SEGUIMI SU: LA VOCE DELLA GENTE VENETA www.maurizioconte.it N° 50 - novembre 2011 L’Editoriale di Maurizio Conte Che si scomodi Bersani per dare approvazione ad un’attività demagogica non è cosa nuova, ma che dall’alto del leader democratico si voglia prendere Padova come città modello e da imitare mi pare francamente fuori dall’orbita del buon senso. Forse Bersani quando si è recato a Padova ha solcato Palazzo Moroni e relativi salotti chic gravitanti, ma il naso fuori dal Municipio immagino non l’abbia messo. Padova non ha nulla da insegnare in fatto di integrazione e rispetto della Legge. Perché mai questa Città dovrebbe essere eletta a modello? Forse perché la piena libertà di delinquere e l’overdose di diritti per chi arriva da fuori confine sono una condizione acquisita? Perché mai questa Città dovrebbe essere eletta a modello? Continua a pag 2 Sommario Napolitano e la cittadinanza agli stranieri 2 Rifiutare la ius solis non è una follia 2 Ambiente, vademecum per risparmio energetico 3 40 nuove bombe ecologiche per APS 3 Ancora rifiuti per le strade di Napoli 4 Padova, un’auditorium da 900 posti sarebbe uno schiaffo 4 4 Le misure di Monti verranno valutate pragmaticamente 4 ALLUVIONE, AD UN ANNO DI DISTANZA IL VENETO E’ PIU’ SICURO Ad un anno dalla devastante alluvione che ha messo in ginocchio il Veneto sono stati l'assessore all'Ambiente Maurizio Conte e il commissario per il superamento dell'emergenza Perla Stancari a tracciare il bilancio degli interventi eseguiti e di quelli ancora da eseguire. Nell'occasione Conte ha sottolineato che la Giunta si è assunta l'impegno, che è ad un tempo culturale e finanziario, di trovare ogni anno nel proprio bilancio una quarantina di milioni da destinare alle opere di mitigazione e una ventina per la manutenzione di quelle idrauliche. “I lavori di ripristino e rinforzo degli argini - ha detto Conte hanno migliorato le condizioni delle opere idrauliche di difesa, alcune delle quali erano state letteralmente devastate”. Il Commissario Stancari ha illustrato “i progetti e le azioni per arrivare alla realizzazione delle prime tre casse di espansione capaci di raccogliere a monte gli eventuali eccessi d'acqua: a Caldogno (come sfogo del Timonchio e dove la progettazione è più avanzata), a Trissino (per la sicurezza del bacino Agno Guà) e Arzignano a Riese Pio X e a Fonte (per ridurre la furia del Muson dei Sassi). Per gli interventi di messa in sicurezza delle opere idrauliche, sono stati resi disponibili 105 milioni complessivi, mentre il numero dei cantieri previsti è salito a 277. Di questi 202 sono già stati completati e chiusi, 40 sono in corso e 35 restano da attivare secondo le procedure di legge. Conte, dal canto suo, si è soffermato sul programma di mitigazione, adottato dalla Giunta, la cui completa realizzazione comporta risorse per 2,7 miliardi, che al momento non ci sono. “Ma si può già fare conto sui sessanta milioni del decreto Mille proroghe (30 per il 2011 e 30 per l'anno prossimo), sui 45 milioni derivanti dall'accordo con il ministero per la difesa del suolo, sui sessanta milioni di fondi Fas, mentre nei prossimi bilanci verranno appunto destinate specifiche partite» «E’ un percorso non facile, una sfida mai affrontata in passato: l'ultimo bacino di laminazione cui si sia messo mano è quello di Montebello, che risale al periodo prebellico. Siamo impegnati a dare risposte concrete a criticità che non possiamo risolvere in poco tempo – ha concluso Conte – ma che dobbiamo affrontare, le prime realizzazioni, Caldogno e Trissino le avremo tra 2/3 anni”. da “La Padania” del 03/11/2011 Pagina 2 LA VOCE DELLA GENTE VENETA SICUREZZA E IMMIGRAZIONE CITTADINANZA AGLI STRANIERI NATI IN ITALIA ? NAPOLITANO SI TROVA IN UN TERRENO SCIVOLOSO di MAURIZIO CONTE È evidente che con l'arrivo del nuovo Governo la politica ha ceduto il passo a dinamiche economiche dal minimo indirizzo etico, ma la presa di posizione del Presidente Napolitano sconfina di un bel po' dalle prerogative riservate al Parlamento. Il riferimento alla proposta dell'inquilino al Colle di garantire la cittadinanza italiana a tutti i nati all'interno dei nostri confini è diretto. Ha dell'indicibile questa proposta, non tiene in considerazione i principi costituzionali ne', tantomeno, il pensiero comune della gente. Questa non è una critica all'operato del Presidente ma ad una sua proposta: cosa succede ai genitori clandestini presenti sul territorio in caso di espulsione? Verrà per caso allontanata la coppia genitoriale lasciando i figli alla patria italiana ? L'aria è di preludio al voto agli stranieri, tanta facilità nell'ottenere la cittadinanza può voler dire anche questo. I bimbi per loro natura sono il ritratto dell'innocenza, non portano con loro peccato. Ma se una famiglia educherà il figlio nato nel nostro paese con cultura, principi e tradizioni dello Stato d'origine (come accade del resto per la maggior parte degli stranieri) l'essere cittadini italiani consapevoli del proprio territorio e della nostra storia, cosa significa? Dunque che Napolitano definisca un'assurdità le leggi vigenti in questo senso la trovo un'uscita scivolosa, spero che ciò spinga il Presidente a chiedere cosa realmente il paese voglia, magari che lo faccia al nord, dove la presenza di stranieri tocca nei grandi centri mediamente il 10% e dove la multi etnicità sta causando profondi problemi. RIFIUTARE LA IUS SOLIS NON E’ UNA FOLLIA di Roberto Castelli "Egregio Presidente Napolitano, leggo che Lei ha definito follia negare la cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Ne deduco che chi, come me, non la pensa in questo mondo, è da lei considerato un folle. Le devo confessare che non mi sento affatto tale. Devo altresì dire che ritengo la sua esternazione al limite della costituzionalità, atteso che la Costituzione prevede precisi strumenti per comunicare con le Camere e non è previsto che il Capo dello Stato dia indicazioni di natura politica ai parlamentari. Aggiungo che la sua mi sembra una posizione anche anti libertaria nei confronti di quei bambini e di quei genitori stranieri a cui Lei fa riferimento, che si vedrebbero privati della libertà di una scelta. Onestamente, se io avessi dovuto vivere all'estero per esempio per lavoro e lì fossero nati i miei figli, non avrei assolutamente voluto che essi diventassero cittadini, che so, brasiliani o statunitensi. Ritengo pertanto, anche in nome della libertà individuale, che gli stranieri nati in Italia debbano avere il diritto di essere cittadini del loro Paese d'origine". Zaia dixit: “LA MANOVRA DEL GOVERNO E' DELUDENTE“ DELUDENTE“ Questa e' una manovra ragioneristica che toglie semplicemente. E' una manovra deludente perché noi ci aspettavamo ben di più e cioè che le cicale devono sparire e che dallo Stato a Roma deve scomparire l'ufficio complicazioni affari semplici. (Segue da pag. 1) Forse perché la piena libertà di delinquere e l’overdose di diritti per chi arriva da fuori confine sono una condizione acquisita? Padova ad oggi non ha integrato alcunché più di un qualsiasi comune della cintura urbana, commercio abusivo, spaccio, prostituzione sono una realtà straniera troppo evidente per dire che le politiche sociali padovane siano da prendere a modello. Prendendo ad esempio i test di lingua per stranieri, la città del Santo oltre ad una dimostrazione di disinteresse da parte dei candidati ha evidenziato i peggiori risultati del nordest. La presenza di stranieri nella politica è inesistente, le forzature di rappresentanza sono un vero e proprio atto di non dominazione partecipativa. Le amministrative del 2009 erano ovviamente aperte alle candidature degli immigrati, una rumena eletta in consiglio ne è la prova. Perché fornire strumenti ulteriori con queste elezioni, quando addirittura il presupposto principale di cittadinanza dei candidati viene a mancare? Il populismo della sinistra con questa iniziativa ha trovato sfogo, i risultati spero non si dimostrino come per il precedente consigliere marocchino Karim Guennoun che mai ha aperto bocca. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord Pagina 3 LA VOCE DELLA GENTE VENETA TERRITORIO AMBIENTE, VADEMECUM PER IL RISPARMIO ENERGETICO di Maurizio Conte Controllare sempre il buon funzionamento dei rubinetti, non eccedere nelle quantità di detersivo e lavarsi i denti aprendo il rubinetto solo per il tempo necessario. Ma anche usare lampade a risparmio energetico e razionalizzare l’uso degli elettrodomestici. Sono questi alcuni dei piccoli accorgimenti, essenziali però per evitare sprechi di risorse energetiche ed intraprendere un percorso di risparmio consapevole, contenuti nel vademecum “Linee guida al risparmio energetico”. Si tratta di una mini-guida che nei prossimi giorni sarà distribuita a 7.634 studenti di 26 scuole medie del Trevigiano e del Padovano. E’ un’iniziativa sperimentale, attuata per la prima volta dall’assessore veneto all’ambiente Maurizio Conte e dal presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale Luca Baggio, per sensibilizzare sul consumo e sul risparmio di energia a partire dai più giovani. Le linee guida sono state presentate oggi a Palazzo Ferro Fini e rappresentano la prima tappa di una campagna di sensibilizzazione, a partire dall’età adolescenziale, per una maggior educazione contro gli sprechi. “L’opuscolo vuole essere uno strumento utile per informare i nostri studenti su quanto sia importante limitare i consumi energetici, attraverso piccoli e semplici accorgimenti”, hanno dichiarato Conte e Baggio. “La pubblicazione è rivolta agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, usando un linguaggio semplice e diretto sia a loro che alle loro famiglie. I più giovani hanno infatti una particolare sensibilità su questi temi e ci piace pensare che potranno essere proprio loro, partendo da questa mini-guida, a dare dei suggerimenti di risparmio energetico ai loro genitori e tra qualche anno ad attuarli in prima persona”. “Legare l’azione delle istituzioni, in particolare della Regione, - ha ribadito Conte - a quella che è l’attenzione per l’ambiente, soprattutto nella fase dell’attività scolastica, è fondamentale ed è questo l’obiettivo del vademecum”. “Si tratta – ha concluso Baggio - di piccole accortezze per dire ai giovani come si può contribuire a rendere più pulito l’ambiente attraverso il risparmio di energie, portando nel contempo dei vantaggi alle tasche delle famiglie. I piccolo gesti di oggi saranno grandi vantaggi per il domani”. 40 NUOVE BOMBE ECOLOGICHE PER APS Quando si dice dissociazione di pensiero istituzionale, Padova balza in testa alle classifiche. Da una parte l’Assessore Zan predica politiche d’ecologia radicale, dall’altra le partecipate comunali propongono l’acquisto di ben 40 nuovi bus classificati euro 5, 40 nuove bombe per lo sforamento dei parametri di salute dell’aria. La giustificazione del Presidente Levorato, scricchiola, la tutela ambientale, viene penalizzata a fronte di una teoria economica di risparmio che però cozza a pieno con i principi della stessa amministrazione padovana. Il Presidente APS si arrampica addirittura su un funambolico paragone tra euro 0 ed euro 5 dichiarando che quelli in via d’acquisto sono mezzi che inquinano venti 20 meno rispetto ai modelli che sono stati immatricolati fino al 1992. Ci rendiamo conto? Un confronto con mezzi di 20 anni fa! Facile e strumentale. Il Presidente dell’azienda padovana e la Giunta Zanonato mi auguro siano al corrente che i dati certificati dalle aziende che producono euro5 non sono veritieri, le prestazioni che difatti si riscontrano nei test “a banco” dimostrano una mancanza di corrispondenza, viene infatti riscontrata infrazione sull’emissione di ossido di carbonio, tra i maggiori responsabili degli sforamenti dei parametri di qualità. All’amministrazione padovana e ad APS consiglio un po’ di etica nelle scelte, magari con implementazione mista (metano) del parco mezzi, nel 2011, con un po’ di lungimiranza si deve obbligatoriamente pensare alla qualità del servizio e alla tutela ambientale, di pari passo, visto che i bilancio della società hanno dimostrato una certa propensione agli investimenti, alla faccia delle lacrime per i tagli ai trasferimenti. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto alle Politiche Ambientali Pagina 4 LA VOCE DELLA GENTE VENETA POLITICA e TERRITORIO ANCORA RIFIUTI PER LE STRADE DI NAPOLI, ANCORA UNO SPERPERO DI RISORSE PUBBLICHE A Napoli l’amministrazione comunale esulta per i risultati ottenuti in fatto di smaltimento dei rifiuti: vorrei fosse così. I media sulla condizione delle strade partenopee non si dilungano più e la mostruosa quantità di soldi che si sta riversando sulla Città di De Magistris sono l’ennesimo assalto al portafoglio dei contribuenti. Ancora decine di milioni per risanare una condizione di lampante connivenza malavitosa tra pubblico e privato che voglio sperare il nuovo Sindaco riuscirà a smembrare. Altri 43 milioni di mutuo dalla cassa depositi e prestiti per finanziare il progetto di questa nuova giunta per il risanamento; navi, treni e mezzi su gomma che, sempre a spese degli italiani, conferiscono all’interno dei nostri confini e all’estero la “munnezza” accumulata per le strade. La scorsa primavera pareva che l’ex magistrato primo cittadino avesse in mano una ricetta in grado di tagliare i fili col passato ma fino ad ora, i risalutati ottenuti paiono una musica già ascoltata. L’UE nel frattempo non vedrà rispettare il termine del 30 novembre imposto al nostro paese per risanare questa incredibile condizione e riceverà invece una richiesta di proroga di ulteriori 2 mesi. Il PADOVA, UN AUDITORIUM DA 900 POSTI SAREBBE UNO SCHIAFFO AL BUON SENSO Sembra non aver effetto la sconfitta di Zanonato sull’Auditorium, dopo il no al contributo da parte della Fondazione, il capriccioso ex Pc, non intende ammettere la sconfitta. Il progetto dall’improbabile fattibilità su cui ha spinto per molto tempo il Sindaco non si farà ed allora lui rilancia con una struttura da 900 posti. Non un doppione ma un triplone che andrà a sommarsi come offerta di servizio al Pollini e al Verdi. Qualcuno dica al primo cittadino che le sconfitte vanno accettate con dignità, probabilmente il Partito di Di Pie- tro che a Padova si trova in coalizione di maggioranza potrebbe divenire la coscienza critica del PD, cosa indigeribile per i preparatissimi teorici di Bersani, ma la proposta dell’IDV di accorpare in un’unica struttura auditorium e Centro Congressi – nel quartiere fieristico – (come del resto predica il Carroccio da anni) è la via maestra. Una struttura da 900 posti non è lungimirante, non è più appropriata alle esigenze di questa Città, ma piuttosto di ammettere ancora uno sbaglio Zanonato persisterà nella cocciutaggine, sperperando così ancora una volta, in una scelta inappropriata, i soldi dei padovani. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord clima d’austerity in corso non può permettere che simili voragini nei bilanci si possano ancora accettare, il positivismo della Giunta De Magistris mi preoccupa in tal senso, mi auguro di essere presto smentito. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord “Le misure anticrisi di Monti le valuteremo pragmaticamente” 'Ho letto che Monti 'anticipa' al 5 dicembre le misure anticrisi. Ma non aveva annunciato che sarebbero state pronte il 23 novembre? Noi stiamo ancora aspettando di capire''. Lo dice il leghista Roberto Maroni aggiungendo che ''dopo il 5 valuteremo pragmaticamente e laicamente e nel nostro giudizio il riferimento sara' il programma elettorale del 2008''. Maroni aggiunge: ''La Lega avrebbe preferito andare al voto e ristabilire i principi democratici''. Da Corriere.it del 29/11/2011