDE) Per realizzare i progetti ci rivolgiamo: ad Assessori e Sindaco, ai facilitatori, alle associazioni di volontariato, ai centri giovanili (esempio Blogos) ci confrontiamo con i compagni, ci rivolgiamo agli uffici comunali, alla biblioteca, alle insegnanti e ai genitori. Per farlo abbiamo bisogno di essere ascoltati: come fare? Mezzi di comunicazione, tipo giornali comunali, sito web, web radio, tv, youtube, social network, presentazioni in power point. Ma ricordiamo tutti! Ogni idea ha i suoi tempi di realizzazione che dipendono dal progetto ed è necessario conoscere norme ed organizzazione. CRITICITA’? NON SEMPRE GLI ADULTI CREDONO IN NOI E NEL CCRR! 14 15 Il 10 Aprile sono stati nostri ospiti gli Amministratori: Regione Emilia Romagna : Paola Manari (consigliere regionale) Provincia di Bologna: Beatrice Draghetti (Presidente della Provincia ), Marilena Fabbri (Consigliera), Virginio Merola (Presidente del consiglio provinciale) Comune di Casalecchio di Reno: Simone Gamberini (Sindaco), Antonella Micele (Presidente del Consiglio), Elena Iacucci (Assessore), Beatrice Grasselli (Assessore), Nicola Bersanetti (Assessore) Comune di Calderara: Irene Priolo (Sindaco), Stefania Costa (Assessore), Maria Linda Caffarri (Consigliere con delega alle pari opportunità) Comune di Anzola dell’Emilia: Loris Ropa (Sindaco), Silvia Manfredini (Assessore) Comune di Zola Predosa: Mauro Carboni (Assessore scuola) Erano presenti i facilitatori: Casalecchio di Reno: Patrizia Guerra, Nicolò Melotti, Sara Tescarollo, Laura Cortellucci e gli insegnanti : Carla Schiavazzi, Teodora Malaspina (Scuola Marconi), Maurizio Sgarzi e Paola Masini (Scuola G.Galilei), Manuela Lavelli e Mariarosa Soffritti (Scuola B. Ciari). Calderara: Chiara Mezzetti Anzola dell'Emilia: Annamaria Cavari, Eleonora Lambertini Zola Predosa: Giorgia Simoni, Annalisa De Pasquale 5. Riprende il lavoro dei gruppi 21 aprile 2010: I Gruppi mobilità, ambiente e comunicazione incontrano il COSPE La concretezza con la quale sono proceduti i lavori di partecipa.rete ci porta naturalmente a proseguire il lavori nei gruppi mobilità, ambiente e comunicazione che oggi incontrano Samanta del COSPE con la quale alcuni dei nostri consiglieri attuali avevano collaborato l’anno scorso 16 partecipando all’iniziativa MI ILLUMINO D’ACQUA. Dall’esperienza era nato un opuscolo illustrativo del percorso che aveva portato il 22 Marzo 2009 in occasione della ‘Giornata mondiale dell’acqua’ , ad organizzare un evento cittadino che ha avuto un grosso riscontro da parte delle scuole, dell’amministrazione comunale e dei cittadini. Lo raccontiamo brevemente al gruppo di lavoro di quest’anno. Subito dopo Samanta prospetta ai ragazzi un nuovo percorso che li porterà a partecipare alla creazione di un videogame sul tema dell’acqua. Viene illustrata la struttura del videogame e i ragazzi si dimostrano interessati e collaborativi, fanno proposte a livello tecnico e domande specifiche. Samanta raccoglie le loro idee in modo da riportarle al tecnico che si occuperà della realizzazione finale ma suggerisce ai ragazzi che il compito su cui potranno maggiormente contribuire è a livello grafico. I ragazzi propongono inoltre di inserire l’audio nel videogioco e questa idea piace molto a Samanta. Decidiamo insieme di creare due gruppi: il gruppo suoni e il gruppo grafica. Il primo ricercherà le musiche e il secondo realizzerà i disegni degli oggetti e dei paesaggi che accompagneranno il protagonista del videogioco in giro per il mondo. Tutti insieme il 19 Maggio inizieremo a disegnare e ricercare musiche! Cospe significa Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti COSPE è un’associazione privata, laica e senza scopo di lucro. Fin dalla sua nascita nel 1983, opera nel sud del mondo, in Italia e in Europa per il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli. Cospe è oggi impegnato nella realizzazione di oltre 100 progetti in circa 30 paesi nel mondo. Nel proprio operato COSPE ripone inoltre l’attenzione sugli aspetti ambientali quali la gestione delle risorse naturali, la tutela del patrimonio forestale e il raggiungimento della sicurezza alimentare delle popolazioni più svantaggiate. Con il termine ‘educazione allo sviluppo’ si intende quel lavoro di collegamento, trasferimento di informazioni e competenze, sensibilizzazione sul tema dei rapporti Nord-Sud del mondo, rivolto all’opinione pubblica italiana ed europea , alle scuole, ai mass-media e alle istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti e delle normative teso a modificare gli elementi di squilibro tra Nord e Sud. Le modalità di intervento sono quelle di laboratori nelle scuole, della produzione di materiali informativi multimediali, dell’organizzazione di seminari divulgativi e promozione o adesione a campagne di sensibilizzazione nazionali e internazionali su tematiche specifiche, come ad esempio l’acqua. (da www.cospe.org) 28 aprile 2010: Il Gruppo Ambiente incontra l’Assessora all’Ambiente Gli ospiti di oggi sono l’Assessora all’ambiente Beatrice Grasselli e il Responsabile dell’ufficio ambiente Andrea Passerini. Abbiamo deciso di organizzare questo incontro considerando le curiosità e i dubbi che i ragazzi avevano espresso durante i primi incontri del CCRR; le domande che avevano posto richiedevano una conoscenza specifica e loro stessi avevano dichiarato che sarebbe stato interessante avere un confronto con chi di ambiente e problematiche correlate, si occupa tutti i giorni. Andrea Passerini ci illustra le attività dell’assessorato ambiente e racconta il lavoro di coordinamento dei giardinieri per la manutenzione del verde del territorio di Casalecchio. I ragazzi ascoltano attenti e pongono domande specifiche al nostro ospite che risponde in maniera chiara e approfondita. Quando arriva Beatrice cominciamo a parlare di biodiversità , l’assessora ne riporta una chiara definizione e specifica quanto sia importante per la nostra vita dichiarando anche la volontà di 17 ridurre il taglio dell’erba nelle aree verdi in modo da favorire la naturale crescita delle piante e dei fiori. In seguito parliamo con i ragazzi delle specie animali e alcuni di loro sottolineano quanto siano indispensabili le api per il nostro ecosistema e quanto vadano salvaguardate. Non è la prima volta che i consiglieri si dimostrano competenti quanto gli adulti in argomenti specifici. Beatrice si complimenta con questi giovani cittadini decisamente esperti circa le tematiche che risultano essere di loro interesse. In seguito gli studenti delle Viganò raccontano della biscia d’acqua dolce che hanno visto aggirarsi per il loro giardino scolastico chiedendo chiarimenti su come viva questo particolare rettile e chiedendo se il giardino possa essere un ‘habitat’ adatto. L’assessora risponde spiegando loro che la biscia d’acqua è innocua e che è normale trovarla nei pressi di piccoli stagni o in presenza di terreno umido. I ragazzi espongono le loro considerazioni circa il problema della pulizia dei parchi, lamentandosi perché spesso trovano le panchine scarabocchiate e i rifiuti in terra e esprimono il loro disappunto circa il comportamento di chi non si preoccupa della pulizia dopo aver portato fuori il cagnolino. Beatrice e Andrea esprimono la loro approvazione circa le lamentele dei ragazzi e sottolineano come non ci sia bisogno di chiedere quali siano le regole da rispettare al parco; le loro segnalazioni fanno capire chiaramente come abbiano ben chiare quali siano le ‘buone prassi’ . I ragazzi sono a conoscenza del fatto che davanti all’entrata di ogni parco pubblico vi sia un cartellone con le regole da rispettare, come sono a conoscenza del fatto che molta gente non le rispetta. E li vediamo abbastanza arrabbiati circa questo punto: considerando che il parco durante la bella stagione è il luogo dove possono ritrovarsi e giocare , hanno ragione a lamentarsi che non sia come dovrebbe! Beatrice chiede ad ognuno di loro qual è il parco in cui preferiscono andare e perché e Andrea mette a loro disposizione il numero dell’ufficio ambiente per eventuali segnalazioni. Ci salutiamo facendo insieme una piccola merenda. Beatrice e Andrea esprimono la loro approvazione per il comportamento dei ragazzi e per la loro partecipazione attenta. 10 maggio 2010: Il Gruppo Mobilità e Ambiente per il parcheggio della Scuola Galilei Incontro con la commissione traffico del consiglio delle Scuola (dal verbale di Silvia Fortuzzi, tirocinante Unibo) La convocazione è rivolta al gruppo Mobilità, Ambiente e ai rappresentanti delle scuole Galilei congiuntamente alla commissione traffico del consiglio di scuola delle scuole Galilei. L’incontro si apre all’interno dell’istituto Galilei, nel quale il presidente della commissione traffico del consiglio di scuola illustra il lavoro svolto nel corso dell’anno sul tema traffico, relaziona al CCRR degli incontri avvenuti in presenza dell’assessore Bersanetti e delle richieste che hanno espresso all’Amministrazione, relativamente alla sistemazione dell’area di parcheggio e dell’area verde del plesso. I ragazzi del CCRR spiegano quello che vorrebbe essere il progetto di miglioramento della viabilità pedonale e ciclabile partendo dalla mappatura dell’esistente e chiedono collaborazione alla commissione traffico delle Galilei, al fine di valorizzare il loro lavoro. Usciamo poi nel parcheggio e attrezzati di GPS e macchina fotografica rileviamo, annotando e fotografando, le problematiche strutturali o manutentive presenti lungo il percorso che collega il plesso Galilei alla scuola elementare XXV Aprile e alla scuola superiore Belluzzi. I ragazzi si dimostrano collaborativi, attenti e partecipativi, la collaborazione con il consiglio di scuola delle Galilei risulta molto produttiva e i ragazzi stessi ne sottolineano il gradimento. L’assessore Bersanetti e il Prof. Sgarzi illustrano durante il percorso tutta una serie di curiosità relative al territorio di Casalecchio e rispondono ai dubbi e alle domande dei ragazzi in maniera coinvolgente e appassionante. Durante l’incontro l’assessore Bersanetti si prende l’impegno di coinvolgere l’ufficio traffico del Comune mettendolo a disposizione del CCRR e della commissione traffico del collegio dei ragazzi delle scuole Galilei, per co-progettare la ristrutturazione del parcheggio della scuola. 18 L’assessore Bersanetti manterrà l’impegno e raccontiamo l'esito dell'incontro facendo un piccolo inciso cronologico, una digressione temporale che ci perdonerete, data l'importanza dell'argomento e che sintetizziamo attraverso lo stralcio del verbale di Nicolò Melotti, facilitatore del CCRR Il 18 Giugno il CCRR e il Consiglio di scuola delle Galilei progettano insieme all’Amministrazione Comunale. Alle ore 14.30 di un caldo venerdì, alcuni rappresentanti del CCRR e della commissione traffico delle Galilei si riuniscono con l'assessore insieme al Dirigente del Comune arch. Bianchi e all’architetto Bassi, attrezzati di strumentazione tecnica e cartografica, per progettare insieme il nuovo parcheggio. Il lavoro è stimolante e proficuo, i ragazzi propongono le loro idee e l’ufficio tecnico risponde spiegando quanto si può fare e quanto no sia rispetto ai limiti normativi che economici. Il risultato sono “due ore di confronto aperto senza preconcetti”, così si esprimono l’assessore e il responsabile dell’ufficio tecnico con grande apprezzamento rispetto al lavoro dei ragazzi. Ci lasciamo con l’impegno di far partire l’iter tecnico - amministrativo, che l’architetto spiega nel dettaglio ai ragazzi, sviluppandolo sui contenuti e gli spunti definiti in questo pomeriggio. L’amministrazione si prende anche l’impegno di aggiornare puntualmente il CCRR rispetto all’avanzamento del progetto e rispetto agli sviluppi futuri. Il CCRR , il collegio dei ragazzi delle Galilei e l’amministrazione comunale nella sua parte politica e tecnica, hanno potuto constatare e riconoscere in questa modalità di lavoro un ottimo strumento per migliorare il territorio in maniera realmente partecipata. 16 maggio 2010: Il Gruppo Solidarietà partecipa alla marcia per la pace Perugia-Assisi L’associazione Percorsi di pace invita il CCRR alla marcia per la pace Perugia - Assisi. Il 16 maggio la delegazione femminile composta da Valentina e Danielle partecipa alla marcia per la pace. Camminiamo insieme per 20km, nel tratto che separa le due città, insieme a genitori, nonni, insegnanti, operatori, alunni delle scuole elementari, medie e superiori, volontari delle associazioni. 15 km per arrivare alla Rocca, dove come ogni anno, si svolge un piccolo concerto e dove i rappresentanti delle delegazioni straniere, portatori di pace in tutto il mondo, si presentano e espongono il loro punto di vista sul senso di quello che significa essere portatori di pace. Quest’anno non c’è il sole ad accompagnarci ma un cielo nuvolo e scuro, piove un po’ ma questo non impedisce alle centinaia e centinaia di persone che hanno partecipato di ascoltare attente gli ospiti che raccontano e si raccontano. Abbiamo tutti l’ombrello aperto, il cappuccio in testa, i visi assonnati ma sorridiamo e applaudiamo. In serata i pullman ci aspettano e dobbiamo tornare verso Assisi… Danielle e Valentina sventolano allegre le bandierine del CCRR , facciamo qualche foto ricordo e siamo pronti per tornare a casa. Danielle e Valentina mi confidano quanto sia stato faticosa per loro questa marcia, e io non posso fare altro che complimentarmi con loro per non essersi mai lamentate e per essere state vere potatrici di pace perché: Non basta parlare di pace Uno ci deve credere E non basta crederci Uno ci deve lavorare (Eleanor Roosevelt) 19 19 maggio 2010: Il percorso sul tema Acqua Con il gruppo mobilità, ambiente e comunicazione continuiamo il percorso sull’acqua insieme a Samanta del COSPE che racconta ai ragazzi il percorso geografico che il protagonista del videogioco compirà per raggiungere la meta finale. Dopo l’incontro in plenaria per introdurre il tema, ci dividiamo nei due gruppi e con il gruppo grafica lavoriamo sui disegni , con il gruppo suoni invece, cerchiamo delle musiche che possano essere adatte per l’inizio del videogioco, il percorso del protagonista e selezioniamo due diverse suonerie per la risposta giusta e la risposta sbagliata. Alla fine delle due ore passate insieme Samanta ha il materiale da portare al tecnico che lo inserirà nel videogioco. Ci ritroveremo con lei e con il tecnico a settembre per visionare insieme il tutto. 27 maggio 2010: La tappa finale del progetto Partecipa.rete Giovedi 27 si svolge l’incontro tra membri del CCRR e Consiglieri dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Dopo un piccolo buffet di benvenuto Rosi Manari, Ufficio Relazioni esterne Assemblea Legislativa, presenta i Consiglieri Regionali illustrando il ruolo di ciascuno all’interno del Consiglio e sottolineando la loro disponibilità a rispondere alle domande dei ragazzi. Maurizio Cevenini, del Partito Democratico, sottolinea l’importanza di questo incontro evidenziando il valore del confronto tra generazioni nell’esperienza di cittadinanza attiva. In seguito Loredana Pezzuto, dell’Unità speciale del Gabinetto di Presidenza (Provincia di Bologna), illustra tramite la proiezione di alcune slide, il progetto Partecipa.rete, raccontando com’è nata l’idea, come si è concretizzata, chi ha partecipato, gli obiettivi ed evidenziando il tema conduttore del progetto: la risposta dei ragazzi alla domanda ‘Perché partecipare?’. Loredana sottolinea la novità di quest’anno circa il progetto regionale, vale a dire il coinvolgimento degli studenti universitari, rappresentati dai membri dell’associazione ‘L’Altra Babele’, realizzatori del video finale sull’esperienza. 20 Procediamo con la visione del filmato, una raccolta di interviste agli studenti universitari ai quali viene chiesto di rispondere a domande sulla politica. Lo scopo è sottolineare come ad oggi i giovani non siano a conoscenza delle istituzioni e dei nomi, del ruolo, dei politici che li rappresentano. Il video raccoglie inoltre l’esperienza dei Consigli Comunali che hanno partecipato alla giornata del 10 Aprile mostrando anche le immagini dei ragazzi dei CCRR di Casalecchio che intervistano gli amministratori. E' interessante l’intervento di Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna, durante l’incontro tra CCRR di Casalecchio, Anzola dell’Emilia, Calderara e Zola Predosa, che incoraggia ed esorta i ragazzi a informarsi, a leggere, a chiedere, per comprendere che... ‘il mondo è molto più grande’. Nella discussione che segue il video, è palpabile l’esigenza di un maggiore coinvolgimento dei giovani circa argomenti di interesse politico e ci si interroga sul perché da parte dei ragazzi più grandi ci sia tanta indifferenza, anche considerando che i consiglieri delle scuole elementari e scuole medie sono molto più consapevoli della realtà politica che li circonda. In relazione a questo, uno dei membri della Consulta Provinciale degli studenti di Bologna, (Liceo Minghetti) fa una precisazione ribaltando la domanda e quindi chiedendo che cosa fanno i politici per partecipare alla vita dei cittadini, “dove spariscono” dopo la campagna elettorale. Risponde Franco Grillini (Italia dei valori – Lista Di Pietro) illustrando la sua modalità di lavoro consistente in un diretto contatto con i cittadini tramite un banchetto in centro ogni sabato e la possibilità di contattarlo telefonicamente e su internet dove ha creato un account per i cittadini. E con la promessa di impegnarsi a costruire qualcosa di concreto per le nuove generazioni, conclude il suo intervento. Poi tocca a noi. I consiglieri del CCRR di Casalecchio di Reno e Zola Predosa si raccontano leggendo il documento ufficiale elaborato dopo la giornata del 10 Aprile ’Chi siamo? Cosa facciamo? E adesso..andiamo!!’. In seguito Giacomo Tritto, in questo caso portavoce insieme a Benedetta Coviello del CCRR di Casalecchio di Reno, pone ai consiglieri una domanda : ‘ Credete nei nostri progetti? Come pensate di sensibilizzare i vostri colleghi a riguardo?’ Il Capo gruppo del PD, Marco Monari, risponde affermativamente prendendo come esempio il progetto Partecipa.rete , sottolineando l’importanza del rapporto umano in politica e consigliando altri incontri di confronto. Dopo altre domande ed altre riflessioni ci salutiamo con un applauso. Giacomo e Benedetta, soddisfatti dell’incontro, si impegnano a raccontarlo ai loro compagni. Domani a scuola e nei prossimi incontri potranno avere la parola e raccontare fatti ed impressioni. Assemblea legislativa Con l’approvazione del nuovo Statuto regionale, il Consiglio assume la nuova denominazione di Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna; è un organo assembleare composto da cinquanta Consiglieri eletti dai cittadini. Esercita la potestà legislativa attribuita dalla Costituzione alla Regione, e svolge il controllo sull’attività amministrativa della Giunta. Il Presidente è oratore ufficiale dell’Assemblea legislativa e ne dirige i lavori secondo il Regolamento. Tutela le prerogative dei Consiglieri e garantisce l’esercizio effettivo delle loro funzioni. Convoca e presiede la Conferenza dei Presidenti di Gruppo. L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna conta 50 Consiglieri eletti dai cittadini per un mandato di 5 anni. Ogni Consigliere ha diritto di esercitare, secondo le procedure stabilite dal Regolamento, l’iniziativa delle leggi e d’ogni atto di competenza dell’Assemblea; di formulare interrogazioni, interpellanze e mozioni. www.assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it 21 6. Il nostro Arrivederci 4 Giugno : Festa! Concludiamo il nostro anno di lavoro insieme ai ragazzi del CCRR organizzando una festa al CDP- centro documentazione pedagogico. Dalle ore 17 il nostro giardinetto si riempie di voci e risate. Abbiamo organizzato una merenda, generosamente offerta da ‘MelaMangio’, la società che fornisce il pasto e le derrate alimentari e dopo aver lasciato ai ragazzi il tempo di salutarsi e chiacchierare, mostriamo loro il video che la redazione web del ‘Centro Giovanile il Blogos’ ci ha preparato. Il video, della durata di 20 minuti, è una raccolta degli incontri svolti durante l’anno, dall’intervista al Sindaco e agli Assessori alla giornata conclusiva del progetto ‘Partecipa.rete’ del 10 Aprile. Dopo il loro applauso alla fine della visione del video, chiediamo ai ragazzi le loro considerazioni: il video è piaciuto molto anche se non mancano i piccoli suggerimenti: alcuni ragazzi sottolineano come il pezzo iniziale avrebbe potuto essere un po’ più breve, senza per questo intaccarne la chiarezza, un altro dice che i titoli di coda scorrono troppo velocemente e così si formano i consigli. Con noi è presente Laura, tirocinante Unibo presso il Blogos la quale spiega ai ragazzi le modalità di preparazione e montaggio del filmato specificando la difficoltà nata nel selezionare accuratamente i pezzi più importanti . I ragazzi comunque sono soddisfatti del lavoro, i dettagli tecnici li lasciamo ai professionisti! Fuori c’è il sole così decidiamo di tornare in giardino, rimediamo un pallone e i ragazzi formano velocemente due squadre e si divertono ‘a suon di gol’ a far arrivare le sette ora in cui ci prepariamo per ad andare al parco Rodari dove nei capannoni allestiti dalle Associazioni del Volontariato si svolgerà le cena 22 di solidarietà per Haiti, tanto voluta e tanto pubblicizzata dai nostri consiglieri. Alcune considerazioni personali Non avevo idea di che cosa fosse il CCRR fino a quando non ho iniziato il tirocinio presso il CDP. Le colleghe mi spiegarono in che cosa consisteva, a chi era rivolto, quali erano gli obiettivi e le metodologie di lavoro e in un attimo l’idea di partecipare al progetto aveva già stimolato il mio interesse. Molto presto mi sarei ritrovata a pensare: “Magari ci fosse stato il CCRR quando andavo a scuola io!” . Durante la mia esperienza mi sono ritrovata educatrice in una situazione stimolante e di crescita. Partecipavo alla progettazione e alla scelta della modalità di lavoro degli incontri durante i quali coglievo sempre di più il reale interesse dei ragazzi per le tematiche scelte, la voglia di mettersi in gioco, di esporre le loro idee e la volontà di portare avanti i progetti nati dalle loro proposte. Dal punto di vista educativo vorrei sottolineare la differenza riscontrata confrontando la generazione alla quale appartengo con quella dei ragazzi con i quali abbiamo lavorato quest’anno. Il salto evolutivo è evidente in quanto nel primo caso i bambini e gli adolescenti mostravano scarso interesse per gli argomenti sociali, per i problemi ambientali, per quelle che possiamo definire “tematiche da adulti” e soprattutto, occorre sottolineare quanta scarsa attenzione era data ai temi della democrazia, della partecipazione e della cittadinanza che oggi rappresentano le peculiarità del progetto. Nel corso di quest’anno scolastico il metodo del percorso formativo ha offerto ai nostri ragazzi momenti di condivisione e dialogo, di partecipazione e confronto. I consiglieri si sono resi portavoce dei compagni di scuola, con i quali hanno tenuto un costante collegamento circa l’andamento dei lavori. Hanno dovuto fare i conti con i loro impegni extrascolastici, a volte in competizione con il tempo da dedicare agli incontri del CCRR. Coadiuvati dai facilitatori, hanno espresso le loro idee e opinioni, hanno fatto proposte e si sono misurati con compiti concreti ma anche difficoltà nell’attuare i progetti. Hanno accettato le critiche, esposto le loro idee con la maturità e l’intelligenza per capire perché non tutte sono state realizzate: questi ragazzi hanno dimostrato di avere voglia di capire, di sapere, di conoscere, di partecipare. Per questo la possibilità che il progetto offre è così preziosa. È quella di un esperienza di educazione alla cittadinanza e alla democrazia attraverso l’adozione di metodologie partecipative, miranti a incoraggiare un clima di ascolto e di cooperazione tra i ragazzi e in seguito di collaborazione con gli adulti, di momenti di dialogo, che danno voce ai giovani cittadini. Sara Tescarollo 23 Bibliografia A cura di Valter Baruzzi e Lucia Tringali, Mondo fa rima con noi. I diritti di bambini e ragazzi per parole e immagini, La Mandragola, Imola 2008, p. 5-6 A cura di Anna Baldoni e Valter Baruzzi, I consigli di scuola nella provincia di Bologna e l’esperienza di Casalecchio di Reno, Carocci, Roma 2008, p.61-62 Sitografia Che cos’è il Blogos, http://www.ilblogos.it Cospe significa, http://www.cospe.org Assemblea legislativa, http://www.assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it N:\cdp\DOCUMENTI CDP\PROGETTI\CCRR\PROGETTI-INIZIATIVE\2009-2010\partecipa.rete\Materiali\Opuscolo CCRR provincia.doc 24 Centro Documentazione Pedagogico Casa della Solidarietà – Via del Fanciullo, 6 Tel. 051 598295 Fax 051 598105 [email protected] 25