VedoHera Nº 9 - gennaio 2011 Notizie sulla sostenibilità Una ricerca e un opuscolo per promuovere i congedi parentali In primo piano H era ha realizzato, in collaborazione con i sindacati, un opuscolo per informare i lavoratori sulle opportunità per conciliare lavoro e cura dei figli, frutto di una ricerca promossa dall’azienda in cui emerge lo scarso utilizzo dei congedi parentali fra gli uomini in regione. Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche rappresentano una parte della raccolta differenziata in forte crescita negli ultimi anni. Con il progetto RAEEbilitando Hera vuole sviluppare competenze lavorative di persone disabili proprio su questi temi. A pagina 3 Nell’ottobre 2010 il Gruppo Hera ha realizzato, in collaborazione con Impronta Etica e l’Università di Modena e Reggio Emilia, una ricerca sull’uso dei congedi di maternità, paternità e parentali in 22 aziende emiliano-romagnole. La ricerca, presentata a Bologna all’interno del 7° Seminario internazionale “Politiche sui congedi in tempi di crisi economica” voleva capire il livello di utilizzo da parte dei dipendenti degli strumenti a disposizione per legge, sviluppare una maggiore consapevolezza delle aziende, registrare il livello di diffusione di strumenti volontari di sostegno alla genitorialità. A pagina 2 Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Progetti in pillole A pagina 6 Per approfondire il rapporto tra consumo di acqua e aspetti sanitari abbiamo intervistato la dottoressa Emilia Guberti, Direttrice del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL di Bologna. A pagina 4 a Hera e BolognAIL: finanziato un anno di navetta Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico a Bollette sempre più trasparenti con l’aiuto delle Primo consuntivo annuale per il progetto per il recupero degli alimenti non consumati nelle mense aziendali del Gruppo Hera: meno spreco, più risorse per la solidarietà. Nei primi undici mesi di attività sono state recuperate una media di 38 pasti completi al giorno per un totale di 3 tonnellate di cibo. A pagina 5 a Premiata la centrale di Imola a Prima convalida EMAS per la centrale di Imola a La comunicazione on line di Hera sulla CSR in testa alle classifiche a Approvato l'aggiornamento del Codice Etico associazioni dei consumatori a Herambiente e Caviro insieme per produrre energia rinnovabile a La grande macchina del mondo: Hera per l’educazione ambientale La newsletter digitale VedoHera è disponibile on-line sul sito www.gruppohera.it nella sezione dedicata alla Responsabilità sociale. VedoHera n° 9, gennaio 2011. Iscrizione al Tribunale di Bologna n° 7876 del 17.09.08 Direttore responsabile: Filippo M. Bocchi Comitato di redazione: Paola Brandolini, Silvia Cicchelli, Ennio Dottori, Riccardo Finelli, Chiara Lambertini, Gabriele Magli, Lucia Morcioni, Gianluca Principato Hanno collaborato al presente numero: Emilia Guberti, Paolo Paoli, Michela Ronci, Stefania Santacroce. Realizzazione web: Hera S.p.A. - Relazioni Esterne Fotografie: Hera S.p.A. Progetto editoriale: Segest S.p.a. In primo piano Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico Progetti in pillole In primo piano 2 3 4 5 6 Una ricerca e un opuscolo per promuovere i congedi parentali H era ha realizzato, in collaborazione con i sindacati, un opuscolo per informare i lavoratori sulle opportunità per conciliare lavoro e cura dei figli, frutto di una ricerca promossa dall’azienda in cui emerge lo scarso utilizzo dei congedi parentali fra gli uomini in regione. Nell’ottobre 2010 il Gruppo Hera ha realizzato, in collaborazione con Impronta Etica e l’Università di Modena e Reggio Emilia, una ricerca sull’uso dei congedi di maternità, paternità e parentali in 22 aziende emiliano-romagnole. La ricerca, presentata a Bologna all’interno del 7° Seminario internazionale “Politiche sui congedi in tempi di crisi economica” voleva capire il livello di utilizzo da parte dei dipendenti degli strumenti a disposizione per legge, sviluppare una maggiore consapevolezza delle aziende, registrare il livello di diffusione di strumenti volontari di sostegno alla genitorialità. L’Emilia Romagna, secondo dati Inps, è tra le prime regioni in Italia per uso dei congedi parentali: nel 2009 sono stati 27.449, di cui, tuttavia, solo il 10% chiesti da uomini, dato che a livello nazionale scende al 7%. Sebbene infatti, rispetto alla fruizione dei congedi parentali (volontari) sino all’8° anno di età del bambino la legge (D.Lgs. n. 151/2001) preveda uguali diritti per entrambi i genitori, a usufruirne è quasi esclusivamente la madre. La ricerca di Hera, che analizza il biennio 2008-2009, registra 88 casi di congedi parentali fruiti da uomini, con una durata media di 18 giorni a fronte dei 180 giorni massimi previsti per legge e dei 90 giorni minimi necessari per l’attribuzione alla coppia di un mese aggiuntivo di congedo. 1.619 sono invece i congedi parentali fruiti da donne: in particolare, dopo il congedo di maternità, il 67% delle donne ha attivato un congedo parentale (2 donne su 3) con una durata media di 5 mesi. Sul totale dei congedi parentali fruiti dal personale nelle aziende esaminate, solo il 5% è stato fruito da uomini a fronte di una presenza maschile del 40%. Il focus sugli strumenti di flessibilità ha evidenziato che è prevalentemente in uso quello relativo all’orario di lavoro in entrata/uscita, mentre, sebbene sempre concesso, è scarsa la richiesta di part time post congedo da parte delle madri, soprattutto di quelle con responsabilità organizzative (il 2% contro il 9% delle madri senza responsabilità), e nulla è quella dagli uomini. Oltre la metà delle aziende non attiva misure migliorative rispetto alla legge in termini di congedi e permessi per malattia dei figli, né sviluppa azioni di sostegno particolare alla famiglia e, dove lo fa, si impegna prevalentemente in sussidi per la cura dei figli e in supporti alla scolarizzazione. In seguito alla ricerca, che ha evidenziato anche come le informazioni in azienda sugli strumenti di legge a sostegno della genitorialità siano veicolate prevalentemente attraverso gli uffici del personale, il Gruppo Hera, in collaborazione con i sindacati, ha prodotto un opuscolo “Mamma&Papà al lavoro. Opportunità e diritti per un equilibrio tra tempo di lavoro e di cura dei figli”, distribuito a ogni neoassunto/a e reso disponibile sul portale informativo aziendale. L’obiettivo è migliorare la conoscenza degli strumenti a disposizione dei lavoratori e diffondere un messaggio di “pari opportunità” tra uomini e donne rispetto alla cura dei figli, che viene ancora gestita quasi esclusivamente dalle donne. Questa ricerca sui congedi parentali si inserisce per Hera in una più vasta azione di individuazione e sviluppo di pratiche di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa, nonché di promozione delle pari opportunità tra uomo e donna in tutti gli ambiti della vita aziendale (Hera ha siglato nell’ottobre 2009 la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro), nella consapevolezza che la valorizzazione delle diversità individuali e delle esperienze di vita dei lavoratori rappresenta un valore fondamentale per l’impresa e per il suo successo. 2 In primo piano Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico Progetti in pillole 2 3 4 5 6 Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche rappresentano una parte della raccolta differenziata in forte crescita negli ultimi anni. Con il progetto RAEEbilitando Hera vuole sviluppare competenze lavorative di persone disabili proprio su questi temi. psichiche o fisiche, nella prospettiva del loro inserimento socio-lavorativo. Per le persone disabili, infatti, l’attività lavorativa assume uno scopo educativo e terapeutico, consentendo loro di sviluppare autonomia, capacità relazionali e crescita dell’autostima. Concorrere alla formazione di persone svantaggiate e al contempo incrementare il recupero di materiali da apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse. È questo l'obiettivo del progetto RAEEbilitando che è nato e si è sviluppato dalla collaborazione tra Hera e importanti partner quali il Consorzio ReMedia (uno dei più importanti consorzi nazionali per la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettroniche ed Elettriche), Co.Lo.Raee (operatore regionale di servizi logistici sui RAEE), Tred Carpi (centro specializzato nel trattamento dei RAEE) e l’Opera dell’Immacolata Onlus (centro per la formazione professionale per giovani e adulti disabili). Il progetto RAEEbilitando, ideato, progettato e sostenuto da Hera, consiste nella realizzazione di un laboratorio che si occupa dell’attività di disassemblaggio della frazione non pericolosa contenuta nei RAEE provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (in particolare, piccoli elettrodomestici, utensili, giocattoli, telefoni fissi e cellulari, elettronica di consumo, ecc.). Il trattamento avviene nei locali di proprietà dell’Opera dell’Immacolata Onlus, a Bologna mentre i rifiuti da trattare provengono dalle stazioni ecologiche gestite da Hera nel bolognese. L’intero ciclo di lavoro è quindi previsto nell’ambito territoriale della provincia di Bologna, nel pieno rispetto dei principi sulla limitazione della circolazione dei rifiuti. L’ottica di questa iniziativa è quella di promuovere, organizzare, coordinare e concorrere alla formazione di persone svantaggiate, affette da minorazioni La lavorazione svolta all’interno del laboratorio è limitata alle attività di pretrattamento del rifiuto elettrico ed elettronico domestico, ovvero allo smontaggio manuale finalizzato a ricavare frazioni omogenee di materiale da avviare a recupero. Da tale attività si prevede di raggiungere oltre l’85% in peso di recupero o reimpiego di componenti, materiali e sostanze come metalli, plastiche, alimentatori, trasformatori, schede elettroniche, circuiti stampati, cavi elettrici, batterie, vetro, carta, cartone, legno. Il loro recupero, oltre che previsto dalla normativa europea, permette di ridurre l’inquinamento dell’ambiente. Nell’attività vengono impiegati tra i 6 e gli 8 operatori disabili, coadiuvati da un educatore esperto sul piano tecnicoprofessionale. Si stima che nella fase iniziale si potranno trattare circa 32 tonnellate l’anno di rifiuti per puntare progressivamente a raggiungere le 100 tonnellate (2.300 chilogrammi a settimana). Se consideriamo che in Emilia Romagna la produzione delle tipologie di rifiuti trattati dal laboratorio è di meno di un chilogrammo all’anno per persona, il laboratorio bolognese di RAEEbilitando sarà in grado di trattare i rifiuti prodotti da circa la metà del bacino di riferimento. 3 In primo piano Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico Progetti in pillole 2 3 4 5 6 Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti P er approfondire il rapporto tra consumo di acqua e aspetti sanitari abbiamo intervistato la dottoressa Emilia Guberti, Direttrice del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL di Bologna. Per quanto concerne la durezza totale dell’acqua (che indica il contenuto di sali di calcio e di magnesio disciolti nell’acqua) i valori riscontrati nell’acqua distribuita da Hera si collocano entro valori medio-alti, comunque compresi fra i 15 e i 50 gradi francesi raccomandati dalla normativa vigente. Questi valori di durezza non costituiscono un rischio per la salute, al contrario la più recente letteratura medico-scientifica attribuisce alle acque dure un effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare e le assolve dall’accusa di contribuire alla calcolosi renale. L’acqua costituisce una fonte utile di calcio, anche se non la principale, in quanto il calcio contenuto nell’acqua è facilmente assorbito dall’organismo e biodisponibile. Pertanto dovrebbero essere addolcite non le acque destinate all’alimentazione ma solo quelle che affluiscono agli impianti e agli elettrodomestici che vengono danneggiati dalle incrostazioni. Quale apporto può fornire l’acqua all’interno di una corretta alimentazione quotidiana? L’acqua è essenziale per il mantenimento della vita. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento dei processi fisiologici e delle reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. L’acqua entra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti svolgendo un ruolo essenziale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzo degli stessi nutrienti. L’acqua è anche il mezzo attraverso il quale l’organismo elimina le scorie metaboliche ed è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea. Inoltre, l’acqua agisce come “lubrificante” e funge da ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti, mantiene elastiche e compatte pelle e mucose e garantisce la giusta consistenza del contenuto intestinale. Le campagne pubblicitarie delle acque minerali puntano su alcuni messaggi chiave come ad esempio la bassissima presenza di sodio. Ma quanto incide il sodio contenuto nell’acqua che beviamo sull’assunzione complessiva giornaliera di sodio? L’apporto di sodio derivante dall’acqua è trascurabile e insieme a frutta, verdura, carne, pesce fa parte di quelle fonti naturali che come tali forniscono la quota utile di sodio (le fonti naturali forniscono complessivamente circa il 10% dell’apporto totale di sodio). La quota maggiore di sodio della nostra dieta deriva invece dagli alimenti trasformati (circa il 55%, derivante da salumi, sott’oli, sottaceti, piatti pronti, ma anche cereali per la colazione) e in quota minore dal sale aggiunto a tavola (il restante 35%).Se vogliamo controllare l’uso di sodio dobbiamo quindi agire su fattori diversi rispetto all’acqua. Quando si parla di acqua del rubinetto, la preoccupazione principale dei cittadini riguarda il calcare e le sue conseguenze sulla salute. Bere acqua del rubinetto fa venire i calcoli? Quando i cittadini affrontano il tema dell’acqua del rubinetto spesso pensano che si possa riprodurre a livello delle loro arterie quello che succede nelle condotte di casa o negli elettrodomestici. Questa è un’immagine non corretta che però è fortemente radicata nell’immaginario collettivo. Il calcare contenuto nell’acqua è costituito prevalentemente di sali di calcio, ma non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Bere in abbondanza è la misura più efficace per contrastare la formazione dei calcoli stessi. In sintesi, l’acqua del rubinetto è sicura? Sì, in quanto tutti gli elementi conoscitivi attualmente disponibili evidenziano che le acque distribuite dall’acquedotto di Hera per il consumo umano rientrano ampiamente entro i limiti microbiologici e chimico-fisici previsti dalle norme nazionali e internazionali attualmente vigenti a tutela della salute di cittadini di tutte le età. Un’ultima domanda: lei beve acqua del rubinetto? Sì. Leggi l’intervista integrale sul Report “In buone acque” 4 In primo piano Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico Progetti in pillole 2 3 4 5 6 Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico P rimo consuntivo annuale per il progetto per il recupero degli alimenti non consumati nelle mense aziendali del Gruppo Hera: meno spreco, più risorse per la solidarietà. Nei primi undici mesi di attività sono state recuperate una media di 38 pasti completi al giorno per un totale di 3 tonnellate di cibo. Hera ha avviato CiboAmico nel novembre del 2009, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. L’iniziativa prevede il recupero degli alimenti non utilizzati nelle mense del Gruppo e la loro distribuzione ad associazioni presenti sul territorio che aiutano persone in condizioni di disagio e povertà. L’operazione trovava le premesse nel bando di gara per la gestione delle mense, basato su criteri attinenti alla sostenibilità ambientale e sociale. L’affidamento del servizio mensa a Concerta, società del territorio leader nella fornitura di pasti alle aziende, prevedeva tra le varie iniziative di sostenibilità l’eliminazione dell’acqua minerale, l’utilizzo dei prodotti locali e la devoluzione dei prodotti non consumati ad associazioni del territorio, con conseguenti vantaggi ambientali e sociali. Da questi presupposti nacque il primo accordo operativo, firmato a novembre 2009 tra Hera, Concerta e l’Opera Padre Marella, associazione che da 40 anni realizza a Bologna un’attività di solidarietà verso poveri ed emarginati: da allora gli alimenti provenienti dalla mensa della sede di Hera, ogni giorno, sono utilizzati per preparare i pasti serali dei 70 ospiti di un loro “pronto soccorso sociale”. Con la collaborazione di Last Minute Market, spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale e offre servizi per favorire il recupero delle merci inutilizzate ma ancora idonee a essere consumate, CiboAmico è stato esteso nelle mense Hera di Granarolo (Bologna), Imola e Rimini (in queste quattro mense si servono circa 1.200 pasti al giorno). Le associazioni destinatarie degli alimenti sono sei, per un totale di circa 160 persone ospitate: tutti i beneficiari hanno espresso una generale soddisfazione verso l’iniziativa e i suoi frutti. Nel 2011 CiboAmico sarà esteso alle mense aziendali di Ravenna e Ferrara. A un anno dall’avvio del progetto possiamo fare un primo bilancio. Nei primi undici mesi di attività sono state recuperate circa 3 tonnellate di prodotti cotti e crudi: un volume di cibo recuperato che corrisponde a quasi 30.000 porzioni all’anno (primo, secondo, contorno, pane e frutta) e a circa 10.000 pasti completi se calcolati sulla base del numero minore di primi o di secondi, cioè stimando che un pasto consiste almeno in un primo e in un secondo (al di là del contorno, del pane e dell’eventuale frutta). Gli esperti di Last Minute Market hanno calcolato anche i vantaggi ambientali prodotti dal progetto: è stato evitato l’impiego di oltre 11.000 metri cubi di acqua (quasi quattro piscine olimpiche), il consumo di oltre 156.000 metri quadrati di terreno, l’emissione nell'atmosfera di più di 19.000 chilogrammi di anidride carbonica, per la cui neutralizzazione sarebbero necessari circa 39 ettari di bosco pari a circa 78 campi da calcio. Numeri importanti, che confermano la validità del progetto e la sua efficacia per la riduzione dello spreco. La collaborazione con Last Minute Market è stata importante per l’estensione del progetto alle nuove mense. La società ha supportato Hera in tutti gli aspetti operativi collegati al progetto. Last Minute Market si occupa inoltre del monitoraggio dei dati e della verifica del costante rispetto delle misure definite per la salvaguardia dell’igiene degli alimenti. 5 In primo piano Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico Progetti in pillole 2 3 4 5 6 Prima convalida EMAS per la centrale di Imola L’8 settembre 2010 si è concluso positivamente il percorso per la certificazione del sistema di gestione ambientale e per la convalida della dichiarazione ambientale ai fini della registrazione Emas della centrale di cogenerazione Casalegno di Imola, significativo impianto da 80 megawatt a servizio del teleriscaldamento della città di Imola. La centrale è entrata in esercizio solo 11 mesi fa, il 1° ottobre 2009, e da subito, come previsto dall'Autorizzazione Integrata Ambientale, si è voluto implementare un sistema di gestione ambientale coerente con uno dei più esigenti standard: la registrazione Emas. Ora non resta che aspettare la registrazione da parte del Comitato Ministeriale Ecolabel-Ecoaudit che conclude formalmente questo progetto importante, impegnativo, di non facile raggiungimento e che ha visto il contributo e l’impegno di tutte le persone che lavorano presso l’impianto. Hera e BolognAIL: finanziato un anno di navetta Alla fine del 2010 Hera ha avviato il progetto VolontariHeraPer, un’iniziativa di solidarietà di ampio respiro che vuole unire azienda e lavoratori in uno sforzo comune di impegno sociale. Il primo progetto di collaborazione ha interessato BolognAIL, la sezione bolognese di AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma. 24 lavoratrici e lavoratori del Gruppo hanno collaborato alla raccolta fondi per l’associazione presidiando alcuni gazebo per la vendita benefica di stelle di Natale. Hera ha deciso di raddoppiare il valore dei fondi raccolti grazie all’impegno dei dipendenti arrivando quindi al risultato di finanziare un anno di navetta per il trasporto di malati. La comunicazione on line di Hera sulla CSR in testa alle classifiche Lo scorso ottobre sono stati presentati i risultati del CSR Online Awards 2010, primo studio approfondito in Italia sulla comunicazione online della Responsabilità Sociale d'Impresa. Lo studio, condotto dalla società Lundquist, ha valutato come le 50 maggiori società quotate italiane utilizzano il proprio sito istituzionale per comunicare la propria responsabilità sociale. Hera è stata premiata con il primo posto in classifica, prima di colossi come Eni e Pirelli; è stata in particolare valorizzata la capacità di Hera di usare il sito in modo innovativo e coinvolgente. A questo risultato si aggiunge il secondo posto raggiunto nella classifica Webranking per la qualità della comunicazione on line e al quarto posto negli “Employer Branding Online Awards” che misura la capacità di comunicare ai dipendenti presenti e futuri. Approvato l'aggiornamento del Codice Etico Con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Hera S.p.A. il 26 gennaio scorso è giunto a compimento il percorso di aggiornamento del Codice Etico del Gruppo Hera avviato nel luglio 2010 al termine del previsto triennio di attuazione transitoria. La verifica è stata coordinata dal Comitato Etico con il supporto di un Gruppo di lavoro composto da responsabili di diverse aree aziendali. L’aggiornamento del Codice ha visto il coinvolgimento dei lavoratori con 4 focus group che hanno interessato circa 50 persone, incontri individuali con alcuni direttori, l’istituzione di un indirizzo mail dedicato cui i lavoratori hanno potuto inviare osservazioni o proposte di miglioramento, e la richiesta di un riscontro ai sindacati sulla prima bozza elaborata. Il nuovo documento dovrà ora essere approvato dalle altre società del Gruppo. 6 In primo piano Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico Progetti in pillole 2 3 4 5 6 Bollette sempre più trasparenti con l’aiuto delle associazioni dei consumatori Hera sta promuovendo incontri di approfondimento con le associazioni dei consumatori su tutti i territori serviti, con l’obiettivo di rendere sempre più trasparente e comprensibile la bolletta e il meccanismo di fatturazione dei servizi. Al termine dei primi incontri che si sono già svolti su diversi territori e che proseguiranno per tutto il 2011, le associazioni dei consumatori hanno espresso piena soddisfazione per l’iniziativa. In questo modo Hera aggiunge un ulteriore tassello al proprio sistema informativo costituito da sportelli, servizio telefonico clienti e iniziative istituzionali pensate ad hoc per i propri interlocutori. Ora sarà più facile per le associazioni spiegare ai propri soci le ragioni dell’articolazione analitica delle bollette e i criteri in base ai quali l’azienda accredita i rimborsi dovuti o li compensa con i debiti dei clienti oppure li rinvia a emissioni successive. Premiata la centrale di Imola Il 16 novembre scorso è stato assegnato al Comune di Imola il premio Pimby 2010 per la centrale di cogenerazione di Imola. Il Premio Pimby (acronimo inglese che sta per Please In My BackYard, per favore nel mio giardino), giunto alla quarta edizione, è conferito ogni anno alle Amministrazioni pubbliche che hanno scelto di realizzare infrastrutture coniugando il rispetto delle regole con il consenso dei cittadini. Nella motivazione del premio è stata valorizzata in modo particolare l’istituzione del Residential Advisory Board: un punto di riferimento per la cittadinanza per ciò che riguarda la trasparenza delle informazioni sulla centrale e il suo impatto sulla città. Herambiente e Caviro insieme per produrre energia rinnovabile Herambiente e Caviro (leader italiano nella produzione vinicola) hanno siglato un accordo commerciale che prevede il conferimento di sfalci di potature del territorio e altre componenti organiche nell’impianto a biomasse presso la sede di Caviro a Faenza. L’impianto, che contribuisce anche a valorizzare gli scarti di lavorazione dell’uva attraverso la produzione di energia, verrà gestito da Enomondo, una società recentemente costituita e nella quale Herambiente ha una partecipazione del 40%. Dall’attività dell’impianto si prevede di ottenere un risparmio di emissioni in atmosfera di gas serra di circa 35.000 tonnellate all’anno di CO 2 e di produrre energia elettrica per circa 90.000 megawattora, pari al consumo annuo di circa 29.000 famiglie. La grande macchina del mondo: Hera per l’educazione ambientale Acqua, energia e ambiente al centro di 24 progetti, 1.500 laboratori, visite agli impianti e attività in aula per 4.500 ore. È questa l’offerta di Hera alle scuole e agli allievi del territorio. Per il Gruppo l’educazione ambientale è un investimento per il futuro oltre che un impegno concreto. Da anni Hera la promuove nelle scuole del territorio, attraverso progetti che, solo nello scorso anno, hanno coinvolto oltre 40.000 studenti. Il ricco programma di attività si rivolge agli istituti di ogni ordine e grado, con la previsione di coinvolgere oltre 1.500 classi entro la fine dell’anno scolastico. Esso raccoglie e organizza i progetti che si sono dimostrati più validi, coordinandoli e ottimizzandoli sulla base delle esperienze pregresse e supportandoli con materiale didattico. 7