Data 1° stesura CARTA SERVIZI Osp. A V Day –Surgery Multidisciplinare AREA 1 GENER02.AC1.7 AC.2.5 AC.2.6 AC.2.7 ELABORAZIONE Firma APPROVAZIONE Responsabile Organizzativo Day Surgery Multidisciplinare Firma: AUTORIZZAZIONE Direzione Medica Firma: DIFFUSIONE REVISIONE Data: Data: Modifiche: 1 Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO CARTA SERVIZI DAY SURGERY MULTIDISCIPLINARE Direttore Medico Ospedaliero Dr. Luigi Dal Sasso A cura di: Sperman Vania – Borga Daniela – Albiero Laura Ipponi Maria Teresa – Sella Stefania 2 INDICE INFORMAZIONI GENERALI Selezione del paziente Interventi eseguibili Orari apertura e contatti Struttura del servizio ATTIVITA’ SVOLTA Day Surgery Day Service SERVIZI COINVOLTI (U.O.S) ACCESSO AL SERVIZIO 1. Gestione liste di attesa per intervento 2. Gestione programmazione operatoria giornaliera e settimanale 3. Chiamate per intervento 4. Esecuzione accertamenti pre-operatori 5. Assistenza peri-operatoria 5.1 - Continuità assistenziale 6. Ambulatorio medicazioni 7. Day Service ORL 8. Gestione accertamento post-ricovero (solo per chirurgia e ORL) 3 9. Funzionigramma personale infermieristico 10. Rapporto struttura-paziente 11. Obiettivi 12. Standard di qualità 13. Principi fondamentali 14. Organigramma equipes mediche 15. U.O.A. Specifiche di riferimento U.O.S SPECIFICHE DI RIFERIMENTO CHIRURGIA GENERALE (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio) Pag 25 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio) Pag 34 ORL (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio) Pag 40 OSTETRICIA E GINECOLOGIA (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio Pag 43 4 INFORMAZIONI GENERALI Nella pratica medica internazionale con il termine Day Surgery si intende la “possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi-invasione in regime di ricovero limitate alle ore diurne e con eventuale pernottamento, in anestesia locale, loco-regionale o generale”. Questa modalità clinico-assistenziale nasce come risposta alle istanze specifiche promosse da una domanda di salute sempre più complessa e dalle pressioni che convergono sul sistema sanitario, come la riduzione della spesa sanitaria e il miglioramento della qualità delle prestazioni offerte. In tale ottica la Day Surgery permette di ottimizzare le attività chirurgiche attraverso la razionalizzazione e la diversificazione del flusso dei pazienti apportando notevoli miglioramenti sul piano funzionale, gestionale, economico, oltre che sulla qualità di vita dei pazienti trattati. Il graduale incremento dell’età media comporta un carico assistenziale complesso e gravoso con la necessità di disporre di spazi dedicati alla riabilitazione, alla lungodegenza e alle patologie geriatriche a scapito di posti letto per acuti. I primi esempi di chirurgia con ricovero breve hanno origine già dal 1899 in Inghilterra; successivamente altri tentativi si sono avuti in America e in altri paesi. Ufficialmente la Day Surgery è nata negli USA ed ha avuto rapida diffusione negli anni 70, visto il gradimento da parte dei pazienti e la contemporanea ricaduta del contenimento delle liste di attesa. La Regione Veneto ha prodotto nel 1996 le “linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di chirurgia di giorno”; l’ULSS 5 Ovest Vicentino con una circolare le ha adottate nello stesso anno. Nel 1997 una delibera del Direttore Generale dell’ ULSS 5 Ovest Vicentino ha attivato la Day Surgery presso l’ospedale di Valdagno. Grazie all’introduzione di nuove tecniche chirurgiche e anestesiologiche, alla formazione di personale dedicato, oggi la Day Surgery è largamente utilizzata con notevole successo. Tale successo è subordinato al fatto che i pazienti siano accuratamente selezionati. 5 I punti forti della selezione del paziente sono: Età Stato di salute Situazione socio-anagrafica Tipo di intervento Età L’ età del paziente va valutata caso per caso; a volte anche pazienti molto anziani (oltre i 75 anni) o bambini possono essere sottoposti alla chirurgia in Day Surgery. La possibilità di estendere il ricovero alla notte successiva all’intervento è una ulteriore garanzia di sicurezza. Stato di salute I pazienti candidati all’intervento vengono valutati dall’anestesista che attribuisce loro una classe di rischio; i pazienti ASA 1 e 2 sono idonei all’intervento in Day Surgery, mentre quelli di classe ASA 3 vengono valutati in base a criteri anche organizzativi. Nella nostra realtà il Servizio di Day Surgery è integrato ai reparti di degenza ordinaria, ragion per cui è semplice trasferire il paziente in caso di necessità. Situazione socio-anagrafica E’ un aspetto fondamentale da prendere in considerazione. Il candidato alla Day Surgery deve: a – aver compreso il tipo di ricovero proposto b – essere in grado di osservare le prescrizioni mediche c – avere una persona disponibile all’assistenza nelle prime 24 ore d – non distare più di un’ ora da una struttura ospedaliera e – poter comunicare con una struttura telefonicamente 6 INTERVENTI ESEGUIBILI Per quanto riguarda gli interventi, essi devono essere eseguiti in giornata e devono dare le stesse garanzie dell’intervento eseguito in ricovero ordinario; inoltre devono rispondere a diversi requisiti (durata massima non superiore alle due ore, bassa incidenza di complicanze, decorso semplice e poco doloroso). La Regione Veneto ha provveduto a pubblicare l’ elenco degli interventi eseguibili in regime di Day Surgery per le varie branche chirurgiche, in modo da evitare inappropriatezze. Un altro aspetto fondamentale per la buona riuscita della chirurgia di giorno è la continuità assistenziale a domicilio, aspetto sul quale la sanità si sta attualmente impegnando. La possibilità da parte del paziente di essere sottoposto all’intervento chirurgico limitando al minor tempo possibile la presenza in ospedale si è ulteriormente accentuata, tanto che attualmente alcuni interventi precedentemente eseguiti in regime di Day Surgery stanno diventando semplici interventi ambulatoriali. 7 Orari di apertura e contatti Il Day Surgery Multidisciplinare fa riferimento alla Direzione Medica Ospedaliera. Il Day Surgery Multidisciplinare è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle 20.12. Come contattarci Telefoni: 0445 484771 - 0445 484772 - 0445 484770 Fax: 0445 484775 E-mail: [email protected] Indirizzo: Via Galileo Galilei, 1 - 36078 Valdagno(VI) Ubicazione: Ospedale Nuovo - Secondo piano Per informazioni sulle liste di attesa di ortopedia chiamare il numero di telefono 0445 484775, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Vedi pagina 34 Per informazioni sulle liste di attesa di chirurgia e otorinolaringoiatria chiamare il numero di telefono 0445 484772, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Vedi pagina 25 - 40 Per informazioni sulle liste di attesa di ginecologia chiamare il numero di telefono 0445 484112, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 12.00 Vedi pagina 43 Il Servizio svolge attività di tipo chirurgico sia attività di tipo medico. In base alla patologia presentata il paziente viene seguito dall' equipe medica di riferimento. Il paziente attraverso il trattamento in Day Surgery ha la possibilità di usufruire dell'assistenza necessaria limitando al minimo l'assenza dal proprio domicilio e lo stravolgimento delle proprie abitudini. Inoltre, il paziente può avere accanto a sé un familiare durante la degenza se lo ritiene opportuno. Di norma la permanenza presso il reparto va da alcune ore a tutta la giornata, in base alla durata e alla complessità dell’intervento. Nel caso si renda necessario per particolari condizioni sociali, o il medico specialista lo ritenga opportuno in base alla situazione clinica, la degenza può essere prolungata anche per la notte successiva. 8 Struttura del Servizio Il reparto è dotato di questi ambienti: • Accettazione paziente • Sala di attesa con poltrone • Stanze a due letti con servizi • Ambulatorio medicazioni • Studio caposala • Studio infermieri 9 ATTIVITA' SVOLTA • Gestione liste di attesa per intervento • Gestione liste operatorie giornaliere • Chiamate per intervento • Programmazione ed esecuzione accertamenti pre-operatori • Assistenza pre e post-operatoria • Cicli di terapia infusionale (Day Service ORL) • Gestione ambulatorio medicazioni • Gestione accertamenti post-ricovero Modalità operative • Attività di degenza • Prestazioni ambulatoriali • Prestazioni in Day Service 10 1 - GESTIONE LISTE DI ATTESA PER INTERVENTO Il paziente sottoposto a visita specialistica che necessita di intervento chirurgico viene posizionato in lista di attesa. La lista risponde alle classi di priorità individuate dalla Regione Veneto (A = entro 30gg; B = entro 60 gg; C = entro 180 gg; D = entro un anno o senza limiti di tempo). Le liste di attesa sono separate per tipologia di ricovero (ordinario, Day Surgery, ambulatoriale), per branca chirurgica e per tipologia di intervento. 2 - GESTIONE LISTE OPERATORIE GIORNALIERE Viene compilata una lista operatoria giornaliera separata per branca chirurgica e tipologia di intervento. Il giorno che precede l''intervento la lista viene firmata dal responsabile del reparto e controfirmata dal Dirigente medico ospedaliero. Successivamente viene distribuita copia della stessa alle strutture interessate (Blocco operatorio, Servizio di Anestesia, Centrale di sterilizzazione, reparti di riferimento interessati, Day Surgery). 3 - CHIAMATE PER INTERVENTO Entro i 30 gg che precedono l'intervento, i pazienti in lista di attesa vengono contattati telefonicamente dal Servizio per programmare la data degli accertamenti pre-operatori. Nel caso un paziente non venga rintracciato, il personale del Servizio riproverà in altri orari fino a tre volte. Gli esami preoperatori sono gratuiti e non richiedono l'impegnativa del proprio medico curante. Solo nel caso che il paziente, ad accertamenti eseguiti, per motivi personali rinunci all'intervento, dovrà corrispondere alla struttura l'importo del ticket sugli accertamenti stessi. 11 4 - ESECUZIONE ACCERTAMENTI PRE-OPERATORI Il giorno stabilito il paziente si presenta alle ore 7.30, a digiuno dalla mezzanotte, presso l'ambulatorio degli accertamenti pre-operatori; non necessitano impegnative del medico curante. Deve portare con sé la tessera sanitaria vecchia e nuova, la documentazione clinica e radiologica relativa alla sua patologia, una provetta piccola contenente le urine del mattino, i farmaci che assume abitualmente, l’eventuale altra terapia assunta. Nella stessa mattinata il paziente viene sottoposto al prelievo di sangue, all’ ECG, alle radiografie previste e, se possibile, alla visita anestesiologica. Per gli interventi più complicati la visita anestesiologica viene eseguita nei giorni successivi. L’ambulatorio dei pre-operatori, attivato già nel 1996, funziona in modo ottimale perché sono consolidati i meccanismi di interazione fra i diversi servizi. Gli esami preoperatori sono gratuiti e vengono eseguiti senza ricovero del paziente. I servizi coinvolti sono: • • • • • poliambulatorio ospedaliero le branche chirurgiche (CH –ORL-ORTOPEDIA- OGN) dipartimento diagnostica e laboratorio servizio di cardiologia eventuali altre branche per consulenze particolari Gli operatori coinvolti nell’attività di accertamenti preoperatori collaborano tra loro coordinati dal servizio di Day Surgery Multidisciplinare. L’ ambulatorio dei pre-operatori è dislocato al n° 7 del piano terra dell’ospedale nuovo. L’attività dell’ambulatorio inizia alle 7.30 del mattino e lavora mattino e pomeriggio dal lunedì al venerdì. La mission dell’ambulatorio è la preparazione pre-operatoria di tutti i pazienti che verranno operati all’interno dell’ospedale di Valdagno per le diverse branche chirurgiche: chirurgia, ginecologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, Day Surgery e ambulatoriali che necessitino di esami. 12 La fascia di attività del mattino prevede l’accettazione dei pazienti, l’effettuazione del prelievo ematico, l’esecuzione dell’ ECG e l’invio alla radiologia per esecuzione delle radiografie necessarie. Questo avviene nella fascia oraria dalle 7.30 alle 11.00. Dalle 11.00 inizia l’attività di visita anestesiologica. Vengono visitati fino a 20 pazienti al giorno, così suddivisi: 8 prime visite al mattino (fascia oraria dalle 11 alle 13) 2 controlli al mattino 8 prime visite al pomeriggio (fascia oraria dalle 16 alle 18) 2 controlli al pomeriggio. L’ambulatorio degli accertamenti pre-operatori è una delle strutture annesse al Day Surgery Multidisciplinare ed il personale infermieristico è in condivisione. Questa peculiarità permette l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse materiali ed umane. E’ il personale stesso del Day Surgery che provvede a raccogliere la proposta d’intervento formulata dal medico specialista, inserisce il paziente in lista d’attesa, chiama lo stesso per l’intervento, prepara la cartellina con le richieste necessarie (esami, ECG, Rx, visita anestesiologica), prenota e invia le richieste stesse ai diversi servizi di diagnostica. Le infermiere dell’ambulatorio provvedono a consegnare al paziente la brochure informativa con la data ipotetica dell’intervento. La consegna dell’opuscolo è un momento importante del percorso pre-operatorio, poiché il paziente riceve informazioni sulla vita del reparto, sulle modalità di comportamento per l’intervento a cui sarà sottoposto (es. preparazione per la SO), sull’assistenza da parte dei familiari. Il colloquio con il personale permette al paziente di familiarizzare con l’ambiente, di esporre eventuali quesiti, dubbi o necessità particolari durante il ricovero. Eventuali altre richieste potranno essere soddisfatte da un numero di telefono contenuto nella brochure. Il personale organizza, se possibile la visita anestesiologica nella stessa mattinata. In caso ciò non sia possibile (posti esauriti o interventi complessi) il paziente riceve un cartoncino con l’’appuntamento per la visita dall’anestesista nei giorni successivi. A questo punto il paziente può assumere liberamente la colazione. 13 Prima delle 11 il personale del Day Surgery, ad accertamenti eseguiti, provvede alla raccolta dei referti e all’invio della documentazione completa all’ambulatorio in modo che la stessa sia consultabile dal medico anestesista al momento della visita anestesiologica. A visita anestesiologia effettuata, il personale del Day Surgery ritira la cartella, ne controlla il contenuto e provvede a richiedere eventuali accertamenti richiesti dall’anestesista o a programmare l’intervento, come da protocollo. Il paziente dichiarato operabile verrà contattato dal personale per la conferma della data dell’intervento. Il sopravvenire di INTERVENTI URGENTI può determinare il rinvio del suo intervento a un giorno successivo a quello concordato L’obiettivo del percorso è far arrivare il paziente all’intervento in maniera attuale sia in termini di sicurezza che di serenità garantendo una preparazione efficace ed efficiente nel minor tempo possibile e con il minor numero possibile di accessi. 5 - ASSISTENZA PRE E POST-OPERATORIA Nel giorno concordato il paziente si presenta presso il Day Surgery Multidisciplinare, posto al 2° piano dell'O spedale nuovo, accompagnato. Sarà identificato e assistito dal personale del Servizio fino alla dimissione. Nella data prevista per l’intervento il paziente viene convocato dal personale del servizio presso la sede del reparto. L’orario può essere diversificato nei casi in cui sia previsto che il paziente entri in sala operatoria in tarda mattinata, così da limitare al minimo la sua attesa in reparto. 14 All’arrivo del paziente, l’infermiere lo identifica applicandogli un braccialetto che riporta nome, cognome, data di nascita e completa la documentazione predisposta. In base al tipo di intervento, alla complessità assistenziale e alle caratteristiche del paziente (sesso, età, ecc.) viene assegnato il posto letto (o eventuale barella e/o poltrona). In questo momento l’infermiere descrive la giornata di degenza e istruisce su come prepararsi per la sala operatoria. L’operando può rimanere con i propri abiti fino al momento in cui sarà chiamato in sala operatoria; dopo la chiamata indosserà gli indumenti specifici: slip monouso, camicia, calze e cuffia. Dovrà togliere monili, protesi dentarie e oculari, smalto, cosmetici e sarà invitato ad andare in bagno prima di partire per la sala operatoria. Eventuali oggetti personali potranno essere riposti negli armadietti di reparto o consegnati ai familiari che lo accompagnano. Il personale della sala operatoria viene a prelevare il paziente con la sua documentazione e la accompagna in sala operatoria. L’equipe operatoria procede all’esecuzione dell’anestesia e dell’intervento, successivamente il paziente viene ricondotto in reparto ed affidato all’infermiere che lo riprende in carico. Vengono controllati i parametri (PA-CP), la medicazione, la diuresi, i drenaggi, la posizione, la terapia infusionale in atto e applicato il ghiaccio, se necessario. Tali controlli vengono ripetuti durante la giornata per garantire una continuità assistenziale. A seconda del tipo di anestesia il paziente potrà essere alimentato ed eventualmente dimesso. Se necessario viene visto dal medico specialista o dall’anestesista, eventualmente medicato e preparato per la dimissione. Prima della dimissione il personale del servizio verifica se sono stati raggiunti gli obiettivi assistenziali: assenza di nausea e vomito assenza di dolore assenza di cefalea assenza di sanguinamento la ripresa delle funzioni elementari quali diuresi e deambulazione. 15 Viene compilata una lettera di dimissione per il medico di base, consegnata al paziente insieme ai farmaci da utilizzare nelle 24 ore dopo la dimissione. 5.1 CONTINUITA’ ASSISTENZIALE La continuità assistenziale del paziente dimesso è garantita attraverso modalità diverse: La lettera di dimissione, compilata dal medico che ha operato il paziente, contiene informazioni circa il tipo di intervento eseguito, le modalità di esecuzione, i farmaci da assumere a domicilio, il comportamento consigliato e i controlli previsti, la modalità di contatto con il servizio in caso di dubbi o problemi a domicilio. La consegna dei farmaci da assumere nelle prime 24 ore. È garantita la copertura terapeutica nell’intervallo che intercorre tra la dimissione e il medico di base. Per quanto riguarda la terapia domiciliare antitrombotica con eparine sottocute, è iniziata la distribuzione diretta al paziente, da parte del servizio di Farmacia ospedaliera, della quantità necessaria a completare il trattamento. Educazione del paziente e dei familiari e/o accompagnatori sull’assistenza a domicilio, sulla gestione dei farmaci, sulle medicazioni e sull’uso di bendaggi o presidi (stampelle, calze elastiche, drenaggi, ecc.), alimentazione, esercizi, posture, uso dei servizi. Visita di controllo. 6 - AMBULATORIO MEDICAZIONI (SOLO PER ORTOPEDIA) E' in funzione presso il Day Surgery Multidisciplinare un ambulatorio destinato alle medicazioni post-operatorie di pazienti trattati in Day Surgery per patologie di tipo ortopedico. Le medicazioni vengono concentrate durante la mattinata, eseguite dal personale infermieristico con la eventuale supervisione del medico (se necessaria). A seconda della branca chirurgica e del tipo di intervento subito il paziente esce dall’ospedale con il programma e le modalità di accesso per le medicazioni. Viene specificato se necessaria o meno la prenotazione presso il CUP. Il 16 controllo e/o medicazione viene effettuato in ambulatorio dedicato presentando la lettera di dimissione; non è soggetto a pagamento di ticket poiché rientra nelle prestazioni dell’intervento stesso purchè sia effettuato entro i 30 giorni. 7 - DAY-SERVICE ORL CICLI DI TERAPIA INFUSIONALE Per i pazienti affetti da patologie otorinolaringoiatriche che necessitino di cicli di terapia infusionale (neuronite vestibolare, acufeni improvvisi), viene aperto il percorso in Day-Service presso il Day Surgery Multidisciplinare al 2° piano dell'Ospedale nuovo. I pazienti accedono a questo tipo di ricovero previa visita e richiesta formulata dallo specialista ORL. La somministrazione inizia al mattino alle ore 7.30 e si conclude nel primo pomeriggio; di solito il paziente viene posizionato in poltrona negli spazi stabiliti. Le prestazioni in regime di Day-Service seguono il percorso del paziente esterno e sono soggette al pagamento del ticket, se dovuto. 8 - GESTIONE ACCERTAMENTI POST-RICOVERO SOLO PER CHIRURGIA E OTORINOLARINGOIATRIA Gli accertamenti da effettuare entro i 30 gg dalla dimissione non sono soggetti al pagamento del ticket ed hanno un percorso preferenziale. Per i pazienti dimessi dall' U.O.A. di Chirurgia/ORL di Valdagno che necessitino di questi accertamenti postricovero, il Servizio di Day Surgery, in collaborazione col reparto, provvede a programmare gli stessi, a richiamare il paziente e ad organizzare la visita di controllo per la visione dei referti. Nel caso sia necessaria una preparazione specifica all’esame sarà il servizio stesso a fornire i farmaci necessari (es. colonscopia). 17 FUNZIONIGRAMMA PERSONALE INFERMIERISTICO ACCERTAMENTI PRE-OPERATORI LORENZI CARLA SANDRI GIANNIVA TESS MIRELLA GESTIONE LISTE ATTESA E NOTA OPERATORIA ORTOPEDIA BORGA DANIELA GONZATO LAURA SPERMAN VANIA GESTIONE LISTE ATTESA CHIRURGIA E NOTA OPERATORIA LORENZI VALENTINA PIANALTO STEFANIA SANDRI GIANNIVA GESTIONE AMBULATORIO MEDICAZIONI GONZATO LAURA PIANA LIDIA ZUCCON ROBERTO LORENZI CARLA PIANALTO STEFANIA GESTIONE CARTELLE E ARCHIVIO ALBIERO LAURA BORGA DANIELA ZUCCON ROBERTO POST - RICOVERO PIANALTO STEFANIA SAVEGNAGO FRANCA ZUCCON ROBERTO GESTIONE SCORTE DALLA VALLE ADELINA GALANTE MARIANGELA GESTIONE LISTE ATTESA GINECOLOGIA E NOTA OPERATORIA IPPONI MARIA TERESA SELLA STEFANIA 18 LA CARTA SERVIZI DAY SURGERY: IL RAPPORTO STRUTTURA PAZIENTE PRINCIPI FONDAMENTALI 1 - INFORMAZIONE • Ogni paziente viene informato correttamente sulle proprie condizioni fisiche, la patologia e le prospettive di guarigione, secondo modalità adeguate alla sua cultura, emotività e capacità di comprensione. • I pazienti, prima di essere sottoposti a prestazioni diagnostico-terapeutiche e/o chirurgiche, vengono informati dal personale medico ed infermieristico sulle motivazioni, modalità ed eventuali rischi al esse connessi. Qualora il paziente non fosse in grado di valutare in prima persona, saranno contattate le persone che lo rappresentano. • Tutto il personale del reparto è impegnato a garantire l’ascolto e l’accoglienza da parte degli utenti ai fini della corretta informazione e dell’orientamento nell’utilizzo dei servizi forniti. • Per tutti i pazienti è disponibile un opuscolo contenente informazioni sulle attività del reparto e suggerimenti utili alla degenza. 2 – EGUAGLIANZA Il rapporto tra sanitario e paziente si basa sul principio dell’eguaglianza e del rispetto indipendentemente dalla razza, dal sesso, dalla lingua, dalla religione e dalle idee politiche. 3 – IMPARZIALITÀ La struttura si impegna ad erogare prestazioni e a fornire servizi in modo obiettivo, giusto ed equo. 19 4 – EFFICACIA ED EFFICIENZA La struttura si impegna a qualificare i servizi, ad individuarne altri idonei per raggiungere gli obiettivi di efficacia ed efficienza e ad elaborare progetti tesi a migliorare la qualità dei servizi, cercando di soddisfare le aspettative del paziente, nel rispetto degli obiettivi strategici della struttura. 5 – CONTINUITÀ • I pazienti in dimissione che necessitano di controlli successivi e completamento del ciclo assistenziale ospedaliero (medicazioni) ricevono comunicazione della data, ora, luogo in cui presentarsi in modo chiaro e preciso. • Presso la struttura il paziente viene attentamente controllato dal medico di guardia e dal personale infermieristico; è auspicabile che la prima notte che segue l’intervento il paziente sia assistito da una persona in grado di avvisare l’èquipe in caso insorgessero problemi. • L’ èquipe è rintracciabile telefonicamente per qualsiasi dubbio o problema che possono insorgere a domicilio dopo la dimissione dalla struttura. OBIETTIVI E STANDARD DI QUALITA’ 1 – RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA E PRESTAZIONE • La presa in carico da parte del personale infermieristico avviene entro 10 minuti dall’arrivo. • L’èquipe garantisce tutto il tempo necessario affinché il paziente possa prepararsi adeguatamente all’entrata in sala operatoria. • I tempi della ripresa ottimale delle condizioni di salute variano a seconda dell’anestesia impiegata e della modalità di intervento utilizzata; tuttavia, non appena questo di verifichi, il paziente viene istruito a riprendere l’autonomia preesistente (deambulazione, alimentazione). 20 2- PROFESSIONALITÀ DEGLI OPERATORI • L’ èquipe aiuta il paziente ad affrontare l’intervento con tranquillità, serenità e sicurezza. • Il percorso assistenziale che attuerà il personale infermieristico è individualizzato e appropriato. • Ogni operatore è riconoscibile tramite un tesserino di identificazione. • Il personale di servizio garantisce la corretta preparazione fisica all’intervento chirurgico, favorendo in questo modo le procedure assistenziali e chirurgiche più efficienti possibile e il buon esito dell’intervento. 3 – COMFORT • I pazienti vengono ricoverati in stanze a due letti con bagno in ogni stanza, dotate di luce individuale e dispositivo di chiamata. • Ogni letto della struttura presenta biancheria pulita e/o monouso, così come le camicie ed il materiale utile all’ingresso in sala operatoria. • Non appena le condizioni fisiche postoperatorie si sono stabilizzate, il personale infermieristico provvede all’alimentazione con dieta leggera (possibilità di scelta tra biscotti, yogurt, panino, thè o caffè d’orzo, budino, marmellata). • Ogni stanza è dotata di tavolo con sedie ed ogni letto ha il proprio comodino personale, mobile, nel caso il paziente non possa ancora deambulare. • I pazienti ed i familiari hanno la possibilità di usufruire di una sala di attesa con poltrone e TV. 4 – GARANZIA E TUTELA • Tutti gli operatori sono impegnati ad indirizzare coloro che intendono effettuare reclami o apprezzamenti fornendo tutta l’assistenza necessaria. • Ogni paziente è tutelato da una serie di diritti e doveri che non sono evitabili e rispecchiano l’efficienza, l’efficacia, la qualità, la legittimità e la trasparenza dei servizi offerti. 21 PRINCIPI FONDAMENTALI DIRITTI E DOVERI DEL PAZIENTE 1 – Il paziente ha il diritto di: • essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della dignità umana, dei propri diritti e convinzioni religiose; • essere sempre identificato mediante un braccialetto contenente nome, cognome e data di nascita; • essere chiamato per nome, evitando l’utilizzo di numerazioni; • ottenere informazioni complete ed esaurienti riguardanti la struttura sanitaria relative alle prestazioni erogate e alle modalità di accesso; • ricevere, salvo casi di emergenza-urgenza che possono comportare pericolo di vita, le notizie che gli permettano di esprimere il consenso informato prima di essere sottoposto a terapie o interventi; • tutelare la propria privacy (L. 675/96), assicurando che i dati relativi alla propria malattia e ad ogni circostanza che lo riguardi rimangano riservati; • essere garantito che tutto ciò che viene eseguito sulla sua persona rispecchia ciò che è stato detto e spiegato; • essere soddisfatto circa tutti i dubbi e chiarimenti durante tutto il tempo del ricovero; • essere assistito e vigilato durante tutto l’iter terapeutico, dall’accoglienza alla dimissione. 22 2 – Il paziente ha il dovere di: • mantenere un comportamento che sia responsabile in ogni momento del percorso, nella compressione e nel rispetto dei diritti degli ammalati; • collaborare con tutta l’èquipe sanitaria, per favorire così il corretto iter terapeutico; • rispettare gli appuntamenti dati per i controlli, riaccertamenti, medicazioni; • informare tempestivamente l’ èquipe sulla propria intenzione e rinunciare, secondo la propria volontà, a cure o prestazioni precedentemente programmate; • provvedere al pagamento degli accertamenti pre-operatori se sono stati eseguiti, nel caso esso rifiuti l’intervento programmato; • rispettare gli ambienti, attrezzature e persone che lo circondano, ritenendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi anche propri; • evitare qualsiasi comportamento che possa creare situazioni di disturbo e disagio; • rispettare le disposizioni date ed i divieti affissi nella struttura (divieto di fumare, di portare animali, di usare il telefono cellulare…); • avere a disposizione una persona che lo assista soprattutto dopo le prime 24 ore dalla dimissione, pronta a segnalare al personale infermieristico eventuali complicanze legate all’intervento; • segnalare all’èquipe l’assenza di persone che possano assisterlo a domicilio; • rispettare le disposizioni date per quanto riguarda la preparazione del giorno dell’intervento (tricotomia, digiuno, astinenza da fumo ed alcool, sospensione di particolari farmaci….). 23 DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERA UNITA’ AGGREGATA UNITA’ AUTONOMA ORTOPEDIA CHIRURGIA ORL DR. COLOMBINI • DR FINCO DR. GONELLA (FF) • OGN DR. MARTINI Dr. Casti Paolo Dr. Faccin Stefano Dr. Crocco Mariano Dr. Cazzola Flavio Dr. Gianesini Raffaele Dr. Mattiello Laura D.ssa Guaraldi Claudia Dr. Rossato Carlo Dr. Mion Emanuele Dr. Tescari Paolo D.ssa Bragantini Chiara Dr. Ricciardi Salvatore Dr. Lo Russo Michele Dssa Sebastiani Simona D.ssa Puntin Annalisa Dr. Minniti Consolato Dr. Segato Massimo D.ssa Gaianigo Elena D.ssa Di Iorio Paola EQUIPE INFERMIERISTICA Caposala SPERMAN VANIA Borga Daniela Dalla Valle Adelina Galante Mariangela Gonzato Laura Lorenzi Carla Lorenzi Valentina Piana Lidia Pianalto Stefania Sandri Gianniva Savegnago Franca Tess Mirella Zuccon Roberto Albiero Laura IP OSS IP IP IG IP IP IP IP IP IP IP Segretaria 24 U.O.S SPECIFICHE DI RIFERIMENTO CHIRURGIA GENERALE (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio) ORL (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio) ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio) OSTETRICIA E GINECOLOGIA (Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione servizio E’ prevista revisione annuale del documento. Ultima revisione 09-02-2010 25 Ospedale di Valdagno U.O.C. CHIRURGIA GENERALE Equipe medica Responsabile Dott. Cristiano Finco Dirigente Medico Dott. Raffaele Gianesini Dirigente Medico Dott. Stefano Faccin Dirigente Medico Dott. Emanuele Mion Dirigente Medico Dott. Salvatore Ricciardi Dirigente Medico Dott. Minniti Consolato Dirigente Medico D.ssa Puntin Annalisa Resp. Day Surgery Numeri telefonici di riferimento Day Surgery Chirurgia Capo sala Day Surgery AFD Sperman Vania 0445-484770 Liste di attesa (ore 10.00-13.00) 0445-484772 Infermieri del Servizio (ore 7.00-20.00) 0445-484771 Segreteria 0445-484752 Numero di riferimento notturno: Chirurgia degenze 0445-484786 26 CHIRURGIA GENERALE Vengono trattate in regime di Day-Surgery (Day hospital chirurgico) tutte le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione, aderisce al Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della Regione Veneto. Interventi eseguibili presso il servizio. Le ernie Le varici degli arti inferiori Malattie urologiche (fimosi, varicocele, idrocele, cisti dell’epididimo, cistoscopie diagnostiche e operative Malattie della mammella (cisti, fibroadenomi, papillomi, mastiti, ginecomastie, nodi mammari) Malattie dell’ano (ragadi, ascessi, fistole, cisti pilonidali, emorroidi, condilomi, marische) Dispositivi venosi per terapie oncologiche Tumori maligni cutanei Visita chirurgica Il primo incontro specialistico è con il chirurgo che sottoporrà il paziente ad un esame clinico completo allo scopo di evidenziare contestualmente eventuali problemi concomitanti che sconsiglino l’intervento in regime di Day Surgery. Il paziente dovrà riferire su tutte le patologie pregresse e gli interventi chirurgici subiti segnalando in particolare problemi cardiocircolatori, broncopneumonici, terapie in corso e trattamenti per malattie nervose o mentali, possibili allergie descrivendo inoltre l’ambiente in cui abita e le persone con cui vive. Lo specialista lo informerà sul tipo di intervento previsto e compilerà la scheda di inserimento in lista di attesa completa della classe di priorità e del tipo di anestesia richiesta. Al paziente verranno consegnati una copia della scheda di inserimento e un modulo contenente i recapiti telefonici del Day Surgery per i riferimenti sulle liste di attesa. 27 L’intervento per ernia della regione inguinale L’ernia si forma per una lacerazione o rilassamento della parete addominale e si manifesta con la comparsa di un rigonfiamento all’esterno. Normalmente, quando si rende evidente in parti più “a rischio” come l’inguine si riduce spontaneamente o con qualche manovra manuale; se l’ernia diventa irriducibile si impone l’intervento chirurgico in urgenza. Tale eventualità deve essere assolutamente evitata in quanto ci può essere anche il rischio di mortalità. Poiché questa evenienza non è prevedibile, al paziente portatore di ernia viene sempre consigliato l’intervento chirurgico, che nella maggior parte dei casi può essere proposto in regime ambulatoriale. Nel corso dell’operazione è frequente l’impiego dell’anestesia locale che permette al paziente di collaborare con il chirurgo e consente sia una più agevole individuazione dei difetti parietali che la verifica della solidità ed efficacia della riparazione. Attualmente vengono proposti diversi tipi di intervento, quello maggiormente impiegato consiste nella riparazione del difetto mediante una protesi (rete) attraverso un’incisione in sede inguinale. E’ un intervento ampiamente sperimentato che garantisce una significativa riduzione del dolore post-operatorio consentendo al paziente di riprendere velocemente a camminare. Accanto alla chirurgia “tradizionale” oggi viene adottata la cosiddetta chirurgia “minI-invasiva laparoscopica”. Questa moderna metodica, indicata in casi selezionati (ernie bilaterali, ernie recidive) consiste in una correzione del difetto mediante l’applicazione di una rete protesica che viene posizionata con l’utilizzo di uno strumentario che riduce in maniera considerevole il taglio chirurgico risultando perciò molto meno aggressiva, è però richiesta l’ anestesia generale. I risultati sono analoghi a quelli della chirurgia tradizionale, ma l’inserimento sociale è più immediato come pure l’ attività lavorativa. Le complicanze post-operatorie della chirurgia erniaria sono le infezioni della ferita, gli ematomi, l’orchite (infiammazione con aumento di volume del testicolo), le atrofie testicolari, i danni alle strutture nervose o agli elementi del funicolo. I danni al dotto deferente e ai vasi spermatici sono rari. Con queste nuove tecniche chirurgiche il rischio di ricomparsa (recidiva) è al di sotto dell’1% dei casi. 28 L’intervento per malattia varicosa Il sangue venoso è spinto dalle estremità verso il cuore. A livello degli arti inferiori si distingue un sistema venoso superficiale meno importante ed uno profondo che è essenziale per la circolazione. La progressiva dilatazione e allungamento delle vene superficiali e il deterioramento del sistema valvolare, che consente al sangue di scorrere in un’unica direzione, determinano la malattia varicosa. Il sangue refluendo in superficie ristagna e provoca inizialmente gonfiore, tensione, crampi agli arti e con il progredire di tale fenomeno possono comparire complicanze più gravi quali lesioni cutanee, ulcere, emorragie, infiammazione dei vasi. La malattia può venire curata ma non guarita e l’obiettivo del trattamento è di arrestare la progressione delle varici prevenendo le complicanze, sopprimendo con l’intervento le più importanti vie di reflusso di sangue dalla profondità alla superficie. Prima dell’intervento chirurgico è di estrema importanza evidenziare con una matita demografica (indelebile) tutte le vene da asportare. Si procede poi con un’incisione, di circa 5 cm, alla piega inguinale o al cavo popliteo ed una al malleolo interno od esterno di ca. 1 cm., si completa poi il trattamento con microincisioni di qualche millimetro lungo il decorso delle varici più significative. Le complicanze secondarie all’intervento sono per lo più di modesta entità: ematomi, lesione dei nervi superficiali, edemi , infezioni delle ferite chirurgiche. Possono però intervenire complicanze molto gravi ma di rarissimo riscontro dovute per lo più ad un errore chirurgico: lesioni venose, arteriose, nervose e le trombosi venose profonde con secondaria embolia polmonare. Il trattamento non è privo di rischi! L’esperienza del chirurgo, tuttavia, riduce enormemente tale inconvenienti. L’intervento per malattie urologiche La fimosi Si verifica quando il prepuzio non consente di scoprire il glande. Nel lattante si tratta di un fatto fisiologico sino alla fine del 3° anno che ha lo scopo di proteggere il glande in via di sviluppo. Dopo tale periodo se la retrazione del prepuzio è difficoltosa e non consente di vedere bene il meato uretrale è opportuna la correzione chirurgica. I pazienti diabetici e anziani ne sono frequentemente portatori. L’intervento è tecnicamente semplice e viene eseguito in anestesia locale e ha lo scopo di eliminare il restringimento e il prepuzio esuberante. I risultati sono in genere soddisfacenti. 29 Il varicocele E’ la dilatazione varicosa delle vene del cordone spermatico che si apprezzano alla palpazione della borsa scrotale come formazioni mollicce formate da cordoni sanguigni posti al di sopra e dietro al testicolo; tale tumefazione tende a ridursi se il paziente giace disteso. In generale è ben sopportato benché possa essere responsabile di una sensazione gravativa di tensione continua alla regione testicolare. E’ ben stabilito che un varicocele può influire negativamente sulla funzione di produzione degli spermatozoi e quindi sulla fertilità. Pertanto è opportuno dopo la pubertà il trattamento chirurgico nel caso si documenti una riduzione nel numero e nella motilità degli spermatozoi. Nelle forme mono-laterali l’intervento, in anestesia locale, consiste in una piccola incisione in sede inguinale e nella legatura della vena spermatica a livello dell’anello inguinale interno. Nelle forme bilaterali si preferisce l’intervento, in anestesia generale, per via laparoscopica con tre piccole incisioni addominali e la legatura alta delle vene spermatiche. Il risultato è quasi sempre molto buono. L’idrocele E’ costituito da un versamento di liquido attorno al testicolo e si presenta come una tumefazione in sede scrotale. Il trattamento è chirurgico. La semplice aspirazione del liquido è inefficace perché questo si riforma più o meno rapidamente; In anestesia loco-regionale, con un’incisione a livello scrotale, si asporta gran parte della sacca. I risultati sono soddisfacenti. Cisti del funicolo Sono delle cisti situate nel canale inguinale e lungo il cordone spermatico e contenuto liquido. Il trattamento è chirurgico, in anestesia locale, e consiste nell’asportazione. La cistoscopia diagnostica e operativa E’ un’indagine che consente di esaminare l’uretra e la cavità vescicale attraverso un tubo cilindrico di varie dimensioni in cui scorre un sistema ottico fornito di lenti e di luce. Si esegue distendendo la vescica con soluzione fisiologica; inoltre, attraverso il cistoscopio può essere introdotto un apposito strumento (recettore endoscopico) che viene utilizzato per la disostruzione del collo vescicale in caso di sclerosi, di ipertrofia prostatica o in alcuni casi di neoplasia prostatica. 30 L’intervento per malattie della mammella La donna è spesso in grado di percepire nel proprio seno tumefazioni più piccole di quanto non possa fare il medico. Pertanto l’auto esame rappresenta un ottimo mezzo per la diagnosi precoce di nodo mammario. Anche in questo campo la messa a punto di metodiche di indagine quali la termografia, la diafonoscopia, l’ecografia, la mammografia e il prelievo citologico (agoaspirato) hanno consentito di definire tempestivamente la diagnosi delle affezioni della mammella, permettendo in tal modo di programmare ed eseguire la terapia più adeguata. In ambulatorio possono essere curate con interventi molte delle malattie che più frequentemente si presentano. Cisti (gonfiori tondeggianti) L’asportazione è indicata quando il suo contenuto all’agoaspirato risultati ematico (di sangue) oppure quando la cisti si riforma più volte nella stessa sede o se permane la sensazione di un nodulo dubbio. Tumori benigni (fibroadenomi-papillomi) Per il fibroadenoma l’asportazione è indicata nell’incertezza diagnostica o di fronte a lesioni a rapido accrescimento e di diametro superiore ai 3 cm. I papillomi, che sono caratterizzati da fuoriuscita di liquido serioso e sieroematico dal capezzolo, vanno curati mediante asportazione. Le mastiti (infiammazioni della mammella) Quando si trasformano in ascesso richiedono il trattamento chirurgico. I nodi dubbi impongono l’asportazione chirurgica per una diagnosi definitiva. Le ginecomastie (aumenti di volume delle ghiandole mammarie maschili) Possono essere trattate soprattutto quando il paziente sottolinea problemi estetici o sintomi dolorosi e in ogni caso nel sospetto di malignità. Negli interventi ambulatoriali le incisioni cutanee vengono praticate preferibilmente nelle zone non esposte per ottenere un risultato estetico ottimale. Per le suture si usano fili che si riassorbono a brevissimo tempo ed evitano la rimozione dei punti. 31 L’intervento per malattie dell’ano Il trattamento ambulatoriale può essere indicato in presenza di ragadi, ascessi e fistole anali, cisti pilonidali, emorroidi, conditomi, marasche. Le lesioni asportate richiedono sempre un riscontro istologico. L’anestesia impiegata in genere è locale o loco-regionale. La ragade E’ una piccola ferita, di solito dolorosa, della parte esterna del canale anale che difficilmente guarisce spontaneamente. La terapia chirurgica consiste nella sezione di una parte del muscolo sfintere interno. La ferita guarisce dopo 1 – 2 settimane e il dolore cessa dopo circa 1 giorno. Rare sono le complicanze post-operatorie; emorragia, ascesso, ricomparsa (recidiva), incontinenza (perdita involontaria di feci o gas). L’ascesso E’ una sacca di pus che deriva da un’infezione delle ghiandole anali. I sintomi dell’ ascesso sono la comparsa di un gonfiore (tumefazione) arrossato, dolente tra cute e canale anale, in genere accompagnata da febbre elevata. Il trattamento chirurgico consiste in un ampio svuotamento e drenaggio per permettere l’evacuazione del pus e se possibile nell’identificazione della sede di partenza del focolaio infettivo, che andrà trattato in modo opportuno. La fistola E’ un condotto che si forma tra la pelle attorno all’ano e il canale anale e si presenta come un foruncolo che non guarisce con fuoriuscita continua o intermittente di pus. Le fistole anali Possono essere asportate completamente con un piccolo intervento, o con due o più interventi nei casi più complessi. La ferita chirurgica può essere molto ampia, ma ciò non deve impressionare perché si richiuderà completamente. La cicatrizzazione avviene gradualmente dalla profondità in superficie e per la guarigione sono necessarie da 4 a 5 settimane per le fistole più semplici e da 12 a 16 settimane per quelle più complesse. Bagni locali ed irrigazioni ripetute sono le tecniche migliori per mantener ben pulite le pareti della ferita in via di guarigione. Complicanze nel trattamento chirurgico possono essere la ricomparsa (recidiva) e l’incontinenza. 32 Le cisti pilonidali Sono infezioni che si formano nella zona al di sopra dell’osso sacro e si manifestano con la comparsa di un nodo, di un ascesso o di una fistola. La terapia consiste nell’asportazione in blocco della parte malata. La ferita potrà essere chiusa con punti o lasciata ampiamente aperta a seconda delle situazioni. La guarigione avviene nel primo caso in pochi giorni, nel secondo caso per progressiva cicatrizzazione in sei settimane circa e richiede alcune medicazioni ambulatoriali. Le complicanze consistono nella ricomparsa (recidiva) della cisti pilonidale. Le emorroidi Sono delle vene varicose che si manifestano nel canale anale e che tendono a uscire all’esterno. Possono manifestarsi con sanguinamento, dolore o infiammazione. Il trattamento chirurgico prevede l’asportazione dei noduli lasciando delle ferite aperte che in genere guariscono dopo 5 settimane o l’asportazione della mucosa che fuoriesce dal canale anale con un particolare dispositivo meccanico circolare che esegue contemporaneamente la sezione e sutura. Nel post-operatorio vengono consigliati bagni locali tiepidi di pulizia, medicazioni con soluzione disinfettante e regolarizzazione dell’alvo. Le complicanze secondarie all’intervento sono piuttosto rare e possono essere il dolore, l’emorragia, la stitichezza, le infezioni e la loro ricomparsa (recidive). I condilomi Sono lesioni altamente infettanti che si trasmettono facilmente per contatto. Si presentano come piccole escrescenze localizzate nella zona intorno all’ano e nel canale anale. L’intervento è tassativo e prevede la bonifica radicale. Le marische Sono piccole pieghe cutanee presenti nella maggior parte delle persone e in genere non indicano alcuna malattia. Talvolta accompagnano una ragade o sono residui di una crisi di emorroidi mai risolta. E’ possibile eseguirne l’asportazione con un intervento in anestesia locale. 33 Dispositivi venosi per terapie oncologiche La somministrazione di farmaci antitumorali per via venosa spesso comporta l’insorgenza di flebiti alle vene degli arti superiori. Per evitare queste complicanze e rendere più agevoli le frequenti somministrazioni di farmaci sono stati messi a punto dei particolari dispositivi impiantabili denominati “port” formati da un serbatoio che viene collegato ad un catetere posizionato in un grosso vaso venoso. In anestesia locale si esegue una incisione di circa 5 cm in sede pettorale, si isola la vena cefalica e si introduce il catetere spingendolo sotto guida radiologica sino in prossimità del cuore. Si raccorda tale catetere ad un piccolo serbatoio che viene alloggiato in prossimità dell’incisione nel sottocute in una sede facilmente accessibile ai trattamenti. Terminati i cicli di terapia antitumorale il dispositivo può essere facilmente rimosso con una piccola incisione chirurgica. Tumori maligni della pelle Il melanoma è un tumore maligno a frequente localizzazione cutanea che colpisce quasi esclusivamente la razza bianca e che ha dimostrato, negli ultimi 30 anni, un aumento proporzionalmente maggiore rispetto agli altri tipi di tumore. La diagnosi precoce di questo tipo di tumore è molto importante perché consente di curare questa malattia altamente aggressiva in una fase iniziale con buone possibilità di guarigione. Quando il tumore è limitato alla sola lesione cutanea il trattamento chirurgico di asportazione locale consente una sopravivenza a distanza di 10 anni che varia tra il 60-95%; quando il melanoma presenta segni d metastatizzazione linfonodale il trattamento chirurgico è sempre consigliato e la sopravvivenza varia a 10 anni tra il 20-50%. Nel forme di malattia avanzata il trattamento è medico, con farmaci antitumorali, ma i risultati sono piuttosto deludenti. Nei pazienti in cui sia indicata l’asportazione dei linfonodi alla ricerca di eventuali metastasi oggi si è introdotta una nuova metodica (linfoscintigrafia con ricerca del linfonodo sentinella) che consente, attraverso la somministrazione di una sostanza radioattiva, di individuare con precisione la presenza e la sede di eventuali metastasi linfonodali così da poterne eseguire l’asportazione e lo studio istologico. Si tratta di una tecnica sicura, senza effetti collaterali, che comporta un reale vantaggio nel trattamento di questa malattia. L’intervento, a seconda della sede della lesione, viene eseguito in anestesia locale o loco-regionale e il paziente viene in genere dimesso in giornata. 34 Ospedale di Valdagno U.O.C. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Equipe medica Responsabile Dott. Miraldo Colombini Dirigente Medico Dott. Flavio Cazzola Dirigente Medico Dott. Paolo Casti Dirigente Medico Dott. Alberto Malaguti Dirigente Medico Dott. Carlo Rossato Dirigente Medico Dott. Giovanni Sambo Resp. Protesica Numeri telefonici di riferimento Capo sala Day Surgery AFD Sperman Vania 0445-484770 Liste di attesa (ore 10.00-12.00) 0445-484775 Infermieri del Servizio (ore 7.00-20.00) 0445-484771 Segreteria 0445-484752 Numero di riferimento notturno: Ortopedia degenze 0445-484758 35 ORTOPEDIA Gli interventi ortopedici eseguibili in Day Surgery sono molteplici e permettono la rapida ripresa del paziente garantendogli la massima sicurezza. Vengono trattate in regime di Day-Surgery (Day hospital chirurgico) tutte le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione, aderisce al Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della Regione Veneto. Gli interventi principalmente eseguiti in Day Surgery sono: Artroscopie Dita a scatto Dita a martello Tunnel carpale Morbo di Dupuytren Morbo di De Quervain Neuroma di Morton Rimozione di cisti artrogene e di corpi estranei Unghia incarnita Fratture delle piccole ossa ( anche radio-ulna ridotte con sintesi– filo) Tenotomie – tenorrafie Biopsie dei tessuti molli Bursectomie Disarticolazione - amputazione di falangi Visita ortopedica Il paziente accede al Day Surgery a seguito di visita del medico specialista ortopedico; nel caso si renda necessario l’intervento chirurgico il paziente viene posto in lista di attesa attraverso la compilazione della scheda di inserimento. Per gli interventi chirurgici eseguibili in anestesia locale,il paziente viene convocato dal servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando con sé la documentazione necessaria; per gli interventi che necessitano di anestesia plessica, epidurale o generale/sedazione i pazienti vengono convocati precedentemente per la preparazione pre-operatoria. 36 Interventi di chirurgia della mano Sindrome del tunnel carpale: Patologia determinata dall’intrappolamento del nervo mediano in una struttura denominata tunnel carpale nella quale decorrono nove tendini insieme al nervo suddetto. Questo tunnel ha pareti rigide costituite dalle ossa carpali e dal legamento carpale traverso e qualsiasi processo morboso al suo interno ha ripercussioni sul nervo mediano che è la struttura più sensibile. Tra queste le infiammazioni, gli edemi, le malattie dei nervi periferici, il diabete, l’artrite reumatoide, l’ipotiroidismo, le patologie ormonali, le fratture di polso, la gravidanza. Il paziente presenta dolore intenso, formicolio della mano, soprattutto delle prime tre dita, specialmente durante la notte. Il trattamento è chirurgico, in anestesia locale, la durata del ricovero è di qualche ora e il regime può essere ambulatoriale o Day Surgery a seconda delle condizioni del paziente e delle patologie correlate. Morbo di De Quervain Infiammazione aspecifica delle guaine, dei tendini del pollice all’interno del primo canale dorsale del carpo. Può essere causato da alcune artropatie (artrite reumatoide, gotta), a seguito di cause meccaniche o ormonali. Il paziente presenta dolore intenso a livello della stiloide radiale o livello laterale del polso. L’intervento chirurgico prevede la permanenza in Servizio di qualche ora e l’anestesia è locale Dito a scatto Si definisce dito a scatto una infiammazione stenosante dei tendini flessori a livello della articolazione metacarpofalangea (passaggio tra la mano ed il dito). Il paziente presenta all’inizio dolore e gonfiore con difficoltà al movimento; successivamente compare il blocco in flessione del dito correggibile spontaneamente fino alla fase cronica in cui non è più correggibile. La causa appare legata alle forze di compressione e frizione che si esercitano alla guaina tendinea con i movimenti continui della mano. Il paziente viene sottoposto all’intervento in anestesia locale e la permanenza presso il Servizio è di qualche ora. 37 Morbo di Dupuytren Consiste nella flessione permanente e progressiva di una o più dita della mano dovuta alla retrazione dell’aponeurosi palmare superficiale che normalmente è tesa a ventaglio e del legamento traverso del carpo fino alla radice delle dita. Generalmente inizia sul 4° e 5° dito e poi si estende alle altre dita. Il paziente non presenta dolore ma impedimento funzionale. L’intervento si esegue in regime di Day Surgery, in anestesia locale o plessica a seconda dello stadio della malattia e conseguentemente della durata dell’intervento. Comportamento a domicilio dopo l’intervento Il paziente viene invitato a mantenere l’arto sollevato durante il riposo, a controllare la mobilità delle dita e a fare piccoli movimenti per migliorare il circolo e la ripresa funzionale. In presenza di formicolio persistente, sanguinamento o dolore che non regredisca con i comuni analgesici, è consigliato contattare il reparto direttamente con i numeri indicati sulla lettera di dimissione. 38 Artroscopia di ginocchio L’artroscopia è una tecnica chirurgica eseguita inserendo uno strumento a fibre ottiche (artroscopio) all’interno della cavità articolare da trattare a scopo diagnostico o chirurgico. Questo permette di fare solo una o due piccole incisioni ai lati del ginocchio e di risolvere patologie come la rottura dei menischi, la presenza di pliche sinoviali sintomatiche, la presenza di corpi mobili, le lesioni cartilaginee di modesta entità. La diagnosi artroscopica di patologie più importanti permette di programmare ulteriori interventi (protesica, ricostruzioni legamentose, trasposizioni della rotula, osteotomie varizzanti o valgizzanti). L’intervento viene eseguito in anestesia locale, locale + sedazione o spinale a seconda della patologia e delle caratteristiche del paziente. In caso di anestesia locale il paziente rimane nel servizio per qualche ora, negli altri casi per tutta la giornata, prolungabile a una notte se necessario. Comportamento a domicilio dopo l’intervento A casa il paziente viene invitato a camminare utilizzando le stampelle per la prima settimana; l’arto deve essere sollevato durante il riposo e si devono eseguire gli esercizi appresi durante il ricovero. Per i primi giorni è consigliato mantenere la borsa del ghiaccio sul ginocchio trattato per una ventina di minuti, 2-3 volte al giorno. Vanno assunti i farmaci indicati al momento della dimissione (in particolare la terapia anti-tromboembolica). In presenza di incapacità funzionale, sanguinamento, gonfiore o dolore che non regredisca con i comuni analgesici, è consigliato contattare il reparto direttamente con i numeri indicati sulla lettera di dimissione. 39 Interventi di chirurgia del piede Dito a martello E’ una deformazione permanente a martello delle dita del piede dovuta a contrattura in flessione. A volte è primitiva, altre volte è secondaria dovuta a deformazioni del piede come piede cavo o piatto, a paralisi, ad atteggiamenti viziati prolungati (uso di calzature improprie). Il paziente presenta dolore che nasce dal contatto della deformità con la calzatura. La chirurgia consente la correzione per mezzo di interventi che variano in base alla gravità: sezione di tendini che hanno perso la loro funzione, rimodellamento osseo, osteotomie. L’intervento si esegue in regime di Day Surgery, in anestesia locale e la deambulazione è immediata con carico sul calcagno. Neuroma di Morton E’ una sindrome caratterizzata da un acutissimo dolore alla pianta del piede che inizialmente insorge improvviso per poi manifestarsi in modo continuo tale da rendere difficile la deambulazione. E’ dovuto alla cronica irritazione di uno dei nervi della pianta del piede su cui si forma con il tempo un ingrossamento affusolato, stadio finale di una prolungata irritazione. Quando le altre terapie non sono efficaci, si procede all’intervento chirurgico. L’intervento si esegue in regime di Day Surgery, in anestesia locale e la deambulazione è immediata con carico sul calcagno. Unghia incarnita Frequente e dolorosa patologia che colpisce generalmente l’alluce a livello dei margini ungueali. Il paziente presenta cute infiammata, infetta con dolore acuto e a volte emissione di pus. Se le cure mediche e il trattamento locale non hanno avuto successo, si procede all’intervento di onicectomia selettiva, cioè l’asportazione di un piccolo lembo di unghia con la sua matrice, in anestesia locale. L’intervento è ambulatoriale e consente di camminare subito. Comportamento a domicilio dopo l’intervento Il paziente deve seguire i consigli dati alla dimissione, in particolare deve fare attenzione a mantenere pulita la medicazione, a non appoggiare l’avampiede, a controllare il colore e il gonfiore delle dita, ad assumere i farmaci consigliati. In caso di sanguinamenti, impedimento alla motilità, formicolio persistente, gonfiore persistente è opportuno contattare il servizio secondo le modalità indicate nella lettera di dimissione. 40 Ospedale di Valdagno U.O.C. OTORINOLARINGOIATRIA Equipe medica Responsabile ff Dott. Luigi Gonella Dirigente Medico D.ssa Annachiara Fasson Dirigente Medico D.ssa Laura Mattiello Dirigente Medico Dott. PaoloTescari Dirigente Medico Dott. Michele Lorusso Numeri telefonici di riferimento Day Surgery/Day Service ORL Capo sala AFD Sperman Vania 0445-484770 Liste di attesa (ore 10.00-13.00) 0445-484772 Infermieri del Servizio (ore 7.00-20.00) 0445-484771 Segreteria 0445-484752 Numero di riferimento notturno: Chirurgia/ORL 0445-484786 41 OTORINOLARINGOIATRIA Vengono trattate in regime di Day-Surgery (Day hospital chirurgico) tutte le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione, aderisce al Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della Regione Veneto. E’ opportuno segnalare che alcuni sintomi legati agli interventi di chirurgia ORL (emorragia, edema, dispnea) inducono a mantenere un controllo medico ed infermieristico più stretto ed efficace oltre le ore di ricovero previste dal regime di Day Surgery. Pertanto l’elevato rischio nell’immediatezza post-operatoria ha indotto una restrizione nell’elencazione di tali procedure. Interventi eseguibili presso il nostro servizio Frenulotomia in età pediatrica Decongestione dei turbinati inferiori con laser o radiofrequenze Polipectomia con micro-debrider (grado I – II) Exeresi di lesioni cutanee cervico-facciali Asportazione di calcoli del dotto di Warthon per via endorale Marsupializzazione di cisti di ghiandole salivari Tonsillectomia senza adenoidectomia Adenoidectomia senza tonsillectomia Adeno-tonsillectomia Asportazione di residui tonsillari Plastica di chiusura del tracheostoma 42 Visita ORL Il paziente accede al Day Surgery a seguito di visita del medico specialista; nel caso si renda necessario l’intervento chirurgico il paziente viene posto in lista di attesa attraverso la compilazione della scheda di inserimento . Per gli interventi chirurgici eseguibili in anestesia locale, il paziente viene convocato dal servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando con sé la documentazione necessaria; per gli interventi che necessitano di anestesia plessica, epidurale o generale/sedazione i pazienti vengono convocati precedentemente per la preparazione pre-operatoria (vedi). Adenoidi e tonsille Le tonsilli e le adenoidi sono accumuli di tessuto linfatico, le prime situate in fondo alla gola (ai lati dell’ugola e della faringe) le seconde a livello della volta e della parte posteriore del rinofaringe, dietro le coane nasali. Il loro compito è di costituire una barriera protettiva contro i batteri ed i virus. Quando aumentano di volume possono insorgere diverse patologie legate all’ingombro del tessuto ipertrofico. Le adenoidi infiammate determinano difficoltà respiratoria, nasale, respiro russante, disturbi della crescita. Le indicazioni all’intervento possono essere legate a problemi di tipo ostruttivo e/o infettivo. Per quanto riguarda le tonsille è indicato l’intervento quando vi è una elevata ricorrenza di faringo-tonsilliti da streptococco beta emolitico di gruppo A e ascessi peri-tonsillari. Per quanto riguarda le adenoidi, la presenza di otiti ricorrenti legate all’ostruzione degli orefizi tubarici dell’orecchio può richiedere l’applicazione di drenaggio trans-timpanico o l’intervento di adenoidectomia. Comportamento a domicilio dopo l’intervento Dopo l’intervento il paziente deve mantenere il riposo per circa una settimana, evitare l’assunzione di bevande gassate, limitare al minimo i contatti con persone ammalate. La dieta deve essere liquida e pappona con alimenti freddi per il primo giorno. Nei giorni successivi si passa gradualmente ad alimenti frullati e tritati. In presenza di emorragia dopo l’intervento deve contattare il reparto di riferimento (vedi lettera di dimissione). . 43 Ospedale di Valdagno U.O.C. OSTETRICIA E GINECOLOGIA Equipe medica Responsabile Dott. Giovanni Martini Dirigente Medico Dott. Mariano B. Crocco Dirigente Medico D.ssa Claudia Guaraldi Dirigente Medico D.ssa Claudia Brigantini Dirigente Medico D.ssa Simona Sebastiani Dirigente Medico Dott. Massimo Segato Numeri telefonici di riferimento Ostetricia e Ginecologia Capo sala Coordinatore Ostetrico Liste di attesa AFD Ipponi M. Teresa 0445-484112 Bianchini Guido 0445-484141 (ore 8.00-13.00) 0445-484112 Reparto 0445-484701 Sala parto 0445-484141 a cura di Ipponi Maria Teresa – Sella Stefania 44 OSTETRICIA E GINECOLOGIA Vengono eseguiti interventi di chirurgia ginecologica per patologia benigna e maligna dell’apparato genitale femminile sia in regime di ricovero ordinario che in Day Surgery a seconda della patologia da trattare. In regime di ricovero ordinario si effettuano prevalentemente interventi: • • • • • • • • i seguenti Isterectomia (laparoscopiche, per via vaginale e laparotomiche) Chirurgia oncologica laparoscopica e laparotomica Chirurgia dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale (disfunzioni del pavimento pelvico) Chirurgia laparoscopica dell’endometriosi e delle altre patologie ginecologiche benigne (miomi, cisti ovariche) Chirurgia laparotomia delle patologie ginecologiche benigne Laparoscopie diagnostiche (sterilità) Tagli cesarei Altri interventi ostetrici (cerchiaggio cervicale) Fibromatosi uterina Vengono trattate in regime di Day Surgery tutte le patologia che consentono ricoveri brevi senza diminuzione di sicurezza per la paziente. 45 I principali interventi eseguiti sono: Revisione cavità uterina (aborto, metrorragia) Resettoscopie Laparoscopie per sterilizzazione tubarica Diatermocoagulazione per condilomatosi o per patologie displastiche della cervice Visita ginecologica La paziente accede al servizio a seguito di visita del medico specialista, visita che può essere effettuata in regime ambulatoriale divisionale, di libera professione o presso il pronto soccorso ginecologico; nel caso in cui si renda necessario l’intervento chirurgico la paziente viene posta in lista d’attesa in base alla priorità assegnata dal medico. Nel caso in cui il medico ritenga l’intervento urgente, la paziente viene inviata direttamente in reparto e ricoverata. Per gli interventi che necessitano di anestesia epidurale, generale o sedazione le paziente vengono convocate precedentemente per gli accertamenti pre-operatori. Per gli interventi eseguibili in anestesia locale, la paziente viene convocata dal servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando con sé la documentazione necessaria. Interventi ginecologici in regime di ricovero ordinario Indicazioni alla isterectomia sono: - Fibromatosi uterina - menometrorragie recidivanti che non rispondono alla terapia medica, con persistente stato di anemia - Prolasso utero-vaginale - Patologia maligna dell’apparato genitale 46 Isterectomia vaginale o colpoisterectomia Il cedimento delle strutture di supporto dell'apparato genitale femminile comporta una serie di problemi, che inficiano la qualità di vita della donna. Infatti, causa disagio quando la donna cammina, si siede o durante i rapporti sessuali, inoltre il prolasso interferisce con la funzione della vescica e del retto, comportando nel primo caso incontinenza urinaria, difficoltà alla minzione ed infezioni urinarie ricorrenti, e nel secondo caso alterazione dell'alvo, come stipsi cronica. Il prolasso uterovaginale (isterocele) è la discesa verso il basso dell'utero e spesso anche della vescica (cistocele) e del retto (rettocele). A seconda dell'entità della discesa del viscere si distinguono tre gradi di prolasso: 1° grado; quando l'organo è ancora contenuto nel canale vaginale; 2° grado, quando affiora all'introito vaginale; 3° grado, qua ndo sporge al di fuori dell'introito. La colpoisterectomia consiste nell’asportazione dell’utero per via vaginale associando, quando richiesto, la correzione del cistocele o del rettocele. Rispetto alla via laparotomica presenta minor morbosità e riduce la degenza ospedaliera. Isterectomia laparoscopica Nei casi in cui la patologia uterina non presenti prolasso si usa la tecnica laparoscopica che presenta indubbi vantaggi per la paziente (minor dolore post-operatorio, pronta ripresa della funzione intestinale con dimissione precoce). La laparoscopia è una tecnica che permette di “vedere” all’interno dell’addome attraverso uno strumento chiamato laparoscopio. Questo è un tubo rigido e sottile dotato di fibre ottiche, attraverso le quali viaggia la luce, che viene introdotto nell’addome mediante piccole incisioni: una livello dell’ombelico e altre due o tre a livello addominale (a seconda della diagnosi e del tipo di intervento proposto). Nei casi in cui è indicato (es. pazienti in menopausa) viene eseguita anche l’annessiectomia bilaterale. Laparoscopie operative Endometriosi E’ una patologia cronica originata dalla presenza anomala del tessuto endometriale in altri organi quali: ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino; la presenza di questo tessuto in sede anomala, provocando sanguinamenti interni determina uno stato di infiammazione cronica con formazione di tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità. 47 L’endometriosi è spesso dolorosa con sintomi caratteristici: dolore pelvico cronico, dolore ovarico intermestruale, dolore all’evacuazione, dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia), infertilità, stitichezza o diarrea. Inoltre si possono manifestare dismenorrea, menorragie. L’esame diagnostico è la laparoscopia, che permette inoltre di trattare la malattia, ma l’endometriosi può essere fortemente sospettata dopo esecuzione di visita ginecologica, ecografia tranvaginale e alterazione del dosaggio del Ca125 in presenza dei sintomi sovraesposti. Nei casi di piccoli focolai endometriosici si procederà alla semplice diatermocoagulazione, in altri casi potrà essere necessario liberare gli organi pelvici da aderenze spesso tenaci o l’asportazione di cisti ovariche di tipo endometriosico, fino a giungere talvolta all’asportazione dell’ovaio in toto. Miomi uterini I miomi uterini sono le neoformazioni benigne più frequentemente riscontrate nella patologia ginecologica. Si rileva un aumento della loro incidenza fino alla menopausa. L’eziologia dei miomi resta finora oscura, sembrano originare da una singola cellula miometriale, la loro composizione può essere varia: muscolatura liscia, elementi fibrosi. I miomi possono essere unici o multipli, variamente localizzati nell’utero e di diversa grandezza. I fibromi possiedono potenziale di crescita differente da caso a caso, alcuni tendono a crescere molto lentamente, altri si sviluppano rapidamente ed in poco tempo raggiungono notevoli dimensioni. Nel 50% delle pazienti è asintomatico, negli altri casi può causare metrorragie o menometrorragie con conseguente anemia e dolore pelvico. I miomi di piccola entità vanno monitorati nel tempo con controlli ecografici, mentre i miomi più importanti prevedono un trattamento chirurgico conservativo o radicale a seconda dei casi: miomectomia o isterectomia in laparoscopia. TOT Trans Otturatory Tape L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina attraverso l’uretra. Colpisce più frequentemente il sesso femminile, provocando un disagio fisico e psicologico. L’incontinenza può essere legata a problemi che insorgono a livello della vescica o dell’uretra. Esistono diversi tipi di incontinenza: - incontinenza da sforzo: si manifesta in occasione di uno sforzo fisico - incontinenza da urgenza: si manifesta con improvviso ed incontrollabile stimolo ad urinare - incontinenza mista: è la situazione in cui si presentano entrambi i sintomi. Per la diagnosi è necessario eseguire le prove urodinamiche. Si può ovviare in parte a tale problema modificando lo stile di vita e attuando una riabilitazione della muscolatura pelvica. Il trattamento dell’incontinenza da urgenza è farmacologico. 48 Nei casi più importanti di incontinenza da sforzo dovuta ad ipermobilità uretrale è necessario l’intervento chirurgico di TOT. Questo si esegue tramite la sospensione trans-otturatoria dell’uretra per mezzo di una striscia di polipropilene di circa 1 cm di larghezza, che viene fatta passare bilateralmente attraverso i due forami otturatori e posizionata al disotto dell’uretra senza tensione (tension free) attraverso una minima incisione vaginale. L’intervento prevede una degenza breve (due giorni) e minimi disagi per la paziente. TAGLIO CESAREO E’ il più frequente intervento ostetrico che si esegue in regime di ricovero ordinario, quando viene eseguito come intervento programmato. Il taglio cesareo e’ un intervento chirurgico che permette di estrarre il feto tramite incisioni chirurgiche praticate sull’addome quando il parto per via vaginale è controindicato per la madre o per il feto. Diverse sono le indicazioni per un taglio cesareo, fra le più frequenti : pregresso taglio cesareo, presentazione podalica del feto o anomala, placenta previa, gravidanza gemellare ad esempio. Il cesareo deve avere un’indicazione da parte del medico ginecologo che visita la paziente in ambulatorio, la gravida esegue gli accertamenti preoperatori intorno alla 36° settimana ed il TC vi ene programmato in genere dalla Capo Ostetrica in accordo con la Caposala della Ginecologia intorno alla 39° settimana, salvo altra indicazione medica. La degenza media è di 4 giorni, in prima giornata viene mantenuto il catetere vescicale e si instaura una terapia analgesica al bisogno e la ripresa della paziente è in genere pronta. I più frequenti interventi eseguiti in regime di Day Surgery sono: la resttoscopia e la revisione di cavità uterina. RESETTOSCOPIA L’isteroscopia operativa o resettoscopia è una procedura chirurgia minimamente invasiva che consente di risolvere patologie della cervice e della cavità uterina per via endoscopica. Si utilizzano ottiche di piccole dimensioni introdotte all’interno dell’utero, attraverso cui si impiegano strumenti chirurgici ed elettrici miniaturizzati. Le ottiche sono collegate a una mini telecamera e ad una fonte luminosa che permettono di operare mediante monitor. Permette di eseguire interventi quali: asportazione di polipi, fibromi, correzioni di malformazioni uterine (setti), sinechie ed asportazione di corpi estranei (IUD). Questo intervento si esegue in regime di Day Surgery che prevede il ricovero di una giornata. Dopo la resettoscopia la paziente può presentare piccole perdite di sangue e lievi dolori addominali. 49 REVISIONE CAVITA’ UTERINA E’ un intervento che permette di prelevare dall’utero frammenti di endometrio mediante appositi strumenti. Il prelievo di tessuto uterino può essere eseguito per determinare la causa di perdita di sangue anomalo dalla vagina, ma anche in caso di mestruazioni abbondanti, prolungate o irregolari. Può essere curativo, per far cessare una metrorragia e/o diagnostico per determinare tramite il prelievo la causa del sanguinamento anomalo. Un altro motivo per effettuare l’esame è quello di stabilire le possibili cause della sterilità,associato all’isteroscopia, per verificare con la biopsia dell’endometrio che vi sia concordanza fra il ciclo ovarico e le modificazioni cui il tessuto uterino va incontro sotto l’effetto degli ormoni. L’intervento ha una durata di circa dieci-quindici minuti e di regola viene effettuato in anestesia generale. Questo esame viene eseguito in regime di Day Surgery programmato o d’urgenza. Il raschiamento dell’utero può essere effettuato dopo aborto incompleto o ritenuto, o parto. Se il medico lo ritiene necessario viene inviato il materiale abortivo al Centro Toma per indagini citogenetiche in caso di aborti ripetuti. La Revisione di cavità uterina può essere seguito da piccole perdite di sangue e lievi dolori addominali che possono durare un paio di giorni. 50 BIBLIOGRAFIA Tesi di laurea in infermieristica 2002-2003: “Day Surgery ortopedico: indagine su rapporto struttura-paziente” . Tesi di laurea in infermieristica 2003-2004: “La Carta Servizi come strumento essenziale per il miglioramento della qualità in una Day Surgery. Il ruolo dell’infermiere” . Linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di Chirurgia di giorno (Day Surgery ) a cura del Gruppo di Studio Regionale DRG – Dipartimento dei Servizi Sociali. Deliberazione del Direttore Generale ULSS 5 n° 47 5 del 10.04.97 avente per oggetto l’attivazione del Day-Surgery presso l’Ospedale di Valdagno. Linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di chirurgia di giorno emesse dalla Regione Veneto il 05-10-96. Circolare ULSS 5 n° 1221 del 13.10.96 avente per o ggetto “Invio regolamento dell’ ospedalizzazione diurna”. Disposizioni della Regione Veneto, prot. n° 1648/2 055 del 23.07.96, adottate dall’ ULSS 5 il 01.08.96 e riconfermate con circolare interna dell’ ULSS 5 datata 26.11.96 n° 1 843 relativamente alle prestazioni specialistiche pre-operatorie. Deliberazione del Direttore Generale dell’ULSS 5 n° 1201 del 27.08.96 avente per oggetto l’attivazione del servizio di DayHospital nei presidi ospedalieri dell’ ULSS 5 inviata ai Primari con lettera del Dirigente Medico datata 05.09.96, prot. n° 1329 Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n° 5272 del 29.12.78 con oggetto “Legge regionale 39/93. Indirizzi per la regolamentazione delle attività effettuabili in regime di ricovero diurno (Day-Hospital Day-Surgery). Bollettino Ufficiale della Regione Veneto 29.10.96 n° 96. Opuscolo “Chirurgia di un giorno” – Realizzato dall’ U.O.A. Chirurgia di Valdagno 51