Appropriatezza Clinica, Strutturale, Tecnologica e Operativa Sandro Gentile Roma, Ministero della Salute 27 settembre 2011 Appropriatezza clinica Appropriatezza diagnostica Obiettivi terapeutici Educazione terapeutica Gli Standard di Cura Italiani e la loro applicabilità APPROPRIATEZZA CLINICA Appropriatezza Diagnostica APPROPRIATEZZA CLINICA Appropriatezza Terapeutica Treat toTarget APPROPRIATEZZA CLINICA Educazione Terapeutica Strutturata Educazione Sanitaria informazioni generali sulle norme di comportamento, conoscenze, atteggiamenti, abitudini, valori che contribuiscono ad esporre a (o a proteggere da) un danno alla salute. Si riferiscono a soggetti sani e non, e comprendono norme generali che si apprendono in ambiente familiare, scolastico, sociale e non solo medico Esempio: “consigli” forniti in Farmacia direttamente o attraverso opuscoli, manifesti, libretti Informazione Sanitaria diffusione di qualsiasi informazione di carattere sanitario senza verifica dell’effetto sui destinatari Può essere attuata mediante messaggi verbali diretti, filmati, opuscoli, manifesti Esempi: - opuscoli, poster e video presenti nelle sale di attesa delle strutture sanitarie - campagna di spot televisivi promossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. APPROPRIATEZZA CLINICA Educazione Terapeutica Strutturata Educazione Terapeutica (Strutturata) complesso di attività educative che si rivolge a specifiche categorie di soggetti, che si esplica attraverso la - trasmissione di conoscenze - addestramento a conseguire abilità - promozione di modifiche dei comportamenti Per sua natura presuppone specifiche competenze degli educatori di tipo scientifico e comunicativo, l’utilizzo di specifiche metodologie e la verifica dei risultati ottenuti per ciascuno dei tre campi dell’educazione. Esempi di Educazione Terapeutica Strutturata: - Gruop care dell’Università di Torino - Gruppo di Studio ETS dell'AMD - Valigetta Piede del GISED APPROPRIATEZZA CLINICA Educazione Terapeutica Strutturata APPROPRIATEZZA CLINICA Gli Standard di Cura Italiani e loro Applicabilità Gli Standard italiani per la cura diabeteall’autogestione mellito qui proposti sonodella stati redatti dalle due Le persone affette da diabete devono riceveredel un’educazione del diabete al momento diagnosi, mantenuta in seguito per ottenere il maggior beneficio. società scientifiche diabetologiche italiane (AMD e SID) con l’intento di fornire ai clinici, ai (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) pazienti, ai ricercatori e a quanti sono coinvolti nella cura del diabete raccomandazioni per la L’educazione è più efficace se pianificata e organizzataeperdelle piccoli gruppi pazienti. diagnosi, il trattamento del diabete sue dicomplicanze e per il raggiungimento di (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) obiettivi di trattamento – suffragati dal grado di evidenza scientifica – sui quali basare le scelteL’educazione diagnostico-terapeutiche, fornendo anchedelindicazioni su diverse strumenti di valutazione della all’autogestione del diabete va garantita, all’interno team da parte delle figure professionali medico, infermiere, dietista, educatore sociosanitario) specificamente qualificate sulla base di una formazione professionale continua all’attività educativa. qualità della cura, riferiti alla realtà italiana. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) Nel lavoro di team è importante che la pianificazione e la conduzione dell’attività educativa siano svolte mediante etodologie basate sui principi dell’educazione dell’adulto, che tengano conto dell’esperienza di vita della persona e della sua personale motivazione al cambiamento. (Livello della prova IV, Forza della raccomandazione B) Essi costituiscono il modello di riferimento scientifico per la cura del diabete, sia per gli obiettivi, che per i processi. L’educazione all’autogestione del diabete va rivolta anche ai problemi psicosociali, poiché il benessere emotivo è ortemente associato con gli esiti positivi per il diabete. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Il livello delle prove scientifiche alla base di ogni raccomandazione è stato classificato secondo quanto previsto dal Piano nazionale delle linee-guida L’educazione all’autogestione del diabete deve essere adeguatamente riconosciuta e remunerata nell’ambito delle prestazioni fornite dal SSN, nell’ambito di un sistema integrato di interventi. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) APPROPRIATEZZA STRUTTURALE La Medicina Primaria Progetto IGEA Raccomandazioni cliniche ed organizzative di AMD-SID-SIMG Compiti del MMG nella gestione integrata del diabete tipo 2 (da voce Bibliografica IGEA) 1. Effettuare lo screening dei soggetti ad alto rischio per individuare: • casi di diabete non diagnosticati • gravide a rischio per diabete mellito e casi di diabete gestazionale • casi di IGT 2. Effettuare l'educazione sanitaria e il follow-up dei soggetti a rischio per diabete mellito 3. Diagnosticare la malattia diabetica 4. Effettuare l'educazione sanitaria ed il counselling del paziente diabetico e dei suoi familiari 5. Correggere i comportamenti alimentari errati dei pazienti diabetici e gestire la dieta prescritta dal Centro Diabetologico 6. Impostare la terapia farmacologica con ipoglicemizzanti orali 7. Sorvegliare sugli effetti collaterali e le interferenze della terapia ipoglicemizzante (ipoglicemizzanti orali e insulina) 8. Gestire il follow-up del paziente diabetico, in collaborazione con il centro diabetologico e gli specialisti 9. Effettuare la visita medica periodica al paziente diabetico 10. Sospettare e diagnosticare precocemente le complicanze della malattia diabetica 11. Attivare il servizio di diabetologia per: • L’inquadramento dei diabetici neodiagnosticati • Visite di controllo periodiche, in diabetici ben compensati e senza complicanze acute e\o rapidamente evolutive • Situazioni che, a giudizio del medico di medicina generale lo richiedono, per consulenze Standardizzazione dell’operatività ed organizzazione in Medicina Generale nell’assistenza al paziente diabetico APPROPRIATEZZA STRUTTURALE La rete dei servizi di diabetologia in Italia La qualità e l’accreditamento L’evoluzione della diabetologia Struttura Riferimenti di legge Inquadramento Corsia ospedaliera Medico di corsia medica Centro antidiabetico MMG o di geriatria o di endocrinologia Servizio di diabetologia Legge 115/87 e riconoscimento Diabetologo istituzionale del diabetologo Strutture semplici e complesse malattie metaboliche e diabetologia DPR 484/97 da Diabetologo a Specialista in malattie Metaboliche e Diabetologia Metabolista U.O.Ospedaliere: gestione della persona con diabete ricoverata per altra patologia APPROPRIATEZZA STRUTTURALE Il Laboratorio Peculiarità della diabetologia Glicemia OGTT Emoglobina glicata (HbA1c) Microalbuminuria Necessità inderogabili Standardizzazione Prevenzione del Rischio tecnico, preanalitico, analitico e clinico APPROPRIATEZZA TECNOLOGICA Health Technology Assessment AgeNaS 2007 Approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia (apparecchiature biomedicali, dispositivi medici, farmaci, procedure cliniche, modelli organizzativi, programmi di prevenzione e promozione della salute), attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. Principi condivisi dalla “Carta di Trento” CHI La valutazione delle tecnologie sanitarie deve coinvolgere tutte le parti interessate all'assistenza sanitaria COSA La valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti gli elementi che concorrono all'assistenza sanitaria DOVE La valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti i livelli gestionali dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte QUANDO PERCHE COME La valutazione delle tecnologie sanitarie deve essere una attività continua che deve essere condotta prima della loro introduzione e durante l'intero ciclo di vita La valutazione delle tecnologie sanitarie è una necessità e una opportunità per la governance integrata dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte La valutazione delle tecnologie sanitarie è un processo multidisciplinare che deve svolgersi in modo coerente con gli altri processi assistenziali e tecnico-amministrativi dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte Fonte: Carta di Trento 28/03/2006 APPROPRIATEZZA TECNOLOGICA Setting Tecnologici Indicazioni Normative e Procedurali nell’Impiego delle Tecnologie • Accuratezza e precisione • Caratteristiche degli strumenti • Funzioni avanzate • Possibili interferenze sulla qualità del dato • Raccomandazioni per i clinici Terapia insulinica sottocutanea continuativa tramite microinfusore (CSII) Monitoraggio Continuo della Glicemia Real Time (CGM) Telemedicina Accuratezza e Vantaggi Clinici nell’Utilizzo Modalità organizzativa assistenziale per l’equità di accesso alle nuove tecnologie APPROPRIATEZZA TECNOLOGICA Farmaci T2 DM T1 DM Trapianto di Pancreas APPROPRIATEZZA OPERATIVA Modelli Organizzativi Percorsi Assistenziali e Gestione Integrata (Chronic Care Model) Le équipe diabetologiche operano sia in continuità assistenziale con la medicina generale, in una visione di disease management, sia in continuità ospedaleterritorio con un flusso bidirezionale I Servizi di Diabetologia cooperando strettamente con i Medici di Medicina Generale, operando in una logica di rete e riducendo efficacemente i ricoveri ospedalieri La presenza di persone diabetiche in tutti i reparti ospedalieri sia medici che chirurgici, dall’area dell’emergenza a quella della terapia intensiva, necessita delle competenze specialistiche in ambito diabetologico 1. OBIETTIVI Descrivere il razionale e le motivazioni che rendono indispensabile l’alleanza strategica tra la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) , l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e la Società Italiana di Diabetologia (SID) per risolvere alcune criticità nell’assistenza alle persone con diabete. Presentare le strategie, i ruoli e le responsabilità, i metodi e gli strumenti, che concordemente le Società Scientifiche intendono condividere e utilizzare per migliorare l’assistenza alle persone con diabete. Dichiarare gli obiettivi e i risultati professionali che le Società Scientifiche intendono concordemente perseguire e raggiungere. Dichiarare le azioni che le Società Scientifiche intendono attuare per raggiungere gli obiettivi medesimi. Condividere e realizzare gli obiettivi descritti nel documento coinvolgendo il più ampio numero di soggetti interessati alla buona assistenza alle persone con diabete. 3. STRUMENTI PER MIGLIORARE L’ASSISTENZA ALLE PERSONE CON DIABETE 3.1 Rendere autonoma la persona con diabete nella cura e nella gestione del percorso assistenziale. 3.2 Percorsi Assistenziali condivisi. 3.3 Rete assistenziale con forte integrazione professionale e una buona comunicazione con le Associazioni di Volontariato. 3.4 Servizi di diabetologia con team multi professionale dedicato che prendano in carico, sempre in integrazione con il MMG, i pazienti secondo livelli diversi di intensità di cura e fungano da consulenti per i MMG. 3.5 Organizzazione dell’ambulatorio del MMG orientata alle gestione delle malattie croniche. 3.6 Sistemi di misura e di monitoraggio della qualità delle cure erogate volti al miglioramento professionale e organizzativo continuo. 3.7 Sistemi efficaci di comunicazione e di integrazione multidisciplinare. 3.8 Coinvolgimento del Distretto, e delle Direzioni Sanitarie ospedaliere e presa in carico della persona con diabete attraverso la valutazione dell’intensità di cura (triage). 3.9 Rimozione degli ostacoli amministrativi che rendono difficile e\o diseguale l’accesso alle cure delle persone con diabete. Il modello di “GESTIONE INTEGRATA della malattia” è l'approccio organizzativo, propositivo e multifattoriale all'assistenza sanitaria fornita a tutti i membri di una popolazione affetti da una specifica patologia. PERCORSO ASSISTENZIALE Una definizione non “clinica” Percorso che il cittadino compie, attraverso i servizi messi a disposizione dall’azienda sanitaria, per risolvere un suo problema di salute. • L'assistenza è incentrata e integrata sui diversi aspetti della malattia e delle relative complicanze, sulla prevenzione delle complicanze e delle condizioni di co-morbilità su aspetti rilevanti del sistema di erogazione. Disease Management • Metodologia basata sull’approccio integrato della malattia: analizza dati clinici ed economici e crea un modello dell’intero iter diagnostico terapeutico legato alla malattia • Permette al modello assistenziale complesso il Miglioramento Continuo di Qualità STRUMENTI Linee Guida EBM Banca Dati Indicatori Processi di Integrazione Processi di autonomizzazione Gestione Integrata e PDTA