COMUNE DI RUSSI
Sabato, 12 marzo 2016
COMUNE DI RUSSI
Sabato, 12 marzo 2016
Prime Pagine
12/03/2016 Prima Pagina
1
Corriere di Romagna (ed. Ravenna)
12/03/2016 Prima Pagina
2
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
12/03/2016 Prima Pagina
3
La Voce di Romagna
Cronaca
12/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 6
4
Dalle fiale di potassio killer alle foto choc col cadavere Un caso...
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3
ANDREA COLOMBARI
La lunga attesa a occhi bassi, poi il verdetto più duro «La...
6
Cultura e Turismo
12/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
8
Torna la Fira in versione invernale
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
9
«Il Comune ci chiede: restate...Sì, ma dove?»
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
10
DOMANI IL CARNEVALE ITINERANTE A GODO
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 27
11
Ricordando Olindo Guerrini
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 27
12
I disegni a biro di Martines
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 27
VANIA RIVALTA
Emo, quando l' elettronica rilegge tutto
12/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 4
13
15
"Libri mai mai visti": dal Sindaco di Russi solo promesse. Che sono finite...
11/03/2016 Ravenna Today
17
Aspettando la primavera: il week­end tra tartufi, benessere ed escursioni
11/03/2016 Ravenna24Ore.it
19
A Russi torna la Fira in veste invernale
11/03/2016 Ravenna24Ore.it
20
A Russi torna la 'Fira di Sett Dulur' in veste invernale
11/03/2016 RavennaNotizie.it
21
VACA Vari Cervelli Associati: Lettera aperta alla Giunta Comunale di Russi
Economia e Lavoro
12/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
23
Chef e produttori È lo show dei salumicotti
Pubblica Amministrazione
12/03/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
ROBERTO GALULLO
«Corruzione così diffusa da essere sistema»
12/03/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
GIORGIO SANTILLI
Per gli appalti completare subito pulizia e regole, serve...
12/03/2016 Italia Oggi Pagina 10
FILIPPO MERLI
Assicurati coi soldi pubblici
12/03/2016 Italia Oggi Pagina 43
FRANCESCO CERISANO
Niente sponsor su atti pubblici
12/03/2016 Italia Oggi Pagina 51
ANTONIO CICCIA MESSINA
P.a., la privacy in pasto a tutti
12/03/2016 Italia Oggi Pagina 51
Vigili, niente contratti flessibili per assunzioni superiori a 5 mesi
26
28
30
32
Entro il 31/3 il censimento delle opere incompiute
12/03/2016 Italia Oggi Pagina 51
24
LUIGI OLIVERI
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna)
Prima Pagina
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
Prima Pagina
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Cronaca
Dalle fiale di potassio killer alle foto choc col
cadavere Un caso diventato mondiale
Un volto magnetico che ha diviso l' opinione pubblica e scatenato i media
RAVENNA. Quelle iniezioni sospette, le foto
con i cadaveri, i presunti furti in corsia ai danni
dei pazienti anziani e l' ombra di quasi 90
decessi avvenuti oltre la media.
E' un "film" ricco di adrenalina e di scene
inquietanti quello che ha come presunta
protagonista Daniela Poggiali, condannata ieri
all' ergastolo per l' omicidio di Rosa Calderoni.
La 78enne di Russi era entrata in ospedale in
condizioni considerate non a rischio di vita il 5
aprile del 2014. Tre giorni più tardi morì.
Secondo l' accusa l' anziana vittima sarebbe
stata uccisa dall' ex infermiera con un'
iniezione di due fiale di potassio eseguita
direttamente nel deflussore e non nella "sacca"
della soluzione fisiologica al preciso scopo di
uccidere la donna in pochi minuti.
Il movente? Futili motivi, secondo l' accusa.
Quella paziente, per l' infermiera, era una
semplice "scocciatura".
Ma sono i contorni di questa clamorosa
indagine ad aver fatto il giro del mondo. Di lei
si sono interessati media di ogni continente,
dal Brasile al Giappone, con la Bbc che ha
catalogato il suo caso come quello "del
presunto serial killer con più vittime al mondo".
Tutto grazie anche alle statistiche secondo cui
i decessi dei pazienti erano decisamente più
frequenti quando era in servizio c' era la Poggiali. E poi c' è il racconto che di lei hanno fatto medici e
colleghi, nel descriverla glaciale e vendicativa, e quella tremenda foto scattata da una collega che ritrae
l' infermiera sorridente e con aria di scherno al fianco del cadavere di una anziana paziente, appena
deceduta.
Molto più che sfumature che portarono al suo arresto, nell' ottobre dello scorso anno. Da allora, Daniela
Poggiali è rinchiusa nel carcere femminile di Forlì. Una detenuta modello che in questi mesi ha persino
ricevuto in cella le lettere di ammiratori. Un' immagine senza dubbio magnetica. «Dolce e serena» per il
suo fidanzato Luigi, con il quale è legato da 17 anni. Fredda e calcolatrice, secondo gli inquirenti. Una
doppia faccia quella di Daniela che, però, alla prima "uscita" pubblica da arrestata, aveva mostrato la
sua sfrontatezza, sorridendo ai fotografi. In aula ha invece scelto un profilo molto diverso; quasi
dimesso. Sorrisi pacati, indirizzati solo agli amici, profilo quasi basso.
Il processo è durato cinque mesi nel corso del quale la Poggiali ha però dato la sensazione di "subire"
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Cronaca
quasi tutte le udienze. Compresa quella, attesissima, in cui avrebbe dovuto spiegare la sua versione dei
fatti.
Ma Daniela non sembrò andare oltre un' ostinata negazione delle accuse, senza mai fornire ricostruzioni
alternative o alibi. Negò tutto tranne quello che non poteva negare: ovvero le foto choc con il cadavere.
Foto per le quali non ha mai nemmeno chiesto scusa. Chi è la vera Daniela? Il processo di primo grado
ha detto che è stata lei a uccidere Rosa Calderoni, ma per chiamarla assassina bisognerà aspettare la
Cassazione.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cronaca
La lunga attesa a occhi bassi, poi il verdetto più duro
«La condanno all'ergastolo»
di ANDREA COLOMBARI ERGASTOLO.
Dopo quasi otto ore di camera di consiglio, la
corte d' assise ha deciso che l' ex infermiera
44enne Daniela Poggiali è colpevole dell'
omicidio di una sua paziente, la 78enne Rosa
Calderoni di Russi. E che la mattina dell' 8
aprile 2014 a poche ore dal ricovero all'
ospedale 'Umberto I' di Lugo l' ha ammazzata
con premeditazione e usando un mezzo
venefico, il potassio. Unica aggravante esclusa
tra le tre da ergastolo contestate dall' accusa è
stata quella dei motivi abbietti.
NELLA sentenza pronunciata verso le 20.15 di
ieri, hanno trovato spazio anche 150 mila euro
di provvisionali per i due figli della defunta, in
parte civile con gli avvocati Maria Grazia
Russo e Marco Martines. E 70 mila euro di
spese legali nelle quali sono compresi anche
gli onorari degli avvocati Valentina Fussi e
Mauro Brighi per il collegio provinciale degli
Infermieri e Giovanni Scudellari per l' Ausl. La
quantificazione esatta dei risarcimenti è stata
demandata a un' eventuale causa civile.
L' imputata, che per tutto il giorno era rimasta
tranquilla seduta dietro le sbarre, ha ascoltato con occhi bassi il verdetto, ha accennato appena ad
appoggiarsi una mano sulla fronte per lasciarsi infine portare via dalla polizia penitenziaria senza
pronunciare una sola parola. Per ora tornerà in carcere a Forlì da dove inevitabilmente dovrà essere
presto trasferita alla luce dell' entità della pena rimediata.
Scontato il ricorso in appello del suo avvocato, Stefano Dalla Valle: dovrà naturalmente attendere le
motivazioni che verranno depositate entro 90 giorni.
Sin qui è però possibile affermare che ha retto il castello accusatorio messo in piedi dalle indagini dei
carabinieri dell' Investigativo coordinate dai pm Alessandro Mancini e Angela Scorza. In particolare
quest' ultima nella sua requisitoria, aveva descritto l' imputata come una che «non uccide per pietas ma
perché si compiace di dare la morte. Uccide per sfida.
E poi con spavalderia e metodo esercita l' arte della menzogna». E per l' accusa era accaduto proprio
questo in quel mattino di due anni fa. Perché la Poggiali non avrebbe dovuto coprire quel turno: ma dato
che le prime statistiche avevano messo in evidenza che di notte in sua presenza si moriva di più, eccola
al lavoro alle 7.
Per il pm aveva semplicemente alzato i livelli della sfida. E verso le 8.15 aveva iniettato il potassio alla
Calderoni.
INUTILE lo sforzo della difesa di sostenere che in realtà era impossibile iniettare il potassio in quel
modo e con quei tempi. Perché per ora la condanna per l' ex infermiera è netta: ergastolo.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cronaca
Per la Poggiali è inoltre ancora aperto un fascicolo con una decina di morti sospette. Qui però, a
differenza di quanto accaduto per la Calderoni, gli inquirenti non dispongono di campioni prelevati dai
bulbi oculari ma solo di cartelle cliniche.
ANDREA COLOMBARI
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Cultura e Turismo
RUSSI
Torna la Fira in versione invernale
Oggi e domani torna a Russi la Fira in veste
invernale con la "Fira di Sett Dulur d' Inveran".
P a t r o c i n a t a d a l C o m u n e d i Russi e
organizzata in collaborazione con il Consorzio
dei Commercianti Russi Centro di Romagna ,
la manifestazione offrirà anche quest' anno un
week end ricco di mercatini d' artigianato
artistico ed etnico, opere dell' ingegno,
collezionismo, oggettistica, erboristeria e
prodotti tipici eno­gastronomici. Appuntamento
quindi con grandi chef e produttori, show
cooking e mercato, laboratori per grandi e
bambini, la Fiera della Birra Artigianale e la
terza edizione della Festamercato dei
Salumicotti a cura di "CheftoChef Emilia­
Romagna Cuochi". Una festa per tutti in una
realtà, Russi di Ravenna prima "Città della
Gastronomia" dell' Emilia Romagna, dove è
partito un percorso di crescita del territorio e di
narrazione della sua qualità gastronomica. "I
Salumicotti" o da cuocere utilizzati per
valorizzare le specialità uniche della nostra
regione che spesso rischiano l' oblio
nonostante siano facilmente impiegabili nella
cucina d' autore. Un mercato con circa quindici
prodotti top della regione dove si potranno
capire, degustare e acquistare le migliori
mortadelle, prosciutti cotti, cotechini, salamine
da sugo, zamponi, spalla cotta di San Secondo, bondiola e bel ­e ­cot. Gli chef "stellati" di ChefToChef
mostreranno come valorizzare al meglio questi grandi prodotti attraverso i loro piatti unici, e nei
ristoranti di Russi si potranno assaggiare straordinari menù pensati per l' evento.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Cultura e Turismo
IL CASO LO STOP ALLA RASSEGNA 'LIBRI MAI VISTI'
«Il Comune ci chiede: restate...Sì, ma dove?»
Le stoccate dell' associazione all' amministrazione
LIBRI mai mai visti resti qui.
Scusate, qui dove? Inizia con eloquente botta
e risposta la lettera con cui l' associazione
Vaca replica all' invito dell' amministrazione
comunale a mantenere il concorso 'Libri mai
mai visti' a Russi.
Ovvero ci chiedete di rimanere?
Ma dove? ribatte Vaca.
L' ANNUNCIO della sospensione del
concorso, dopo 21 edizioni, per l' impossibilità
d i a v e r e u n a s e d e a Russi, ha sollevato
sorpresa fra i russiani, i concorrenti e i fedeli
visitatori della stravagante edizione. Molti
hanno testimoniato il loro disappunto sui social
network, altri scrivendo o telefonando alla
Vaca. Tanto che l' amministrazione comunale
ha replicato con una nota con cui, invitava l'
associazione culturale a riprendere il confronto
per dare continuità alla «pregevole
manifestazione».
Nel comunicato poi erano esposte le spese e il
lavoro sostenuto dal Comune per la
manifestazione e ribadita l' impossibilità di
dare all' associazione una sede, dove tenere il
fondo 'Libri mai mai visti' e gestire il concorso di qui lo «Scusate ma dove». Non vuole polemizzare
Vaca, perché «ci sono state 21 edizioni di Libri mai mai visti a Russi: tutte troppo belle grazie ai
concorrenti e ai loro meravigliosi libri manufatti, alle migliaia di visitatori, ai giornali e alle Tv, alla
abnegazione nostra e dei dipendenti comunali». Ricordando i 2000 visitatori della mostra, l' attenzione
di stampa e tv nazionali, oltre che locali, la visita dell' allora presidente del Senato Nicola Mancino, le
uscite internazionali della mostra, Vaca chiede «alla giunta di fare un bilancio tra le entrate che portano i
visitatori, la pubblicità per Russi, il prestigio che ne segue, e i costi a carico del Comune, quantificati in
8.200 euro (fra contributo, spazi e personale)».
L' associazione sottolinea il fatto che nel suo appello l' amministrazione abbia ribadito l' impossibilità per
il Comune di Russi di fornire una sede per alloggiare i manufatti, si chiede «tutto questo ben di Dio,
davvero lo si può buttare alle ortiche per via di una stanza, come ­ non da quest' anno, ma da anni ­
andavamo supplicando?».
Nella foto: Gianni Zauli.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
DOMANI IL CARNEVALE ITINERANTE A GODO
DOMANI si terrà il carnevale itinerante a
Godo. La grande sfilata di maschere partirà
alle 14.30 da piazza Nullo Baldini, angolo via
Verdi: il percorso terminerà in via Faentina di
fronte al palco con la premiazione dei carri. In
caso di pioggia la sfilata è rimandata al 20
marzo.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Cultura e Turismo
RUSSI /1
Ricordando Olindo Guerrini
UN POMERIGGIO di letture in dialetto e in
italiano per celebrare il centenario della morte
di Olindo Guerrini, noto anche con lo
pseudonimo di Lorenzo Stecchetti. Succede
oggi alle 15.30 al centro sociale Porta Nova in
occasione di La Brènda ­ La Romagna tra
Olindo Guerrini e Lorenzo Stecchetti'. L'evento
è organizzato dalla Pro loco. Guerrini era
forlivese di fatto, ma si è sempre definito
santalbertese: il dialetto che usa nei suoi
sonetti è proprio quello della zona a nord di
Ravenna.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
RUSSI /2
I disegni a biro di Martines
QUANDO anche una penna diventa arte:
inaugura oggi 'Costruire il segno', la mostra di
disegni a biro realizzati da Tommaso Martines
dal 2008 ad oggi. Giovanissimo e forlivese, nei
suoi lavori è alla ricerca di effetti psichedelici e
particolari. La mostra è aperta oggi dalle 15.30
alle 20.30 e domani dalle 9.30 alle 13.00 e
dalle 15.30 alle 20.30 in occasione della 'Fira
di Sett Dulur d' Inveran' presso la ex chiesa in
Albis di piazza Farini.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Cultura e Turismo
MUSICA STASERA IL QUARTETTO PRESENTA IL SUO PROGETTO AL CLAN DESTINO
Emo, quando l' elettronica rilegge tutto
COSA SUCCEDE se alcuni amici musicisti
decidono di trasformare la gioia di suonare
insieme in un nuovo progetto musicale? Se gli
amici in questione si chiamano Nicola Peruch,
Matteo Scaioli, Gabriele Bombardini e Max
Vicinelli (nomi ravennati, o bolognesi nel caso
di Vicinelli, molto noti nel panorama
nazionale), anche questo nuovo progetto non
può che essere all' insegna della ricerca
musicale e della libertà espressiva. E' così che
alla fine del 2014 è nata l' idea di EMO,
acronimo di Electronic Modular Orchestra. Nei
mesi successivi sono stati sviluppati i pezzi
che compongono il primo disco, registrato nel
luglio 2015 a Villa Persevera (Ravenna) e
mixato all' inizio di quest' anno al Poster Story
Studio di Godo di Russi.
E' a Villa Perservera, durante le ultime prove
in vista del debutto al Clan Destino di Faenza
(stasera alle 23), che Peruch ci illustra la
filosofia che sta alla base di questo lavoro.
«Alla base c' è un 'viaggio' mentale che ci
siamo fatti cercando di immaginare cosa
accadrebbe se degli alieni trovassero e
ascoltassero la musica della Terra (la Nasa ha realmente inviato nello spazio, all' interno della sonda
Voyager, un disco con alcuni brani musicali, ndr). Come potrebbero rielaborarla? Così negli otto
movimenti contenuti nel disco ci sono brani originali, ma soprattutto manipolazioni di pezzi di autori
contemporanei come Cage, Reich, Bartòk, Stravinsky».
LE TRACCE si mescolano, si sovrappongono, si arricchiscono di suoni presi dalla quotidianità ­ «C' è
anche il respiro dei miei due bambini», commenta Peruch ­, vengono divorate e trasformate in qualcosa
d' altro, di originale. Il tutto attraverso sistemi modulari e semimodulari e grammofoni (la specialità di
Scaioli).
Tanta elettronica, dunque, ma completamente bandito l' uso del computer. Al quartetto base si è
aggiunto, nell' estate scorsa, il compositore ravennate Marco Rosetti. «Ha un grande talento e il suo
contributo si vedrà soprattutto nel prossimo disco, a cui cominceremo a lavorare in giugno, e che sarà
composto solo da brani originali».
IL LAVORO di EMO, dunque, continua. E all' orizzonte c' è anche un sogno: la realizzazione di colonne
sonore (materia in cui Rosetti, più di una volta premiato negli USA per le sue composizioni, è ferrato).
Tornando all' immediato futuro, stasera sul palco del Clan Destino saliranno Peruch (Octatrack e sistemi
modulari), Scaioli (grammofoni e sistemi semimodulari), Vicinelli (drum machine e sistemi modulari) e
Bombardini (pedal steel guitar).
Vania Rivalta.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
VANIA RIVALTA
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Pagina 4
La Voce di Romagna
Cultura e Turismo
Lettera pubblica dell' associazione "vaca"
"Libri mai mai visti": dal Sindaco di Russi solo
promesse. Che sono finite in nulla. Ce ne siamo
accorti tardi
E ben difficile che una separazione avvenga in
modo armonico, cioè veramente consensuale
tra le due parti ma l' abbiamo detto e lo
ripetiamo: noi vogliamo uscire in punta di
piedi, così come eravamo arrivati. Ci sono
state 21 edizioni di "Libri mai mai visti", a
Russi: tutte troppo belle grazie ai concorrenti e
ai loro meravigliosi libri manufatti, alle migliaia
di visitatori, ai giornali e alle tivù che ci hanno
seguito e incoraggiato, alla abnegazione di
vaca e dei dipendenti comunali, perché oggi si
possa anche solo polemizzare.
Quindi la nostra richiesta alla Giunta è quella
di fare un semplice bilancio tra le entrate che
portano i visitatori di "Libri mai mai visti", la
pubbli cità per Russi che l' evento suscita, il
prestigio che ne segue e i costi. Davvero
esistono altre manifestazioni, a Russi, che
guadagnano pagine nazionali su la
Repubblica o sul Sole 24 ore, tanto per citare
due dei quotidiani più venduti e tacere ­ un
crimine ­ delle centinaia di pagine del Resto
del Carlino Il Corriere, La Voce, Ravenna &
dintorni e riviste e supplementi locali, regionali,
nazionali? E ci perdonino gli autori dei servizi
TV e si dimentichi della visita del Presidente
del Senato, del patrocinio del medesimo a suo
tempo, o delle uscite internazionali della
mostra. Ma passiamo ora alle cifre: l' amministrazione comunale di Russi ha quantificato in 3.200,00 il
costo dell' uso del teatro, della Chiesa i n Albis, del personale di guardiania, ecc. che sommato al
contributo di 5.000,00 fa la cifra complessiva di 8.200,00 (ottomiladuecento), per la mostra annuale di
"Libri mai mai visti" che sta aperta dalla prima decade di dicembre sino a tutta la seconda di gennaio.
Sono i 40 giorni che vanno dalla vigilia di Natale alla stagione dei saldi. L' evento quindi costa circa 200,00 al giorno. Davvero duemila visitatori non consumano un caffè (1,10 cadauno, a Russi, o un
cappuccino o un panino e magari qualcuno pure pranza e altri, molti altri, ci hanno chiesto dove
comperare e "bel e cot", o i vini e persino dove dormire)?
Tutto questo ben di Dio davvero si può buttare alle ortiche per via di una stanza, come ­ non da quest'
anno, ma da anni ­ andavamo supplicando? Morale. La nostra associazione è finita in profondo rosso.
Pagheremo di tasca nostra il documentato scoperto bancario dovuto esclusivamente alla Mostra
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12 marzo 2016
Pagina 4
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La Voce di Romagna
Cultura e Turismo
concorso dei "Libri mai mai visti". Indebitati perché negli ultimi anni, mentre crollavano i contributi dai
privati vaca ha ricevuto promesse dal Sindaco d' interessamento per la risoluzione del problema, poi,
un po' tardi, la vaca ha capito che non se ne sarebbe mai fatto nulla. Meglio tardi che mai.
la vaca.
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11 marzo 2016
Ravenna Today
Cultura e Turismo
Aspettando la primavera: il week­end tra tartufi,
benessere ed escursioni
ASPETTANDO LA PRIMAVERA Forse il clima
oggi non è ancora del tutto invitante, eppure
sabato e domenica le temperature torneranno
ad alzarsi e il profumo della Sagra del tartufo
di Casola Valsenio potrebbe tentare parecchi.
Di sicuro, dopo un inverno tutto sommato mite,
si sente la voglia di riprendere le abitudini all'
aria aperta, ed ecco quindi le proposte di
VENERDI' , SABATO e DOMENICA . CIBO &
VINO, PIZZATE BENEFICHE & CO. Oltre all'
ambita sagra del frutto sotterraneo più
prezioso, nell' evocativo paese "delle erbe e
dei frutti dimenticati", che promette succulente
degustazioni, stand gastronomici, trekking
golosi e incontri ad alto tasso d' acquolina, a
tema sbafo benefico ci sono le iniziative di
Emergency : due delle #100cenE sono infatti
una pizzata a Russi (domenica 13) e una cena
senegalese a Ravenna il prossimo fine
setimana. ESCURSIONI ALL' ARIA APERTA,
MOSTRE E DIVERTIMENTO per grandi e
bambini Sbocciano le aperture e le riaperture
stagionali di musei e parchi del nostro
territorio: un ciclo di iniziative gratuite molto
interessanti ci invita a conoscere meglio uno
dei nostri tesori paesaggistici e ambientali: il
Parco regionale della Vena del Gesso . A
breve riapre anche la Casa delle Farfalle a
Milano Marittima, intanto il Mar di Ravenna propone tanti appuntamenti per adulti e bambini in
occasione della mostra La seduzione dell' antico. A Tamo venerdì alle 17: 30 inaugura una toccante
mostra fotografica sui tesori d' arte distrutti in Siria che riapre la stagione di eventi del museo, e da
sabato 12 riaprono i battenti anche L' Antico Porto di Classe e i romantici Giardini Pensili , ideali per le
prime passeggiate all' aperto. INCONTRI Nuovi libri, nuovi artisti e consolidati intellettuali si alternano,
soprattutto nella giornata di venerdì (ma non solo): si va dalla psicologa Ferraris al Centro Relazioni
Culturali che parlerà di rapporto di coppia, famiglia e bugie (a fin di bene?) , alla fotografa Silvia
Camporesi che torna da Lilith Studio Gallery per raccontare la sua storia artistica e come è arrivata a
realizzare le sue splendide foto dei luoghi italiani in rovina. Ex manicomi, scuole, interi borghi
abbandonati e segnati dal tempo, immersi in una struggente poesia visiva. TEATRO E DANZA
Momento d' oro per il teatro rivolto alle famiglie: spiccano la nuova rassegna "Goldoni Family" che apre
con un classico, La Cicala e Formica , poi ci sono i burattini a Faenza per chi ama il teatro di figura.
Anche la danza è protagonista, con i bravissimi Junior del Balletto di Toscana in una rivisitazione
contemporanea di Romeo e Giulietta , mentre si ispira a The passion di Mel Gibson il The man delle
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11 marzo 2016
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Ravenna Today
Cultura e Turismo
RBR Company. CONCERTI Si chiude con il Paradiso, la rassegna di concerti dedicati al Giubileo della
misericordia nella Basilica di San Francesco , mentre a Piangipane c' è la musica on the road dei Miami
& the Groovers e in centro, al Mariani c' è il live del britannico d' adozione romana Alan Farrington .
CINEMA I film in sala da segnalare assolutamente sono Suffragette , la commedia nera Ave Cesare dei
Coen , con un Clooney che, come i vini pregiati, continua a migliorare con la "stagionatura", e, se avete
tempra per un po' di impegno anche nel fine settimana, il documentario Fuocoammare e l' Oscar Il caso
spotlight se non lo avete ancora visto. ROMAGNOLI ON THE ROAD.
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11 marzo 2016
Ravenna24Ore.it
Cultura e Turismo
A Russi torna la Fira in veste invernale
Sabato 12 e domenica 13 marzo
Torna a Russi sabato 12 e domenica 13 marzo
la Fira in veste invernale con la "Fira di Sett
Dulur d' Inveran". Patrocinata dal Comune di
Russi e organizzata in collaborazione con il
Consorzio dei Commercianti Russi Centro di
Romagna , la manifestazione offrirà anche
quest' anno un week end ricco di mercatini d'
artigianato artistico ed etnico, opere dell'
ingegno, collezionismo, oggettistica,
erboristeria e prodotti tipici eno­gastronomici.
Appuntamento quindi con grandi chef e
produttori, show cooking e mercato, laboratori
per grandi e bambini, la Fiera della Birra
Artigianale e la terza edizione della
Festamercato dei Salumicotti a cura di
"CheftoChef Emilia­Romagna Cuochi". Una
festa per tutti in una realtà, Russi di Ravenna
prima "Città della Gastronomia" dell' Emilia
Romagna, dove è partito un percorso di
crescita del territorio e di narrazione della sua
qualità gastronomica. "I Salumicotti" o da
cuocere utilizzati per valorizzare le specialità
uniche della regione. Un mercato con circa
quindici prodotti top della regione dove si
potranno capire, degustare e acquistare le
migliori mortadelle, prosciutti cotti, cotechini,
salamine da sugo, zamponi, spalla cotta di
San Secondo, bondiola e bel­e­cot. Gli chef
"stellati" di ChefToChef mostreranno come valorizzare al meglio questi grandi prodotti attraverso i loro
piatti unici, e nei ristoranti di Russi si potranno assaggiare straordinari menù pensati per l' evento.
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19
11 marzo 2016
Ravenna24Ore.it
Cultura e Turismo
A Russi torna la 'Fira di Sett Dulur' in veste invernale
Sabato 12 e domenica 13 marzo
Torna a Russi sabato 12 e domenica 13 marzo
la Fira in veste invernale con la "Fira di Sett
Dulur d' Inveran". Patrocinata dal Comune di
Russi e organizzata in collaborazione con il
Consorzio dei Commercianti Russi Centro di
Romagna , la manifestazione offrirà anche
quest' anno un week end ricco di mercatini d'
artigianato artistico ed etnico, opere dell'
ingegno, collezionismo, oggettistica,
erboristeria e prodotti tipici eno­gastronomici.
Appuntamento quindi con grandi chef e
produttori, show cooking e mercato, laboratori
per grandi e bambini, la Fiera della Birra
Artigianale e la terza edizione della
Festamercato dei Salumicotti a cura di
"CheftoChef Emilia­Romagna Cuochi". Una
festa per tutti in una realtà, Russi di Ravenna
prima "Città della Gastronomia" dell' Emilia
Romagna, dove è partito un percorso di
crescita del territorio e di narrazione della sua
qualità gastronomica. "I Salumicotti" o da
cuocere utilizzati per valorizzare le specialità
uniche della regione. Un mercato con circa
quindici prodotti top della regione dove si
potranno capire, degustare e acquistare le
migliori mortadelle, prosciutti cotti, cotechini,
salamine da sugo, zamponi, spalla cotta di
San Secondo, bondiola e bel­e­cot. Gli chef
"stellati" di ChefToChef mostreranno come valorizzare al meglio questi grandi prodotti attraverso i loro
piatti unici, e nei ristoranti di Russi si potranno assaggiare straordinari menù pensati per l' evento.
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20
11 marzo 2016
RavennaNotizie.it
Cultura e Turismo
VACA Vari Cervelli Associati: Lettera aperta alla
Giunta Comunale di Russi
C ommunity
­ Libri mai mai visti resti qui. ­ Scusate, qui
dove? È ben difficile che una separazione
avvenga in modo armonico, cioè veramente
consensuale tra le due parti ma l' abbiamo
detto e lo ripetiamo: noi vogliamo uscire in
punta di piedi, così come eravamo arrivati. Ci
sono state 21 edizioni di Libri mai mai visti, a
Russi: tutte troppo belle grazie ai concorrenti e
ai loro meravigliosi libri manufatti, alle migliaia
di visitatori, ai giornali e alle TV che ci hanno
seguito e incoraggiato, alla abnegazione di
VACA e dei dipendenti comunali, perché oggi
si possa anche solo polemizzare. Quindi la
nostra richiesta alla Giunta è quella di fare un
semplice bilancio tra le entrate che portano i
visitatori di Libri mai mai visti, la pubblicità per
Russi che l' evento suscita, il prestigio che ne
segue e i costi. Davvero esistono altre
manifestazioni, a Russi, che guadagnano
pagine nazionali su «La Repubblica» o sul
«Sole24Ore», tanto per citare due dei
quotidiani più venduti e tacere ­ un crimine ­
delle centinaia di pagine del «Resto del
Carlino» «Il Corriere» e riviste e supplementi
locali, regionali, nazionali? E ci perdonino gli
autori dei servizi TV e si dimentichi della visita
del presidente del Senato, del patrocinio del
medesimo a suo tempo, o delle uscite
internazionali della mostra. Ma passiamo ora alle cifre: l' amministrazione comunale di Russi ha
quantificato in . 3.200,00 il costo dell' uso del teatro, della Chiesa in Albis, del personale di guardiania,
ecc. che sommato al contributo di . 5.000,00 fa la cifra complessiva di . 8.200,00 (ottomiladuecento), per
la mostra annuale di Libri mai mai visti che sta aperta dalla prima decade di dicembre sino a tutta la
seconda di gennaio. Sono i 40 giorni che vanno dalla vigilia di Natale alla stagione dei saldi. L' evento
quindi costa circa . 200,00 al giorno. Davvero duemila visitatori non consumano un caffè (.1,10 cadauno,
a Russi, o un cappuccino o un panino e magari qualcuno pure pranza e altri, molti altri, ci hanno chiesto
dove comperare e "bel e cot", o i vini e persino dove dormire)? La Giunta ribadisce quanto avevamo
detto nel nostro comunicato: "Il Comune di Russi è impossibilitato a fornire una sede per alloggiare i
manufatti che arrivano" e, ovviamente, a portare il contributo al tetto del 50% delle spese. E noi cosa
dovremmo fare, se l' affitto è di 5.007 euro, le utenze sopra i 1.000 euro, i premi ne costano più di
quattromila (sono venti! il primo è certificato in mille euro, il secondo in 750 e il terzo in cinquecento, più
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21
11 marzo 2016
<­­ Segue
RavennaNotizie.it
Cultura e Turismo
altri sette premi e altri dieci sono i riconoscimenti)? Che fare se ogni anno dobbiamo stampare il
catalogo, allestire la mostra, approntare il buffet di libri, convocare le giurie, ecc.? I privati ci hanno dato
nel tempo aiuti fondamentali e ci piace ricordarne almeno alcuni: ChicomIga in primis, BCC Ravennate­
Imolese, Mercatone Uno, varie tipografie e, attualmente, la tipografia Edizioni Montefeltro, la legatoria
Berti di Forlì, la Libreria Antiquaria Tonini di Ravenna e non certo ultima l' assistenza indefessa, in tutti
questi 21 anni dello studio "Ratio­consulting" di Russi. E ancora, fu grazie alla Fondazione Cassa di
Risparmio di Ravenna che si poté fare, nel 2014, in onore dei 20 anni di Libri mai mai visti un' edizione
particolare con il concorso, a Ravenna, alla Biblioteca Classense, intitolata Libri del desiderio con
partecipanti da 29 nazioni. Mentre "Ravenna capitale della cultura 2015" ha finanziato la mostra
antologica, a Palazzo Rasponi aperta il 18/12/2015 e chiusa il 31/01/ 2016 (sulle sale strapiene di
visitatori il libro delle firme è qui, a disposizione di chi non si arrende davanti al successo delle iniziative
culturali). E tutto questo ben di Dio davvero si può buttare alle ortiche per via di una stanza, come ­ non
da quest' anno, ma da anni ­ andavamo supplicando? Morale. La nostra associazione è finita in
profondo rosso. Pagheremo di tasca nostra il documentato scoperto bancario dovuto esclusivamente
alla Mostra concorso dei Libri mai mai visti. Indebitati perché negli ultimi anni, mentre crollavano i
contributi dai privati VACA ha ricevuto promesse dal Sindaco d' interessamento per la risoluzione del
problema, poi, un pò tardi, la VACA ha capito che non se ne sarebbe mai fatto nulla. Meglio tardi che
mai. Un politico di sinistra, di notevole prestigio in Regione, ci ha detto: ­ "Non potete farci niente, sulla
politica a Russi c' è una specie di congiunzione astrale". Forse è vero. Con i più cordiali e affettuosi
saluti VACA Vari Cervelli Associati.
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12 marzo 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Economia e Lavoro
L' EVENTO OGGI E DOMANI
Chef e produttori È lo show dei salumicotti
ALLE 16, in piazza Grarmsci, inizia la terza
edizione della 'Festamercato dei salumicotti'
organizzato dall' associazione CheftoChef
emiliaromagnacuochi.
Una festa che celebra salumi, come
mortadelle, salame da sugo, prosciutti, coppe
di testa, cotechini, zamponi e naturalmente il
'bel e cot' , l' insaccato fresco di suino tipico di
Russi. S a l u m i b e n n o t i a l l a t r a d i z i o n e
popolare, da mangiare cotti o riscoperti e
valorizzati perché si prestano sia all' estro
degli chef che alla cucina più veloce, come lo
street food.
Protagonisti di oggi sono i bambini a cui dalle
16.30 sono dedicati due laboratori:'norcini in
erba' che vedrà i bambini lavorare la carne
macinata per preparare salsicce di mora
romagnola, e 'giochiamo a fare il fornaio' in cui
impasteranno la farina per fare il pane. Intanto
gli chef Igles Corelli, del ristorante Atman di
Lamporecchio, Silverio Cineri, Chef de 'La mia
infanzia a tavola' di Faenza, Paolo Fortini e
Marco Cavallucci si alterneranno a presentare
alcuni salumi cotti, illustrandone le
caratteristiche culinarie, mentre li cuociono.
Domenica il tendone di Chef to chef aprirà alle 10.
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12 marzo 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
La relazione della Dnaa. Procedure farraginose degli appalti e discrezionalità delle
amministrazioni sono l' humus in cui la criminalità economica cresce
«Corruzione così diffusa da essere sistema»
Sembra che non ci sia proprio niente da fare:
la corruzione negli appalti pubblici n o n l a
sradicano neppure le indagini giudiziarie, a
partire da Mondo di mezzo, che alla fine del
2014 a Roma ha scoperchiato un pentolone
maleodorante e un verminaio di rapporti
insani, ora al vaglio dei giudici di primo grado,
dopo il viatico ottenuto dal Tribunale e dalla
Corte di Cassazione. E proprio l' inchiesta sull'
Anas ­ che ieri ha avuto nuovi ma largamente
annunciati sviluppi investigativi e giudiziari ­
sta lì a testimoniarlo.
Per farsi capire senza sorta di smentita, la
Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo
(Dnaa) questi concetti li ha messi nero su
bianco nella relazione 2015 presentata il 2
marzo nella Biblioteca del Senato.
Le inchieste giudiziarie più recenti come quella
sull' Anas, la principale stazione appaltante del
Paese o sull' ospedale israelitico romano (in
c u i e r a prassi rappresentare nelle cartelle
cliniche prestazioni non eseguite allo scopo di
ottenere dalla Regione Lazio rimborsi superiori
a quelli dovuti), si legge da pagina 911 della
relazione, «hanno documentato, in termini di
assoluta certezza ed ancora una volta, come la
corruzione sia diffusa e radicata al punto da essere ormai "sistema"».
Le ragioni, per la Procura guidata da Franco Roberti, sono presto dette: il settore dei contratti pubblici è
governato da procedure farraginose e lente che riservano una certa dose di discrezionalità alle
amministrazioni pubbliche. Proprio la coesistenza da un lato di un iter burocratico che impone agli
imprenditori che vogliono interagire con la Pa una serie di passaggi articolati e a volte poco
comprensibili, dall' altro della riconosciuta possibilità di derogare alle procedure di gara dichiarando la
sussistenza di condizioni di estrema urgenza improvvise ed imprevedibili, o richiamando lo svolgimento
di un' analisi di mercato che accerti la necessità di ricorrere alla procedura ristretta, «rappresenta l'
humus in cui la corruzione trova tutte le condizioni per crescere e radicarsi».
Il comparto degli appalti pubblici, disciplinato da uno dei più vasti sistemi di norme interne nonché da
varie direttive dell' Unione europea, è probabilmente quello «maggiormente soggetto a fenomeni di
corruzione e illegalità». Roma ­ ma il ragionamento si può estendere a fette sempre più ampie del
territorio italiano ­ è inoltre attraversata da ogni tipo di organizzazione mafiosa e criminale, che vive nel
suo spazio vitale, a seguito di patti raggiunti all' interno di questo humus criminale. E, come se non
bastasse, la Capitale è interessata, sottolinea ancora la Dnaa, anche da una vorace ed intensa
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12 marzo 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
criminalità economica, rappresentata dalle grandi bancarotte, dalle maxi­evasioni fiscali o dalle
clamorose truffe in danno dello Stato o di enti pubblici.
Amara, come scrive testualmente il sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Diana De
Martino, la conclusione: l' ampia risonanza dell' inchiesta Mondo di mezzo della Procura di Roma «non
ha inciso in modo significativo nel fondamentale settore degli appalti e degli affidamenti pubblici, e non
ha costituito un deterrente per il ricorso alla corruzione» .Guardie o ladri
roberto.galullo.blog.ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA.
ROBERTO GALULLO
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12 marzo 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
L' ANALISI
Per gli appalti completare subito pulizia e regole,
serve discontinuità
È una fase difficile quella che tocca il mondo
d e g l i appalti. U n a t r a n s i z i o n e a p p e n a
cominciata, insidiosa e dall' esito tutt' altro che
scontato. La conferma viene dall' inchiesta
Anas­2 della Procura di Roma che ha svelato
quanto fosse profondo e «marcio» il sistema
messo in piedi dalla «Dama nera» e dalla sua
cricca di dirigenti, funzionari, imprenditori e
politici.
Inquietante il rapporto descritto dalla stessa
Antonella Accroglianò fra la sua cricca e i
politici (prevalentemente del Pdl) che ­ a suo
dire ­ si facevano sponsor di questa o di quella
impresa. Se questi rapporti saranno
confermati dalle indagini (per ora sotto
inchiesta è finito solo il deputato pdl Martinelli)
si svelerà un marciume ancora più grave di
quello emerso finora.
Perché, allora, parlare di transizione, se la
fotografia che ci rimanda l' inchiesta della
Procura di Roma è, ancora una volta, come
per Mafia Capitale, quella di un sistema chiuso
e asfittico, una palude senza fine?
Perché non si devono sottovalutare elementi
positivi, esterni all' inchiesta che tuttavia
proprio l' inchiesta contribuisce a evidenziare.
Il primo è che sei dei sette dirigenti e funzionari Anas implicati nell' inchiesta sono, in realtà, ex dirigenti
ed ex funzionari Anas. Cinque sono stati licenziati dalla nuova gestione dell' azienda guidata da Gianni
Armani. Uno ha lasciato comunque l' azienda.
Solo una di questi, Elisabetta Parise, continuava a lavorare in Anas anche se era stata trasferita in una
posizione marginale.
È un dato importante, anche se non va enfatizzato troppo perché i dipendenti cacciati dall' Anas erano
stati già coinvolti nell' inchiesta Anas­1 e l' azienda ha quindi fatto rapidamente e rigorosamente quello
che un' azienda deve fare: cacciare le mele marce. Però non è escluso che il marcio in Anas fosse
anche più diffuso di quello che l' inchiesta evidenzia fin qui e l' espressione usata dal Gip fa pensare a
questo. Vedremo negli sviluppi dell' indagine.
Quello che però va evidenziato ­ in questo complesso gioco di luci e ombre ­ è che il ricambio all' Anas
è andato avanti anche oltre le inchieste e ha riguardato tutta la prima linea della vecchia gestione, dove
il cambiamento è stato totale e radicale. La pulizia è stata avviata in modo energico, il ricambio è stato a
largo raggio, ora va certamente completata l' operazione.
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26
12 marzo 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
Aggiungiamo che nel vasto mondo degli appalti, la situazione è quasi ovunque peggio che all' Anas
perché in tante aziende la pulizia non è neanche cominciata.
Ma c' è un altro punto di vista dal quale si può parlare di transizione: quello delle regole. Il governo sta
tenendo fede all' impegno di varare entro il 18 aprile il nuovo codice degli appalti che impone una
rivoluzione ed elimina molti dei vizi evidenziati dalle stesse inchieste: troppe variabili in corso d' opera,
leva portante del «marciume», e valutazioni troppo discrezionali su quelle varianti; troppe gare al
massimo ribasso truccate o falsate. Il nuovo codice getta le basi per chiudere con tutto questo.
Soprattutto, con la vigilanza dell' Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, i comportamenti
anomali dovranno essere motivati e spiegati. A maggior ragione, allora, è necessario fare in fretta,
accorciare la transizione, garantire risorse e strutture per "regolare" il settore in modo nuovo. Se la
pulizia nelle singole aziende è la politica "micro" da perseguire e incoraggiare, le nuove regole sono la
politica "macro" che potrà bonificare anche le aree oggi lontante dai riflettori.
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GIORGIO SANTILLI
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12 marzo 2016
Pagina 10
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
La regione Trentino paga una polizza a vita ai consiglieri che può arrivare a 500mila euro
Assicurati coi soldi pubblici
Su 70 amministratori hanno rifiutato soltanto in tre
Basta una firma. E i consiglieri del Trentino
Alto Adige vengono assicurati a spese della
regione. La proposta, nel giugno scorso, era
stata bocciata dagli stessi amministratori. A
novembre, però, il presidente del consiglio
regionale, Chiara Avanzo (Partito autonomista
trentino tirolese, o Patt), ha inviato una lettera
ai 70 eletti con tutti i dettagli della polizza
assicurativa. E stavolta solo in tre si sono
rifiutati di sottoscriverla.
« L ' u f f i c i o d i p r e s i d e n z a d e l consiglio
regionale, nella seduta del 26 ottobre 2015», si
legge nel documento della regione pubblicato
dall' Adige, «previo espletamento di apposita
gara, ha aggiudicato alla Zurich assicurazioni
srl la polizza infortuni dei consiglieri regionali.
Tale polizza prevede un premio annuo per
persona di euro 760». Il costo dell'
assicurazione, di norma, spetta al privato. In
questo caso, però, la quota a carico di ogni
consigliere è di 253,33 euro. Gli altri due terzi,
invece, verranno pagati dalla regione. E quindi
dai contribuenti.
I soldi pubblici serviranno per coprire gli
infortuni che gli assicurati potrebbero subire
«nell' esercizio delle attività connesse al
mandato, nonché per i rischi professionali ed
extraprofessionali nell' ambito della vita
privata. Si intendono pertanto compresi in garanzia anche i rischi delle attività professionali private degli
assicurati».
Le somme vanno da 500mila euro in caso di morte o d' invalidità permanente fino a 100 euro al giorno
per indennità giornaliera da ricovero, convalescenza e ingessatura.
Come ha ricordato la Voce del Trentino, in estate, quando il presidente Avanzo parlò per la prima volta
dell' assicurazione, sindacati e partiti, tra cui il Patt e il Pd, si dissero contrari. «Esprimiamo il nostro
biasimo verso l' iniziativa», scrissero i dem in una nota, «e pubblicamente dichiariamo la nostra ferma
decisione di non aderire alla proposta pervenutaci, consci, come siamo, che lo stipulare una polizza a
vita sta nelle facoltà di ogni cittadina e ogni cittadino che decide di destinare allo scopo risorse proprie e
non risorse dell' ente pubblico».
Ora, però, solo tre consiglieri su 70 hanno detto no all' assicurazione. Si tratta di due esponenti del
Movimento 5 stelle, Filippo Degasperi e Paul Koellensperger, e di Claudio Cia della lista Civica
Trentina. «Quando si seppe della polizza», hanno spiegato i grillini, «Patt e Pd la criticarono con forza e
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12 marzo 2016
Pagina 10
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
dissero che mai avrebbero aderito, invece ora ne beneficeranno tranquillamente alla faccia dei cittadini
che pagheranno per loro».
«Quando il 9 novembre ricevetti per iscritto la comunicazione ufficiale», ha raccontato Cia, «mi resi
conto che in realtà i benefici di questa polizza infortuni non erano sostitutivi dell' indennità, ma a essa si
sommavano. Infatti, in caso di infortunio, documentato con semplice certificato medico, la regione
continuerebbe comunque a garantire l' attribuzione dell' indennità consiliare per un importo netto di
circa 5.500 euro al mese, al quale si sommerebbe l' indennità stipulata in polizza».
Sia i consiglieri del M5s, sia il civico hanno già restituito i circa 500 euro che la regione aveva versato
come copertura dei due terzi del premio assicurativo. Gli altri 67 amministratori, invece, pare che
abbiano firmato senza particolari obiezioni.
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FILIPPO MERLI
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12 marzo 2016
Pagina 43
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Il Consiglio di stato rinvia all' Ambiente il regolamento sul finanziamento delle spese verdi
Niente sponsor su atti pubblici
Bocciata la richiesta dell' Anci del 5% per i dipendenti
Tutto da rifare sulla sponsorizzazione dei
documenti comunali.
L' innovativa chance, che consente ai municipi
di dare visibilità (su comunicati, brochure,
volantini, depliant, opuscoli, cataloghi,
manifesti e locandine) alle aziende private che
finanzino la cura del verde urbano favorendo l'
assorbimento di anidride carbonica nell'
atmosfera, è destinata a restare ancora in
naftalina.
E questo, nonostante sia stata prevista da una
legge del 1997, riformulata dalla legge
n.10/2013 sullo sviluppo degli spazi urbani. Il
provvedimento del ministero dell' ambiente,
contenente la disciplina dei contratti di
sponsorizzazione (su cui la conferenza
unificata aveva dato l' ok lo scorso 17
dicembre) è stato infatti bocciato senza
appello dal Consiglio di stato. Nel parere
n.558/2016 i giudici della sezione consultiva
per gli atti normativi hanno smontato punto per
punto lo schema di regolamento. Non solo sul
piano sostanziale, ma anche su quello formale.
Sotto il primo aspetto, palazzo Spada ha
stigmatizzato l' inserimento di una clausola,
«senza copertura legislativa», che avrebbe
consentito di destinare all' amministrazione
comunale una quota «eventuale» (quindi frutto
dell' accordo tra l' ente e l' azienda), pari o non superiore al 5% del valore della sponsorizzazione, da
destinare a copertura delle spese sostenute per il controllo e la vigilanza degli spazi verdi urbani.
Una clausola inserita per espresso volere dell' Anci ma che aveva subito sollevato perplessità da parte
del ministero dell' interno. Secondo il Viminale, «mancando nella fonte primaria una specifica
disposizione autorizzativa, non è possibile porre a carico dello sponsor l' onere di contribuire, sia pure
in via residuale, al finanziamento di attività (il controllo e la vigilanza di spazi verdi) che il comune è
tenuto a svolgere in via ordinaria».
Il Consiglio di stato ha accolto in toto la linea del Mininterno bocciando il 5% voluto dall' Anci con
motivazioni molto dure: «Si tratta di un onere che non può essere introdotto con lo strumento
regolamentare e che, in ogni caso, non sarebbe coerente con il ruolo di neutralità dell' ente locale, in
quanto potrebbe provocare un' attenuazione dei caratteri di imparzialità e equidistanza che devono
ispirare l' azione amministrativa». Non solo. Palazzo Spada ha escluso che la clausola possa essere
legittimata per analogia con la quota del 5% dei risparmi di spesa devoluta all' incremento dei fondi per
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12 marzo 2016
Pagina 43
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
l' indennità di risultato «dei soli dirigenti statali». Questa quota è espressamente prevista dalla legge
n.449/1997 e «non comporta per gli sponsor ulteriori oneri rispetto a previsioni di spesa già iscritte a
bilancio». Quella patrocinata dall' Anci, invece, «non ha copertura legislativa e comporterebbe per gli
sponsor un esborso ulteriore, da versare ai comuni per attività istituzionali di loro competenza, con la
prevedibile destinazione di dette somme all' incremento del trattamento economico del personale
dipendente».
Tutto questo, per palazzo Spada, già è sufficiente per bocciare lo schema di decreto, ma i giudici
amministrativi non hanno risparmiato agli estensori del testo anche una sonora bacchettata sul piano
formale per «le imperfezioni e i non pochi refusi del testo che evidentemente non è stato sottoposto a
una revisione finale». Tanto che per il futuro si suggerisce al ministero dell' ambiente di attenersi alle
regole indicate nella «Guida alla redazione dei testi normativi» che la presidenza del consiglio ha
emanato nel maggio del 2001. E si invita il dicastero guidato da Gian Luca Galletti a prendere contatti
con palazzo Spada per «l' eventuale approfondimento delle questioni esaminate».
FRANCESCO CERISANO
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12 marzo 2016
Pagina 51
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Entro il 31/3 il censimento delle opere incompiute
Arriva il censimento delle opere pubbliche
incompiute. A volerlo è il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti che ha scritto alle
stazioni appaltanti (ministeri, regioni, Anci,
Upi) invitandoli ad assicurare l' aggiornamento
degli elenchi anagrafici delle opere incompiute
e n t r o i l 3 1 m a r z o 2 0 1 6 . G l i enti pubblici
dovranno, a loro volta, sensibilizzare le
stazioni appaltanti sulle quali svolgono attività
di vigilanza per garantire l' inserimento delle
opere incompiute di competenza. Sulla base
dei dati ricevuti il ministero, le regioni e l e
province autonome, ciascuno per le sezioni di
rispettiva competenza, pubblicheranno entro il
30 giugno 2016 le graduatorie delle opere
pubbliche incompiute aggiornate al 31
dicembre 2015, secondo i criteri imposti dalla
legge.
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12 marzo 2016
Pagina 51
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Il Garante ha dato l' ok al decreto ma ha richiesto una lunga lista di correzioni
P.a., la privacy in pasto a tutti
Il nuovo dlgs trasparenza mette a rischio i dati personali
Dati contenuti negli archivi della p.a. in pasto a
tutti, senza limiti. Lo scoperchiamento delle
informazioni, anche quelle più delicate, sul
conto delle persone conservate dalla pubblica
amministrazione è l ' e f f e t t o p a r a d o s s a l e ,
denunciato dal Garante della privacy
(provvedimento n. 92 del 3 marzo 2016),
derivante dallo schema di decreto legislativo
correttivo sulla trasparenza della pubblica
amministrazione. L o s c h e m a d i d e c r e t o
riformula in molte parti il precedente decreto
legislativo 33/2013 e, secondo il Garante,
arriva ad eccessi che mettono a repentaglio la
riservatezza delle persone.
Non a caso, la lista delle correzioni richieste è
molto lunga e riguarda le linee strutturali dello
schema di decreto. Vediamo alcuni esempi. A
un comune potrebbe arrivare una richiesta di
accesso civico avente a oggetto la lista dei
nominativi dei minori iscritti a una scuola,
magari corredata da tutte le ulteriori
informazioni, dall' indirizzo di residenza alla
composizione o allo stato reddituale della
famiglia, a eventuali disabilità. All' anagrafe
tributaria potrebbe arrivare la richiesta di
accesso civico ad oggetto tutti i dati detenuti
da ogni istituto di credito con riferimento a
saldi, movimenti e giacenza media di tutti i
conti correnti. E non si possono escludere richieste di accesso a informazioni sulla salute o la vita
sessuale.
Accesso civico. L' accesso civico consente, secondo il decreto legislativo 33/2013, di ottenere dalla p.a.
i documenti che devono essere obbligatoriamente pubblicati per finalità di trasparenza (in particolare
sono i documenti inseriti nella sezione «amministrazione trasparente» dei siti internet degli enti
pubblici). Con lo schema di decreto correttivo diventano conoscibili da chiunque e senza bisogno di
particolare motivazione tutti i dati detenuti dalla p.a. (e non solo quelli da pubblicare per ragioni di
trasparenza).
È vero che la normativa è ispirata agli ordinamento anglosassoni in cui vige il Freedom of Information
Act, che assicura a chiunque il diritto di chiunque di accedere a dati e documenti detenuti dalle
pubbliche amministrazioni, anche senza motivazione. Ma è anche vero che il testo proposto si pone
pericolosamente ai limiti del rispetto della privacy. È per questo che il Garante propone di accogliere la
richiesta di accesso solo in presenza di un interesse prevalente rispetto al diritto alla riservatezza.
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33
12 marzo 2016
Pagina 51
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Pubblica Amministrazione
Incarichi pubblici. Lo schema di decreto prevede la pubblicazione della situazione patrimoniale dei
titolari di incarichi amministrativi di vertice. La conseguenza è che sarebbero oltre 140 mila i dirigenti
tenuti alla pubblicazione della situazione patrimoniale, senza contare coniugi e parenti fino al secondo
grado. Il garante richiede maggiore proporzionalità, distinguendo a seconda del ruolo e della carica
ricoperta.
Obblighi di trasparenza.
Il Garante chiede di definire gli obblighi di trasparenza, soggetti alla speciale normativa (pubblicazione
per 5 anni, obbligo di indicizzazione, riutilizzo, accesso libero, ecc.). Lo schema di decreto si riferisce
genericamente a quelli previsti dalla «normativa vigente».
Ma questo porta a risultati irragionevoli: ad esempio vi rientrerebbero pubblicazioni matrimoniali o
pubblicazioni di albo pretorio il cui termine di pubblicazione sarebbe esteso, senza giustificazione, a un
intero quinquennio.
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ANTONIO CICCIA MESSINA
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Vigili, niente contratti flessibili per assunzioni
superiori a 5 mesi
I comuni non possono utilizzare strumenti di
acquisizione flessibile di rapporti di lavoro che
coprano disponibilità dei ruoli della polizia
municipale per periodi superiori alle esigenze
stagionali limitate a cinque mesi in un anno
solare. La Corte dei conti, sezione regionale di
controllo per il Lazio, col parere 8 marzo 2016,
n. 43 torna sui vincoli alle assunzioni degli
agenti di polizia municipale utili per i comuni al
di fuori dei territori delle sei regioni (Basilicata,
Emilia­Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e
Veneto) per le quali le assunzioni sono state
«sbloccate» in applicazione dell' articolo 1,
comma 234, della legge 208/2015.
La sezione ha analizzato la possibilità per i
comuni di avvalersi, per coprire vacanze della
polizia municipale, dell' articolo 1, comma 557,
della legge 311/2004, ai sensi del quale «i
comuni con popolazione inferiore ai 5.000
abitanti, i consorzi tra enti locali gerenti servizi
a r i l e v a n z a n o n i n d u s t r i a l e , l e comunità
montane e le unioni di comuni possono servirsi
dell' attività lavorativa di dipendenti a tempo
pieno di altre amministrazioni locali purché
a u t o r i z z a t i d a l l ' amministrazione d i
provenienza».
Stante la previsione contenuta nell' articolo 5,
comma 6, del dl 78/2015, convertito in legge
125/2015, i comuni possono utilizzare tale particolare formula di assunzione solo per esigenze
stagionali e per non oltre cinque mesi; se si consentisse, infatti, di coprire le vacanze per periodi
superiori, si vanificherebbe il fine delle norme sulla ricollocazione dei dipendenti provinciali in
soprannumero. Lo stesso ragionamento vale per un' altra formula flessibile di acquisizione di
dipendenti, l' articolo 92, comma 1, del dlgs 267/2000, a termini del quale «gli enti locali possono
costituire rapporti di lavoro a tempo parziale e a tempo determinato, pieno o parziale, nel rispetto della
disciplina vigente in materia. I dipendenti degli enti locali a tempo parziale, purché autorizzati dall'
amministrazione di appartenenza, possono prestare attività lavorativa presso altri enti».
Secondo la sezione, «la clausola di garanzia della non prorogabilità dei cinque mesi del lavoro
stagionale si deve intendere come clausola volta a evitare forme di aggiramento della disposizione, tali
da mascherare un impegno lavorativo di durata superiore con contratti di lavoro stagionale ripetuti nell'
anno». Il parere, tuttavia, desta molte perplessità laddove, proseguendo, afferma che «nulla invece osta
alla riproponibilità della formula del contratto stagionale negli anni a venire», quando saranno stati
rimossi i vincoli alle assunzioni, una volta ricollocato tutto il personale in soprannumero della polizia
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provinciale. L' affermazione lascia l' impressione che le amministrazioni possano richiamare i dipendenti
della polizia locale assunti per esigenze stagionali, così come avviene nel settore privato. Ma, questa
conclusione non appare corretta. Nel settore pubblico si assume solo attraverso concorsi.
LUIGI OLIVERI
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Rassegna stampa 12-03-2016