Vuoi ricevere direttamente idee ed incontri a latisana e dintorni - periodico bimestrale a distribuzione a casa questo giornale? Voì a pagina 15 1Lllll,i11,,Ml·il·li&if+tdlE2P. Interviste a: . ii~rls-;<,· • 1•• I .. \ \• N.in"4 f,l,iv,e1p · ~ai;rocc{' di L~ti!l,t1na Anna Bonaiuto officina culturale ;,f f 1,1;,r1;, 16 aprile 1999 Assemblea per il rinnovo dei Consiglio A R /T 'Artisti dell'ultima generazione' v""1!,ii~ :i ~ti Odeon esaurito per "La pulce nell'orecchio" .oSTERIA ~ALMAS0 Paludo tel. di Latisana 0431/50205 OGNI DOMENICA -IL CALC/0IN DIRETTA con + CALCIO TELE+ UDINESE in trasferta JUVENTUS in trasferta L'OSTERIA SALMA SO è anche Il tuo ritrovo DOPO-DISCOTECA ap e r t u r a o re 5.00 • ,sa lnformagiovani: come e perché a Latisana, nei dintorni e in Friuli editoriale L'ULTIMA CRITICA pag.4 Gli ultimi editoriali di questo giornalino sono stati caratterizzati da polemiche di vario tipo, da critiche che abbiamo rivolto a istituzioni e persone della comunità. Per la verità, gli ultimi mesi sono stati piuttosto pesanti e ci hanno spesso reso le idee confuse su quale debba essere il nostro ruolo all'interno della comunità. Questa questione appare banale, in un primo momento: siamo una associazione culturale, rivolta ai giovani, e come tale dovremmo evitare qualsiasi tipo di critica "politica" su come dovrebbero comportarsi altre istituzioni pubbliche quali la Pro Loco o il Comune. Tanto più, dice qualcuno, che fino a "ieri" eravamo ospiti del Comune, che "gentil mente" ci metteva a disposizione una sede operativa per le nostre attività presso il Polifunzionale e grazie alla quale siamo cresciuti da un punto di vista organizzativo e di aggregazione. Ancora, ci siamo sentiti dire: "ma come? Sputate sul piatto dove mangiate?". Tutte affermazioni accomunate dalla stessa logica: non si può esprimere una opinione fuori dal coro, anche quando questa appare come un semplice dovere legato al senso civico, alla voglia di partecipare. Fintanto che si fanno delle manifestazioni (Arte in/contemporanea, Naftalina, Contest/azione, Art Box, Storie Rock di Pro vincia ecc.) e si rendono servizi al Comune (tra cui anche l'lnformagiovani e il Progetto Giovani) che si pregia di mettervi la sua firma, acquisendo in tal modo parte dei meriti, tutto va bene, rientra nei canoni e ci legittimava ad essere abusivi e ad essere "sopportati" in una sede non nostra. Ma nel momento in cui si "rivestivano" le attività di un minimo di idealismo, nel momento in cui ci appariva doveroso dire la nostra, perché avremmo dovu to sentirci debitori nei confronti di un Comune che non faceva altro che il suo dovere? Ora questi problemi non si pongono più. Come molti lettori sapranno, il Comune ha deciso di mandarci via dalla "nostra" sede. Un atto di per sé non grave, la motivazione ufficiale, infatti, è la seguente: Attivaria è una associazione privata e, come tale, non ha alcun titolo a rimanere dentro una sede pubblica, tanto più che questa sede servirà per il Progetto Giova ni e per l'ufficio lnformagiovani (ai quali partecipavamo sin dall'inizio). Tutta via è stata una decisione presa a nostra insaputa, nel giro di pochi giorni, con una fretta magistrale che, quantomeno, denota superficialità e maledu cazione nel trattare con ragazzi che, in fondo, si sono impegnati negli ultimi tre anni per "animare" Latisana. A questo si aggiunga che non c'era nessu na ragione sostanziale per mandarci via: avremmo potuto benissimo rima nere nel Polifunzionale, partecipando attivamente al Progetto Giovani insie me con i ragazzi degli altri Comuni dell'ambito, con le nostre attività che si collegano perfettamente con le politiche giovanili, si dovevano semplice mente regolarizzare gli accessi alla sede e quant'altro, mettendosi d'accor do. Allora ci siamo chiesti il reale motivo della nostra "cacciata". Forse il Comune ha frainteso la natura delle politiche giovanili: nonostante le cose dette e promesse, le amministrazioni non hanno capito lo spirito essenziale del Progetto Giovani, puntando solo all'apertura di un ufficio comunale senza alcuna garanzia nei confronti dell'aggregazione spontanea giovanile, una cosa che può dare fastidio quando non viene canalizzata dalla sicurez za delle norme giuridiche e delle procedure burocratiche. Ma questo non possiamo affermarlo con certezza, è un sospetto legittimo che dovrà essere smentito col passare dei primi mesi di apertura dell'lnformagiovani e delle prossime attività del gruppo intercomunale giovanile di ambito. Allora, per ché ci hanno "cacciati"? Evidentemente il problema non è né il Progetto Giovani né l'lnformagiovani, ma noi come persone, con le nostre idee, con una mentalità, è inutile negarlo, spesso in contrapposizione con quella Comunale, che sopporta poco le critiche. Il Sindaco, e altri nel comune lo sappiamo con certezza hanno il sospetto che Attivaria sia manipolata poli ticamente da chissà quale entità esterna, o opposizione politica. Noi smentiamo decisamente questa visione delle cose con tutta la forza che ci rimane. Abbiamo solo espresso delle opinioni, facendo ciò che un giornalino dedicato al dibattito pubblico dovrebbe fare. Dunque, esporre un parere, quando questo esula dal coro del "tutto va bene", significa schierar si politicamente (sic!) e, siccome tutto ciò è fastidioso, avendo il coltello dalla parte del manico, il comune ha eliminato una parte avversa. E questo è straordinariamente grave: abusare di un potere per mettere in difficoltà un gruppo di ragazzi che la pensa in modo diverso. Alla faccia dello spirito democratico che ci protegge! Quindi, dopo tre anni di impegno, il risultato che ci appare è il seguente: siamo rimasti dentro la sede del polifunzionale fintanto che facevamo comodo, con le nostre manifestazioni che davano "lustro" e meriti (in fondo giustificati) al Comune, ora che è subentrato il gruppo intercomunale con lnformagiovanie· ProgettoGiovani, ora che· ci sono altri ragazzi ad "anima re" la comunità, noi non siamo più necessari, arrivederci e grazie! Un qua dro che non sembra molto lontano dalla verità. E ora Cosa Facciamo? Siamo stufi delle polemiche, anche perché ci sembra di apparire come le vittime innocenti che si piangono continuamente addosso, e noi non lo vogliamo essere. Siamo anche stufi perché presi da tutti questi "scontri di mentalità" sono mesi che non facciamo altro che avvelenarci, senza essere propositivi, senza elaborare nuove manifestazioni, senza pensare a quello che dovrebbe essere il nostro obiettivo, l'aggregazione giovanile. Anzi, nel fiume di polemiche rischiamo di travolgere i ragazzi del gruppo intercomunale che partecipano al Progetto Giovani e con i quali intendiamo continuare a collaborare per portare avanti iniziative comuni. Con tutta serenità, dunque, ci sembra che la soluzione migliore sia eliminare ogni equivoco: Attivaria avrà una sede propria, non appena la troveremo, e continuerà con le sue attività, anche se in modo ridimensionato. Si ricomincia da capo, quindi, con nuovi stimoli e nuovo entusiasmo. Tra poco ci sarà l'assemblea dei soci, aperta a tutti, che dovrà fare il bilancio della situazione ed eleggere le nuove cariche sociali. Gli Appuntamenti La Copertina pag.15 Perché Informagiovani L'Assemblea di Attivaria di Carlos Corvino venerdì 16 aprile pag.5 pag.21 e 22 Informagiovani a Latisana e in Friuli ArtBox compie un anno pag.6 I Progetti Giovani dell'Ambito pag.8 Mangiar olive con precisione di Massimo De Bortoli di Tania Buttò Benvenuti al T.S.O. bar . pag.17 Concorso "Chinatown" premio per giovani fumetti Le Rubriche Gli Articoli ~ pag.14 Crucitisana di Barbara Galizia pag.9 Nella polvere, sull'altare pag.16 del Bacucco Liberalorecchio: pag.10 Una comunità in evoluzione intervista di Marco Caineri con Mons. Nino Rivetti pag.12 dodici pillole per dodici mesi pag.18 Il filo sottile: Arriva la rivoluzione... neolitica di Alessandro Fontana pag.19 Dialogo con Anna Bonaiuto di Patrizio Rassatti pag.13 Pienone per l'Antica Zelkova di Stefania Gamberini e Daniele Galizia cosa facciamo anno 4° numero 16 marzo/aprile 1999 Periodico bimestrale edito da "Attivaria officina culturale" Reg. Trib. Udine n.2 del 29.1.96 DIRETTORE RESPONSABILE: Livio Costantini REDAZIONE: Claudia Caineri, Marco Caineri, Carlos Corvino, Gabriele Formentini, Daniele Galizio, Stefania Gamberini, Andrea Ganzer, Sandro Vignotto. ILLUSTRAZIONI: Silvia Lepore. Hanno collaboratoa questo numero: Alessio, Manuel Sarei, Ferruggio Bidoggia, Luigi Bozza, Tania Buttò, Amelia Corvino, Massimo De Bortoli, Carolina Del Sai, Cristina Driusso, Alessandro Fontana, Marco Galasso, Barbara Galizio, Ales sandra Ghirardelli, Cristina Mattiuzzo, Laura Navarra, Roberta Passalacqua, Riccardo Perosa, Beniamino Poggi, Patrizio Rassatti, Michele Savorgnano, Desi Tondella, Piero Vit. Si ringraziano Aldo, Lino e Sandro per la disponibilità dei locali gentilmente concessaci. Il filo sottile: ''Arlecchino in viaggio" pag.22 di Amelia Corvino TEMP(I)O: la storia. la realtà, la bugia di Patrizio Rassatti DIREZIONE E REDAZIONE: Attivaria officina culturale recapito provvisorio (g.c.): c/o Ufficio lnformagiovani Centro Polifunzionale - 33053 Latisana (UD) recapiti telefonici: tel_0339/3145893 tel_0338/4724034 - Interviene la signora Grazia Turcato portando la propria esperienza ed il proprio pensiero sul Progetto Giovani. di Alessio CJilì la parola a ... (Andrea) (Claudia) Internet: www.attivaria .it e-mail: [email protected] Stampa: Tipolitografia SAGITTARIO via A. Malignani, 7 (zona P.I.P.) 30020 Bevazzana di Bibione (VE) - Tel. e fax 0431/430095 Tiratura: 4000 copie Distribuzionegratuita: 2000 copie spedite in abbonamento postale a Latisana e 600 a Lignano, 1500 distribuite nei locali pubblici a Latisana, Lignano e dintorni. In questi giorni è stato inaugurato il servizio lnformagiovani, un evento molto importante per il Progetto Giovani dell'ambito di Latisana, perché rappresenta la prova più tangibile di una proficua collaborazione fra i giovani e le Amministrazioni Comunali, dimostrando la possibilità di una relazione tra mondi diversi, in cui, nonostante le divergenze, si ricercano occasioni di dialogo, di condivisione su un obiettivo comune, producendo quale effetto immediato un arricchimento reciproco. Sin dai primi passi del progetto, i giovani sono stati compartecipi, a fianco delle Amministrazioni Comunali, in tutte le fasi, dal momento ideativo al momento gestionale. Si è partiti dapprima con una diffusa campagna di sensibilizzazione e d'informazione nei nove comuni dell'ambito di Latisana, per illustrare il progetto ed accogliere l'adesione di giovani interessati. In seguito si è costituito un gruppo di lavoro misto (operatori dei comuni e giovani volontari) con funzioni di coordinamento a livello di ambito ed altri gruppi a livello locale, formati da giovani e da rappresentanti dei Comuni. Con la loro collaborazione si sono organizzate varie iniziative, che hanno visto la partecipazione di una rappresentativa di giovani di ogni Comune coinvolto. A livello di ambito si sono organizzati incontri sul tema del lavoro, corso per operatori di lnformagiovani, corso per operatori di Progetti Giovani; avvio servizio lnformagiovani. A livello di singole realtà comunali, invece, organizzazione di iniziative ricreative e sportive, organizzazione di incontri su temi sociali e culturali, attività di aggregazione. L'attività continuerà nel 1999 con il consolidamento dell'lnformagiovani, che, in questa fase di avvio, vede i giovani incaricati della gestione del servizio affiancati dalla cooperativa "L'Arco" di Portogruaro. Il servizio, che ha la sua sede centrale a Latisana, presso il Polifunzionale ed è aperto al pubblico nei pomeriggi di mercoledì e venerdì, intende sviluppare una forte vocazione informativa, attraverso una sistematica raccolta e diffusione di informazioni sui temi del lavoro, della formazione e dell'orientamento, ma anche promuoversi come punto di aggregazione. A breve si procederà all'apertura di Punti Giovani in ogni Comune dell'ambito, ove è già stata individuata una sede che sarà dotata di attrezzatura informatica e del collegamento Internet. Ulteriori azioni saranno sviluppate, sempre con il supporto di un coordinatore esperto nominato dai Comuni, sia a livello di ambito, che a livello locale, suddivise in quattro macro aree che di seguito elenchiamo: AREA INFORMATIVA - itinerari di orientamento lavorativo; rete territoriale lnformagiovani; AREA AGGREGATIVA - spazi giovanili con attività in ogni singolo Comune; rassegna sulla creatività giovanile; AREA PARTECIPAZIONE - consulta giovanile a livello di ambito; AREA PREVENZIONE - itinerari di sensibilizzazione e informazione per operatori informali, insegnanti e genitori. Gli intenti sono sicuramente ambiziosi, ma credo che la forza del Progetto stia nella volontà di mettere in gioco risorse volontaristiche (giovani) e risorse istituzionali (Comuni) con un obiettivo comune: offrire ai giovani, e alle comunità stesse, occasioni di incontro/confronto per stimolare una vera partecipazione alla ricerca di risposte ai bisogni emergenti e per provocare cambiamenti volti a migliorare la qualità della vita. L"'esserci ", e l'esserci in modo significativo, rappresenta una vera sfida. Auspico che la curiosità, la voglia di sperimentarsi e di cercare nuove strade, stimoli i molti giovani, che sono attenti e sanno cogliere le opportunità poste sul loro cammino, ad avvicinarsi ed a portare il proprio personale contributo. Perché Informa.giovani? di Carlos Corvino Sin dall'inizio dell'attività di questo giornalino, abbiamo dedicato spazio ed e::; energie al Progetto Giovani e all'lnfor I magiovani. Il percorso è stato lungo, pieno di ritardi e varie difficoltà. Nonostante questo, l'ufficio inaugurato il 5 marzo costituisce un risultato impor tante, per una serie di ragioni. Innanzi tutto, è un obiettivo che si realizza: le "parole" non si sono dissolte nell'aria, ma trasformate in realtà concreta con l'attivazione del ser vizio lnformagiovani. In secondo luogo, l'lnformagiovani costituisce il primo e più visibile passo per il più ampio e importante Progetto Giovani. Infine, cosa più rilevante, l'impegno profuso dalle pubbli che amministrazioni e dai ragazzi in queste iniziative, testimoniano la volontà di soddisfare le esigenze dei giovani. Nelle pagine che seguono descriviamo nel dettaglio come si svilupperà ulteriormente il percorso sin qui svolto. Come molti sapranno, si tratta di un progetto ambizioso. L'idea è quella di collegare "in rete", sia informativa sia di relazioni personali ed esperienze, i giovani dei 14 comuni dell'ambito di Latisana: una sorta di Centro di Aggregazione Giovanile intercomunale. Si tratta di esperienze del tutto nuove per la bassa friulana. Non lo sono invece in altre regioni, che da anni sono attive nelle cosiddette "Politiche Giovani/I'. E' necessario, infatti, sottolineare che sia il Progetto Giovani sia l'lnformagiovani, non sono solo delle opportunità e dei servizi resi alla comunità. Sono molto di più. Costituiscono il mezzo per mette re in primo piano il mondo giovanile, con le sue potenzialità e le sue esigenze, con i suoi problemi e le sue diversità. Il fine delle Politiche Giovanili è quello di promuovere la qualità della vita e il benessere dei giovani, ponendo al centro dell'attenzione delle Pub bliche Amministrazioni (Stato, Regioni o Comuni che siano) e delle comunità, una realtà con delle potenzialità da esprimere e non una r-------------------------------, * I I I I Ritaglia e consegna questo buono (non cumulabile) presso "Cigno Express" in via Sottopovolon.29, entro il 30 aprile 1999, avrai in omaggio una bruschetta. massa informe accomunata dall'etichetta di "generazionex", presa in considerazione solo a causa del suo presunto o reale disagio. Le perplessità sono molte, le cause del "malessere giovanile" sono complesse, ma sostanzialmente riconducibili a due elementi: bisogni non soddisfatti e potenzialità inespresse. L'lnformagiovani non soddisferà tutti i bisogni, né il Progetto Giovani svelerà ogni potenzialità, né saranno in grado da soli di prevenire e combattere i più gravi problemi giovanili. Questi "strumenti" offrono, tuttavia, delle opportunità che possono essere sfruttate, promuovono il benessere, ossia delle possibilità in più di vita. Non è poco. Entre rete, quindi, in un ufficio arredato ad hoc, dove potrete consultare guide di vario tipo, ottenere informazioni dettagliate sul lavoro, sulla scuola e sulla formazione. Potrete appendere sulla "bacheca" le vostre richieste, potrete chiedere consigli e condividere le vostre esperienze con altri, ma, più di questo, avrete un luogo di incontro e di scambio di idee con altri ragazzi. Se il vostro interesse sarà più ampio, se volete attivarvi per il mondo giovanile e divertirvi organizzando manifestazioni di ogni genere, dando sfogo alla vostra "capacità visionaria", allora, oltre all'lnformagiovani, il Progetto Giovani sarà il supporto umano e finanziario per realizzare le vostre idee. Detta in questo modo, potrebbe sembrare una rigida classificazione delle esigenze giova nili, una di quelle costrizioni da cui molti giovani fuggono. Non è così. I ragazzi hanno anche il diritto di non partecipare, ma devono averne l'opportunità. L'lnformagiovani e il Progetto Giovani posso no concretamente essere il luogo dove i giovani si esprimono libe ramente, senza costrizioni di alcun tipo, senza pregiudizi di sorta. Non esiste una categoria di "giovane", né una ricetta standard di politica giovanile. Bisogna, però, rendersi conto che il mondo gio vanile è variegato e complesso, ha esigenze diverse e mutevoli, e tutte quante hanno il diritto di essere manifestate ed accettate, lavorando insieme alla realizzazione dei propri sogni, alla qualità delle nostre vite. 8 ''CignoExpress'' I I I I I I I di Bonaventura Buonocore e famiglia Via Sottopovolo, n. 29 Latisana UD. Tel_0431/50953 Sei un buongustaio e ti piace organizzare cenette casalinghe con i tuoi amici, ma non hai voglia di spadellare tutto il giorno? "Cigno Express" ha la soluzione per farti risparmiare tempo. Prenotando, dall'antipasto di pesce fino al dolce, passando per succulenti lasagne, polli allo spiedo, arrosti, grigliate di verdure e fritture miste, il personale di "Cigno Express" prepara per te qualsiasi cosa. Nel nuovo ed accogliente locale di via Sottopovolo n. 29, potrete sce gliere e consumare qualsiasi pietanza della tradizionale cucina italiana. Naturalmente anche i gusti dei più giovani saranno soddisfatti: non mancano hamburger, patatine fritte, bruschette e la pizza a cui il risto rante "Cigno", in piazza Duomo, vi ha abituato in vent'anni di attività. Per chi non ha potuto partecipare all'inaugurazione o volesse fare il bis, fino al 30 aprile potrà assaggiare GRATUITAMENTE una bruschetta consegnando il tagliando qui a lato. Benvenuti e buon appetito dalla -------------------------------.J famiglia Buonocore e da tutto il personale del "Cigno Express". Informa.giovani a Latisana PROGETTO GIOVANI E INFORMAGIOVANI COME STRUMENTI DELLA POLITICA GIOVANILE s • di Desi Tonde/la Forse vi state chiedendo: che cosa troverò davanti a me quando accederò a questo lnformagiovani? E poi ancora: ma sarà poi qualcosa che mi potrà essere utile o no? Cercherò allora di darvi delle risposte il più concrete possibile. Per prima cosa l'lnformagiovani non è (solo) uno scaffale pieno di opuscoli e volantini con cui fare aeroplani, ma è un vero e proprio servizio rivolto ai giova ni. In secondo luogo, se si chiama così è perché vuole dare delle informazioni. Su che cosa? Sul mondo del lavoro (e non solo per segnalare le varie opportu nità in zona e fuori), sull'istruzione, sul tempo libero e le manifestazioni, sul volontariato e le varie associazioni presenti sul territorio. Ora che abbiamo definito gli ambiti, vogliamo scoprire pure fisicamente dove e attraverso quali sistemi questo servizio verrà effettuato? Iniziamo col dire che avrà sede presso il Centro Polifunzionale di Latisana, per quanto riguarda l'uffi cio operativo centrale. Ad esso si collegheranno tutti i vari uffici (apertura previ sta fine 1999) delle sedi dei gruppi giovani dei comuni dell'ambito, che avranno accesso alle banche dati attraverso computer e che disporranno di materiale informativo su vario supporto. Saranno postazioni deserte, autogestite o che? Troverete la figura di tre ope ratori professionali che hanno il compito di gestire l'lnformagiovani e che sono affiancati da volontari dei diversi gruppi giovanili dei nove comuni aderenti al progetto. Accanto a questi aspetti più seri, si potranno ottenere informazioni circa manifestazioni, spettacoli, feste, fiere, mostre, cineforum e tutto quanto concer ne il tempo libero ed il tempo perso. Inoltre, al fine di aiutare chi desidera orga nizzare mostre concerti od altre attività "paraculturali", sarà fornito aiuto su come sbrogliare le prassi burocratiche. Tutto questo grazie all'associazionismo ed al volontariato che troveranno uno spazio all'interno dei servizi forniti dal l'lnformagiovani. Essendo gratis, non potete non venire. In pratica, cosa c'è all'lnformagiovani di Latisana? Ritaglia, conserva e leggi il segnalibro di questa pagina. Sarà un'utile guida e promemoria alle informazioni ed ai servizi disponibili presso il Centro Polifunzionale. L'INFORMAGIOVANIA LATISANA: • COME E PERCHE' di Roberta Passa/acqua • L'apertura dell'Ufficio lnformagiovani a Latisana, e non a Muzzana o a Ligna no, è dovuta ad un semplicissimo moti vo: la posizione baricentrica che questo comune occupa rispetto agli altri del suo ambito, oltre naturalmente al fatto di essere maggiormente popolato e perciò di costituire già da se stesso un notevole bacino di utenza. L'ufficio è la concretizzazione degli sforzi del gruppo intercomunale di ambito, il quale comprende ragazzi dei nove comuni che per un anno e mezzo circa hanno partecipato alle attività e ai corsi del Progetto Giovani: quello di "Operatore lnformagiovani" e di "Opera tore nei Progetti Giovani". Da questo gruppo iniziale sono emersi i due operatori, Roberta Passa lacq ua (chi vi scrive) di Lignano, e Michele Savorgnano di Muzzana, in quanto si sono resi disponibili fin da subito, avendo seguito con costanza le varie fasi del progetto. Per l'apertura dell'ufficio ci si è avvalsi della collaborazione della doti. Paola Morandini, coordinatrice nonché fondatrice dell'lnformagiovani di Porto gruaro, la quale ci ha guidati nella rac colta, selezione e catalogazione del materiale, che si è deciso di restringere principalmente a due ambiti: il lavoro e la formazione. Questo non significa che nella sede non ci sia altro, anzi abbia mo moltissimi dati anche sullo studio e le vacanze all'estero e sulla leva milita re, ma dato che per il momento siamo in due, si è preferito approfondire di più i settori di maggiore interesse generale. Per gli sviluppi futuri, oltre a racco gliere e aggiornare sempre più il nostro ufficio, anche con la presenza di altri operatori, sia del gruppo già esistente sia anche nuovi aggregati, si prevede un'intensificazione della rete informati va anche negli altri comuni, creando, come anche da progetto iniziale, delle sedi periferiche dipendenti da quella centrale di Latisana, in particolare a Lignano e a Palazzolo, mentre nei paesi più piccoli costituire dei punti informativi (bacheche, totem, ecc.) col locati in punti strategici, come bar, biblioteche e centri giovani. Quello che noi operatori vorremmo ribadire è che ciò che viene aperto non è né vuole essere solo un nuovo ufficio comunale erogatore di un certo tipo di dati, bensì è un luogo per i giovani e fatto da giovani che si aspettano idee e proposte per migliorarsi e creare insie me dialogo e attività. 9 le F ri u I i UFFICIO GIOVANI Via Cappuccini 21 34170 Gorizia Tel/Fax 0481/537089 CENTRO INFORMAGIOVANI Piazza G. Falcone e P. Borsellino 7/r 34074 Monfalcone GO Tel/F ax 0481 /790518798011 CENTRO INFORMAGIOVANI Via Umberto I, 2 clo Biblioteca dei Ragazzi 33085 Maniago PN Tel. 0427/72378 Fax 0427/707201 c/o Comune [email protected] CENTRO INFORMAGIOVANI Piazzetta S. Marco clo Municipio · 33170 Pordenone Tel. 0434/392535 Fax 0434/392534 [email protected] SPAZIO INFORMAGIOVANI Via Zorutti 6 33052 Cervignano del Friuli UD Tel. e fax 0431/33392 [email protected] CENTRO INFORMAGIOVANI Piazzetta Sandro Pertini 1 33015 Moggio Udinese UD Tel. 0433/51514 Fax 0433/51371 [email protected] CENTRO INFORMAGIOVANI Via Roma 44 33047 Remanzacco UD Tel. e fax 0432/667780 [email protected] SPAZIO GIOVANE Palazzo Sonvilla Via Garibaldi 24 33038 San Daniele del Friuli (UD) Tel. e fax 0432/955207 [email protected] CENTRO INFORMAGIOVANI Viale Ungheria 41 33100 Udine Tel. 0432/292329 Tel. e fax 0432/508949 UFFICIO INFORMAGIOVANI Via Gatteri 12 34100 Trieste Tel. 040/3728490 Fax 040/762115 CENTRO INFORMAGIOVANI clo Biblioteca 33058 San Giorgio di Nogaro UD r-------------------• I i Latisana Centro Polifunzionale ingresso da via A.Gaspari (di fronte all'ACI) Orario di apertura Mercoledì 15.30 - 18.30 Venerdì 15.30 - 18.30 Tel. 0431/511814 Fax 0431/521835 email: informagiovani. latisana@ netanday. it Job lnformation (AREA LAVORO) Intende favorire l'incrocic tra domanda e offerta d lavoro, fornendo aiutc nella: - stesura lettere e curricu la vitae , - ricerca opportunità lavo rative nel territori, (annunci, rassegna stam pa, bandi di concorso) - pubblicizzazione proprie ricerche/offerte di impiegc nelle bacheche - partecipazione ad even tua/i incontri con associa zioni di categoria, agenziE lavoro interinale I Progetti Giovani dell'ambito di Tania Buttò • I lettori più affezionati di "Cosa facciamo" sanno ormai che, nel 1995, l'Assessorato alle solidarietà sociali della provincia di Udine ha sollecitato i Comuni dell'Ambito di Latisana a promuovere tutte quelle inizia tive dirette alla realizzazione di centri di aggregazione giovanili (in base alla L.R. n°33/88). Da allora le singole amministrazionicomunali hanno provveduto ad attivare tale progetto scovando nei singoli Comuni, quei ragazzi interessati e disposti al volontariato per avviare tale programma. I gruppi giovanili costituitisi avevano molta "voglia di fare", erano grintosi ed ottimisti. Speravano di poter Orientamento scolastico realizzare qualcosa per i propri coetanei e adolescenti dei quali, avendo vissuto la stessa esperienza, cono (AREA FORMAZIONE) scono difficoltà e desideri. Di questi membri "iniziatici", i veterani sono ben pochi purtroppo! Molti di loro hanno Intende aiutare nella scel lasciato il gruppo per motivi di lavoro o di studio. La ta scolastica nel territorio maggior parte degli "engagé" ancora adesso è costitui friulano e veneto, infor ta da studenti delle scuole medie superiori ed universi mando su: tari. Alcuni membri però hanno abbandonatoil progetto • scuole superiori e istituti perché frustrati dalle difficoltà incontrate (vedi Cosa professionali Facciamo n°15 novembre/dicembre1998), soprattutto • università e master per l'incertezza, dovuta anche alla parsimonia della postlaurea )( normativa, che le amministrazionihanno pensato supe • corsi di specializzazione rabile dai ragazzi stessi. (postdiploma, corsi Nuovi membri sono fortunatamente subentrati agli FSE ... ) aderenti persi per strada, contattati questa volta tramite -------------------, mettendo a disposizione: • video cassette, guide dello studente, opuscoli CO ROM e collegamento in rete a siti internet voci di corridoio e leggen de metropolitane espe rienza di studenti più vec chi. L'lnformagiovani é un servizio gratuito dove troverai opera tori pronti a rispon de re alle tue domande. E' rivolto 3. tutta la popolazio ne, ma in particola re a quella compre 5 a tra i 14 e i 29 snni. L'lnformagiovani é , gestito dai ragazzi della Consulta Gio vanile di Ambito. Potrai trovare infor mazioni su: • scuola e formazio ne • lavoro e professio ni • servizio di leva • vita sociale • cultura e tempo libero • vacanze e turismo. relazionipersonali, "per conoscenza". Un problema comune a tutti i gruppi di Progetto Gio vani dell'Ambito, esposto alla Conferenza dei Sindaci del 5 dicembre 1998, è quello di poter usufruire di una sede stabile dove il gruppo possa incontrarsi e discute re sulle proprie attività, oltre alla dotazione di una stru mentazione idonea, quale computer e allacciamentoad Internet, per realizzare non solo l'apertura dei punti lnformagiovani, ma anche per un coordinamento dei Centri di Aggregazione Giovanile. La difficoltà principale interna ai gruppi di Progetto Giovani è di riuscire a catalizzare nuove risorse umane a/l'interno del gruppo, incontrando spesso disinteresse e abulia. Il problema è il coinvolgimentopiù attivo, che non si limiti alla semplice, quanto importante, parteci pazione a singole manifestazioni. Come gli altri gruppi e associazioni sanno bene per esperienza, anche il Progetto Giovani avverte il bisogno di risorse e idee nuove e briose che mantengano sempre vive passioni ed energie. Chiunque fosse interessato, quindi, a far parte del gruppo del proprio paese, o avesse semplicemente delle proposte interessanti ed innovative, può contatta re i referenti del Progetto Giovani del proprio Comune riportati qui di seguito. A parte i problemi e le difficoltà che tutti i gruppi hanno avuto, che cosa sono riusciti ad organizzare nel proprio comune? Vediamoloassieme. Peculiarità di questo gruppo è la coincidenza dei suoi membri con quelli del gruppo GIM (Giovani Idee Muzzanesi) realizzando in ciò la valorizza zione delle iniziative già presenti nel territorio, più che nuove azioni, come previsto dalla circolare dell'assessorato alle solidarietà sociali. Questo gruppo, molto attivo e tenace, ha organizzato nel 1997, con repli ca nel 1998, una manifestazione estiva, realizzata in un contesto natu 0, ralistico di Muzzana, della durata di due giorni con esibizione di gruppi I.. musicali, locali e non, con tornei di calcetto e pallavolo, itinerari naturali :) stici e campeggio libero. Una festa di carnevale, il 13 febbraio, con musica varia, dal tribale/ambient al rave. Anche il corso di Murales, visto il successo riscosso nel 1997, è stato riproposto nel 1998. Il corso, della durata di una settimana, è tenuto da esperti che insegnano ai Cl) ragazzi interessati questa tecnica di pittura. Tra le attività future in progetto troviamo: la manifestazione estiva per l'e state 1999, un corso di murales esteso a tutti i Comuni dell'Ambito inte ressati, un corso di teatro, un corso per accompagnatore forestale, da realizzarsi in collaborazione con il Progetto Giovani dell'Ambito e con varie associazioni ed istituzioni, un corso di computer, cineforum, con proiezione di pellicole non abitualmente trasmesse dai canali tradizionali, ~ avvicinando i giovani alla cultura cinematografica, tenendo in considera ~ zione i loro gusti. ::) Interessante è anche l'analisi accurata svolta da questo gruppo per ~ costatare le carenze e necessità dei giovani di Muzzana. llllllii; I referenti cui ci si può rivolgere sono: Michele Savorgnano tel. 0431/69322 0339/4791383 e Jennifer Bordin tel. 0339/2532322. O C a C I- -O O C a Latisana Dopo un avvio zoppicante nel 1997, quan do fu organizzato un concerto di gruppi musicali della zona ed un cineforum tri stemente conclusosi, nel 1998, grazie all'apertura della palestra comunale, sono stati avviati i corsi d'aerobica e di danze caraibiche che hanno ottenuto un sue cesso numerico lusinghiero. Per quest'anno, oltre alla festa di carne I'\ vale del 13 febbraio, sono in programma: un corso di difesa personale, un corso per strumenti musicali, un corso di spagnolo, gite, escursioni in montagna e tornei spor tivi (anche d'Ambito). Le referenti sono: Tania Buttò tel. 0431/56040 e Silvia Paron tel. 0431/56451 =-, O :S • · Teor e Rivignano Ho preferito associare questi due gruppi per il fatto che, oltre ad una collaborazione tra i membri, presentino caratteristiche comu ni, quali difficoltà al dialogo con l'Amministrazione Comunale e l'assistente sociale e carenza di giovani all'interno del gruppo (entrambi i gruppi sono formati da soli due membri). Queste due difficoltà hanno notevolmente demoralizzato le ragazze che ne fanno parte (eh già, ragazzi non ce ne sono!). L'anno scorso il gruppo di Teor è riuscito ad organizzare una con ferenza sulle stelle cadenti ed una gita a Gardaland, ben riu scita, anche se tra i partecipanti la presenza giovanile non ha avuto la consistenza sperata. Rivignano è riuscito ad organiz zare per il 19 dicembre una festa di Natale che, nonostante la disorganizzazione, come prima esperienza si è rivelata positiva ed ha attirato un centi naio di bambini. Vi sono anche alcune idee abbozzate per que st'anno, tra cui: un'altra festa, visto il successo di quella appe na passata, ed un centro estivo per i ragazzi delle medie in quanto quello esistente copre solo le classi elementari. Giovani di Teor e Rivignano siete caldamente invitati a contattare: Angela Piantoni (Teor) tel. 0432/775252, Jessica Salvador (Teor) tel. 0432/77626, Sara Miolo (Rivignano) tel. 0432/775704 P o c e n • I Nel 1997 questo gruppo davvero molto attivo ha organizzato ben due tornei di pallavolo, uno in collaborazione col G.I.M. di Muzzana ed uno a Torsa, ed un cineforum con proiezione di cinque film. L'anno scorso, visti i risultati positivi, è stato riproposto sia il torneo di pallavolo a Torsa, sia il cineforum in collaborazione, questa volta, con la Consulta di Morteglia no. Nel 1998 inoltre, si è tenuta una sfila ta d'auto d'epoca, ben fatta, ma alla quale è stata data purtroppo poca pubbli cità, una conferenzasulla droga e la tossicodipendenza , strutturata su due serate ed un concerto, tenutosi il 30 giu gno, in collaborazione con la parrocchia per i patroni S. Pietro e Paolo, che ha riscosso un notevole successo. Per il 1999 le attività in programma sono:una conferenzadibattito sul tema dell'educazione sessuale che si terrà gli ultimi due giovedì di febbraio, la Sfilata d'auto d'epoca, in maggio, attività sportive estive, un concerto il 30 giugno, cineforum in novembre e dicembre, come di consue to. Quest'anno forse ci sarà anche un ciclo di film all'aperto in estate. Il referente cui rivolgersi è Samuel Cudini tel. 0432/779438 oppure 0338/4177224. o... o ,,a Palazzolo a I membri iniziali sono ben pochi. Non è stata organizzata nessun'attività nonostante la ricchezza di strutture in questo Comune. Le difficoltà di questo gruppo sono spesso legate alla stagio ne turistica dato che molti aderenti · lavorano d'estate. Non era stato inol .Q tre ben compreso l'effettivo scopo del .Q Progetto Giovani. Le idee in ogni modo non mancano e V, le proposte per quest'anno concerno no: l'Happening Giovani di giugno, che si cercherà di rinvigorire, l'attiva zione di un laboratorio teatrale, pro babilmente presso i locali del Centro Civico, eventi e manifestazioniad hoc come gite, escursioni culturali, O, mostre e conferenze. I referenti sono: · Roberta Passalacqua tel. 0431/71998 ..... e Sandra Odorico tel. 0431/73586. O O r: O C Precenicco Si era costituito un gruppetto iniziale del quale si sono perse completamente le trac ce. In quest'ultimo periodo, grazie alla caparbietà della referente Desi, si è formato un nuovo gruppo davvero invidiabile per consistenza numerica ed effervescenza; infatti, anche se appena sorto questo gruppo ha già organizzato un weekend in Val di Resia per tutti i membri di Progetto Giovani d'Ambito per favorire una maggior socializ zazione e conoscenza tra i membri. Il 6 gen naio, in collaborazione con la Biblioteca Civi ca di Precenicco, è stata preparata una cac cia al tesoro per i bambini dai 5 ai 15 anni. Intensa è anche la collaborazione con Palazzolo dello Stella. Tra le nuove proposte troviamo: una caccia al tesoro o "al personaggio" , una gita per il mese di maggio, un happening a tema (probabilmente sulle forme artistiche della strada, quali graffiti e mimo). La referente Desi Tondella è reperibile allo 0431/589083. dello Stella di Ferruccio Bidoggia • Cari lettori di "Cosa Facciamo" in più di un'occasione siete venuti a conoscenza delle attività svolte dal gruppo IL VOLO di Palazzolo dello Stella. Qui di seguito vi presentiamo l'ultima nostra fatica: "I GIOCHI DEL CAMPANILE". E' una manifestazionenata dal desiderio di ampliare e dare un seguito al ''Torneo di Green Volley" che avevamo organizzato in occasione dei "Festeggiamenti di S.Antonio '98". Vorremmocreare una manifestazione simpatica dove si potes sero fondere divertimento e cultura, una manifestazioneche potesse coinvolgere i nostri concittadini ma anche i giovani dei paesi limitrofi e quindi, constatata la disponibilità di Don Franco Fracasso e del ~~~~~~~~ comitato FesteggiamentiS. Antonio, ci siamo messi al lavoro. 8 I giochi 1. CAPI A SEC; trattasi del tradizionale gioco dell'oca con la variante che per avanzare lungo il tracciato sarà necessario rispondere a delle domande. Per vincere, una volta raggiunta l'ultima casella, si dovrà rispondere ad una domanda sulla cultura e sulle tradizioni della nostra regio ne. 2. MINI MARATONA PALAZZOLESE; è la classica corsa campestre che attraversa le vie del paese. Partecipano due concorrenti per squadra: un ragazzo ed una ragazza. 3.TORNEO DI GREEN VOLLEY; torneo di pallavolo su erba in notturna. Le formazioni verran no suddivise in due gironi da quatto squadre, terminati i gironi eliminatori si disputeranno le finali. Parteciperanno tre giocatori per squadra più eventuali riserve. Le squadre dovranno essere obbligatoriamente miste. 4. CALCIOINPIAZZA; torneo di calcetto in piazza. Le compagini verranno suddivise in due gironi da quatto squadre, terminati i gironi eliminatori si disputeranno le finali. Parteciperanno tre giocatori per squadra più eventuali riserve, obbligatoria la presenza di una ragazza per almeno un tempo. 5.TIRO ALLA FUNE, torneo a eliminazione diretta di tiro alla fune. Partecipano 3 giocatori per squadra. 6.INDIANA JONES; percorso ad ostacoli, con indizi da raccogliere e con un indovinello finale da risolvere. Partecipano sei giocatori per squadra. Alla fine di ogni competizione verrà redatta una classifica in base alla quale verranno attribuiti dei punteggi. Ogni squadra ha a disposizione un jolly che le consentirà di raddoppiare il pun teggio acquisito in un gioco. Il Jolly va giocato prima di iniziare. Le squadre Ogni squadra dovrà: 1. Essere formata da almeno sei giocatori con un minimo di due ragazze. 2. Versare f: 50.000 all'atto dell'iscrizione. 3. Iscriversi presentando un nome al cui interno compaia quello di un animale. 4. Depositare all'atto dell'iscrizione il proprio simbolo. 5. La manifestazione è pensata per un massimo di otto squadre. Calendario gare (suscettibiledi variazioni) Domenica 30 maggio ore 12.00 "Termine iscrizioni" Domenica 6 giugno ore 15.00 "Capi a sec" ore 18.00 "Mini maratona palazzolese" Dal B al 10 giugno ore 20.00 "Torneo di Green Volley" Dal 15 al 17 giugno ore 20.00 "Calcioinpiazza" Domenica 20 giugno ore 15.00 "Tiro alla fune" ore 16.30 "Indiana Jones" ore 20.00 "Premiazioni e pastasciutta tutti" 11 tft ~ Musica dal vivo Piatti tipici di carne e pesce Il locale ideale per: Pranzi e cene, banchetti, matrimoni per Per adesioni, conferme ed altre informazioni: Ferruccio_0431/588702 0347/8803129 HOTEL RISTORANTE PIZZERIA 33053 LATISANA (UD) Via Lignano Nord, 1 O Te/. 0431/521808 el a Mangiar oli ve con precisione Politiche sociali e progetto giovani Benvenuti diA/essio di Massimo De Bortoli Una vecchia storiella orientale racconta di un gruppo di amici piutto sto raffinati, nobili e studenti, che erano soliti incontrarsi una volta l'an no e festeggiare il loro incontro con un pranzo davvero speciale. La portata principale era costituita da un enorme vassoio che veniva posto al centro della tavola; sul vassoio, immerso in un letto di salse e verdure ben disposte, stava disteso un immane bue arrosto, fumante. I commensali schiudevano il ventre cucito dell'animale e ne traevano un maialino ben guarnito e appetitoso; dal maialino usciva poi una farao na dall'aspetto regale, dalla faraona un piccione, dal piccione una qua glia e, senza che i presenti avessero assaggiato alcuno di questi cibi, dalla quaglia usciva un uovo sodo e dall'uovo sodo, tagliato con cura esattamente a metà, appariva finalmente un'oliva che, arricchita dal sapore inimitabile dei cibi in cui era contenuta, veniva divisa in piccolis sime parti e infine mangiata. Potrebbe essere una bella immagine per provare a capire cos'è la qualità della vita: saper sentire il gusto di una piccola cosa, un evento in apparenza insignificante, avendo la capacità di riconoscere tutto il lavoro che c'è stato dietro, l'impegno nella preparazione e nella proget tazione del da farsi. Del resto la vita non è un'oliva, eppure nell'espe rienza di ciascuno levando tutto ciò che sta intorno, che non è orna mento inutile ma necessaria arte di preparazione del sapere e del sapore, vi è un nocciolo che possiamo denominare benessere, qualità, gusto di vivere oppure volendo esagerare felicità. Percepiamo che intorno a queste riflessioni si può trovare un senso per l'impegno sociale e per pensare quella difficilissima cosa che è la politica di comunità. Sembra che lo Stato, quell'Ente Supremo fatto di nomi e cognomi che troviamo scritti sulle schede elettorali, stia final mente cominciando a capire l'importanza di questo lavoro, del fatto che lavorare nel campo dei servizi alla persona non è una cosa sem plice, che può essere lasciata all'improvvisazione e alla buona volontà. C'è bisogno di qualcuno che ne sa più di noi, qualcuno che ha fatto esperienza, per insegnare ai nuovi cuochi come confezionare e dispor re tutti i cibi in cui è contenuta l'oliva. Ecco allora una legge, recentissima (1997), che ha un numero (285) e un nome ("Dispo sizioni per la promozione di diritti e di oppor tunità per l'infanzia e l'adolescenza") che stanzia dei soldi (circa 800 miliardi) per atti vità e progetti che abbiano a che fare con il miglioramento della qualità della vita, con la promozione dell'agio e del benessere. Il Pro getto Giovani, giunto a un momento in cui non sapeva bene dove andare, sempre appeso al filo di ragna tela dell'impegno volontario, della gratuità, del rischio di dispersione, della difficoltà di formulare progetti concreti e di mettere insieme giovani di nove paesi diversi, ha ricevuto da questa nuova legge una boccata di ossigeno, non tanto in termini di denaro quanto di risorse umane aggiunte (il coordi natore Willy Mazzer), di un terreno politico e amministrativo più disposto ad un ascolto attivo, di una società civile più sensibile (anche se per questo forse è ancora troppo presto). La politica giovanile, come la preparazione del Grande Arrosto di cui parlavamo all'inizio, è una cosa lunga, difficile, complessa ma comunque affascinante e ricca di speranze. Grazie a chi si è impegna to negli incontri, nei corsi di formazione, nelle assemblee del Progetto Giovani, grazie alla legge 285/97, ai Servizi Sociali e alla dichiarata disponibilità delle amministrazioni, abbiamo potuto mettere in moto alcuni ingranaggi, impastare alcuni ingredienti, scegliere e gustare in anteprima alcuni sapori: molto, moltissimo resta ancora da fare ma c'è quella segreta speranza di trovare un'oliva alla fine, il cui sapore, anche dovesse essere la sensazione di un attimo, sarà incredibilmente ricco. Del resto siamo liberi, nessuno neppure la democrazia può imporci di provare a vivere meglio, con migliori servizi di informazione, aggregazione, cultura ... ma l'importante è che ci sia data la possibilità di provarci. La grandezza e la miseria dell'uomo è che arrivati al noc ciolo del pranzo via il bue, via il maialino, via la faraona, via il piccio ne, via la quaglia e via anche l'uovo di fronte all'oliva, può anche alzarsi e andarsene via senza averne nemmeno assaggiato un pezzet to. *Massimo De Bortoli, lignanese, laureato in filosofia, è coordinatore dei progetti previsti dalla L. 285/97 (vedi articolo di Roberta Passalacqua nello scorso numero di Cosa Facciamo) al T.S.O bar Nella polvere, sull'altare ... • T.S.O.: sigla strana per un bar, eppure, be' è una lunga storia ed è meglio che cominci dall'inizio. Dunque il nostro caro bar nasce da una esperienza molto parti colare e sfida le leggi di paura del diverso che sono così comuni ai giorni nostri, il nostro bar nasce dalle esigenze nate dopo la chiusu ra dei manicomi effettuata grazie alla legge 180, legge Basaglia. Aprendo le frontiere di mondi così vasti e sconosciuti, ci si è tro vati di fronte a molte paure, uscite dai manicomi insieme alle perso ne ormai libere di girare ed integrarsi nella società che per lunghis simo tempo le aveva relegate in carceri istituzionalizzati. Il T.S.O. è un esperimento che abbiamo messo in pratica a Santa Marizza di Varmo, giudicato tra quelli più all'a ~~ vanguardia non solo a livello regio nale o nazionale, visto che anche alla conferenza internazionale sulla legge Basaglia, tenutasi a Trieste pochi mesi addietro, l'esperienza del bar T.S.O. è stata tenuta in conside razione come esempio e punto di partenza per altri. progetti. La mag giore difficoltà che si incontra quando si cerca di inserire sul territorio per sone fino ad un momento prima ~~ allontanate è quella dell'incomprensione da parte della gente comune, alla quale non sempre basta spiegare le terribili esperien ze di dolore che queste persone erano obbligate a sopportare gior no dopo giorno, abbandonate dai familiari e dalla società intera, chiuse all'interno di strutture da cui era impossibile uscire, dove si perdevano presto la cognizione del tempo e dello spazio, la capa cità di nutrirsi e di lavarsi da soli, e dove alla fine si perdeva anche la capacità di considerarsi persone. Ma il passato è passato, ricordarlo è utile per non cadere negli stessi errori, però bisogna continuare e ridare passo dopo passo la dignità alle persone che hanno dei problemi: questo cerchiamo di fare al T.S.O., e il bar, oltre che fornire uno sbocco verso la società a persone con esperienze manicomiali, serve anche ad inserire nel campo lavorativo persone in difficoltà. La sola cosa che si chiede è uno spazio all'interno di questo tempo, uno spazio privo di pregiudi zi e di paure del diverso, uno spazio con un pizzico di comprensio ne da parte di tutti, dove ciascuno si possa esprimere tranquilla mente senza timore di critiche stupide e senza fondamento. Da tempo cerchiamo di far conoscere il bar attraverso attività che possano essere interessanti, come il ciclo di concerti di musica etnica e rock che si tengono ogni venerdì e sabato (vedi tra gli appuntamenti musicali). Un arrivederci dunque a Santa Marizza di Varmo e ... ah, ho dimenticato di dirvi cosa significa la sigla ... bè, ve lo dico quando ci vediamo... 8 Personaggi, situazioni e anomalie, serie e semiserie, a Latisana na e assieme all'altro geometra Michele Grossi esce dalla giunta comunale gettando discredito sul mestiere più politicizzato del latisa nese: ricordiamoci che politicigeometri erano Gianfranco Sette, Fran co Ambrosia, Lorio Murello, Ferruccio Trevisan, solo per citarne alcuni. Nella polvere il Comune di Latisana: in tema di solidarietà coi bambi ni, sono scomparse le iniziative legate al tragico incidente della corrie ra polacca sul ponte del Tagliamento, giace nell'ombra il gemellaggio con Lipik e, mentre in alcuni comuni del Friuli vanno avanti le ospitalità ai bambini di Chernobyl, a Latisana tutto tace sul fronte dell'infanzia. Moretti non era palaoino'dell'Unlcef? Sull'altare la società che propone di costruire un rifugio per pappagalli rari in riva al fiume Tagliamento: sarà anche un affare ed uno sfruttare una moda esotica a colpi di svariati milioni a "becco", ma molto meglio vedere pappagalli, farfalle e colibrì che lo scempio della darsena da abbattere che si trova poco prima della foce del fiume, per giunta fatta con contributo pubblico. Sull'altare Giacomo Perosa: dopo mesi e mesi di pressing è finalmen te riuscito a ritornare nella stanza dei bottoni della giunta comunale di Latisana; l'alpino Giacomin (guai a chiamarlo "cumbinin", egli si offen de .... ) ha ottenuto quel posto al sole cui aveva rinunciato per far decollare la giunta Moretti ed era palesemente felice, al punto di offrire una cena e da bere a tutti: ma non aveva sempre detto che a lui non importava fare l'assessore? Nella polvere tutti coloro che da anni parlano della sicurezza del Fiume Tagliamento; della cosa abbiamo un'unica certezza: che se ne riparlerà in occasione delle prossime elezioni provinciali, e poi delle elezioni europee, e poi di quelle comunali, e poi di quelle regionali e poi. . finché si vota c'è speranza! del Bacucco • Nella polvere Michele Grossi: il giovane consigliere comunale cambia casacca (da Dini al CCD) e si ritrova fuori dalla giunta. Il Sindaco che qualche giorno prima lo aveva sposato con mille sorrisi, gli ha dato il benservito con motivazioni poco convincenti e che hanno il sapore della beffa. Grossi ha imparato a sue spese in poco tempo cos'è la politica: gioie e dolori e poca aderenza con la realtà di tutti i giorni. Sull'altare il Consigliere comunale Francesco Santaniello. Per la seconda volta in pochi mesi lascia la lista del sindaco Moretti, nelle cui fila era stato eletto, dichiarandosi insoddisfatto della gestione politica di Moretti e denunciando manovre, incongruenze e occultamento di lettere dai contenuti scomodi. Qualcuno in maggioranza ha il coraggio di dire la sua ... e se ci ripensasse anche stavolta? Nella polvere il Sindaco Danilo Moretti: toglie le deleghe a Michele Grossi giustificandosi con il suo cambio di casacca e di gruppo, dal Centro Laico al CCD e "sorvola" con indifferenza sul fatto che la sua Vice Sindaco ha fatto lo stesso passando dalla sua lista civica a Forza Italia: ma F.I. mette paura e il CCD, soprattutto in vista di nuove ade sioni, meno. Sull'altare il CIT e Marco Paolini: lo spettacolo "Bestiario Veneto" fa registrare un ottimo successo di pubblico e far esporre il cartello "tutto esaurito", per la terza volta in questa stagione dopo "Sister act" e "Rumori fuori scena". Nella polvere chi ha studiato i sensi unici ed i divieti di accesso della viabilità cittadina: non c'è una strada che prosegua diritta. Sia nella zona del Parco Gaspari, sia in Piazza Matteotti, in zona Stazione Fer roviaria e in zona Via Dietro Chiesa, ci si trova sempre di fronte ad un cartello che obbliga a svolte e lunghi percorsi per raggiungere luoghi che in linea d'aria sono invece vicinissimi: parcheggiando e andando a piedi si fa prima. L'obiettivo di questi labirinti è forse abituare i latisane si a vivere in un'unica grande isola pedonale di prossima attuazione? Sull'altare i Vigili del Fuoco volontari di Latisana e nella polvere l'am bulanza del Pronto Soccorso 118 di Latisana: martedì 9 marzo c'è stato un incidente sulla s.s.354, per fortuna non grave. Sul posto sono arrivati subito i Vigili del Fuoco e dopo un'ambulanza dell'ospedale. Registriamo la tempestività dell'intervento degli uomini con i camion rossi che svolgono con passione e bravura il loro lavoro. Nella polvere un giocatore del basket latisanese: secondo le crona che sportive locali avrebbe preso a pugni un giocatore della squadra avversaria. Provocato o meno, il gesto è senza dubbio da condannare e spesso ci si dimentica che il gioco è diverso dalla guerra appunto perché tale: la sportività non dovrebbe mai essere un optional. Nella polvere tutti i redattori di Cosa Facciamo: vogliamo essere più precisi con le date di uscita del giornale per favore?? All'inizio era bimestrale, poi è diventato trimestrale ed ora è degenerato in un perio dico ad uscita casuale. Efficienza organizzativa parastatale o mano vra occulta per farsi desiderare? Coperture in legno L'c perienza di tre generazioni su misura al tuo servizio via A. Volta, 9 Tcl/Fa.."I: 50059 Nella polvere l'ex Assessore ai Lavori Pubblici Gino Ambrosia: il con sigliere regionale Giorgio Mattassi lancia accuse e lui si dimette dalla giunta Moretti; ha un bel dire e scrivere che lo fa per troppo lavoro e per sgomberare il campo da sospetti, nella sostanza è attaccato il suo doppio ruolo di professionista e di amministratore pubblico e a Latisa Sull'altare il Tagliamento che è sempre stato e sempre sarà materia di campagna elettorale per chi niente da dire e niente è capace di fare (è sempre colpa della burocrazia del sistema). Siediti sulla sponda del fiume ed aspetta: vedrai passare l'alluvione! Nella polvere la Provincia di Udine: ha sostenuto con svariate centi naia di milioni il Progetto Giovani e l'lnformagiovani e alla inaugurazio ne dell'ufficio presso il Polifunzionale di Latisana era assente: come mai? Sull'altare chi fa del bene e non lo dice, e sono in molti: "il ben noi fa rumor e il rumor noi fa ben!" E noi rispettiamo chi preferisce l'anonima to, ma sappiano costoro che hanno tutto il nostro plauso morale. Nella polvere i gestori della Piscina di Latisana: a quando il corso per capire le formule dei diversi abbonamenti? Sull'altare tutto il consiglio di amministrazione della Pro Latisana che addirittura doveva essere rieletto a furor di popolo durante l'assemblea dei soci e degli amici. Poco importa che delle dimissioni di due consi glieri non si sia parlato, poco importa se le modifiche fatte allo statuto, come da indicazioni dell'assemblea dei soci di un anno fa, siano state assolutamente ridicole, poco importa se l'esoso bilancio non è stato neanche discusso in consiglio e reca voci a dir poco ridicole (manife stazione in piazza E 11.000.000, spina elettrica E 7.000): l'importante è ottenere consenso di massa e andare avanti così. Con successo. n.b. stiamo scherzando! Nella polvere il Segretario Comunale di Latisana che tramite circola re, suggerimento verbale o tacito accordo vieta a tutti i funzionari di rilasciare dichiarazioni pubbliche sul proprio ruolo, costringendoli a dire la loro su ciò che li compete solo a titolo personale. Le relazioni pubbliche sono riservate agli Assessori anche quando i ruoli esigono autonomie propositive e intellettuali. Volontà di controllo o rispetto dei ruoli? . Sull'altare e nella polvere i protagonisti di Telefriuli: bene Michele Cupitò, latisanese atipico, che conduce brillantemente una trasmissio ne sulla musica e meno bene l'Udinese Club che esce sconfitta nello scontro con Montereale in Valcellina: ma il rigore non c'era! Protestia ~- CENTRO APPLICAZIONE LENTI A CONTATTO Ortica JQ~() di Marchetto Giancarlo Presbiopia: con le lenti a contatto la correzione è semplice. Per leggere e vedere bene a tutte le distanze. LATISANA via Vendramln, 198 Tel. 0431/50236 11le • Una comunità in evoluzione Intervista con Mons. Nino Rivetti, parroco di Latisana, fra attività pastorale e tutela del patrimonio. di Marco Caineri Monsignor Nino Rivetti, parroco di Latisana dal novembre del 1994 e negli ultimi anni anche di Latisanotta, è chiamato quasi da tutti sem plicemente don Nino. E questo sia perché i più lo hanno conosciuto durante i nove anni da lui trascorsi come cappellano nella nostra par rocchia dal 75 all'B4, sia per il senso di familiarità che "don Nino" ha sempre cercato di dare e che traspare dal suo modo di fare schietto, spontaneo, qualche volta un po' fuori dagli schemi. Obiettivi chiari, nuovi progetti che lo illuminano prima ancora di aver portato a termine quelli in corso, carattere caparbio e volitivo, sono le caratteristiche di un prete che non è difficile caratterizzare per il suo pragmatismo e il suo grande attivismo. Serve fermarsi un attimo di più per riconoscerne le doti spirituali, che svela dietro un atteggiamento in equilibrio fra l'ironico e /'autorita rio e che fa valere nell'incisività dei suoi discorsi e, spesso, delle sue prediche. Monsignore, Lei è tornato a Latisana dopo 10 anni nei quali ha retto come Parroco la Parrocchia di Madonna di Buia, come ha tro vato la comunità latisanese e quali maggiori cambiamenti ha nota to? Ho trovato una comunità in evoluzione. Pur avvantaggiato dall'espe rienza precedente, di conoscenza dell'ambiente e delle persone, ho riscontrato profondi cambiamenti: il panorama è radicalmente mutato nei dieci anni e il cambiamento è ancora in atto, tuttora, sia nella vita sociale che in quella ecclesiastica. Se dovesse tracciare un bilancio di questi primi quattro anni da Parroco a Latisana che profilo ne uscirebbe? Ci sono tre aspetti che io amo prendere in considerazione come guida del proprio agire: coscienza, ruolo, responsabilità. Ciascuno ha coscienza di sé, di ciò che vuole ottenere, di quali sono i suoi compiti e soprattutto di quello che è il suo ruolo nella comunità in cui vive e che Sconto del 20% sull'acquisto di un paio di jeans presentando questo buono IL GRANDE NEGOZIO NEL CENTRO DI LATISANA presuppone delle responsabilità, dei doveri a cui rispondere. Anche come Parroco sono questi i valori che mi guidano nel sostenere le batta glie, gli obiettivi che mi prefiggo, nel mio ruolo in relazione alla società, ma anche in relazione alla Chiesa, alle istituzioni, alle cariche. E' questo ciò che mi sostiene, oltre alla fede, nell'andare avanti e nel cercare di tirare fuori il buono da ogni situazione, nel cercare la forza di essere in ogni situazione cosciente e responsabile. Nella società di oggi la Parrocchia può mantenere un ruolo guida nella comunità, pur non essendo più centrale come in passa to? Al cristiano di oggi è richiesta un'apertura di mente sufficiente per affrontare i problemi, per capire cosa sta accadendo e porsi di fronte alle situazioni nel miglior modo possibile. Il Cristiano deve saper rispon dere anche di fronte ai cambiamenti di oggi e agisce sempre animato dalla speranza. La Parrocchia, intesa come comunità dei Cristiani, in cui esistono dei ruoli e delle responsabilità, ruota attorno agli organismi del Consiglio Pastorale e del Consiglio Amministrativo. Questi servono ad individuare i problemi ed il modo di affrontarli, mantenendo saldi gli agganci con la realtà circostante nella quale sentirsi inseriti, pronti a proporsi anche con le altre realtà esistenti. Proprio a questo scopo, ultimamente, le Parroc chie del Comune di Latisana (oltre a Latisana e Latisanotta, anche Per tegada, Gorgo e Bevazzana con Parroco Don Carlo Fant) hanno propo sto alcuni incontri preparatori al Giubileo, che hanno coinvolto Ammini strazione, Enti e associazioni. Per una volta è la comunità cristiana che chiama a raccolta le realtà della città, per un evento che coinvolga tutti i risvolti sociali e culturali oltre che religiosi. Sarà un'utile occasione per favorire un processo di conoscenza reciproca, di collaborazione, per superare le incomprensioni, che sono ciò di cui troppo spesso si parla prima del resto. Parliamo di giovani. Come vede il loro rapporto con la fede, la spiritualità e come giudica la loro partecipazione alla vita comuni taria, la loro disponibilità alla solidarietà? Il mondo giovanile è una mina vagante, ma è un problema che va affrontato in termini positivi. I giovani hanno bisogno di esempi vivi più che di essere indottrinati da una parte o dall'altra. E meritano sicura mente attenzione particolare i problemi che essi sollevano. Cosa può dare l'Oratorio? L'Oratorio può e vuole diventare un luogo di aggregazione e di for mazione umana e cristiana. La funzione svolta dall'Oratorio in passato non è confrontabile con la situazione e le esigenze attuali; rispetto al passato bisogna rispondere ad urgenze completamente diverse. L'Oratorio, la Parrocchia e la Comunità cristiana in generale possono dare un'occasione di incontro rasserenante: offrire la disponibilità all'a scolto oltre che al dialogo. Nella situazione dei giovani di oggi ci sono molti responsabili: dalla scuola, che come è strutturata ora non favorisce né l'educazione responsabile né la crescita personale, ai genitori, che hanno pretese sempre maggiori nei confronti dei figli. Qual è, non solo fra i giovani, il rapporto con la fede e con la spiritualità? Il discorso riguardante fede e spiritualità si diversifica dai ragiona menti sulla comunità poiché richiede un rapporto interpersonale diretto. L'aspetto della fede perde di importanza se mancano i punti di riferimen to, perché l'esperienza religiosa chiede di essere guidata e formata. La "domanda" di spiritualità , se così si può dire, si avverte, ma si può sco vare solo instaurando un dialogo personale; è un desiderio che emerge parlando a tu per tu, non nel "gruppo" o in famiglia dove queste cose rimangono "offlirnits", tabù, non vengono mai affrontate. Manca anche una preparazione culturale, un approccio profondo alla conoscenza della Bibbia, del Vangelo. Lei si è distinto fin dall'inizio del suo mandato di Parroco per la grande attenzione, a volte insistente, verso il recupero dei beni immobili. Non è pericoloso confondere così tanto il ruolo spirituale della Parrocchia con quello materiale? L'esigenza di sistemare il patrimonio della Parrocchia non è rimanda bile. Fra i compiti di un parroco c'è quello di guida spirituale, quello di valorizzare le risorse umane, ma anche la tutela dell'aspetto economico e la gestione del patrimonio. La nostra Parrocchia possiede ed ammini stra 13 edifici oltre ai beni mobili. lo mi sono mosso convinto di coinvol gere la comunità, di farle prendere coscienza di ciò che andava fatto e dell'importanza degli ambienti in cui si realizzano le attività. Si è cominciato nel '95 con i lavori in Duomo, frenati dalla prudenza del Consiglio di Amministrazione. Poi abbiamo visto sia la generosità della comunità sia la volontà di tutti di portare a termine l'impegno. Apre a Latisana l'Ufficio Unico delle Entrate Da giovedì 25 marzo sarà inaugurata una delle sedi in Piazza Matteotti di Laura Navarra Mons. Nino Rivetti Al di là delle riserve di molti, che ben cono sco, c'è comunque questa accoglienza positi va. Insistere tanto su obiettivi "edilizi", anche quando questi non sono primari o indispensabili (come il rinnovo dei banchi . in Duomo che è in corso), non rischia di "stressare" la comunità, che invece potrebbe essere coinvolta con altrettanta convinzione per obiettivi di solidarietà o di promozione sociale? La carità è un'attività continua della Parroc chia, sempre presente: c'è il gruppo S.Vincen zo sempre attivo, c'è una risposta giornaliera ai tanti poveri che bussano, c'è un aiuto conti nuo alle famiglie in difficoltà e alle situazioni di disagio. E anche gli aspetti economici legati a queste situazioni sono risolti dall'accoglienza e dalla carità della gente e degli Enti. La Carità deve essere ordinaria e non straordina ria. Qualcuno (anche noi in un'occasione) L'istituzione delle Direzioni Regionali delle Entrate, con sede nel capoluogo di Regione ed in vigore dal 1994, sembrava non andare incontro alle esigenze dell'utenza. In realtà la riforma dell'Amministrazione Finanziaria ha lo scopo di agevolare i rapporti con il cittadino. Per con seguire questo obiettivo sono stati dislocati strategicamente in vari comuni delle province gli Uffici Unici delle Entrate. Per questo motivo, a pochi giorni dall'inaugurazione dell'lnformagio vani presso il Centro Polifunzionale, dal 25 Marzo i cittadini di Latisana si troveranno di fronte ad un'altra novità: l'Ufficio Unico delle Entrate. L'ufficio di Latisana avrà competenza territoria le relativa anche ai comuni di Lignano Sabbiadoro, Muzzana, Palazzolo, Pocenia, Precenicco, Rivignano, Ronchis e Teor. Nella provincia di Udine, dal 23 marzo in poi, saranno istituiti altri quattro uffici aventi sede nei comuni di Udine, Cervignano, Gemona e Tolmezzo. Gli uffici di Trieste, Gorizia, Monfalcone, Pordenone e Maniago verranno aperti l'anno prossimo. Ma cos'è l'Ufficio Unico delle Entrate? E' un servizio che unisce l'attività di altri uffici finanziari già esistenti, ossia: Ufficio I.V.A., Imposte Dirette e Registro. Il cittadino, quindi, potrà recarsi in un solo luogo per sbrigare tutte le pratiche di carattere fiscale. L'ufficio comprende due aree di attività: l'area di servizi e relazioni con il contribuente e l'area di controllo. La prima è divisa in zone diverse a seconda delle competenze. Nella prima zona il cittadino verrà indirizzato verso la postazione dove potrà risolvere i suoi problemi fiscali. In un'altra zona egli potrà rice vere informazioni su tutti i procedimenti tributari e chiedere assistenza sui vari adempimenti fiscali. Presso un'altra zona egli potrà chiedere l'attribuzione del codice fiscale, la partita I.V.A., il rilascio di certificati ed autorizzazioni, presentare documenti o istanze di rimborsi. Uno o più funzionari svolgeranno esclusivamente il trattamento e la ricezione di atti pubblici, privati, giudiziari e riceveranno le dichiarazioni di successione e si occuperanno della bollatu ra dei registri previsti dalla normativa sull' I.V.A .. Nell'area di controllo, invece, si effettueranno gli accertamenti ai contribuenti, i contenziosi, e la riscossione. In conclusione l'Ufficio Unico si propone di svolgere un servizio di qualità per il cittadino e, quindi per la collettività, offrendo grandi aspettative in termini di semplicità negli adempimenti burocratici e di efficienza nel servizio sia per il contribuente, sia per l'Amministrazione. 9 l'ha definita Parrocomanager ... Francamente non vedo l'ora di portare a termine questi impegni per dedicarmi solo a ciò che mi spetta come Parroco. Per il momento il mio compito è anche quello di ricomporre un patrimonio che dia l'opportunità alla comunità di sentirsi proprietaria e parteci pe dello stesso. La cura degli ambienti, degli arredi, delle suppellettili e delle varie opere d'arte si concluderà con il progetto del "Museo della Pieve", dove esporre i pezzi più pregiati del patrimonio storicoartistico, che diverrà anche un'occasione di interesse turistico oltre che di coscienza storicoreligiosa. E' inevitabile che l'aspetto patrimoniale divenga impegnativo dal punto di vista ammi nistrativo. Se però andiamo a guardare i regi stri storici della Pieve di questi ultimi anni, non credo che gli aspetti economici siano preva lenti su quelli pastorali. 9 CALDAIE CONDIZIONATORI \.J'Yoosolo9ns INSTALLAZIONI RIPARAZIONI TRASFORMAZIONI METANO GASOLIO G.P.L. Preventivi gratuiti Pagamenti personalizzati DITTA CHE PARTECIPA ALL'INIZIATIVA Scadenze relative all'aggiornamento del "Libretto d'impianto" della caldaia < 35 kW (DPR 412/93): [Z] Manutenzione ordinaria annuale [Z] Analisi fumi biennale NONSOLOGAS • LIGNANO S. (UD) VIA TARVISIO, 112 TEL.FAX 0431 427 • PORDENONE VIA GEMELLI, 6/A TEL.FAX 0434 57 34 33 "PRONTO GAS ITALGAS" 555 Dialogo con Anna Bonaiuto Pienone per l'Antica zelkova E il 27 aprile si replica al Teatro Odeon a Latisana Latisanese di nascita, grande attrice di teatro e cinema, è conosciuta in tutta Europa grazie ai film di Martone di Patrizio Rassatti La prima domanda che viene da farle è: che cosa è rimasto di latisane se in lei? Beh, effettivamente un po' pochino, in quanto ho lasciato Latisana appena finito il Liceo e quindi, direi parecchi anni fa, lasciamo perdere quanti, no (ride)? Però devo dire che i ricordi dell'infanzia, che sono sicuramente i più forti per me come ognuno di noi, mi riportano sempre a questo paese. E come sono questi ricordi? Eh, un po' complicato da spiegare, con quel misto di innocenza e desiderio di conoscere che hanno in sè. Ricordi sparsi di me ragazzina che gioco con altri ragazzetti nei pressi della chiesetta delle Monache, delle Muneghe, come si dice, dove abitavo a quel tempo. Con altri ragazzetti del posto avevo formato una banda, che si chiamava, aspetta .... non mi ricordo. Dovreste chie dere a Giorgio Mattassi o a Renato Toz zo! i che ne facevano parte. Quando capita d'incontrarli me lo dicono sempre e ci facciamo un sacco di risate. E poi delle grandi esplorazioni del greto sul Tagliamento, oltre l'argine che al tempo non era certo quella muraglia cinese che è adesso. A questo proposito devo dire che, vivendo in città, e vi lascio immagi nare cosa sia abitare a Roma, se devo pensare un luogo che per me rappresen ta la natura e la pace che essa porta, penso sempre a qui luoghi, così ricchi di piante, di verde, con quel caldo estivo che io non riesco mai a ricordare fasti dioso. E, a proposito della chiesetta delle Monache, ecco un altro ricordo che mi torna sempre quando penso a Latisana: la pala d'altare con S. Lucia che tiene in mano il simbolo del martirio, il piatto con gli occhi. Ecco, di questa figura ho un ricordo così forte di quando la vedevo da bambina, e l'impressione che mi faceva, che l'ultima volta che sono venuta qui sono andata a rivederla. Ritorni spesso a Latisana? Ero molto legata a mia nonna. Era ciò che provavo per lei che mi portava qui abbastanza frequentemente. Da quando è morta, molto meno. Era un bel po' che non ci ritornavo, a dir la verità. Più di sei o sette anni, forse. E il ritorno com'è stato? Normale direi. In fondo qui abitano sempre i miei genitori che vengono ladriapelle[ Produzione e Vendita Pelle - Montoni - Pellicce LATISANA S.S. Lignano tel. 0431/50094 spesso a trovarmi a Roma e quindi un tocco di Latisana ce l'ho sempre, davan ti. Tuttavia, devo dire che quando sono entrata in scena stasera l'applauso che mi ha accolto mi ha fatto un certo non so che. Mi ha fatto piacere, davvero. Penso che sia naturale, no? Parti da questo paese giovanissima, con la determina zione di fare l'attrice, un desiderio non condiviso dai tuoi famigliari, arrivi in una grande città di cui non sai niente, senza conoscere nessuno e vai avanti, soste nuta solo dalla tua passione; dopo anni torni al tuo paese a recitare e ti accoglie con un applauso a scena aperta. Bello, no? Per certi versi anche significativo, non vi pare? Come sta andando la tournée di Edda Gabler? Bene, sono contenta, anche se anco ra è un personaggio in fieri, visto che siamo all'inizio delle rappresentazioni. Ci stiamo conoscendo poco a poco, insom ma. Ma la complessità del personaggio mi coinvolge molto. Sarà una bella con vivenza. Oltre il teatro: stai preparando qualcosa per il Cinema? Ma, a dire la verità dovrei vedere qualcosa a primavera inoltrata, ma è ancora tutto abbastanza aleatorio, non so che farò. A settembre invece, sarò a Napoli per riprendere uno spettacolo tea trale da Marivaux per la regia di Toni Servilio. Sempre a proposito di cinema, i film italiani tornano ad incassare. Che ne pensi di questa presunta rinascita del cinema italiano, tu che sei prota gonista nella parte migliore di questa . rinascita con film come L'amore mole sto e Teatro di Guerra? Che in tutta onestà in non la vedo. Se vogliamo parlare d'incassi ecco che, sì, abbiamo Pieraccioni e qualcun'altra, però di qualità cinematografica ne vedo ben poca. E la televisione? Non mi piace e non la guardo e non vi partecipo. Sono stata invitata a trasmis sioni come Costanzo show o Harem, ma ho declinato l'invito. Non che abbia nien te contro queste trasmissioni, sia ben chiaro, è proprio il mezzo medianico che non riesco ad accettare. Ciò che emana dalla nostra televisione non mi piace affatto e a volte mi fa davvero orrore. E per coerenza non ci vado, nè ci lavoro. Grazie Anna del tempo che hai tro vato per noi, sappiamo che gli attori in tournée hanno pochissimo tempo a disposizione, visto che devono spo starsi da un posto all'altro. Figuratevi. Grazie a voi che mi date l'occasione per dare un saluto a tutti i latisanesi. Ciao! • di Daniele Galizio e Stefania Gamberini . A grande richiesta, dopo il successo di Latisana dello scorso mese di gennaio, la Compagnia Teatrale "L'Antica Zelkova" ripropone per il giorno Martedì 27 aprile 1999 alle ore 21.00 presso il Teatro Odeon di Latisana la sua ultima produzione artistica con l'esilarante commedia "La Pulce nell'orecchio" di Georges Feydeau. La Compagnia, che nei sette anni di attività si è sempre distinta per l'impegno artisti co e teatrale anche con altre iniziative quali l'organizzazione di corsi teatrali, esposizioni, eventi teatrali e musicali, come la messa in scena dell'intermezzo buffo la "Serva padro na" di Pergolesi con l'Orchestra dell'Università di Udine e il recital del soprano Cecilia Fusco, si ripropone ora con questo spettacolo, fulgido esempio del vaudeville Feydeia no, di mettere in luce le contraddizioni di una società, quella parigina della "belle épo que", tutta intenta a spendere la propria vita nell'abbacinamento de/l'effimero. A partire dal mese di aprile comincia la tournée che vedrà la Compagnia impegnata in un calendario fitto di date, concentrate per la maggior parte nel Triveneto, e, non ancora confermata, una tournée di una settimana in Sicilia, tra Catania e Siracusa. Tra le altre date, la Compagnia sarà impegnata al Palamostre di Udine nei giorni 25 e 26 settembre. L'altra novità è relativa ad Internet, infatti, a partire dalla metà di marzo la Compagnia Teatrale pubblicherà il proprio sito Internet dove si potranno trovare tutte le notizie sugli spettacoli, sugli attori, il calendario degli spettacoli, ed altre curiosità. Il sito Internet è visitabile all'indirizzo Internet: http://www.attivaria.it/zelkova 9 O Teatro Odeon esaurito lo scorso 28 gennaio per poter applaudire "La pulce nell'orecchio", l'ultima commedia rappre sentata dalla compagnia "L'Antica Zelko U va". E di applausi ce ne sono stati molti, per la bella scenografia, per i costumi G) impeccabili ma, soprattutto, per la bravura ~ dei protagonisti, tutti ingredienti che hanno ' ' decretato il successo dello spettacolo. Il ~;a; O testo di Feydeau ha divertito il pubblico con le sue battute a raffica, i continui doppi sensi e i qui pro quo che, partendo da un semplice sospetto, riescono a scate nare un finimondo. G) La commedia, in tre atti, rappresenta al meglio il teatro di Feydeau, il suo vaudeville, una macchina dai meccanismi per C tetti che viaggia a ritmo serrato per il divertimento degli spetta tori. G) I personaggi, che forse non brillano per spessore e per ric chezza interiore, in realtà rispecchiano i tormenti vissuti dal U l'autore, la sofferenza per il fallimento del suo matrimonio, che anche il protagonista, Chandebise, per una serie di equivoci :, rischia di veder naufragare. A dare vita al povero Chandebise e al suo sosia Poche, causa di un malaugurato scambio di persona, è un magistrale Pierpaolo Sovran, autore anche della regia, che ha saputo C sfruttare tutti gli spunti comici di cui è ricco il testo per creare delle scene esilaranti sul palcoscenico. · ..e u ii '7,,~"'* t. ... ...... 'l • Martedì 27 Aprile 1999, ore 21 Latisana Teatro Odeon Compagnia Teatrale "L'Antica Zelkova" "La Pulce nell'orecchio" di Georges Feydeau regia di Pierpaolo Sovran Platea Interi L.15.000 Ridotti L. 10.000 Galleria L. 12.000 Per informazioni: Daniele Galizio (0335/6389889) oppure nel sito internet: http://www.attivaria.it/zelkova Personaggi ed Regia di Pierpaolo Sovran (Vittorio Emanuele Chandebise) (Poche) PierPaolo Sovran (Camilla Chandebise) Adriano Codecco (Romain Tournelle) Luigi Nardi (Dottor Finache) Roberto Sgheri (Carlos Homeni des De Histangua) Franco Amato (Augustin Ferrai/fon) Massimi liano Sbrugnera (Etienne) Ovi dio Pitton (Rugby) Stefano Lizzi (Battistina) Danilo Selva (Rai monda Chandebise) Piera Bra nterpreti ghieri, Manuela Del Piero (Luciana Homenides De Histan gua) Moira Baradel (Olimpia Ferrai/fon) Antonella Zanello (Antonietta) Morena Cicuttin (Eugenia) Silvia Taiarol Scenografia Paolo Bandiera Costumi Filippo Guggia Coreografia Manuela Del Piero Scelte musicali PierPaolo Sovran Luci Franco Amato Sartoria F.G. Teatro Organizzazione Daniele Galizio enoteca con cucina ~~ niliITilieJli -~~ ..~l)I::J~è>liRJ~ Selezione di vini tipici friulani Degustazione e vendita 33054 Lignano Sabbiadoro (Ud) Italia Via Latisana, 44 (vicino Azienda di Soggiorno) Tel. 0431/70498 Cruci tisana BILANCIO CONSUNTIVO (Bilancio generale complessivo, in approvazione all'assemblea ordinaria) di Barbara Galizia ORIZZONTALI 1.Prelibatezza invernale - 13.lnternational Air Transport Association - 14.Ha lasciato una sua grande opera anche nel nostro Duomo - 15.Può essere tratta per ... difendere - 16.Fastidiosi rumori - 17.Anno Domini - 18.Proveniente dalla Bosnia - 20.Grande successo di Fausto Leali - 23.L'anima del caos 24.Ancona sulle targhe - 25.United Nations Emergency Forces - 26.Nel linguaggio giuridico, lesione di un diritto - 28.Lo si dice ipotizzando - 29.Lo sono proverbialmente, assieme ai dolori, le donne e i motori - 30.Simbolo del tulio 1 2 4 3 Il 13 15 Il Il 17 21 20 Il 22 25 28 35 5 Il 36 Il Il 32 Il 44 7 Il 10 11 12 Il 18 19 Il Il Il Il Il 23 27 29 Il 33 37 38 Il 1141 46 48 52 9 16 45 Il Il 8 14 26 40 39 6 Il Il 49 Il Il Il 30 31 43 Il 47 51 Il 54 32.Candido derivato del latte friulano - 34.A Latisana non si chiamano escargot, ma sono ugualmente squisiti - 35.11 Burundi 37.Esclamazione latisanese - 39.Nome di donna 41.Rimprovero amorevole - 42.Una delle quattro stagioni - 44.0rmai è obbligatorio in tutte le abitazioni - 47.Zie . . senza testa! - 48.Asta di metallo usata come leva per il comando dei meccanismi - 49.E' un problema per tutti! 52.Associazione Nazionale Enti di Assistenza - 53.Colpevole - 54.lmperia VERTICALI 1.Delizioso pesce d'acqua dolce - 2.Storica osteria che da poco ha lasciato Latisana - 3.Potare ... senza capo né coda - 4.Prontuario informativo - 5.Divo senza pari - 6.Un po' aeronauta - 7.Dio greco dell'amore - 8.Ha il sorriso più ambiguo del mondo - 9.Quella estrema è rimandata ... fino all'ultimo 10.Dispari in spedita - 11.Seguace di una dottrina interna del cristianesimo orientale - 12.11 tellurìo - 19.0norevole - 21.La Negri, famosa scrittrice (iniz.) - 22.Preposizione inglese 26.Presenza di virus patogeni nel sangue - 27.Mezzo uomo 28.Capita spesso nei giorni più tred- ~.F'"-+-~""f-'-di - 29.La donzella di Lancillotto 31.Tutto ciò che toccava si trasformava in oro - 33.Depilare ... le pecore! - 34.// figlio della zia - 36.Sigla degli States - 38.Bicchiere friulano - 40.La famosa Parietti - 43.L'ultima fatica prima della Laurea - 45.Particella nobiliare - 46.Svolazza da un fiore all'altro - SO.Aosta in macchina - 51.L'americio Le soluzioni del crucitisana del numero 15 's Il 50 53 Il 34 42 Il 24 "CREATIVITA' 2000 - COLORAMENTE": assistenza e formazione al Centro di Salute Mentale Successivamente si è voluto denominare "Coloramente" lo specifico settore del ricamo e del tessile e, a sintesi dei due momenti, "Creatività Coloramente" l'attività di futura agenzia creativa di progetti e design, sia nel campo tessile sia nell'artigianato artistico, che ad altre richieste di varia tipologia. Ancora tantissimo rimane da costruire e migliorare, tuttavia ecco alcuni primi dati riferiti al Centro "Creatività 2000" Coloramente: - continuità d'occupazione-formazione per 1'80% dei partecipanti al corso F.S.E., per un totale di oltre 20 persone; - un gruppo motivato ha potuto sperimentare il trip I i cars i della propria capacità produttiva sperimentando la possibilità di risposte possibili a commesse medio-piccole, in attesa della definizione Avete brillanti idee in tema di ecologia, trasporti pub- con il Consorzio di Cooblici e salvaguardia dell'ambiente? Fatecelo sapere. Fra perative Sociali "Il Mosaitutti coloro che ci segnaleranno i propri progetti, le proprie co" appositamente conidee sotto qualunque forma e in qualunque settore saran- venzionato; - si è realizzato un noteno scelte le due proposte più originali. In premio i due autori prescelti riceveranno un orolo- vole miglioramento della gio ZZero "Ruote Verdi - Ruote Pulite". Tutti possono par- qualità dei manufatti grazie anche all'aver scelto tecipare. lnfo_0335/5313373. il contributo di insegnanti La formazione professionale con i corsi del Fondo Sociale Europeo ha visto l'impegno dell'A.S.S n. 5 "Bassa Friulana" insieme a vari Comuni del territorio sia nella loro organizzazione da ottobre '97 al marzo '98 per gli ambiti di "Addetto all'artigianato artistico" e "Operatore tessile polivalente" e sia nel dare un'opportunità di sbocco occupazionale-formativo. Si è costituito un centro presso il polifunzionale di Rivarotta di Teor, che accoglie oltre una ventina di partecipanti, più gli insegnanti e gli operatori, denominato "Creatività 2000", per quanto riferito all'artigianato artistico. "Idee ecologiche" premiate con due orologi 1998 di "Attivaria - officina culturale" Raccolta pubblicitaria lorda 21.493.000 Contributi da Enti Pubblici 14.700.000 Quote associative 550.000 Quote di partecipazione 7.519.600 Contributi privati 7.592.070 Altre entrate 4.112.500 Interessi attivi 39.546 Partita di giro: contributo APT 1.200.000 Totale ENTRATE Lit. 57.152.716 USCITE Spese tipografiche Versamento IVA Spese postali, bolli Noleggio attrezzature Spese telefoniche Acquisto computer Acquisti materiale e cancelleria Rimborsi spese a terzi SIAE Tasse (lrpeg, Tosap, Agiap) Acquisti vari (bar, chiosco, ... ) Spese conti correnti Spese varie Partita di giro: contributo APT Totale USCITE 22.393.890 1.429.267 3.952.888 7.060.000 1.113.000 2.160.000 2.239.151 6.029.735 912.470 1.210.400 2.761.187 215.314 4.410.080 1.200.000 Lit. 57.060.382 Utile Bilancio '98 Passivo al 31 /12/1997 92.334 - 213.663 Passivo al 31/12/1998 -121.329 "CREATIVITA' 2000" COLORAMENTE accoglienza della persona e sviluppo d'impresa sociale Ambiti di produzione e ricerca 1. Ambito "Creatività 2000": -Ceramica artistica -Lavorazione del legno -Pittura 2. Ambito "Coloramente" -Ricamo -Lavorazione di tessuti 3. Ambito "Creatività coloramente" -Agenzia creativa di progettazione e design A.S.S. n. 5 Bassa friulana D.S.M. Unità Operativa di riabilitazione Convenzione attiva con il Consorzio cooperative sociali "Il Mosaico" Venerdì 16 aprile l'assemblea dei soci (e forse l'inaugurazione della nuova sede) a cura del consiglio • ENTRATE notevolmente preparati - notevolmente migliorata è l'organizzazione delle funzioni, degli spazi e della cura dell'ambiente unitamente al buon gradiente di accoglienza soggettiva e di gruppo; · sono state gettate le basi su cui far vivere un piano di impresa sociale fondato sulle potenzialità creative e imprenditoriali emerse. CENTRO DI FORMAZIONE LABORATORIO Rivarotta di Teor, via Molino, 1 tel. 0432/773111 1sle Attivaria - officina culturale Assemblea dei soci 1999 Venerdì 16 aprile 1999 dopo l'inaugurazione della nuova sede (se tutto va bene) si terrà l'assemblea ordinaria di Attivaria - officina culturale. La convocazione è fissata di ottenere tutto il materiale informativo per le ore 21, in luogo ancora da definire al sulle attività dell'associazione, l'abbonamomento di andare in stampa, che verrà mento a Cosa Facciamo, l'invito alle princicomunque reso noto tramite comunicazione pali manifestazioni. ai soci e articoli sulla stampa. Tesserarsiè facile. E' sufficiente fare un Il consiglio uscente presenterà una rela- versamento di E 10.000 nel c/c postale n° zione morale e finanziaria su tutte le attività 10531333 intestato ad Attivaria - officina del 1998. Sarà inoltre esposto e sottoposto culturale, Latisana .. Riceverete gratuitaad approvazione il bilancio consuntivo mente la vostra tessera a casa. Oppure generale dell'anno scorso e quello preventipotete presentarvi presso il Sonic Box di vo per il 1999. Piero Vit in via Sottopovolo, n. 48 a LatisaDopo l'approvazione del bilancio si prena. Si ricorda inoltre che sarà possibile senteranno le candidature, i progetti e le associarsi anche durante l'assemblea idee dei singoli candidati per il 1999. L'assembleaè aperta a tutti gli interessaAssociarsi ad Attivaria costa E 10.000. ti, ma si ricorda che solo i soci hanno diritto La tessera consente di contribuire alle attidi voto e di candidatura vità di una associazione culturale no-profit Occhio quindi ai manifesti e agli articoli che per l'oggetto della sua attività gode di sui giornali locali che usciranno entro la irrisori finanziamenti pubblici (un quarto metà di aprile. circa delle entrate), che si basa sul lavoro lnfo_0335/286813 - 0339/3145893 esclusivamentevolontario di alcuni soci che 0338/4724034 nei privati hanno sempre cercato e trovato i maggiori collaboratori (leggi sostenitori morali e finanziari). di Andrea Ganzer La tessera non comporta alcun Cosa facciamo direttamente a casa tua. La recente (ri)costruzione obbligo. Da solo della Banca dati di Attivaria (tuttora in elaborazione)nonché i crescendiritto di voto e ti costi di gestione dell'associazione hanno imposto una "razionalizzacandidatura nelle zione" dell'indirizzario di Cosa Facciamo. Le circa duemilacinquecento assemblee. I soci copie spedite (si ricorda che la tiratura è di quattromila) sono così hanno inoltre diritto ripartite: oltre 1200 copie a Latisana (classi dal 1971 al 1981, 600 copie a Lignano (classi dal 1972 al 1978), 200 a Precenicco (classi dal 1970 al 1983), 70 a Muzzana (soci G.I.M). Sono inoltre abbonate a Cosa Facciamo numerose decine di associazioni ed imprese del circondario, nonché alcune centinaia di persone che, a diverso titolo (Art in/Contemporanea, Storie Rock di Provincia, Naftalina, Progetto Giovani, etc.) hanno collaborato o sono venute a contatto con Attivaria. Per tanto alcuni lettori potrebbero essere stati esclusi dalla spedizione in abbonamentopostale di questo numero di Cosa Facciamo. Scusandomi per l'eventuale disservizio, invito gli interessati a compilare il modulo qui sotto al fine di essere gratuitamente (re)inseriti nel nostro indirizzario. Cosa Facciamo inoltre sta cercando nuovi collaboratori e redattori, preferibilmente residenti nei comuni dell'ambito di Latisana, al fine di arricchire i contenuti del giornale e, soprattutto, di favorire il rinnovamento degli incarichi. Se avete quindi proposte e/o dare suggerimenti da fare per migliorare la nostra rivista, inviate o consegnate personalmente il tagliando qui riportato. lnfo_Sonic Box, via Sottopovolo, n. 48 Latisana. Tel 0431/521330 - e_mail: [email protected] cosa facciamo Si ricorda che tutte le inserzioni non commerciali sono gratuite. Per la tua pubblicità 0431/59015 - 0335/286813. 9 Nome nato il CAP Interessato a. ABACO viaggi di Padovani Nevio & C. Cognome residente in via città. Tel casa. San Michele Centro Comm. al Tagl. _ e-mail Note/suggerimenti _ prov. __ _ _ Tel celi. _ _ _ "la Quercia" tel. (0431) 511000 fax 511606 Autorizzo al trattamento dei dati personali ai sensi della legge 675/96 Firma _ .116 ·-· e:> Dodici piJ J ole per dodici mesi rcs u .e fwj' fwj' "' ::::s E QJ' 1,., -· pool, la loro grande fortuna è quella di suonare un rock dalle sonorità americane. Un bel disco, farcito qua e la di basi elettroniche, riverberi, ballate soffuse e leggere distorsioni dall'andatura lenta e tranquilla, niente di incredibilmente innovativo ma fatto bene. e, e: ,o. o· '·" ,.a. V"i' e: -·- "" Qi <!)' U' (Ì) ' Gennaio Unsane "Occupational Hazal'' (Runt) Il 1998 inizia all'insegna del rumore graffiante di "Occupational Hazar'', quarta fatica dei sofferenti Unsane, trio newyorchese tra i più rappresentativi del noise-rock americano. E non poteva in altro modo iniziare questo loro ultimo album. Una canzone su tutte, Committed, ci fa subito capire che questi musicisti si nutrono di sonorità pesanti. Compatti nelle loro scariche adrenaliniche, distorti e pesanti non sono facili da digerire per molti, ma al tempo stesso sono trascinanti, spakkano e spakkano davvero. Dopo 1 O anni di presenza sulla scena il loro bluescore ha ancora molte cose da dimostrare. Febbraio Pearl Jam "Yeld' (Epic) Si ritorna a respirare l'aria di Seattle: da troppo tempo molti lo desideravano. Ritornano i Pearl Jam a rivitalizzare il rock, questo vecchio dato spesso per morto, ma che ciclicamente ritorna e stupisce per la sua forza emotiva. A distanza di molti anni i Pearl Jam centrano ancora una volta il bersaglio con un album dal suono classico e roccioso ed al tempo stesso fresco e vivace. Marzo Maggio Asian Dub Foundation "Rafi's Revenge" Personalmente i Dead Kennedys sono e saranno sempre uno dei miei gruppi preferiti di sempre. Sono praticamente cresciuto con i gruppi di quel periodo, punk a colazione, pranzo e cena. Ancora oggi, a distanza di anni, non ne ho fatto ancora indigestione. I No Means No hanno sempre ricordato molto i D.K. pur non diventandone mai dei ridicoli cloni; è un gruppo che ha la prerogativa di fondere il punk californiano e il rock progressive, ricordandomi in qualche particolare momento un altro apprezzato gruppo del passato, i Black Flag. I NMN a distanza di tempo, pur maneggiando sonorità old-style, riescono a realizzare un più che discreto lavoro, sicuramente qualcosa di diverso rispetto ai canoni imposti sempre più spesso dal mercato discografico odierno. Giugno Beastie Boys "Hallo Nasty'' (Grand Royal) Settembre U.N.K.L.E. "Psyence Fiction" (Mo Wax) I tre ragazzi di Brooklin sono ritornati maturati nell'aspetto e interiormente. E' passato "tanto tempo" dalla loro ultima fatica e presagire come si sarebbero orientati i Beastie era praticamente come vincere al lotto (esempio molto in voga di questi tempi). Sicuramente le influenze sono state molte, dato che molte sono le sonorità cambiate oggi. Ma loro per questo non potevano che stupirci con un netto e completo ritorno all'unica grandiosa e meritevole scuola Hip Hop, funk, latina, acidsoul e breakbeat al tritolo: ecco di cosa è composta questa loro miscela esplosiva. Le basi, composte principalmente con i "piatti" da dj e non campionate, fanno la differenza. Questo è un disco dal sound che a suo modo è la consacrazione di una passione sfrenata che l'hip hop rappresenta insieme allo skateboard. Passione vissuta completamente a fior di pelle dai ostri tre Boys. rmmrlboxl MUSIC·CENTHE [Ud] - Yia Sottopovolo. Agosto No Means No "Dance of the Headess Bour genoise" (AlternativeTentacles) (Labels) L'invasione angloindiana è esplosa con fragore, senza alcun riparo per alcuni: la filosofia punk-reggae degli storici Clash viene rimodernata da nuovi impulsi e nuovi stimoli, potenziata e sparata a 360° sulla odierna realtà musicale. Gli Asian Dub Foundation sono stati paragonati ai più disparati gruppi della scena hip hop, noise, drum 'n bass, punk rock e allo stesso tempo distanti anni luce da tutti. Una carica inventiva invidiabile, mai scontati, con brani incredibili e facilmente orecchiabili ma mai banali. Gemme di questo lavoro sono Naxaliti, Buzzing e Black White: l'asian power vi travolgerà sicuramente. Massive Not Passive. Manu Chao "Clandestino" (Virgin) Primo lavoro solista dell'ex cantante dei Mano Negra, gruppo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia della musica crossover. Clandestino è un album intimista, sposa tematiche social-narrative di incredibile bellezza e levatura, acustico con influenze sudamericane di altissima ·godibilità. Non richiede un ascolto impegnativo, ma non per questo è scontato. Da sottolineare i testi. Decisamente uno dei dischi più riusciti del Luglio 4 Hero 'Two Peqes' (Talkin' Loud) 1998, da avere a tutti i costi. I 4 Hero sono un duo di musicisti responsaAprile bili, insieme a pochi altri, dell'invasione Gomez "Bring lt On" (Hut) I Gomez sono inglesi ma non fanno brit-pop, dirompente di quel genere denominato prima tutt'altro, anche se le loro radici sono a Liver- jungle e poi successivamente raffinato in drum n'bass. Two ,--~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~--,Pages è un disco Latisana peti d'archi; la seconda parte è molto più sperimentale, si nota subito una ricerca più complicata delle ritmiche. Decisamente il tutto non può che risultare davvero un buon lavoro. 48 - Tel. Fax 0431/521330 Cosa pensate possa accadere se mettiamo all'interno di uno studio di registrazione un acid-punk come James Lavell (giovane titolare di una delle etichette indipendenti più quotate di oggi, la Mo Wax) e il geniel manipolatiore di vinile Dj Shadow? Non servirebbe aggiungere altro oltre a questo, vero? Questo disco unisce le sonorità trip-hop con una vena chiaramente rockeggiante, infatti troviamo la presenza come ospiti di R.Ashcroft dei Verve, Thom Yorke dei radiohead, Mike D dei Beastie Boys e pure il bassista dei Metallica Jason Newsted. Lavell e Dj Shadow riescono a mantenere un comun denominatore tra le varie tracce, riuscendo a . conservare una continuità ritmica lungo tutto · il disco. Davvero bello, piacerà ai più disparati palati. Ottobre Crackdown "Rise Up" (Die Hard) Hard core a fiumi, HC italiano "vecchio" o "nuovo": è questo che spinge i Crackdown a suonare. Ruvidi, taglienti, potenti da far paura. Un lavoro mostruosamente ben eseguito, perfetto. La produzione è affidata a Evan Seinfield (Biohazard) che ha partecipato in alcune canzoni. Infatti ricordano i Biohazard ed anche i Korn degli inizi surclassandoli alla lunga. Finalmente un gruppo HC italiano che non sia strettamente Vegan o Straight Edge (niente di personale contro queste due realtà, ma pare sia diventata una prerogativa indispensabile, oggi, per essere considerati). Fortunatamente i Crackdown non si confondono con questo estremismo simil fascioculturale. Il loro estremismo è, strettamente, la loro impetuosa e graffiante musica, l'Hard Core. Old School/New Style! Sconsigliato per quelli che ascoltano puntualmente quell'ipocrita di Bertallot alla radio!!! strutturato in due differenti capitoli. Prerogativa dei 4 hHero è sempre stata quella di sviluppare sonorità orientate verso il futuro, pur sempre rivolte a generi strettamente influenti del passato come il jazz, il soul e il funk. La prima parte del disco è tranquilla, musica d'atmosfera con una delicata Novembre base, struggenti tap- Fat Boy Slim "You've Come A. .. " (Epic) Ormai pure i sassi sanno che dietro lo pseudonimo di Fat Boy Slim si cela Norman Cook, ex bassista degli Housemartins sparito alla loro separazione. Arrivata l'ondata Acid Jazz ritorna e forma i Freak Power, piazza un paio di pezzi che sono subito un successone incredibile, (intanto si diletta come DJ registrando degli Lp di cam pionamenti per basso, così mi diceva all'epoca un mio amico che a queste sonorità è sempre stato attento da tempi non sospetti). Que sto genere decade col tempo inevitabilmente e naturalmente Nor man sparisce di nuovo. I giorni nostri. Scoppia la mania per i Dj, tutti a correre a conquistarsi un posto al sole! Ed ecco riapparire il buon Norman che comincia a sfornare singoli, remix per altra gente, album ecc. sotto lo pseudonimo di Fat Boy Slim. Subito monopolizza tutto i circuito "dance colto". Clonano il termine, il big beat è il genere e lui ne diventa il primo attore. Questo è il suo ulti mo lavoro ed è già un trionfo mondiale, praticamente ogni pezzo di questo disco è destinato a diventare una hit. Sebbene il suono ela borato da Norman Cook non inventi quasi nulla (semmai reinventa tutto quello che è stato finora), lo fa così bene da ipnotizzare chiun que tratti la materia della musica elettronica di un certo tipo. Dicembre John Zorn "Masada/Yod" (DIW) Anno iniziato "insolitamente" nel campo della musica così non poteva che finire. In dicembre infatti esce il decimo capitolo della saga Masada di John Zorn. Masada/Yodcome i precedenti è com posto da brani ispirati dalla musica ebraica, il filo conduttore è il jazz più "free". Per qualcuno le produzioni di John Zorn sono "tutte uguali", sicuramente quest'opera monumentale non è folle come suoi altri progetti collaterali (Naked City, Painkiller) o album come Locus Solus o Cobra. Qui si tratta di composizioni più rilassate, ariose all'ascolto, più tenere ambientali e raffinate anche se spunti di follia scoppiano dal suo sax di tanto in tanto (i famosi richiami d'anatra, così chiamati da Steve Albini). Con molto piacere prendo atto che dopo tutti questi anni uno dei miei più graditi musicisti non mi ha deluso neppure in questa circostanza, anche se spesso mette davvero alla prova i suoi estimatori. Questo folletto armato di sax sa ancora catalizzare l'attenzione su se stesso. Uno dei più grandi artisti non ci sono dubbi. Nel bene o nel male John Zorn resta un artista di incomparabile genialità. 9 Officine creative Sei interessato a concorsi artistici nazionali, corsi di formazio ne (workshop, seminari, incontri. .. ), riviste specializzate, ti servo no spazi espositivi o una camera oscura, vuoi usufruire di una consulenza settimanale di un professioni sta per le discipline di musica, fotografia e arti plastiche? Oppure preferisci corsi per la navigazio ne in rete, costruzione di pagine web, ser vizio di video conferenza, o ti basta fruire di un lettore CD Rom per la consultazione di ~ opere multimediali? Allora presentati da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 19.30 presso le officine creative dell'Agenzia Giovani in via Asquini, n° 33 a Udine. Tel. 0432/503865 fax 0432/519249 email [email protected] . AGENZIA. . INVJ\01~. CONCORSO "CHINATOWN" Premio per giovani fumetti La "Consulta dei Giovani" di Mor tegliano ha indetto un concorso per giovani fumettisti che non abbiano compiuto 35 anni al 21 dicembre 1999. "CHINATOWN" è articolato in due sezioni: una a cui possono accedere tutti i par tecipanti ed una riservata agli under 18. Sono ammesse al con corso le opere a disegni, eseguite con qualsiasi tecnica. Per la sezione under 18 sono previsti due temi: "Cose tur che" (nell'ambito delle iniziative per il cinquecentesimo anniversario dell'invasione turca a Mortegliano) e "La fine della violenza". Per la sezione generale il tema è libero. Il materiale dovrà pervenire entro e non oltre il 16 aprile 1999 al seguente indirizzo: Consulta dei Giovani C/o Comune di Mortegliano P.zza Verdi, n° 28 33050 Mortegliano (UD) Per ottenere il bando di concorso passa all'ufficio Informa giovani del tuo comune oppure: tel. 0432/761733 0432/767030 email [email protected] web http://www.infoteca.it/nonprofit/consu lta Riaperta la piscina, ecco gli orari Corsi "Paperini"(35 anni) Lungio oppure marven, orari: 16 16.45 17.30 18.15 (dura ta 30 minuti). Quota di partecip. per otto lezioni: lire 67.000 Corsi di nuotobambini/ragazzi (6-17 anni) Lungio oppure marven orari: 16 16.45 17.30 18.15 {durata 45 minuti). Quota di partecip. per otto lezioni: lire 67.000 Corsi di nuotoadulti (dai 18 anni) Lungio oppure marven orari: 19 19.45 20.30 21.15 22.00 (45 minuti). Lungio orari: 9 9.45 10.30 {durata 45 minuti). Quota di partecip. per otto lezioni: lire 78.000 Acquagym (dai 16 anni) Lungio oppure marven oppure mer, orari: 18.30 19.15 20 20.45 (45 minuti). Marven, orari: 9 9.45 10.30 (45 minuti). Quota di partecip. per otto lezioni: lire 80.000 Nuoto con abbonamento Lungio oppure marven, orari: 1 O - 11 I 11 12 I 19 20 I 20 21. Mer, orari: 18 19 I 19 20 I 20 21. Abbonamento per dieci ingressi: lire 70.000. Abbonamento annuale: lire 500.000 Nuoto libero Sab, orario: 16 19 I Dom, orario: 9 12. Ingresso intero feriale lire 7500, festivo lire 8500. Ingresso ridotto feriale lire 6000, festi vo lire 7000 Quota associativa lire 20.000 33053 LATISANA (Ud) - Piazza Indipendenza, 67 - Tel. (0431) 511231 lnfo_A.S. CENTRO NUOTO LATISANA Piscina Comunale, via dello Sport tel./fax 0431512050 ~""'"'"""'"""""'""" 1 i J lP!'vllJìll~•i; Arri va la ri voluzìone neolitica ''7000 anni fa il primo pane" Il filo sottile recensioni letterarie "ZELESTINS", di Silvana Zanella ed. La Bassa di Desi Tonde/la Per coloro che ricercano costantemente le loro radi· ci friulane nei gesti della quotidianità, nelle tradizlo ni, nei modi di dire, i "Zelestins" di Silvana Zanella rappresentano un imperdibile cammeo nella propria collezione: il titolo stesso rispolvera un'usanza dei bambini, praticata sino a "poche generazioni fa". che ripropone nella sua immagine l'ideale cornice poetica a questa raccolta di versi. Lasciamo descrivere direttamente all'autrice questa tradizione: "Da barn bini tacevamo per gioco un buco in terra, poco profondo. Poi creavamo piccole ed ingenue composizioni floreali con fiori di campo e fili d'erba ritorti, e foglioline fresche, e sassolini colorati. Quando era fatto, copriva mo il tutto con un pezzo di vetro trasparente recuperato chissà dove; con molta attenzione. Infine, dopo aver ricoperto a sua volta il pezzo di vetro con terra o sabbia, ponevamo il dito indice giusto nel mezzo (quasi ad indicare un punto segreto nascosto dritto nel cuore della terra) e con un movimento a spirale pulivamo il vetro lasciando la terra come cornice al "Zelestin'". Sentire parlare Silvana di queste cose suscita molta curiosità in noi ragazzi che, cresciuti dalla tecnologia ed educati sempre più frequente· mente dalla TV, siamo distanti anni luce dalla semplicità agreste, da que sto rapporto giocoso con la natura. Leggendo le brevi poesie de i ··zelestins" si ha l'impressione di sfoglia· re un album personalissimo, ricco di sentimenti, sensazioni, immagini ricreate con una tale freschezza da apparire reali. I paesaggi descritti si animano. si odono i rumori e i suoni, si avvertono i profumi e diviene diffi· cile non essere attratti negli stati d'animo che le brevi poesie evocano. Per questo motivo mi sento di consigliare questa raccolta non solo a un pubblico di esperti filologi, ma anche a tutti coloro che cercano emozioni, non scontate o banalizzate; a coloro i quali, sulla scia della New Age o meno, vogliono riscoprire un senso di spiritualità ed intimità che nell'arco di "istanti brevissimi ... ristorano l'anima e ... fanno sperare ancora". di Alessandro Fontana Certamente poche persone conoscono l'importante patrimonio archeologico della Bassa friulana che ha radici molto più antiche della romana Aquileia. Fino al 2 maggio resterà aperta la mostra arçheologica "7000 anni fa il primo pane", ospitata nella trecentesca ex chiesa di S. Francesco nel centro di Udine, che illustra i più recenti risultati delle ricerche sull'origine del Neolitico in Italia Nordorientale. Centinaia di reperti, provenienti da siti italiani ed ungheresi (vasi, strumenti in selce, asce in pietra levigata. statuette e idoletti, ossidiane, reperti in osso, manufatti in legno, resti vegetali e opere d'arte) documentano la vita dei primi agricoltori, le ere· denze religiose e il loro spirito artistico. Oltre a materiali esteri sono espo sti oggetti provenienti dalla Puglia, Basilicata, Lazio, Marche, Romagna, Trentino, Cadore e ovviamente quelli dei siti friulani tra cui Piancada di Palazzolo dello Stella. Il "primo pane" è stato scelto a simbolo di .questa mostra perché rac chiude in sé il significato della Hivoluzione ,N~olitica che 7000 anni fa portò l'uomo. allora cacctatbre ~ndmae:le, ajJà_ scoperta dell'agricoltura e alla conseguente fondazione defprimi villaggi. Il pane, prima sconosciuto, è un prodotto interamente umano Gf:le,puLneJla sua semplicità, nasconde una serie di saperi concatenati e tutti necessari alla sua produzione: dalla messa a coltura dei campi, alla r~ccolta dei cereali, alla loro macinatura. impasto e cottura. Il nesso esistente tra queste comunità primitive e la realtà contadina che solo ieri ci siàmo lasciati alle spalle rende molto attuale l'interesse per il NeolltlcoIntatti, set'attuale sistema sccioecono mico è tiglio della rivoluzione industriale, l'JQ![oduzione dell'agricoltura e dell'allevamento scatenò la çosiddet_ta "Rivoluzione Neolitica" che stabilì alcuni dei principi fondamentali sii, cui· ancora oggi si basa la nostra società come ad esempio la vita ia comunità stabili, la specializzazione dei ruoli produttivi, gli scambi econorntct é culturali su grandi distanze. Anche il Friuli fu teatro di questiirnpertantl mutamenti e già allora qlo cava un ruolo di cerniera_ tra le genti italiche e quelle danubianocarpati che. Gli scavi archeologici condotti" in questi anni a Sammardenchia (Poz zuolo del Friuli) e Piancada stanno.intattt fornendo dati d'importanza internazionale. In _questi s~tr·sono st~te raccolte.. ~_elci provenienti dai Monti Lessini, asce in pietra prodotte con rocc,e del Piemoate. e dell'area carpa tica, ossidiana siciliana e balcanica. t/espcslztcne conduce il visitatore in un lungo e affascinante viaggio ctié ripercorre le tappe dell'arrivo dei primi agricoltori in Italia attraverso due percorsi: risalendo la penisola ita liana da Sud e seguendo il contemporane'o espandersi delle popolazioni danubiane verso l'Europa centrale. Nella visita s'incontrano quindi i grup pi di cacciatori mesolitici che: precedettero i. protoagricoltori. In questa sezione è stato ricostruito tedelrnente 'ii grande• riparo di Biarzo (valli del Natisene) che venne occupato·già:òltfe 11000 anni fa e l'eccezionale sepoltura dell'Uomo di Mon8ev<;!I rinvenuta sul Monte Pelmo. Si passa poi alla nascita dei villaggi 'in Pianura'padana, fa colonizzazione delle aree alpine, per giungere fino ai nostri territori. Per l'occasione. siti e ambienti friulani sono stati ricreati a dimensione naturale con un irnme diato effetto scenografico: oltre al già citato riparo di Biarzo, i campi di cereali e i boschi di Sammardenchia, il più vasto insediamento oggi noto in Italia Nordorientale; il canale e la sepoltura di Piancada con il suo cor redo di bianche conchiglie; gli animali allevati e cacciati dall'uomo tra cui spicca l'uro, imponente bue selvatico. ora estinto, che in quei tempi popo lava anche la Bassa. ORARI: 9.0012.30; 15.3019.00. Chiuso il lunedì. Per informazioni: Museo Friulano di Storia Naturale tel. 0432 510221. TAGLIAMENTO SOC. COOP. A R.L. foto hertoja PULIZIA IMMOBILI CIVILI E INDUSTRIALI MANUTENZIONE GIARDINI E AREE VERDI SANIFICAZIONE AMBIENTALE LATISANA (Ud) - Via Vendramin,82 -Tel. 50417 VIA G. CARDUCCI, 19 LATISANA - UD Tel. e Fax 0431-521712 191· ''Arlecchino an viaggio" • con quelli ... Jj CD o dell'Arlecchino di Amelia Corvino Agnese Colle e i suoi testimoni ci accompagnano lungo cinquant'anni di teatro italiano, alla scoperta di Arlecchino e di Strehler. ARLECCHINO IN VIAGGIO con quelli dell'Arlecchino è un testo prezioso, una raccolta di testlrnonienze sulla storia di attori e di tecnici, di uomini di teatro che nel teatro hanno vissuto ed hanno contribuito, attraverso la propria esperienza personale, a scrivere una pagina della storia del teatro moderno italiano. Il percorso storico delle rappresentazio ni di Arlecchino servitore di due padroni rappresenta, invero, il percorso storico di cinquant'anni di teatro, la costante evolu zione, il rinnovarsi di un testo attraverso il pensiero registico, attraverso gli attori, attraverso l'evoluzione del gusto figurativo delle scene. Non stiamo unicamente par lando della fortunosa vicenda accorsa a questo spettacolo, poiché in questa vicen da s'incarna l'essenza prima del Teatro, il senso ultimo che questa espressione umana acquista oggi: il potere di attualiz zare, di rendere esperibile per un pubblico ed una sensibilità moderne un testo, quel lo che Strehler chiama memore della lezione brechtìana "la testimonianza di un tempo passato", un pezzo dì storia quin di, che attraverso gli uomini, attraverso la vita dì questi uomini, sì rinnova e trova relazione con "il tempo presente", con la nostra storia, con l'Oggi. La prospettiva storica fu, da sempre, uno dei temi tanto cari a Giorgio Strehler (19211997) e, probabilmente, il suo Arlec chino incarna proprio questa volontà costante dì rapportarsi con il tempo, nello spasimo dì rimanere sempre presenti a se stessi, sempre attuali ma legati alla propria storia. Agnese Colle, in dieci anni dì pazienti ricerche, è riuscita a salvare un patrimonio sepolto nella memoria di tutte quelle perso ne che diedero voce ai personaggi dì Goldoni e corpo agli insegnamenti dì Strehler, regista e attore, maestro indi scusso della scena italiana. Vivere nella memoria, è questa la condizione dell'e vento teatrale, di sopravvivere com piutamente solo attraverso il ricordo di chi lo ha diretta mente esperito e, per l'Arlecchino, sono le generazioni di un pubblico che dal 1947 al 1997 sì CD :::, e cn sono succedute in platea; e l'esperienza, di :!. vita e di lavoro, degli attori che sì sono pas sati il testimone sulle tavole del palcosceni <D co, dentro la scena. CD E' proprio attraverso il ricordo che Agne o se Colle ha intelligentemente costruito il ai' ~ suo libro: non i suoi di ricordi, bensì quelli (t) dì più dì sessanta persone che lavorarono con Strehler nelle diverse edizioni del testo "Stagjons leadis, goldoniano, dalla prima edizione del 1947 (Marcello Moretti nei panni di Arlecchino, peraule sun color" scene di Gianni Ratto, costumi di Ebe Col di Ennio Zampa cìaghi, musiche di Fiorenzo Carpì, coreo grafie di Rosita Lupi) all'edizione del dall'introduzione l'Odéon, del 1977 (questa volta Ferruccio Lungo un'asse che dalla zona collinare Solerì nei panni di Arlecchino, scene e friulana porta al mare sono nate e vissute que costumi di Ezio Frigerio, musiche di Fioren ste parole, suoni e colori in reciproco soccor zo Carpi, movimenti mimici di Marise Flach so, nella testimonianza di Ennio Zampa. Su e le maschere dì Amleto Sartori); dall'Edi quest'asse vivono e lavorano gli autori delle zione dell'Addio datata 1987 (sempre Fer opere pittoriche qui pubblicate. Un intreccio di ruccio Soleri per Arlecchino, le scene sem componenti caratterizzano la vita dell'autore, pre curate da Ezio Frigerio con i costumi dì particolarmente legato al litorale e alla spiag Franca Squarcìapìno e le musiche di Fio gia friulana, che da oltre trent'anni annota ed renzo Carpi) all'edizione del Buongiorno interpreta il mutamento di quest'area geografi ca, testimone quale è dell'esaurirsi della civiltà ( 1990) all'edizione del Cinquantesimo contadina. Un percorso temporale ed evoluti (1997). vo che egli iniziò negli anni '60 scrivendo can Sono tutte testimonianze di esperienze zoni, anche incise su dischi 45 giri (complesso dirette, quelle raccolte in questo libro, e musicale "I Ragazzi Soli"), cui sono seguite le mantengono del racconto orale, la fre raccolte discografiche "Companie" (complesso schezza e l'immediatezza della parola musicale "I Guelfi"), "Fantat", "Voe di lune" e detta, donata ad altre orecchie perché ne "lnsomp, prin dal cii", i cui testi letterari sono venga serbato il ricordo. In questa precisa stati pubblicati nel volume "Rosis e cjarandis", scelta, Agnese Colle ci conferma d'aver edito dalle Arti Grafiche Friulane nell'anno pienamente compreso lo spirito della voca 1997. Una voce proveniente da altre strade, semplice ma diversa, decisa e nel contempo zione strehlerìana, il raccontare che nel sospesa, tesa a trattenere, aggiornare, rende libro diventa il raccontarsi; la condizione re oggi possibilmente fruibile ben oltre il prima, e la fortuna, offerta agli attori dì tutti i mezzo presente della memoria la positività tempi: insita nell'essere umano, quale elemento rite "// mio mestiere è quello di raccontare nuto essenziale al vivere quotidiano. Voce storie agli altri. Devo raccontarle. Non destinata a testimoniare, a contribuire, a sti posso non raccontarle. Racconto storie di molare. altri ad altri. O racconto storie mie a me Novella Cantarutti: " ... è il percorso di una stesso e agli altri. Le racconto su un palco poesia assorta, di impressioni consegnate alla di legno con altri esseri umani, in mezzo ad parola che rende affetti incisi dal rimpianto, e tratti di costume resi argomento di denuncia oggetti e luci. Se non ci fosse il palco di anche vibrata. E il paesaggio del Friuli lega, legno le racconterei per terra, in una piaz colorandosi, la sequenza dei versi." za, in una strada, in un angolo, a un balco Galliano Zof: "Peraulis a fil di lavri sutis par ne, dietro una finestra. Se non ci fossero scandajà il sens platàt dal dut e ve, come esseri umani assieme a me le racconterei rispueste, une sperance srnavide, lontane: ma con pezzi di legno, brandelli di stoffa, carta intani il mar, l'amor, l'istàt, la lune a torseon pa ritagliata, latta, con qualsiasi cosa esista al mondo. Se non ci fosse niente [ ... } Rac (continua alla pagina seguente) conterei muto, racconterei immobile, rac conterei attraverso i ~~ fili, dentro una scher mo, dentro una ribal ta. In qualsiasi modo racconterei, perché l'importante per me è raccontare le cose ad altri che ascoltano." Giorgio Strehler.l a· o =...... rg 8 1 Citazione riportata nel testo di AGOSTINO LOMBAR· oc, Strehler e Shake speare, Piccola Biblioteca Shakespeariana, Bulzoni editore, Roma 1992. i I gabbi a n. o LIBRERIA Latisana, Via V. Veneto, s - Tel. 0431.521222 gnot 'a scjaldin l'anime tun timp sglonf di spiete ... " Amedeo Giacomini: "Ennio Zampa, musico e poeta ... Del musico conosce la sottile arte del comunicare (non violenta nel suo caso) nostalgica, trascinata dalla memoria di gente che si voleva "che si vuole" tenera, umile, positiva ... E il poeta? E' attratto da quei "sounds": semplice, convinto di una "bontà", di un complesso di sentimenti e di valori che vorrebbe ancora attuali, ancora universali ... Va letto così; il suo dettato incide nell'esprimere una passione dolce, un amore forse (o purtroppo) lontano dalla realtà della nostra vita attuale. Ascoltiamolo, magari accompagnato dal suono di una chitarra." Domenico Zannier: "L'omp cui siei sintimenz di vite, cui voi ch'e cjàlin il mont te piel e tal cùr, cu lis sòs domandis di misteri e di pàs. Chest il cjantà in tun libri di peraulis e musiche, ch'al puarte seren cu lis alis dal spiri e dal vint. Il meracul vèr al é l'ordenari dai dis, in tune umanitàt di FriQI e di simpri." Il libro è illustrato dalle opere pittoriche di Ugo Rassatti (Latisana), Eliolu cio Modesto (San Tomaso di Majano), Giacomo Minutello (Palazzolo dello Stella), Giovanni Covazzon (Udine), Renato Calligaro (Buja), Arrigo Butazzoni (Moruzzo), Silvia Collavino (San Daniele del Friuli), Katia Gori (Mortegliano), Angelo Topazzini (San Daniele del Friuli), Adriano Piu (Chiarmacis di Teor). Chi è il LABA? • Qualche settimana fa abbiamo ricevuto una lettera anoni ma, che fa seguito ad una analoga missiva recapitataci quasi due anni fa. La pubblichiamo senza alcun momento. Tempo fa vi scrissi: Non si avverte la propria catena quando si segue spontaneamente colui che trascina. Ma quando si comincia a resistere e a cam minare allontanandosi, allora si soffre molto. Oggi, quel giorno, finalmente è arrivato. Prima, eravate schiavi come coloro che si ritengono liberi senza esserlo. D'ora innanzi avrete sempre una scelta. Ci sarà sempre qualcosa che potrete fare. Non sarete mai senza una possibilità, per chè l'artista vero, se gli tagliano, va avanti col pennello legato ai polsi. E' ora di dimostrare ciò che valete! firmato: Il filo sottile SOPRAVVIVERE COI LUPI di Misha De Fonsec, ed. Ponte delle Grazie di Riccardo Perosa 9 ..ollllllllllll Magazzino: RONCHIS Corso Italia Tutti i lavori eseguiti con la massima serietà e puntualità con propria manodopera specializzata T Pagina a cura di Luigi Bozza e Andrea Ganzer • lnfo_Sonic Box 0431/52133 e-mail: [email protected] GIACOMO MINUTELLO "Opere Recenti", dal 2 marzo al 4 aprile di Andrea Ganzer Marzo 1999 è per ART BOX un mese spe ciale. Si compie in questo mese, infatti, un intenso anno di attività, inaugurato da Martino Lorenzon con la mostra " ... ognuno è re di se stesso ... ". La rassegna dedicata a diversi campi dell'arte visiva, ha ospitato ben quattor dici artisti ed ha avuto modo di "espandersi" oltre i locali del Sonic Box ove è nata, raggiun gendo con mostre itineranti lo studio grafico Spazio CFD, una piazza latisanese in occasio ne di Contest/azione ed i locali dell'Osteria all'Angelo a Lignano Pineta. Reinventato, quasi improvvisato è lo spazio espositivo del Sonic Box (una stanza ove i dj ascoltano i demo, sopra il negozio di dischi) e reinventato e quasi casuale è l'approccio ART BOX all'arte moderna. L'ambiente culturale che lo ha generato è quello delle nuove tendenze artistiche giovanili, fatte di installazioni, ready made, aerosol art... Un occhi di riguardo è però dato anche al fumetto ed alla fotografia. Il risultato è stato un insieme variegato di icone crudeli e inquietanti, con soggetti ritratti con colori accesi e violenti ai cui suggestivi cromati smi fanno da contrappeso altre di immagini con una più delicata tensione, "attimi personali" e malinconici stati d'animo come sfocati ricordi. L'intento è avvicinare l'arte moderna senza i fastidiosi clamori che l'accompagnano, senza inaugurazioni fastose e massicce campagne pubblicitarie. Ogni evento è, infatti, offerto ad un pubblico che lo scopre casualmente. Con le medesime ispirazioni ed intenti, prosegue nel 1999 con nuovi artisti e nuove proposte, tra le quali, per anticiparne alcune, una mostra di "dischi d'artista", un'evento di mail art, un paio di episodi aerosol art ed ancora fotografia, pit tura ... La mostra di dicembre (vedi riquadro), ha ispirato una serie limitata di barattoli ART BOX, dati in omaggio a tutti i visitatori (affretta tevi, ce ne sono ancora!). Venerdì 12 marzo ore 19.30, presso il foyer del Teatro Odeon, in Viale Stazione a Latisana, è stata inaugurata la mostra perso nale "Opere Recenti" del pittore Giacomo Minutello che ha presentato otto tele apposi. tamente realizzate per questo reinventato spazio espositivo. La rassegna è nata dalla collaudata collaborazione tra Attivaria offici na culturale ed Immaginaria scarl, che dopo i recenti successi del concorso I tterario Sto rie Rock di Prg.vrticia, no voi to realizzare questa nuov_1iniziativa. "Opere '1e~enti" · · o duttore tra il presente ed 1i assat . la piiura di Giaco mo Minutello è a sernplij ità che lo ha sempre colpito. I paesaggi c mpestri e gli sperduti borghi rurali da lui ritr tti testimonia no come spesso le semplici 6ose possano essere così belle e preziose da far scaturire scintille di poesia. In uno splendido romanzo, Milan Kundera ha scritto: "Si direbbe che nel cervello esista una regione del tutto partico lare che si potrebbe chiamare memoria poe tica e che registra ciò che ci affascina, che ci commuove, che rende belle le nostre vite". Queste parole sembrano scritte apposita mente per giustificare l'astrattismo che carat terizza lo stile di Giacomo Minutello. La sua spinta all'astrazione, infatti, non rappresenta quella fuga dai tecnicismi del figurativo che caratterizza tanta (troppa) arte contemporanea. Non è neanche, come diceva Paul Klee " ... la conseguenza di una forte inquietudine interiore dell'uomo, provocata dai fenomeni del mondo esterno ... ". Pur nella sua forte presenza, non è, infatti, un astrattismo esasperato al punto di stravolgere e rendere irriconoscibili i soggetti ritratti. Si tratta semplicemente di una serena dimensione poetica che avvolge tutto e tutti in un sogno dai caldi colori, senza alcu na pretesa che non sia quella di far amare la vita e rendere felici. A chi osserva le sue opere non resta che coglierne il messaggio. L'invito è ascoltare con grande passione ed umiltà, gli echi che tempo e memoria hanno scolpito nei nostri ricordi ed i legami segreti che ci legano alle persone che amiamo, alle nostre radici e alle nostre tradizioni. • AVVERTI IL LABA Pavimenti in legno di qualunque tipo tradizionale o prefinito, pavimenti in linoleum e moquettes, manutenzione e riparazione a domicilio ... e inoltre ... tappeti moderni e in stile orientale, parures. R "Artisti dell'ultima generazione" Durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi invadono il Belgio e Misha, che è una bambina ebrea di sette anni, viene affidata dai suoi genitori, che ormai sono prossimi all'arresto, ad una famiglia di cattolici. Ma in questa nuova famiglia Misha viene trattata come una Cenerentola, costretta a subire anghe rie ed umiliazioni. Allora, mossa dalla disperazione, fugge verso Est, unico indizio a sua conoscenza per poter cercare di rintracciare i suoi genitori laggiù deportati. Inizia un avventuroso viaggio di oltre tremila chilometri dove è costretta a cavarsela con pochissimi mezzi, rubando nelle fattorie che incontra e non disdegnando di uccidere per riuscire a sopravvivere. Gli unici esseri nei quali trova un po' di umanità sono appunto i lupi, dei quali, oltre a diventare parte effettiva del branco, assume anche il ruolo di babysitter. Questo non è un romanzo, ma una storia vera, e nonostante le grandi atrocità descritte e le molteplici avversità che l'autrice racconta, è scritta con una narrativa carica di spontaneità, dal momento che la stessa autrice aveva otto anni all'epoca della sua fuga, per cui le sensazioni che a distanza d'anni l'hanno convinta a scrivere appaiono come una carezza velata della stessa autrice alla bambina che fu all'epoca dei fatti. Anche se la brutalità nazista è il fulcro della storia narrata, questo non è un libro che spiega fatti e vicende della guerra, ma essi appaiono come teatro involontario e spesso alieno all'esperienza dell'autrice. 9 Gaietti pavimenti LATISANA Via Marconi, 31-33 Tel. 50409 Fax 520748 A recensioniletterarie ' • E' un lavoro fotografico un po' fuori dal mio genere classico, è un po' un doppio omaggio alla musica classica, alla com posta devozione dei suoi devoti praticanti e a Luigi Veronesi, un grande dell'arte e della fotografia contemporanea italiana e un grande trascurato, lui sì musicista da camera oscura che negli anni venti speri menta all'interno del Bahaus una fotogra fia moderna con effetti grafici ed inqua drature sorprendenti da cui ho tratto spunto per queste realizzazioni. • PAULA PRUGGER, "Multipli" dal 05/12/98 al 07/01/99 Barattoli come libri di una improbabile ma suggestiva bibliopinacoteca "in progress". Latti ne con fotografie in B/N di avi ed altri personaggi come album di famiglia e richiamo di un passato dal costume remoto ma vicino nella memoria. " ... una società che consuma tutto/tutti è a portata di mano. Ma, una volta messa in scatola l'arte è ancora fruibile?" Di fatto la Prugger vei cola questo concetto apponendo riferimenti lette rari a supporti seriali come lattine o telette scan dite ritmicamente; in ciò declinando (idealmente) la propria espressione in un "circuito" di ben altra espressione. 8 GIULIANO MARIAN, "Colori e forme dal futuro", dal 06/02/1999 al 25/03/1999 Le opere di Giuliano Marian si fondano su un rapporto formacolore teso a realizzare una dimensione percettiva dagli effetti deformanti. I colori sono sempre usati nella loro vitale esplosio ne cromatica per evidenziare il richiamo iconogra fico alla città del futuro realizzata con materiali moderni. Questo tema figurato attraverso la tecni ca fotografica è teso a generare un'allarmata stu pefazione. Le immagini che propone sono idealiz zate icone della metropoli, ricreata però attraver so un filtro meccanico che rivela e trasforma oggetti del quotidiano, ingigantiti e deformati in una vitale esplosione di colore, alterati da bagliori di luce di varie lunghezze d'onda e da visioni fan tasmatiche che rovesciano per certi aspetti quello che potrebbe sembrare un gioco ludico sul tema. Quelle raffigurazioni di metropoli allora non diven gono altro che delle irreali e allucinate "nature morte", pervase da un vivace esito pittorico la cui innaturale vitalità viene sorpresa nella dimensione artificiosa del colore. 9 A T "Artisti dell'ultima generazione" TEMP(I)O la storia, la realtà, la bugia di Patrizio Rassatti Il foglio sbrindellato e macilento scivolò fuori dal vecchio sussidiario impolverato, vol teggiando nell'aria arrivò sul pavimento, dove Giorgio lo raccolse per leggere quelle righe segna te da mano infantile ma sicura. Se la mia natura malinconica rimbomba, chiara e franca appare la tua faccia zuppa; e ritorna infantile nel lavorio di tritoni e salamandre catturati da retine biancoazzurre con lo scalpiccio d'acqua nelle scarpe, eco preciso di materni scapaccioni per il tuffo a mani unite in quel fosso verdastro dove ancora prospera il rospo smeraldino a Francesco VANIA PEPE, "lmagesof life", dal 27 marzo al 28 aprile Vania Pepe è nata a Treviso il 28 dicembre 1969. Si è diplomata in pittura all'Accade mia di Belle Arti di Venezia, ha conseguito il Diploma Universitario in disegno industriale presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Attualmente affronta esperienze d'arte e di design. lnfo_tel. 0422/772142. Immagini di vita o di vite diverse, situazioni tipiche dell'intimità odierna, vengono svi scerate dal loro contesto abituale, e propo ste focalizzando il momento attraverso i tagli delle foto istantanee tipiche del repor tage fotografico. Con immediatezza e viva cità vengono fissate le immagini ed i tagli fotografici, che sdrammatizzano spesso le realtà più crude e vere consumate così fugacemente oggigiorno. Soluzioni contem poranee nell'uso dei materiali: dagli abiti in polietilene iridiscente e poliball, al supporto in plastica tipo polionda, sono affiancate da immagini grafiche realizzate con l'acrilico, il pennarello e la grafite. 8 Forno Pero sa pizza, focacce, gubane, zaletti . . e rinfreschi a domicilio per le vostre feste via Sottopovolo, 39 LATISANA tel. 59353 Era una poesia, forse la prima, anzi di sicuro la prima, delle tante che poi avrebbe scritto. Restò qualche minuto con il foglietto tra le dita e mentre lo guardava la sua mente andò lontano, indietro nel tempo, a sessanta anni prima, quando era un ragazzino, un bambino quasi, e ai motivi che lo avevano portato a scrivere quei versi per il suo amico d'infanzia. Da dove era cominciato tutto? Il Tempio non era un luogo che si potesse frequentare così, come ti pareva. Chi era stato ad instillare il desiderio di entrarci nonostante l'alone di mistero e di terrore che aleggiava intorno al mausoleo lati sanese? Un volto antico prese forma e un vecchio (quasi quanto lui adesso!) apparve mentre si sistemava il cappellaccio, si sedeva su uno scalino e agitando le mani davanti a sè prendeva a rac contare alla torma di ragazzini accatastati davanti all'entrata del Bar dei Morti. Ma sì, pensò Giorgio, il vecchio Mario e le sue balle. Però come erano belle quelle sue; balle. Qual era quella del Tempio? Una storia di ricchezze guadagnat~ e perdute, di fantasmi e di ..• che altro ancora? ,' Una delle storae dei nonno Mario " - I' J "La storia della costruzione del Tempio, o meglio, ciò che portd alla, edificazioi:i"e _del Tempio, è nella sua verità persino banale, ma non per questo meno ist~uttiva di !!1uanto sia paradigmatica di una certa parte della storia d'Italia, quella che riguardà la,~biltà. E non sflnténde, in questo caso, la nobiltà più sacra e mondana, quella dei grandi palazzi principeschie dell§,magioni da fiaba, ma la piccola nobiltà, quella dei piccoli paesi e delle campagne, quella che per prima f!J eostretta a fare i conti con la borghesia, i sottoposti di un tempo recentlssirno, pronti e desiderosi aisostituirsi negli impegni più gravosi d'amministrazione edi gE1,StioAe delle cose ,_Pi.Jbbliche, a coloro che secoli e secoli di pratica avevano portato arrifìuto e allanoia, pe~ lasciare)! pgstÒ ad unaçran voglia di diver tirsi e ridere; una gran voglia di ridere, irresistibile. Lo cbiamavano il Templo, perché era, ed è tuttora, una chiesa privata dove furono sepolti, e lo sono ancora, i componenti di uria delle più facoltose famiglie latisanesi di una storia abbastanza re~ente, i c,onti Vei:i_çlraffiin _ç>egli !;sposti, nobili di origine veneziana, padroni un tempo ormai lontar:\0 .dì .gran parte dei terreni e degli'edifici di quella piccola parte di mondo al confine con il Veneto, Per/quétl.é:Me..secoloi Vendrarnin vi avevano vissuto in tran quillità ed agiatezza, vantandosi sempre ,mrrid di avuto tra i loro avi dogi, generali, ammiragli quanto in proporzione calavano i loro possep;menti, a aausa oelle evoluzioni sociali che piano piano, come l'acqua con la roccia, cambiavano IB' ,torme istituzionali e, di conseguenza, i privilegi. Alla Repubblica del leone era seguito l'lmpe·rfrdelle aquile, all'Impero delle aquile il Regno dell'unità, al Regno dell'unità di nuovo la Hepubbtica, f con ta differenza che in questa nuova quelli come loro non contavano nulla e non c'era più il le. ne. Ma la lord decadenza era cominciata ben prima, alla metà del secolo decimonono, quando la luhga fila di carri di verghiana memoria, provenienti dalla campagna cominciò ad esser molto corta, fino a ridursi del tutto e gli affitti degli stabili sempre meno riscossi nei confronti di coloro che ne erano ormai diventati i legittimi proprietari. L'allora capo fami glia, Gualtiero Gaetani Vendramin, lo sguardo fiero ribadito da due splendidi mustacchi a manubrio, di cui le storie narrano quanto fosse galantuomo e puttaniere, tanto da mangiarsene parecchio, del restante patrimonio, nei bordelli di prima categoria di Udine e Trieste, un giorno si accorse che se voleva continuare a mantenere lo stesso tenore di vita, doveva correre ai ripari. Puttaniere ma non coglione, pensò bene di far sposare la figlia al suo caro compare di zoccolame, Cesare Cesari Degli Esposti. Un nome roboante che, contrariamente a quanto può far pensare, non specifica il casato nobiliare, ma, semplicemente, l'origine ignota del padre Cesara, gran commerciante, sul quale il Conte Vendramin prese a raccogliere confidenze su come fosse bravo a raggranellare "grano" con la compravendita di granaglie. Granaglie che, in maggior grado, provenivano dai campi un tempo suoi. Giovane di ben dieci anni meno di lui, ma di portafoglio più gonfio e dai gesti generosi e solenni, come aveva avuto modo di notare molte volte nelle loro scorribande triestine ed udinesi, il giovane Cesare era l'uomo del destino della famiglia Vendramin, l'uomo che l'avrebbe salvata dalla bancarot ta. Alla domanda che gli venne posta, "Vuole il caro padre mio, che io prenda la mano di Giuseppina Gaetani Vendramin?", il vecchio Cesara si sentì come beatificato. Lui da piccolo ambulante con il carretto diventato un negozio, il negozio trasformato in magazzino, il magazzino un mercato a costo di grandissimi sacrifici, beneficiato della possibilità di salire nell'olimpo dei migliori, coloro che si potevano incontrare una sola volta nella vita, e quando passavano per via, sembrava passasse il Re. E tutto grazie alla luce dei suoi occhi, quel ragazzo dai modi brillanti educato in collegio dai reve rendi padri a Portogruaro, e capace di leggere il greco e il latino. Colmo di felicità, Cesara la volle dimostrare in modo a dir poco eclatante. Subito dopo il matrimonio, celebrato, inutile dirlo, in gran pompa, impegnò gran parte del suo patrimonio all'edificazione su un terreno di proprietà, giusto nelle vicinanze del paese, di un grande mausoleo dallo stile neoclassico in voga in quel periodo, sotto la guida del miglior architetto della zona, il Valiani di Udine. Per Cesara doveva essere il simbolo della grandezza e della dignità raggiunta dalla sua famiglia, e i tanti danari spesi non erano nulla in con aver 231 •. franto a ciò. Ben sicuro di questo, il vecchio Cesara vi entrò con i piedi in avanti, appena qualche mese dopo la consacrazione del Vescovo Trecca ni, senza sapere di aver fatto il passo più lungo della gamba. Ben presto le fatture non pagate dei marmi e degli arredi cominciarono a pesare sull'a zienda del figlio che subito dopo la morte del padre aveva manifestato la predisposizione a seguire le orme del suocero, piuttosto che quelle del suo vecchio. Altrettanto ben presto, il giovane CesariVendramin si trovò fat torino di quella stessa banca in cui il direttore quasi si rompeva i pantaloni nella foga dell'inchino al suo apparire. Così il mausoleo era rimasto, nella memoria dei popolani, più che ricordo delle nobiltà antiche e raggiunte, come un simbolo della caducità delle cose terrene quali le ricchezze e i titoli, tanto che di riflesso alle sciagurate vicende dei Cesari Vendramin, era nato il famoso detto Mior i tatui dei litui, meglio avere le palle che i tito li. Capito ragazzi miei?". Quante volte lo aveva detto il nonno Mario di non entrare lì dentro? Che quel luogo portava male e che tutte le persone dotate di senno se ne tenevano alla larga, ben sapendo che aggirarsi in quel luogo avrebbe significato sicuramente imbattersi nel vecchio Cesara, vagante per il parco in cerca di vendetta per la sua fortuna dilapidata in maniera così sciagura ta. Centinaia di volte il nonno Mario si era sottoposto alle pressanti richie ste di quelle torme di ragazzini che gli frequentavano la casa, per sentire le storie della sua gioventù e della gioventù dei suoi padri, Prima disturba to e sempre con il cipiglio corrucciato si negava, poi sorridente si toglieva il cappellaccio e lisciandosi i baffi cominciava e agli occhi dei presenti appa rivano le immagini delle storie più incredibili. Era bravo a raccontarle, il Mario, tanto che qualcuno diceva che un tempo, prima di diventare mugnaio, era stato maestro di scuola, cacciato per storie di politica, per chè aveva partecipato agli scioperi degli operai della città dove insegnava. Ma lui diceva che non era vero niente, tutte frottole fasulle, non come quel le che si inventava lui, chè le sue erano tutte vere. Ecco allora lo sciamare febbrile delle vespe nere assassine, rinchiuse dal pievano dentro la cupola del campanilio; ecco la possente figura del gigante Bultric, che teneva i piedi uno al di qua e uno al di là del Ghiaione e sul ponte non faceva pas sare nessuno che non pagasse il pedaggio con un prosciutto o un osso collo; oppure la Dama Bianca della villa Cragna, così detta perché i decen ni d'incuria e di abbandono l'avevano avvolta in un alone marrone ammuf fito, e la Dama, non a caso bianca, si aggirava per i saloni della villa ordi nando ai domestici maggiore pulizia. Garantiva il nonno Mario che chiun que si avvicinasse a sufficienza le poteva sentire. Ma la storia che affasci nava maggiormente Giorgio e Francesco era la storia del Tempio, quella chiesa strana dal grande parco con gli alberi scuri e minacciosi, con la vegetazione così rigogliosa da non permetterne la veduta dall'esterno. Il nonno Mario parlava sempre di come fosse pericoloso entrarvi, soprattutto per i più piccoli, perché il vecchio Cesara era sempre in caccia dell'erede che il suo figlio sciagurato non era stato capace di pargli. E lmarrava di come un tempo furono ritrovati annegati due bambiniri$1 qrande tosso che circondava la chiesa. Tutti avevano parlato di una dis.grazia, Ima nonno Mario sapeva bene come il vecchio Cesari noni sopportasse che gli si rubassero i tritoni e le salamandre, guardiani d'el tossate., gii anfibi più grandi del Friuli, così grandi che un giorno anche un iuhJio ~igpnte, capita to non si sa come nella fossa, fu costretto a scappare ai 'éorsa fino al Ghiaione. / Giorgio e Francesco saltarono la rete che cingeva il Tempio un pome riggio estivo e assolato a prova di fantasmi, quando la ma'ggior parte della gente si rinchiude nelle case per il riposino pomeridiand, posl atteso da divenire un rituale al quale pochi sanno rinunciare, per dfuggire la calura umida del primo pomeriggio della bassa. I due ragazzini' si calarono con cautela al di là della rete, ben attenti che nessuno li guardasse ed evitan do le insidie del filo spinato che alla rete faceva corona. Raccolsero le reti ne e il grande recipiente di vetro che avevano lanciato tra l'erba alta prima dello scavalcamento. Si guardarono intorno, tenendosi vicini. Anche se erano in pieno sole, entrambi vollero rassicurarsi che nessuna entità eva nescente e bianca si avvicinasse a loro. Poi con cautela si mossero, costeggiando leggeri e curvati la fila di salici piangenti che cingeva tutto il perimetro del tempio. Cercarono l'accesso al sentiero che portava al mau soleo, circondato dal grande fossato e lì cercare i tritoni giganteschi, nella speranza che il recipiente portato con loro fosse sufficiente a contenerne, almeno un paio, uno per ciascuno, e dimostrare il loro coraggio agli amici che non avevano voluto venire. Piegarono alla fine a sinistra, dopo aver trovato una specie di sentiero che si snodava tra i roseti selvatici dai fiori rossi e bianchi. Con attenzione entrarono nell'ombra dei cipressi e delle magnolie profumate, con tutti i sensi tesi alla minima variazione del reale; alle loro orecchie attente arrivava solo il canto dei merli e dei passeri nelle fronde degli alberi, a proteggersi dai raggi del sole, e il ronzio di insetti sconosciuti che sciamavano dall'erba al loro passaggio. Giorgio e France sco sentivano l'avvicinarsi della mole della chiesa con preoccupazione. Spuntò improvvisa davanti a loro, subito dopo una alta macchia di pruni selvatici, annunciata da un largo marciapiede di marmo, steso davanti ad essa a ventaglio, come un grande e prezioso tappeto. Si guardarono intor no, circospetti, ma non succedeva nulla, niente, solo il mulinio delle foglie in alto variava l'intensità dei raggi del sole e loro pensarono di aver scelto l'ora giusta, quando tutti, anche i fantasmi, dormivano. Si domandarono, tuttavia, dove fosse il fossato, perchè alla loro vista non com pariva. Camminarono lenti guardando la costruzione grande e bianca, senza avere il coraggio, tuttavia, di salire le scale che sembrava invitarli verso l'entrata, e limitandosi a raggiungerne il retro, alla ricer ca del fosso che conteneva il motivo della loro venuta. Lo videro infine e vennero colti da una strana delusione. Il fosso non era affatto grande e i trito ni che vi nuotavano tra le le ni·nfee e le alghe verdastre non erano affatto grossi,' e un Illustrazioni di Virginia Di Lazzaro luccio, se lì fosse veramente apparso, ne avrebbe fatto gran scorpacciata. La normalità della situazione tolse ai due ogni residuo di timore e cominciarono una caccia furiosa e spietata a tutto ciò che si muovesse in quello specchio d'acqua e le prede riempirono ben preso il barattolo di vetro, loro prezioso carniere. Ad un certo punto, preso dall'entusiasmo, Giorgio non misurò a sufficienza lo slancio nell'avvicinarsi ad una sala mandra e scivolò dentro l'acqua fino al bacino. Francesco gli tese la mano per aiutarlo ma proprio in quel momento, da un anfratto nascosto, sbucò un rospo verde dalle gigantesche proporzioni, una preda mai vista. Giorgio afferrò la mano di Francesco e lo tirò giù nell'acqua con lui. Ridendo come matti cominciarono a rincorrere il rospo per tutto il fosso, senza raggiun gerlo mai e preferendo alla fine fare il bagno, togliendosi i pantaloncini e le magliette bagnate. Dopo qualche' ora passata a crogiolarsi al sole liberaro no i tritoni e le salamandre, tanto erano così piccoli che gli amici non avrebbero mai creduto loro, tanto era il carisma del nonno, ora lo sapeva no, contaballe. Raccolte le loro cose si diressero verso casa, con le scarpe piene d'acqua che faceva cic ciac, dalle mamme che avrebbero fatto giu stizia, ripassandogli le chiappe, delle loro condizioni. Giorgio sciolse a fatica il groppo che aveva in gola e si asciugò i due goccioloni che gli rigavano il volto. Prese il foglietto e lo richiuse nel vec chio sussidiario impolverato che rimise tra le cose della soffitta. Scese len tamente in soggiorno e prese il telefono. Dall'altro capo del filo una voce di bambino. Giovanni, caro! Ciao, sono il nonno. Ascolta, domani vengo a trovarti: ho una bellissima storia da raccontarti. Anzi, fai una cosa: chiama anche qual che amico. Quanti? Ma quanti ne vuoi, caro! N.d.A: La storia e i nomi sono assolutamente inventati. L'unica cosa vera è il Tempio, come ogni buon latisanese sa. 9 LANCIA Y ~ CODROIPO Viale S. Daniele tel. 0432/908252 LATISANA Via E. Gaspari tel. 0431/510050 nEJ ANTONIANA BANCA POPOLARE VENETA da oggi al tuo servizio anche a Latisana in via Rocca - tel. 0431/512024 CONTO D RODOTTI PER LA FAMIGLIA BANCA GIOVANI _ OK CONTO ANNI NUOVI