Politica aziendale relativa all’allattamento al seno
e all’alimentazione dei bambini
adottata presso l’Ospedale di Lucca
Linee guida per l'allattamento al seno
Allegato alla deliberazione del Direttore Generale Azienda USL 2 Lucca n. 584 del 23.10.2014
Premessa
L’Azienda USL 2, sulla base dei principi della promozione della salute indicati dall'Organizzazione
Mondiale della Sanità, dall'Unicef, dai Piani Sanitari e dal protocollo d'intesa Regione
Toscana/Unicef, nel prendere atto che il latte materno è l'unico alimento di cui un neonato sano
ha bisogno nei primi sei mesi di vita, considera l'allattamento al seno , esclusivo fino a 6 mesi e
complementare fino a 2 anni e oltre, una precisa scelta di salute ed uno degli interventi in area
materno-infantile con il più alto rapporto beneficio/costo.
Tra le numerose azioni dedicate al rispetto della fisiologia nel percorso nascita, l'attuale
programmazione regionale riconferma la promozione dell'allattamento materno quale tema
centrale sia per la qualità di questa scelta che per i cambiamenti organizzativi, collaborativi e
formativi ad essa collegati.
Le evidenze scientifiche dimostrano che l'immediato avvio dell'allattamento al seno subito dopo il
parto e l'allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita incidono positivamente sulla salute sia
della madre che del bambino e che il latte materno apporta particolari vantaggi anche nei neonati
prematuri. Obiettivo prioritario è considerato garantire un buon inizio di vita attraverso azioni che
valorizzino e sostengano le capacità naturali della coppia madre-bambino e della comunità.
L’Azienda USL 2, al fine di contribuire alla diffusione ed al consolidamento di una
cultura dell'allattamento materno e a far crescere nelle madri la consapevolezza
di questa scelta di salute, dichiara che l’allattamento al seno è per ogni donna il
modo migliore di alimentare i propri figli e riconosce gli importanti benefici che
ciò comporta per la salute della donna, del bambino, della famiglia, del sistema
sanitario e della società e di adottare di conseguenza le seguenti linee guida.
La Politica è sottoscritta dal Direttore Generale, dal Direttore
Amministrativo, dal Direttore Sanitario, dal Direttore di
Presidio, dal Direttore dei Servizi Infermieristici ed Ostetrici,
dal Direttore del DMI - Dipartimento Materno Infantile - e dai
Direttori delle Strutture che afferiscono al DMI e che
partecipano all'iniziativa.
In caso di nuova nomina di Direttore, la Direzione Aziendale
dovrà formalizzare, attraverso la presentazione della Politica
e la richiesta di sottoscrizione al nuovo Direttore, la sua
assunzione di responsabilità nei confronti dell'iniziativa.
In caso di nomina di un nuovo Direttore Generale a questi
verrà ufficialmente richiesta dal Comitato Italiano per
l'Unicef la disponibilità a proseguire nell'iniziativa.
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La versione sintetica della politica aziendale, tradotta nelle lingue maggiormente utilizzate, è
esposta nei luoghi maggiormente frequentati.
La politica viene comunicata agli utenti e diffusa alle strutture di riferimento intra ed extraziendali
con adeguate modalità individuate anche con il coinvolgimento dell'URP – Ufficio Relazioni con il
Pubblico.
Finalità
L'Azienda USL 2 si pone i seguenti obbiettivi:
 assicurare che tutte le donne assistite nel percorso nascita siano adeguatamente informate
sui benefici dell’allattamento al seno e sulla mancanza di tali benefici conseguente
all’alimentazione artificiale, in modo che possano prendere una decisione in maniera
cosciente e responsabile;
 assicurare che tutti gli operatori sanitari che hanno contatti con le donne assistite nel
percorso nascita siano in grado di fornire un aiuto valido e un sostegno competente per
iniziare e continuare l’allattamento al seno;
 assicurare pari e adeguato sostegno anche alle donne che non allattano e che utilizzano
sostituti del latte materno;
 aggiornare periodicamente il documento della politica e i protocolli operativi e verificarne
la corretta applicazione.
Azioni
L'Azienda USL 2, in considerazione delle evidenze scientifiche che documentano come la pubblicità
e la distribuzione gratuita di prodotti per l'alimentazione infantile riducono la durata
dell'allattamento al seno, si impegna a rispettare il “Codice Internazionale per la
Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno” e le successive risoluzioni dell’Assemblea
Mondiale della Sanità. Sono recepite quindi le seguenti indicazioni:
 Non è permessa in tutta l’Azienda USL 2 alcuna pubblicità di sostituti del latte materno e/o
di prodotti che violano il Codice ed è proibita l'esposizione dei marchi commerciali delle
compagnie produttrici di sostituti del latte materno.
 Non sono permesse donazioni di campioni gratuiti o regali con sostituti del latte materno
alle gestanti, alle puerpere o ai visitatori.
 Non sono accettati prodotti e/o forniture in
omaggio o a basso costo di latte artificiale,
tettarelle, biberon, ciucci e paracapezzoli.
 Le piccole quantità di sostituti del latte materno
di cui l’ospedale ha bisogno sono acquistate
attraverso i normali canali di acquisizione,
secondo le regole vigenti e le stesse modalità
utilizzate per gli altri prodotti.
 Non è permesso ai produttori di sostituti del latte
materno distribuire al personale e alle donne
assistite
in
ospedale
documenti
sull’alimentazione infantile. Non sono permessi
contatti diretti e indiretti tra i rappresentanti
delle compagnie produttrici di sostituti del latte
materno, le gestanti e le madri.
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

Altri materiali educativi sull’argomento potranno essere distribuiti alle donne solo previa
autorizzazione del responsabile del Servizio.
Non sono effettuate, per le donne assistite in ospedale (in gravidanza o che hanno
partorito), sessioni di istruzione collettiva sulla preparazione e l’uso di latte artificiale. Nel
caso in cui la madre decida di nutrire il suo neonato con latte artificiale, verrà consigliata in
modo individualizzato.
Per quanto riguarda gli operatori sanitari:
 Nel mantenere contatti con i rappresentanti delle compagnie produttrici di sostituti del
latte materno per qualsiasi motivo, in occasione della presentazione di nuovi prodotti, di
partecipazione a congressi o collaborazione con i giornali e riviste, gli operatori devono far
sì che questi contatti non creino conflitti di interesse con le iniziative per ospedali e
comunità amiche dei bambini per l'allattamento.
 Non è permesso ricevere campioni gratuiti di prodotti coperti dal Codice Internazionale.
 Non sono accettate forniture omaggio o a basso costo di sostituti, tettarelle, biberon, ciucci
e paracapezzoli. Le piccole quantità di sostituti del late materno e di latti speciali di cui
l'ospedale necessita vengono acquistate mediante gara d'appalto aperta con prezzo
minimo fissato, evitando così situazioni di monopolio e acquisti a prezzo simbolico.
 E' vietato accettare omaggi, materiale informativo, attrezzature, sponsorizzazioni,
finanziamenti a qualsiasi titolo da parte delle ditte produttrici di sostituti del latte materno.
L’adesione del personale a queste linee guida è obbligatoria. Qualsiasi eventuale modifica dovrà
essere previamente concordata con il Direttore del Dipartimento Materno Infantile e con il gruppo
di lavoro sull’allattamento al seno.
Quando si ravvisano situazioni cliniche critiche per lo stato di salute della donna e del bambino,
sono giustificati eventuali scostamenti dal presente protocollo. Gli operatori sono tenuti a
registrare in cartella le motivazioni di tali scostamenti.
Politica aziendale sull'allattamento materno
1.
Comunicare la politica relativa all’allattamento al seno



La politica aziendale è stata redatta da un gruppo di lavoro multiprofessionale locale e
viene periodicamente aggiornata.
Deve essere conosciuta da tutti gli operatori sanitari che hanno contatto con le donne
assistite da questo ospedale prima, durante e dopo il parto. I nuovi assunti ne devono
essere informati al momento di prendere servizio.
Il testo che esplicita la politica aziendale deve essere disponibile per consultazione in tutti i
reparti e le Strutture Organizzative in cui può
essere utilizzata.
 Una copia deve anche essere in possesso dei
Direttori delle strutture e dei Coordinatori.
 La versione sintetica di questa politica,
comprendente i 10 passi OMS-Unicef,
semplificata in lunghezza e linguaggio e
tradotta nelle lingue degli immigrati più
rappresentati sul territorio della Azienda USL 2,
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
2.
viene esposta in tutti gli ambienti dove donne gravide, madri e neonati vengono assistiti
prima, durante e dopo il parto.
I mediatori culturali sono coinvolti al fine di promuovere una comunicazione efficace.
Formare gli operatori
Tutti gli operatori che entrano in contatto con donne assistite in questo ospedale hanno la
responsabilità di promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento al seno e una corretta
alimentazione infantile
Tutti gli operatori che entrano in contatto con donne assistite in questo ospedale devono
completare una formazione specifica sull'allattamento materno, sull'alimentazione con sostituti e
sul Codice in base alle competenze legate al loro ruolo professionale. Gli operatori non formati
non possono dare consigli alle donne in tema di alimentazione dei bambini. Nel caso lo debbano
fare, dovranno consultarsi con un operatore formato o con il responsabile del servizio.
Gli operatori sono divisi in 3 categorie:
 dedicati
 coinvolti
 informati.
Tutti i nuovi assunti dovranno essere informati per un Corso di Orientamento sulla Politica entro
una settimana dall'inizio dell'attività e quelli coinvolti e dedicati dovranno completare la loro
formazione specifica entro sei mesi da quando prendono servizio.
Gli informati devono avere delle competenze di carattere generale, in modo da indirizzare la
madre alla figura adeguata. Questi operatori seguono un corso di 2 ore.
Gli operatori coinvolti devono avere le conoscenze teoriche sull’allattamento al seno e sapere a chi
indirizzare per ulteriori approfondimenti. Gli operatori dedicati sono quelli che hanno, oltre alle
conoscenze teoriche anche le competenze pratiche per aiutare le madri. Questi operatori sono
formati secondo le linee guida OMS-Unicef con un corso di 21 ore, comprendenti un minimo di 4
ore e mezzo di esperienza clinica supervisionata, effettuato entro 6 mesi da quando prendono
servizio. La formazione comprende la gestione dell'allattamento al seno, l'alimentazione del
bambino non allattato al seno, il rispetto del Codice Internazionale, le cure amiche della mamma.
La responsabilità per i contenuti ed i metodi di questa formazione ricade sul gruppo di lavoro per
l’allattamento al seno. La responsabilità organizzativa ricade sullo staff del Dipartimento MaternoInfantile.
Funzioni importanti della formazione sono fornire conoscenze teoriche appropriate, omogenee e
scientificamente validate, permettere agli operatori di comunicare in maniera più efficace con le
donne e stabilire una corretta relazione di aiuto.
Tra i contenuti della formazione specifici per l'allattamento vi
è la capacità che ogni operatore deve acquisire di spiegare
alle donne come attaccare adeguatamente un neonato al
seno e di assisterle concretamente in tutte le fasi
dell'alimentazione del bambino, verificando la comprensione
e la corretta esecuzione delle indicazioni da parte delle
donne.
La frequenza ad un Corso di Orientamento da parte di tutti gli
operatori avviene entro una settimana dall’inizio dell’attività.
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La formazione obbligatoria per gli operatori dedicati prevede la gestione dell’allattamento al seno,
l’alimentazione del bambino non allattato al seno, il rispetto del Codice Internazionale.
3.
Informare le gravide
Tutte le donne in stato di gravidanza assistite in questo ospedale devono ricevere, per poter
decidere in modo consapevole, informazioni sui benefici dell’allattamento al seno e sui rischi
dell’alimentazione artificiale.
Tutte le donne in stato di gravidanza assistite in questo ospedale devono avere la possibilità di un
colloquio individuale con un operatore formato per discutere i loro problemi relativi
all’alimentazione infantile, anche nell’ambito di gruppi di sostegno all’allattamento al seno.
Durante il percorso della gravidanza, presso tutti i punti di accesso o di visita delle donne, è
disponibile materiale informativo circa l'importanza dell'allattamento esclusivo al seno per i primi
6 mesi, i principali benefici dell'allattamento materno e gli elementi fondamentali per la sua
corretta gestione.
Le basi fisiologiche dell’allattamento al seno (pelle a pelle, inizio e mantenimento della lattazione)
ed i problemi più frequenti che potrebbero dover affrontare (dolore, ingorgo) devono essere
spiegati chiaramente a tutte le donne in stato di
gravidanza assistite in questo ospedale.
I genitori che assistono ai corsi di preparazione al
parto dovrebbero essere incoraggiati a preparare un
piano per l’alimentazione del neonato in ospedale
subito dopo il parto e a domicilio subito dopo la
dimissione.
Le donne che dimostrano l’intenzione di utilizzare
sostituti del latte materno per scelta personale o che
non possono allattare al seno per motivi medici,
riceveranno
informazioni
adeguate
per
un’alimentazione sostitutiva accettabile, fattibile,
sostenibile e sicura e informazioni adeguate sulle
buone pratiche per l’utilizzo dei sostituti del latte
materno.
Queste informazioni saranno fornite individualmente
in sede adeguata.
4.
Favorire l'avvio dell’allattamento al seno
Se le condizioni cliniche di madre e neonato sono stabili, tutte le donne devono poter tenere il
neonato in contatto pelle-a-pelle subito dopo il parto naturale e/o dopo il parto con taglio cesareo
con anestesia locoregionale, in un ambiente tranquillo e silenzioso, per almeno 1 ora o fino a
quando lo desiderino.
 Subito dopo il parto la mamma deve essere incoraggiata e messa nella condizione più
adeguata per offrire il seno al neonato non appena mostra segni di fame, così da avviare
l'allattamento, generalmente entro 1 ora dalla nascita. Durante questa prima poppata sarà
presente un operatore sanitario dedicato, adeguatamente formato, in grado di fornire un
aiuto quando necessario.
 Se necessario, questo aiuto deve essere fornito per tutte le poppate durante la
permanenza in ospedale.
5

5.
Il bagnetto e le altre procedure assistenziali dovranno essere posticipate al termine del
periodo di contatto pelle a pelle, spiegando il significato di questo rinvio.
Sostenere l’allattamento mostrando le tecniche di mantenimento della secrezione lattea
Entro 6 ore dalla nascita tutte le donne devono ricevere istruzioni su come attaccare e posizionare
bene il bambino, su come riconoscere i difetti di attacco e posizione.
 La cartella neonatale dovrà riportare le osservazioni riguardo l'allattamento, la valutazione
della poppata e le comunicazioni fornite alla mamma.
 Tutte le donne devono essere istruite su come spremere il latte dal seno. Se necessario,
queste istruzioni devono essere scritte e/o disegnate.
 Quando madre e neonato devono essere separati per ragioni mediche, gli operatori
devono assicurarsi che la madre sprema il latte con regolarità e riceva aiuto in caso di
bisogno, iniziando preferibilmente dalla sesta ora dalla nascita, per almeno 8 volte nelle 24
ore (compresa la notte, e mai con intervalli superiori alle quattro ore).
 Si accertano che la madre ne abbia compreso lo scopo, e sappia cosa fare e a chi rivolgersi
in caso di difficoltà, anche dopo la dimissione e quando torna al lavoro.
 Alle madri che non possono o non vogliono allattare sarà garantita una consulenza
personalizzata e riservata in cui vengono spiegate le varie opzioni e illustrate le modalità di
preparazione, somministrazione e conservazione dei sostituti del latte materno,
verificandone la comprensione. Saranno anche fornite informazioni sulle cure del seno.
6.
Non somministrare al neonato alimenti o liquidi diversi dal latte materno tranne che su
precisa prescrizione medica
Nessun altro liquido o alimento oltre al latte materno deve essere somministrato ad un neonato
allattato al seno, a meno che non vi siano motivate ragioni mediche.
 In caso di supplementazione, i genitori devono essere informati, se ne deve spiegare
adeguatamente la ragione.
 Qualsiasi supplemento prescritto dal medico deve essere registrato nella cartella clinica
(motivo, tipo di supplemento, posologia).
 I genitori che richiedono supplementi devono essere informati dei rischi che ciò comporta
per il proseguimento dell’allattamento al seno.
 La richiesta deve essere annotata nella cartella clinica.
 I supplementi eventualmente somministrati per ragioni mediche devono essere dati al
bambino con siringa, con cucchiaino, con un
bicchierino o con altro dispositivo di
alimentazione supplementare a meno che
non sia stata presa una definitiva decisione
di alimentare il bambino con latte
formulato.
 La modalità di somministrazione dei
supplementi deve essere riportata in
cartella.
 E' disponibile il latte materno spremuto per
i bambini che necessitano di supplementi
per ragioni mediche. Nel caso si usi latte di
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un'altra donna, lo stesso deve essere pastorizzato ed i genitori ne devono essere informati,
riportando il consenso in cartella.
7.
Rooming-in
Ogni operatore sanitario responsabile dell'assistenza alla madre e al neonato deve essere a
conoscenza dei vantaggi del rooming-in, adoperandosi ed offrendo attivamente la possibilità di
praticarlo 24 ore su 24.
 I genitori devono essere informati dei benefici che comporta il rooming-in.
 La cura del bambino, in presenza di un adeguato sostegno, appartiene alle madri.
 La separazione tra madre e figlio avverrà solo nel caso in cui stare assieme comporti gravi
rischi per la salute della madre e/o del bambino.
 Nel caso in cui tale separazione sia
inevitabile, deve essere ridotta al minor
tempo possibile, fino al superamento della
situazione clinica che l'ha determinata.
 La separazione potrà avvenire anche su
espressa e controfirmata richiesta dei
genitori, che dovranno però essere
previamente informati dei rischi che ciò
comporta per il proseguimento del
l’allattamento al seno.
 Il nido deve essere ridotto a dimensioni
compatibili con i pochissimi casi prevedibili
di separazione tra madre e bambino.
 Non ci deve essere separazione nemmeno
durante la notte, salvo i casi previsti dai
punti precedenti.
 Le donne sottoposte a taglio cesareo non hanno motivo di essere separate dal bambino,
per cui le indicazioni elencate ai punti precedenti sono applicabili anche a loro.
 Anche quando la separazione è resa necessaria da ragioni mediche, la stessa deve essere
ridotta al minor tempo possibile, fino al superamento delle ragioni mediche che l’hanno
giustificata.
8.
Incoraggiare l'allattamento a richiesta
I neonati che non presentano problemi patologici devono essere allattati quando lo desiderano,
senza intervalli obbligati e limiti alle poppate.
 Le mamme devono essere informate che nelle prime settimane i neonati hanno bisogno di
almeno 8-12 poppate efficaci nel corso delle 24 ore.
 Gli operatori devono aiutare le madri a riconoscere i segni precoci di fame del neonato, in
modo da iniziare la poppata prima che sopravvenga il pianto, e a riconoscere i segnali di
sazietà e l’efficacia di una poppata.
 È accettabile che una madre stimoli una poppata, svegliando il neonato, se è preoccupata
per un intervallo di sonno troppo prolungato e/o per un seno che comincia ad essere
pieno.
 I procedimenti medici, ostetrici ed infermieristici ospedalieri devono essere organizzati in
modo tale da non interferire con l’allattamento a richiesta.
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

9.
Vengono date indicazioni operative per permettere che le poppate avvengano senza
restrizioni della frequenza e della durata.
Tutte le madri ricevono istruzione sull’importanza della alimentazione notturna per la
produzione di latte.
Non utilizzare tettarelle, ciucci e paracapezzoli
L’uso di tettarelle, ciucci e paracapezzoli
durante l’allattamento al seno interferisce
con lo stesso, modificando i tentativi del
neonato di coordinare i movimenti della
suzione. Per la stessa ragione, eventuali
supplementi, quando necessari, devono
essere somministrati con siringa, con
cucchiaino, con bicchierino o con
dispositivo
di
alimentazione
supplementare.
Gli operatori sanitari devono informare le
madri che allattano al seno sull'importanza
di evitare l'utilizzo di biberon o ciucci nelle
prime 4 settimane.
In patologia neonatale è possibile l'uso del
ciuccio per la suzione non nutritiva e anche
per il controllo del dolore.
10.
Per le mamme che non allattano è prevista pari assistenza, individualizzata per ogni
singola donna.
Alternative sicure per l’alimentazione dei lattanti
Le donne in attesa che, dopo aver ricevuto informazioni indipendenti e complete sull’allattamento
al seno decidono di alimentare i loro figli con latte artificiale, devono ricevere un sostegno
personalizzato ed informazioni su come procedere in maniera corretta e sicura. Ciò vale anche per
quel piccolo numero di donne per le quali l’allattamento al seno non è possibile o è controindicato
e per quelle donne che, dovendo lavorare fuori casa prima che il figlio compia 6 mesi, potrebbero
non essere in grado di continuare con l’allattamento o con latte materno esclusivo ed aver bisogno
di integrarlo con latte artificiale quando sono separate dal bambino.
Vengono date informazioni alle madri su come ottenere tempestivamente aiuto per eventuali
problemi di alimentazione dei figli subito dopo la dimissione e indicazioni operative per garantire
che la madre venga informata su dove trovare aiuto e sostegno per l’allattamento e
l’alimentazione dopo la dimissione.
Il punto nascita promuove la collaborazione tra gli operatori della struttura, il territorio, i gruppi di
sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione
dall’ospedale.
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11.
Cure amiche della madre
L'Azienda USL 2 si impegna a garantire un approccio alla nascita centrato sul nucleo familiare e sul
rispetto della fisiologia, che si basi sulle Cure Amiche della Mamma, inserite nelle iniziative per gli
ospedali e le comunità amiche per l'allattamento. Queste informazioni comprendono:

Incoraggiare
la
donna
a
farsi
accompagnare da persona di fiducia
durante il travaglio e il parto.

Darle la possibilità di assumere cibi e
bevande leggeri durante il travaglio.

Darle la possibilità di passeggiare e
muoversi durante il travaglio e assumere
posizioni di proprio gradimento durante
il parto.

Informarla sui metodi non farmacologici
per alleviare il dolore.

Evitare l'uso di pratiche cliniche sulla cui
utilità non esistono prove di efficacia.
 Evitare l'uso routinario di procedure
invasive e quando queste sono necessarie per motivate complicazioni, fornirne adeguata
spiegazione alla donna.

12.
in base al tipo di partoanalgesia richiesta dalla madre, fornire adeguate informazioni sugli
eventuali effetti sull'allattamento e assicurare un'assistenza appropriata nel decorso postnascita.
Dimissione
Il DMI – Dipartimento Materno Infantile - si
impegna a promuovere la collaborazione con quanti
(servizi territoriali, pediatri di libera scelta, gruppi di
auto-aiuto, gruppi di volontariato) si propongono di
aiutare le donne a mantenere l’allattamento al seno
dopo la dimissione. Per far ciò, l’ospedale
promuoverà
riunioni
di
formazione
e
coordinamento.
Al momento della dimissione, saranno forniti a tutte
le donne indirizzi e recapiti telefonici ai quali
rivolgersi in caso di problemi con l’allattamento al
seno e l’alimentazione dei bambini.
L’offerta di sostegno alle donne che allattano è
esplicitata in procedure aziendali e le mamme
ricevono informazioni scritte su vari opuscoli e
documenti che sono loro consegnati nelle varie fasi
del percorso nascita.
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versione integrale - Azienda USL 2 Lucca