Mendrisiotto sabato 7 marzo 2015 18 Cronache di vita / Voci dal mercato… di Chiasso in un venerdì qualunque in Piazza Indipendenza Tra polenta, miele e ravanelli Iniziamo oggi un viaggio nei racconti della quotidianità del distretto. Come prima meta abbiamo scelto le bancarelle nel cuore della cittadina. ATMOSFERE di Massimo Daviddi Momenti di quiete si alternano ad altri dove il mercato si anima; parliamo con due signore che hanno appena fatto la spesa. «Vengo volentieri – dice Isabella – soprattutto per la parte alimentare, la polenta è veramente buona e anche il pane, che però oggi non c’è». Per l’amica Maria, «è un mercato familiare, come ai vecchi tempi». Edoardo è la seconda volta che espone i suoi prodotti, salse, conserve, sughi e specialità gastronomiche della Sicilia prive di conservanti: «A mio avviso la gente dovrebbe essere interessata al mercato perché è sempre una cosa bella per la città; contrariamente a quanto a volte si pensa, si trovano cose genuine, fuori dai prodotti di largo consumo». Bruno, passa con attenzione da un lato all’altro del grande banco di frutta e verdura, il colore di arance e mandarini spicca sul verde di rape e cavolfiori: «È da un anno che vengo qui, mi trovo bene e a parte la crisi generale non mi posso lamentare; sono già conosciuto per un’attività a Ponte Chiasso. I prodotti arrivano direttamente dal Sud, dai miei fratelli. Bisogna contenere i prezzi se no le persone vanno in Italia». Ogni città, paese, periferia, ha un suo mercato, alcuni di grande storia e tradizione, altri recenti, li troviamo all’origine dei commerci e vicino ai porti di mare, a due passi da casa o dentro quartieri caratteristici, con profili locali o multietnici. Il mercato non ha età, vediamo giovani, anziani, bambini accompagnati dalle mamme e anche monelli come leggiamo nei racconti di Piero Chiara, ‘Le avventure di Pierino al mercato di Luino’, sospesi tra realtà e fantasia. Siamo a Chiasso, oggi il cielo è sereno e dopo ‘Nebiopoli’ le strade del centro tornano al ritmo di tutti i giorni; da Corso San Gottardo fino a Piazza Indipendenza è il mercato del venerdì ad accendere colori e voci. Iniziamo un breve itinerario sui mercati locali, chiedendo a commercianti e clienti cosa pensano di questa realtà, della sua funzione. Ecco Silvia; sorridente propone formaggi delle valli, pesce e salumi. «Ho un’impressione complessivamente positiva, dipende anche dal periodo e dal tempo che fa». Poco avanti una polenta invitante gira nel paiolo, è il banco di Adriano che vende anche il suo miele. Come va in genere? «Per me è interessante, il flusso dei clienti cambia secondo i mesi; mi piace questo modo di vivere, stare in mezzo alla gente». E la vita del mercato? «Sono dodici anni che li faccio e visto che le persone tornano c’è soddisfazione, poi si può parlare un po’ di tutto. Una situazione interessante». A che ora inizia? «Dalle sette fino all’una, non sto il pomeriggio perché c’è meno lavoro». Il miele dove viene prodotto? «A Pedrinate e in Valle di Muggio; sono i classici delle nostre zone: acacia, tiglio, castagno, ma è un po’ di anni che se ne fa meno perché malattie e tempo non aiutano». Vediamo persone che passano curiosando, qualcuno si ferma a chiedere delle informazioni, altre parlano con amici e amiche. Aldo, ha appena comprato dei formaggi e qualche salamino, gli chiediamo se viene abitualmente. «Sto nelle vicinanze, appena posso scendo volentieri, trovo prodotti genui- Quel piccolo mondo nel mezzo della ‘city’ Sapori, colori e familiarità Non è solo un luogo dove fare acquisti sotto casa ni e se pago qualcosa di più penso che questo è un modo per favorire la produzione locale: a me consente di gustare qualcosa che non posso trovare in un grande magazzino». Mentre passeggiamo, ecco una bancarella con delle mele nostrane che formano una pila quasi perfetta; sono quelle di Luca di Meride, che vende anche vini. ‘Le persone scendono dai palazzi e comprano quello di cui hanno bisogno’ Giaccone marrone e cappello, Carlo siede dietro a un banco con esposta della frutta secca, viene qui da quasi due anni e fa diversi mercati spostandosi fino ai Grigioni. «Ho pensato di venire a Chiasso perché mi mancava un punto di appoggio nel Mendrisiotto e vedo che il mio articolo interessa; devo dire che dal punto di vista organizzativo la Società dei commercianti lavora bene». Le vendite? «Potrebbero andare meglio, ma ricordiamo che siamo vicini all’Italia e il fattore euro ci penalizza». Cosa pensa dei mercati? «A me sembrano un po’ carenti di partecipazione, si potrebbero aumentare le bancarelle facendo magari prezzi più popolari; nei Grigioni c’è molta sensibilità da parte della gente, il commercio al dettaglio è sentito». Le piace il suo lavoro? «Non potrei stare in ufficio, anche con la neve, la pioggia, sto bene fuori…». TI-PRESS Di fronte al Mövenpick ecco Italo, origini lucchesi, che con abilità cura gli spiedi; un profumo invitante esce dal suo furgone, a lato patatine croccanti, dorate. «Il mercato di Chiasso è organizzato bene, sono contento perché la gente viene; le persone anziane scendono dai palazzi e comprano quello di cui hanno bisogno». Cosa vende di più? «Un po’ di tutto, ma il pollo rimane al primo posto». E del suo lavoro? «Lo faccio da molti anni, con passione, diversamente non si potrebbe lavorare sedici ore al giorno: ci si alza di primo mattino e si arriva alla sera, stanchi. Stiamo tutti i giorni sulla strada e il rapporto con il pubblico è buono, nascono amicizie, conoscenze». Angy, di ‘Ticino Peppers’, siede dietro a un tavolo ricco di proposte a base di peperoncino: è la terza volta che viene. «È un prodotto di nicchia che va fatto conoscere, dalle confetture alle salse, dal trito all’olio aromatizzato, poi un mix di spezie imbevute nel vino bianco. Il peperoncino è la nostra passione… ». Risalendo il corso vediamo le belle collane fatte da Albena, «ci vuole continuità e molto impegno. Tra noi delle bancarelle c’è un buon rapporto». Micky, poco distante, espone diversi oggetti. «Faccio solo questo mercato, per me è un hobby; ogni tanto cambio articoli. Mi piace soprattutto il rapporto con la gente». Poco prima, il signor Carlo, nella mano una borsa di frutta, ricordava «la funzione del mercato anche per i rapporti personali». Forse, un piccolo mondo all’incrocio di grandi frontiere. Con le monete in auto. È contrabbando Infermieri cercansi L’accusa sembrava ormai scomparsa dalle aule del Tribunale di Como, dopo che nell’immediato dopoguerra e sino agli anni Ottanta aveva animato non solo discussioni giuridiche, ma pure morali ed economiche. Invece un 72enne pensionato milanese è stato riconosciuto colpevole del reato di contrabbando dal giudice monocratico del capoluogo lariano e condannato a otto mesi di reclusione, al beneficio della sospensione condizionale considerato il patteggiamento e la fedina penale immacolata. Il pensionato alla lettura della sentenza è comunque sbiancato. Soprattutto nel momento in cui il giudice ha pronunciato la fatidica frase: «Si dispone la confisca di quanto in sequestro». Giunti a questo punto bisogna tornare, allora, allo scorso 6 maggio quando al valico autostradale di Chiasso-Brogeda il pensionato, al volante della sua autovettura, rientrava in Italia. «Ha qualcosa da dichiarare?», è stata la domanda di rito rivolta in frontiera. La sua risposta, negativa, non deve essere stata molto convincente. Tant’è che è stato subito controllato il veicolo. All’interno dell’abitacolo c’era un contenitore di plastica per il trasporto dei valori con la dicitura di una banca di Chiasso, e dentro il corpo del reato: 96 krugerrand, il cui peso è pari a un’oncia d’oro, poco più di 31 grammi di metallo giallo. Centomila euro il valore complessivo delle monete. Posti di fronte a questo episodio, gli inquirenti comaschi lo hanno interpretato come la tesaurizzazione di capitali di rientro dal Ticino in prospettiva dell’accordo fra Roma e Berna. M.M. Un segretario per Brusino Arsizio La gestione dei rifiuti a fumetti Mendrisio, alla Fiera del benessere Il Municipio di Brusino Arsizio ci riprova. Alla ricerca di un nuovo segretario comunale, l’autorità locale ha infatti riaperto il concorso pubblico. L’incarico dovrà essere svolto a tempo pieno. Il bando dell’esecutivo è apparso ieri sull’ultimo numero del Foglio ufficiale. Come tutti i Comuni l’amministrazione sulle rive del Ceresio ha necessità di trovare una figura in grado di assolvere alle varie mansioni proprie a questa professione. Le candidature dovranno essere presentate entro il 13 aprile. Come è possibile riutilizzare o riciclare i nostri rifiuti? E come funziona lo smaltimento? Per rispondere a interrogativi e curiosità i Verdi di Morbio Inferiore hanno deciso di pubblicare un opuscolo a... fumetti. Un approccio nuovo e originale che si propone di usare un linguaggio comprensibile a tutti, a cominciare dai più piccoli, senza lesinare consigli concreti. La pubblicazione, fatta in casa, può essersi richiesta scrivendo a Mario Maccanelli, Salita del Calvario 16, a Morbio Inferiore ([email protected]). Una cinquantina di espositori, momenti informativi e occasioni di intrattenimento: tutto questo è Igea, la prima Fiera del benessere inaugurata ieri sera al Mercato Coperto a Mendrisio (Ti-Press/Galli). Per l’intera fine di settimana gli spazi del Centro manifestazioni daranno la possibilità di conoscere, a tutto campo, gli ingredienti di una migliore qualità di vita: dai prodotti alimentari ed enogastronomici bio al fitness, passando da proposte ecosostenibili. La Fiera potrà essere visitata anche oggi dalle 10 alle 21 e domani dalle 10 alle 19. L’ingresso è gratuito. Mentre per altri concorsi pubblici negli ultimi tempi si è allungata la fila degli aspiranti, nel caso dei bandi alla ricerca di nuovi infermieri sembra essere più arduo garantirsi una rosa di candidature. Così il Municipio di Chiasso ha deciso di aumentare le sue opportunità affiancando al concorso permanente pubblicato per l’assunzione delle varie figure in forza agli Istituti sociali comunali, un bando ad hoc. L’esecutivo, spiega rispondendo agli interrogativi del consigliere di Us Davide Dosi, “ha ritenuto doveroso procedere ad una pub- blicazione specifica per il posto di infermiere, in misura da poter accertare se non vi fossero ulteriori potenziali candidati residenti disponibili”. In genere, si conferma, il numero di partecipanti è esiguo. Anche se questa figura professionale rimane “la più prestigiosa nel contesto del curriculum sanitario”, per responsabilità e remunerazione. In ogni caso, questa procedura, fa sapere il Municipio, ha comportato solo i costi dovuti alla pubblicazione sul Foglio ufficiale, che si aggirano sui 150-200 franchi.