F-16 NEWS www.69squadrone.it Numero 5 Anno 2008 NOVEMBRE F-16 NEWS S 69° Squadrone Numero 5 Anno 2008 SOMMARIO Notizie dalla TRIADE Volo Acrobatico: I CRAZY Storia: KAMIKAZE DESERT OPERATION Check List I FLAPS dell’F-16 “I soliti quattro gatti” IVC in OPEN FALCON PENSIERI di Flavio Oreglio Anno 2008 – Numero 5 NOVEMBRE www.69squadrone.it “Voi metteteci la passione… a farvi diventare piloti ci pensiamo noi!” Ten.Col. NIGHTMARE Pag. 1 di 1 2 2 3 6 6 6 7 7 8 F-16 NEWS S NOTIZIE DALLA TRIADE Di cosa dobbiamo parlare oggi ? Direi che è ovvio....del nuovo sito. Lo avrete oramai visto tutti, il sito è cambiato, sia nella forma che nel modo di essere. Diversa la home page, diverso il forum, diverso il download. Quando con Skywalker ci siamo prefissi l'obbiettivo di aggiornare il sito internet eravamo decisi a fare un upgrade di sicurezza per eliminare tutti quei fastidiosi intrusi che regolarmente si registravano a soli scopi pubblicitari. Roba russa filippina ecc..ecc.. che non faceva altro che stressare noi poveri amministratori, senza considerare il fatto che i contenuti in seguito pubblicati erano a dir poco di pessimo gusto. Ma subito dopo si è fatta strada in noi l'idea che tutto sommato il sito non fosse più al passo con i tempi di oggi per cui abbiamo deciso di renderlo, più accattivante, più fruibile, più amministrabile e più moderno. Per cui; rifacimento totale della home page, rifacimento totale del forum e rifacimento totale della parte amministrativa. 10 minuti dopo sapevamo di esserci messi in un guaio enorme… ☺ Ma insomma, ci siamo armati di coraggio e via!! Conversione del database, applicazioni in flash e ristrutturazione delle pagine sono volate come una missione di Falcon. Giorni e notti soprattutto notti sono state dedicate a rifare il tutto per consegnare a voi piloti di questa comunità una nuova casa che speriamo vi piaccia più della precedente. La filosofia che muove il nuovo sito è differente dalla precedente, abbiamo voluto dividere quello che è il web da quella che è la vita della comunità, rendendo home page e forum due cose indipendenti. Ad alcuni piace ad altri meno ma la nostra idea è quella di avere il nostro mondo e la nostra presentazione separate e quindi andremo avanti in questa direzione sperando di ottenere l'obbiettivo che ci siamo prefissati di fruibilità ed immediatezza. Da ora in poi Nightmare si occuperà felicemente della home page avendo a disposizione strumenti che prima non aveva, Skywalker si occuperà del forum attraverso un pannello di controllo che lo stà rendendo così felice che voi neanche vi immaginate... ☺ ed infine Marlboro sistemerà tutti i capricci di questo nuovo “portalino”. 69° Squadrone Numero 5 Anno 2008 VOLO ACROBATICO: I CRAZY Ormai i CRAZY nel 69° Squadrone sono diventati un appuntamento fisso e mietono sempre più partecipanti. Volano a bordo degli F-15 Strike Eagle dai colori sgargianti con i loro nomi dipinti sulle derive di coda. I FORUM del 69° sono ormai stracolmi di foto e racconti sulle loro serate a meno di 5 metri d’ala. Una realtà che ci rende orgogliosi di questi piloti instancabili alla ricerca del volo perfetto. Un ringraziamento particolare va a Noise che ha passato un paio di notti con me nella realizzazione e scrittura di alcuni script necessari alla conversione del database e un altro paio di notti dovrà ancora passarle nello scriverne il codice. Insomma! Ora il sito è finito! Cercheremo, nel limite del possibile, di raccogliere le vostre critiche e suggerimenti, ma fondamentalmente vogliamo provare a fondo questa nuova filosofia. Non ci resta che augurarci il raggiungimento della perfezione in attesa di un video sulle loro gesta che metta 69° Squadrone in bella vista nel mondo della simulazione di volo virtuale. Certi che continuerete a migliorare! Virtual Col. MARLBORO Virtual Magg. GHOST Pag. 2 di 2 F-16 NEWS S 69° Squadrone Numero 5 Anno 2008 KAMIKAZE 神神 Kamikaze ( ) è una parola giapponese, di solito tradotta come vento divino (kaze sta per "vento -ka significa inspirare e mi significa espirare.kami detto insieme è vento" — è un termine fondamentale nello shintoismo — e kami significa "divino"), che entrò in uso per indicare il nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione Mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola "kamikaze" viene usata solo per riferirsi a questo tifone. Internazionalmente questa parola viene generalmente riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi contro le navi alleate verso la fine della campagna del pacifico nella seconda guerra mondiale. Gli attacchi aerei furono l'aspetto predominante e meglio conosciuto di un uso più ampio di attacchi — o piani — suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi. In giapponese il termine usato per le unità che eseguivano questi attacchi è tokubetsu kōgeki tai , letteralmente "unità d'attacco ( speciale"), solitamente abbreviato in tokkōtai ( ). Nella seconda guerra mondiale le squadre suicide provenienti dalla Marina Imperiale Giapponese furono chiamate shinpū tokubetsu kōgeki tai ( ), dove shinpū è la lettura – 特特特特特 特特特 神神特特特特特 on (cinese) dei kanji che formano la parola "kamikaze". Dalla fine della seconda guerra mondiale, la parola kamikaze è stata applicata ad una varietà più ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Esempi di questi includono Selbstopfer nella Germania nazista durante la seconda guerra mondiale ed attentati suicidi di natura terroristica come quelli dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti o dei palestinesi in Israele. Va sottolineato che (a differenza degli attacchi sferrati dai giapponesi contro le Forze Alleate nella seconda guerra mondiale) gli atti terroristici hanno obiettivi non combattenti. L'uso internazionale corrente del termine kamikaze per identificare attentati suicidi di natura terroristica - o di qualsiasi altra natura - non viene adottato dalla stampa nipponica, che invece gli preferisce jibaku ), abbreviazione della tero ( locuzione anglo-giapponese jibaku terorisuto ( , "terroristi auto esplodenti"). all'inizio della Guerra del Pacifico (conosciuta ufficialmente in Giappone come "Grande Guerra dell'Asia Orientale"). Nel 1943-44 le forze alleate, sostenute dalla potenza industriale e dalle risorse naturali degli Stati Uniti d'America stavano avanzando costantemente verso il Giappone. I caccia giapponesi stavano venendo messi in minoranza e surclassati dai nuovi caccia USA, particolarmente l'F4U Corsair e il P-51 Mustang e, a causa delle perdite in combattimento, i piloti di caccia abili stavano diventando sempre più rari. Infine la scarsezza di parti di ricambio e di carburante rendevano problematiche anche le normali operazioni di volo. Il 15 luglio 1944, l'importante base giapponese di Saipan venne occupata dalle forze alleate. Ciò rese possibile l'uso dei bombardieri a lungo raggio B-29 Superfortress per colpire direttamente il Giappone. Dopo la caduta di Saipan l'alto comando giapponese predisse che il prossimo obiettivo degli alleati sarebbero state le Filippine, strategicamente importanti per la loro posizione tra il Giappone ed i campi petroliferi del sud est SECONDA GUERRA MONDIALE asiatico. Questa predizione si avverò il 17 ottobre SITUAZIONE Le forze giapponesi, dopo la loro sconfitta 1944 quando le forze alleate assaltarono nel 1942 alla battaglia delle Midway l'isola di Suluan iniziando la battaglia del avevano perso l'iniziativa che avevano Golfo di Leyte. Alla Prima Flotta Aerea 自自テテ 自自テテテ テテ Pag. 3 di 3 F-16 NEWS S della Marina Imperiale Giapponese con base a Manila venne assegnato l'incarico di assistere le navi giapponesi che avrebbero tentato di distruggere le forze alleate nel golfo di Leyte. Comunque la Prima Flotta Aerea disponeva di soli 40 aerei: 34 Mitsubishi Zero imbarcati su portaerei, e 3 aerosiluranti Nakajima B6N, 1 Mitsubishi G4M, 2 bombardieri Yokosuka P1Y e un aeroplano da ricognizione. Il compito che dovevano affrontare le forze giapponesi pareva totalmente impossibile. Il comandante della Prima Forza Aerea, il vice ammiraglio Takijiro Onishi decise di formare una "Forza d'Attacco Speciale Kamikaze"; Onishi divenne il "padre dei kamikaze". In un incontro all'aeroporto di Mabacalat (Clark Air Base) vicino a Manila, Onishi che stava visitando i quartieri del 201° Corpo Navale di Volo suggerì: «Non penso che ci sia un'altra maniera di eseguire l'operazione che mettere una bomba da 250 kg su uno Zero e farlo sbattere contro una portaerei per metterla fuori combattimento per una settimana.» LA PRIMA UNITA’ KAMIKAZE Il comandante Asaiki Tamai chiese ad un gruppo di abili studenti di volo, che aveva personalmente addestrato di unirsi alla forza di attacco speciale. Tutti i piloti alzarono entrambe le mani, dando pertanto l'assenso ad unirsi all'operazione. Più tardi Tamai chiese al tenente Seki Yukio di comandare la forza di attacco speciale. Si dice che Seki abbia chiuso gli occhi ed abbassato la testa per dieci secondi prima di chiedere «La prego di lasciarmelo fare». Seki divenne pertanto il 24° pilota kamikaze ad essere scelto. I nomi delle quattro sub-unità della Forza d'Attacco Speciale Kamikaze furono Unità Shikishima, Unità Yamato, Unità Asahi e Unità Yamazakura. Questi nomi furono tratti da un poema patriottico (waka o tanka) dello studioso giapponese classico Motoori Norinaga. Il poema tradotto è: « Se qualcuno chiede dello spirito giapponese Yamato di Shikishima [una città giapponese], è nei fiori di yamazakura [bocciolo di ciliegio di montagna] che sono fragranti nell'Asahi [sole sorgente]. » I PRIMI ATTACCHI Almeno una fonte cita gli aeroplani giapponesi scontrasi con le portaerei USS Indiana e USS Reno a metà del 1944 come primi attacchi kamikaze della seconda guerra mondiale. Comunque le prove che questi scontri fossero poco più di collisioni incidentali, possibili in intense battaglie terra-acqua, sono scarse. 69° Squadrone Numero 5 Anno 2008 esplodere il deposito bombe, affondando la portaerei. Altri colpirono e danneggiarono diverse altre navi alleate. Poiché molte portaerei americane avevano ponti di volo in legno, furono considerate più vulnerabili agli attacchi kamikaze rispetto alle portaerei britanniche della Flotta Britannica del Pacifico , dotate di ponti in acciaio. L'Australia ritornò nella zona di combattimento nel gennaio 1945, prima della fine della guerra subì (e sopravvisse) a sei diversi attacchi di kamikaze, con una perdita totale di 86 vite. Altre navi che sopravvissero ad attacchi multipli durante la seconda guerra mondiale includono due delle relativamente grosse classe Essex: l'Intrepid e la Franklin. L’ONDATA PRINCIPALE ATTACCHI KAMIKAZE DEGLI Il ponte e torrette di prua della HMAS Australia, nel settembre 1944. L'ufficiale a destra è il capitano Emile Dechaineux, ucciso durante il primo attacco kamikaze il 21 ottobre 1944. Secondo le testimonianze del personale alleato il primo attacco kamikaze - nel senso generalmente accettato del termine non venne eseguito dall'unità di Tamai, ma da un pilota giapponese non identificato. Il 21 ottobre 1944 l'ammiraglia della Marina Reale Australiana, venne colpita da un aeroplano giapponese portante una bomba da 200 kg (441 libbre). L'aeroplano colpì le sovrastrutture dell'Australia sopra il ponte spargendo carburante e detriti su una vasta area. Comunque la bomba non esplose, in caso contrario la nave sarebbe potuta essere effettivamente distrutta. Nell'attacco morirono almeno 30 membri dell'equipaggio, incluso l'ufficiale comandante, il capitano Emile Dechaineux; tra i feriti ci fu il commodoro John Collins, comandante della forza australiana. Il 25 ottobre l'Australia venne colpito nuovamente e forzato a ritirarsi nelle Nuove Ebridi per le riparazioni. Quello stesso giorno cinque caccia Zero, condotti da Seki attaccarono una portaerei scorta la USS St. Lo, sebbene solo un kamikaze riuscì a colpirla con efficacia, la sua bomba causò un incendio che fece Pag. 4 di 4 La USS Columbia attaccata da un kamikaze fuori dal Golfo di Lingayen, 6 gennaio 1945 I primi successi, come l'affondamento della St. Lo furono seguiti da un'espansione immediata del programma e nel giro dei mesi successivi oltre 2.000 aerei eseguirono questi attacchi. Questi includendo nuovi tipi d'attacco, come la costruzione della bomba razzo Yokosuka MXY7 Ohka ("Bocciolo di ciliegio", ribattezzata baka: "folle" dagli statunitensi), di piccole barche imbottite d'esplosivo e di torpedini guidate dette kaiten. Gli aerei kamikaze espressamente costruiti come tali, invece di caccia e bombardieri in picchiata convertiti allo scopo non possedevano meccanismi di atterraggio. Un aeroplano specialmente progettato, il Nakajima Ki-115 Tsurugi, era un aeroplano semplice da costruire, progettato per utilizzare gli stock di motori rimanenti, con un'intelaiatura in legno. Il meccanismo di atterraggio era non retraibile e doveva essere sganciato poco dopo il decollo per una missione suicida e quindi riutilizzato con altri F-16 NEWS S aeroplani. Il picco venne toccato il 6 aprile 1945 durante la battaglia di Okinawa quando ondate di aeroplani fecero centinaia di attacchi durante l'Operazione Kikusai (Crisantemi galleggianti). A Okinawa gli attacchi dei kamikaze si focalizzarono all'inizio sui cacciatorpediniere in servizio di protezione e quindi sulle portaerei al centro della flotta. Questi attacchi, per cui vennero utilizzati 1.465 aeroplani, seminarono distruzione: i resoconti delle perdite variano, ma per la fine della battaglia almeno 21 navi americane erano state affondate dai kamikaze, insieme a navi alleate di altra nazionalità e dozzine di altre erano state danneggiate. Il kamikaze colpisce la Columbia alle 17:29. L'aeroplano e la bomba penetrano due ponti prima di esplodere, uccidendo 13 uomini e ferendone 44. Questo sforzo incluse una missione di sola andata della nave da battaglia Yamato, che fallì nel raggiungere le vicinanze dell'operazione dopo essere stata attaccata a diverse centinaia di miglia di distanza dagli aerei alleati (Vedi Operazione TenGo). A causa della povertà del loro addestramento i piloti kamikaze tendevano ad essere facili prede per gli esperti piloti Alleati, che pilotavano aerei di molto superiori. Anche gli equipaggi navali alleati iniziarono a sviluppare tecniche per neutralizzare gli attacchi dei kamikaze, come sparare i cannoni navali di grosso calibro nel mare di fronte a loro, per poterli inondare. Sebbene queste tattiche non potessero essere usate contro gli Okha ed altri attacchi veloci ad angolo acuto, quest'ultimi erano più vulnerabili al fuoco antiaereo e ai caccia Alleati. Nel 1945 l'esercito giapponese iniziò ad accumulare scorte di centinaia di Tsurugi, di altri aerei a propulsione, di Ohka e di navi suicide per essere usate contro le forze alleate, che si aspettavano avrebbero invaso il Giappone. Pochi di essi vennero usati. 69° Squadrone Numero 5 Anno 2008 L’USO COME DIFESA CONTRO I RAID AEREI Quando il Giappone iniziò ad essere soggetto al bombardamento strategico da parte dei bombardieri B-29 Superfortress dopo la cattura di Iwo Jima l'esercito giapponese tentò di usare attacchi suicidi contro questa minaccia. Comunque questa si dimostrò molto meno fruttuosa e pratica, poiché un aeroplano era un bersaglio molto più piccolo, manovrabile e veloce di una tipica nave da guerra. Aggiungendo a ciò il fatto che il B-29 possedeva un formidabile armamentario difensivo, gli attacchi suicidi contro questo tipo di aeroplano richiedevano un'abilità di volo considerevole per avere successo. Ciò era contrario allo scopo fondamentale di usare piloti sacrificabili ed incoraggiare i piloti abili a balzare fuori prima dell'impatto era inefficace causando spesso la morte di personale vitale che calcolava male il tempo di uscita e falliva l'impatto e/o ne restava ucciso. all'università. Le motivazioni nell'offrirsi volontario andavano dal patriottismo, al desiderio di portare onore alle proprie famiglie, al mettersi alla prova — in maniera estrema. EFFETTI Alla fine della seconda guerra mondiale il servizio aeronautico della marina giapponese aveva sacrificato 2.526 piloti kamikaze, mentre quello dell'esercito ne aveva sacrificati 1.387. Secondo un dato ufficiale, di fonte giapponese, le missioni affondarono 81 navi e ne danneggiarono 195, ammontando (rispetto al conteggio giapponese dei danni inflitti) all'80% delle perdite USA durante le fasi finali della guerra nel pacifico. Secondo una fonte delle forze aeree americane: Venivano spesso tenute cerimonie speciali, immediatamente prima della partenza delle missioni kamikaze, nelle quali ai piloti che portavano preghiere delle loro famiglie venivano date decorazioni militari. Queste pratiche aiutavano a romanzare le missioni suicide, attraendo pertanto altri volontari. I kamikaze giapponesi inoltre indossavano la nota bandana bianca con dei motivi patriottici disegnati, chiamata hachimaki. Secondo la leggenda i giovani piloti delle missioni kamikaze spesso volano a sudovest dal Giappone sopra il monte Kaimon, alto 922 metri. La montagna è anche detta "Satsuma Fuji" (indicando una montagna bella simmetricamente, come il Monte Fuji, ma situata nella regione di Satsuma). I piloti delle missione suicide si guardavano alle spalle vedendo questo, la montagna più a sud del Giappone mentre erano in aria, dicendo addio al proprio paese e salutavano la montagna. I residenti dell'isola di Kikaijima ad est di Amami Oshima, dicono che i piloti delle missioni suicide lanciavano fiori dall'aria mentre partivano per la loro missione suicida. Presumibilmente le colline sopra l'aeroporto di Kikajima hanno campi di fiordalisi che sbocciano all'inizio di maggio. « Approssimativamente 2.800 attaccanti kamikaze affondarono 34 navi della marina, ne danneggiarono altre 368, uccisero 4.900 marinai e ne ferirono oltre 4.800. Nonostante l'allarme dei radar, l'intercettazione in volo ed un massiccio fuoco antiaereo il 14% degli attacchi Kamikaze giungeva fino all'impatto contro una nave; circa l'8,5% delle navi colpite dagli attacchi kamikaze affondò » TRADIZIONI E FOLKLORE L'esercito giapponese non ebbe mai problemi nel reclutare volontari per le missioni kamikaze; in effetti ci fu il triplo di volontari rispetto agli aerei disponibili. In conseguenza di ciò i piloti esperti venivano scartati, in quanto considerati meglio impiegati in ruolo difensivi e di insegnamento. Il pilota kamikaze medio aveva circa 20 anni e studiava scienze Pag. 5 di 5 Testo tratto da WIKIPEDIA – L’ENCICLOPEDIA LIBERA 22.11.2008 ore 15:30 GNU – Free Documentation License F-16 NEWS S DESERT OPERATION Un nuovo conflitto mondiale incombe… Tra le caratteristiche di questa nuova espansione ricordiamo: i campi di battaglia che cambieranno dinamicamente in tempo reale, oltre 1000 veicoli altamente dettagliati, battaglie mutigiocatore fino a 16 giocatori tramite LAN o Internet e la possibilità di impartire gli ordini tramite comandi vocali ai mitraglieri e ai gregari. In Enemy Engaged 2 – Desert Operations, i giocatori determineranno il destino del pianeta in incredibili scontri. Intraprenderanno pericolose missioni speciali ai comandi del RAH-66 Comanche americano o del KA-52 Hokum B russo, dimostrando la propria abilità sia in partite per giocatore singolo sia in partite multigiocatore. Teatri della simulazione saranno Iran, Afghanistan, Libano e Antartico. Virtual Magg. GHOST Il giocatore interverrà in un crescente conflitto in Iran. Mentre le truppe Russe si precipitano in aiuto dell'Iran, gli Stati Uniti lanciano l'offensiva. La situazione sembrava essersi stabilizzata in Afghanistan, ma si è scatenata una nuova ondata di violenza. Ancora una volta, i terroristi stanno diffondendo la paura in tutta la nazione. Le vaste distese glaciali dell'Antartico sono lo scenario di un altro avvincente episodio. Il Trattato Antartico è stato sospeso e Stati Uniti e Russia inviano contemporaneamente le rispettive forze speciali sul posto. • • • • • • • • • • • CHECK-LIST • Una serie di ottimi documenti sulle Check-List da eseguire per le varie procedure di volo, decollo ed atterraggio, le potete reperire a questo indirizzo web: http://users.skynet.be/F4Checklists/F4dow nload.htm Sono per ora tutte in inglese, ma lo segnalo nella speranza che qualche anima buona, si decida a tradurle magari in italiano. Sarebbe una cosa veramente fantastica, anche perché sono curate nel particolare ed una volta stampate, potrebbero prestarsi benissimo a fungere da cosciale durante i nostri voli simulati. Virtual Magg. GHOST Pag. 6 di 6 Numero 5 Anno 2008 COMANDI FLAPS F-16 • • • • • • Devo dire che i cockpit sono estremamente realistici ed i movimenti possono essere configurati anche tramite Track-IR. Notevole se pensate che il tutto costa solo 19,00 euro. Da provare! 69° Squadrone Flaps set to full Settare i Flaps tutti giu' ca 20° Flaps set to null Retrarre i flaps Set LEF to full Settare i "Leading Edge Flaps" al massimo Set LEF to null Retrarre i "Leading Edge Flaps" Aumenta LEF Incrementare i "Leading edge flaps" Riduci LEF Ridurre i "Leading Edge flaps" LE FLAPS switch Interruttore "Leading edge Flaps" ALT Flaps switch Interruttore Flaps Alternati TEF "Trailing Edge Flaps" o Flaperon Esclude il collegamento con la leva carrello Sull'F-16 di Falcon sono completamente AUTOMATICI, anche se puoi disattivare l'automatico e agire manualmente. I Leading Edge Flaps sono situati nella parte anteriore dell'ala e nell’F16 sono comandati automaticamente dall' FLCS in riferimento alla velocità di Mach, all'AOA e alla quota di volo. Sono comandati automaticamente quando il LEF switch è posizionato su Auto. I Flaperons o TEF sono posizionati nella parte posteriore dell'ala e servono a meglio manovrare il volo quando vengono usati come alettoni ed a diminuire la velocita' di Stallo quando vengono usati come Iper-Sostentatori. Nell'F16 hanno una deflessione di 23°UP e 20° Down, quando sono usati come alettoni , invece come Flaps hanno solo una deflessione (ovviamente )verso il basso. Sono comandati dalla leva del carrello (l'FLCS sente che si sta' per atterrare e provvede) dall'ALT FLAPS Switch,dalla velocita' e dal mach number. F-16 NEWS S Quindi posizionando la leva del carrello giu' e l'interruttore ALT FLAPS su Extend i TEF si posizioneranno verso il basso e sotto 240KTS saranno posizionati a 20° down. Ultimamente abbiamo letto di tutto, di scontri in Oceano Pacifico o in Atlantico o di incredibili duelli aerei su caccia moderni come l’F-15 Eagle in libri ad alto tasso adrenalinico. La cosa che mi ha sorpreso di più però, è stata leggere questo libro intitolato: I SOLITI QUATTRO GATTI di Giulio Lazzati. Mi ha sorpreso perché Giulio è stato estremamente preciso nello descrivere le situazioni di guerra che lui ed altri piloti italiani hanno vissuto durante la seconda guerra mondiale a bordo dei caccia ad elica a noi tanto cari. Un passo del libro recita: 69° Squadrone Numero 5 Anno 2008 assicuratevi che il programma IVC passi attraverso il vostro firewall ed il vostro router. Avrete bisogno di fare il "forward" alle porte 2936 2937 UDP e TCP. E' necessario disabilitare su alcuni router l'opzione UPNP Dopo il "forwarding" delle porte, riavviate il router ed eseguite questa "testapplet": http://striderfr.homelinux.net/falcon/globalfalcon.html Digitate le porte appropriate e testatele. “Su un Macchi c’è il sergente Serafini. Di colpo, le sue armi si bloccano: sono finite le munizioni, e i P38 stringono… Dritto davanti a sé il pilota americano vede la striscia scura dell’italiano ingrandire rapidamente, mostruosamente. Ma quello non gli da nemmeno il tempo di griddare… il Macchi si avventa violentemente e con fredda precisione sul muso del suo nemico. Ora, un ammasso di rottami avviluppati in un tragico abbraccio cade Sopra i 240KTS si posizioneranno Per chi proprio non sa l'inglese ecco la disordinatamente. automaticamente sopra i 20° in rispetto Il sergente Serafini non aveva più traduzione della pagina di test: alla velocita' , sino a retrarsi munizioni. Gli restava l’aeroplano e ha completamente sopra i 370 Kts. TEST PORTE usato quello.” Ciao e buon studio! Virtual Cap. ALI I SOLITI QUATTRO GATTI Virtual Magg. GHOST Descrizione: Questa è una semplice applicazione java per testare le connessioni TCP e UDP sul IVC in OPEN FALCON vostro PC sulle porte 2394, 2395 e 2396. Utilizzo: "Cliccate" semplicemente sul pulsante Test Ports 1. Che cosa e' l'IVC? NOTA! Se avete un firewall attivo sul vostro PC, configuratelo in modo che le applciazioni JAVA possano aprire le porte del vostro PC. L' IVC e' l'Internal Voice Comms di OF. E' abbastanza realistico e veramente divertente da usare! 2. Preparazione generica. Primo, andate nella vostra cartella di installazione di Falcon4 ed eseguite il file TEST PORTE voicesetup.exe, seguitene quindi le __________________________________ istruzioni (sono in italiano). Fatto una volta questo procedimento non Dovreste ottenere il seguente risultato, avrete più necessità di ripeterlo. Dopo aver impostato il “voicesetup” altrimenti dovrete controllare le vostre impostazioni di "forwarding": Pag. 7 di 7 F-16 NEWS S Code: Send UDP-PING for port 2934 UDP PONG received on port 2934 Send UDP-PING for port 2935 UDP PONG received on port 2935 Send UDP-PING for port 2936 UDP PONG received on port 2936 Test TCP Connection for Port 2934 Success: opened TCP port:2934 Test TCP Connection for Port 2935 Success: opened TCP port:2935 Test TCP Connection for Port 2936 Success: opened TCP port:2936 Nel Rapace Launcher, dovrete selezionare Use of Internal Voice-Comms, Hi-fi e Blue team a meno che non vi viene indicato diversamente. Come Voice-Server Address (indirizzo ip), di norma dovrete digitare l'Address dell'Host, a meno che non vi venga indicato diversamente. Se vorrete invece "hostare" un server dedicato per le sole comunicazioni dovrete mettere 127.0.0.1 La figura mostra le impostazioni di setup nel Rapace-Launcher: COM1 e' il pulsante per l'UHF. COM2 e' il pulsante per il VHF. E' altamente raccomandato di programmare questi due comandi sul vostro joystick in modo di avere le mani tutto il tempo sopra i controlli della manetta e dello Stick. Numero 5 Anno 2008 Certo, è difficile crederci ma il verde che c’era prima oramai non c’è più ed il grigio ha preso il suo posto. Certo vorrei non fosse vero Ma ciò che c’era prima… e ciò che c’è adesso… La linea è netta… La linea è irrimediabilmente netta… Porca puttana! Mi hanno proprio rigato la macchina! Io dico ciao a tutti quelli che amo. Io dico ciao a tutti quelli che conosco. Io dico ciao a tutti quelli che incontro. E’ per questo che colleziono i vaffanculo! ATTENZIONE! questa applicazione come avrete notato non controlla la porta 2937, che deve essere controllata manualmente. Ok, se le porte sono aperte, lanciate Open Falcon. Andate nel Setup --> Controllers e cercate nel Key Mappings le due linee seguenti: 69° Squadrone Ti appoggi a me, strisci ai miei piedi, dici parole che non comprendo… Vedi che cosa vuol dire esagerare col Appena tutti quanti hanno lanciato OF, e Lambrusco? si trovano nella lobby, potrete comunicare via F1 con tutti e via F2 con qu3elli del vostro Team. Da tanto tempo non lo vedi. Appena sarete nel mondo 3d world, avrete Da tanto tempo non lo prendi. bisogno di utilizzare i tasti sopra assegnati Ti devi rassegnare…. per comunicare con il vostro L’Autobus non passa più di li. package/flight. L'idea migliore e' di impostare l'UHF a 6 (package) e VHF a 1 , 2, 3 o qualunque sai il vostro numero di volo. Naturalmente vi sara' indicato in briefing a quale numero impostare le vostre frequenze. Virtual Cap. MAGO AMVI PENSIERI di Flavio Oreglio Non è stato facile dirti “Ti Amo”, non è stato facile dirti “Amore”, 3. Connessione/Briefing non è stato facile dirti “Addio”. Prima di tutto dal config editor di Open Certo che il cinese è una lingua del cazzo! Falcon: Io voglio farlo, ma tu dici “No aspetta”, Io voglio farlo, ma tu insisti “No, poi sarà più bello”. Io voglio farlo, ma tu commenti “No, non è ancora il momento”. Senti, tesoro, tu fai quello che vuoi, ma io adesso il paracadute lo apro! Pag. 8 di 8 QUESTO NOTIZIARIO DEL 69° SQUADRONE RACCOGLIE IN UN PICCOLO FASCICOLO MENSILE, TUTTE LE NOTIZIE PIU’ IMPORTANTI RACCOLTE DALLA RETE O REPERITE SUL NOSTRO FORUM O IN QUELLO DI ALTRE COMUNITA’ VIRTUALI E RITENUTI UTILI PER LA CONOSCENZA E LA FORMAZIONE DEI MEMBRI ATTIVI DEL 69° SQUADRONE. SE LE FONTI SARANNO REPERITE DA SITI NELLA RETE, VERRANNO SEMPRE CITATE LE FONTI NEL RISPETTO SULLE LEGGI DEL DIRITTO D’AUTORE. IL PRESENTE NOTIZIARIO E’ MESSO ON-LINE GRATUITAMENTE PER I MEMBRI ATTIVI DEL 69° SQUADRONE E NON HA ALCUNO SCOPO DI LUCRO. 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