federazione ciclistica italiana Relazione sul quadriennio 2005 – 2008 1) Premessa 4) 2) La forza federale 3) Riorganizzazione e Servizi - Trasparenza - Sostegni all’ attività - Tutela della salute – Lotta al doping - Centro Studi – Formazione Tecnici - Direttori Sportivi – Direttori di Corsa e Organizzazione - Commissari di Gara - Servizi informatici - Organo Ufficiale Premessa 5) RISULTATI DEL RILANCIO 6) RAPPORTI INTERNAZIONALI 7) GRANDI EVENTI IN ITALIA 8) GIRO D’ONORE Attenzione però al facile ottimismo. Siamo appena all’inizio della ripresa. Occore consolidare e dare continuità al lavoro avviato, mantenendo quel “clima di fiducia, di dialogo e di collaborazione” posto, non a caso, al primo punto del nostro programma, e stimolando “soprattutto nei giovani l’orgoglio per la grande storia e la tradizione del nostro ciclismo” . La forza federale Dopo anni di flessione, il nostro movimento ha ripreso a crescere. La forza federale supera complessivamente i 100.000 affiliati e tesserati, compresi quadri dirigenti e tecnici. Il patrimonio atletico è aumentato dai 57.552 tesserati del 2005 ai 65.820 del 2008 (+14,4%). Come rileva l’analisi del CENSIS, è una decisa inversione di tendenza rispetto al calo registrato dal 1991 al 2004. Mentre nel primo decennio la flessione ha interessato tutte le federazioni, dal 2001 al 2004 è continuata in modo costante solo nel ciclismo, facendo temere un declino irreversibile. Dal 2005 questo trend negativo è stato fermato ed invertito. Secondo il CENSIS, si è registrato un incoraggiante “cambio di marcia” che fa ben sperare per il futuro. I dati più incoraggianti riguardano i Giovanissimi, aumentati dai 10.975 del 2005 ai 13.510 del 2008 (+23%), e i Master-Cicloturisti, passati dai 36.882 del 2005 ai 42.461 del 2008 (+15%). Negli ultimi tre anni 2006-2008, la fascia che va dalle categorie esordienti agli under è cresciuta di 339 unità, passando da 8913 tesserati e 9252. L’incremento coincide con l’entrata in vigore del Progetto Giovani e per il rilancio delle specialità depresse. Il successo del proselitismo è stato sicuramento favorito dal revival della bicicletta legato ai temi della salute, della lotta all’inquinamento, della difesa e valorizzazione dell’ambiente. La Federazione ha saputo cogliere questa spinta diffusa nelle società avanzate ritrovando l’unità interna e svolgendo un ruolo attivo per affermare “la bicicletta come stile di vita”. Siamo intervenuti con la distribuzione di 2000 biciclettine ai bambini della scuola materna. 850 sono state distribuite con i Mondiali di Varese, 200 dalla RCS alla partenza del Giro d’Italia dalla Sicilia (di cui 100 destinate alla Regione), altre 40 dagli Europei di Arona, 12 dai Mondiali di Val di Sole, destinate al Trentino. A cui si aggiungono circa 400 biciclette acquisite a prezzi calmierati concordati con la ditta Vicini. il Mondo del Ciclismo n.9 Quando si traccia il bilancio di un periodo è il punto di partenza che dà la misura dei risultati ottenuti. Premessa ovvia, persino banale, eppure, mai come per il quadriennio 20005-2008 necessaria. Ricordiamo tutti la situazione trovata all’inizio del mandato. Quattro anni fa la Federazione era sull’orlo del commissariamento a causa del dissesto economico-finanziario: il disavanzo di 1.682.000 euro lievitato ad oltre quattro milioni di euro tra crediti non esigibili, contratti inevasi, debiti pregressi e cartelle esattoriali accertati in seguito; la gestione amministrativa e l’organizzazione degli uffici completamente fuori controllo; l’ambiente scosso e lacerato da divisioni e controversie. Ma il vero nodo della crisi era il clima di sfiducia che aveva pervaso tutto il movimento. Molti dubitavano sulla possibilità del ciclismo italiano di rialzarsi. Il problema non riguardava tanto la qualità dei singoli, atleti, tecnici, dirigenti – il ciclismo italiano è stato sempre ricco di risorse umane - quanto la capacità di ritrovare unità di intenti ed entusiasmo. Senza il dialogo e la collaborazione, senza una visione d’insieme e un progetto globale, si possono anche ottenere risultati importanti al livello settoriale, con punte d’eccellenza come nella pista femminile, ma è impossibile perseguire lo sviluppo equilibrato delle varie specialità ed evitare la decadenza generale del patrimonio associativo. Da qui bisogna partire per tirare le somme al termine, tenendo presenti gli obiettivi che ci eravamo posti. E’ inoppugnabile che al termine del mandato tutti gli indici fondamentali volgono al meglio. E va dato atto al Coni, in particolare al Presidente Petrucci, di aver sostenuto i nostri sforzi. Ci è stata aperta una carta di credito con l’approvazione del piano di risanamento e con il finanziamento del progetto speciale per la ricostruzione del vivaio, soprattutto nella pista maschile e nelle specialità depresse. Se il ciclismo italiano ha ripagato la fiducia è perché ha ritrovato, prima di tutto, fiducia in se stesso. Si è capito che lo spirito di appartenza non è un’espressione retorica, ma la carica necessaria per risalire la china e aspirare a grandi traguardi. Oggi possiamo dire che la situazione economico finanziaria è sotto controllo, la riorganizzazione amministrativa e gestionale è in fase avanzata. Nonostante la carenza di risorse e gli oneri del risanamento, il programma è stato portato avanti in ogni settore con progetti dedicati. I risultati ottenuti dagli atleti azzurri nei diversi settori in campo mondiale ed europeo ci dicono che siamo sulla strada giusta. Attività tecnico-agonistica - Nazionali Elite (Campionati Mondiali e Olimpiadi) - Progetto Giovani e Sviluppo Specialità Depresse il Mondo del Ciclismo n.9 F.C.I. relazione quadriennio 2005/2008 II Abbiamo inoltre coinvolto gli istituti scolastici con i Progetti Velothon e Vivibikes e nel 2008 con l’edizione sperimentale di “Pinocchio in Bicicletta”, supportata dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, a cui hanno partecipato oltre 20 mila alunni. Si è svolta anche una prima edizione della festa finale a Montecatini Terme, con la presenza di 300 alunni in rappresentanza di 26 scuole (17 elementari e 9 medie). Hanno riscosso adesioni senza precedenti, con punte di 3000 presenze, i Meeting Nazionali organizzati a Cattolica, Lovadina di Spresiano,Treviso e Predazzo. I nostri input sono stati efficaci perché hanno trovato sul territorio Comitati, Società e Strutture pronti a recepirli e a farne leva nei confronti delle scuole e degli enti locali. La maggiore incidenza delle iniziative è testimoniata anche dai numerosi ciclodromi e percorsi ciclabili realizzati o programmati durante il quadriennio in varie regioni. Tra i servizi offerti dalla Federazione alle società e a tutti gli operatori sul territorio si è aggiunto il prezioso opuscolo della Commissione Impianti che tratta gli aspetti organizzativi, gestionali e amministrativi, in modo da fornire all’organizzazione territoriale e alle società esempi di convenzioni-tipo, progetti pilota e tutte le informazioni utili alle presentazioni di proposte alle istituzioni locali. Le tipologie riguardano anelli ciclabili e ciclodromi, itinerari ciclabili, piste BMX, percorsi per l’attività fuoristrada e velodromi. Sono raccolte le indicazioni per la realizzazione di strutture e idonee all’avviamento, alla preparazione e alle gare. Strutture ben fatte, conformi ai criteri di agibilità, che consentono di praticare il ciclismo in piena sicurezza. Tenendo, inoltre. presenti le agevolazioni finanziarie per la costruzione e il riattamento degli impianti e le disposizioni che prevedono il coinvolgimento diretto delle associazioni sportive nella gestione degli impianti. Per l’attività di base sono stati realizzati 45 ciclodromi, 53 piste ciclabili, 4 nuove piste bmx, altre 7 per il fuoristrada, per un totale di 139 spazi protetti per l’attività giovanile. Sono stati attivati, sperimentalmente, 7 Centri Giovanili di Avviamento al ciclismo a Coltano (Pi), Caravaggio (Bg), Padova, Faenza (Ra), Foligno (Pg), Oppido Lucano (Pz) e Quartu Sant’Elena (Ca), che in prospettiva dovrebbero diventare strutture di riferimento per i giovani che intendono avvicinarsi al mondo delle due ruote. Per incentivare l’avvicinamento al ciclismo dei giovani è stata istituita sperimentalmente, a partire dal 2008, la tessera Promozionale Giovanile. Tutte le società ciclistiche affiliate alla FCI, nonché le strutture periferiche federali, possono tesserare bambini e bambine dai 5 ai 12 anni di età garantendogli una copertura assicurativa esclusivamente per l’attività di formazione in bicicletta. La tessera è gratuita e non comporta alcun vincolo per i bambini, che possono in ogni momento della stagione (a partire dai 7 anni di età) entrare nell’attività istituzionale della FCI. Una parola chiave dell’attività giovanile è stata l’autonomia delle strutture territoriali. I risultati dimostrano che i programmi di attività giovanile ideati e realizzati direttamente da chi opera sul territorio sono quelli più efficaci ed incisivi, poiché tengono conto delle realtà locali. Sono state aperte oltre 92 scuole di Mtb, a cui stanno per aggiungersi altre sei di prossima ratifica. Sul piano nazionale, la Federazione Ciclistica si è seduta al tavolo istituito presso il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio per individuare strategie di attuazione della legge 19.10.98 n.366 a favore della mobilità ciclistica”, finanziata con 4.500.000 euro annui per il triennio 2007/2009. Ha partecipato alla prima Conferenza Nazionale per le pari opportunità e sottoscritto il protocollo d’intesa con il Corpo Forestale dello Stato, al fine di promuovere la bicicletta quale strumento di tutela dell’ambiente e la formazione di tecnici accompagnatori delle scuole nelle visite all’interno dei bioparchi. E’ entrata nella Commissione aggiudicatrice del Premio Città Amiche della Bicicletta, composta da AICC, FIAB ed Euromobility, destinato ai progetti per la promozione della ciclabilità urbana e della cultura della bicicletta. Ha partecipato con successo al MoTechEco 2008, prima edizione del salone della mobilità sostenibile tenutosi presso il Padiglione 1 della Nuova Fiera di Roma. Ha firmato il primo protocollo d’intesa con la Provincia di Parma per la realizzazione di piste ciclabili, modello di riferimento per le altre amministrazioni. Ha stretto un accordo di collaborazione con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi nell’ambito del progetto Pinocchio in Bicicletta, che prevede una consulenza scientifica per la realizzazione dei supporti didattici alle attività già in essere e l’individuazione di possibili iniziative comuni. Si è mobilitata, insieme ad altre federazioni sportive nazionali, aderendo al progetto “Più sport a scuola e vince la vita” promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione. A queste, si aggiungono le numerose iniziative rivolte alla solidarietà e alla spiritualità, quali: - il sostegno al progetto della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità di istruzione ed educazione finalizzate all’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di atleti in attività; - la partecipazione alla campagna SOS Villaggio Bambini, per la raccolta fondi destinati alla costruzione di strutture di accoglienza e di prevenzione dell’abbandono minorile (testimonial Vera Carrara); - l’inaugurazione del Santuario di Santa Lucia alla Castellina come “Centro Spirituale del Ciclismo”; - il sostegno al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo e il recupero dei luoghi sacri alla nostra memoria. Tutto ciò ha stimolato nell’opinione pubblica, nei media e nelle istituzioni un’attenzione positiva verso la bicicletta e il ciclismo in genere. Si è ricreato così il clima generale che ha favorito anche l’avvio dei progetti di riorganizzazione interna e di sviluppo tecnico-agonistico. RIORGANIZZAZIONE E SERVIZI TRASPARENZA - I bilanci federali sono stati pubblicati ogni anno con le relazioni del Presidente e dei Revisori dei Conti. L’ordine del giorno di ogni Consiglio Federale è stato trasmesso ai Comitati Regionali, così come i verbali delle riunioni, pubblicati anche sull’Organo Ufficiale. Le .norme attuative dell’attività, elaborate con i responsabili tecnici regionali e vagliate con le società, sono state approvate e pubblicate con largo anticipo rispetto al passato e, comunque, sempre nel momento di riapertura dei tempi di affiliazione. SOSTEGNI ALL’attività – A inizio del mandato sono state definite le aree e i vari settori di competenza, distribuendo la supervisione tra i consiglieri federali. Sono state ricostruite le basi strutturali e operative acquistando materiale tecnico per i centri territoriali e per le squadre nazionali e rinnovando la dotazione nel magazzino ed il parco automezzi. Era dal 1997 che la Fci non acquisiva automezzi per le squadre nazionali e i Comitati, costretti a muoversi con mezzi obsoleti e pericolosi. Per non parlare del poco decoro nella trasferte in Italia e all’estero. Dal 2006, tramite un mutuo con il Credito Sportivo, è ripresa anche l’assegnazione, a rotazione, di pullmini ai Comitati Regionali. Al tempo stesso, tramite un proprio ufficio marketing, sono stati assicurati sponsor di grande prestigio all’attività federale e alle squadre azzurre (partnership con Monopoli di Stato, conferma di Skoda, rinnovo con Sportful fino al 2010 e con Fiditalia, Monte dei Paschi di Siena e nuovi partner per i Circuiti dell’attività fuoristrada (Membrane Respira per gli Internazionali d’Italia Cross Country e il Campionato Italiano GranTurismo per Società Mtb). SERVIZI ASSICURATIVI - A dicembre 2005 era stata effettuata una gara pubblica europea per l’aggiudicazione dei servizi assicurativi e sbloccare la situazione legata alla Sportass, che registrava un pregresso di mancate liquidazioni danni fin dal 2002. L’allora Ministro Urbani invitò tutte le Federazioni a rimanere in Sportass tentando una strada di risanamento dell’Ente. L’invito costò alla federazione la permanenza in Sportass fino al termine del 2007, anno in cui l’Ente è stato soppresso e le competenze trasferite all’Inps ed all’Inail. Per l’Inps (fondi di previdenza) le procedure sono state attivate in tempi rapidi, mentre per l’Inail (liquidazione sinistri) siamo ancora in attesa. Nel frattempo, la Federazione ha provveduto ad emettere una nuova gara, che si sono aggiudicati il gruppo INA riassicurato in Generali, per gli infortuni, e il gruppo AXA Assicurazioni, per la responsabilità civile, amministrativa e di carica. E’ stata una straordinaria operazione, che ha consentito al nostro Ente un recupero di credibilità sul mercato ed anche una garanzia per i nostri assicurati. Al mese di Giugno 2008 sono stati già liquidati il 44% degli infortuni denunciati. La polizza è stata rinnovata anche per il 2009, nelle more di applicazione di un decreto legge che prevede l’aumento dei massimali che, comunque, non saranno adebitati agli affiliati e tesserati. Abbiamo optato per una logica di servizi reale e trasparente, anche se ha pesato molto sul nostro bilancio già in forte sofferenza. Invece di aumentare i costi tessera, di affiliazione e le tasse di segreteria per risanare il bilancio, abbiamo preferito farci carico dell’aggravio ereditato senza farne pagare le conseguenze agli affiliati e ai tesserati, in attesa di offrire loro i servizi che oggi siamo riusciti a realizzare. CONTROVERSIE LEGALI - La federazione ha ereditato ben 28 procedimenti legali per controversie di vario tipo, di cui 10 con esito positivo per la FCI, oltre a 6 giudizi per mancata assicurazione relativa al periodo giugno/di- F.C.I. relazione quadriennio 2005/2008 cembre 1999, di cui 3 definiti con esito positivo allo stato attuale TUTELA DELLA SALUTE/LOTTA AL DOPING – Si è garantita la massima assistenza agli atleti e alle società attraverso: - la riforma della Struttura Sanitaria, con l’istituzione di una Commissione Tutela della Salute, costantemente aggiornata sulle novità normative e scientifiche in ambito nazionale ed internazionale; - le convenzioni con l’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, Ospedale Niguarda di Milano; - Comitato Consultivo Scientifico per la prevenzione ed il contrasto al doping. A tale riguardo, occorre ricordare che la Federazione, come primo atto, ha demandato al Coni e alla specifica Procura antidoping la gestione dei controlli e le relative procedure, al fine di evitare ogni sospetto di parzialità e compiacenze. Ha poi esteso per la prima volta i controlli alla categoria juniores, al fuoristrada e ai mastersport, utilizzando le metodiche più avanzate, grazie all’acquisizione dei tre apparati Sysmex. Ha chiesto alla Società specializzata QSA, la stessa che ha gestito la formazione e l’accreditamento dei rappresentanti federali antidoping, di attribuire alla FCI la certificazione di qualità ISO 9001, già riconosciuta al CONI, che attesta la conformità dei procedimenti adottati e delle strutture alle normative della WADA. Oggi le maglie della rete sono sempre più fitte. La probabilità di essere colti in fallo è molto più alta di ieri. A prescindere dalle considerazioni etiche, fa ben sperare l’insofferenza crescente del nostro ambiente verso chi tenta ancora di aggirare le regole causando un danno enorme non solo a se stesso, ma a tutti gli altri atleti, direttori sportivi e dirigenti. Sono stati effettuati nel quadriennio 4766 controlli, di cui 1871 nella gare internazionali, su lista dell’Uci a carico della Fci, 2058 nelle gare nazionali, 340 direttamente dal Coni, 497 dal Ministero della Salute. Due dati di riferimento: nel 2007 25 squalificati con due radiazioni; nel 2008 30 squalificati e tre radiazioni. Direttori Sportivi - Direttori di Corsa e di Organizzazione - A Salsomaggiore Terme si sono svolti con grande successo anche i Meeting dei Direttori Sportivi delle squadre dilettantistiche, con il forte impulso e la collaborazione dell’associazione di rappresentanza (A.C.D.). La partecipazione è stata sempre numerosa, a testimonianza dell’interesse dei D.S. ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze anche attraverso il confronto e il dibattito sui temi più attuali. Nel 2007 sono stati riuniti e aggiornati gli operatori periferici, ciò che non avveniva almeno da 15 anni, e si sono svolte riunioni plenarie con i tecnici regionali e con i medici sportivi. Nel 2008 è stato pubblicato l’Albo Ufficiale dei Direttori Sportivi del ciclismo, atto di serietà nei confronti della categoria e delle funzioni che è chiamata Servizi Informatici - Tra le prime federazioni ad intraprendere la strada del tesseramento on line, la Fci ha predisposto un sistema integrato che consente alle società di effettuare tutte le pratiche relative alla vita federale direttamente dal personal computer. E’ possibile effettuare le richieste di affiliazione e tesseramento, compilare i programmi di gara ed effettuare le iscrizioni alle varie manifestazioni in calendario. Ciò ha permesso di abbattere drasticamente sia le quantità di documenti cartacei, sia i tempi di risposta dei Comitati Regionali. Particolarmente apprezzato il sistema che permette di effettuare i pagamenti on-line con carta di credito, senza dover produrre ed inviare successivamente alcuna documentazione attestante il pagamento. E’ stata inaugurata l’iniziativa di una newsletter periodica inviata direttamente via e-mail alle società affiliate. Sempre aggiornato e ricco di informazioni, il sistema informatico federale permette di seguire in tempo reale l’attività agonistica, tecnica e organizzativa, di visualizzare i programmi delle gare in calendario e tutte le informazioni e statistiche sulle società ed i tesserati. Il sito internet federale ha superato la media mensile di 150.000 contatti. Se si considera che il sistema veniva gestito all’esterno e che è costato alla federazione, (alla seconda fase del progetto che ne prevedeva quattro), ben 607.000,00 euro, ai quali vanno aggiunti altri 113.000 euro per acquisirne la proprietà e la disponibilità dei codici sorgenti, la gestione diretta tramite risorse umane specializzate ed interne si è rivelata un’operazione di alta imprenditorialità, che garantisce il risparmio dei costi e la maggiore efficienza. Organo Ufficiale – Dal 2008 la rivista federale è consultabile anche on-line. E’ stata completamente rinnovata la veste grafica per aumentare l’appeal e dare un taglio più moderno, vivace e colorato, in linea con lo spirito di rinnovamento sollecitato dalla nuova gestione federale in tutti i settori. Si è cercato di valorizzare sotto il profilo estetico, comunicativo e dei contenuti l’attività svolta da tutte le categorie su pista, strada e fuoristrada, ivi compresa la parte dedicate alle prossime gare e agli atti ufficiali. Le reazioni dei tanti lettori sono state molte positive. Attività tecnico-agonistica Le medaglie mondiali ed europee sono il parametro più evidente per misurare la competitività di un movimento sportivo, anche se non l’unico. Nei confronti internazionali contano anche i piazzamenti. I risultati parlano chiaro. Nel quadriennio 2005-2008 il ciclismo italiano ha conquistato complessivamente 89 medaglie, di cui 36 mondiali e 53 europee. In totale 10 titoli iridati e 17 continentali. Entrando nel merito: il Mondo del Ciclismo n.9 CENTRO STUDI/FORMAZIONE TECNICI – Il Centro Studi, presieduto dall’on. Vincenzo Scotti, oggi Sottosegretario agli Esteri, ha indetto importanti Convegni, dedicando un’attenzione particolare alla categoria juniores. Sono state approfondite da esperti della Fci e di altre federazioni tutte le problematiche relative alla corretta impostazione e la maturazione degli atleti, alla loro crescita umana, tecnica e sociale. Tra le iniziative più rilevanti: - il Corso Nazionale per Tecnici della Pista e Docenti regionali, articolato in quattro stage tenuti nei mesi di novembre e dicembre 2006 a Garda e Salsomaggiore Terme e imperniati sui temi “La forza”, “I metabolismi” e “il coatching”; - il primo Corso di Formazione per l’abilitazione a Tecnico Allenatore delle Categorie Internazionali, qualifica istituita a partire dal 2008 per il tesseramento di Direttore Sportivo di 3° livello. Particolare attenzione è stata rivolta alle metodologie di allenamento generale analizzando, nello specifico, l’allenamento su pista e strada per concludere con la valutazione funzionale specifica della forza del ciclista e i sistemi di controllo dell’allenamento. Un secondo meeting di formazione è stato effettuato per esaminare la fisiologia metabolica del ciclista e la classificazione delle metodologie di allenamento metabolico, sia per le discipline su strada che per quelle su pista; - Il Convegno di Lovadina di Spresiano sul tema “Lo sviluppo possibile – azioni e strumenti”, tenutosi il 3 e 4 febbraio del 2008 con l’intervento di qualificati esperti dei vari settori, docenti universitari e manager. - Il Convegno per i Massaggiatori, a cui la Fci ha concesso il patrocinio e che ha siglato un più profondo confronto con la categoria. - Per ultimo, il Convegno sui “Nuovi orizzonti del ciclismo” realizzato a Borgaro Torinese, che ha prospettato una politica di sviluppo di grande attualità, volta al reperimento di nuove risorse sul territorio da devolvere ai Comitati che le producono allo scopo di potenziare le loro capacità operative. a svolgere nella formazione, nella educazione e nella tutela del nostro patrimonio atletico. Sono stati, inoltre, istituiti la Commissione Maestri Mtb, come previsto nel nostro programma politico, per effettuare i corsi di abilitazione ed aggiornamento, e l’Albo dei Maestri Mtb. Nell’appuntamento del 2008 è stata molto apprezzata la Tavola Rotonda sulla Sicurezza, che ha fornito utili indicazioni a tutte le professionalità intenzionate a collaborare nel segno di un indirizzo comune. Non meno costruttivo l’impegno per la formazione e l’aggiornamento dei Direttori di Corsa e di Organizzazione, che devono garantire la qualità e il corretto svolgimento delle gare programmate sul territorio nazionale, con la produzione di materiale didattico, anche su base informatica, fornito a tutti i comitati regionali, sia per le motostaffete che per il personale ASA. La categoria dei Direttori Corsa è stata dotata, in questo quadriennio, di nuovi indumenti. Commissari di gara - Il processo di rinnovamento si accompagna alla ritrovata serenità di una categoria che rende un servizio fondamentale a tutti gli affiliati e tesserati. La volontà di dialogo ha avuto modo di manifestarsi anche nei convegni regionali, da cui sono emerse proposte mirate al miglioramento delle funzioni e dell’applicazione delle regole. E’ stato recuperato lo svolgimento del raduno nazionale. Si è registrata una tendenza positiva al reclutamento di nuovi giudici che nell’ultimo anno ha registrato molti nuovi ingressi. Anche i Commissari di Gara sono stati dotati di nuove divise. Abbiamo inoltre provveduto, nei limiti concessi dalla situazione di bilancio, ad operare un primo adeguamento alle diarie e rimborsi spese. E’ stato Invitato a tutte le riunioni del Consiglio federale il Presidente della Commissione, nel rispetto degli impegni assunti e abbiamo ripristinato la dizione di “Giudici di Gara” tanto cara al settore in luogo di “Commissario di Gara”. III F.C.I. relazione quadriennio 2005/2008 il Mondo del Ciclismo n.9 NAZIONALI ELITE (Campionati del Mondo e Olimpiadi) - Come è noto, i trasferimenti del Coni alle Federazioni sono destinati obbligatoriamente all’attività di alto livello con finalità olimpica. Ci siamo trovati, quindi, nella necessità di conciliare gli obiettivi a breve del Piano Pechino 2008 con quelli a medio e lungo periodo del Progetto Giovani. Consapevoli che in poco più di tre anni non si fanno miracoli, per le Olimpiadi ci siamo dati obiettivi realistici e abbiamo investito sul futuro. Le nostre chances di medaglia a Pechino erano riposte nelle gare in linea su strada maschile e femminile. Ci presentavamo forti dei due titoli iridati consecutivi vinti da Paolo Bettini. Non abbiamo centrato il bersaglio pieno, ma l’argento di Davide Rebellin, che ha aperto il medagliere di tutta la spedizione italiana in Cina, e il bronzo di Tatiana Guderzo sono da incorniciare. La superiorità complessiva della squadra azzurra è stata poi ribadita con la splendida vittoria di Alessandro Ballan e con l’argento di Damiano Cunego ai Mondiali di Varese. In quelle entusiasmante giornate abbiamo festeggiato anche l’oro di Adriano Malori nella cronometro e l’argento di Simone Ponzi nella gara in linea, ambedue della categoria under 23. Tornando all’appuntamento olimpico, per quanto riguarda la pista, considerata la flessione del settore femminile al livello di vertice, dovuta a un fisiologico passaggio generazionale (ma stanno già maturando i rincalzi), puntavamo ad aumentare le due presenze di Atene come segnale del nostro preciso impegno per il rilancio del settore: le abbiamo raddoppiate qualificando quattro atleti in cinque specialità diverse. Speravamo qualcosa in più da Vera Carrara, campionessa del mondo della corsa a punti nel 2005-2006 e dell’omnium nel 2007, incappata, evidentemente, in una giornata negativa, e da Roberto Chiappa, recuperato al livello di vertice con il quarto posto ai Mondiali di velocità 2008. Purtroppo, nel keirin il nostro atleta è stato fermato da una discutibile decisione della giuria. Nel bmx, nuova specialità olimpica, con un lavoro di paziente ricostruzione, abbiamo portato Manuel De Vecchi, già argento mondiale cruiser 2008, alle semifinali dei “top 16”. Nel cross country ci siamo presentati con tre giovani di spessore internazionale, confermato dal quinto posto di Marco Aurelio Fontana nella gara maschile e non certo smentito in quella femminile dalla sfortunata prestazione di Eva Lechner, campionessa europea under 2007, al primo anno da élite. Ma a Pechino, grazie alla stretta collaborazione tecnica e assistenziale tra la Fci e il Comitato Paralimpico Italiano, si sono fatti grande onore anche i ciclisti azzurri che hanno partecipato alle Paralimpiadi conquistando 2 ori (Viganò e Triboli), 1 argento (Podestà), 3 bronzi (2 Triboli, 1 Farroni). IV PROGETTO GIOVANI E SVILUPPO SPECIALITà DEPRESSE – Come spiegato in premessa, il vero obiettivo strategico del quadriennio dal punto di vista tecnico era rimettere in moto un circolo virtuoso che garantisse la continuità del ricambio al livello di vertice. A tal fine, occorreva ricostruire il vivaio in molte specialità (inseguimento e velocità nella pista maschile, bmx, cronometro su strada). La riforma del Settore Tecnico è stata perciò improntata al criterio della collaborazione e della sinergia, in modo da evitare la sovrapposizione di competenze e agevolare l’interscambio tra le varie specialità strada, pista e fuoristrada. Non tutti i meccanismi hanno ingranato subito, né sono mancate frizioni. Tuttavia, gli avvicendamenti intervenuti durante il quadriennio sono stati sempre volti a privilegiare il lavoro di squadra e l’armonia interna rispetto a considerazioni di carattere personale. Si è individuato un gruppo di giovani talenti da seguire e assistere fino alla categoria under, serbatoio delle nazionali assolute. Negli ultimi tre anni, da quando il Progetto è operativo, si è proceduto al monitoraggio periodico mediante test effettuati con la collaborazione dell’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport del Coni ed esperti del nostro Centro Studi. Siamo così in grado di seguire l’evoluzione e il rendimento di ciascun atleta. Per accrescere l’esperienza e favorire la maturazione dei giovani è stata allargata e intensificata la partecipazione alle competizioni internazionali su strada, pista e fuoristrada. Nel calendario nazionale sono stati programmati eventi e circuiti per le varie specialità al fine di dare continuità alla preparazione tecnica e agonistica. Ovviamente si è prestata speciale cura ai settori in sofferenza: pista - Varata una prima edizione del Giro d’Italia delle Piste, che ha riscosso un notevole successo di presenze anche di atleti stranieri,si è poi seguita una logica territoriale che ha visto organizzare una serie di eventi anche internazionali sulla spinta d l’impegno delle società di gestione degli impianti stessi. Riattivati i Centri Territoriali ed istituito il Centro di Alta specializzazione per i Velocisti a Forlì. Una partecipazione media ai campionati Italiani, negli ultimi tre anni, di circa 500 atleti. Riaperti all’uso dei nostri tesserati i velodromi di Marcianise e di Barletta. In base all’ultimo censimento del patrimonio impiantistico per l’attività su pista, sono attivi sul territorio nazionale 32 velodromi. All’inizio del nuovo quadriennio sarà nuovamente agibile il velodromo di Monteroni. Tra aprile e maggio 2009 sarà inaugurato il Velodromo coperto di Montichiari, che darà un forte impulso alla promozione e potrà ospitare anche grandi eventi. Lo abbiamo realizzato a costo zero per la Federazione, dopo la beffa di aver dovuto liquidare ben 348.972,00 per interessi su mutuo di Treviso e danni al comune stesso per non aver utilizzato lo spazio demaniale. Si tratta, obiettivamente, di un grande obiettivo raggiunto considerato che in Italia mancava da oltre 23 anni un velodromo coperto. Infine, va salutato come frutto del ritrovato interesse per la pista il ritorno della Sei Giorni a Milano in occasione del Salone del Ciclo. All’interno della manifestazione sono state inserite anche competizioni riservate alle categorie giovanili. Evento che si è potuto realizzare grazie alla fattiva collaborazione con gli uffici dell’EICMA su tutti i temi che riguardano la bicicletta e che ha fatto sortire una straordinaria opportunità che ha rilanciato l’entusiasmo e l’interesse di operatori privati che ne hanno seguito il fascino:sei giorni di Cremona che si affianca alle altre ben consolidate che si svolgono nel periodo estivo. Esiste, inoltre, un radicato ottimismo per la realizzazione a breve di un altro Velodromo coperto da realizzarsi in provincia di Torino o Treviso. CRONOMETRO SU STRADA/ENDURANCE - Un esempio chiaro di iniziativa “polivalente” è il Bracciale del Cronoman, articolato nelle varie regioni e costituito da prove a cronometro individuali su strada riservate alle categorie Allievi e Juniores maschili e femminili, con finale nazionale abbinata ai Campionati Italiani di categoria. Il Bracciale assolve al duplice scopo di rilanciare la specialità olimpica su strada e individuare nuovi talenti per le gare di endurance su pista. Attraverso questa iniziativa si è incentivata la partecipazione dei giovani alle gare contro il tempo, coinvolgendo i Comitati e le Società. L’adesione delle società al Progetto è cresciuta progressivamente, fino agli oltre 2100 atleti partecipanti all’edizione 2008. FUORISTRADA - La gestione dell’attività è stata affidata esclusivamente a tecnici provenienti dal settore. E’ stato elevato lo standard qualitativo delle manifestazioni.. Gli Internazionali d’Italia hanno registrato forti incrementi di partecipazione sia di atleti italiani che stranieri. Ancora più significativo l’aumento di giovani partecipanti alla Coppa Italia, ai circuiti Interregionali e allo Challenge Juniores. Sempre in crescita anche il circuito Internazionale dedicato all’attività Marathon, collante tra le categorie agonistiche e quelle amatoriali e, infine, sempre più richiesto, sia da atleti sia dalle società, il Campionato Italiano Gran Turismo dedicato alla sola attività amatoriale e societaria del Fuoristrada. Nel settore Abilità BMX sono stati organizzati, oltre al Campionato Italiano in prova unica, il Circuito Italiano in 7 prove a livello nazionale con classifica finale e montepremi messo a disposizione dalla Federazione. Questa competizione si è consolidata con il passare delle stagioni sino ad arrivare nel 2008 a 345 partecipanti per la specialità BMX e 85 per quella Cruiser. Il dato più rilevante però è relativo ai team presenti: si è passati dalla decina del 2004 ai 21 nel 2008. Nel ciclocross è stata incentivata la partecipazione giovanile alle manifestazioni e nel 2008 è stato varato il primo Giro d’Italia della specialità. L’aumento delle presenze ai Campionati Italiani è stato costante: si è passati dai poco più di 300 del quadriennio precedente agli oltre 700 del 2008. E’ stata avviata anche la specialità Trial, di cui è stato organizzato anche il primo campionato Italiano. PIANO DEL CICLISMO SOLIDALE - I Comitati Regionali che in questi quattro anni hanno creduto nel progetto del Piano del Ciclismo Solidale, reagendo attivamente a condizioni non certamente favorevoli, possono ritenersi soddisfatti per i risultati raggiunti. Nessuno si nasconde i tanti problemi che frenano un compiuto sviluppo del ciclismo nelle regioni aderenti, ma è diffusa la convinzione di aver imboccato la strada giusta. Le iniziative inserite nel programma hanno riscosso l’interesse delle Società e dei Tecnici, facendo salire il numero complessivo degli atleti partecipanti alle diverse specialità strada, fuoristrada e pista a ben 1.223 nel 2008. La Federazione ha sempre garantito, in larga misura, ai rimborsi al termine delle manifestazioni. L’esperienza merita di essere portata avanti e potenziata perché offre un F.C.I. relazione quadriennio 2005/2008 contributo importante alla riduzione delle squilibrio esistente fra diverse realtà ciclistiche del nord e del sud Italia. RAPPORTI GG. SS. MILITARI E CORPI DELLO STATO – Nel programma approvato dall’Assemblea nazionale figurava anche la ripresa del rapporto con i Gruppi Sportivi Militari e Corpi dello Stato per dare sostegno alle specialità più deboli della pista, del fuoristrada e dei disabili. Questi Enti assolvono un compito fondamentale nel sistema sportivo italiano, perché assicurano agli atleti d’interesse nazionale le condizioni per continuare l’attività ed allenarsi serenamente, con la prospettiva anche di uno sbocco professionale. La Federazione ha dato il supporto tecnico, strutturale e meccanico. Per alcuni si è raggiunto un protocollo d’intesa con la società civile di provenienza in modo da valorizzare, al tempo stesso, il lavoro di proselitismo e crescita del patrimonio atletico e la finalizzazione all’attività di alto livello. Ad oggi, grazie alla collaborazione raggiunta, ben 23 ciclisti sono iscritti nei Gruppi Sportivi Militari e Corpi dello Stato, così suddivisi: 11 atleti (7 donne e 4 uomini) alla Polizia Penitenziaria Fiamme Azzurre, tra cui il già citato Fabio Triboli, vincitore dell’oro e di due medaglie di bronzo alle Paralimpiadi; 6 atleti (3 donne 3 uomini) al Gruppo Sportivo Forestale; 6 atleti al Gruppo Sportivo Esercito (3 donne 3 uomini). Molti di loro hanno vinto medaglie olimpiche, mondiali ed europee. RISULTATI DEL RILANCIO Per valutare i risultati chiediamo ancora conforto ai numeri, in certi casi più eloquenti delle parole. Partiamo quindi settori in crisi o da rivitalizzare: pista maschile: l’obiettivo era diminuire, se non colmare, il gap con le nazioni più avanzate ristabilendo anche un equilibro qualitativo tra il settore femminile e quello maschile. Va considerato, infatti, che nel quadriennio 2001-2004 il 74% delle medaglie conquistate dall’Italia ai campionati del mondo ed europei su pista proveniva dalle donne, il restante 26% dagli uomini. Dal 2005 al 2008 abbiamo vinto in totale 41 medaglie (13 ori, 8 argenti, 20 bronzi) di cui 23 portate dalle donne (56%) e 18 dagli uomini (44%). E’ importante sottolineare, ai fini della nostra analisi, che le 18 medaglie maschili della pista provengono tutte da atleti delle categorie under (6) e juniores (12), cioè dalla fascia giovanile. Se si confrontano, poi, le 12 medaglie conquistate dagli uomini juniores nel 2005-2008 con le 7 del quadriennio precedente, risulta un incremento del +74%, al quale corrisponde il ritorno sul podio in specialità come l’inseguimento individuale, l’inseguimento a squadre e il km da fermo. CRONOMETRO - Da anni non si vedeva un italiano di statura mondiale nelle gare contro il tempo. Oggi abbiamo Adriano Malori che, dopo le medaglie di bronzo agli europei juniores 2006 e under 2007, ha vinto il campionato europeo e il campionato mondiale under 23 (con Stefano Borchi quinto) nel 2008. Ma vanno anche ricordate le due medaglie d’argento vinte da Tatiana Guderzo agli europei under 2005 e 2006 e i due bronzi di Manuele Boaro e Anna Zugno. STRADA IN LINEA – Abbiamo posto l’analisi del settore strada in linea a fine lista perché è sempre stato un punto di forza del ciclismo italiano. Ciò non toglie che il record di medaglie nel quadriennio 2005-2008, sia al livello assoluto, sia giovanile, testimonia la crescita della nostra competitività anche su questo fronte. Dei formidabili risultati delle nazionali élite abbiamo già riferito, ma le nazionali giovanili non sono state da meno. Ecco la sintesi: Campionati del mondo in linea juniores: 3 medaglie d’oro, 4 d’argento e 2 di bronzo. Campionati del mondo in linea under 23: 1 argento. Campionati europei in linea juniores: 2 ori, 1 argento, 3 bronzi. I risultati sopra citati dimostrano che il Progetto Giovani funziona e che in un solo triennio ha dato frutti persino superiori alle attese. La considerazione di fondo è che la sinergia tra le varie specialità è uno stimolo alla crescita di tutto il movimento. RAPPORTI INTERNAZIONALI Eravamo partiti con la seria intenzione di allacciare un dialogo costruttivo con l’Unione Ciclistica Internazionale. Purtroppo ci siamo trovati di fronte a un muro con sopra scritto ProTour. Sarebbe troppo lungo ricostruire passo dopo passo la storia di questi anni travagliati. C’è un vasto archivio di documenti e di lettere, notificati di volta in volta e consultabili in ogni momento, che riportano fedelmente la posizione assunta dalla FCI e i tentativi fatti per favorire la ricerca di un punto d’incontro tra le parti in causa. In estrema sintesi, la nostra critica nei confronti dell’UCI riguardava sia il merito del progetto di riforma sia il metodo adottato per imporlo. Si sono persi alcuni anni in diatribe, per poi prendere atto che la realtà è più forte delle formule astratte. Infine, si è giunti a un compromesso che salvaguarda il ruolo e la presenza delle corse storiche nel calendario mondiale. Speriamo che in futuro siano adottati criteri di qualità e di classificazione veramente oggettivi. L’elezione a grande maggioranza del Presidente della Fci nel Direttivo dell’Unione Ciclistica Europea, oltre che un riconoscimento al peso specifico del ciclismo italiano nel ciclismo internazionale, è frutto anche del consenso a questa linea di fermezza e di coerenza. La stessa linea tenuta nella lotta al doping. Ci siamo sempre battuti contro la demagogia, i processi mediatici e le ingerenze improprie, restando fedeli ai principi della separazione dei poteri, della prevenzione e del rigore. Siamo andati avanti senza fare sconti a nessuno, pur sapendo che si è ben lontani nel ciclismo e nello sport in genere dall’uniformità delle regole, dei controlli e delle sanzioni. Abbiamo pagato e stiamo pagando un prezzo altissimo, ma nessuno in tema di fermezza può salire in cattedra per impartire lezioni al ciclismo italiano. GRANDI EVENTI IN ITALIA La considerazione e il prestigio di cui gode il ciclismo italiano in campo internazionale trova riscontro anche nell’assegnazione di grandi eventi al nostro Paese. Solo un movimento vitale e maturo è in grado di esprimere tanta qualità organizzativa, tanta competenza e tanta passione. Nel 2005 avevamo ospitato gli Europei Madison e Derny a Dalmine, nel 2006 gli Europei Downhill a Commezzadura. Ma il 2008 è stato per l’Italia un anno memorabile e veramente “storico” da questo punto di vista. Si sono svolti i Campionati del Mondo di Ciclocross al Centro Sportivo Le Bandie di Lovadina di Spresiano, nel trevigiano, i Campionati del Mondo di Mountain Bike - Val di Sole, nel Trentino, il Mondiale di Marathon nel Sud Tirolo, gli Europei di Downhill in Valmalenco e quelli su strada in Piemonte, nel circondario di Arona-Pettenasco-Stresa-Verbania. E, per finire in bellezza, i Campionati del Mondo su strada a Varese. L’Italia è stata la ribalta del ciclismo mondiale e per il nuovo quadriennio si è già aggiudicata i Mondiali Juniores del 2010, gli Europei di Mtb (2010) e di Ciclocross(2011) a Treviso e Lucca, oltre al Mondiale Marathon 2011 sempre a Treviso GIRO D’ONORE All’inizio del mandato non abbiamo promesso miracoli, ma fatti. E i fatti riportati dicono con estrema chiarezza che abbiamo voltato pagina. Che siamo tornati sulla strada maestra della nostra grande tradizione. Il recupero del Giro d’Onore, dopo anni di assenza, riallaccia il filo che era stato spezzato. Nel festeggiare gli atleti che hanno onorato la maglia azzurra e tenuto alto il prestigio del ciclismo italiano nel mondo, noi rendiamo omaggio allo spirito di squadra che ha propiziato i loro risultati. Al lavoro dei tecnici nazionali e sociali, delle società e dei dirigenti che hanno operato con unità d’intenti. Se terremo sempre presenti questi valori, potremo evitare di ripetere gli errori del passato, potremo dare continuità al rilancio appena cominciato e proporci nuovi obiettivi di rinnovamento e di sviluppo. il Mondo del Ciclismo n.9 FUORISTRADA – Il bilancio del settore nel quadriennio è di 3 argenti e 3 bronzi mondiali, 2 ori, 1 argento e 2 bronzi europei, per un totale di 11 medaglie. Va sottolineato che soltanto l’argento di Manuel De Vecchi ai mondiali cruiser e il bronzo di Enrico Franzoi ai mondiali ciclocross sono riferibili alla categoria élite. Così come lo splendido quinto posto di Marco Aurelio Fontana nel crosscountry olimpico. Infatti, le medaglie della staffetta mtb (ben sei) sono state ottenute da squadre miste, composte per tre quarti da atleti di categoria juniores e under, e gli altri podi individuali sono stati conquistati dallo junior Cominelli (terzo ai mondiali) nel ciclocross, e dell’under Eva Lechner (oro e bronzo agli europei) nel mtb. Peraltro, gli stessi élite sono molto giovani. Ragione di più per guardare con fiducia al futuro del settore. Campionati europei in linea under: 1 oro, 2 argenti, 1 bronzo. Va aggiunto che nella Coppa per Nazioni Uci 2008 la nazionale under ha conquistato il secondo posto. F.C.I. assemblea nazionale Programma del candidato alla Presidenza Federale per il quadriennio 2009/2012 Renato Di Rocco il Mondo del Ciclismo n.9 PREMESSA VI Quattro anni fa, nel presentare la mia candidatura sollecitato da molti amici, feci un appello all’unità del movimento. Mi dissi disposto anche a fare un passo indietro purché si trovasse una convergenza che consentisse di superare le divisioni degli ultimi anni. Sapete tutti come è andata. Il mio appello fu respinto dagli altri candidati, ma fu accolto dall’assemblea perché esprimeva un’esigenza diffusa. Lo stato di crisi era evidente. Mai il ciclismo italiano aveva raggiunto un punto così basso di credibilità, di confusione e di sfiducia, rispecchiato dal calo costante dei tesserati, dal declino di specialità storiche, dall’abbandono di nuove specialità olimpiche come il bmx, da una situazione economico-finanziaria fuori controllo e sull’orlo del fallimento. Dico la verità: molto difficilmente avremmo evitato il commissariamento se fosse subito emersa la vera entità del disastro. Il “buco” dichiarato di circa un milione e mezzo di euro, al termine degli accertamenti durati un intero quadriennio, è più che triplicato. E non so se, conoscendo subito le reali dimensioni del debito, avrei deciso di lanciarmi in questa avventura. Oggi, alla luce del lavoro svolto e dei risultati ottenuti, non mi pento della mia scelta Chiunque abbia serenità di giudizio e onestà intellettuale deve ammettere che abbiamo rimesso in sesto una nave che stava affondando. Oggi la situazione economico finanziaria è sotto controllo. Il pregresso ridotto da quattro a un milione di euro. La Federazione è in grado di offrire servizi e sostegni validi alle Società, agli Atleti e alle Strutture territoriali. Il Centro Studi ha ripreso con profitto la sua funzione formativa dei quadri tecnici, dei Direttori Sportivi e degli Organizzatori di corse. Il tesseramento aumenta in modo costante dal 2005, con un deciso cambio di marcia rispetto al trend negativo iniziato negli anni ’90. Le Società, gli Atleti, i Tecnici hanno ritrovato le condizioni organizzative e materiali per operare con rinnovata fiducia. Il Progetto mirato alla ricerca e alla valorizzazione dei talenti e al rilancio delle specialità depresse, grazie alla collaborazione tra i tecnici nazionali, le strutture territoriali e i tecnici sociali, sta funzionando. Abbiamo un gruppo di giovani competitivi su pista, strada e fuoristrada su cui lavorare in vista di Londra 2012. Ma sono stati anche quattro anni tremendi, a causa degli scandali doping che hanno coinvolto diversi ciclisti, anche molto famosi. Eppure, il ciclismo italiano ne è uscito con un’immagine rafforzata dal punto di vista della credibilità. Da una parte ha dimostrato che il rigore dei controlli e l’intransigenza nelle sanzioni sono tanto più efficaci quanto più si rispettano le regole, i diritti e la dignità della persona, l’autonomia degli organi di controllo e giudicanti. Dall’altra parte, ha respinto i processi sommari, la gogna mediatica e la confusione dei ruoli, ha denunciato l’accanimento unilaterale nei confronti del ciclismo, l’uso di due pesi e due misure a fronte di un fenomeno la cui dimensione globale è sempre più chiara all’opinione pubblica. Noi abbiamo fatto e continueremo a fare il nostro dovere. Ma non ci siamo. E’ anche in questo modo che si indebolisce la lotta al doping e si aprono varchi ad alibi che noi abbiamo rifiutato. Ci siamo battuti e ci batteremo affinchè l’uniformità delle regole e delle sanzioni sia attuata nel ciclismo e nello sport in genere a garanzia della certezza del diritto. Questa coerenza ci ha ripagato in termini di rispetto e di credibilità, nonostante le ferite provocate da atti che la stragrande maggioranza del nostro ambiente ormai condanna. In passato, il contrasto al doping era molto declamato, poco e male praticato. Oggi abbiamo reso le maglie più strette. Potevamo uscirne con le ossa rotte, ma la gente ha capito e il ciclismo italiano esce a testa alta anche perché ha saputo contrapporre a questa immagine negativa quella fulgida delle tante vittorie ottenute nel quadriennio al livello mondiale. L’attaccamento alla maglia azzurra, lo spirito di squadra e l’orgoglio dei nostri atleti, sia al livello d’èlite sia giovanile, hanno conquistato i cuori. L’organizzazione di grandi eventi, mettendo in luce le capacità manageriali del nostro movimento, ha stupito il mondo. Abbiamo acceso l’attenzione sui valori formativi, ecologici e salutari della bicicletta, anticipando in qualche modo il tema del nuovo stile di vita e dello sviluppo compatibile diventato oggi centrale a seguito della crisi economica che il pianeta sta attraversando. Abbiamo coinvolto le scuole e le istituzioni, assecondato la vocazione dei nostri affiliati alla solidarietà verso le persone e le nazioni più bisognose. Sono fatti concreti, che abbiamo realizzato insieme nell’arco di questi quattro anni, e dobbiamo esserne fieri. Per il dettaglio rimando alla relazione sull’attività svolta nello scorso quadriennio. Tutto ciò mi ha dato nuovo entusiasmo e la volontà di continuare l’opera avviata. Sono il primo a rendermi conto dei limiti e delle cose che restano da fare. C’è sempre un “più uno” che avremmo potuto aggiungere. Ma resto allibito quando sento critiche che non considerano affatto le condizioni da cui siamo partiti, magari da parte di chi quelle condizioni avrebbe dovuto conoscere molto meglio di me, avendo operato molti anni all’interno mentre io ero altrove. Oggi ci sono le basi per consolidare i risultati ottenuti e proporci altri obiettivi con maggiore serenità. Sento di poter dare ancora il mio contributo, con lo spirito di servizio che penso di aver dimostrato. C’è un lavoro da completare e non mi tiro indietro. GLI OBIETTIVI I fondamentali del mio programma non cambiano. Si tratta di procedere sulla strada imboccata, di correggere la direzione quando è necessario, definire e potenziare i progetti nel solco della continuità, estendere sempre più la fiducia e l’orgoglio dell’appartenza. LAVORO DI SQUADRA E PARTECIPAZIONE Sono il perno che fa ruotare tutto il resto. Il lavoro di squadra deve essere un metodo applicato ad ogni livello, centrale e territoriale, nella gestione direttiva, in quella tecnica e nell’attività agonistica, quando sono in gioco la nazionale azzurra e l’interesse primario del ciclismo italiano. L’esempio deve partire dal massimo organo decisionale. Serve un Consiglio coeso, professionale, con dirigenti animati da uguale spirito di servizio e che condividano gli stessi indirizzi e gli stessi obiettivi. Il programma, una volta approvato dall’Assemblea delle Società, è il programma di tutti e come tale deve essere difeso, rappresentato e attuato. Il Consiglio deve favorire il dialogo e sollecitare proposte costruttive secondo una corretta dialettica che rispetti i ruoli e competenze, muovendosi all’interno delle vie istituzionali e delle sedi previste dallo Statuto e dai Regolamenti. A tale scopo il nuovo Consiglio incontrerà i Presidenti Regionali per conoscere le loro esigenze operative e provvedere ai necessari servizi di supporto e di sostegno, per esaminare insieme i progetti di programma e la loro attuazione, per attivare il lavoro di squadra sul territorio. Lo stesso spirito di coesione e dialogo dovrà ispirare i Consigli Regionali al proprio interno e nei confronti dei Presidenti Provinciali, per estendere le indicazioni prima citate agli ambiti di loro competenza. Sulla base degli indirizzi generali, degli obiettivi di sviluppo e delle priorità stabilite dal programma, tenuto conto delle indicazioni pervenute dalle Regioni, il Consiglio Federale esaminerà e stabilirà la distribuzio- F.C.I. assemblea nazionale ne delle risorse per i vari settori di attività e per le varie commissioni, nel quadro della compatibilità generale del bilancio. In linea con quanto sopra, il Settore Tecnico e Tecnici Nazionali dovranno operare con armonia interna e rapportarsi con le strutture tecniche regionali, con i tecnici sociali e con le società. TRASPARENZA Nei quattro anni scorsi abbiamo ristabilito la pubblicazione annuale dei bilanci, con le relazioni del Presidente e dei Revisori dei Conti. Gli ordini del giorno del Consiglio Federale e verbali delle riunioni sono stati trasmessi tempestivamente ai Comitati Regionali e pubblicati anche sull’Organo Ufficiale. Le .norme attuative dell’attività sono state approvate e pubblicate con largo anticipo rispetto al passato e, comunque, sempre nel momento di riapertura dei tempi di affiliazione. Procederemo nella stessa direzione con maggiore tempestività e chiarezza. ORGANIZZAZIONE E SERVIZI Sistema informatico - Grazie al lavoro svolto negli ultimi quattro le Società e i Comitati dispongono oggi di un sistema informatico integrato per effettuare tutte le pratiche relative alla vita federale direttamente dal personal computer, quali le richieste di affiliazione e tesseramento, la compilazione dei programmi di gara e le iscrizioni alle varie manifestazioni in calendario, pagamenti on-line con carta di credito. Abbiamo abbattuto i tempi operativi e i costi relativi alla documentazione cartacea. E’ stata inaugurata la newsletter periodica via e-mail alle Società affiliate. Abbiamo aggiornato e arricchito di informazioni in tempo reale il nostro sito, con la novità dell’Organo Ufficiale on line che ci pone all’avanguardia tra le federazioni sportive. Possiamo ancora migliorare, sfruttando l’espansione della banda larga, prevedendo video conferenze in diretta su temi di carattere tecnico, sanitario, promozionale in occasione di convegni o dibattiti. Ma anche sul versante dell’integrazione e della efficacia informativa dei siti regionali, alcuni già bene attrezzati, altri da potenziare, tenendo presente che possono essere un’importante fonte di comunicazione diretta sui problemi che riguardano le Società, quali le leggi regionali per il sostegno dell’attività sportiva, gli adempimenti burocratici e fiscali, le disposizioni sulla sicurezza stradale, etc. E’ auspicabile un maggior raccordo con il Centro Studi, la Commissione Nazionale Giudici di Gara, la Commissione Sanitaria per agevolare la diffusione di informazioni utili, anche di carattere didattico e formativo. TV E MEDIA – Dovremo coinvolgere i newmedia per allargare le coperture televisive in chiaro ed aprire nuove opportunità per il mondo giovanile, le donne e il fuoristrada. I Comitati dovranno cogliere anche le opportunità presenti al livello regionale, con particolare attenzione alle offerte in aumento sui siti web. Sanità e assistenza - la riforma della struttura sanitaria ha impresso una svolta importante, garantendo ai nostri tesserati un servizio di vitale importanza. La Commissione per la Tutela della Salute, grazie alle convenzioni con Istituti qualificati, potrà garantire la massima assistenza agli atleti, con particolare sostegno al gruppo delle nazionali giovanili e assolute anche per gli aspetti relativi al monitoraggio dei valori fisiologici e al controllo anti doping. CONTRASTO AL DOPING – Ho già fatto il quadro della situazione in premessa. Per bilanciare il periodo di comunicazione negativa relativa ai casi emersi, abbiamo strategicamente investito sull’attività tecnica e sui valori positivi della “bicicletta come stile di vita”. Ora occorre ristabilire un giudizio equo con una campagna informativa volta ad evidenziare GIUDICI DI GARA - Il lavoro svolto dalla commissione è stato di grande impegno e operatività. L’attivazione di un forum apre un nuovo mezzo di confronto e di aggiornamento per “fare crescere ed insieme” tutta la categoria. Per ovviare ai ritardi delle liquidazioni, dovuti soprattutto nell’ultimo periodo a mancanza di cash nelle casse federali, sarà ripristinato il servizio a livello regionale. La Commissione nazionale e le diramazioni territoriali dovranno cooperare con le altre commissioni soprattutto riguardo ai temi della sicurezza, dell’applicazione delle regole e dell’organizzazione delle corse. Formazione - Sarà una priorità del prossimo quadriennio per favorire la crescita qualitativa del movimento. Un particolare sostegno e miglioramento dell’offerta formativa riguarderà i Maestri di MTB, allo scopo di garantire una maggiore qualificazione tecnica e incentivare il ruolo di operatori turistici, favorendo così il loro inserimento e la loro valorizzazione nel tessuto di comparto. La formazione nel primo quadriennio è stata indirizzata soprattutto ai quadri tecnici interni, in particolare della pista, ai direttori sportivi e agli organizzatori corse. ll Centro Studi dovrà ora aprirsi alla formazione di tutti i quadri associativi, con particolare riguardo agli operatori territoriali, per offrire loro strumenti aggiornati, che consentano di incidere maggiormente nei rapporti con le istituzioni locali e favoriscano il reperimento di nuove risorse a sostegno dell’attività. La Federazione supporterà le iniziative dei Comitati a tale riguardo con una struttura specializzata in marketing e relazioni esterne. STRUTTURA TECNICA Ribadito il concetto iniziale della collaborazione e della sinergia, resta sostanzialmente valida l’impostazione con due commissari tecnici di settore femminile e maschile, che garantisce la polivalenza e l’interscambio fra le varie specialità. Dovremo affinare e focalizzare meglio le metodiche di valutazione e indirizzo dei talenti secondo i criteri delle attitudini atletiche (velocità e endurance) su tutto l’arco delle specialità ciclistiche. Gli atleti sotto osservazione saranno divisi in tre gruppi: il primo, di base, comprenderà i giovani di interesse nazionale (secondo anno allievi e juniores) individuati nelle varie regioni, che saranno impegnati a seguire un percorso di preparazione e di attività concordato tra i tecnici nazionali di riferimento, le strutture tecniche regionali, i tecnici delle società di appartenza e gli atleti stessi. Ogni Comitato dovrà avere un tecnico regionale di riferimento che possa seguire i giovani supportando il lavoro delle società in prospettiva della rappresentativa regionale e del successivo collegamento con le squadre nazionali; il secondo gruppo, più ristretto, sarà formato dagli atleti (juniores e under) individuati in base a valutazione tecniche e ai risultati ottenuti per la composizione delle nazionali che parteciperanno alle competizioni internazionali giovanili. La rosa sarà ovviamente aperta all’inserimento di nuovi talenti che dovessero nel frattempo maturare, così come alla regressione di quelli che non corrispondano agli standard di crescita richiesti; il terzo gruppo sarà composto dagli atleti per le nazionali assolute e Probabili Olimpici e potrà comprendere anche i migliori del secondo gruppo. Sarà predisposto un piano specifico finalizzato a Londra 2012, che prevederà i sostegni, l’assistenza e gli incentivi specifici stabiliti dalla Federazione. Senza entrare nel merito di una programmazione tecnica che dovrà essere studiata dal Settore e proposta all’approvazione del C.F., mi limito ad indicare alcuni obiettivi su cui concentrare il nostro impegno: PISTA: crescita competitiva nelle prove veloci (sprint, scratch, keirin) e di endurance individuali e a squadre (inseguimento, corsa a punti e madison). A tale riguardo, sulla scia della felice esperienza attuata con il Bracciale del Cronoman, saranno studiate iniziative regionali e nazionali analoghe per la pista, volte a garantire la continuità di presenze nel corso della stagio- il Mondo del Ciclismo n.9 Assicurazione - Abbiammo stipulato nuove convenzioni con importanti gruppi sia per gli infortuni sia per la responsabilità civile, amministrativa e di carica. Studieremo la possibilità di varianti a seconda delle figure interessate, società, atleti, dirigenti, giudici di gara, direttori di corsa, a cui si potranno aggiungere integrazioni a livello regionale su iniziativa dei Comitati quanto il ciclismo italiano ha realmente fatto e farà ancora per arginare il fenomeno (controlli estesi anche alle categorie giovanili e amatoriali). Vogliamo e dobbiamo pretendere l’obiettività espressa nei confronti di altre discipline. VII F.C.I. assemblea nazionale ne, con prove anche innovative, che abbiano funzione di test ricorrenti per valutare e indirizzare i giovani alle specialità più idonee e scoprire nuovi talenti. Punti di riferimento saranno i velodromi agibili nelle varie regioni. FUORISTRADA: il settore rappresenta il 23 per cento della forza associativa ed organizzativa e ha grandi margini di sviluppo finora intercettati in minima parte. Sarà necessario modificare l’approccio, sostituendo all’autoreferenzialità l’attenzione verso il territorio, i Comitati e gli altri settori federali. Il mountain bike deve raccordarsi con il ciclocross, la commissione nazionale fare riferimento a quelle territoriali e svolgere un ruolo di coordinamento e di stimolo. Bisogna captare le potenzialità laddove esistono, assecondare, sostenere e valorizzare le società, non sovrapporsi alle stesse. Tutte le Regioni devono essere incoraggiate a programmare circuiti con manifestazioni di qualità, capaci di fare da traino. C’è molto lavoro da svolgere nei confronti degli enti locali e delle regioni, perché il mountain bike può e deve essere una grande risorsa di promozione e valorizzazione turistica. In chiave di reclutamento e di promozione, occorre sinergia con la commissione giovanile, coinvolgendo le scuole con offerte di attività capaci di catturare l’interesse dei giovani per avviarli in modo ludico alla pratica ciclistica con bici da strada e fuoristrada nei parchi e in spazi sicuri e limitati, a contatto con il verde. RAPPORTI CON GG.SS. MILITARI E CORPI DELLO STATO: Continuerà e sarà consolidata la collaborazione con la Polizia Penitenziaria Fiamme Azzurre, il Gruppo Sportivo Forestale e il Gruppo Sportivo Esercito. I tecnici nazionali concorderanno la preparazione e l’attività degli atleti di interesse nazionale con i responsabili tecnici dei rispettivi gruppi. La Federazione garantirà i supporti e l’assistenza previsti dai procolli d’intesa. PROGETTO SOLIDALE: L’iniziativa sarà portata avanti ed estesa anche a specialità non previste nello scorso quadriennio. Il progetto sarà definito nei dettagli dopo l’incontro tra i referenti federali con i Comitati interessati e sottoposto all’approvazione del Consiglio Federale, che definirà anche le forme di assistenza e gli incentivi. PROMOZIONE GIOVANILE il Mondo del Ciclismo n.9 L’ottimo lavoro svolto dalla Commissione deve trovare unicità di sviluppo e di intenti. La conflittualità persistente nell’ultimo quadriennio non ha giovato ad un maggiore sviluppo e penetrazione, a danno dell’utenza. Si deve invece favorire l’inserimento di nuovi praticanti e facilitare la partecipazione anche con azioni preventive da concordare con i giudici, affinchè ogni evento sia un momento di festa e non di discussioni e contrapposizioni fra i vari operatori coinvolti. Sarà intensificata l’iniziativa verso gli Istituti Scolastici con offerte educative e formative essenzialmente ludiche. Le Società giovanili saranno il fulcro dell’azione svolta sul territorio con il coordinamento delle commissioni giovanili regionali. I Comitati dovranno intensificare la collaborazione con le istituzioni regionali e locali sollecitando la realizzazione di ciclodromi e piste ciclabili, avvalendosi delle indicazioni e dei progetti tipo elaborati dalla Commissione Impianti. VIII CICLOTURISTI - CICLOAMATORI Sarà dato ulteriore impulso al trend di crescita, con particolare riguardo alla valorizzazione delle Gran Fondo come veicolo particolarmente adatto la rilancio turistico delle località interessante. Saranno attuate forme di tesseramento e assicurative che favoriscano la partecipazione più ampia all’attività cicloturistica federale, prevedendo anche pacchetti di servizi e agevolazioni concordati con gli enti locali, le aziende di turismo e sponsor. Proseguirà e sarà incentivata la valorizzazione dell’attività agonistica master attraverso la partecipazione di rappresentative nazionali ai più importanti eventi del calendario internazionale strada, pista e fuori strada. BICICLETTA COME STILE DI VITA Nel quadro della campagna lanciata con successo nello scorso quadriennio, sarà ripreso il Progetto Vip, volto a creare un Club di perso- nalità che ricoprono un ruolo importante nel mondo dello sport, della cultura e dell’economia italiana, per costituire un “Comitato Nazionale Pro Bici”. Saranno individuate iniziative di grande richiamo mediatico, con la presenza di campioni in veste di “testimonial”, di rappresentanti delle istituzioni, delle università e delle scuole, di enti culturali e partner qualificati, al fine di promuovere in modo coordinato e costante “la bicicletta come stile di vita”. Dovremo, inoltre, impegnare il folto gruppo trasversale di parlamentari “Amici della bicicletta” a presentare progetti di legge per la realizzazione di percorsi ciclabili, approvare una carta dei diritti del ciclista, favorire l’uso della bicicletta come importante contributo alla lotta all’inquinamento, alla difesa della salute e dell’ambiente. Sarà intensificata la presenza di “testimonial” prestigiosi in grandi eventi, nei convegni e nelle iniziative rivolte alle scuole. SOLIDARIETà E’ una vocazione del nostro movimento che dovremo sempre più sostenere e incoraggiare. Fanno fede le pregevoli iniziative spontanee realizzate da più di cento società nel campo della solidarietà a sostegno di nazioni o settori più deboli. La Federazione alimenterà questa spinta aumentando la cooperazione con le Federazioni ciclistiche dei paesi poveri e in via di sviluppo. Abbiamo già allo studio un primo progetto con il Ministero degli Esteri nei confronti del Mozambico per sostenere tramite una fabbrica di biciclette locali la formazione di nuovi artigiani e, soprattutto, sviluppare la bici come mezzo utile di spostamento. GRANDI EVENTI Sull’abbrivio del formidabile 2008, avremo modo di confermare il primato del ciclismo italiano dal punto di vista organizzativo in occasione degli appuntamenti già assegnati al nostro. Vale a dire, i Campionati del Mondo Juniores a Offida e i Campionati Europei di Mtb al Montello nel 2010, la Coppa del Mondo Ciclocross e il Mondiale Marathon a Treviso, gli Europei ciclocross a Lucca nel 2011. Ma non solo. Il 2010 presenta due eventi di grande impatto emotivo: i 50 anni della morte di Fausto Coppi, che ancora oggi è il campione di riferimento nell’immaginario collettivo della nostra nazione, il più amato e popolare; i 125 anni della Federazione, da celebrare con un’iniziativa di straordinaria partecipazione popolare e mediatica nella Capitale o in altra grande città d’Italia. LEGA Tra le proposte di modifica allo statuto c’è la ricostituzione della Lega del Ciclismo Professionistico chiesta dalla precedente assemblea. La Lega provvederà, tramite convenzione con la FCI, ad autodeterminarsi per la gestione autonoma del ciclismo professionistico, a sviluppare e promuovere una crescita comune di tutte le parti coinvolte. Sarà una struttura indispensabile per rafforzare il dialogo, ma anche per contrattare a tutti i livelli, UCI, Televisioni e Radio, Istituzioni ed Enti locali, con maggiore titolarietà e rappresentatività nell’interesse del settore e per valorizzare il prodotto ‘Ciclismo Italia’. RAPPORTI INTERNAZIONALI Il Consiglio Federale ha deciso di candidarmi al Comitato Direttivo UCI, considerato che le candidature dovranno essere ratificate dal Congresso UEC in programma a Varsavia il 7 e l’8 marzo 2009. Ha inoltre proposto il nominativo di Rocco Marchegiano quale Grande Elettore, fra i 14 europei, al Congresso UCI che si svolgerà a Mendrisio a settembre 2009. Ringrazio per la fiducia ricevuta, che considero un riconoscimento alle posizioni assunte e all’azione svolta in sede internazionale per difendere il ruolo delle Federazioni nazionali, il patrimonio e la tradizione del ciclismo italiano, come risorse vitali per lo sviluppo del ciclismo nel mondo.