V. Aïta
K. Droutsas
I. Figueiredo
Crisi alimentare:
il diritto all’alimentazione
e alla sovranità alimentare
è un diritto umano
fondamentale
K.Liotard
Membri del gruppo GUE/NGL della commissione per
l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo
Vincenzo Aïta (coordinatore)
Konstantinos Droutsas
Ilda Figueiredo
Kartika Liotard
Personale:
Kratis Kyriazis (coordinatore)
Mauricio Miguel
F. Uca
L. Morgantini
M. Jouye de Grandmaison
W. Meyer Pleite
G. Zimmer
T. Pflüger
Membri del gruppo GUE/NGL della commissione
per lo sviluppo del Parlamento europeo
Feleknas Uca (coordinatore)
Luisa Morgantini
Madeleine Jouye de
Grandmaison
Tobias Pflüger
Willy Meyer Pleite
Gabriele Zimmer
Personale:
Kerstin Eekman (coordinatore)
Fatima Garcia
Per maggiori dettagli sulle informazioni contenute
nel presente opuscolo, contattare Kratis Kyriazis:
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www.guengl.eu
Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
Rue Wiertz 43
1047 Bruxelles
Tel: +32 (0)2 284 26 83
Fax: +32 (0)2 284 17 74
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Fotografie: Parlamento europeo, Julia Garlito Y Romo, Comunità europee
Progetto e layout: Liz Morrison
Stampa: ArtePrint
© GUE/NGL – Bruxelles, 2009
Stampato su carta riciclabile
Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
Gruppo parlamentare europeo
Il gruppo della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde
nordica al Parlamento europeo sottolinea che il diritto
all’alimentazione è un diritto fondamentale e che è
necessario garantire a tutti, in via permanente, la
disponibilità di una quantità di cibo sufficiente per una
vita sana e attiva. Il gruppo mette l’accento sul fatto
che i governi hanno il dovere di tutelare, rispettare e
soddisfare tale diritto umano fondamentale.
alimentare è la conseguenza di un aumento della
speculazione nell’ambito dei prodotti alimentari e agricoli.
Le richieste del gruppo GUE/NGL sulla crisi alimentare
e il diritto al cibo
Il settore alimentare, in termini di produzione e
distribuzione, è sempre più concentrato e sotto il controllo
di grandi società che generano enormi profitti imponendo
ai consumatori prezzi varie volte superiori rispetto a quelli
pagati ai produttori.
Sovranità alimentare
Per raggiungere tale fine, è necessario promuovere e
sostenere un’agricoltura che tenga in considerazione
la produzione specifica di ciascun paese e regione, che
sostenga i piccoli produttori, che rispetti la biodiversità e
l’ambiente, che assicuri un pagamento equo ai produttori
e il flusso della produzione, e che favorisca i mercati locali
più vicini ai produttori. Tale obiettivo prevede l’esclusione
del settore agricolo dall’OMC e la fine delle politiche tese
a promuovere la produttività e la concentrazione della
produzione in alcuni paesi e regioni.
È indispensabile il sostegno ai piccoli e medi coltivatori
La sfida non è solo ottenere una maggiore produzione
di alimenti di migliore qualità ma piuttosto ridistribuire
le risorse tra i paesi poveri e quelli ricchi. Secondo
l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione
e l’agricoltura (FAO), le risorse alimentari del nostro
pianeta non sono scarse e potrebbero sfamare 12 miliardi
di persone. Il fatto che due miliardi di persone vivano
ancora in assoluta povertà e che 850 milioni di esseri
umani soffrano la fame dimostra la violazione sistematica
del diritto all’alimentazione previsto dal diritto
internazionale dei diritti umani.
L’aumento della speculazione comporta un aumento
della fame e della povertà
La speculazione finanziaria internazionale è la causa
principale dei drammatici aumenti dei prezzi agricoli
che aggravano i problemi di accessibilità, in particolare
per chi dispone di redditi bassi o inesistenti, e conduce
a livelli maggiori di fame e povertà. L’attuale crisi
La restrizione del numero di aziende agricole e la
produzione di prodotti agricoli e di allevamento crea
le condizioni favorevoli per un rapido aumento delle
importazioni e dell’attività speculativa, conferendo un
ruolo dominante alle aziende del settore alimentare con
conseguenze dirette sulla sovranità alimentare.
La crisi alimentare dimostra che è indispensabile
regolamentare il mercato a favore dei piccoli e medi
coltivatori. Una vera lotta contro la fame richiede politiche
di sviluppo sostenibile che consentano ai paesi in via di
sviluppo di produrre quantità sufficienti di acqua e di cibo
per sostenere la propria popolazione.
Il gruppo GUE/NGL ritiene che l’agricoltura familiare
sostenibile e le cooperative, unite alla volontà politica
di dare priorità al commercio locale e regionale, siano
strumenti validi per eliminare la fame e per proteggere la
fertilità del terreno e la biodiversità.
Il gruppo si oppone alla recente revisione della politica
agricola comune (PAC) tesa a ridurre la produzione agricola
tramite tagli agli aiuti ai produttori con effetti negativi
sulla crescita dei prezzi alimentari generando al contempo
attività speculative.
 il diritto all’alimentazione, alla sovranità alimentare
e alla sicurezza alimentare sono diritti umani
fondamentali;
deve esser data priorità alla capacità dei paesi di
sviluppare la propria produzione per le esigenze
alimentari nazionali o regionali, comportando la
possibilità che tutti i paesi siano autosufficienti da
un punto di vista alimentare.
Agricoltura e produzione alimentare
 i piccoli agricoltori nei paesi poveri devono avere
accesso alla terra, ai sistemi di irrigazione e ai
fertilizzanti;
 sono necessari maggiori investimenti pubblici nel
settore agricolo e della produzione alimentare nei
paesi in via di sviluppo, compresi gli investimenti
necessari per le infrastrutture (irrigazione, trasporto
e immagazzinamento dei prodotti agricoli);
 l’obiettivo principale della produzione agricola
deve essere la produzione di alimenti sani e di
alta qualità secondo le esigenze della protezione
dell’ambiente.
Organismi geneticamente modificati
Inoltre, il gruppo GUE/NGL sottolinea i possibili rischi per
la salute determinati dagli “organismi geneticamente
modificati” (OGM) e pertanto:
 richiede una maggiore ricerca su tali rischi;
 invita ad applicare sempre il principio di
precauzione per gli alimenti geneticamente
modificati;
 richiede il ritiro delle specie OGM già introdotte in
seguito alle pressioni delle imprese multinazionali;
 chiede la messa al bando degli OGM.
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Crisi alimentare