EDURISK
A CURA DELLE CLASSI QUINTE
DEL CIRCOLO DIDATTICO DI MONTE DI PROCIDA
Anno Scolastico 2014/2015
Circolo Didattico di Monte di Procida
Progetto Edurisk, promosso dal Dipartimento della
Protezione Civile, dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia,
dall’Osservatorio Vesuviano, dalla Regione Campania e
dall’Ufficio Scolastico Regionale.
CIRCOLO DIDATTICO
DI MONTE DI PROCIDA
A.S.2014/2015
Si ringraziano in modo particolare tutti coloro che
hanno partecipato alla realizzazione di questo
progetto:
Sommario:
Carta d’identità di Monte di Procida
1
Dirigente Scolastico Dott.ssa Assunta Iannuzzi
Campi Flegrei
2
La storia geologica di Monte di Procida
4
Dirigente Amministrativo Dott.ssa Renata Scamardella
Commissario Prefettizio Dott.ssa Gabriella D’Orso
Segretario Comunale Dott.ssa Marcella Montesano
Monte di Procida nella zona rossa
5
Responsabile Uff. Tecnico comunale Arch. Antonio Illiano
Comandate Polizia Municipale Dott. Ugo Rosario Mancino
Come prevenire il rischio sismico
7
In visita alla casa comunale … educazione alla legalità
9
Mappa iter procedurale
10
Foto
11
Il nostro messaggio
12
Docenti e alunni delle Classi Quinta del Circolo
Si ringrazia la cartoleria La Scolastica di Virgilio Davide
per la gentile collaborazione grafica di questo opuscolo
PG. 1
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Monte di Procida è un paese
meraviglioso e inoltre ricco di
turismo e di attività agricole. Ad
esempio, lo sapevate che io sono il
prodotto tipico?
Monte di Procida mi ha saputo
ben sfruttare.
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Campi Flegrei…
...terra di miti, di grandi
tradizioni, di vulcani...
I Campi Flegrei sono una vasta area di
origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli. Geologicamente, l`area è
una grande CALDERA (vasta depressione)
in stato di quiescenza con un diametro di
12-15 Km nella parte principale, dove si
trovano numerosi crateri, piccoli edifici
vulcanici e zone soggette ad un vulcanismo di tipo secondario
(fumarole, sorgenti termali,bradisismo…).
La storia eruttiva dei
Campi Flegrei è dominata dalle eruzioni dell`Ignimbrite Campana,
circa 39.000 anni fa, e del Tufo Giallo Napoletano, circa 15.000 anni
fa. Questi eventi sono stati cosi violenti che i volumi di magma prodotti e la
velocità con cui sono stati emessi, hanno causato collassi e originato due caldere, una all`interno dell`altra. Per
questo la forma dell`area è quella di
un semicerchio bordato da numerosi coni e crateri vulcanici. Nel
1538 si e` verificata l`ultima eruzione che, pur essendo fra le minori
dell`intera storia eruttiva ha interrotto un periodo di quiescenza di
circa 3000 anni e, nel giro di pochi giorni, ha dato origine al cono di
Monte Nuovo, alto circa 130 metri.
PG. 3
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Da allora l`attività dei Campi flegrei è caratterizzata da fenomeni di
bradisismo, attività fumarolica ed idrotermale nell’area della Solfatara e nelle località di Agnano e Lucrino.
Il fenomeno del bradisismo che caratterizza l’area consiste in un lento movimento di sollevamento e abbassamento del suolo.
Le fasi di abbassamento sono asismiche
e sono caratterizzate da bassa velocità.
Le fasi di sollevamento presentano invece maggiore velocità del moto del suolo
e sono accompagnate da intensa attività
sismica locale.
L’ultima crisi bradisismica si è verificata fra il 1982 e il 1984. Da allora il suolo si sta abbassando progressivamente, anche se di tanto in
tanto si risolleva un poco.
Il luogo che più di ogni altro testimonia il fenomeno del bradisismo
flegreo è il "macellum" (antico mercato romano) meglio conosciuto
con il nome di Tempio di Serapide, sulle cui colonne sono presenti i
fori prodotti dai litodomi (molluschi marini che vivono in ambiente
costiero al limite tra l`alta e la bassa marea) e che evidenziano le variazioni del suolo rispetto al livello marino.
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LA STORIA GEOLOGICA DI
MONTE DI PROCIDA
La storia geologica di Monte di Procida
è strettamente correlata a quella dei
Campi Flegrei e agli eventi legati alle
eruzioni di ignimbite campana e di
tufo napoletano che ne hanno definito
l’attuale conformazione.
La zona di ACQUAMORTA,
in particolare il percorso che
va da Punta di Torre Fumo
fino a Marina di Vita Fumo,
permette agli studiosi e agli
appassionati di ammirare i
depositi della BRECCIA MUSEO,datati circa 39.000 anni.
E’ come essere in un museo all’aperto dove è possibile identificare le
diverse varietà di litotipi e una stratificazione che, partendo
dal basso, racconta l’intera storia geologica del paese. Lungo lo stesso
percorso sono presenti i resti di un antico piccolo cono vulcanico
(di Vita Fumo).
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Monte di Procida nella zona rossa
La “zona rossa” è l’area per cui l’evacuazione preventiva è individuata quale unica misura di salvaguardia della popolazione. La nuova
zona rossa per i Campi Flegrei comprende, come quella già individuata nel Piano di emergenza del 2001, i territori potenzialmente esposti all’invasione di flussi piroclastici.
Studi e scelte alla base della ridefinizione della zona rossa. Il
percorso di aggiornamento della zona rossa flegrea è iniziato a gennaio 2013, con la consegna del documento del Gruppo di lavoro della
Commissione Nazionale, incaricata nel 2009 di ridefinire lo scenario
eruttivo e i livelli di allerta.
Elenco dei comuni in zona rossa. Rispetto alla zona rossa tracciata nel 2001, la nuova area da evacuare preventivamente comprende anche alcune aree dei comuni di Giugliano in Campania, Quarto,
Marano e, a Napoli, i quartieri di Chiaiano e San Ferdinando. Oltre
a questi, restano in zona rossa – con qualche modifica nelle delimitazioni - i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, e, a Napoli,
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i municipi di Soccavo-Pianura, Bagnoli-Fuorigrotta, VomeroArenella e i quartieri di Posillipo e Chiaia.
Sulla base della nuova perimetrazione della zona rossa, la Regione
Campania ha intrapreso un percorso di condivisione e approfondimento con i comuni interessati, che ha avuto l’obiettivo di identificare sul territorio ulteriori elementi fisici, infrastrutturali e urbanistici
per definire in modo più dettagliato i confini della zona da evacuare.
Solo i Comuni di Napoli e Marano hanno proposto variazioni sul limite della zona rossa all’interno del proprio territorio; tutti gli altri
hanno preso atto della proposta di ridelimitazione formulata dal Dipartimento e condivisa con la Regione Campania. Il 29 dicembre
2014 è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania la delibera della Giunta regionale con la delimitazione definitiva
della zona rossa.
RISCHIO VULCANICO
Si prevede comunque che una futura eruzione ai Campi Flegrei possa generare
diverse fenomenologie, riassumibili essenzialmente nel lancio di bombe e blocchi di
grosse dimensioni nell’immediato intorno
del centro eruttivo, nello scorrimento di
flussi piroclastici nel raggio di alcuni chilometri, nella ricaduta di ceneri e lapilli a distanza anche di molti chilometri.
FASI DEL PIANO DI EVACUAZIONE
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COME PREVENIRE IL RISCHIO SISMICO
Spesso le case sono progettate per resistere alle sole forze verticali, a cominciare dalla forza di gravità.
Quando c’è un terremoto, le case vengono sottoposte a scosse oscillatorie che provocano seri danni alle strutture portanti delle case facendole cadere o rendendole inabitabili.
Non possiamo fare niente?
C’è un modo per costruire le case in modo che queste resistano anche
alle scosse di terremoto?
Da anni in Giappone, paese fortemente sismico, costruiscono case
che restano in piedi anche dopo forti terremoti.
Seguire le regole è fondamentale. Abbiamo individuato alcune norme da tener presenti prima di costruire un edificio:
I pilastri devono essere agganciati a travi e solai
Usare materiali di buona qualità
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Non costruire case con più di due piani
Non aprire varchi in muri portanti.
Ma l’Italia è un paese con un considerevole patrimonio
storico-culturale .
Dobbiamo distruggere tutto per ricostruire
con le nuove regole?
Sicuramente no!
Il patrimonio culturale va salvaguardato
perciò bisogna controllarlo, restaurarlo e
rafforzare le strutture.
Abitiamo in un luogo pericoloso, ma esso è
anche la nostra ricchezza perché ci dà:
Il tufo e la pozzolana per costruire le case;
Le fumarole sono state usate fin dai tempi più remoti per le
terme.
Il terreno, insieme di depositi eruttivi, è particolarmente fertile e permette la produzione di prodotti agricoli importanti
Le esalazioni di zolfo hanno naturalmente protetto le viti dallo
iodio.
La sabbia, nera perché contenente ferro, è stata da sempre usata come rimedio per i dolori reumatici.
I resti archeologici, nonché la storia millenaria del nostro territorio portano tanti turisti che aiutano l’economia del territorio e ci rendono orgogliosi di vivere in un luogo così particolare.
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In visita alla casa Comunale ...
… educazione alla legalità.
Mercoledì 14 maggio 2015,alle ore 9,30,
gli alunni delle classi quinta del Circolo,
hanno partecipato, nella sala consiliare
a un incontro formativo sulle caratteristiche naturali ed antropiche del territorio montese, con particolare riferimento alla costruzione di edifici destinati ad uso pubblico e privato.
L’incontro è stato organizzato allo scopo di approfondire alcune delle
tematiche affrontate, grazie all’adesione della scuola al progetto
“EDURISK”, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Osservatorio Vesuviano, dalla Regione Campania e dall’ Ufficio Scolastico Regionale.
L’intervento esplicativo del responsabile dell’Ufficio preposto
all’edilizia privata, architetto Antonio Illiano, ha
illustrato l’iter necessario per ottenere una concessione edilizia nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici e ambientali del territorio montese.
Al termine il Dirigente Scolastico,dott.ssa Assunta Iannuzzi,ha sentitamente ringraziato il Commissario Prefettizio,dott.ssa Gabriella D’Orso, la segretaria comunale dott.ssa M.
Montesano, l’architetto Illiano e il Comandante Mancino per il prezioso supporto alle attività didattiche del progetto.
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14 maggio 2015
Aula consiliare comune
di Monte di Procida
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Il nostro
messaggio:
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