L’ASCIUGAMANO DI DIO. PER PRENDERSI CURA corresponsabili nella casa che è la famiglia e la parrocchia ANIMAZIONE DI QUARESIMA DIOCESI SAVONA-NOLI INTRODUZIONE Continuiamo il percorso di approfondimento della nostra fede e di cosa significhi essere corresponsabili nella famiglia e nella parrocchia, prendendo al volo una grande occasione che Dio ci dona in ogni anno liturgico: il tempo di Quaresima. Tempo forte, di grazia e di salvezza, tempo che ci guida a Pasqua, per una visione più serena e più fiduciosa della vita. Per una quotidianità impregnata di maggiore speranza e di maggiore fiducia nell’uomo, alla luce della risurrezione di Gesù. Per riscoprire la croce di Gesù come massima manifestazione del suo amore per noi, come massima manifestazione del suo prendersi cura di noi. Infatti la corresponsabilità, stile che vogliamo assimilare nelle nostre relazioni umane ed ecclesiali, sarà declinata secondo l’insegnamento biblico del prendersi cura. È ciò che sottolinea la lavanda dei piedi che ci viene presentata come icona pasquale che ci accompagnerà lungo il cammino quaresimale. 1. “L’ASCIUGAMANO DI DIO. PER PRENDERSI CURA. Corresponsabili nella casa che è la famiglia e la parrocchia” è lo slogan che sintetizza il nostro cammino quaresimale. Il sottotitolo ci lega al cammino realizzato in Avvento e ci indica che la strada non è finita, continua, si arricchisce di persone, di contenuti, d’idealità, di fede. Da un’omelia di mons. Tonino Bello: “Parlo spesso della Chiesa del grembiule. Il grembiule è l'asciugatoio, l'unico dei paramenti sacri che viene ricordato nel Vangelo. Gesù non mise né la pianeta, né la casula, né il camice... si cinse l'asciugatoio. Ma quando si parla di questo non ci si scalda tanto, fa più immagine la Chiesa del lezionario, la Chiesa del rito...solo se avremo servito potremo parlare e saremo creduti. L'unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio. Leggiamo ancora il Vangelo di Giovanni: Dopo che ebbe finito di lavare i piedi ai suoi discepoli riprese le vesti, sedette di nuovo e parlò. Dovremmo agire proprio come Gesù. Egli parlò soltanto dopo aver servito. Altrimenti la gente non crederà alle nostre parole. Se esse, infatti, non sono sorrette da una esemplarità forte, non producono nulla. Ecco perché vorrei accendere il vostro cuore ed il vostro impegno per il volontariato, per il servizio, nelle vostre comunità parrocchiali, a favore dei poveri”. Prendersi cura, prendersi cura, prendersi cura… per essere corresponsabili nella nostra crescita di persone al fine di creare comunità più umane, più vitali, più cristiane! Non si tratta solo di operare un cambiamento di mentalità, ma anche di acquisire una mentalità di cambiamento, una spiritualità da viandanti, un pensiero nomade che non “si siede mai”. 2. Non invieremo alle parrocchie supporti cartacei. Vogliamo continuare sulla strada intrapresa lo scorso anno e tentare una semplificazione nella comunicazione dei contenuti e delle proposte, con l’aspirazione a coinvolgere molte più persone, perché questa unica newsletter di quaresima è stata inviata non solo ai sacerdoti, ma a tutti coloro che sono parte della nostra rete informatica ecclesiale. I materiali che trovate in allegato sono stati elaborati per il coinvolgimento nella proposta. 3. Chiediamo gentilmente la massima diffusione di queste proposte animative pastorali attraverso i vostri bollettini e giornalini parrocchiali, siti internet, newsletter, reti di amici e di collaboratori. Aiutateci nell’azione di comunicazione e di coinvolgimento. Disponibili per ogni chiarificazione. Tutti i materiali informatici e specifici della Quaresima possono essere scaricati dal sito internet della Diocesi www.diocesisavona.it Per ulteriori informazioni [email protected] 2 CONTENUTI DI FONDO DELLA PROPOSTA 1. LA CORRESPONSABILITÀ INTESA COME IL PRENDERSI CURA Il termine che nella Bibbia corrisponde meglio all’idea di responsabilità o di corresponsabilità è forse quello di “custodia”, e con un linguaggio più immediato quello di “prendersi cura”. Vuol dire stare accanto all’altro con attenzione d’amore, rispettando e accompagnando il suo cammino, facendosene carico, coltivando la sua vita come bene assoluto. È in questo senso che l’Antico Testamento usa il termine “custode”, shomer in ebraico, in riferimento al Dio della storia della salvezza: “Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele. Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra” (Sal 121). Come Dio custodisce ciò che ha creato, così l’uomo è chiamato a custodire il mondo in cui dimora e l’altro uomo come proprio fratello: “Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode” (Sal 127). Ma cosa deve essere custodito con la nostra responsabilità? “Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!”. Così l’ha espresso Papa Francesco nell’omelia della liturgia inaugurale del suo servizio di vescovo di Roma, allargando lo sguardo all’intera famiglia umana: “La vocazione del custodire non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. È il custodire l’intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. È il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene” (19 Marzo 2013). Dire corresponsabilità in altre parole significa dire capacità di rispondere insieme a chi domanda. C’è un mondo che domanda e noi siamo chiamati a rispondere. C’è l’altro che domanda e noi siamo chiamati a rispondere. C’è Dio che domanda : “Dov’è Abele tuo fratello?” e noi siamo chiamati a rispondere, ma non come Caino: “Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?”. Questo è il prendersi cura. Questa è corresponsabilità. La domanda a Caino è una delle prime domande lanciate da Dio all’essere umano. Nel testo poi di Matteo riguardante il giudizio finale che ci colloca nel momento finale della storia, ci viene detto che Dio non ha cambiato la sua domanda. E forse tutta la rivelazione che media tra l’una e l’altra non è stato altro che lo sforzo divino per farci capire che non c’è altra domanda cui valga la pena rispondere! 2. QUARESIMA E CORRESPONSABILITÀ Responsabili si diventa, è un segno di crescita e di maturità: più si è «grandi» (non in senso anagrafico) più si è responsabili. Si diventa responsabili quando si assume un compito (o un «lavoro») e si decide di portarlo a termine nonostante tutto; si diventa responsabili anche quando si accoglie un dono e, consapevoli della sua importanza, lo si custodisce fino in fondo. Noi come Gesù abbiamo ricevuto il dono di essere figli di Dio, e come lui abbiamo ricevuto il compito di annunciare il Vangelo primariamente nella famiglia e nella parrocchia, restando fedeli alla Parola del Padre. Come Gesù, che con responsabilità ha superato le tentazioni nel deserto, anche noi non perdiamo di vista quel che siamo e il compito che ci viene affidato e, in questa Quaresima, puntiamo diritto a fare bene ogni cosa e a dimostrare responsabilità! 3 Ma cosa significa parlare di corresponsabilità intesa come “prendersi cura” all’interno di questa Quaresima? La risposta: Gesù e gli apostoli sul monte della trasfigurazione, Gesù e la samaritana, Gesù e il cieco nato, Gesù e Lazzaro, Gesù e il gesto della lavanda dei piedi nell’ultima cena, Gesù che muore in croce per noi. I vangeli di questo tempo di grazia ci presentano un Dio che si prende cura fino a dare la vita, corresponsabile nella relazione con l’altro e nella costruzione di un modo diverso di “stare nelle relazioni”. La lavanda dei piedi poi, particolarmente per noi, è l’immagine del prendersi cura che metteremo al centro della nostra attenzione: insegna il modo di vivere in ogni ambiente umano, in famiglia e in parrocchia, è il gesto che prepareremo e vivremo nel prossimo giovedì santo. Siamo chiamati a metterci in viaggio verso Dio e verso l’altro, come viandanti, uomini e donne “in esodo”. PROPOSTE CONCRETE Di seguito alcuni suggerimenti e proposte da modulare in base alle proprie Comunità parrocchiali e pastorali. Ciò significa che nessuno è obbligato a realizzare ciò che viene proposto. C’è un “obbligo morale” però che spetta a ciascuno di noi: sviluppare anche con altre modalità il tema che la Diocesi ha indicato a tutte le comunità cristiane per questa Quaresima: la corresponsabilità come il prendersi cura, nella famiglia e nella parrocchia. 1. SCHEDE FORMATIVE PER GIOVANI E ADULTI Scarica il pdf. Quello che trovate in queste pagine è un percorso formativo da realizzare in parrocchia con i giovani e gli adulti. Sette incontri che parlano della tematica della corresponsabilità come prendersi cura. Sono riflessioni che potete sviluppare poi in modo autonomo, pensando a come presentare i contenuti nell’incontro specifico. Non sono il commento dei vangeli quaresimali. Il sacerdote o il catechista possono trovare materiale che noi consideriamo “interessante” per l’approfondimento in gruppi specifici. Il percorso può essere utilizzato anche al di fuori del periodo quaresimale. PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: PROTEGGERE L’ALTRO PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: AGIRE PER LA GIUSTIZIA PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: SOLLEVARE L’ALTRO PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: SILENZIO PAZIENZA FRAGILITÀ PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: LA LAVANDA DEI PIEDI PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: IL PROGETTO ABITARE CORRESPONSABILE PRENDERSI CURA NELLE RELAZIONI: EVANGELII GAUDIUM 4 2. PROGETTO ABITARE CORRESPONSABILE Scarica la brochure che chiediamo di stampare a colori, di ripresentare nelle sue tre azioni cercando di sottolineare la possibilità di coinvolgimento che esse propongono per la comunità, i singoli e le famiglie. Questo progetto, partito con l’Avvento, continua e avrà vita lunga, quindi non si concluderà alla fine di questo anno pastorale. Siccome coinvolge molti attori e racchiude degli obiettivi molto ambiziosi, avrà bisogno di tempo per la sua realizzazione. Chiediamo di ripresentare questo progetto e di riparlarne all’interno di un incontro specifico come sopra presentato. 3. NELLA MESSA DOMENICALE E LA LAVANDA DEI PIEDI IL GIOVEDÌ SANTO La Quaresima è il cammino verso la Pasqua, verso l’esperienza dell’incontro con Cristo morto e risorto: è condividere fino in fondo il suo amore per l’uomo in obbedienza alla volontà del Padre. In questa Quaresima, alla luce della Parola di Dio, facciamo nostro lo stile che caratterizza questo amore: il prendersi cura dei fratelli, atteggiamento che trova il suo momento culminante sulla croce e il suo significato simbolico nel gesto della lavanda dei piedi. Ogni Domenica viene messo in evidenza un simbolo che coniuga insieme il Vangelo con i diversi modi del “prendersi cura”. Il tema simbolico viene espresso in una monizione iniziale e ripreso in una preghiera finale. Di seguito le proposte. Posizionamento sul presbiterio dell’immagine icona del nostro cammino. Scarica l’immagine e stampala in formato A3 a colori e appoggiala su un cavalletto ai piedi del presbiterio. Crea in parrocchia questa icona su supporto di legno. Scarica l’immagine con la scritta e senza scritta. L’immagine senza la scritta può essere stampata in formato più grande. Posizionamento di simboli sul presbiterio, monizione iniziale e preghiera finale. Scarica il pdf. 4. RACCOLTA FONDI DIOCESANA “CHIEDIMI DOVE ABITO” Scarica la brochure. Il prendersi cura non è solo guardare vicino, ma stendere il nostro sguardo su tutta l’umanità e vivere sempre in questa dimensione, vivere la terra come casa comune, realizzando un intreccio continuo di locale e di globale. C’è soltanto una famiglia al mondo ed è tutto il mondo, un’unica famiglia umana, una terra-patria. In collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Famiglia, Caritas Italiana, a sostegno degli interventi di Caritas Siria e di Caritas Libano, promuove fino ad agosto 2014 un’iniziativa di solidarietà a favore di 5.400 famiglie siriane presenti in Siria, in Libano e in altri paesi limitrofi. Singoli e famiglie senza casa, sfollate o profughe, in campi o accolte in altre case, che hanno perso le loro certezze, che vivono un dramma che sembra non avere fine. Sembra che i riflettori si stiano spegnendo su questa tragedia umanitaria e la raccolta diocesana di Quaresima sarà proprio per queste popolazioni assistite dalla rete Caritas. Guarda il video breve, semplice e chiaro di presentazione dell’iniziativa e dell’attività della Caritas http://www.youtube.com/watch?v=LRbCwrCsNoM&feature=youtu.be 5 La raccolta fondi diocesana viene proposta il 30 marzo, quarta domenica di Quaresima. Per contestualizzare e motivare meglio la raccolta, il video sopra indicato insieme ad altri di cui trovate sotto il link, può essere proiettato in un salone adiacente alla chiesa sabato sera prima della messa prefestiva e domenica mattina prima della messa più partecipata. È la domenica in “Laetare”, della gioia, dell’esultanza perché la Pasqua è vicina. E una vera gioia abbraccia anche la sofferenza e il dolore. È un momento nel quale la corresponsabilità diventa sguardo a tutta l’umanità, perché la Pasqua è esigente. Lo sguardo quindi esce dalle nostre case e va a guardare la popolazione siriana. Chiediamo che il volantino sia stampato in varie copie a colori e distribuito alle persone. Modalità di versamento: bonifico bancario intestato a Diocesi di Savona-Noli/Caritas Diocesana iban IT67 E063 1010 6030 0000 0891 480 causale: EMERGENZA SIRIA presso gli uffici della Caritas Diocesana dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 11.30 in Via Mistrangelo 1 a Savona. offerta presso la propria parrocchia. Scarica altri materiali video, attualità, interventi locali, contributi esterni, rifugiati, per eventuali incontri di sensibilizzazione che potreste proporre nella vostra comunità. http://www.caritasitaliana.it/home_page/campagne/00003140_Campagna_Siria.html 5. PROPOSTA FORMATIVA RAGAZZI: IL TRENO DELLA CORRESPONSABILITÀ Scarica il pdf e le immagini. Immaginiamo la corresponsabilità come un treno molto speciale, che più vagoni ha, più veloce viaggia verso la costruzione di un mondo sempre più a misura d’uomo e a misura di Dio. La proposta consiste nell’approfondimento di alcune parole-chiave che permettono di vivere la corresponsabilità e nella realizzazione di una strisciata di stoffa bianca (o di carta da pacco) che viene dipinta. Può essere lunga o molto lunga. Alta almeno un metro e mezzo, e lunga quanto la fantasia e i mezzi a disposizione suggeriscono, da portare in chiesa alla messa della mattina di Pasqua e come scenografia nel luogo nel quale si farà la festa vicariale con il Vescovo. Una festa vicariale che dovrebbe cadere nei mesi seguenti la Quaresima. Su ogni vagone si scriverà lo slogan e una frase significativa del vangelo della domenica, indicati nelle schede. Vengono anche suggerite due diverse immagini di treni, una moderna e una più antica: ad ogni gruppo la scelta di quella che ritiene più adatta e rappresentativa dell’iniziativa. La nostra locomotiva è Gesù risorto. Si propongono anche immagini della resurrezione da dipingere sulla locomotiva: il nostro impegno deve essere posto unicamente nelle mani del Risorto che ci da velocità e forza per far viaggiare il treno della corresponsabilità. È una proposta per la quale i catechisti sono chiamati ad organizzarsi. Possono impostare gli incontri quaresimali proprio sulla Parola di Dio della domenica. Ogni scheda settimanale va approfondita ed elaborata in base al proprio gruppo e alla sua età. In alcuni casi quindi dovrà essere irrobustita ed approfondita. Poi occorre l’ingrediente della fantasia, del coinvolgimento, per la creazione artistica di un treno veramente speciale! Si può anche pensare ad un solo treno parrocchiale, e quindi ogni gruppo cura particolarmente un vagone solo, dipinto con gli slogan maturati nelle settimane. Si possono fare anche più treni. A vostra scelta. Per ulteriori consigli, chiamate Cristina allo 3339256504. 6 6. VIA CRUCIS ALL’APERTO Proponiamo di considerare la realizzazione di una Via Crucis all’aperto nel vostro quartiere o nella vicaria, nel venerdì che precede la Domenica delle Palme. Un’occasione per rendere visibile la comunità cristiana sul territorio, le problematiche del quartiere stesso, l’arrivo della Pasqua. Non abbiamo preparato testi specifici da scaricare, ma ci permettiamo solo di dare delle indicazioni: Leghiamo le stazioni della via crucis alle situazioni del quartiere o del paese. Tentiamo di organizzarla con altre realtà associative presenti. Per l’individuazione delle soste, scegliamo luoghi, piazze, strutture, case significative. Non preoccupiamoci di fare tutte le stazioni, ma prepariamo bene anche le poche che riusciamo a realizzare. Curiamo bene l’aspetto tecnico-logistico: amplificazione, pieghevole per le persone. 7. BREVE RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Scarica il pdf. Proponiamo al mondo dei giovani e degli adulti la visione di alcuni film, che possono far riflettere sulla tematica della corresponsabilità come prendersi cura. I film proposti sono di semplice reperimento ma, se necessario, è possibile contattare la responsabile dell'Azione Cattolica, Maria Paganelli al 3402233987, per avere indicazioni su dove trovare i relativi DVD. La proposta può essere utilizzata anche al di fuori del periodo quaresimale. 8. DUE APPUNTAMENTI DIOCESANI Martedì 18 marzo Appuntamento per tutti, convocati dal nostro Vescovo, per la Festa di Nostra Signora di Misericordia, Patrona della Diocesi. Mercoledì 16 aprile Appuntamento per tutti, convocati dal nostro Vescovo in Cattedrale, per la Santa Messa Crismale, ore 21.00. 7