Febbraio 2014 www.raiffeisen.ch /orizzonti Orizzonti Informazioni economiche e finanziarie Tutto andrà meglio, ma non ancora bene Più di cinque anni dopo il fallimento di Lehman non sono stati ancora risolti tutti i problemi della crisi finanziaria. E i nuovi problemi, ossia l’eccessivo indebitamento delle nazioni industrializzate e la destabilizzazione dell’Eurozona, aspettano ancora una soluzione. Indifferenti a tutto ciò, la maggior parte dei mercati ha iniziato il 2014 in maniera strepitosa e all’inizio dell’anno è proseguito il forte rialzo cominciato a marzo 2009. Passano sempre più in secondo piano perfino i rischi sistemici e strutturali, come le discussioni sul bilancio o sul tetto del debito negli Stati Uniti, lo stress test delle banche in Europa, le difficoltà di rifinanziamento degli stati periferici europei e i rischi politici, come le instabilità nel Vicino Oriente e in Nord Africa, il raffreddamento delle relazioni russo-americane e la preoccupante situazione in alcune regioni cronicamente vulnerabili, come l’Afghanistan, il Pakistan o la Corea del Nord. Tutto ciò dovrebbe continuare a provocare agitazione, ma senza mettere in difficoltà i mercati, che ormai ragionano secondo il motto «una cosa per volta». Resta ancora da vedere se è un approccio sensato. Anche se dopotutto, la razionalità non è indispensabile per guadagnare sui mercati finanziari. A stento, ma in rialzo Dopo il fortissimo calo dei corsi provocato dal fallimento di Lehman, a metà 2011 la crisi dell’euro ha determinato un nuovo crollo che, tuttavia, non è stato più così estremo come quelInversione dei tassi completata sull’estremità lunga 3.5 % 3.0 % 2.5 % 2.0 % 1.5 % 1.0 % 0.5 % 0.0 % 04 05 06 07 08 09 10 11 Valore equo CHF a 10 anni (stima Raiffeisen) Svizzera rendimento a 10 anni 12 13 14 Fonte: Thomson Reuters Datastream, Raiffeisen Svizzera lo dell’autunno / inverno 2008/2009. A metà 2012 con la crisi di Cipro si è registrato il successivo, ma meno marcato, crollo dei mercati azionari e nel 2013 l’infelice annuncio del tapering da parte di Ben Bernanke ha messo in ginocchio i mercati. Nonostante ciò i corsi hanno in seguito di nuovo raggiunto nuovi record. L’ottimismo ampiamente diffuso sui mercati azionari è quindi in parte di natura psicologica. Le azioni resistono a ogni avversità e gli attori dei mercati finanziari sono nel frattempo convinti che vi saranno ulteriori flessioni, ma che saranno metabolizzate. Il flusso politico-monetario ha inoltre calmato i mercati e ha scacciato l’impazienza verso i paesi debitori. E da quanto il tapering è diventato realtà, i mercati se ne sono fatti addirittura una ragione. È positivo il fatto che sono finalmente passati di nuovo in primo piano i criteri fondamentali. Essi giustificano gli aumenti dei corsi nella misura in cui gli oracoli dell’economia sono d’accordo che dal punto di vista congiunturale il 2014 sarà migliore del 2013. Dati fondamentali di nuovo sotto i riflettori Secondo la nostra previsione, nel 2014 il quadro congiunturale mondiale sarà il seguente: la crescita economica mondiale dovrebbe aumentare da poco meno del tre per cento dell’anno scorso a un buon tre e mezzo per cento, un’accelerazione della crescita apparentemente bassa ma decisiva. L’Europa si lascia quindi alle spalle una situazione recessiva, in Giappone l’Abenomics supporta per il momento l’economia, gli Stati Uniti conservano il loro ruolo di locomotiva congiunturale e anche i paesi emergenti accelerano di nuovo. È sufficiente questa accelerazione dell’economia reale per accendere la fantasia sulle prospettive di profitto delle imprese. Si tratta chiaramente di un notevole miglioramento rispetto agli anni precedenti, quando non solo i dati congiunturali svolgevano un ruolo secondario, ma le buone notizie generavano correzioni e quelle negative provocavano aumenti solo perché il timore di una normalizzazione degli stimoli politico-monetari faceva passare tutto il resto in secondo piano. Perfino l’avvenuta inversione dei tassi sull’estremità lunga viene interpretata nel frattempo con maggiore benevolenza, ossia come gradita normalizzazione e non più come un ostacolo insuperabile. Anche se nel corso dell’anno le curve degli interessi diventeranno ancora un po’ più ripide – in Svizzera prevediamo un aumento dei rendimenti decennali di 40 punti base entro la fine dell’anno – tutti sanno che a fronte dei livelli complessivamente bassi la politica monetaria resterà espansiva. Si prega di tenere conto degli importanti avvertimenti legali riportati nell’ultima pagina Economia e mercati finanziari Economia mondiale: si riduce il fardello del risanamento del bilancio Le migliorate previsioni congiunturali globali favoriscono la stabilizzazione dell’economia nei paesi interessati dalla crisi del debito. In questi paesi la domanda estera è il fattore trainante della ripresa. Dall’autunno 2011 l’Eurozona registra un’eccedenza della bilancia commerciale che continua a tendere verso l’alto. Anche la situazione della domanda interna è notevolmente migliorata. Nel frattempo, il mercato del lavoro si è lasciato il peggio alle spalle. Inoltre, in molti paesi quest’anno l’onere sulle famiglie dovrebbe ridursi sensibilmente grazie alla riduzione del deficit pubblico. Viene quindi bloccata l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori nei grandi paesi UME, Francia, Italia e Spagna. Forte rallentamento della drastica politica di risparmio Variazione del saldo strutturale del budget, in % del PIL potenziale Mercato azionario: la situazione diventa difficile I mercati azionari globali hanno in gran parte anticipato le positive previsioni congiunturali. Il mercato azionario svizzero, per esempio, è aumentato del 50% circa dall’estate 2012. L’attuale rapporto prezzo / utile (P/U) dello SMI, pari quasi a 20, mostra una valutazione elevata nel confronto storico. Inoltre, per quanto riguarda i profitti aziendali le aspettative di mercato sono ambiziose. A livello di tassi, i premi di rischio per le imprese dovrebbero diminuire ancora leggermente, ma dopo l’andamento degli ultimi anni il margine d’azione è limitato. Pertanto, nonostante il positivo andamento economico globale, le azioni sono molto meno attraenti. Prevediamo che nel 2014 il rendimento azionario sarà ottenuto principalmente tramite i dividendi. I mercati azionari anticipano la ripresa Obbligazioni: forte riduzione del premio per i paesi della crisi del debito Dopo qualche esitazione, la Banca centrale statunitense confida ora nella sostenibilità della ripresa economica negli Stati Uniti e riduce i suoi massicci acquisti di obbligazioni. I dati degli ultimi mesi hanno confermato anche una stabilizzazione della congiuntura nell’Eurozona. Pertanto, l’avversione al rischio sui mercati finanziari è ulteriormente diminuita. Soprattutto i premi di rischio per i titoli di stato dei paesi periferici dell’Eurozona sono diminuiti ancora sensibilmente. Con la creazione dell’Eurozona i rendimenti dei titoli di stato a lungo termine – indipendentemente dalla solvibilità dei singoli paesi membri – si erano allineati quasi completamente, ma in seguito alla crisi dei mercati finanziari è ricomparsa una forte differenziazione. Con l’annuncio del presidente della BCE Draghi a luglio 2012 di volere fare tutto il possibile per mantenere l’euro, questa tendenza si è tuttavia invertita in modo duraturo. Il calo dei rendimenti è stato maggiore per i paesi che hanno fatto ricorso al programma di aiuti, Irlanda e Portogallo, rispettivamente con 10 punti percentuali dal livello massimo della crisi. Anche se in questi paesi la congiuntura continuerà a riprendersi come previsto, l’adeguamento dei premi di rischio dovrebbe però essere già ampiamente concluso – lo stesso vale per la Spagna e l’Italia. Questo è almeno quanto emerge da un confronto internazionale dei livelli di rendimento e della valutazione della solvibilità. I premi di rischio per i paesi della crisi del debito sono infatti già scesi al di sotto del livello indicato dal rating dei paesi. Sebbene quest’anno non prevediamo più alcuna caccia alla performance per le obbligazioni dei paesi periferici, i loro livelli di rendimento rimangono attraenti rispetto alle obbligazioni dei «porti sicuri». Forte performance delle obbligazioni dei paesi periferici Rendimento dei titoli di stato decennali in % RAIFFEISEN ORIZZONTI | 2 / 2014 2.5 Fonte. Eurostat, Raiffeisen Research 2 1.5 1 0.5 0 Francia 2012 2013 Italia Spagna 2014 60 % 70 40 % 65 60 20 % 55 0 % 50 – 20 % 45 40 – 40 % 35 – 60 % 30 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Indice dei responsabili degli acquisti Svizzera (scala di destra) Fonte. Datastream, Raiffeisen Research SMI,a/a, % Fonte: Bloomberg, Raiffeisen Research 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Gen 06 Gen 07 Gen 08 Gen 09 Gen 10 Gen 11 Gen 12 Gen 13 Gen 14 Germania Italia Spagna Irlanda Portogallo Francia 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Investment grade Non investment grade Diminuzione dal livello massimo della crisi Portogallo Italia 1 2 3 4 5 Irlanda Spagna 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Rating medio (1=migliore solvibilità) Si prega di tenere conto degli importanti avvertimenti legali riportati nell’ultima pagina Fonte: Bloomberg, Raiffeisen Research Rendimento dei titoli di stato decennali in % Inversione dell’aumento dei premi di rischio Congiuntura e mercati finanziari 2011 2012 Ult. valore Previsione 2013 Previsione 2014 PIL Crescita annua media (in %) Svizzera 1.9 1.0 1.9 1.9 2.6 Germania 3.4 0.9 0.6 0.5 1.7 Eurozona 1.6 -0.6 -0.3 -0.4 0.9 USA 1.8 2.8 2.0 1.6 2.5 Cina 9.3 7.7 7.7 7.7 7.2 -0.6 1.9 1.1 1.7 1.3 3.9 3.2 - 2.9 3.5 Svizzera 0.2 -0.7 0.0 -0.2 0.3 Germania 2.1 2.0 1.4 1.5 1.5 Giappone Globale (PPP) Inflazione Crescita annua media (in %) Eurozona 2.7 2.5 0.8 1.4 1.2 USA 3.1 2.1 1.4 1.6 1.8 Cina Giappone 2.0 -2.6 2.6 2.6 3.1 -0.5 -0.5 0.7 0.3 2.4 2011 2012 Attuale* Previsione a 3 mesi Previsione a 12 mesi 0.52 0.12 0.02 0.05 0.15 Libor a 3 mesi Fine anno (in %) CHF EUR 1.36 0.19 0.30 0.25 0.25 USD 0.58 0.31 0.24 0.25 0.35 JPY 0.20 0.18 0.14 0.16 0.18 Tassi d’interesse del mercato dei capitali Rendimenti dei titoli di stato decennali (a fine anno; rendimenti in %) CHF 0.66 0.53 1.09 1.2 1.6 EUR (Germania) 1.83 1.32 1.79 1.9 2.2 EUR (PIIGS) 8.80 5.30 4.05 4.0 4.2 USD 1.88 1.76 2.84 3.0 3.4 JPY 0.99 0.79 0.67 0.7 1.0 Tassi di cambio Fine anno EUR/CHF 1.21 1.21 1.23 1.22 1.21 USD/CHF 0.94 0.92 0.91 0.92 0.93 JPY/CHF (per 100 JPY) 1.22 1.06 0.87 0.91 0.89 EUR/USD 1.30 1.32 1.36 1.33 1.30 USD/JPY 77 87 104 101 105 107 111 106 106 110 1662 1256 1290 1420 Materie prime Fine anno Greggio (Brent, USD/barile) Oro (USD/oncia) * 20.01.2014 Si prega di tenere conto degli importanti avvertimenti legali riportati nell’ultima pagina RAIFFEISEN ORIZZONTI | 2 / 2014 Maggiori possibilità di rendimento per i vostri fondi previdenziali. Con il nuovo Raiffeisen Index Fonds – Pension Growth. Con questo nuovo fondo previdenziale approfittate delle opportunità di rendimento offerte dai mercati dei capitali per i vostri fondi previdenziali. Il Raiffeisen Index Fonds – Pension Growth investe circa il 67% dei fondi previdenziali in azioni selezionate. Si tratta di un’alternativa interessante ai depositi di risparmio sui conti previdenza o di libero passaggio. Richiedete subito informazioni presso la vostra Banca Raiffeisen. Con noi per nuovi orizzonti Il Raiffeisen Index Fonds – Pension Growth è un fondo soggetto al diritto svizzero. La presente pubblicazione non rappresenta né un’offerta di vendita né di sottoscrizione di quote. Le sottoscrizioni vengono effettuate unicamente in base all’attuale prospetto/contratto del fondo, che contiene l’ultimo rapporto annuale ed eventualmente l’ultimo rapporto semestrale. Questi documenti possono essere richiesti gratuitamente a Raiffeisen Svizzera società cooperativa, Raiffeisenplatz, 9001 San Gallo e FundPartner Solutions (Suisse) S.A., 60, Route des Acacias, 1211 Ginevra 73. EDITORE Redazione Copyright Raiffeisen Svizzera società cooperativa economista capo Martin Neff Raiffeisenplatz, CH-9001 San Gallo Telefon +41 44 226 74 58 Raiffeisen Schweiz, Economic Research Brandschenkestrasse 110d, CH-8002 Zurigo La pubblicazione può essere citata indicando la fonte. © 2014 Raiffeisen Svizzera e/o imprese affiliate La preghiamo di comunicare eventuali modifiche dell’indirizzo direttamente alla sua Banca Raiffeisen. Il presente opuscolo ha scopo puramente informativo e non costituisce né un’offerta né un invito alla presentazione di un’offerta, né una raccomandazione di acquisto o di vendita di prodotti finanziari; inoltre, esso non esonera il d estinatario dalla valutazione in base al proprio giudizio. L’opuscolo non rappresenta né un annuncio di quotazione né un prospetto di emissione ai sensi dell’art. 652a o dell’art. 1156 CO. A causa delle restrizioni legali in singoli Paesi, tali informazioni non sono rivolte alle persone la cui nazionalità o il cui domicilio si trova in un Paese in cui l’autorizzazione dei prodotti descritti nel presente opuscolo è soggetta a limitazioni. L’opuscolo non ha lo scopo di offrire all’investitore una consulenza in materia d’investimento e non deve essere inteso quale supporto per le decisioni d’investimento. Gli investimenti nei prodotti descritti nel presente documento possono essere effettuati soltanto dopo aver verificato, eventualmente con l’ausilio di un consulente, le informazioni in particolare riguardo alla compatibilità con i propri rapporti e alle conseguenze giuridiche, normative e fiscali e/o dopo aver analizzato gli attuali prospetti di vendita. Gli acquisti e le vendite devono essere effettuati soltanto sulla base degli attuali prospetti di vendita o regolamenti e di un eventuale rapporto di gestione (o di un rapporto semestrale nel caso sia più attuale). Inoltre, solo chi è al corrente dei rischi del prodotto che sta per acquistare e ha i mezzi economici per sostenere le eventuali perdite, può effettuare una simile operazione. L’opuscolo «Rischi particolari nel commercio con valori mobiliari» fornisce informazioni standardizzate sui r ischi di prodotti finanziari. Tutti i documenti citati possono essere richiesti gratuitamente a Raiffeisen Svizzera società cooperativa, San Gallo. I corsi dei prodotti menzionati nel presente opuscolo possono subire rialzi o ribassi. La performance positiva conseguita nel passato da singoli prodotti non costituisce una garanzia per un’evoluzione positiva nel futuro. Il presente opuscolo non può essere copiato o pubblicato né integralmente né parzialmente senza previa autorizzazione scritta di Raiffeisen. L’opuscolo è stato allestito in collaborazione da Vontobel e Raiffeisen e non è il risultato di un’analisi finanziaria. Le «Direttive sulla garanzia dell’indipendenza delle analisi finanziarie» dell’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) non trovano pertanto applicazione in questo opuscolo. Le opinioni espresse nel presente documento sono quelle di Raiffeisen o Vontobel al momento della redazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza preavviso. Sebbene sia Vontobel che Raiffeisen ritengano che i dati qui presentati provengano da fonti affidabili, esse non si assumono alcuna responsabilità relativamente a qualità, correttezza, attualità o completezza delle informazioni contenute nel presente opuscolo. Vontobel e Raiffeisen non si assumono alcuna responsabilità per eventuali perdite o danni (diretti, indiretti e consecutivi), causati dalla distribuzione del presente opuscolo o dal suo contenuto oppure legati alla distribuzione di tale opuscolo. In particolare, esse non si assumono alcuna responsabilità per le perdite derivanti dai rischi intrinseci ai mercati finanziari.