Insieme Parrocchie di Candiolo, la loggia, None e Vinovo-Garino. supplemento a “Il giornale della Comunità”, Direttore Responsabile Marco Bonatti. Anno XV - Numero 84 Redazione Locale: presso le parrocchie - Educazione omogeneizzata - Toc, toc... Perdere il passato - Battezzati, ma senza Vangelo pag. 3 - Il Week-End più bello e gratis - Io ci sono e sono la vita - Il programma dell’Unità Pastorale pag. 4 DAllE NOsTRE COMuNITà Candiolo pag. 5 pag. 6 La Loggia None pag. 7 Vinovo e Garino pag. 8-9 Aprile 2014 e-mail: [email protected] - Solidarietà nel lavoro. è possibile pag. 9 - Ricordiamo i nostri cari - 27 aprile. Due Papi santi insieme pag. 11 - Educare oggi - Il treno della memoria (2014) - Lo sapevate che? pag. 10 - Non perdiamo l’occasione di... - Work Cafè con il Vescovo a Vinovo - Lettera dei catechisti pag. 12 Stelle o comete? APPROFONDIMENTO a pag. 2 Vi sono alcune persone “stelle” ed altre “comete”. Le comete passano. Sono a malapena ricordate per le date nelle quali passano e ritornano. Le stelle restano. Il sole resta. Passano gli anni, milioni di anni, ma le stelle restano. Le comete scompaiono. C’è molta gente “cometa”. Attraversa la vita della gente per un attimo, gente che non si attacca a nessuno e da nessuno si lascia attaccare. Gente senza amici. Gente che attraversa la vita senza illuminare, senza riscaldare, senza lasciare traccia. C’è molta gente “cometa”. Sono così molti e molti artisti. Brillano per qualche attimo sui palcoscenici della vita. E con la stessa rapidità con cui appaiono, scompaiono anche. Sono così molti re e regine di tutti i tipi. Re delle nazioni, regine dei club o dei concorsi di bellezza. Sono così i ragazzi e le ragazze che si prendono e si lasciano con grande facilità. Sono così le persone che vivono nella stessa famiglia, che si attraversano l’un l’altra senza lasciare traccia. L’importante è essere stella! Rimanere. Restare presenti, lasciare una traccia (d’amore). Restare uniti. Essere luce. Essere calore. Essere vita. L’amico è una stella. Possono passare gli anni, possono sorgere delle distanze, ma una traccia rimane nel cuore. Un cuore che non desidera innamorarsi delle comete che per un attimo attirano sguardi passeggeri. E molti sono comete per un momento. Passano, la gente batte le mani, scompaiono. Essere “cometa” non è essere un amico. è essere compagno di un attimo. è sfruttare i sentimenti umani. è essere approfittatore delle persone e delle situazioni. è farsi dar credito e discredito allo stesso tempo. La solitudine di molte persone è conseguenza del fatto che non possono contare su nessuno. La solitudine è il risultato di una vita da cometa. C’è la necessità di creare un mondo di stelle. Tutti i giorni poter contare su di loro. Tutti i giorni vedere la loro luce ed il loro calore. Così son amici. Stelle per la vita della gente. Su di loro si può contare. Essi sono una presenza. Sono venti calmi nei momenti di tensione. Sono luce nei momenti oscuri, Sono pane nei momenti di debolezza. Sono sicurezza nei momenti di scoraggiamento. Guardando le comete, è meglio sentirsi stelle. Lasciare traccia. Poter avere viva una storia personale. Essere luce per molti amici. Essere calore per molti amici. Essere calore per molti cuori. Essere stelle in questo mondo passeggero, in questo mondo pieno di persone comete, è una sfida. Ma al di sopra di tutto, vi è una ricompensa. è nascere, essere vivo e non soltanto esistere. Essere della stessa costellazione di quell’unica grande Stella che è Cristo Signore (Wilson Joao). Cerco un lavoro: che stress Tratto dalla rivista IL VENTO Come trovare un lavoro serio e duraturo? Stiamo sereni L’Italia ha da poco un nuovo governo. Anche questo esecutivo, come quello Letta, non è nato dai risultati elettorali, ma è addirittura l’espressione di un quadro politico completamente mutato rispetto alle ultime elezioni. Renzi nuovo segretario del PD e Alfano a capo di un nuovo partito nato dalla scissione da Forza Italia sono un cambiamento profondo. Se è probabilmente accettabile un governo di emergenza che si basa su convergenze temporanee, lascia perplessi l’idea di un governo non di transizione, come si dichiara essere quello di Renzi, che nasce in una situazione così distante da quella valutata dagli elettori per esprimere il proprio voto. è l’affermazione di Renzi alle primarie del Partito Democratico non può sostituire completamente la legittimazione che deriva da una vittoria in elezioni a cui partecipino tutti i cittadini. Sempre in emergenza Ma il punto è che siamo proprio in emergenza, probabilmente ancora più di quando lo spread costrinse il governo Berlusconi alle dimissioni. C’è la necessità di fare una legge elettorale, perché la confusa normativa corrente porterebbe probabilmente ad una situazione politica ancora più instabile di quella attuale. L’Italia ha bisogno di interventi che fermino l’emorragia nel campo economico e si preoccupino finalmente della disoccupazione. Questo paese ha soprattutto bisogno di confrontarsi con l’Europa e con gli organismi economici internazionali per rivedere l’approccio miope che continua a chiedere tagli, quando è ormai chiaro che questa politica crea solo disastri nei paesi in cui è applicata. L’Europa dei contabili La politica economica non può essere solo basata sul contenimento del debito pubblico e sull’inflazione, con valori definiti a tavolino, se questo porta al soffocamento dell’economia stessa. E in arrivo c’è la follia del fiscal compact, che contiene l’obbligo di riportare il deficit pubblico al 60% nei prossimi vent’anni. Per l’Italia vuol dire trovare ogni anno decine di miliardi di euro in più, e non sono certo le dismissioni del patrimonio pubblico che consentiranno di far fronte a questo impegno enormemente gravoso. E potremmo aggiungere i tanti problemi sociali che solo la presenza di una rete familiare robusta riesce a contenere, la necessità di far ripartire la scuola come luogo di creazione di conoscenza e preparazione per il mondo del lavoro, e non di parcheggio o di trampolino per l’emigrazione. L’ultima spiaggia La percezione è che il Governo Renzi sia un po’ una sorta di ultima spiaggia dell’attuale sistema politico e che un suo fallimento potrebbe avere conseguenze importanti. I due principali partiti politici non sembrano in grado di esprimere nuovi leader in tempi brevi e il movimento Cinque Stelle ha apertamente dichiarato di avere come obbiettivo la fine di questo sistema politico. Proprio questa situazione potrebbe permettere al Governo Renzi di durare nel tempo e fare anche delle riforme profonde. La maggioranza e parti della minoranza hanno probabilmente capito che occorre fare di necessità virtù. Però gli ostacoli e le difficoltà da affrontare sono molte, con alcune situazioni che potrebbero diventare esplosive senza interventi veloci. Sia il Movimento Cinque Stelle che la Lega potrebbero far leva sul malcontento per registrare vittorie elettorali difficili da non considerare. E allora? Stiamo sereni, come ha detto Renzi a Letta….. Piero Maina insieme pag. 2 Approfondimento Cercare lavoro oggi. Consigli e riflessioni Per la ricerca di lavoro lo strumento più utilizzato è la rete Cerca lavoro ... tra disponibilità e creatività Job Act. Prima tappa per la riforma del lavoro L’importanza del curriculum vitae e del linguaggio ma non è come si immaginava Essere alla ricerca di lavoro in una situazione economica incerta come quella attuale può essere stressante e frustrante, ecco quindi alcuni consigli: innanzitutto dotatevi di un curriculum vitae approfondito ed in formato europeo, compilato utilizzando un linguaggio accattivante e formalmente corretto. è consigliabile averne diverse versioni: una per la ricerca di attività occasionali, una per attività alspecialistiche, tamente una per attività culturali ecc. Non dimentichiamo di inserire una fotografia recente, a colori, il più possibile spontanea e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. A questo punto possiamo avventurarci nella ricerca secondo le diverse metodologie: è ancora valido lo strumento della consegna a mano quindi non dimentichiamo mai un curriculum generale da lasciare all’occorrenza; è anche utile frequentare i saloni dedicati e tenere i contatti con gli uffici per l’impiego. In linea generale i suggerimenti utili sono: non escludere a priori alcuni tipi di attività, non è mai troppo tardi per imparare nuove mansioni; è risaputo che ci sono insieme Mensile delle Parrocchie di: * San Giovanni Battista - Candiolo, * San Giacomo - La Loggia, * Santi Gervasio e Protasio - None, * San Bartolomeo e * San Domenico Savio - Vinovo. Supplemento a “Il giornale della Comunità” Direttore Responsabile Marco Bonatti. Piazza R. Sella 2 10060 Candiolo (TO) Tel. e Fax 011 962 16 00 e-mail: [email protected] Redazione del giornale Ambrogio Claudio Barbero Silvia Bellotti Maria Ester Bernardi Mario Boccardo Paola Cherici Guido Chiomento don Carlo Damasio Felice Garofalo Nicola Ghiazza don Marco Gosmar don Giancarlo Govoni Domenico Maina Piero Marini don Ruggero Scaglia Franco Per la Pubblicità o inserimento foto contattare i reDattori locali o Portare in reDaZione a candiolo 011 96 21 600 (mart. e giov. dalle 17,00 alle 18,30) Video impaginazione e stampa la fotocomposizione torino In gennaio in vari articoli di stampa sul “JOB ACT”, termine mutuato da leggi sul lavoro negli USA, il dibattito verteva su una “riforma del lavoro con l’obiettivo di creare posti di lavoro rendendo semplice il sistema, incentivando voglia di investire dei nostri imprenditori, attraendo capitali stranieri”. Si parlava di “Contratto di lavoro Unico a tempo indeterminato per i giovani”, di tutele settori in cui la disponibilità è alta (artigianato, panificazione, agricoltura, ecc.)! Accettare anche offerte di tipo saltuario e stagionale oppure con richieste particolari in termini di orari, è sempre esperienza ed occasione di possibili contatti. Non interrompere la formazione: approfondire con corsi anche brevi le lingue straniere, cercare opportunità formative anche online. Valutare stage, tirocini formativi, corsi finalizzati all’impiego anche diversi dalle nostre esperienze o dagli studi effettuati. Considerare la possibilità di lavoro in altre città o all’estero e non porre limiti alla fantasia. Inventiamo delle attività o degli hobby creativi e pubblicizziamoli sul territorio o tramite i social network. Partecipiamo alle fiere, ai mercatini, rendiamoci disponibili come possiamo: baby sitter (per gruppi di bambini consentendo ai genitori la serata libera), come tuttofare (spesa, farmacia, commissioni, lettura libri ecc.), aiuto compiti ed assistenza doposcuola, lavori di hobbistica, piccole riparazioni, dog sitter, giardinaggio, sartoria, decorazioni, pulizie ecc.. Se abbiamo abilità e strumenti informatici si possono fare traduzioni, aiuti nella stesura di tesi, ricerche, lavori di grafica, fotografia, pubblicità ecc. Attività periodiche: a Natale per aiuto regali, allestimenti, addobbi, pulizia neve, a Carnevale per organizzazione feste in maschera, allestimento costumi, trucco, nei Matrimoni come baby sitter ai ricevimenti, per aiuto nei preparativi, durante le Vacanze per pulizia giardini, custodia animali e/o piante, aiuto nell’agricoltura, animazione nei villaggi turistici e nei centri estivi. Auguri!! Agnese Pecchio JOB 2.0 - Come cercare? Tra gli strumenti di ricerca di lavoro, senza dubbio oggi lo strumento più utilizzato è la rete. In internet ci sono diversi siti dove poter scaricare e comporre il proprio curriculum e verificare le possibili opportunità di occupazione, vediamo come: Innanzitutto verificare le offerte proposte dalle agenzie interinali più importanti, l’elenco completo si trova su http://www.cliclavoro.gov.it Vedere la sezione “lavora con noi” delle più note aziende conosciute (nei vari settori di nostro interesse: grande distribuzione / commercio, moda/abbigliamento, marketing/eventi, ristorazione/fast food, finanziario/amministrativo, culturale/sociale …). Se non troviamo la ricerca del nostro profilo specifico inviamo comunque una candidatura generica inserendo nelle note di presentazione la disponibilità a valutare diverse mansioni oppure per un colloquio conoscitivo è senza dubbio utile visitare i maggiori siti di annunci di lavoro (chiamati jobseeker: careerjet, indeed, facecv) ed attivare gli alert con le parole che indicano le caratteristiche inerenti la figura professionale: giornalmente si riceve un avviso via mail con le inserzioni che possono interessare ed a cui si può presentare il curriculum (non dimenticare di inviare il curriculum adattato alla richiesta e non generico) Suggeriamo di verificare prima il sito dell’azienda a cui ci stiamo proponendo per capire meglio di che cosa si occupa (se non è specificato si capisce dall’indirizzo mail: dopo la @ normalmente c’è il dominio del sito, basta aggiungere il www iniziale) Inoltre è indicata l’iscrizione ai social network dedicati: Linkedin è il più importante, inseriamo quante più informazioni e percorsi di formazione effettuati possibile perché possono tornare utili nelle ricerche di personale da parte delle aziende è consigliabile anche l’iscrizione alle newsletter dei siti informagiovani / informalavoro cittadini, provinciali, regionali, nazionali e/o esteri: oltre ad annunci si possono avere informazioni su convegni, incontri di supporto, attività informative con esperti che sono normalmente gratuiti ed offrono un valido aiuto nella valutazione del mercato e delle opportunità offerte. Se vi metterete in gioco, allargando il vostro ventaglio di scelta, ne uscirete vincitori. IN BOCCA AL LUPO! Sesamo La Loggia (per info [email protected]) crescenti, di “un assegno universale, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto, con l’obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro”. Nell’attesa della presentazione del piano di riforme avvenuto il 12 marzo il dibattito politico ed economico si arricchiva poi con le proposte per trovare la copertura finanziaria delle riforme. A favore dell’eliminazione dell’IRAP che favorirebbe nuove assunzioni, premeva il mondo industriale con lo schieramento di Centro Destra, si veda l’articolo di Roberto Napoletano sul Sole 24 Ore dell’11 marzo dal titolo “Le elemosine elettorali e l’emergenza italiana”. A favore della riduzione dell’IRPEF, con lo scopo di immettere maggior reddito in busta paga per rilanciare i consumi, si schieravano i sindacati ed il Centro Sinistra. Mario Deaglio sulla Stampa del 9 marzo scriveva in un articolo dal titolo inequivocabile, “Meglio concentrarsi su chi assume”, che forse sarebbe meglio considerare la data del 12 marzo come “una tappa non decisiva sul lungo sentiero per la ripresa. La ripresa dell’economia di un Paese non può essere messa a punto in un solo mercoledì”. Sulla Stampa dell’11 marzo Luca Ricolfi in “IRPEF o Irap una scelta rivelatrice” sosteneva che la scelta che si apprestava a compiere il Matteo Renzi non fosse tra lavoratori e imprese ma tra due gruppi di lavoratori. La frattura sociale italiana fondamentale “è tra lavoratori garantiti e lavoratori non garantiti. Tra la società delle tutele e la società del rischio. Da una parte dipendenti pubblici e delle grandi imprese” e “dall’altra i lavoratori autonomi, operai e impiegati delle piccole imprese, disoccupati, precari, lavoratori in nero, giovani e donne alla ricerca di una occupazione che nuotano nel vasto oceano del rischio….” Ricolfi sostiene che gli “sgravi Irpef lasciano del tutto invariata la condizione di chi è lavoratore autonomo o non ha una occupazione. Gli sgravi Irap invece esercitano un effetto di entità non trascurabile sul tasso di crescita e sull’occupazione.” La presentazione del JOB ACT del 12 marzo ha deluso molte attese. Non è stata la svolta del contratto unico ed a tempo indeterminato perché è stato proposto un Contratto a Termine che dura 3 anni, senza l’obbligo di indicare una causale, con la possibilità di prorogarlo per una massimo di otto volte all’interno dei 3 anni. Ci saranno meno vincoli per l’apprendistato e quindi meno tutele. In questi giorni si stanno sviluppando le varie critiche al Decreto Legislativo proposto dal Ministro Giuliano Poletti che riguarda solo il Contratto a Termine e l’Apprendistato. è solo l’inizio di un cammino che si allargherà poi alla redazione nei mesi successivi di un nuovo Codice del Lavoro. è evidente che si tratta di uno scontro economico e politico tra il mondo del Capitale e quello del Lavoro. Le risorse sono limitate e si deve trovare un compromesso: almeno fino a quando la nuova legge elettorale darà un solo vincitore che potrà fare senza intoppi quanto richiesto dal suo elettorato. Nicola Garofalo insieme pag. 3 Rubriche Esperienze di vita Toc... Toc... Educazione omogeneizzata Ho appena partecipato, qui a Shanghai, ad una conferenza, nella scuola dei miei figli, dal titolo che si potrebbe tradurre così: “Esci dalla mia vita! Ma prima potresti accompagnare me e Asia al 45 esimo nord?” Inutile dire che tutto il mondo è paese, che stiamo interfacciando gli stessi problemi educativi più o meno a qualunque latitudine ci capiti di abitare. Ma quando è iniziato tutto questo? Direi che dagli anni 70 in avanti l’umanità ha iniziato a voler rendere sempre più democratica l’educazione. Errore che a questo punto ci costa molta fatica da recuperare. Per crescere un individuo democratico dobbiamo passare attraverso delle regole. Non lo dico io ma la nostra amata pedagogia italiana, solo che forse ce la stiamo dimenticando. A furia di omogeneizzare tutto non abbiamo più il coraggio di dare ai bambini un pezzetto di regola intera così come capita con la frutta. Meglio un frullato piuttosto che la frutta a pezzetti fino ai tre anni così non si accorge di cosa c’è dentro e non si lagna! O peggio ancora, sentito dire dalle mie orecchie da una maestra della scuola di mia figlia “ok bambini, se non volete fare la fila facciamo almeno un gruppo ordinato, che ne dite?”. Eppure nello sport non funziona così male. L’allenatore di ba- sket dice a mio figlio e ai suoi compagni cosa devono fare indicando l’obiettivo chiaramente. 10 tiri al canestro per esempio. Non ci sono scorciatoie ne si può fare i furbi facendone 11 e loro ascoltano, eseguono, se tendono ad uscire dalla regola si siedono ai suoi piedi, non giocano più. Neanche un minuto di partita. Sarà che l’allenatore usa spesso il verbo “obey” cioè obbedire? Erano anni che non lo sentivo pronunciare, mi suona desueto ma non oso lamentarmi, anzi mi compiaccio. Credo sempre più che i bambini abbiano diritto ad avere una disciplina. Lo so che si tratta di una parola fuori moda ma forse oggi più che mai abbiamo bisogno di tornare un po’ indietro e di salvare ciò che unito all’amore e all’interesse per l’educazione dei nostri figli crea il miglior nutrimento possibile per crescere. Chiamiamola disciplina moderna, sostenibile, biologica, se vogliamo e procediamo dritti, senza esitazioni sobillate da un eccesso di psicologismo applicato all’educazione, certi che l’aver a che fare con delle regole sin da piccoli crea un abitudine col dovere che sarà utile per il resto della vita. Entrando nel concreto: se i miei figli dovessero scegliere se mangiare un vaso intero di Nutella, lavarsi i denti al mattino, o studiare per tempo in maniera da non dover passare la notte prima dell’interrogazione in piedi, non saprebbero fare una scelta intelligente. Eppure sono bambini normali! Credo sempre più che nel momento attuale l’educazione sia un’emergenza che ci chiama come genitori ed insegnanti a formarci ma anche ad affermarci. Usiamo la voce, senza urlare ma con fermezza chiarendo che le regole se non rispettate hanno delle conseguenze immediate, usiamo le mani non per picchiarli ma per fermarli prima che imbrattino un muro, spingano un compagno, tirino un calcio perché non ha nessun senso leggere sui giornali “Studente tira sassi alla scuola e colpisce all’interno un bidello”, i compagni allibiti commentano “Ha fatto una cazzata”. No ragazzi, una cavolata è tirare un cancellino, nascondere il libro al compagno, copiare un compito in classe, non di certo ferire una persona con un sasso! Qualcuno glielo dice a questi ragazzi? Gesù non era tanto molle con chi voleva andare con lui ed essere educato all’amore, non diceva “se vuoi seguirmi lascia qualche vestito e parti con me” ma piuttosto “lascia tutto quel che hai e seguimi!” Perché non prenderlo a modello educativo? Spero la prossima volta di potervi raccontare di aver partecipato ad una conferenza educativa intitolata “Asia mi dispiace ma devi andare a casa. E tu, smettila di girare per la casa, obbedisci! Siediti sul divano che ti devo parlare”. Perdere il passato?! Un amico giorni fa ha avuto la fortuna di conoscere Vinton Cerf, nome poco noto ma molto importante in quello che facciamo tutti i giorni: è la persona che ha inventato internet. Oggi ha 72 anni e lavora ai progetti innovativi di Google, cioè le cose che (forse) vedremo da qui a 5 o 10 anni. Al di là di tutto quello che si può fare oggi attraverso internet, cose che quando lo concepì nemmeno si sognava, il sig. Cerf si diceva molto preoccupato perchè stiamo correndo un grande rischio: perdere gli ultimi decenni della nostra storia. Simona Obialero, China Molti di noi si ricordano ancora il Commodore64, che funzionava con le cassette, poi i computer con i dischi grandi, poi i dischetti, i cd e oggi il Cloud. Strumenti utili e via via più complessi e affidabili, ma quante cose, foto, testi, parte della nostra storia abbiamo “salvato” su supporti che non siamo più in grado di leggere? In alcuni casi non abbiamo più il lettore per quel supporto, a volte la memoria si è danneggiata, in altri casi non esiste nemmeno più il programma per aprire quel file, e parte della nostra storia è persa, per sempre. è una sfida per il futuro, fare in modo di non perdere la possibilità di leggere il passato; è un promemoria per noi, teniamo aggiornati i nostri ricordi, magari in duplice copia. Guido Cherici Conoscere per crescere Battezzati, ma non Evangelizzati La richiesta di Sacramenti è ancora alta in Italia. A Candiolo, dal 1997 al 2013, sono stati celebrati 783 battesimi, 880 cresime, 297 matrimoni, 865 prime comunioni. Lodiamo il Signore per questi doni. Pensando solo ai cresimati, ogni domenica dovrebbero esserci 880 giovani. Non è così. Purtroppo vale anche per gli altri sacramenti. Cosa sta succedendo? Perché il Sacramento (un gesto di Dio) non opera la trasformazione del cuore? Perché l’abbandono della Messa domenicale, ossia dell’incontro personale e comunitario con Gesù? Il cardinale Kasper ha preparato un documento, su richiesta del Papa, da presentare ai cardinali in preparazione del Sinodo sulla famiglia. Riporto tre sue espressioni: 1. Dobbiamo essere onesti e ammettere che tra la dottrina della Chiesa sul matrimonio e sulla fami- glia e le convinzioni vissute di molti cristiani si è creato un abisso. L’insegnamento della Chiesa appare oggi a molti cristiani lontano dalla realtà e dalla vita. 2. Nei paesi di antica cultura cristiana osserviamo oggi il crollo di quelle che per secoli sono state ovvietà della fede cristiana e della comprensione naturale del matrimonio e della famiglia. 3. Com’è la fede dei futuri sposi e dei coniugi? Molte persone sono battezzate, ma non evange- lizzate. Detto in termini paradossali, sono catecumeni battezzati, se non addirittura pagani battezzati. Sono convinto che il rimedio sia uno solo: ritornare all’essenziale della fede. Dobbiamo partire in modo radicale, ovvero dalla radice della fede, dai primi elementi della fede, e percorrere, passo dopo passo, un cammino di fede: “Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno vi insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido” (Ebrei 5, 12). “Riscoprire la fede”. Vale per tutti. Anche, e prima di tutto, vale per i sacerdoti e per quanti sono “attivi” nella comunità. Siamo “apostoli” (mandati ad annunciare Gesù) nella misura in cui siamo “discepoli” (seguaci che frequentano Gesù). Questo, a mio avviso, è il centro della questione: formare adulti perchè siano discepoli di Gesù. “Se Dio non è importante per mio padre e per mia madre, non lo può essere per me. Se mio padre e mia madre non pregano, la fede non c’entra con la vita. Se non c’è posto per Dio negli occhi di mio padre e di mia madre, non esiste proprio il problema del posto di Dio nella mia esistenza”. I giovani estranei alla fede sono sovente in verità figli di genitori che non hanno dato più spazio alla cura della propria fede cristiana: hanno continuato a chiedere i sacramenti della fede, ma senza fede nei sacramenti, hanno portato i figli in Chiesa, ma non hanno portato la Chiesa ai loro figli, hanno favorito l’ora di religione ma hanno ridotto la religione a una semplice questione di un’ora. Hanno chiesto ai loro piccoli di pregare e di andare a Messa, ma di loro neppure l’ombra, in Chiesa. E soprattutto i piccoli non hanno colto i loro genitori nel gesto della preghiera o nella lettura del vangelo. Colpisce l’esortazione del papa emerito Benedetto XVI rivolta ai giovani, nella prefazione al catechismo Youcat: egli ha, infatti, loro raccomandato di «essere più profondamente radicati nella fede della generazione dei (loro) genitori». don Carlo Chiomento insieme pag. 4 Chiesa e UP54 sOCIETà PAROlE di VITA Il Week-End più bello e gratis? La Pasqua!! Io ci sono e sono la vita Sembra paradossale ma non lo è. Pasqua (pasah) è il fatto più inaudito, vuol dire passare, andare oltre: vero punto di partenza, quasi una culla, verso il nuovo e l’eterno. L’abbiamo sottovalutata e tradita… ora dobbiamo rilanciarla e rimotivarla: è troppo preziosa e necessaria. L.Bloy: “L’unica giustificazione di questo mondo è la risurrezione”. Pasqua è la prova del nove della solidità e autenticità della nostra fede. Ma noi siamo delle prove credibili? Pasqua è la risposta al senso del nostro vivere e del nostro morire. Morte dov’è la tua vittoria? Pasqua coinvolge tutto l’uomo: il suo corpo, la sua anima, il suo spirito. Partecipi finalmente della vita di Dio. Un Dio che dopo essere morto risorge è una notizia rivoluzionaria e sorprendente, quasi scandalosa: avviene una sorta di nuova creazione ed è un evento di vita e di speranza per tutti, veramente per tutti, ebrei e arabi compresi. La Pasqua può essere una terapia radicale per i delusi della vita e della storia: è la risposta al mistero crescente e dilaniante del dolore e della morte non più, finalmente le ultime parole di tutto e tutti! Pasqua ci fa intravedere il paradiso e ci invita a “sponsorizzarlo” sapendo che un’ora di paradiso paga tutto. Ma abbiamo noi voglia di paradiso dove “l’uomo giocherà con il cielo e la terra” (Lutero); dove vivremo tre verbi “faremo festa, ameremo, loderemo (S.Agostino)… assieme agli angeli che, come dice il teologo Barth, di sera, suonano Mozart. Quando i nostri funerali preludio della liturgia celeste? Mai il corpo umano è stato preso sul serio ed onorato come nel cristianesimo: un corpo da paradiso (anche quello delle prostitute e dei bambini profanati) che porta con sé questo paradosso: si parla di croce e si trova la gioia. Tonino Bello: “La Pasqua è la chiave interpretativa della vita e di ogni esperienza”. Pasqua non solo preziosa ma anche impegnativa, da vivere e celebrare sempre; non da uomini e donne scontati, rassegnati e brontoloni ma da uomini e donne “inizio” cioè festosi, creativi, unitari con faccia, carattere e cervello pasquale. La Pasqua è il più dolce dovere che istituisce l’undicesimo comandamento: quello del sorriso! Bernanos: “Cristiani, dove diavolo nascondete la vostra gioia?”. Non si attende la vita nuova come aspettare il tram e pensare di fare del bene piuttosto che “star bene” sarebbe la Pasqua del mondo. Perché non firmare la Pasqua da persone fiere, coraggiose, libere e risorte? Perché non spargere Pasqua in mille direzioni sapendo che è nelle nostre mani, mani che possono costruire ora in un gesto di pietà ora in un momento di abbandono, l’incredibile realtà dell’umanità amata e redenta. Amare chi non è amabile, sperare contro ogni speranza, vincere la morte: Mio Dio, che mattino mi aspetta! Madre Teresa: “La più grande carità è annunciare Cristo risorto”. Specialmente ai poveri e ai peccatori. Risignificare i simboli della Pasqua come l’ulivo, l’agnello, la colomba, l’uovo, le campane… è saggio e rispettoso ma diventare ognuno di noi segno e simbolo di un Dio risorto è la più bella scommessa e provocazione. Credici, amico mio. A Pasqua vorrei dire ad ognuno che incontro: “Gioia mia, Cristo è risorto!”. Lo dirò in silenzio e serenamente, ma consapevole e fiero… pensando a quell’amico che mi ha detto: “Se potessi davvero credere che Gesù ha vinto la morte, diventerei subito cristiano”. Però diventare subito uomini e donne diverse, più vere… tutti lo possiamo e “dobbiamo” sapendo che siamo nati per risorgere. Forse noi che siamo troppo pipistrelli ci possiamo svegliare aquile e riprendere il grande volo nel mistero luminoso della vita che più non muore. La Pasqua è la globalizzazione più giusta e liberante e se alcuni oggi già parlano di post… Si è proprio vero: “Gesù Cristo, post-mortem” è la più grande ragione della speranza che è in noi e che può finalmente realizzarsi pienamente in tutti e per tutti. Dio risorga nei vostri cuori. Alleluia!! vita più salda, amorevole, generosa, sorridente, libera, creativa ed eterna. Gesù grida a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori! Liberatelo, lasciatelo andare»: tre parole che sono per me: esci, liberati e vai. Episodio misterioso: nella vita degli amici di Gesù irrompono la morte e il miracolo. «Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». Marta rimprovera Gesù, va diritta al cuore del suo amico. E Gesù va diritto al cuore delle cose: «Tuo fratello risorgerà». Ma a Marta questa suona come una frase consolatoria, e ad essa risponde con una punta di delusione: «So bene che risorgerà nell’ultimo giorno», ma quel giorno è così lontano! Marta parla al futuro: «So che risorgerà». Gesù parla al presente: «Io sono la risurrezione e la vita». Gesù regala parole che sono al centro di tutta la fede: «Io ci sono, e sono la vita». Io sono qui, adesso, colui che fa rialzare e ripartire da tutte le cadute, gli abbandoni e le chiusure. «Io sono la risurrezione e la vita». Prima viene la risurrezione e poi la vita. Liberazione prima e poi vita per sempre. La risurrezione è un’esperienza che interessa prima di tutto il nostro presente e non solo il nostro futuro. A risorgere sono chiamati don Ruggero Marini i vivi prima che i morti, Gesù disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà». (Gv 11, 25) Quante volte sono morto, era finito l’olio della lampada, finita la voglia di impegnarmi e di amare, finita la voglia di vivere, e in qualche angolino dell’anima una voce diceva: non mi interessa più di niente, né di Dio, né degli altri, non c’è nulla che valga la pena. E poi un seme ha cominciato a germogliare, non so perché, non so da dove. Una pietra si è smossa, è entrato un raggio di sole, un grido d’amico ha rotto il silenzio, delle lacrime hanno bagnato le bende che mi imprigionavano. da tutte le vite spente, inutili, immobili. Dice Gesù: «Io ci sono, e sono la vita», sono il sole dentro tutte le vostre notti, la forza che abbraccia e solleva da tutte le cadute: la vita avanza di risurre- E questo è accaduto per zione in risurrezione, per- misteriose, segrete, sconvolgenti ragioni d’amore: ché ha Cristo dentro. Dio in me, amore che taDi una cosa soltanto noi glia le bende, illumina il credenti possiamo van- buio, e poi rotola via la tarci: ci vantiamo di Dio pietra che bloccava l’imboccatura del cuore. Esci, in noi. Allora prendiamo co- sciogliti e vai, con passo scienza della nostra di- libero e gioioso verso una gnità: «Non vivo più io, nuova Pasqua di risurrema Cristo vive in me» zione. (Gal 2,20), forza che mi trasforma e che fa la mia don Giancarlo Gosmar uNITà PAsTORAlE 54: CANDIOlO, lA lOGGIA, NONE, VINOVO E GARINO Il programma dell’Unità Pastorale Tre proposte che potranno essere messe in atto nel prossimo anno pastorale Nell’ultimo incontro dell’Equipe della nostra Unità Pastorale che si è svolto lo scorso 3 marzo, sono emerse tre proposte che potranno essere messe in atto nel prossimo anno pastorale Evangelium Gaudium e Vangelo nelle Case Appena termina la nuova esperienza della lettura nelle case dell’enciclica di papa Francesco, si è già pensato a come proseguire al meglio questa iniziativa, senza tralasciare la formula collaudata del Vangelo nelle Case vero e proprio. Si propone quindi una scansione “biennale”, alternando il Vangelo nelle Case e l’approfondimento di un documento del Magistero con l’aiuto di un esperto. Per l’anno prossimo è quindi in previsione una formazione sull’esortazione apostolica Evangelium Gaudium aperta a tutti, soprattutto agli operatori pastorali. UP e i Sacramenti Un’altra novità riguarda la preparazione ai Sacramenti, in particolare alla Cresima per gli adulti e al Matrimonio. Per quanto ri- guarda la preparazione (e la celebrazione) della Cresima si pensa a un percorso unico che raduni tutto coloro che si rivolgono alle parrocchie dell’UP per ricevere questo sacramento. Il ciclo di incontri potrà essere ripetuto un paio di volte ogni anno e concludersi con la celebrazione del sacramento. Per quanto riguarda la preparazione dei fidanzati al Matrimonio, altre al normale percorso che ogni Parrocchia propone (e che viene mantenuto tale), è allo studio un percorso più articolato per le coppie che desiderano un cammino più approfondito. Pellegrinaggio in Terra Santa L’ultima proposta, rivolta ai catechisti e agli operatori pastorali, è quella di un pellegrinaggio unitario do più propizio per tale in Terrasanta per vivere viaggio, sarebbe il perioun’esperienza forte per il do tra Natale e l’Epifania. cammino di fede personaSilvia Barbero le e comunitario. Il perio- Visite e prelievi in sede. Calendario prelievi: - sabato 26 aprile - domenica 18 maggio - sabato 26 luglio - domenica 17 agosto - sabato 25 ottobre - domenica 16 novembre Usa bene il tuo tempo: aiutaci a salvare vite umane! Donando il tuo sangue avrai anche un controllo sul tuo stato di salute! Vieni, l’A.V.I.s. è con TE! insieme pag. 5 Comunità San Giovanni Battista - Candiolo Una giornata comunitaria In ogni parrocchia c’è sempre un notevole viavai. Le attività sono tante, le proposte si accavallano, l’agenda è piena di impegni. Il rischio è di cadere in un attivismo esagerato e di dimenticare ciò che è essenziale. I gruppi sono tanti e la buona volontà è un dato di fatto. Parliamo ora della nostra parrocchia. Cosa è? La parrocchia è, dovrebbe essere, una “famiglia di famiglie”. Sono convinto che tutti ci stiamo provando, facendo cia- scuno del proprio meglio. Certamente possiamo migliorare conoscendo un po’ di più i meccanismi della vita parrocchiale. Ogni cristiano (ed ogni gruppo) dovrebbe vivere in modo attivo tre aspetti: liturgia, carità, catechesi. Sono tra loro collegati. Non ha senso un catechista che non va a Messa. O un cristiano che non va a catechismo per rafforzare la sua fede. Sarebbe incompleto un catechismo senza gesti caritativi o una carità che diventa solo filantropia. 2. Come funziona? Credo che molti, anche tra le persone attive, conoscano poco la situazione della nostra parrocchia: chi c’è, cosa si fa, chi e quando lo fa. Da questa scarsa conoscenza nascono doppioni, tensioni, fatiche che si potrebbero evitare. Dobbiamo studiare un modo diverso di collaborare. Estate Oratorio 2014 Penso sia necessario che ciascuno conosca almeno i luoghi (Chiesa, Chiesetta Madonnina, Circolo Juventus Nova, Oratorio, Casa di Accoglienza, Scuola Materna), i gruppi esistenti, i responsabili, le attività essenziali della nostra parrocchia. 3. Come migliorare? Si migliora conoscendo. Conosciamo poco e solo in parte la nostra parrocchia. Un dialogo tra tutti i gruppi ed i responsabili può essere la base per migliorare. Propongo di fare una giornata comunitaria entro giugno e di assegnare al Consiglio Pastorale il compito di prepararla nei dettagli. A giugno ricorre la festa patronale. Possiamo prepararci ripensando il nostro modo di essere comunità. Penso sia più utile uscire da Candiolo e andare in qualche casa di spiritualità. don Carlo Il tempo vola. La scuola propone gli ultimi mesi di impegno. Le elezioni del 25 maggio sono una tappa che ci avvicina all’estate. Come sempre, la parrocchia propone un servizio indispensabile per le famiglie e per i ragazzi: Estate Oratorio. Non tutti possono mandare i figli a fare lunghe vacanze. I ragazzi bisogna tenerli impegnati perchè vale sempre il proverbio che dice: “l’ozio è il padre dei vizi”. Non è facile organizzare una proposta articolata per almeno 200 ragazzi di età diverse (dalla prima elementare alla terza media). Siamo partiti per tempo coinvolgendo i giovani e gli adulti della nostra comunità. Ci aiutano gli educatori di AnimaGiova- ne. Iniziamo certamente il 9 giugno. Orari, prezzi e numero di settimane li comunicheremo al più presto. Per eventuali campi in montagna, stiamo studiando alcune proposte. Chi risponde alle domande e ai dubbi dei nostri ragazzi? La domanda (a volte è un vero dubbio) è positiva, perché mi fa pensare. Io sono onesto se cerco di dare una risposta ai miei dubbi. Senza cercare la strada più comoda. Qui di seguito tantissime domande-dubbi dei nostri ragazzi. La preghiera Quando prego, Dio mi ascolta davvero? A che cosa serve pregare? Gesù è proprio in mezzo a noi quando preghiamo Quale è il centro della preghiera? Perché Dio non risponde e tace? Su Dio Come faccio a capire quando tace? Chi ha creato Dio? Perché Dio non si fa vedere? Dio, come ci ha creati? Lo ha fatLa vita to veramente? Chi può confermare che Perché esistiamo? Perché moriamo? Pri- esiste Dio? Se Dio ama la vita, perché ha ma di nascere, come eravamo? Scienza e fatto uccidere i primogeniti degli egiziaReligione, a volte dicono cose contrarie. ni? Se Dio conosce tutta la nostra vita, A chi dobbiamo credere? Siamo stati che senso hanno la mia libertà e le mie creati da Dio o discendiamo dalle scim- scelte? Se Dio esiste davvero, perché permie? Perché ci sono tante religioni? Per- mette le guerre e il dolore innocente? ché a volte le diverse religioni sono causa di guerre? Dopo la morte ci sarà vera- La Chiesa e i Sacramenti mente la Risurrezione? Quando? Dove Perché dobbiamo ricevere dei sacramenandremo a finire? ti per essere cristiani? A cosa servono i 7 Gesù Cristo è davvero risorto? Non si è mai arrabbiato? Ha avuto i nostri problemi? Non ha mai peccato? è esistito veramente? Oppure è stato inventato per potersi aggrappare a Lui? Perché è venuto una volta sola sulla terra? Perché morendo in croce ha riscattato i nostri peccati? Se è vero che Gesù perdona tutti (e tutto), perché qualcuno va all’inferno? Perché Gesù non si è ribellato alla cattura ed alla tortura da parte dei Romani? Perché Gesù faceva i miracoli e poi non voleva che si sapesse in giro? Perché Gesù, pur essendo Dio, ha scelto di vivere umilmente e povero tra i poveri? Sacramenti? Se non ricevo un Sacramento, non sono più un buon cristiano? Perché noi dobbiamo andare a Messa ed i nostri genitori no? Nell’Eucaristia c’è veramente il Corpo di Cristo? Perché il vino viene bevuto solo dal sacerdote? Attraverso il sacerdote è davvero Gesù che ci confessa e perdona? A cosa serve confessarmi se, quando dal sacerdote, non riesco a dire tutto ciò che ho dentro? Perché si deve andare a catechismo? Problemi vari Che ruolo ha la Madonna? Chi ha scritto la Bibbia? Perché alcune persone non credono in Dio, ma aiutano il prossimo? Che senso ha comportarsi bene in Comu- nità e male nella vita privata? Gli Apostoli credevano a tutte le regole di Gesù? Se sì, perché? Come ha fatto Maria a concepire e a dare alla luce Gesù pur rimanendo vergine? Dubbi sulla Trinità e sui ruoli delle tre Persone Divine. Esistono gli Angeli? Perché Lucifero, l’angelo più vicino a Dio, si è ribellato a Lui? A chi l’onore e l’onere della risposta? Queste domande chiedono una risposta. I primi ad essere coinvolti sono i genitori. Parlare di queste realtà con i figli è una occasione per alimentare il dialogo in famiglia sulle “cose che contano”. La comunità (sacerdoti e catechisti) può essere di supporto ai genitori. Senza mai sostituirsi a loro. Agenda Aprile domenica 13 ore 10 Processione Palme (ritrovo alla stazione) martedì 15 ore 21 Confessione giovani e adulti giovedì 17 ore 21 Messa in Coena Domini Adorazione notturna venerdì 18 ore 18 ore 21 Passione del Signore Via Crucis (Chiesa-Via Ugo Foscolo-Via Leonardo da Vinci-Via Giovanni XXIIIOratorio) sabato 19 ore 21 Veglia Pasquale domenica 20 ore 8 ore 10.30 ore 18 S. Messa S. Messa S. Messa Maggio venerdì 2 ore 21 Veglia Cresimandi, Genitori e Padrini sabato 3 ore 15 Confessione famiglie cresimandi domenica 4 ore 10.30 Cresime sabato 10 ore 9.30 Confessione famiglie 1ª comunione domenica 18 ore 9.45 ore 11.15 Prime Comunioni Prime comunioni domenica 25 ore 10.30 Anniversari di matrimonio insieme Comunità San Giacomo - La Loggia pag. 6 Fuori di tenda Gioia e Pace Uno spirito acceso non sta mai nascosto! da condividere Ed eccoci arrivati all’Estate Ragazzi 2014! Lo slogan di quest’anno è “Fuori di Tenda” che non è solo il richiamo ad essere un po’ folli o innamorati, ma vuol dire anche “uscir fuori” per cercare altre persone. “Uscire Fuori” è anche l’invito di Papa Francesco che ci stimola ad andare verso gli altri, nelle periferie del Mondo, spinti da qualcosa che parte da dentro di noi. Se leggiamo il sottotitolo risuona forte il riferimento al Vangelo: «Non si accende una lampada per nasconderla, piuttosto si mette in alto perché possa illuminare quelli che entrano nella casa». Ed ecco spiegata la mascotte di quest’anno: una graziosa lampadina che ci invita a scoprire e ad accendere la nostra luce. L’ambientazione è molto particolare: il circo, ovvero quel posto in cui sogno e progetto, quotidianità e momento forte si incontrano. Il circo poi, va per strada ed è sempre in movimento per incontrare persone nuove. Il tema educativo si affianca al tema teologico e a quello biblico: parleremo quindi di E ques’anno, per i ragazzi delle medie, una grande novità: i Campi Estivi nella casa per ferie “L’Incontro” di Frabosa Soprana (CN), dal 30 giugno al 4 luglio per le classi 1ª e 2ª, dal 7 all’11 luglio per le classi 3ª medie. una Spiritualità profonda, che non sia intimista, ma che si apra verso l’esterno, creando un intreccio di interiorità, infinito ed azione; ed ecco allora il tema dell’estate ragazzi 2014: EDUCARE AD UNA SPIRITUALITà COMPLETA. Percorrendo le 10 tappe incontreremo i 9 doni dello Spirito Santo elencati da San Paolo: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà, mansuetudine e dominio di sé. La figura biblica che ci accompagnerà è Maria, donna di spirito, che ha dato un volto alle parole sopra elencate. La storia parte da un circo, un circo molto particolare, per molti motivi: per chi lo dirige, perché rende i ragazzi protagonisti, perché i protagonisti aiutano qualcuno e loro stessi, perché questo circo invita alla vita. Allora ti aspettiamo! Vieni a conoscere Maya: una giovane acrobata, sveglia ed agile; Lucien: un tuttofare che è sempre a disposizione degli altri; Ago: il ventriloquo e Phin: la sua mascotte; ed ancora Profezia, Brocco, Sparo ed il malvagio Ka-Boo. Elisabetta Govoni Estate Ragazzi si svolgerà dal 16/6 al 18/7, Estate Bimbi dal 2/7 al 18/7 Le iscrizioni potranno essere effettuate, presso l’Ufficio Parrocchiale, a far data dal 12 maggio nei giorni di LUNEDì dalle 18 alle 20, MERCOLEDì dalle 8.30 alle 10 e SABATO dalle 9.30 alle 11.30 La famiglia cristiana Nella società odierna è difficile camminare da soli rimanendo fedeli ai propri valori e alla propria vocazione qualunque essa sia. Troppe sono le distrazioni, troppi gli stimoli e poi guardandoci attorno tutto ci parla di crisi economica culturale e di valori, il relativismo la fa da padrone pur riconoscendo che sono molte le esperienze belle e positive. Per quanto riguarda lo specifico della famiglia cristiana la vocazione prima degli sposi e poi dei genitori ha bisogno di attingere al cuore di essa cioè alla donazione del proprio io all’altro per diventare una cosa sola davanti a Dio. Una consacrazione che dura tutta la vita, come si legge nel Vangelo, che ci porta a risceglierci nella buona e nella cattiva sorte ogni giorno, per realizzarci pienamente come uomo e come donna. Oggi però, proprio per il periodo storico, è sempre più difficile rimanere fedeli a quell’ispirazione iniziale che ci ha permesso di formare la nostra famiglia. è per questo che partendo dall’idea che la famiglia va sostenuta e difesa, con il Parroco ed alcune famiglie abbiamo pensato di attivarci per riuscire a costruire un cammino condiviso. Creare così una “rete” che ci permetterà di costruire quella mentalità di comunità, di fede e di preghiera, per aiutarci e condividere non solo le fatiche e le difficoltà, anche semplici, che quotidianamente si incontrano, ma anche stare insieme, per confrontarci. Come scrive una “profeta” dei nostri tempi, Chiara Lubich, la famiglia, ogni famiglia, può divenire protagonista di questa era. Congegnata da Dio come capolavoro dell’amore, la famiglia può ispi- Domenica 9 febbraio 2014 Nonostante sia domenica sveglia per tutta la famiglia alle 07.30: il gruppo di quinta elementare è stato invitato, insieme al gruppo delle medie, ad andare a Torino per concludere il mese della pace. Io e mia moglie preferiamo accompagnarli, non avendo capito bene di che cosa si tratti. La festa si svolge al Sermig, uno scenario bellissimo e suggestivo che non avevamo mai visitato prima, ma che, se pur posto in una zona disagiata, trasmette sicurezza e protezione. Siamo stati accolti dai giovani dell’Azione Cattolica che con dedizione, pazienza ed entusiasmo travolgente ci hanno coinvolto in canti e balli con l’ACR BAND. nuova lucente chiesa del Sermig. Subito dopo è iniziata la marcia della pace attraverso un quartieri multietnico, molto lontano dalla realtà di La Loggia. I nostri ragazzi si sono caratterizzati con uno striscione coloratissimo preparato da loro (che oggi potete vedere appeso in Mater Amabilis): non preoccupiamoci di stare bene, facciamo del bene e staremo meglio. Emozionante la fermata davanti al Cottolengo, facendo sentire la nostra presenza ai malati e alle suore che li assistono, tramite canti e saluti calorosi. Durante la marcia i ragazzi sono stati invitati ad incontrare i passanti consegnando loro dei versetti dell’Antico Testamento. Tornati all’Arsenale della pace abbiamo liberato una I ragazzi, divisi per fascia di età, hanno sostenuto un percorso di giochi a stand per riuscire a far proprio il messaggio di Papa Francesco sulla pace, l’invito a viverla in tutti gli ambiti della nostra vita: ambiente, economia, rapporti interpersonali, preghiera, nell’umiltà e nella condivisione. Come dice Don Ruggero: “Messe così non finiscono mai”. Così è stata la celebrazione eucaristica nella marea di palloncini colorati nel blu intenso del cielo che quella giornata il buon Dio ci aveva regalato. Stremati dall’intensità della giornata ma sazi dei sentimenti e delle emozioni provate siamo rientrati a casa. Siamo partiti senza sapere bene cosa ci aspettasse ma siamo tornati con gli zaini pieni di gioia e pace da condividere. ciò ecco l’idea di incontrarci. Cercheremo di organizzare quattro/sei incontri all’anno nella casetta degli scriccioli per dare la possibilità anche ai bambini di giocare in ambiente adatto a loro e con la presenza di un servizio di babysitteraggio. Nella famiglia convivono persone diverse, di tutte le Cinzia Cavallera Famiglie di 5ª elementare età, ci si vuole bene e ci si perdona, ecco il seme dell’accoglienza tra i popoli e culture diverse che apre all’integrazione. Nella faArcidiocesi di Torino - Parrocchia San Giacomo Apostolo miglia lo studio è finaliz- Via Roma, 25 - 10040 LA LOGGIA (TO) - Segreteria: Tel. e Fax 0119628124 zato alla maturazione delDon Ruggero Marini, Parroco, 3351785343 - Diacono Antonio 3491719674 l’individuo, ecco il seme che può dare alla ricerca uFFICIO PARROCCHIAlE orari: 10,00-12,00 / 17,00-20,00 scientifica culturale e tec- nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì con operatori laici nologica di operare per il sito parrocchiale: www-sangiacomolaloggia.it bene comune. rare delle linee guida per contribuire a cambiare il mondo di domani. Per esempio la famiglia si basa sull’amore e nella famiglia è naturale mettere tutto in comune, ecco il seme per una nuova economia per l’uomo, per una nuova cultura del dare. COMuNIONE E PROFEzIA Queste e tante altre caratteristiche intrinseche della famiglia ci spronano a far in modo che le nostre famiglie diventino custodi e portatrici di questi valori. Per cercare di fare Orari s. MEssE Parrocchia sAN GIACOMO: festiva festiva sala Don Caranzano: feriale Cappella MATER AMABIlIs: festiva prefestiva h. 09,00 h. 18,00 h. 18,00 h. 10,30 h. 18,00 insieme pag. 7 Comunità Santi Gervasio e Protasio - None Risurrezione La nostra Settimana Santa La speranza della vita nuova che sconfigge il tempo e la morte Giovedì Santo 17 aprile ore 21,00: Cena del Signore ore 22,30: Adorazione Nella Pasqua celebriamo liturgicamente la morte e risurrezione di Gesù, quindi sappiamo già che tutto finirà bene. La risurrezione potrebbe dunque sembrare una realtà ovvia. Eppure, se ci mettiamo nei panni dei discepoli, se vediamo noi stessi in quelle situazioni nelle quali i tempi si fanno duri e ci sembra di aver perso ogni speranza, la realtà della risurrezione non è più così ovvia. Pensiamo a tutta la fiducia che i discepoli avevano messo in Gesù, pensiamo all’intreccio di simpatia, di ammirazione, di attesa che costituiva il loro rapporto con Cristo. Con la passione e morte di Lui tutto pareva veramente finito. Erano scesi al punto zero, quando non c’è più nulla da sperare. Quale rimpianto in quello «speravamo» dei discepoli di Emmaus! Venerdì Santo 18 aprile ore 08,30: Preghiera delle Lodi ore 21,00: Passione del Signore Sabato Santo 19 aprile ore 08,30: Preghiera delle Lodi ore 21,00: Veglia Pasquale Domenica di Pasqua 20 aprile Sante Messe: ore 08,30 - 10,30 - 18,00 Lunedì 21 aprile (Pasquetta) Santa Messa: ore 09,30 Campi estivi 2014 Come si può vedere il Risorto? Gesù pertanto è vivo oltre la morte e i discepoli ne fanno l’esperienza: «L’abbiamo visto!». Ovviamente con gli occhi della loro dimensione profonda, non Risorto al terzo giorno Il terzo giorno non era, per tanto con gli occhi materiagli ebrei, una cifra aritmeti- li. è lo sguardo della fede. ca; significava simbolicamente il giorno della piena Cosa risorge con Gesù? manifestazione di Dio al- Risorgono i suoi gesti, le l’interno della storia. Sul sue parole, i sentimenti momento a loro non rimane suscitati e ricevuti, la sua che il peso di una grande tra- comunità, ecc. Troppo gedia, il crollo degli ideali spesso pensiamo alla ripiù belli, lo schiaffo del de- surrezione come al ritorno stino sui loro volti. Sono al in vita di un corpo che era punto zero della speranza, morto. Vista così, la risuralla notte assoluta. E tornati rezione appare un prodigio circoscritto e concluso al mestiere di prima. Il «terzo giorno» è il tempo in se stesso, con scarsa ridi Dio. Ora, il tempo di sonanza nella nostra vita; Dio, per Gesù, non è stato al massimo ci strappa un alla fine dei tempi, ma è «oh» di meraviglia. iniziato nel momento stes- è invece l’integrità della viso in cui la morte pareva ta terrena di Gesù che riviaverlo inghiottito. è risor- ve: quanto Lui ha proclamato al terzo giorno, cioè su- to, i valori per cui è vissuto e bito, perché il tempo di si è appassionato, i legami che ha allacciato. I discepoli Dio per Lui era giunto. Venerdì 16 maggio, ore 20.45 in oratorio Don Domenico Cravero incontra le famiglie giovani Tema: Essere padri e madri, oggi DONATORI SANGUE PIEMONTE GRUPPO COMUNALE DI NONE Tel. 349.60.04.494. SEDI PRELIEVO: VIA BECCARIA 3 (1° piano c/o Centro medico) e AUTOEMOTECA via Orbassano – NONE Calendario donazioni sangue 2014 None Centro Medico 1° piano Via Beccaria 3 Orario; feriali 8,00 -11,30, Festivi: 8,00 - 12,00 Sangue: 11 aprile - 9 Maggio - 13 Maggio - 8 Giugno 11 Luglio - 8 Agosto - 12 Agosto - 7 Settembre 10 Ottobre - 7 e 11 Novembre - 7 Dicembre [email protected] potevano avere l’impressione e la paura che tutto quello che Gesù aveva fatto fosse stato compiuto invano. Ora scoprono, attraverso l’esperienza della fede, attraverso lo sguardo dello Spirito, che non solo tutto ciò non è stato vano, ma che è il segreto della vita. Tra fede e speranza La vita nuova dunque non compare all’improvviso, come per magia o come espressione di potenza divina, ma è una lenta trasformazione di quello che sembra negativo nel positivo di Dio. La risurrezione non arriverà né del tutto improvvisa né alla fine dei tempi soltanto. Sta fin d’ora fermentando nel tessuto delle nostre esistenze, perché quanto Gesù ha fatto e predicato è operante nel mondo, ma soprattutto perché ormai il corpo glorioso di Cristo si è dilatato: suo corpo siamo anche noi, alimentati dal suo Spirito. Gli sforzi per accogliere in noi la vita nuova di Cristo, i tentativi per amare come Lui ha amato, per essere liberi come era Lui, sono tutti spiragli di risurrezione. Poiché tutta l’umanità è destinata a diventare corpo glorioso di Gesù risorto, si può dire che la risurrezione di Gesù non sia ancora del tutto compiuta. Il cristiano oscilla tra fede e speranza. * 29 giugno 6 luglio Usseglio * 06 - 13 luglio Bardonecchia * 13 - 20 luglio Usseglio * 20 - 27 luglio Usseglio Bardonecchia don Giancarlo Un grazie a più voci La ditta STREGLIO di None, dopo lunghi anni di chiusura, ha rinnovato i locali e i macchinari e sta riprendendo la sua produzione, a vantaggio dell’occupazione locale. Tempo fa ha donato un notevole quantitativo di cioccolato alla Caritas di None, che lo ha distribuito in parte al Sermig e alla Caritas di Airasca, Candiolo, Castagnole, Virle, Vinovo, Garino e La Log- Usseglio AGENDA gia, in parte ai suoi assistiti, all’oratorio di None e alla Scuola Materna, e anche alle maschere di Carnevale che lo hanno distribuito alle Scuole di None. La Caritas di None ringrazia sentitamente la Streglio per il dolce dono, e le augura un lungo e proficuo lavoro per il bene di tanti. Venerdì 4 aprile, ore 20,30: Via Crucis cittadina Sabato 5 aprile, ore 10: Confessioni 2ª media Domenica 6 aprile: Ritiro Prima Comunione Martedì 8 aprile, ore 20,45: Celebrazione Penitenziale adulti e giovani Sabato 12 aprile: Ritiro 2ª media Sabato 12 aprile: Confessioni 3ª media Lunedì 28 aprile, ore 21,00: Segreteria Consiglio Giovedì 1 maggio, ore 15,00: Messa S. Bernardino Sabato 10 maggio, ore 9,30: Messa San Ponzio Domenica 11/5, ore 10,30: Festa 1ª Comunione Lunedì 12 maggio, ore 21,00: Consiglio Pastorale Sabato 17 maggio, ore 15,00, a Torino Festa Cresimati Domenica 18/5, ore 10,30: Festa 1ª Comunione Parrocchia Ss. Gervasio e Protasio Tel. 011 9863491 – Fax 011 9903133 – [email protected] Orario Sante Messe * Festive: ore 18,00 (prefestiva) - ore 08,30 - 10,30 - 18,00 (ottobre - maggio) * Feriali: ore 08,00 Ufficio parrocchiale * * * * * Martedì - Giovedì - Sabato: ore 9 - 11 Mercoledì - Venerdì: ore 17 - 18,30 Segreteria: tel. 011 9863491 Parroco: don Giancarlo (335 7077642) Diacono: Franco Scaglia (011 9865750) insieme pag. 8 Comunità San Bartolomeo e San Domenico Savio - Vinovo SERVIZIO PER IL LAVORO Un segno di attenzione per camminare insieme Venerdì 28 marzo alle ore 21.00 è stato presentato – nel salone San Giuseppe della Cascina parrocchiale – il SERVIZIO PER IL LAVORO che, a partire dal 7 aprile, è operativo presso le nostre Parrocchie di Vinovo. Il SERVIZIO PER IL LAVORO è uno sportello già attivo presso molte parrocchie della nostra Arcidiocesi. La parola-chiave di questa proposta è ACCOMPAGNAMENTO. Non si tratta infatti di un luogo di incontro tra do- manda e offerta (che rimane di competenza specifica dei Centri per l’impiego) ma di uno spazio di ASCOLTO e di ORIENTAMENTO. Il Servizio per il Lavoro fornirà supporti di informazione (sia attraverso le pubblicazioni che attraverso un apposito circuito interno curato quotidianamente dall’Arcidiocesi), sostegno nella redazione dei curriculum e nella preparazione dei colloqui, formazione (alfabetizzazione informatica) e, nei limiti del possibile, attiverà proposte legate al cosìddetto “lavoro accessorio” anche grazie al sostegno della Fondazione “don Mario Operti”. L’annuncio di un Servizio per il Lavoro venne dato nell’omelia della festa di San Bartolomeo 2013. Nei mesi scorsi – come comunicato sull’opuscolo riportante i dati del bilancio parrocchiale – sei vo- lontari hanno seguito un apposito percorso formativo. Ora questa esperienza prende il via. Nella situazione in cui siamo, essa non vuole essere l’ennesima chimera. è e resta un SEGNO di attenzione verso una dimensione fondamentale della vita umana che per molte persone rappresenta un motivo di preoccupazione e di perdita di dignità. Vuole essere, inoltre, il tentativo di passare da una forma puramente “assistenziale” (legata alle emergenze e curata dal Gruppo Caritas) ad una più “progettuale” di affiancamento delle persone. Un luogo nel quale cercare strade per valorizzare le competenze di ciascuno. Informato dell’iniziativa durante la sua visita dell’11 marzo, l’Arcivescovo ha dato la sua approvazione entusiasta. Lo Sportello sarà aperto il LUNEDì e il GIOVEDì dalle 16 alle 18 in Via San Bartolomeo, 11. RICORDO E IMPEGNO A 3 anni dalla sua scomparsa vogliamo ricordare ROSINA GAI, promotrice e sostenitrice del giornale “INSIEME”. Con la sua bicicletta in V. Cottolengo è arrivata a distribuire anche 550 giornali! E non si è mi stancata di cercare nuovi volontari. Scambiare quattro chiacchiere mentre si passeggia è un ottimo passatempo. Farlo per diffondere idee strambe o – detto meglio – scientificamente, teologicamente e storicamente discutibili è un vizio. Suggeriamo una pubblicazione agile ed economica per coloro che vogliono provare a sapere qual cosina in più per non trovarsi in imbarazzo al momento dell’“abbordaggio”: Pietro Ambrosio, “CAPIRE I TESTIMONI DI GEOVA”, Elledici edizioni. Buona lettura e… occhio agli incontri! APPUNTAMENTI PASQUA 2014 Oggi il gemere d’ogni silenzio e d’ogni voce è fatto canto grande di bellezza anche all’inferno fioriscono le viole. (D. Ciardi) CELEBRAZIONI PENITENZIALI COMUNITARIE con possibilità di confessioni individuali • MERCOLEDì 9 APRILE ore 21.00 a San Domenico Savio • GIOVEDì 10 APRILE ore 21.00 a San Bartolomeo VENERDì 11 APRILE alle ore 21.00 SACRA RAPPRESENTAZIONE delle stazioni della Via Crucis in Cascina SABATO 12 APRILE GIORNATA DELLA GIOVENTù “ENJOY 2014” al PalaRuffini DOMENICA 13 APRILE – LE PALME • A tutte le Messe benedizione dei rami di palma e di ulivo • Raccogliamo le disponibilità per la Veglia di adorazione del Giovedì Santo GIOVEDì SANTO 17 APRILE S. Messa “nella Cena del Signore” alle ore 21.00 in entrambe le parrocchie • Segue l’Adorazione Eucaristica per tutta la note • Raccogliamo le offerte della “Quaresima di Fraternità” VENERDì SANTO 18 APRILE ore 7.00 a San Bartolomeo Ufficio delle Letture ore 8.00 in entrambe le parrocchie Lodi mattutine Celebrazione “nella Passione del Signore” • alle ore 15.00 a San Bartolomeo • alle ore 18.00 a San Domenico Savio ore 21.00 in entrambe le parrocchie VIA CRUCIS • San Domenico Savio: ritrovo nel cortile e conclusione in chiesa • San Domenico Savio: ritrovo in Cascina e conclusione in chiesa • In caso di pioggia la celebrazione si svolge nelle chiese parrocchiali SABATO SANTO 19 APRILE ore 8.00 in entrambe le parrocchie Lodi mattutine VEGLIA PASQUALE “nella Risurrezione del Signore” • ore 21.00 a San Bartolomeo • ore 21.30 a San Domenico Savio DOMENICA 20 APRILE – PASQUA DI RESURREZIONE Ss. Messe con orario festive Cosa la muoveva? La sua fede. Ed il desiderio di portare, attraverso queste pagine, una parola “buona” in ogni casa. Il modo migliore di commemorarla? Provare a chiederci: potrei anche io collaborare nella redazione e nella distribuzione di “Insieme”? La redazione LUNEDì 21 APRILE – DELL’ANGELO Unica S. Messa • alle ore 9.00 a San Bartolomeo • alle ore 10.00 a San Domenico Savio insieme pag. 9 Comunità San Bartolomeo e San Domenico Savio - Vinovo L’angolo del Prevosto QUATTRO VIE DI FELICITà Ritorna la questione della “Giornata delle Giornate” Avevamo già affrontato, in questa stessa sede, l’interrogativo nato dal proliferare delle “Giornate” – in ambiente ecclesiali e civili – tese a ricordare avvenimenti, persone, atteggiamenti, problemi. Senza volere – allora come oggi – mancare di rispetto alle categorie di volta in volta ricordate da tali eventi, ci chiedevamo se fosse un buon segnale per il nostro vivere il fatto di aver bisogno di questi “input” per ravvivare l’esperienza di alcune dimensioni fondamentali della vita: la solidarietà, l’attenzione ai più deboli, l’impegno contro ogni forma di oppressione e di dittatura… Ma “chi la fa, l’aspetti” dice il proverbio. Così, nel calendario di questi giorni, ho trovato una ricorrenza davvero particolare: il 20 marzo, per espressa decisione nientepopodimenoche dell’Assemblea delle Nazioni Unite (ONU) è la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FELICITà. Mi è venuta voglia di farmi un nodo al fazzoletto, per evitare in quelle ventiquattro ore di avere il muso lungo o di essere preoccupato. Sono rimasto perplesso: una specie di legge può dirci quando essere felici? I venti freddi – gelidi! – dell’Ucraina e della Crimea, le decine di conflitti dimenticati, il numero crescente di disoccupati sul nostro territorio, gli sfratti esecutivi, i bisogni di molti e l’avarizia di alcuni… non sono certo ragioni di felicità. Ho abbandonato la possibilità di fare ricorso. Anche perché, in fondo, siamo tutti alla ricerca della felicità e non solo un giorno all’anno. Il calendario però non fa solo scherzi. Talvolta offre anche soluzioni. Ci sono quattro ricorrenze che cadono il 19 marzo, vigilia della Giornata internazionale della felicità. La prima è la festa di san Giuseppe. Un uomo che ha parlato poco (il Vangelo non riporta nessuna sua espressione verbale), ha ascoltato molto; san Matteo nel suo racconto a lui attribuisce due verbi: “decise” e “fece”, contrari alle nostre continue ricerche di compromessi e al nostro rimandare, per paura o per pigrizia, la possibilità di metterci in gioco per qualcosa di grande o per Qualcuno. La seconda è l’inizio del pontificato di papa France- sco. Il 19 marzo 2013 ebbe a dire: La vocazione del custodire riguarda tutti. è il custodire l’intero creato, la bellezza del creato: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. è il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. è l’aver cura l’uno dell’altro nella fami- glia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. è il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell’uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio! E qui aggiungo, allora, un’ulteriore annotazione: il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza. Da quel giorno l’insegnamento e la vita del Papa continuano ad essere un esempio ed una salutare provocazione per tutti i cristiani e non solo. La terza ricorrenza è quella del martirio di Marcel Callo. Era un giovane della JOC (Gioventù Operaia Cristiana), l’associazione nata come forma di Azione Cattolica specializzata che ha accolto e accompagnato anche me nella mia parrocchia di origine ed oltre. Un giovane disponibile e pronto, fino all’estremo, alla testimonianza della fede. Morì martire a Mauthausen, in campo di concentramen- to. I tedeschi lo accusavano di essere “troppo cattolico” (aveva preso il vizio dell’eccesso da un Galileo che finì crocifisso per la radicalità del suo annuncio). La quarta è l’anniversario dell’assassinio di don Giuseppe Diana, colpito dalla camorra nel 1994. “Per amore del mio popolo non tacerò”: facendo eco agli antichi profeti, don Peppe diede voce al bisogno di giustizia e di legalità. Visse, anzitutto perché prete, l’amore per gli altri che è il comandamento di Gesù. Ecco: il silenzio “attivo” di Giuseppe di Nazareth; l’impegno a custodire gli altri e i doni di Dio suggerito da papa Francesco; la radicalità e la scelta di una vita coerente del beato Marcel; l’impegno religioso e civile (ma sono due cose diverse o l’uno è conseguenza dell’altro?) di don Peppe sono per me quattro vie di felicità. Passano tutte per il coraggio di mettersi in gioco, di uscire da noi stessi e di osare il dono della nostra vita. La felicità è esigente. Per questo è affascinante e desiderabile. Magari lo scrivo all’ONU… intanto lo condivido con voi. don Marco Cronaca bianca Solidarietà nel lavoro: incredibile... ma possibile! Due positivi esempi di solidarietà nonostante la crisi Imprenditore italiano condivide con i suoi dipendenti 5 milioni di utili Una busta paga con 6,385 euro in più. Per qualcuno un “bel regalo di Natale”, per qualcun altro un bonus per premiare i propri dipendenti per il lavoro svolto egregiamente. Comunque la si veda quella di Brunello Cucinelli, imprenditore umbro meglio conosciuto come “il re del Cachemire!” italiano, è una bella storia, una vicenda incoraggiante in un momento in cui moltissimi lavoratori del sistema moda tengono le dita incrociate sperando che l’azienda in cui lavorano non chiuda. Che cosa ha fatto Cucinelli? Ha deciso di condividere 5 milioni di utili con i suoi 783 dipendenti che in occasione del Natale del 2012 si sono trovati in busta paga quei 6.385 euro in più di cui sopra. «Que- sto vuole essere un dono di famiglia, qualcosa che va aldilà dell’azienda che è quotata in Borsa» ha detto l’imprenditore di Solomeo, che ha aggiunto: «abbiamo voluto dare un premio a chi è cresciuto insieme a noi e l’abbiamo comunicato ai dipendenti». Cucinelli è per tutti un imprenditore illuminato: ha ristrutturato un borgo antico in Umbria, Solomeo, fulcro della produzione dei suoi capi, lussuosi e frutto del lavoro – oltre che dei dipendenti dell’azienda – di un network di micro imprese, oltre 300, che lavorano in esclusiva per la sua ditta. il gesto di Cucinelli – che, chiariamoci, non è da tutti – va contestualizzato in uno scenario di indiscussa positività, dovuta sì all’azzeccata scelta finanziaria ma soprattutto al lavoro di chi i prodotti Cucinelli li cuce, li confeziona, li spedisce, li promuove. Così come i dipendenti dell’azienda del cachemire, molti top manager ricevono un bonus relativo al proprio operato alla fine dell’anno: a livello dirigenziale, dunque, non si tratta di regali di Natale, ma di benefit spesso stabiliti per contratto. In questo caso nulla era stato stabilito, ma personalmente tenderei a considerare questo “bonus” come un premio legato al merito, non un regalo. Chissà se qualche altra azienda del lusso deciderà di intraprendere questa strategia? va bene e distribuisce ai dipendenti un premio di risultato. I lavoratori si riuniscono e decidono di destinare parte del loro premio al Fondo della Regione per aiutare chi ha perso il lavoro o chi non riceve la cassa integrazione in deroga. Oggi mi hanno portato un assegno di 60mila euro. Dipendenti di un’azienda Metti un’azienda sana e destinano 60mila euro a lavoratori altruisti e nachi ha perso il lavoro sce la solidarietà”. Una bella storia toscana, che parte da Calenzano, in provincia di Firenze: i dipendenti della ditta IMA (Industria Macchine Automatiche) hanno deciso di destinare i soldi del premio aziendale ad un fondo per chi ha perso il lavoro. Il Presidente della Regione ha ricevuto da parte di questi lavoratori un assegno da 60mila euro. Queste le sue parole: “A Calenzano c’è un’azienda di nome IMA, che Questi due episodi hanno quasi dell’incredibile, specie in questi anni di crisi economica che hanno così pesantemente investito il mondo del lavoro. Eppure sono realmente accaduti e dimostrano che la solidarietà è sempre possibile (e che non tutti gli uomini sono egoisti e spregiudicati….) Paola Boccardo insieme pag. 10 Idee e proposte Educare oggi Ci sono dei no che educano e fanno vivere; il creatore ha previsto un padre e una madre i cui amori, equivalenti in importanza, opposti nella funzione portano il figlio a crescere. L’educazione esige obbedienza; un figlio potrebbe dire ai genitori: «Perché dovrei seguire le indicazioni che piacciono a voi?». Se i genitori non sapessero rispondere o se conoscessero solo l’imposizione, non ci sarebbe educazione. Un figlio sarà sempre maldisposto all’obbedienza che comporta la mortificazione del suo Io. La vedrà come un bene, una virtù, solo se la capirà come adesione a un senso buono che va oltre ai voleri degli adulti. L’educazione oggi ha perso il legame con Dio a cui genitori e figli obbediscono allo stesso modo. è in crisi l’autorevolezza dei genitori, che si vedono obbligati ad assecondare le richieste dei figli nel timore di non sentirsi amati. Si cerca un’educazione sganciata dalla fede, ma senza Dio il mondo non ha più il suo ordine e il suo senso. I genitori avrebbero solo il ruolo affettivo di proteggere il bambino, e si riducono a negoziare su questioni marginali. Il pensiero laico avverte il vuoto della legittimazione del compito genitoriale e cerca di evitare Dio. Si può Il treno della memoria Appunti di viaggio febbraio 2014 negarlo ma non è facile sbarazzarsi del luogo che Lui occupava. Così si rischia di contrapporre correzione e amore, il compito educativo diventa ingrato e non più avvertito come un grande atto di amore. I «no» sono sopportabili solo se segni d’amore. C’è una dignità data da Dio, non negoziabile, superiore alle libertà individuali e ai piaceri privati. Siamo soggiogati da voglie e diritti. Occorre tornare a spacciare le domande serie e ultime sul senso, che illuminano anche il campo dei piaceri privati intoccabili come le droghe. Nel 68 c’era uno slogan, vuoto e paradossale: “Vietato vietare”. Ha sempre senso vivere, educare, amarsi malgrado il tempo dell’amore liquido. Ma occorre una coscienza non autoreferenziale ma umile, che ascolti tutti e riconosca i propri limiti personali: la nostra fragilità personale non si oppone alla bontà del modello umano che abbiamo in cuore, se basato sul vangelo e non sulla moda. A. V. A. S. AssOCIAzIONE VOlONTARI AuTONOMA DI sANGuE Date prelievi 2014: – sabato 15 febbraio – sabato 17 maggio – sabato 30 agosto – sabato 29 novembre sede del prelievo: via GOBETTI (Comune - Candiolo) Orario: 8,00 - 11,00 TEL. 0119652750 Il treno della memoria è un’iniziativa alla quale aderisce il Comune di Candiolo che ogni anno offre questa possibilità a giovani candiolesi. è organizzata dall’associazione Terra del Fuoco, che si occupa di promozione sociale in collaborazione con Libera di don Ciotti, che dal 2005 ad oggi ha permesso a più di 15.000 giovani, provenienti da diverse regioni italiane, di visitare i luoghi in cui si è consumata la tragedia dell’Olocausto. Il progetto, essendo relativamente giovane, si avvale del supporto dei comuni per informare i ragazzi di questa possibilità e finanziare parzialmente il viaggio, dato che dal 2012 la regione Piemonte non ha più stanziato fondi a Terra del Fuoco, sempre per questo quali i processi che hanno portato all’instaurazione delle dittature nazi-fasciste e più in generale le principali caratteristiche dei regimi totalitari. Il programma proposto dallo staff prevede, durante la permanenza nella città polacca, momenti dedicati al dibattito all’interno di piccoli gruppi di partecipanti e la visita al ghetto di Cracovia e ai campi di concentramento. Auschwitz è il fulcro del viaggio, le aspettative di ognuno sono differenti, come le singole emozioni provate nel camminare e toccare con mano il filo spinato, le porte delle baracche e le macerie dei forni crematori, ciò che è sicuro ed oggettivo è l’intensità delle emozioni suscitate. Il Treno della memoria è un’esperienza che Notizie flash Lo sapevate che...? Cureremo L’alzheimer. La straordinaria scoperta sui benefici effetti dell’attività fisica per il cervello è “L’Irisina” che sveglia la mente di chi fa sport. Questa sostanza prodotta dal corpo in movimento potenzia memoria e ragionamento. Segue un’altra cura spiega il dottor Bruce Spiegelman di una Sostanza – BDNF – che ha la funzione di far crescere le cellule del cervello. Che bella scoperta. Vogliamo fare qualche nome? John Dalton uno dei fondatori della chimica moderna visse in evangelica povertà impegnandosi tutta la vita nella chiesa di cui faceva parte. Albert Eisten non escluse mai l’opera di Dio nella creazione. Francesco Faà di Bruno, matematico, Sacerdote, lo troviamo addirittura fra i beati della chiesa cattolica. Seguono molti altri... L’arte di mediare (contro la crisi) offre servizi di sostegno e di ascolto tra famigliari, colleghi, medici e pazienti. Ai giovani in cerca di lavoro e a chi lo ha perso. A piccoli imprenditori in difficoltà e vittime di reato. L’associazione non profit – Me. Dia.Re – opera a Torino in modo del tutto gratuito. Perché si finanza tenendo corsi di informazione. dc. motivo negli ultimi anni l’organizzazione ha dovuto ripiegare sull’utilizzo di pullman per ridurre i costi. Il “Treno” prevede un soggiorno di circa una settimana, compreso il viaggio, a Cracovia in Polonia, ma il percorso formativo inizia ben prima con una serie di incontri finalizzati ad affrontare preparati, principalmente dal punto di vista storico, l’esperienza diretta della visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Durante tali incontri si affrontano tematiche senza dubbio, e senza pretese, cambia chi vi partecipa, rendendolo più consapevole dei fatti che sui libri di storia appaiono inevitabilmente lontani e distaccati. Partecipando ad una simile iniziativa si diventa, seppure in maniera indiretta, testimoni dello sterminio e di conseguenza si va a ricoprire quel ruolo svolto fino ad ora dai testimoni diretti, che purtroppo vanno lentamente scomparendo. Federico Garofalo e Davide Lerda info: me-dia-re.it Aborto: cosa ne pensava Pier Paolo Pasolini scrivendo sul corriere della sera: “Sono traumatizzato dalla legalizzazione dell’aborto poiché la considero (se pur eseguito in casi disperati) come molti altri la legalizzazione dell’omicidio”. Con questa dichiarazione il poeta in seguito subì delle rappresaglie dagli stessi del suo partito e molti altri. Uno scrigno naturale è il monastero di Dedra in Etiopia a 2700 metri di altezza alle foci del Nilo Blu. Voluto nel 1629 dall’imperatore Za Denguil alla richiesta del primo missio- nario gesuita Pedro Paez. Infatti negli scritti si trovò: “Così ho deciso di obbedire al Pontefice di Roma e richiedere di inviarci un padre che insegni al mio popolo la tua religione”. Nel 2004 il geologo Pasquale Scaturro è riuscito a percorrere l’intero percorso del fiume da cui il film: Mistery Of the Nile. Felice D. Hai un’attività (negozio, azienda, officina) e sei stanco di correre dal commercialista? AFFIDATI A: ENZO GIOVANNI POLASTRO Consulenza alle Aziende CEll. +39 339 5484035 E-MAIl: [email protected] Presa e riconsegna al tuo indirizzo dei documenti per contabilità, dichiarazioni ecc. PREzzI MODICI Chiama senza impegno, diventeremo amici. Vinovo - via Marconi 13 - tel. 3402865362 insieme pag. 11 Ricordi e varie Ricordiamo i nostri cari Le fotografie pubblicate sono portate in REDAZIONE o nelle rispettive PARROCCHIE dalle IMPRESE FUNEBRI indicate sotto la foto, dai FAMILIARI, AMICI o CONOSCENTI che desiderano ricordare i propri cari anche pubblicando la fotografia sul giornale INSIEME. La Famiglia PECCHIO ringrazia tutte le dimostrazioni d’affetto ricevute a seguito della perdita di FAlCONE ANTONINA ved. PERNA 13/08/1924 - 18/02/2014 FERRARI luIGIA (GINETTA) 26/11/1947 - 24/02/2014 MusCHERI ANTONIETTA ved. VIDIlI 07/07/1929 - 16/02/2014 GAllIzIO MICHElANGElO 11/02/1948 - 09./02/2014 Parr. S. Giov. Battista - Candiolo Parr. S. Giov. Battista - Candiolo Parr. S. S. Trinità - Nichelino Parr. S. Giacomo - La Loggia Parr. S. Giacomo - La Loggia Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Foto portata dai volontari della casa di accoglienza La Madonnina di Candiolo Foto portata dai volontari della casa di accoglienza La Madonnina di Candiolo in CAsAlEGNO sANDRONE lINO 21/01/1964 - 24/02/2014 Domenica 27 aprile alle ore 10 in San Pietro Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno proclamati santi Santi insieme i due pontefici ai quali Bergoglio maggiormente si ispira nella sua azione riformatrice e di apostolato nelle “periferie” esistenziali e geografiche. Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno canonizzati il 27 aprile. Francesco ha comunicato la sua decisione nel corso di un Concistoro ordinario pubblico. Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione dei santi, ha ricordato la figura dei due pontefici sottolineando i tempi di profonde trasformazioni nei quali hanno vissuto, la “mite fermezza” con cui hanno annunciato la “autentica dignità dell’uomo” il “dialogo” che hanno instaurato all’interno e all’esterno della Chiesa e, infine, il servizio alla “pace tra le nazioni” che hanno assicurato entrambi. Perché il 27 aprile Papa Francesco ha decretato che Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II siano inscritti nell’albo dei santi il 27 aprile 2014, seconda domenica di Pasqua o domenica “della divina misericordia”. La scelta di Francesco è caduta sulla domenica in albis, che è la Festa della Misericordia, solennità istituita da Wojtyla che nel 2005 morì alle 21.37 del 2 aprile, cioè ai primi vespri di domenica 3, data in cui quell’anno ricorreva la proprio la Festa della Misericordia. Come è noto, in giugno il Pontefice ha approvato il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Giovanni Paolo II e ha dispensato Giovanni XXIII dal processo relativo a un secondo miracolo dopo quello che ha portato alla beatificazione del 2000: la grazia concessa a suor Caterina Capitani guarita inspiegabilmente il 25 maggio 1966 dalle conseguenze di una grave emorragia dopo che, oltre un anno prima, era stata sottoposta ad una resezione gastrica quasi totale. Francesco ha deciso questa dispensa essendo così radicata e diffusa la fama della santità di Roncalli: a Sotto il Monte, ad esempio, nella casa natale, una stanza intera è colma di fiocchi rosa e azzurri inviati da coppie ritenute sterili che hanno avuto la gioia di un figlio dopo aver invocato il Papa Buono. Secondo il postulatore della causa la decisione «è il segno che il ricordo di Giovanni XXIII – il Papa che 50 anni fa ha convocato il Concilio Vaticano II – è sempre vivo in tutto il mondo. Anche se non viaggiò mai oltreoceano, sappiamo che spesso inviò radiomessaggi ai Paesi dell'America Latina, si interessò dei problemi di quelle genti grazie anche ai missionari e alle nunziature. E poi sicuramente ci furono contatti con la presidenza degli Stati Uniti, testimoniata anche dal fatto che Giovanni ricevette fra gli altri la moglie di Kennedy, Jacqueline, e il presidente Lyndon Johnson». Per quanto riguarda la canonizzazione di Papa Wojtyla, essa avviene a meno di dieci anni dalla sua morte, quasi un record perché solo Sant’Antonio da Padova ha fatto più in fretta. In questo caso, l’istruttoria sul miracolo è stata accuratissima. Si tratta della guarigione di una signora del Costa Rica, Floribhet, inspiegabilmente risanata da una paralisi cerebrale il primo maggio 2011, giorno della beatificazione di Wojtyla, una circostanza che è all’origine di numerose conversioni tra i testimoni del fatto. Anche su questo importante evento, la linea di Francesco è la stessa di Benedetto XVI che aveva concesso la dispensa papale, evitando un’attesa di cinque anni per l’inizio della causa aperta nel giugno del 2005. Sei anni dopo è arrivata la beatificazione e il 27 aprile la canonizzazione che, non è stata dunque decisa «a furor di popolo», come era stato richiesto dalla folla fin dal giorno delle esequie del Papa polacco, quando l’allora cardinale Joseph Ratzinger invitò il mondo intero a rivolgere il suo sguardo alla «finestra del Cielo» da cui Giovanni Paolo II avrebbe continuato a parlarci, come per 27 anni ha fatto affacciandosi su piazza San Pietro. «Santo subito» era infatti uno slogan affascinante ma anche rischioso. Il rigido iter fissato per le canonizzazioni proprio da Karol Wojtyla e aggiornato senza stravolgimenti da Benedetto XVI è stato dunque scrupolosamente rispettato. PECCHIO GIOVANNI 03/04/1927 - 14/02/2014 ricordatelo sempre col suo sorriso aperto e sincero Parr. S. Giacomo - La Loggia Foto portata dalla Famiglia La redazione porge sentite condoglianze ai REDATTORI: Domenico GOVONI e Silvia BARBERO per la recente perdita dei loro cari. tratto da http://vaticaninsider.lastampa.it IMPRESE FUNEBRI RIUNITE - DAL 1979 DI VIOTTO FLAVIO - RAZZETTI MARCO - ROLFO PAOLO NONE via Roma 6 Tel. 333 9858968 SAN REMIGIO Carignano Via Umberto I n° 39 Tel. 011 969 94 87 - 333 9858968 LA LOGGIA La Loggia Via Bistolfi n° 29 Tel. 338 708 06 36 - 333 9858968 LA VINOVEISA Vinovo Via Marconi n° 70/A Tel. 011 962 44 16 - 333 9858968 LA CANDIOLESE Candiolo Via Roma n° 5/A Tel. 011 962 58 71 - 345 1145328 LA PIOBESE Piobesi T.se Via Magenta n° 2 Tel. 011 962 44 16 - 333 9858968 OSASIO ABITAZIONE TEL. 333 9858968 - 338 7080636 insieme pag. 12 Territorio Non perdiamo l’occasione di aiutare la “Casa” 11ª Edizione Olympia Social Cup Work Cafè con il Vescovo a Vinovo Martedì 11 marzo circa 80 persone si sono riunite presso la cascina don Gerardo di Vinovo per un appuntamento un po’ speciale. Si tratta del “Work Cafè”, una modalità di condivisione che sta avvenendo in tutta le Diocesi e che vede come protagonisti i giovani dai 18 in su e i rappresentanti dei Consigli Pastorali. Guida e animatore dell’incontro è don Luca Ramello, responsabile della Pastorale giovanile diocesana. Ascoltatore attento e partecipe è il vescovo Nosiglia. Divisi in tavoli da sei per- sone (tre giovani e tre adulti), di fronte a patatine, biscotti e aranciata i partecipanti sono stati invitati a riflettere su due domande “pesanti”: una sull’esperienza di essere ac- compagnati (le figure più significative che hanno guidato il nostro cammino cristiano, il rapporto tra giovani e adulti, come si vive il rapporto con la Chiesa), l’altra sul compito di accompagnare (cosa si mette in gioco, quali sono le difficoltà, come fare per aprirsi verso i “lontani”). Dopo il confronto, ogni tavolo ha condiviso con l’as- semblea un aspetto positivo, una problematica e una proposta che sono emersi dal confronto. Infine il Vescovo ha tirato le somme di questo dialogo sincero, maturo e schietto. Ha sottolineato l’importanza di sentirsi sempre dei discepoli, cioè bisognosi di essere educati e la necessità per ogni gruppo e comunità di “uscire fuori” dai soliti luoghi di incontro per diventare missionaria e non rimanere bloccata in uno sterile atteggiamento autoreferenziale. Silvia Barbero Ricevuto pubblichiamo Questa volta parlano i catechisti Ritorna per l’undicesima manifestazione l’evento benefico firmato Asd Olympia Piossasco insieme alla grande e solida collaborazione con la Onlus “La Madonnina” di Candiolo, che per la terza volta sensibilizzerà rispetto alla propria attività di supporto ed accoglienza verso i malati di tumore ed i loro famigliari, che sono costantemente accolti presso la struttura candiolese. Insomma, partecipare a questo evento significherà dare un contributo importante a questa buona e giusta causa. E quale migliore occasione se non quella di partecipare ad i tornei di Calcio a 5 o di Volley Misto? Quattro le partite garantite, solo 130€ di iscrizione a squadra e la possibilità di trascorrere una divertente giornata all’insegna dello sport. Per le migliori squadre e per i migliori atleti, saranno messi in palio trofei e premi speciali. Grande novità rispetto alle passate edizioni, con un’offerta libera si potrà partecipare ad entusiasmanti Shoot-Out (unocontro-uno contro il solo portiere) presso il campo di Calcio a 5; al vincitore un premio speciale. Il parco del Centro Polisportivo di Piossasco accoglierà gli atleti nei momenti di pausa tra una gara e l’altra, con la possibilità di ristorarsi presso il barpizzeria Cento 45, sempre aperto sia a pranzo che a cena. Per info ed iscrizioni entro il 6 Aprile 2014: w w w. a s c o l y m p i a . c o m Calcio a 5: +393284931361 [email protected] Volley Misto: +393470049275 [email protected] Ed il 18 Maggio 2014 si torna di scena per la dodicesima edizione in favore dell’associazione “ABC Piemonte” che svolge attività di sostegno alle famiglie socie affinché sia riconosciuto ai bambini cerebrolesi il diritto di vivere e curarsi, quando necessario, nel proprio nucleo familiare. Andrea Laruffa Risposta a “I compromessi che svuotano il catechismo” L’articolo scritto da don Carlo su “Insieme” di Ottobre ci interpella e richiede una riflessione. Abbiamo così pensato di pubblicare un pensiero condiviso tra catechisti. Il catechismo non serve a “fare dei cristiani”: nessuno “fa” qualcun altro, il catechismo è proporre a persone che lo chiedono (qualsiasi sia la loro motivazione..) un annuncio, la “Buona Notizia” che Dio si è fatto vicino a noi con Gesù, che anche oggi ci cerca, possiamo incontrarlo e dà il senso più vero alla nostra vita. Sta poi ai destinatari, con la massima libertà, scegliere cosa fare di questo annuncio, se coltivare o meno questo seme che Dio ha gettato in loro anche attraverso di noi, in “120 incontri in 6 anni in un clima di stanchezza e di scarsa disciplina”. Non possiamo sempre quan- tizzare, calcolare, distinguere tra chi frequenta e chi no, tra i bravi cristiani e i “lontani”. Certo è giusto verificare se testimoniamo al meglio, se usiamo i linguaggi e mezzi più adatti alla realtà di oggi, ci impegniamo molto in questo che è uno dei problemi più rilevanti e attuali della catechesi. I ragazzi sono vivaci, ma anche interessati, curiosi, aperti, pronti a fare domande e a discutere (magari fossero un po’ più stanchi a volte!). Ma la conoscenza che hanno è poi così scarsa, rispetto a quella che avevamo noi che più che altro imparavamo formule a memoria e regole da rispettare per non “offendere Dio”? Certo forse di dottrina sanno meno, ma si lavora molto con loro sulle Scritture: prima parliamo di Gesù, aiutiamo a conoscerlo, poi si potrà scegliere di volerlo incontrare. Solo dopo averlo conosciuto si potrà capire e vivere bene quello che Lui e la sua Chiesa ci propongono; allora non ci si annoierà più a Messa! è indubbio che la fede cristiana non è più vissuta e sentita come in passato, che la maggior parte delle persone dimostra una apparente indifferenza, travolta com’è da una cultura che propone una illusione di felicità, con ritmi e stili di vita che sono in assoluto contrasto con il messaggio evangelico. Ma dovremmo forse rinunciare all’occasione di annunciare Gesù, perché chi chiede un sacramento lo fa solo per tradizione o per i regali? Oppure metterci a selezionare e dividere in gruppi diversi i ragazzi in base al tasso di “cristianità” della loro famiglia? Ci troviamo in quella situazione di “emergenza” che papa Francesco ha descritto benissimo con l’immagine dell’ospedale da campo: ecco, senza sembrare presuntuosi, noi catechisti cerchiamo di essere dei volenterosi infermieri in questo ospedale da campo, e lo facciamo con il cuore, impegno e serietà, e non con noia; cerchiamo di vivere soprattutto la vicinanza, l’accoglienza e l’amore nei confronti dei ragazzi e delle persone che incontriamo nel nostro servizio. Se poi riusciamo anche a piazzare qualche cerotto, a disinfettare qualche ferita, ben venga. Ma non sta a noi valutare il risultato finale: questo è un problema dello Spirito Santo! A volte le apparenze ci portano a pensare che molti genitori siano superficiali e che abbiano a cuore solo un pezzo di carta dove c’è scritto “Prima Comunione” o “Cresima”: in realtà, esiste in loro il desiderio che i figli trovino persone che li aiutino a far chiarezza in se stessi e ad essere felici. Per molti adulti può inoltre essere un’occasione per riappropriarsi del proprio cammino di fede. Per noi è sicuramente uno stimolo per essere più accoglienti e proprio attraverso l’incontro con i genitori potremo rendere più efficiente la catechesi verso i ragazzi; tutti (adulti, bambini, ragazzi) hanno diritto a conoscere Gesù, ad incontrarlo, a decidere di stare con Lui. Commissione Catechesi UP54 DuE FIRME per AIuTARE TANTI senza pagare NullA L’8xmille ed il 5xmille sono due firme che non ti costano nulla e consentono di destinare una parte delle tue tasse versate allo Stato a CHI VUOI FIRMA PER lA CHIEsA CATTOlICA nell’apposito spazio dell’8xMIllE, in questo modo farai molto per tanti CASA CASA DI DI ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA LA LA MADONNINA MADONNINA di di Candiolo Candiolo ONLUS ONLUS per parenti e malati di cancro in cura 5xmille - Firma e scrivi il numero 95516130010