Mendrisiotto
sabato 7 marzo 2015
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Cronache di vita / Voci dal mercato… di Chiasso in un venerdì qualunque in Piazza Indipendenza
Tra polenta, miele e ravanelli
Iniziamo oggi un viaggio
nei racconti della quotidianità
del distretto. Come prima
meta abbiamo scelto le bancarelle nel cuore della cittadina.
ATMOSFERE
di Massimo Daviddi
Momenti di quiete si alternano ad altri
dove il mercato si anima; parliamo con
due signore che hanno appena fatto la
spesa. «Vengo volentieri – dice Isabella
– soprattutto per la parte alimentare, la
polenta è veramente buona e anche il
pane, che però oggi non c’è». Per l’amica Maria, «è un mercato familiare, come
ai vecchi tempi».
Edoardo è la seconda volta che espone i
suoi prodotti, salse, conserve, sughi e
specialità gastronomiche della Sicilia
prive di conservanti: «A mio avviso la
gente dovrebbe essere interessata al
mercato perché è sempre una cosa bella per la città; contrariamente a quanto
a volte si pensa, si trovano cose genuine, fuori dai prodotti di largo consumo».
Bruno, passa con attenzione da un lato
all’altro del grande banco di frutta e
verdura, il colore di arance e mandarini
spicca sul verde di rape e cavolfiori: «È
da un anno che vengo qui, mi trovo
bene e a parte la crisi generale non mi
posso lamentare; sono già conosciuto
per un’attività a Ponte Chiasso. I prodotti arrivano direttamente dal Sud,
dai miei fratelli. Bisogna contenere i
prezzi se no le persone vanno in Italia».
Ogni città, paese, periferia, ha un suo
mercato, alcuni di grande storia e tradizione, altri recenti, li troviamo all’origine dei commerci e vicino ai porti di
mare, a due passi da casa o dentro quartieri caratteristici, con profili locali o
multietnici. Il mercato non ha età, vediamo giovani, anziani, bambini accompagnati dalle mamme e anche monelli come leggiamo nei racconti di Piero Chiara, ‘Le avventure di Pierino al
mercato di Luino’, sospesi tra realtà e
fantasia. Siamo a Chiasso, oggi il cielo è
sereno e dopo ‘Nebiopoli’ le strade del
centro tornano al ritmo di tutti i giorni;
da Corso San Gottardo fino a Piazza Indipendenza è il mercato del venerdì ad
accendere colori e voci.
Iniziamo un breve itinerario sui mercati locali, chiedendo a commercianti e
clienti cosa pensano di questa realtà,
della sua funzione. Ecco Silvia; sorridente propone formaggi delle valli, pesce e salumi. «Ho un’impressione complessivamente positiva, dipende anche
dal periodo e dal tempo che fa». Poco
avanti una polenta invitante gira nel
paiolo, è il banco di Adriano che vende
anche il suo miele. Come va in genere?
«Per me è interessante, il flusso dei
clienti cambia secondo i mesi; mi piace
questo modo di vivere, stare in mezzo
alla gente». E la vita del mercato? «Sono
dodici anni che li faccio e visto che le
persone tornano c’è soddisfazione, poi
si può parlare un po’ di tutto. Una situazione interessante». A che ora inizia?
«Dalle sette fino all’una, non sto il pomeriggio perché c’è meno lavoro». Il
miele dove viene prodotto? «A Pedrinate e in Valle di Muggio; sono i classici
delle nostre zone: acacia, tiglio, castagno, ma è un po’ di anni che se ne fa
meno perché malattie e tempo non aiutano».
Vediamo persone che passano curiosando, qualcuno si ferma a chiedere
delle informazioni, altre parlano con
amici e amiche. Aldo, ha appena comprato dei formaggi e qualche salamino,
gli chiediamo se viene abitualmente.
«Sto nelle vicinanze, appena posso
scendo volentieri, trovo prodotti genui-
Quel piccolo
mondo nel mezzo
della ‘city’
Sapori, colori e familiarità
Non è solo un luogo dove fare acquisti sotto casa
ni e se pago qualcosa di più penso che
questo è un modo per favorire la produzione locale: a me consente di gustare
qualcosa che non posso trovare in un
grande magazzino». Mentre passeggiamo, ecco una bancarella con delle mele
nostrane che formano una pila quasi
perfetta; sono quelle di Luca di Meride,
che vende anche vini.
‘Le persone scendono
dai palazzi e comprano quello
di cui hanno bisogno’
Giaccone marrone e cappello, Carlo siede dietro a un banco con esposta della
frutta secca, viene qui da quasi due
anni e fa diversi mercati spostandosi
fino ai Grigioni. «Ho pensato di venire a
Chiasso perché mi mancava un punto
di appoggio nel Mendrisiotto e vedo che
il mio articolo interessa; devo dire che
dal punto di vista organizzativo la Società dei commercianti lavora bene».
Le vendite? «Potrebbero andare meglio, ma ricordiamo che siamo vicini all’Italia e il fattore euro ci penalizza».
Cosa pensa dei mercati? «A me sembrano un po’ carenti di partecipazione,
si potrebbero aumentare le bancarelle
facendo magari prezzi più popolari; nei
Grigioni c’è molta sensibilità da parte
della gente, il commercio al dettaglio è
sentito». Le piace il suo lavoro? «Non
potrei stare in ufficio, anche con la
neve, la pioggia, sto bene fuori…».
TI-PRESS
Di fronte al Mövenpick ecco Italo, origini lucchesi, che con abilità cura gli spiedi; un profumo invitante esce dal suo
furgone, a lato patatine croccanti, dorate. «Il mercato di Chiasso è organizzato
bene, sono contento perché la gente
viene; le persone anziane scendono dai
palazzi e comprano quello di cui hanno
bisogno». Cosa vende di più? «Un po’ di
tutto, ma il pollo rimane al primo posto». E del suo lavoro? «Lo faccio da
molti anni, con passione, diversamente
non si potrebbe lavorare sedici ore al
giorno: ci si alza di primo mattino e si
arriva alla sera, stanchi. Stiamo tutti i
giorni sulla strada e il rapporto con il
pubblico è buono, nascono amicizie,
conoscenze».
Angy, di ‘Ticino Peppers’, siede dietro a
un tavolo ricco di proposte a base di peperoncino: è la terza volta che viene. «È
un prodotto di nicchia che va fatto conoscere, dalle confetture alle salse, dal
trito all’olio aromatizzato, poi un mix
di spezie imbevute nel vino bianco. Il
peperoncino è la nostra passione… ».
Risalendo il corso vediamo le belle collane fatte da Albena, «ci vuole continuità e molto impegno. Tra noi delle bancarelle c’è un buon rapporto».
Micky, poco distante, espone diversi oggetti. «Faccio solo questo mercato, per
me è un hobby; ogni tanto cambio articoli. Mi piace soprattutto il rapporto
con la gente». Poco prima, il signor Carlo, nella mano una borsa di frutta, ricordava «la funzione del mercato anche
per i rapporti personali».
Forse, un piccolo mondo all’incrocio di
grandi frontiere.
Con le monete in auto. È contrabbando Infermieri cercansi
L’accusa sembrava ormai scomparsa
dalle aule del Tribunale di Como, dopo
che nell’immediato dopoguerra e sino
agli anni Ottanta aveva animato non
solo discussioni giuridiche, ma pure
morali ed economiche. Invece un
72enne pensionato milanese è stato riconosciuto colpevole del reato di contrabbando dal giudice monocratico del
capoluogo lariano e condannato a otto
mesi di reclusione, al beneficio della
sospensione condizionale considerato
il patteggiamento e la fedina penale
immacolata. Il pensionato alla lettura
della sentenza è comunque sbiancato.
Soprattutto nel momento in cui il giudice ha pronunciato la fatidica frase:
«Si dispone la confisca di quanto in sequestro».
Giunti a questo punto bisogna tornare,
allora, allo scorso 6 maggio quando al
valico autostradale di Chiasso-Brogeda
il pensionato, al volante della sua autovettura, rientrava in Italia. «Ha qualcosa da dichiarare?», è stata la domanda
di rito rivolta in frontiera. La sua risposta, negativa, non deve essere stata
molto convincente. Tant’è che è stato
subito controllato il veicolo. All’interno
dell’abitacolo c’era un contenitore di
plastica per il trasporto dei valori con la
dicitura di una banca di Chiasso, e dentro il corpo del reato: 96 krugerrand, il
cui peso è pari a un’oncia d’oro, poco
più di 31 grammi di metallo giallo. Centomila euro il valore complessivo delle
monete.
Posti di fronte a questo episodio, gli inquirenti comaschi lo hanno interpretato come la tesaurizzazione di capitali di
rientro dal Ticino in prospettiva dell’accordo fra Roma e Berna.
M.M.
Un segretario
per Brusino Arsizio
La gestione dei rifiuti
a fumetti
Mendrisio, alla Fiera
del benessere
Il Municipio di Brusino Arsizio ci riprova. Alla ricerca di un nuovo segretario
comunale, l’autorità locale ha infatti
riaperto il concorso pubblico. L’incarico
dovrà essere svolto a tempo pieno. Il
bando dell’esecutivo è apparso ieri
sull’ultimo numero del Foglio ufficiale.
Come tutti i Comuni l’amministrazione
sulle rive del Ceresio ha necessità di
trovare una figura in grado di assolvere
alle varie mansioni proprie a questa
professione. Le candidature dovranno
essere presentate entro il 13 aprile.
Come è possibile riutilizzare o riciclare i
nostri rifiuti? E come funziona lo smaltimento? Per rispondere a interrogativi e
curiosità i Verdi di Morbio Inferiore hanno deciso di pubblicare un opuscolo a...
fumetti. Un approccio nuovo e originale
che si propone di usare un linguaggio
comprensibile a tutti, a cominciare dai
più piccoli, senza lesinare consigli concreti. La pubblicazione, fatta in casa, può
essersi richiesta scrivendo a Mario Maccanelli, Salita del Calvario 16, a Morbio
Inferiore ([email protected]).
Una cinquantina di espositori, momenti
informativi e occasioni di intrattenimento: tutto questo è Igea, la prima Fiera del
benessere inaugurata ieri sera al Mercato Coperto a Mendrisio (Ti-Press/Galli).
Per l’intera fine di settimana gli spazi del
Centro manifestazioni daranno la possibilità di conoscere, a tutto campo, gli ingredienti di una migliore qualità di vita:
dai prodotti alimentari ed enogastronomici bio al fitness, passando da proposte
ecosostenibili. La Fiera potrà essere visitata anche oggi dalle 10 alle 21 e domani
dalle 10 alle 19. L’ingresso è gratuito.
Mentre per altri concorsi pubblici negli
ultimi tempi si è allungata la fila degli
aspiranti, nel caso dei bandi alla ricerca
di nuovi infermieri sembra essere più
arduo garantirsi una rosa di candidature. Così il Municipio di Chiasso ha deciso di aumentare le sue opportunità affiancando al concorso permanente
pubblicato per l’assunzione delle varie
figure in forza agli Istituti sociali comunali, un bando ad hoc. L’esecutivo, spiega rispondendo agli interrogativi del
consigliere di Us Davide Dosi, “ha ritenuto doveroso procedere ad una pub-
blicazione specifica per il posto di infermiere, in misura da poter accertare se
non vi fossero ulteriori potenziali candidati residenti disponibili”. In genere,
si conferma, il numero di partecipanti è
esiguo. Anche se questa figura professionale rimane “la più prestigiosa nel
contesto del curriculum sanitario”, per
responsabilità e remunerazione.
In ogni caso, questa procedura, fa sapere il Municipio, ha comportato solo i costi dovuti alla pubblicazione sul Foglio
ufficiale, che si aggirano sui 150-200
franchi.
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Tra polenta, miele e ravanelli - Società dei commercianti del