INFORMAZIONE DELLA LEGA POLMONARE // N. 1/2011 focus «Dov’è il prossimo albero da sradicare?» Molti uomini russano. Matteo Giordano* (47 anni) russava tanto forte da impedire ai membri della sua famiglia di dormire. E aveva frequenti pause respiratorie du rante il sonno. La registrazione dei suoni, effettuata una notte dalla moglie con il cellulare, lo sconvolse e lo indusse a sottoporsi a una visita medica. La diagnosi: apnea da sonno. La sintomatologia si era manifestata in modo lento e insidioso. Matteo Giordano l’aveva liquidata, anche in considerazione della sua elevata pressione sanguigna, come segno dell’avanzare dell’età: la stan chezza. Aveva sempre dormito bene, pen sava. «Quando mia moglie, i miei figli e anche alcuni conoscenti cominciarono a dirmi di non riuscire a dormire a causa dell’insopportabile rumore che facevo du rante il sonno, ho pensato che esagerasse ro. A volte ci scherzavo sopra», ricorda Matteo Giordano. Il suo russare era tal mente forte che sua moglie Sofia* era co stretta di tanto in tanto a dormire in un’al tra camera. Ma il rumore «invadeva» anche gli altri locali della casa, pur con le porte chiuse. Un grosso fastidio per la famiglia. In particolare per i due figli più Più nessuna pausa respiratoria – Matteo Giordano ha ritrovato l’energia. grandi Enea* (15) e Elia* (14) che al mat tino dovevano andare a scuola. Sempre più stanco Matteo Giordano è grande e corpulento. Percorre quotidianamente 70 chilometri in auto ed esercita una professione partico larmente impegnativa. Padre di tre figli, è Avete domande da porre sui polmoni e sulle vie respiratorie? I nostri medici vi risponderanno PNEUMOTÉL 0800 404 800 Ogni mercoledì, dalle ore 17 alle ore 19. Servizio gratuito in francese. sempre preso anche quando è a casa. Cir ca nove mesi prima della diagnosi Matteo Giordano aveva iniziato a schiacciare un pisolino sul lavoro, durante l’intervallo di mezzogiorno. «Improvvisamente mi ac corsi che non potevo più farne a meno. Ma mi convinsi di dovermi sottoporre a una visita medica solo dopo che mia 8 Non poteva più fare a meno del pisolino a mezzogiorno. moglie mi fece sentire le registrazioni fatte col cellulare.» Sofia Giordano aveva regi strato di notte i «rumori» del marito con l’aiuto di un cellulare per richiamare la sua attenzione sull’entità del problema e sull’assoluta necessità di prendere qualche provvedimento. Sofia ricorda: «Era una situazione veramente grave. Sulle prime non potevo dormire perché russava. Suc cessivamente non potevo più dormire per «La pausa respiratoria più lunga è durata 85 secondi. Provi a trattenere il fiato per questo tempo.» la paura degli effetti delle sue prolungate pause respiratorie che spesso duravano più di un minuto.» Sconvolto da quanto aveva sentito, Matteo Giordano andò su bito dal medico che lo invitò a recarsi pres so un laboratorio del sonno per effettuare i relativi esami. I test eseguiti nel laboratorio del sonno permisero di avere un quadro chiaro della situazione: Matteo Giordano faceva fino a 33 pause respiratorie all’ora. La più lunga era durata 85 secondi. I medici gli spiega rono che il suo organismo non riusciva mai a trovarsi nella cosiddetta fase di sonno profondo, impedendo così un effettivo riposo. Inoltre, a causa delle interruzioni del sonno, la pressione sanguigna tendeva a salire fino a 180 mmHg, ben oltre il limite massimo consigliato. Una diagnosi precoce previene le conseguenze Per Matteo Giordano vennero prese in considerazione diverse possibilità di tera pia. «Una cosa, però, mi era chiara: non intendevo sottopormi a un intervento chi rurgico. Decisi perciò di optare fin dall’ini zio per la terapia CPAP.» Questa terapia prevede l’impiego di un apparecchio che, generando una leggera pressione positiva, insuffla aria in una maschera nasale da in dossare ogni notte. Grazie a questa pres sione d’aria, le vie respiratorie rimangono aperte e le persone colpite possono respi rare liberamente durante il sonno. «Non ho avuto assolutamente alcun problema a dormire con la maschera. Mi svegliavo alle 5.30 e mi sentivo così riposato e in forza da chiedermi: dov’è il prossimo albero da sradicare?» Non ricordava da molto tempo la magnifica sensazione di svegliar si dopo aver dormito a sufficienza. «Il sistema della Lega polmonare è ben congegnato. Questo aiuta molto le persone colpite.» Le persone affette da apnea da sonno possono procurarsi con prescrizione medi ca specialistica presso la Lega polmonare le apparecchiature e i materiali necessari per la terapia. In caso di problemi possono contare su un sostegno competente. «L’assistenza della Lega polmonare è sem plicemente fantastica», afferma Matteo Giordano a proposito dell’organizzazione. Grazie alla terapia CPAP, ora tutta la famiglia Giordano dorme di nuovo tranquilla. La sua prima maschera gli ha provocato un esantema al viso. «In seguito a questo, la Lega polmonare mi ha suggerito altri modelli e ora ho una maschera adatta.» E quando Matteo Giordano ha bisogno di un pezzo di ricambio, gli viene spedito a casa nel giro di pochi giorni. «Gli apparec chi mi arrivano accompagnati perfino dai documenti doganali da utilizzare per gli spostamenti all’estero. Il sistema è molto ben congegnato e rende a noi pazienti le cose molto più semplici», spiega. «Mi sen to preso sul serio dalla Lega polmonare: una volta all’anno ho un appuntamento con la mia assistente. Sono molto ricono scente verso mia moglie per essere inter venuta in modo così deciso», racconta Matteo Giordano appoggiandosi pensoso allo schienale della sua sedia. Ritiene che del tema dell’apnea da sonno se ne parli solo raramente. Ha notato questo fatto in particolare da quando ha conosciuto la sua diagnosi. «Quasi ogni uomo russa: ma non passa nemmeno per la testa che il rus sare possa causare anche altri problemi.» Con colleghi e conoscenti che lamentano sintomi analoghi cerca di parlarne e di dare una serie d’informazioni e spiegazio ni sulla malattia. Da un lato perché è rela tivamente semplice da trattare. Dall’altro lato per le conseguenze che un’apnea da sonno non curata può avere: un’estrema «Indossare la maschera è una questione di atteggiamento.» stanchezza durante il giorno, disturbi della concentrazione, mal di testa, depressione o il pericolo di colpi di sonno alla guida dell’auto, con esiti imprevedibili per se stessi e per altre persone. A poco a poco compaiono anche problemi cardiocircola tori. «Per curare questa malattia, c’è biso gno solo di aria», pensa Matteo Giordano. Ritorno a una vita attiva E come ha accolto la famiglia Giordano il nuovo «componente del clan famigliare»? «Non ha creato alcun problema. Il rumo re, o meglio il ronzio, generato dall’appa recchio è in ogni caso nettamente infe riore a quello del russare di mio marito. Siamo lieti che in casa sia tornata la quie te», racconta Sofia Giordano. Del resto si tratta di una questione di adattamento: il fatto che oggi Matteo Giordano possa nuovamente fare lunghe passeggiate con i suoi due cani o praticare il Nordic Wal king per migliorare il suo stato fisico, è molto più importante che dover portare la maschera. O del sommesso ronzio dell’ap parecchio. r Testo: Karina Turek, giornalista, Berna Foto: Roland Blattner, fotografo, Jegenstorf * I nomi sono stati cambiati dalla redazione Il test di rischio di apnea da sonno L’impegno della Lega polmonare In Svizzera, una persona su sei è affetta da malattie delle vie respiratorie. La Lega polmonare si adopera affinché – meno persone soffrano, diventino invalide o muoiano a causa di queste malattie, – persone colpite da insufficienza respi ratoria e da malattie polmonari possano vivere quanto più possibile senza disturbi e in modo autonomo, – la vita sia degna di essere vissuta nonostante la malattia. Attualmente la Lega polmonare assiste circa 34 000 persone colpite da apnea da sonno. In Svizzera sono 150 000 le perso ne colpite da apnea da sonno. Un forte russamento durante la notte e un’oppri mente stanchezza di giorno sono tipici sin Faccia semplicemente il suo test personale online sotto: www.legapolmonare.ch tomi dell’apnea da sonno. La respirazione delle persone colpite da questa sindrome può arrestarsi da 50 a parecchie centinaia di volte per notte. La pressione sanguigna e la frequenza del polso salgono rapida mente ben oltre i limiti normali. Dopo al cuni secondi la respirazione riprende, la pressione sanguigna e la frequenza del polso si normalizzano – fino al prossimo arresto respiratorio. Le forti e frequenti oscillazioni della frequenza del polso e della pressione sanguigna, ma anche la desaturazione dell’ossigeno, sollecitano eccessivamente vasi e organi. La stan chezza diurna può essere all’origine di molti tipi d’infortuni. Informazioni supplementari: www.legapolmonare.ch r IMPRESSUM vivO2 viene pubblicato sei volte all’anno per pazienti, soci, donatori della Lega polmonare svizzera. Quota annua abbonamento CHF 5.– inclusi nella quota socio e benefat tore. Edizione e redazione: Lega polmonare svizzera, Südbahnhofstrasse 14c, 3000 Berna 14, tel. 031 378 20 50, fax 031 378 20 51, [email protected], www.legapolmonare.ch Grafica/impaginazione: Typopress Bern AG, Berna. Stampa: Ziegler Druck- und Verlags-AG, Winterthur. Ordino: Ordinazioni per posta, fax o e-mail a: – L’opuscolo gratuito «Sindrome da apnea da sonno – Sintomi, diagnosi, trattamento» ■ italiano ■ francese ■ tedesco – L’opuscolo gratuito «Respirare liberamente – 100 consigli» ■ italiano ■ francese ■ tedesco Cognome Nome Via NPA/località Telefono Fax Lega polmonare svizzera Servizio informazioni Südbahnhofstrasse 14c 3000 Berna 14 Tel.031 378 20 50 Fax031 378 20 51 E-mail [email protected] www.legapolmonare.ch c/c solidarietà: CP 30-882-0 E-mail focus 1/2011