Comune Di San Giuliano Milanese Consiglio Comunale del 20 luglio 2006 ------------------ Trascrizione a cura di Giuliana Concina Editing Sommario Ordine del giorno : • REVISORI DEI CONTI AZIENDA SPECIALE SERVIZI FARMACEUTICI E SOCIO SANITARI SAN GIULIANO MILANESE – NOMINA - pag. 3 • COMUNICAZIONE – pag. 5 • REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL’ASILO NIDO – MODIFICA ALL’ART. 8, COMMA 4 – pag. 7 • PIANO DIRITTO ALLO STUDIO 2006/2007 – APPROVAZIONE – pag. 27 • ORDINE DEL GIORNO PER LA DOTAZIONE ORGANICA DI PERSONALE DOCENTE E NON NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA, (PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE) – pag. 56 • REGOLAMENTO PER COMUNALE SULLA PUBBLICHE AFFISSIONI L’APPLICAZIONE PUBBLICITÀ E AL IMPIANTI - INTEGRAZIONI – pag. 64 2 E DEL PIANO DELL’IMPOSTA DIRITTO SULLE GENERALE DEGLI Consiglio Comunale del 20.07.2006 Apertura di seduta Presidente Prego signor Segretario. Segretario Generale – appello nominale Punto n. 9) REVISORI DEI CONTI AZIENDA SPECIALE SERVIZI FARMACEUTICI E SOCIO SANITARI SAN GIULIANO MILANESE – NOMINA Presidente Sono presenti 16 Consiglieri, pertanto l’assemblea è valida. Io direi di passare subito al primo punto all’Ordine del giorno, che sarebbe il n. 9, parla di Revisori dei conti Azienda Speciale Servizi Farmaceutici e Socio Sanitari San Giuliano Milanese - Nomina. L’Assessore però non c’è, comunque sono da rinnovare… se vuol parlare il Vice Sindaco a nome della Giunta, insomma i tre membri della… Assessore Bugada Sì, buonasera a tutti. Si tratta del rinnovo delle cariche dei Revisori dei conti all’interno dell’Azienda Sanitaria Farmacie, quindi è una votazione che compete al Consiglio Comunale. Le candidature arrivate per tempo mi pare che sia stato distribuito l’elenco, la Giunta non ha da aggiungere altro perché è una elezione di competenza del Consiglio Comunale. Presidente Io volevo chiedere ai gruppi dell’Opposizione se sono già in grado di esprimere una candidatura, se c’è stata una… perché due devono essere mi pare di Maggioranza e uno dell’Opposizione. Io non voglio approfittare del fatto che manchino alcuni gruppi, né mettere in imbarazzo nessuno, perché nel caso non fossimo ancora pronti, potremmo anche rinviare più in là di 3 qualche minuto o quando… lei ha un’idea… ecco, non lo so, se no veramente io comincerei col Regolamento per la gestione dell’asilo nido e poi eventualmente passare alle votazioni. Vedo che c’è anche… che è arrivato il Capogruppo del maggior gruppo dell’Opposizione… Consigliere Piraina, approfitto subito, dovremmo cominciare a trattare la votazione dei Revisori del conto... buonasera signor Sindaco, ora io… siccome eravamo appena in 16, ora siamo un po’ di più e il gruppo di Minoranza più ampio non era rappresentato dal suo Capogruppo, volevo sapere siamo già pronti per poter procedere alle votazioni? Se no io avrei cominciato con un altro punto, che non voglio approfittare di niente e di nessuno voglio dire. Volevo soltanto cominciare quanto prima in modo tale che si potesse… perfetto, bene, allora trattiamo questo punto qui. Benissimo, grazie. Allora la Maggioranza deve esprimere due nominativi, l’Opposizione uno. Si possono votare soltanto due nominativi, non tre. Consigliere Pecora ho visto che lei aveva la mano alzata, possiamo procedere? Prego Consigliere Pecora. Consigliere Pecora Sì, grazie Presidente. No, era perché intendevo formulare la… cioè dire che noi abbiamo trovato l’accordo, avevamo le due espressioni dei due candidati per la Maggioranza, se necessario declino anche i nomi, se no li votiamo. Sono sostanzialmente la signora Della Rossa e il dottor Misericordia che noi intendevamo… (votazione a scrutinio segreto) Presidente Quindi il Consigliere Mauro Rossi prende il posto del Consigliere Granata come scrutatore… per tutti, dia il nome… Presidente Allora do lettura… sì va bene, chiedo scusa, do lettura dell’esito delle votazioni: Misericordia Pier Maria 17 voti, Della Rossa Rita 14 voti, Garampazzi 5 voti. Pertanto i signori nominati diventano Revisori del conto della ASSF. 4 COMUNICAZIONE Presidente Prima di procedere con il punto 10, la Consigliere Ravara aveva chiesto di fare un breve intervento a proposito di un fatto che riguarda l’intera cittadinanza. Prego Consigliere Ravara. Consigliere Ravara Grazie Presidente. Beh, più che un intervento era di chiedere cortesemente al Sindaco se ci voleva aggiornare e ragguagliare sull’articolo che è apparso oggi sul “Cittadino” in merito alle problematiche AGI sulla Linea Arancio, quindi siccome alcuni cittadini, penso un po’ tutti, hanno incominciato a fermarci preoccupati, vorremmo capire esattamente come è la situazione. Grazie. Presidente Prego signor Sindaco. Sindaco Sì, grazie. Qualche giorno fa, tre o quattro giorni fa, anche tenendo un profilo abbastanza basso, cioè sembrava una lettera di circostanza, l’Autoguidovie Italiane ha scritto al Comune di Milano, alla Regione Lombardia, all’Agenzia per la mobilità urbana e ai Comuni di S. Donato e S. Giuliano dicendo in maniera laconica, con una frase molto breve, dato che il Comune di Milano ha delle pendenze molto forti dal punto di vista economico con la nostra società e non essendo più la nostra società in grado di reggere l’impatto derivante dall’eccessivo numero di chilometri eccetera eccetera, comunicava ai Comuni di S. Donato e S. Giuliano che a far data dal 1° di agosto, o meglio diciamo le ultime corse si concluderebbero il 31 di luglio, l’Autoguidovie Italiane non gestirà più le linee con i Comuni suburbani di S. Donato e S. Giuliano. Distinti saluti eccetera. Ovviamente ci siamo subito interessati prima con Autoguidovie Italiane per capire che cosa stesse accadendo, abbiamo anche mandato una comunicazione ad Autoguidovie che comunque contrattualmente è impegnata con noi perché il Comune di S. Giuliano eroga 240/250.000 euro all’anno di contributo per la sua quota a parte per la Linea Arancio e quindi si profilerebbe in ogni caso un’interruzione di pubblico servizio. Li abbiamo diffidati, oggi ci hanno risposto che il servizio verrà protratto fino al 30 di settembre, quindi ancora 5 per due mesi, nel frattempo abbiamo anche telefonato all’Assessore Croci del Comune di Milano che ci ha invitati lunedì alle ore 15 in piazza Beccaria presso il suo ufficio per cercare di capire come stanno le cose. Mi hanno anticipato dal Comune di Milano che ci sono grossi problemi finanziari per gestire tutta la partita, ma che comunque lunedì verranno affrontati in quella sede. Quindi diciamo che oggi rispetto agli articoli… ne era uscito uno anche che faceva riferimento a delle dichiarazioni dell’Assessore Menichetti del Comune di S. Donato ieri, mi pare, diciamo che rispetto all’ultima lettera ce ne hanno mandato un’altra oggi le Autoguidovie Italiane con cui ci comunicano che il servizio viene protratto anche per i mesi di agosto e di settembre, abbiamo davanti due mesi per cercare di capire che cosa succederà. Lunedì alle 15 abbiamo un incontro con l’Assessore Croci, dopo di che ovviamente faremo sapere quale sarà stato l’esito. Grazie. 6 Punto n. 10) REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL’ASILO NIDO – MODIFICA ALL’ART. 8, COMMA 4 Presidente Grazie signor Sindaco. Passiamo al punto 10 del nostro Ordine del giorno che recita: Regolamento per la gestione dell’asilo nido, modifica all’art. 8, comma 4. La parola all’Assessore Bugada. Prego Assessore. Assessore Bugada Sì, di nuovo buonasera. Allora la richiesta di modifica di un Regolamento che il Consiglio comunale ha provveduto a modificare solo nel novembre del 2003, quindi pochi anni or sono, dopo 20 anni di Regolamento che restava non modificato, è dettato da un riscontro che l’Ufficio Educazione ha avuto sugli ultimi tre anni dopo l’entrata in vigore del Regolamento di un fatto che accade all’interno degli asili nido a far tempo dal mese di maggio. Quindi negli ultimi tre anni, anno scolastico 2003-2004,2204-2005, 2005-2006, si è verificato che nelle classi ultime dell’asilo nido, quelle per intenderci in uscita verso la scuola dell’infanzia, alcune famiglie chiedono le dimissioni del bambino, cioè il ritiro del bambino dal nido a far tempo dal mese di maggio. In particolare i numeri sono: 24 bambini ritirati nell’anno scolastico 20032004, 22 nel 2004-2005 e 27 nel 2005-2006, poi se avete bisogno vi do anche lo spaccato per singoli plessi di asilo, diciamo che il dato più rilevante e questo ho avuto modo di dirlo anche in Commissione Affari Istituzionali e Commissione Cultura, è quello che riguarda il nido Piccolo principe di via Fratelli Cervi dove le domande di dimissioni per quest’anno scolastico sono 15, quindi un consistente numero. Cosa porta il fatto che la dimissione del bambino divenga effettiva nel mese di maggio? C’è un altro articolo all’interno del Regolamento che dice che gli inserimenti sono preclusi a far tempo dal 30 di aprile; questo significa che con le dimissioni di 15 bambini noi non abbiamo la possibilità di inserirne altrettanti perché le dimissioni avvengono dopo il 30 di aprile. La data del 30 di aprile, ve lo rammento, ancorché avendo votato il Regolamento alcuni Consiglieri e lo rammento soprattutto per quelli nuovi, di nuova nomina, il 30 di aprile è stato fissato non come data a caso, ma perché dal punto di vista pedagogico è inopportuno inserire bambini successivamente a quella data, 7 perché ci si trova poi di fronte al periodo delle ferie e quindi il periodo di inserimento, che dura circa 15 giorni-tre settimane, rischia poi di dover essere ripetuto con ovviamente oneri. Quindi la situazione è stata sottoposta alle commissioni consiliari competenti chiedendo di introdurre all’art. 8, comma 4, un’aggiunta del cui tenore vi do lettura: qualora la dimissione venga richiesta dalla famiglia in data da divenire effettiva successivamente al 1° maggio e quindi precludere l’inserimento di altri bambini durante l’anno scolastico in corso, la famiglia è tenuta al pagamento a titolo di sanzione di una somma di minimo euro 100 e massimo euro 400, a titolo di sanzione perché non si tratta di un inadempimento, ma c’è la volontà di stigmatizzare in sede di Regolamento un comportamento che preclude l’accesso a un servizio pubblico ad altri incaricati. La liquidazione della sanzione avverrà a cura dei competenti uffici comunali tenendo conto del mese in cui la dimissione diverrà effettiva, in specie diminuendo da maggio a luglio, questo in considerazione del fatto che la dimissione di un bambino a maggio preclude l’inserimento di un bambino per due mesi e mezzo, perché il termine dell’asilo nido è al 15 di luglio; se invece la dimissione ovviamente viene chiesta a luglio, a quel punto, voglio dire, diventerebbe… non si pregiudica l’inserimento. La sanzione non verrà applicata alle famiglie le cui richieste di dimissioni siano motivate da malattia del bambino ai sensi dell’art. 10 del presente Regolamento, da trasferimento di lavoro e/o residenza e/o perdita di lavoro da parte di uno dei genitori. Il fatto di richiedere la modifica del Regolamento è dovuto alla ragione che le richieste di dimissioni non sono assolutamente motivate da ragioni di salute o da altre motivazioni collegate a quelle elencate nell’indicazione di modifica, ma di solito sono per periodo di ferie, inizio delle ferie. Grazie. Presidente Grazie Assessore. È aperta la discussione. Ci sono interventi in merito? Consigliere Bitetto. Consigliere Bitetto Ma, preso atto di quello che dichiarava l’Assessore, quindi è un dato abbastanza preoccupante rispetto a un andamento e a un servizio molto delicato, perché comunque se uno lo fa nei tempi utili, permette appunto un discorso di inserimento, mi sembra giusta e corretta questa proposta. 8 L’unica cosa che ritengo molto minimale, è quando si dice una sanzione di 100 euro, cioè da 100 a 400, così sono di solito le sanzioni. Visto che dopo noi tuteliamo là dove le famiglie hanno un problema di salute, di trasferimento, cioè quelle motivazioni che possono essere, secondo me il discorso dei 100 euro è molto riduttivo, è troppo basso, proprio per far riflettere le persone, non che vogliamo tenere per forza, voglio dire, i bambini perché non li vogliamo mandare al mare o fare quello che il genitore ritiene opportuno. Proporrei, se non osta diciamo nulla da quello che può essere, anziché dai 100 ai 200, minimo dai 200 ai 400; mi sembra più concreto per richiamare a riflettere a una responsabilità ai genitori, così. Poi mi sembra proprio sulla parte della sanzione viene tutelato... mi sembra articolato molto bene e così. Ecco, l’unica osservazione è sui dati che diceva l’Assessore, certo che bisogna correre ai ripari rispetto a questa necessità, grazie. Presidente Grazie Consigliere Bitetto. C’è qualche altro intervento? Non ci sono altri interventi… Prego Consigliera Ravara. Consigliera Ravara Grazie Presidente. No, solo, stavamo facendo una riflessione in questo momento. Allora qui noi diciamo, cioè si dice giustamente che i nuovi inserimenti vengono effettuati solo e unicamente entro il 30 di aprile, quindi entrano, diciamo, in contravvenzione tra virgolette, le persone… dei genitori che ritirano i bambini dal 1° di maggio, però i tempi sono molto ..... perché al 30 di aprile senz’altro non inseriamo altri… cioè quindi cioè secondo me c’è una discordanza un po’ di tempi, o anticipiamo la scadenza, perché non penso che si vada a inserire il bambino il 29 di aprile. Grazie. Presidente Grazie Consigliera Ravara. Ci sono altri interventi? Consigliere Licciardo prego. Consigliere Licciardo Buonasera, a nome del Gruppo noi siamo d’accordo con questa cosa, come l’Assessore ha spiegato in commissione la valenza pedagogica dell’ingresso entro i due mesi dà modo a nuovi bambini di avere un percorso normale, quindi diciamo che semplicemente io reputo le persone aventi della ragione, 9 se uno indica un limite affinché non si possa avere la sanzione, secondo me è utile per poter sistemare le cose. Riguardo alla cifra, Consigliere Bitetto, ne abbiamo discusso un po’ tutti, anche col signor Russo, col Consigliere Gerardo Russo e la cifra era stata un po’ buttata lì, più che altro speriamo come spauracchio, perché lo scopo non è tanto quello di raccogliere soldi in sostanza, però comunque io a nome del Gruppo esprimo un parere positivo. Presidente Grazie Consigliere Licciardo. Altri interventi? Do la parola all’Assessore o al Sindaco per la replica. Prego. Assessore Bugada Sì, ecco, riprendo un attimo l’osservazione del Consigliere Bitetto. In sede di Commissione Consigliere, erano emerse due indicazioni, una che riguardava il recupero degli esborsi vivi che il Comune sosteneva e si era pensato di prendere a base quella che era la tariffa minima ISEE che è 140 euro al mese, tenuto conto che sono due mesi e mezzo, si arrivava appunto ai famosi 400 euro. Dall’altro lato avevo avuto modo di spiegarlo in una Commissione, mi pare, Affari Istituzionali che non era tenuta sull’argomento, ma che a seguito di una domanda che mi aveva fatto il Presidente… no, conferenza Capigruppo, sì, a seguito di una domanda che mi era stata rivolta dal Presidente della Commissione Affari Istituzionali, sul perché c’era questa oscillazione tra il 100 e il 400. L’indicazione del 100 è in applicazione alle famiglie che chiedono le dimissioni per il mese di luglio, cioè l’ultimo periodo di tempo che effettivamente, cioè chi mi chiede le dimissioni il 12 di luglio, fargli pagare 400 euro effettivamente mi sembra una… 100 euro sembrava una cifra che fosse anche un po’ più di simbolica ecco, quindi era collegato al mese di riferimento, però in questo caso il Consiglio è sovrano, nel senso che la Giunta chiedeva di stigmatizzare un comportamento laddove il Consiglio ritenesse di aumentare il valore della sanzione, nulla osta per quanto riguarda la Giunta. Per quanto riguarda invece l’osservazione che faceva la Consigliera Ravara, le dimissioni nell’articolo aggiunto dice: venga richiesto dalla famiglia in data da divenire effettiva successivamente al 1° maggio. Se lei vede l’articolo sopra, dice che le dimissioni divengono effettive 20 giorni dopo la richiesta, quindi una dimissione per diventare effettiva il 1° di maggio 10 significa che deve essere richiesta il 10 di aprile e quando viene indicato nel Regolamento che l’inserimento come ultima data porta il 30 di aprile, il 30 di aprile devono essere avvisate le famiglie, poi l’inserimento inizia da allora, cioè dal 30 di aprile in poi. È che vengono utilizzati però i giorni, quindi i primi 15 giorni di maggio e quindi si ha tutto il tempo in questi 20 giorni di programmare gli inserimenti con le famiglie. Presidente Allora… Consigliere Piraina prego, poi… scusi un attimo, vorrei sapere dal Consigliere Bitetto se formalizza la sua richiesta di emendamento o meno, perché un conto è un elemento di aggiornamento, un conto è una richiesta precisa, me la deve mettere per iscritto. Il Consigliere Piraina ha facoltà di parlare, prego. Consigliere Piraina Grazie. Vediamo un po’ di chiarirla meglio questa situazione. Un conto è l’istituto delle dimissioni, io comunico entro il 10 di aprile che non intendo più mandare mio figlio all’asilo e rientro in questa fattispecie; un conto è che io non comunico le dimissioni, ma semplicemente non mando mio figlio a scuola, ad esempio nel mese di giugno, perché ho deciso che nel mese di giugno vada a scuola; benissimo, nulla quaestio, pago la rata che devo pagare, la tariffa e siamo a posto. Quindi, escluso questo secondo aspetto che mi dice: tu puoi benissimo non mandare tuo figlio all’asilo, purché non dai le dimissioni, quindi rientriamo solamente nella prima fattispecie, cioè il discorso del dimissionamento. Dimissionamento peraltro che mi sembra di aver capito che è quasi sempre relativo al terzo anno di frequenza, all’ultimo anno di frequenza perché chiaramente il primo anno… nessuno si dimette perché se no perde il posto. Questo è il ragionamento, Assessore, che ci aveva un po’ mosso, diciamo, in Commissione, nel senso che noi rientriamo qui in una fattispecie di una violazione al Regolamento tout court, perché eliminato il primo problema, quello di mandare il figlio perché vado in ferie e quindi pago la rata, pago la tassa che devo pagare la tariffa, rimane solamente un inadempimento a un Regolamento, che come tale secondo me deve essere sanzionato, come avevo detto in Commissione e secondo me deve essere sanzionato in maniera pesante, ma non in virtù del danno che può provocare, cioè voglio dire, o questa è una sanzione come dire risarcitoria, oppure noi dobbiamo considerarla una sanzione afflittiva, rieducativa, non so se… Allora, se noi la 11 consideriamo una sanzione risarcitoria, cioè tu devi risarcire sostanzialmente il danno, diciamo così, economico a cui l’Amministrazione Comunale va incontro per la tua violazione al Regolamento, è una questione e mi sembra che la Giunta abbia indicato questo, cioè una funzione risarcitoria, tant’è che la modula, dice: se tu me lo togli via a luglio ti faccio pagare 100 euro, se tu me lo togli via a maggio, ti faccio pagare 200, se tu me lo togli ad aprile ti faccio pagare 400-----. Noi in questo caso invece siamo per una sanzione afflittiva, cioè nel senso che qui bisogna cominciare a ragionare in termini precisi, cioè le regole si rispettano, punto e basta. Ecco perché noi in commissione proponemmo, se si ricorda, la previsione di una sanzione secca, dura, di 500 euro io avevo detto, peraltro era stato pure verbalizzato mi sembra questa cosa, e questo mi sembra l’atteggiamento corretto, perché altrimenti qui rischiamo di sviare, come dire, la filosofia che lei stessa ha citato in Commissione, cioè che noi dovevamo andare verso una --------, verso una questione educativa nel senso che il cittadino, l’utente, deve capire che ha diritti e ha i doveri che gli competono appunto in corrispondenza ai diritti che possiede. Quindi noi siamo per una sanzione secca di 500 euro, quindi perché deve essere una sanzione adeguata, perché deve essere una sanzione tale per cui uno ci pensa, come dire, prima di violare il Regolamento. Se non gli interessa aderire a questo Regolamento dell’Amministrazione Comunale, ha un’altra soluzione, se ne va da altre parti, cioè non è che questo qui cambia il modo, voglio dire, però le cose devono essere chiare. Certamente agli utenti di questi servizi bisogna dirglielo con chiarezza, nel momento... gli fate firmare una carta e gli dite: ueh, amico, le regole sono queste, allora se lo rispetti tutto bene, se non lo rispetti, ti devi pigliare una sanzione di 500 euro. Allora io sono per una sanzione afflittiva, perché secondo me questo è il ragionamento su cui noi ragionavamo, messa così mi sembra che è una sanzione che abbia più un senso di risarcimento, diciamo, di un danno economico, patrimoniale. Perché dico afflittiva? Perché l’utente deve capire che col suo comportamento danneggia gli altri, cioè non è che danneggia un singolo, ma danneggia la collettività, cioè danneggia altre persone che magari potrebbero avere bisogno. Siccome non è che noi possiamo ragionare: sto bene io, stanno bene tutti, che secondo me è sbagliato questo ragionamento, bisogna capire che, poiché si sta in una collettività, poiché si sta in una comunità e si utilizza un servizio pubblico, ecco questo servizio pubblico deve essere utilizzato come detto nei crismi. Ecco perché noi siamo per una afflizione della pena e che sia una 12 pena anche piuttosto, come dire, pesante, ovviamente amministrativa, pecuniaria, di 500 euro. Se poi non è 500 vogliamo fare 400, siamo d’accordo non è che lì poi facciamo la questione, però deve essere una sanzione, come dire, chiara e uno ci pensa prima di, come dire, cercare di non rispettare quella norma. Presidente Prego Assessore, come replica vediamo di quagliare intorno a questo punto, scusi un attimo… Consigliere Lupi ha facoltà di parlare, prego. Consigliere Lupi Ma, io ero presente nella Commissione e devo dire la verità che non sono molto d’accordo con quello che dice il Consigliere Piraina, perché mi sembra che alla fine la Commissione abbia deciso di applicare questo range da 100 a 400 tenendo presente forse tutti e due gli aspetti; tant’è che noi abbiamo anche detto alla fine, c’è il verbale, che questo problema l’avremmo monitorizzato per un anno e tra un anno alla fine dell’asilo nido del prossimo anno avremmo visto se questo tipo di Regolamento, questa variazione all’art. 8 che tipo di esiti avrebbe dato, cioè se avrebbe contribuito a ridurre il fenomeno. Cioè mi sembra che in Commissione si sia poi concluso e mi sembra che l’aspetto sia della sanzione secca, che non è stata accettata ma che comunque mi sembra che siano stati ampliati da 100 a 400 poi il range di penalizzazione, appunto per venire incontro anche a questa… E quindi secondo me, secondo il mio modesto parere deve essere una cosa che non deve essere punitiva subito, deve essere educativa e nello stesso tempo avere un aspetto anche abbastanza punitivo, nel senso che se uno lo fa in deroga al fatto che si è letto il Regolamento, ma non gliene frega niente e pensa solo a se, allora a questo punto chiaramente si prende i 400 euro di sanzione, altrimenti se ne prende 100 se … e comunque secondo me, tra un anno, potremo vedere se questo tipo di sanzione avrà un effetto positivo o negativo. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Lupi. C’è qualche altro intervento? dichiariamo chiusa la discussione… aggiunga pure prego. Consigliere Bitetto 13 Bene, allora Ma io proprio, perché ho ascoltato i colleghi e mi sembra di aver capito che la mia proposta va proprio in quella direzione, soprattutto maggiormente di una riflessione verso quei genitori che con molta leggerezza magari dicono: ma tanto ci perdo poco e chiudo, perché adesso io non ho presente il trend sui 25, sui 15, sui 20 di quelli che maggiormente si dimettono, il mio lavorare sul minimo anche a fronte di un’esperienza di un anno, legittimo, sono proprio per avere un quadro più completo, di avere come dire una sanzione minimale un pochettino aumentata, tant’è che l’Assessore stesso richiamava e diceva: vedete guarda abbiamo tenuto conto della questione dell’ISEE che la retta minima è 140; infatti io ho detto 200, può essere anche i 150, ma almeno porto via una mensilità, perché chi poi fa questo, comunque ha fatto un danno, parlo adesso dell’essere assieme, dei tre anni che fanno i ragazzi in sostanza, è questo il punto. C’è chi ha sempre la possibilità in più che dice: tanto ho finito, ricomincio dall’altra parte, o perché c’ha il nonno, se lo porta via e quant’altro, ma questo è importante anche per una programmazione voglio dire rispetto a quella che può essere una continuità didattica in sostanza. È come se dovessimo parlare di un Consiglio Comunale che magari tanto non m’interessa e fossimo qui presenti in pochi. Invece se siamo in tanti, anche se il punto può essere un po’ leggero, superficiale… Era solo questo come elemento, proprio perché avevo riflettuto e l’avevo chiesto anche al collega di questa roba. Un piccolo aumento, soprattutto sul minimo, sul massimo non m’interessa perché comunque è già una buona somma e quant’altro. Per cui Presidente, io mi rivolgo a tutto il Consiglio Comunale, non è che ne devo fare un problema di chissà… voglio dire se tante volte quando mettiamo delle attenzioni, farli prima a pagare tra un anno o che funziona e via, però nel frattempo abbiamo fatto un momento di collegamento un po’ più forte. Tutto qui. Quindi lascio all’Amministrazione, all’Assessore, al Sindaco, nel senso che è sempre il Consiglio Comunale che deve deliberare o non è che lo puoi fare di Giunta .... una riflessione. Tutto qui il discorso. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Bitetto. In effetti il problema è fare in modo che ci si renda conto che si produce un danno alla collettività, non è che si voglia infierire qualcuno ha esposto una cifra… (Intervento fuori microfono) Certo, certo, certo, ed è un servizio estremamente importante per tutta la Città, ma anche per altri che magari fuori di qui nella città che possono dire. 14 Quindi è un servizio che non può essere dispensato, non può essere buttato via. Ora certamente non bisognerà mandarli in galera, però adesso sarà l’Amministrazione a valutare. Nel frattempo ha chiesto anche la parola il Consigliere Boglioli, prego Consigliere Boglioli.... mi scusi, sto scherzando. Consigliere Boglioli Mi scusi il disturbo signor Presidente, non le voglio portar via tempo. Volevo così aggiungere una breve riflessione rispetto al ragionamento che comunque è già stato abbastanza secondo me corposo durante la Commissione e parto proprio dal verbale che ho davanti e che è stato sottoscritto sia da me che dal Consigliere Piraina. Cioè intanto la cosa importante, secondo me, da sottolineare, è che proprio perché c’è questa mancanza di attenzione verso la collettività, passa il discorso della sanzione. Su questo siamo tutti d’accordo, perché condivido anch’io l’idea che poi pensando al Piano di diritto allo studio, di cui discuteremo dopo, è vero essere una città educativa, ma i cittadini devono essere anche educati e in questo caso se non lo sono devono essere sanzionati. Il discorso è sull’importo. Alla fine si era arrivati, guardando proprio il verbale, su due tendenze, quella che il Consigliere Piraina diceva: 400-500 euro piuttosto che 70-75% della tariffa massima mensile. Ora quello che ha aggiunto, secondo me, l’Assessore, che può essere condiviso, è una mediazione, una mediazione da inserire nel corso di questo primo anno dove verrà applicata la sanzione, dopo di che secondo me possiamo ritornare in aula il prossimo anno e decidere se aumentare oppure mantenere la stessa struttura. Ecco, volevo aggiungere questo ragionamento. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Boglioli. Consigliere Favetti, prego. Consigliere Favetti Sì, buonasera. Prima di tutto c’è da sottolineare che in Commissione ne abbiamo parlato in maniera molto pacata e costruttiva e come al solito succede nella Commissione... questo tipo di Commissione soprattutto. Per quanto riguarda il mio indirizzo, rimane quello della Commissione, anch’io ero per una sanzione fissa. Trovo un fattore nuovo e da un certo punto di vista potrebbe essere anche interessante il diluire, però non trovo assolutamente quello portato dall’Assessore, quello del: a seconda della 15 rinuncia venga portata da maggio a luglio. Però non trovo assolutamente giusto partire dai 100 euro. Per me una sanzione è una sanzione, 100 euro diciamo che non è che ballano a tutti in tasca ma più o meno uno che va incontro a un discorso di questo genere, resta il fatto che… va già incontro… potrebbe andare già andare incontro a una cosa, a un proposito di pagamento. Il discorso è che viene dato, come è già stato detto da altri, un danno alla collettività e il danno alla collettività è una cosa grave perché è ignoranza prima di tutto, prima che inosservanza di quello che è il vivere comune, è proprio ignoranza. E perciò, per me rimango dell’avviso e condivido quello che ha detto il Consigliere Piraina, su una sanzione molto più dura, sui 400500 euro fissa, non più a prescindere da quando viene dato il diniego, viene tolto il bambino dalla scuola. Grazie e buonasera. Presidente Altri interventi? Consigliere Gerardo Russo, prego. Consigliere Russo Gerardo Buonasera. Premesso che comunque il concetto era introdurre la sanzione per regolamentare un po’ questo problema, e la mia posizione in Commissione era sostanzialmente questa, poi le cifre voglio dire, le cifre sono discutibili, sono 140 o 150 non cambia niente ... Credo che era interessante invece riprendere, io me ne ero dimenticato, il ragionamento cioè che ha ricordato Lupi. In Commissione effettivamente, adesso non mi ricordo, il verbale non ce l’ho a portata di mano, però effettivamente è stato detto: un anno di monitoraggio per capire un po’ di più vedere… non è richiamato da nessuna parte, sicuramente non può essere richiamato nel Regolamento, ma nel verbale di deliberazione al terzo punto finale si può scrivere che: tempo un anno, la Commissione, il Consiglio Comunale, valutato gli elementi, fatte le opportune verifiche, procederà eventualmente a confermare o ad adeguare. Credo che si possa aggiungere nel verbale di deliberazione al terzo punto, due righe, perché era comunque un orientamento della Commissione espresso quasi… credo all’unanimità, no, dicevo nel verbale di deliberazione… la deliberazione del punto, il Consiglio Comunale, credo che si possa fare Segretario questo in un verbale per… Presidente Bene. Ci sono altri interventi? Allora dichiaro chiuso… Prego Consigliere Bordoni. 16 Consigliere Bordoni Sì, buonasera a tutti. Ma io credo che su questo aspetto avevo sollevato un problema anche di quantificazione della sanzione, perché giustamente ci devono essere dei diritti e dei doveri, uno nel momento in cui sceglie di utilizzare il servizio pubblico non è che lo può usare a suo piacimento e non può penalizzare altre famiglie, però ritengo che anche sulle sanzioni un ragionamento dobbiamo farlo, perché qui forse alcune volte non teniamo conto del reddito delle famiglie, cioè 400 euro per una famiglia, anche se lavorano in due, se è un reddito normale... parliamo di 2.000-2.400 euro al mese. Cioè 400 euro non sono sciocchezze, cioè secondo me alcune volte dobbiamo anche tener conto dei parametri di un certo tipo, perché qui non è che si va in base al reddito, qui prendi tanto o prendi poco paghi 400 euro e da questo punto di vista io credo che forse un’attenzione va posta. Dall’altro lato io l’ho detto prima, nel momento in cui si sceglie un servizio pubblico, non è che uno a piacimento poi lo dismette, lo prendo e lo lascio, e questo è sbagliato da un certo punto di vista ed è giusto che la pubblica Amministrazione non penalizzi poi quelle famiglie che magari potevano utilizzare il servizio, però teniamo anche conto che 400 euro su un reddito di due lavoratori dipendenti è una sanzione più che pesante da un certo punto di vista. Certo a qualcuno può anche non interessare, ma 400 euro sono più del 20% di un introito familiare in un mese, da un certo punto di vista. Per cui va bene tutto, però non facciamo demagogia con i soldi delle famiglie ecco da questo punto di vista, anche perché in Commissione poi è venuto fuori un ragionamento estremamente delicato, per cui i settori extracomunitari che usano l’asilo in un certo modo eccetera, anche qui secondo me è un problema di rapporti e di cultura da un punto di vista dell’uso dei servizi pubblici. Per cui nel momento in cui si utilizzano, vanno utilizzati nel modo migliore, ma si tratta anche di far capire a queste persone in che modo e in che forme, proprio perché, voglio dire, l’integrazione e il rapporto con altre culture deve far capire che l’uso dei servizi pubblici non è così a piacimento, ma ha dei costi, ha dei costi fissi eccetera, e da questo punto di vista siamo d’accordo. Però su alcune cose non facciamo poi demagogia su rette che sono o su sanzioni che sono veramente pesanti da un punto di vista economico delle famiglie a reddito fisso, perché poi magari un libero professionista va a pagare meno di un lavoratore dipendente. 17 Presidente Grazie Consigliere Bordoni. Non ci sono altri interventi, solo un minuto se no le faccio replicare poi dopo, perché mi interessa a questo punto sentire, viste le varie opinioni, ma proprio un minuto, anche meno. Consigliere Piraina No, io dico, scusate, però dobbiamo capire di cosa si parla perché se no qui… Cioè quando il vigile ferma uno per strada perché passa col rosso e gli fa la multa, di 200 euro, non è che gli chiede: scusa, ma tu che reddito hai? Quindi se sei povero paghi di meno e se sei ricco paghi di più. Hai violato una regola e la paghi… Come non facciamo, Virginio, ma che ragionamento è?.. Ma che ragionamento fai? Adesso quindi applichiamo le sanzioni a seconda del reddito. Perché tu ammazzi uno, però sei povero, e va beh, invece dell’ergastolo ti diamo cinque anni perché sei povero… Ma che ragionamento è? Ma per favore… Questa è la solita giustizia proletaria che c’hai in testa te… Ma pensa te… Presidente Ho commesso un grave errore, non avrei dovuto concedere queste forme di discussione. Signori per cortesia, è inutile che si lagni… per cortesia, intanto sentiamo, per piacere… la discussione è chiusa, sentiamo la proposta dell’Amministrazione, dopo di che passiamo alle controdeduzioni, ai contropareri e poi alla dichiarazione di voto. Prego Assessore. Assessore Bugada Allora, il Consigliere Piraina era partito da una considerazione, diceva: due sono i casi che si possono verificare, quello delle dimissioni o quello che uno tiene a casa il bambino e paga ugualmente la retta. Ora se questo dovesse accadere nei mesi ad esempio di luglio, chi tiene a casa il bambino senza formulare la lettera di dimissioni paga 181 euro, quindi se fissiamo una sanzione fissa a 500 euro, chi dà le dimissioni a luglio non darà più le dimissioni, ma terrà a casa il bambino senza dare le dimissioni e pagherà i 181 euro. Quindi il discorso di modulare la sanzione era collegato al fatto di rendere comunque presente la sanzione, quindi fare sì che ci fosse una sanzione che avesse senso sia nel mese di luglio, di giugno o di maggio. Detto questo, 18 ritengo che nel deliberato proposto a questo Consiglio sia bene esternato quello che è il senso di questa modifica e che metteva in luce anche da ultimo il Consigliere Bordoni, cioè l’utilizzo di un servizio pubblico, soprattutto come quello che è l’asilo nido, che è ad alta richiesta, non può essere lasciato all’arbitrio e nell’assoluta disponibilità degli utenti. Come d’altra parte ho sentito, e di qui mi prendo l’impegno come amministratore, cioè la valenza di questa sanzione sta nel fatto che sia conosciuta e conosciuta fin dall’inizio, perché per essere efficace, per avere oltre che un effetto repressivo, un effetto educativo, occorre che il Regolamento sia conosciuto e che sia conosciuta questa sua modifica sin da settembre da parte di tutti, di modo che possa agire come deterrente su comportamenti scorretti e quindi il compito dell’Amministrazione sarà quello di renderla conosciuta questa modifica a tutti. Sulla proposta del Consigliere Gerardo Russo di inserire in delibera il monitoraggio, lo vedrei più come impegno dell’Amministrazione a riferire a questo Consiglio entro un anno, verificando anche la situazione dell’anno prossimo, piuttosto che in delibera, perché se fosse inserito nel deliberato che eventualmente nel caso di dissuasione verrebbe rivisto il Regolamento, avrebbe un effetto sicuramente deterrente… l’importante usufruiscono del servizio deterrente secondo che me non è si per che è l’anno, arrivi più ma alle disposti forse non famiglie che a tollerare un atteggiamento che abbiamo visto, non è solo di quest’anno, è tre anni che è monitorato il servizio, perché non è che vi è stato portato all’attenzione dopo un anno che accade una situazione, è stato monitorato, si ripete. Quindi io direi di lasciare il dettato della delibera nel senso che vi è stato proposto, con l’impegno dell’Amministrazione a ritornare l’anno prossimo alla metà di luglio a riferire i dati a questo Consiglio perché eventualmente… ovviamente prima in sede di Commissione e quindi al Consiglio perché poi decida. Per quanto riguarda, proprio per le ragioni che ho esposto, che altrimenti la sanzione sarebbe facilmente aggirabile con il pagamento della tariffa, la proposta dell’Amministrazione è quella di al più portare da 200 a 400 euro la sanzione applicata. Grazie. Presidente E non più da 100 a 400, ma 200 a 400. No, non è che si può, o lo fa o non lo fa... se lei ritiene questo, perché poi su questo controreplicare ed eventualmente poi a deliberare. 19 adesso andremo a Bene, allora, è chiaro il concetto perché non viene recepito questo? La delibera si modifica non da 100 a 400 ma 200 a 400. Questa è la posizione dell’Amministrazione. Ci sono controrepliche? Consigliere Piraina, prego. Consigliere Piraina Ma a parte quello che ho detto prima che non sta in piedi, nel senso che voglio dire una sanzione è una sanzione, punto e basta, cioè non c’entra il reddito, le condizioni personali, la famiglia, non c’entra niente voglio dire quella roba lì, quindi è un discorso assolutamente sviante, che non c’entra con la discussione di questa sera. Assessore io non sono convinto di questa cosa qui, cioè modulare da 200 a 400, ma le dico un motivo molto semplice, perché guardi, io le dico questo, io capisco tutti i conti che lei ha fatto, 186 euro, però il fine di questa cosa qua in realtà, immagino che sia anche l’interesse dell’Amministrazione, non è quello di avere un risarcimento di un danno che è 16, 15, 20, che provocano all’Amministrazione, non è quello il problema. Il problema non è che è un problema pecuniario, è proprio un problema di rispetto degli altri, perché io ricordo ad alcuni smemorati Consiglieri Comunali, che guardano solamente il mondo da una parte, che ci sono, per comportamenti negligenti da parte di taluni utenti, c’è gente che deve mandare il bambino nell’asilo nido privato, dove paga il doppio delle tariffe che… e sono famiglie assolutamente normali, che vivono con due stipendi normali, quindi non è che sono imprenditori... sono due persone normali, perché forse gli imprenditori hanno altri mezzi per i figli. Quindi ci sono persone normalissime, costrette per la mancanza di spazi negli asili nido, a mandare i propri figli nei nidi privati che, io come ho detto all’Assessore lo sa come la penso, e in assenza di convenzionamento pagare delle con tariffe l’Amministrazione superiori rispetto Comunale, a quelle ovviamente che fa fanno pagare l’Amministrazione Comunale. Questo è il discorso. Ecco perché io sono per una sanzione severa, ma non tanto perché l’Amministrazione Comunale deve guadagnare 400 euro, a me quello che interessa è un’altra cosa, io vorrei che non ci fosse nessuno che usasse questi mezzucci per fare… questo è quello che voglio dire, che avesse rispetto per la cosa pubblica, e secondo me rispetto per la cosa pubblica la si ha solamente se andiamo a colpire le tasche di chi viola una determinata norma. Perché è ora di finirla anche in questo Comune, qui c’è troppo lassismo su tutte le cose, gente che butta le carte per terra, che lascia le cose per strada... cioè qui bisogna intervenire con pesantezza, in maniera precisa, sanzionando 20 in maniera pesante chi viola anche le minime regole di convivenza civile. Siccome questa è una regola di convivenza civile, io vorrei che questa Amministrazione intraprendesse un percorso sicuro e deciso verso la repressione di comportamenti che non sono accettabili, perché ledono, come dire, la sfera dei diritti altrui e questo non va bene; come non va bene che uno butta la carta per terra, o butta la spazzatura, o sporca, questi sono comportamenti inammissibili, che devono essere sanzionati adeguatamente e se noi andiamo a colpire la tasca del cittadino, vedrete che avremo degli effetti. Se gli diamo lo zuccherino, o se facciamo i buonisti perché dobbiamo essere sempre buoni a questo mondo, i poverini, sono tutti poveri, nei loro confronti e allora non andiamo più a casa. Quindi io invito l’Amministrazione a pigliare una decisione dura, anche perché questa è una posizione che sta semplicemente in mezzo al guado, sembra un risarcimento, però è afflittiva, cerchiamo di mettere insieme tutte le anime. Io sono perché la Giunta si diriga verso una linea unica, chi sbaglia paga, punto e basta e la sanzione deve essere adeguata all’errore che viene commesso. Presidente Grazie Consigliere Piraina. Ci sono altre controrepliche? Non ci sono controrepliche… Prego Consigliere Bordoni. Consigliere Bordoni Sì, io questo discorso del Consigliere Piraina lo condivido appieno, perché finalmente in Italia dovremmo essere tutti così, cioè chi sbaglia paga, ma pagano tutti secondo le proporzioni. Io ho letto che qualcuno ha pagato 1.800 euro a rate per avere evaso non so quanti… eh sì, Piraina, perché poi…Piraina, Consigliere… no, no, no, perché poi è così, perché quando poi si parla delle cose, è giusto che l’educazione inizi da chi governa, perché se poi il problema è che devono pagare sempre gli altri perché è molto più facile, è molto più facile sulle persone in cui si riesce a colpire perché non hanno tutele, non si possono fare determinate cose, ed è vero, va bene tutto. Però io credo che da un punto di vista del percorso, io l’ho detto prima, mi sembra giusto e corretto che un servizio pubblico vada utilizzato al meglio; ho posto solo un problema, di valutare attentamente che all’interno di quel ragionamento ci sono situazioni economiche differenti. Punto. Dopo di che sugli asili privati eccetera, forse ci si dimentica sempre che l’asilo nido, per esempio, in molti programmi di governo non è mai stato un 21 elemento fondamentale, su cui dare impulso e dare anche alle famiglie magari una possibilità di pagare anche meno. Perché poi anche questo, le politiche per la famiglia, per tutelare la famiglia, per tutelare determinati redditi eccetera, non è mai stato fatto. Allora non possiamo fare demagogia sempre e ogni volta nel dire puniamo, facciamo pagare eccetera, quando poi a monte non si educano le persone con i comportamenti, perché io credo che la politica deve educare le persone ai comportamenti, partendo da chi fa politica. Allora la demagogia da questo punto di vista è tanta, facciamola pure, però io credo che sotto questo aspetto noi dobbiamo anche ai nostri cittadini far capire alcune cose, utilizziamo i servizi al meglio, però non sempre con l’intento di: ti punisco perché tu sbagli, punto e basta. Valutiamo anche rispetto alle possibilità economiche che uno ha, perché 400 euro di sanzione per una famiglia che porta a casa 2.000-2.200 euro al mese di salario, secondo me è un elemento pesante. Era solo un appunto, dopo di che se riteniamo che questo è un elemento che possa così migliorare l’utilizzo del servizio, per carità, va bene. Presidente Grazie Consigliere Bordoni. Altre dichiarazioni… dichiarazioni di voto? No, siamo alle controrepliche, prego Consigliere Favetti. Consigliere Favetti Riprendo quello che ho detto prima, che per me è basilare infliggere una sanzione perché uno porta il bambino all’asilo, gli viene dato un Regolamento e gli viene detto di leggerlo, lo legge e ne condivide quelli che sono i contenuti, li accetta, lascia il bambino, perciò prende un servizio dal Comune, toglie un servizio ad altri eventualmente, la sanzione serve per permettere ad altri di poter usufruire quello che è il servizio che viene a mancare a quel bambino, ma soprattutto viene a insegnare, a colui a cui viene inflitta la sanzione, che il suo comportamento è stato negativo e deleterio nei confronti di quella che è la società. Il discorso è che se uno passa con il rosso non è che si guarda quanti soldi ha in tasca, gli si fa pagare la multa, una cosa del genere veniva … succedeva nell’83 in Spagna che ti facevano lo sconto sulla multa, se la pagavi subito ti facevano il 20% di sconto; poi per fortuna anche la Spagna si è evoluta e queste cose non le fanno più... per fortuna. 22 Il discorso è che le sanzioni sono sanzioni, le attenuanti portano poi il nostro ordinamento, la nostra società a quello che è, non diciamo l’anarchia, ma un sistema un pochettino così, un buonismo diffuso; si vanno a vedere le attenuanti: poverino, viveva in una condizione, va beh, va beh… Grazie. Io non condivido assolutamente il discorso che ha fatto il Consigliere Bordoni perché a me le attenuanti non sono mai piaciute, il discorso che se uno compie un reato o uno che fa un’azione disdicevole nei confronti di quella che è la comunità, il vivere sociale, non mi importa che sia ricco, sia povero, il discorso è che le regole sono regole, uno che infrange le regole deve essere punito, non ci sono cavoli, cioè il discorso… le attenuanti portano che poi ci sono i cavilli, ci sono… le attenuanti ci sono già, noi abbiamo già predisposto che se uno ha dei motivi seri per ritirare il bambino da quello che è il servizio, gli viene contemplata la cosa… Ma il discorso di non potere… ma invece il vedere che i 400 euro sono nocivi nei confronti di un bilancio familiare... ma scusate un attimo, ma lui gli è stato dato un Regolamento, noi in Commissione abbiamo detto che quando si porta l’iscrizione verrà dato il Regolamento, verrà fatto notare proprio il discorso di questa… l’esistenza di questa sanzione, in Commissione ne abbiamo parlato. Cioè uomo avvisato è mezzo salvato, poi se lui vuole sbagliare... signori mi dispiace, ma lui crea un danno, un danno, un danno, è quella la cosa grave. Perciò uno che crea un danno deve pagare assolutamente. Cioè io dico solamente una cosa, scusi Bordoni, il 25 e il 26, cioè fra sabato e domenica, in piazza Italia sono state divelte le panchine in marmo, in granito, quello che sono, sono state… adesso, adesso, ah, scusa sabato o domenica scorsa, sabato o domenica scorsa sono state divelte… cioè uno che becchi uno così, è vero potrà avere alle spalle una situazione familiare complicata, potrà… cioè spero che non sia il figlio dell’avvocato o del notaio che fa una cosa del genere, perché se no il padre è un povero pirla, cioè non è riuscito a dare una educazione al figlio, però resta il fatto che se poverino ha già una vita sfortunata e se la prende con le cose altrui, le cose di tutti, è doppiamente sfortunato nella sua vita, ma non arriverà mai da nessuna parte. Perciò bisogna sanzionarlo, perché se tu non lo prendi con le buone, con le cattive gli fai imparare le cose, ma glielo dici prima. Qui lo si dice prima, c’è un Regolamento, rispetta il Regolamento e non ti succede niente, se tu non rispetti il Regolamento e porti via … e crei, e rechi un danno a quello che è il vivere comune, caspita... tu devi pagare una sanzione. Infatti in Commissione ero favorevole a una sanzione pesante, in modo tale che la gente aprisse meglio gli occhi, si rendesse conto di quello che è il 23 danno, perché purtroppo la gente finché la roba è degli altri non se ne rende conto, non gliene frega niente, ognuno cura il proprio orticello, ognuno si fa i suoi interessi, l’egoismo bieco che c’è, è quello. E invece no, no, tu crei un danno e devi pagare, è quello. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Favetti. Ha chiesto la parola… lei non può parlare Consigliere Mercanti…il Consigliere Granata… no, pardon Granata, no Licciardo. Consigliere Licciardo Solo per esprimere… Presidente Non posso darle la parole perché la discussione è terminata, bisognava intervenire prima, adesso abbiamo avuto la replica dell’Amministrazione, siamo alle controrepliche. Ecco perché… Eh, la posta è andata ormai, quindi il Consigliere Licciardo parla a nome del gruppo… mi dispiace, ha chiesto infatti anche la Consigliera Ravara di parlare, non le ho potuto dare la parola. Consigliere Licciardo continui pure, prego. (Intervento fuori microfono) Consigliere Licciardo Scusate, solo perché siamo riusciti a buttare in polemica anche questa discussione, il Consigliere Piraina ha ovviamente ragione, chi butta la carta, chi va a fumare in corridoio, va sanzionato, porca miseria, però giustamente, posso parlare?... Io non l’ho interrotta… Però giustamente, cioè evitiamo di buttarla in polemica su una cosa del genere, avevamo discusso delle cifre e tutti in Commissione tutti amici e perciò felici sul fatto di dire tutto sommato siamo d’accordo su una cifra minima e una cifra massima, con la speranza veramente quando ne discutevamo di dare solo un’indicazione al cittadino che inizia a comprendere, a fare propria questa cosa, non trasformiamola forse in una cosa più grossa di quella che è in realtà, perché io sono d’accordo con lei, la cifra era già abbastanza alta... 400 euro. Quindi insomma il Consigliere Piraina, ovviamente ho fatto la battuta sulla sigaretta perché tutti facciamo milioni di infrazioni nella nostra vita. Buona sera. Presidente 24 No, Consigliere Piraina… questa è un’infrazione Consigliere Piraina, al Regolamento. Chiedo scusa, ci sono altre controrepliche? Non ci sono altre controrepliche, chiedo scusa, allora con la modifica da 200 minimo a 400 di massima, è Consiglieri cambiata la delibera e che metto ai voti, chi è favorevole alzi la mano la mano per cortesia… Pardon, chiedo scusa… Credevo che fosse implicito nelle cose. Se ci sono dichiarazioni di voto? Ci sono dichiarazioni di voto? Il Consigliere Gerardo Russo ha chiesto la parola per dichiarazione di voto, ne ha facoltà, prego… Consigliere Gerardo Russo non si rivolga ai.. vada avanti. Consigliere Russo Gerardo La prossima volta se non ha tempo da perdere si presenti qui alle elezioni, è contento magari quello che si presenta al posto suo e si fa eleggere, oppure se lei deve fare come le commissioni, fino alle 18,15 ed esce alle 19 meno un quarto, è meglio che non si in Commissione, perché non serve a nessuno andare lì e dire buonasera e andarsene via e dici buongiorno. Ognuno dice quello che vuole nei tempi consentiti in Consiglio Comunale. Ecco, io volevo nella dichiarazione di voto rimarcare il voto favorevole del gruppo, ma volevo anche dire, Assessore, non era tanto rimarcare ciò che ha detto anche il Consigliere Lupi, se lo mettiamo nel deliberato poi dice ma sì, tanto l’anno prossimo questi vanno a rivedere. Lei aveva detto, e poi l’ha ripetuto, che il monitoraggio viene fatto da tre anni, però il monitoraggio fatto da tre anni non ha portato dei numeri, perché non era in vigore la sanzione, quindi non sappiamo che cosa avviene, avverrà con l’introduzione della sanzione. Era tanto per prendere l’impegno ufficiale, io non voglio polemizzare, però anche le cose che noi scriviamo ogni tanto bisogna ricordare, bisogna ricordare è scaduta il 30 giugno la Commissione Viboldone, vogliamo relazionare, è scaduta il 30 giugno la delibera sulla Genia, volete… le cose scritte, gli uffici si dimenticano poi di predisporre gli atti, figuriamoci le cose non scritte. Poi magari rischiamo di rincorrerle per… anche perché l’informazione al cittadino non credo bisogna darsi la delibera, quando viene qui a pagar la retta o negli albi degli asili presso i plessi, si affigge il nuovo Regolamento per far prendere atto eccetera, quindi ecco… Chiudo con una battuta, voto favorevole del gruppo... con una battuta: sentivo il Consigliere Bordoni che si può anche eventualmente anche per chi non paga le tasse, quindi per riprendere un po’ il ragionamento generale, 25 chiedere la rateizzazione, quindi io chiederei se era possibile introdurre la sanzione a rate, voglio dire… Presidente Grazie Consigliere Gerardo Russo. Qualche altra dichiarazione di voto? Chiedo scusa… Non ci sono dichiarazioni di voto, metto ai voti la delibera, il punto 10 all’Ordine del giorno che dice, che recita: Regolamento per la gestione dell’asilo nido, modifica dell’art. 8, comma 4. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia. 19. Chi è contrario? 3. Chi si astiene? Bordoni. Pertanto con… manca un Consigliere, prego?... Consigliere Granata io non l’ho contata nella… Allora 20 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto, il punto 10 all’Ordine del giorno è approvato. 26 Punto n. 11) PIANO DIRITTO ALLO STUDIO 2006/2007 – APPROVAZIONE Presidente Passiamo al punto 11 che recita: Piano diritto allo studio 2006/2007 Approvazione. Do la parola all’Assessore Bugada, prego. Assessore Bugada Allora, cercherò di essere breve, ecco… No, non così breve… Allora il Piano di diritto allo studio anno 2006-2007, il quadro dell’offerta formativa per la Città di S. Giuliano quest’anno, anche nell’allegato che è stato distribuito ai Capigruppo e ai Consiglieri della Commissione Cultura, porta un’immagine che è stata realizzata dagli studenti dell’Istituto comprensivo Fermi e che reca una scritta che è la seguenti: non l’uomo ma gli uomini abitano questo pianeta, la pluralità è la legge delle vita. Ecco, questa frase è anche quella che guida il Piano di diritto allo studio e il quadro dell’offerta formativa proposto questa sera all’approvazione del Consiglio Comunale. Allora il Piano di diritto allo studio innanzitutto è inteso a garantire il diritto all’istruzione senza alcuna discriminazione, non uno di meno. Il Comune, l’abbiamo detto, lo stiamo dicendo ormai da diversi anni, ma in particolare da quando si è affermata l’autonomia scolastica, si pone in relazione con le scuole del territorio in maniera paritetica e quindi da semplice erogatore di servizi e fondi diventa un partner progettuale ed entra a pieno titolo nel sistema della formazione. Il Piano di diritto allo studio che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio territoriale, Comunale in riguarda particolare complessivamente scolastica, l’offerta professionale e di formativa educazione permanente degli adulti. In particolare quest’anno l’attenzione sarà sulla formazione professionale perché si vuole che l’ente locale entri nella programmazione in particolare un delle politiche su questo fronte e investimento dell’Amministrazione sarà quello di studiare la fattibilità per portare a S. Giuliano un altro istituto superiore, di scuola superiore con caratteristica tecnica professionale. Viene poi detto che l’Amministrazione Comunale in continuità con il passato intende promuovere, coordinare e sostenere progetti dedicati ai bambini e ai ragazzi volti allo sviluppo dell’autonomia, della socialità e del civismo attraverso la valorizzazione della partecipazione attiva dei ragazzi, della 27 capacità degli adulti di ascoltarli nel rispetto e nel riconoscimento delle specificità con cui essi si esprimono. La sfida di quest’anno sarà l’elezione del primo Consiglio Comunale dei bambini e delle bambine, che avverrà a dicembre e il confronto che poi si chiede a noi adulti è quello di avere la capacità, di avere un organismo costituito dai cittadini più piccoli, ma di sapere anche ascoltare quello che i cittadini più piccoli poi ci diranno. Le immagini che intermezzano la presentazione del Piano di diritto allo studio sono tratte da un lavoro fatto sempre dall’Istituto comprensivo Fermi trasversale tra i diversi ordini e gradi, materna, elementare e media, che riguardava l’integrazione culturale che ha portato, nell’ambito della Città dei ragazzi, alla realizzazione di uno spettacolo di tutti e tre gli ordini di scuola e alla realizzazione anche di un libro di favole straniere, di popoli stranieri. Come attuare il Piano di diritto allo studio? I principi che vengono chiamati sono quelli della responsabilità e il metodo dell’integrazione, in particolare mi preme mettere in evidenza che l’attuazione del Piano di diritto allo studio comporta la connessione con altre politiche e con altre deleghe all’interno del Comune, quindi non è solo l’Assessorato all’educazione che dà attuazione al Piano di diritto allo studio, ma sono tutte le deleghe presenti all’interno dell’Amministrazione che insieme operando in sinergia danno attuazione al piano e al quadro dell’offerta formativa ed è un’azione che non è solo territoriale locale, ma va oltre i confini comunali, mi basti qui richiamare il Piano di zona. La metodologia applicata per attuare il piano è la metodologia di rete che si realizza adottando il principio di sussidiarietà nei rapporti esterni, quindi tra Comune e scuola, Comune e associazioni, Comuni e altre agenzie educative e il principio di intersettorialità nell’organizzazione interna. In questo caso mi riferisco alla costituzione dei tavoli di lavoro sulla scuola che sono partecipati dai servizi comunali che si occupano di scuola, dall’Amministrazione, dalle scuole e dai rappresentanti delle famiglie. Gli obiettivi programmatici del piano di diritto allo studio, il fine principale è: uguaglianza di opportunità di accesso al sapere per ognuno e per tutto l’arco della vita attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione fra di loro. Questo unico obiettivo fondante il piano di diritto allo studio si declina poi in diverse finalità. Allora, rimuovere innanzitutto gli ostacoli e garantire pari opportunità e integrazione, prevenire il disagio e la dispersione scolastica, sostenere l’autonomia scolastica delle scuole rendendo effettiva questa autonomia, 28 collaborare con le associazioni e le agenzie formative del territorio, sostenere le azioni volte a incrementare l’offerta territoriale per le scuole dell’infanzia, questo sarà oggetto anche del prossimo ordine del giorno che viene sottoposto al Consiglio comunale; sappiamo perché ci sono state comunicazioni e poi incontri all’interno delle Commissioni della conferenza Capigruppo che sul territorio di S. Giuliano c’è il problema delle liste d’attesa nella scuola dell’infanzia, l’opera dell’Amministrazione in questo senso è volta a incrementare l’offerta formativa territoriale in questa specifica classe di età, quindi per la scuola dell’infanzia. In particolare verrà studiato un piano di fattibilità per la realizzazione di una nuova scuola materna sul territorio di S. Giuliano oltre all’apertura di tre nuove sezioni a far tempo già dall’anno prossimo. Sostenere la formazione professionale, come dicevo prima, un’attenzione particolare in questo Piano di diritto allo studio alla formazione professionale; l’ente locale vuol farsi promotore e parte protagonista all’interno della declinazione delle politiche programmatiche in questo campo e si intende attivare proprio per portare un altro indirizzo di formazione tecnico professionale sul nostro territorio. Sostegno alle scuole superiori, già dall’anno passato, ma in particolare da quest’anno si intende coinvolgere sempre di più le scuole superiori del territorio, in particolare l’istituto liceo linguistico e l’istituto Clerici, nelle attività culturali ed educative presenti sul territorio, coinvolgendole. Promuovere all’interno delle scuole progetti di interesse collettivo finalizzati al miglioramento della qualità della vita cittadina; mi riferisco in particolare al Consiglio Comunale dei bambini e delle bambine e al progetto San Giuliano on time, sempre un’immagine che fa parte del progetto dell’Istituto comprensivo Fermi. Gli interventi che va a realizzare il Piano di diritto allo studio sono interventi funzionali tesi a garantire l’accesso al servizio scolastico e fra questi abbiamo la mensa scolastica, il trasporto scolastico e la fornitura di libri. Oltre a questi ovviamente ci sono le rimozioni delle barriere per quanto riguarda l’accesso alle scuole dei disabili, l’integrazione degli alunni stranieri e il comodato gratuito dei libri per la scuola secondaria di primo grado. Ci sono poi gli interventi funzionali tesi a garantire la qualità del servizio, la piena integrazione di quelli che sono i piani dell’offerta formativa di ogni singola scuola, in particolare abbiamo i laboratori di informatica, artistici, che riguardano la filmografia, la musica; abbiamo i percorsi di integrazione 29 culturale, di benessere per i ragazzi e di educazione sportiva e il Consiglio Comunale dei ragazzi, appunto, che come dicevo vede la continuazione del suo percorso, al momento è stata realizzata una bozza di Regolamento che dovrà essere poi approvata dal Consiglio Comunale. Nella prima fase, all’inizio dell’anno scolastico prossimo verranno raccolti i desiderata dei ragazzi e quindi si procederà alla formazione delle liste elettorali, alla votazione per il prossimo dicembre. Poi abbiamo gli interventi funzionali per la qualificazione dell’offerta formativa territoriale, abbiamo sul nostro territorio, quello che vedete è il liceo linguistico, quindi le scuole superiori, la presenza ad esempio di Spazio Vivo a Sesto Ulteriano che è una realtà, che svolge una funzione educativa trasversale per le diverse età: la mattina raggiunge la fascia di età da zero a tre anni, il pomeriggio invece da sei a tredici anni e la sera invece dai sedici ai venticinque anni. E poi abbiamo l’Arena del sole, il CAG, che come ho avuto modo di dire all’interno della Commissione Cultura quest’anno ha visto un incremento di utenti, siamo arrivati a una frequenza giornaliera di 60 ragazzi, con un particolare indirizzo sul sostegno scolastico, con la presenza di famiglie che chiedono il sostegno scolastico per i propri ragazzi, una collaborazione molto forte con le scuole secondarie di primo grado del territorio, la Milani e la Fermi e l’attivazione di laboratori. È stata istituita anche l’iscrizione al Centro di aggregazione giovanile e nel giro di un mese e mezzo dall’apertura dell’iscrizione siamo arrivati a 90 ragazzi iscritti. I finanziamenti del Piano di diritto allo studio. Il Bilancio comunale per l’anno 2006 stanzia complessivamente la cifra di 5.376.290 euro, cifra dalla quale manca lo stanziamento per le spese del personale dipendente e i materiali degli asili nido, quindi è una cifra in difetto, con entrate pari a 1.972.290 euro. Questo significa una spesa per alunno, considerato che sul nostro territorio sono 3.191, pari a circa euro 1.067 annui. Oltre agli stanziamenti di carattere economico, un’importanza particolare hanno i fondi strumentali, quindi le strutture immobiliari che ospitano le scuole, le palestre, gli arredi scolastici, i costi di funzionamento, quindi le utenze e la manutenzione delle strutture e dei relativi impianti. Quest’anno per la prima volta, negli anni passati alcuni Consiglieri l’avevano richiesto e sollecitato, di avere un criterio di valutazione oggettivo per poter verificare di anno in anno se le linee programmatiche date raggiungevano gli obiettivi prefissati. 30 Ecco, è stato studiata una serie di indicatori il più possibile oggettivi, che dovrebbero portare per il prossimo anno ad avere una valutazione dell’impatto delle linee programmatiche sull’offerta formativa territoriale. Allora, la valutazione si ispira al principio della diagnosi partecipata nell’ambito del tavolo intersettoriale per la scuola, tavolo di cui vi riferivo prima e a cui partecipano le scuole, l’Amministrazione, i servizi comunali, i genitori e i criteri sono i seguenti: la valutazione del contesto, significa il bacino di utenza, i tempi di percorrenza per raggiungere la scuola, le vie di accesso alla scuola; la valutazione delle strutture invece significa l’idoneità delle strutture, la rispondenza alle esigenze, la presenza dell’eliminazione delle barriere architettoniche, la presenza di servizi igienici rispondenti alle esigenze. La valutazione dei processi significa andare a vedere nella scuola l’indice di frequenza, la presenza a scuola dei ragazzi. La valutazione del prodotto significa andare a vedere quanti ragazzi hanno continuato il percorso di studio nella scuola secondaria di secondo grado e che scelte poi professionali hanno fatto, quindi una valutazione più sul lungo periodo che riguarda l’orientamento e il felice percorso scolastico dei ragazzi del nostro territorio e poi la valutazione della progettualità, laddove per valutazione della progettualità... ciascun alunno possa estrinsecare pienamente la propria personalità, non solo, ma compiere adeguatamente il proprio percorso formativo e soprattutto diciamo valorizzare la connessione della scuola con questo territorio. La rendicontazione sarà di due tipi, una statica che è quella che trovate anche oggi all’interno del Piano di diritto allo studio, è quella che rendono sia l’Amministrazione, sia le scuole per quanto riguarda i progetti e le attività che sono state portate avanti nel corso dell’anno e che indicano anche le cifre spese. L’altra dinamica invece partecipata, che intende promuovere questa Amministrazione, nel sensori coinvolgere sempre di più il Consiglio Comunale nella partecipazione a quelle attività che vengono proposte dalle scuole e che rendono immediatamente visibile quello che è l’operato delle scuole e il prodotto delle scuole nell’arco dell’anno; in particolare questo può essere fatto all’interno della Città dei ragazzi, cioè quel momento che gli ultimi 10 giorni di maggio, le scuole si aprono al territorio e mostrano con iniziative di spettacolo, concerti, mostre, laboratori di informatica, tutto quello che è stato realizzato nel corso dell’anno e le progettualità poste in campo. 31 Ecco, per dare un’idea di come si compone il quadro dell’offerta formativa a S. Giuliano, abbiamo al centro dell’offerta formativa la famiglia, quindi i genitori e i ragazzi che frequentano la realtà di S. Giuliano, sicuramente una parte importante, e l’abbiamo voluta valorizzare all’interno del Piano di diritto allo studio quest’anno, ce l’hanno gli asili nido che anche dalla discussione che ha preceduto la presentazione di questo punto, è stato messo in evidenza che si tratta di un servizio educativo, per il quale è importante la continuità, quindi questo è il senso dell’inserimento all’interno del quadro dell’offerta formativa. Abbiamo poi gli oratori che svolgono una funzione educativa non solo nel momento dell’oratorio feriale in questo periodo, quindi di sostegno alla famiglia, ma nel corso di tutto l’anno con incontri che vengono posti in campo; il Comune che abbiamo detto si pone come partner progettuale all’interno del quadro dell’offerta formativa, con tutti i servizi che fanno riferimento al Comune stesso; la scuola secondaria di secondo grado, vi ho detto l’intendimento è quello di andare a rafforzare l’offerta sul nostro territorio perché ci crediamo che crei aggregazione soprattutto di giovani in quella fascia di età e perché vogliamo dare un rinnovato impulso soprattutto alla formazione professionale. Abbiamo l’Auser che oltre ad impegnarsi sul fronte dell’educazione permanente in collaborazione anche col Centro anziani, si impegna anche all’interno delle scuole proponendo percorsi di sostegno alla cooperazione internazionale e alle adozioni. Abbiamo il CEAF che condivide con l’Amministrazione i corsi e il percorso di sostegno alla genitorialità; abbiamo il CFP che è il Consorzio di formazione professionale, che oltre a investire sulla formazione professionale con dei corsi proprio rivolti alla formazione, condivide con l’Amministrazione anche interventi educativi; il CTP che è il Centro territoriale permanente, che ha sede sul nostro territorio presso l’Istituto comprensivo Fermi e che si occupa della formazione degli adulti, dell’educazione degli adulti, proponendo dei corsi di completamento del percorso di studi col diploma di scuola media, piuttosto che dei corsi di inglese, di informatica, di letteratura, di storia, eccetera. Abbiamo poi la scuola primaria, la scuola elementare e la scuola dell’infanzia sulla quale ho già… e la scuola secondaria di primo grado. Abbiamo poi l’UTE, che è l’Università della terza età, che realizza diversi corsi e annovera notevoli iscritti anche per quanto riguarda il Comune di S. Giuliano e più in generale le associazioni culturali e le associazioni sportive che collaborano per l’educazione dei nostri giovani, collaborano con l’Amministrazione, l’AIOS che oltre a essere un’associazione che si occupa 32 del recupero e dell’inserimento dei soggetti svantaggiati, riesce ad elaborare anche delle attività da proporre ai ragazzi; adesso infatti hanno creato delle fiabe, un percorso di fiabe su supporto multimediale da proporre alle scuole del territorio. Ecco qui non è evidenziata un’altra associazione che però mi piace ricordare, che è l’ANPI, che condivide con l’Amministrazione un percorso rivolto alle scuole ormai da anni e che riguarda un’attenzione particolare non solo in occasione delle ricorrenze istituzionali, 25 aprile, 2 giugno, Giornata della memoria, ma fa attività anche per portare la conoscenza di un determinato periodo storico e della storia della nostra città all’interno delle scuole e soprattutto si fa promotrice di uscite didattiche in luoghi della Memoria. Quello che è stato fatto quest’anno è stato fatto a Reggio Emilia e a Bassano del Grappa. Adesso mi taccio e vi faccio vedere però due lavori multimediali che sono stati realizzati, non ve ne faccio vedere di più perché mi rendo conto che vi sto tediando però… Allora per quanto riguarda la realizzazione delle linee programmatiche dell’anno passato, è stata data rendicontazione all’interno del Piano di diritto allo studio e degli allegati dello stesso, però per dare un’idea al Consiglio Comunale e ai cittadini presenti, ho ritenuto opportuno farvi vedere alcuni DVD che sono stati realizzati e che danno l’idea di quello che viene fatto all’interno delle scuole del territorio. Vi faccio vedere il DVD, una parte per lo meno del DVD che è stato realizzato all’interno dei nidi, perché quest’anno per la prima volta parliamo appunto di nidi all’interno del Piano di diritto allo studio e poi invece un progetto continuità, realizzato tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, le vecchie elementari e medie, sul tema del bullismo, un lavoro che ha coinvolto appunto i ragazzi e che poi vi faccio vedere. Allora, può sembrare banale ma banale non è nel senso che abbiamo già avuto modo… abbiamo già avuto modo di vederlo in Commissione Cultura, ci sono dei momenti che sono estremamente importanti all’interno del nido, che sono quello del pranzo, quello del bagno, il momento del bagno, il momento anche dell’aiuto al compagno, non so se avete visto, a togliersi le scarpe piuttosto che a metterle, sono tutti momenti educativi importanti oltre al momento del gioco con la carta che avete visto all’ultimo momento. (…) Ecco questo invece è il lavoro….il progetto continuità fra la scuola Cavalcanti del primo circolo e la Lorenzo Milani dell’Istituto comprensivo Montessori. Lavoro che come ho detto è stato fatto sul bullismo, sul tema del bullismo dai ragazzi… Il titolo è “Più siamo meglio è”… Quel libretto che vi è stato distribuito a 33 dicembre e che riguardava le fotografie realizzate nell’ambito di un laboratorio fatto dalle scuole sul territorio di S. Giuliano e nell’ambito proprio del voler valorizzare la conoscenza del nostro territorio e cosa c’è sul territorio di S. Giuliano. Ecco, questa è la parte che si dedica a S. Giuliano, al centro di S. Giuliano… questo è il monumento restaurato… questo è l’affresco del 1924 sulla facciata dell’asilo… l’edicola con la Madonna… la veduta della chiesetta di S. Gregorio… il particolare della chiesetta di S. Gregorio… sempre una pala presente nella chiesa di S. Gregorio… San Carlo Borromeo, sempre nella chiesetta suddetta e quant’altro. Questo è più che altro uno stimolo per farvi andare poi a vedere il link sul sito dell’Istituto comprensivo Fermi. Grazie… Presidente Bene, possiamo riprendere… Signori per cortesia, anzi… Ad occhio mi sembra che il numero legale sia costituito, pertanto Assessore non deve aggiungere altro alla sua relazione? Grazie di questo ne siamo grati… signori è aperta la discussione. Ci sono interventi in merito? Non ci sono interventi? Se non ci sono interventi passiamo ----- chiuso la discussione, ah li facciamo sedere ancora un po’. Allora in attesa che magari l’atmosfera si scaldi anche più di quanto… esatto, io volevo sottolineare un aspetto che probabilmente, mi prendo la parola naturalmente, che sicuramente non rientra nel Piano di diritto allo studio, ma che comunque riguarda le scuole e in effetti c’è di conflitto di interesse. Il problema è questo, soprattutto le scuole materne, ma anche le scuole elementari, nei mesi di settembre, nei mesi di maggio e giugno, soprattutto le materne fino alla fine di giugno chiudono no?... hanno un problema molto grave che forse.. noi ce ne stiamo rendendo conto stasera, noi siamo belli, grandi e grossi e sopportiamo a fatica il calore presente in questo ambiente. Bene, cercate di pensare a bambini di tre, quattro, cinque anni, sette, fino a dieci, undici anni anche nelle scuole medie, dodici, tredici anni, che devono produrre, lavorare, magari in terza media dare anche degli esami e stare, a volte, in temperature simili a questa, perché? Perché le scuole non hanno nessun sistema di refrigerazione. Ora chiaramente non è che possa interessare all’Assessore alla pubblica istruzione ma se non proprio in modo diretto, in modo indiretto qualcosa può essere fatto e l’Assessore comunque è… (Intervento fuori microfono) 34 ...parlo per i bambini, parlo per il personale insegnante, sono esclusi i dirigenti perché quelli possono arrangiarsi come vogliono; però le persone che lavorano a contatto con i bambini, se non stanno bene fisicamente, poi rischiano di rovinare anche il lavoro. Non è uno scherzo ma in effetti è un problema. Ora io credo che si debba pensare a un sistema di utilizzo dei tetti delle scuole come campi fotovoltaici o ad energia solare. Secondo me questi tetti che sono lì, che non vengono utilizzati, non servono a niente, anzi a volte creano tanti problemi, magari infiltrazioni di acqua eccetera, se opportunamente utilizzati possono diventare delle fonti di produzione di energia alternativa, energia pulita che permetta sia il riscaldamento, sia anche la refrigerazione, naturalmente secondo criteri che non tocca a me stabilire, tocca ai tecnici, tocca agli ingeneri eccetera. Per cui io la prego di porre attenzione a questo argomento, perché può sembrare secondario ma glielo dice uno lavora in quegli ambienti; ci sono dei periodi, periodi di settembre, finché l’aria non si raffredda e il periodo di maggio, quando certe volte la stagione calda comincia in anticipo e purtroppo in questi ultimi tempi comincia sempre più in anticipo, vi garantisco che alle due, alle tre, alle quattro del pomeriggio i bambini non ce la fanno a starci, si figuri gli insegnanti… voglio dire il contrario volevo dire, gli insegnanti non ce la fanno a stare... si figuri i bambini. Un’altra cosina volevo sottolineare, nel suo prospetto, quando parla del calendario scolastico, ha dimenticato di inserire il 25 aprile; è certamente un errore di sbaglio ma chiaramente… Sindaco No, ma se guardi il verbale… Presidente …ho capito, però non c’è scritto nel… Sindaco L’aveva sollevato Mercanti e nel verbale… Presidente E ho capito è nel verbale, però io non sono andato a leggermi i verbali. Grazie, chiedo scusa. Ci sono altri interventi? Consigliere Bitetto, prego. 35 Consigliere Bitetto Qualche chiarimento più che altro non è l’intervento, cioè volevo chiedere qualcosa di più, come ha fatto lei adesso su questo episodio che io lo accolgo subito e mi permetto di dire che abbiamo Genia, potrebbe cominciare a studiare qualcosa come fonte alternativa, qualcosa da poter fare, non dico tutto domani ma cominciare a capire là dove c’è più esigenza. No, niente, io mi aspettavo di vedere anche qualcosa per esempio sull’Istituto Clerici, cioè per capire più che altro che cosa formano, che cosa è la quantità dei ragazzi, quali sono diciamo anche le attrezzature, un po’ capire l’organigramma di questa questione perché è importante, perché spesso sentiamo dire alcuni ragazzi, non so... chi vuole fare l’elettricista piuttosto che l’idraulico, c’è quasi come dire un numero chiuso, un numero limitato e quant’altro, oppure rispetto a dei tempi. Questo potrebbe essere lo stesso problema che molte volte spesso, parlo sul nostro territorio, proprio per legare e quindi molte volte aumenta anche non dico quella dispersione scolastica proprio forte perché uno è costretto ad accogliere altre cose, ma comunque magari il proprio desiderio è quello dell’indirizzo verso un ragionamento di quella scelta così. Quindi capire un po’ pur… cioè non ho dei dati certi e quant’altro, non ho chiesto di vedere qualcosa se c’era qualche... prima anche per i colleghi e per non annoiarli. La seconda questione è quella che lei ha parlato dell’istituto superiore professionale; vorrei capire di che cosa parliamo, di quali indirizzi sono, che cosa c’è, voglio dire, come ipotesi di sviluppo, qual è una progettualità rispetto a questo, di cosa si vuole fare. Poi sono contento, sembra una stupidità la cosa del calendario alla fine, e questo era uno di questi elementi, che poi ogni dirigente sceglieva delle date diverse, creando anche dei problemi all’Amministrazione e chi iniziava prima e chi dopo e invece oggi è allegato qua mi sembra che ci sia, come dire, un aspetto di accordo generale e quant’altro. Ecco queste sono le cose. Poi l’ultima, visto che poi c’è anche una mozione, mi permetto di segnalare che nelle strutture che mettiamo qui a disposizione, ci sono un po’ tutte, a mio avviso manca la struttura di via Risorgimento, cioè la struttura... adesso non so che finalità rispetto al Piano di diritto allo studio, sto parlando, siccome si par… come dice?... vede, mi chiede il collega quale struttura... Perché questo? Perché dare anche non dico delle possibilità ma se nell’ambito, parlo di ragazzi di una certa età, c’è la volontà di un impegno reciproco, che sempre si dice ma non siamo mai coinvolti o quant’altro, adesso così la butto come una riflessione all’Amministrazione, così, siccome 36 che è una struttura nostra, quindi anche per dire, per qualche progetto per raggiungere così, questa per arrivare poi… Un po’ queste piccole cose che mi servono, perché è inutile che chieda dei libri, perché sempre che i libri arrivano in tempo utile, cioè si è fatto un passo avanti molto forte, pertanto non è questo che mi interessa, ma più quella che una è una proiezione futura. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Bitetto. Ci sono altri interventi? Consigliere Lupi, prego. Consigliere Lupi Anch’io per chiedere alcune spiegazioni, sono tre richieste che faccio. Ho letto i 1.067 euro annui per alunno e volevo sapere se c’era un dato comparativo; poi negli indicatori di struttura, processo, prodotto, progettualità, contesto, non ho visto la valutazione della soddisfazione dell’utente, forse... non so se c’è uno strumento che voi avete, un questionario. Poi, nel quadro dell’offerta formativa sulla famiglia, intorno alla famiglia come era delineato nella proiezione in Powerpoint, c’è una serie di sostegni che fanno un po’ disorientare, nel senso che secondo me sono tanti e forse bisognerebbe ordinarli e comunque qual è il percorso... la famiglia chiede l’offerta formativa, cioè come fa a navigare in questa serie di offerte. Ecco se c’è uno strumento che, non so, può essere questo inserto così che ci avete dato, oppure se ce ne è uno praticamente preparato per i futuri utenti. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Lupi. Altri interventi? Do la parola alla… deve intervenire? No… all’Assessore per la replica. Prego Assessore… Sì, insomma dai, dia queste spiegazioni ulteriori e poi vediamo… Assessore Bugada Allora per quanto riguarda… per i tetti fotovoltaici che chiedeva il Presidente, per quanto ne sono al corrente, diciamo adesso in fase di ristrutturazione del Liceo linguistico, adesso che si stanno facendo, penso abbiate visto tutti i lavori, era stato preso in considerazione questo e penso che proporrò la richiesta, sottoporrò la richiesta ai competenti uffici. Ecco, per quanto invece più specificatamente chiedeva il Consigliere Bitetto, forse prima nei lavori multimediali, tra i lavori multimediali c’era anche un 37 lavoro che è stato fatto dall’istituto Clerici. L’istituto Clerici in questi anni, chi faceva già parte del Consiglio Comunale lo poteva vedere, non ha mai avuto una parte all’interno del Piano di diritto allo studio o dell’offerta formativa. Quest’anno invece si è cercato di dargli rilevanza. Come dicevo prima l’intendimento è quello di entrare sempre di più in relazione con questo istituto; il tutto è iniziato diciamo per un dato di necessità, nel senso che l’istituto Clerici si è presentato all’Amministrazione dicendo che i fondi regionali avevano sottratto la possibilità di avere quello sportello d’ascolto che c’era sempre stato all’interno dell’istituto e che svolgeva un importante ruolo di sostegno psicologico sia agli alunni che soprattutto alle famiglie. Quindi il rivolgersi all’Amministrazione Comunale era per avere un sostegno. Partendo da questo punto di vista, abbiamo allargato la collaborazione, nel senso che adesso alunni dell’istituto Clerici frequentano i corsi di sostegno al CAG per il recupero, ma soprattutto entrano appieno in quella che è l’attività culturale e formativa proposta dall’Amministrazione, i vari spettacoli all’Ariston piuttosto che, come con il DVD che poi magari potrò fare avere ai Consiglieri che ritengono di essere interessati, è stato realizzato per la festa del 2 giugno. Nella ricorrenza del 2 giugno è stato chiesto agli istituti superiori di preparare loro questo momento e l’istituto Clerici ha preparato questo DVD dove si interrogano su che cosa è il 2 giugno, facendo una sorta di interviste e andando a vedere chi sa la festa e poi spiegando anche i motivi di questa festa. Quindi la funzione educativa anche dello strumento. L’istituto professionale e l’investimento che intendiamo fare… e quindi proseguirà per quest’anno l’intervento di collaborazione tra l’Amministrazione e l’istituto Clerici... anche quest’anno e sempre di più. L’istituto professionale che si intende attivare sul territorio si inserisce ovviamente nell’offerta che già c’è, quindi non dobbiamo andare a duplicare offerte che abbiamo già sul territorio, o a S. Donato, o a Melegnano, ma dobbiamo entrare diciamo in un settore che non è coperto del territorio. In particolare con il preside del liceo linguistico era stata esaminata la possibilità di sviluppare un indirizzo alberghiero, un indirizzo più specifico professionale che riguardava appunto l’ambito del turismo. Fa piacere anche a me che ci sia un calendario uniformato perché fa parte di un percorso; negli altri anni ogni scuola si determinava come riteneva più opportuno. Diciamo che nel corso di questa collaborazione e di questi rapporti che si sono instaurati nel corso degli anni, si era giunti non solo al calendario riformato, ma anche l’uniformità dei criteri di accesso alla scuola 38 dell’infanzia, che io trovo che sia una conquista, perché tutte le scuole del nostro territorio, sia le scuole statali che la scuola comunale, hanno raggiunto dei criteri identici di accesso alla scuola dell’infanzia, cosa che fino all’anno passato non era così. Per quanto riguarda l’associazione culturale Eterotopia, all’interno del quadro dell’offerta formativa ci sono le associazioni culturali e più in generale le consulte delle associazioni alle quali si stanno iscrivendo le diverse associazioni che danno un contributo con incontri, laboratori e iniziative che promuovono sul territorio. Per quanto riguarda le domande del Consigliere Lupi, il dato pro-capite è in crescita; se mi chiede di quant’è, l’anno scorso non era stata fatta la divisione tra alunni e il dato della spesa, però se lei guarda il dato della spesa dell’anno scorso, ammonta a 4 milioni e mezzo, quindi c’è una salita notevole della spesa, dovuta anche a interventi molto forti dal punto di vista delle strutture, perché noi quest’anno andiamo ad ampliare la scuola primaria Rodari e la scuola dell’infanzia Piaget a Zivido, andiamo a incrementare le sezioni di materna sia con riferimento al plesso Marcolin sia con riferimento al plesso Carlo Porta, andiamo a fare degli altri interventi , oltre al completamento del liceo linguistico. Per quanto riguarda la soddisfazione dell’utente, i criteri di valutazione a cui faceva riferimento lei, Consigliere Lupi, come ho detto prima sono criteri innovativi che vengono introdotti da quest’anno, quindi porteranno i loro risultati per il Piano di diritto allo studio dell’anno prossimo. Per quanto riguarda la soddisfazione dell’utente, quello a cui possiamo riferirci sono i dati che riguardano la Carta dei servizi, in particolare gli asili nido, che nell’allegato che riguarda la situazione degli ultimi tre anni dei servizi all’infanzia portano un dato di soddisfazione che da 0 a 10 è dell’88, mi sembra. Poi lei faceva una domanda: come si dirige la famiglia verso questo quadro che è così variegato; allora, il Comune dovrebbe essere la parte che dà la possibilità alle famiglie di conoscere tutto questo ed è già da un paio di anni che l’Amministrazione a settembre, nell’ambito di quello che viene chiamato il “settembre pedagogico”, incontra le famiglie e fa la medesima illustrazione che è stata fatta questa sera in Consiglio Comunale, dando la possibilità alle famiglie di avere quella sorta di opuscolo che è nelle mani dei Consiglieri e per quanto riguarda invece l’accesso alle scuole, le famiglie possono essere indirizzate dai piani delle offerte formative che fanno capo ad ogni istituto e 39 che parimenti sono state allegate al Piano di diritto allo studio di quest’anno. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Ci sono gli interventi allora. Chi si prenota per parlare? Non ci sono interventi… Consigliere Bordoni. Consigliere Bordoni Anch’io voglio riprendere questo accenno che c’è sul Piano di diritto allo studio riguardo alla formazione professionale, perché penso che sia un elemento importante di valorizzazione di un indirizzo scolastico che per molti anni è ancora oggi in Italia forse sottovalutato rispetto ad altre scuole, cioè chi fa questa scelta di solito viene visto come uno studente non meritevole o uno studente di serie B, mentre in altri paesi europei, soprattutto i paesi nordici, la scuola professionale è un elemento valorizzante perché comunque dal punto di vista professionale dà degli strumenti per il mondo del lavoro. Quindi sotto questo aspetto è importante porre mano... comunque valorizzarlo, renderlo paritario rispetto alle altre scuole e comunque far sapere che chi fa una scelta del genere non lo fa perché è un ragazzo di serie B o comunque dal punto di vista dello studio ha fallito, ma può sicuramente… (Intervento fuori microfono) ...forse se andava in serie C faceva prima a tornare in serie A, con 20 punti penalizzanti rischia di rimanere sempre lì... va beh, a parte questo. Però io vorrei capire da questo punto di vista il rapporto che l’Amministrazione Comunale può giocare con gli spazi che ha, con il mondo del lavoro, perché questo è estremamente importante, perché alcune volte magari si danno degli indirizzi professionali che sono standard, che per anni vanno avanti in questo modo. Invece sarebbe importante comprendere anche dal punto di vista delle aziende quali sono le professionalità di cui si ha bisogno e quindi anche rispetto al consorzio di formazione professionale piuttosto che alla Clerici che ha una sua autonomia eccetera, che tipo non dico di indirizzo ma comunque di suggerimento una pubblica Amministrazione, insieme diciamo agli imprenditori del nostro territorio o anche più in generale, possono indirizzare rispetto a determinati corsi, determinate professionalità che sono poi richieste sul mercato, perché io 40 ritengo che dal punto di vista del mondo del lavoro c’è una ricerca forte di alcune professionalità che poi dopo non si trovano e sarebbe importante da questo punto di vista forse fare dei corsi anche post-diploma, perché può anche essere che dei ragazzi che poi dopo non vogliono accedere all’università possono anche magari, dopo aver conseguito un diploma di scuola media superiore, liceo scientifico, commerciale, eccetera, magari possono anche indirizzarsi… a carattere professionale più specifico. Il secondo aspetto invece è il controllo che è stato in parte detto, il controllo, la verifica dei progetti. Il monitoraggio io credo non tanto l’anno dopo, ma nel tempo sarebbe importante capire, perché io dico questo, la pubblica Amministrazione spende risorse importanti sul Piano diritto allo studio, dal punto di vista delle strutture, dal punto di vista dei servizi, dal punto di vista di supporto a quello che lo Stato non dà alla scuola e quindi magari molte volte diventa, diciamo, la gamba che tiene in piedi il tavolo, di un tavolo che molte volte traballa dal punto di vista della formazione dei ragazzi. Però sarebbe importante, visto che queste risorse sono sempre limitate, capire che le cose che noi proponiamo come Amministrazione pubblica, le cose che propone la scuola e che l’Amministrazione magari poi finanzia, se nel tempo hanno un ritorno da un punto di vista del progetto. Cioè io metto in campo determinati progetti, questi progetti nel tempo hanno dato dei risultati? Portano a dei risultati? Dico questo perché anche nel filmato, nella presentazione, su alcuni fenomeni tipo il bullismo eccetera, poi i fenomeni in parte rimangono, per cui sarebbe importante capire se la politica che si fa per aggredirli, per limitarli, è efficace o meno o se invece bisogna percorrere altre strade; questo per meglio finalizzare le risorse che abbiamo a disposizione. Io credo che a S. Giuliano alcuni fenomeni che ci dovrebbero far suonare un po’ il campanello di allarme debbano essere messi in considerazione, non è che siamo, diciamo, in situazione drammatiche, però è importante porre l’attenzione su fenomeni che credo che siano da tenere in profonda considerazione. L’altro è il rapporto con i servizi sociali, io credo che dal punto di vista educativo, dal punto di vista sociale, queste cose debbano essere correlate in maniera molto stretta, sia per quanto riguarda le famiglie, sia per quanto riguarda diciamo i ragazzi in termini di soggetti singoli, perché occorre lavorare credo in forte collaborazione dal punto di vista delle politiche di intervento. Questo anche per meglio finalizzare poi le risorse che sono scarse. Ecco, l’altro elemento è, siccome la politica delle opportunità, di dare a tutti l’opportunità di poter accedere, di poter fare un percorso formativo 41 che porti a degli sbocchi, sarebbe una grossa conquista; bisogna capire anche qui quali politiche poi mettiamo in campo e se anche loro dal punto di vista dell’efficienza danno dei risultati. Non tutti partono allo stesso modo, allora in che modo e in che forme si dà l’opportunità a tutti di partire diciamo dagli stessi blocchi di partenza, anche se hanno condizioni sociali, familiari, culturali diverse, sarebbe secondo me un elemento estremamente importante per evitare fenomeni di devianza, di disagio eccetera. E quindi comprendere anche qui se poi nel tempo queste politiche che abbiamo messo in atto sono efficaci. Idem per la dispersione scolastica, io qui non ho visto accenno a questa cosa, però ritengo che ci sia ancora e sia estremamente forte, comprendere quanti ragazzi delle scuole medie poi non continuano o comunque dopo il primo o il secondo anno abbandonano la scuola o magari fanno scelte diverse, sarebbe importante anche capire se è solo un elemento di non indirizzo o di scelta magari così fatta a 13 anni, 14 anni, per cui non sempre è la scelta giusta e corretta. Però è importante secondo me comprendere queste ragioni, proprio perché l’Amministrazione può dare dei supporti anche di indirizzo, di percorsi che possono essere diversi. Per ultimo arrivo alle strutture, quello che diceva il Presidente del Consiglio che gli regaleremo il Pinguino per il prossimo anno, magari a Natale glielo facciamo... però non è una cosa, adesso a parte le battute, non è una cosa stupida perché probabilmente negli anni dal punto di vista delle strutture non si è mai tenuto conto di alcune cose, i progettisti non hanno mai pensato che le scuole hanno determinate funzioni, quindi la loro collocazione: nord, sud, est, ovest non sempre veniva tenuta in considerazione. Secondo, il fatto che gli studenti rimanevano a scuola nelle ore più calde della giornata, quindi secondo me quando si fanno degli interventi strutturali, pensare a elementi che vadano a migliorare la qualità ambientale dal punto di vista da un lato del risparmio energetico, quindi pannelli fotovoltaici o termici per recuperare calore o anche raffrescamento secondo me, ma anche utilizzare questi tetti piani che probabilmente i progettisti del passato forse pensavano di essere in Sicilia piuttosto che in Puglia o in Calabria e non hanno pensato che... adesso piove poco anche qui, siamo al 40% in meno delle piogge, però potrebbe essere un’occasione per ragionare in termini di bioarchitettura e recuperare anche da un punto di vista degli spazi un raffrescamento, un maggior calore d’inverno e quindi un minor costo anche per la pubblica Amministrazione. Per cui se c’è da spendere 100 o 150 è meglio farlo su un intervento strutturale piuttosto che manutentivo punto e basta. 42 Io credo che sotto questo aspetto nel tempo forse mettere a disposizione delle risorse che in diversi anni portino a migliorare diciamo la qualità del vivere all’interno della scuola, sarebbe una cosa estremamente importante. Presidente Grazie Consigliere Bordoni. Ci sono altri interventi? Consigliera Ravara, prego. Consigliera Ravara Grazie. Come?... Del gruppo Ravara, grazie... Io mi aggancio un attimino al discorso che faceva il Consigliere Bordoni che sarebbe interessante conoscere i post-progetti, quindi capire effettivamente all’interno delle nostre strutture scolastiche le problematiche che ci sono all’interno, con molti progetti che vanno verso la riqualificazione, chiamiamola… qua appunto come viene chiamato il benessere del ragazzo o del bambino, si sviluppano e quindi viene… Poi però ci sono alcune, secondo noi, contraddizioni perché si parla di benessere, però non dobbiamo nasconderci che all’interno delle nostre struttura c’è un problema di benessere e di spazi. È vero che ci sono molte richieste da parte dei residenti di S. Giuliano, dei cittadini che quindi hanno la necessità di avere delle strutture e noi non siamo in grado di dargliele o per lo meno ci dobbiamo rappezzare per riuscire a creare delle nuove aule all’interno di strutture già appesantite, specialmente… ovvero ormai non più solo nelle scuole dell’infanzia ma anche nella scuola primaria cominciamo infatti, vediamo la scuola di piazza Italia con la scuola media Milani che personalmente non condivido la scelta, quella di mandare i bambini della scuola primaria nella scuola secondaria di primo grado, perché anche appunto se parliamo di cultura e se parliamo di educazione, non lo vedo molto educativo, perché presumo che una famiglia che ha un bambino che inizia la prima elementare o comunque anche la quinta a 10 anni, metterlo a confronto immediatamente con un ragazzino di 14, che sappiamo benissimo quali sono le problematiche del ragazzino di 14, secondo me dovremmo tenerlo ancora un attimino più protetto; però queste sono scelte che l’Amministrazione ha fatto e quindi… Però attualmente viviamo ancora in una situazione dove andiamo a stringere gli spazi, specialmente nella scuola dell’infanzia dove il bambino è la sua necessità quella dello spazio, cioè non possiamo pensare… allora abbiamo sempre detto che il tempo pieno non doveva essere il momento per cui il 43 bambino si siede dentro un banco, questo quindi alla scuola diciamo elementare, dalla mattina alle 8 al pomeriggio alle 4, però ci mettiamo un bambino di tre anni, perché poi alla fine il bambino mangia, dorme, gioca, scrive, attività didattica, tutto all’interno di una stessa struttura, di uno stesso spazio. Cioè valutiamo un attimo se non è la scelta di fare strutture… perché continuare come diceva giustamente il Consigliere Bordoni, va bene rappezzare e inserire una pezza per dare una risposta al cittadino, ma dobbiamo arrivare a una progettualità, ormai quello è un problema che abbiamo avuto l’anno scorso, abbiamo quest’anno, e avremo ancora l’anno prossimo. Non possiamo pensare di continuare a chiudere aule e mettere una pezza di lì, togliere un dormitorio da una parte, farlo diventare un’aula, farli dormire nell’atrio dove giocano, così gli altri non giocano più perché devono dormire e cose di questo genere. Magari fare anche delle strutture provvisorie, però delle strutture le quali diano una dignità, perché poi dopo scriviamo i progetti, la Città dei bambini e dei ragazzi. Sì, è un bel parolone però poi nella realtà non è proprio così. Quindi il fatto di conoscere esattamente quali sono i progetti a questi interni e poi anche le scuole quali progetti hanno aderito, aderiranno, effettueranno, perché poi se parliamo di autonomia scolastica anche le scuole potranno avere la possibilità di scegliere o non scegliere determinati progetti, presumo all’interno di questo Piano di diritto allo studio. Attività di cultura sportiva, perfetto, non abbiamo più aperto neanche le Lambriadi, come mai? E probabilmente una scuola l’ha fatto, perché almeno le scuole che i miei figli hanno frequentato non l’hanno effettuato, quindi scelte di autonomia scolastica, perfetto. Infatti era questo che probabilmente appunto intendevo dire, cioè conoscere poi all’interno del territorio quali sono le strutture che usufruiscono di questo Piano diritto allo studio o in che parte ne usufruiscono. Anche, adesso questo non c’è, però mi sembra che anche il progetto sull’educazione stradale con il patentino, non mi sembra che tutte le scuole abbiano aderito. Anche quello capire come mai, cioè se ci sono scelte diverse. Chiaramente noi non facciamo parte della Commissione, quindi probabilmente abbiamo potuto approfondire meglio questo e i nostri Consiglieri hanno partecipato e poi sono andati in vacanza, beati loro e non ci hanno aggiornato sulla situazione. (Intervento fuori microfono) No, infatti, ma no ma guardi che non è che noi ci… però quello che diciamo è che noi abbiamo letto… sono grandi cose, che però sullo scritto dietro 44 potrebbe esserci tutto come niente, quindi il fatto di poter conoscere alla fine di un anno scolastico effettivamente quali sono i progetti che gli istituti scolastici hanno aderito, se lo scopo del progetto ha avuto buon esito o in quale parte, o in quale percentuale, e quello... un occhio grande grande sulle strutture, cioè parliamo di aria condizionata, va benissimo perché sappiamo… quest’anno è andata abbastanza bene, l’anno scorso sono morti tutti i nostri bimbi all’interno delle scuole, ma gli spazi sono una cosa importante, senza di quelli possiamo raccontargli di: mi raccomando, non sporcare il muro perché il muro è di tutti, non spostare questo perché è di tutti, però se non riescono a muoversi, è difficile poi anche fargli una educazione civica. Grazie. Vice Presidente Grazie Consigliera Ravara. Ci sono altre richieste di intervento? Nessuno? Consigliere Mercanti. Consigliere Mercanti Sì, grazie… Lei non ha quel baffone nero che prima mi ha messo un po’… No, molto brevemente per sottolineare un forte apprezzamento per il lavoro fatto dall’Assessore, e anche per richiamare quello che ci eravamo poi… avevamo preso degli accordi, cioè preso degli accordi... una linea in Commissione che penso debba essere ricordata, a parte che è segnalata anche nel verbale. Ovvero, visto che questo è il programma dei programmi sostanzialmente, non è questo qui che cambia le carte in tavola, le carte in tavola le cambierà poi l’attuazione dei progetti sostanzialmente, che ci sono stati dati in forte numero cartaceo, peraltro alcuni di questi li avevamo già discussi in precedenti commissioni, quindi non sono una novità, siamo stati tutti d’accordo, quindi non voglio svilire l’ambito del Consiglio Comunale, ma neanche svilire l’ambito della Commissione, perché se no torniamo ancora sempre sul solito ragionamento che facciamo un benedetto doppione, diciamo le stesse cose, qualcuno dice le stesse cose, qualcuno dice delle cose differenti, però alla fine non lo so, abbiamo di fronte due realtà diverse. Comunque sostanzialmente, prego?... comunque sostanzialmente volevo approfittarne per rimarcare ancora una volta il buon lavoro, la chiarezza, l’Assessore è stato sintetico anche nel presentare questo documento, sono riuscito a capirlo perfettamente, vengo da quella serie di studenti di… no, no, lo sto dicendo serenamente, ne sono fiero sostanzialmente, forse 20 anni fa la scuola professionale non era organizzata come lo è adesso, io posso 45 tranquillamente dire che sono stati fatti passi da gigante, la strada è ancora lunga davanti, però ad esempio attraverso la realizzazione dei tirocinii e dico tirocinii per non sbagliare, se no poi il collega Cotti mi richiama perché normalmente dico stage e non va bene, stage, eh va beh, tirocinio almeno… eh lo so, però mi ha richiamato quindi sto sul tirocinio che vado tranquillo, quindi questo… no, va bene, voglio dire, poi alla fine torniamo sempre all’inizio, sono pur sempre uno studente con una formazione professionale, quindi insomma l’italiano è quello che è, però tirocinio va bene. Quindi noto personalmente anche nel mio ambito lavorativo un forte miglioramento, cioè il giovane non si limita a stare dietro al banco, cioè entra anche nel mondo del lavoro evitando quell’approccio che fino non so a quanti anni fa, fino a una decina di anni fa poteva essere anche devastante se vogliamo, perché ti trovi che dallo studio passi automaticamente nel mondo del lavoro. In questo caso hai questo frazionamento che ti permette sostanzialmente di limare un attimino quello che può essere un impatto negativo. Un’altra cosa, ecco io sinceramente nei documenti non ho ancora trovato, nei vari progetti, un qualcosa che richiami fortemente alle tematiche ambientali ed ecologiche, io lo dico perché non ho ancora avuto modo di leggerli tutti, tengo molto a questo particolare e sono un po’ preoccupato sinceramente perché vedo nei pochi giovani che conosco a livello sangiulianese, però anche fuori, Melegnano e altre città penso che più o meno siamo sullo stesso orizzonte, mi aspetto da questi ragazzi un impulso forte da parte loro nei confronti degli adulti su certi argomenti; mi riferisco alla raccolta differenziata che in alcuni momenti del periodo scolastico può anche essere un gioco e poi un’ultima cosa, può essere un gioco e poi si concretizza all’atto pratico. Cioè io mi aspetto a 40 anni che sia un ragazzino di 10, di 15, che mi richiami a fare le cose per bene, invece all’atto pratico mi sembra che non sia così. Tra parentesi mi auguro di avere una visione, un test un po’ differente da quello che poi magari è una realtà un attimino un po’ più positiva. L’ultima cosa, non vuole essere una battuta, magari anche nella programmazione delle gite, bello andare all’Isolabella, bello andare a vedere la Pinacoteca, bello… proviamo a metterci magari una visita in territorio extraurbano, bloccando una strada periferica, quella che abbiamo noi nel nostro territorio a est praticamente del centro cittadino e facendo fare una visita ai ragazzi, opportunamente in sicurezza, per vedere, per far vedere loro cosa fanno alcune persone che poi sono anche genitori sostanzialmente. 46 Quindi va bene il museo, cioè tante cose belle, il mondo è pieno di cose interessanti per cui far gite, però una gita a piedi non s’inquina, partono dalla scuola, si fanno un giretto e vedendo un po’ un attimino… a vedere gli scarichi abusivi, sì ara quello… no, per dare il segnale in questo caso e insomma far vedere qualche genitore che cosa ci combina. Grazia. Vice Presidente Grazie Consigliere Mercanti. Non ho altre richieste di intervento… Non ce ne sono più… Granata stai alzando la mano per… no. Consigliere Boglioli, prego. Consigliere Boglioli Volevo anch’io citare alcuni punti delle linee programmatiche del Piano di diritto allo studio, iniziando prima di tutto comunque dai ringraziamenti all’Assessore Bugada, all’Assessore Scorziello, anche all’Assessore Salvato e alle strutture che hanno costruito sia le linee programmatiche, sia i progetti, perché secondo me è veramente un prodotto corposo e senza dimenticare ovviamente tutte le associazioni che danno un contributo all’offerta formativa della nostra città. Una cosa che ho richiamato in Commissione e che richiamo ancora in Consiglio Comunale parte dai dati statistici che ci sono stati forniti e la cosa che volevo segnalare è il costante aumento, a parte dei cittadini diciamo, chiamiamoli stranieri, e ben vengano poi i progetti di integrazione, ma soprattutto l’aumento costante dei portatori di handicap. Dal 2003 al 2004 abbiamo avuto un aumento del 33%, quest’anno un ulteriore aumento del 17%, addirittura dal 2003 al 2004 il 500% di aumento di bambini che hanno bisogno di assistenti di base. C’è stato un impegno preciso dell’Assessore durante la Commissione a coinvolgere anche il Ministero della salute, perché è un dato sul quale secondo me è veramente opportuno riflettere. L’altro dato, così a mo’ di citazione, che mi aveva colpito è che nelle scuole d’infanzia private non ci sono né stranieri né portatori di handicap. L’altro punto era il discorso della rendicontazione delle direzioni, è vero magari il confronto di vedere chi aderisce ai progetti proposti dall’Amministrazione, è vero l’importanza dei finanziamenti, lo diceva durante la Commissione il Consigliere Favetti, tutti i direttori praticamente hanno ringraziato l’Amministrazione Comunale, però ecco questo aspetto che citava l’Assessore durante la presentazione dell’Amministrazione come 47 partner progettuale mi sembra veramente un valore aggiunto, non semplice erogatore di soldi, ma collaboratore in seno a direzioni scolastiche. L’altro punto che mi colpiva, l’avevo richiamato prima quando si parlava delle sanzioni rispetto alle dimissioni dall’asilo, è il discorso della Città educativa. Secondo me questo è un aspetto molto importante e sono positivi diciamo i principi che da alunno diligente sono andato a vedere, sono presi addirittura dalla Carta delle Città educative, perché con questo si riesce a costruire appunto una città, come è scritto, che diventi una comunità capace di dialogare, di confrontarsi di cooperare; però secondo me a un certo punto non bisogna nascondersi dietro a un dito, bisogna avere anche da responsabili amministratori di dire che qualche volta pretendiamo anche una città educata, dei cittadini educati. In che senso? Lo richiamava adesso il Consigliere Mercanti, il discorso della raccolta differenziata; molti si lamentano senza capire quanto magari è importante questo percorso; il rispetto dell’arredo urbano, al di là degli episodi di vandalismo, ma la carta per terra... bisogna iniziare a pretendere queste cose; il richiamo rispetto all’educazione ambientale ben venga, il fatto di avere degli animali in casa ma quante volte i nostri marciapiedi sono imbrattati? Qui manca un’educazione e questa deve essere richiesta, desiderata. Piccolo inciso l’avevo richiesto, lo richiedo, delle aree dedicate comunque ai cani, perché molte volte anche i parchi dove vanno le mamme, le nonne, le tate coi bambini diventa un percorso a ostacoli. Un altro punto che volevo richiamare è il discorso della Città sostenibile e mi richiamo a quello che viene citato anche qua nel Piano di diritto allo studio. L’Amministrazione Comunale intende quest’anno, in continuità con il passato, promuovere, coordinare e sostenere progetti dedicati a bambini e ragazzi. Cito questo punto perché da un libro che avevo letto di un neuropsichiatra, Bollea credo che si chiami, richiamava il fatto che una città adatta ai bambini è adatta a tutti. È sulla base di questo che noi riusciamo a costruire una Città sostenibile, secondo me questo è vero e diventa vero il discorso, come diceva la Consigliera Ravara, anche della spazialità sostenibile, perché se si hanno gli spazi sicuri, liberi, dove giocare, dove confrontarsi, si aiutano i bambini a crescere, ma di questi spazi poi ne usufruiscono anche gli adulti e quindi rispetto anche agli assetti urbanistici, di questo bisognerebbe anche secondo me tenerne conto. Ed è una Città sostenibile se corresponsabile, anche questo aspetto a me sembra importante, perché lo vedo come per l’Amministrazione uno stimolo all’autonomia associativa e culturale, perché attraverso lo sport, la musica, la 48 danza, il cinema, il teatro, il fatto di avere degli spazi per lo sport, degli spazi per i seminari, la biblioteca, questo è un modo per prevenire il disagio giovanile, è un modo per prevenire le dipendenze, magari per prevenire anche la criminalità minorile, la trasgressione quando diventa violenza. Quindi ben vengano le associazioni e ben continuino a contribuire all’offerta formativa, perché è un modo comunque di cercare di accattivare i nostri ragazzi a scegliere percorsi positivi e non percorsi negativi. L’altro aspetto importante è la formazione professionale. È vero che poi quello che diceva il Consigliere Bordoni, va bene la formazione professionale ai ragazzi e mi ricordo Fazioli quando diceva che non si trovano tornitori sul nostro territorio, magari però… saldatori, tornitori... comunque anche la formazione professionale che secondo me non è umiliante pensare a uno che fa il carrozziere, che tra l’altro è remunerativo. Il fatto anche di fare scuole per i muratori, che diventi importante. Ma rispetto al contesto secondo me sociale attuale, è ancora più importante il concetto dell’educazione riqualificazione permanente professionale, al e discorso penso al discorso dell’outplacement, della perché il mercato del lavoro cambia, c’è gente... magari dirigenti che perdono il lavoro e hanno bisogno di essere riqualificati se no non riusciranno, altro a pagare 200 euro di sanzione, ma non riusciranno neanche a mangiare, pur avendo avuto un percorso. Ecco questi erano i punti che volevo segnalare. Aggiungo, per concludere, i discorsi dei progetti, progetti che secondo me sono di valenza, non dimentichiamoci del progetto San Giuliano on time, non dimentichiamoci che andremo a costituire, come diceva l’Assessore, il Consiglio Comunale dei ragazzi, ma non dimentichiamoci, e la cito, l’Assessore Salvato, per tutti anche i progetti sociali che sono costruiti all’interno della nostra città, sia per il disagio e sia magari per chi ha problemi, come in questo caso che era stato citato, il problema anche dell’autismo. Direi che ho concluso e dal punto di vista della Lista Civica, a parte che appunto l’Assessore è della nostra lista, il nostro assenso è totalmente positivo. Grazie. Vice Presidente Grazie Consigliere Boglioli. Ci sono altre richieste di intervento? Non ci sono altre richieste di intervento, quindi passo la parola all’Assessore Bugada per la replica. 49 Assessore Bugada Ecco, più che a una replica vuole semplicemente essere una puntualizzazione su alcune riflessioni che sono avvenute dagli interventi dei Consiglieri. In particolare allora mi preme di ricordare che le scuole sono autonome, quindi si pongono in relazione con l’ente locale su un piano assolutamente paritetico e forse quest’anno non è sufficientemente messo in evidenza però negli anni passati questo era stato messo in evidenza, lo strumento con cui entrano in relazione l’ente locale e la scuola è la convenzione, nella convenzione vengono date delle linee, degli indirizzi, le scuole prendono dei soldi per attuare quegli indirizzi. All’interno poi del Piano di diritto allo studio ogni anno c’è una sorta di rendicontazione che dà conto dei soldi che sono stati trasferiti alle scuole, progetto per progetto e con l’indicazione dell’indirizzo votato in sede di Consiglio Comunale. Dico questo perché il punto di vista dell’autonomia scolastica non consente all’ente locale di entrare in determinate scelte della scuola, e faccio un esempio: il fatto di portare le classi quinte dell’Istituto all’interno della scuola Lorenzo Milani, non è stata Montessori una scelta imposta dall’ente locale, è stata una scelta che ha maturato l’istituto stesso e l’ente locale ha dovuto attrezzare la scuola in modo che le classi quinte potessero essere accolte in una parte della scuola media a loro dedicata e l’intervento dell’ente è stato quello poi, qui sì in collaborazione con la scuola, di creare un ambito all’interno della scuola che fosse di relazione contenuta con i ragazzi della scuola media. Sullo stesso piano dove ci sono le quinte elementari, ci sono le prime medie, perché le secondo e le terze medie sono alloggiate in un altro piano; però mi premeva di precisare che non era una scelta dell’ente locale, ma che è una scelta presa all’interno della scuola. Ha ragione la Consigliera Ravara quando dice: adesso stiamo andando a prendere soprattutto sull’onda dell’emergenza, che è quella che poi discuteremo nel punto successivo, degli spazi all’interno della scuola elementare per dedicarli alla scuola materna. È un intervento d’urgenza dettato da una esigenza che c’è sul territorio. Non so se l’ho detto prima comunque lo faccio adesso, l’Amministrazione ha già dato incarico per fare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un plesso di scuola materna totalmente nuovo, proprio per non sottrarre spazi ad altre scuole, ma per dare a tutti i bambini, altrimenti non avrebbe senso parlare di pari opportunità e di una qualità della formazione e dell’educazione, ha ragione lei, si parte innanzitutto da uno spazio adeguato nel quale esprimersi, uno spazio che 50 deve avere anche un giardino, oltre che una struttura e un giardino che possa essere adeguatamente usufruito. Ritorno poi a quello che diceva il Consigliere Bordoni sulla relazione stretta che ci deve essere, la collaborazione tra il Servizio Educazione e i Servizi Sociali. Questa sera non c’è l’Assessore Salvato perché trattenuta altrove, ma l’Assessore Salvato è stata presente all’interno della Commissione proprio per dire quella che è la connessione stretta tra le politiche educative e le politiche sociali, quindi quando faccio vedere un DVD che parla di bullismo realizzato all’interno del progetto continuità, quello diciamo è il fronte educativo che affronta quell’argomento. Dal punto di vista dei Servizi Sociali all’interno forse del Piano di diritto allo studio non è sufficientemente affrontato, però la Commissione poi conta di ritornarci sopra, c’è l’apertura di uno sportello adolescenti, con lo scopo di occuparsi della prevenzione di quelle che sono le dipendenze che non sono esclusivamente le dipendenze dalle sostanze stupefacenti, ma alcoliche piuttosto che del gioco o di altre tendenze, quindi c’è questa stretta collaborazione, per cui c’è un fronte educativo che mira a fare un intervento tipo quello… la realizzazione di progetti a cui collaborano tutti i ragazzi e al tempo stesso però l’approntamento di uno sportello o di un servizio di carattere sociale. Per quanto riguarda gli interventi strutturali, mi rifaccio appunto a quello che ho detto adesso per quanto riguarda… rispondendo alla Consigliera Ravara, sul fronte dell’educazione ambientale all’interno del Piano di diritto allo studio, mi rendo conto che gli allegati sono due faldoni, quindi quando uno finisce di leggerli probabilmente siamo arrivati all’anno prossimo, però il Consigliere Mercanti troverà il progetto “Kids for energy” e il progetto dell’orto botanico all’interno delle scuole, in particolare in piazza Italia. Fateci caso, è stato rimosso quella sorta di apparecchio che serviva per depurare le acque mi sembra, il filtro, e al posto del filtro c’è realizzato un orto botanico, quindi se passate e date un occhio, vedete che ci sono tutte le piantine con il proprio nome e che è stato realizzato dai ragazzi nell’ambito di questo progetto educativo, oltre a fare dei percorsi con le materne che si costruiscono dei giochi riciclando i materiali. Forse non è stato adeguatamente sottolineato il discorso di Instradando, il percorso che facciamo, i progetti di educazione stradale all’interno delle scuole e che ha riguardato tutte le scuole del territorio, lo si può vedere nella rendicontazione che quest’anno viene proposta anche per le scuole materne; il discorso del patentino è stato proposto solo all’interno delle due scuole 51 medie, quindi la Lorenzo Milani e la Enrico Fermi, ma tutte e due le scuole hanno aderito al progetto. Quest’anno la novità che viene introdotta è che verranno realizzati dalla nostra Polizia Locale i corsi per il recupero dei punti sulla patente. Quindi questo percorso che fa la Polizia Locale non ha un fine esclusivamente di educazione stradale, ma vuole essere un momento di avvicinamento del cittadino e di affrontare argomenti più in senso lato di usufruire della strada e di stare sulla strada e negli spazi pubblici in maniera adeguata e responsabile, quindi un intervento più ad ampio raggio. Anche per quanto riguarda le visite e in particolare alle discariche, le uscite didattiche non le organizza l’Amministrazione, nel senso che fanno parte di un progetto. L’Amministrazione può, laddove stanzia dei fondi suoi, come ad esempio nel caso delle uscite con l’ANPI sui luoghi storici della Memoria, dare delle indicazioni, quindi mi farò portavoce di questa iniziativa e quindi… (Intervento fuori microfono) ...sì, sì, sì, sicuramente ecco, quindi quello… ecco, per quanto riguarda il discorso di andare a verificare se gli stanziamenti poi sortiscono degli obiettivi e il monitoraggio dei progetti, ritengo che i criteri di valutazione che vengono introdotti quest’anno per la prima volta possano acconsentirci di verificare, non sicuramente dopo un anno ma su un più lungo periodo, l’efficacia e l’efficienza del percorso che viene messo in essere con gli stanziamenti e le linee programmatiche che vengono indicate da questo Consiglio. Grazie. Vice Presidente Grazie Assessore. Ci sono controrepliche? Dichiarazioni di voto? Nessuna dichiarazione di voto, quindi passo al Sindaco la parola per la sua conclusione e dichiarazione di voto. Sindaco Sì, non sono intervenuto prima per evitare di togliere spazio al dibattito, però mi sembra opportuno rimarcare nella dichiarazione di voto, ovviamente favorevole, alcuni aspetti che sono stati toccati, chi più o chi meno, dagli interventi di diversi Consiglieri Comunali. Intanto io credo che Bordoni abbia toccato un tasto importante, una riflessione che purtroppo nessuno fa perché viviamo in un paese dove si vanno a toccare sempre tutta una serie di interessi, mi riferisco ad esempio a una verifica puntuale, se l’offerta 52 formativa superiore del nostro territorio sia ancora un’offerta attuale, sul nostro territorio ma vale un po’ per tutto il territorio nazionale. Lo dico non soltanto in funzione di quello che può giocare S. Giuliano nell’economia complessiva del distretto scolastico, perché il limite che noi abbiamo è che possiamo attivare istituti superiori che non sono già previsti sul territorio, ed è stata questa diciamo la via d’uscita che ci ha consentito di portare a S. Giuliano il liceo linguistico. Però credo sia interessante anche sviluppare un ragionamento, se ha ancora senso mantenere tutta questa pletora di istituti e se non sia il caso di partire, rimettendo al centro dell’attenzione i ragazzi, quindi la formazione dei nostri ragazzi piuttosto che la stabilità del corpo docente, perché altrimenti non ci sono figure specializzate, magari si perdono posti in organico perché la revisione, lo scompaginamento del quadro comporterebbe tutta una serie di sommovimenti che sono comprensibili. Però credo che ci si debba un attimo fermare per comprendere se gli studenti che oggi vengono prodotti nel nostro paese hanno ancora davvero un’attinenza, una relazione molto stretta con il mercato del lavoro; ovviamente non è una discussione che possiamo dipanare questa sera, ma credo che sia però interessante svilupparla in altri momenti. Noi, per quanto riguarda l’offerta superiore, stiamo lavorando, come diceva l’Assessore Bugada, su un istituto professionale, anche guidati dai suggerimenti del professor Bagnacani e dal preside di S. Donato. Per esempio noi abbiamo visto in questi anni che l’unica offerta per quanto riguarda l’istituto alberghiero è l’Amerigo Vespucci di Cernusco sul Naviglio, che non riesce ad accogliere tutte le richieste che arrivano e abbiamo un mercato nel nostro paese, un mercato del lavoro che si è fortemente evoluto, dall’estensione delle attività di agriturismo, sono tornati in auge i ristoranti a produzione biologica, quindi la richiesta di giovani da destinare e da inserire in questo mercato, in questo mondo anche del consumo alternativo, degli acquisti ecologici eccetera, c’è una forte richiesta e allo stesso tempo non ci sono opportunità formative per questi ragazzi. Quindi noi stiamo lavorando per andare in questa direzione. Devo dire che molti Comuni invece stanno tralasciando, non lo dico adesso come merito, non voglio esprimere giudizi, molti Comuni invece abbandonano l’offerta scolastica superiore per incentrarsi di più sul poter catturare sedi universitarie, quindi distaccamenti di facoltà, decentrare i poli universitari della città verso la provincia, verso l’hinterland e anche perché porta immagine, inserisce nel tessuto sociale ragazzi che sono in grado di 53 spendere di più, e quindi anche di rilanciare tutta una serie di microattività commerciali sul proprio territorio. Noi invece al momento stiamo cercando di fare un ragionamento legato alle possibilità, alle disponibilità, non economiche ma dal punto di vista dell’ubicazione degli spazi e quindi ci piacerebbe legare il liceo linguistico a un istituto professionale, anche per corredare maggiormente l’offerta formativa presente sul nostro territorio. Il tema che forse è stato affrontato in maniera un po’ cruda da Perrucci, ma che è stato ripreso anche dalla Consigliera Ravara, del benessere all’interno dei plessi scolastici, credo che debba diventare un tema da affrontare quanto prima, perché una volta rispetto all’affermazione di Perrucci io credo che ciascuno di noi, facendo un giro e tornando indietro, riavvolgendo il nastro, non abbia vissuto l’elemento del caldo, dell’eccessivo caldo come elemento di sofferenza maggiore all’interno dei plessi scolastici; però oggi viviamo in una realtà nella quale a scuola si sta tutto il giorno e quindi non si può non considerare anche l’aspetto di come rendere più piacevole, più gradevole la permanenza nella scuola, quindi partendo con alcuni progetti che ovviamente dovranno essere cadenzati nel tempo, per dare anche una risposta con impianti di raffrescamento, con impianti di condizionamento e che tengano conto di alcune esigenze, così come sono state sviluppate. Un elemento importante che l’Assessore ha fatto emergere è quello della partenza dell’anno scolastico negli stessi giorni, negli stessi orari, perché per noi era diventato un problema. Per i Comuni è da sempre un problema il fatto di essere una sorta di service delle attività scolastiche, perché il Comune non può intervenire su tutta una serie di attività, il libero esercizio dell’autonomia scolastica è garantito ormai da anni con una legge dello Stato, però devo dire che questo poi porta al Comune tutta una serie di difficoltà, anche nella gestione del Bilancio, perché molto spesso noi paghiamo a piè di lista anche alcune decisioni che vengono assunte dalle direzioni scolastiche, in particolare in tema di programmazione. Diventa difficile fare la programmazione degli edifici scolastici quando la possibilità dei genitori è assolutamente libera su tutto il territorio. Io riprendo qualche volta delle battute di Bagnacani perché, oltre ad avere stima, lo ritengo anche un esperto, in realtà lo è sotto tutti gli aspetti, soprattutto quando fa questa affermazione: che la scuola migliore è sempre quella vicino a casa. Lo dico perché se noi potessimo fare una pianificazione ancora legata ai bacini, chi abita in quelle vie, in quelle strade può andare soltanto in quelle scuole, diventerebbe tutto più semplice, dalla gestione della manutenzione ordinaria 54 e straordinaria, dalla programmazione delle attività dei plessi e anche nella gestione del trasporto scolastico. Invece a S. Giuliano, come in tutte le realtà, è un po’ esplosa questa tendenza di seguire gli amici, di seguire magari quella o quei docenti che si trasferiscono da una scuola all’altra e si trascinano dietro quindi un po’ di valore aggiunto e questo crea sicuramente dei sommovimenti che sono di difficile gestione. O quando alcuni istituti decidono di fare rientri pomeridiani e ce lo danno come fatto compiuto e noi dobbiamo rimandare poi il pullman, riorganizzare i servizi di navetta. Insomma bisognerebbe davvero cercare di ricostruire alcuni pezzi dell’offerta formativa sul territorio e anche il rapporto fra la quantità delle risorse e la qualità. Lo diceva forse il Consigliere Lupi, non sono tanto le cifre assolute che il Comune mette a disposizione, che sono rilevanti, ma quella parte che viene destinata a elevare la qualità dell’offerta formativa, al di là del POF scolastico, deve comunque essere percepibile, cioè gli interventi che il Comune mette a disposizione delle scuole devono esser davvero un plus, un valore aggiunto, la cui percezione possa essere davvero tangibile, anche su versanti di carattere educativo, perché le cose che sollevava il Consigliere Mercanti hanno comunque una loro logica, una loro ragion d’essere e su questa credo che tutti quanti ci dobbiamo soffermare. Ci sono stati dei passi in avanti, perché oggi molto spesso sono i bambini, sono i ragazzini che orientano o educano i genitori su come smaltire il rifiuto, però sicuramente la strada da fare è ancora molto lunga, anche se le gite sono comunque importanti quelle educative; io quest’anno ho avuto il piacere di andare a Reggio Emilia alla sala del Tricolore ed è stata un’esperienza davvero unica, io personalmente non l’avevo ancora visitata e poi soprattutto l’appendice presso il museo dei Fratelli Cervi è stato un altro momento straordinario, l’avevo già visitato, ma vederlo con i ragazzini delle scuole e leggere nei loro occhi la passione, la voglia di capire, di comprendere quel periodo storico, credo sia stato davvero un valore aggiunto. Quindi apprezzo anche gli interventi che si sono succeduti questa sera e il contributo che hanno dato, come i lavori fatti in Commissione, che credo abbiano prodotto alla fine un risultato perfettibile, ma che comunque rappresenta sicuramente livelli di qualità eccellenti. Grazie. Vice Presidente Grazie signor Sindaco. … Allora metto ai voti… per favore… Metto ai voti il punto 11 dell’Ordine del giorno che recita: Piano di diritto allo studio 2006/2007, approvazione. 55 Chi è favorevole alzi la mano. 21 voti favorevoli. Chi è contrario alzi la mano. Nessun contrario. Chi si astiene? 3. Allora con 21 voti favorevoli, nessun contrario e 3 astenuti il punto 11 all’Ordine del giorno è approvato. Presidente Perrucci vuole ritornare?... 56 Punto n. 12) ORDINE DEL GIORNO PER LA DOTAZIONE ORGANICA DI PERSONALE DOCENTE E NON NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA, (PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE) Vice Presidente Allora do lettura al punto n. 12 all’Ordine del giorno che recita: Ordine del giorno per la dotazione organica di personale docente e non nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, (presentato dalla Giunta Comunale). Lo presenta l’Assessore Bugada. Assessore Bugada Allora, avevo avuto modo di anticipare a questo Consiglio con una comunicazione e poi con una richiesta dell’intervento della conferenza Capigruppo un problema che riguardava il nostro territorio, che era quello delle liste d’attesa per la scuola dell’infanzia, evidenziando, anche un altro problema che era quello della diminuzione delle dotazioni di organico sia di docenti che di personale ausiliario per quanto riguardava la scuola primaria. Ecco poi ritornando allo scorso Consiglio Comunale, avevo dato comunicazione delle evoluzioni che c’erano state in questo percorso, in particolare sul fatto che la richiesta dell’apertura della scuola dell’infanzia per quanto riguarda il primo circolo, quindi afferente al plesso Marcolin era stata accolta dal CSA, che è l’ex Provveditorato e quindi era stata data la dotazione organica, mentre permaneva una non risposta per quanto riguardava l’apertura di altre due sezioni di scuola dell’infanzia e per quanto riguarda le dotazioni di organico, nel senso che la riduzione delle dotazioni di organico si scontra poi anche con il fatto che vengono ad aumentare le classi di scuola primaria, quindi scuola elementare. In particolare, per quanto riguarda il primo circolo, in relazione all’ingresso di una nuova sezione di scuola elementare, si ha di contro la riduzione di due persone nell’organico docenti. Questo cosa comporta? Una rivisitazione di quelli che sono i tempi della scuola e quindi la difficoltà a garantire per le scuole del territorio il tempo pieno e quindi l’utilizzo di moduli alternativi ma che non garantiscono l’attuazione del tempo pieno. Devo dire che in aggiunta a quanto avevo già comunicato al Consiglio Comunale, nel frattempo è stata proposta anche un’interrogazione orale al 57 Senato da parte della nostra concittadina, la senatrice Giovanna Cappelli, che raccogliendo un’istanza di questa Amministrazione ha rivolto al Ministro dell’istruzione una interrogazione urgente proprio in ragione della riduzione della dotazione organica e del problema delle liste di attesa nella scuola dell’infanzia. Quindi devo dare atto e ringraziare questa nostra concittadina che, prendendo a cuore un problema che è di S. Giuliano ma che riguarda più in generale tutta la nazione, ha ritenuto di proporre questa interrogazione. Esaminando l’Ordine del giorno che la Giunta propone a questo Consiglio, vuole essere uno strumento in più a sostegno dell’azione che l’Amministrazione sta portando avanti, di concerto con le scuole, nei confronti del CSA e dell’Ufficio Regionale, proprio per avere gli organici. Penso che chi passa per piazza Italia o anche solo per la via Cavour si sia reso conto che sono stati avviati i lavori per la realizzazione di due nuove sezioni all’interno del comprensivo Montessori, quindi in piazza Italia, per la scuola dell’infanzia, questo pur in assenza di conferma da parte del CSA della dotazione organica. Cosa significa? Che l’Amministrazione comunque all’inizio del prossimo anno scolastico intende dare una risposta ai cittadini che sul nostro territorio si vedono ancora numerosi in lista d’attesa. Le differenze tra posti disponibilità e richieste erano in numero di 115, come avevo detto al Consiglio Comunale; a questa situazione diciamo 28 bambini troveranno una risposta con l’attivazione della sezione di scuola in Marcolin e qualora non dovesse essere dato l’organico per le due sezioni di scuola materna, vedrà d’intervenire l’Amministrazione Comunale almeno per quest’anno e per iniziare a dare una risposta. Quindi nel preso atto di questo Ordine del giorno c’è la descrizione della situazione per S. Giuliano e l’evoluzione così come vi ho narrato, nel constatato viene dato atto che la dotazione di organico, a fronte di un aumento degli alunni di 3.523 unità in Lombardia, vengono destinati 310 insegnanti in meno, quindi c’è un incremento degli alunni e un decremento della dotazione di organico degli insegnanti e questo porta a una possibilità di compromissione del tempo pieno a scuola che viene richiesto dal 98% delle famiglie che frequentano la scuola paritaria, in particolare a S. Giuliano. Consapevoli che i tagli effettuati per il prossimo anno scolastico sugli organici rendono difficile anche il sostegno scolastico per i portatori di handicap e l’integrazione culturale per gli alunni stranieri, già sul nostro Piano di diritto allo studio ci sono stanziamenti consistenti sia sul fronte del supporto allo sportello HP, sia sul fronte dell’integrazione culturale. 58 Coscienti che gli enti locali saranno portati a svolgere un intervento di supplenza a questa carenza che c’è, intaccando così le proprie dotazioni in Bilancio, perché così è, considerato che gli adeguamenti dell’organico, avevo accennato anche a questo, che entro il 30 di giugno sarebbero stati fatti degli aggiustamenti in organico ma che gli aggiustamenti che sono stati fatti portano a una variazione molto limitata della situazione che è stata sopra descritta, ribadito che il diritto all’istruzione è tutelato dalla Costituzione e deve essere garantito a tutti senza discriminazioni e senza compressioni a causa della insufficienza delle dotazioni organiche e che è necessario e importante promuovere effettive e concrete politiche di pari opportunità, viene dato mandato alla Giunta e al Sindaco di monitorare la situazione, di coordinare gli interventi per mantenere vivi nella scuola pubblica quei valori di socialità e di crescita civica cui la Costituzione si ispira, ricercare unità di comportamento e di utilizzo delle risorse, ricercare interlocutori adeguati per proporre interventi a sostegno del tempo pieno, del tempo prolungato, della salvaguardia continuativa della e qualità dei POF, dell’accesso alla scuola del sostegno dell’infanzia, dell’integrazione coinvolgendo le istituzioni della Provincia di Milano e della Regione Lombardia, sollecitare l’ANCI a un ruolo più incisivo nel merito delle parti di politica scolastica, con i maggiori riflessi negativi sui Comuni, difendere la qualità dell’offerta formativa nella scuola pubblica e inviare il presente documento al Ministero dell’istruzione, alle competenti Commissioni di Senato e Camera dei deputati, alla Provincia di Milano, alla Regione Lombardia e all’ANCI. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Posso prendermi subito la parola per far una piccola correzione… eh sì, devo farla, devo farla… Ragazzi, prima che me la togliate voi, me la do da me. Allora non più per cortesia Assessore al Ministero dell’istruzione, siamo tornati alla vecchia dizione Ministero della pubblica istruzione e non è uno scherzo, è una cosa estremamente importante che questo sia ritornato. Questo non vuole essere un intento polemico nei confronti di chi ha preceduto l’attuale ministro, tra parentesi lo è... ma voglio dire è un dato di fatto, siamo tornati alla vecchia dizione. Io volevo soltanto fare una riflessione in merito alla scuola, sono parte in causa, ma non parlo per gli insegnanti, parlo per i bambini. Voi sapete benissimo, non è retorica, non è per niente retorica che l’investimento della scuola è un investimento del futuro di ogni paese, di ciascun paese, del 59 nostro in modo particolare. Probabilmente si investe e si investe anche male, bisognerebbe selezionare meglio il personale, bisognerebbe prepararlo meglio, bisognerebbe pagarlo anche meglio per motivarlo ancora di più, perché bisognerebbe anche chiedersi come ma il 98… io sono uno dei… certo, certo, sicuramente, sicuramente selezionarlo meglio... prepararlo meglio, selezionarlo meglio, pagarlo meglio perché bisogna chiedersi come mai il personale docente nel 98% dei casi è costituito da donne; non che questo stia a significare che loro non assicurino un adeguato insegnamento, ma perché questo tipo di attività viene disertato dai maschi, viene disertato dagli uomini. Questa è una cosa che deve fare riflettere i pubblici poteri. Molte volte parlando della scuola si è sentito dire: bisogna tagliare, ci sono troppi insegnanti rispetto al numero dei bambini. Io non lo so come facciano questi conti, io so che c’è un pezzo di insegnanti di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno, non dico quale, non lo dico perché non voglio scatenare polemiche, perché io dico che vanno a coprire questi insegnanti un’attività che si fa già abbondantemente, liberamente in altri ambiti, per cui si potrebbe tranquillamente fa a meno. Chi è in grado di capire o vuole capire... pazienza. Ma a parte questo, a parte questo, noi non dobbiamo mai dimenticare che nella scuola non ci sono soltanto i cosiddetti bambini normodotati, la realtà scolastica italiana vivaddio da diversi anni, decenni possiamo dire, dalla metà degli anni ’70, ha inserito stabilmente nella scuola i bambini cosiddetti non normodotati o altrimenti dotati, che chiaramente presentano degli handicap, delle difficoltà e hanno diritto ad essere assistiti. Hanno diritto ad avere un insegnamento più personalizzato perché sono… Una volta questi alunni nelle classi normali non entravano minimamente, appena ripeto dalla metà degli anni ’70 che si è perseguito, fra l’altro S. Giuliano è stato uno primi, io ricordo sono qui dagli anni ’70 e le scuole di S. Giuliano sono state le prime ad inserire con tanto volontariato, con tanta buona volontà, ad inserire questi bambini in difficoltà di apprendimento o con difficoltà psicofisiche eccetera e il Comune già da allora metteva a disposizione l’équipe psicopedagogia. Questi bambini, a cui magari c’è un rapporto di 1 ogni 4, 1 ogni 2, è chiaro che aumentano il numero degli insegnanti in classe; il fatto che dicevo prima che il 98%, adesso forse mi sbaglio, ma comunque la stragrande maggioranza del personale insegnante o personale docente è femminile, anche in età fertile naturalmente, giustamente fanno anche dei figli… sto passando i termini?... eh, o capito, grazie... dicevo è chiaro che non è come in ufficio che il lavoro può essere ridistribuito fra gli altri impiegati rimasti. No, una classe che ha 60 un insegnante in maternità inevitabilmente deve essere sostituito e non si può dividere una classe per le altre, per fare magari per un giorno in situazione d’emergenza, ma devi avere i supplenti e questo porta a una lievitazione, a una superfetazione degli insegnanti e degli stipendi. Quindi stiamo attenti, solo questa avvertenza volevo che giungesse alle vostre orecchie, in modo tale che quando si sente parlare: c’è un abnorme rapporto fra docenti e alunni, beh probabilmente si dimentica di dire questo e magari anche altre cose. Grazie a me stesso e andiamo avanti. Ci sono altri interventi? La prego Consigliera Simonazzi… Non ci sono altri interventi… prego Consigliere Gerardo Russo. Consigliere Russo Gerardo Sì, una nota velocissima. Noi lo condividiamo... e sostanzialmente quanto è stato espresso in Commissione. Però voglio ribadire, come ho fatto l’altra volta, che bisogna fare un po’ di silenzio Presidente... prima lei parlava, lo disturbano… l’ho detto già l’altra volta mentre parlavamo di un altro aspetto che sono legato per… il percorso deve essere costruito però in modo diverso, questo è una roba di aprile, tra l’altro c’è che sta roba un po’ strana, il Consiglio Comunale va beh, l’ha costruita la Giunta … ma non è questo il problema, ho rimarcato che rispecchia sostanzialmente ciò che è scaturito dalla riunione della conferenza dei Capigruppo che lei aveva convocato per... però siamo da aprile, fra poco arriviamo al prossimo aprile, perché andiamo in vacanza, c’è Natale e arriva Pasqua... anche perché nel frattempo a aprile a oggi qualche novità c’è stata, alcuni percorsi sono stati fatti, credo che sia anche corretto informare, cioè voglio dire, l’Ordine del giorno è sostanzialmente quello visto ad aprile; allora uno dice: non è stato fatto niente?, la bozza di Ordine del giorno. No, qualche rapporto, qualche incontro, qualche anche mezza soluzione c’è stata, cioè voglio dire, sui giornali non c’è niente, però non è che noi viviamo sulla luna, viviamo anche noi a S. Giuliano, conosciamo anche noi qualcuno e viene detto che comunque… Allora qual è la difficoltà a informare, a mettere al corrente o a fare partecipi tutti, anche rispetto a ciò che… comunque è produttiva la soluzione che viene fuori, nel senso che va alla risoluzione dei problemi, non è che… tanto è vero che quando le cose si condividono le votiamo tranquillamente e poi un po’ più tempestivo rispetto anche all’approvazione di quest’Ordine del giorno; cioè fatto in fase di vacanza, adesso al di là dell’interessamento della senatrice Capelli, che voglio ringraziare anch’io a nome... per quanto può contare nostro, dell’interessamento, per rimarcare che 61 vede che servono anche i rappresentanti locali in parlamento, quante difficoltà negli anni in cui questi non ci sono stati. E allora un rappresentante, al di là dell’appartenenza è comunque importante, voglio dire. Quindi rimarco il nostro voto favorevole sostanzialmente. Presidente Grazie Consigliere Gerardo Russo, ci sono altri interventi? Consigliere Piraina, prego. Consigliere Piraina Presidente, io non la voglio fare lunga anche perché è una cosa di cui ne abbiamo discusso anche qualche mese fa, quando l’Assessore Bugada venne richiedendo a Maggioranza e Opposizione un voto unitario su un Ordine del giorno. Io non posso fare altro che ribadire quello che avevo detto in quell’occasione non avendo cambiato idea, perché? Perché è vero, ci sono anche altri livelli istituzionali che devono intervenire sulla materia, però il primo livello istituzionale che deve intervenire è il Comune. Io ho ascoltato quello che diceva il Sindaco prima, la questione dei bacini, la questione della libertà di scelta, dell’autonomia scolastica, ma vedi Sindaco, al contrario di voi io penso che queste invece siano opportunità per i cittadini. Noi dobbiamo lasciar da parte il concetto per cui sono i cittadini che si devono adeguare alle istituzioni. Per noi sono le istituzioni che si devono adeguare al cambiamento di necessità dei cittadini, sono i cittadini che sono i titolari, noi dobbiamo… certamente oggi con più fatica di una volta, una volta era anche più semplice, adesso noi siamo chiamati a una sfida più alta, più importante e quindi dobbiamo dotarci di strumenti idonei per comprendere in che direzione stiamo andando. Dobbiamo avere anche questo aspetto diciamo predittivo sostanzialmente. Dato questo quadro generale, comunque per tornare alla situazione che analizziamo, io ritengo questo in buona sostanza. Uno, noi abbiamo, avremo, stiamo avendo, comunque avremo anche nell’immediato futuro una espansione urbanistica certamente significativa, su questo non… e questa è stata una scelta dell’Amministrazione, non è stata una scelta che è stata imposta dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia, questa è stata una scelta deliberata da parte di questa Amministrazione, la quale ritiene che lo sviluppo del proprio territorio, della propria collettività deve andare in quella direzione. 62 Bene, nulla quaestio su questa cosa qua, certamente che questo aumento così di abitanti, di residenti, ci chiama a ulteriori sfide; noi dobbiamo anche capire per esempio quali sono i trend, come ho sempre chiesto a questa Amministrazione, da qui a cinque anni capire quali sono i trend. Io francamente guardate, al di là del cambio di governo, io spero che il nuovo governo, io inviterei l’Assessore Bugada, se tra un anno, un anno e mezzo, quando avrà i conti eccetera eccetera, verrà a dire in questo Consiglio comunale se l’attuale governo, se durerà… ma non è un problema mio Sindaco, ma è un problema non mio questo, è un problema del governo, io che ci posso fare, io i problemi li ho avuti per cinque anni... si figuri, adesso i problemi ce li avrà qualcun altro… Quindi ognuno il suo, uniquoque suum, questa è la questione. Allora io dico è molto semplice, io vorrei lei Assessore Bugada, tra un anno, un anno e mezzo, sempre che nelle condizioni, nel senso che il governo attuale magari è ancora in carica, non lo so, quando sarà... ci venga e ci dirà se per esempio questo rapporto che lei cita qui: 3.523 alunni con 310 insegnanti in meno, ecco io vorrei capire tra un anno, un anno e mezzo, se questo rapporto è peggiorato o migliorato. Quindi lei… cominciamo a vedere di assumere un impegno su questa cosa qui, perché così almeno ci confrontiamo su dei numeri, se questi sono veri, io non ho ragione… io non li riconosco però spero che siano, anzi sicuramente sono veri. Ma ciò premesso, io dico che affrontare il problema in maniera così limitativa ha poco senso, io gliel’ho detto anche in Commissione, cioè il Comune di S. Giuliano fa una scelta secondo me chiara e secondo me dice: ma se io fossi al governo di questo città lo direi anche… se fossi al governo di questa città, perché con i cittadini bisogna a un certo punto parlare anche chiaro e dire che una Amministrazione pubblica, nella fattispecie un ente locale come quello di S. Giuliano, certamente non può far tutto, cioè non saremo mai in condizioni di fare tutto e io temo, lo dicevo quando governavamo noi e lo dico anche adesso, perché io non cambio opinione a seconda del governo, io penso che la questione della finanza locale diventerà sempre peggiore e se la finanza locale diventerà sempre peggiore, sarà sempre più difficile che i Comuni diano risposte adeguate alle esigenze, sia esigenze di tipo quantitativo, sia esigenze di tipo qualitativo. Tant’è che io gli chiesi, capisco che andiamo in un problema di tipo quasi ideologico, noi volevamo in questo Ordine del giorno ed eravamo pronti come ieri a sostenerlo, che ci fosse un’apertura non dico di favore, perché non chiedo favori… devo chiudere Presidente?, devo chiudere? E chiudo adesso… 63 Presidente Grazie Consigliere Piraina. Ci sono altri interventi? Ricordo è un Ordine del giorno, tutti i Consiglieri possono intervenire per non più di cinque minuti. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi, metto ai voti l’Ordine del giorno, il punto 12 che recita: Ordine del giorno per la dotazione organica di personale docente e non nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, presentato dalla Giunta Comunale. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia. 18. Chi è contrario? 4. Chi si astiene? 1. Pertanto con 19 voti favorevoli, 3 contrari… no, 4 contrari e 1 astenuto, il punto 12 all’Ordine del giorno è approvato. 64 Punto n. 13) REGOLAMENTO COMUNALE PER SULLA L’APPLICAZIONE PUBBLICITÀ E DEL DELL’IMPOSTA DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI E AL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI INTEGRAZIONI Presidente Passiamo al punto 13 che recita: Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni e al piano generale degli impianti. Integrazioni. Do la parola all’Assessore Morelli. Prego Assessore… a meno che non abbiamo voglia di continuare, ma deve essere una decisione generale, i punti sono tanti e l’intenzione anche di arrivare a discutere le proposte avanzate dall’Opposizione. Assessore Morelli Buonasera, buonanotte anzi, perché siamo a mezzanotte. Dobbiamo vedere… rivedere il Regolamento delle pubbliche affissioni esattamente per due situazioni. La prima è il fatto che la Finanziaria dello scorso anno ha previsto che in alcuni casi e per determinate categorie vi sia la possibilità di partecipare alle pubbliche affissioni senza dover pagare il diritto, e quindi abbiamo istituito un art. 24 bis, che abbiamo esaminato in Commissione, nel quale viene riportata pari pari la normativa che nella Finanziaria dello scorso anno era stata ripresa. Era stato richiesto in sede di Commissione che i soggetti che avevano diritto, che hanno diritto all’esenzione dal diritto venissero meglio esplicitati, venissero esplicitati in un modo chiaro. Noi avevamo fatto nella bozza di Regolamento, avevamo fatto semplicemente un riferimento dicendo: i soggetti di cui all’art. 20. Invece la Commissione ha chiesto specificamente che fossero specificati. Quindi leggo quella parte che abbiamo modificato, che dice i soggetti di cui all’art. 20 del decreto legislativo 507/93 e sono: Stato, enti pubblici e territoriali, comitati, associazioni, fondazioni o altro ente che non abbia scopo di lucro, chiunque realizzi attività politiche, (quindi i partiti), sindacali o di categorie culturali, sportive, filantropiche e religiose, con il patrocinio degli enti pubblici territoriali, (quindi altra categoria); ultima categoria: soggetti che svolgono attività di spettacolo viaggiante e di beneficenza. Quindi questi sono tutti i soggetti che hanno diritto ad essere esentati. 65 Questa normativa prevede che il 10% degli spazi delle pubbliche affissioni, nella misura in cui questo 10% dovesse essere superato viene istituito un album apposta che viene affisso nei locali, nel caso nostro del gestore, quindi di Genia, al quale tutti si possono rivolgere per vedere la regolare, diciamo, dal punto di vista della tempistica richiesta del diritto, ecco quindi è possibile poter affiggere senza pagare se si è questi soggetti e in queste condizioni, cioè non occupando più del 10% dello spazio. Questo era il primo punto. La seconda integrazione proposta al Regolamento riguarda un impegno che ci eravamo presi quando a suo tempo avevamo parlato degli impianti di pubblica affissione e abbiamo detto che saremmo tornati a relazionare su quali erano le tipologie. Le abbiamo viste in Commissione e quindi l’integrazione proposta riguarda proprio le tipologie, che sono di due tipi: quelle di grosse dimensioni dovranno essere realizzati, quelli di 6 metri per 3, dovranno essere realizzati esclusivamente in alluminio o estruso di alluminio, abbiamo visto la tipologia, e quegli altri invece devono essere esclusivamente realizzati in alluminio o estrusi di alluminio di colore grigio. Avevamo poi, sempre in sede di Commissione, a questa integrazione che era stata recepita da parte della Commissione, fatta un’aggiunta che non appare più, l’aggiunta parlava dell’ubicazione di questi grandi impianti ma solo che ci siamo poi accorti, io ho avuto modo di parlare poi con il Consigliere Bitetto, e con Lonetti, non sono riuscito a parlare con la Consigliera Ravara, l’ho cercata ma non sono riuscito a parlarle, perché in realtà noi inserendo questa limitazione, anziché limitare avremmo espanso, perché nell’articolo… nell’azzonamento del Regolamento attualmente vigente è già previsto che nella zona 3 e solo nella zona 3 questi impianti possono essere ubicati; la zona 3 è la zona diciamo... sono le zone industriali. Io qui ho portato una cartina anche per gli altri Consiglieri che non avessero partecipato e che fossero interessati alla Commissione, nella quale si vede appunto qual è l’azzonamento di questi impianti. Quindi queste sono le due modifiche, mi fermo qua per il momento e sentiamo un po’ quelle che sono le osservazioni. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Ci sono osservazioni o interventi? Prego Consigliere Bordoni. 66 Consigliere Bordoni Una domanda, l’art. 25, il comma b), per i manifesti di comitati e associazioni, fondazioni… no, il comma c), per i manifesti relativi alle attività politiche, sindacali, di categoria eccetera, da chiunque realizzati con il patrocinio di enti pubblici e territoriali… Sì… sì, sì, che cosa significa che se la pubblica Am… col patrocinio degli enti pubblici territoriali, se non mi danno il patrocinio non c’è la riduzione della pena?... No, per capire, perché non… Presidente Un attimo. Poi se c’è qualche altra richiesta di spiegazioni, così facciamo un unico intervento. C’è qualche altra richiesta di delucidazioni? Prego Consigliere Gerardo Russo. Consigliere Russo Gerardo Assessore, ma per capire, lo diceva anche adesso Bordoni, ma visto la proposta, non sarebbe da depennare l’art. 25? Perché lì si parlava di riduzioni e ci sono le stesse categorie, i partiti, i sindacati, le associazioni patrocinate o meno. Qui adesso si parla totalmente di esenzione. Salvo se non vogliamo interpretarlo che per quel numero di spazi a disposizione c’è l’esenzione totale, nel caso in cui io non trovo mai posto… Ah, quindi deve ri… Era per capire. Grazie. Presidente Bene. Prego all’Assessore. Assessore Morelli Sì, spieghiamo questa cosa perché era uscita anche in Commissione. E cioè un conto è l’art. 25 che parla della riduzione al 50% e questa comunque sempre c’è, come possibilità, quell’altra invece è subordinata al fatto che ci sia lo spazio disponibile, cosa che ragionevolmente c’è e ci sarà e comunque quello spazio è comunque sempre disponibile. Se però per caso in una qualche circostanza fosse occupato quello spazio, quel soggetto che avesse diritto all’esenzione totale dice: non c’è più spazio perché sono arrivato in ritardo e posso però partecipare e avere… 67 Consigliere Bordoni …cioè la discrezionalità, perché l’art. 25 dice che se è patrocinato… 20, ----- territoriali, quindi se l’ente pubblico territoriale non mi dà il patrocinio, io il 50% non ce l’ho di esenzione. Cioè voglio dire se so la forza… cioè se mi va bene quel sindacato dico: sì, ti do il patrocinio, se non mi fa bene non te lo do, il 50% di sconto non lo ottengo. Sindaco Ti fai patrocinare dalla Provincia e sei a posto. Consigliere Bordoni No, questo… cioè il mio quesito era questo, c’è la discrezionalità sul 50%. Assessore Morelli Premesso che l’art. 25 non l’abbiamo guardato, era già stato approvato precedentemente, però io non ritengo che questa sia l’interpretazione, ritengo che l’attività politica non può essere sponsorizzata e patrocinata dall’ente pubblico, non penso proprio, come non penso neanche che questo valga per il sindacato. Può essere che invece per quello che riguarda associazioni o altre cose ci deve essere il patrocinio perché queste non propugnino altre cose che potrebbero essere, non so, disturbo della quiete pubblica, l’odio razziale… penso che non è stato normato fino a questo punto, quindi credo che si tratti di una questione un po’ di ragionevolezza, l’ente non è mai entrato… (interventi fuori microfono) Se ci date mandato di farlo… Sì, comunque non discriminante, ecco cioè… Sì, penso di sì… Presidente Premesso che questo non è all’Ordine del giorno, comunque è un problema che è sorto, sarà il caso di pensarci bene, chiamare una Commissione e andarlo lì a rimettere a posto. Però rimaniamo in quello in discussione. Consigliera Ravara, prego. Consigliera Ravara Grazie. Una domanda era appunto anche in riferimento a questo punto precisato. Un’altra cosa. Per quanto riguarda il registro, come… la gestione, in parte che va beh, viene… è depositato presso l’ufficio di Genia, esposto, 68 però allora il primo che arriva meglio si accomoda? Cioè se io arrivo e prenoto 6 mesi di manifesti, poi li metto o non li metto… Eh, appunto, esatto, quindi… e quindi sto chiedendo come, qual è la regolamentazione del registro. Grazie. Presidente Rendiamo noti a tutte le proprie opinioni così riusciamo a capire anche… Finito Consigliera Ravara? Grazie. Qualche altra richiesta di delucidazioni? Assessore riesce a risolvere il caso? Assessore Morelli No, ma io risolvo il caso semplicemente che noi abbiamo preso esattamente il disposto della Finanziaria, abbiamo preso pari pari e l’abbiamo riportato lì. Ovviamente si fa subito riferimento, evidentemente siamo fortissimi in questo, dei casi limiti, di quello che può pensare di avere il diritto di occupare tutto lo spazio per un anno. Credo che questo non ci possa stare. Lei dice non è scritto da nessuna parte; credo che a un certo punto non ci stia comunque, ecco, perché altrimenti arriva un partito politico qualunque e dice: io adesso per un anno voglio lo spazio del 10%, tutti gli altri non lo prendono più. Non lo so, al limite… Io adesso direi, accettiamo e accogliamo questa proposta, vediamo come funziona, se dovessero essere dei casi in cui vediamo che ci sono degli abusi o possibili abusi, lo regolamentiamo. Io credo che il buonsenso possa albergare anche nei partiti politici, nei sindacati, nelle associazioni filantropiche e anche in quelle culturali. Non credo, non andrei a dettagliare più di tanto, per il momento. Se vediamo che c’è l’ingorgo, ne parliamo. Presidente Grazie Assessore. Io non ci farei molto affidamento, comunque… Ci sono altri interventi? Ci sono dichiarazioni di voto? Posso mettere ai voti il punto 13 all’Ordine del giorno che recita: Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni al piano generale degli impianti, integrazioni. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia. Unanimità dei presenti se non vado errato, senza nessun contrario e nessun… Pertanto con voto unanime dei presenti, il punto 13 è approvato. °°° 69 Le Farmacie comporterebbero una grossa discussione; così domani sera cominciamo proprio con le proposte presentate dall’Opposizione. Questo quello che vorrei… Domani? Ne parliamo domani, non lo so, io sono qui… In base al Regolamento l’orario è scaduto, su questo non c’è dubbio. Va beh, ci sarà domani ragazzi, pazienza. Ok. Grazie… No, un’ora e mezza, ecco se la discussione non richiede, allora... ma se richiede tempo, cioè va bene… Rispettiamo i diritti dell’Opposizione. Domani sera riprenderemo le nostre discussioni. Grazie, buonanotte, ci vediamo domani... o oggi stesso... °°° 70