Periodico della Sez. ANA di Bergamo Sped. in a.p. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Bergamo ANNO 68 - N. 3 Dicembre 2009 Stampato nel mese di Novembre 2009 ADUNATA SEZIONALE ADUNATA NAZIONALE: Per un panino ... TESSERAMENTO 2009 CANDIDATI CONSIGLIERI STRADE SICURE LIBRO VERDE VILLAGGIO FOSSA FRONTE DEL FUOCO DON GNOCCHI BEATO PROGETTO DIFESA 90° DELL’ANA CRONACA DAI GRUPPI CORSA IN MONTAGNA: Poker dei bergamaschi STORIE DI ALPINI LO SCARPONE OROBICO Periodico quadrimestrale della Sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Alpini Presidente: Antonio Sarti Anno 68 - N. 3 Dicembre 2009 Sped. in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Bergamo Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 309 del 1°-4-1955 Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Gasparini, 30 24125 Bergamo Tel. 035/31.11.22 Fax 035/4248766 E-mail: [email protected] sito nazionale: www.ana.it sito sezione bergamo: www.bergamo.ana.it Tiratura: copie 27.900 Direttore responsabile: Luigi Furia - O.N.G. Tess. n.08221 Comitato di redazione: Antonio Arnoldi – Presidente Francesco Brighenti Raffaele Vitali Gianni Torri Roberto Bezzi Raoul Chiesa Giorgio Sonzogni Addetti al sito sezionale: Giuseppe Gritti Fabrizio Pessina Roberto Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Stefano Bani, Bortolo Bettoni, Luigi Calvisi, Antonio Cassera, Matteo Cerea, Sonia Dario, Eugenio Epis, Giovanni Ferrari, Giuseppe Ferraroli, Giacomo Gamba, Corrado Giacinti, Carlo Macalli, Demis Maffi, don Battista Mignani, Gianfranco Moriondo, Angelo Moro, Francesco Morzenti, Dino Perolari, Isidoro Persico, Massimo Piazza, Umberto Riceputi Celestino Rota, Sergio Tiraboschi . Copertina anteriore: Aspettando l’Adunata - I veci ne discutono, i bocia ascoltano ... tutti dovranno impegnarsi ... Copertina posteriore: Gente di montagna - Avete presente quelle strade sinuose, adagiate con maestria su pendii impossibili. Sono opera degli sterratori, badilanti e carriolanti di una volta, quando non c’erano mezzi meccanici e tutto era fatto a forza di braccia. Impaginazione: myprint - Clusone - BG 2 I Reduci raccontano... Il nostro direttore Luigi Furia, su incarico del Consiglio Direttivo - con la preziosa collaborazione di Raffaele Vitali - ha terminato il suo lavoro, da vero certosino. Ha esaminato, valutato, selezionato ed ordinato interviste, diari e documentazione varia di 160 Reduci alpini. Ora si stanno contattando vari editori per la pubblicazione di un volume che verrà presentato quale anteprima all’Adunata Nazionale 2010. All’autore abbiamo chiesto un breve commento sull’opera. “Il libro conterrà 101 “storie” di Reduci alpini bergamaschi tratte da interviste, memorie, ecc. - che raccontano episodi di cui gli stessi sono stati protagonisti o compartecipi, quindi una versione soggettiva dei fatti che però, come un puzzle, si incastrano e si ricompongono in un quadro storico oggettivo. Un quadro visto dal basso, da chi, senza colpa alcuna, ha subito i tragici eventi bellici. I ragazzi di allora furono catturati da un vortice infernale e sbattuti da un fronte all’altro come foglie al vento. L’Africa, l’Albania, la Grecia, la Jugoslavia, la Russia e poi i campi di prigionia in Germania, nell’URSS e perfino in Sud Africa ed Australia. I racconti rendono partecipi alle loro ansie, alle paure, alle speranze, agli struggimenti per gli affetti lontani, ai sentimenti di amicizia e solidarietà che si acuivano nei momenti più tragici. Sono un concentrato di valori e umori umani. Pagine ricche di umanità a fronte di tante bestialità. Ciò, nonostante si trovassero spesso a non condividere le ragioni dello scontro bellico. Non c’era da difendere la Patria, perché la Patria era lontana, ma salvaguardare l’onore della Patria; c’erano il dovere da compiere, sempre e ovunque, la solidarietà con i commilitoni da non tradire, l’ubbidienza ai superiori, la propria coscienza di soldati. Un insieme di valori, messo a dura prova ogni giorno, che ha fatto grandi questi uomini. Le testimonianze sono state lasciate, in alcuni casi, così come sono state raccontate, preferendo la spontaneità alla ricerca di una corretta sintassi. È stata scelta un’impostazione particolare del testo per l’uso frequente dei puntini di sospensione, usati sì per i tagli dovuti a divagazioni o altro, ma soprattutto perché vogliono rappresentare il respiro interrotto dalla pena di chi racconta, l’indugiare nel dire cose troppo forti o gravi, pause di riflessione, necessità di prendere fiato, fatto corto con l’età. Un modo inusuale di scrivere adottato per far capire al lettore che le parole dette dai reduci sono parole pesate e sofferte, quindi sono parole che vanno meditate, quasi una per una.” CARI ALPINI, COMPORRE IL NUMERO DI DICEMBRE CREA SEMPRE GROSSI PROBLEMI PER L’ABBONDANZA DEGLI AVVENIMENTI ALPINI CHE SI SUSSEGUONO DURANTE L’ESTATE. ED ECCO CHE BISOGNA TOGLIERE E TAGLIARE PERCHÈ LE PAGINE SONO SEMPRE QUELLE. SCUSATE QUINDI SE QUALCHE MANIFESTAZIONE MINORE NON HA TROVATO SPAZIO O SE QUALCHE CRONACA È STATA “POTATA” ALLA GRANDE. IL DIRETTORE EDITORIALE Gli auguri, un grazie ed un impegno Riempie il cuore di gioia e di fieCarissimi Alpini, rezza vederli, numerosissimi, seè con profondo spirito di amiri ed ordinati, alle sfilate e credo cizia e riconoscenza che porgo a anche che la loro presenza sia di tutti voi ed ai vostri famigliari, conforto ai famigliari quando un i più cordiali e sinceri auguri di Alpino è andato avanti e lo acbuone festività, in questi giorni compagnano nell’ultima marcia. del tutto particolari e che ci porUn ringraziamento sincero a chi tano a riflettere sul vero signifirende viva ed attiva la Sede Secato della vita, nel richiamo forzionale, al Consiglio ed ai Cote a quella nascita del Redentore ordinatori che dedicano tempo, che ci indica un modo di amore, impegno, entusiasmo e capacità, di amicizia, di impegno particoper la gestione, sviluppo e guida larmente nei confronti delle fasce delle tante nostre iniziative ed deboli della popolazione. ancora a voi, a tutti voi, il mio E’ questa la nostra missione e cioè il rendere concreti quei valori morali che sincero e commosso grazie. sono nella nostra fede, il sentirci impegnati Carissimi Alpini, ora ci attende un percorso nella costruzione di un mondo migliore, più importante ed impegnativo, con l’Adunata giusto, più sereno ed in cui davvero si lavori Nazionale 2010, ma davvero guardo a questo tutti, in amicizia e condivisione, guardando appuntamento che ci vedrà al centro dell’attenzione associativa e non solo, con serenità con fiducia al futuro che ci attende. Lo facciamo anche per il rispetto, per il ricordo e fiducia. grato nei confronti degli Alpini che sono anda- So che la Sezione è forte, compatta, che ci stiati avanti, e con emozione e fierezza, per i nostri mo muovendo bene, che tutti lavoreremo con carissimi Reduci che ancora sono con noi e che orgoglio e gioia, pronti ad accogliere con orci indicano la strada dell’onore, della dignità, dine, preparazione e tanta amicizia le Penne Nere che giungeranno in terra bergamasca. dell’amore per la nostra Patria. Questo vuol dire orgoglio, l’orgoglio di esse- Concludo infine ancora augurandovi un santo re Alpini, di considerarci eredi spirituali di Natale e felice anno nuovo, fiero ed onorato di una lunga e gloriosa storia, nel ricordo di un essere il vostro Presidente. Antonio Sarti periodo bellissimo della nostra vita, di quella naja che ci ha visto diventare uomini, formati alla disciplina, allo spirito di servizio, all’amicizia vera. Ma oltre agli auguri desidero anche dire grazie. Grazie a tutti voi, che rappresentate la bella e forte famiglia degli Alpini bergamaschi. Grazie ai Capigruppo, sempre impegnati sul territorio, che dedicano tanto del loro tempo a tenere unita, attiva e motivata quella cellula associativa fondamentale che è il Gruppo Alpini, che seguono le indicazioni della Sezione, che partecipano ad ogni iniziativa e manifestazione. Grazie poi ai nostri bravi Alfieri, sempre presenti e che danno lustro ed im- A tutti i soci, alpini e amici, e loro familiari portanza a tanti momenti di incontro, i migliori auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo allegri o tristi. 3 VITA DELLA SEZIONE 27a Adunata Sezionale A Foresto Sparso migliaia di penne nere La manifestazione dedicata al leggendario capitano Gennaro Sora F oresto Sparso, un anfiteatro naturale sulle cui “gradinate” sono sparse contrade e casolari, ha accolto con un abbraccio corale le penne nere di tutta la provincia, accorse numerose alla 27ª Adunata sezionale dedicata al leggendario capitano Gennaro Sora. Presenti ben duecentoventi gagliardetti e dieci vessilli sezionali e precisamente Bolognese-Romagnola, Brescia, Como, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Salò, Valle Camonica e Sud Africa con il suo presidente, bergamasco DOCG, Tullio Ferro. Numerose anche le rappresentanze civili tra cui il deputato Giovanni Sanga, il consigliere regionale Pietro Macconi, il presidente del consiglio provinciale Roberto Magri, i sindaci della zona con relativi gonfaloni, rappresentanze dei Carabinieri, Polizia di Stato, Forestale e, dulcis in fundo, sei alpini in armi del battaglione Morbegno, tra cui l’alpina bergamasca caporale Laura Billitteri, in questi giorni a Bergamo per l’operazione “Strade Sicure”. L’occasione era speciale poiché quest’anno ricorre il 60° anniversario della morte di Gennaro 4 Sora, leggendario alpino e combattente. Che lo ha fatto conoscere a tutto il mondo è stata la sua valorosa “avventura” al Polo Nord, prima a supporto della spedizione Nobile e poi in soccorso dei suoi superstiti caduti sulla banchisa polare, ma egli fu anche un capace comandante ed un eroico combattente prima sull’Adamello, meritandosi tre medaglia d’argento ed una di bronzo, e poi in Africa Orientale che gli valse l’ulteriore riconoscimento di tre medaglie al valore, una d’argento e due di bronzo. Gli alpini bergamaschi hanno dimostrato ancora una volta di apprezzarne le qualità militari ed umane, accorrendo in massa nel suo paese natale. Si sono calcolati circa tremila alpini che hanno sfilato per le strade del paese, accompagnate dalle fanfare alpine di Ramera, Rogno, Scanzorosciate, Sorisole, Trescore e la banda di Foresto Sparso. Tra la marea di penne nere spiccavano le gip con i Reduci, i cori alpini, gli atleti, i volontari della protezione civile, le squadre antincendio, le unità cinofile, i rocciatori, la rappresentanza dell’IFMS ed i muli del Gruppo locale. Numerosa e calorosa anche la partecipazione VITA DELLA SEZIONE della cittadinanza. Le più entusiaste sono state, come sempre, le donne, come quella signora che applaudendo la sfilata ripeteva all’amica: «I Alpini i è pròpe i piö bei!» Raggiunta piazza Roma, si sono tenuti i discorsi ufficiali, aperti dal capogruppo Diego Busatta che ha ringraziato tutti i partecipanti ed i suoi alpini per la riuscita della manifestazione. Il sindaco Gennaro Bellini ha ricordato l’atto di generosità compiuto da Anita Sora, nipote del capitano Gennaro, che ha donato “Casa Sora per voi”, un monumento vivente ed aiuto concreto per tante famiglie che soffrono. Roberto Magri, Pietro Macconi e Giovanni Sanga hanno avuto parole di apprezzamento per l’opera svolta dagli alpini. Il generale di brigata Camillo De Milato ha portato il saluto degli alpini in armi ed ha evidenziato che era in avvio il progetto “Pianeta Difesa ‘09”, meglio noto come “mini naja”, con l’entrata in caserma a S. Candido di 100 ragazzi e 45 ragazze. Il presidente Antonio Sarti ha ricordato che gli alpini non hanno mai detto di no, sia quando sono stati chiamati al dovere di militari, senza se e senza ma, che dopo, da civili, quando c’era bisogno di soccorrere chi era in difficoltà: «Magari un po’ scontrosi e brontoloni, ma con una gran voglia di aiutare gli altri». Infine Antonio Arnoldi, consigliere nazionale, ha porto il saluto del presidente Corrado Perona. Al termine il vescovo mons. Francesco Beschi ha concelebrato la S. Messa con il parroco don Davide Nembrini e altri quattro presbiteri, tra cui due alpini: padre Stefano Dubini, cappellano della Sezione, e don Giuseppe Bellini, parroco di Gaverina. All’omelia il vescovo ha ricordato la fede degli alpini e la missione dei cappellani militari, missione che ha trovato la sua massima espressione durante i momenti tragici delle guerre. E la prossima beatificazione di don Carlo Gnocchi, ha evidenziato, racchiude in sè anche un po’ di “santità alpina”. Ripetendo poi le parole del vangelo, ha rimarcato che la fede passa attraverso le opere - senza opere che fede è?- ed ha dato merito ai tanti alpini che mostrano la loro fede attraverso le loro opere di solidarietà. La giornata di domenica 13 settembre era stata preceduta da tre giornate di preparazione al grande evento. Giovedì sera una rappresentazione sul capitano Sora del Teatro Minimo di Ardesio; venerdì una serata di canti alpini, presso la chiesa parrocchiale, con i cori ANA Monte Alto di Rogno, Martinengo, Valle del Canto di Petosino, Val San Martino di Cisano Bergamasco, Adda di Calolziocorte. Nella giornata di sabato pomeriggio vi è stata la benedizione della campana posta nella grotta della Madonna di Lourdes, che si trova nel giardino di “Casa Sora per voi”, struttura che accoglie bambini e adolescenti affetti da una rarissima malattia, la sindrome di Prader Willi. La targa posta sulla campana recita: “Il coraggio di ieri, l’impegno di oggi e la speranza di sempre”. La manifestazione è proseguita con incontro dedicato a Gennaro Sora, una breve sfilata con deposizione di una corona d’alloro al monumento di Sora e l’alzabandiera in piazza Roma e, in serata, un concerto della fanfara di Coccaglio. Lüf Aspettando l’Adunata Nazionale... Qualcuno grida allo scandalo... Per un panino, un bicchiere di vino ed un caffè N on appena avuta la notizia che la Regione Lombardia aveva stanziato un milione di euro per l’Adunata Nazionale 2010, alcuni di quelli che stanno sempre alla finestra hanno gridato allo scandalo: “Con la crisi che c’è e mai possibile destinare una cifra simile per gli alpini?”. In primo luogo diciamo che la cifra indicata dalla Regione - e quelle che seguiranno da altre Istituzioni pubbliche - è un’apertura di credito, un finanziamento il cui preciso importo verrà determinato a consuntivo, a seguito della presentazione di tutta la documentazione giustificativa dei costi. 5 VITA DELLA SEZIONE Ovviamente gli alpini metteranno anche dei propri soldi. In secondo luogo: è una somma buttata al vento? Ebbene l’Adunata Nazionale, calcolando un afflusso di circa 300/400 mila persone, determinerà un giro d’affari di circa 30/40 milioni di euro in Bergamo e provincia, il che significa gente che lavora e che guadagna. Inoltre si avrà un effetto domino per gli anni a venire per il turismo e altre attività, quindi posti di lavoro. In terzo luogo: è una cifra così esagerata? Facciamo un po’ di conti, cominciando da quello che l’Associazione Nazionale Alpini dà ogni anno alla collettività in soldi ed in ore di lavoro per opere di solidarietà e impegno civile. Per non andare troppo lontano, basta sfogliare il “Libro Verde 2008” dove è documentata l’opera degli alpini nell’anno scorso (in difetto, poiché mancano dati di alcuni Gruppi). Ebbene l’ANA ha raccolto e donato nel 2008 ad Enti pubblici ed associazioni benefiche la cifra di €. 5.663.743 ed i soci hanno lavorato gratuitamente per 1.734.130 ore, che tradotte in euro, prendendo come parametro la paga del manovale, fanno altri €. 47.723.257. La Sezione di Bergamo è stata la più generosa con la somma di €. 1.082.989 e 247.249 ore, pari ad altri €. 6.804.292. Ma non finisce qui. Molti altri sono gli impegni che gli alpini svolgono volontariamente. Eccone alcuni. Nella Protezione Civile l’ANA opera con 12.000 soci volontari attivi, 350 mezzi operativi, 1 ospedale da campo, 13 tensostrutture di supporto, 5 magazzini, 113 unità cinofile, 81 squadre sezionali attive a livello provinciale, 19 squadre antincendio boschivo, 3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24 ore su 24. Questo ha permesso un immediato intervento anche per il recente terremoto d’Abruzzo. Un particolare: come pensate che siano state monitorate tutte le case danneggiate de L’Aquila e dei paesi interessati dal terremoto? Forse dai tecnici comunali? Ci avrebbero impiegato un anno e più. Sono intervenuti volontariamente a turno tecnici di tutta Italia (geometri, ingegneri, architetti, ecc.), tra cui molti alpini. Ed i soci ANA collaborano anche con gli alpini in armi, impegnati nelle missioni internazionali di pace, per portare un aiuto concreto e pratico là dove c’è necessità di ogni cosa. Le Sezioni hanno sempre risposto con generosità ai fratelli in armi, anche nella speranza di contribuire alla loro sicurezza. Il ragionamento è semplice: se un reparto armato, oltre alla sicurezza, offre anche concreti esempi di solidarietà, si guadagnerà la stima, l’affetto e la fiducia delle popolazioni locali e ciò non potrà che avere effetti positivi anche per i militari impegnati sul posto. Ma non solo 6 beni, dal vestiario ad altri materiali di consumo, ma anche opere quali la Scuola Multietnica di Zenica in Bosnia, il Centro medico polifunzionale di Kabul, la Casa di accoglienza presso il Centro Ospedaliero Grandi Ustionati di Herat, finanziati con offerte raccolte tra i soci ANA. E ci fermiamo qui, perchè ci sarebbero altre molteplici iniziative, come la Casa alpina di Endine Gaiano o l’Asilo di Rossosch in Russia, ma non finiremmo più. Ora basta chiedersi: di fronte a tutto questo, sono troppi i soldi stanziati dalla Regione Lombardia per gli alpini? Quando si fa una qualsiasi manifestazione paesana, dove sono impegnati dei volontari, forse non si offre loro al termine un panino, un bicchiere di vino ed un caffé? Questi sono impegnati alcuni giorni, una settimana o poco più, mentre i volontari alpini sono impegnati tutto l’anno. Ebbene fate un po’ di conti e vedrete che gli alpini si accontentano di molto meno e quel poco lo vogliono condividere con i loro concittadini coinvolgendo tutti nella loro festa, perché l’Adunata Nazionale è condivisione. Una grande festa di amicizia e di spirito di corpo, ma non certo superficiale poiché richiama in ogni istante, in ogni cerimonia, ad ogni angolo di strada i valori dell’alpinità. Inoltre, ad ogni Adunata Nazionale, l’ANA fa una donazione ad alcuni enti benefici della città dove si svolge la manifestazione. Nel 2008, ad esempio, per un totale di 50 mila euro ne hanno beneficiato l’Ass. ne Nazionale Genitori Soggetti Autistici di Rosà (VI) l’Ass.ne Prometeo Onlus di Bassano del Grappa (VI), l’Ass.ne Oncologica Bassanese di Bassano del Grappa (VI) e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Vicenza. Quest’anno ne hanno beneficiato enti e associazioni di Latina e l’anno prossimo toccherà ad alcune di Bergamo e provincia. E allora, se le istituzioni offrono una volta all’anno un “ristoro” ai circa 400 mila alpini che lavorano quotidianamente per la collettività, dove sta lo scandalo? Luigi Furia VITA DELLA SEZIONE Adunata Nazionale 2010 Capigruppo e coordinatori a rapporto Presso l’Ente Fiera, domenica 4 ottobre, si è tenuta la riunione di tutti i capigruppo avente per oggetto l’Adunata Nazionale 2010. Dopo l’introduzione del presidente Sarti, i responsabili dei Gruppi di Lavoro - Lampugnani, Torri, Macalli, Bonaldi e Sonzogni - hanno illustrato a che punto si trova la fase organizzativa. A tutti è stato consegnato una cartelletta con moduli operativi e raccomandazioni per una partecipazione numerosa ai preparativi e allo svolgimento dell’Adunata stessa. In particolare è stato ricordato ad ogni singolo Capogruppo di: - valutare quale contributo economico dare a fronte dei costi dell’Adunata Nazionale, qualora non l’avesse già fatto, ed effettuare il versamento in Sezione; - pensare a cosa devi fare, con i tuoi Alpini e Amici degli alpini, per coprire di Tricolori il tuo paese, eventuali ponti stradali, campanili e così via; - segnalare con urgenza al tuo Coordinatore di Zona la disponibilità di Amici ed Amici degli alpini da impiegare per le necessità organizzative (lavori preparatori, posti tappa, ecc.); - iniziare a pensare a ditte, negozianti ed altri che, anche con un contributo economico contenuto, possano partecipare ai costi dell’Adunata; - segnalare luoghi, musei, iniziative di particolare interesse presenti nel tuo paese da inserire nell’opuscolo di presentazione dell’Adunata. Venerdì 29 ottobre presso la Sede, sempre con oggetto l’Adunata Nazionale, si sono riuniti i Coordinatori di Zona ai quali il presidente Sarti e i Vicepresidenti sezionali hanno illustrato le fasi organizzative e gli impegni che troveranno coinvolte tutte le Zone ed i Gruppi. AAAAA ATTENZIONE DURANTE L’ADUNATA, VIETATO IL CAMPEGGIO LIBERO Essendo a disposizione un gran numero di aree attrezzate di energia elettrica e servizi igienici in città, nell’interland e nei comuni della provincia, si comunica che il Comune di Bergamo vieterà il campeggio libero nei giardini e nelle aree verdi pubbliche. 7 VITA DELLA SEZIONE Un sogno per l’Adunata Le frecce tricolori Invitato da Antonio Maggioni, presidente del “97° Club Frecce Tricolori” con sede in Calusco d’Adda, il vicepresidente Giovanni Ferrari ha partecipato alla cena sociale del sodalizio. Ferrari ha avuto così modo di parlare con il Maggiore Pilota Massimo Tammaro, comandante delle Frecce Tricolori (“Pony 0”), su un eventuale sorvolo della pattuglia aerea acrobatica durante l’Adunata Nazionale di Bergamo. Il comandante ha offerto la sua disponibilità e competenza, ma la decisione compete all’olimpo dell’esercito e della politica, ma sognare non costa. Alla serata erano presenti anche numerosi alpini del Gruppo di Calusco d’Adda, sia perché invitati o perché facenti parte dell’associazione. Aspettando l’Adunata Nazionale DAVANTI ALLA TELEVISIONE Video Bergamo e Number One Channel (Sky 931) trasmetteranno una serie di speciali televisivi sugli alpini bergamaschi, 6 trasmissioni registrate di 30 minuti più 18 repliche (una a settimana). Le trasmissioni, presentate da Francesco Brighenti con vari ospiti, inizieranno a gennaio e finiranno a giugno 2010. Queste le date delle prime, sempre di venerdì alle 22,30: 8 gennaio, 5 febbraio, 5 marzo, 2 aprile, 7 maggio e 4 giugno. Le date delle tre repliche mensili possono essere desunte dal sito delle emittenti. Gli argomenti trattati saranno: Bergamo città degli alpini (gennaio), i nostri Reduci (febbraio), la protezione civile e l’ospedale da campo (marzo), Bergamo e l’Adunata Nazionale (maggio), Bergamo alpina vi saluta (giugno). 8 Sede Sezionale IL CORTILE È LASTRICATO Dal sudore dei volontari Anche il cortile della Sede è ben pavimentato ad opera dei nostri infaticabili volontari, manca solo il logo centrale di cui si sta predisponendo del materiale speciale. Hanno lavorato alla sua messa in opera i seguenti volontari, con a fianco le giornate lavorate. A loro un grande grazie. Alborghetti Angelo 25, Belotti Giovanni 2, Bonaiti Bernardino 4, Brembilla Mario 3, Carminati Franco 6, Carsana Egidio 3, Castelli Gerolamo 4, Castelli Gianbattista 5, Castelli Pierangelo 2, Cornelli Patrizio 4, Curnis Costante 1, Figaroli Vincenzo 17, Finassi Emilio 28, Franchina Pietro 3, Giupponi Domenico 44, Gotti Giovanni 2, Granelli Alessio 41, Innocenti Filippo 1, Merici Vitalino 1, Micheli Gianfranco 1, Moretti Pietro 7, Persico Ferdinando 1, Piazzoli Domenico 7, Picenni Giacomo 1, Prati Claudio 8, Ravaglia Lino 4, Ravasio Vittorio 4, Riccardi Vincenzo 3, Sirtoli Gianluigi 2, Teoldi Gianpaolo 3, Tiraboschi Alfredo 9, Tironi Giovanni 3, Tironi Anacleto 3, Valsecchi Aldo 8. VITA DELLA SEZIONE Tesseramento 2009 La Sezione tiene Carissimi Alpini, è terminato anche il tesseramento 2009 e potrete leggere nella tabella allegata e nelle prossime pagine del nostro sempre interessante e bello “Scarpone Orobico”, i relativi numeri. Credo appaia evidente come la nostra Sezione abbia sostanzialmente tenuto e questo è già un risultato brillante e ricco di significato, alla luce dei molti Alpini che sono andati avanti e di quelle valutazioni che hanno portato a sospendere molti soci che pare difficile ancora coinvolgere. A questo proposito, sono certo che vi sarete fortemente impegnati per recuperare il recuperabile, ma desidero ancora dirvi come anche in questo ca- Alpini so ci si debba arrendere se non dopo averle tentate pro- anno prec. prio tutte. nuovi bocia In merito poi al po- nuovi veci sitivo risultato del deceduti tesseramento, sono non hanno rinnov. convinto che i nu- soci effettivi meri vadano sempre interpretati ed allora non si può che essere orgoglio- Aggregati si per quei nuovi soci che, grazie alla anno prec. vostra eccezionale, nuovi soci attenta e difficile non hanno rinnov. opera di ricerca e soci effettivi convincimento, sono entrati a far parte della grande e forte famiglia del- TOTALE SOCI 2009 VARIAZIONE la Sezione di Bergamo. E’ questa una ulte- Alpini per fasce d'età riore dimostraziofino a 30 anni ne di come tutti noi da 31 a 40 crediamo nella no- da 41 a 50 stra Associazione, da 51 a 60 nei valori morali da 61 a 70 71 a 80 che continua a rap- da oltre 80 presentare in una soci effettivi società a volte diffi- cile da capire e che quindi necessita come non mai di concreti esempi di impegno, solidarietà, ricordo. Ora importanti traguardi ci attendono e ritengo che particolarmente la prossima Adunata Nazionale possa rappresentare un motivo in più per continuare, con determinazione ed entusiasmo, su questa strada. A tutti voi quindi, un grazie di vero cuore ed una forte stretta di mano da parte del vostro Presidente. Antonio Sarti 2005 2006 2007 2008 2009 20845 66 518 259 357 20813 33 492 296 400 20642 4 581 265 236 20726 1 561 277 269 20742 2 577 269 354 20813 20642 20726 20742 20698 variaz. 2005 5830 750 296 6284 2006 6284 488 482 6290 2007 6290 565 347 6508 2008 6508 564 393 6679 -44 2009 6679 554 445 6788 variaz. +109 27486 +65 2007 1703 2977 3629 3950 5011 2625 831 20726 2008 1334 3002 3998 3639 5077 2858 834 20742 2009 945 3119 4095 3459 5101 3129 850 20698 9 VITA DELLA SEZIONE Candidati alla carica di Consigliere sezionale Sorteggio effettuato il 30.10.2009 dalla Commissione elettorale alla presenza di: Isidoro Persico, Giovanni Ferrari, Carlo Macalli, Luigi Furia. Il Consiglio Direttivo sezionale candida: BERTULETTI Natale 1950 - Bergamo Campagnola CALEGARI Ezio 1968 -S. Giovanni Bianco STABILINI Giovanni 1950 - Rovetta GOTTI Massimo 1971 - Sedrina ZUCCHI Lorenzo 1952 - Bergamo Centro FRACASSETTI Alfredo 1959 - Bagnatica TESTA Mosè 1942 - Trescore Balneario PELIZZOLI Carlo (Lino) 1947 - Telgate BRUMANA Matteo 1970 - Costa Imagna LOCATELLI Giovanni 1943 - Mapello AGONI Riccardo 1951 - Schilpario MANZONI Giuseppe 1939 - Seriate SONZOGNI Giorgio 1954 - S. Pellegrino Terme GIUPPONI Domenico 1939 - Dalmine 10 VITA DELLA SEZIONE Alpini in armi per le vie di Bergamo In atto l’operazione “Strade sicure” Il Comandante della “Julia” visita la Sezione Mercoledì, 2 settembre 2009 Il Generale Gianfranco Rossi, Comandante della Brigata Alpina “Julia”, in città per incontri con le autorità provinciali e cittadine nell’ambito dei rapporti tra istituzioni per l’operazione “strade sicure” che vede affiancati uomini dell’Esercito agli agenti di Polizia e Carabinieri, ha voluto rendere omaggio agli alpini bergamaschi visitando la nostra Sezione. Ad accompagnarlo il Tenente Alleva, comandante del plotone di alpini del 5° reggimento in servizio in città. L’incontro del Generale Rossi con il Presidente Antonio Sarti, i vicepresidenti Ferrari, Macalli e Sonzogni, il Segretario Carrara ed i diversi alpini in quel momento presenti, è stato caratterizzato da grande cordialità. Gli argomenti su cui c’è stato uno scambio di opinioni sono stati molti. Ci si è soprattutto soffermati sulla presenza degli alpini in Bergamo e del loro impiego funzionale e si è pure discusso circa l’opportunità che gli alpini del 5° reggimento, durante la loro permanenza in città e provincia, abbiano incontri con i giovani bergamaschi interessati a valutare l’opportunità di accostarsi alla vita militare, come scelta lavorativa di periodo limitato alla ferma breve o di più lungo impiego. Già in occasione di incontri associativi di particolare rilievo della Sezione, valutati caso per caso, si potrà proporre la presenza di alcuni militari alle manifestazioni. Si darebbe così modo ai giovani bergamaschi di poter parlare con coetanei in servizio militare. Durante l’incontro il Generale Rossi ha mani- festato l’apprezzamento per come i bergamaschi hanno accolto gli alpini e per l’affetto che tanti cittadini, uomini e donne, dimostrano di avere per i militari in servizio, dandone quotidiana testimonianza. D’altro canto in una città con profonde radici alpine, meglio con Alpini praticamente in tutte le famiglie, ha precisato il Comandante della “Julia” non ci si poteva aspettare di meglio. Si potrebbe dire che per i bergamaschi le strade oltre che “sicure” sono diventate “amiche”. L’incontro è stato suggellato dallo scambio del crest della Sezione di Bergamo e della Brigata Julia tra il Presidente ed il Generale Rossi, cui è seguito il rituale brindisi augurale. Il Generale Rossi era stato preceduto lunedì 31 agosto nella visita alla nostra sede dal Comandante del 5° Reggimento Alpini, Colonnello Giannuzzi Simone. Entrambi gli alti ufficiali, perdurando l’operazione “strade sicure” in corso, avranno modo di essere nuovamente ospiti della Sezione. Carlo Macalli 11 VITA DELLA SEZIONE Presentato a Bergamo Il Libro Verde 2008 G iovedì 1° ottobre è stato presentato a Bergamo il Libro Verde 2008, che riassume e quantifica tutti gli interventi di solidarietà che hanno visto protagonisti i Gruppi e le Sezioni. Il totale assomma a 1.734.130 ore di lavoro ed a 5.663.743 €. quale somma erogata a sostegno di varie iniziative. Bergamo è risultata ancora una volta la Sezione più generosa con 247.249 ore di lavoro e 1.082.989 euro erogati. La presentazione si è tenuta nella Sala Traini del Creberg. Dopo l’introduzione del presidente sezionale Sarti, hanno preso la parola il generale Camillo De Milato comandante Rfc Lombardia, Gianfranco Ceci vicesindaco di Bergamo, Roberto Magri per la Provincia, Roberto Raimondi per la Regione Lombardia e il Prefetto di Bergamo Camillo Andreana, che hanno avuto parole di apprezzamento per l’enorme la- 12 voro svolto dagli alpini nel campo della solidarietà. Infine il Vicepresidente nazionale Cesare Lavizzari ha illustrato, da par suo, non solo i numeri che riporta il Libro Verde, ma sopratutto lo spirito alpino che li ha generati. VITA DELLA SEZIONE Terremoto in Abruzzo Consegnato il “Villaggio Ana” di Fossa Continua l’invio di volontari Il villaggio ANA in costruzione (foto Calvisi Luigi, Proloco Fossa) L’opera dei volontari alpini in Abruzzo continua, da Bergamo a tutto il mese di ottobre ne sono partiti una decina alla settimana. A fine settembre si erano succeduti complessivamente ben 7.630 volontari alpini. Ma l’opera delle penne nere non si è limitata all’emergenza e al supporto nei campi d’alloggiamento degli sfollati, ma ha voluto lasciare qualcosa di duraturo alla gente d’Abruzzo. Ha detto il presidente Perona: «Abbiamo fatto la nostra parte. Passato lo sgomento del momento, abbiamo cominciato la raccolta di fondi nelle Sezioni e nei Gruppi, abbiamo chiesto al Dipartimento dove potevamo intervenire e ci è stato indicato il paese di Fossa. I fondi ci sono arrivati da tante parti, istituzioni e privati e sono contributi arrivati perché, come ci è stato detto “ci si fida degli alpini”: il che mi conforta perché significa che dopo novant’anni la nostra Associazione è ancora fedele ai princìpi dei nostri Padri». La Sezione di Bergamo ad ottobre aveva versato 105.000 euro. Dopo le decisioni del CDN dell’11 luglio e i successivi incontri con il comune di Fossa, sono iniziate le pratiche ed i lavori per la costruzione del “Villaggio ANA”, prima composto da 24 abitazioni, diventate in corso d’opera 32 + 1. Quel uno è la sede degli alpini di Fossa. In un villaggio costruito e finanziato dall’ANA, poteva mancare la sede degli alpini del paese? Ora tutto è pronto ed il 14 novembre le case sono state consegnate ufficialmente agli abitanti di Fossa, in occasione del raduno della Sezione Abruzzi per l’80° di fondazione. Un altro miracolo, visti i tempi stretti che l’avanzare dell’inverno imponeva, fatto dagli alpini d’Italia. IL GRAZIE DEGLI ABRUZZESI Una signora, ospitata nel “Campo Globo” ci ha inviato questo grazie in rima. PER GLI ALPINI Con quel andare intrepido con la penna in testa l’alpino è arrivato per portare aiuto e festa. Davanti a neve, pioggia e vento non ha paura né spavento. Finito il lavoro, un sorso di vino in allegria e con i suoi canti ci fa tanta compagnia. Non pensavo che ci fosse tanta umanità, ringrazio Iddio che me lo ha fatto constatà. Un grazie di cuore io ve lo dico, voi e le vostre famiglie benedico! Anna Maria e famiglia - Campo Globo L’Aquila 13 VITA DELLA SEZIONE Campagna A.I.B. 2009 Sul fronte del fuoco C on l’arrivo dell’autunno, si sono fatti i primi bilanci dell’attività svolta dalle squadre AIB della sezione ANA di Bergamo. Quest’anno, dalle statistiche nazionali, risulta un calo del 30% di territorio bruciato, un aumento di principi di incendio del 10% e un abbassamento del 37% di superficie percorsa dal fuoco. Questo significa che la prevenzione, l’affidabilità e la professionalità delle componenti preposte allo spegnimento è da ritenersi ottima. In questo le nostre squadre AIB fanno la parte del leone. Non a caso il nostro Francesco Morzenti, stimato da tutti, è Coordinatore Nazionale delle squadre AIB e da anni referente della Regione Lombardia. Le nostre squadre, dislocate strategicamente una a Tavernola Bergamasca e l’altra a Villa d’Almè, danno sicurezza al territorio con un’attività professionale e puntuale. Nel corso del 2009 sono stati effettuati, in primavera, interventi di spegnimento nelle province di Bergamo e Brescia. Invece, sul fronte del sisma che ha colpito la città dell’Aquila, le nostre squadre sono state chiamate a prestare la propria opera nei mesi di luglio e agosto per l’avvistamento incendi in Abruzzo. Nel mese di settembre le squadre sono state chiamate in emergenza sul fronte incendi nella Regione Liguria in provincia di La Spezia. La squadra di Villa d’Almè è stata impegnata nelle Cinque 14 Terre da luglio a settembre. Sempre nella Provincia di La Spezia - nei comuni di Lerici Monte Marcello, Ameglia e Carrodano - sono state impegnate le squadre AIB di Tavernola Bergamasca, Villa d’Almè, Brescia, Reggio Emilia, Luino e Varese, coordinate e dirette da Francesco Morzenti. La zona è stata investita da enormi incendi. Uno ha determinato l’evacuazione dell’intero paese di Carrodano Superiore. Data la generosa dedizione e la grande professionalità dei volontari e di chi li ha diretti, gli incendi sono stati domati. Tale opera ha meritato il plauso del Corpo Forestale dello Stato, della Regione Liguria, della Regione Lombardia, nonchè dell’organo maggiormente significativo nel campo degli incendi, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Alla Squadra AIB di Villa d’Almè IL PLAUSO DEL CORPO FORESTALE Una sosta “pranzo” dopo la battaglia contro il fuoco La squadra AIB di Villa d’Almè anche quest’estate ha svolto servizio nel Parco Nazionale Cinque Terre. In particolare dal 6 al 13 settembre è stata impegnata contro un grande incendio a Corniglia. Grande l’impegno e la professionalità, tanto da meritare una lettera di plauso del Coordinatore Territoriale del Corpo Forestale dello Stato, Silvia Olivari, che in una lettera di ringraziamento ha scritto, tra l’altro: “Avete lottato senza tregua contro il fuoco a nostro fianco. Sono stati eventi superiori alle nostre forze, che non avremmo potuto risolvere se fosse mancato il vostro aiuto, esempio di capacità, umiltà e sacrificio. Rischio e fatica ci hanno ancora più uniti, così abbiamo sconfitto, oltre l’incendio, anche i propositi scellerati di chi ha dato fuoco. Grazie, di cuore”. VITA DELLA SEZIONE Una giornata indimenticabile Un Beato con gli alpini Don Carlo Gnocchi sugli altari Domenica 25 ottobre. Lo stupendo Duomo di Milano fa da sfondo ad una piazza variopinta, gremita all’inverosimile, più di 50 mila persone. Una selva di vessilli e gagliardetti, quasi un migliaio, si innalzano tra un ondeggiare di penne nere, circa 15 mila. Tutti sono in trepida attesa che si avvii la cerimonia della beatificazione di don Carlo Gnocchi, cappellano degli alpini e padre caritatevole di tanti bambini orfani, mutilati, poliomelitici, bisognosi di cure e di amore. Ed ecco il labaro nazionale dell’ANA, seguito dall’urna, con le spoglie di don Gnocchi, portata a spalle dagli alpini, fare l’ingresso in piazza. La cerimonia di beatificazione, presieduta dal cardinale Tettamanzi, ha così inizio. Alpini, mutilatini, suore, devoti, fedeli si uniscono alla celebrazione in un’unica corale partecipazione che viene dal più profondo del cuore. Sul sagrato del Duomo, manca solo l’alpino Sperandio Aldeni. Avrebbe voluto tanto esserci, ma, miracolato da don Gnocchi il 17 agosto 1979, un male incurabile l’ha portato via un paio d’anni fa. Alle 12 in punto la piazza intera si volge verso il grande schermo dove il Papa, in collegamento da Roma, rivolge il saluto alla folla dei fedeli, ricordando l’opera di don Gnocchi. La solenne beatificazione si conclude con la processione dell’urna, scortata dal labaro, dai vessilli e dai gagliardetti, portata ancora a spalla dagli alpini, fino alla chiesa di S. Ambrogio. Ora le penne nere hanno un terzo protettore, a S. Maurizio patrono degli Alpini ed a S. Barbara patrona degli Artiglieri da Montagna si aggiunge il Beato Carlo, la cui vita è stata intrecciata e segnata dalle vicende vissute con gli alpini sul fronte greco-albanese e nella Campagna di Russia. Ma non solo, fu salvato per miracolo dagli alpini durante la tragica ritirata ed il miracolo, che ha segnato la sua beatificazione, ha avuto come protagonista un alpino, il nostro caro Sperandio Aldeni. Ed è proprio lungo la via crucis, percorsa dagli alpini in Russia per tornare a baita, che il Beato don Carlo Gnocchi scorse nel volto di un alpino morente il volto di Cristo, che segnò in modo indelebile la sua vita e la sua opera. Scrisse: “Senza parlare egli mi guardò. I suoi occhi erano pieni di dolore e di pietà, di volontà decisa e di dolcezza infantile. Al fondo vi tremava, attenuandosi, la luce di visioni beate e lontane. Come di bimbo che si addormenta poco a poco. Non altrimenti dovette guardare Gesù dall’alto della croce. Quel volto chiaro e virile dell’alpino, sotto la cornice scura dei capelli scomposti e con l’ornamento così conveniente della barba incolta, diceva un dolore così vergine e forte, un’offerta così cosciente e pudica, un’umiltà così umile e regale, una domanda tanto discreta di compassione e di aiuto, che ne provai improvviso il brivido gaudioso e lancinante della Veronica, quando vide prodigiosamente fiorire il volto di Cristo, sul suo lino bianco e spiegato”. Questo scrisse nel suo “Cristo con gli alpini” ... ora noi sappiamo che c’era e c’è anche “un Beato con gli alpini”. L.F 15 VITA DELLA SEZIONE A Fiorano Modenese Raduno 2° Raggruppamento Q uest’anno il Raduno del 2° Raggruppamento si è svolto nella fertile terra di Modena, capitale mondiale dell’automobilismo, e precisamente nel quadrilatero di Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo, comuni che con la Provincia hanno patrocinato la manifestazione alpina. Alcuni dei nostri alpini, giunti in anticipo, non hanno mancato di visitare la “Galleria Ferrari”, un museo di gioielli in tutti i sensi. Nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, a Maranello, si è proceduto all’onore ai Caduti e alla Messa, celebrata da Mons. Pierino Sacella, cappellano dell’Accademia Militare di Modena, nativo di Sarnico. Ma di bergamasco non c’è stato solo il celebrante, poiché il rito si è aperto con la “Introduzione alla S. Messa”, una riflessione che è “nata” nel 2005 in un piccolo paese delle nostre vallate, precisamente a Gorno in occasione del 75° del Gruppo, e che ora è giun- 16 ta anche a Modena, dopo essere stata adottata in molteplici cerimonie alpine. Domenica 18 ottobre, in mattinata, si è svolta la sfilata a Fiorano Modenese. Buona la partecipazione della nostra Sezione con circa quattrocento alpini con in testa il vessillo, il presidente Sarti, alcuni consiglieri, una ottantina di gagliardetti, i reduci Bepi Locatelli di Almè e Pasquale Paleni di Cusio, la fanfara di Scanzorosciate. Speaker della sfilata e presentatore del concerto del sabato è stato Francesco Brighenti. Al termine, dopo il saluto delle autorità, il presidente nazionale Corrado Perona ha chiuso il Raduno portando i saluti degli Alpini del Nord America, appena incontrati, richiamando i valori dell’alpinità, invitando tutte le penne nere a percorrere la strada indicata dai nostri padri anche se “lo zaino è pesante e la strada è in salita, ma se non fosse così non saremmo alpini”. VITA DELLA SEZIONE Progetto “Pianeta Difesa” Toccata e... ferma? Quattro bergamaschi alla “mini naja” S ono stati quattro i giovani bergamaschi che hanno partecipato al progetto “Pianeta Difesa”, meglio conosciuto come “mini naja”. Sono Ferri Giuliano di Levate, Migliorini Fulvio di Carona, Novelli Stefano di Dalmine e, non poteva mancare il gentil sesso, Panighetti Martina di Boltiere. A questi si è aggiunto il bergamasco d’adozione Vaselli Roberto di Roma. Questi, per essere sicuro della chiamata, si è affidato alla nostra Sezione. Il 15 settembre, ore 6,30, a svegliare le giovani reclute del progetto “Pianeta Difesa” ci hanno pensato i caratteristici squilli di tromba con conseguente riassetto del posto branda, colazione e giù nel piazzale della Caserma Cantore di S. Candido per la prima adunata e l’alzabandiera. Per un periodo di due settimane i ragazzi hanno fatto attività ginnico sportive, escursioni in montagna; hanno partecipato a lezioni di topografia e orientamento sul terreno, di diritto umanitario e internazionale in merito alle operazioni militari all’estero; hanno sperimentato tecniche di primo soccorso e di sopravvivenza in territorio montano; hanno avuto modo di conoscere i mezzi in dotazione all’Esercito. Insomma, non sono stati di certo con le mani in mano. Gli istruttori del 6° Reggimento Alpini non li hanno lasciati annoiare. Al termine del corso è stato “imposto” a tutti i partecipanti il cappello d’alpino. Per questo, è toccato al presidente Perona rimettere un po’ le cose a posto. Con una cordiale lettera indirizzata a tutti i ragazzi, dopo essersi compiaciuto per la determinazione e l’entusiasmo dimostrati, ha loro precisato che “per ragioni statutarie non potremo iscrivervi come soci ordinari ma saremo lieti di accettarvi come soci aggregati”. Ma questi ragazzi la possibilità di diventare alpini, a tutti gli effetti, l’hanno, basta che l’esperienza fatta non si limiti ad una “toccata e fuga”, ma si trasformi in “toccata e ... ferma volontaria”. L.F. Celebrati sull’Ortigara I 90 anni dell’Ana L a manifestazione dei 90 anni dell’ANA si è aperta sabato pomeriggio, 11 luglio, con la sfilata per le vie di Asiago, fino a raggiungere il Sacrario di Leiten, dove sono stati resi gli onori ai Caduti e celebrata la S. Messa. Presenti il labaro nazionale, oltre cinquanta vessilli e centinaia di gagliardetti. A seguito del labaro vi erano anche i bergamaschi Arnoldi e Bonaldi, mentre il nostro vessillo sezionale era scortato dal consigliere Furia. Domenica, 12 luglio, di primo mattino c’è stata la salita all’Ortigara. Sulla cima, attorno alla 17 VITA DELLA SEZIONE colonna mozza, si sono stretti vessilli e gagliardetti a fare da cornice alla posa della corona d’alloro e alla celebrazione religiosa. Poi l’omaggio al cippo dedicato ai Caduti austriaci e discesa veloce fino alla spianata del Lozze dov’è proseguita la manifestazione, chiusa con il saluto del comandante delle Truppe Alpine generale Primicerj ed il toccante discorso del presidente nazionale Corrado Perona, concluso con un “Buon compleanno Associazione, buon compleanno Alpini! Guardiamo al traguardo dei cent’anni”. Lassù sull’Adamello Una cattedrale del creato Celebrato il 46° Pellegrinaggio A nche quest’anno una “pattuglia” ha scortato il vessillo sezionale all’ormai mitico pellegrinaggio sui luoghi della Grande Guerra. Al seguito questa volta c’erano anche due sacerdoti amici, ben integrati: don Antonio, parroco di Solto Collina, e don Battista, parroco sostituto di Colzate e Bondo. Venerdì 24 luglio, la colonna, dopo aver superato il passo Maroccaro (2.997 mt.), dove si spalanca la maestosa visione del Massiccio dell’Adamello, è scesa al Mandrone per poi risalire fino alle Lobbie Alte dove è ancorato il rifugio Caduti dell’Adamello. Alla sera, all’altare del Papa, don Antonio e don Battista hanno concelebrato la S. Messa. È stato un momento di grande significato e di profonda commozione. Dopo il riposo nel rifugio, al mattino presto è ripresa la marcia per raggiungere Cima Venerocolo (3.327 mt.) per poi scendere alla chiesetta del Rifugio Garibaldi, luogo d’incontro anche con le altre quattro colonne che partecipavano al pellegrinaggio. Qui, dopo 18 il saluto al labaro nazionale ed il discorso del presidente Perona, si è svolta la solenne funzione presieduta dal Cardinale Re. Al termine, discesa a Vezza d’Oglio per la cerimonia della domenica con la sfilata, la grande celebrazione finale, il rancio, brindisi vari, abbracci ed ... un arrivederci all’anno prossimo. B.M. VITA DELLA SEZIONE INCONTRO AL RIFUGIO CONTRIN Domenica 26 Giugno si è svolto il tradizionale incontro annuale degli alpini al Rifugio Contrin, alla presenza del labaro nazionale, di numerosi vessilli e gagliardetti giunti da ogni parte d’Italia, o meglio del mondo perché vi erano anche rappresentanze estere. Buona la presenza degli alpini bergamaschi al seguito del vessillo sezionale, scortato dal consigliere Giancarlo Sangalli e dagli ex-vicepresidenti Nespoli e Riceputi, e di 15 gagliardetti. Partenza da Bergamo sabato mattino con sosta e pernottamento a Canazei. Domenica all’alba ci si incammina alla volta del rifugio, posto fra imponenti e maestose montagne ai piedi della Marmolada. Dopo circa un’ora e mezza di cammino si raggiunge il rifugio. Alle 11,00 inizia la cerimonia con l’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei Caduti. Tutto questo accompagnato dalle suggestive note del “silenzio” che l’eco amplia e ripete fino al perdersi tra le vette di questo scenario incantato, creando emozioni che catturano l’animo e il cuore fino a togliere il respiro. Seguono le orazioni ufficiali con i saluti da parte delle autorità per concludersi con la celebrazione della Santa Messa al campo. La cerimonia termina con il canto “Signore delle Cime”, che suscita grande commozione in tutti i presenti. Si lascia infine quell’ambiente di straordinaria bellezza per scendere ad un rifugio posto sul sentiero del ritorno, dove si può degustare un panino con speck unito ad un buon bicchiere di vino. Poi si riprende il cammino fino a valle dove ci aspetta il nostro “camioncino” che ci riporterà a casa. Due giornate trascorse all’insegna dell’amicizia, della serenità e della cordialità. U.R. Sulle orme degli alpini Scoperta un’epigrafe che ricorda Giovanni Morelli di Azzone Un gruppo di alpini e loro familiari della Valcamonica, guidati da Giuseppe Pezzotti, l’anno scorso, dopo aver visitato Mosca, hanno voluto ripercorrere i luoghi segnati dal sangue degli alpini durante la Campagna di Russia. In particolare si sono soffermati sull’ansa del Don dove era attestato il battaglione Edolo - tra Belogorje e Bassowka - formato principalmente da bergamaschi e bresciani. L’attenzione del gruppo è stata subito attratta dal fiume Don, che scorre placido sotto i dirupi che degradano dalle postazioni italiane di allora, e da un fabbricato imponente, ma piuttosto malconcio, in località Bassowka. La sorpresa fu nello scoprire che si trattava delle rovine di una chiesa che conserva ancora degli affreschi al suo interno. Un luogo di culto già sconsacrato dal regime sovietico prima dell’arrivo degli alpini I resti della chiesa di Bassowka e che probabilmente fu usato per altro. Ancora maggiore fu l’emozione nello scoprire, in fondo all’abside, un’epigrafe incisa nell’into19 VITA DELLA SEZIONE ha donato al Gruppo un album fotografico, un naco dove si legge: “ALPINO MORELLI GIOCD ed un DVD che illustrano e commentano VANNI / NATO A AZZONE DI SCALVE IL il ritrovamento ed il viaggio che, dopo Nikola5-12-1921 / FIGLIO DI GREGORIO E SANTI jewka e altre località segnate dal calvario degli PAOLA / 2-12-1942 MORTO PER LA PATRIA alpini in Russia, si è concluso nell’Asilo di Ros/ FRONTE RUSSO / W I VECI DEL 5°”. Qualsosch, monumento vivo all’auspicata solidarietà che suo commilitone, amico o magari suo pae concordia tra i popoli. rente, aveva voluto lasciare un ricordo del saLüf crificio dell’alpino scalvino. L’ignoto, che ha inciso quella scritta, sicuramente è morto durante la ritirata e non ha potuto portare la notizia in Italia, tant’è che in comune di Azzone Giovanni Morelli è registrato come disperso. Certo questo ritrovamento non poteva essere lasciato alla sola conoscenza degli scopritori, ecco che allora Giuseppe Pezzotti con la figlia Zaira, appena tornati, si sono dati da fare per contattare compaesani e parenti dell’alpino caduto in Russia, dimostrando grande sensibilità d’animo. Ciò ha generato un incontro con gli Alpini di Azzone nel maggio scorso, durante il quale Pezzotti Epigrafe che ricorda la morte dell’alpino Morelli Giovanni A ricordo di quattro alpini travolti da una valanga Una cappella per non dimenticare Tra i morti Giacinto Della Torre di Gandino A cura del Gruppo di Bisuschio (VA) è stata inaugurata, domenica 20 settembre, la cappella votiva del Sacro Cuore di Maria, posta in località Pogliana, a memoria degli artiglieri alpini del Gruppo Vestone, Brigata Orobica: Giacinto Della Torre di Gandino (BG) anni 22, Giuseppe Leiter di Cadipietra (BZ) anni 23, Pietro Metelli da Bornato (BS) anni 22 e Armido Rigon di Gallio (VI) anni 26. In quest’ordine, il 3 gennaio 1961, stavano battendo un tracciato nella neve in alta in Val Venosta, verso il Resia, per permettere, il giorno dopo, il passaggio della batteria con trasporto dei pezzi su barchini e per compiere così l’impresa ardita del campo invernale. Ma ad un tratto, prima un fruscio e poi un rombo ed una montagna di neve li avvolse e li strinse in un abbraccio mortale. 20 Anche il quinto, Giovanni Savio di Bisuschio, fu travolto, ma il suo zaino rimasto in superficie permise ai soccorritori di trovarlo in breve tempo. Era svenuto, ma vivo. Passano gli anni, ma Giovanni continua ad avere nella mente e nel cuore il volto e i nomi di questi suoi commilitoni morti e vorrebbe che rimanesse memoria anche nel suo paese. Nel 2007 ha l’idea di restaurare la cappella malconcia che si trova su un tornante della strada di Pogliana in ricordo di questi suoi amici di naia. I lavori si protraggono per ben due anni, ogni momento libero Savio, insieme ad alpini ed amici, lo dedica alla ristrutturazione, ed ecco finalmente giungere il giorno tanto atteso della sua inaugurazione. Alla cerimonia erano presenti familiari degli VITA DELLA SEZIONE artiglieri alpini deceduti, rappresentanze amministrative e alpine dei paesi d’origine. Per Giacinto Della Torre erano presenti la sorella Nella con i suoi familiari, il sindaco di Gandino Gustavo Maccari accompagnato dal gonfalone, il gagliardetto del Gruppo di Gandino con il capogruppo Angelo Moro ed una quindicina di alpini, il vessillo di Bergamo scortato dal consigliere sezionale Luigi Furia. Pellegrinaggio al cimitero dello Scerscen A nche quest’anno si è ripetuto l’8 agosto il pellegrinaggio nel vallone di Scerscen, definito il Gran Canyon della Valmalenco, per celebrare il 92° anniversario dei tragici avvenimenti che nei primi giorni dell’aprile del 1917, nel corso della Prima Guerra mondiale, videro perire ben 24 giovani alpini, tra cui alcuni bergamaschi, impegnati nel “corso skiatori”, travolti da due valanghe nei giorni 1 e 2 di quel mese. La commemorazione doveva avvenire al monumento degli Alpini alla Bocchetta delle Forbici, a quota 2.636, presso il rifugio Carate, ma il “tempo da lupi” ha permesso solo ai più temerari e allenati di salire fin lassù, mentre la maggioranza si è fermata al rifugio Musella. In una piccola chiesetta è stata celebrata la S. Messa, officiata dai parroci di Lanzada e Sovico. Toccante l’omelia incentrata sulla “pochezza delle persone davanti alla grandezza di questi luoghi e quindi all’immensità di Dio che li ha creati”. La Sezione di Bergamo, presente con il vessillo, era rapprestata dal vicepresidente Giovanni Ferrari. 21 DONARE VUOL DIRE AMARE 1° RADUNO DEL “GRUPPO SONDRIO” Nelle giornate del 12 e 13 settembre si è svolto a Vipiteno il 1° Raduno del “Gruppo Sondrio”, con la presenza di più di quattrocento artiglieri in congedo, accompagnati da familiari e amici. Alla sfilata della domenica erano presenti ben 9 vessilli sezionali, tra cui quello di Bergamo, e 60 gagliardetti. Unica nota stonata la completa mancanza di tricolori alle finestre delle case di Vipiteno, e sì che siamo in Italia. Il momento più emozionante è stato certamente l’entrata della sfilata nella caserma “Menini - De Caroli”, la struttura dove si sono succedute generazioni di artiglieri da montagna del “Sondrio” fino al suo scioglimento, avvenuto nell’ottobre 1989. Sulla “piazza d’Armi” della caserma si è svolto il clou del raduno con alzabandiera, S. Messa e discorsi ufficiali, che hanno suscitato mille emozioni tra i presenti, facendo luccicare a molti gli occhi nel ricordo dei tempi della naja. Quattromila km in bici Dalla Russia con amore N on si tratta ovviamente dell’omonimo film del 1963, con le mirabolanti avventure di 007, ma della quadrimillenaria chilometrica pedalata che Vincenzo Gamba, classe 1951 di Ubiale, ha effettuato in Russia dal 3 al 31 agosto. I ricordi di suo padre alpino conducente muli, che Gamba ascoltava da bambino ricordare i commilitoni caduti e dispersi durante la ritirata dal Don nel 1943, si sono radicati nel corso degli anni nella mente e nel cuore di Vincenzo e gli hanno dato la carica per effettuare questa impresa. Una sorta di pellegrinaggio che lo ha visto pedalare sulle strade di Russia e di mezza Europa, toccando i luoghi di quella lontana tragedia. Luoghi di combattimenti e di dolore, tappe di un calvario vissuto da migliaia di alpini, passando da Rossosch - sede allora del Comando del Corpo d’Armata Alpino, ora trasformato in asilo ed inaugurato nel 1993 - per giungere a Nikolajewka, proseguendo poi per Belgorod, 22 Kiev, Cracovia, Vienna, Brennero e Bergamo. Ci vuole, eccome, un grande cuore, un grande amore per compiere un tragitto simile in luoghi così lontani, solitari, sconosciuti, senza contare la fatica e le pratiche burocratiche affrontate nei mesi precedenti. Da Mosca a Cracovia ha pedalato con l’amico Piotr Kolenda, cittadino polacco di Lodz, conoscitore della lingua russa e che gli è stato prezioso compagno per un buon tratto di questa mega pedalata. Non è la prima volta che Vincenzo si cimenta in simili “mattate”, ha pedalato in solitaria da Bergamo a Capo Nord in Norvegia e ritorno, sempre con la maglia dell’Unione Ciclistica Bergamasca, che unitamente alla Sezione di Bergamo dell’ANA, al Comune di Bergamo, al CAI, all’ARIBI e Panathlon Bergamo, hanno patrocinato questa sua nuova avventura. Rientrando in Italia dal Brennero e valicando i Passi della Mendola, Tonale, Vivione e Presolana, ha voluto idealmente riportare a casa DONARE VUOL DIRE AMARE gli alpini attraverso la via dei monti, loro, che abituati a vivere ed addestrati in montagna, furono invece mandati a combattere e morire nelle sconfinate pianure russe. Bravo Vincenzo, sei stato proprio in….Gamba! Raffaele Vitali La Sezione di Bergamo Sempre più in alto O ltre che la più grande, ora la Sezione di Bergamo può ritenersi la più “alta”, essendo l’unica che ha il suo guidoncino appeso ad una parete all’interno della Piramide, il Laboratorio-Osservatorio internazionale che sorge a 5.050 metri di quota, nel cuore del sistema montuoso più alto del mondo: l’Himalaya. La Piramide, che porta il nome di Ardito Desio, è posta all’interno del Sagarmatha National Park, ai piedi del versante nepalese dell’Everest, che con i suoi 8.848 metri è la montagna più alta della terra. Il guidoncino l’ha portato e fatto appendere alla parete del Laboratorio-Osservatorio l’alpino Daniele Granelli del Gruppo di Campagnola. (Foto auf. eVK2cnr) 23 DONARE VUOL DIRE AMARE Donare vuol dire amare Pro terremotati Abruzzo Gruppi: CORNA IMAGNA (somma raccolta alla presentazione del Volume: “Una foglia sbattuta dal vento”) CALEPIO CALOLZIOCORTE PALOSCO PALAZZAGO MAPELLO (ricavo Gara di scopa d’assi 2009-Alpino Santo Crippa alla memoria) PRESOLANA CLUSONE LEFFE SCANZOROSCIATE CARAVAGGIO GHISALBA PETOSINO SANTA BRIGIDA ALPINI, PRO LOCO e A.G.A.C.O.P. di GAZZANIGA GORNO FONTANELLA BERGAMO-CENTRO SOLZA MARTINENGO VILLA D’OGNA GORLAGO CALUSCO D’ADDA RONCOBELLO PRADALUNGA CALCIO TREVIGLIO COSTA SERINA RANICA Circolo Fratellanza Rova di Gazzaniga Compagnia Teatrale del Mercato di Terno d’Isola Alpino Lino Cremonesi Gruppo di Fontanella Gruppo “Soci de la bira” - Gorno Coro A.N.A. dell’Adda N.N. – Petosino Ass. Vol. Soccorso - Villa d’Adda Reduci A.N.R.P. – Villa d’Adda N.N. Casa Alpini di Endine Gaiano CIVIDINO/QUINTANO OSSANESGA TERNO D’ISOLA (in memoria dell’Alpino Vittorio Bolis) 11° Incontro annuale 36ª Batteria Gruppo Vestone - Classe 1936 CARVICO 24 € 550,00 1.000,00 1.500,00 1.000,00 500,00 890,00 1.000,00 1.000,00 500,00 1.000,00 1.050,00 1.000,00 3.000,00 3.000,00 1.576,01 600,00 250,00 300,00 500,00 3.000,00 1.000,00 1.000,00 2.000,00 200,00 1.000,00 1.000,00 500,00 1.500,00 1.000,00 600,00 100,00 100,00 600,00 300,00 100,00 300,00 100,00 29,50 500,00 500,00 150,00 90,00 500,00 Nuova sede sezionale Gruppi: GAVERINA TERME ALMENNO S. BARTOLOMEO NEMBRO CIVIDINO/QUINTANO COSTA SERINA ALBANO S. ALESSANDROCorrispettivo a materiale edile offerto CARVICO AMBIVERE BONATE SOPRA BREMBATE SOPRA CARVICO GHIAIE DI BONATE SOPRA LOCATE MAPELLO PONTE SAN PIETRO PRESEZZO PREZZATE SOTTO IL MONTE Coordinatore ZONA n° 4 Locatelli Giovanni N.N. € 100,00 100,00 1.500,00 1.000,00 1.000,00 1.116,00 1.700,00 250,00 500,00 500,00 1.000,00 100,00 250,00 500,00 1.000,00 200,00 200,00 250,00 50,00 4,55 Contributi versati direttamente Gruppo NEMBRO alla Casa di riposo del paese Gruppo CARVICO all’Assoc. Paolo Belli di Bergamo Gruppo CARVICO all’Istituto Mario Negri di Bergamo 5.000,00 500,00 500,00 Adunata Nazionale 2010 a Bergamo Gruppi: CALCINATE SCANZOROSCIATE CARAVAGGIO PALOSCO NEMBRO CENATE SOTTO BERGAMO-CAMPAGNOLA GORNO CALUSCO D’ADDA BG-GRUMELLO DEL PIANO CAROBBIO DEGLI ANGELI OLTRE IL COLLE ZAMBLA OSIO SOTTO BG-CELADINA OLTRE SERIO GANDINO OSSANESGA 1.000,00 1.000,00 1.000,00 2.000,00 1.500,00 200,00 1.000,00 600,00 1.500,00 3.000,00 500,00 700,00 200,00 500,00 1.000,00 2.000,00 1.000,00 500,00 CRONACA DAI GRUPPI Albenza Addio Pino! Almenno S. Salvatore Tre anniversari S P ino (Rota Giuseppe) di Albenza, Reduce di Russia, è andato avanti. Il coro Penne Nere ha incontrato e conosciuto Pino il 26 gennaio 2003 in Roncola. Avevamo invitato il coro alpino Penne Nere e l’Alpino Pino per rievocare insieme il 60° anniversario di Nikolajewka. Da allora molte volte Pino è stato coprotagonista dei nostri concerti e rievocazioni e molte di più io sono andato a trovarlo nella sua splendida cascina ad Albenza, per un’amicizia che si era cementata fortemente tra noi. Pino, me lo hanno riconfermato i familiari, aveva grande stima delle capacità canore del nostro coro e della nostra attività rievocativa, e con gioia ricordava l’estate scorsa, quella memorabile giornata in cui cantammo e pranzammo con lui e per lui, ospiti nella sua cascina. Pino, uno dei più umanissimi eroi alpini non c’è più. Mi ha lasciato molti bei ricordi e Pin, uno splendido cucciolo che viveva con lui. Mi disse: «T’ló daró quando l’indarà zó la fòia» cioè “te lo darò quando cadrà la foglia” ... la tua foglia è caduta. Ora mi sembra spoglio l’intero bosco, ma con Pin e coi tanti che ti hanno molto apprezzato, nel tuo ricordo aspetterò le nuove primavere. Addio Pino! Giorgio abato 27 e domenica 28 giugno 2009, il Gruppo alpini ha festeggiato ben tre compleanni: l’80° di fondazione del Gruppo; il 35° di inaugurazione della Cappella alpina e il 10° di costituzione del Nucleo volontari della Protezione civile. Due giornate per ricordare quanto è stato fatto in passato e ringraziare tutti gli alpini che con il loro lavoro silenzioso e spontaneo hanno permesso di raggiungere questi importanti traguardi. Sabato mattina sono stati deposti mazzi di fiori sulle tombe dei Capigruppo che sono “andati avanti”. È seguito nella serata un applaudito concerto del Coro A.N.A. dell’Adda. Calorosi battimani ha ricevuto anche la signora Germana Bonalumi Merletti che ha recitato una sua bella poesia in dialetto, dal titolo “A tutti gli Alpini”. Domenica mattina, la cerimonia è iniziata con l’alzabandiera e l’onore ai Caduti, accompagnati dalle note del Corpo musicale di Almenno S. Salvatore. Numeroso il pubblico presente, con autorità, decine di gagliardetti, il vessillo della Sezione di Bergamo e labari delle associazioni locali. Ospiti d’onore i Reduci Cortinovis Francesco di Almenno S.S., Locatelli Isidoro di Roncola S.B. e Gavazzeni Cesare di Almenno S.B. È seguita la S. Messa celebrata dal Cappellano degli alpini don Giovan Battista Galizzi, pres- 25 CRONACA DAI GRUPPI so la chiesetta alpina. All’omelia il celebrante ha tra l’altro sottolineato come gli alpini siano un esempio per la generosità, il rispetto delle regole e l’amore per il territorio. Per il Gruppo ha preso la parola l’alpino Giuseppe Ferraroli che ha ringraziato, anche a nome di tutti i soci, il capogruppo Rota Adriano e il direttivo per aver voluto, giustamente, festeggiare i tre anniversari che hanno contrassegnato la storia degli alpini almennesi, ricordando poi i valori che distinguono gli alpini. Il vice presidente, Carlo Macalli si è congratulato per i significativi traguardi raggiunti. Il vice sindaco, Sig.na Cornali, ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, ringraziando gli alpini per la collaborazione e per tutto quello che fanno per la comunità almennese. La festa è proseguita nel pomeriggio con il “rancio” e la musica, presso la Casa degli alpini con la consegna di pergamene di riconoscimento del lavoro svolto con grande impegno personale, agli ex Capigruppo Gotti Vittorio, Capelli Francesco e Capelli Alessio e a Zanardi Camillo, segretario di “lungo corso” del Gruppo alpini. Da segnalare anche lo scambio di gagliardetti fra il presidente della Polisportiva comunale Pellegrini Luigi e il capogruppo Rota Adriano, nel segno della collaborazione. Il Gruppo Alpini Alta Val Brembana Raduno al Passo San Marco M ille penne nere -una più una menoprovenienti dalla pianura e da tutte le valli bergamasche e dalla Valtellina e fin dal lontano Veneto si sono ritrovati domenica 19 luglio al Passo di San Marco per partecipare al fraterno incontro che si ripete da ben trentatré anni. Lo hanno organizzato i gruppi di Averara e di Albaredo, capitanati dai rispettivi capigruppo Bruno Paternoster e Nevio Ravelli. Le penne nere dei due Gruppi, neppur 26 troppo numerosi perché Averara ed Albaredo sono piccoli borghi montani, hanno lavorato sodo per preparare l’evento, pienamente riuscito. Una manifestazione baciata dal successo e dal sole che brillava nel cielo, reso ancor più azzurro dalle burrasche dei giorni precedenti. Verso le ore 10,15 si sono formati i due cortei che preceduti dagli alfieri con i vessilli sezionali - Bergamo, Sondrio e Conegliano - ed i gagliardetti di gruppo - un’ottantina i bergamaschi, una ventina i valtellinesi - che marciando sul ritmo delle note del “Trentatrè”, eseguito dalla Banda musicale di Santa Brigida, si sono uniti al passo nel fraterno abbraccio di ogni anno. Presenti rappresentanze dei Carabinieri, della Finanza e della Forestale. Poi ecco l’alzabandiera accompagnato dall’esecuzione dell’Inno di Mameli intonato dalla Banda ed immediatamente ripreso da un possente coro di mille voci. L’evento ha il momento dei discorsi delle autorità civili ed alpine, discorsi concisi e succosi nel pieno rispetto dello stile alpino. Ci sono stati i saluti del vicecapogruppo Mauro Egman di Averara e Nevio Ravelli di Albaredo, dei sindaci Angelo Cassi di Averara e Antonella Furlina di Albaredo, e quindi i discorsi dei presidenti sezionali ANA Ettore Leali di Sondrio e Antonio Sarti di Bergamo, del prefetto di Sondrio Chiara Marolla. La giornata si è conclusa con la celebrazione della Messa, anzi una concelebrazione come non era mai stato in passato, celebranti il cappellano della Sezione Ana Bergamo Padre Stefano Dubini, don Filippo Taban, ugandese - “un segno anche questa presenza di fratellanza tra i popoli” è stato sottolineato - e don Sergio Carrara. Sergio Tiraboschi CRONACA DAI GRUPPI Alzano Lombardo Per i fratelli terremotati I l Gruppo di Alzano Lombardo ha promosso una sottoscrizione di fondi per dare un aiuto concreto ad alcune famiglie di San Demetrio ne’ Vestini (prov. L’Aquila), le cui case erano state rese inagibili o fortemente lesionata dal terremoto. Attraverso donazioni individuali o con la collaborazione di numerosi Enti, Associazioni e Scuole, sono stati raccolti 37.125 euro. La somma è stata consegnata “brevi manu” da una delegazione di alpini alzanesi a 33 famiglie segnalate dal sindaco di San Demetrio. A ciascuna di loro è stata destinata la somma di 1.125 euro. Egidio Trussardi Averara Finalmente una casa U na casa in cui ritrovarsi, magari semplicemente per incontrarsi, o per fare qualche chiacchiera, o ancora per ascoltare i veci che raccontano le storie della loro naia di un tempo, infine per progettare le opere di solidarietà. Gli alpini del Gruppo di Averara - minuscolo nei numeri ma grande nel cuore esprimendo questa grandezza nelle opere di pace - ne hanno finalmente una degna di questo nome che hanno inaugurato domenica 30 agosto, chiaramente con la dovuta solennità. “Non disponevamo di una sede - ha detto il capogruppo Bruno Paternoster - e tutta la vita del Gruppo si svolgeva in un piccolo locale decisamente insufficiente per la programmazione della nostra attività. Era un cruccio per noi, lo era stato per Ettore Luigi Baschenis, attuale capogruppo onorario e prima capogruppo ininterrottamente per oltre quarant’anni. Lo scorso anno ecco l’opportunità che si doveva cogliere e che abbiamo colto. Si stava ristrutturando l’edificio nel quale un tempo funzionava un piccolo teatro ed ecco la proposta del parroco monsignor Lorenzo Grigis: l’offerta agli alpini del piano terra dell’edificio da ristrutturare con funzioni di sede del gruppo”. L’inaugurazione è avvenuta con la partecipazione di una folta rappresentanza dei gruppi alpini dell’Alta Valle Brembana, di rappresentanze delle sezioni di Biella e Pinerolo e del Gruppo di Albaredo gemellato con quello averarese. Folta e qualificata pure la rappresentanza delle istituzioni, nelle persone di Angelo Cassi sindaco di Averara e numerosi sindaci locali, di Piero Busi presidente della Comunità montana, del responsabile nazionale P.C. ANA Giuseppe Bonaldi, del col. Battista Mismetti. Presenti anche rappresentanze dei Carabinieri e Forestali. La sezione è stata rappresentata dai consiglieri Gotti, Quarteroni, Tiraboschi e Finazzi, dal coordinatore di zona Bianchi. Il corteo - preceduto dal Corpo bandistico di Santa Brigida - si è snodato dal Cimitero alla Chiesa parrocchiale con un suggestivo passaggio sotto l’antica Via Porticata. A seguire 27 CRONACA DAI GRUPPI l’omaggio al Monumento ai Caduti e quindi la Messa, a suffragio degli alpini andati avanti, celebrata da monsignor Grigis. Si è proceduto con i discorsi del capogruppo Paternoster e del rappresentante sezionale Gotti che hanno ribadito l’impegno degli alpini nelle opere di pace e del sindaco Cassi che ha voluto sottolineare il ruolo determinante dei gruppi alpini nelle piccole comunità di montagna. Questo momento è stato concluso con la consegna di diplomi di benemerenza ai reduci Lorenzo Calvi e Fortunato Lazzaroni. A concludere la manifestazione lo scoprimento di una lapide dedicata alle “morti bianche” averaresi del secolo scorso ed il taglio del nastro di inaugurazione della sede. Sergio Tiraboschi Borgounito Un libro per l’80° S i è festeggiato il 21 giugno l’80° di fondazione del Gruppo di Borgounito. Sulla spinta del Capogruppo Cuni Santino e di tutto il consiglio del Gruppo si è voluto dare massima importanza all’evento. Ottant’anni caratterizzati, oltre che dal buon spirito di fratellanza alpina, anche dalla collaborazione di più comuni, infatti il Gruppo comprende gli alpini di Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Grone, Luzzana e Vigano San Martino. A suggellare l’evento, la stampa di un prezioso volume dal titolo “Per non dimenticare”, redatto con la collaborazione di Angela Micheli e 28 Mario Valceschini (direttore del ns. Coro Alpini Valcavallina), contenente la storia del Gruppo, le testimonianze di Reduci dei nostri paesi, il tutto corredato con molte fotografie storiche. I festeggiamenti hanno compreso manifestazioni in tutti i cinque comuni, iniziando il venerdì con un corcerto dei Cori Valcavallina e Monte Alto nella Parrocchiale di Luzzana, il sabato con il concerto della Banda di Casazza nella Palestra di Grone ed infine la domenica con la magnifica sfilata, aperta con l’alzabandiera e l’onore ai Caduti presso il monumento di Vigano San Martino, scesa poi per le vie di Borgo di Terzo, con sosta per onore ai Caduti al monumento, e risalita verso Berzo San Fermo con onore ai Caduti al monumento e Santa Messa nella Parrocchiale. Molti i gagliardetti - tra i quali quello di Perosa Argentina (Pinerolo), quello di Volano (Rovereto) e quello del gemellato Gruppo di Possagno - che hanno accompagnato il vessillo sezionale scortato dai consiglieri nazionali Arnoldi e Favero. Presenti anche numerose autorità: i sindaci dei cinque Comuni, il presidente della Comunità Montana Barboni, l’onorevole Giovanni Sanga ed altre autorità civili e militari. Il tutto si è concluso con il pranzo presso la tensostruttura (dove si è svolta una quattro giorni di sagra alpina) coronato dalla gradita sorpresa dell’arrivo di Antonio Sarti, presidente sezionale. A tutti è stato fatto omaggio del gagliardetto del Gruppo e del libro “Per non dimenticare”. Quest’ultimo è a disposizione di chi ne voglia avere una copia (Tel. 329/1577439-Corrado Giacinti). Corrado Giacinti Carvico Festa della solidarietà “A mare vuol dire donare” è il motto che il grande Presidente “Nardo” Caprioli volle per gli alpini, che, seguendo tale insegnamento s’impegnano con costanza a favore di chi ha più bisogno. Questo hanno fatto gli alpini di Carvico il 5 luglio, nella meravigliosa cornice del Parco Serraglio, presso la bella sede del Gruppo, si sono ritrovati con i disabili della “Casa Alpina” di Endine Gaiano, di “Camminiamo Insieme” di CRONACA DAI GRUPPI Sotto il Monte e di “Ragazzi di Paglia” di Calusco d’Adda per la 1a Festa della Solidarietà. È stato un evento fortemente voluto dalle penne nere, con lo specifico intento di avvicinare questi giovani, familiarizzare con loro e farli sentire parte integrante della vita. Dopo la celebrazione della S. Messa, pranzo e spettacolo per tutti, con giochi di intrattenimento e scambio di doni finale, con l’augurio che si possa ripetere questa bella iniziativa anche negli anni a venire. Celestino Rota mento agli Alpini, con benedizione del medesimo da parte del prevosto don Camillo Brescianini. L’opera, costruita su progetto del geom. Franco Paris di Cene nel 1979, è stata ridisegnata e rivisitata dall’arch. Norberto Perolari di Vertova, che ha saputo coniugare con maestria e competenza i particolari della base marmorea con il resto del monumento. Grazie a tale forma di intervento radicale, gli alpini hanno restituito alla popolazione di Cene un’opera di grande pregio architettonico e di prezioso significato morale. È il caso di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato ai lavori. Alla cerimonia, che coincideva con il 7° Raduno intergruppo della Zona 14, erano presenti il vessillo sezionale con i vicepresidenti Ferrari e Macalli, 35 gagliardetti, il sindaco di Cene Cesare Maffeis, affiancato dai sindaci e delegati dei comuni della Media Val Seriana, rappresentanze dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i labari delle associazioni del paese. Ha fatto gli onori di casa il capogruppo e coordinatore di Zona Antonio Cassera. Cene Rinnovato il monumento L a manifestazione dell’80° di fondazione del Gruppo, tenuta domenica 6 settembre, ha registrato un momento di particolare emozione quando il capogruppo onorario, dott. Piernicola Barbieri classe 1914, ha tagliato il nastro tricolore, dando ufficialmente ingresso al rinnovato monu29 CRONACA DAI GRUPPI Clusone e Gandino Uniti da un comune ideale Q uest’anno l’incontro alla Forcella Larga del Pizzo Formico, organizzato dai Gruppi di Clusone e Gandino e dal CAI di Clusone e Valgandino, è coinciso con l’85° di fondazione del Gruppo di Clusone, che per l’occasione ha stampato un pregevole opuscolo dove è ampiamente illustrata anche la storia della Capanna Ilaria, sorta nel 1928. L’edificio, nato ad uso “rifugio”, fu voluto e realizzato da Luigi Gervasoni di Clusone in ricordo della madre Ilaria Maj. La scelta del luogo non fu casuale, in quegli anni la zona era molto frequentata dagli appassionati di sci, sia dell’altopiano di Clusone che della Valgandino. Col tempo però il fabbricato rovinò ed ora è solo un rudere, ma rappresenta ancora oggi un luogo di passaggio e d’incontro, poiché da lassù si abbraccia un panorama incomparabile. Anche quest’anno, perciò, i partecipanti alla manifestazione erano molto numerosi. Presente il vessillo della Sezione, scortato dai consiglieri Colombi, Furia e Gritti; il labaro del CAI con rappresentanti delle Sezione di Clusone e Bergamo e della Sottosezione Valgandino; una quindicina di gagliardetti; rappresentanze di Clusone e Gandino, di altri cinque comuni della zona, dei Carabinieri, dei Bersaglieri, delle Fiamme Gialle e dei Vigili del Fuoco. Sotto la 30 regia del segretario del Gruppo di Clusone, Sergio Giudici, la manifestazione si è aperta con brevi saluti delle rappresentanze delle amministrazioni e delle associazioni presenti, per poi proseguire con la S. Messa concelebrata da don Ferri, mons. Recanati e mons. Zanoli ed accompagnata dai cori Idica di Clusone e Voci Orobiche di Casnigo. L’incontro è proseguito all’interno ed intorno al tendone allestito dagli alpini di Gandino, dove si è consumato il pasto a base di pietanze semplici e squisite e di tanta cordialità e amicizia. Costa Imagna Ottanta compiuti C ome sia riuscito il capogruppo Matteo Brumana a far intervenire all’ottantesimo del Gruppo il presidente nazionale Corrado Perona è un mistero! Però se leggiamo ciò che scriveva nel dicembre del 1929 “Lo Scarpone Orobico” sulla fondazione del Gruppo, si può capire di che tempra sono quelli di Costa: ”Scarponi! Aprite le porte! Costa Imagna si muove! E quando si muove Costa Imagna, vedrete che plotone”!. All’epoca il primo Capogruppo fu Serafino Vanoli e la forza del Gruppo al giugno del 1930 era di 44 soci, oggi invece i soci sono circa ottanta. Tornando a date più recenti, domenica 26 luglio di gente se n’è vista parecchia ed anche di fuori provincia giunta fin quassù per celebrare l’anniversario; anche il tempo è stato favorevole, con Francesco Brighenti speaker ufficiale della giornata. Dopo la sfilata in paese con partenza dalla scuola - dove era stata allestita una mostra sulla storia degli Alpini e del Gruppo - il corteo ha sostato al cimitero per la deposizione di una corona ai Caduti, con le note della Fanfara dei congedati della Brigata Orobica. Raggiunta quindi la periferia, ci si trasferiva armi e CRONACA DAI GRUPPI nigi Fenaroli, Giuseppe Falgari, Bepi Locatelli, Gino Manini e Pasquale Paleni. Raffaele Vital Credaro San Giorgino d’oro D bagagli al Passo del Pertüs con auto ed autobus per la seconda parte della manifestazione. Dopo un breve corteo fino alla chiesetta alpina nei pressi del Passo, (quest’anno si festeggia anche il quarantesimo di costruzione), l’alzabandiera e la deposizione di una corona hanno preceduto i discorsi ufficiali, tenuti dal capogruppo Brumana, dal sindaco Valentina Macconi, dai consiglieri regionali Frosio e Macconi, dal presidente Antonio Sarti, per chiudere con Corrado Perona che ha letteralmente trascinato all’entusiasmo i presenti. La S. Messa celebrata dal Parroco di Costa, con i canti della Corale S. Giuseppe chiudeva la parte ufficiale della giornata. Rientrati tutti in paese, ci si ritrovava nel grande capannone allestito nel campo sportivo per il pranzo, con l’usuale contorno di canti, di ricordi e di allegria. Presenti alla manifestazione i vessilli delle Sezioni di Bergamo, Luino, Brescia, Cividale del Friuli, Milano e Brasile; circa ottanta gagliardetti, i labari dell’I.F.M.S., dell’UNUCI, di varie Associazioni ed il gonfalone del Comune. Tra le autorità: il presidente nazionale Corrado Perona con il vice Cesare Lavizzari; il presidente sezionale Sarti con i consiglieri Granelli, Bombardieri, Facchinetti, Locatelli, Giupponi, il coordinatore di Zona Mager e il già presidente sezionale Gianni Carobbio; il Primo maresciallo Fiumara ed il Maresciallo capo Natoli del Comando del 2° Rgt. Artiglieria da Montagna. Hanno dato maggior lustro alla manifestazione i Reduci: Fedele Balossi, Pierino Bugada, Dio- a cinque anni, su iniziativa dell’Associazione Pensionati, è stato istituito a Credaro il premio “San Giorgino d’oro” da assegnare ogni anno ad una persona che si sia distinta nell’operare per il bene della comunità locale. La speciale commissione, composta da otto saggi, ha assegnato nel 2005 il primo “San Giorgino d’Oro” al capogruppo degli alpini di Credaro Bellini Battista e l’ultimo, in ordine di tempo, il 27 settembre scorso al segretario del Gruppo Paris Alessandro.I motivi per i quali i due alpini sono stati dichiarati personaggi dell’anno 2005 e 2009 sono molteplici, ma i principali trovano riscontro in quanto fatto nell’ambito della Protezione Civile, avendo fondato il primo Nucleo della Valle Calepio e del Basso Sebino nel 1984; per aver recuperato insieme ad altri volontari le chiesette di San Fermo e di San Giorgio, due gioielli dove sono conservati affreschi di Lorenzo Lotto; per la realizzazione, sempre insieme alle loro penne nere, di due grandi parchi con annessi parcheggi. Il premio “San Giorgino d’Oro” finora è stato assegnato a cinque persone, di cui due sono alpini. Questa è una chiara dimostrazione del valore morale, civico ed operativo delle penne nere sul nostro territorio. Bettoni Bortolo Pieri 31 CRONACA DAI GRUPPI Curno e Valserina Pellegrini al Perello I l pellegrinaggio di domenica 6 settembre al Santuario del Perello di Algua è stato uno dei più partecipati degli ultimi anni, con una presenza massiccia di alpini e devoti. Ci si è trovati alla “Passata” di Miragolo San Marco dove la cerimonia è iniziata con l’inquadramento e l’alzabandiera prima di dare inizio al corteo verso il Santuario. Capofila era il corpo musicale di Palazzago che precedeva il vessillo sezionale, scortato dal consigliere Enrico Tiraboschi, poi le autorità, la bandiera dei Reduci, 22 alfieri che portavano con fierezza il loro gagliardetto, numerosi alpini ed una folta schiera di pellegrini. Giunti sul sagrato della chiesa, predisposto per la cerimonia liturgica, c’è stato il cordiale benvenuto a tutti da parte del Coordinatore di zona. Poi la S. Messa celebrata da padre Antonio Cortinovis, superiore dei Monfortani di Redona, che durante l’omelia ha ricordato quando da bambino andava in visita al Santuario, luogo dov’è sbocciata la sua vocazione, ed ha ringraziato gli alpini per avergli dato l’opportunità di rivivere quei ricordi e per il loro impegno sul territorio e per la vicinanza ai bisognosi ai quali dedicano energie e contributi. La S. Messa è stata accompagnata dal coro “Figli di nessuno” che durante la preghiera dell’alpino hanno intonato “Signore delle cime”. Infine l’alpino Sergio Fezzoli ha dedicato al Santuario una sua composizione in dialetto. Il sindaco di Algua Bruno Cimarra, nel portare i saluti anche della sua amministrazione, artefice della messa in sicurezza del percorso che conduce al Santuario, ha ricordato il neonato “Nucleo di P.C. Val Serina”, augurandosi di vederlo crescere sempre più anche operativamente. Il delegato sezionale Massimo Gotti ha porto il saluto del presidente Antonio Sarti, compiacendosi della presenza dei consiglieri Enrico Tiraboschi, Emilio Finassi, Isidoro Persico e del coordinatore della bassa Val Seriana Gimmi Zilioli; si è poi rivolto al celebrante, ringraziandolo per quanto espresso a favore degli alpini, e ai quattro Reduci presenti, maestri di vita e testimoni dell’amor patrio e dei valori alla base della nostra associazione. Isidoro Persico Ghisalba 35° di fondazione S abato 19 e domenica 20 settembre è stato celebrato il 35 ° anniversario di fondazione del Gruppo di Ghisalba. Sono stati due giorni intensi. Sabato sera c’è stato un concerto del Coro Alpino di Sovere seguito da un rinfresco. Domenica è stato il giorno della sfilata per le vie del paese con la deposizione di corone al monumento ai Caduti, la Santa Messa e il pranzo all’Area feste. Hanno accompagnato i vari momenti della manifestazione la Fanfara di Rogno, il Corpo musicale e la corale del paese. Nell’occasione sono stati premiati Danilo Finazzi, capogruppo onorario, e Fernando Bonzi, reduce di Russia. Al termine dei festeggiamenti il capogruppo Maffi Demis ha dichiarato: «Sono stato molto contento dell’ esito della manifestazione perchè vi hanno partecipato molti Gruppi alpini e molte associazioni del paese e fuori paese, come ad esempio i Carabinieri di Martinengo. Un grazie a tutti». 32 CRONACA DAI GRUPPI Gromo Una giornata “trionfale” È stata una giornata da incorniciare. Gli alpini di Gromo hanno organizzato tutto al meglio. Pure Giove Pluvio ha concesso una tregua. Non poteva che essere così, visto che si celebravano gli ottant’anni del Gruppo anche il cielo ha voluto metterci la sua parte. Nell’occasione si è tenuto il 6° Raduno Intergruppo della zona 18 che comprende i Gruppi - oltre quello di Gromo - di Ardesio, Gandellino, Lizzola, Piario, Valbondione, Valgoglio e Villa d’Ogna. La festa era stata preceduta il venerdì sera dalla lettura di brani de “Il Sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern; il sabato da un concerto del coro alpino “Valcavallina”. La domenica, 5 lu- glio, con l’accompagnamento della fanfara alpina di Valle Camonica e il Corpo Musicale di Gromo, il corteo ha percorso le vie del paese tutte addobbate da striscioni e tricolori. Una cinquantina di gagliardetti faceva da scia al vessillo sezionale, scortato dal vice presidente Carlo Macalli, dai consiglieri Colombi, Furia e Tiraboschi e da alcuni Reduci. Presenti anche nutrite rappresentanze del Gruppo di Faedo (TN), con cui gli alpini locali sono gemellati da circa trent’anni, e del Gruppo di Priocca (CN). I sindaci dei paesi dell’Alto Serio hanno sfilato con i gonfaloni comunali. Numerose anche le bandiere, vessilli e stendardi delle associazioni d’arma e sociali presenti sul territorio, tra cui la benemerita Croce Blu che quest’anno compie trent’anni di attività. Nel corteo anche la madrina Silvia Morstabilini, ed i campioni azzurri di sci Renato Pasini e Fabio Santus e gli allievi dello Sci Club Gromo, una promessa e un vanto per il paese. Nella piazza centrale vi è stata l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti. Sono seguiti i discorsi ufficiali, 33 CRONACA DAI GRUPPI aperti dal capogruppo Marco Pellegrinelli che ha rimarcato quanto sia radicata la presenza degli alpini in paese. Il sindaco, Luigi Santus, ha ricordato l’indimenticabile figura del “Gige”, Luigi Bonetti, che ha guidato il Gruppo per quarantadue anni. Il Coordinatore di Zona Daniele Trussardi ha porto un breve saluto, mentre il vicepresidente Carlo Macalli si è soffermato sul prestigioso traguardo raggiunto. Il corteo ha poi raggiunto la stupenda chiesa parrocchiale, dove il parroco don Virgilio Fenaroli e don Ivan Santus hanno concelebrato la S. Messa, accompagnata dalla voce possente dello stesso parroco e dal coro alpino “Valcavallina”. Al termine, presso l’Oratorio, è seguito il “pranzo della festa”, proprio come le feste di una volta, quando tutta la comunità si attivava per preparare pietanze del posto ed a Gromo non potevano certo mancare i casoncelli e la polenta dei carbonai, cioè ben soda e saporita con intingoli da fare leccare i baffi. A rallegrare maggiormente l’atmosfera ci ha pensato la fanfara alpina Valle Camonica che durante il pranzo ha eseguito con grande maestria pezzi alpini e classici, quali la Marcia trionfale dell’Aida. Possiamo perciò dire, che è stata una giornata trionfale per gli alpini di Gromo. Lüf Grumello del Monte Un Week-end per la pace S abato 30 e domenica 31 maggio presso la Casa di Riposo “Madonna del Boldesico” di Grumello del Monte si è svolta la manifestazione “Un week-end per la Pace” che ha visto la collaborazione del Gruppo ANA del paese e dei volontari “Amici Fondazione Ma34 donna del Boldesico” e “La Cascina”. Nell’ambito della manifestazione è stata allestita la mostra “Guerra e Pace” con l’esposizione di numerosi reperti bellici raccolti dai collezionisti Gianluigi Zanni e Giulio Bianchi di Capriolo e la presentazione di una mostra fotografica sull’attività degli Alpini. Sono state presentate fotografie storiche relative ai conflitti mondiali e fotografie più recenti di interventi di solidarietà degli alpini in armi e dell’ANA, sia in ambito locale che internazionale. Sono state inoltre esposte testimonianze degli ospiti della Casa di Riposo raccolte dai volontari, sui ricordi della guerra, del fronte, della ritirata, della prigionia, ma anche della vita nei paesi durante i periodi bellici. All’inaugurazione della mostra hanno partecipato anche i ragazzi delle classi Terze Medie delle scuole di Grumello del Monte. Dopo un saggio canoro, i veci hanno guidato gli alunni, spiegando modalità d’impiego e scopi dei vari reperti esposti. La domenica mattina il coro “Fiordaliso” di Bolgare ha tenuto un concerto di canti alpini e dopo la S. Messa, celebrata da Don Franco, il ricco aperitivo ha concluso la manifestazione. Il successo della collaborazione è stato di stimolo per organizzare, presso la Chiesetta degli Alpini il 9 giugno, un pomeriggio assieme agli ospiti della Casa di Riposo con canti, tombola, S. Messa e cena alpina. Matteo Cerea CRONACA DAI GRUPPI Monasterolo del Castello I primi vent’anni A metà luglio si sono svolti tre giorni di celebrazioni a Monasterolo del Castello per il 20°anniversario della fondazione del Gruppo. Tutto il paese, “colorato” da decine di bandiere tricolori, ha fatto festa e si è stretto attorno agli alpini, in segno di riconoscenza per tutto il lavoro svolto sul territorio in questi anni. Il nutrito programma delle celebrazioni è iniziato venerdì 17 luglio con una cena presso la “Casa della Gente”, sede del Gruppo Alpini, cui ha fatto seguito una serata di musica e di danze. Il giorno dopo, sabato 18 luglio, una grigliata gigante nel pomeriggio ha dato inizio a un nuovo incontro conviviale, sempre presso la “Casa della Gente”, con l’esibizione del Coro Alpino di Rogno tra gli applausi del folto pubblico. La domenica, una radiosa giornata di pieno estate, gli ospiti sono stati accolti nel parcheggio dell’ex ristorante “La Monasterola”, all’ingresso del paese. Presenti oltre una trentina di gagliardetti alpini; i labari dei carabinieri in congedo, paracadutisti, combattenti e reduci, Avis e Aido; una rappresentanza de “La Nostra Famiglia”; i consiglieri sezionali Testa, Bombardieri, Colombi e Granelli; il reduce Mariano Lazzaroni e la madrina Anna Pesenti. Alle 9.45, il consigliere, coordinatore e cerimoniere Remo Facchinetti ha dato inizio alla sfilata. Preceduto dalla Fanfara di Rogno, con il gonfalone del comune in testa, il corteo, chiuso da una ventina di bambini che sventolavano le bandiere d’Italia, ha percorso le principali vie del paese fino ad arrivare davanti al monumento ai Caduti. Dopo l’alzabandiera è stata deposta una corona di alloro. Quindi, le allocuzioni delle autorità hanno preceduto la S. Messa, officiata dal sempre disponibile “alpino ad honorem” don Gianfranco Brena. Hanno parlato il capogruppo Angelo Giudici, il sindaco di Monasterolo Maurizio Trussardi, il generale Elio Carrara per la Sezione, Mario Balboni, presidente della Comunità Montana, l’onorevole Giovanni Sanga, Angelo Pezzetti consigliere della Provincia e sindaco di Endine Gaiano, Marco Terzi sindaco di Spinone al Lago, Sergio Buelli sindaco di Ranzanico. A mezzogiorno il “rompete le righe”, a seguire il rancio alpino presso la “Casa della Gente” per condividere anche a tavola la voglia di stare insieme e fare festa. Gianfranco Moriondo Parre Raduno del “Belluno” C ome è consuetudine da anni, l’ultimo sabato di settembre si sono ritrovati a Parre i commilitoni del Gruppo Belluno - bello e uno come amano dire chi vi ha militato - della Brigata Julia. Presenti i vessilli sezionali di Bergamo, Luino, Cividale e Asiago M. Ortigara; i generali Di Paolo e Piccinelli, il colonnello Rolandi, un picchetto del 3° Reggimento Artiglieria Montagna della Julia, comandato dal capitano Giuseppe Vaccaro, ed una quindicina di gagliardetti. Dopo l’alzabandiera, il corteo ha raggiunto il monumento ai Caduti per la deposizione di una corona. Sono seguiti brevi discorsi di cir35 CRONACA DAI GRUPPI costanza del sindaco Ferrari e del vicepresidente Macalli, mentre Gianni Cominelli, organizzatore della manifestazione, ha letto il saluto inviato dal gen. Claudio Claudani, impedito a intervenire all’incontro perché trattenuto in Sicilia per servizio. È seguita la S. Messa a suffragio dei commilitoni “andati avanti” e una cena conviviale dove sono stati ricordati i momenti della naja che li hanno resi uomini e amici. Ospite anche lo scrittore giornalista Rai Franco Piccinelli, nonché ex presidente della “Federazione nazionale palla elastica”, che ha presentato il suo ultimo libro “L’uomo del rondò”. Tre Valli Alla Corna Marcia I Gruppi di Berbenno, Brembilla, Capizzone ed Ubiale Clanezzo, il 2 giugno “festa della Repubblica”, hanno voluto, a loro modo, ricordare reduci, combattenti e Caduti di tutte le guerre in cima ad una montagna, la “Corna Marcia”, che accomuna i rispettivi Comuni, per “non dimenticare”. La giornata è stata resa solenne con l’alzabandiera, la posa di una ghirlanda di fiori al cippo eretto in memoria dei Caduti di tutte le guerre, e con la S.Messa 36 concelebrata dai parroci dei quattro Comuni. Terminata la cerimonia i volontari alpini hanno servito il “rancio alpino” a base di “polenta e codeghì” a più di quattrocento persone, il tutto rallegrato dalla musica e dai canti del “Bandì de Zogn”. Il ricavato della giornata è stato consegnato in Sezione per essere donato alle popolazioni terremotate d’Abruzzo. Vista la buona riuscita della manifestazione e la numerosa partecipazione, i Gruppi organizzatori intendono metterla a calendario per gli anni futuri in modo che diventi un punto di riferimento per le vallate Brembana, Imagna e Brembilla. Giacomo Gamba CRONACA DAI GRUPPI Urgnano 75° di fondazione U n tripudio di bandiere tricolore, striscioni e gagliardetti hanno colorato, domenica 21 giugno, i 75 anni di fondazione del Gruppo Alpini. Ad accompagnare le penne nere del paese, guidati dal capogruppo Franco Gabbiadini, sono intervenuti numerosi alpini dei Gruppi della provincia. Il corteo, partito dall’oratorio ed accompagnato dalle note della Fanfara Alpina di Sorisole e del Corpo musicale parrocchiale, ha raggiunto i due monumenti ai Caduti dove sono state deposte corone d’alloro. Raggiunta piazza della Libertà, si sono tenuti i discorsi ufficiali da parte del Capogruppo Gabbiadini, del sindaco Venceslao Testa e del consigliere sezionale Dario Frigeni, che ha portato i saluti del presidente Antonio Sarti. Durante i discorsi apprezzamenti ed applausi sono stati rivolti a Serafino Ferri, ultimo reduce di guerra del paese. È stato ricordato anche il fondatore del Gruppo, il capitano Alessandro Severi, alla presenza della figlia Rina. La giornata è poi proseguita con la S. Messa e il pranzo all’oratorio. Stefano Bani Valgoglio Il saluto del Ministro L a giornata è splendida, da incorniciare. L’aria particolarmente tersa esalta i colori di Valgoglio, pavesato a festa, per celebrare i dieci anni del Gruppo alpini. I bene informati dicono che un cielo così sia merito dell’alpino don Primo Moioli, prevosto della parrocchia di S. Maria Assunta. Oltre ad entrature con la Curia ed il Vaticano, dimostrate ultimamente, pare abbia anche una “linea verde”, cioè sempre libera, verso l’Eterno. E può anche darsi, poiché, in tempi in cui i preti tendono a mimetizzarsi, lui va in giro con la tonaca e da lassù non possono che notarlo e compiacersene. Gli alpini di Valgoglio hanno poi fatto la loro parte, organizzando le cose in modo egregio. Dopo l’ammassamento, sotto la guida di Diego Morstabilini, brillante cerimoniere e speaker, la sfilata ha percorso la via centrale del paese per raggiungere il monumento ai Caduti, accompagnata dalle note della Banda di Gandellino. Erano presenti il consigliere regionale Pietro Macconi ed il sindaco del paese, Eli Pedretti, accompagnato dai colleghi di Gromo, Gandellino, Valbondione, Ardesio, Villa d’Ogna, Piario e Gorno; i campioni di sci nordico Renato e Fabio Pasini, Fabio Santus e Daniele Chioda; i reduci Giuseppe e Michele Morstabilini e Giovanni Zanoletti; la Sezione era rappresentata dal presidente Antonio Sarti e dal consigliere Furia. Facevano da seguito i vessilli sezionali di Bergamo e Milano, il labaro del Nastro Azzurro, la bandiera dei Combattenti e Reduci e ben quaranta gagliardetti. Presente anche una folta rappresentanza di atleti ANA e non poteva essere diversamente, trovandoci nella “capitale dello sport alpino”, titolo conferito a Valgoglio, seduta stante, perchè culla del supervincitore Alfredo Pasini e dei suoi eredi e allievi che promettono prestigiosi traguardi futuri. Raggiunto il monumento ai Caduti, dopo l’alzabandiera, vi è stato il saluto del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, fatto pervenire in diretta, via telefonino, opportunamente amplificato. Un collegamento che ha lasciato tutti gioiosamente meravigliati per la geniale idea degli alpini di Valgoglio. È seguita la deposizione della corona, la consegna del Crest ed i discorsi ufficiali. Il Capogruppo Tobia Pasini ha porto il saluto ai presenti; il sindaco Eli Pedretti ha evidenziato le peculiarità degli alpini e di Valgoglio in particolare: piccolo paese, grande generosità; Augusto Bonardo, ex sindaco, si è compiaciuto per il traguardo raggiunto. Il presidente Sarti si è complimentato con il Gruppo per il lavoro svolto in questi dieci anni; il consigliere regionale Macconi ha posto l’attenzione sul 90° dell’ANA, facendo notare quanto siano ancora attuali i propositi dei fondatori; Dino Perolari, responsabile nazionale pro-tempore del settore Sport dell’ANA, si è coccolato con lo sguardo e le parole i campioni presenti, prossimi atleti dell’ANA, dicendosi dispiaciuto per le altre Sezioni, ma purtroppo Bergamo sarà ancora “obbligata” a vincere le varie competizioni sportive alpine per ancora tanti anni a venire. Il corteo si è poi diretto verso la parrocchiale, dove don Primo ha celebrato la S. Messa con in testa, quando la celebrazione lo consentiva, il 37 CRONACA DAI GRUPPI suo bel cappello d’alpino, portato prima di entrare in seminario. Hanno concelebrato con lui i gemelli Sarzilla, don Attilio e don Giovanni che, dopo aver lasciato per limite d’età le rispettive parrocchie, si sono ritirati tra le amate montagne di Valgoglio. Si è poi di nuovo formato il corteo che ha raggiunto la nuova sede per la benedizione, impartita dal prevosto don Primo, ed il taglio del nastro da parte del presidente Sarti, affiancato dai reduci Giuseppe Morstabilini e Giovanni Zanoletti. È seguita la visita alla stupenda struttura, realizzata e completamente finanziata dal Gruppo, supportato dalla corale generosità della popolazione e di alcuni imprenditori locali. Nei piccoli paesi di montagna si respira ancora l’attaccamento al proprio “nido” e l’orgoglio di appartenervi, la gran voglia di lavorare, la dignità dell’indipendenza anche a costo di grandi sacrifici, ed ecco allora fiorire tante iniziative e realizzarsi strutture, come la sede degli alpini di Valgoglio, che in paesi più ricchi e più popolosi si sognano soltanto. Lüf 38 Vercurago 50° di fondazione U n paese in festa ha fatto da cornice alle manifestazioni organizzate dal Gruppo di Vercurago che, domenica 28 Giugno, ha festeggiato il 50° Anniversario di Fondazione. Le manifestazioni sono iniziate sabato sera quando, presso la palestra comunale, il Coro dell’Innominato ed il gruppo folcloristico Picet del Grenta hanno dato vita ad una suggestiva serata che ha riscosso un grande successo ed unanimi consensi tra la numerosa popolazione accorsa. Domenica mattina, presso il centro giovanile S.G.Bosco, il capogruppo Gianfranco Angioletti ha salutato ed accolto più di venti alfieri di altrettanti Gruppi giunti dalle vicine località con i loro inseparabili gagliardetti. La cerimonia ufficiale è iniziata con gli onori al vessillo sezionale scortato dalla rappresentanza della Sezione di Bergamo composta dal vicepresidente Giovan- CRONACA DAI GRUPPI ni Ferrari e dal consigliere Giovanni Locatelli. Quindi, sulle note del Corpo Musicale G. Brivio di Rancio, ha avuto inizio la sfilata per le vie del paese. Il corteo era composto dal Coro dell’Innominato, a seguire il gonfalone del comune, i labari delle associazioni AVIS e AIDO, i rappresentanti della locale Pro Loco e del gruppo escursionisti GEV Lumaca, dalle autorità tra cui erano presenti, oltre alla rappresentanza della Sezione di Bergamo, il coordinatore di zona Elio Bonanomi, gli ex consiglieri sezionali Gianfranco Rota e Davide Fantoni, il sindaco di Vercurago Carlo Greppi, il vice sindaco Alberto Bonacina e gli amministratori Danilo Bolis, Roberto Maggi e Mario Nobile. Dietro i gagliardetti tanti alpini, seguiti dalla popolazione, che hanno sfilato con il solito orgoglio e la compostezza che li contraddistingue. Il corteo ha quindi sostato presso il monumento ai Caduti dove, dopo l’alzabandiera avvenuto sulle note e sul canto del nostro Inno Nazionale, è stata deposta la corona di alloro. Dopo aver raggiunto in seguito il Parco degli Alpini, sono iniziati i discorsi ufficiali; sono intervenuti il Capogruppo Angioletti, il Sindaco Greppi, il coordinatore di zona Bonanomi ed infine il Vice presidente sezionale Ferrari. È quindi seguita la S. Messa, celebrata solennemente da Monsignor Andrea Paiocchi, già Parroco di Vercurago e accompagnata dai suggestivi canti del locale coro. Una doverosa visita alla bel- lissima Sede, immersa nel verde del parco, e poi tutti con le gambe sotto il tavolo per l’immancabile rancio alpino, al quale hanno preso parte anche il dott. Antonio Moretti, già sindaco di Vercurago, ed il parroco Don Marco Tasca. Il pomeriggio è trascorso con gioia e serenità, tra un bicchiere di vino ed un’allegra cantata, ponendo termine a questa bella ed indimenticabile giornata: un’altra pagina della storia del Gruppo Alpini di Vercurago. Massimo Piazza Villongo Nelle favelas del Brasile È l’alba del 2 agosto. Buio fitto e poca gente all’aeroporto. Tra questa 16 coraggiosi, pronti per il lungo viaggio che li porterà a Joao Monlevade, una cittadina vicino a Belo Horizonte, in Brasile. Tra loro spuntano alcune penne: che siano indiani? Ma no! Sono alcuni alpini del Gruppo di Villongo che, insieme ad altri amici, offrono le loro braccia e le loro competenze per la realizzazione di alcuni progetti nella missione in cui il compaesano padre monfortano Luciano Andreol opera da molti anni. Tutto è iniziato nell’estate 2000 con la realizzazione di un ambulatorio; nel 2002 si è costruito un asilo nella favelas di Tanquinho; nel 2004 39 CRONACA DAI GRUPPI alcune casette in un quartiere lì vicino; nel 2006 un centro pastorale; nel 2009, nel mese di agosto, si è data funzionalità al “Galpao”, un luogo di distribuzione dei pasti per i più bisognosi nella favelas di Estrela D’Alva, vicino all’ambulatorio medico. Il gruppo di volontari è aperto a tutti. Questo ha permesso in questi anni l’avvicendarsi di molte persone. Qualcuna è presente dall’inizio e costituisce lo “zoccolo duro”, altre danno il loro contributo in vari modi. L’obiettivo è proprio quello di offrire le competenze pratiche, visto che il gruppo è composto da professionisti che vengono da lunghi anni di esperienza: dal medico all’infermiere, dal muratore al piastrellista, all’idraulico, all’elettricista, al fabbro e al falegname. In una famiglia così ben composta non poteva certo mancare il cuoco, famoso in quel di Foresto e da tutti chiamato il Gira, e con una certa somiglianza con Yul Brynner. Quando c’è una necessità, con Padre Luciano il gruppo pensa al progetto, raccoglie i fondi, trova persone disponibili e via. L’impegno è grande ma è sempre maggiore il bagaglio prezioso di esperienza che i volontari portano a casa. Appena tornati, ci confidano: «Quando giunge l’ora di tornare lo si fà sempre con un nodo alla gola, perchè i legami e gli affetti che si creano con la gente del posto sono profondi ed impagabili. Per chi non avesse mai provato ... assicuriamo che ne vale la pena!» Sonia Dario Gruppi vari In breve Bonate Sotto Ottanta candeline ha spento il Gruppo di Bonate Sotto domenica 30 ago40 sto I festeggiamenti sono durati tre giorni, coinvolgendo tutto il paese. Carenno Domenica 2 agosto la comunità di Carenno ha festeggiato con un abbraccio il 75° di fondazione del Gruppo alpini e il 13° raduno dei Gruppi della Val San Martino. Castelli Calepio Il Gruppo ha festeggiato il suo 75° di fondazione, domenica 20 settembre. Due concerti hanno preceduto la giornata: il venerdì si è esibito il Corpo musicale del paese, mentre il sabato CRONACA DAI GRUPPI è stato la volta del “Piccolo coro” di Fiorano al Serio e il coro “ANA Orobico” di Boccaleone. Il Gruppo è stato fondato il 2 aprile 1934 ed oggi ha 130 alpini e 40 soci aggregati. Cividate al Piano Numerose penne nere e una novantina di gaglierdetti, domenica 11 ottobre, hanno partecipato a Cividate al Piano al 45° di fondazione del Gruppo. I festeggiamenti si erano aperti il venerdì con la serata del ricordo alla quale hanno partecipato i ragazzi delle medie, mentre sabato si era tenuto un concerto di cori alpini. Costa Volpino Un lungo e suggestivo corteo di penne nere e gagliardetti ha attraversato le strade di Costa Volpino, domenica 28 giugno, in occasione del raduno degli alpini dell’Alto Sebino. Gorle Dopo la manifestazione benefica di Enduro, svoltasi dal 20 al 22 agosto, domenica 23 il Gruppo alpini di Gorle ha festeggiato il 50° di fondazione. Locatello Domenica 12 luglio si è svolto a Locatello il raduno degli alpini della Valle Imagna. Presenti una cinquantina di gagliardetti. Mozzo Sagrato gremito e tripudio di tricolori, domenica 27 settembre, 41 CRONACA DAI GRUPPI per festeggiare l’80° compleanno degli alpini di Mozzo Palosco Il Gruppo ha festeggiato il 33° di fondazione con una riuscita sagra alpina il cui ricavato è stato destinato in parte al pagamento delle spese sostenute per il rifacimento della sede, bruciata con atto vandalico un paio d’anni fa, mentre il rimanente è stato devoluto alle associazioni di volontariato del paese e alla parrocchia. Pedrengo Doppia festa per gli alpini di Pedrengo che domenica 6 settembre hanno commemorato due anniversari: 75 anni di fondazione e 30 di gemellaggio con le penne nere di Budrio (Udine) Seriate Domenica 20 settembre il Gruppo ha festeggiato il suo 80° di fondazione. La giornata è stata preceduta da un concerto di cori alpini nella serata di venerdì, mentre il sabato è stato dedicato all’onore ai Caduti. Il Gruppo è stato fondato il 19 settembre 1929 e conta 160 penne nere e 30 amici. Sogno Per festeggiare i suoi 45 anni, compiuti il 23 agosto, il Gruppo ha pubblicato un libro dal titolo “Sogno e i suoi alpini”. Il Gruppo, guidato da Andrea Meoli, è costituito da 88 soci tra alpini e amici. Villa d’Ogna Con una cerimonia improntata alla semplicità, valore tipico delle penne nere, il Gruppo di Villa d’Ogna, ha inaugurato un monumento dedicato agli Alpini in occasione del suo 80° di fondazione. Gruppi vari Rinnovo cariche OLTRE SERIO Capogruppo: Pierangelo Vigani SONGAVAZZO Capogruppo: Andrea Bianchi 42 SPORT Campionato Nazionale di Corsa in Montagna I quattro assi fanno poker Danilo, Isidoro, Luciano ed Alfredo: Campioni Forni Avoltri (Udine) 19/20 Settembre 2009 Danilo Bosio conquista il suo 9° titolo di campione nazionale individuale (oltre ai 15 in staffetta), ma anche gli altri tre moschettieri non scherzano, vincendo nelle proprie categorie. La cronaca: alla partenza si schierano 462 concorrenti suddivisi in 10 categorie per ordine di età, in rappresentanza di 33 Sezioni ANA e 7 militari della Brigata Alpina Julia. Il percorso è di 6 km. con un dislivello di 300 metri, da ripetere 2 volte per le categorie 1ª/2ª/3ª/4ª, in prevalenza su sterrato, con tratti di sentiero impegnativo. Alle ore 9.00 partono le prime categorie, pronti via e subito in testa troviamo Isidoro Cavagna, seguito dal giovane trentino Cozzini. Danilo Bosio, contrariamente al solito, si mantiene in terza posizione (prima della partenza mi aveva confidato che temeva la discesa per via di un fastidioso mal di schiena che da tempo lo tormenta), al termine del primo giro transitano nell’ordine: Cozzini, tallonato da Danilo ed a circa 20 secondi Luciano Bosio con Isidoro Cavagna. A metà della seconda salita Danilo allunga ed in breve guadagna una ventina di secondi, stringe i denti in discesa amministrando il vantaggio e taglia il traguardo con 17 secondi sul bravo Cozzini. Al terzo e quarto posto giungono rispettivamente Luciano Bosio ed Isidoro Cavagna. Per quanto riguarda le categorie A5/A6/A7/ A8/A9 (1 giro di 6 km), Alfredo Pasini si impone nettamente nella 7ª categoria e stabilisce addirittura il 3° tempo assoluto, preceduto soltanto dai primi due concorrenti della 5ª categoria. Buona l’organizzazione, nonostante la pioggia della vigilia, che ha scombussolato il programma serale e soprattutto ha reso più scivoloso il tratto di sentiero lungo la parte centrale del percorso. Oltre ai già citati “quattro” moschettieri, un grande ringraziamento va a tutti i nostri atleti alpini, giovani e meno giovani, per la disponibilità e l’impegno dimostrati: Bravi! Per quanto riguarda la classifica per Sezioni, siamo al secondo posto, preceduti solo da Pordenone che ha il merito di aver portato al via un elevato numero di concorrenti. Classifica assoluta: 1° Danilo Bosio, Bergamo : Campione Nazionale - 2° Enrico Cozzini, Trento - 3° Luciano Bosio, Bergamo - 4° Isidoro Cavagna, Bergamo - 5° Luciano Fontana, Cadore Piazzamenti per categorie dei bergamaschi: A1: 8° Michele Dall’Ara – 9° Marco Tiraboschi – 10° Carlo Rota – 19° Moreno Sella A2: 1° Danilo Bosio – 18° Luigi Galizzi A3: 1° Isidoro Cavagna A4: 1° Luciano Bosio – 18° Stefano Cavagna – 24° Guido Maconi A6: 7° Antonio Baroni – 27° Bruno Cattaneo A7: 1° Alfredo Pasini – 6° Mario Terzi – 19° G.Mario Boffelli A8: 3° Bonifacio Bergamelli – 4° Pietro Galizzi A9: 4° Adriano Seccomandi – 5° Antonio Migliorini – 7° Benito Bendotti A10: 3° Manfredo Bendotti Classifica per Sezioni 1ª Pordenone - 2ª Bergamo - 3ª Feltre - 4ª Valdobbiadene - 5ª Belluno …a seguire altre 28 Sezioni D.P. 43 sport Aspettando la neve... Gara Nazionale di Ski Roll Danilo, Isidoro, Luciano ed Alfredo: Campioni Premiazione Master A – Vanini, Riccardi, Arnoldi Ranica - Monte di Nese – 18 ottobre 2009 Il Gruppo Alpini ed il G.S.A. Ranica, per la terza volta, hanno ottimamente organizzato una bella manifestazione, su un percorso ormai collaudato con un fondo stradale ideale per questo tipo di gara. I loro sforzi, sono comunque stati ripagati, da una buona ma soprattutto qualificata partecipazione di atleti provenienti da tutto l’arco alpino. La cronaca: si presentano al via 135 concorrenti, di cui 62 Alpini. Il tempo è splendido, con una leggera brezza mattutina, tipica della stagione, che gli atleti hanno particolarmente gradito. Pronti via e subito gli atleti del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur prendono il largo e l’unico a tener testa è l’ex carabiniere ed azzurro Bruno Carrara. Fino al terzo km, si alternano al comando Glauco Pizzuto e Sergio Bonaldi, poi è Carrara ad attaccare e prontamente Bonaldi lo raggiunge, rilanciando l’azione che continua fino all’arrivo dove giunge al comando in solitaria con un vantaggio di 30 secondi sullo stesso Carrara (2°), Pizzuto (3°) ed i bravi giovani bergamaschi del Centro Sportivo Esercito Richard Tiraboschi (4°) e Daniele Chioda (5°, ma primo per simpatia!). Per quanto riguarda i piazzamenti degli altri 44 atleti bergamaschi (alpini in congedo), nella categoria Seniores, buone le prestazioni di: Alessandro Bonaldi (6°), Pietro Lanfranchi (8°), Simone Giudici (9°), Alberto Gatti (10°), Omar Regazzoni (13°) ed Ivan Sangiovanni (15°). Nella categoria Master A, dominio annunciato del trio ANA Bergamo: 1° Corrado Vanini, 2° Alessandro Riccardi e 3° Fabrizio Arnoldi. Nei Master B, la vittoria è andata al valtellinese Battista Rossi, davanti al nostro Andrea Rottigni e con il quarto posto di Luigi Costantini sempre dell’ANA Bergamo. La gara femminile è stata vinta dall’azzurra Veronica Cavallar che ha preceduto le bergamasche Anna Zucchelli e Carolina Tiraboschi. Nelle categorie giovani (percorso di 4 km) vittoria di Pietro Mosconi dello sci club Leffe nei maschi e di Giudici Federica dello sci club 13 Clusone nelle femmine. Gli altri piazzamenti degli alpini: cat. Seniores: 20° Danilo Gervasoni - cat. Master A: 6° Carlo Bettinaglio, 7° Maurizio Pasini, 15° Michele Suardi, 18° G.Battista Milesi, 24° Giuseppe Giorgi, 25° Cleto Algarotti, 26° Luca Ruggeri, 28° Sergio Milesi, cat. Master B: 14° Vincenzo Bonandrini, 16° Giovanni Arrighetti, 17° Giovanni Giupponi, 18° Giuseppe Sala. D.P. SONO ANDATI AVANTI ALBANO S. ALESSANDRO ALMENNO S. BARTOLOMEO AVIATICO BG-CENTRO BG-VALTESSE/ VALVERDE BOLGARE Gabriele Frigeni Classe 1947 Giambattista Viscardi Classe 1942 Virgilio Dentella Classe 1930 Giangiacomo Robert Classe 1932 Franco Romanelli Classe 1936 Damiano Breda Classe 1939 BOSSICO BOTTANUCO BOTTANUCO BREMBATE CALCINATE CALEPIO Luigi Cocchetti Classe 1941 CALUSCO D’ADDA Luigi Ravasio Classe 1942 CAROBBIO DEGLI ANGELI Carlo Verga Classe 1929 Alessandro Locatelli Classe 1941 Mario Gritti Classe 1943 Giuseppe Cumetti Classe 1944 Guido Giovanni Ruggeri Battista Giovanni Finazzi Classe 1964 Classe 1917 Aldo Grassi Classe 1926 CASTELLI CALEPIO CAZZANO S. ANDREA CHIGNOLO D’ONETA Graziano Biffi Classe 1942 Mario Modina Classe 1942 CLUSONE Aldo Pezzoli Classe 1948 COSTA MEZZATE Giosue’ Borlini Classe 1928 COSTA VOLPINO G. Battista Bertocchi Classe 1949 Felice Signorelli Classe 1933 Avellino Lastretto Classe 1938 Agostino Fusini Classe 1943 Luigi Corona Classe 1935 Aldo Cometti Classe 1938 Ettore Omacini Classe 1940 Giacomo Bonometti Classe 1920 Cesare Peroni Classe 1953 Luciano Bertocchi Classe 1933 Francesco Carrara Classe 1939 GANDINO GAZZANIGA GORLAGO GORLAGO GROMO GRUMELLO DEL MONTE Roberto Castelli Classe 1950 Bortolo Bisighini Classe 1920 Carlo Trovenzi Classe 1928 Pietro Cesani Classe 1934 Pierluigi Bonetti Classe 1944 Giovanni Silini Classe 1923 CHIUDUNO CURNO CICOLA DOSSENA CARVICO CICOLA ENTRATICO FONTANELLA GANDINO GANDINO SONO ANDATI AVANTI NEMBRO ONORE ONORE PALAZZAGO PARZANICA PIARIO Battista Valoti Classe 1942 Candido Diletti Classe 1929 Francesco Colombo Classe 1928 PRESEZZO PRESOLANA PRESOLANA Mario Cereda Classe 1942 Giovanni Cristinelli Classe 1935 Giuseppe Bigoni Classe 1926 RANZANICO ROVETTA S. BRIGIDA Bortolo Cavagna Classe 1929 Valentino Mensi Classe 1938 Francesco Tomasoni Classe 1935 Giulio Gelmi Classe 1928 Amadio Brasi Classe 1946 Romildo Regazzoni Classe 1926 SOLZA SOTTO IL MONTE SOVERE S. OMOBONO TERME SELVA DI ZANDOBBIO SERIATE Romano Personeni Classe 1936 Mario Belotti Classe 1940 Luigi Nespoli (Luigì) Classe 1930 Guglielmo Arzuffi Classe 1921 Marino Carissimi Classe 1930 Santo Carrara Classe 1926 STEZZANO TERNO D’ISOLA TORRE DE’ ROVERI VALGOGLIO VILLA D’ALME’ VILLONGO Pietro Bertulessi Classe 1932 Vittorio Bolis Classe 1930 Vincenzo Cortinovis Classe 1949 Alfredo Negroni Classe 1950 Giovanni Mazzocchi Classe 1920 Giuseppe Dossi Classe 1945 VILLONGO ZANDOBBIO ZOGNO ZOGNO ZOGNO ZOGNO Massimo Pelucchi Classe 1920 Guerino Perletti Classe 1941 Marcello Ferrari Classe 1958 Carletto Pozzi Classe 1914 Battista Rota Classe 1930 Ferruccio Tiraboschi Classe 1929 BG-REDONA MONTE MARENZO VILMINORE “I sò pass, dientàcc ligér, i à lassat i sème di mucc e i va per i pàscoi del cél” Ugo Nembrini Classe 1932 Angelo Frigerio Classe 1943 Cristoforo Morandi Classe 1957 SONO ANDATI AVANTI Ricordiamoli Riccardo Bosio - Gruppo di Oneta e Cantoni Caro Riccardo, poco più di un mese fa, pur sofferente, hai partecipato, alla commemorazione dei Caduti in guerra e degli gli alpini che sono andati avanti. Domenica scorsa mancavi. Con il pensiero rivolto a te, celebrando, in tono minore la nostra festa annuale, abbiamo pregato. Abbiamo chiesto che la tua voglia di vivere ed il desiderio di star vicino ai tuoi cari vincessero sul destino. Non ce l’hai fatta, non ti è stato concesso. Siamo affranti. Ci mancherai molto. Tutti avremmo qualcosa da dirti, ma, come al solito, quando perdiamo un caro amico, la commozione rende tutto difficile. Gli alpini sono più bravi con i fatti. Non siamo stati capaci di dirtelo in vita, ma ora puoi rendertene conto, ti abbiamo sempre voluto bene. Sono parole che sgorgano dal cuore. I nostri sono sentimenti di gratitudine e riconoscenza, sono attestati di stima per quello che ci hai dato e per la passione con cui hai svolto il compito di Capogruppo. Dieci anni fa hai ereditato una bella sede. Con pazienza, costanza e competenza, coadiuvato da un gruppo di gestione capace e disponibile, l’hai resa più bella, un accogliente punto di aggregazione al servizio della comunità. Hai avuto un occhio di riguardo per il volontariato e per il sostegno di chi soffre. Eri orgoglioso del tuo Gruppo. Avevi lasciato da poco l’incarico per ragioni di salute, ma sei sempre stato vicino al consiglio. Forse ti è rimasta una voglia: la commemorazione della fondazione del Gruppo. Dacci una mano, non è detto che non si possa accontentarti. Di sicuro hai già incontrato Silvestro, il tuo predecessore. Siate tolleranti se combiniamo qualche guaio. Mandateci qualche bonario messaggio e noi cercheremo di seguire il vostro esempio. Caro alpino Riki, di nuovo grazie e riposa in pace. Oneta, 3 agosto 2009 I tuoi Alpini MANIFESTAZIONI PROSSIME MANIFESTAZIONI DATA ORA LOCALITA’ OGGETTO 2009 13/12 13.00 VILLA D’ALME’ 13/12 MILANO - DUOMO 19/12 15.00 CASA ENDINE RISTORANTE EMILIANO PRANZO AUGURI S. MESSA SUFFRAGIO ALPINI DEFUNTI S. MESSA AUGURI DI NATALE 2010 23/1 BRESCIA 24/1 CARONA 14/2 TESERO (TRENTO) 7/3 9.30 BERGAMO – FIERA 14/3 SPIAZZI DI GROMO 20-21/3 CONEGLIANO 21/3 SANTA CATERINA 27-28/3 COLERE 1-2/5 PONTE S. PIETRO 7-9/5 COMMEMORAZIONE BATTAGLIA NIKOLAJEWKA TROFEO NIKOLAJEWKA (GRUPPO CARONA) 75° CAMPIONATO NAZIONALE SCI DI FONDO ASSEMBLEA SEZIONALE TROFEO “SORA” CONVEGNO STAMPA ALPINA (TIRANO) 33° CAMP. NAZI. SCI ALPINISMO 44° CAMPIONATO NAZIONALE SLALOM GIGANTE CAMPIONATO SEZIONALE TIRO A SEGNO BERGAMO ADUNATA NAZIONALE 47 INSERTO TOTALI GRUPPI DELLA SEZIONE 263 SOCI ALPINI SOCI AGGREGATI FORZA DELLA SEZIONE 2008 20.742 6.681 2009 20.698 6.788 DIFF. 44 107 vicepresidente di riferimento GIOVANNI FERRARI 1a AREA ZONA 10 VALLE S. MARTINO NORD - ELIO BONANOMI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. CALOLZIOCORTE 300 296 4 67 68 1 CARENNO 89 89 0 26 27 1 ERVE 30 29 1 10 10 0 aggiornato al 30/10/2009 RIEPILOGO 1a AREA ALPINI GRUPPI 2008 73 2009 DIFF. 4.727 4.764 37 TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE AGGREGATI 2008 1.683 1.684 263 FORZA DELLA SEZIONE 2008 2009 20.742 6.681 SOCI ALPINI SOCI AGGREGATI GRUPPO MONTE MARENZO 2009 DIFF. 1 TORRE DE’ BUSI VERCURAGO TOTALE ZONA 10 DIFF. 20.698 6.788 44 107 ZONA 3 ISOLA SUD - LUIGI PAPINI ALPINI AGGREGATI ANNO BONATE SOTTO BOTTANUCO CALUSCO D’ADDA CHIGNOLO D’ISOLA MADONE MEDOLAGO SOLZA SUISIO TOTALE ZONA 3 ROSSINO SOGNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. 61 43 173 19 41 50 57 35 479 61 44 173 18 40 48 51 35 470 0 1 0 1 1 2 6 0 9 16 20 34 6 12 16 20 26 150 16 21 36 8 15 13 19 26 154 0 1 2 2 3 3 1 0 4 ANNO AMBIVERE BONATE SOPRA BREMBATE SOPRA CARVICO GHIAIE DI BONATE LOCATE MAPELLO PONTE S. PIETRO PRESEZZO PREZZATE SOTTO IL MONTE TERNO D’ISOLA TOTALE ZONA 4 2008 2009 DIFF. 57 57 72 69 158 159 140 144 32 32 40 39 99 92 116 109 99 98 35 34 92 88 94 89 1.034 1.010 0 3 1 4 0 1 7 7 1 1 4 5 24 2008 2009 DIFF. 35 18 30 52 6 15 29 56 32 44 32 58 407 33 15 35 48 6 14 28 50 35 43 33 55 395 2 3 5 4 0 1 1 6 3 1 1 3 12 ZONA 27 STRADA FRANCESCA - GIACOMO LIMONTA GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. ARCENE COLOGNO AL SERIO COMUN NUOVO GHISALBA LEVATE LURANO MARTINENGO PONTIROLO NUOVO SPIRANO URGNANO VERDELLO ZANICA TOTALE ZONA 27 29 43 54 33 45 36 108 40 34 47 91 24 584 28 41 57 36 43 36 109 45 37 46 88 26 592 1 2 3 3 2 0 1 5 3 1 3 2 8 13 13 40 8 15 10 56 15 12 21 30 5 238 12 12 45 11 14 8 52 19 12 22 27 5 239 1 1 5 3 1 2 4 4 0 1 3 0 1 71 73 52 30 74 714 0 2 1 0 3 11 35 14 31 10 22 215 32 14 30 9 24 214 3 0 1 1 2 1 ZONA 23 BASSA BER RGAMAS SCA - EN NRICO RAPPI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BARIANO BRIGNANO GERA D’A. CALCIO CALVENZANO CARAVAGGIO CASIRATE D’ADDA CASTEL ROZZONE CIVIDATE AL PIANO COVO FONTANELLA MORENGO MOZZANICA ZONA 4 ISOLA NORD - GIOVANNI LOCATELLI GRUPPO ALPINI AGGREGATI 71 75 53 30 77 725 PUMENENGO ROMANO DI L.DIA SOLA DI F. OLIVANA TORRE PALLAVICINA TREVIGLIO TOTALE ZONA 23 48 50 56 68 41 91 55 35 40 49 37 0 70 23 90 24 0 97 824 55 73 42 94 60 37 40 53 45 31 68 23 81 25 14 103 894 2 1 5 1 3 5 2 0 4 8 31 2 0 9 1 14 6 70 10 14 9 66 30 41 16 4 21 20 12 0 22 13 19 6 0 23 312 10 63 29 46 19 5 19 20 17 1 21 14 23 7 0 23 331 4 1 3 1 5 3 1 2 0 5 1 1 1 4 1 0 0 19 ZONA 24 VALLE S.MARTINO SUD - G.CARLO SANGALLI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ALBARIDA ANNO 2008 12 BARZANA CAPRINO B.SCO CELANA CISANO B.SCO PALAZZAGO PONTIDA S. ANTONIO D’ADDA VILLA D’ADDA TOTALE ZONA 24 28 71 2009 17 29 68 21 22 232 161 88 20 92 725 227 158 88 20 98 727 DIFF. 5 1 3 1 5 3 0 0 6 2 2008 9 2009 11 9 36 10 83 23 22 7 40 239 9 36 10 84 21 22 6 36 235 DIFF. 2 0 0 0 1 2 0 1 4 5 ZONA 26 ADDA - FRANCO CAVICCHINI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BREMBATE CAPRIATE CRESPI DALMINE FILAGO GRIGNANO OSIO SOTTO S. GERVASIO D’ADDA TOTALE ZONA 26 82 28 79 20 39 88 20 356 80 31 84 20 37 85 20 357 2 3 5 0 2 3 0 1 36 5 17 26 15 20 3 122 25 6 18 26 16 21 4 116 (I numeri in rosso sono negativi) vicep preside ente di riferrimento GIO ORGIO SONZOGNI GRUPPI RIEPILOGO 2a AREA ALPINI AGGREGATI 11 1 1 0 1 1 1 6 URGNANO 47 91 24 584 VERDELLO 46 88 26 592 1 3 2 8 INSERTO ZANICA TOTALE ZONA 27 21 30 5 238 22 27 5 239 1 3 0 1 GRIGNANO 39 88 20 356 OSIO SOTTO S. GERVASIO D’ADDA TOTALE ZONA 26 37 85 20 357 2 3 0 1 15 20 3 122 16 21 4 116 1 1 1 6 vicep preside ente di riferrimento GIO ORGIO SONZOGNI 2a AREA ZONA 5 BASSA VALLE SERIANA - VIRGINIO TURANI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. ALBENZA 34 33 1 16 13 3 ALME’ 84 82 2 11 8 3 ALMENNO S. BART. 105 104 1 44 49 5 ALMENNO S. SALV. 158 157 1 41 43 2 AZZONICA 57 60 3 53 54 1 CURNO 118 115 3 46 49 3 PALADINA PETOSINO PONTERANICA ROSCIANO SORISOLE VALBREMBO VILLA D’ALME’ TOTALE ZONA 5 82 80 77 80 100 99 97 101 50 49 71 67 53 52 72 62 137 138 1.295 1279 2 3 1 4 1 4 1 10 1 16 22 17 53 65 6 63 16 16 46 515 21 18 53 69 6 69 17 12 48 529 1 1 0 4 0 6 1 4 2 14 ZONA 6 MEDIA VALLE BREMBANA - MARIO ZANARDI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BREMBILLA POSCANTE SAN GALLO SAN GIOVANNI B. SAN PELLEGRINO T. SEDRINA SOMENDENNA STABELLO TALEGGIO UBIALE CLANEZZO VEDESETA ZOGNO TOTALE ZONA 5 125 125 39 36 25 25 202 206 250 248 98 91 45 46 28 25 39 41 87 87 50 50 315 309 1.303 1289 0 3 0 4 2 7 1 3 2 0 0 6 14 2008 67 aggiornato al 30/10/2009 MOZZO OSSANESGA RIEPILOGO 2a AREA ALPINI GRUPPI 57 24 10 45 98 22 38 11 22 23 6 48 404 59 24 16 45 97 22 39 11 22 20 9 48 412 2 0 6 0 1 0 1 0 0 3 3 0 8 2009 DIFF. 4.497 4.451 46 TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE AGGREGATI 2008 FORZA DELLA SEZIONE 2008 2009 20.742 6.681 SOCI ALPINI SOCI AGGREGATI 2009 DIFF. 1.560 1.583 23 263 DIFF. 20.698 6.788 44 107 ZONA 8 ALTA VALLE BREMBANA O. - CLAUDIO BIANCHI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO AVERARA CASSIGLIO CUSIO MEZZOLDO OLMO AL BREMBO ORNICA PIAZZATORRE SANTA BRIGIDA VALTORTA TOTALE ZONA 8 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. 35 17 43 27 55 35 47 77 37 373 36 17 45 26 55 33 47 75 37 371 1 0 2 1 0 2 0 2 0 2 12 0 10 9 13 10 22 35 12 123 12 0 11 9 12 10 23 35 12 124 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1 ZONA 9 VALLE IMAGNA - FERMO MAGER GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BEDULITA BERBENNO CAPIZZONE CORNA IMAGNA COSTA VALLE IM. LOCATELLO RONCOLA ROTA IMAGNA SANT’OMOBONO T. STROZZA VALSECCA TOTALE ZONA 9 30 65 70 58 82 48 51 64 102 37 47 654 30 66 69 55 75 53 51 62 97 36 46 640 0 1 1 3 7 5 0 2 5 1 1 14 11 18 7 24 30 43 25 34 11 30 20 253 11 16 6 25 30 40 26 34 13 29 15 245 0 2 1 1 0 3 1 0 2 1 5 8 ZONA 25 VALLE SERINA - ISIDORO PERSICO GRUPPO ALPINI AGGREGATI ZONA 7 ALTA VALLE BREMBANA E. - GIOVANNI CURTI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO BRANZI CARONA FOPPOLO ISOLA DI FONDRA LENNA MOIO DE’ CALVI PIAZZA BREMBANA RONCOBELLO VALNEGRA TOTALE ZONA 7 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. 70 53 27 15 19 23 28 51 15 301 68 53 27 15 18 23 29 55 15 303 2 0 0 0 1 0 1 4 0 2 21 15 19 1 7 1 9 8 9 90 21 18 19 1 7 2 14 13 11 106 0 3 0 0 0 1 5 5 2 16 (I numeri in rosso sono negativi) ANNO BAGNELLA BRACCA CORNALBA COSTA SERINA DOSSENA FREROLA OLTRE IL COLLE SERINA VALPIANA ZAMBLA ZORZONE TOTALE ZONA 25 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. 40 53 26 78 104 23 37 116 33 30 31 571 38 48 27 81 105 22 39 117 33 28 31 569 2 5 1 3 1 1 2 1 0 2 0 2 8 20 11 18 21 8 9 48 13 17 2 175 7 17 10 20 17 7 9 46 13 19 2 167 1 3 1 2 4 1 0 2 0 2 0 8 vicepresidente di riferimento CARLO MACALLI 3a AREA GRUPPI 49 ZONA 13 BASSA VALLE SERIANA - GIMMY ZILIOLI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. AMORA AVIATICO COMENDUNO NEMBRO OLTRE SERIO PRADALUNGA RANICA SELVINO TORRE BOLDONE VILLA DI SERIO TOTALE ZONA 13 116 122 287 301 28 29 30 29 104 107 161 170 92 90 106 109 91 91 24 25 106 112 143 140 1.288 1325 6 14 1 1 3 9 2 3 0 1 6 3 37 61 18 10 20 10 12 24 41 16 11 64 44 331 57 20 10 20 12 16 23 47 16 10 65 43 339 4 2 0 0 2 4 1 6 0 1 1 1 8 ZONA 14 MEDIA VALLE SERIANA S. - ANTONIO CASSERA GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. CENE FIORANO AL SERIO GAZZANIGA SEMONTE VERTOVA TOTALE ZONA 14 89 73 181 62 208 613 86 73 180 62 206 607 3 0 1 0 2 6 19 43 24 20 46 152 16 43 23 19 47 148 3 0 1 1 1 4 ZONA 15 VAL GANDINO - G. BATTISTA COLOMBI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. TOTALE ZONA 15 102 70 317 104 65 658 96 71 311 99 65 642 6 1 6 5 0 16 9 25 37 21 23 115 10 26 43 21 23 123 1 1 6 0 0 8 CASNIGO CAZZANO S. A. GANDINO LEFFE PEIA ZONA 16 MEDIA VALLE SERIANA NORD - LUCIANO EPIS GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. CHIGNOLO D’ONETA 30 30 0 10 10 0 GORNO 42 42 0 18 19 1 ONETA PARRE PONTE NOSSA PREMOLO TOTALE ZONA 16 45 123 79 30 349 (I numeri in rosso sono negativi) 44 125 79 30 350 1 2 0 0 1 2008 2009 DIFF. 4.755 4.748 7 TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE aggiornato al 30/10/2009 ALBINO ALZANO LOMBARDO RIEPILOGO 3a AREA ALPINI 25 31 10 4 98 27 29 13 5 103 2 2 3 1 5 AGGREGATI 2008 FORZA DELLA SEZIONE 2008 2009 SOCI ALPINI SOCI AGGREGATI 20.742 6.681 2009 DIFF. 1.240 1.255 15 263 DIFF. 20.698 6.788 44 107 ZONA 17 ALTA VALLE SERIANA EST - GIOVANNI STABILINI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. CERETE ALTO CERETE BASSO CLUSONE FINO DEL MONTE ONORE PRESOLANA ROVETTA SAN LORENZO SONGAVAZZO TOTALE ZONA 17 31 56 272 80 59 174 124 49 55 900 30 56 264 79 59 176 120 46 62 892 1 0 8 1 0 2 4 3 7 8 14 15 63 28 21 34 36 15 25 251 11 18 60 30 20 35 37 12 27 250 3 3 3 2 1 1 1 3 2 1 ZONA 18 ALTA VALLE SERIANA NORD - DANIELE TRUSSARDI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. ARDESIO GANDELLINO GROMO LIZZOLA PIARIO VALBONDIONE VALGOGLIO VILLA D’OGNA TOTALE ZONA 18 168 45 125 40 52 43 68 74 615 168 45 122 37 54 43 66 72 607 0 0 3 3 2 0 2 2 8 19 19 19 46 14 29 25 8 179 22 20 19 40 15 29 16 8 169 3 1 0 6 1 0 9 0 10 ZONA 19 VALLE DI SCALVE - GIACOMO BELINGHERI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. AZZONE COLERE SCHILPARIO VILMINORE DI SCALVE TOTALE ZONA 19 45 101 84 102 332 49 94 80 102 325 4 7 4 0 7 15 41 12 46 114 15 44 14 50 123 0 3 2 4 9 INSERTO vicepresidente di riferimento ANTONIO ARNOLDI 4a AREA ZONA 1 BERGAMO - ALESSIO GRANELLI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANN0 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BOCCALEONE 155 153 2 55 47 8 CELADINA CENTRO CITTA’ ALTA FONTANA GRUMELLO DEL P. LONGUELO REDONA VALTESSE-VALVERDE 98 97 87 89 134 134 96 89 42 39 20 19 54 56 117 109 73 74 117 118 23 25 1.016 1002 1 2 0 7 3 1 2 8 1 1 2 14 2008 74 aggiornato al 30/10/2009 BORGO S. CATERINA CAMPAGNOLA RIEPILOGO 4a AREA ALPINI GRUPPI 48 28 31 9 12 12 36 58 12 23 13 337 48 27 30 9 12 11 34 57 11 24 13 323 0 1 1 0 0 1 2 1 1 1 0 14 AGGREGATI 2009 DIFF. 6.763 6.735 28 2008 2009 DIFF. 2.198 2.266 TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE 263 FORZA DELLA SEZIONE 2008 2009 20.742 6.681 SOCI ALPINI SOCI AGGREGATI 68 DIFF. 20.698 6.788 44 107 ZONA 2 BASSO SERIO - SERAFINO CALVI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. AZZANO S. PAOLO 131 131 0 82 73 9 ZONA 20 VALLE CAVALLINA - REMO FACCHINETTI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BIANZANO 35 36 1 8 7 1 BORGOUNITO 115 137 22 29 33 4 CASAZZA 73 72 1 34 33 1 CENATE SOPRA 57 58 1 15 18 3 ENDINE GAIANO 96 95 1 45 50 5 BAGNATICA BRUSAPORTO ENTRATICO GAVERINA T. VIALE VENEZIA TOTALE ZONA 1 CASSINONE GRASSOBBIO ORIO AL SERIO SERIATE STEZZANO TREVIOLO TOTALE ZONA 2 106 78 48 60 17 125 57 117 739 103 81 49 59 16 123 64 115 741 3 3 1 1 1 2 7 2 2 12 28 22 37 0 31 10 40 262 13 26 24 41 0 26 12 43 258 1 2 2 4 0 5 2 3 4 MONASTEROLO D. C. RANZANICO S. PAOLO D’ARGON SELVA DI ZANDOBBIO SPINONE AL LAGO TRESCORE B. ZANDOBBIO TOTALE ZONA 20 ZONA 11 VALLE CALEPIO - CLAUDIO SALEMI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. BOLGARE 105 104 1 8 8 0 CALCINATE CALEPIO CAROBBIO D.A. CASTELLI CALEPIO CHIUDUNO CICOLA CIVIDINO-QUINTANO GRUMELLO D.M. PALOSCO TELGATE TOTALE ZONA 11 84 83 45 47 92 94 138 134 100 92 36 34 126 133 124 126 126 122 119 121 1.095 1.090 1 2 2 4 8 2 7 2 4 2 5 30 23 27 38 31 20 51 17 16 33 294 30 23 27 41 26 18 49 20 21 33 296 0 0 0 3 5 2 2 3 5 0 2 ZONA 12 COLLINARE EST - ANTONIO BOMBARDIERI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. ALBANO S.ALESS. 165 163 2 45 43 2 CENATE SOTTO COSTA MEZZATE GORLAGO GORLE MONTELLO PEDRENGO SCANZOROSCIATE TORRE DE’ ROVERI TOTALE ZONA 12 53 96 90 92 78 158 196 75 1003 (I numeri in rosso sono negativi) 53 92 93 93 77 154 192 75 992 0 4 3 1 1 4 4 0 11 16 18 48 69 25 38 59 29 347 16 17 51 73 28 39 58 30 355 0 1 3 4 3 1 1 1 8 96 93 42 44 39 39 39 40 83 81 34 32 39 39 166 166 95 92 1.009 1024 3 2 0 1 2 2 0 0 3 15 28 22 25 24 11 6 15 20 46 328 30 20 32 25 13 5 14 20 48 348 2 2 7 1 2 1 1 0 2 20 ZONA 21 ALTO SEBINO - ANGELO PERDONA’ GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO BOSSICO COLLINA A. SEBINO COSTA VOLPINO LOVERE PIANICO ROGNO SOVERE TOTALE ZONA 21 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. 96 108 226 124 59 119 172 904 94 104 222 124 60 119 171 894 2 4 4 0 1 0 1 10 33 51 49 14 34 29 45 255 34 56 55 13 36 32 55 281 1 5 6 1 2 3 10 26 ZONA 22 BASSO SEBINO - ANGELO MONIERI GRUPPO ALPINI AGGREGATI ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF. ADRARA S. MARTINO 106 108 2 29 29 0 ADRARA S. ROCCO 64 65 1 38 40 2 CREDARO 39 38 1 11 13 2 FORESTO SPARSO 98 96 2 55 62 7 GANDOSSO 69 68 1 18 27 9 PARZANICA 48 48 0 29 34 5 PREDORE SARNICO TAVERNOLA B.SCA VIADANICA VILLONGO VIGOLO TOTALE ZONA 22 81 120 152 45 136 39 997 82 120 150 45 132 40 992 1 0 2 0 4 1 5 27 58 30 21 42 17 375 32 54 27 21 43 23 405 5 4 3 0 1 6 30