VedoHera
Nº 9 - gennaio 2011
Notizie sulla sostenibilità
Una ricerca e un opuscolo
per promuovere i congedi parentali
In primo piano
H
era ha realizzato, in collaborazione con i sindacati, un opuscolo
per informare i lavoratori sulle
opportunità per conciliare lavoro e cura
dei figli, frutto di una ricerca promossa
dall’azienda in cui emerge lo scarso
utilizzo dei congedi parentali fra gli
uomini in regione.
Avviato il primo laboratorio
di RAEEbilitando
I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed
Elettroniche rappresentano una parte della
raccolta differenziata in forte crescita negli ultimi
anni. Con il progetto RAEEbilitando Hera vuole
sviluppare competenze lavorative di persone
disabili proprio su questi temi. A pagina 3
Nell’ottobre 2010 il Gruppo Hera ha
realizzato, in collaborazione con Impronta
Etica e l’Università di Modena e Reggio
Emilia, una ricerca sull’uso dei congedi
di maternità, paternità e parentali in 22
aziende emiliano-romagnole. La ricerca,
presentata a Bologna all’interno del 7°
Seminario internazionale “Politiche sui
congedi in tempi di crisi economica”
voleva capire il livello di utilizzo da
parte dei dipendenti degli strumenti
a disposizione per legge, sviluppare
una maggiore consapevolezza delle
aziende, registrare il livello di diffusione
di strumenti volontari di sostegno alla
genitorialità. A pagina 2
Gli aspetti sanitari collegati
al consumo di acqua:
intervista a Emilia Guberti
Progetti in pillole A pagina 6
Per approfondire il rapporto tra consumo di
acqua e aspetti sanitari abbiamo intervistato
la dottoressa Emilia Guberti, Direttrice
del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
dell’Azienda USL di Bologna. A pagina 4
a Hera e BolognAIL: finanziato un anno di navetta
Un anno di solidarietà
in mensa con CiboAmico
a Bollette sempre più trasparenti con l’aiuto delle Primo consuntivo annuale per il progetto per
il recupero degli alimenti non consumati nelle
mense aziendali del Gruppo Hera: meno spreco,
più risorse per la solidarietà. Nei primi undici
mesi di attività sono state recuperate una media
di 38 pasti completi al giorno per un totale di 3
tonnellate di cibo. A pagina 5
a Premiata la centrale di Imola
a Prima convalida EMAS per la centrale di Imola
a La comunicazione on line di Hera sulla CSR
in testa alle classifiche
a Approvato l'aggiornamento del Codice Etico
associazioni dei consumatori
a Herambiente e Caviro insieme per produrre energia rinnovabile
a La grande macchina del mondo:
Hera per l’educazione ambientale
La newsletter digitale VedoHera è disponibile on-line sul sito www.gruppohera.it nella sezione dedicata alla Responsabilità sociale.
VedoHera n° 9, gennaio 2011.
Iscrizione al Tribunale di Bologna n° 7876 del 17.09.08
Direttore responsabile: Filippo M. Bocchi
Comitato di redazione: Paola Brandolini, Silvia Cicchelli, Ennio Dottori, Riccardo Finelli, Chiara Lambertini, Gabriele Magli, Lucia Morcioni, Gianluca Principato
Hanno collaborato al presente numero: Emilia Guberti, Paolo Paoli, Michela Ronci, Stefania Santacroce.
Realizzazione web: Hera S.p.A. - Relazioni Esterne
Fotografie: Hera S.p.A.
Progetto editoriale: Segest S.p.a.
In primo piano
Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando
Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti
Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico
Progetti in pillole
In primo piano
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Una ricerca e un opuscolo per promuovere
i congedi parentali
H
era ha realizzato, in collaborazione con i sindacati, un opuscolo per informare
i lavoratori sulle opportunità per conciliare lavoro e cura dei figli, frutto di una
ricerca promossa dall’azienda in cui emerge lo scarso utilizzo dei congedi
parentali fra gli uomini in regione.
Nell’ottobre 2010 il Gruppo Hera ha realizzato, in collaborazione con Impronta Etica e
l’Università di Modena e Reggio Emilia, una ricerca sull’uso dei congedi di maternità,
paternità e parentali in 22 aziende emiliano-romagnole. La ricerca, presentata a
Bologna all’interno del 7° Seminario internazionale “Politiche sui congedi in tempi di crisi
economica” voleva capire il livello di utilizzo da parte dei dipendenti degli strumenti a
disposizione per legge, sviluppare una maggiore consapevolezza delle aziende, registrare
il livello di diffusione di strumenti volontari di sostegno alla genitorialità.
L’Emilia Romagna, secondo dati Inps, è tra le prime regioni in Italia per uso dei congedi
parentali: nel 2009 sono stati 27.449, di cui, tuttavia, solo il 10% chiesti da uomini, dato
che a livello nazionale scende al 7%.
Sebbene infatti, rispetto alla fruizione dei congedi parentali (volontari) sino all’8° anno
di età del bambino la legge (D.Lgs. n. 151/2001) preveda uguali diritti per entrambi i
genitori, a usufruirne è quasi esclusivamente la madre. La ricerca di Hera, che analizza il
biennio 2008-2009, registra 88 casi di congedi parentali fruiti da uomini, con una durata
media di 18 giorni a fronte dei 180 giorni massimi previsti per legge e dei 90 giorni minimi
necessari per l’attribuzione alla coppia di un mese aggiuntivo di congedo. 1.619 sono
invece i congedi parentali fruiti da donne: in particolare, dopo il congedo di maternità, il
67% delle donne ha attivato un congedo parentale (2 donne su 3) con una durata media
di 5 mesi. Sul totale dei congedi parentali fruiti dal personale nelle aziende esaminate,
solo il 5% è stato fruito da uomini a fronte di una presenza maschile del 40%.
Il focus sugli strumenti di flessibilità ha evidenziato che è prevalentemente in uso quello
relativo all’orario di lavoro in entrata/uscita, mentre, sebbene sempre concesso, è scarsa
la richiesta di part time post congedo da parte delle madri, soprattutto di quelle con
responsabilità organizzative (il 2% contro il 9% delle madri senza responsabilità), e nulla
è quella dagli uomini.
Oltre la metà delle aziende non attiva misure migliorative rispetto alla legge in termini
di congedi e permessi per malattia dei figli, né sviluppa azioni di sostegno particolare
alla famiglia e, dove lo fa, si impegna prevalentemente in sussidi per la cura dei figli e in
supporti alla scolarizzazione.
In seguito alla ricerca, che ha evidenziato anche come le informazioni in azienda sugli
strumenti di legge a sostegno della genitorialità siano veicolate prevalentemente attraverso
gli uffici del personale, il Gruppo Hera, in collaborazione con i sindacati, ha prodotto un
opuscolo “Mamma&Papà al lavoro. Opportunità e diritti per un equilibrio tra tempo di
lavoro e di cura dei figli”, distribuito a ogni neoassunto/a e reso disponibile sul portale
informativo aziendale. L’obiettivo è migliorare la conoscenza degli strumenti a disposizione
dei lavoratori e diffondere un messaggio di “pari opportunità” tra uomini e donne rispetto
alla cura dei figli, che viene ancora gestita quasi esclusivamente dalle donne.
Questa ricerca sui congedi parentali si inserisce per Hera in una più vasta azione di
individuazione e sviluppo di pratiche di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa,
nonché di promozione delle pari opportunità tra uomo e donna in tutti gli ambiti della vita
aziendale (Hera ha siglato nell’ottobre 2009 la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza
sul lavoro), nella consapevolezza che la valorizzazione delle diversità individuali e delle
esperienze di vita dei lavoratori rappresenta un valore fondamentale per l’impresa e per
il suo successo.
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Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando
Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti
Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico
Progetti in pillole
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Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando
I
Rifiuti da Apparecchiature Elettriche
ed Elettroniche rappresentano una
parte della raccolta differenziata
in forte crescita negli ultimi anni. Con
il progetto RAEEbilitando Hera vuole
sviluppare competenze lavorative di
persone disabili proprio su questi temi.
psichiche o fisiche, nella prospettiva
del loro inserimento socio-lavorativo.
Per le persone disabili, infatti, l’attività
lavorativa assume uno scopo educativo
e terapeutico, consentendo loro
di sviluppare autonomia, capacità
relazionali e crescita dell’autostima.
Concorrere alla formazione di
persone svantaggiate e al contempo
incrementare il recupero di materiali
da apparecchiature elettriche ed
elettroniche dismesse. È questo
l'obiettivo del progetto RAEEbilitando
che è nato e si è sviluppato dalla
collaborazione tra Hera e importanti
partner quali il Consorzio ReMedia
(uno dei più importanti consorzi
nazionali per la gestione dei Rifiuti
da Apparecchiature Elettroniche ed
Elettriche), Co.Lo.Raee (operatore
regionale di servizi logistici sui RAEE),
Tred Carpi (centro specializzato nel
trattamento dei RAEE) e l’Opera
dell’Immacolata Onlus (centro per la
formazione professionale per giovani e
adulti disabili).
Il progetto RAEEbilitando, ideato,
progettato e sostenuto da Hera, consiste
nella realizzazione di un laboratorio che
si occupa dell’attività di disassemblaggio
della frazione non pericolosa contenuta
nei RAEE provenienti dalla raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani (in
particolare, piccoli elettrodomestici,
utensili, giocattoli, telefoni fissi e cellulari,
elettronica di consumo, ecc.).
Il trattamento avviene nei locali di
proprietà dell’Opera dell’Immacolata
Onlus, a Bologna mentre i rifiuti da
trattare provengono dalle stazioni
ecologiche gestite da Hera nel
bolognese.
L’intero ciclo di lavoro è quindi previsto
nell’ambito territoriale della provincia di
Bologna, nel pieno rispetto dei principi
sulla limitazione della circolazione dei
rifiuti.
L’ottica di questa iniziativa è quella di
promuovere, organizzare, coordinare e
concorrere alla formazione di persone
svantaggiate, affette da minorazioni
La lavorazione svolta all’interno del
laboratorio è limitata alle attività di
pretrattamento del rifiuto elettrico ed
elettronico domestico, ovvero allo
smontaggio manuale finalizzato a
ricavare frazioni omogenee di materiale
da avviare a recupero. Da tale attività
si prevede di raggiungere oltre l’85%
in peso di recupero o reimpiego di
componenti, materiali e sostanze
come metalli, plastiche, alimentatori,
trasformatori, schede elettroniche,
circuiti stampati, cavi elettrici, batterie,
vetro, carta, cartone, legno. Il loro
recupero, oltre che previsto dalla
normativa europea, permette di ridurre
l’inquinamento dell’ambiente.
Nell’attività vengono impiegati tra i 6
e gli 8 operatori disabili, coadiuvati da
un educatore esperto sul piano tecnicoprofessionale. Si stima che nella fase
iniziale si potranno trattare circa 32
tonnellate l’anno di rifiuti per puntare
progressivamente a raggiungere le
100 tonnellate (2.300 chilogrammi a
settimana). Se consideriamo che in
Emilia Romagna la produzione delle
tipologie di rifiuti trattati dal laboratorio
è di meno di un chilogrammo all’anno
per persona, il laboratorio bolognese di
RAEEbilitando sarà in grado di trattare
i rifiuti prodotti da circa la metà del
bacino di riferimento.
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Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando
Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti
Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico
Progetti in pillole
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Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua:
intervista a Emilia Guberti
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er approfondire il rapporto tra consumo di acqua e aspetti sanitari
abbiamo intervistato la dottoressa Emilia Guberti, Direttrice del
Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL di Bologna.
Per quanto concerne la durezza totale dell’acqua (che indica il contenuto di sali di calcio e di
magnesio disciolti nell’acqua) i valori riscontrati
nell’acqua distribuita da Hera si collocano entro
valori medio-alti, comunque compresi fra i 15 e
i 50 gradi francesi raccomandati dalla normativa vigente. Questi valori di durezza non costituiscono un rischio per la salute, al contrario la più
recente letteratura medico-scientifica attribuisce
alle acque dure un effetto protettivo sull’apparato
cardiovascolare e le assolve dall’accusa di contribuire alla calcolosi renale.
L’acqua costituisce una fonte utile di calcio, anche
se non la principale, in quanto il calcio contenuto
nell’acqua è facilmente assorbito dall’organismo e
biodisponibile.
Pertanto dovrebbero essere addolcite non le acque destinate all’alimentazione ma solo quelle che
affluiscono agli impianti e agli elettrodomestici
che vengono danneggiati dalle incrostazioni.
Quale apporto può fornire l’acqua all’interno di una corretta
alimentazione quotidiana?
L’acqua è essenziale per il mantenimento della vita. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento dei processi fisiologici
e delle reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo.
L’acqua entra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente
per la maggior parte dei nutrienti svolgendo un ruolo essenziale
nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzo degli stessi nutrienti.
L’acqua è anche il mezzo attraverso il quale l’organismo elimina
le scorie metaboliche ed è indispensabile per la regolazione della
temperatura corporea. Inoltre, l’acqua agisce come “lubrificante”
e funge da ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti, mantiene elastiche e compatte pelle e mucose e garantisce la giusta
consistenza del contenuto intestinale.
Le campagne pubblicitarie delle acque minerali puntano su
alcuni messaggi chiave come ad esempio la bassissima presenza di sodio. Ma quanto incide il sodio contenuto nell’acqua che beviamo sull’assunzione complessiva giornaliera di
sodio?
L’apporto di sodio derivante dall’acqua è trascurabile e insieme
a frutta, verdura, carne, pesce fa parte di quelle fonti naturali
che come tali forniscono la quota utile di sodio (le fonti naturali
forniscono complessivamente circa il 10% dell’apporto totale di
sodio). La quota maggiore di sodio della nostra dieta deriva invece dagli alimenti trasformati (circa il 55%, derivante da salumi,
sott’oli, sottaceti, piatti pronti, ma anche cereali per la colazione)
e in quota minore dal sale aggiunto a tavola (il restante 35%).Se
vogliamo controllare l’uso di sodio dobbiamo quindi agire su fattori diversi rispetto all’acqua.
Quando si parla di acqua del rubinetto, la preoccupazione
principale dei cittadini riguarda il calcare e le sue conseguenze sulla salute. Bere acqua del rubinetto fa venire i calcoli?
Quando i cittadini affrontano il tema dell’acqua del rubinetto
spesso pensano che si possa riprodurre a livello delle loro arterie
quello che succede nelle condotte di casa o negli elettrodomestici. Questa è un’immagine non corretta che però è fortemente
radicata nell’immaginario collettivo.
Il calcare contenuto nell’acqua è costituito prevalentemente di sali
di calcio, ma non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca
la formazione dei calcoli renali. Bere in abbondanza è la misura
più efficace per contrastare la formazione dei calcoli stessi.
In sintesi, l’acqua del rubinetto è sicura?
Sì, in quanto tutti gli elementi conoscitivi attualmente disponibili
evidenziano che le acque distribuite dall’acquedotto di Hera per
il consumo umano rientrano ampiamente entro i limiti microbiologici e chimico-fisici previsti dalle norme nazionali e internazionali
attualmente vigenti a tutela della salute di cittadini di tutte le età.
Un’ultima domanda: lei beve acqua del rubinetto?
Sì.
Leggi l’intervista integrale sul Report “In buone acque”
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Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando
Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti
Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico
Progetti in pillole
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Un anno di solidarietà in mensa con CiboAmico
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rimo consuntivo annuale per il progetto per il recupero degli alimenti non consumati
nelle mense aziendali del Gruppo Hera: meno spreco, più risorse per la solidarietà.
Nei primi undici mesi di attività sono state recuperate una media di 38 pasti completi
al giorno per un totale di 3 tonnellate di cibo.
Hera ha avviato CiboAmico nel novembre del
2009, in occasione della Settimana Europea
per la Riduzione dei Rifiuti. L’iniziativa prevede il recupero degli alimenti non utilizzati nelle
mense del Gruppo e la loro distribuzione ad
associazioni presenti sul territorio che aiutano
persone in condizioni di disagio e povertà.
L’operazione trovava le premesse nel bando
di gara per la gestione delle mense, basato
su criteri attinenti alla sostenibilità ambientale e sociale. L’affidamento del servizio mensa
a Concerta, società del territorio leader nella
fornitura di pasti alle aziende, prevedeva tra
le varie iniziative di sostenibilità l’eliminazione
dell’acqua minerale, l’utilizzo dei prodotti locali e la devoluzione dei prodotti non consumati
ad associazioni del territorio, con conseguenti
vantaggi ambientali e sociali.
Da questi presupposti nacque il primo accordo operativo, firmato a novembre 2009
tra Hera, Concerta e l’Opera Padre Marella, associazione che da
40 anni realizza a Bologna un’attività di solidarietà verso poveri
ed emarginati: da allora gli alimenti provenienti dalla mensa della
sede di Hera, ogni giorno, sono utilizzati per preparare i pasti serali dei 70 ospiti di un loro “pronto soccorso sociale”.
Con la collaborazione di Last Minute Market, spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità
ambientale e offre servizi per favorire il recupero delle merci inutilizzate ma ancora idonee a essere consumate, CiboAmico è stato
esteso nelle mense Hera di Granarolo (Bologna), Imola e Rimini (in
queste quattro mense si servono circa 1.200 pasti al giorno). Le
associazioni destinatarie degli alimenti sono sei, per un totale di
circa 160 persone ospitate: tutti i beneficiari hanno espresso una
generale soddisfazione verso l’iniziativa e i suoi frutti. Nel 2011 CiboAmico sarà esteso alle mense aziendali di Ravenna e Ferrara.
A un anno dall’avvio del progetto possiamo fare un primo bilancio. Nei primi undici mesi di attività sono state recuperate circa 3
tonnellate di prodotti cotti e crudi: un volume di cibo recuperato
che corrisponde a quasi 30.000 porzioni all’anno (primo, secondo, contorno, pane e frutta) e a circa 10.000 pasti completi se
calcolati sulla base del numero minore di primi o di secondi, cioè
stimando che un pasto consiste almeno in un primo e in un secondo (al di là del contorno, del pane e dell’eventuale frutta).
Gli esperti di Last Minute Market hanno calcolato anche i vantaggi
ambientali prodotti dal progetto: è stato evitato l’impiego di oltre
11.000 metri cubi di acqua (quasi quattro piscine olimpiche), il
consumo di oltre 156.000 metri quadrati di terreno, l’emissione
nell'atmosfera di più di 19.000 chilogrammi di anidride carbonica,
per la cui neutralizzazione sarebbero necessari circa 39 ettari di
bosco pari a circa 78 campi da calcio. Numeri importanti, che
confermano la validità del progetto e la sua efficacia per la riduzione dello spreco.
La collaborazione con Last Minute Market è stata importante per
l’estensione del progetto alle nuove mense. La società ha supportato Hera in tutti gli aspetti operativi collegati al progetto. Last
Minute Market si occupa inoltre del monitoraggio dei dati e della
verifica del costante rispetto delle misure definite per la salvaguardia dell’igiene degli alimenti.
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Prima convalida EMAS per la centrale di Imola
L’8 settembre 2010 si è concluso positivamente il percorso per la certificazione del sistema di gestione ambientale e per la convalida della dichiarazione ambientale ai fini della registrazione Emas
della centrale di cogenerazione Casalegno di Imola, significativo impianto da 80 megawatt a servizio del teleriscaldamento della città di Imola. La centrale è entrata in esercizio solo 11 mesi fa, il
1° ottobre 2009, e da subito, come previsto dall'Autorizzazione Integrata Ambientale, si è voluto
implementare un sistema di gestione ambientale coerente con uno dei più esigenti standard: la
registrazione Emas. Ora non resta che aspettare la registrazione da parte del Comitato Ministeriale
Ecolabel-Ecoaudit che conclude formalmente questo progetto importante, impegnativo, di non facile raggiungimento e che ha visto il contributo e l’impegno di tutte le persone che lavorano presso
l’impianto.
Hera e BolognAIL: finanziato un anno di navetta
Alla fine del 2010 Hera ha avviato il progetto VolontariHeraPer, un’iniziativa di solidarietà di ampio
respiro che vuole unire azienda e lavoratori in uno sforzo comune di impegno sociale. Il primo progetto di collaborazione ha interessato BolognAIL, la sezione bolognese di AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma. 24 lavoratrici e lavoratori del Gruppo hanno collaborato
alla raccolta fondi per l’associazione presidiando alcuni gazebo per la vendita benefica di stelle di
Natale. Hera ha deciso di raddoppiare il valore dei fondi raccolti grazie all’impegno dei dipendenti
arrivando quindi al risultato di finanziare un anno di navetta per il trasporto di malati.
La comunicazione on line di Hera sulla CSR in testa alle classifiche
Lo scorso ottobre sono stati presentati i risultati del CSR Online Awards 2010, primo studio approfondito in Italia sulla comunicazione online della Responsabilità Sociale d'Impresa. Lo studio, condotto dalla società Lundquist, ha valutato come le 50 maggiori società quotate italiane utilizzano
il proprio sito istituzionale per comunicare la propria responsabilità sociale. Hera è stata premiata
con il primo posto in classifica, prima di colossi come Eni e Pirelli; è stata in particolare valorizzata
la capacità di Hera di usare il sito in modo innovativo e coinvolgente. A questo risultato si aggiunge
il secondo posto raggiunto nella classifica Webranking per la qualità della comunicazione on line e
al quarto posto negli “Employer Branding Online Awards” che misura la capacità di comunicare ai
dipendenti presenti e futuri.
Approvato l'aggiornamento del Codice Etico
Con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Hera S.p.A. il 26 gennaio scorso
è giunto a compimento il percorso di aggiornamento del Codice Etico del Gruppo Hera avviato nel
luglio 2010 al termine del previsto triennio di attuazione transitoria. La verifica è stata coordinata
dal Comitato Etico con il supporto di un Gruppo di lavoro composto da responsabili di diverse aree
aziendali. L’aggiornamento del Codice ha visto il coinvolgimento dei lavoratori con 4 focus group
che hanno interessato circa 50 persone, incontri individuali con alcuni direttori, l’istituzione di un indirizzo mail dedicato cui i lavoratori hanno potuto inviare osservazioni o proposte di miglioramento,
e la richiesta di un riscontro ai sindacati sulla prima bozza elaborata. Il nuovo documento dovrà ora
essere approvato dalle altre società del Gruppo.
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Avviato il primo laboratorio di RAEEbilitando
Gli aspetti sanitari collegati al consumo di acqua: intervista a Emilia Guberti
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Bollette sempre più trasparenti con l’aiuto delle
associazioni dei consumatori
Hera sta promuovendo incontri di approfondimento con le associazioni dei consumatori su tutti
i territori serviti, con l’obiettivo di rendere sempre più trasparente e comprensibile la bolletta e il
meccanismo di fatturazione dei servizi. Al termine dei primi incontri che si sono già svolti su diversi
territori e che proseguiranno per tutto il 2011, le associazioni dei consumatori hanno espresso piena
soddisfazione per l’iniziativa. In questo modo Hera aggiunge un ulteriore tassello al proprio sistema
informativo costituito da sportelli, servizio telefonico clienti e iniziative istituzionali pensate ad hoc
per i propri interlocutori. Ora sarà più facile per le associazioni spiegare ai propri soci le ragioni
dell’articolazione analitica delle bollette e i criteri in base ai quali l’azienda accredita i rimborsi dovuti
o li compensa con i debiti dei clienti oppure li rinvia a emissioni successive.
Premiata la centrale di Imola
Il 16 novembre scorso è stato assegnato al Comune di Imola il premio Pimby 2010 per la centrale
di cogenerazione di Imola. Il Premio Pimby (acronimo inglese che sta per Please In My BackYard,
per favore nel mio giardino), giunto alla quarta edizione, è conferito ogni anno alle Amministrazioni
pubbliche che hanno scelto di realizzare infrastrutture coniugando il rispetto delle regole con il consenso dei cittadini. Nella motivazione del premio è stata valorizzata in modo particolare l’istituzione
del Residential Advisory Board: un punto di riferimento per la cittadinanza per ciò che riguarda la
trasparenza delle informazioni sulla centrale e il suo impatto sulla città.
Herambiente e Caviro insieme per produrre energia rinnovabile
Herambiente e Caviro (leader italiano nella produzione vinicola) hanno siglato un accordo commerciale che prevede il conferimento di sfalci di potature del territorio e altre componenti
organiche nell’impianto a biomasse presso la sede di Caviro a Faenza. L’impianto, che
contribuisce anche a valorizzare gli scarti di lavorazione dell’uva attraverso la produzione di energia, verrà gestito da Enomondo, una società recentemente costituita e nella quale
Herambiente ha una partecipazione del 40%. Dall’attività dell’impianto si prevede di ottenere
un risparmio di emissioni in atmosfera di gas serra di circa 35.000 tonnellate all’anno di CO 2
e di produrre energia elettrica per circa 90.000 megawattora, pari al consumo annuo di circa
29.000 famiglie.
La grande macchina del mondo: Hera per l’educazione ambientale
Acqua, energia e ambiente al centro di 24 progetti, 1.500 laboratori, visite agli impianti e attività
in aula per 4.500 ore. È questa l’offerta di Hera alle scuole e agli allievi del territorio. Per il Gruppo
l’educazione ambientale è un investimento per il futuro oltre che un impegno concreto. Da anni Hera
la promuove nelle scuole del territorio, attraverso progetti che, solo nello scorso anno, hanno coinvolto oltre 40.000 studenti. Il ricco programma di attività si rivolge agli istituti di ogni ordine e grado,
con la previsione di coinvolgere oltre 1.500 classi entro la fine dell’anno scolastico. Esso raccoglie e
organizza i progetti che si sono dimostrati più validi, coordinandoli e ottimizzandoli sulla base delle
esperienze pregresse e supportandoli con materiale didattico.
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