CITTÀ DI CARPI
GUIDA AI BENEFICI
FAMIGLIE E MINORI
NEMO SPORTELLO SOCIALE
A CURA DI
Assessorato alle Politiche Sociali, Sanità, Casa, Volontariato,
Immigrazione del Comune di Carpi
con la collaborazione di:
Assessorati dei Servizi Sociali dei Comuni di Campogalliano,
Novi di Modena, Soliera
Azienda USL Distretto di Carpi
Ideazione, elaborazione e redazione testi:
Rossella Pavone
Arianna Agnoletto
Progetto grafico:
Main Street per Servizio Comunicazione Comune di Carpi
Stampa:
La Litografica, Carpi
INTRODUZIONE
Sono lieta di presentarvi la Guida ai benefici, uno strumento agile e di facile consultazione che favorisce l’accesso dei cittadini
alle molteplici forme di aiuto e di sostegno offerte sia a livello
locale che nazionale. Contributi economici alle famiglie in crisi,
esenzioni dal pagamento di medicinali, fondo sociale per l’affitto, aiuti ad anziani, disabili, famiglie monogenitoriali. Sono questi solo alcuni degli interventi che vedono in prima fila il Comune, la Provincia, la Regione, e, non ultima, la Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi, nella difesa dei più deboli dai contraccolpi
della crisi economica. Si tratta di aiuti diversificati a seconda dei
bisogni sui quali si intende intervenire per portare sollievo.
Il loro numero e la loro tipologia può rendere ostico il percorso
per i cittadini che vi si accostano. Da qui l’idea di raccogliere
tutte le informazioni aggiornate ad oggi sui benefici sociali partendo dallo sguardo di chi si appresta a consultare la guida ed il
suo relativo bisogno. L’organizzazione per categorie dei beneficiari mantiene la suddivisione classica degli ambiti d’azione dei
Servizi Sociali: persone con disabilità, anziani, minori e famiglie;
per ognuna di queste categorie è disponibile un opuscolo dedicato a tutti benefici, con la descrizione dei requisiti di fruibilità,
l’iter per accedervi e le scadenze previste.
La Guida ai Benefici sarà uno strumento di consultazione pratica e veloce da parte del cittadino e, soprattutto, utile ad un
primo orientamento sugli aiuti resi dalle Istituzioni locali per rendere più serena e agevole la vita di ogni giorno.
Mi auguro di rendere con questa pubblicazione un servizio utile
ai cittadini del Distretto e dell’Unione Terre d’Argine.
L’Assessore alle Politiche Sociali
Avv. Miria Ronchetti
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INDICE
1.CONTRIBUTI ECONOMICI E BENEFICI CONTINUATIVI
ASSEGNI DI MATERNITÀ ...................................................................................... 6
ASTENSIONE FACOLTATIVA DAL LAVORO – CONGEDO PARENTALE . ....................... 6
ASSEGNI PER LA MATERNITÀ Per le donne che non hanno diritto all’Indennità
di maternità o ne hanno diritto in misura inferiore ................................................... 9
ASSEGNI PER IL NUCLEO FAMILIARE ................................................................ 10
UN ANNO IN FAMIGLIA ...................................................................................... 11
PRESTITO SULL’ONORE ..................................................................................... 13
CONTRIBUTO PER L’AFFITTO ............................................................................. 14
AFFITTO CASA GARANTITO ................................................................................ 16
ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA ................... 17
ASSEGNAZIONE PROVVISORIA ALLOGGI ERP ..................................................... 19
2.CONTRIBUTI ECONOMICI E BENEFICI STRAORDINARI
BONUS SOCIALE STRAORDINARIO PER FAMIGLIE DISAGIATE ............................. 20
SOCIAL CARD (CARTA ACQUISTI) . ...................................................................... 20
BONUS VACANZA .............................................................................................. 22
BONUS SOCIALE PER L’ENERGIA ELETTRICA PER DISAGIO FISICO ..................... 23
BONUS SOCIALE PER L’ENERGIA ELETTRICA PER DISAGIO ECONOMICO ............ 24
BONUS SOCIALE PER IL CONSUMO DI GAS ........................................................ 24
TARIFFE AGEVOLATE PER IL CONSUMO DELL’ACQUA ......................................... 27
ALTRE MISURE PER LE FAMIGLIE PREVISTE DAL DECRETO ANTICRISI ............... 28
ABBONAMENTI ATCM AGEVOLATI PER PERSONE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE . . 28
RICHIESTA DI CONTRIBUTI COMUNALI STRAORDINARI E CONTINUATIVI ............ 30
RICHIESTA DI CONTRIBUTI COMUNALI PER L’ABBATTIMENTO DEI COSTI
DI SERVIZI E UTENZE ........................................................................................ 30
BONUS TATA ..................................................................................................... 31
VOUCHER PER GLI ASILI NIDO .......................................................................... 32
4
3. BENEFICI IN AMBITO SANITARIO
ESENZIONE TICKET. CONDIZIONI GENERALI ...................................................... 33
ESENZIONE TICKET SULLE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO . ..................... 35
ESENZIONE TICKET PER CHI HA PERSO IL LAVORO O È IN CASSA INTEGRAZIONE .....36
BONUS PER PERSONE AFFETTE DA CELIACHIA . ................................................ 37
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1. CONTRIBUTI ECONOMICI E BENEFICI CONTINUATIVI
I benefici che seguono sono continuativi. Potrebbero però modificarsi di anno in
anno parte dei requisiti di accesso, periodo di raccolta delle domande e modalità di
erogazione.
c
MATERNITÁ (Assegni di Maternità)
In un momento delicato e importante come quello della nascita di un figlio, la legge
tutela la donna durante la maternità e garantisce il diritto del bambino ad una adeguata assistenza.
Beneficiari
Il diritto al congedo di maternità e l’astensione anticipata dal lavoro per motivi di
salute sono previsti per:
•
•
•
•
lavoratrici dipendenti (anche alle lavoratrici agricole, alle lavoratrici a domicilio, alle colf e alle badanti);
lavoratrici iscritte alla Gestione separata, che non siano titolari di pensione e non
siano iscritte ad altre forme previdenziali
lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, imprenditrici
agricole professionali, artigiane e commercianti).
padre, lavoratore dipendente, in casi particolari (decesso o grave malattia della madre, abbandono del figlio da parte della madre, affidamento esclusivo del bambino al padre).
c FORME DI INDENNITÁ DI MATERNITÁ
ASTENSIONE FACOLTATIVA (IL CONGEDO PARENTALE)
Diritto ad assentarsi dal lavoro nei due mesi precedenti la data presunta del parto e
nei tre mesi successivi alla data effettiva del parto (“astensione obbligatoria”) e nei
periodi compresi tra la data presunta e la data effettiva del parto. Durante questo
periodo è previsto il pagamento di un’indennità sostitutiva della retribuzione.
Beneficiari
• le lavoratrici dipendenti
6
•
•
le lavoratrici iscritte alla Gestione separata dell’Inps
(Le libere professioniste iscritte alla Gestione separata possono usufruire del
congedo per maternità e l’effettiva astensione è requisito indispensabile
per usufruire dell’indennità).
le lavoratrici iscritte ad una delle gestioni previste per i lavoratori autonomi
(coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali
artigiane, commercianti) non hanno invece l’obbligo di astensione dal lavoro ed
hanno diritto all’indennità per maternità per i due mesi precedenti la data
effettiva del parto e per i tre mesi successivi alla data stessa.
L’indennità economica pagata dall’Inps alle lavoratrici dipendenti è pari all’80% della
retribuzione media globale giornaliera percepita nell’ultimo mese di lavoro.
Alle lavoratrici iscritte alla Gestione separata è pagata un’indennità pari all’80% ad
1/365 del reddito da lavoro prodotto nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo di
maternità.
Alle lavoratrici autonome spetta un’indennità pari all’80% della retribuzione convenzionale.
L’indennità viene corrisposta anche in caso di interruzione di gravidanza dopo il 180°
giorno dall’inizio della gestazione.
c
FLESSIBILITÁ
Le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici iscritte alla Gestione separata, previa certificazione medica, possono ritardare di un mese l’assenza dal lavoro prima della data
presunta del parto, usufruendo della “flessibilità” e prolungando così a quattro mesi
il periodo di congedo dopo il parto.
c
ADOZIONI
In caso di adozione o affidamento preadottivo, l’indennità di maternità spetta per
cinque mesi dall’ingresso del minore in Italia o in famiglia e senza limiti di età dello
stesso. Il congedo spetta al padre se la madre lavoratrice non ne usufruisce e, nel
caso di adozione internazionale, si può richiedere anche per i periodi di permanenza
all’estero
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Iter
Per ottenere l’indennità di maternità:
• le lavoratrici dipendenti devono presentare la domanda sia agli uffici Inps di residenza (o domicilio abituale) sia al datore di lavoro, di regola prima dell’inizio del congedo;
• le lavoratrici iscritte alla Gestione separata devono presentare domanda agli uffici
Inps di residenza (o domicilio abituale) e, ove esistente, al committente, di regola prima dell’inizio del congedo;
• le lavoratrici autonome (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone e mezzadre, imprenditrici agricole professionali) devono presentare la domanda, dopo il parto, solo all’ufficio Inps di residenza (o domicilio abituale).
Alla domanda deve essere allegato il certificato medico di gravidanza contenente la
data presunta del parto e la documentazione indicata nel modulo di domanda.
Beneficiari e tipo di agevolazione
• i genitori lavoratori dipendenti hanno diritto, nei primi otto anni di vita del
bambino, di assentarsi dal lavoro anche contemporaneamente, ma per un periodo
complessivo non superiore agli 11 mesi.
• i genitori adottivi o affidatari possono utilizzare il congedo parentale entro gli otto
anni dal momento dell’ingresso in famiglia e non oltre il compimento della
maggiore età del figlio adottato/affidato.
• il padre può usufruire del congedo parentale anche nel periodo di maternità oppure durante i riposi giornalieri per allattamento della madre.
• alcune categorie di lavoratrici e i lavoratori iscritti alla Gestione separata
(collaboratori a progetto, titolari di assegni di ricerca e collaboratori coordinati e continuativi presso la PA), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, possono usufruire di un congedo parentale di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino oppure entro il primo anno dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato.
• le lavoratrici autonome possono usufruire del congedo parentale, per tre mesi entro il primo anno di età del bambino e con l’obbligo di astensione dal lavoro.
Ai padri lavoratori autonomi non è riconosciuto il diritto al congedo parentale.
Iter
L’indennità, pari al 30% della retribuzione media giornaliera o della retribuzione
“convenzionale”, spetta per un periodo massimo, complessivo tra i genitori, di sei
mesi, entro il terzo anno di età del bambino (in caso di adozione o affidamento, entro
tre anni dall’ingresso in famiglia).
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In caso di superamento dei sei mesi e dal compimento del terzo anno fino agli otto
anni di età del bambino, l’indennità spetta a condizione che il reddito individuale del
genitore richiedente non superi due volte e mezzo l’importo del trattamento minimo
pensionistico in vigore a quella data.
La domanda va presentata alla sede Inps, dove è possibile verificarne anche le condizioni.
c
ASSEGNI PER LA MATERNITÀ
Per le donne che non hanno diritto all’Indennità di maternità o ne hanno diritto in
misura inferiore.
La legge prevede forme di tutela anche per le madri, cittadine italiane, comunitarie
o extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno
CE per soggiornanti di lungo periodo, che non hanno diritto all’indennità di maternità
o ne hanno diritto in misura inferiore rispetto all’assegno.
• l’assegno dello Stato, è previsto per la madre che:
- ha un rapporto di lavoro in essere e una tutela economica per la maternità e almeno 3 mesi di contribuzione nel periodo compreso fra i 9 e i 18 mesi prece-
denti la nascita del bambino (o il suo inserimento in famiglia, nel caso di adozione
o affidamento), ma non abbia raggiunto i requisiti per l’indennità di maternità o questa risulti di importo inferiore all’assegno (in questo caso spetta la differenza).
- si è dimessa volontariamente dal lavoro durante la gravidanza ed abbia
almeno 3 mesi di contribuzione nel periodo compreso fra i 9 e i 18 mesi
precedenti la nascita del bambino (o il suo inserimento in famiglia, nel caso di
adozione o affidamento);
- precedentemente abbia avuto diritto ad una prestazione dell’Inps (ad esempio per malattia o disoccupazione) per aver lavorato almeno tre mesi, purché tra l’ultimo giorno di godimento della prestazione e la data del parto (o dell’ingresso
in famiglia del minore adottato/affidato) non sia trascorso un determinato periodo
di tempo superiore alla durata della prestazione percepita e, comunque,
un periodo superiore a nove mesi.
La domanda va presentata all’ufficio Inps di residenza della madre.
• l’assegno dei Comuni di residenza spetta alla madre il cui reddito familiare non superi il tetto previsto dall’ ISE. La domanda va presentata al proprio Comune di residenza e non è richiesto alcun requisito contributivo e/o lavorativo.
Nel caso in cui la madre ha diritto ad un trattamento economico di maternità inferiore rispetto all’assegno, viene corrisposta la differenza.
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Entrambe le prestazioni, non cumulabili fra loro, vanno richieste entro 6 mesi dalla
nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.
c
ASSEGNI PER IL NUCLEO FAMILIARE
Assegni per il nucleo familiare con almeno tre figli minori
I Comuni concedono un assegno in favore dei nuclei familiari composti da cittadini italiani o comunitari residenti, con tre o più figli di età inferiore ai 18 anni ed in
possesso di limitate risorse economiche, definite in base all’indice della situazione
economica (ISE).
La domanda per l’assegno deve essere presentata in carta semplice al Comune di
residenza.
L’assegno sarà erogato dall’INPS, previo accertamento che il beneficio non sia già
stato concesso.
Assegni per il nucleo familiare INPS
Beneficiari
É una prestazione a sostegno delle famiglie con redditi inferiori a determinati limiti,
stabiliti ogni anno dalla legge.
Tale beneficio può essere richiesto da tutti i lavoratori dipendenti, dai disoccupati,
dai lavoratori in mobilità, dai cassintegrati, dai soci di cooperative, dai pensionati, dai
lavoratori parasubordinati (coloro che sono iscritti alla gestione separata)
L’assegno può essere richiesto da un solo componente del nucleo familiare per:
• il richiedente dell’assegno;
• il coniuge non legalmente separato;
• i figli (legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali, legalmente riconosciuti o
giudizialmente dichiarati, nati da precedente matrimonio dell’altro coniuge,
affidati a norma di legge);
• i figli maggiorenni inabili che si trovano, per difetto fisico o mentale, nella assoluta
e permanente impossibilità di dedicarsi ad un lavoro;
• i nipoti, di età inferiore a 18 anni, a carico di di un ascendente diretto (nonno o nonna) che siano in stato di bisogno e siano mantenuti da uno dei nonni;
• i fratelli, le sorelle e i nipoti collaterali (minori di età o maggiorenni inabili, a condizione che non abbiano diritto alla pensione ai superstiti e che siano orfani di entrambi i genitori).
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Iter
La domanda deve essere presentata:
• al datore di lavoro dalla generalità dei lavoratori dipendenti ed ex lavoratori
dipendenti pensionati.
• direttamente alla sede INPS competente per territorio dai lavoratori dipendenti in distacco sindacale o di aziende fallite o cessate, dai lavoratori addetti ai servizi domestici o familiari, dai lavoratori agricoli dipendenti, dai lavoratori
parasubordinati.
• direttamente all’INPS competente per territorio per l’autorizzazione, quando la prestazione è richiesta per i figli di separati, divorziati, o i figli naturali riconosciuti
da entrambi i genitori, i fratelli, le sorelle, i nipoti, i familiari inabili per i quali non sia già documentata l’invalidità al 100%, i familiari residenti all’estero.
c
UN ANNO IN FAMIGLIA (COMUNE DI CARPI)
É un contributo integrativo dello stipendio per le madri e i padri interessati ad usufruire dell’astensione facoltativa dal lavoro (prevista dalla legge, in aggiunta ai mesi
di aspettativa obbligatoria) nel primo anno di vita dei loro bambini.
Il progetto prevede un contributo mensile per un massimo di 6 mesi, fino al compimento del primo anno di vita del piccolo. L’ammontare, che dipende da comune
a comune, aumenta nel caso di parti gemellari, famiglie mono-genitoriali o quando
padre e madre usufruiscano alternativamente dell’aspettativa.
Il contributo interessa i genitori le cui risorse economiche non siano superiori ad un
determinato valore ISEE (varia a seconda del regolamento comunale) e non è compatibile con la frequenza al nido durante i mesi di aspettativa coperti dal contributo.
Possono accedere all’intervento anche i genitori adottivi e le famiglie che vivono
l’esperienza dell’affidamento familiare.
I genitori di bambini con handicap psicofisici possono presentare la domanda di
contributo anche dopo il compimento del primo anno di vita, qualora intendano avvalersi di quanto previsto dalla L.104/92 relativamente all’aspettativa.
Beneficiari
• residenti
• genitori con un figlio naturale che non abbia superato i 6 mesi di vita al
momento della domanda
• genitori di figli adottivi o in affidamento preadottivo o in affidamento familiare
• genitore richiedente regolarmente occupato in attività lavorativa retribuita,
mentre l’altro deve svolgere attività lavorativa o essere studente o invalido civile o
11
•
•
avere un’età superiore ai 60 anni
nucleo familiare la cui situazione economica (indicatore ISEE) non superail
valore stabilito di anno in anno
genitori che dichiarano di voler fruire dell’aspettativa facoltativa, per almeno 3 mesi consecutivi, entro il primo anno di vita del bambino. I genitori che svolgono
attività in cui non sia prevista per legge l’astensione facoltativa, devono dichiarare
di volersi astenere dal lavoro per lo stesso periodo
Iter
Occorre presentare domanda presso i Servizi Sociali del proprio Comune.
Occorre presentare:
• attestazione ISEE
• al momento dell’erogazione del contributo il documento che attesta l’inizio
dell’astensione
• i genitori adottivi o affidatari devono presentare il provvedimento di affidamento o adozione
A seguito della presentazione della domanda una Commissione vaglia le domande
e definisce la graduatoria. La risposta viene comunicata nella prima settimana del
mese successivo a quello in cui si è presentata la domanda.
Il contributo viene erogato mensilmente a decorre dal mese successivo l’inizio
dell’astensione facoltativa dal lavoro
Il contributo è concesso per massimo 6 mesi oltre ai mesi di aspettativa obbligatoria
La richiesta va presentata:
• entro i sei mesi di vita del bambino per i figli naturali
• per i genitori adottivi o affidatari i termini di presentazione sono più ampi
• i genitori di bambini con handicap psico-fisici, possono presentare la domanda anche dopo il compimento del primo anno di vita
Sono esclusi dal contributo i periodi di astensione dal lavoro in caso di indennità pari
o superiore all’80% della retribuzione. É prevista inoltre una riduzione proporzionale
per le lavoratrici e i lavoratori che usufruiscono di una indennità superiore al 30%
dello stipendio, in base ai singoli contratti di lavoro.
• l’inserimento del bambino all’asilo nido comporta la rinuncia al contributo concesso
• il contributo economico è fissato in € 361,52 mensili per un massimo di sei mesi,
fino al compimento del primo anno di vita del bambino se si assenta dal lavoro un
solo genitore. Qualora il padre usufruisca dall’astensione facoltativa in modo alternato alla madre, il contributo è elevato a € 464,81 mensili, limitatamente al periodo di
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astensione del padre. Se il padre si astiene dal lavoro per un periodo non inferiore
ai 3 mesi, l’integrazione potrà essere erogata per un massimo di 7 mesi anzichè di
6. Per le famiglie con un solo genitore e in caso di parti gemellari il contributo è di
€ 464,81
c
PRESTITO SULL’ONORE
Il prestito sull’onore si propone come un aiuto concreto per le famiglie con una difficoltà economica temporanea, per le future mamme con problemi nel proseguire la
gestazione, giovani coppie con figli, famiglie con un solo genitore e figli minori.
Si tratta di un prestito in denaro a tasso zero che viene concesso dal Comune o dal
suo delegato tramite una apposita convenzione con istituti bancari e con la finanza
etica, per realizzare progetti di
spesa che riguardino in primo luogo i figli, come spese sanitarie, spese relative l’abitazione, spese legali, spese scolastiche, spese per sostenere l’inserimento lavorativo
di un genitore etc... L’entità del prestito e la modalità di restituzione sono stabilite
caso per caso dall’ente erogatore.
Per poter accedere al prestito bisogna soddisfare alcuni requisiti, stabiliti dai regolamenti attuativi comunali, ad es. essere residenti nel territorio comunale, avere un
determinato reddito (che varia a seconda dei Comuni).
Beneficiari
• residenti da almeno due anni, in affitto o proprietari al massimo del solo alloggio
occupato dal richiedente
• nuclei familiari con minori, famiglie o persone singole con figli nascituri, famiglie
monogenitoriali con situazione economica (indicatore ISEE) compresa tra
€ 7.700,00 e € 15.493,71
Iter
Occorre presentare domanda ai Servizi Sociali del proprio Comune.
I documenti necessari:
• attestazione ISE dei redditi percepiti da tutto il nucleo familiare nell’anno
precedente a quello della richiesta
• documenti d’identità e codici fiscali dei richiedenti
• ultima busta paga di tutti i familiari che lavorano
• motivazione e quantificazione del prestito con relativo preventivo di spesa
• permesso di soggiorno per i cittadini stranieri
• autodichiarazione per le giovani coppie che dovranno contrarre matrimonio o
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iniziare la convivenza
• certificato di gravidanza in caso di figlio nascituro
Entro 30 giorni circa verrà comunicato l’esito della richiesta e, se positivo, questa
verrà inviata all’istituto di credito competente che ne darà opportuna valutazione in
trenta giorni circa.
Il prestito, a tasso zero, viene erogato da un istituto di credito cittadino, per un minimo di € 516,00 fino ad un massimo di € 5.165,00, rimborsabile dalla famiglie in 36
rate mensili. Il Comune provvede a pagare gli interessi sui prestiti e a dare garanzia
fidejussoria in favore dei beneficiari.
Le domande possono essere presentate durante tutto l’anno
•
•
c
il prestito può essere concesso per il superamento di un problema contingente relativo all’alloggio, lavoro, formazione o qualificazione professionale, acquisto
mezzo di trasporto, spese legali per separazione/divorzio, problemi sanitari e per ogni altra situazione determinante per il raggiungimento dell’autonomia con
particolare riguardo all’esercizio degli impegni genitoriali.
sono esclusi dalle motivazioni del prestito: rate di mutui bancari o ipotecari, rate di prestiti bancari, spese per sanzioni pecuniarie, debiti di altra natura.
CONTRIBUTO PER L’AFFITTO
Fondo sociale affitto della casa
Il fondo sociale per l’affitto è un contributo destinato ad aiutare i cittadini in difficoltà
nel pagamento del canone di locazione.
Il fondo è stato istituito nel 1998 da una legge dello Stato.
La Regione Emilia Romagna a sua volta ha provveduto a regolamentare il fondo con
una propria normativa.
Ogni anno la Regione approva una delibera di Giunta con la quale si stabiliscono i
requisiti per poter avere il contributo e i termini di apertura dei bandi.
La Regione ripartisce i fondi fra i Comuni, che a loro volta erogano il contributo alle
famiglie ammesse in base a precisi requisiti.
La domanda può essere presentata solo nel Comune di residenza (generalmente
l’ufficio che si occupa del fondo per l’affitto si chiama “Ufficio Casa” oppure nei
piccoli comuni “Ufficio Servizi Sociali”).
Ogni anno la Regione Emilia Romagna delibera i criteri, i requisiti e le modalità di
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concessione dei contributi per il pagamento delle spese d’affitto in favore dei nuclei
familiari che necessitano di interventi di sostegno in materia di abitazione.
Il Comune pubblica il bando di concorso per la raccolta delle domande.
Beneficiari
Cittadini in possesso dei seguenti requisiti:
• cittadinanza italiana o di Stato appartenente alla Unione Europea; cittadinanza di Stato non appartenente alla UE per stranieri muniti di permesso di soggiorno (almeno annuale) o carta di soggiorno
• titolarità di un contratto di locazione a uso abitativo regolarmente registrato
• residenza nel Comune di Carpi e nell’alloggio oggetto del contratto di locazione
• non essere assegnatari di un alloggio di ERP, Edilizia Residenziale Pubblica
• non essere assegnatari di un alloggio comunale, salvo i casi previste dal bando
• il richiedente o suo familiare non deve essere titolare di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio situato in ambito provinciale, salvo i casi previste dal bando
• patrimonio mobiliare familiare non superiore a € 35.000 al lordo della franchigia prevista
• valore ISE (Indicatore della Situazione Economica) del nucleo familiare
aggiornato di anno in anno, calcolato ai sensi della normativa vigente
• valore complessivo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare e incidenza del canone annuo, al netto degli oneri accessori, sul valore ISE (Indicatore della Situazione Economica) calcolato ai sensi della normativa vigente
Iter
Per partecipare al bando occorre presentare domanda all’Ufficio Casa, previo appuntamento anche telefonico, da fissare tramite i Servizi Sociali del proprio Comune.
La documentazione necessaria:
• attestazione ISE/ISEE
• estremi della registrazione del contratto di locazione e ammontare del canone
annuo di locazione (riferito all’anno precedente) al netto degli oneri accessori.
Al fine di evitare errori e di favorire la corretta compilazione della domanda, si consiglia al cittadino di presentare la seguente documentazione:
• dichiarazioni dei redditi di tutti i componenti il nucleo familiare
• eventuale attestazione dell’handicap psico-fisico permanente superiore al 66%
• contratto di locazione (regolarmente timbrato dall’Ufficio del Registro) e ultimo
aggiornamento del canone di locazione
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Dopo l’istruttoria, alle domande vengono assegnate le fasce di appartenenza (A o B), non
viene quindi stilata una graduatoria, ma semplicemente un elenco di beneficiari
A settembre/ottobre la Regione comunica i tempi di erogazione dei contributi.
Il Comune tramite lettera comunica l’avvenuta concessione, ovvero l’esclusione dal beneficio.
Il contributo economico sarà calcolato sulla base dell’incidenza del canone di locazione pagato ed il valore ISE. Non è fisso né uguale per tutti.
Il bando viene pubblicato solitamente nei mesi di Maggio e Giugno. Occorre informarsi sulle scadenze prima dell’inizio della raccolta delle domande.
c AFFITTO CASA GARANTITO
ALLOGGI REPERITI SUL MERCATO PRIVATO E LOCATI CON CONTRATTO CONCORDATO
Il Comune di Carpi tramite un Accordo Intercomunale (Carpi, Campogalliano, Novi
di Modena e Soliera) e in collaborazione con ACER di Modena, Azienda Casa Emilia
Romagna, reperisce sul mercato privato alloggi sfitti ad uso abitativo da dare in affitto
ai cittadini in possesso dei requisiti previsti.
Beneficiari
• potenziali inquilini: lavoratori (sia cittadini italiani che immigrati extracomunitari e loro familiari) occupati nel territorio dei Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera in possesso dei requisiti (valore ISEE come previsto dal
Disciplinare), che non siano titolari - anche pro quota - di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione, su un alloggio ubicato in Emilia Romagna, ad
esclusione della nuda proprietà
• proprietari di alloggi sfitti
Iter
I proprietari danno la disponibilità di uno o più alloggi, al referente di ACER Modena,
previo appuntamento.
I potenziali inquilini presentano domanda presso l’Ufficio Casa.
Documentazione necessaria per gli inquilini:
• attestazione ISEE
• documentazione comprovante il possesso dei requisiti e l’attribuzione
dei punteggi, come previsto dal Disciplinare
Documentazione necessaria per i proprietari:
• la scheda tecnica dell’alloggio da locare
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• il sopralluogo, a cura di ACER, nell’alloggio proposto
ACER Modena, provvede a redigere l’elenco degli alloggi offerti ed a proporli ai potenziali inquilini.
Per gli inquilini il Nucleo Tecnico di Valutazione provvede all’istruttoria delle richieste,
all’attribuzione dei punteggi agli aventi diritto e alla pubblicazione della graduatoria
trimestrale.
La domanda, che può essere presentata in qualsiasi momento, resta valida per un
anno dalla data di presentazione.
c
ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Le famiglie che si trovano in difficoltà economiche e non possiedono un’abitazione,
possono richiedere di essere inserite nella graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per fare ciò è necessario compilare il modulo per
la domanda di assegnazione presso gli uffici dell’assessorato comunale competente
e presentarlo entro i termini previsti dal Bando di concorso annuale.
Beneficiari
• cittadini italiani, o di stato aderente all’unione europea, o stranieri titolari di carta di soggiornanti o regolarmente soggiornante in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale, che esercitino una regolare attività di lavoro subordinato o di
lavoro autonomo
• nuclei in cui almeno un componente ha la residenza anagrafica nel Comune
interessato
• nuclei in cui almeno un componente svolge l’attività lavorativa esclusiva o
principale nel Comune interessato, o presso nuovi insediamenti produttivi o di servizio nel Comune o all’estero con iscrizione all’AIRE, Anagrafe Residenti
Italiani all’Estero
• cittadini che non hanno diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione, su un alloggio nell’ambito della Provincia di Modena con i limiti previsti (rendita
catastale) come previsto dal bando
• cittadini con valori ISE/ISEE che rientrano nei requisiti previsti dal bando
Iter
Occorre presentare domanda presso L’Ufficio Casa o i Servizi Sociali del proprio Comune di residenza. Documentazione necessaria:
• attestazione ISE/ISEE
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•
•
contratto di locazione e aggiornamento del canone annuo di locazione
in caso di sfratto, o separazione legale, o invalidità, o presenza nel nucleo di
minore portatore di handicap, o residenza in altro Comune o di attività lavorativa principale o esclusiva nel Comune interessato la condizione dovrà essere
opportunamente documentata
Le fasi del bando sono le seguenti:
• raccolta delle domande
• stesura della graduatoria provvisoria
• raccolta dei ricorsi
• stesura della graduatoria definitiva
• assegnazione degli alloggi, in base alla graduatoria definitiva
I bandi solitamente sono aperti nel mese di ottobre di ogni anno; gli appuntamenti,
per la presentazione delle domande, possono essere fissati a partire dal mese di
settembre.
La graduatoria definitiva di solito viene pubblicata verso la fine di febbraio.
I requisiti devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda
e debbono permanere al momento dell’assegnazione e successivamente nel corso
della locazione.
Per nucleo familiare si intende la famiglia costituita dai coniugi e dai figli legittimi,
naturali, riconosciuti ed adottivi, e dagli affiliati con loro conviventi.
Fanno altresì parte del nucleo purché conviventi, gli ascendenti, i discendenti, i collaterali fino al terzo grado e gli affini fino al secondo grado.
Per nucleo avente diritto si intende anche quello fondato sulla stabile convivenza
more uxorio, nonché il nucleo di persone anche non legate da vincoli di parentela o
affinità qualora la convivenza abbia carattere di stabilità e sia finalizzata alla reciproca assistenza morale e materiale.
Tale ulteriore forma di convivenza deve essere stata instaurata almeno due anni
prima della data di presentazione della domanda ed essere comprovata mediante
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
I minori in affido all’interno dei nuclei aventi diritto sono equiparati a quelli adottivi
e naturali.
18
c
ASSEGNAZIONE PROVVISORIA ALLOGGI ERP - EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Nei casi di emergenza abitativa, come previsti dal regolamento comunale, può essere concessa l’assegnazione provvisoria di una casa popolare per due anni.
Beneficiari
residenti sul territorio comunale che si trovano nelle condizioni previste dal regolamento:
• richiedenti colpiti da calamità naturali
• richiedenti colpiti da provvedimento di sfratto (non per inadempienze contrattuali)
• richiedenti con figlio/i minori a carico (a seguito di separazione legale)
• nuclei familiari in condizione di disagio abitativo attestata dal competente servizio dell’area di riferimento del Settore Servizi Sociali.
Iter
Occorre presentare domanda previo appuntamento anche telefonico, da fissare tramite i Servizi Sociali del proprio Comune.
Occorre presentare:
• o copia dello sfratto
• o copia dell’ordinanza di sgombero a firma del Sindaco
• o sentenza di separazione
Ogni tre mesi la Commissione preposta stila una nuova graduatoria.
Notizie utili
• la lettera del proprietario e/o dell’avvocato non è da confondersi con lo sfratto, ma è soltanto una comunicazione che viene inviata all’inquilino, di norma sei mesi prima del termine previsto dal contratto di locazione
• lo sfratto per morosità non è soggetto ad alcuna proroga ed è immediatamente eseguibile
19
2. CONTRIBUTI ECONOMICI E BENEFICI STRAORDINARI
I benefici che seguono sono agevolazioni straordinarie, introdotte per contenere una
situazione di diffusa crisi economica; in quanto tali non sono benefici continuativi e
di anno in anno ne viene riconfermata la disponibilità.
c
BONUS SOCIALE STRAORDINARIO PER FAMIGLIE DISAGIATE
Beneficiari
É un buono che va dai 200 ai 1000 euro destinato alle famiglie a basso reddito.
Il bonus straordinario riguarda i “soggetti residenti non titolari di partita Iva” e interessa i lavoratori dipendenti e i pensionati. Sono quindi esclusi dal beneficio i lavoratori
autonomi, i titolari di partita Iva e chi ha redditi fondiari superiori a 2.500 euro.
Iter
Il bonus si ottiene presentando domanda (in autocertificazione) al datore di lavoro o
all’Ente che eroga la pensione o direttamente all’Agenzia delle Entrate o rivolgendosi
ai dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e CAAF i quali provvederanno
all’inoltro all’Agenzia delle Entrate.
Il beneficio è assegnato ad un solo componente del nucleo e non costituisce reddito né
ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.
Il modulo relativo all’autocertificazione dei redditi ed ai componenti il nucleo familiare è disponibile sul sito: www.agenziaentrate.gov.it
Il bonus ha cadenza straordinaria. Le informazioni su un eventuale rinnovo potranno
essere raccolte presso i Servizi Sociali del proprio Comune di residenza, CAAF e
Agenzia delle Entrate.
c
SOCIAL CARD (CARTA ACQUISTI)
Beneficiari
Le famiglie italiane con figli di età inferiore ai 3 anni con un valore ISEE fino a 6.000
euro, una sola casa di abitazione, una sola utenza elettrica e del gas ad uso domestico e meno di 15.000 euro di risparmi in banca, hanno diritto alla Carta Acquisti,
del valore di 40 euro al mese come sostegno per la spesa alimentare e per le spese
domestiche di luce e gas.
La Carta potrà essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi abilitati e con-
20
sente sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma “Carta Acquisti”.
Iter
Per la compilazione della domanda il richiedente potrà chiedere assistenza alle Poste o all’Istituto previdenziale. La richiesta, insieme all’eventuale modulo di delega,
a una fotocopia del documento d’identità, nonché all’attestazione Isee rilasciata dal
comune di residenza, dall’Inps o da un Caf, devono essere presentati presso un
Ufficio Postale.
Il modulo di richiesta può essere scaricato direttamente al sito web del ministero
dell’Economia www.mef.gov.it/carta_acquisti (i moduli sono disponibili anche presso agli Uffici Postali), e deve essere compilato in tutte le sue parti. Le Poste Italiane
provvederanno alla consegna o alla prenotazione della carta, che verrà attivata dopo
la verifica dei requisiti da parte dell’INPS.
Per eventuali dubbi sulla compilazione del modulo di richiesta rivolgersi al seguente
numero verde: 803.164.
Il modulo di richiesta è da consegnare presso un Ufficio Postale insieme ai seguenti
documenti:
•
•
•
•
l’originale e una fotocopia del documento di identità del richiedente;
un’attestazione ISEE in corso di validità, anche in fotocopia, relativa al beneficiario
(l’attestazione provvisoria rilasciata dai CAF è sufficiente);
la dichiarazione di delega debitamente compilata e sottoscritta dal beneficiario delegante (se ha selezionato la casella C nel quadro 1);
l’originale e una fotocopia del documento di identità del beneficiario delegante
(se ha selezionato la casella C nel quadro 1).
All’Ufficio Postale, dopo una verifica della completezza e conformità della documentazione presentata, nella generalità dei casi verrà consegnata subito una Carta Acquisti. Se la Carta non venisse consegnata subito, si potrà scegliere se passare a
ritirarla successivamente nello stesso Ufficio (dove sarà disponibile la Carta entro 5
giorni lavorativi) o se farla recapitare a casa.
La Carta, a meno di riscontri negativi nelle basi dati dell’Amministrazione sulle dichiarazioni effettuate, sarà ricaricata non appena verificata la congruità dei requisiti
dichiarati (due giorni lavorativi).
L’avvenuto accredito potrà essere verificato attraverso il numero verde 800.666.888,
presso gli ATM di Poste Italiane ovvero, con la ricezione del PIN, inviato da Poste
21
Italiane in concomitanza con il primo accredito sulla carta. Successivamente alla
consegna e al primo accredito, il Ministero dell’Economia e delle Finanze continuerà
a verificare, anche telematicamente, il possesso e il mantenimento dei requisiti, incrociando i dati rilevati dalle varie pubbliche amministrazioni.
Merchant category code per l’utilizzo di Social Card:
Il merchant category code è un codice merceologico utilizzato dai circuiti di pagamento internazionali per riconoscere la tipologia di beni o servizi forniti.
Codice
Descrizione categoria
5814
Fast Food
5812
Ristoranti
5462
Panifici
5451
Negozi di latticini
5411
Drogherie e Supermercati
5422
Vendita di carne fresca e surgelata
5499
Negozi di alimentari – Spacci e negozi di prodotti tipici
5310
Grandi magazzini
5311
Discount
5912
Farmacie e parafarmacie
c
BONUS VACANZA
Il bonus prevede un rimborso delle spese per quelle famiglie che si trovano in particolari difficoltà economiche ed è erogato fino a esaurimento dei fondi disponibili.
Possono essere destinati ad ogni famiglia buoni di importo da 500 a 1230 euro a se-
22
conda del reddito complessivo e del numero dei componenti del nucleo famigliare,
e potranno coprire dal 20 al 45% della spesa per il soggiorno.
L’associazione BVI gestisce le richieste e la distribuzione dei buoni attraverso il sito
internet www.buonivacanze.it, dove si possono trovare elencate le strutture che
hanno aderito all’iniziativa.
I buoni saranno spendibili per vacanze al mare, in montagna o alle terme nei periodi
di bassa stagione esclusi, quindi, i mesi di luglio e agosto e il periodo tra il 20 dicembre e il 6 gennaio.
c
BONUS SOCIALE PER L’ENERGIA ELETTRICA PER DISAGIO FISICO
Agevolazioni e Beneficiari
Per tutte le persone che necessitano dell’utilizzo di macchinari elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita, è previsto un bonus annuale sul consumo di
energia elettrica.
L’unico requisito per accedervi è l’utilizzo di tali macchinari certificato dall’ A.U.S.L.
locale o mediante autocertificazione dell’utente in caso di iscrizione al P.E.S.S.E.
La richiesta per il bonus non va rinnovata ma ha validità a vita e il bonus prevede
un rimborso pari a 150 euro all’anno. Il bonus è individuale: se nello stesso nucleo
familiare o abitativo convivono più persone che hanno i requisiti per accedere al bonus, questo è cumulabile e verranno corrisposti tanti bonus quante le persone che
ne fanno richiesta.
Iter
La richiesta per il bonus viene raccolta presso gli sportelli sociali e i c.a.a.f.. Le scadenze variano di anno in anno. La documentazione necessaria è la seguente:
• certificazione A.U.S.L. dell’utilizzo di un macchinario elettromedicale con
le specifiche sull’apparecchio
• fattura recente del proprio gestore distribuente l’energia elettrica (con indicazioni
su Codice POD; numero di presa e kilowatt)
• documento d’identità
• delega se chi presenta la domanda non è l’intestatario della bolletta
Lo sconto in fattura viene applicato circa due mesi dopo la presentazione della domanda se questa viene accettata. Alla presentazione della domanda l’utente riceverà
una copia dell’esito che dichiara l’ammissione o meno della domanda.
23
c
BONUS SOCIALE PER L’ENERGIA ELETTRICA PER DISAGIO ECONOMICO
Agevolazioni e Beneficiari
I nuclei familiari anagrafici il cui valore ISEE non superi i 7500 euro (fanno eccezione
i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico dell’intestatario del contratto, per cui il
limite ISEE è di euro 20.000), possono accedere al bonus sociale che corrisponde ad
una compensazione economica sulla spesa per la fornitura di energia elettrica, sotto
forma di sconto direttamente applicato all’importo delle fatture di consumo.
Il bonus viene erogato sotto forma di sconto, applicato direttamente sulla fattura dei
consumi effettivi e calcolato in base alla numerosità del nucleo anagrafico; l’importo
varia leggermente di anno in anno:
Numerosità
2008
2009
1-2 componenti
60 euro
58 euro
3-4 componenti
78 euro
75 euro
Oltre i 4 componenti
135 euro
130 euro
La potenza impegnata deve essere di 3,00 kw; questo valore è estendibile a un limite
di 4,5 kw per i nuclei con più di 4 componenti.
Iter
Per inoltrare la domanda di compensazione sul consumo dell’energia elettrica occorre presentare un’attestazione ISE in corso di validità, una delle ultime fatture ricevute
(in cui sono indicati Codice POD; Numero Presa; Potenza in kw) e un documento
valido d’identità.La domanda viene raccolta e l’utente riceverà un’esito scritto che
attesta l’ammissione o meno della domanda.
Lo sconto viene effettuato dopo 2 mesi dalla validazione della domanda, se questa
viene accettata. É applicato alle fatture per 12 mesi di fornitura elettrica. L’accredito
assegnato viene indicato sulle fatture per la fornitura, che riportano l’importo complessivo della spesa.
Il diritto ha una validità di 12 mesi. Entro il mese precedente alla scadenza dell’anno, per ottenere l’eventuale rinnovo, il consumatore dovrà presentare una domanda
accompagnata da una certificazione ISEE aggiornata, che attesti il permanere delle
condizioni di disagio economico.
24
c
BONUS SOCIALE PER IL CONSUMO DI GAS
Il bonus gas è una nuova misura sociale introdotta dal Ministero dello Sviluppo economico a sostegno di alcune categorie di reddito, le cui modalità sono state definite,
come per il Bonus sul consumo dell’energia elettrica, dall’Autorità per l’energia.
Iter
Il bonus potrà essere richiesto presentando domanda al proprio Comune di residenza.
É possibile presentare domanda in qualsiasi momento e questa avrà validità di un anno.
Beneficiari
Possono accedere al bonus per la fornitura nell’abitazione di residenza i clienti domestici con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro, nonché le famiglie numerose (4 o più figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro.
In presenza di questi requisiti, può richiedere l’agevolazione anche chi utilizza impianti di riscaldamento condominiali a gas naturale.
Per richiedere il bonus è prevista un’apposita modulistica, da compilare a partire da
novembre presso il proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i centri di assistenza fiscale CAAF). La
modulistica è disponibile anche sui siti internet www.autorita.energia.it
e www.sviluppoeconomico.gov.it
Agevolazione
Il valore del bonus gas sarà differenziato:
• per zona climatica, in modo da tener conto delle diverse esigenze di riscalda mento, legate alle diverse condizioni climatiche. Zone climatiche sono quelle definite dall’articolo 2 del D.p.R. 26 agosto 1993, n. 412 che suddivide il
territorio nazionale in sei zone climatiche, in funzione dei gradi – giorno di
ciascun comune.
• per tipologia di utilizzo (solo cottura cibi e acqua calda, o solo riscaldamento,
oppure cottura cibi più acqua calda e riscaldamento);
• per numero delle persone residenti nella medesima abitazione.
Chi ha sottoscritto direttamente un contratto per la fornitura di gas naturale, avrà
una deduzione nelle bollette; per tutti i clienti che, invece, usufruiscono di impianti
centralizzati di riscaldamento e non hanno un contratto diretto di fornitura, il bonus
sarà riconosciuto attraverso un bonifico intestato al beneficiario. Per gli utenti che
25
hanno un tipo di contratto “misto” (in parte centralizzato, in parte diretto) il bonus
verrà erogato nelle due diverse modalità: la percentuale relativa al consumo centralizzato tramite bonifico intestato al beneficiario, la percentuale relativa al consumo
individuale tramite deduzione dalle bollette.
FAMIGLIE FINO A QUATTRO COMPONENTI
ZONA CLIMATICA
A/B
C
D
E
F
Acqua calda
e/o cottura
25 €
25 €
25 €
25 €
25 €
Riscaldamento
35 €
50 €
75 €
100 €
135 €
Acqua calda e/o
cottura +
Riscaldamento
60 €
75 €
100 €
125 €
160 €
FAMIGLIE CON OLTRE QUATTRO COMPONENTI
ZONA CLIMATICA
A/B
C
D
E
F
Acqua calda
e/o cottura
40 €
40 €
40 €
40 €
40 €
Riscaldamento
45 €
70 €
105 €
140 €
190 €
Acqua calda e/o
cottura +
Riscaldamento
85 €
110 €
145 €
180 €
230 €
26
Il diritto ha una validità di 12 mesi. Entro il mese precedente alla scadenza dell’anno, per ottenere l’eventuale rinnovo, il consumatore dovrà presentare una domanda
accompagnata da una certificazione ISEE aggiornata, che attesti il permanere delle
condizioni di disagio economico.
Il bonus è riconosciuto indipendentemente dal venditore con cui è attivo un contratto di fornitura, perciò continua ad essere valido anche in presenza di un cambio di
fornitore, così come di un cambio della residenza del cliente che ha presentato la
richiesta.
Per venire incontro alle richieste di informazioni, l’Autorità per l’energia ha attivato un
call center al numero verde 800.166.654.
c
TARIFFE AGEVOLATE PER IL CONSUMO DELL’ACQUA
Beneficiari
• famiglie in difficoltà economica o utenti il cui reddito è cambiato a causa della crisi economica:
• famiglie numerose composte da più di 3 persone
• famiglie in difficoltà economica presentare attestazione ISEE, Indicatore Situazione
Economica Equivalente, calcolato sui redditi dell’anno precedente che attesti un
valore inferiore o uguale a € 10.000,00
• per gli utenti il cui reddito è cambiato presentare ISEE, Indicatore Situazione
Economica Equivalente, simulato/presunto con cui dimostrare che la situazione
di reddito dell’anno in corso è cambiata e che il valore è inferiore o uguale
a € 10.000,00
Iter
Gli utenti devono presentare domanda cartacea ad Aimag (sia per posta che per fax
o consegnata direttamente). I moduli sono reperibili sul sito internet: www.ato.mo.it
alla sezione servizio idrico, presso i Servizi Sociali e presso Aimag.
• le domande delle famiglie numerose vanno presentate entro giugno di ogni anno.
• le domande delle famiglie in difficoltà economica vanno presentate entro
novembre di ogni anno. La richiesta ha validità annuale e va ripresentata ogni
anno se il contributo viene riconfermato.
• le domande degli utenti che si avvalgono di attestazione ISEE simulata vanno presentate entro giugno e, se le difficoltà permangono, entro novembre.
Può anche essere presentata una sola domanda entro novembre.
27
Alle famiglie in difficoltà economica lo sconto verrà riconosciuto nella prima bolletta
utile dell’anno seguente a quello in cui si è presentata la domanda.
Agli utenti che presentano domanda con attestazione ISEE simulata entro giugno
il 50% dello sconto verrà riconosciuto nel secondo semestre dell’anno in corso e il
restante 50% dello sconto verrà riconosciuto con la prima bolletta utile del seguente
anno a coloro che presenteranno una nuova domanda entro novembre con una
nuova simulazione ISEE
•
•
•
c
é possibile fare richiesta anche per chi ha un’utenza condominiale e non
individuale
il modulo per l’ISEE simulato o l’elenco dei Caf (che hanno aderito al protocollo
anticrisi) che offrono assistenza alla compilazione della documentazione relativa
all’agevolazione è disponibile sul sito di ATO4.MO
per le famiglie numerose l’utente è tenuto a comunicare ad AIMAG ogni variazione
della residenza o della composizione del nucleo familiare
ALTRE MISURE PER LE FAMIGLIE PREVISTE DAL DECRETO ANTICRISI
Altre misure per le famiglie prevedono che i mutui per l’acquisto della prima casa
non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente.
In aiuto ai lavoratori pendolari sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali.
É previsto un prestito a tasso particolarmente agevolato alle famiglie nel cui ambito
avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei
primi anni di vita.
Maggiori informazioni sul decreto anticrisi sul sito: www.governo.it
c
ABBONAMENTI ATCM AGEVOLATI PER PERSONE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE
Agevolazione
L’abbonamento agevolato è un’iniziativa promossa dalla Provincia di Modena con il
supporto dell’Agenzia della Mobilità e ATCM per aiutare le famiglie che si trovano in
difficoltà economiche.
Si tratta di un’agevolazione riservata ai componenti delle famiglie con un ISEE inferiore o uguale a 12000 € ; può essere concessa al capofamiglia o ai figli o ad altri
28
componenti del nucleo familiare ed è erogata attraverso ricarica su un abbonamento
di nuova emissione oppure su uno già attivo.
Beneficiari
L’agevolazione è concessa alle persone che ne facciano richiesta all’ Amministrazione Comunale del Comune di residenza e che certifichi che la famiglia di cui fanno
parte abbia un reddito ISEE non superiore a 12000 € . Il richiedente dovrà anche
firmare un’ autodichiarazione in cui sostenga di non ricevere altri contributi economici sui trasporti pubblici.
Iter
Occorre presentare all’Amministrazione Comunale del Comune di residenza:
•
•
attestazione ISEE, Indicatore Situazione Economica Equivalente, calcolato sui redditi dell’anno precedente che attesti un valore inferiore o uguale a € 12.000,00
per gli utenti il cui reddito è cambiato presentare ISEE, Indicatore Situazione Economica Equivalente, simulato/presunto con cui dimostrare che la
situazione di reddito dell’anno in corso è cambiata e che il valore è inferiore o uguale a € 12.000,00
Documento d’identità del richiedente (il richiedente è il capofamiglia che chiede
il bonus per i componenti del nucleo familiare che ne necessitano).
La domanda viene raccolta e, in un secondo momento, viene rilasciata la Certificazione della concessione del contributo alle spese di trasporto pubblico.
Con questa l’utente si recherà in una delle biglietterie abilitate:
• Modena Autostazione: Via Bacchini ,1 ; aperta tutti i giorni 6:00-20:00
• Sassuolo: Via Stazione, 12; lun/sab 5:55-20:15
• Mirandola: Viale Circonvallazione,1; lun/ven 5:55-8:25; 12:00-14:05;
16:30-19:25/ Sabato 5:55-14:50
Il bonus verrà erogato immediatamente sull’abbonamento dell’utente che lo ha richiesto sottoforma di ricarica per un importo equivalente a quello che gli spetta
(variabile in base alle zone di percorrenza). Presentando il certificato alle biglietterie
ATCM di Modena o Sassuolo o Mirandola viene effettuata la ricarica una tantum su
un abbonamento ATCM card, nuovo o esistente, con un’agevolazione il cui importo
è diverso a seconda del percorso prescelto.
La biglietteria di Carpi non è abilitata a raccogliere i certificati e al rilascio degli abbonamenti agevolati.
29
Il bonus è momentaneamente sospeso fino a data da destinarsi.
Le informazioni al riguardo potranno essere raccolte presso i Servizi Sociali del proprio Comune di residenza.
c
RICHIESTA DI CONTRIBUTI COMUNALI STRAORDINARI E CONTINUATIVI
Le famiglie con minori che si trovino in grave difficoltà possono richiedere un contributo economico ai Servizi sociali del proprio Comune. Questi interventi possono
essere mirati alla soluzione di un bisogno preciso oppure articolati in sussidi mensili.
Beneficiari
L’assistenza economica riguarda l’erogazione di contributi straordinari o continuativi
(se il disagio persiste) alle famiglie con minori che si trovano in situazione di grave
difficoltà sociale ed economica nell’ambito di un progetto di sostegno familiare teso
al superamento della situazione di disagio.
Iter
Occorre prendere un appuntamento contattando i Servizi Sociali del proprio Comune.
All’appuntamento recarsi muniti di:
• fotocopia dell’ultima busta paga di tutti i lavoratori presenti in famiglia
o certificato di disoccupazione
• copia dell’ultima dichiarazione dei redditi del nucleo familiare
• copia del contratto e ricevuta dell’ultimo affitto
• per gli stranieri è necessario il possesso del permesso di soggiorno
Tutta la documentazione richiesta per inoltrare la domanda può essere autocertificata.
c RICHIESTA DI CONTRIBUTI COMUNALI PER L’ABBATTIMENTO DEI COSTI DI
SERVIZI E UTENZE
É possibile presentare domanda per l’erogazione di contributi economici finalizzati
all’abbattimento dei costi di servizi e delle spese per utenze.
Beneficiari
• famiglie con 4 o più figli, compresi i minori in affidamento familiare o
pre-adottivo e adozione, residenti nello stesso nucleo familiare, con età inferiore
a 26 anni e a carico fiscalmente. Il limite dei 26 anni non si applica se il figlio è
disabile certificato.
30
• residenti da almeno due anni, esclusi nuovi nati, minori affidati o adottati • cittadinanza italiana o dell’Unione Europea; cittadini extracomunitari muniti di
carta o permesso di soggiorno
Iter
Occorre presentare domanda presso i Servizi Sociali del proprio Comune, allegando
copia della dichiarazione ISE in corso di validità.
A seguito della presentazione della domanda, l’Amministrazione comunale comunicherà l’avvenuta concessione del contributo o l’eventuale esclusione dallo stesso.
Il contributo verrà erogato ai nuclei familiari collocatisi utilmente in graduatoria, in
base al valore ISEE, sino ad esaurimento dei fondi stanziati.
c
BONUS TATA (COMUNE DI CARPI)
Il bonus tata consiste in un contributo economico per i genitori che utilizzano servizi
educativi domiciliari o extrascolastici. Prevede il parziale rimborso, sotto forma di
vouchers/contributi conciliativi, delle spese sostenute dalle famiglie per:
• baby-sitter, in regola con gli oneri previdenziali, per genitori con figli da 3 mesi a
6 anni; famiglie monogenitoriali con figli fino a 14 anni; genitori con figli disabili
fino a 18 anni
• servizi educativi extra-scolastici e/o estivi per famiglie monogenitoriali con figli
fino a 14 anni e per famiglie con figlio disabile fino a 18 anni
• interventi educativi domiciliari per famiglie con figli disabili fino a 18 anni
Beneficiari
• genitori residenti, regolarmente occupati in attività lavorativa (lavoro dipendente,
autonomo, libero professionista, lavoratore a progetto, …)
• cittadini italiani o comunitari o extracomunitari con regolare permesso/carta di
soggiorno
• nuclei familiari la cui situazione economica (indicatore ISEE) non superi il valore
stabilito di anno in anno.
Iter
Occorre presentare domanda presso i Servizi Sociali del proprio Comune.
La documentazione necessaria:
• attestazione ISE
• attestazione della spesa sostenuta, in caso di baby sitter o educatori domiciliari,
della documentazione relativa ai contributi previdenziali versati
31
Il contributo viene concesso sulla base di una graduatoria mensile ed erogato in
modo posticipato, fino a esaurimento delle risorse.
Il contributo, pari al 50% della spesa sostenuta mensilmente e comunque non superiore a € 300,00 mensili, viene erogato per un periodo massimo, anche frazionato, di
12 mesi. La percentuale di copertura della spesa sostenuta sale al 70%, e comunque non oltre € 400,00 mensili, nei casi di nucleo monogenitoriale o di famiglia con
almeno 3 figli minori o con figlio disabile.
La domanda va presentata entro e non oltre il terzo mese dell’inizio del periodo per
il quale viene chiesto il contributo.
Sono parificati ai genitori naturali le famiglie affidatarie e quelle adottive.
Sono esclusi dal rimborso le rette per i servizi di Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia, sia
comunali che privati.
Il contributo non può essere concesso simultaneamente ai contributi del progetto Un
anno in famiglia.
c
VOUCHER PER GLI ASILI NIDO
Agevolazione e beneficiari
Per consentire a tutti i bambini l’accesso ai nidi d’infanzia la Regione fornirà ai Comuni un contributo per le famiglie dove entrambi i genitori (o un solo genitore in caso
di famiglie monogenitoriali) lavorino. Requisito, questo, che deve essere garantito
per tutto il periodo in cui si beneficia dell’assegno. Per famiglie monogenitoriali si
intendono quelle composte da un unico genitore, vedovo, nubile o celibe, separato
legalmente o divorziato, ma anche separato di fatto per qualsiasi motivo (emigrazione, detenzione, ecc.).
Il finanziamento, che sarà destinato alle famiglie sottoforma di buoni, del valore massimo di 250 euro servirà a favorire l’accesso ai servizi nido di strutture private autorizzate in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente, quali nidi, micronidi,
sezioni primavera, nidi part time, nidi aziendali, piccoli gruppi educativi ed educatrici
domiciliari ammessi dalla direttiva n. 646/2005.
Le strutture dovranno garantire un tempo di frequenza minimo di sei ore giornaliere,
i pasti e un minimo di apertura di 190 giorni all’anno.
32
3.BENEFICI IN AMBITO SANITARIO
ESENZIONE TICKET. CONDIZIONI GENERALI
Soggetti esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria
c
Beneficiari
Totalmente esenti
•
•
•
•
CITTADINI DI ETÀ INFERIORE A SEI ANNI e appartenenti ad un nucleo familiare
con reddito complessivo riferito all’anno precedente, non superiore a € 36.151,98
DI ETÀ SUPERIORE A 65 ANNI e appartenenti ad un nucleo familiare con
reddito complessivo, riferito all’anno precedente, non superiore a € 36.151,98.
L’esenzione non opera per i familiari salvo altre cause di esenzione.
TITOLARI DI ASSEGNO SOCIALE E LORO FAMILIARI A CARICO;
TITOLARI DI PENSIONI AL MINIMO DI ETÀ SUPERIORE A 60 ANNI e loro
familiari a carico appartenenti ad un nucleo il cui reddito non sia superiore a
€ 8.263,31 annui incrementati fino a € 11.362,05 all’anno in presenza del
coniuge (anche non a carico) e in ragione di ulteriori € 516,46 per ogni figlio
a carico.
DISOCCUPATI iscritti alle liste di collocamento e loro familiari a carico
appartenenti ad un nucleo il cui reddito, riferito all’anno precedente, non sia
superiore a € 8.263,31 annui incrementati fino a € 11.362,05 all’anno in presenza
del coniuge (anche non a carico) e in ragione di ulteriori € 516,46 per ogni figlio
a carico.
Iter
L’esenzione per queste categorie opera mediante autocertificazione dell’interessato
o suo familiare da apporre in calce o sul retro della prescrizione proposta oppure
utilizzando la modulistca azionedale appositamente predisposta.
Beneficiari e Iter
• CITTADINI STRANIERI CON PERMESSO DI SOGGIORNO PER RICHIESTA
D’ASILO. Non potendo svolgere una attività lavorativa sono equiparati ai
disoccupati italiani. Lo straniero deve esibire il permesso di soggiorno e l’operatore
apporrà specifica indicazione sul modulo risorse di prenotazione
(timbro e firma). All’ottenimento dell’asilo politico cessa il diritto all’esenzione.
• INVALIDI DI GUERRA dalla 1a alla 5 a categoria (militari e civili titolari di
pensione diretta vitalizia) (*)
33
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
INVALIDI PER SERVIZIO 1° categoria (*)
INVALIDI PER SERVIZIO dalla 2° alla 5° categoria
INVALIDI CIVILI AL 100% (compresi i titolari di assegno accompagnamento) (*)
INVALIDI CIVILI con invalidità dal 67% al 99%
CIECHI ASSOLUTI (*)
EX DEPORTATI nei campi di sterminio (*)
INVALIDI PER LAVORO con invalidità dal 67% al 79%
GRANDI INVALIDI PER LAVORO dal 80% al 100% (*)
CIECHI NON ASSOLUTI
SORDOMUTI
MINORI DI 18 ANNI con indennità di frequenza
VITTIME DEL TERRORISMO E LORO FAMILIARI (incluso i familiari dei deceduti
limitatamente al coniuge ed ai figli e, in mancanza dei predetti, ai genitori) Esenzione per la totalità delle prestazioni sanitarie (anche non correlate alla
patologia invalidante) e farmaceutiche, inclusa la quota di partecipazione alla
spesa sui medicinali generici. L’esenzione è riconosciuta dalla A.u.s.l. dietro
presentazione della certificazione rilasciata dal Prefetto del luogo di residenza.
(*) Queste categorie sono esenti anche dal pagamento della quota fissa di euro 3,10
ancora in vigore per le cure termali.
Farmaci
Il diritto all’erogazione a totale carico del SSN dei farmaci di classe C - diritto riconosciuto alle vittime con invalidità uguale o superiore all’80% - è esteso anche alle
vittime del terrorismo e di stragi di tale matrice con invalidità inferiore all’80%, ai loro
familiari ed ai familiari delle vittime con invalidità uguale o superiore all’80%, nei casi
in cui il medico ne attesti la comprovata utilità terapeutica per il paziente.
Per le prescrizioni farmaceutiche occorre riportare sulla ricetta il relativo codice regionale di esenzione.
Parzialmente Esenti
Beneficiari
• INVALIDI DI GUERRA (militari e civili titolari di pensione diretta vitalizia)
6°-7°-8° categoria. Esenti per le sole prestazioni correlate alla invalidità
riconosciuta: se esenti non è dovuta la quota fissa nemmeno per le cure termali.
• INVALIDI PER SERVIZIO dalla 6a alla 8a categoria. Esenti per le sole prestazioni correlate alla invalidità riconosciuta.
• INFORTUNATI SUL LAVORO O AFFETTI DA MALATTIE PROFESSIONALI Esenti 34
•
•
•
•
•
•
c
per le sole prestazioni correlate all’infortunio o malattia e durante la fase
retribuita degli stessi anche se effettuate successivamente purché richieste
nella fase retribuita (fa fede la data della prescrizione).
INVALIDI PER LAVORO CON INVALIDITÀ INFERIORE a 2/3
Esenti per le sole prestazioni correlate alla invalidità riconosciuta.
SOGGETTI AFFETTI DA MALATTIE CRONICHE E INVALIDANTI identificate dai codici da 001 a 056, e 0A02, 0B02, 0C02, 0A31,per le prestazioni individuate dal D.M. 329/99 e successive integrazioni.
SOGGETTI AFFETTI DA MALATTIE RARE di cui al D.M. 279/2001 per le
prestazioni sanitarie, incluse nei livelli essenziali di assistenza, efficaci ed
appropriate per il trattamento e il monitoraggio della malattia e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti.
SOGGETTI DANNEGGIATI A CAUSA DI VACCINAZIONI OBBLIGATORIE,
TRASFUSIONI SOMMINISTRAZIONE EMODERIVATI (anche soggetti da questi contagiati). Esenti per le prestazioni correlate (legge 25.2.1992 n. 210).
DONNE GRAVIDE ED IN EPOCA PRECONCEZIONALE.
Esenti per le visite ed esami contemplati dal D.M. 10.9.98
MINORI DI ANNI 18 PER LE VISITE MEDICO SPORTIVE AGONISTICHE IN
SOCIETÁ DILETTANTISTICHE.
ESENZIONE TICKET SULLE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO
Di seguito, le condizioni di esenzione dal ticket in caso di accesso ai servizi di pronto
soccorso:
• prestazioni erogate nell’ambito dell’Obi (Osservazione breve intensiva), dedicata alle situazioni cliniche che necessitano di un iter diagnostico-terapeutico di
norma non inferiore alle 6 e non superiore alle 24 ore
• prestazioni seguite da ricovero
• prime prestazioni riferite a trauma con accesso al pronto soccorso entro 24 ore
dall’evento
• prestazioni riferite a trauma con accesso al pronto soccorso oltre 24 ore dall’even to nei casi in cui si dia contestualmente corso ad un intervento terapeutico
• prestazioni riferite ad avvelenamenti acuti
• prestazioni erogate ai soggetti di età inferiore a 14 anni
• prestazioni riferite a infortuni sul lavoro
• prestazioni richieste dai medici e pediatri di famiglia, da medici di continuità
assistenziale (guardia medica) o da medici di altro pronto soccorso
• prestazioni riferite a soggetti esenti per patologia e/o reddito e altre condizioni
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previste dalla normativa vigente,
• prestazioni riferite alle persone straniere temporaneamente presenti (Stp) se
indigenti ed ai sensi della normativa vigente.
Per la consultazione degli elenchi delle patologie soggette all’esenzione e relativi
codici e delle prestazioni sanitarie interessate:
• consultare il sito web: www.italia.gov.it
• rivolgersi all’Ufficio Relazioni con Il Pubblico (URP) della propria A.u.s.l.
• rivolgersi ai Servizi Sociali del proprio comune di residenza
c
ESENZIONE TICKET PER CHI HA PERSO IL LAVORO O È IN CASSA INTEGRAZIONE
Il provvedimento regionale mira a sostenere le famiglie e le fasce più deboli nell’attuale situazione economica, sostenendo in particolare i lavoratori colpiti dalla crisi,
e prevede l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa (ticket) per le prestazioni
specialistiche ambulatoriali nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate.
Beneficiari
Hanno diritto all’esenzione del ticket le persone che, sia al momento della prenotazione che al momento della fruizione della prestazione, risultino:
• aver perso il posto di lavoro dal 1° ottobre 2008
• essere in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga (e che perce-
pisce una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, corrispondente ai massimali previsti dalla Legge 427/ 1980)
• in mobilità
• in contratto di solidarietà con una retribuzione, comprensiva dell’integrazione
salariale, corrispondente ai massimali previsti dalla normativa appena citata
Hanno diritto all’esenzione anche i familiari a carico per i quali la persona che si trovi
nelle condizioni sopra indicate goda di detrazioni fiscali.
Iter
Per usufruire dell’opportunità prevista dalla delibera regionale, le persone che si
trovano nelle condizioni previste dovranno autocertificare il proprio stato all’atto della
fruizione della visita o dell’esame. A tal fine è stato predisposto un apposito modello
di autodichiarazione disponibile agli Sportelli dell’ A.u.s.l. e presso i Servizi Sociali del
proprio Comune di residenza.
In particolare, per chi ha perso il lavoro dal 1 ottobre 2008 è necessario inoltre essere
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in possesso della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) che viene rilasciata
dal Centro per l’impiego di competenza e di essere in attesa di occupazione.
Per i lavoratori in mobilità è necessario anche essere iscritti nelle liste di mobilità ed
essere in possesso di Dichiarazione di immediata disponibilità.
Per usufruire dell’esenzione, occorre compilare un modulo di autocertificazione del
proprio stato occupazionale al momento della prenotazione, che potrà essere effettuata nei modi consueti agli sportelli Cup dell’Azienda Usl Modena o in farmacia. In
caso di prenotazione tramite call center “Tel&Prenota”, il modulo di autocertificazione sarà spedito a domicilio e dovrà essere presentato compilato al momento della
prestazione.
Se la prenotazione è stata effettuata prima dell’entrata in vigore di questa misura, ma
la prestazione sarà erogata dopo questa data, il cittadino potrà ottenere l’esenzione
presentando l’autocertificazione anche al momento della visita oppure, se ha già
pagato il ticket, potrà chiederne il rimborso.
Per altre informazioni, si può telefonare al numero verde gratuito del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, attivo tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.30, e il sabato
mattina, dalle 8.30 alle 13.30.
Nello stesso provvedimento è prevista anche la distribuzione gratuita presso le farmacie ospedaliere di alcune categorie di farmaci alle famiglie indigenti in carico ai
servizi sociali dei Comuni.
Si tratta in particolare di farmaci di “fascia C”, normalmente a pagamento, inseriti
nei Prontuari aziendali.
c
BONUS PER PERSONE AFFETTE DA CELIACHIA
Le famiglie con minori affetti da celiachia potranno richiedere all’Azienda Ausl di
residenza dei bonus per l’acquisto di prodotti senza glutine.
La Regione Emilia-Romagna, dopo una fase di sperimentazione, dal 1° gennaio
2009 ha attivato in tutto il territorio regionale un progetto che consente ai cittadini:
•
•
di rifornirsi di prodotti senza glutine a carico del Servizio sanitario regionale
anche negli esercizi commerciali convenzionati, oltre che nelle farmacie
di utilizzare gli appositi 4 buoni spesa al mese, anzichè l’unico buono mensile precedentemente in uso
37
Attualmente l’utilizzo dei quattro buoni mensili è stato attivato nei territori delle Aziende AUsl di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Forlì, Ravenna.
I bonus possono essere utilizzati presso i negozi e le farmacie convenzionate con
le Aziende AUsl di residenza. Gli alimenti che potranno essere acquistati in regime
di convenzione sono quelli elencati nel registro nazionale, che sostituisce l’elenco
regionale.
Per maggiori informazioni e per consultare gli elenchi degli esercizi commerciali convenzionati e l’elenco degli alimenti compresi nel registro nazionale, potete consultare
il portale del Servizio Sanitario regionale al seguente indirizzo: www.saluter.it
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Comune di Carpi
Sportello Sociale Nemo
Via Trento Trieste n.2
Tel.059/649644-628-629
[email protected]
Giorni e orari di apertura:
Lun-Mar-Merc 08.00 - 14.00/15.00 - 18.00
Gio 08.00-18.00 - Ven 08.00-14.00
Sab 08.00-13.00
Centro per le Famiglie
Via E. de Amicis, 59
tel. 059/649272
[email protected]
Giorni e orari di apertura:
Mart ore 9.00 - 13.00
Merc ore 9.00 - 13.00/15.00 - 19.00
Giov ore 9.00 - 13.00/15.00 - 19.00
Sab ore 9.00 - 13.00
Comune di Novi
Servizi Sociali
Piazza 1° Maggio, 19
Tel 059/6789142
Giorni e orari di apertura:
Lun 8.30-13.00 - Mar 8.30-13.00
Gio 15.30-17.30 - Ven 8.30-13.00
Comune di Soliera
Servizi Sociali
Via XXV Aprile, 30
Tel 059 568571-8
Giorni e orari di apertura:
Mer/ven/sab: 8.45-12.45
Mar: 8.45-12.45; 14.30-17.30
Comune di Campogalliano
Servizi Sociali
Piazza della Pace, 2
Tel 059 899411
Giorni e orari di apertura:
Lun/mer/ven: 10.00-13.00
Mar: 8.00-13.00 - Sab: 9.00-12.30
AUSL CARPI
1. Assistenza di base SAUB ufficio n.11
Piazzale Donatori di sangue, 3
059 659443
Lun/ven: 7.45-13.00
Sab: 7.45-12.30
2. Assistenza di base SAUB ufficio n. 106
Piazzale Donatori di sangue, 3
059 659444
Lun/sab:8.00-13.00
Lun/gio:14.30-16.00
3. Assistenza di base SAUB ufficio n. 112
Piazzale Donatori di sangue, 3
059 659436
Lun/ven: 8.00-13.00
AUSL NOVI
Assistenza di base SAUB
Piazza 1° Maggio, 18
059 6554100
Lun, mar,gio,ven: 8.30-12.30
Sab: 8.30-12.30
AUSL SOLIERA
Assistenza di base SAUB
Via XXV Aprile, 30
059 2134950-1
Lun/Sab. 8.30-12.30
AUSL CAMPOGALLIANO
Assistenza di base SAUB
Piazza della Pace, 2
059 2134760
Lun/Sab. 9.00-12.30
CITTÀ DI CARPI
NEMO SPORTELLO SOCIALE
Via T.Trieste n.2 - 41012 CARPI (MO)
TEL 059 649644 - 628 - FAX 059 649645
[email protected]
in collaborazione con
COMUNE DI NOVI
COMUNE DI
CAMPOGALLIANO
COMUNE DI
SOLIERA
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