NA ZIONE IND IA NA abbonati a Murene! Chi siamo Responsabilità e privacy Iscriviti SSL « Flusso Catalogo pubblicazioni L’antirealtà » Abbonati a Murene! » Murene: il primo volume Stephen Rodefer » Murene: la collana presentazione Apriti Costantinopoli! » Abbonarsi è facile, fallo subito e fai abbonare i tuoi amici! di Chiara Valerio Niente mappa delle strade. Bussola da tasca. Un perfetto labirinto. Strette. Chiuse, serrate. Se uno almeno potesse salire in alto sarebbe facile capire come uscirne. Se uno potesse arrampicarsi su un albero. Sovrastare il labirinto. Ma no. Strade senza nome, non meno anonime dei sentieri naturali che attraversano i boschi. Niente numeri. Niente di niente. Herman Melville. Ho sempre avuto una grande passione per i libri di avventura. Come credo tutti i bambini. Sono stata a Tortuga, nella giungla indiana, ho viaggiato sul Generale Grant e su una zattera sul Mississippi, ho assistito al mio funerale, e sono stata il Signore delle Mosche, sono andata fino Al faro e cavalcato il Fortunadrago, ho rinunciato all’anello del potere, ho sposato Wilhelmina Harcker, in due età diverse, e anche Lestat. Ho avuto una bussola, una mappa, un bastone da passeggio, un vestito da principessa e uno da Piccolo Lord. Ho impugnato una spada. Mi sono svegliata scarafaggio. Nonostante da bambina avessi atlanti, libri ed enciclopedie a disposizione, un microscopio e un cannocchiale e mi servissi di tutto con frenesia per visualizzare particolari sociali, geografici, celesti o entomologici, c’era sempre qualcosa che, rimanendo indefinito, permetteva alle mie paure, alle mie esitazioni, alle mie emozioni e ai miei bardi abbrivi di fare eco nella testa, di replicarsi. C’è qualcosa nei libri di avventure che è sempre anche qualcos’altro. I sentimenti che uno prova, suo malgrado, in questa città, ne guastano la bellezza. Chateaubriand . Da quando ho in mano Il romanzo di Costantinopoli (Einaudi, 2010) di Silvia Ronchey e Tommaso Braccini sono tornata la bambina dei romanzi di avventure alla quale sfugge (assai più di) qualcosa. Nonostante Google, Google maps, Gallica, Amazon et alia. I romanzi di avventure raccontano di qualcosa lontano nel tempo o nello spazio, o presente ma invisibile, i romanzi di avventure raccontano una distanza dalla quotidianità. E in questo senso di distanza e di scoperta, Ronchey e Braccini sono gli Stevenson della letteratura bizantina (vanno, vengono, raccolgono e raccontano), i Mark Twain delle mura di Terra (non sono crollate, non sono deserte e nelle intercapedini i capperi crescono insieme alle storie degli uomini), gli Anne Rice del Gran Palazzo (sono sempre stati lì, da secoli, con o senza sangue, con o senza luce). Nomi esotici, date mute, architetture Abbonati online Il carrello è vuoto Vai alla pagina abbonamenti Iscriviti al feed » Tutti gli articoli » Tutti i commenti Cerca in Nazione Indiana cerca! Pagine » Catalogo pubblicazioni » Acquista » Il tuo account » Chi siamo » Contatti » Netiquette » Bacheca » Gomorra e dintorni » Privacy e libertà civili » Problemi e soluzioni » Razzismi quotidiani » Iscriviti » Responsabilità e privacy » SSL Categorie Seleziona una categoria Archivi Seleziona mese Festa di Nazione Indiana sognate, drammi inconsueti. La letteratura e la storia bizantina inesplorate come il centro della terra, o l’isola sul tetto del mondo. Sotto la chiesa del Salvatore, in una cisterna di pietra collocata tra le mura e il mare, è contenuta un’acqua santa. La gente si lava con quest’acqua, la beve e ottiene la guarigione. Se uno ha male a una gamba, la copre di sabbia lungo questo tratto di spiaggia, vicino all’acqua miracolosa, e subito riacquista la salute, e i vermi fuggono dalle gambe e da tutto il corpo. Descrizione anonima di Costantinopoli. Quando si imbatterono nel cadavere dell’imperatore Giustiniano, che era rimasto intatto nonostante il passare di tanti secoli, rimasero meravigliati dello spettacolo, ma non si trattennero minimamente dal trafugare gli ornamenti funebri. Si può dunque affermare che gli Occidentali non risparmiarono né i vivi né i morti, ma a partire da Dio e dai suoi servi mostrarono un’empietà indiscriminata verso tutto e tutti. Niceta Coniata . Non voglio ingannare nessuno (tantomeno me stessa), Il romanzo di Costantinopoli è un oggetto narrativo composito, ambizioso, annotato, erudito, corredato da note, profili biografici, bibliografia, indice dei nomi e indice dei luoghi. È un oggetto di studio appassionato e appassionante. È uno stradario, percorsi illustrati da mappe, introdotti da aneddoti narrativi o scientifici con segnalazioni ai monumenti, ci sono le indicazioni per rintracciarli. Il principio costruttivo è quello di una Babele di impressioni altrui sostenuta dall’impalcatura solida della selezione di queste impressioni, dell’accostamento di una impressione a un’altra, del mosaico che è contemporaneamente silloge, florilegio, rassegna iconografica, catalogo degli idoli e grimorio e raccoglie le voci di centinaia di scrittori, poeti, eruditi esploratori, pellegrini, che provenienti da ogni geografia e in qualsiasi tempo si trovano a, o scelgono di passare da, Costantinopoli e annotano parole o schizzi su quello che vedono e su come lo vedono. Impressioni appunto. Vicino a questa tomba una lampada piena d’olio è caduta sul marmo senza andare in frantumi: il punto dove ciò è accaduto è circondato da una balaustra di legno perché nessuno lo calpesti. Antonio di Novgorod . È il romanzo dimostrativo di una Costantinopoli che esiste come topos letterario contemporaneamente e contestualmente a una Costantinopoli fisica, caduca, mutevole, stratificata e che contraddice, in maniera quasi leziosa, ogni idea pregressa che si abbia prima di mettere piede su questa bizzarra terra santa. Mi trovo da dieci giorni a Costantinopoli e domani parto per stabilirmi nella casa di campagna che ho affittato sulle rive del Bosforo. Il che basterà a spiegarvi che non sono per nulla affascinata dagli splendori di questa capitale. Cristina di Belgioioso. Nella prefazione Silvia Ronchey scrive di Costantinpoli, La città delle città , come di irregolare figura perfetta, cita Cocteau che ne parla come dell’Asia che tende verso l’Europa la sua vecchia mano coperta d’anelli , si sofferma sui commossi testimoni della topografia costantinopolitana , sui nomi dei viaggiatori, pellegrini, eruditi, persone… che si recitano come un rosario di devozione verso la città . O appunto, per me, come una formula magica. In questa prefazione che è sunto, dichiarazione d’intenzioni e pure captatio benevolentiae, che è invito sopito ad aprire Il romanzo di Costantinopoli come un baedeker compilato seguendo, oltre che le competenze e gli studi, pure le ossessioni personali, per quanto, da un certo punto in poi sia impossibile distinguere gli uni dagli altri, Ronchey specifica la sotterranea dialettica degli studi e degli scrittori che conduce a una accelerazione delle conoscenze . A una accumulazione. E per questa commistione o piuttosto impossibilità a separare erudizione e ossessione Il romanzo di Costantinopoli è pure una guida emotiva e sentimentale dove le persone sono, prima di tutto, le cose che hanno scritto. Sono nelle cose che hanno scritto. Ho gran desiderio di portare in Italia qualche cosa di buono; perché è debito d’ognuno di arricchire la patria, quando può delle bellezze » Grazie a tutti coloro che sono intervenuti e che hanno reso possibile questo incontro! » Quando? 29-30 maggio 2010 » Dove? Castello Malaspina di Fosdinovo (MS) » Cosa? Una festa, semplicemente » Programma scrittura teatro musica narrazioni bambini cucina ebook » Tutti gli articoli sulla festa » La “critica universitaria” e l’esplosione. Un invito a partire dal lavoro sulla poesia di Giancarlo Alfano » La colla e il miele. Appunti sulla critica militante di Luca Lenzini » Alla ricerca del vocabolario perdutocon Giancarlo Alfano, Biagio Cepollaro, Luca Lenzini, Andrea Inglese sabato 29 alle 17,30 » Biagio Cepollaro appunti per la ricerca del vocabolario perduto » Concerto dei MalarazzaSabato 29 alle 23h » Vincenzo Pardini alla festa di Nazione Indiana domenica 30 alle 14 » Provincere o morire scheda dell'incontro domenica 30 alle 14 a cura di Giacomo Sartori e Helena Janeczek con Vincenzo Pardini » Provincere o morire: Marino Magliani » diretta online » Chi ha paura delle formule? Antonio Sparzani e Chiara Valerio su letteratura e scienza » diretta Radio RAIdal terzo minuto circa » Castello in movimento 4 mesi di iniziative a Fosdinovo - maggio settembre 2010 » Foto della festa di Gianni Paoletta cina » Cineresie nuove prospettive sulla Cina contemporanea cultura materiale » AICTEA Associazione Italiana Cultura del Té » La teiera eclettica negozio di té sfusi a Milano editoria indipendente » Biblioteca di poesia A cura di Massimo Rizzante » Camera Verde Centro culturale e casa editrice di Gians Semerano » Chapbooks Collana a cura di Bortolotti e Zaffarano » Internet Slowbookfarm libreria on line specializzata nell’editoria di ricerca e di progetto, con particolare riguardo alla piccola e media editoria di qualità » Lavieri editore » Simplicissimus Book Farm ebook ed editoria digitale » Transeuropa editore fotografia » Giovanni Hänninen Gateways » Africultures culture africane contemporanee » IMSLP / Biblioteca Musicale Petrucci Biblioteca di spartiti musicali di è debito d’ognuno di arricchire la patria, quando può delle bellezze straniere (…) e così anche de’ libri rari arabi e greci, perché questi ancora, trovandogli, porterò volentieri, e ci userò diligenza quanto possa in trovargli. Pietro della Valle . Io credo che Silvia Ronchey e Tommaso Braccini ci abbiano portato da questo viaggio nei viaggi degli altri davvero qualcosa di buono. pubblico dominio » lyrikline poesia contemporanea (tedesca / internazionale) » Poetry foundation works to raise poetry to a more visible and influential position in American culture » Poetry International Il sito del Poetry International Festival (Rotterdam) » Pordenonelegge Festa del libro, classifiche di qualità » Progetto Eclissi digital facsimiles of radical small-press writing » Ubu la miniera d’oro Gomorra e dintorni » Giuseppe Catozzella la mafia in Lombardia e a Milano c’è » LiberaMente Blog di analisi sulla politica e la società civile di Partinico Gruppi » Audiodoc associazione audiodocumentaristi indipendenti » Cabaret Bisanzio di Edo Grandinetti, Antonio Pagliaro, Sauro Sandroni » Caffé news rotolando verso sud S. Ronchey e T. Braccini, Il romanzo di Costantinopoli , Einaudi (2010), pp. 958, 28 euro. A latere Credo che dopo la passeggiata nella letteratura slava guidata da Francesco M. Cataluccio nel suo Vado a vedere se di là è meglio (Sellerio, 2010), Il Romanzo di Costantinopoli sia l’altro viaggio letterario e emotivo da fare prima del 2011. E buone letture. Altri articoli su questo argomento: » Carmilla di Giuseppe Genna e Valerio Evangelisti » GAMMM modern art research » L'inutile opuscolo letterario » La poesia e lo spirito un blog affollatissimo » Level 5 centro studi Marco Dinoi » minima & moralia un blog culturale di minimum fax [versione beta] » Nazionale italiana scrittori Osvaldo Soriano Football Club » Scrittura Industriale collettiva tutti scrivono tutto » Vibrisse bollettino di giulio mozzi 1. Verticali di Mario de Santis Non è questa la forma dello spazio / qui le verticali sono chiuse: sono due versi... 2. un’assoluta indifferenza verso se stessi di Chiara Valerio Non so se ho molto da raccontare a proposito di questo viaggio, perché è stata soprattutto una... 3. mi cercarono l’anima a forza di botte di Saverio Fattori Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte, mi cercarono l’anima a forza di botte. In... indiani sempre » Eric Suchère un poète lyrique » la vie en beige di Sergio Garufi » Piero Vereni riflessioni di un antropologo » The FK experience di Franz Krauspenhaar 4. Tiger, tiger, burning bright di Chiara Valerio (…)per il singolo lutto, per la persona a cui è stato ucciso un figlio, un padre, un... 5. Guerra alla tristezza! di Mario de Santis Guerra alla tristezza! di Edoardo Albinati (Fandango 2009) è un libro inclassificabile come il suo autore.... Questo articolo è stato scritto da chiara valerio, e pubblicato il 1 novembre 2010 alle 11:00, archiviato in carte, diari e contrassegnato chiara valerio, Einaudi, il romanzo di costantinopoli, recensione, silvia ronchey, tommaso braccini. Salva nei segnalibri il permalink. Seguine i commenti qui con il feed RSS di questo articolo. Scrivi un commento o lascia un trackback: Indirizzo per il trackback. informazione » Agoravox.it Il più importante sito italiano di citizen journalism » Giornalismo partecipativo di Gennaro Carotenuto » Global Voices in italiano un progetto di attivismo civile nel mondo » La Voce economia politica » Latinoamerica e tutti i sud del mondo di Gianni Minà » Macerie e storie di Torino » Metilparaben un’analisi del linguaggio giornalistico corrente » mirumir 2.0 documenti 2 commenti Marco Di Pasquale Pubblicato 2 novembre 2010 alle 09:30 | Permalink Davvero tentatrice questa recensione, soprattutto perché riscopre quella molteplicità dei livelli del viaggio che troppo spesso rimane primo strato, spostamento corporeo e non divagazione, oltraggio alla stanzialità del » Noise from Amerika economia politica cultura da un gruppo di italiani in USA » Peacereporter la rete della pace, reportage dal mondo » Voci Globali da Global Voices in italiano in esclusiva per La Stampa Italiani Stranieri » Kelebek di Miguel Martinez spostamento corporeo e non divagazione, oltraggio alla stanzialità del pensiero, inno all’erranza dei sogni e della riflessione. Un ottimo consiglio, grazie. » Salamelik di Sherif El Sebaie lettori » Alcor mdp » Pistorius di Lorenzo Galbiati » Tashtego » Xaraan il blog di Antonella Beccaria viola Pubblicato 2 novembre 2010 alle 13:08 | Permalink Letture » Accademia Palasciania Bella per l’entusiasmo, lo leggerò, grazie V. » Alessandro Iacuelli su ambiente inquinamento ed energia Scrivi un commento La tua e-mail non sarà mai comunicata ad altri. 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