“Avanzi tutta!” Cucinare pensando all'ambiente Un piccolo ricettario contro gli sprechi quotidiani Realizzazione a cura delle classi: 3ª D - 3ª E Ristorazione, IPSSAR “Giuseppe Castelfranco Veneto Proff. Maria Francesca Paolillo, Omar Piovesan Maffioli” …per Geppetto la pera non ha scarti: i torsoli e le bucce possono sempre venir buoni, come impara presto Pinocchio. Introduzione Oggi buttiamo nella spazzatura tonnellate di cibo all’anno. Nel nostro paese sono quasi 20 milioni. Valgono più o meno 11 miliardi di euro. E con il cibo sprechiamo anche l’acqua: non soltanto quella contenuta negli alimenti, ma anche quella servita per produrli, trasformarli, trasportarli, distribuirli. Dovremmo quindi imparare a ridurre gli sprechi, anzi, prevenirli. Non solo perché non è etico scialacquare in tempi di crisi, ma soprattutto perché le risorse naturali (il capitale naturale non viene contabilizzato da nessuno) sono limitate. Il binomio crescita–consumo è una nostra invenzione. Non buona ma neppure cattiva: semplicemente una invenzione dell’uomo che però ci sta stritolando. Dobbiamo quindi uscire dalla sua logica e dalla sua economia. Dobbiamo quindi rinnegare la pervasiva cultura del consumo e del rifiuto che generano lo spreco di cui siamo circondati e sommersi. Dobbiamo prevenire gli sprechi adottando uno stile di vita più sobrio, equo, sostenibile, relazionale. Trasformare subito gli sprechi in risorse. Meno spreco più ecologia, uguale futuro. Un nuovo modo di pensare e di agire che potrà modificare l’economia e il mercato. Dati tratti da Andrea Segrè professore di politica agraria presso l’Università di Bologna. Da “Il libro nero dello spreco in Italia”. Edizioni Ambiente Milano 2011 di Andrea Segrè e Luca Falasconi. Da “Meno è meglio” di Maurizio Palante: Il 3% del PIL italiano è costituito da cibo che si butta, non da alcun beneficio alla comunità e aggrava l’impatto ambientale dei rifiuti. Non solo, il 70% dei consumi energetici è costituito da sprechi che non servono a nulla se non a incrementare le emissioni di CO2 e l’effetto serra. Da “Preparatory study on food waste across UE 27 DG Environment”. Commissione Europea, pubblicato nel 2011: Nel nostro continente scartiamo un terzo del cibo che produciamo, a cui corrispondono 179 Kg complessivi all’anno a persona. Lo spreco riguarda tutta la filiera: il comparto domestico è responsabile del 42%; i produttori di circa il 39%; i rivenditori, compresa la grande distribuzione, del 5%; i ristoratori e catering del 14%. Da “Il libro nero dello spreco in Italia” di Segrè e Falasconi. Secondo lo studio di ADOC, nel 2010 le famiglie italiane hanno buttato nel cassonetto in media 454 euro. Il 35% dei prodotti che si buttano sono quelli freschi. Tra i prodotti più sprecati vi sono il pane (19%) e i prodotti ortofrutticoli (16%). PERCHÈ SPRECHIAMO TANTO? Sulla base dello studio voluto dalla Commissione Europea, gli sprechi domestici sono determinati dalle nostre abitudini e scelte quotidiane condizionate a loro volta da diversi fattori: o o o o o o o o o Scarsa conoscenza dei problemi connessi alla produzione e alla gestione dei rifiuti e dei benefici economici che si avrebbero da un più efficace utilizzo; Scarsa conoscenza di come utilizzare in modo più efficace il cibo acquistato; Sottostima del valore del cibo; Scarsa pianificazione degli acquisti: spesso si acquista più di quanto non si riesca a consumare, lasciandosi tentare dalle offerte dei supermercati come i 3X2 e le confezioni maxi; Errata interpretazione delle date di scadenza; Conservazione non ottimale dei prodotti; Acquisto dei prodotti non biologici, con conseguente eliminazione di molte parti esterne che potrebbero essere contaminate da pesticidi; Scarsa capacità di utilizzare le parti di frutta e verdura meno belle o più difficili da preparare; Golosità: siamo portati a cucinare più di quanto riusciamo a mangiare e a fare porzioni troppo grandi (secondo il Ministero della Salute, l’Italia è un paese sempre più sovrappeso. Sono da ritenersi tali il 50% degli uomini, il 34% delle donne, il 24% dei bambini). COME RISPARMIARE Molte sono le cose che si possono fare per poter risparmiare, qui ne citeremo solo alcune per solleticare l’argomento del risparmio: o o o o o o o o o o o o Per prima cosa mai fare la spesa quando si ha fame (si riempie il carello di cose sfiziose ma non necessarie); Scegliere bene le materie prime: sono da preferire prodotti biologici o biodinamici che, anche se costano di più, hanno una resa maggiore poiché posso essere utilizzati da tutti; Per quanto riguarda uova, latticini, carne e pesce fatene un consumo moderato e sceglieteli di produzione artigianale e non da allevamento intensivo; Aderire a un Gruppo di Acquisto Solidale GAS; Fare la spesa nei mercati settimanali organizzati dai produttori (acquisto a km.0); Fare la spesa nelle aziende che fanno vendita diretta; Acquistare solo quello che si mangia (le scorte di solito invecchiano nella dispensa); Acquistate prodotti freschi non imballati (costano molto meno); Ridurre i quantitativi cucinati e usare la bilancia, sono buone pratiche per evitare la produzione di grandi quantitativi di avanzi; Imparate ad utilizzare il 100% del prodotto; Utilizzate la pentola a pressione per risparmiare acqua ed energia; Utilizzare pentole con la base non inferiore a quella del fornello e se possibile cuocere con il coperchio (si riduce il consumo del gas di almeno un quarto). COME RIUTILIZZARE GLI INGREDIENTI PANE Il pane sia fresco che raffermo non è solo un importante alimento ma anche un ingrediente estremamente versatile. Preparatelo voi stessi se potete, magari utilizzando lievito madre e conservatelo sempre se avanza. Le ricette sottostanti sono solo un piccolo assaggio di tutto quello che si può fare con il pane raffermo: la tradizione gastronomica del nostro paese, d’altra parte è ricca di ottime preparazioni che lo prevedono come ingrediente. FRITTELLE DI PANE INGREDIENTI: 500 g di pane raffermo, 750 ml di latte, 2 uova, 20 g di pinoli, 20 g di nocciole, 40 g di uvetta sultanina, cognac, olio per friggere. PROCEDIMENTO: inzuppare il pane nel latte, strizzare e impastare con le uova, il cognac, la frutta secca tritata e l’uvetta precedentemente ammollata. Versare il composto, che dovrà avere la consistenza di una pastella, a cucchiaiate in olio ben caldo friggere. Sgocciolare su carta assorbente e spolverare la superfice con zucchero di canna. TORTA DI PANE INGREDIENTI: 300 g pane vecchio, 200 dl di latte, 2 uova, 50 g di zucchero, 100 g di uvetta, 2 mele mature, 20 g di burro fuso, 1 bustina di vanillina, brandy, 100 g farina, la buccia di un limone o di una arancia. PROCEDIMENTO: bagnare il pane con il latte bollente zuccherato. Aggiungere le uova 1 ad 1 e poi i rimanenti ingredienti. Infornare a 180° per 30/35 minuti. Se l’impasto risulta troppo umido mettere un po’ di farina. GNOCCHETTI DI PANE E SPINACI INGREDIENTI: 500 g di pane raffermo, 500 g di spinaci freschi, 2 uova, 1 bicchiere di latte, 100 g di farina bianca, olio extravergine, 50 gr. di formaggio grattugiato, semi di zucca e sesamo (facoltativi, semi di melone e anguria tostati) un pizzico di sale. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: utilizzate le parti di scarto (gambi e parti finali) degli spinaci. Spezzate il pane e mettetelo in una ciotola, copritelo con il latte e lasciate riposare. Cuocete gli spinaci in acqua bollente salata per 3 minuti, scolateli conservando l’acqua di cottura per cuocere i gnocchetti. Strizzate bene gli spinaci, tritateli e aggiungeteli al pane intriso di latte. Unite le uova e la farina fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Date al composto una forma lunga, cilindrica e stretta. Con il coltello tagliate il salame a pezzetti e formate dei gnocchetti rotondi. Cuoceteli nell’acqua degli spinaci per 3 minuti. Scolate gli gnocchetti e fateli saltare in una padella con i semi tostati e formaggio grattugiato a piacere. Nota: se il composto risulta troppo molle unire un po’ di pane grattugiato. PANZANELLA TUTTO L’ANNO INGREDIENTI: 300 g pane raffermo, 50 g di pomodori, 1 cipolla rossa, 1 cucchiaio di aceto di vino bianco, basilico, olio extravergine d’oliva, sale, pepe. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: quando volete portare a tavola una panzanella togliete i pomodori dal freezer, precedentemente congelati durante la stagione di produzione, affettate finemente una cipolla e spezzettate il pane. In una ciotola unite cipolla, pane e pomodori, 3 cucchiai di olio, aceto, basilico, sale e pepe. Lasciate riposare per una diecina di minuti e poi servite. CANEDERLI ALLA TIROLESE INGREDIENTI: 200 g di pane raffermo, 2 l di brodo di carne, 30 g di burro, 2 uova, 40 g di farina, pepe, noce moscata, 1 piccola cipolla, 150 ml di latte, 100 g speck, 1 cucchiaio di prezzemolo, 1 cucchiaio di erba cipollina. PROCEDIMENTO: mettere il pane raffermo in una scodella, tagliato a dadini , aggiungete le uova sbattute con un pizzico di pepe e uno di sale ed il latte, mescolate per bene e lasciate riposare, per almeno 2 ore, coprendo il tutto con un tovagliolo e uno strofinaccio. Durante le 2 ore ricordate di mescolare di tanto in tanto il pane, facendo attenzione a voltare quello di sotto al di sopra. Dunque trascorse le due ore tagliate finemente lo speck e la cipolla, e preparate un soffritto in olio extravergine ed il burro. Lasciate raffreddare il soffritto e quando il pane sarà ammorbidito incorporatelo all’impasto assieme agli ingredienti che rimangono. Sopra cospargetevi la farina, mescolate il tutto per bene e coprite il recipiente per almeno mezz’ora e lasciate riposare in modo che tutti gli aromi si fondano. Passata la mezz’ora formate con questo impasto i canederli che dovranno avere un diametro di 8/10 centimetri. Per evitare che il composto si appiccichi troppo alle mani, bagnatele in una scodella d’acqua che terrete accanto. Una volta confezionati i canederli, fateli rotolare su un piatto nella farina bianca e teneteli da parte. Per quanto riguarda la cottura, ricordiamo che i canederli vanno cotti nel brodo bollente tutti insieme, quindi preparate il vostro brodo di carne e metteteci dentro i canederli per almeno 15 minuti a fuoco molto basso. Quando verranno a galla, i vostri canederli saranno pronti. Servite in brodo oppure con burro fuso e salvia, naturalmente ancora ben caldo. PASTA E RISO Alimento simbolo della cucina italiana è la pasta che si presenta con infinite e gustose preparazioni. La frittata di pasta per esempio, è un classico nella cucina italiana, tuttavia sono moltissime le preparazioni che possiamo inventare con quello che rimane infondo alla pentola. Bastano solo pochi ingredienti per riciclare tutti i tipi di pasta e per completare la preparazione, come la pasta anche il riso si può riutilizzare in cucina. PARMIGIANA DI PASTA INGREDIENTI: 1 piatto abbondante di pasta avanzata, 200 g di polpa di pomodoro, 1 piccola melanzana, 1 bicchiere di formaggio grattugiato, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di zucchero, sale grosso e pepe. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: lavate e affettate le melanzane, mettetele in uno scolapasta, con un po’ di sale grosso su ogni fetta. Nel frattempo mettete una padella sul fuoco con un filo di aglio e olio. Unite la passata di pomodoro, condite con sale, pepe e zucchero e lasciate cuocere a fuoco medio per 10 minuti. Dopo aver fatto riposare le melanzane per 15 minuti scrollate le melanzane dal sale e cuocetele in una padella antiaderente finché non saranno rosolate su entrambi i lati. In una pirofila versate un sottile strato di salsa al pomodoro, quindi proseguite disponendo uniformemente la pasta. Versate un altro mestolo di salsa, completate con una spolverata di formaggio, quindi coprite con le fette di melanzana e versate sopra la salsa e il formaggio. Infornate a 180° per 25 minuti e servite. GALLETTE DI RISO ALLO ZAFFERANO INGREDIENTI: 150 g di riso bollito, 1 bustina di zafferano, 2 albumi, olio d’oliva, sale/ pepe. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: frullare il riso, unire lo zafferano e mescolate. Montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli con il riso, disponete il composto con un cucchiaio in una placca da forno, cuocete per 40 minuti a 140°. Servire come aperitivo. POLPETTINE DI RISO INGREDIENTI: risotto avanzato, formaggio fondente, uova, pane grattugiato, rosmarino e salvia (o altre erbe aromatiche a piacere), olio di semi di arachidi. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: con le mani bagnate formare delle palline con il risotto avanzato. Schiacciare al centro un paio di pezzettini di formaggio. Passare le polpettine nell’uovo sbattuto e poi nel pane grattugiato insaporito con le erbe aromatiche tritate. Friggere in olio di semi di arachidi. AGRUMI COME UTILIZZARE LA PARTE DI SCARTO: le scorze d’arancia hanno anche utilizzo in pasticceria oltre che in cucina, ma difficilmente quando prepariamo una spremuta ci preoccupiamo di non scartare questo prezioso ingrediente. La scorza degli agrumi può essere impegnata sia cruda che cotta. Si possono usare le scorze per preparare primi, secondi, dessert o semplici dolcetti. PLUMCAKE ALL’ARANCIO INGREDIENTI: 170 g di burro, 250 g di zucchero, 4 uova , 50 ml di latte, 250 g di farina, una bustina di lievito, scarto della spremuta di due arance. COSTO DELLA RICETTA: tra 2 e 5 euro. PROCEDIMENTO: lavorare il burro con lo zucchero e quando il composto sarà omogeneo unire le uova. Prendere il latte e unirci lo scarto della spremuta di arancio. Aggiungere poi la farina e il lievito. Lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo, infornare a 160° per 45 minuti. CARCIOFI COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: le foglie del carciofo sono una delle più grandi sfide per chi vuole utilizzare il 100% dei prodotti: anche quelle più fibrose contengono polpa, ma per separarla dalla fibra occorre un po’ di impegno. Per prima cosa cuocete le foglie esterne in pentola a pressione in acqua per 20 minuti, o in alternativa per 40 minuti in pentola tradizionale. A questo punto per separare la polpa e le fibre, utilizzate un passa verdure o spolpate ogni foglia con il dorso di un coltello. SPATZLE ALLE FOGLIE DI CARCIOFO INGREDIENTI: le foglie esterne e i gambi di 4 carciofi, 200 g di farina bianca, 2 uova, noce moscata, 100 g di burro, 2 foglie di salvia, 2 cucchiai di formaggio in scaglie, sale, pepe in grani. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 a 3 euro PROCEDIMENTO: cuocete le foglie e i gambi in pentola a pressione con poca acqua per 20 minuti, scolate e passatele al passa verdure. Mescolate la crema di carciofo con la farina le uova, un pizzico di noce moscata e uno di sale, fino ad avere un composto omogeneo non troppo liquido. In una pentola portare a bollore dell’acqua, nel frattempo preparare gli gnocchetti e farli cadere nell’acqua bollente. In un pentolino sciogliere burro e salvia e con una schiumarola tirare su gli gnocchi cotti. Disporli in un piatto completando con il burro, la salvia e il formaggio. CAROTE COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: oltre alle foglie della carota si scartano generalmente anche le estremità e lo strato esterno. Se le carote son biologiche vi consiglio di conservare anche queste parti, perché, nonostante il sapore meno delicato, possono comunque adattarsi a gustosissimi piatti. A crudo vi consiglio di condirle con olio extravergine e spezie, per esempio il peperoncino. Usate le parti di scarto anche per preparare soffritti, brodi e purè di accompagnamento ai piatti di tutti i giorni. CREMA DI CAROTE E CIPOLLA INGREDIENTI: parti di scarto di 1 kg di carote, una cipolla, due cucchiai di zucchero di canna, un pezzetto di zenzero fresco, un pizzico di peperoncino piccante in polvere, mezzo cucchiaino di curcuma, un pizzico di coriandolo macinato, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaino di sale. COSTO DELLA RICETTA: inferiore a 1 euro. PROCEDIMENTO: lavate bene le carote prima di raschiarle con il pelacarote, tagliate via le estremità, tritate la cipolla e fatela appassire dolcemente in una pentola con un cucchiaio di olio e uno di acqua. Unite gli scarti della carota con lo zucchero, il sale, e lo zenzero sbucciato e grattugiato. Lasciate cuocere per 15 minuti, quindi lasciate raffreddare. Frullare il tutto, versando l’olio a filo, e continuare a frullare in modo da montare leggermente il composto. Versate in una ciotola e portate in tavola, accompagnando con pane tostato. È perfetta come aperitivo. Se ne producete in grande quantità, potete anche conservare la crema mettendola in vasetti sterilizzati. CROSTATINE DI EX CENTRIFUGATO DI CAROTA INGREDIENTI: polpa di scarto di due bicchieri di centrifugato di carote, 300 g di pane raffermo, 1 cipolla, 2 patate bollite, 2 uova, formaggio grattugiato, noce moscata, olio extravergine d’oliva, sale, pepe. COSTO DELLA RICETTA: circa 1 euro. PROCEDIMENTO: spezzare il pane, mettere in una ciotola e bagnare con poca acqua. Lasciate ammorbidire, poi strizzare con le mani qualche pezzo e disponetelo sul fondo degli stampini imburrati, lavorate con le dita in modo da formare una base omogenea con i bordi un po’ alti, in grado di contenere il composto. Nel frattempo tritate la cipolla e fatela dorare in una padella a fuoco basso con 1 cucchiaio di olio. Unite la polpa di scarto del centrifugato e fate cuocere per 5 minuti. Salate, pepate e spegnete il fuoco. Quando il composto si sarà intiepidito unite le patate bollite pelate e schiacciate, le uova, qualche cucchiaio di formaggio grattugiato e la noce moscata grattugiata. Suddividete il composto negli stampini sulla base di pane. Cuocete in forno a 180° per 30 minuti. Lasciate intiepidire, sformate e servite. ORECCHIETTE, FOGLIE DI CAROTA E GALLINELLA DI MARE INGREDIENTI: 360 g di orecchiette, le foglie di un mazzo di carote, 300 g di gallinella di mare, peperoncino piccante, 2 spicchi d’aglio, mezzo bicchiere di vino bianco, la scorza di un limone non trattato, olio extravergine d’oliva, sale. COSTO DELLA RIVETTA: superiore 3 euro. PROCEDIMENTO: lavate bene le foglie di carota e affettatele. Sfilettate la gallinelle, tenete da parte la lista e la testa per preparare un brodetto o un sugo di pesce. Tagliate a cubetti i filetti. Portate a ebollizione abbondante acqua in una pentola, salate quando bolle e cuocetevi le orecchiette. Nel frattempo in padella scaldate due cucchiai di olio con due spicchi d’aglio interi e schiacciati con il dorso del coltello. Unite le foglie di carota e fatele saltare per qualche minuto. Quando saranno appassite, unite la gallinella, fatela saltare in ogni parte e bagnate con il vino. Lasciate evaporare a fiamma alta. Scolate la pasta al dente e fatela saltare in padella con le foglie di carota. Completare con un filo d’olio. CAVOLO E CAVOLFIORE COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: le foglie e i gambi dei cavoli sono meno belle delle cime da un punto di vista estetico, ma in termini di gusto e proprietà nutritive non hanno nulla da invidiare alle parti nobili. Le parti di scarto del cavolo possono essere impiegate crude, tritate con il frullatore, oppure tagliate a dadini e poi cotte brevemente a vapore: potranno così essere utilizzati in varie ricette. I torsoli possono essere affettati sottilissimi per un carpaccio o essere trasformati in spaghetti con l’apposito strumento. I gambi, soprattutto se non freschissimi, vanno pelati con il pela carote per un miglior risultato. CREMA DI CAVOLFIORE CON CIPOLLE GLASSATE INGREDIENTI: le foglie e un torsolo di 1 cavolfiore, 1 patata, 1 l di brodo vegetale, 2 cipolle rosse, 2 cucchiai di aceto balsamico, 1 cucchiaio di zucchero grezzo di canna, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. COSTO DELLA RICETTA: inferiore a 1 euro. PROCEDIMENTO: portate a bollore il brodo, lavate e sbucciate le cipolle, tenete da parte lo strato più esterno e unitelo al brodo per insaporirlo e colorarlo. Togliete altri due strati dalle cipolle e tritateli al coltello. Tagliate in 4 la parte restante delle cipolle e mettetele in una ciotola. Unite tre cucchiai di olio, l’aceto balsamico, lo zucchero, sale e pepe e far marinare per almeno 30 minuti (l’ideale sarebbe 2 ore circa). Nel frattempo mettete la cipolla tritata in una pentola a pressione con un filo di olio e fatela rosolare a fuoco basso. Lavate le foglie e il torsolo del cavolfiore e della patata tagliate tutto a cubetti e uniteli alla cipolla. Togliete la buccia delle cipolle dal brodo e versatelo nella pentola a pressione. Chiudete il coperchio e fate cuocere per 15 minuti dal fischio. Fate sfiatare la pentola e aprite il coperchio. Con un frullatore a immersione omogeneizzate le verdure direttamente in pentola, fino ad ottenere una vellutata. Lasciatela restringere a fuoco basso. Nel frattempo, in un pentolina versate le cipolle con la marinata e lasciatela glassare fino a quando la marinata non sarà diventata un sciroppo caramellato. Suddividete la crema di cavolfiori nei piatti e completate con le cipolle glassate. Potete usare per questa ricetta anche altri scarti di cavolo oppure gambi di asparagi, foglie esterne di carciofo e tutto quello che la stagione vi suggerisce. PASTA GRATINATA ALLA CREMA DI CAVOLI INGREDIENTI: 200 g di scarti di cavolo (foglie, gambi e torsoli di brocchi, cavolfiore, verza, cavolo cappuccio e cavoletti di Bruxelles), 360 g di paccheri, la parte verde di 1 porro, ½ bicchiere di formaggio grattugiato, 60 g di burro, 40 g di farina, 400 ml di latte, sale, pepe. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: lavate bene le parti di scarto. Tagliate tutto a cubetti. Portate a ebollizione una pentola di acqua salata e scottatevi il cavolo per qualche minuto. Scolatelo, conservando l’acqua per cuocere la pasta. In una padella fate fondere 20 g di burro e fatevi appassire a fuoco basso la parte verde del porro, lavata e affettata sottilmente. Unite il cavolo e fate saltare per qualche minuto, quindi frullare il tutto. Salare e pepare. Preparate quindi una besciamella, sciogliendo in un pentolino il restante burro, unite la farina, mescolate e fate rosolare per qualche minuto. Versate il latte poco alla volta mescolando, salate, pepate, e fate cuocere per circa 5 minuti. Potete anche preparare una besciamella a minore impatto ambientale usando latte di riso, soia, avena o mandorle e burro vegetale o olio extra vergine di oliva. Unite la crema di cavolo alla besciamella e mescolate. Cuocete la pasta al dente. Imburrate una pirofila e disponetevi la pasta allineata in verticale. Mettete la crema di cavoli in una tasca da pasticciere e riempite la pasta con la crema. Spolverizzate con il formaggio grattugiato e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti. CREMA DI CAVOLFIORE PER CROSTINI INGREDIENTI: le foglie e un torsolo di 1 cavolfiore, 3 filetti di alici sott’olio, 15 capperi sotto sale , sale, pepe, olio extra vergine di oliva. PROCEDIMENTO Lessare il cavolfiore, nel frattempo lavare bene dal sale i capperi e tritarli assieme ai filetti delle alici. Frullare il cavolo bollito, aggiungere il trito di capperi e alici e condire con poco sale, pepe e olio extra vergine di oliva. Spalmare su delle fette di pane meglio se riscaldato. FINOCCHIO COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: la mondatura prevede che si scartino le foglie esterne e le parti verdi. Queste parti, che non sono adatte e pinzimoni e altre ricette, possono comunque essere lavorate per preparazioni che ne esaltino il gusto. Se le foglie esterne sono molte fresche potete lasciarle intere. In caso contrario, per evitare l’eccessiva fibrosità, prima di cuocerle tagliate le foglie a fette sottili, perpendicolarmente alla direzione dei filamenti. Vi consiglio poi di cuocerle a vapore per preservarne meglio gusto e proprietà nutritive. RISOTTO EXTRAVERGINE E FINOCCHI INGREDIENTI: 300 g di riso, le foglie esterne e i ciuffi verdi di 2 finocchi, la parte verde di 1 porro, 1 bicchiere di vino bianco, 1,5 l di brodo vegetale, olio extravergine d’oliva, sale e pepe COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: incidete il finocchio come fate di solito quando lo pulite. Utilizzate i cuori come preferite e usare le foglie esterne per questa ricetta. Fate la stessa cosa per il porro. Lavate bene le parti di scarto e affettatele finemente. Tenete da parte qualche ciuffo verde per la decorazione. Tostate il riso in pentola con 2 cucchiai di olio. Quando il riso sarà leggermente dorato, aggiungete le parti verdi del porro e fate cuocere per qualche minuto. Unite quindi il finocchio, salate e pepate. Bagnate con il vino e lasciate evaporare a fiamma alta. Aggiungete il brodo poco alla volta, mescolando con delicatezza per non rompere i chicchi. In questo modo il riso rilascerà più amido e non sarà necessario aggiungere grassi per la mantecatura. Quando il risotto raggiungerà la cottura toglietelo dal fuoco e suddividetelo nei piatti di portata. Servite con un filo d’olio crudo e decorate con i ciuffi verdi. L’aggiunta di formaggio, naturalmente, è facoltativo. LEGUMI COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: i bacelli dei legumi sono molto buoni ed è un vero peccato gettarli. I baccelli dei piselli possono essere consumati interi se freschissimi, altrimenti vanno passati al passaverdura. I baccelli delle fave, una volta aperti, vanno consumati subito perché si ossidano velocemente. I baccelli dei borlotti vanno cotti a lungo e utilizzati tagliati finemente o passati al passaverdura. MELE E PERE COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: se avete torsoli a sufficienza, potete cuocerli per fare una composta oppure aggiungerli ad altri frutti per un centrifugato. Le bucce si prestano a essere caramellate e usate per biscotti e dessert. Se utilizzate le bucce e torsoli in giornata teneteli immersi in acqua fredda e succo di limone. Per conservarli a lungo tempo è consigliato essiccarli o congelarli. Quando utilizzate bucce e torsoli di mele e pere considerate che potete avere una resa doppia grazie alla centrifuga: centrifugandoli, infatti, otterrete succo da bere e polpa da utilizzare in diverse preparazioni. BISCOTTONI ALLE BUCCE DI MELA INGREDIENTI: la buccia di 2 mele, 150 g di zucchero, 1 uovo, 120 g di farina, 100 g di burro, la scorza e il succo di 1 limone, ½ bustina di lievito per dolci, sale. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: in un pentolino mettete la buccia delle mele tagliata a julienne, 50 g di zucchero e un cucchiaino di acqua. Lasciate cuocere, sorvegliando attentamente la preparazione, fino a quando le bucce iniziano a caramellare. Appena lo zucchero assume un colore ambrato, spegnete il fuoco. In alternativa potete provare a preparare il caramello con il microonde: cuocete per 3-4 minuti alla massima potenza, sempre sorvegliando il caramello. Quando le bucce saranno pronte mescolate in una ciotola il restante zucchero, l’uovo, la farina, il burro, il succo di limone, e la scorza grattugiata, un pizzico di sale e il lievito in polvere. Quando il composto sarà omogeneo distribuitelo a cucchiaiate in una placca rivestita da carta da forno, formando dei bei mucchietti ben distanziati. Sopra ogni cucchiaiata disponete un cucchiaio di bucce caramellate. Infornate a 180 gradi per 15 minuti. Sfornate. Questi biscotti vanno bene per la colazione e per la merenda. PATATE COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: lasciate le patate immerse in acqua fredda per almeno mezz’ora prima di utilizzarle. Sbucciatele e tenete le bucce in acqua fino al momento dell’uso. Cercate però di adoperarle entro breve tempo perché a temperatura ambiente si ossidano velocemente. Le bucce di patate posso essere cucinate in diversi modi: si possono saltare in padella, gratinare al forno, o essiccare. CIALDA DI BUCCE DI PATATA CON MOUSSE DI CAPRINO SPEZIATO INGREDIENTI: 200 g di bucce di patate, 200 g di caprino, 1 albume, 1 cucchiaio di curcuma, 1 pizzico di peperoncino piccante in polvere, erba cipollina, olio, sale, pepe. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro PROCEDIMENTO: lavate le patate e sbucciatele con un pelapatate. Cuocete le bucce per 5 minuti a vapore o in acqua bollente. Scolate e asciugate. Stendete su un foglio di carta da forno. Schiacciatele con il mattarello e spennellatele con l’albume leggermente sbattuto o con malto d’orzo. Distanziate tra loro le cialde, infornate a 150 gradi per 20 minuti. Mettete il caprino in una ciotola e lavoratelo con l’erba cipollina, la curcuma e il peperoncino. Continuate a mescolare versando a filo circa 3 cucchiai di olio. Ponete la ciotola con il caprino in un piatto da portata e servitela con le cialde di bucce di patate. PORRI E CIPOLLOTTI COME USARE LE PARTI DI SCARTO: le parti verdi di porri e cipollotti si utilizzano in maniera simile alle parti bianche, occorre solo tener conto che sono meno teneri e con un gusto meno delicato; rispetto ad altre parti di scarto, tuttavia, sono estremamente versatili. Le radici meritano un discorso a parte: soprattutto quando sono lunghe e fresche sono davvero divertenti da usare perché sembrano spaghetti; occorre solo cuocerle a lungo in acqua per renderle più digeribili e non esagerare con le porzioni. SEDANO COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: del sedano si può utilizzare tutto. Le foglie possono essere usate intere o frullate, le parti fibrose tagliate finemente. Foglie e parti apicali possono essere consumate sia crude che cotte. Potete conservarne una piccola scorta, in modo da averle a disposizione tutto l’anno: congelatele, dopo averle lavate e tritate, oppure essiccatele per poi conservarle in vasetti di vetro in dispensa. COCKTAIL AL SEDANO INGREDIENTI: 100 g di foglie e parti apicali di sedano, la scorza e il succo di 1 limone, un pezzetto di zenzero, 80 g di zucchero, 70 g di rum. COSTO DELLA RICETTA: inferiore a 1 euro PROCEDIMENTO: lavate bene il limone e la parte di scarto del sedano. Spremete il limone e tenete da parte sia il succo che la scorza. Mettete nel mixer la scorza di limone e frullate. Unite le foglie e le parti apicali del sedano tagliato grossolanamente, il succo di limone, 7 dl di acqua fredda, una grattugia di zenzero, lo zucchero e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite il rum per una versione alcolica: diversamente otterrete un cocktail analcolico super dissetante. Filtrate il tutto in una caraffa, unite qualche cubetto di ghiaccio e riponete al fresco fino al momento di servire. Tenete da parte la polpa di scarto rimasta dopo aver filtrato il frullato per preparare il sorbetto al sedano. ZUCCA COME UTILIZZARE LE PARTI DI SCARTO: anche se può sembrare strano, della zucca si può utilizzare tutto. Persino la buccia, che ha un aspetto così coriaceo, una volta cotta in acqua diventa tenera e cremosa. Le bucce migliori, sia per il gusto che per il risultato finale, sono quelle della varietà chiare, gialle o arancio, tipo butternut o violino. I filamenti interni possono a loro volta diventare una cialda se cotti sotto il grill del forno. I semi, infine, si tostano in forno e si asciugano. MUFFIN ALLA BUCCIA DI ZUCCA INGREDIENTI: 250 g di buccia di zucca liscia (gialla), 1 uovo, 200 g di farina, 100 g di miele, 150 g di burro morbido, 80 g di zucchero grezzo di canna, la scorza di mezzo limone, 1 bustina di lievito per dolci, 1 pizzico di sale. COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro. PROCEDIMENTO: lavate bene la buccia. Cuocetela in pentola a pressione per 15 minuti con poca acqua (o in pentola normale per 30 minuti). Al termine della cottura scolare la buccia e schiacciatela con lo schiacciapatate. Unite alla crema di zucca l’uovo, il burro, lo zucchero di canna, il lievito e la farina. Lavorate con una frusta e versate il composto negli stampini imburrati. Cuocete in forno già caldo a 180° per 35 minuti. Sfornate e sformate. BIBLIOGRAFIA e per approfondimenti: “Il gourmet degli avanzi” – Alan Bay, Fabiano Guatteri – Touring Editore “EcoCucina” – Lisa Casali – Gribaudo Editore Sono interessato a ricevere via mail ricettario qui allegato: I dati (nome/indirizzo mail) verranno utilizzati un'unica volta per inviare l'opuscolo. Non verranno inseriti in nessuna banca dati o mailing list. NOME MAIL